Circuito di Montlhéry e Te Rata: differenze tra le pagine

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{{Monarca
{{Circuito motoristico
|nome = Te Rata Mahuta
|nome=Autodrome de Linas-Montlhéry
|immagine =
|tracciato=Montlhery.jpg
|statolegenda = FRA
|titolo = [[Movimento Reale Māori#Elenco dei sovrani|Re dei Māori]]
|località=[[Linas]]
|stemma =
|serie1=Record di velocità
|inizio regno = 24 novembre [[1912]]
|serie2=Campionato Europeo di automobilismo
|fine regno = 1º ottobre [[1933]]
|serie3=Campionato del Mondo Sport Prototipi
|predecessore = [[Mahuta Tāwhiao]]
|serie4=[[Campionato mondiale Endurance (motociclismo)]]
|successore = [[Korokī Mahuta]]
|serie5=Gymkhana Grid
|nome completo =
|inaugurazione=1922
|trattamento =
|lunghezza=12.500
|altrititoli =
|curve=24
|data di nascita = [[1877]] – [[1880]] ?
|notecircuito=<small>lunghezza circuito completo</small>
|luogo di nascita =
|recordtempo1=
|data di morte =
|recorddetentore1=
|luogo di morte = ''[[Marae]]'' di [[Waahi Marae]]
|recordmezzo1=
|sepoltura = [[Monte Taupiri]]
|recorddata1=
|casa reale =
|recordnote1=
|dinastia =
|aggiornamento1=
|padre = [[Mahuta Tāwhiao]]
|recordtempo2=
|madre = Te Marae
|recorddetentore2=
|consorte = Te Rata Mahuta
|recordmezzo2=
|figli = [[Korokī Mahuta]]<br>Taipu Mahuta<br>Hori (George) Te Rata
|recorddata2=
|religione =
|recordnote2=
|motto reale =
|aggiornamento2=
|notefirma =
}}
{{Bio
|Nome = Te Rata Mahuta
|Cognome =
|Sesso = M
|LuogoNascita =
|GiornoMeseNascita =
|AnnoNascita = [[1877]] – [[1880]] ?
|LuogoMorte = Waahi
|GiornoMeseMorte = 1º ottobre
|AnnoMorte = 1933
|Epoca = 1800
|Epoca2 = 1900
|Attività = sovrano
|Nazionalità = neozelandese
|Categorie = no
|FineIncipit = è stato [[Movimento Reale Māori#Elenco dei sovrani|re dei Māori]] dal [[1912]] al [[1933]]
}}
Situato in [[Francia]] nei pressi di [[Montlhéry]], il '''circuito di Montlhéry''' (il cui nome ufficiale è '''autodrome de Linas-Montlhéry''') è uno storico [[autodromo|tracciato]] sede di alcuni [[Gran Premio di Francia|GP di Francia]] tra il [[1925]] e il [[1937]], prima dell'avvento della [[Formula 1]].
 
== Biografia ==
È composto da una parte ovale e da un'estensione stradale sulle strade circostanti aggiunta nel 1925 che è stata via via ridotta nel corso dei decenni. Questo tipo di circuiti compositi vengono definiti "ovale esteso".
Te Rata nacque tra il [[1877]] e il [[1880]] ed era il figlio maggiore di re [[Mahuta Tāwhiao]] e Te Marae, figlia del capo militare Amukete Te Kerei, che rimase ucciso in battaglia a [[Rangiriri]] nel novembre del [[1863]].<ref name=DNZB_Te_Rata/> Aveva quattro fratelli minori: Taipu (morto nel marzo del [[1926]]),<ref>{{cite web |url= http://members.iinet.net.au/~royalty/states/oceania/maori.html |title=Maori kingitanga |first=Henry |last=Soszynski |date= |work=World of royalty |accessdate=13 maggio 2012}}</ref> Tumate, Tonga e Te Rauangaanga.
 
