Queen e Maggio: differenze tra le pagine

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{{Notanota disambigua|altri significati di Queen|[[Queen (disambigua)]]}}
{{S|voci comuni}}
{{Artista musicale
[[File:Benedetto da milano e collaboratori su disegno del bramantino, arazzi trivulzio, maggio, 1504 ca.-1509, 03.JPG|thumb|Allegoria del mese di maggio, particolare dell'[[arazzo]] su disegno del [[Bramantino]], conservato al [[Castello Sforzesco]]]]
|nome=[[File:Logo Queen.png|140px]]
'''Maggio''' è il quinto mese dell'anno secondo il [[calendario gregoriano]] e il terzo e ultimo mese della primavera nell'emisfero boreale, dell'autunno nell'emisfero australe, consta di 31 giorni e si colloca nella prima metà di un anno civile.<ref>{{cita web|url=http://www.treccani.it/vocabolario/maggio2|titolo=Maggio(2)|editore=treccani.it - Vocabolario on line|accesso=10 marzo 2016}}</ref>
|nazione=Regno Unito
|immagine=Queen 1984 011.jpg
|didascalia=I Queen in concerto nel 1984
|genere=Hard rock
|nota genere=<ref name=AMG/>
|genere2=Glam rock
|nota genere2=<ref name=AMG>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/p5205|titolo=Queen Biography
|editore=AllMusic.com|accesso=1-5-2011|autore=Stephen Thomas Erlewine}}</ref>
|genere3=Heavy metal
|nota genere3=<ref name=AMG/>
|genere4=Progressive rock
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|genere5=Art rock
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|genere6=Pop rock
|nota genere6=<ref name=AMG/>
|genere7=Dance rock
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|genere8=Arena rock
|nota genere8=<ref name=AMG/>
|anno inizio attività=1971
|anno fine attività=in attività
|note periodo attività=<ref name=F>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenonline.com/en/the-band/faqs/|titolo=FAQs|editore=Queenonline.com|data=11-1-2011|accesso=6-5-2011}}</ref>
|tipo artista=Gruppo
|etichetta=[[EMI]]<br/>[[Parlophone]]<br/>[[Elektra Records]]<br/>[[Capitol Records|Capitol]]<br/>[[Hollywood Records|Hollywood]]<br/>[[Island Records|Island]]
|url=[http://www.queenonline.com/ Queenonline.com]
|numero totale album pubblicati=36
|numero album studio=16
|numero album live=8
|numero raccolte=12
}}
I '''Queen''' sono un gruppo [[rock]] [[Regno Unito|britannico]], formatosi a [[Londra]] nel [[1971]], composto dal cantante e pianista [[Freddie Mercury]], dal chitarrista [[Brian May]], dal batterista [[Roger Meddows-Taylor|Roger Taylor]] e dal bassista [[John Deacon]].
 
==Etimologia e religioni==
La band, conosciuta come una tra le più importanti della scena musicale internazionale, ha venduto tra i 150 ed i 300 milioni di dischi<!-- Purtroppo siti web e riferimenti cartacei riportano dati molto diversi tra loro, dunque se non si è in possesso di una fonte molto attendibile, si prega di non modificare questa frase.-->;<ref name=J>{{Cita news|lingua=en|url=http://entertainment.timesonline.co.uk/tol/arts_and_entertainment/film/article636400.ece|titolo=Paying homage to Queen Freddie|autore=Joe Joesph|data=13-9-2006|pubblicazione=The Times|accesso=24-6-2011}}</ref><ref name=D3>{{Cita news|url=http://www.ilsole24ore.com/art/cultura/2011-01-07/queen-celebrano-anni-musica-184145.shtml?uuid=AYalcxxC|titolo=I Queen celebrano 40 anni di musica e 300 milioni di dischi venduti.|autore=Francesco Prisco|data=8-1-2011|pubblicazione=Sole24Ore|accesso=27-9-2011}}</ref> tra le più importanti canzoni del quartetto si ricordano ''[[Bohemian Rhapsody]]'', inserita sia da critici sia da sondaggi popolari tra le migliori canzoni di tutti i tempi,<ref name=BBC>{{en}}{{Cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/1974538.stm|titolo=Queen rock on in poll|accesso=16-12-2007|data=8-5-2002|editore=BBC News}}</ref><ref name=Q>{{Cita news|url=http://qn.quotidiano.net/musica/2008/07/15/104819-miglior_canzone_sempre.shtml|titolo=La miglior canzone pop di sempre? E' 'Bohemian Rhapsody' dei Queen|data=15-7-2008|pubblicazione=Quotidiano.net|accesso=25-7-2011}}</ref> ''[[We Are the Champions]]'' e ''[[Somebody to Love (Queen)|Somebody to Love]]'' di Mercury, ''[[We Will Rock You]]'', ''[[Who Wants to Live Forever]]'' e ''[[The Show Must Go On (Queen)|The Show Must Go On]]'' di May, ''[[Radio Ga Ga]]'' e ''[[A Kind of Magic (singolo)|A Kind of Magic]]'' di Taylor e ''[[Another One Bites the Dust]]'' e ''[[I Want to Break Free]]'' di Deacon. La loro prima raccolta del [[1981]], ''[[Greatest Hits (Queen)|Greatest Hits]]'', risulta l'album più acquistato in assoluto in Inghilterra, con oltre cinque milioni di copie vendute, precedendo ''[[Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band]]'' dei [[Beatles]].<ref name=T>{{en}}{{Cita web|url=http://www.bpi.co.uk/assets/files/top%2040%20albums.pdf|titolo=Top 40 Best Selling Albums 28 July 1956 – 14 June 2009|editore=BPI.com|accesso=1-5-2011}}</ref>
{{citazione|Maggio risveglia i nidi,<br />maggio risveglia i cuori;<br />porta le ortiche e i fiori,<br />i serpi e l'usignol.|[[Giosuè Carducci]], ''Rime nuove, [[:s:Rime nuove/Libro III/Maggiolata|Maggiolata]]'', vv. 1-4}}
 
Il nome Maggio deriva dal corrispondente mese dell'[[Calendario romano|antico calendario romano]] ''Maius'', così detto in quanto dedicato alla [[Religione romana|divinità latina]] [[Maia (divinità)|Maia]], dea dell'abbondanza e della fertilità, che rappresenta la [[Bona Dea|grande madre terra]].<ref>[[Plutarco]], ''Vita di [[Numa Pompilio]]'' in ''[[Vite parallele]]''</ref>
Il gruppo ha riscosso nel corso degli anni un grandissimo successo di pubblico ed ha avuto una forte influenza sulle generazioni e sui musicisti successivi.<ref>{{Cita web|url=http://www.mtv.it/musica/artisti/archivio/artista.asp?idArt=17938|titolo=Queen|editore=Mtv.it|accesso=1-5-2011}}</ref> Nel [[2001]] la band è stata inclusa nella [[Rock and Roll Hall of Fame]] di [[Cleveland]] e, nel [[2004]], nella [[UK Music Hall of Fame]]. Un sondaggio d'opinione, effettuato in Gran Bretagna dalla [[BBC]] nel [[2007]], elesse i Queen a "miglior gruppo britannico di tutti i tempi", davanti a Beatles e [[Rolling Stones]]; inoltre, i quattro membri della band sono stati ammessi nella [[Songwriters Hall of Fame]]. I Queen, che attinsero principalmente al [[progressive rock|progressive]] ed al [[glam rock]], furono capaci di adottare generi musicali molto diversi e innovativi, come [[heavy metal]], [[gospel]], [[blues rock]], [[musica elettronica]], [[funky]] e [[rock psichedelico]].
 
Negli antichi riti, il primo giorno del mese di maggio il [[flamine]] del [[Vulcano (divinità)|dio Vulcano]] sacrificava in onore della dea Maia, essendo questa moglie di Vulcano secondo la [[religione romana]].<ref>[[Alfredo Cattabiani]], ''Lunario. Dodici mesi di miti, feste, leggende e tradizioni popolari d'Italia'', Milano, Mondadori, 1994</ref>
Caratteristica del gruppo erano i loro [[Concerto (evento musicale)|concerti]], che sono stati 707 in 26 nazioni dal 1971 al [[1986]], che, animati da Mercury, considerato un vero e proprio [[frontman]],<ref name=A10>{{Cita|Riva, 2005|p. 10}}</ref> venivano considerati dei veri spettacoli teatrali; per questo motivo, alla band è stato spesso attribuito il titolo di miglior live-band della storia. La loro esibizione al [[Live Aid]] è stata votata da un vasto numero di critici non solo come la migliore dell'evento, ma una delle migliori in assoluto della storia della musica moderna. La morte di Mercury, leader carismatico del gruppo, avvenuta il [[24 novembre]] [[1991]], e l'abbandono di Deacon nel [[1997]] frenarono la produzione musicale della band; May e Taylor continuarono a suonare insieme, formando con [[Paul Rodgers]], a partire dal [[2005]], i [[Queen + Paul Rodgers]], esperienza terminata nel [[2009]].
 
Nella [[Cristianesimo|cultura cristiana]] maggio è il mese dedicato alla [[Maria (madre di Gesù)|Madonna]]<ref name="nomix.it">{{cita web|url=http://www.nomix.it/nomi-dei-mesi-significato.php|titolo=Significato dei nomi dei mesi|accesso=10 marzo 2016}}</ref> con particolare utilizzo della devozione del [[Santo Rosario]].
==Storia del gruppo==
===La formazione (1968-1971)===
Nel [[1964]], il chitarrista [[Brian Harold May]] fondò insieme a [[Tim Staffell]] i [[1984 (gruppo musicale)|1984]];<ref name=G6>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 6}}</ref> il gruppo, composto da altri quattro membri, ebbe un buon successo, arrivando nel [[1967]] ad aprire un concerto di [[Jimi Hendrix]] ed a partecipare ad un grande concerto di Natale con [[T. Rex (gruppo musicale)|T. Rex]] e [[Pink Floyd]].<ref name=G6/> Dopo lo scioglimento della band nel [[1968]], May e Staffell decidono di riformarne un'altra, inserendo così nella bacheca dell'[[Imperial College London|Imperial College]], dove studiavano, un annuncio: "Cercasi batterista stile [[Ginger Baker]]/[[Mitch Mitchell]]".<ref name=G7>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 7}}</ref> A questo rispose [[Roger Meddows Taylor]], che convinse con la propria professionalità May e Staffell ed entrò a far parte degli [[Smile (gruppo musicale)|Smile]].<ref name=G7/> La prima apparizione pubblica della nuova band avvenne il 26 ottobre 1968, quando aprì un concerto dei Pink Floyd; nel maggio 1969, il gruppo firma un contratto con la [[Mercury Records]] per la pubblicazione di un singolo.<ref name=G8>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 8}}</ref>
[[File:Queen logo.svg|thumb|250px|left|Il logo base dei Queen, presente anche sulla parte bassa del loro stemma]]
In questo periodo Staffell presentò ai compagni [[Freddie Mercury|Farrokh Bulsara]] detto "Freddie", che faceva parte di una ''blues band'', gli [[Ibex (gruppo musicale)|Ibex]] (poi Wreckage),<ref name=A10/> dispensando comunque numerosi consigli agli Smile su come suonare e presentarsi in pubblico.<ref name=G8/> Il singolo ''[[Earth (Smile)|Earth]]/[[Step On Me]]'', registrato ai [[Trident Studios]], venne pubblicato negli [[Stati Uniti]], senza tuttavia ottenere il successo sperato;<ref name=A10/> per questo motivo, Staffell decise di abbandonare i due compagni, entrando a far parte degli [[Humpy Bong]].<ref name=G8/><ref>{{en}}{{cita web|url=http://queenzone.com/biography/queen-biography-for-1970.aspx|titolo=Queen Biography for 1970|editore=QueenZone.com|accesso=14-8-2010}}</ref>
 
==Zodiaco==
I rimanenti membri degli Smile, incoraggiati da Bulsara, che si era aggregato ai due, continuarono il loro lavoro e, nell'aprile [[1970]], cambiarono il nome della band in "Queen", cominciando a cercare un bassista;<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://queenzone.com/queenzone/bio_view.aspx?q=2|titolo=Queen Biography for 1970|editore=QueenZone.com|accesso=6-5-2011}}</ref> il 27 giugno 1970, i tre, completati da [[Mike Grose]], si esibirono per la prima volta in pubblico, a [[Truro]], in un concerto di beneficenza per la [[Croce rossa]].<ref name=G9>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 9}}</ref> Il nome "Queen" venne pensato da Bulsara, che cominciò inoltre a farsi chiamare "Mercury"; "Queen è un nome corto, semplice e facile da ricordare ed esprime poi quello che vogliamo essere, maestosi e regali. Il glam è parte di noi e vogliamo essere dandy."<ref name=G9/> Lo stile adottato dai tre comprendeva abiti di seta in bianco e nero, bracciali, anelli e collari. Dopo poco tempo Grose abbandonò la band, così come fece il suo sostituto Barry Mitchell.<ref name=QOR>{{Cita web|url=http://www.ondarock.it/rockedintorni/queen.htm|titolo=Queen - Rapsodia in rock|autore=Mauro Vecchio|editore=Onda Rock|accesso=1-5-2011}}</ref> Dopo aver provato Doug Ewood Bogie, Taylor e May incontratono nel gennaio 1971 [[John Deacon]], proponendogli il posto di bassista dei Queen; a fine febbraio, Deacon, per la sua tranquillità e la sua conoscenza dell'elettronica, diventò il quarto membro del gruppo.<ref name=G9/>
I segni [[Zodiaco|zodiacali]] di maggio sono [[Toro (astrologia)|Toro]] (fino al giorno 20) e [[Gemelli (astrologia)|Gemelli]] (dal giorno 21).
 
