Tonio Kröger e Conclave del 1903: differenze tra le pagine

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{{Elezione del papa
{{Libro
|nome=Conclave del 1903
|titolo = Tonio Kröger
|immagine=Pius X.jpg
|titoloorig = Tonio Kröger
|didascalia=Papa Pio X
|autore = Thomas Mann
|durata= Dal 31 luglio al 4 agosto [[1903]]
|annoorig = 1903
|luogo=[[Cappella Sistina]], [[Città del Vaticano]]
|genere = [[Racconto]]
|partecipanti=62 (2 assenti)
|protagonista = Tonio Kröger
|scrutini=7
|lingua = de
|decano=[[Luigi Oreglia di Santo Stefano]]
|vicedecano=[[Serafino Vannutelli]]
|camerlengo=[[Luigi Oreglia di Santo Stefano]]
|protodiacono=[[Luigi Macchi]]
|segretariodelconclave=[[Rafael Merry del Val]]
|veto=Dell'imperatore [[Francesco Giuseppe I d'Austria]] contro il cardinale [[Mariano Rampolla del Tindaro]]
|eletto=[[Papa Pio X|Pio X]] (''Giuseppe Melchiorre Sarto'')
|note=
}}
Il '''conclave del 1903''' venne convocato a seguito della morte del [[papa Leone XIII]], avvenuta a [[Roma]] il 20 luglio dello stesso anno. Si svolse alla Cappella Sistina dal 31 luglio al 4 agosto, e, dopo sette scrutini, venne eletto papa il cardinale Giuseppe Melchiorre Sarto, patriarca di Venezia, che assunse il nome di [[Pio X]]. L'elezione venne annunciata dal [[cardinale protodiacono]] [[Luigi Macchi]].
'''''Tonio Kröger''''' è un racconto di [[Thomas Mann]] ([[premio Nobel per la letteratura]] nel [[1929]]), pubblicato nel febbraio del [[1903]] sulla ''Neue Deutsche Rundschau'', e nello stesso anno presso l'editore Fischer nella raccolta ''Tristan. Sechs Novellen''. La novella era stata terminata l’anno precedente.
 
== Situazione generale ==
Il racconto in certi tratti coincide con l'autobiografia dello stesso Mann. Nell'opera, a metà strada fra il racconto ed il romanzo breve, l'autore affronta la problematica del difficile rapporto con la vita degli individui "diversi", intendendo con quest'aggettivo quei soggetti più artisticamente dotati che non riescono però a godere delle bellezze dell'esistenza più semplice e quotidiana, come invece riescono benissimo a fare le persone definite "normali" e prive di tali doti: queste ultime difatti non soffrono, non sono travagliate nel loro animo e vivono la vera vita, felice.
Nel [[1903]], dopo 25 anni di pontificato, morì [[Papa Leone XIII|Leone XIII]]. I cardinali erano 64, di cui solo il [[cardinale decano]], [[Luigi Oreglia di Santo Stefano]], era stato nominato da [[Papa Pio IX|Pio IX]]. Tutti gli altri erano stati creati da [[Papa Leone XIII|Leone XIII]]. Due non parteciparono all'elezione: il [[cardinale]] [[Francis Patrick Moran]], [[Arcidiocesi di Sydney|arcivescovo di Sydney]], che non arrivò in tempo a Roma, e il cardinale [[Michelangelo Celesia]], [[Arcidiocesi di Palermo|arcivescovo di Palermo]], ammalato, che morì pochi mesi dopo.
 
Fra i cardinali riuniti in [[conclave]] la questione principale era se eleggere un papa per continuare le scelte di Leone XIII o se scegliere un conservatore per continuare la linea di [[Papa Pio IX|Pio IX]].
Approfondita nella 1ª parte del lavoro (capitoli I e II) è l’analisi del disagio adolescenziale nel quale, con spirito veramente innovatore, lo scrittore ravvisa le possibili basi del formarsi di una coscienza artistica. Altro rilevante problema affrontato da Mann è quello relativo alla corretta individuazione e definizione del concetto di "artista": chi egli sia, quali le sue problematiche, come debba comportarsi nel mondo. Tale importanza attribuiva Mann a questo tema, che per lungo tempo il titolo provvisorio della novella è stato ''Literatur''.
 
