Utente:Laura.mar10n/Sandbox e Wat Thaton: differenze tra le pagine

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La '''geografia linguistica''', o '''geolinguistica''' (ma anche '''linguistica spaziale''' o '''linguistica areale''' - più raro '''neolinguistica'''; cfr. Enciclopedia Treccani), è una corrente della [[linguistica]] che si occupa di studiare l'estensione nello [[Spazio (fisica)|spazio]] dei fenomeni linguistici, di ordine [[Fonetica|fonetico]], [[Grammatica|morfosintattico]], [[Lessicologia|lessicale]], e la loro distribuzione [[Geografia|geografica]]. Suo importante esponente fu l'[[Italia|italiano]] [[Matteo Bartoli]].
|Nome=Wat Thaton
|Stato=Thailandia
|Grado amministrativo=4
|Divisione amm grado 1=Chiang Mai
|Divisione amm grado 2=Mae Ai
|Divisione amm grado 3=Ban Tha Ton
 
|Latitudine gradi = 20
== Aspetti ==
|Latitudine minuti = 3
Un'area geografica caratterizzata dalla presenza di uno stesso fenomeno linguistico è delimitata da un'[[isoglossa]]: con questo termine si intende quindi la linea immaginaria che unisce i punti estremi dell'[[area]] in questione.
|Latitudine secondi = 39
|Latitudine NS = N
|Longitudine gradi = 99
|Longitudine minuti = 21
|Longitudine secondi = 44
|Longitudine EW = E
 
|Abitanti =
[[Isoglossa]] è tuttavia un termine generico, un [[Eponimia|iperonimo]]: si possono distinguere infatti, isofone, isomorfe, isolessi a seconda del fenomeno [[Linguistica|linguistico]] che delimitano nello [[Spazio (fisica)|spazio]].
|Fuso orario = +7
 
|Immagine localizzazione = Thailand_Chiang_Mai_locator_map.svg
Un fascio di [[Isoglossa|isoglosse]], ossia un loro addensamento nello spazio [[Geografia|geografico]] che indica la prossimità di zone critiche dei sistemi [[Linguistica|linguistici]], può rappresentare un confine linguistico, sebbene una unità [[Dialetto|dialettale]] non sia esattamente individuabile mediante [[Isoglossa|isoglosse]] perché non è possibile tracciare confini netti tra una varietà [[linguistica]] e l'altra.
}}
 
Il '''Wat Thaton''' è un tempio costituito da un complesso di edifici nel villaggio centrale di [[Ban Tha Ton]], situato su una collina a pochi chilometri dal confine con il [[Myanmar]], lontano 170 km da [[Chiang Mai]] e circa 80 km da [[Chiang Rai]]. <ref>www.2backpack.it/thaton-thailandia-paesino-montagna-fuga-chiang-mai </ref>
== Origini ==
<br />
Verso la fine del XVIII secolo si pensava oramai che ci potesse essere un legame chiaro tra le molte lingue d'Europa e alcune lingue dell'Asia, un rapporto di parentela genealogica. Con questo ultimo termine si indica che alcune lingue sono interconnesse tra di loro, in quanto derivano da un solo ceppo originario, per questo motivo a tutte le lingue legate a questa relazione fu dato il nome di [[Lingue indoeuropee|"lingue indoeuropee",]] dato che erano inserite in una zona che comprendeva i confini occidentali dell'Europa e quelli orientali dell'India. L'evoluzione linguistica ha portato a una differenziazione della comunità linguistica unitaria, mediante lo sviluppo di varietà locali più indipendenti, si pensi a lingue come il francese, lo spagnolo, il rumeno e l'italiano. Se per le lingue si rimanda al latino come momento comune, in casi diversi l'esistenza effettiva di un rapporto di parentela esiste, ma non è documentata la fase comune ( si pensi alle lingue germaniche), quindi si parla di affinità linguistica quando tra due o più lingue ci sono dei legami evidenti, risultato di avvicinamenti prodotti nel corso del tempo e che sono stati determinati nel corso dei secoli da numerose ragioni, ad esempio quando due lingue si trovano in un'area geografica contigua, si parla di "affinità linguistica".
Il complesso è costituito da vari livelli.<ref>Wat Thaton, temple of the magnificient Crystal Pagoda</ref>
 