Il 24 novembre [[1912]], circa due settimane dopo la morte del padre, fu scelto come suo successore. Come era consuetudine per un nuovo re Māori, assunse il nome di Pòtatau Te Wherowhero. Il suo regno fu segnato dalle sue non buone condizioni di salute e da molte polemiche.<ref name=DNZB_Te_Rata/>
== Storia ==
=== Nascita del circuito ===
Questo circuito nacque nel 1924 su impulso dell'industriale [[Alexandre Lamblin]], produttore di radiatori per automobili ed aerei, appassionato di sport e proprietario del giornale sportivo l'''Aéro-sport''.
 
Fin da bambino, Te Rata era stato un invalido cronico e aveva sofferto diverse malattie tra cui l'[[artrite reumatoide]] e le malattie cardiache. La prima influì fortemente la sua capacità di svolgere il ruolo di re. Fu particolarmente evidente durante una spedizione in [[Inghilterra]] nel [[1914]]. Questa era stata intrapresa allo scopo di presentare ai funzionari britannici una petizione sulle violazioni del [[trattato di Waitangi]]. I [[Māori]] affermavano che la loro terra era stata ingiustamente confiscata in seguito alle [[guerre māori]]. Tuttavia, durante il suo viaggio verso l'[[Inghilterra]], Te Rata finì per subire ripetuti attacchi di [[reumatismi]]. Ad esempio, durante una sosta ad [[Honolulu]], non fu in grado di accettare un invito da parte della vecchia regina delle [[Hawaaii]], [[Liliuokalani delle Hawaii|Liliuokalani]], l'ultima sovrana del suo popolo prima dell'annessione con gli [[Stati Unti d'America]]. Inoltre, questi attacchi continuarono dopo il suo arrivo in [[Inghilterra]], il 21 maggio [[1914]]. In effetti, Te Rata era così malato che finì per rifiutare un incontro con importanti funzionari britannici, anche se alla fine riuscì a incontrare re [[Giorgio V del Regno Unito|Giorgio V]] e la regina [[Mary di Teck|Mary]].
All'inizio degli anni venti l'industria automobilistica era in fermento, cercando di battere il [[record di velocità]] e lanciando sfide insensate come gare auto contro aereo. La [[Gran Bretagna]] possedeva dal 1907 il [[circuito di Brooklands]], gli [[Stati Uniti d'America]] disponevano di [[Indianapolis Motor Speedway|Indianapolis]] (costruito nel 1911) e in [[Italia]] c'era [[Autodromo nazionale di Monza|Monza]] dal 1922.
 
Sposò Te Uranga, figlia di Iriwhata Wharemaki e Hira Wati di Ngāti Korokī.<ref name=DNZB_Te_Rata>{{cite web |url= http://www.teara.govt.nz/en/biographies/3t18/1 |title=Te Rata Mahuta Potatau Te Wherowhero |first= Angela |last= Ballara |date=1º settembre 2010 |work=Dictionary of New Zealand Biography |publisher=Ministry for Culture and Heritage |accessdate=13 maggio 2012}}</ref> Ebbero almeno tre figli:
Alexandre Lamblin acquisì nel 1923 un terreno sulla piana di Saint-Eutrope, a [[Linas]], non lontano da [[Montlhéry]]. Furono proposti due studi e fu scelto il meno oneroso. Esso consisteva in un anello di alta velocità di 2,5&nbsp;km che sarebbe stato ampliato da un circuito stradale. Il progettista era l'ingegnere Raymond Jamin.
* [[Korokī Mahuta|Korokī Te Rata Mahuta Tāwhiao Potatau Te Wherowhero]];
* Taipu Mahuta; e
* Hori (George) Te Rata (nato da una relazione con Maata Paora).
 
Il figlio primogenito gli succedette alla sua morte. Dei suoi altri figli, Taipu era morto nel [[1924]] e Hori era stato dichiarato illegittimo su insistenza di [[Te Puea Herangi]], cugino di Te Rata.
La pista ovale è dotata di due rettilinei di 180 metri. Principale caratteristica del circuito, le curve sono concave, a forma di parabola cubica ad asse verticale, mentre i raccordi tra i rettilinei e le curve sopraelevate vengono tracciati in base ad una spirale logaritmica. Tale accurata progettazione serve per consentire ai veicoli di massa fino a 1000&nbsp;kg di raggiungere una velocità di 220&nbsp;km/h nella parte superiore delle curve. Il circuito, misurato sulla linea mediana, si sviluppa per 2.548,24 metri.
 