== Il conclave ==
L'attenzione dei porporati, riuniti nella [[Cappella Sistina]], si concentrò sul cardinale [[Mariano Rampolla del Tindaro]], [[Segretario di Stato Vaticano|segretario di stato]] di Leone XIII. Rampolla era il principale papabile, e, come previsto, arrivò molto vicino all'elezione. Alcuni porporati si dichiararono però contrari all'elezione di Rampolla, troppo immischiato negli affari diplomatici fra le varie potenze europee. Il cardinale [[François-Désiré Mathieu]] disse: "Vogliamo un papa che sia estraneo a ogni polemica, che abbia trascorso la vita nella cura delle anime, che si occupi minuziosamente del governo della Chiesa e che, soprattutto, sia padre e pastore. Un tale pontefice noi l'abbiamo a disposizione. Ha dato ottima prova di sé nella sua importante diocesi. Unisce una retta capacità di giudizio a una grande austerità di costumi e a una ammirevole bontà che gli ha guadagnato l'animo di tutti dovunque sia passato. Noi voteremo per il patriarca di Venezia." Anche fra i cardinali italiani la candidatura di Rampolla apparve troppo politicizzata, sia per l'eccessivo interesse dei francesi, sia per l'eccessiva ostilità degli austro-ungarici.
 
I cardinali tedeschi preferivano, invece, il cardinale [[Serafino Vannutelli]], appoggiato anche dalla corrente austriaca per i suoi buoni rapporti sia con l'[[Austria-Ungheria]] che con il [[Regno d'Italia]], oppure il cardinale [[Girolamo Maria Gotti]], [[Congregazione per l'evangelizzazione dei popoli|prefetto della Congregazione della Propaganda Fide]], che era considerato conservatore in campo dottrinale, ma che godeva fama di uomo di larghe vedute in materia politica ecclesiale ed era considerato un eccellente amministratore.
==Trama==
Tonio è un ragazzo caratterizzato da un'estrema sensibilità e dall’incipiente temperamento artistico: figlio del console e grossista di grano Kroger e di una bella donna del sud. Dalla madre ha ereditato gli occhi scuri e il volto dalle fattezze squadrate (oltre che il nome inusuale, preso dallo zio materno Antonio). Vive in una vecchia casa in una città affacciata sul [[Mar Baltico]]<br>
Allevato in un ambiente di commercianti, dove ciò che conta è la ditta di famiglia, sente la forte contraddizione fra questo modo di concepire la vita (tutto teso agli affari) e la forte tendenza verso il mondo dell’arte: il contrasto tra il padre autoritario e la madre, che invece ama la libertà, accompagna per tutto l'opera questo contrastante oscillare fra il mondo degli artisti e dei borghesi che soltanto nell’ultimo capitolo troverà quell’intuizione che sarà da preludio ad una possibile risoluzione.
 
Al primo scrutinio Rampolla guadagnò 24 voti, [[Girolamo Maria Gotti]] 12, [[Papa Pio X|Giuseppe Sarto]] 5 e [[Serafino Vannutelli]] 4. Nello scrutinio pomeridiano i risultati confermarono la forza dei sostenitori di Rampolla, che salì a 29 voti, mentre Gotti arrivò a 16 e Sarto a 10. Gli austro-ungarici, che, nel primo scrutinio, votarono per Gotti, fecero confluire a Sarto i loro voti. Al termine della prima giornata i sostenitori di Rampolla e di Sarto furono pari, ma i timori che la candidatura di Rampolla potesse avere successo continuarono a serpeggiare. Il cardinale [[Antonio Agliardi]] avvicinò l'[[Arcidiocesi di Breslavia|arcivescovo di Breslavia]] [[Georg von Kopp]], e, riferendosi a Rampolla, lo mise in guardia dal pericolo di eleggere un "acerrimo nemico dell'Austria e niente affatto amico della Germania".<ref>{{cita|Zizola|p. 178.|Zizola}}</ref>
Nel primo periodo della sua vita egli si appassiona un po' morbosamente a due giovani, il compagno di scuola Hans Hansen<ref>Lo stesso Mann raccontò nella propria autobiografia che il personaggio di Hans Hansen fu ispirato da un compagno di scuola dello scrittore, Armin Martens, cui Mann dedicò alcune poesie giovanili. Martens morì in Africa; T. Mann, ''Romanzo di una vita'', Milano 2012, p. 11</ref> e la giovane ragazza Ingeborg Holm, entrambi di fattezze nordiche, occhi azzurri e capelli chiari. In seguito al dolore per la morte del padre e delle seconde nozze della madre, Tonio decide di girovagare per l'Italia, dove si perde nella concupiscenza dei sensi (capitolo III). Un Tonio Kröger più maturo ed ormai artista formato conversa (IV capitolo) con la pittrice Lisaweta Iwanowna sul tema dell’arte, interrogandosi su chi sia l’artista, e ricevendone la sentenza finale che egli è soltanto "un borghese su strade sbagliate".
 