== Festività ==
===I primi anni (1972-1975)===
*[[1º maggio]] - [[Festa del lavoro]]
Nonostante fossero impegnati a terminare il loro percorso universitario,<ref>Tutti e quattro i membri conseguiranno la laurea; May in astronomia, Taylor in biologia, Deacon in ingegneria elettronica e Mercury in design. {{Cita|Riva, 2005|p. 11}}</ref> i Queen organizzarono un tour in [[Cornovaglia]], per cominciare a provare alcuni brani e ad acquisire confidenza con il palcoscenico;<ref name=G9/> nel settembre 1971, Terry Yeadon, un amico di May, offrì alla band la possibilità di registrare gratuitamente nei nuovi [[De Lane Lea Studios]], per collaudarne le attrezzature.<ref name=G9/> La band ne approfittò, registrando alcuni brani originali come ''[[Liar]]'', ''[[Keep Yourself Alive]]'' e ''[[Stone Cold Crazy]]'',<ref>{{Cita|Riva, 2005|p. 11}}</ref> che attirarono l'attenzione di John Anthony, discografico della Mercury Records, e di [[Roy Thomas Baker]],<ref>All'epoca, Baker era impegnato nella sua prima produzione, il secondo album dei [[Nazareth (gruppo musicale)|Nazareth]]. {{Cita|Riva, 2005|p. 11}}</ref> collaboratore della [[Trident Studios|Trident Audio Productions]], agenzia di management che mise sotto contratto i Queen, con la supervisione del manager Jack Nelson.<ref name=G9/>
*[[Festa della mamma]] (seconda domenica di maggio)
[[Immagine:BrianMayNov1979.jpg|thumb|left|Il chitarrista dei Queen [[Brian May]], che scrisse il primo singolo pubblicato dal gruppo, ''[[Keep Yourself Alive]]''.]]
Nell'estate [[1972]], Mercury e gli altri iniziarono a lavorare al primo album, che finirono nel gennaio [[1973]]; a marzo, i Queen firmarono il primo contratto d'incisione per il mercato britannico ed europeo con la [[EMI]];<ref name=G10>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 10}}</ref> negli [[Stati Uniti d'America]] e in [[Giappone]] la band era invece rappresentata dalla [[Elektra Records]].<ref name=A12>{{Cita|Riva, 2005|p. 12}}</ref> Il 9 aprile, Nelson organizzò la presentazione ufficiale del gruppo al [[Marquee Club]] di [[Londra]], che si rivelò un successo, nonostante la scarsa affluenza del pubblico.<ref name=G10/> Il primo singolo, ''[[Keep Yourself Alive]]'', venne pubblicato il 6 luglio, ottenendo recensioni favorevoli dalla critica, senza tuttavia ricevere alcuna promozione radiofonica.<ref>{{Cita|Riva, 2005|p. 11-12}}</ref> Un mese prima del loro debutto discografico, i Queen, con il nome [[Larry Lurex]], avevano inciso la reinterpretazione ''[[I Can Hear Music]]''.<ref name=A12/>
 
== Note ==
L'album d'esordio, ''[[Queen (album)|Queen]]'', che uscì il 13 luglio 1973 e comprendeva perlopiù canzoni scritte alcuni anni prima,<ref name=G11>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 11}}</ref> ha come prerogative "l'aggressività e la nitidezza della voce di Freddie e gli assoli di May",<ref name=G10/> unendo [[hard rock]] (''Liar''), [[progressive rock]] (''My Fair King'') e ballate melodiche (''The Night Comes Down'') al [[Glam rock|glam]] e ad ambientazioni [[fantasy]], tratte principalmente dalle opere di [[John Ronald Reuel Tolkien]] (''Great King Rat'').<ref name=G11/> Negli [[Stati Uniti]], ''Queen'' raggiunse nelle classifiche di [[Billboard]] l'83º posto. In questo periodo, il tema del [[bianco]] e [[nero]], inventato da un gruppo di fan di [[Liverpool]], crebbe di importanza; questa peculiarita era presente anche nei loro spettacoli, che prevedevano uno stretto contatto con il pubblico, durante i quali indossavano gli eccentrici abiti creati dalla stilista [[Zandra Rhodes]].<ref name=G9b>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 9-10}}</ref>
<references/>
 
== Altri progetti ==
Dal 13 settembre al 2 febbraio [[1974]], la band londinese cominciò il suo primo tour, il [[Queen I Tour]], che li vide esibirsi come gruppo di supporto dei [[Mott the Hoople]] in 35 concerti, principalmente in [[Inghilterra]];<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/queen1.html|titolo=Queen live on tour: Queen I|editore=Queen Concerts|accesso=1-5-2011}}</ref> durante gli spettacoli di questi anni inserivano nelle scalette, oltre ai brani dei loro lavori, brevi medley rock and roll di canzoni degli [[anni 1950|anni cinquanta]], come ''[[Jailhouse Rock (brano musicale)|Jailhouse Rock]]'' e ''[[Big Spender]]''. Il 21 febbraio, il gruppo suonò dal vivo a ''[[Top of the Pops]]'' un brano inedito che sarebbe diventato l'unico singolo del loro secondo disco, ''[[Seven Seas of Rhye]]'';<ref name=G11/> questo ebbe un grande successo commerciale, venendo trasmesso in continuazione dalle stazioni radiofoniche e raggiungendo il 45º posto nelle classifiche inglesi.<ref name=QOR/>
{{interprogetto|wikt=maggio|q|q_preposizione=riguardanti il mese di}}
[[File:Queen - Freddie Mercury.jpg|thumb|Il cantante dei Queen [[Freddie Mercury]], durante un concerto a [[New Haven]] nel novembre 1978]]
''[[Queen II]]'', uscito il 8 marzo 1974, risulta un [[concept album]], sviluppando ulteriormente l'idea della contrapposizione tra il bene ed il male, concetti esemplificati principalmente da un punto di visto cromatico; lo stesso disco risulta diviso in ''White Side'' e ''Black Side'', "lato bianco" e "lato nero", due parti caratterizzate da differenti approcci sonori.<ref name=G11b>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 11-12}}</ref> Il primo, curato principalmente da May, comprende ballate e progressioni melodiche, come ''White Queen (As It Began)'', ''Someday One Day'' e ''Father To Son'', mentre la parte di Mercury è caratterizzata da suoni più duri, caotici e barocchi, inseriti in testi enigmatici e contorti,<ref name=G11/> come ''The March of the Black Queen'' e ''The Fairy Fellers Masterstroke''.<ref name=G11b/> Tra gli elementi più innovativi di Queen II, vi è l'utilizzo di nuovi generi musicali, come il [[rock and roll]] (''The Loser In The End'', scritta da Taylor) e il [[Musica leggera|pop]] (''Funny How Love Is'').<ref name=QOR/> L'album raggiuse la 35ª posizione nelle classifiche inglesi.
 
{{Mesi}}
Il 1 marzo 1974, il gruppo cominciò il [[Queen II Tour]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/queen2.html|titolo=Queen live on tour: Queen II|editore=Queen Concerts|accesso=1-5-2011}}</ref> durante il quale il loro secondo album scalò velocemente le classifiche inglesi, piazzandosi al quinto posto e superando le centomila copie vendute, divenendo disco d'argento,<ref>{{Cita|Riva, 2005|pp. 12-13}}</ref><ref name=G12b>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 12-13}}</ref> mentre ''[[Seven Seas of Rhye]]'' arrivò nella "top ten" della classifica dei singoli;<ref name=G12>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 12}}</ref> nello stesso mese, l'Elektra pubblicò ''Queen'' in [[Giappone]], dove entrò in classifica nel giro di pochi giorni.<ref name=QOR/> Il tour nazionale si chiuse con un tutto esaurito al [[Rainbow Theatre]] di [[Londra]], subito prima di partire per gli [[Stati Uniti]], esibendosi con Mott the Hoople e [[Aerosmith]]; dopo l'esordio al [[Regis University|Regis College]] di [[Denver]] il 16 aprile, una grave forma di [[epatite]] colpì Brian May, costringendo la band ad annullare le rimanenti date. Il resto del gruppo attese il chitarrista, che utilizzò il tempo in convalescenza scrivendo nuovi pezzi per il futuro album, registrato a luglio nei [[Rockfield Studios]] in Galles e, successivamente, ai [[Trident Studios]] di Londra.<ref name=G12b/>
{{Controllo di autorità}}
 
[[Categoria:Mesi dell'anno| 05]]
Il loro terzo singolo, ''[[Killer Queen]]/[[Flick of the Wrist]]'', esempio dello stile glam-[[art rock]] della band e con [[Lato A|due facciate A]],<ref name=G13/> ottenne un enorme successo, entrando in classifica direttamente alla 5ª posizione, arrivando poi al 2º posto;<ref name=G13>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 13}}</ref> negli Stati Uniti questa produzione, per la quale Mercury vinse nel 1974 l'[[Ivor Novello Awards]],<ref name=QOR/> divenne disco d'oro.<ref name=A13>{{Cita|Riva, 2005|p. 13}}</ref> Questi risultati spinsero il gruppo ad affrettare i preparativi per un nuovo tour inglese, in attesa della pubblicazione del terzo album ufficiale, ''[[Sheer Heart Attack]]''.<ref>{{en}}{{cita web|url=http://www.allmusic.com/album/r687294|titolo=All Music Guide - Sheer Heart Attack|accesso=2-7-2007|editore=Allmusic.com}}</ref> Uscito l'8 novembre 1974, il disco contiene importanti contributi, oltre che di May e Mercury, di Taylor e Deacon, "comportando una fusione più concisa dei generi dal loro adottati ed un'identità più sentita e personale".<ref name=QOR/> Nel disco si nota nuovamente l'equilibrio tra i vari stili musicali molto differenti, passando dalle voci angeliche di ''In the Lap of the Gods'' all'heavy-metal di ''[[Stone Cold Crazy]]'', dal [[boogie-woogie]] di ''[[Now I'm Here]]'' al piano di ''Lily of the Valley'' e di ''Dear Friends''.<ref name=QOR/> Considerato un classico del rock e fonte di ispirazione per numerosi gruppi come [[Metallica]] ed [[Extreme]],<ref name=A13/> ''Sheer Heart Attack'' raggiunse il 2º posto nel Regno Unito e il 12º negli Stati Uniti.<ref name=G13/>
 
Il 30 ottobre cominciò a [[Manchester]] lo [[Sheer Heart Attack Tour]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/sha.html|titolo=Queen live on tour: Sheer Heart Attack|accesso=1-5-2011}}</ref> registrando una lunga serie di "tutto esaurito"; da questa tournée cominciò la consuetudine di suonare al termine di ogni concerto, ad eccezione di quelli tenuti in [[Irlanda]], una versione acustica di ''[[God Save the Queen (Queen)|God Save the Queen]]'', utilizzando la sola chitarra elettrica di Brian May, riprendendo ciò che Hendrix aveva fatto con l'[[The Star-Spangled Banner|inno nazionale statunitense]].<ref name=QOR/> Mercury, subito prima dell'inno, lanciava rose e brindava con coppe di champagne.<ref>{{Cita web|url=http://www.blackdiamondbay.it/artisti/fmercury.htm|titolo=Freddie Mercury e la sua leggendaria acrimonia verso la stampa musicale|editore=Black Diamond Bay|accesso=6-5-2011}}</ref> Il 15 gennaio [[1975]], il tour si spostò negli Stati Uniti; questo venne tuttavia parzialmente annullato per problemi alla gola che colpirono Mercury. In aprile, le tappe della tournée si spostarono in [[Giappone]], dove i Queen vennero accolti da 3.000 fan all'aeroporto di [[Tokyo]].<ref name=G13/>
 
===La consacrazione (1975-1976)===
Nell'estate 1975, dopo aver firmato un nuovo contratto con la EMI ed aver abbandonato la Trident e Jack Nelson per ragioni economiche,<ref>La Trident si era infatti rifiutata di concedere a Deacon un anticipo di 4.000 sterline per la casa della moglie incinta. {{Cita|Riva, 2005|p. 13}}</ref> il gruppo cominciò a lavorare ad un nuovo album,<ref>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 13-14}}</ref> passando molto tempo in sala di registrazione, guidati dal nuovo manager [[John Reid]];<ref name=A13/> il principale risultato di questo lavoro fu ''[[Bohemian Rhapsody]]'', un brano di circa 6 minuti scritto da Mercury che divenne la "canzone simbolo del progetto musicale e artistico chiamato Queen", per la quale ci vollero tre settimane di registrazioni, di cui una solo per le parti vocali;<ref name=A13/><ref name=G14>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 14}}</ref> Reid provò a convincere i Queen, senza successo, che la sua eccessiva durata non poteva rendere la traccia pubblicabile.<ref name=G14/>
[[File:Queen 1976.JPG|thumb|275px|I Queen nel 1976]]
Un amico della band, [[Kenny Everett]], deejay di [[Capital Radio]],<ref name=A14>{{Cita|Riva, 2005|p. 14}}</ref> a cui venne consegnata una copia del vinile del brano, piacque talmente la canzone che la trasmise ripetutamente alla radio.<ref name=A14/> Il successo che derivò dalla trasmissione della traccia costrinse la EMI a pubblicare velocemente ''Bohemian Rhapsody''; uscito il 31 ottobre 1975, il singolo vendette in due settimane 150.000 copie.<ref name=G14/> A causa dei numerosi impegni del quartetto, che non poteva partecipare assiduamente alle trasmissioni televisive, venne commissionato a [[Bruce Gowers]] un [[videoclip]] della canzone, tra i primi nella storia della musica, primo contando i brani rock, trasmesso il 20 novembre da ''Top of the Pops''.<ref name=A13/> Il brano rimase per ben nove settimane consecutive al primo posto della classifica inglese, anticipando con successo l'uscita del nuovo disco.<ref>{{Cita|Riva, 2005|pp. 13-14}}</ref>
{{quote|Per ''Queen II'' e ''Sheer Heart Attack'' volevamo fare un sacco di cose ma non c'era abbastanza spazio mentre per ''A Night At The Opera'' l'abbiamo avuto. Non siamo ancora a metà strada, ma da quello che ho potuto sentire abbiamo superato tutto quanto abbiamo fatto in precedenza.|[[Freddie Mercury]]}}
''[[A Night at the Opera (Queen)|A Night at the Opera]]'', il cui titolo è ispirato all'[[Una notte all'opera|omonimo film]] dei [[fratelli Marx]], divenne uno dei dischi più costosi mai realizzati dell'epoca, oltre che il più grande successo del gruppo.<ref name=A13/><ref name=A14/> L'unione di [[rock]] ed [[opera lirica]], presente in alcuni brani precedenti come ''[[Killer Queen]]'', pervade il nuovo album, che risulta "una messa in scena che ricalca, al limite dell'oltraggioso, l’antico teatro musicale dell'operetta (...) dedicandosi principalmente all'ironia, alla parodia."<ref name=QOR/> Oltre a ''Bohemian Rhapsody'', al piano romantico di ''[[Love of My Life]]'' e alle atmosfere retrò di ''Seaside Rendezvous'' e di ''Lazing on a Sunday Afternoon'', tutte scritte da Mercury, notevoli sono anche i brani scritti dagli altri componenti, come ''[[I'm in Love with My Car]]'', scritta e cantata da Taylor, ''[[The Prophet's Song]]'' e ''Sweet Lady'' di May e ''[[You're My Best Friend]]'' di [[John Deacon]], sua seconda composizione per la band, giunta al settimo posto nella classifica dei singoli inglese.<ref name=G14/> Quest'album fu il loro primo successo negli [[Stati Uniti]], dove arrivò al quarto posto nelle ''charts'' degli album, diventando disco di platino e rimanendo per 56 settimane in classifica.<ref name=A14/> L'enorme lavoro che fu necessario per il completamento di questo LP portò tuttavia alla rottura con Roy Thomas Baker.<ref name=A15/>
[[File:QueenPerforming1978.jpg|thumb|275px|left|Da sinistra, [[John Deacon]], [[Brian May]] e [[Freddie Mercury]] in un concerto]]
Fra il 29 novembre e il 2 dicembre, quattro serate di tutto esaurito all'[[Hammersmith Odeon]] di Londra consacrarono definitivamente la band.<ref name=QOR/> Tra la fine del 1975 ed i primi mesi del [[1976]], i Queen tennero oltre 75 concerti per l'[[A Night at the Opera Tour]], che toccò Europa, Giappone, Stati Uniti e Australia;<ref name=G14/><ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/anato.html|titolo=Queen live on tour: A Night At The Opera|editore=Queen Concerts|accesso=1-5-2011}}</ref> il 18 settembre 1976, per ringraziare i fan, organizzarono uno spettacolo gratuito ad [[Hyde Park]], al quale assistono circa 176.000 persone.<ref name=G14/> Dopo la fine della tournée, Mercury, May e Taylor registrarono alcune parti vocali per il secondo LP di [[Ian Hunter]] ''[[All American Alien Boy]]''.<ref name=A14/> Il primo singolo del nuovo lavoro dei Queen fu la ballata ''[[Somebody to Love (Queen)|Somebody to Love]]'', trasmessa ancora una volta ripetutamente da Kenny Everett, con conseguenze analoghe a ''Bohemian Rhapsody''; questo venne pubblicato il 12 novembre, accompagnata da un nuovo video promozionale di Bruce Gowers, preannunciando l'uscita del nuovo album.<ref name=G14b>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 14-15}}</ref>
 
