Pier Ruggero Piccio e Marco Palmezzano: differenze tra le pagine

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{{F|aviatori italiani|ottobre 2011|arg2=politici italiani}}
{{Carica pubblica
|nome = Conte Pier Ruggero Piccio
|immagine =
|didascalia =
|carica = [[Senato del Regno d'Italia|Senatore del Regno d'Italia]]
|mandatoinizio = 3 novembre [[1933]]
|mandatofine =  
|legislatura =
|gruppo parlamentare =
|coalizione =
|circoscrizione =
|collegio =
|tipo nomina =
|incarichi =
|sito =
|partito =
|tendenza =
|titolo di studio =
|alma mater =
|professione =
|firma =
}}
{{Infobox militare
|Nome =Conte Pier Ruggero Piccio
|Immagine = Pier_Ruggero_Piccio.jpg
|Didascalia =
|Soprannome =
|Data_di_nascita = 27 settembre [[1880]]
|Nato_a = [[Roma]]
|Data_di_morte = 30 luglio [[1965]]
|Morto_a = [[Roma]]
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura = Roma
|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita = {{ITA 1861-1946}}
|Forza_armata =[[Regio Esercito]]<br />[[Regia Aeronautica]]
|Arma = [[Fanteria]]
|Corpo = [[Corpo aeronautico militare]]
|Specialità = [[aereo da caccia|Caccia]]
|Unità =
|Reparto=[[3ª Squadriglia caccia]]<br />[[70ª Squadriglia caccia]]<br />[[77ª Squadriglia Aeroplani]]<br />[[91ª Squadriglia aeroplani da caccia|91ª Squadriglia]]
|Anni_di_servizio = 1900 – 1933
|Grado = [[Generale di corpo d'armata|Generale di squadra aerea]]<ref>Dal 17 settembre 1932.</ref>
|Ferite =
|Comandanti =
|Guerre = [[Guerra italo-turca]]<br />[[Prima guerra mondiale]]
|Campagne =
|Battaglie =
|Comandante_di = [[5ª Squadriglia da ricognizione e combattimento]]<br />[[3ª Squadriglia]]
|Decorazioni = [[Medaglia d'oro al valor militare]]<br />[[Medaglia d'argento al valor militare]] (2)
|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref = wwiaviation.com<ref>{{Cita web | titolo = Italian Aces of WW1 - Pier Ruggero Piccio | autore = William Ira Boucher| sito = wwiaviation.com| url = http://www.wwiaviation.com/aces/ace_Pier_Piccio.html | accesso = 13 agosto 2014 }}</ref>
}}
{{Bio
|Nome = Pier RuggeroMarco
|Cognome = PiccioPalmezzano
|Sesso = M
|LuogoNascita = RomaForlì
|GiornoMeseNascita = 27 settembre
|AnnoNascita = 18801459
|LuogoMorte = RomaForlì
|GiornoMeseMorte = 30 luglio
|AnnoMorte = 19651539
|Epoca = 1500
|Attività = aviatore
|Attività = pittore
|Attività2 = architetto
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = allievo di [[Melozzo da Forlì]], col quale costituisce il nucleo della [[scuola forlivese]] di pittura
|FineIncipit = è stato un [[asso dell'aviazione]] italiana e medaglia d'oro nella [[prima guerra mondiale]]. Nel dopoguerra divenne il [[capo di stato maggiore dell'Aeronautica Militare]], per essere poi nominato nel 1933 [[Senato del Regno d'Italia|senatore del Regno d'Italia]]
|Immagine = Palmezzano_selfp.JPG
|Didascalia = Marco Palmezzano, autoritratto
}}
Scrive, infatti, [[Antonio Paolucci]], direttore dei [[Musei Vaticani]]: «A [[Forlì]] l'arte figurativa assumeva aspetti distinguibili rispetto a quelli pur simili e fraterni presenti nelle città vicine. Il responsabile della differenza, l'artista che ha dato alla Forlì del [[Rinascimento]] una sua specifica identità, è stato Marco Palmezzano». Tra i pittori su cui Palmezzano ha influito, si può citare anche il cosiddetto [[Maestro dei Baldraccani]].
 