Quando [[François-Désiré Mathieu]] venne avvicinato dal [[cardinale della corona]] austriaca [[Jan Maurycy Paweł Puzyna de Kosielsko|Jan Puzyna]], [[principe vescovo]] di [[Cracovia]], si accorse che quest'ultimo era gravato da un segreto: Puzyna, infatti, aveva in tasca "un'ingiunzione formale contro lo Spirito Santo sotto forma di un messaggio che lo imbarazza molto e che vorrebbe far recapitare da un altro".<ref>{{cita|Zizola|p. 173.|Zizola}}</ref> Il principe vescovo di Cracovia recava un foglio con il [[Ius exclusivae|veto]] contro il cardinale Rampolla. Il segretario del sacro collegio, [[Rafael Merry del Val]], rifiutò di accettare il foglietto, ritraendo la mano e lasciandolo svolazzare per terra, dove Puzyna dovette raccattarlo. Lo stesso diniego venne posto dal cardinale [[Luigi Oreglia di Santo Stefano]]. Il 2 agosto Puzyna riferì a Kopp dei rifiuti ricevuti e costui gli disse di rendere subito noto il veto, prima che Rampolla potesse essere troppo vicino all'elezione. Il principe vescovo di Cracovia avvertì quindi lo stesso Rampolla di quanto stava per fare.
===Capitoli===
====I====
 
[[File:Laszlo - Cardinal Mariano Rampolla.jpg|thumb|Mariano Rampolla del Tindaro.]]
Il quattordicenne Tonio rimane profondamente colpito dal fresco e semplice Hans, un ragazzo da lui reputato straordinariamente bello: Tonio lo ama di sincero affetto, quella forma dell'[[amicizia]] che soltanto durante l'[[adolescenza]] può sbocciare. Il biondo Hans appare, sia esteriormente che caratterialmente, l'esatto contrario di Tonio: l'uno difatti ama gli sport e la vita all'aria aperta, mentre l'altro è già un appassionato e studioso letterato.
Quando a Rampolla mancarono pochi voti per essere eletto, Puzyna si alzò in piedi e chiese la parola. Estraendo di tasca il foglio, da leggere ''eventualmente e solo in caso estremo'', disse che l'imperatore [[Francesco Giuseppe I d'Austria]], avvalendosi dell'antico ''[[ius exclusivae]]'', poneva il veto contro Rampolla. Il motivo del veto era la politica troppo filofrancese e antiaustriaca del Rampolla.
 
{{citazione|Mi faccio onore, essendo stato chiamato a questo ufficio da un ordine altissimo, di pregare umilissimamente Vostra Eminenza, come Decano del Sacro Collegio degli Eminentissimi Cardinali di Santa Romana Chiesa e Camerlengo di Santa Romana Chiesa, di voler apprendere per sua propria informazione e di notificare e dichiarare in modo ufficioso, in nome e con l'autorità di Sua Maestà Apostolica Francesco Giuseppe, Imperatore d'Austria e Re d'Ungheria, che, volendo Sua Maestà usare un antico privilegio, pronuncia il veto d'esclusione contro l'Eminentissimo Signor Cardinale Mariano Rampolla del Tindaro<ref name=Zizola>{{cita|Zizola|p. 177.|Zizola}}</ref>|Cardinale Jan Puzyna}}
Tonio suona il violino, compone già versi ed ha scritto un libretto d'opera tratto da un episodio del [[Don Carlos]] di [[Schiller]]: invidia un po' l'amico nordico a causa della sua schiettezza di fronte al mondo, cosa che a lui invece risulta da sempre tanto difficile. La difficoltà di condivider qualcosa assieme fa soffrire Tonio, che si scopre così acutamente geloso di Hans: purtroppo per lui però i due rimangono di fatto estranei.
 