''[[A Day at the Races]]'' uscì il 10 dicembre 1976, utilizzando un titolo nuovamente ispirato ad un [[Un giorno alle corse|film]] dei fratelli Marx. Numerosi, oltre i riferimenti cinematografici, sono gli elementi che lo avvicinano al precedente disco, come la quasi identica copertina e l'inserimento del dramma lirico e della canzonetta.<ref name=A14b>{{Cita|Riva, 2005|pp. 14-15}}</ref> Sono sempre presenti però sia l'hard rock con ''[[Tie Your Mother Down]]'', sia la pop-ballad per piano di ''You Take My Breath Away'', senza trovare tuttavia, nell'insieme delle tracce, "l'ironia sensazionale di ''A Night At The Opera''", che sopravvive solo in ''[[The Millionaire Waltz]]'' e ''[[Good Old-Fashioned Lover Boy]]''; tra le particolarità del disco vi è ''[[Teo Torriatte (Let Us Cling Together)]]'', canzone omaggio al pubblico nipponico contenente due versi in [[lingua giapponese]].<ref name=G15>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 15}}</ref> ''Somebody To Love'' rimane il brano più significativo di ''A Day at the Races'', venendo considerata "una scalata melodica di una perfetta architettura gospel con la voce di Mercury che sale letteralmente nel cielo della musica pop-rock";<ref name=QOR/> il singolo salì subito ai vertici della classifiche.<ref name=G14b/> L'album, nonostante l'indubbia qualità e la piena maturità esecutiva dei membri, venne giudicato da molti inferiore al precedente,<ref name=G15/> ottenendo comunque un disco di platino negli Stati Uniti con 1 500.000 copie vendute e due dischi di platino nel Regno Unito.
 
===I successi dell'epoca rock (1977-1979)===
Il 14 gennaio [[1977]], dopo la pubblicazione di un Ep con ''[[A Night at_the_Opera_(Queen)#Death on two Legs .28Dedicated to....29|Death On Two Legs]]'', partirono per il [[A Day at the Races Tour]], che confermò, con numerosi "tutto esaurito", il successo della band negli Stati Uniti;<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/adatrna.html|titolo=Queen live on tour: Day At The Races - World|editore=Queen Concerts|accesso=1-5-2011}}</ref><ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/adatreu.html|titolo=Queen live on tour: Day At The Races - Europe|editore=Queen Concerts|accesso=1-5-2011}}</ref> Al termine della tournée, cominciarono a lavorare al nuovo album, che registrarono in due mesi e mezzo;<ref name=G15/> nello stesso tempo Taylor pubblicò da solista l'EP ''[[(I Wanna) Testify]]''.<ref name=A15>{{Cita|Riva, 2005|p. 15}}</ref>
[[File:Bass player queen.jpg|thumb|Il bassista dei Queen, [[John Deacon]], al concerto del 1979 di [[Dublino]]]]
Il 7 ottobre in quasi tutto il mondo venne pubblicato in singolo con doppio lato A ''[[We Are the Champions]]''/''[[We Will Rock You]]'', due inni da stadio, scritti rispettivamente da Mercury e May, che rappresentarono un omaggio agli spettatori dell'ultima tournée,<ref name=G15/> piazzandosi al 2º posto sia nelle classifiche inglesi sia in quelle americane, con un totale di oltre 2 milioni di copie vendute e 27 settimane di presenza in classifica.<ref name=QOR/> Il loro sesto album, ''[[News of the World (Queen)|News of the World]]'', si contraddistingue per sonorità più immediate e grezze,<ref name=G16>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 16}}</ref> attingendo maggiormente al rock e al [[blues]] e risultando uno dei prodotti musicali più riusciti dei Queen.<ref name=G15/> Lo stile pomposo e melodico della band è presente anche in questo lavoro, con la [[ballata]] di Deacon ''[[Spread Your Wings]]'', la sonata per piano ''All Dead All Dead'', il pre-[[thrash metal]] di ''Sheer Heart Attack'' e l'hard-pop di ''[[It's Late]]''.<ref name=QOR/>
 
Il 11 novembre 1977 ebbe inizio il [[News of the World Tour]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/notwna.html|titolo=Queen live on tour: News Of The World '77|editore=Queen Concerts|accesso=1-5-2011}}</ref> che esordì a [[Portland]], negli Stati Uniti, dove ''News of the World'' vinse 4 dischi di platino con 4.600.000 copie vendute;<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.riaa.com/goldandplatinumdata.php?content_selector=gold-platinum-searchable-database|titolo=the RIAA Gold And Platinum Searchable Database|accesso=1-5-2011}}</ref> in patria i Queen si fermarono invece a 2 dischi di platino.<ref name=G16/> I brani dell'ultimo lavoro dei Queen alimentarono l'affetto dei fan e incrementarono la popolarità del gruppo, che ampliò il repertorio delle canzoni dei live anche con ballate più dolci come ''[[Love of My Life]]'', che divenne un cavallo di battaglia dei futuri spettacoli.<ref name=G16/> Dopo una pausa di circa quattro mesi ad inizio [[1978]], Mercury e gli altri tornarono sugli spalti per la ripresa europea della tournée, ripartendo il 9 aprile da [[Stoccolma]];<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/notweu.html|titolo=Queen live on tour: News Of The World '78|accesso=1-5-2011}}</ref> al termine della serie di concerti, conclusasi a [[Londra]] a maggio, i lettori del [[Daily Mail]] elessero i Queen "miglior gruppo rock".<ref name=QOR/> Il gruppo si rimise subito a lavoro, trasferendosi, per ragioni fiscali,<ref name=G16/> ai [[Mountain Studios]] di [[Montreux (Svizzera)|Montreaux]], in [[Svizzera]],<ref>Gli stessi Mountain Studios vennero acquistati dai Queen nel 1978.</ref> ed agli [[Studio Super Bear]] di [[Berre-les-Alpes]]. Qui una tappa del [[Tour de France]] ispirò a Mercury ''[[Bicycle Race]]'', che venne pubblicata ad ottobre insieme a ''[[Fat Bottomed Girls]]'', scritta da May; il singolo, promosso da un video che mostra una gara di ciclismo allo [[Plough Lane|stadio di Wimbledon]] tra 65 donne nude, arrivò all'undicesimo posto nelle classifiche inglesi.<ref name=G16/><ref name=A16>Negli Stati Uniti venne organizzato un evento analogo nei pressi del [[Madison Square Garden]], cosa che portò al bando del disco in alcuni stati americani. {{Cita|Riva, 2005|p. 16}}</ref> Il 28 ottobre 1978 "le regine" cominciarono il [[Jazz Tour]], durante il quale presentarono le canzoni del loro ultimo lavoro.<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/jazz.html|titolo=Queen live on tour: Jazz|editore=Queen Concerts|accesso=1-5-2011}}</ref>
[[File:Hannover7907.jpg|thumb|275px|left|I Queen ad [[Hannover]] durante il [[Live Killers Tour]]]]
''[[Jazz (Queen)|Jazz]]'', presentato alla stampa mondiale con un party a [[New Orleans]], con prestigiatori e spogliarelliste,<ref name=G16/> uscì il 14 novembre 1978 e vide il ritornò di Roy Thomas Baker nel ruolo di manager della band.<ref name=G16/> I Queen abbandonano in parte l'ironia degli album precedenti, cosa che fece risultare il loro lavoro inferiore ai precedenti, probabilmente costretti dalla volontà di pubblicare forzatamente un disco all'anno, senza permettere loro una scelta più ponderata sui brani da presentare.<ref name=QOR/><ref name=G16/> Di ''Jazz'' fanno comunque parte alcuni tra gli elementi che rappresentano lo stile musicale dei Queen, come l'assoluto impegno all'intrattenimento del pubblico e la padronanza di generi musicali molto diversi, come la ballata per piano di ''[[Jealousy (Queen)|Jealousy]]'', il [[vaudeville]] di ''Dreamers Ball'' e il rock di ''[[Don't Stop Me Now]]'' e di ''[[Let Me Entertain You (Queen)|Let Me Entertain You]]''.<ref>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 16-17}}</ref> Il disco venne criticato sia dalla stampa sia da una parte del pubblico, per la sua eccessiva pomposità; ''Jazz'' arrivò comunque al numero due della classifica, nella quale restò ininterrottamente per 27 settimane.<ref name=QOR/>
 
A partire dal gennaio [[1979]], che fu il primo anno dalla loro fondazione che i Queen non pubblicarono alcun album, il quartetto iniziò uno dei più importanti tour europei della loro storia, il [[Live Killers Tour]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/killers.html|titolo=Queen live on tour: Live Killers|editore=Queen Concerts|accesso=1-5-2011}}</ref> pubblicizzato dall'uscita del singolo ''Don't Stop Me Now'', durante il quale il gruppo riuscì a offrire uno spettacolo completo ed unico da un punto di vista musicale oltre che scenico.<ref name=G17>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 17}}</ref> Il successo della tournée convinse i Queen a pubblicare il loro primo [[album live]], anche per placare le numerose pubblicazioni [[bootleg]] dell'epoca; ''[[Live Killers]]'' uscì nel giugno 1979, ottenendo ottime vendite e l'apprezzamento della critica.<ref name=G17/> Questo album esemplificò anche la svolta sostanziale nel sound del gruppo, che cominciò ad attingere maggiormente all'elettronica; il doppio disco risultò "il testamento ultimo di tutta la sua produzione negli anni '70".<ref name=QOR/> Live Killers, che arrivò al terzo posto delle classifiche inglesi, mostrò inoltre l'eccezionalità delle performance musicali dei Queen, con [[Freddie Mercury]], considerato un vero e proprio showman, che accompagnava i fan nel canto delle tracce più popolari.<ref name=QOR/>
 
I Queen terminarono nella primavera 1979 la seconda parte del ''Live Killers Tour'', che li vide protagonisti di eccentrici spettacoli al [[Nippon Budokan]] di [[Tokyo]]. Il 18 agosto, le regine parteciparono al mega-concerto di [[Saarbrucken]] con [[Ten Years After]] e [[Rory Gallagher]], davanti a 30.000 persone; questo spinse ulteriormente le vendite del nuovo singolo, ''[[Crazy Little Thing Called Love]]'', che arrivò al primo posto in numerose classifiche mondiali.<ref name=G17/> A novembre il gruppo cominciò il [[Crazy Tour]], le cui serate si svolsero in piccoli spazi allo scopo di avere un contatto più stretto con il pubblico;<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/album/r552285|titolo=Crazy Tour of London - Queen|editore=Allmusic.com|accesso=1-5-2011}}</ref> la tournée si concluse con una serata natalizia all'[[Hammersmith Odeon]], dove, insieme a [[The Who]], [[Wings (gruppo musicale)|Wings]] e [[The Clash]], si celebrò ''[[Rock for Kampuchea]]'', un concerto benefico per la popolazione della [[Cambogia]].<ref>{{Cita libro|cognome=Freestone|nome=Peter|coauthor=David Evans|titolo=Freddie Mercury: An intimate memoir by the man who knew him best|editore=Omnibus Press|anno=2001|id=ISBN 0711986746|url=http://books.google.com/books?id=AH8zZsbmB98C&pg=PA18|pagine=18}}</ref>
 
===L'epoca del sintetizzatore (1980-1983)===
Subito dopo il ''Crazy Tour'', nel gennaio [[1980]] uscì ''[[Save Me]]'', che riscosse buon successo;<ref name=G18>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 18}}</ref> nello stesso mese, i Queen, accompagnati dal nuovo produttore [[Reinhold Mack]], finirono di registrare ai [[Musicland Studios]] di [[Monaco di Baviera]] il loro nuovo disco e le musiche per un film, commissionato dal produttore italiano [[Dino De Laurentiis]], basato su [[Flash Gordon]], protagonista dell'[[Flash Gordon (fumetto)|omonimo fumetto]].<ref name=QOR/> Con ''[[The Game (Queen)|The Game]]'', anticipato dal singolo ''[[Play the Game]]'', i Queen ebbero una svolta dal punto di vista musicale, in quanto cominciarono ad usare il [[sintetizzatore]], la cui assenza era espressamente rimarcata nei crediti degli album precedenti; a testimonianza di questo cambiamento vi fu anche il nuovo "look" dei quattro.<ref>{{Cita|Riva, 2005|pp. 16-17}}</ref> Le composizioni del disco risultano brevi e meno elaborate, con suoni più asciutti e diretti, passando dalla melodia di ''Save Me'' al [[dance rock]] di ''Another One Bites the Dust''; ''Play The Game'' risulta la traccia caratteristica del disco, che affianca la classica ballata pop ai suoni elettronici della nuova avventura, mentre il [[rockabilly]] di ''Crazy Little Thing Called Love'' mostra ancora l'ironia dei lavori precedenti. Il disco arrivò in testa delle classifiche britanniche e statunitensi.<ref name=QOR/>
[[File:QueenInArgentina1981.jpg|thumb|left|280px|[[Diego Armando Maradona]] fu ospite dell'ultimo concerto argentino dei Queen, che si tenne Buenos Aires il 4 marzo 1981.]]
Il nuovo singolo scritto da John Deacon, ''[[Another One Bites the Dust]]'', venne pubblicato ad agosto, ottenendo uno notevole successo commerciale, con 5 settimane di presenza al primo posto delle classifiche statunitensi; divenuto disco di platino, ricevette un premio di [[Billboard]] come "miglior singolo crossover",<ref>{{Cita|Riva, 2005|p. 16}}</ref> diventando il disco più venduto nella storia del quartetto.<ref name=G18/> Il 30 giugno, spinti dal successo del singolo, venne inaugurato a [[Vancouver]] il [[The Game Tour]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/gamena.html|titolo=Queen live on tour: The Game - World|editore=Queen Concerts|accesso=1-5-2011}}</ref> che li portò negli stadi di tutto il [[Nord America]], registrando in tutte le 46 date il "tutto esaurito".<ref name=QOR/> Ad ottobre, May e gli altri tornarono in Inghilterra per perfezionare il materiale destinato alla [[colonna sonora]] del film ''[[Flash Gordon (film)|Flash Gordon]]'' di [[Mike Hodges]]. Il 24 novembre uscì il singolo ''[[Flash (Queen)|Flash]]'', mentre l'8 dicembre venne pubblicato l'[[Flash Gordon (album)|omonimo album]], che arrivò al decimo posto in classifica.<ref name=A17>{{Cita|Riva, 2005|p. 17}}</ref> Nel disco sono presenti numerosi frammenti di dialogo tratti dal film,<ref name=G18/> con due sole tracce cantate, ''Flash'' e ''The Hero'', lasciando spazio a brani musicali che esaltarono, attraverso il diffuso uso del sintetizzatore, l'avvenierismo spaziale della pellicola.<ref name=A17/> Anche se il film si rivelò in seguito un [[flop]] commerciale, la critica fu benevola con la compilation; la band ottenne per le loro musiche di ''Flash Gordon'' una nomination al premio [[BAFTA alla migliore colonna sonora]].<ref>{{Cita web|url=http://www.bafta.org/awards-database.html?year=1980&category=Film&award=Original+Film+Music|titolo=Awards Database|editore=Bafta.org|accesso=6-5-2011}}</ref> Alla fine del 1980, il quartetto aveva venduto in tutto il mondo un totale di 45 milioni di album e 25 milioni di singoli.<ref name=G18/>
 