Morì al ''[[marae]]'' di [[Waahi]] il 1º ottobre [[1933]].<ref name=DNZB_Te_Rata/> [[Harry Holland]], leader del [[Partito Laburista della Nuova Zelanda]], morì per un [[infarto]] al suo funerale.
Migliaia di tonnellate di acciaio e ottomila metri cubi di [[calcestruzzo]] furono necessari a duemila lavoratori per portarne a termine la costruzione e il lavoro ebbe una durata di sei mesi. L'uso di elementi [[prefabbricato|prefabbricati]] ne fecero un cantiere all'avanguardia.
 
== Note ==
[[File:Circuit (ébauche).svg|thumb|upright=3.2|center|Piantina del circuito completo dell'autodromo di Linas-Montlhéry nella sua configurazione "Grand Prix" in uso fino al 1973. Nel 1935 furono aggiunte tre [[chicane]]: la Deviazione Sud, una all'altezza del km 9 e la Deviazione Nord.]]
<references/>
 
=== L'età dell'oro ===
Molti pionieri con le loro eccezionali macchine da record utilizzarono il circuito, in particolare quelli provenienti dalla Gran Bretagna, dove le restrizioni al rumore delle auto imposte dalle autorità ostacolavano il loro entusiasmo. Appena due mesi dopo la sua inaugurazione centinaia di record furono stabiliti, od anche battuti, su questo autodromo. Il primo exploit è da attribuire al marchio [[Rolland-Pilain]], poi il record sul giro sarà per un lungo tempo prerogativa di [[Gwenda Stewart]] su una [[Derby (azienda)|Derby Miller]] con una media di 234,681&nbsp;km/h.
 
In seguito molte gare si terranno sul circuito. Il circuito stradale, lungo 12,5&nbsp;km, costruito rapidamente nel 1925, ospiterà quell'estate il [[Gran Premio di Francia|Gran Premio dell'Automobile Club de France]]. Tra i numerosi spettatori di accorsi a questa corsa c'era il Presidente della Repubblica francese. Durante le gare, i concorrenti percorrevano la pista in senso orario, i record venivano invece stabiliti in direzione contraria. La prima gara, tenutasi il 26 luglio 1925, sarà ricordata a causa del lutto per la morte di [[Antonio Ascari]], che, al volante della sua [[Alfa Romeo P2]] non poté evitare un incidente sulla nuova parte stradale del circuito, fuori dall'anello di alta velocità. Alla fine la vittoria è appannaggio della Delage 12-cilindri guidata da [[Robert Benoist]]. Questo Gran Premio si terrà ancora una volta all'autodromo nel 1931, poi dal 1933 al 1937 e il pubblico sarà sempre maggiore, appassionato dai duelli tra [[Alfa Romeo]] e [[Bugatti]] e dall'arrivo dell'[[Auto Union]], [[Mercedes]] e [[Delage]]. Da notare che, per aumentare la sicurezza dei concorrenti, nel 1935 furono aggiunte tre [[chicane]]s: la ''Deviazione Sud'' e la ''Deviazione Nord'' all'interno dell'ovale e una all'altezza del km 9, lungo l'estensione stradale.
 
A fronte di elevati costi di esercizio e del deterioramento del cemento, non è più possibile farci correre ad alta velocità le monoposto, gli amministratori dell'autodromo devono rassegnarsi alla vendita nel 1939. I 750 ettari di superficie saranno acquisiti dal Demanio nazionale, che li metterà a disposizione del Dipartimento della Guerra. La [[Seconda guerra mondiale]] ha conseguenze drammatiche per il circuito: sarà danneggiato molto gravemente.
 
