Comunicazione e Rodrigo Burgos: differenze tra le pagine

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{{S|calciatori paraguaiani}}
{{nota disambigua|una concezione particolare della Comunicazione filosofica|[[Comunicazione filosofica (Kierkegaard)]]}}
{{Sportivo
{{nota disambigua|il significato filosofico di Comunicazione|[[Comunicazione filosofica]]}}
|Nome = Rodrigo Burgos
{{W|voci comuni|marzo 2008}}
|Immagine =
{{da correggere}}
|Didascalia =
{{P|sembra tanto "ispirato" a qualche saggio o libro specifico, lezione universitaria. Tutto l'argomento è trattato come categoria analitica anziché come argomento topico.|voci comuni|marzo 2008}}
|Sesso = M
{{vedi anche|Operatore di comunicazione}}
|CodiceNazione = {{PRY}}
|Altezza = 178
|Peso =
|Disciplina = Calcio
|Ruolo = [[Centrocampista]]
|Squadra = {{Calcio Deportivo Capiata}}
|TermineCarriera =
|SquadreGiovanili=
{{Carriera sportivo
||{{Calcio Rubio Nu|G}}|
}}
|Squadre =
{{Carriera sportivo
|2007-2012|{{Calcio Cerro Porteno|G}}|49 (1)
|2012-2013|{{Calcio Sportivo Luqueno|G}}|3 (0)
|2013-2014|{{Calcio Guabira|G}}|36 (3)
|2014-2015|{{Calcio 3 de Febrero|G}}|14 (0)
|2015-2017|{{Calcio Talleres|G}}|48 (1)
|2017-2018|→ {{Calcio Club Olimpia|G}}|19 (0)
|2018-|{{Calcio Deportivo Capiata|G}}|2 (0)
}}
|SquadreNazionali=
{{Carriera sportivo
|2009|{{NazU|CA|PRY||20}}|8 (0)
|2009-|{{Naz|CA|PRY}}|1 (0)
}}
|Aggiornato = 28 luglio 2018
}}
{{Bio
|Nome = Rodrigo Ramón
|Cognome = Burgos Oviedo
|Sesso = M
|LuogoNascita = Itacurubí de la Cordillera
|GiornoMeseNascita = 21 giugno
|AnnoNascita = 1989
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = calciatore
|Nazionalità = paraguaiano
|PostNazionalità = , [[centrocampista]] del {{Calcio Deportivo Capiata|N}}
}}
 
==Caratteristiche tecniche==
Per '''comunicazione''', in senso professionale, si intende il vasto complesso di attività [[Lavoro|lavorative]] che spaziano dal [[giornalismo]], all'[[editoria elettronica]], alla [[comunicazione d'impresa]] e al [[marketing]], passando per la [[cinematografia]] e altro ancora.
È un [[Centrocampista|mediano]].
 
==Carriera==
== Nozione psicologica e filosofica ==
===Nazionale===
La '''comunicazione''' (dal latino ''cum'' = ''con'', e ''munire'' = ''legare, costruire'' e dal latino ''communico'' = ''mettere in comune, far partecipe'') non è soltanto un processo di trasmissione di informazioni (secondo il [[modello di Shannon-Weaver]]). In [[Lingua italiana|italiano]], il termine "comunicazione" ha il significato semantico di "far conoscere", "rendere noto".
Nel 2009 con la [[Nazionale Under-20 di calcio del Paraguay|Nazionale Under-20 paraguaiana]] ha preso parte al [[Campionato sudamericano di calcio Under-20 2009|campionato sudamericano]] ed al [[Campionato mondiale di calcio Under-20 2009|campionato mondiale]].
La comunicazione è un processo costituito da un soggetto che ha intenzione di far sì che il ricevente pensi o faccia qualcosa.<ref>Grice, 1975</ref>
 
Il 26 marzo 2008 ha debuttato con la nazionale maggiore in occasione dell'amichevole persa 3-0 contro il [[Nazionale di calcio del Sudafrica|Sudafrica]].
== Studi e descrizione ==
La comunicazione riguarda sia l'ambito quotidiano (ad esempio un colloquio tra amici) sia l'ambito pubblicitario e delle pubbliche relazioni: in ciascuno di questi ambiti la comunicazione ha diverse finalità.
Gli agenti della comunicazione possono essere persone umane, esseri viventi o entità artificiali. Infatti è colui che "riceve" la comunicazione ad assegnare a questa un significato,<ref>Friedemann Schulz von Thun (1981), ''Miteinander reden 1 – Störungen und Klärungen. Allgemeine Psychologie der Kommunikation''. Rowohlt, Reinbek. ISBN 3-499-17489-8</ref> per cui è la potenzialità creativa dell'essere umano ad assegnare significati ad ogni cosa, creando il "sistema comunicazione" con le sue due caratteristiche: l'immaginazione e la creazione di simboli.<br />
È tuttavia argomento di discussione se la comunicazione presupponga l'esistenza di [[coscienza]], o se si tratti di un processo che può avvenire anche tra [[macchina|macchine]]. Se infatti è colui che riceve la comunicazione ad assegnare un significato ogni "cosa" può comunicare.
 