I cardinali rimasero stupiti («Un episodio disgustoso» commentò il cardinale [[Andrea Carlo Ferrari]]; «La cosa in se stessa, e il modo, recò stupore e indignazione al Sacro Collegio. Grande e penosa l'impressione di tutti», disse il cardinale [[Domenico Ferrata]]),<ref name=Zizola/> ma accettarono l'interferenza imperiale e Rampolla, il quale era molto vicino all'elezione, perse i propri voti.
====II====
In qualità d'insegnante di danza giunge in città il maestro Francois Knaak: le lezioni si svolgono in case private e sono riservate solo ai membri delle famiglie più altolocate. Anche Tonio ne prende parte, e sarà qui che incontrerà per la prima volta l'affascinante Inge; la sua timidezza e connaturata indecisione però gl'impediscono di farsi avanti. Non osa rivolgerle la parola, anche se lei, allegra e spensierata, l'ha già notato.
 
Il veto, tuttavia, risultò abbastanza inutile, poiché il blocco che sosteneva Rampolla era riuscito a fargli guadagnare il massimo dei voti possibili e non riusciva a fargli comunque ottenere l'elezione. Nella votazione successiva, infatti, Rampolla guadagnò solamente un voto, segno che, con o senza veto, il partito rampolliano aveva raggiunto il suo massimo e si vedeva costretto a cercare un altro candidato.
====III====
Sintetizza i due precedenti, e mostra quale sia stato il naturale sbocco dei giovanili turbamenti del protagonista: si è dedicato alla letteratura, cioè all'arte, ma non ha saputo resistere alla concupiscenza, e si è perduto così nelle "turpi passioni". Questo capitolo mostra però anche che Tonio Kröger ha cominciato a trovare la sua via: anche se oscilla ancora fra l'amore per le cose "semplici, umane e mediocri" e la tendenza alla realizzazione artistica più alta, si è reso conto che la sofferenza è parte integrante degli animi sensibili che tendono all'arte, e che un prezzo bisogna comunque pagarlo per ottenere quanto si desidera.
 
I consensi si concentrarono allora sul [[Patriarcato di Venezia|patriarca di Venezia]] Giuseppe Sarto, che venne eletto e assunse il nome di [[Papa Pio X|Pio X]].
====IV====
Contiene la famosa conversazione con l'amica russa Lisaweta Iwanowna. Con lei Tonio Kröger discute in un pomeriggio primaverile nel suo atelier a Monaco, ma le sue tesi vengono respinte da Lisaweta che, alla fine della conversazione, lo liquiderà di fatto definendolo un borghese sviato.
 
Pio X, dopo la sua elezione, abolì il [[Ius exclusivae|diritto di veto dei capi di stato]] e mantenne Rampolla come Segretario di Stato solo per pochi mesi, dato che in novembre lo sostituì con [[Rafael Merry del Val]]. Come i suoi predecessori, Pio X non riconosceva il [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]]; impartì pertanto la sua prima benedizione dalla loggia interna della basilica anziché da quella esterna, in modo da non benedire la città di [[Roma]], sede dei [[Casa Savoia|Savoia]].
====V====
Contiene ancora una conversazione di Tonio con l'amica russa cui comunica la sua intenzione di recarsi in Danimarca passando per la sua città natale al fine di risentire quei nomi, rivedere quei volti, riassaggiare quei cibi.
 
== Cardinali alla morte di Leone XIII ==
====VI====
Tonio Kröger dopo 14 anni ritorna allora a [[Lubecca]], la sua città natale. Questa prima tappa dell'avvicinamento alla casa paterna, vera meta del suo viaggio alla riscoperta delle origini, è carica di simbolismi. Qui, uno dopo l’altro rivede i luoghi della sua adolescenza e, perché privo di documenti, rischia di essere anche arrestato perché scambiato per un malfattore in fuga verso la Danimarca. Il poliziotto Petersen, che compie l'interrogatorio, è la manifesta reincarnazione della figura paterna: difatti anche questi, come il padre un tempo, sembra rimproverargli, anche se non espressamente, il suo "stravagante" modo di vivere.
 