=== Il Dopoguerra ===
A fronte del pagamento di un canone annuale per i terreni, l'''[[Union technique de l'automobile, du motocycle et du cycle]]'' (UTAC) otterrà dal Ministero della Guerra, nel dicembre 1946, un contratto di affitto a lungo termine per gestire le piste e gli impianti civili dell'autodromo, con la condizione del suo risanamento, la manutenzione e la l'organizzazione di competizioni. I lavori per la riqualificazione dei circuito dureranno due anni e vedranno la costruzione di una torre di controllo, di una tribuna da mille posti, di un distributore di carburante, di piste dotate di superfici speciali e la creazione di laboratori.
 
Ciò consentirà al circuito di aumentare la sua attività, in particolare nei settori tecnici e sperimentali, oltre all'organizzazione di competizioni. Così, nel mese di ottobre si svolgono le gare delle ''Coupes des Salon'', collegate al [[Salone dell'automobile di Parigi]] e a partire dal 1956, ma saltuariamente, si svolgerà la [[1000 km di Parigi]].
 
Tra il 1948 e il 1950 è stato utilizzata una variante ridotta dell'ovale esteso lunga 7,7&nbsp;km (che prevedeva il punto di ritorno all'altezza della curva ''La Côte Lapize'') e in seguito accorciata a 6,3&nbsp;km nel 1952 (denominato ''Troisième Circuit'' - punto di ritorno a ''Bretelle de Couard''). Da notare che la gara motociclistica del [[Bol d'Or]], quando ha avuto luogo a Montlhéry, si è sempre disputata sul Troisième Circuit, tranne le edizioni anteguerra (corse sul ''Deuxième Circuit'' - 5&nbsp;km - punto di ritorno a ''Bretelle des Quatre-bornes''). Per la 1000&nbsp;km di Parigi del 1956 si è tornati al circuito di 7,7&nbsp;km, ma con il passare degli anni il tracciato non è più adatto a velocità sempre più elevate e ne è prova l'incidente che nel 1964 vedrà coinvolti [[Peter Linder]], [[Franco Patria]] e tre [[commissario di pista|commissari di pista]]<ref>[http://www.gpx.it/index.php?option=com_content&view=article&id=4792&Itemid=77&limitstart=6 Resoconto dell'incidente su gpx.it]</ref>. La 1000&nbsp;km di Parigi si tenne in seguito a partire dal 1966. Nel 1973 si disputò l'ultima gara di [[Formula 3]], che si tenne sulla versione più corta del tracciato<ref>{{cita web|url=http://www.formula2.net/F373_E56.htm|titolo=XXIX Coupe du Salon 1973 - Championnat de France de Formula 3|editore=www.formula2.net|lingua=en|accesso=11 dicembre 2010}}</ref>.
 
Il declino del circuito cominciò nel 1977 con le ultime edizioni della "Coupes du Salon" e della "Coupes Eugène Mauve", tanto che nel 1980 non vi si disputò nessuna gara motociclistica e nel biennio 1982-'83 vi si corse solo l'annuale ''Bol d'Argent'', una gara motociclistica di durata di livello nazionale<ref>{{fr}} [http://racingmemo.free.fr/M%20CIRCUITS%20FRANCE/MONTLHERY.htm Punti salienti della sua storia su racingmemo.free.fr]</ref>. Negli anni seguenti fu utilizzato in una versione estremamente ridotta dell'ovale esteso che misurava solo 3,4&nbsp;km.
 
=== Risultati 1000 km di Parigi ===
<small>fonte: [http://www.racingsportscars.com/track/archive/Montlh%C3%A9ry.html www.racingsportscars.com]</small>
 