A fine ottobre cominciò la parte europea del ''[[The Game Tour]]'';<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/gameeu.html|titolo=Queen live on tour: The Game - Europe|editore=Queen Concerts|accesso=1-5-2011}}</ref> dopo numerose difficoltà d'organizzazione, partì nel marzo 1981 ''[[South America Bites the Dust]]'', arrivando in paesi che non avevano ancora toccato, come [[Argentina]] e [[Brasile]].<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/southam.html|titolo=Queen live on tour: S. America Bites the Dust|editore=Queen Concerts|accesso=5-5-2011}}</ref> Nel periodo successivo alla loro visita, figurarono 10 album dei "britannici" nella classifica argentina dei 10 album più venduti.<ref name=G18/> Il 20 marzo, sul palco dello [[stadio Morumbi]] di [[San Paolo (città)|San Paolo]], i Queen furono ascoltati da oltre 131.000 spettatori, record assoluto di paganti per un concerto rock.<ref name=QOR/> Nello stesso mese, [[Roger Meddows-Taylor|Roger Taylor]] pubblicò da solista ''[[Fun in Space]]'', primo LP fuori dai Queen di uno dei membri;<ref name=A17/> il disco, che lo vide cantare e suonare tutti gli strumenti, ebbe un buon risultato commerciale, decidendo tuttavia di non separarsi dal gruppo.<ref>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 18-19}}</ref>
[[File:David Bowie Chile.jpg|thumb|[[David Bowie]], autore, insieme a Mercury, del singolo del 1981 ''[[Under Pressure]]'']]
Dopo il successo sudamericano, il gruppo si ritrovò nei Mountain Studios, per cominciare a lavorare ad una nuova opera; [[David Bowie]], che frequentava le stesse sale di registrazione, strinse amicizia con May e Mercury, dalla quale uscì una ''[[jam session]]'' che portò alla nascita di ''[[Under Pressure]]'', il cui singolo uscì il 25 ottobre, piazzandosi al primo posto della ''chart'' inglese;<ref name=G19>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 19}}</ref> nel Nord America questo invece arrivò al 29 posto.<ref>{{Cita|Riva, 2005|p. 18}}</ref> A metà settembre, il quartetto suonò ancora in Sudamerica nel ''[[Gluttons for Punishment Tour]]'', ulteriore prosecuzione del ''[[The Game Tour]]'';<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/gluttons.html|titolo=Queen live on tour: Gluttons For Punishment|editore=Queen Concerts|accesso=5-5-2011}}</ref> a causa di numerosi problemi organizzativi e di sicurezza, loro stessi decisero di terminare prematuramente la serie di spettacoli, concludendo dunque la tournée all'[[estadio Cuauhtémoc]] di [[Puebla de Zaragoza]], in [[Messico]].<ref name=QOR/> Il 3 novembre 1981 uscì la loro prima raccolta ufficiale, ''[[Greatest Hits (Queen)|Greatest Hits]]'', insieme a ''[[Greatest Flix]]'', antologia di tutti i video realizzati fino a quel momento dai Queen. Formato da 17 singoli che percorrono i primi dieci anni delle "regine", l'album entrò in classifica direttamente al secondo posto e, con 300.000 copie vendute, ottiene subito il disco di platino.<ref name=QOR/>
 
A dicembre, i Queen si ritrovarono negli studi Musicland di Monaco, dove, a causa della stanchezza dovuta alle numerose tappe in giro per il mondo e ai numerosi impegni musicali, nonché condizionati dalla vita notturna della città bavarese, non riuscirono a lavorare "quasi mai in condizioni psicologiche perfette".<ref name=G19/> Il loro dodicesimo disco, ''[[Hot Space]]'', uscì il 21 maggio [[1982]], preceduto dal singolo ''[[Body Language (Queen)|Body Language]]'', che venne apprezzato dalla critica,<ref name=QOR/> arrivando al 25º posto in Inghilterra, risultato in parte dovuto alla censura del video da parte di [[MTV]] per la sua esplicità, e al 11º negli Stati Uniti.<ref name=G19/><ref name=A19/> L'8 aprile i Queen diedero il via all'''[[Hot Space Tour]]'';<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/hotspaceeu.html|titolo=Queen live on tour: Hot Space - Europe|editore=Queen Concerts|accesso=5-5-2011}}</ref> la prima tappa fu [[Goteborg]], dove, per l'importanza dell'elettronica nella loro musica e per precisa volontà di Mercury, che voleva occuparsi in minore misura del piano durante i concerti,<ref>Brain May e Roger Taylor, dal commento audio del DVD [[Queen Rock Montreal]] (2007).</ref> insieme ai quattro storici componenti della band salì l'ex [[Mott the Hoople]], [[Morgan Fisher]], che cominciò ad occuparsi delle tastiere.<ref name=QOR/> Dal 1984 fino al 1991, il tastierista ufficiale fu invece [[Spike Edney]].
 
L'ultimo lavoro discografico delle "regine" continuò ciò che era cominciato con ''The Game'', proseguendo nel ''sound'' [[dance rock]] e pop, abbandonando ulteriormente le sonorità "hard" dei primi anni della band.<ref name=A19>{{Cita|Riva, 2005|p. 19}}</ref> L'album, che deluse i fan della vecchia guardia, caratterizzato anche da alcuni brani in [[black music]], come l'[[rhythm and blues|R&B]] di ''[[Back Chat]]'', uscito come singolo il 9 agosto e arrivato alla 40ª posizione in Gran Bretagna, e il soul di ''Cool Cat'', fu il risultato dello sregolato stile di vita dell'epoca dei Queen, provocando una generata incompletezza e frettolosità delle canzoni, talvolta dall'ottimo potenziale.<ref name=G19/> ''[[Under Pressure]]'', composta insieme a Bowie, risultò la canzone simbolo dell'album, nonché la più apprezzata.<ref name=QOR/> Il disco riscosse comunque un discreto successo, arrivando al 4º posto nelle graduatorie inglesi, aumentando la stima della stampa nei confronti del quartetto.<ref>Di ''The Game'', NME disse "Produzione deliziosa dall’inizio alla fine", mentre Sounds affermò "I Queen non hanno mai realizzato album davvero strabilianti, ma occorre ammettere che ''Hot Space'' mostra più misura e più fantasia di porcherie come ''Jazz''".</ref> ''The Game'' venne tuttavia praticamente ignorato dalle stazioni rock americane, scomparendo quasi subito dalle classifiche di Billboard e minando la fama dei Queen negli Stati Uniti. La seconda parte del ''[[Hot Space Tour]]'' risultò infatti l'ultima tournée della band nel [[Nord America]].<ref name=G19/>
 
Una volta terminata la serie di concerti, alla fine del 1982 i Queen decidettero di comune accordo di separarsi; questo fu dovuto sia all'insoddisfazione dei fan, così come della band, della qualità del loro ultimo lavoro, nel quale non si riconoscevano,<ref name=A19/> sia al deterioramento progressivo dei rapporti personali all'interno del gruppo.<ref name=G19/> Dunque, per l'intero [[1983]] non vennero organizzate né pubblicazioni né tournée; nessuno dei componenti giudicava questo uno scioglimento definitivo, ma semplicemente una lunga pausa di riflessione.<ref name=G19/> I quattro cominciarono a dedicarsi a progetti solistici; Mercury collaborò con [[Giorgio Moroder]], registrando ''[[Love Kills (Freddie Mercury)|Love Kills]]'', canzone inserita nella versione ricolorata e ridoppiata di ''[[Metropolis (film 1927)|Metropolis]]''.<ref name=G19/> Il cantante cominciò anche a lavorare a ''[[Mr. Bad Guy]]'', che diventerà in futuro il suo unico album da solista.<ref name=G19b>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 19-20}}</ref> [[Brian May]] produsse ''[[Lettin Loose]]'' degli [[Heavy Pettin]]<ref>{{Cita|Riva, 2005|pp. 19-20}}</ref> e pubblicò, insieme a [[Eddie Van Halen]] e [[Alan Gratzer]], ''[[Star Fleet Project]]'', un [[Extended play|EP]] composto da tre lunghi brani, mentre [[Roger Meddows-Taylor|Roger Taylor]], dopo aver collaborato a ''[[Vinyl Confessions]]'' dei [[Kansas (gruppo musicale)|Kansas]],<ref name=A19/> lavorò con [[Rick Parfitt]] per ''[[Strange Frontier]]'', suo secondo album da solista, pubblicato nel 1984.<ref name=G20>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 20}}</ref> [[John Deacon]] non intraprese nessun progetto musicale, decidendo di dedicarsi alla propria famiglia.<ref name=G20/>
 
===Il ritorno al pop-rock e i grandi concerti (1984-1987)===
Nell'agosto 1983, il gruppo si ritrovò negli [[Record Plant Studios]] di [[Los Angeles]], dove cominciò a lavorare ad un nuovo progetto; il 23 gennaio [[1984]], i Queen tornarono ufficialmente con il singolo ''[[Radio Ga Ga]]'', che venne pubblicizzato con un costoso video di [[David Mallet]], contenente spezzoni del film del [[1927]] ''Metropolis'', piazzandosi subito al 4º posto delle classifiche inglesi.<ref name=G20/> Il 27 febbraio uscì ''[[The Works (Queen)|The Works]]'', album che vide un netto cambio di rotta da quello che sono stati i lavori precedenti; nonostante la confermata presenza del sintetizzatore, il ''sound'' di questa compolation cerca di tornare alla fine degli [[anni 1970|anni settanta]], abbandonando parzialmente la dance rock e attingendo maggiormente al pop e al rock;<ref name=G20/> sono comunque ancora presenti sia l'hard rock (''Tear It Up'' e ''[[Hammer to Fall]]''), sia il gusto dell'ironia (''Man On The Prowl''), sia la ballata melodica (''[[It's a Hard Life]]'' e ''[[Is This The World We Created]]'').
[[File:Queen-Sanremo-1984.jpg|thumb|275px|I Queen al [[Festival di Sanremo]], il 3 febbraio 1984]]
Per la prima volta, i testi riguardano anche alcune tematiche sociali e politiche, non direttamente trattate in passato, come l'antinucleare ''Hammer to Fall'' ed il brano contro il suicidio ''Keep Passing The Open Windows''.<ref name=A21>{{Cita|Riva, 2005|p. 21}}</ref><ref>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 20-21}}</ref> Tra i brani di maggiore popolarità del disco vi è ''[[I Want to Break Free]]'', il cui videoclip, ideato da Taylor,<ref name=A20>{{Cita|Riva, 2005|p. 20}}</ref> fu tacciato di cattivo gusto negli [[Stati Uniti]] e bandito dalle televisioni.<ref name=QOR/> ''The Works'', che produsse 4 singoli, arrivò al secondo posto nel Regno Unito, dove però divenne il loro album di maggior successo discografico dietro ''Greatest Hits'', guidando invece la classifica in altri 19 paesi, tra cui Stati Uniti, sotto l'etichetta [[Capitol Records]], che aveva sostituito l'Elektra dal 1983,<ref name=A20/> e [[Italia]], dove la band era stata ospite del [[Festival di Sanremo 1984]].<ref name=G20/><ref>{{Cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/26/Ruggeri_Sanremo_1984_eravamo_sullo_co_7_050326061.shtml|autore=M. Cruccu|data=26-3-2005|titolo=Ruggeri: «A Sanremo 1984 eravamo sullo stesso palco»|pubblicazione=Corriere della Sera|accesso=6-5-2011}}</ref>
 
Nell'agosto, sull'onda del successo di ''Hammer to Fall'', partì il ''[[The Works Tour]]'', con coreografie futuriste ispirate a ''Metropolis'',<ref name=G21>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 21}}</ref> i cui biglietti per i concerti inglesi vennero esauriti immediatamente; la tournée toccò anche il [[Sudafrica]], dove accettarono di fare 12 serate a [[Sun City (Sudafrica)|Sun City]], considerata la città simbolo dell'[[apartheid]], in quanto popolata da facoltosi uomini bianchi;<ref name=SC>{{Cita web|url=http://www.queenheaven.it/2011/i-queen-in-sudafrica/|titolo=I Queen a Sun City 1984|editore=QueenHeaven.it|accesso=6-5-2011}}</ref> in passato le [[Nazioni Unite]] avevano vietato agli artisti di esibirsi in questo stato, per la sua discriminazione nei confronti delle persone di colore. Per l'idea di suonare comunque a Sun City, i Queen vennero molto criticati in tutto in mondo, anche dalla stessa Unione dei Musicisti,<ref name=G21/> e accusati di essere "approfittatori", poiché avevano legittimato l'apartheid al solo scopo di guadagnare il più possibile.<ref name=SC/> May rispose che, dopo attenta riflessione, vi erano andati perché in fondo non erano una band politicizzata, precisando che il pubblico era composto da uomini di tutte le razze.<ref>{{Cita web|url=http://www.queenheaven.it/2011/i-queen-in-sudafrica/5/|titolo=I Queen a Sun City 1984 – L'analisi|editore=QueenHeaven.it|accesso=6-5-2011}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.queenheaven.it/2011/i-queen-in-sudafrica/4/|titolo=I Queen a Sun City 1984 – La difesa di Brian May|editore=QueenHeaven.it|accesso=6-5-2011}}</ref> Per cercare di risollevare l'immagine dei Queen, intrapresero numerose iniziative benefiche a favore dei bambini di colore.<ref name=G21/> Alla fine del tour, per cui la band ricevette il [[Premio Silver Clef]] per il successo dei 4 concerti londinesi,<ref name=A21/> il quartetto registrò ai [[Sarm Studios]] di Londra la [[canzone natalizia]] ''[[Thank God It's Christmas]]'', che non ebbe un grande successo commerciale.<ref name=QOR/>
[[Immagine:Queenland 198501.jpg|left|270px|thumb|I Queen a [[Rock in Rio]]]]
La considerazione pubblica nei confronti della band calò molto; tuttavia, due grandi eventi musicali contribuirono a risollevare la popolarità dei Queen a livello mondiale.<ref name=G21/> Nelle prime settimane del [[1985]], Gerry Stickells, tour manager della band, organizzò la partecipazione dei Queen ad un festival a [[Rio De Janeiro]], chiamati per il successo avuto nei precedenti concerti sudamericani;<ref name=G21/><ref name=CQ85>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/works1985.html|titolo=Queen live on tour: The Works 1985|editore=Queen Concerts|accesso=5-5-2011}}</ref> [[Rock in Rio]], che venne trasmesso in diretta televisiva in tutto il [[Sud America]], si svolse dal 12 al 19 gennaio e vide la partecipazione di [[AC/DC]], [[George Benson]], [[Iron Maiden]] e [[Yes]];<ref name=G21/> le regine aprirono e chiusero l'evento rock; salirono per la prima volta sul palco alle due del mattino, davanti a circa 250.000 persone, il più grande pubblico pagante per un singolo concerto.<ref name=G21/> La Picture Music pubblicò poi [[Live in Rio]], raccolta delle esibizioni del gruppo durante l'ultimo concerto nella città brasiliana.<ref name=QOR/> Subito dopo le due serate, i quattro ripresero il ''[[The Works Tour]]'', che arrivò in [[Nuova Zelanda]] e [[Australia]].<ref name=CQ85/> Il 29 aprile uscì il primo disco solista di [[Freddie Mercury]], ''[[Mr. Bad Guy]]''; nonostante le recensioni negative da parte della stampa specializzata, per via dell'unione mal combinata di canzoni d'amore e ballate funky, il disco si piazzò al 6º posto nelle classifiche inglesi.<ref name=G19b/>
 