== CambiamentoPrimo livello ==
Al primo livello è collocata la statua di Guan Yin, la Dea cinese della Misericordia.<ref>https://it.shenyunperformingarts.org/explore/view/article/e/eHx1lUtEEsE</ref> La Dea è rappresentata vestita di bianco, in piedi su un piedistallo composto da fiori di Loto. In una mano sorregge un vaso pieno d’acqua e nell′altra un ramo di salice. Nel buddhismo ogni tipo di offerta ha un suo senso ben preciso: offrire acqua auspica fortuna e condizioni positive nella vita, invece il salice serve aiutare nella ricerca della verità.<br />
Tra la fine del XVIII e l'inizio del XIX secolo ci fu una notevole accelerazione nel progresso degli studi linguistici che fu data dall'entusiasmo che si ebbe per la cultura indiana, da parte di studiosi europei, inglesi e tedeschi. L'Europa quindi si trovava di fronte a una tradizione letteraria di grande valore, nata e sviluppatasi al di fuori dell'ascendente della tradizione classica. Uno degli esponenti di questo spiccato interesse per questa nuova cultura, fu il linguista, letterato, filologo e politico inglese '''William James''' (1746- 1794), il quale, esperto conoscitore dell'India, in un volume sulla lingua sanscrita ipotizzava la derivazione del greco, del latino e del sanscrito da un' unica fonte comune, che però non esiste più, allargando il confronto con il pensiero e altre lingue come il gotico e il celtico. Oltre a James operarono nell'ambito della linguistica letteraria, '''[[Franz Bopp]]''' (1791-1867) e '''[[Rasmus Christian Rask|Rasmus Rask]]''' (1787-1832), Bopp infatti pubblicò nel 1816 una memoria dedicata allo studio del sistema verbale di sanscrito, greco, latino, persiano e lingue germaniche, la quale fu poi presa come l'atto di nascita della linguistica indoeuropea in un senso scientifico. Il processo di questa disciplina ha nella metà del XIX secolo un andamento assai impetuoso, riguardando anche la linguistica generale e lo studio delle lingue. Altri nomi aprirono l'avanzamento di questa disciplina come gli studiosi '''Jacob e Wihelm Grimm''', '''Friedirich Diez''', '''Fran Von Miklòsovich''' e '''Johann Kaspar Zeuss'''. Tuttavia la figura di maggiore rilevanza negli anni che seguirono fu quella di '''[[August Schleicher]]''' (1821-1868), egli elaborò la [[teoria dell'albero genealogico]], ovvero una frammentazione progressiva che dall'indoeuropeo ricostruito, porta fino alle lingue storiche mediante le unità intermedie.
Esistono molte leggende sulla prima apparizione di questa dèa. Solitamente viene raffigurata con due braccia, nonostante in alcune leggende si dica che ne abbia mille, per permetterle di aiutare tutti coloro che soffrono. <br />
Su questo livello si trova anche l'ufficio dell'abate, una scuola buddhista e una delle parti più antiche del tempio: il chedi, detto anche stupa.<ref>http://www.buddhism.it/insegnamenti/articoli/lo-stupa-simbolo-della-natura-della-mente/</ref> <br />
Lo stupa è un monumento che custodisce le reliquie del Buddha, di Re o di monaci. Simboleggia la mente illuminata, risvegliata e il cammino da percorrere per raggiungerla. Questo è uno dei più antichi monumenti religiosi. In origine era un sepolcro fatto di sabbia o di terra ricoperto da sassi di colore blu e serviva per coprire le reliquie del Buddha. Successivamente alla sua cremazione, le ceneri vennero sepolte sotto ben otto stupa e altri due furono costruiti intorno all′urna. <br />
Oggi non è più solo un monumento di sepoltura, ma è anche un luogo di preghiera. È cambiato anche il suo aspetto architettonico: è un grande cumulo a forma emisferica di nome “anda” con un ingresso e una veranda detta “vedica”. Sull′anda viene appoggiato un balcone di forma quadrata contenente un parapetto, chiamato “harmika”. Da questo balcone spuntano dei dischi, di numero dispari, gli “ombrelli”. Questi dischi vengono posti intorno ad un pilastro, il pilastro cosmico. Viene chiamato così perché è dedicato al dio Indra, dio del temporale, della pioggia e della magia. <br />
Gli ombrelli contengono il concetto di ricchezza, di potenza regale, poiché era usanza pagare una persona che lo reggesse. Viene visto anche come una specie di amuleto contro il male e le forze oscure.
 
== InnovatoriSecondo livello ==
Il secondo livello contiene l′Ubosot,<ref>http://fabio-ilmiodiario.blogspot.com/2011/03/phra-</ref> una struttura fondamentale per tempio buddista, poiché qui viene svolto il rito "Upasampada". Si tratta della funzione che ordina i monaci, per questo motivo viene chiamato Sala dell'Ordinazione. <br />
Ha una configurazione ben precisa: la facciata è rivolta a est e il retro è rivolto a ovest. È circondato da mura su tutti i quattro lati. Queste mura, sono decorate da piastrelle colorate. Dalle pareti sporgono otto sema (piccole sculture a forma di cupola che servono a delineare il confine). <br />
L’edificio è costruito con mattoni ed è ad un solo piano. Il pavimento è diviso su due livelli: il primo è di marmo grigio e sul secondo c’è disegnato un fiore di loto.<br />
Il fiore di loto,<ref>https://www.elle.com/it/lifestyle/a2488/fiore-di-loto-significato-tatuaggio-simbologia/</ref> detto anche Padma, loto sacro, loto indiano o rosa del Nilo, ha un′accezione particolare, quello della purezza del corpo dell′anima. Viene considerato tale perché viene associato al Buddha e ai suoi insegnamenti. La leggenda narra che in ogni luogo dove Buddha faceva i suoi primi passi, nascevano fiori di loto. Le divinità sono solite essere rappresentate sedute su questo fiore. Nella letteratura classica asiatica, esprime grazia, eleganza, bellezza, purezza e perfezione.<br />
I fiori di loto si differenziano in base al colore.
* '''Loto azzurro''': allude al trionfo dello spirito sui sensi, saggezza e conoscenza. È un tipo di loto quasi sempre chiuso, simbolo di chi cela il suo interno.
* '''Loto bianco''': esprime la perfezione dello spirito e della mente, la purezza e la natura incontaminata.
* '''Loto rosso''': ci parla del cuore, della sua innocenza, l′amore, la passione, la comprensione. È conosciuto anche come il fiore del Buddha della Compassione.
* '''Loto rosa''': è il fiore più importante e viene collegato alle divinità, come Buddha.
 