{| class="wikitable" style="font-size: 90%;"
|-
! rowspan=2 | Anno
! rowspan=2 | Validità
! Squadra
! rowspan=2 | Vettura
! rowspan=2 | Resoconto
|-
! Piloti
|-
|-
! colspan=5 | Circuito di 7,7&nbsp;km
|-
! rowspan=2 | 1956
| rowspan=2 |
| '''{{bandiera|FRA}} Louis Rosier'''
| rowspan=2 | [[Maserati 300S]]
| rowspan=2 | [[1000 km di Parigi 1956|Resoconto]]
|-
| {{bandiera|FRA}} [[Jean Behra]]<br />{{bandiera|FRA}} [[Louis Rosier]]
|-
! rowspan=2 | 1960
| rowspan=2 |
| '''{{bandiera|BEL}} [[Ecurie Francorchamps]]'''
| rowspan=2 | [[Ferrari 250 GT Berlinetta passo corto|Ferrari 250 GT SWB]]
| rowspan=2 | [[1000 km di Parigi 1960|Resoconto]]
|-
| {{bandiera|BEL}} [[Lucien Bianchi]]<br />{{bandiera|FRA}} [[Olivier Gendebien]]
|-
! rowspan=2 | 1961
| rowspan=2 | FIA GT Cup
| '''{{bandiera|USA}} [[North American Racing Team]]'''
| rowspan=2 | [[Ferrari 250 GT Berlinetta passo corto|Ferrari 250 GT SWB]]
| rowspan=2 | [[1000 km di Parigi 1961|Resoconto]]
|-
| {{bandiera|MEX}} [[Pedro Rodríguez de la Vega|Pedro Rodríguez]]<br />{{bandiera|MEX}} [[Ricardo Rodríguez de la Vega|Ricardo Rodríguez]]
|-
! rowspan=2 | 1962
| rowspan=2 | [[Campionato del mondo sportprototipi 1962]]
| '''{{bandiera|USA}} [[North American Racing Team]]'''
| rowspan=2 | [[Ferrari 250 GTO]]
| rowspan=2 | [[1000 km di Parigi 1962|Resoconto]]
|-
| {{bandiera|MEX}} [[Pedro Rodríguez de la Vega|Pedro Rodríguez]]<br />{{bandiera|MEX}} [[Ricardo Rodríguez de la Vega|Ricardo Rodríguez]]
|-
! rowspan=2 | 1964
| rowspan=2 | [[Campionato del mondo sportprototipi 1964]]
| '''{{bandiera|GBR}} Maranello Concessionaires'''
| rowspan=2 | [[Ferrari 330 P]]
| rowspan=2 | [[1000 km di Parigi 1964|Resoconto]]
|-
|{{bandiera|GBR}} [[Graham Hill]]<br />{{bandiera|SWE}} [[Jo Bonnier]]
|-
! rowspan=2 | 1966
| rowspan=2 |
| '''{{bandiera|GBR}} David Piper Racing'''
| rowspan=2 | [[Ferrari 250 LM]]
| rowspan=2 | [[1000 km di Parigi 1966|Resoconto]]
|-
|{{bandiera|GBR}} [[David Piper]]<br />{{bandiera|GBR}} [[Mike Parkes]]
|-
! rowspan=2 | 1967
| rowspan=2 |
| '''{{bandiera|GBR}} [[J.W. Automotive Engineering Ltd.|Gulf-Wyer]]'''
| rowspan=2 | [[Mirage (automobile)|Mirage M1]]<ref>[http://www.cs.clemson.edu/~mark/M1.jpg foto della Mirage M1], vettura prototipo derivata dalla [[Ford GT40]] MkI</ref>
| rowspan=2 | [[1000 km di Parigi 1964|Resoconto]]
|-
| {{bandiera|BEL}} [[Jacky Ickx]]<br />{{bandiera|AUS}} [[Paul Hawkins]]
|-
! rowspan=2 | 1968
| rowspan=2 |
| '''{{bandiera|DEU}} [[Porsche]]'''
| rowspan=2 | [[Porsche 908]]
| rowspan=2 | [[1000 km di Parigi 1968|Resoconto]]
|-
| {{bandiera|DEU}} [[Hans Herrmann]]<br />{{bandiera|DEU}} [[Rolf Stommelen]]
|-
! rowspan=2 | 1969
| rowspan=2 | Championnat de France des Circuits
| '''{{bandiera|FRA}} [[Matra]]'''
| rowspan=2 | [[Matra MS650]]
| rowspan=2 | [[1000 km di Parigi 1969|Resoconto]]<ref>la gara fu interrotta dopo soli 75 giri (584 km) a causa del maltempo</ref>
|-
| {{bandiera|FRA}} [[Henri Pescarolo]]<br />{{bandiera|FRA}} [[Jean-Pierre Beltoise]]
|-
! rowspan=2 | 1970
| rowspan=2 |
| '''{{bandiera|FRA}} [[Matra]]'''
| rowspan=2 | [[Matra MS660|Matra 660/01]]
| rowspan=2 | [[1000 km di Parigi 1970|Resoconto]]
|-
| {{bandiera|AUS}} [[Jack Brabham]]<br />{{bandiera|FRA}} [[François Cevert]]
|-
! rowspan=2 | 1971
| rowspan=2 | Championnat de France des Circuits
| '''{{bandiera|GBR}} [[J.W. Automotive Engineering Ltd.|John Wyer GULF Porsche]]'''
| rowspan=2 | [[Porsche 917]]
| rowspan=2 | [[1000 km di Parigi 1971|Resoconto]]
|-
| {{bandiera|GBR}} [[Derek Bell (pilota automobilistico)|Derek Bell]]<br />{{bandiera|NLD}} [[Gijs van Lennep]]
|-
! colspan=5 | Circuito di 3,4&nbsp;km
|-
! rowspan=2 | 1994
| rowspan=2 | [[BPR Global GT Series 1994]]
| '''{{bandiera|FRA}} JCB Racing'''
! rowspan=2 | [[Venturi (azienda)|Venturi]] 600 LM
| rowspan=2 | [[1000 km di Parigi 1994|Resoconto]]
|-
|{{bandiera|FRA}} [[Henri Pescarolo]]<br />{{bandiera|FRA}} [[Jean-Claude Basso]]
|-
! rowspan=2 | 1995
| rowspan=2 | [[BPR Global GT Series 1995]]
| '''{{bandiera|DEU}} Muhlbauer Motorsport'''
! rowspan=2 | [[Porsche 911]] GT2
| rowspan=2 | [[1000 km di Parigi 1995|Resoconto]]
|-
|{{bandiera|DEU}} [[Stefan Oberndorfer]]<br />{{bandiera|DEU}} [[Detler Hübner]]
|}
 