I Queen parteciparono, il 13 luglio 1985, al [[Live Aid]],<ref name=CQO>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/other.html|titolo=Concert info 13.07.1985 Wembley Stadium, London, UK (Live Aid festival)|editore=Queen Concerts|accesso=5-5-2011}}</ref> un concerto umanitario organizzato da [[Bob Geldof]] che vide la partecipazione dei più importanti artisti internazionali, allo scopo di ricavare fondi in favore delle popolazioni dell'[[Etiopia]], colpite da una grave carestia.<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.herald.co.uk/local_info/live_aid.html|titolo=Live Aid - The Greatest Show On Earth|editore=Herald.co.uk|accesso=6-5-2011}}</ref> Geldof considerava molto importante la partecipazione dei Queen all'evento per la loro popolarità in Giappone e in Sud America;<ref name=A21b>{{Cita|Riva, 2005|pp. 21-22}}</ref> la band, nonostante alcune esitazioni nel prendere una decisione definitiva, dovute soprattutto all'esigua durata delle esibizioni, decise di parteciparvi e si esibì al [[Wembley Stadium (1923)|Wembley Stadium]] di Londra.<ref name=A21b/> Nei 20 minuti a disposizione, i Queen suonarono ''Bohemian Rhapsody'', ''Radio Ga Ga'', ''Hammer to Fall'', ''Crazy Little Thing Called Love'', ''We Will Rock You'' e ''We Are the Champions'';<ref name=CQO/> sia la stampa, sia i 72.000 spettatori di Wembley,<ref>{{Cita|Riva, 2005|p. 22}}</ref> sia gli artisti considerarono la loro interpretazione memorabile, una delle migliori di tutti i tempi;<ref name=G22>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 22}}</ref> Mercury costruì in questa esibizione "il mito di insuperabile frontman".<ref name=A10/><ref name=G22/>
[[Immagine:Queen 2005 1010040.JPG|thumb|Il batterista dei Queen, [[Roger Meddows-Taylor]] (qui nel 2005), autore di ''[[A Kind of Magic (singolo)|A Kind of Magic]]'', singolo d'esordio dell'[[A Kind of Magic|omonimo album]].<ref>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 231}}</ref>]]
{{quote|Noi abbiamo suonato bene, ma Freddie era oltre e ha portato tutto a un altro livello.|[[Brian May]] sull'esibizione dei Queen al [[Live Aid]].<ref name=G22/>}}
La partecipazione al Live Aid diede nuovo entusiasmo ai Queen, che grazie a questo successo tornarono nuovamente ad essere un gruppo coeso; se prima dell'evento Deacon disse "I Queen non sono più un gruppo realmente unito ma quattro individualità che lavoravano insieme." dopo il 13 luglio affermò "Il Live Aid ci ha totalmente rivitalizzati, restituendoci l'entusiasmo di un tempo".<ref name=G22/> Subito dopo il concerto londinese, cominciarono a progettare un nuovo album; il 4 novembre il gruppo pubblicò il singolo ''[[One Vision]]'', ispirato al famoso discorso di [[Martin Luther King Jr.]]<ref name=G22/> Nella primavera [[1986]], Mercury e Deacon parteciparono al musical ''[[Time (musical)|Time]]'' di [[Dave Clark (musicista)|Dave Clark]].<ref name=A23>{{Cita|Riva, 2005|p. 23}}</ref> Durante le prime sessioni di prove, la band venne contattata dal regista [[Russel Mulcahy]], per commissionare loro una [[colonna sonora]] per il suo primo film. Dopo aver accettato l'incarico, cominciarono a registrare brani adatti alla trama, oltre che alcuni videoclip, diretti da Mulcahy, di tracce come ''[[A Kind of Magic (singolo)|A Kind of Magic]]'', il cui singolo raggiunse la prima posizione in 35 stati.<ref name=G22/>
 
L'album ''[[A Kind of Magic]]'' uscì il 2 giugno 1986, posizionandosi subito al primo posto delle classifiche britanniche, posizione che occuperà per 13 settimane consecutive, vincendo due dischi di platino.<ref name=A23/> Il disco si presenta come una colonna sonora di ''[[Highlander - L'ultimo immortale]]'', rappresentando allo stesso tempo un lavoro autonomo e svincolato dal film:<ref name=G22/> i Queen continuano ciò che avevano intrapreso con ''The Works'', basandosi sulle caratteristiche glam del gruppo e attingengo nuovamente al pop (''[[A Kind of Magic]]''), all'hard rock (''[[Princes of the Universe]]'', ''[[One Vision]]'',''[[Gimme the Prize]]''), all'arena rock (''[[Friends Will Be Friends]]'') e alle ballate melodiche (''[[One Year of Love]]''), utilizzando anche un'[[orchestra sinfonica]] in ''[[Who Wants to Live Forever]]''. ''A Kind of Magic'' risulta un album intenso, potente, creativo e completo, in cui ciascun membro dei Queen scrive il testo di uno dei 4 singoli (''A Kind of Magic'', ''One Vision'', ''Friends Will Be Friends'' e ''Who Wants to Live Forever'').<ref name=G22b>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 22-23}}</ref>
[[File:Montserrat Caballé.jpg|thumb|left|[[Montserrat Caballé]], soprano spagnolo che collaborò con Mercury nel 1988 in ''[[Barcelona (album)|Barcelona]]'']]
Il 6 giugno i Queen cominciarono a [[Stoccolma]] il ''[[Magic Tour]]'';<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen/magic.html|titolo=Queen live on tour: Magic tour|editore=Queen Concerts|accesso=5-5-2011}}</ref> questo fu il loro tour più grande e spettacolare, molto più avanzato e sfarzoso dei precedenti, con il palco più grande mai costruito e un impianto luci altamente computerizzato.<ref name=G23>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 23}}</ref> La tournée, nelle 26 date, raccolse circa un milione di spettatori; in Gran Bretagna, oltre 400.000 fan comprarono i biglietti per le sole sei date disponibili, stabilendo un ulteriore record assoluto.<ref name=G23/> L'11 e 12 luglio tornarono a suonare al Wembley Stadium, davanti entrambe le serate a 70.000 persone; questi divennero due dei loro concerti più famosi e celebrati.<ref name=QOR/> Qui Freddie concluse lo spettacolo, sulle note di ''God Save the Queen'', vestito da re, con pelliccia e corona.<ref name=G23/>
 
Il 27 luglio suonarono a [[Budapest]], risultando la prima band rock ad esibirsi oltre la cortina di ferro.<ref name=G23/> L'ultimo spettacolo della tournée era inizialmente fissato per [[Marbella]], in [[Spagna]]; in seguito il produttore [[Harvey Goldsmith]] riuscì ad organizzare una data nel [[Knebworth Park|parco]] di [[Knebworth]], per il 9 agosto 1986. Qui Freddie Mercury si [[Queen Live at Knebworth Park|esibì per l'ultima volta]] con i Queen in una delle sue prestazioni vocali più apprezzate, con 120.000 fan come spettatori.<ref name=A23/> Questa risultò essere una delle loro esibizioni più spettacolari e grandiose;<ref name=G23/> alcuni brani suonati dal vivo furono riportati nella raccolta ''[[Live Magic]]''.<ref name=QOR/> Nel party successivo all'esibizione, Mercury fece inutire che quello sarebbe stato il loro ultimo concerto, alimentando le voci riguardanti lo scioglimento della band.<ref name=A23/>
 
Alla fine del 1986, proprio mentre la [[EMI]] decise di pubblicare ''[[Live Magic]]'', selezionando e rimontando alcuni momenti dell'ultimo tour<ref name=G20/>, il gruppo decise di concedersi una seconda pausa di riflessione, fermandosi per tutto il [[1987]]; John Deacon, in preda allo stress per i continui spostamenti dovuti alle varie tappe dei tour, arrivò sull'orlo di un collasso nervoso.<ref name=QOR/> In questo lasso di tempo, Mercury cominciò a parlare dell'[[AIDS]], dichiarandosi pubblicamente terrorizzato dal suo dilagare;<ref name=A25>{{Cita|Riva, 2005|p. 25}}</ref> tuttavia egli ha già contratto l'[[HIV]], nonostante i test dell'epoca si rivelassero negativi.<ref name=G23/> Freddie, dopo aver inciso una [[cover]] di ''[[The Great Pretender]]'' dei [[The Platters|Platters]],<ref>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 23-24}}</ref> collaborò inoltre con la cantante lirica [[Montserrat Caballé]] per registrare l'album ''[[Barcelona (album)|Barcelona]]'', la cui canzone omonima divenne 5 anni dopo l'inno dei [[Giochi olimpici]] di [[Giochi della XXV Olimpiade|Barcellona 1992]].<ref name=G24>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 24}}</ref> Taylor fondò i [[The Cross]], progetto parallelo ai Queen, che pubblicarono il primo album, ''[[Shove It]]'', nel gennaio 1988,<ref name=G24/> mentre May produsse il primo album dei [[Bad News]].<ref name=A25/> Il 15 aprile 1987, i Queen ricevettero l'[[Ivor Novello Awards]] per il loro "fondamentale contributo alla musica inglese".<ref name=QOR/>
 
===Gli ultimi album e la morte di Mercury (1988-1992)===
Nel [[1988]], i Queen si ritrovarono in studio, cominciando a lavorare ad un nuovo disco; i quattro adottarono nuove regole per la registrazione del materiale, per cui ogni brano venne accreditato con la dicitura "parole e musica dei Queen", evitando così i dissidi che erano sorti tra i quattro soprattutto nella scelta dei singoli;<ref name=G24/> tutte le nuove tracce vennero dunque discusse e realizzate in comune. La copertina di ''[[The Miracle (album Queen)|The Miracle]]'', anticipato dal singolo ''[[I Want It All]]'', esemplificò la ritrovata coesione della band.<ref name=G24/> Il loro ultimo lavoro, che contenne cinque singoli, si piazzò al primo posto in Inghilterra, dove vinse in una settimana il disco di platino,<ref name=A26>{{Cita|Riva, 2005|p. 26}}</ref> ed in altre nazioni, mostrando ulteriormente la varietà dei generi musicali presenti nel loro repertorio, personalizzate con le sonorità tipiche dei Queen, dal pop rock di ''[[Breakthru]]'' al pop di ''[[The Miracle (singolo Queen)|The Miracle]]'', dall'hard rock di ''[[Scandal (singolo)|Scandal]]'' e ''[[I Want It All]]'' al funky di ''[[The Invisible Man (singolo)|The Invisible Man]]''.<ref>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 24-25}}</ref>
[[File:Queen 1984 0009.jpg|thumb|[[Freddie Mercury]] in un concerto del 1984]]
Alla fine di novembre, i Queen, galvanizzati dal successo di ''The Miracle'', che risollevò dopo alcuni anni le loro quotazioni negli Stati Uniti, dichiararono alla stampa di essere nuovamente pronti a rientrare in studio.<ref name=G25>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 25}}</ref> Tuttavia l'assenza di un tour e le sempre più rare apparizioni di Freddie in pubblico alimentarono le speculazioni dei media sulla salute del cantante; Mercury, decidendo di mantenere la notizia segreta, per proteggere la propria privacy dalla stampa scandalistica britannica, si limitò a dire che la decisione di non compiere un tour era dovuta alla voglia di rompere il binomio album/tour degli anni passati.<ref name=G25/>
 
Nel [[1989]], May e Taylor parteciparono a [[Rock Aid Armenia]], progetto a favore delle vittime del [[Terremoto dello Spitak del 1988|terremoto del 1988]].<ref name=A26/> Il 4 dicembre uscì ''[[Queen At The Beeb]]'', un album live comprendente otto canzoni registrate dal quartetto in 2 sessioni negli studi della [[BBC]] nel 1973. Nel [[1990]], anno in cui si festeggiò il ventennale della carriera dei Queen con una festa monumentale a base di luci laser, le voci su Mercury malato di AIDS divennero sempre più insistenti, in seguito ad una apparizione in pubblico del cantante il 18 febbraio, per una premiazione per il contributo dato alla musica britannica ai [[BRIT Awards 1990|BRIT Awards]], in cui apparve molto dimagrito e provato,<ref name=G25/> e alla morte per AIDS di Nicolai Grishanovitch, un amico del cantante; per cercare di ridurre queste voci, il cantante esibì un test negativo alla malattia.<ref name=A26/> Sempre nel 1990, il gruppo decise inoltre di lasciare la Capitol Records e di cambiare casa discografica per quanto riguarda la distribuzione in Nord America; la scelta cadde sulla ''[[Hollywood Records]]''.<ref name=A26/> A marzo dello stesso anno, uscì il secondo album dei The Cross, ''[[Mad, Bad and Dangerous to Know (The Cross)|Mad, Bad and Dangerous to Know]]''.<ref name=A26/>
 
Nonostante fosse molto debilitato dalla malattia, Mercury non abbandonò la sua attività con il gruppo e il 14 gennaio [[1991]], venne pubblicato ''[[Innuendo]]''.<ref name=G25/> Sia ''[[Innuendo (singolo)|l'omonima canzone]]'' nel Regno Unito sia ''[[Headlong]]'' negli Stati Uniti, primi singoli del disco, ebbero un notevole successo; il primo, che arrivò a vendere in una settimana oltre 100.000 copie,<ref name=G25/> rappresenta una piccola [[opera rock]], composta di varie parti tra cui un assolo di [[flamenco]] eseguito da [[Steve Howe]] e May e collegata direttamente a ''Bohemian Rhapsody''.<ref name=G25/> Il disco, pubblicato il 4 febbraio, segna un parziale ritorno dei Queen alle origini, "chiudendo idealmente il cerchio artistico della band" e abbandonando l'anima pop-dance degli anni precedenti; "lo stile musicale degli anni '70 venne recuperato e rinnovato, fondendosi con nuove sonorità, rappresentando una raggiunta maturità compositiva e musicale".<ref name=G25/> ''Headlong'' e ''The Hitman'' ripresentano l'anima hard delle "regine", unite al valzer da teatro ''[[I'm Going Slightly Mad]]'', al pop rock di ''I Can't Live with You'' e al soft rock di ''[[These Are the Days of Our Lives]]''.<ref>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 25-26}}</ref>
 