====VII= Presenti in conclave ===
*[[Antonio Agliardi]], [[Sede suburbicaria di Albano|cardinale-vescovo di Albano]].
Tonio Kröger raggiunge finalmente la Danimarca dove sosta alcuni giorni per poi ripartire alla volta di [[Aalsgard]].
*[[Andrea Aiuti]], [[Diocesi di Damiata|arcivescovo titulare di Damiata]], [[nunzio apostolico]] in [[Portogallo]].
*[[Bartolomeo Bacilieri]], [[vescovo di Verona]].
*[[Giulio Boschi]], [[Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio|arcivescovo di Ferrara]].
*[[Alfonso Capecelatro di Castelpagano]], C.O., [[Arcidiocesi di Capua|arcivescovo di Capua]].
*[[Giovanni Battista Casali del Drago]].
*[[Salvador Casañas y Pagés]], [[Arcidiocesi di Barcellona|vescovo di Barcellona]].
*[[Francesco di Paola Cassetta]], [[Arcidiocesi di Nicomedia|arcivescovo titolare di Nicomedia]].
*[[Felice Cavagnis]], segretario emerito della [[congregazione per gli affari ecclesiastici straordinari]].
*[[Beniamino Cavicchioni]], segretario emerito della [[Congregazione del Concilio|congregazione del concilio]].
*[[Pierre-Hector Coullié]], [[Arcidiocesi di Lione|arcivescovo di Lione]].
*[[Serafino Cretoni]], prefetto della [[congregazione dei riti]].
*[[Francesco Salesio Della Volpe]], prefetto della camera apostolica.
*[[Angelo Di Pietro]], datario della [[dataria apostolica]].
*[[Andrea Carlo Ferrari]], [[Arcidiocesi di Milano|arcivescovo di Milano]].
*[[Domenico Ferrata]], prefetto della [[Congregazione dei vescovi e regolari|congregazione dei vescovi e i regolari]].
*[[Anton Hubert Fischer]], [[Arcidiocesi di Colonia|arcivescovo di Colonia]].
*[[Giuseppe Francica-Nava di Bontifé]], [[Arcidiocesi di Catania|arcivescovo di Catania]].
*[[Casimiro Gennari]], assessore emerito della congregazione della romana e universale inquisizione.
*[[James Gibbons]], [[Arcidiocesi di Baltimora|arcivescovo di Baltimora]].
*[[Pierre-Lambert Goossens]], [[Arcidiocesi di Malines-Bruxelles|arcivescovo di Malines]].
*[[Girolamo Maria Gotti]], O.C.D., prefetto della [[congregazione per l'evangelizzazione dei popoli]].
*[[Anton Josef Gruscha]], [[Arcidiocesi di Vienna|arcivescovo di Vienna]].
*[[Sebastián Herrero Espinosa de los Monteros]], [[Arcidiocesi di Valencia|arcivescovo di Valencia]].
*[[Johannes Baptist Katschthaler]], [[Arcidiocesi di Salisburgo|arcivescovo di Salisburgo]].
*[[Georg von Kopp]], [[Arcidiocesi di Breslavia|arcivescovo di Breslavia]].
*[[Guillaume-Marie-Joseph Labouré]], [[Arcidiocesi di Rennes|arcivescovo di Rennes]].
*[[Benoît-Marie Langénieux]], [[Arcidiocesi di Reims|arcivescovo di Reims]].
*[[Victor-Lucien-Sulpice Lécot]], [[Arcidiocesi di Bordeaux|arcivescovo di Bordeaux]].
*[[Michael Logue]], [[Arcidiocesi di Armagh|arcivescovo di Armagh]].
*[[Luigi Macchi]], segretario dei Brevi Apostolici e [[cardinale protodiacono]].
*[[Achille Manara]], [[Arcidiocesi di Ancona-Osimo|arcivescovo di Ancona e Numana]].
*[[José María Martín de Herrera y de la Iglesia]], [[Arcidiocesi di Santiago di Compostela|arcivescovo di Santiago di Compostela]].