=== Dagli anni 80 in poi ===
[[File:Circuit de Linas-Montlhéry.svg|thumb|Mappa dell'ultima versione dell'ovale esteso dell'autodromo, la più corta.]]
Nel 1988 il circuito ospitò la prima edizione della ''[[Race of Champions]]'' (la competizione tra i migliori piloti delle diverse specialità dell'automobilismo) che, in piste diverse e con un formato di gara evolutosi nel corso degli anni, continua ancor oggi. Nel 1994 si cercò di rivitalizzarlo mediante l'organizzazione di una versione moderna della 1000&nbsp;km di Parigi, stavolta destinata ai protagonisti delle competizioni internazionali di vetture [[Gran Turismo (automobile)|Gran Turismo]] del campionato [[BPR Global GT Series]], ma il tentativo non andò oltre le gare del '94 e '95. Gli ultimi due eventi che si terranno in autodromo saranno le ''Coupes des Salon'' e il ''Grand Prix de l'Âge d'or''. Quest'ultimo, nel 1996, il terzo evento automobilistico in Francia, dopo la [[24 Ore di Le Mans]] e il [[Gran Premio di Francia|Gran Premio di Formula 1]]. Le successive edizioni della ''Coupes des Salon'' non potranno essere disputate a causa della mancanza di un sufficiente numero di concorrenti.
 
=== Il canto del cigno ===
L'evoluzione degli standard di sicurezza hanno fatto sì che il circuito abbia dovuto superare numerose approvazioni, come nel mese di aprile 1997 e il 2001 da parte della Commissione nazionale dei circuiti di velocità. L'ultimo è stato rilasciato il 9 maggio 2001, per un periodo di quattro anni<ref>Gazzetta Ufficiale della Repubblica Francese n°114 del 17 maggio 2001</ref>. Questa certificazione è fondamentale per organizzare qualsiasi competizione sportiva.
 