==Statistiche==
Il concetto di comunicazione comporta la presenza di un'[[interazione]] tra soggetti diversi: si tratta in altri termini di una attività che presuppone un certo grado di [[cooperazione]]. Ogni processo comunicativo avviene in entrambe le direzioni e, secondo alcuni, non si può parlare di comunicazione là dove il flusso di segni e di informazioni sia unidirezionale. Se un soggetto può parlare a molti senza la necessità di ascoltare, siamo in presenza di una semplice [[trasmissione]] di segni o informazioni.
===Cronologia presenze e reti in nazionale===
{{Cronoini|PRY}}
{{Cronopar|26-03-2008|Pretoria|ZAF|3|0|PRY|-|Amichevole|13={{Sostin|74}}}}
{{Cronofin|1|0}}
 
==Palmarès==
Nel processo comunicativo che vede coinvolti gli esseri umani ci troviamo così di fronte a due polarità: da un lato la comunicazione come atto di pura cooperazione, in cui due o più individui "costruiscono insieme" una realtà e una verità condivisa (la "struttura maieutica" proposta da [[Danilo Dolci]]); dall'altro la pura e semplice trasmissione, unidirezionale, senza possibilità di replica, nelle varianti dell'imbonimento televisivo o dei rapporti di caserma. Nel mezzo, naturalmente, vi sono le mille diverse occasioni comunicative che tutti viviamo ogni giorno, in famiglia, a scuola, in ufficio, in città.
===Club===
====Competizioni nazionali====
*{{Calciopalm|Campionato paraguaiano|2}}
:Cerro Porteño: Apertura 2009, Apertura 2012
 
==Collegamenti esterni==
== Un modello formale di comunicazione ==
*{{Collegamenti esterni}}
 
{{Nazionale paraguaiana under-20 sudamericano 2009}}
Generalmente si distinguono diversi elementi che concorrono a realizzare un singolo atto comunicativo.
{{Nazionale paraguaiana under-20 mondiali 2009}}
* ''Emittente'': è la persona che avvia la comunicazione attraverso un messaggio.
{{Portale|biografie|calcio}}
* ''Ricevente'': accoglie il messaggio, lo decodifica, lo interpreta e lo comprende.
* ''Codice'': parola parlata o scritta, immagine, tono impiegata per "formare" il messaggio.
* ''Canale'': il mezzo di propagazione fisica del codice (onde sonore o elettromagnetiche, scrittura, bit elettronici).
* ''Contesto'': l' "ambiente" significativo all'interno del quale si situa l'atto comunicativo.
* ''Referente'': l'oggetto della comunicazione, a cui si riferisce il messaggio.
 
Come si è detto, il processo comunicativo ha una intrinseca natura bidirezionale, quindi il modello va interpretato nel senso che si ha comunicazione quando gli individui coinvolti sono a un tempo emittenti e riceventi messaggi.<br/>
In realtà, anche in un monologo chi parla ottiene dalla controparte un ''feedback'' continuo, anche se il messaggio non è verbale, un esempio ne è la frase: "parla quanto vuoi, io non ti ascolto". Questo fenomeno è stato riassunto con l'assioma (di [[Paul Watzlawick]]) secondo il quale, in una situazione in presenza di persone, "non si può non comunicare": perfino in una situazione anonima come in un vagone della metropolitana noi emettiamo per i nostri vicini continuamente segnali non verbali (che significano pressappoco "anche se sono a pochi centimetri da te, non ti minaccio e non intendo immischiarmi nella tua sfera intima"), e i nostri compagni di viaggio accolgono il messaggio, lo confermano e lo rinforzano ("bene; lo stesso vale per me nei tuoi confronti").
 
Già da questo semplice modello possiamo individuare diversi aspetti potenzialmente problematici del processo comunicativo:
 
* Il processo di comunicazione, pur essendo formalmente cosa separata dal mezzo attraverso il quale avviene, ne è altamente influenzato: se utilizzo il codice Morse, cercherò di limitare il messaggio allo stretto necessario, se utilizzo una lettera userò un tono tendenzialmente più formale rispetto ad una telefonata. Il mezzo influenza la comunicazione, ciascuno in un modo diverso, e quindi si potranno individuare dei mezzi di comunicazione particolarmente adatti a trattare un certo argomento, ma inadatti ad un altro.
* Non è detto che il gran numero di singoli messaggi, verbali e non verbali, emessi in un dato momento (vedi oltre), siano sempre congruenti tra loro. Posso dire due cose diverse con le parole e con i gesti (ad esempio dire al mio rivale in amore "lieto di conoscerti" con un'espressione del volto assai contrariata).
* Non è detto che l'interpretazione del contesto all'interno del quale avviene lo scambio comunicativo sia sempre identica o congruente. Nell'aula di una scuola, il docente potrà pensare di avere uno stile partecipativo e "democratico", mentre lo studente potrà sentirsi parte di una relazione asimmetrica e autoritaria.
 