Secondo Clara Erskine Clement, la sua pittura, che, è stata anche definita "geometrica", in quanto fortemente prospettica, come riconosce ad esempio [[Luca Pacioli]], anticipa e prepara quella del [[Correggio (pittore)|Correggio]], del [[Carracci]] e degli altri barocchi<ref>"His pictures may be called geometrical. He illustrated the system which came to perfection under Corregsio, the
==Biografia==
Carracci, and other barocchi" - [https://www.archive.org/stream/painterssculptor00wateiala/painterssculptor00wateiala_djvu.txt]</ref>.
Fu un illustre ufficiale prima del [[Regio Esercito]] e successivamente della [[Regia Aeronautica]]. Ha frequentato l'[[accademia militare di Modena]] uscendone l'8 settembre 1900 con il grado [[sottotenente]] del 43º Reggimento fanteria.
== Biografia ==
Ha partecipato dal novembre 1911 al dicembre 1912 in [[Libia]] alla guerra contro l'[[Guerra italo-turca|Impero ottomano]] nel 37º Reggimento fanteria, ove al comando di una sezione mitragliatrici ottenne la sua prima medaglia di bronzo al valor militare.
Marco Palmezzano nacque a Forlì tra il [[1459]] e il [[1463]].
Il 15 febbraio 1911 venne iniziato in [[Massoneria in Italia|Massoneria]] nella [[Loggia massonica|Loggia]] ''Andrea Vochieri'' di [[Alessandria]]<ref>Vittorio Gnocchini, ''L'Italia dei Liberi Muratori'', Erasmo ed., Roma, 2005, p. 219.</ref>.
 
La sua formazione si svolse nell'ambito di [[Melozzo da Forlì]], infatti nelle sue prime opere si firma "''Marcus de Melotiis''", cioè Marco di Melozzo. Da lui riprese la salda impostazione monumentale delle figure; e con lui fu sia a [[Loreto]], dove partecipò alla decorazione della cappella del Tesoro nella [[Santuario della Santa Casa|Santa Casa]] (sua è ''l'Entrata di Cristo in Gerusalemme''), sia a [[Roma]], dove lavorò nell'abside di [[Santa Croce in Gerusalemme]].
Il capitano Piccio del 19° fanteria venne nominato pilota di aeroplano il 25 luglio 1913 conseguendo il brevetto su velivolo [[Nieuport]] e pilota militare d'aeroplano il 25 ottobre 1913 e viene destinato nel maggio 1915 al comando della [[5ª Squadriglia da ricognizione e combattimento]]. Assegnato al [[Corpo Aeronautico Militare]] prese parte alla [[prima guerra mondiale]].
Ha conseguito una seconda medaglia di bronzo al valor militare per le azioni di ricognizione effettuate dal maggio all’agosto del 1915.
Dall'ottobre del 1915 ottiene il comando della [[3ª Squadriglia]] di bombardieri [[Caproni Ca.32]], nella primavera del 1916 effettua la conversione su velivolo [[Nieuport 10]] e dal giugno dello stesso anno assume il comando della [[77ª Squadriglia aeroplani]] Nieuport di [[Istrana]].
 
Da Roma, Palmezzano riportò in [[Romagna]] la decorazione a [[grottesche]] (decorazioni ispirate a quelle dell'allora riscoperta [[Domus Aurea]] di [[Nerone]] e che diventano ben presto di moda), che formavano spesso il rivestimento decorativo delle sue architetture dipinte.
Nell’ottobre del 1916 viene decorato di medaglia d’argento al valor militare per l’abbattimento di un [[pallone frenato]].
Dal 01/04/1917 è il primo comandante del [[10º Gruppo|10º Gruppo squadriglie]] (che, tra le altre, ha in assegnazione anche la [[91ª Squadriglia aeroplani da caccia|91ª Squadriglia]], la cosiddetta Squadriglia degli assi tra le cui fila c'è l'asso [[Francesco Baracca]]) per poi assumere il ruolo di ispettore della [[Aereo da caccia|caccia]]. Per quanto fatto durante il conflitto ottenne una [[medaglia d'oro al valor militare]], due medaglie d'argento e un'altra medaglia di bronzo al valor militare, inoltre gli furono accreditati 24 abbattimenti, facendogli guadagnare la qualifica di [[asso dell'aviazione|asso]].
 