*[[Sebastiano Martinelli]], O.S.A., [[delegato apostolico]] emerito negli [[Nunziatura apostolica negli Stati Uniti d'America|Stati Uniti d'America]].
*[[François-Désiré Mathieu]], [[Arcidiocesi di Tolosa|arcivescovo emerito di Tolosa]].
*[[Mario Mocenni]], [[Sede suburbicaria di Sabina-Poggio Mirteto|cardinale vescovo di Sabina]].
*[[José Sebastião d'Almeida Neto]], O.F.M., [[Patriarcato di Lisbona|patriarca di Lisbona]].
*[[Carlo Nocella]], [[San Callisto (titolo cardinalizio)|cardinale presbitero di San Callisto]].
*[[Adolphe Perraud]], [[Diocesi di Autun|vescovo di Autun]].
*[[Raffaele Pierotti]], O.P., [[Maestro del sacro palazzo apostolico|maestro emerito del Sacro Palazzo apostolico]]
*[[Gennaro Portanova]], [[Arcidiocesi di Reggio Calabria-Bova|arcivescovo di Reggio Calabria]].
*[[Giuseppe Antonio Ermenegildo Prisco]], [[Arcidiocesi di Napoli|arcivescovo di Napoli]].
*[[Jan Maurycy Paweł Puzyna de Kosielsko]], [[Arcidiocesi di Cracovia|principe-vescovo di Cracovia]].
*[[Mariano Rampolla del Tindaro]], [[cardinale segretario di stato]].
*[[Pietro Respighi]], [[Arcidiocesi di Ferrara-Comacchio|arcivescovo emerito di Ferrara]].
*[[Agostino Gaetano Riboldi]], [[Arcidiocesi di Ravenna-Cervia|arcivescovo di Ravenna]].
*[[François-Marie-Benjamin Richard de la Vergne]], [[Arcidiocesi di Parigi|arcivescovo di Parigi]].
*[[Agostino Richelmy]], [[Arcidiocesi di Torino|arcivescovo di Torino]].
*[[Ciriaco María Sancha y Hervás]], [[Arcidiocesi di Toledo|arcivescovo di Toledo]].
*[[Alessandro Sanminiatelli Zabarella]], [[elemosiniere di Sua Santità]].
*[[Papa Pio X|Giuseppe Melchiorre Sarto]], [[Patriarcato di Venezia|patriarca di Venezia]], eletto [[Papa|papa]].
*[[Francesco Satolli]], [[Sede suburbicaria di Frascati|cardinale vescovo di Frascati]], prefetto degli studi.
*[[Francesco Segna]], [[Archivio Vaticano|archivista]] di Santa Romana Chiesa.
*[[Lev Skrbenský Hříště]], [[Arcidiocesi di Praga|arcivescovo di Praga]].
*[[Luigi Oreglia di Santo Stefano]], [[Sede suburbicaria di Ostia|cardinale vescovo di Ostia]], [[decano del Sacro Collegio]].
*[[Andreas Steinhuber]], S.J., prefetto della [[Congregazione dell'Indice dei libri proibiti|congregazione dell'indice]].
*[[Domenico Svampa]], [[Arcidiocesi di Bologna|arcivescovo di Bologna]].
*[[Emidio Taliani]], [[Arcidiocesi di Sebastea|arcivescovo titolare di Sebastea]], [[nunzio apostolico]] in [[Austria-Ungheria]].
*[[Luigi Tripepi]], prefetto della [[congregazione dei riti]].
*[[Serafino Vannutelli]], [[Sede suburbicaria di Porto-Santa Rufina|cardinale vescovo di Porto-Santa Rufina]], prefetto delle cerimonie.
*[[Vincenzo Vannutelli]], [[Sede suburbicaria di Palestrina|cardinale vescovo di Palestrina]], prefetto della [[Congregazione del Concilio|congregazione del concilio]].
*[[Kolos Ferenc Vaszary]], [[Arcidiocesi di Esztergom-Budapest|arcivescovo di Esztergom]].
*[[José de Calasanz Félix Santiago Vives y Tutó]], O.F.M. Cap.
 