Lavori di riqualificazione dovevano essere compiuti al fine di continuare a ospitare le gare delle ''Coupes du Salon'' o il ''Grand Prix de l'Âge d'or'', compresa l'installazione di una recinzione di protezione per gli spettatori sul rettilineo che porta alla curva detta ''dei due ponti'' e il rinforzo della parte superiore dell'anello, per essere in grado di sopportare le sollecitazioni prodotte dai veicoli lanciati a 300&nbsp;km/h. La certificazione non è stata rinnovata nel 2004. Ripristinare il circuito ai moderni standard sarebbe costato più di 15 milioni di euro. Questo è il motivo per cui il 20 giugno 2004 si è tenuto in autodromo il quarantesimo e ultimo Grand Prix de l'Âge d'or.
 
Oramai il circuito non è più utilizzato dai fabbricanti per le prove dell'UTAC. In futuro il circuito sarà probabilmente smantellamento e questo è il motivo per cui l'Associazione per la salvaguardia dell'autodromo di Linas-Montlhery (ASALM) è stata istituita con il patrocinio di [[Christian Estrosi]], [[Hubert Auriol]], [[Henri Pescarolo]], [[Patrick Tambay]], [[Patrick Delage]], [[Jean-Claude Andruet]], [[Jean-François Baldé]], [[Jean-Pierre Beltoise]] e [[Jacky Hutteau]].
 
Tuttavia, corsi di pilotaggio si tengono ogni fine settimana da parte della Renault-Mygale su un tratto di 1,4&nbsp;km del circuito, usando le vetture monoposto Formula Renault Campus 2000 (motore 1.400&nbsp;cm³, 113 cv, 450&nbsp;kg, 210&nbsp;km/h, cambio sequenziale a 5 velocità).
 
===Risultati Gran Premio di Francia disputati a Linas-Montlhéry===
{|class="wikitable sortable"
|-
! Anno
! Pilota
! Vettura
|-----
! [[1925]]
|{{Bandiera|FRA}} [[Robert Benoist]]<br />{{Bandiera|FRA}} [[Albert Divo]]
|[[Delage]] 2LCV
|----
! [[1927]]
|{{Bandiera|FRA}} [[Robert Benoist]]
|[[Delage]] 15-S8
|----
! [[1931]]
|{{Bandiera|MCO}} [[Louis Chiron]]<br />{{Bandiera|ITA}} [[Achille Varzi]]
|[[Bugatti Tipo 51, 53, 54 e 59#Type 51|Bugatti T51]]
|----
! [[1932]]
|{{Bandiera|ITA}} [[Tazio Nuvolari]]
|[[Alfa Romeo P3|Alfa Romeo Tipo B P3]]
|----
! [[1933]]
|{{Bandiera|ITA}} [[Giuseppe Campari]]
|[[Maserati]] 8C-3000
|----
! [[1934]]
|{{Bandiera|MCO}} [[Louis Chiron]]
|[[Alfa Romeo P3|Alfa Romeo Tipo B P3]]
|----
! [[1935]]
|{{Bandiera|DEU}} [[Rudolf Caracciola]]
|[[Mercedes-Benz|Mercedes]] W25
|----
! [[1936]]
|{{Bandiera|FRA}} [[Jean-Pierre Wimille]]<br />{{Bandiera|FRA}} [[Raymond Sommer]]
|[[Bugatti Tipo 57|Bugatti T57G]]
|----
! [[1937]]
|{{Bandiera|MCO}} [[Louis Chiron]]
|[[Talbot (azienda)|Talbot]] T150C
|----
|}
 
== Altri media ==
L'autodromo di Linas-Montlhéry, nella sua versione completa da 12,5&nbsp;km, è presente tra i circuiti selezionabili nel videogioco per PC ''Spirit of Speed 1937'' (pubblicato da [[MicroProse]] nel 1999), che riproduce le competizioni delle vetture "Grand Prix" nel periodo precedente la [[seconda guerra mondiale]].
 