Da quanto appena detto emerge chiaramente che la comunicazione non sempre "funziona"; questo dato viene confermato innumerevoli volte dalla nostra esperienza quotidiana. In situazioni particolari come i [[conflitto|conflitti]] interpersonali, o anche quando sono in gioco [[malattia mentale|patologie mentali]] la comunicazione diventa particolarmente difficile e può produrre ulteriore disagio.
 
== Modelli di comunicazione interpersonale ==
[[Paul Watzlawick]] e colleghi (1967) hanno introdotto una differenza di fondamentale importanza nello studio della comunicazione umana: ogni processo comunicativo tra esseri umani possiede due dimensioni distinte: da un lato il contenuto, ciò che le parole dicono, dall'altro la relazione, ovvero quello che i parlanti lasciano intendere, a livello verbale e più spesso non verbale, sulla qualità della relazione che intercorre tra loro.
[[Image:Four-sides-model en.svg|thumb|upright=2|Il modello di Friedemann Schulz von Thun: il quadrato della comunicazione.]]
In epoca recente (1981), lo psicologo [[Friedemann Schulz von Thun]], dell'[[Università di Amburgo]], ha proposto un modello di comunicazione interpersonale che distingue quattro dimensioni diverse, nel cosiddetto "quadrato della comunicazione":
* ''Contenuto'': di che cosa si tratta? (lato blu del quadrato, in alto).
* ''Relazione'': come definisce il rapporto con te, che cosa ti fa capire di pensare di te, colui che parla? (lato giallo, in basso).
* ''Rivelazione di sé'': ogni volta che qualcuno si esprime rivela, consapevolmente o meno, qualcosa di sé (lato verde, a sinistra).
* ''Appello'': che effetti vuole ottenere chi parla? Ciò che il parlante chiede, esplicitamente o implicitamente, alla controparte di fare, dire, pensare, sentire. (lato rosso, a destra).
 
Queste quattro dimensioni si possono tener presenti sia nel formulare messaggi che nell'[[ascolto]] e nell'interpretazione dei messaggi di altri. In questo secondo caso la "scuola di Amburgo" parla delle "quattro orecchie" (corrispondenti ai "quattro lati del quadrato della comunicazione") su cui ci si può sintonizzare. Ad esempio, per riuscire a "prendermela", ad offendermi nell'ascoltare la comunicazione x, dovrò assegnare ad essa significato sintonizzandomi sull'orecchio "giallo", quello che tende a vedere nella comunicazione degli altri il loro soppesarci, il segno cioè di quanto questi ci rispettino.
Questo modello visualizza come noi si sia sempre liberi di assegnare a qualsiasi comunicazione un significato oppure un altro, evidenzia così il potere di chi ascolta nel contribuire a definire la qualità di una interazione.
Con un poco di allenamento è possibile, ad esempio, sintonizzarci sull'orecchio verde, invece che su quello giallo, e chiederci, dentro di noi, di fronte ad una comunicazione che ci pare irritante (e lo farà solo se siamo sintonizzati sull'orecchio giallo!): "come si sente, la persona che parla, per sentire il bisogno di parlarmi in questo modo?"
 
La comunicazione interpersonale, che coinvolge più persone, è basata su una relazione in cui gli interlocutori si influenzano vicendevolmente come in un circolo vizioso.
 
La comunicazione interpersonale si suddivide a sua volta in tre parti.
* La comunicazione verbale, che avviene attraverso l'uso del linguaggio, sia scritto che orale, e che dipende da precise regole sintattiche e grammaticali.
* La comunicazione non verbale, la quale invece avviene senza l'uso delle parole, ma attraverso canali diversificati, quali mimiche facciali, sguardi, gesti, posture.
* La comunicazione para verbale, che riguarda in ultima analisi nella voce. Ossia nel tono, nel volume e nel ritmo. Ma anche nelle pause ed in altre espressioni sonore quali lo schiarirsi la voce ad esempio oltreché nel giocherellare con qualsiasi cosa capiti a tiro di mano.
 