====VIII=Assenti===
*[[Michelangelo Celesia]], O.S.B., [[Arcidiocesi di Palermo|arcivescovo di Palermo]], per malattia.
Rappresenta uno dei momenti più significativi della novella per profondità descrittiva, analisi delle situazioni, esasperata introspezione psicologica. Il protagonista ritrova gli amici della prima gioventù: Hans Hansen ed Ingeborg Holm. Tonio si rende conto che, nel sentimento originato dalla gioia di vederli così felici e spensierati c’è la chiave del suo futuro e del suo destino: essere un poeta, ma soprattutto un artista vero. Egli, definito da Lisaweta Iwanowna un borghese su strade sbagliate, intuisce (capitolo IX) che proprio il suo amore borghese sarà quello che farà la differenza, perché sa esprimere, meglio di altri, il conflitto tra la vita e l’arte.
*[[Francis Patrick Moran]], [[Arcidiocesi di Sydney|arcivescovo di Sydney]], per l'eccessiva distanza.
 
====IX==Le votazioni==
[[File:HabemuspapmLuigiMacchi.jpg|thumb|La folla si raduna davanti a piazza San Pietro per l'''Habemus Papam''.]]
Questo breve e sintetico capitolo vede espresse le idee già descritte nel paragrafo precedente, e va annoverato come uno dei capolavori della letteratura tedesca, non solo per la liricità descrittiva, ma anche per la naturale esposizione, in maniera chiara e semplice, di concetti che sino ad allora avevano causato in Tonio Kröger un profondo contrasto esistenziale.
[[File:Bendicion pio X.JPG|thumb|La prima apparizione del nuovo Papa.]]
Secondo la ricostruzione del [[vaticanista]] Giancarlo Zizola, i seguenti sarebbero gli esiti delle votazioni. Sono elencati solo i candidati principali, tralasciando la dispersione dei voti rimanenti.
 
=== Mattina del 1º agosto, primo scrutinio ===
==La musicalità del lavoro==
{| border="1" cellpadding="3" cellspacing="0" class="wikitable"
L’opera è intrisa di musicalità. Il principale riscontro di questa musicalità è riscontrabile nel fatto che intere frasi e periodi vengono ripetuti in corso d’opera come un leit-motiv ricorrente. Questo è naturale in quanto Mann era all’epoca ancora sotto il profondo influsso di quella che chiamerà la sua triade ([[Schopenhauer]]-[[Nietzsche]]-[[Wagner]]), e se del primo ha trasfuso nel lavoro il rigore morale e del secondo ha fatto esplodere alcune contraddizioni, si pensi, ad esempio, ad ‘’[[Umano, troppo umano]]’’, del terzo ha sfruttato appunto il motivo ricorrente come conduttore dell’opera. Di fatto l’influsso goethiano che comparirà nella maturità e troverà la sua soluzione nel Doctor Faustus, qui è ancora del tutto assente.
|-
! Cardinali
! Voti
|-
| [[Mariano Rampolla del Tindaro]] || 24
|-
| [[Girolamo Maria Gotti]] || 17
|-
| [[Papa Pio X|Giuseppe Sarto]] || 5
|-
| [[Serafino Vannutelli]] || 4
|}
 
=== Pomeriggio del 1º agosto, secondo scrutinio ===
==Il simbolismo==
{| border="1" cellpadding="3" cellspacing="0" class="wikitable"
Il lavoro contiene, specie nel capitolo VI, numerosi richiami simbolici. L'autore, nel rappresentare l'elemento simbolico, si serve soprattutto delle luci. Quando Tonio Kröger torna nella sua città natale è preceduto da un uomo che su una lunga canna reca una fiammella accesa con cui, ad una ad una, va accendendo tutte le luci della via. L'elemento è significativamente usato dall'autore per indicare che gli istanti della memoria si vanno accendendo ad uno ad uno nella sua mente.
|-
! Cardinali
! Voti
|-
| [[Mariano Rampolla del Tindaro]] || 29
|-
| [[Girolamo Maria Gotti]] || 16
|-
| [[Papa Pio X|Giuseppe Sarto]] || 10
|}
 