Anche il videogioco ''[[Grand Prix Legends]]'' (pubblicato da [[Sierra Entertainment]] nel 1998) ha tra le sue opzioni il circuito di Montlhéry, però esso non è presente nella versione ufficiale, bensì è un'aggiunta (''add-on'') creata da un gruppo di programmatori indipendenti appassionati di questo videogioco. La variante riprodotta è quella lunga 7,7&nbsp;km ed è definita "Montlhéry 1966".
 
L'autodromo è stato utilizzato dallo stuntman Ken Block per girarvi il video GYMKHANA THREE nel 2011, disponibile su YouTube<ref>http://www.youtube.com/watch?v=ldZtSSMv3u0 Link Youtube</ref>
 
==Note==
<references />
 
== Bibliografia ==
*{{cite web|last=McLintock|first=A. H. (editor)|title=''An Encyclopaedia of New Zealand'', (1966)|url=https://web.archive.org/web/20061001130902/http://www.teara.govt.nz/1966/W/TeWherowheroTeRataMahutaTawhiaoPotatau/TeWherowheroTeRataMahutaTawhiaoPotatau/en|accessdate=2006-08-15}}
*William Boddy, ''Montlhéry, the story of the Paris autodrome'' (in inglese) ISBN 1-84584-052-6
*S.S. Collins and Gavin D. Ireland, ''Autodrome: The Lost Race Circuits Of Europe'' (in inglese)
 
== AltriCollegamenti progettiesterni ==
* [http://www.dnzb.govt.nz/dnzb/Enlarged_Pic.asp?ImageID=2206 The King, seated, at right side]
{{interprogetto|commons=Category:Autodrome de Linas-Montlhéry}}
 
{{Box successione
== Collegamenti esterni ==
|tipologia=regnante
*{{cita web|http://www.gdecarli.it/|Database italiano degli autodromi nel mondo (con mappe e dati)}}
|carica=[[Movimento Reale Māori#Elenco dei sovrani|Re dei Māori]]
*{{cita web|http://theracingline.net/racingcircuits/racingcircuits/France/Montlhery.html|Database inglese degli autodromi nel mondo (con mappe e dati)|lingua=en}}
|periodo=24 novembre [[1912]] - 1º ottobre [[1933]]
*{{cita web|http://www.silhouet.com/motorsport/tracks/montlher.html|Punti salienti della sua storia su www.silhouet.com|lingua=en}}
|precedente=[[Mahuta Tāwhiao]]
*{{cita web|http://www.asalm.fr/documents/historique_autodrome.pdf|Breve storia sul sito dell'ASALM|lingua=fr}}
|successivo=[[Korokī Mahuta]]
*{{cita web|http://linas.patrimoine.free.fr/Bulletins/B10.htm|Storia dell'autodromo sul sito dell'''Association Loi 1901 pour la recherche et la conservation de l'histoire,du patrimoine et des traditions de Linas''|lingua=fr}}
|immagine=TePakiOMatariki.jpg
*{{cita web|http://montlhery.com/autodrom.htm|Storia su Montlhery.com|lingua=fr}}
}}
*{{cita web|http://www.asalm.fr/|Associazione per la salvaguardia dell'autodromo di Linas-Montlhéry|lingua=fr}}
*{{cita web|http://memoiresdestands.hautetfort.com/circuit_de_linas-montlhery/|L'autodromo di Linas-Montlhéry su ''Mémoire des Stands''|lingua=fr}}
*{{cita web|http://racingmemo.free.fr/M%20FRANCE/MOTO%20FRANCE%20Montlhery.htm|Elenco gare motociclistiche sul circuito|lingua=fr}}
*{{cita web|http://fr.structurae.de/files/photos/1927/france/2005_1945.jpg|Foto aerea del tracciato riaperto nel 1982}}
*{{cita web|url=http://wikimapia.org/#y=48622187&x=2235546&z=14&l=0&m=a&tag=autodrome|titolo=Foto satellitare dell'autodromo su Wikimapia}}
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