A questo primo periodo è da riferire la ''[[Crocifissione (Palmezzano)|Crocifissione]]'' della [[Pinacoteca Civica di Forlì]].
A partire dal 1921 svolge la funzione di addetto aeronautico a [[Parigi]], carica che ricoprirà poi saltuariamente fino al 1935. Dal 1923 è comandante generale dell'Aeronautica e nel gennaio del 1926 diviene il primo capo di stato maggiore della [[Regia Aeronautica]], per ottenere poi nel 1933 la nomina a senatore del [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]. Muore a Roma nel luglio 1965.
 
Del [[1492]] è la ''Madonna col Bambino fra i santi Giovanni Battista e Margherita'' della Chiesa Parrocchiale di [[Dozza]].
==Onorificenze==
 
{{Onorificenze
Fra il [[1493]] e il [[1494]] fu a [[Forlì]], al fianco di Melozzo da Forlì per la decorazione della Cappella Feo nella [[Chiesa di San Biagio (Forlì)|Chiesa di San Biagio]] (distrutta nei bombardamenti della [[seconda guerra mondiale]]); la sua mano può essere rintracciata nelle figure pensose degli Apostoli.
|immagine=Grande_ufficiale_OCI_Kingdom_BAR.svg
 
|nome_onorificenza= Grande ufficiale dell'Ordine della Corona d'Italia
Del [[1493]] sono la ''[[Madonna con il Bambino e Santi (Marco Palmezzano)|Madonna con il Bambino e Santi]]'' della [[Pinacoteca di Brera]] e la grande ''Annunciazione'' oggi nella [[Pinacoteca civica di Forlì]] e proveniente dalla [[Chiesa del Carmine (Forlì)|Chiesa del Carmine]], alla quale probabilmente lavorò con Melozzo; sempre in quell'anno collaborò ancora con Melozzo alla decorazione della cappella Feo in San Biagio a Forlì sua è la lunetta con il ''Miracolo di san Giacomo'', opera distrutta.
|collegamento_onorificenza=Ordine della Corona d'Italia
|motivazione=Motu proprio del Re
|data= 28 gennaio 1926<ref name= senato />
}}
{{Onorificenze
|immagine=Commendatore_OCI_Kingdom_BAR.svg
|nome_onorificenza= Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia
|collegamento_onorificenza=Ordine della Corona d'Italia
|motivazione=Motu proprio del Re
|data= 5 settembre 1923<ref name= senato />
}}
{{Onorificenze
|immagine=Cavaliere_OCI_BAR.svg
|nome_onorificenza= Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia
|collegamento_onorificenza=Ordine della Corona d'Italia
|motivazione=
|data= 31 dicembre 1914<ref name= senato />
}}
{{Onorificenze
|immagine= Commendatore_SSML_Regno_BAR.svg
|nome_onorificenza= Commendatore dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
|collegamento_onorificenza=Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
|motivazione=Motu proprio del Re
|data=20 novembre 1924<ref name= senato />
}}
{{Onorificenze
|immagine= Cavaliere_SSML_BAR.svg
|nome_onorificenza= Cavaliere dell'Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
|collegamento_onorificenza=Ordine dei Santi Maurizio e Lazzaro
|motivazione=
|data=11 giugno 1922<ref name= senato />
}}
{{Onorificenze
|immagine=Ufficiale OMS BAR.svg
|nome_onorificenza=Ufficiale dell'Ordine militare di Savoia
|collegamento_onorificenza=Ordine militare di Savoia
|motivazione=
|data=17 maggio 1919<ref name=senato>[http://notes9.senato.it/web/senregno.nsf/0e10afcd14636769c1257134004b5171/f3ec89186ce21df24125646f005e7bff?OpenDocument Scheda di Piccio sul sito del Senato].</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Cavaliere BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine militare di Savoia
|collegamento_onorificenza=Ordine militare di Savoia
|motivazione=
|data=28 febbraio 1918<ref name= senato />
}}
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare gold medal - old style BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'oro al valor militare
|motivazione=Pilota arditissimo da caccia, sempre pronto ad ogni audacia, abbatteva, dal 10 luglio al 30 novembre 1917, undici apparecchi nemici, portando così il numero totale degli apparecchi da lui abbattuti a diciassette. Personificazione mirabile delle più elette qualità del pilota italiano, condottiero ideale dei cacciatori del cielo, cuore ardente di entusiasmo, soldato provato alle più dure vicende dell’aria, da additarsi come esempio a tutti gli aviatori come vanto dell’esercito nostro. Cielo dell’Isonzo e del Carso, Aidussina, 28 luglio; Tolmino, 2 agosto; Volgarù, 7 settembre; Avscek, 14 settembre; Kal, 23 settembre; Ternova, 29 settembre; Auzza, 2 ottobre; Mesniak, 3 ottobre; Castelmonte, 25 ottobre; Bosco di Panovizza, 25 ottobre 1917.