Il tetto è in legno ed è rivestito da piastrelle di vetro. Ha due estensioni rosse, una di fronte e una sul retro. L’intero tetto è adornato da piccole sculture e da piccole campane. I frontoni sono in legno. Qui sono scolpite scene di Phara Narai che cavalca un garuda (divino capostipite degli uccelli). Phara Nai è la reincarnazione della divinità Maha Vishnu Narayana conosciuta come la divinità creatrice di Brahma (colui che creò l’Universo) e Protettrice dell’Universo.
Negli ultimi anni del XIX secolo si vede l'avanzare della '''''scuola dei neogrammatici''':'' ovvero gli innovatori della grammatica tradizionale. Uno dei loro principi è quello delle leggi fonetiche, secondo cui queste ultime agiscono allo stesso modo di quelle chimiche e fisiche, con la sola differenza che quelle fonetiche possono essere riconosciute dopo che sono realizzate, possedendo perciò il concetto di prevedibilità. Studiosi di ciò furono: [[Hermann Paul|Hermann Pau]]<nowiki/>l, [[Berthold Delbrück|Berthold Dellbruck]] e [[Karl Brugmann|Karl Brugran]]. Tra gli oppositori ci fu invece un italiano, [[Graziadio Isaia Ascoli]] (Gorizia 1829- Milano 1907), il padre fondatore della linguistica moderna, studioso di linguistica indoeuropea e romanza, insieme a lui ricordiamo anche la figura di [[Hugo Schuchardt|Hugo Schuchardt.]] Tuttavia, il fondatore della linguistica generale fu [[Ferdinand de Saussure|Ferdinand De Saussure]] ( 1857-1913) che, durante la sua vita prima di studioso e successivamente di docente universitario, ebbe un ruolo di primaria importanza con i suoi studi sul vocalismo indoeuropeo e si dedicò poi alla definizione di concetti fondamentali che sono le fondamenta del funzionamento delle lingue.
== Teoria delle onde ==
La geografia linguistica affonda le sue radici nella [[Teoria delle onde|''Teoria delle onde'']] (in tedesco ''Wellentheorie'') di [[Johannes Schmidt]]. Il linguista tedesco pubblica, nel 1872, una monografia, '''''Die Verwantschaftverhältnisse der indogermanischen Sprachen''''' (''I rapporti di parentela delle lingue indoeuropee''), in cui affronta i problemi legati alla parentela e alla classificazione linguistica nell’area indoeuropea.
 
<br />
Secondo il modello proposto da Schmidt, le innovazioni linguistiche si diffondono sempre a partire da un centro e si espandono poi in maniera sempre più debole man mano che ci si allontana da tale fonte. Questo movimento è concentrico e richiama visivamente i cerchi prodotti nell’acqua dalla caduta di un sasso.
'''Primi passi di Buddha. Dove cammina nascono fiori di loto.'''
<br />
[[File:BuddhaPrimiPassi.jpg|250px|Primi passi di Buddha. Dove cammina nascono fiori di loto.]]
 
== Terzo livello ==
La teoria delle onde prevede che ci sia circolazione linguistica nel territorio, infatti, l’assenza di quest’ultima renderebbe impossibile qualunque propagazione nelle aree circostanti. La circolazione può tuttavia essere impedita oppure rallentata da situazioni contingenti, come la presenza di ostacoli naturali, ad esempio di catene montuose. La propagazione delle onde non avviene dunque sempre in modo omogeneo in tutte le direzioni e la sua rapidità e forza possono variare in base alle condizioni del territorio.
Al terzo livello è situata la Phra Buddha Nirandornchai, una statua bianca del Buddha, seduto mentre sottomette il diavolo Mara. È una posizione emblematica, in quanto, Mara, nel Buddhismo, è una figura diabolica, un essere non umano, chiamato “Signore della Morte”. <ref>origini di Mara http://www.assoctc.it/le-mudra-buddha-e-mara/titolo=Le origini di Mara </ref> <br />
La leggenda narra che il principe Siddharta era seduto sotto l′albero della Bodhi<ref>http://www.cultorweb.com/Simbolismo/B.html</ref> rifiutandosi di muoversi finché non fosse raggiunto dall'illuminazione. Mara cercava di tentarlo al fine di distoglierlo dal suo obiettivo. Tentò di sedurlo con le sue tre figlie più belle: la Bramosia, la Noia e la Passione, ma Siddharta non cedette. Provò dunque a spaventarlo facendogli apparire dieci eserciti di esseri mostruosi, che simboleggiavano i dieci tipi di ostacoli nella vita spirituale:
# il piacere sensuale
# la frustrazione
# la fame e la sete
# il desiderio
# la pigrizia
# il terrore
# il dubbio
# la presunzione
# il guadagno e la fama avuti ingiustamente
# l’esaltazione di se stessi denigrando il prossimo
Siddharta, a quel punto, poggiò la mano sulla terra, che gli parlò dandogli conforto, fu illuminato e diventò Buddha.<br />
Il Bodhi indica il risveglio, l′illuminazione spirituale, il modo di vedere le cose che va al di là delle apparenze. Essere stato illuminato significa essere riusciti a vedere con chiarezza della verità e in modo intelligente la vita di tutti i giorni, scardinando ogni forma di illusione e di ignoranza, che tenderebbero a oscurarne la comprensione.
 