Ad inizio maggio, i Queen tornarono a Montreaux per ritornare subito al lavoro di un nuovo album.<ref name=G25/> May iniziò inoltre un tour radiofonico in Nord America, per promuovere il nuovo ''sound'' della band; il chitarrista ebbe un'ottima accoglienza, dimostrando i progressi dei rapporti con il pubblico statunitense, dovuti anche alla mediazione della nuova casa discografica.<ref name=QOR/> Ad ottobre venne pubblicato ''[[Greatest Hits II (Queen)|Greatest Hits II]]'', una sorta di continuazione del precedente ''Greatest Hits'', comprendente 17 canzoni degli [[anni 1980|anni ottanta]] dei Queen e posizionandosi al primo posto in classifica. Per promuovere questa compilation, uscì un nuovo singolo, ''[[The Show Must Go On (Queen)|The Show Must Go On]]'', tratto da ''Innuendo''. Questa antologia venne nuovamente accompagnata da una raccolta di video, il [[Greatest Flix II]].<ref name=QOR/>
[[File:Elton John performing, 2008 1.jpg|170px|thumb|left|[[Elton John]], molto amico di Mercury, suonò al [[Freddie Mercury Tribute Concert]].]]
Nel corso degli ultimi mesi del 1991, le voci riguardanti una grave malattia di Mercury si fecero più pressanti, confermate anche dall'aspetto sofferente del cantante nelle rare occasioni in cui appare in pubblico. Il 23 novembre 1991, Freddie Mercury decise di annunciare ufficialmente, attraverso un comunicato, di essere risultato positivo al test dell'HIV e di essere malato di AIDS.<ref name=G26>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 26}}</ref> Il [[24 novembre|giorno seguente]] Freddie scomparve prematuramente all'età di 45 anni, a causa di una [[broncopolmonite]] fomentata dall'AIDS, nella sua casa di [[Earls Court]].<ref name=G26/>
 
Tributi e messaggi di cordoglio cominciarono ad arrivare da tutto il mondo, con numerosi fan che si radunarono per tutta la notte davanti la sua abitazione;<ref name=G26/> tra le ultime volontà, Mercury dichiarò di voler contribuire al sostegno del [[Terence Higgins Trust]], una delle più importanti associazioni impegnate nella lotta contro l'Aids.<ref name=G26/> Per commemorare il cantante, May scelse di pubblicare un singolo contenente ''[[Bohemian Rhapsody]]'' e ''[[These Are the Days of Our Lives]]'', i cui proventi verranno donati all'associazione; questo, che venne stampato nel giro di una settimana, vendette oltre 100.000 copie in soli sette giorni, arrivando alla prima posizione delle classifiche inglesi e risultando il singolo più venduto nel Natale di quell'anno.<ref name=QOR/> Il videoclip di ''These Are the Days of Our Lives'' fu l'ultimo girato da Freddie Mercury, il 31 maggio 1991, ma rimasto inedito fino ad allora.<ref name=G25/>
 
I restanti membri dei Queen, alla notizia della morte del loro amico, vennero colpiti da un intenso dolore; tra la fine dell'anno e gli inizi del [[1992]], i tre decidettero di prendersi una pausa, per riflettere sul proprio futuro.<ref name=G26/> Ad aprile, May, Taylor e Deacon organizzarono un grande concerto dedicato alla memoria di Mercury nello stadio di Wembley, con numerosi artisti internazionali tra cui [[Tony Iommi]], [[Metallica]], [[Guns N' Roses]], [[David Bowie]], [[Roger Daltrey]], [[Robert Plant]], [[George Michael]], [[Elton John]], [[Annie Lennox]], [[Liza Minnelli]], [[Extreme]], [[Def Leppard]] e [[Zucchero (cantante)|Zucchero]];<ref>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|pp. 26-27}}</ref><ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenconcerts.com/detail/live/1129/brian-may-roger-taylor-john-deacon-live-20-04-1992-wembley-stadium-london-uk-freddie-mercury-tribute.html|titolo=20.04.1992 - Guest appearance: Brian May + Roger Taylor + John Deacon live in Wembley Stadium, London, UK (Freddie Mercury Tribute)|editore=Queen Concerts|accesso=5-5-2011}}</ref> i biglietti per questo evento terminarono in meno di sei ore. Il mega-concerto in stile glam, denominato [[Freddie Mercury Tribute Concert]], si svolse il 20 aprile 1992 e venne visto in televisione da oltre un miliardo di persone.<ref name=G27>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 27}}</ref> Il concerto, oltre che per l'eccezionalità dell'evento musicale, si segnalò per l'aver richiamato il mondo sul dramma dell'AIDS.<ref name=QOR/>
 
===Gli album postumi (1992-2003)===
[[Immagine:Picswiss VD-45-06.jpg|thumb|La statua di Mercury sulle rive del [[Lago di Ginevra]] a [[Montreux (Svizzera)|Montreux]], [[Svizzera]]; questa, usata per la copertina di ''[[Made in Heaven]]'', rappresenta il cantante al concerto di Wembley del 1986.]]
Gli anni successivi alla morte di Mercury sono stati gli anni più duri della band; infatti, nonostante le numerosi crisi che li avevano visti protagonisti, nessuno aveva mai considerato possibile l'idea di uno scioglimento definitivo.<ref name=G27/> May e Taylor cercarono dunque di far riacquistare al gruppo una propria identita; il chitarrista pubblicò ''[[Back to the Light]]'' nel settembre 1992, cominciando una serie di tour di buon successo, testimoniati dall'album ''[[Live at the Brixton Academy (Brian May)|Live at the Brixton Academy]]'' del [[1994]]. Il batterista invece compose alcune canzoni, pubblicate poi in ''[[Happiness?]]'' nel 1994.<ref name=G27/> Nell'estate 1992, la EMI pubblicò ''[[Live at Wembley '86]]'', l'edizione integrale del concerto di Wembley del 1986, che fu parte del [[Magic Tour]]. Quando superarono lo shock della morte del cantante,<ref name=G28>{{Cita|Felsani, Primi, 2006|p. 28}}</ref> i tre membri restanti dei Queen si ritrovarono, valutando la possibilità di realizzare un ultimo album con il nome Queen, utilizzando alcune parti vocali che Mercury aveva già registrato, quando, molto malato, poteva cantare solo poche ore al giorno.<ref name=G27/>
 
Nel [[1995]], uscì ''[[Made in Heaven]]'', che riportò i Queen ai primi posti delle classifiche di vendita. Il disco contenne le ultime tracce vocali di Mercury registrate poco prima di morire, come ''[[Too Much Love Will Kill You]]'', ''[[A Winter's Tale]]'', ''[[You Don't Fool Me]]'' e ''[[Made in Heaven#Mother Love|Mother Love]]'', che pare il cantante sia stato costretto a registrare da seduto a causa delle condizioni che gli aveva recato la sua malattia, e alcune vecchie tracce rielaborate non pubblicate negli album precedenti, come ''My Life Has Been Saved''; la stessa ''title track'' era concepita per ''The Works''.<ref name=G28/> La traccia d'apertura ''It's A Beautiful Day'', un assolo di piano accompagnato dalla sola voce di Mercury, è il brano più esemplificativo dell'album, concepito come disco celebrativo degli anni passati dei Queen;<ref name=G28/> ''[[Let Me Live]]'' fu invece la prima canzone in cui Mercury, May e Taylor cantarono insieme.<ref name=G28/>
 
Nel [[1997]], fu pubblicato ''[[Queen Rocks]]'', una compilation che raccoglie i maggiori successi rock della band, tra cui ''Stone Cold Crazy'', ''One Vision'', ''Hammer to Fall'' e ''I Want It All''.<ref name=QOR/> Tra i brani di questo disco vi è anche ''No-One But You'', primo e unico brano inedito creato dai tre rimanenti membri della band, con l'alternarsi alla voce di Brian May e di Roger Taylor, in memoria di Mercury e di [[Lady Diana]], scomparsa in quell'anno; questo fu l'ultimo brano in cui [[John Deacon]] suonò il basso per i Queen.<ref name=QOR/> La sua ultima apparizione con il resto della band risale al 17 gennaio 1997, al ''Ballet for Life - Music by Queen & Mozart'' tenutosi a [[Parigi]].<ref>{{Cita web|url=http://www.queenfreddie.com/queen-biografia.html|titolo=Queen - Biografia|editore=Queenfreddie.com|accesso=6-5-2011}}</ref> Da allora, Deacon vive in Inghilterra con la sua famiglia e lavora come piccolo imprenditore.<ref name=QOR/>
 
Nel [[1999]], uscì il ''[[Greatest Hits III]]'', una raccolta "per mantenere alto il nome Queen".<ref name=QOR/> Questo disco contenne tracce soliste di Freddie Mercury, come ''[[Living on My Own]]'' e ''Barcelona'', e di Brian May, come ''Driven by you''. Una versione [[remix]]ata di ''[[Under Pressure]]'' (unico singolo della raccolta) e vari duetti spiega l'insolito "+" presente sulla copertina dell'album accanto al nome "Queen"; ''Another One Bites the Dust'' è in questa occasione ripresa da [[Wyclef Jean]], mentre ''The Show Must Go On'' e ''[[Somebody to Love (Queen)|Somebody to Love]]'' vennero cantate rispettivamente da [[Elton John]] e [[George Michael]].<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenonline.com/en/the-band/discography/greatest-hits-iii/|titolo=Greatest Hits III|editore=Queenonline.com|accesso=6-5-2011}}</ref> Il 3 giugno [[2002]] May e Taylor vennero ospitati al [[Party at the Palace]] a [[Londra]], dove hanno suonato con [[Phil Collins]], [[Will Young]] e il cast del musical [[We Will Rock You (musical)|We Will Rock You]]. Nel [[2003]] invece sono stati ospitati al [[Pavarotti & Friends]].<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.brianmay.com/queen/pavarotti2003/pavarotti2003.html|titolo=Pavarotti 2003|editore=BrianMay.com|accesso=9-5-2011}}</ref>
 
===Queen + Paul Rodgers e il 40º anniversario (2004 – 2011)===
{{vedi anche|Queen + Paul Rodgers}}
[[File:2005 Queen + Paul Rodgers.jpg|thumb|left|[[Paul Rodgers]], [[Roger Meddows-Taylor|Roger Taylor]] e [[Brian May]] in un concerto dei [[Queen + Paul Rodgers]] del 2005]]
Nel 2004, Taylor ipotizzò l'organizzazione di un tour in [[Europa]] e negli [[Stati Uniti]] insieme a May e a l'ex cantante dei [[Free (gruppo musicale)|Free]] e dei [[Bad Company (gruppo musicale)|Bad Company]], [[Paul Rodgers]]. La tournée venne criticata per aver cercato di riesumare la band, pur senza la presenza di ben due membri degli originari Queen. Per una precisa scelta dei due membri della band, l'esperienza è stata chiamata [[Queen + Paul Rodgers]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://brianmay.com/queen/queennews/queennewsmar06c.html|titolo=Queen News March 2006|editore=Brianmay.com|accesso=6-5-2011}}</ref> per specificare come non si trattasse di un cambio di formazione. Da questo come da altri progetti della band senza Freddie Mercury, il bassista John Deacon si è sempre dissociato, pur riferendo la propria non ostilità verso tali operazioni.
 
Dunque nella primavera del 2005, i ''[[Queen + Paul Rodgers]]'' partirono per una tournée, il cui successo indusse May, Taylor e Rodgers a continuare l'avventura anche in Giappone e in Nord America, dove riscossero altrettanto successo. Il 19 settembre 2005, il tour europeo ''Queen + Paul Rodgers'' portò alla pubblicazione del doppio CD live ''[[Return of the Champions]]'', raccolta dei brani presenti in scaletta nei concerti del tour, comprendenti anche alcuni brani dei Free e dei Bad Company.<ref name=QOR/>
 
Il 15 agosto [[2006]], Brian May annunciò il ritorno dei Queen con la registrazione di un nuovo album di studio, dopo 12 anni di silenzio discografico.<ref>{{en}}{{Cita news|url=http://brianmay.com/brian/brianssb/brianssbaug06a.html#06|titolo=USA Convention Story and Queen and Paul Rodgers Heading Towards a Studio Assignation|data=15-8-2006|pubblicazione=Brianmay.com|accesso=6-5-2011}}</ref> May sostenne che sarebbe stato tutto materiale nuovo da non confrontare con quello degli anni precedenti;<ref>{{en}}{{Cita news|url=http://www.queenzone.com/queenzone/news_view.aspx?NEWS_ID=4176|titolo=Queen to tour in early 2008, according to lighting engineer|pubblicazione=Queenzone.com|data=19-4-2007|accesso=6-5-2011}}</ref> nel marzo [[2008]] vennero annunciati da parte del gruppo sia il lancio del nuovo album ''[[The Cosmos Rocks]]'', pubblicato successivamente il 15 settembre 2008 in Europa e il 14 ottobre in USA, sia il nuovo tour, che partì il 16 settembre 2008 e toccò 25 città. Nel maggio 2009 Rodgers e May sancirono la fine della collaborazione.<ref>{{en}}{{cita web|url=http://www.brianmay.com/whatsnew.html|titolo=Paul Rodgers: Done With Queen, Not Afrais Of Swine Flu|pubblicazione=Brian May.com|data=11-5-2009|accesso=11-5-2009}}</ref>
 