|data=5 maggio 1918<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=12551 La motivazione della Medaglia sul Sito della Presidenza della Repubblica].</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza=valor militare
|motivazione=Quale ispettore delle squadriglie da caccia, con opera costante e fervida preparò i propri reparti all'arduo e nuovissimo compito del loro impiego a massa sul cielo stesso della battaglia, partecipando altresì con superbo ardimento e con travolgente esempio del suo entusiastico ardore alle brillanti azioni, che hanno fatto dell'aviazione un valido e sicuro strumento di vittoria. Cielo del Montello e del Piave, 15-25 giugno 1918
|data= 9 ottobre 1919
}}
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'argento al valor militare
|collegamento_onorificenza=valor militare
|motivazione=Pilota militare, compì numerosissime ardite operazioni di guerra in aeroplano. Servì di costante esempio e di sprone ai suoi dipendenti, ottenendo costantemente risultati molto efficaci. Il 18 ottobre spontaneamente si recò ad abbattere un Draken avversario. Riuscì nella brillante impresa mercé la sua rara abilità ed il suo indomito coraggio. Altipiano Carsico, 18 ottobre 1916
|data= 24 maggio 1917
}}
{{Onorificenze
|immagine=Valor_militare_bronze_medal_BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza=valor militare
|motivazione= Aviatore, compì numerose e molto efficaci ricognizioni ed azioni offensive sul nemico rilevandone e fotografandone le posizioni e le opere difensive, dando continue prove di grande ardire e noncuranza del pericolo. Durante le sue ricognizioni fu quasi sempre fatto segno al fuoco dell'avversario, ritornando varie volte con il velivolo colpito. Friuli e regione Carsica, maggio-agosto 1915
|data= 7 novembre 1915
}}
{{Onorificenze
|immagine=Valor_militare_bronze_medal_BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza=valor militare
|motivazione=In ripetuti combattimenti dava prova di molto coraggio e capacità al comando della sezione mitragliatrici. Homs, 6 gennaio 1912; Mergheb, 27 febbraio 1912
|data=22 marzo 1913
}}
{{Onorificenze
|immagine=Medaglia_militare_aeronautica_per_lunga_navigazione_aerea_15_BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia militare aeronautica di lunga navigazione aerea di 2º grado
|collegamento_onorificenza=Medaglie, decorazioni e ordini cavallereschi italiani
|motivazione=
|data=
}}
{{Onorificenze
|immagine= ItaloTurca.png
|nome_onorificenza= Medaglia commemorativa della guerra italo-turca del 1911-1912
|collegamento_onorificenza= Medaglia commemorativa della guerra italo-turca 1911-1912
|motivazione=
|data=
}}
{{Onorificenze
|immagine=1GMx4.png
|nome_onorificenza=Medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca del 1915–18, 4 anni di campagna
|collegamento_onorificenza=Medaglia commemorativa della guerra italo-austriaca 1915-1918
|motivazione=
|data=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Medaglia a ricordo dell'Unità d'Italia BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia
|collegamento_onorificenza=Medaglia commemorativa dell'Unità d'Italia
|motivazione=
|data=
}}
===Onorificenze straniere===
{{Onorificenze
|immagine=Legion_Honneur_Commandeur_ribbon.svg
|nome_onorificenza=Commendatore della Legion d'onore
|collegamento_onorificenza=Legion_d'onore
|motivazione=
|data=
}}
 
Altre opere conservate a [[Pinacoteca di Brera|Brera]] sono: ''L'incoronazione della Vergine con i Santi Francesco e Benedetto'', il frammento ''Testa recisa di San Giovanni Battista'' e la ''Adorazione del Bambino''.
==Note==
 
<references/>
Palmezzano si trasferì a [[Venezia]] nel [[1495]], dove secondo un documento del 1495 aveva aperto una bottega: dalla pittura lagunare riprende il gusto per i paesaggi, per la luminosità, e per le architetture formate da marmi mischi, ripreso quest'ultimo da [[Cima da Conegliano]]. Di Palmezzano, a Venezia, si può oggi vedere la ''Pietà con due angioletti''{{Collegamento interrotto|1=[http://www.artive.beniculturali.it/Ca_doro_collezione/pagine/Palmezzano_Pietà.htm] |date=giugno 2019 |bot=InternetArchiveBot }} (1529), alla [[Ca' d'Oro]].
 