<br />
Il modello d’interpretazione proposto da Schmidt risulta essere più plausibile rispetto alla [[Teoria dell'albero genealogico|''Teoria dell’albero genealogico'']] esposta da [[August Schleicher]], un linguista tedesco, nelle ''Ricerche di grammatica comparata'' del 1848 ('''''Sprachvergleichende Untersuchungen''''') e poi nel ''Compendio di grammatica comparata delle lingue indeuropee'' del 1861 ('''''Compendium der vergleichenden Grammatik der indogermanischen Sprachen'''''). In queste due opere viene elaborata la teoria secondo la quale vi è una  progressiva frammentazione linguistica che, partendo dal [[Lingua protoindoeuropea|protoindoeuropeo]] ricostruito e attraverso delle unità intermedie, ovvero le cosiddette [[Protolingua|protolingue]], porta alle lingue storiche. Il compito dello studioso risulta essere così il confronto di queste lingue storiche e la ricostruzione delle unità intermedie per risalire, alla fine, all’indoeuropeo primitivo.
'''Esempio di immagine del diavolo Mara che tenta Siddharta'''
<br />
[[File:Mara demon nat and Buddha.JPG|500px|Mara demon nat and Buddha]]
 
== Quarto livello ==
Per mettere meglio in evidenza perché la teoria delle onde appaia più ragionevole dal punto di vista storico si può in considerazione la situazione delle [[lingue germaniche]]: alcuni aspetti linguistici a livello lessicale e morfologico collegano le lingue germaniche al latino e alle lingue celtiche (esempio lessicale: lat. ''mentum'', gall. ''mant'', got. ''munþs'' "bocca"; esempio morfologico: i perfetti a vocale lunga come lat. ''sēdimus'', got. ''sētum "''sedemmo") ma molti altri aspetti altrettanto rilevanti le collegano invece alle lingue slave e baltiche (esempio: la flessione determinata e indeterminata degli aggettivi; in germanico e in baltico la formazione dei numeri 11 e 12 è simile e avviene come ‘uno più di dieci’ e ‘due più di dieci’). A questo punto, se ci si dovesse attenere alla teoria dell’albero genealogico ci si troverebbe di fronte ad un’irrisolvibile contraddizione, ma la teoria delle onde risponde a questo dilemma poiché utilizza un criterio metodologico nuovo che, per ipotizzare l’esistenza di rapporti speciali tra lingue, considera i tratti innovativi come molto più rilevanti rispetto a quelli conservativi. Difatti, il mantenimento di aspetti antichi in diverse aree di un territorio linguistico non implica necessariamente l’esistenza di particolari legami tra quei punti, ma un’innovazione comune è invece indice di un rapporto preciso. Si dovrà comunque procedere verificando se l’[[isoglossa]] (linea che, su una carta geografica, racchiude tutti i punti di un territorio che condividono un tratto linguistico comune) è il risultato di un’evoluzione comune oppure è solo il frutto di uno sviluppo casuale o parallelo o ha altre motivazioni ancora, come ad esempio una reazione di [[Sostrato (linguistica)|sostrato]].
Il quarto livello contiene Phra Nakprok, una struttura che ospita il centro di meditazione Vipassana.<ref>https://atala.dhamma.org/pub/</ref> <br />
La meditazione Vipassana è una delle più antiche procedure di meditazione indiane. Il termine Vipassana significa “vedere le cose in profondità, come sono”. Fu riproposta più di 2500 anni fa come un sistema di regole universali per uscire dalle sofferenze. Per impararla, vengono organizzati dei corsi della durata di dieci giorni. Durante questo breve periodo, vengono insegnate le basi di questa tecnica di allenamento mentale da applicare nella vita di tutti i giorni.
In questo centro vengono tenute delle lezioni di meditazione sia in lingua locale, sia in inglese. <br />
Sul tetto di questo edificio è collocata una statua del Buddha. Qui viene riprodotto seduto e protetto da un essere semi-divino di nome Naga, sotto forma di un serpente a sette teste. La storia dice che Naga lo protegga dalla pioggia, la quale scoppiò improvvisamente mentre Buddha era sotto l′albero della Bodhi a meditare, dove ci rimase per quattro settimane. All′improvviso cominciò a piovere. Il re dei Naga, Mucalinda, uscì dalla terra e riparò la testa al Buddha trasformandosi in cappello. Alla fine della tempesta, Mucalinda ritornò sotto le sue sembianze umane e fece ritorno nell′oscurità. <br />
I Naga sono uomini-serpente semidivini e possono anche tramutarsi in solo uomini o in solo serpenti. Si dice che vivano sottoterra in un regno chiamato Naga-Loka, in palazzi decorati con pietre preziose. Vivono lì perché Brahma, il dio che li creò, gli regalò lo spazio sotterraneo quando cominciarono a diventare un numero considerevole, ma vietò loro di mordere le persone, esclusi i malvagi, i moribondi e chi manca di rispetto alla natura.
Sono guardiani dei tesori e sono estremamente legati all′acqua. Grazie a questo legame, sono portatori di fertilità, ma anche di inondazioni e di alluvioni. Si racconta che abbiano rubato una coppa di elisir di lunga vita agli dèi, quest’ultimi riuscirono a riprendersela, ma una parte di elisir gli cadde sul terreno e i Naga lo leccarono, tagliandosi la lingua. Da quel giorno ebbero la lingua biforcuta. <br />
Esistono anche donne-serpente, dette nagini. Sono bellissime principesse, tanto che si pensa che le dinastie Manpur, Pallavas e Funan, discendano dalle nozze tra un uomo e una nagini.
 