== Bibliografia ==
* [[Ferdinand de Saussure| De Saussure F.]], ''Corso di linguistica generale'', (a cura di [[Tullio De Mauro]]), Roma-Bari, Laterza [1967], 2009.
* [[Paul Watzlawick|Watzlawick P.]], Beavin J.H., Jackson D.D., ''Pragmatics of Human Communication'', 1967, New York, W.W. Norton <br/>Tr. it.: ''Pragmatica della Comunicazione Umana'', 1971, Roma, Astrolabio, ISBN 88-340-0142-7.
* [[Umberto Eco|Eco U.]]., ''Trattato di semiotica generale'', 1975, Milano, Bompiani, ISBN 88-452-0049-3
* [[De Mauro Tullio|De Mauro T.]], ''Minisemantica dei linguaggi non verbali e delle lingue'', 1982, Bari, Laterza, ISBN 88-420-2006-0
* Matterlat A. e M., ''Storia delle Teorie della Comunicazione'', titolo originale: ''Histoire des theories de la communication'', Editori di Comunicazione-Lupetti, Milano 1997 <small>ISBN 88-86302-88-6</small>
* Riva G., Galimberti C., La comunicazione virtuale. Dal computer alle reti telematiche: nuove forme di interazione sociale, 1997, Guerini e Associati, ISBN 88-7802-783-9
* Schulz von Thun F., ''Miteinander Reden'', 1981, Hamburg <br/>Tr. it. ''Parlare insieme'', 1997, Milano, TEA.
* Boccia P., ''Comunicazione e mass media'', Zanichelli, Bologna, 1999, ISBN 88-08-07357-2
* Villamira M., Inter Actio o dell'interazione tra sistemi, FrancoAngeli, Milano, 2001, ISBN 88-464-1422-5
* Lever F., Rivoltella P.C., Zanacchi A., "La comunicazione. Il dizionario di scienze e tecniche", Roma, ERI-LAS-Elledici, 2002
* Arielli E., Scotto G., ''Conflitti e mediazione'', 2003, Milano, Bruno Mondadori.
* Marrone C., ''Le lingue utopiche'', Nuovi Equilibri, Viterbo, 2004 [1995], pp.&nbsp;338 ISBN 88-7226-815-X
* Boccia P., ''Linguaggi e multimedialità'', SimoneScuola, Napoli, 2004, ISBN 88-244-8707-6
* [[Mario Perniola|Perniola M.]], ''Contro la comunicazione'', Torino, Einaudi, 2005
* Morcellini M., ''Industria culturale, TV e tecnologie tra XX e XXI secolo'' , Carocci, Roma, 2005, ISBN 88-430-3125-2
* Anolli L., ''Fondamenti di psicologia della comunicazione'', Il Mulino, 2006, ISBN 88-15-10860-2
* Bosticco G., ''Riempire i vuoti. Un manuale (soggettivo) di scrittura e comunicazione'', Ibis, Como-Pavia, 2007, ISBN 88-7164-241-4
* Pacori M., ''Come interpretare i messaggi del corpo'', (ultima edizione) 2007, Milano, DVE Editore
* Pacori M., ''I Segreti della Comunicazione'', (ultima edizione) 2007, Milano, DVE Editore
* Rumiati R., Lotto L., Introduzione alla psicologia della comunicazione, Il Mulino, 2007, ISBN 88-151-1538-6
* [[Mario Perniola|Perniola M.]], ''Miracoli e traumi della comunicazione'', Torino, Einaudi, 2009.
* Witzany G. Biocommunication and Natural Genome Editing. 2009. Springer Verlag
* Marrone C., ''I segni dell'inganno. Semiotica della crittografia'', Nuovi Equilibri, Viterbo 2010, pp.&nbsp;199, ISBN 978-88-6222-132-0
 
== Note ==
<references/>
 
== Voci correlate ==
* [[Comunicazione filosofica (Kierkegaard)]]
* [[Comunicazione integrata]]
* [[Mezzi di comunicazione di massa]]
* [[Scienze della comunicazione]]
* [[Sociologia della comunicazione]]
* [[Telecomunicazioni]]
* [[Teoria della comunicazione]]
* [[Linguaggio giraffa]]
* [[Comunicazione pubblica della scienza]]
* [[Comunicazione di massa]]
* [[Comunicazione di progetto]]
* [[Foniatria]]
* [[Vocologia]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* [http://www.territorioscuola.com/saperi/comunicare.html Comunicare: Un Sapere Fondamentale.] Fonte:TerritorioScuola - ''Davide Suraci'', 1999.
* [http://www.agendacomunicazione.it/?pg=LETTI%20SU%20CARTA&rcarch=1 Recensioni testi di comunicazione]
* [http://www.worldhistorysite.com/f/culttechf.html Determinate Date nella Storia delle Tecnologie Culturali]
 
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