Nel novembre 2009, è uscita una nuova raccolta dei brani dei Queen, chiamata ''[[Absolute Greatest]]'', disponibile in diversi formati musicali, che raggiunse la terza posizione della classifica britannica.<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenonline.com/news/1439|titolo=Queen Online News|editore=Queenonline.com|accesso=6-5-2011}}</ref> Il 7 maggio [[2010]], i due musicisti annunciarono l'abbandono della EMI, loro casa discografica per 40 anni.<ref>{{Cita web|url=http://www.metallized.it/notizia.php?id=13486|titolo=Queen: passano dalla EMI alla Universal|editore=Metallized.it|accesso=6-5-2011}}</ref> May e Taylor hanno deciso di passare alla [[Island Records]], una succursale della [[Universal Music Group|Universal Music]] con un contratto da 10 milioni di sterline. Per la prima volta dalla fine degli anni 1980, i Queen hanno lo stesso distributore in tutto il mondo, in quanto l'Hollywood Records è anch'essa di proprietà della Universal.<ref>{{en}}{{Cita news|url=http://entertainment.timesonline.co.uk/tol/arts_and_entertainment/music/article7141990.ece|titolo=Can EMI pick up the pieces?|pubblicazione=Timesonline.co.uk|autore=Pete Paphides|data=2-6-2010|accesso=6-5-2011}}</ref> Il 25 marzo [[2011]] è uscito ''[[Songs for Japan]]'', una raccolta di canzoni di molti artisti internazionali, pubblicata per raccogliere fondi a favore delle vittime del [[terremoto e maremoto del Tōhoku del 2011]]; a questa iniziativa hanno partecipato anche i Queen con una rimasterizzazione di ''[[Teo Torriatte (Let Us Cling Together)]]''.<ref>{{Cita web|url=http://www.mtv.com/news/articles/1660688/songs-japan-includes-eminem-justin-bieber-lady-gaga-more.jhtml|titolo=Songs For Japan Includes Eminem, Justin Bieber, Lady Gaga And More|editore=MTV.com|lingua=en|accesso=6-5-2011}}</ref> Il 14 marzo 2011, sempre in occasione del 40° anniversario della band, vennero nuovamente pubblicati nel Regno Unito i primi cinque album dei Queen, mentre nel resto del mondo furono rimasterizzate delle edizioni deluxe.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.queenonline.com/en/news-archive/first-five-albums-re-released-today/|titolo=First Five Albums Re-Released Today!|data=14-3-2011|pubblicazione=Queenonline.com|accesso=28-9-2011}}</ref> Gli altri dischi della discografia della band sono stati pubblicati tra il 27 giugno ed il 5 settembre.<ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.queenonline.com/en/news-archive/press-release-second-five-albums-re-issued-13th-june/|titolo=Press Release: Second Five Albums Re-Issued on 27th June|data=5-4-2011|pubblicazione=Queenonline.com|accesso=28-9-2011}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|titolo=Press Release: Final Five Albums Re-Issued On 5th September|url=http://www.queenonline.com/en/news-archive/press-release-final-five-albums-re-issued-5th-september/|autore=|data=21-6-2011|pubblicazione=|accesso=}}</ref> Sempre per festeggiare i 40 anni dei Queen, Taylor ha organizzato ''Queen Extravaganza'', un concorso per i fans della band.<ref>{{Cita web|url=http://www.queenextravaganza.com/about/|titolo=The Show|editore=Queenextravaganza.com|lingua=en|accesso=28-9-2011}}</ref>
 
==Stile musicale==
[[File:Jimi Hendrix 1967.jpg|thumb|left|300px|[[Jimi Hendrix]], l'artista preferito da [[Freddie Mercury|Mercury]].<ref>{{Cita news|url=http://www.queenarchives.com/index.php?title=Freddie_Mercury_-_04-XX-1975_-_Circus_Magazine|titolo=Queen's Freddie Mercury Shopping For An Image In London|data=4-10-1975|pubblicazione=Circus Magazine|autore=Scott Cohen|accesso=6-5-2011}}</ref>]]
{{quote|Non è che ci dedichiamo in particolare alla musica "dura" o a quella "leggera", è semplicemente il nostro genere di musica.|[[Brian May]]}}
I Queen furono influenzati da numerosi artisti rock britannici, come [[Pink Floyd]], [[The Beatles]], [[The Rolling Stones]], [[The Who]] e [[Led Zeppelin]].<ref name=AMG/> Tra i cantanti più apprezzati da Mercury vi erano inoltre [[Elvis Presley]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/queen-p5205|titolo=Freddie Mercury|editore=All Music|accesso=4 maggio 2011}}</ref> [[Robert Plant]]<ref>{{Cita|Hodkinson, 2004|p. 127}}</ref> e [[Jimi Hendrix]],<ref>{{Cita|Hodkinson, 2004|p. 67}}</ref> oltre a [[Liza Minnelli]],<ref>{{Cita|Hodkinson, 2004|p. 144}}</ref> [[Eric Clapton]] e [[Aretha Franklin]].<ref>{{Cita|Hodkinson, 2004|pg. 48}}</ref> Lo stile glam della band, fatto da abiti bizzarri ed eccentrici, occhi truccati e unghie laccate, nacque alla fine degli [[anni 1960|anni sessanta]], ed ebbe come primi esponenti [[David Bowie]] e [[T. Rex (gruppo musicale)|T. Rex]].<ref>{{Cita|Brooks–Lupton, 2009|p. 21}}</ref>
[[File:Cuerpo.jpg|thumb|150px|La [[Red Special]], costruita da May nel [[1963]]]]
Nel corso della loro carriera, la band ha toccato varie forme di musica [[rock]] già consolidate nel panorama musicale; associati prevalentemente a ''sound'' [[progressive rock|progressive]], [[Art rock|art]] e [[glam rock]], attinsero tuttavia ai più svariati [[generi musicali]], passando dall'[[hard rock]] (''Hammer to Fall'') al [[pop rock]] (''A Kind of Magic''), dall'[[arena rock]] (''We Will Rock You'') all'[[heavy metal]] (''Stone Cold Crazy''), dal [[rock and roll]] (''Man on the Prowl'') al [[rock psichedelico]] (''Get Down Make Love'').<ref name=AMG/> Sperimentarono anche sonorità lontane dalla radice rock del quartetto, come [[blues]] (''See What a Fool I’ve Been''), [[dance rock]] (''Another One Bites the Dust''), [[gospel]] (''Let Me Live''), [[ragtime]] (''Bring Back That Leroy Brown''), [[funk]] (''Back Chat''), [[folk]] (''’39''), [[musica classica]] (''The Wedding March'') e raramente [[punk rock]] (''Sheer Heart Attack''), [[vaudeville]] (''Seaside Rendezvous''), [[rock sinfonico]] (''Who Wants to Live Forever''), [[rockabilly]] (''Crazy Little Thing Called Love''), [[dixieland]] (''Good Company'') e [[Calypso (genere musicale)|calypso]] (''Who Needs You'').<ref name=AMG/><ref name=QOR/>
 
Uno degli elementi distintivi della musica della band sono le armonie vocali, costituite generalmente dalle voci di May, Mercury e Taylor e presenti soprattutto nei loro primi dischi come ''[[A Night at the Opera (Queen)|A Night at the Opera]]'' e ''[[A Day at the Races]]''. La sperimentazione sonica ha caratterizzato pesantemente le canzoni dei Queen; ad esempio, erano noti anche per i loro [[Registrazione multitraccia|canti multitraccia]], allo scopo di imitare, attraverso le sovraincisioni, il suono di un grande coro.<ref>{{Cita|Hodkinson, 2004|p. 192}}</ref>
 
Molte canzoni scritte dal gruppo britannico videro la partecipazione dei fan, come in ''[[We Will Rock You]]'' e ''[[We Are the Champions]]''.<ref>{{en}}{{en}}{{Cita web|url=http://queen.musichall.cz/en/albums/news-of-the-world.html|titolo=Albums: News Of The World|editore=Queen.musichall.cz|accesso=1-5-2011}}</ref> Alcuni critici hanno inoltre sottolineato la teatralità, musicale oltre che scenica, dei Queen e delle loro opere; questo è dovuto principalmente all'uso della [[Red Special]] di May, agli elaborati cori vocali, alla potenza espressiva della voce di Mercury e al ritmo scandito da Taylor, oltre che all'armoniosa diversità dei brani della band.<ref>{{Cita web|url=http://www.scaruffi.com/vol3/queen.html|titolo=The History of Rock Music - Queen|editore=Scaruffi.com|accesso=4-5-2011}}</ref>
 
===I testi===
Nello sviluppo dei brani, benché tutti i quattro membri della band venissero considerati allo stesso modo, Freddie Mercury e Brian May sono i principali autori dei pezzi dei Queen;<ref name=F/> infatti, su un totale di 180 tracce, il cantante ha composto 51 canzoni e il chitarrista 46, mentre Roger Taylor e John Deacon sono fermi rispettivamente a 22 e 14 brani. A partire dall'album ''[[The Miracle (album Queen)|The Miracle]]'' del 1989, tutti i brani del gruppo vennero accreditati con la dicitura "parole e musica dei Queen", per cui 35 tracce non hanno un autore ben definito.<ref name=G24/> 8 canzoni invece sono sorte dalla collaborazione di due membri della band.
 
Tra i brani che hanno un autore esterno al gruppo vi sono;
* ''[[Queen_(album)#Doing_All_Right|Doing All Right]]'' dell'album ''[[Queen (album)|Queen]]'' (1973) risale al tempo della collaborazione tra May e [[Tim Staffel]] negli [[Smile (gruppo musicale)|Smile]].<ref>{{en}}{{cita web|url=http://qliverecordings.tripod.com/early/smile.html|titolo=Early Queen Recordings - Registrazioni in studio degli Smile (giugno 1969)|accesso=5-7-2007|editore=Qliverecordings.tripod.com}}</ref>
* ''[[Under Pressure]]'', inserita in ''[[Hot Space]]'' (1982), è frutto dalla collaborazione tra i Queen e [[David Bowie]], incontratisi presso i [[Mountain Studios]] di Montreux.
* ''[[Too Much Love Will Kill You]]'' è stata scritta da May, Elizabeth Lamers e [[Frank Musker]] ed inserita in ''[[Made in Heaven]]'' (1995)
* ''[[Innuendo#All_God.27s_People|All God's People]]'' dell'album ''[[Innuendo]]'' (1991) venne scritta da Mercury, con [[Mike Moran]] come co-autore.
 
===Influenze su altri artisti===
[[File:Metallica Sacramento.jpg|thumb|I [[Metallica]], tra le band maggiormente influenzate dalle musiche dei Queen.<ref name=Me/>]]
Inizialmente disprezzati da molti critici, soprattutto negli [[Stati Uniti d'America]], i Queen sono stati in seguito rivalutati per aver influito su vari artisti successivi di vari generi, come glam rock, hard rock, heavy metal, pop rock, progressive rock e pop;<ref name=AMG/> molti musicisti, di differente stile, nazione o generazione, hanno dichiarato di ispirarsi in buona parte al gruppo londinese. Tra gli artisti che hanno citato la band per la loro influenza vi sono [[Ben Folds Five]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/p359896|titolo=Ben Folds Five|editore=All Music|accesso=1-5-2011}}</ref> [[Blind Guardian]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://metal-observer.com/articles.php?lid=1&sid=4&id=4487|titolo=Blind Guardian - From Middle-Earth to the opera - November 2002|editore=Metal Osberver|accesso=1-5-2011}}</ref> [[Def Leppard]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/p4062|titolo=Def Leppard|editore=All Music|accesso=1-5-2011}}</ref> [[Dream Theater]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/dream-theater-p17134|titolo=Dream Theater|editore=All Music|accesso=1-5-2011}}</ref> [[Extreme]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/p4215|titolo=Extreme|editore=All Music|accesso=1-5-2011}}</ref> [[Foo Fighters]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://rockhall.com/inductees/queen/transcript/dave-grohl-and-taylor-hawkins-/|titolo=Day Grohl and Taylor Hawking induct Queen|editore=Rockhall.com|accesso=1-5-2011}}</ref> [[Frankie Goes to Hollywood]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/frankie-goes-to-hollywood-p4304|titolo=Frankie Goes to Hollywood|editore=All Music|accesso=5-5-2011}}</ref> [[Guns N' Roses]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/p4416|titolo=Guns N' Roses|editore=All Music|accesso=1-5-2011}}</ref> [[Helloween]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/p4471|titolo=Helloween|editore=All Music|accesso=5-5-2011}}</ref> [[Judas Priest]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queencuttings.com/dblog/articolo.asp?articolo=189|titolo=2006.10.xx - Classic Rock - UK - Freddie 60th tribute - Queen|editore=Queencuttings.com|accesso=5-5-2011}}</ref> [[Kansas (gruppo musicale)|Kansas]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/p4655|titolo=Kansas|editore=All Music|accesso=1-5-2011}}</ref> [[Katy Perry]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/katy-perry-p1010533|titolo=Katy Perry|editore=All Music|accesso=5-5-2011}}</ref> [[Keane]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.keaneshaped.co.uk/faq/#influences|titolo=Keane FAQ|editore=Keaneshaped.co.uk|accesso=5-5-2011}}</ref> [[Iron Maiden]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/iron-maiden-p4560|titolo=Iron Maiden|editore=All Music|accesso=5-5-2011}}</ref> [[Manic Street Preachers]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/manic-street-preachers-p13595/|titolo=Manic Street Preachers|editore=All Music|accesso=5-5-2011}}</ref> [[Marilyn Manson]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/marilyn-manson-p45021|titolo=Marilyn Manson|editore=All Music|accesso=1-5-2011}}</ref> [[Metallica]],<ref name=Me>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/p4906|titolo=Metallica|editore=All Music|accesso=1-5-2011}}</ref> [[George Michael]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/george-michael-p4909|titolo=George Michael|editore=All Music|accesso=1-5-2011}}</ref> [[Mika]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/entertainment/6231243.stm|titolo=Sound of 2007: Mika|autore=Emma Jones|editore=All Music|accesso=1-5-2011}}</ref> [[Muse (gruppo musicale)|Muse]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/muse-p142116|titolo=Muse|editore=All Music|accesso=1-5-2011}}</ref> [[My Chemical Romance]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/my-chemical-romance-p533805|titolo=My Chemical Romance|editore=All Music|accesso=5-5-2011}}</ref> [[Panic at the Disco]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/p741835|titolo=Panic at the Disco|editore=All Music|accesso=5-5-2011}}</ref> [[Queensrÿche]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/queensrche-p5206|titolo=Queensrÿche|editore=All Music|accesso=5-5-2011}}</ref> [[Radiohead]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/radiohead-p41092|titolo=Radiohead|editore=All Music|accesso=5-5-2011}}</ref> [[Robbie Williams]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/p203667|titolo=Robbie Williams|editore=All Music|accesso=5-5-2011}}</ref> [[Steve Vai]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/p5736|titolo=Steve Vai|editore=All Music|accesso=5-5-2011}}</ref> [[Styx (gruppo musicale)|Styx]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/p5550|titolo=Styx|editore=All Music|accesso=1-5-2011}}</ref> [[Sweet]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/p5574|titolo=Sweet|editore=All Music|accesso=1-5-2011}}</ref> [[The Ark]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/the-ark-p515357|titolo=The Ark|editore=All Music|a ccesso=1-5-2011}}</ref> [[The Darkness]]<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/the-darkness-p572345|titolo=The Darkness|editore=All Music|accesso=5-5-2011}}</ref> [[The Smashing Pumpkins]]
<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/artist/p5462|titolo=Smashing Pumpkins|editore=All Music|accesso=1-5-2011}}</ref>
e [[Trivium (gruppo musicale)|Trivium]].<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.classicrockmagazine.com/features/video_of_the_day/trivium_s_matt_heafy_chooses/|titolo=Trivium’s Matt Heafy chooses his top five Queen songs|editore=ClassicRockMagazine.com/|accesso=1-5-2011}}</ref>
 
[[Michael Jackson]], amico di [[Freddie Mercury]] nei primi [[Anni 1980|anni ottanta]], citò l'album ''Hot Space'' come ispirazione per ''[[Thriller (album)|Thriller]]'', a cui doveva partecipare anche Mercury stesso.<ref>{{es}}{{Cita news|url=http://www.elperiodicoextremadura.com/noticias/noticia.asp?pkid=341044|titolo=`Thriller´, de Michael Jackson, sigue imbatido 25 años después|pubblicazione=El Periódico Extremadura|autore=Nando Cruz|data=3-12-2007|accesso=1-5-2011}}</ref> Il gruppo è stato anche considerato ispiratore del [[metal neoclassico]] dal chitarrista [[Yngwie Malmsteen]].<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.metalstorm.ee/bands/bandmember.php?member_id=850|titolo=Yngwie Malmsteen|editore=Metal Storm|accesso=1-5-2011}}</ref> Inoltre, [[Lady Gaga]], nel 2009, ha dichiarato che il suo nome d'arte è un chiaro riferimento a [[Radio Ga Ga]] dei Queen.<ref>{{en}}{{cita web|url=http://dancemusic.about.com/od/artistshomepages/a/LadyGagaInt.htm|titolo=Interview with LadyGaGa|editore=Dancemusic.about.com|accesso=6-5-2008|lingua=en}}</ref>
 
Numerose canzoni dei Queen sono stesso state riprodotte come cover da altri artisti; nel 1991 i [[Metallica]] realizzarono una reinterpretazione di ''[[Stone Cold Crazy]]'', da ''Sheer Heart Attack'' del 1974, brano spesso citato come predecessore dello [[speed metal|speed]] e del [[thrash metal]].<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmetallica.com/info/awards.php|titolo=Metallica - Awards|editore=AllMetallica.it|accesso=5-5-2011}}</ref> Altri artisti hanno registrato in studio nuove versioni dei brani della band britannica, come [["Weird Al" Yankovic]] (''Another One Bites the Dust''), [[The Braids]] (''Bohemian Rhapsody''), [[Laibach (gruppo musicale)|Laibach]] (''One Vision''), [[Nine Inch Nails]] (''Get Down, Make Love''), [[Lemmy Kilmister]] (''Tie Your Mother Down''), Yngwie Malmsteen (''Keep Yourself Alive''), [[Dwight Yoakam]] (''Crazy Little Thing Called Love''), [[Travis]] (''Killer Queen'') e [[The Flaming Lips]] (''Bohemian Rhapsody'').
 