<br />
== Atlanti linguistici ==
'''Buddha protetto da Naga'''
Gli atlanti linguistici si presentano come raccolte di carte tematiche sulle quali vengono riportate la distribuzione geografica delle [[Isoglossa|isoglosse]] e/o le parole utilizzate in riferimento ad una certa realtà od oggetto nelle diverse località del territorio. Il metodo di compilazione degli atlanti prevede dunque un’inchiesta, svolta in alcuni punti dell’area presa in esame, e la successiva registrazione sulla carta dei dati raccolti. La trascrizione dovrà tener conto di ogni minima variazione fonetica delle parole, segnate opportunamente secondo particolari convenzioni grafiche.
<br />
[[File:Buddha Naga 7.jpg|500px|Buddha protetto da Naga]]
 
==Pagoda di Cristallo==
Questa rappresentazione dei cambiamenti linguistici su base geografica si presta a sottolineare l'influenza dell'[[Paretimologia|etimologia popolare]] sulla lingua: il parlante tende a creare legami tra parole che hanno origini diverse, credendo di riconoscere le forme sulla base di [[Assonanza|assonanze]] o di elementi superficiali.
Alla sommità del tempio è situata la Pagoda di Cristallo, detta anche Chedi Kaew. Questa struttura è visibile da chilometri di distanza. La parte esterna è variopinta e ha una guglia verde chiaro. La porta è decorata da angeli Theravada paradisiaci dorati, su uno sfondo rosso. <br />
Il Theravada è il ramo del Buddhismo più diffuso nel Sud-est asiatico.
Essendo tra le prime scuole buddhiste sorte dall′insegnamento di Siddharta Gautama, risale intorno al III sec. a.C e risulta essere tra le branche più antiche. “Theravada” significa “scuola degli anziani”, infatti questa è la tradizione appartenente ai monaci anziani e venerandi. Si dice che questi monaci siano quelli che più si avvicinino al Buddha e rifiutino ogni tipo di modernità teorica, al fine di mantenere intatte le filosofie diffuse dal Buddha. <br />
Sopra l'entrata, il Buddha viene rappresentato di fronte alla ruota del Dharma, il simbolo degli insegnamenti del Buddha.
La ruota del Dharma rappresenta il Nobile Ottuplice Sentiero del Buddhismo,<ref>http://www.fiorediloto.org/ottuplice.htm</ref> cioè un insieme di istruzioni che vengono insegnate a chi si risveglia. Fu Buddha stesso a decidere di diffondere questo suo metodo, con cui lui era riuscito ad affrontare il “sentiero”. <br />
Gli insegnamenti erano 8, rappresentati nella tabella sottostante.
 
{| class="wikitable"
Tra i primi atlanti linguistici ci fu lo '''''Sprachatlas des Deutschen Reiches''''' (1888) di [[Georg Wenker]], seguito dall'<nowiki/>'''''Atlas linguistique''' '''de la France''''' (1902-1912) di [[Jules Gilliéron|Jules Gilleron]] e dallo ''[[Atlante linguistico ed etnografico dell'Italia e della Svizzera meridionale|'''Sprach-und Sachlatlas Italiens und der Südschweiz''']]'' (1928-1940) di [[Karl Jaberg]] e [[Jakob Jud]]. Prima della pubblicazione di quest'ultimo, in Italia [[Matteo Giulio Bartoli|Matteo Bartoli]] aveva tentato di redigere un atlante linguistico, l'''Atlante Linguistico Italiano (ALI)''. I dati raccolti da [[Ugo Pellis]] e altri raccoglitori sono tutt'ora conservati presso l'Università di Torino e sono in corso di pubblicazione.
|-
! !! Italiano !! Sanscrito !! Thailandese
|-
| I || Retta visione || Samyag-dṛṣṭi ||Smyg-Diṛṣṭi
|-
| II || Retta intenzione || Samyak-saṃkalpa || Samyak-saṃkalpa
|-
| III || Retta parola ||Samyag-vāc || Samyag-เก็บ
|-
| IV ||Retta azione || Samyak-karma-anta || ขวากรรมสิ้น
|-
| V || Retta sussistenza || Samyag-ājiva || Smyg-Ājiv
|-
| VI || Retto sforzo ||Samyag-vīrya || Smyg-Viry
|-
| VII ||Retta presenza mentale ||Samyak-smṛti || Samyak-smrti
|-
| VIII || Retta concentrazione || Samyak-samādhi || SMYK-Smādi
|}
Inoltre, su questa area, si affaccia una statua dorata del Buddha che sorregge con la mano un recipiente per le elemosine. È alta dieci metri e ha una forza simbolica molto importante perché fa riferimento a quando da ragazzo, Buddha partì e andò in giro per il mondo nutrendosi di solo cibo che potesse raccogliere, senza far del male ad alcun animale.<ref>http://www.forumdellereligioni.com/public_html/comunita-buddista/38-il-buddhismo-e-il-cibo </ref> Passò sei anni alla ricerca della perfezione (ascetismo). Questa scelta lo portò molto vicino alla morte, così capì che una vita passata a privarsi di tutto, portava solo disperazione. Iniziò una riflessione sotto l′albero della Bodhi (fico sacro) che durò per quaranta giorni. Passato questo periodo, iniziò ad insegnare ciò che aveva imparato.
 