Del [[1497]] circa è la ''Madonna col Bambino e i santi Giacomo e Michele'', conservata a [[Faenza]].
 
Nel [[1501]] si recò a [[Matelica]] per realizzare la pala con la ''Madonna col Bambino e i santi Francesco e Caterina''. Sicuramente, di passaggio a [[Pesaro]], vide la pala di [[Giovanni Bellini]] con l'Incoronazione della Vergine da cui riprese l'iconografia della [[cimasa]], con una ''Deposizione dal sepolcro''. Degli stessi anni è la ''Crocifissione fra i santi Gualberto e Maddalena'' dell'[[Abbazia di San Mercuriale di Forlì|Abbazia di San Mercuriale]].
 
Negli ultimi anni Palmezzano lavorò nella sua città natale, a [[Faenza]] e nelle valli che conducono a [[Firenze]], a [[Cesena]], a [[Ravenna]].
 
Del [[1506]] è la ''Comunione degli apostoli'' di Forlì, con la lunetta [https://web.archive.org/web/20090507171556/http://www.nationalgallery.org.uk/cgi-bin/WebObjects.dll/CollectionPublisher.woa/wa/work?workNumber=NG596] alla [[National Gallery (Londra)|National Gallery di Londra]]; da qui in poi oltre agli influssi della pittura veneta subì anche quelli del [[Francesco Francia|Francia]]. Nello stesso anno fornì i disegni di tre cappelle da erigersi nella chiesa di San Francesco a Forlì
 
Nel [[1517]] progettò l'ospedale dei [[Battuti di Forlì]].
 
Si spense a Forlì nel [[1539]].
 
Nel [[2006]] la sua città natale ha voluto onorarlo dedicandogli una grande mostra monografica in occasione dell'inaugurazione del nuovo [[Musei di San Domenico|complesso Museale San Domenico]] a Forlì.
 
== Opere ==
[[File:Marco Palmezzano - Saint Sebastian.jpg|thumb|right|''San Sebastiano'', (''Museo Cristiano'', [[Esztergom]])]]
[[File:Marco palmezzano, crocifissione degli Uffizi.jpg|thumb|right|''Crocifissione'', (Uffizi, [[Firenze]])]]
 