=== Mattina del 2 agosto, terzo scrutinio ===
Anche al momento della partenza in nave per Copenaghen il ricorso simbolico è ancora una volta alle luci, e qui Mann introduce una gradazione luminosa per indicare da una parte la casa estiva dove trascorreva le ferie con i suoi genitori, e dall'altro il faro che con la sua ''vampata'' gli indica fermamente non solo le sue origini, ma anche l'assorbimento di un passato con il quale fino ad allora aveva lottato.
Annuncio del veto contro Rampolla.
{| border="1" cellpadding="3" cellspacing="0" class="wikitable"
|-
! Cardinali
! Voti
|-
| [[Mariano Rampolla del Tindaro]] || 29
|-
| [[Papa Pio X|Giuseppe Sarto]] || 21
|-
| [[Girolamo Maria Gotti]] || 9
|}
 
=== Pomeriggio del 2 agosto, quarto scrutinio ===
== Edizioni ==
{| border="1" cellpadding="3" cellspacing="0" class="wikitable"
*{{Cita libro
|-
|autore= Thomas Mann
! Cardinali
|altri= traduzione di Salvatore Tito Villari
! Voti
|titolo= Tonio Kröger
|-
|anno= [[1977]]
| [[Mariano Rampolla del Tindaro]] || 30
|editore= [[Garzanti]]
|-
|edizione=
| [[Papa Pio X|Giuseppe Sarto]] || 24
|id=
|-
}}
| [[Girolamo Maria Gotti]] || 3
|}
 
=== Mattina del 3 agosto, quinto scrutinio ===
{| border="1" cellpadding="3" cellspacing="0" class="wikitable"
|-
! Cardinali
! Voti
|-
| [[Papa Pio X|Giuseppe Sarto]] || 27
|-
| [[Mariano Rampolla del Tindaro]] || 24
|-
| [[Girolamo Maria Gotti]] || 6
|}
 
=== Pomeriggio del 3 agosto, sesto scrutinio ===
{| border="1" cellpadding="3" cellspacing="0" class="wikitable"
|-
! Cardinali
! Voti
|-
| [[Papa Pio X|Giuseppe Sarto]] || 35
|-
| [[Mariano Rampolla del Tindaro]] || 16
|-
| [[Girolamo Maria Gotti]] || 7
|}
 
=== Mattina del 4 agosto, settimo scrutinio ===
{| border="1" cellpadding="3" cellspacing="0" class="wikitable"
|-
! Cardinali
! Voti
|-
| [[Papa Pio X|Giuseppe Sarto]] || 50 (eletto [[Papa|papa]])
|-
| [[Mariano Rampolla del Tindaro]] || 10
|-
| [[Girolamo Maria Gotti]] || 2
|}
 
Il cardinal Sarto annunciò di voler assumere il nome di [[Pio]], in ricordo dei vari pontefici con tale nome<ref>C. Snider, ''L'episcopato del cardinal Ferrari'', Vol II, ''I tempi di Pio X'', Vicenza 1982, pagg. 117-118 </ref>
 
{{citazione|che nel secolo scorso si sono coraggiosamente opposti al pullulare delle sette e degli errori}}
 
== Note ==
<references/>
 
==Altri progettiBibliografia ==
* {{cita libro|cognome=Zizola|nome=Giancarlo|titolo=Il conclave, storia e segreti|editore=Newton & Compton|città=Roma|anno=2005|isbn=978-88-541-0393-1|cid=Zizola}}
{{interprogetto|q=Thomas Mann|q_preposizione=tratte da|etichetta=''Tonio Kröger''}}
* Elio Guerriero, a cura di, ''Storia del Cristianesimo 1878-2005'', Vol. I, pagg. 47-52, Ediz. San Paolo
*Matteo Lamacchia, ''«Ius exclusivae» e conclave: il diritto di veto delle potenze cattoliche nella storia delle elezioni pontificie'', in «Eunomia - Rivista semestrale di storia e politica internazionali», Anno VII n.s., numero 2, dicembre 2018, ESE - Salento University Publishing, pp. 105-130, ISSN 2280-8949.
 
{{conclavi}}
== Traduzioni libere in linea. Commento all'opera ==
{{Portale|cattolicesimo}}
* La traduzione integrale del Tonio Kroeger, testo tedesco a fronte, note alla traduzione, commento all'opera, è presente al sito di [http://www.heinrichfleck.net/ Heinrich F. Fleck (file .pdf)].
{{Thomas Mann}}
{{Portale|letteratura}}
 
[[Categoria:Racconti di Thomas MannConclavi|1903]]
[[Categoria:Papa Pio X]]