Il significato degli insegnamenti del Buddha
Esistono inoltre diversi atlanti linguistici per gran parte dei territori, romanzi e non, tra cui gli atlanti linguistici nazionali della cosiddetta [[Romania (area linguistica)|Romania Nuova]].
{| class="wikitable"
|-
! '''Insegnamento''' !! '''Significato'''
|-
| Retta visione || Si parla di retta visione quando gli insegnamenti vengono usati per vedere la verità. È importante liberarsi dal dualismo, cioè dalla filosofia che separa la mente dal corpo.
|-
| Retta intenzione || Si intende l′impegno costante nell′arrivare alla Retta Visione, cioè riuscire a controllare il troppo attaccamento al desiderio di vivere e del voler affermare il proprio “io”.
|-
| Retta Parola || La parola è divisa in quattro tipi: astensione dalla parola falsa (dire la verità), astensione dalla parola divisiva (non dire parole che provochino discordia), astensione dalla parola aspra (dire solo parole cortesi, amabili e piacevoli da sentire), astensione dalla parola oziosa (parlare al momento giusto ragionevolmente).
|-
| Retta azione || La rinuncia dal fare cose che possano danneggiare gli altri o se stessi.
|-
| Retta sussistenza || Praticare uno stile di vita equilibrato, cercando di evitare gli eccessi e sostenendosi in maniera che non si rechi danno agli altri.
|-
| Retto sforzo ||Per sforzo si intende quando si investono le proprie energie per conseguire una meta, ma non deve essere dominato dal concetto di guadagno o dalla bramosia di avere ciò che non si ha.
|-
| Retta presenza mentale || La consapevolezza di guardare se stessi da una prospettiva diversa, tenendo la mente aperta, pensare al presente e non giudicare.
|-
| Retta concentrazine || Significa aumentare la riflessione, la tranquillità e l′integrità del cuore. Tutto ciò porta alla cessazione della sofferenza.
|}
 
== Mudra e Asana==
===''Atlante linguistico tedesco (1888)''===
Lo '''''Sprachatlas des Deutschen Reiches''' (DSA)'' di Georg Wenker è un'opera pioneristica, un atlante linguistico che riporta la varietà linguistica del territorio dell'ex [[Impero tedesco]]. Con più di 40.000 punti d'inchiesta, rappresenta il sondaggio più completo del mondo, nonché il primo. L'inchiesta venne svolta inviando un questionario a tutte le scuole, con frasi da tradurre nel dialetto locale.
 
Nei vari livelli si incontrano tantissime statue del Buddha, in diverse posizioni delle mani, dette Mudra, e in diverse posizioni del corpo e dei piedi, dette Asana. <ref>http://claralhasa.altervista.org/mudra-asana-significati-delle-posizioni-del-buddha/</ref> <br />
===''Atlante linguistico della Francia (1902-1912)''===
Si possono trovare quattro pose Asana: Buddha in piedi, seduto, che cammina o sdraiato. Le prime tre colgono Buddha in scene di vita quotidiana: mentre medita, insegna o protegge i discepoli. Il Buddha sdraiato invece raffigura gli ultimi istanti della sua vita, quando raggiunge il Nirvana, cioè il momento in cui si libera dal dolore.
[[File:Abeillealf.JPG|miniatura|''Abeille'' "ape" nell'''Atlas linguistique de la France'']]
I portamenti Mudra sono sei, rappresentate nella tabella qui sotto. <br />
L’opera che ha fondato la geografia linguistica nel mondo [[Lingue romanze|romanzo]] fu l''''''Altlas Linguistique de la France''''' ''(ALF'') realizzato da Jules Gilleron ed Edmond Edmont e pubblicato in 13 volumi tra il 1902 e il 1912. Tra il 1897 e il 1901, Edmont effettuò indagini sul territorio francese, porgendo una serie di domande identiche a 735 individui provenienti da 638 comuni della [[Francia]] e del [[Belgio]] e della [[Svizzera]] [[Francofonia|francofoni]]. Ciò portò alla compilazione di 1421 carte complete e altre diverse centinaia di carte parziali, ognuna delle quali è dedicata ad un particolare soggetto concreto o astratto, e classificate in ordine alfabetico.
 