* ''Battesimo di Cristo'', di datazione incerta, conservato alla [[National Gallery of Victoria]] di [[Melbourne]]([http://www.ngv.vic.gov.au/col/work/4236]).
==Bibliografia==
* ''Il Crocifisso, la Madonna, i Santi Francesco, Chiara, Giovanni Evangelista e la Maddalena'', nella [[Pinacoteca Civica di Forlì]].
* [http://www.aeronautica.difesa.it/organizzazione/csma/passatiCSMA/Pagine/Gen_SA_Piccio.aspx] Biografia di Piccio sul sito dell'Aeronautica Militare
* ''San Sebastiano'', conservato al ''Museo Cristiano'' (''Keresztény Múzeum'') di [[Esztergom]], presso [[Budapest]]: le poste ungheresi dedicarono a quest'opera un francobollo, riproducendovela.
* {{Cita web | titolo = Scheda di Piccio sul sito del Senato| data =| url =http://notes9.senato.it/web/senregno.nsf/0e10afcd14636769c1257134004b5171/f3ec89186ce21df24125646f005e7bff?OpenDocument| accesso = 17 gennaio 2013}}
* ''Madonna in trono che allatta il Bambino fra Sant'Antonio di Padova e Sant'Agostino'', nella Chiesa dei SS. Nicolò e Francesco, a [[Castrocaro Terme]] ([[Provincia di Forlì-Cesena|FC]])
* ''Madonna col Bambino in Trono, fra tre Angeli e quattro Santi'', con relativa lunetta ''Il Padre Eterno'', nella Chiesa di S. Maria degli Angeli, o dell'Osservanza, a [[Brisighella]] ([[Provincia di Ravenna|RA]])
* ''Adorazione dei Magi'', con relativa lunetta ''Disputa di Gesù fra i Dottori'', proveniente dalla pieve di Rontana ed ora conservata nella Collegiata di S. Michele Arcangelo, sempre a Brisighella<ref>Un scheda sulle opere di Brisighella si può trovare qui: [http://www.brisighella.org/scopri-brisighella/il-borgo/le-opere-del-palmezzano/].</ref>
* ''[[Crocifissione e santi (Marco Palmezzano)|Crocifissione e santi]]'', realizzata tra il [[1500]] e il [[1510]] e conservata alla [[Galleria degli Uffizi]] di [[Firenze]].
* ''[[Cristo morto sostenuto da due angeli (Marco Palmezzano)|Cristo morto sostenuto da due angeli]]'' del [[1510]] conservato al [[Museo del Louvre]] a [[Parigi]].
* ''Cristo come uomo dei dolori'', conservato al [[Liechtenstein Museum|Museo Liechtenstein]] di [[Vienna]] ([https://web.archive.org/web/20090126100609/http://www.liechtensteinmuseum.at/en/pages/artbase_main.asp?module=browse&action=m_work&lang=en&sid=1084962&oid=W-147200412195342092]).
* ''Sacra Famiglia con san Giovannino e santa Caterina d'Alessandria'', una tempera su tavola di cm 57x78, ora alla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì
* ''Sacra Famiglia con San Giovanni Battista e Santa Maria Maddalena'', olio su tavola (cm 01,5 x 72,3), probabilmente del 1500-1505, conservata al [[Walters Art Museum]] di [[Baltimora]].
* L'''[[Immacolata col Padre Eterno in gloria e i santi Anselmo, Agostino e Stefano]]'', una tempera su tavola di cm 450x250, conservata all'[[Abbazia di San Mercuriale di Forlì|Abbazia di S. Mercuriale]], nella Cappella Ferri, a [[Forlì]].
* ''Madonna col Bambino in trono fra i santi Giovanni Evangelista e Caterina d'Alessandria'', una tempera su tavola di cm 208x145, conservata a Forlì, nella Cappella del Palmezzano dell'Abbazia di S. Mercuriale.
* ''Crocifisso con i santi Gualberto e Maddalena'', conservato a Forlì, nell'Abbazia di S. Mercuriale.
* ''Autoritratto'', tavola di cm 55x45, ora alla [[Pinacoteca civica di Forlì]]
* ''Battesimo di Cristo'' una tavola di cm 90x70 ora alla [[Pinacoteca di Forlì]].
* ''Presepe'', una tempera su tavola di cm 70x94, conservata nella Pinacoteca civica di Forlì.
* ''Andata al Calvario'', una tempera su tavola di cm 65x85, conservata Pinacoteca civica di Forlì.
* ''Andata al Calvario'', una tempera su tavola di cm 65x85, firmata e datata 1537, conservata presso l'[[Accademia Tadini]] di [[Lovere]].
* ''Cristo morto fra Nicodemo, Giovanni e la Maddalena'' , opera conservata nella Pinacoteca civica di ''[[Vicenza]]'' .
* ''La Comunione degli Apostoli'', opera conservata Pinacoteca civica di Forlì.
* ''Glorificazione di san Antonio Abate in trono fra i santi Giovanni Battista e Sebastiano'', conservata [[Pinacoteca civica di Forlì]].
* ''San Rocco'', opera conservata nel [[Duomo di Forlì]].
* ''[[Madonna con il Bambino e Santi]]'', opera conservata alla [[Pinacoteca di Brera]] a [[Milano]]
* ''Madonna col bambino in trono fra San Michele Arcangelo e San Giacomo minore'', con la lunetta il ''Padre Eterno fra cherubini'', conservata nella [[Pinacoteca Comunale di Faenza]] ([http://pinacotecafaenza.racine.ra.it/ita/opere/op_508.htm]).
* Ancora nella [[Pinacoteca Comunale di Faenza]] si conservano quattro tavole con ''Sant'Ambrogio'' ([http://pinacotecafaenza.racine.ra.it/ita/opere/op_2a03.htm]), ''San Gerolamo'' ([http://pinacotecafaenza.racine.ra.it/ita/opere/op_2a02.htm]), l'''Arcangelo Raffaele e Tobiolo'' ([http://pinacotecafaenza.racine.ra.it/ita/opere/op_2a04.htm]) e ''Sant'Agostino'' ([http://pinacotecafaenza.racine.ra.it/ita/opere/op_2a01.htm]).
* ''Annunciazione'', a [[Forlimpopoli]] nella chiesa di Santa Maria dei Servi
* ''Madonna in trono con i santi Margherita e Giovanni Battista'', tavola conservata a [[Dozza]] nella Chiesa Parrocchiale di Santa Maria Assunta
* ''Visitazione'', conservata nella [[chiesa di S. Antonio Abate in Ravaldino]], a [[Forlì]]
* ''Pietà con due angioletti''{{Collegamento interrotto|1=[http://www.artive.beniculturali.it/Ca_doro_collezione/pagine/Palmezzano_Pietà.htm] |date=giugno 2019 |bot=InternetArchiveBot }} (1529), conservata alla [[Ca' d'Oro]], a Venezia.
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlateBibliografia ==
* Grigioni Carlo, ''Marco Palmezzano, pittore forlivese: nella vita, nelle opere, nell'arte'', Lega, Faenza 1956.
*[[Aviazione nella prima guerra mondiale]]
* Dal Pozzolo Enrico Maria, ''Palmezzano a Venezia'', in ''Paragone. Arte'', 48.1997(1998), Ser. 3, 15/16, p. 47-57.
*[[Lista degli assi italiani della prima guerra mondiale]]
* ''Marco Palmezzano: Il Rinascimento nelle Romagne'', (a cura di Antonio Paolucci, Luciana Prati, Stefano Tumidei), Silvana, Cinisello Balsamo 2005.
*[[Servizio Aeronautico]] del [[Regio Esercito]]
* Mambelli Marino, ''L'altro Palmezzano'', Editrice La Mandragora, Imola (Bo) 2005.
*[[Asso dell'aviazione]]
* Tramonti Ulisse, ''Marco Palmezzano: itinerari nelle Romagne: guida storico-artistica'', Cinisello Balsamo, Silvana, 2005.
* Vallicelli Marco, Franco Vignazia,''Cum azuro et cum auro: Marco Palmezzano, la famiglia e il genio''' Forlì: Grafikamente, stampa 2005.
* Russell Francis, ''Marco Palmezzano: Forlì'', in ''[[The Burlington Magazineagazine]]'', 148.2006, 1237, p.&nbsp;294-295.
* L'Andata al Calvario ''di Marco Palmezzano. Restauri, ricerche, interpretazioni'', atti della giornata di studi (Lovere, Accademia Tadini, 29 settembre 2012), a cura di V. Gheroldi, Lovere 2014.
* {{DBI|nome = PALMEZZANO, Marco|nomeurl = marco-palmezzano|autore = Davide Righini|anno = 2014|pagine = |volume = 80 |accesso = 17 febbraio 2017}}
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.repubblica.it/2005/l/sezioni/arte/recensioni/marcopalmezzano/marcopalmezzano/marcopalmezzano.html|Articolo di G. Silvestri, ''La forza di Marco''}}
* {{cita web|http://www.aeronautica.difesa.it/ORGANIZZAZIONE/CSMA/PASSATICSMA/Pagine/GenSAPiccio.aspx|Biografia di Piccio sul sito dell'Aeronautica Militare}}
* Recensione della mostra [http://mostreemusei.sns.it/index.php?page=_layout_mostra&id=208&lang=it Marco Palmezzano: il Rinascimento nelle Romagne] (Forlì, 4 dicembre 2005 - 30 aprile 2006)
* {{cita web|http://notes9.senato.it/web/senregno.nsf/0e10afcd14636769c1257134004b5171/f3ec89186ce21df24125646f005e7bff?OpenDocument|Scheda di Piccio sul sito del Senato}}
* [https://www.youtube.com/watch?v=xwHArjoN2sc Due capolavori del Palmezzano raccontati da Marco Riccòmini]
 
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{{Portale|aviazione|biografie|Grande Guerrapittura}}
 
[[Categoria:DecoratiMarco conPalmezzano| l'Ordine della Corona d'Italia]]
[[Categoria:UfficialiArtisti deldi Regioscuola Esercitoforlivese]]
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[[Categoria:Medaglie d'argento al valor militare]]
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