{| class="wikitable"
Celebre è, ad esempio, lo studio compiuto sulle varianti linguistiche della parola “ape”: la parola latina ''apes'' dovrebbe ridursi, secondo le [[Legge fonetica|leggi fonetiche]], al singolare ''ep, ef'' e al plurale ''es, é,'' forme che tuttavia non compaiono nella maggior parte del territorio. A queste vengono infatti preferite parole più corpose: ''essette'' ([[diminutivo]]) o, per [[Analogia (retorica)|analogia]], ''essaim'' (dal significato originario di “sciame”); formazioni con ''mouche'' “mosca”, come ''mouche-ep,'' alterato successivamente nel diminutivo ''muchette'', o ancora ''mouche-à-miel'' “insetto del miele”, che assunse in seguito la forma meridionale ''mouche-abeille'' (dal diminutivo latino ''apicula''), da cui la forma del francese letterario ''abeille.''
|-
! '''Posizione''' !! '''Accezione'''
|-
| Abhayamudra || Buddha è in piedi con il palmo della mano destra girato verso l′esterno e le dita verso il cielo, di solito all′altezza delle spalle. Vuol significare la protezione dei suoi seguaci dalle loro paure.
|-
| Varadamudra || Buddha ha la mano sinistra sulla gamba con il palmo verso l′alto e le dita verso il basso, come per offrire qualcosa. L′altra mano è in posizione Abhayamudra. Posizione simbolo del gesto del dono.
|-
| Bhumisparshamudra || Di solito si trova sul Buddha seduto: la mano destra è deposta sulle gambe con le dita in direzione della terra e il palmo vero l′interno. La mano sinistra, aperta, è posta sul ventre rivolta verso l′alto. Vuol simboleggiare la volontà di raggiungere l′illuminazione per mezzo della meditazione.
|-
| Dharmachakramudra || Buddha unisce i due pollici e i due indici delle mani formando un cerchio, simbolo della ruota del Dharma.
|-
| Vitarkamudra || il pollice e l′indice della stessa mano si toccano e formano un cerchio che fa scaturire l′energia, trasmettendo i suoi insegnamenti.
|-
| Dhyanamudra || È il gesto della meditazione, spesso si trova sul Buddha seduto. Le mani sono poste sul ventre con i palmi rivolti verso l′alto, la mano destra si appoggia sulla sinistra e i pollici si sfiorano tra loro, formando una specie di triangolo, segno del fuoco spirituale che brucia le impurità.
|}
 
==Note==
===''Atlante Italo-Svizzero (1928-1940)''===
Gli studi di Gilleron furono modello dello '''''Sprach- und Sachatlas Italiens und der Südschweiz''''' ''(AIS) ,'' redatto a Zurigo da due suoi studenti, Karl Jaberg e Jakob Jud, i quali decisero di applicare le modalità d'inchiesta utilizzate nell'ALF all'Italia e alla Svizzera meridionale. I raccoglitori furono [[Paul Scheuermeier]], [[Max Leopold Wagner]] e [[Gerhard Rohlfs (filologo)|Gerhard Rohlfs]]. Le carte sono raggruppate secondo sfere concettuali e lasciano grande spazio ai nomi comuni in modo da permettere non solo un'osservazione linguistica ma anche etnologica delle varietà linguistiche italiane. Ad oggi, è ancora l'unico atlante linguistico disponibile dei dialetti italiani.
 
== Le quattro norme areali ==
Le quattro norme areali, definite dal linguista e glottologo italiano [[Matteo Giulio Bartoli]], rappresentano uno dei capisaldi della geografia linguistica''',''' insieme alla [[teoria delle onde]] formulata del linguista tedesco [[Johannes Schmidt]].
 
Le norme areali sono il risultato di una approfondita riflessione di Bartoli sull'[[Atlans Linguistique de la France]] realizzato da [[Jules Gilliéron]] tra il 1902 e il 1912, il quale effettuò un'indagine sulle molteplici varianti linguistiche e fonetiche nel territorio francese, notando delle anomalie nella loro distribuzione. Sulla base delle conclusioni raggiunte e facendo riferimento alla stessa teoria delle onde, Bartoli stabilì l'esistenza di certe regolarità (tuttavia non assolute) per spiegare tali difformità nei fenomeni linguistici, i quali portarono all'affermazione delle attuali [[lingue romanze]].
 
<references/>
Il punto di partenza nello sviluppo delle norme areali sta nell'ipotesi che una determinata forma antica, diffusa in gran parte del territorio, avesse subito la concorrenza di un'innovazione linguistica, che successivamente cominciò a diffondesi dal centro verso le zone periferiche ma senza raggiungerle; il risultato è che quest'ultime, nonostante siano lontane tra di loro, coincidono nella forma linguistica.
 
=== DescrizioneFonti ===
{{cita web|url=https://www.renown-travel.com/temples/wat-thaton.html|titolo=Wat Thaton, temple of the magnificient Crystal Pagoda|accesso=11 giugno 2019}} <br />
Le quattro norme areali, dove in presenza di diverse forme linguistiche si suole pensare che risieda quella più antica, sono
{{cita web|url=http://fabio-ilmiodiario.blogspot.com/2011/03/phra-|titolo=Phra Ubosot|accesso=10 giugno 2019}} <br />
 
{{cita web|url=http://www.assoctc.it/le-mudra-buddha-e-mara/titolo=Le origini di Mara|accesso=10 giugno 2019}} <br />
# la norma dell'Area isolata;
{{cita web|url=https://www.2backpack.it/thaton-thailandia-paesino-montagna-fuga-chiang-mai/|titolo=Thaton, Thailandia, paesino di montagna per una fuga da Chiang Mai|accesso=9 giugno 2019}}<br />
# la norma delle Aree laterali;
{{cita web|url=http://www.forumdellereligioni.com/public_html/comunita-buddista/38-il-buddhismo-e-il-cibo|titolo=Il Buddhismo e il cibo|accesso=9 giugno 2019}} <br />
# la norma dell'Area maggiore;
{{cita web|url=https://atala.dhamma.org/pub/|titolo=Meditazione Vipassana|accesso=8 giugno 2019}} <br />
# la norma dell'Area seriore.
{{cita web|url=https://www.elle.com/it/lifestyle/a2488/fiore-di-loto-significato-tatuaggio-simbologia/|titolo=Fiore di loto: il suo significato nella simbologia|accesso=8 giugno 2019}} <br />
 
{{cita web|url=http://www.cultorweb.com/Simbolismo/B.html|titolo=Simbolismo e iconografia dell′Arte Buddhista|accesso=7 giugno 2019}} <br />
Tali norme sono da applicarsi in successione: se non è valida la prima, si applica la seconda; se non è valida la seconda, si applica la terza; se non è valida la terza, si applica la quarta.
{{cita web|url=http://www.fiorediloto.org/ottuplice.htm|titolo=Il Nobile Ottuplice Sentiero|accesso=10 giugno 2019}} <br />
 
{{cita web|url=http://claralhasa.altervista.org/mudra-asana-significati-delle-posizioni-del-buddha/|titolo=I gesti del Buddha e il loro significato|accesso=10 giugno 2019}}<br />
===''Norma dell'Area isolata''===
{{cita web|url=https://it.shenyunperformingarts.org/explore/view/article/e/eHx1lUtEEsE|titolo=La Dea della Compassione|accesso=11 giugno 2019}} <br />
È così detta in quanto meno esposta al commercio e alla comunicazione; di conseguenza, presenta delle forme linguistiche conservative, quindi anteriori, per via della mancata influenza da parte di forme linguistiche esterne ad essa.
{{cita web|url=http://www.buddhism.it/insegnamenti/articoli/lo-stupa-simbolo-della-natura-della-mente/|titolo=Lo stupa: simbolo della natura e della mente|accesso=11 giugno 2019}} <br />
 
La [[Sardegna]] rappresenta un esempio di Area isolata: in sardo, ''mannu'' ("grande") deriva dal latino classico ''magnum'', mentre in italiano ''grande'' e in francese ''grand'' derivano da un'espressione latina posteriore, ovvero ''grandem'';
 
===''Norma delle Aree laterali''===
In tali aree si presentano forme linguistiche più antiche rispetto a quelle centrali; di conseguenza, come nell'Area isolata, anche in questo caso si ha una forma linguistica anteriore.
 
Il [[Portogallo]] e la [[Romania]] sono Aree laterali; non a caso, le espressioni portoghese ''rogar'' e rumena ''ruga'' ("pregare") derivano dal latino classico ''rogare'', mentre in francese ''prier'' e in italiano ''pregar'' derivano da un'espressione latina posteriore, ovvero ''precare'';
 
===''Norma dell'Area maggiore''===
Talvolta in tale area si conservano forme linguistiche anteriori rispetto a zone geograficamente piccole.
 
Territori come l'attuale Portogallo, [[Spagna]], [[Francia]] e nord [[Italia]] sono un esempio di Area maggiore, dove in portoghese ''mȇs'', in spagnolo ''mes'', in francese ''mois'', e in italiano ''mese'' derivano dal latino classico ''mensem'' (accusativo di ''mensis''), mentre in rumeno, ''lună'' (in italiano "mese") deriva dalla forma latina posteriore ''luna'';
 
===''Norma dell'Area seriore''===
Si tratta dei territori colonizzati, dove la lingua locale è stata influenzata da quella dei dominatori; in essa si mantiene, quindi, una forma linguistica anteriore.
 
La Spagna e la Romania sono Aree seriori, in quanto essendo già entrambe Aree laterali, la lingua latina è stata portata solamente in un secondo tempo dai coloni romani. Infatti, in spagnolo ''comer'' ("mangiare") deriva dal latino classico ''edĕre,'' invece in italiano ''mangiare'' deriva da una forma latina posteriore, ovvero ''manducāre'' (che letteralmente significa "mangiare scompostamente").
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
 
*L. Renzi, ''Manuale di linguistica e filologia romanza'', Bologna, il Mulino, 2015, ISBN 9788815258861
*M. Morani, ''Lineamenti di linguistica indoeuropea'', Roma, ARACNE editrice S.r.l., <nowiki>ISBN 9788854841932</nowiki>
 
== Voci correlate ==
 
*https://fr.wikipedia.org/wiki/Atlas_linguistique_de_la_France
*https://de.wikipedia.org/wiki/Deutscher_Sprachatlas
*[[Atlante linguistico ed etnografico dell'Italia e della Svizzera meridionale]]
*[[Atlante linguistico]]
*[[Atlante linguistico italiano]]
*[[Matteo Giulio Bartoli]]
*[[Teoria delle onde]]
*[[Teoria dell'albero genealogico]]
*[[Johannes Schmidt]]
 
== Collegamenti esterni ==
 
*http://lig-tdcge.imag.fr/cartodialect3/
*http://www.sapere.it/enciclopedia/lingu%C3%ACstica.html