==I concerti==
{{quote|La nostra musica è sempre stata molto coinvolgente, capace di unire le persone e abbracciare una folla in un comune stato di gioia ed esaltazione; è esattamente quello che succede in un evento sportivo, per esempio in una partita di calcio, solo che con noi sono tutti dalla stessa parte|Brian May}}
[[Immagine:Queen 12041982 01 800b.jpg|thumb|left|275px|Il concerto della band a Drammenshallen, Norvegia, del 12 aprile 1982]]
Dal 1970 al 1986, i Queen sono stati protagonisti di 707 concerti, diventando una delle band di maggior successo dal vivo degli anni settanta ed ottanta. La prima esibizione in pubblico si tenne a [[Truro]] il 27 giugno 1970, in un concerto di beneficenza per la [[Croce rossa]], quando Mercury, Taylor e May erano completati da [[Mike Grose]].<ref name=G9/> L'[[Queen Live at Knebworth Park|ultimo concerto]] tenuto dai Queen al completo, prima che la malattia debilitasse Mercury, fu quello di [[Knebworth]] il 9 agosto 1986, davanti a 120.000 spettatori.<ref name=G23/> Dal 1973, con l'uscita del primo album ''[[Queen (album)|Queen]]'', fino al 1986 dopo ''[[A Kind of Magic]]'', la band organizzava un tour dopo ogni album. Questa consuetudine fu poi interrotta sul finire degli anni ottanta, a causa dei primi sintomi della malattia di Mercury.<ref name=G25/> I Queen tennero negli Stati Uniti quasi 250 concerti e nel Regno Unito circa 200; in questa classifica, vi sono in seguito Germania e Giappone, rispettivamente con 55 e 51 spettacoli. L'esibizione con il maggior numero di spettatori si tenne nel 1985 a [[Rio de Janeiro]] per ''[[Rock In Rio]]'', con circa 250.000 paganti.<ref name=G21/> Il concerto con la minore affluenza invece fu quello del 28 gennaio 1972 nel [[Bedford College (Londra)|Bedford College]] di Londra, dove il gruppo si esibì davanti a 6 persone.<ref>{{Cita|Gunn, 1992|p. 54}}</ref>
 
Il gruppo, per l'importanza che attribuivano alle esibizioni live, diedero molta enfasi alla costruzione della loro concerti; la prima metà della scaletta era caratterizzata da canzoni hard rock e da brani veloci, seguita da pezzi più tranquilli, oltre che improvvisazioni soliste di May o Taylor, per concedere brevi pause all'evento, per poi tornare a brani emotivamente più impegnativi e ai loro cavalli di battaglia.<ref name=QC>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenconcerts.com/live/queen.html|titolo=Queen on Tour|editore=Queen Concerts|accesso=6-5-2011}}</ref> [[Freddie Mercury]] voleva che ogni esibizione della band fosse uno spettacolo unico e originale, avvicinandolo ad un'opera teatrale, grazie anche alle sue doti di improvvisazione, oltre che degli altri membri del gruppo; i molti costumi stravaganti accompagnarono un catalogo di canzoni imponente e molto vario, utilizzando sistemi audio multipli, enormi apparecchi di illuminazione e numerosi effetti speciali, con notevoli giochi di luci, nebbia artificiale e fuochi d'artificio.<ref name=QC/><ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenconcerts.com/lighting-rigs/1974-sha.html|titolo=Lighting rig|editore=Queen Concerts|accesso=6-5-2011}}</ref> Come cantante, Freddie Mercury era capace di creare uno stretto legame con il pubblico, caratteristica ammirata da numerosi artisti come [[Bob Geldof]], [[David Bowie]], [[George Michael]], [[Kurt Cobain]] e [[Robbie Williams]]. Mercury sapeva interagire con il pubblico, facendolo realmente partecipare al concerto, indipendentemente dalle dimensioni della manifestazione, riuscendo, con la sua dinamicità e le sue danza, ad affascinare e conquistare il pubblico; il microfono, che spostava per tutto il palco, che doveva essere necessariamente grande (talvolta era anche composto da scale e rampe), veniva usato per le sue coreografie e divenne parte integrante della sua presenza scenica.<ref name=QOR/>
 
===I tour===
{{MultiCol}}
* 1973 - [[Queen I Tour]] (Regno Unito, Europa, con Mott the Hoople)
* 1973-1974 - [[Queen II Tour]] (Inghilterra, Stati Uniti, con Mott the Hoople)
* 1974-1975 - [[Sheer Heart Attack Tour]] (Inghilterra, Europa, Stati Uniti, Giappone)
* 1975-1976 - [[A Night at the Opera Tour]] (Inghilterra, Stati Uniti, Giappone)
* 1976 - [[Summer Gigs 1976]] (Regno Unito)
* 1977 - [[A Day at the Races Tour]] (Europa, Stati Uniti, Canada)
* 1977 - [[News of the World Tour]] (Stati Uniti, Canada, Europa)
{{ColBreak}}
* 1978 - [[Jazz Tour]] (Stati Uniti, Canada, Inghilterra)
* 1979 - [[Live Killers Tour]] (Europa, Giappone)
* 1979 - [[Crazy Tour]] (Regno Unito)
* 1980 - [[The Game Tour]] (Stati Uniti, Canada, Europa, Sud America)
* 1982 - [[Hot Space Tour]] (Europa, Canada, Stati Uniti, Giappone)
* 1984 - [[The Works Tour]] (Europa, Bophuthatswana, Brasile, Oceania, Giappone)
* 1986 - [[Magic Tour]] (Europa)
{{EndMultiCol}}
 
==Lo stemma==
[[Immagine:Logo Queen.png|thumb|Lo stemma dei Queen, disegnato da Mercury]]
Lo [[stemma]] dei Queen, conosciuto anche con il termine inglese ''Queen Crest'', venne disegnato da Freddie Mercury, che si diplomò al Ealing Art College di Londra, poco prima dell'uscita del primo album della band; infatti la versione originale del logotipo dei Queen, divenuto segno distintivo del quartetto,<ref name=QL/> è riportato inoltre sul retro della copertina di ''Queen''. L'immagine, che comparve per la prima volta in copertina con ''[[A Day at the Races]]'' nel 1976, è inoltre presente, in diverse versioni, nelle copertine degli album ''A Night at the Opera'', ''Greatest Hits II'' e ''Queen Rocks''. Mercury aveva disegnato questo logotipo perché voleva per il suo gruppo "un simbolo dell'epoca", basandosi sullo [[stemma reale del Regno Unito]], integrando per questo motivo eleganza, patriottismo e regalità.<ref name=QL>{{en}}{{Cita web|url=http://www.famouslogos.us/queen-logo|titolo=Queen Logo|editore=Famous Logo|accesso=7-5-2011}}</ref> Questo logo, di cui esistono diverse versioni, era spesso visibile sulla [[grancassa]] della batteria di Taylor, durante i loro primi concerti.
 
L'immagine include i segni zodiacali dei quattro componenti della band; due [[Leone (astrologia)|leoni]] rampanti, che identificano Taylor e Deacon, presidiano la [[Corona (copricapo)|corona]] della regina al centro di una "Q" (''Queen''), sormontata da un [[Brachyura|granchio]] color bronzo metallico che indica il segno di May, il [[Cancro (astrologia)|Cancro]], sopra il quale si libra un anello di fiamme che dà l'impressione di una seconda corona. Due [[fata|fate]] bianche, a rappresentare la [[Vergine (astrologia)|Vergine]], che identifica Mercury, contrapposte al color senape dei leoni, osservano dal basso la lettera.<ref name=QL/> Tutti gli elementi sono sovrastati da una grande [[fenice]] con le ali spiegate, uccello mitologico conosciuto per la capacità di ritornare in vita dalle sue stesse ceneri, scelta in segno di immortalità e speranza. Il giallo e l'arancio sono i principali colori dello stemma, con una sfumatura di rosso per quanto riguarda la fascia che forma la "Q". Sulla parte inferiore, il nome "Queen" appare in stile latino, con curvature ben definite.<ref name=QL/>
 
==I Queen nei media==
===Film e televisione===
I Queen contribuirono direttamente alla colonna sonora dei film ''[[Flash Gordon (film)|Flash Gordon]]'', diretto da [[Mike Hodges]] nel 1980,<ref name=G18/> e ''[[Highlander - L'ultimo immortale]]'', diretto da [[Russell Mulcahy]] nel 1986; in quest'ultimo sono presenti ''A Kind of Magic'', ''One Year of Love'', ''Who Wants to Live Forever'', ''Hammer to Fall'' e ''Princes of the Universe''. ''A Kind of Magic'' fa invece parte della scena iniziale di ''[[Highlander II - Il ritorno]]''.<ref name=G22b/> Negli Stati Uniti, ''Bohemian Rhapsody'' è stato ripubblicata come singolo nel 1992, dopo essere comparsa in ''[[Fusi di testa]]''. Il singolo ha successivamente raggiunto la seconda posizione della classifica statunitense e ha contribuito a riaccendere la popolarità della band in Nord America.<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.billboard.com/news/chart-beat-bonus-1138257.story#/news/chart-beat-bonus-1138257.story|titolo=Chart Beat Bonus|editore=Billboard.com|accesso=6-5-2011}}</ref>
[[File:Sacha Cohen.jpg|thumb|190px|left|[[Sacha Baron Cohen]] è stato scelto per interpretare [[Freddie Mercury|Mercury]] in un film sui Queen]]
Molti film hanno utilizzato le loro canzoni ma eseguite da altri artisti; una versione di ''Somebody to Love'' è stata cantata da [[Anne Hathaway]] nel film del 2004 ''[[Ella Enchanted - Il magico mondo di Ella]]'' e da [[Brittany Murphy]] per il film del 2006 ''[[Happy Feet]]''. Nel 2001, una versione di ''The Show Must Go On'' è stato eseguita da [[Jim Broadbent]] e [[Nicole Kidman]] nel film musical ''[[Moulin Rouge!]]''. Ne ''[[Il destino di un cavaliere]]'' del 2001 vi sono due versioni di ''We Are the Champions'' e di ''We Will Rock You'', eseguite da Robbie Williams ed i Queen. Anche il film del 1992 ''[[I gladiatori della strada]]'' ha alcuni frammenti di ''We Will Rock You''. Nel 2004, ''Don't Stop Me Now'' funge da colonna sonora nella scena del lotta al bar nel film cult ''[[L'alba dei morti dementi]]'', mentre ''You're My Best Friend'' è presente nei titoli di coda dello stessa pellicola. Tra le altre pellicole che hanno utilizzato lavori dei Queen vi sono ''[[Super Size Me]]'', ''[[La rivincita dei nerds]]'', ''[[Alta fedeltà (film)|Alta fedeltà]]'', ''[[Stoffa da campioni]]'', ''[[2 sballati al college]]'', ''[[Il mio amico scongelato]]'', ''[[L'aquila d'acciaio]]'', ''[[Nemiche amiche]]'', ''[[Gli amici di Peter]]'', ''[[Small Soldiers]]'', ''[[Ti odio, ti lascio, ti...]]'', ''[[Super Mario Bros. (film)|Super Mario Bros.]]'', ''[[Io vi dichiaro marito e... marito]]'', ''[[40 giorni & 40 notti]]'' e ''[[Palle in canna]]''.
 
Brian May ha annunciato in un'intervista alla [[BBC]] che [[Sacha Baron Cohen]] è stato scelto per interpretare Freddie Mercury in un film, scritto da [[Peter Morgan]], già nominato agli Oscar per le sue sceneggiature ''[[The Queen - La regina]]'' e ''[[Frost/Nixon - Il duello]]''.<ref>{{en}}{{cita news|url=http://www.bbc.co.uk/news/entertainment-arts-11340336|titolo=BBC – Sacha Baron Cohen to play Freddie Mercury|pubblicazione=BBC News|data=17-8-2010|accesso=22-8-2010}}</ref> Il film, che è co-prodotto dalla [[TriBeCa Productions]] di [[Robert De Niro]], si concentrerà sui primi anni dei Queen e sul periodo precedente alla performance nel [[Live Aid]] del 1985. Le riprese, iniziate nel 2011,<ref>{{en}}{{cita news|url=http://www.independent.co.uk/arts-entertainment/films/news/is-it-because-i-has-a-mankini-ali-g-creator-to-take-on-queen-2082687.html|titolo="Is it because I has a mankini?" Ali G creator to take on Queen|pubblicazione=The Independent|data=17-8-2010|accesso=22-8-2010|città=Londra}}</ref> dovrebbero consentire alla pellicola di uscire nell'autunno 2012.<ref>{{Cita news|url=http://reteuno.rsi.ch/home/networks/reteuno/pomeriggioReteuno/2011/01/18/freddy-mercury.html|titolo=Il film su Freddie Mercury arriverà nel 2012|data=12-12-2011|editore=Reteuno.rsi.ch|accesso=6-5-2011}}</ref>
 
Mantenendo la tradizione, dal quinta stagione in poi, di nominare gli episodi di ogni stagione con le canzoni da una famosa band rock degli anni '70, l'ottava e ultima stagione della sitcom statunitense ''[[That '70s Show]]'' consiste in episodi denominati con le varie tracce dei Queen; ''Bohemian Rhapsody'' è il titolo della premiere della stagione.<ref>{{en}}{{Cita web|titolo=Episode Guide|editore=That '70s Show|url=http://www.that70sshow.com/|data=1-12-2008}}</ref> Anche alcuni episodi de ''[[I Simpson]]'' vedono presenti canzoni dei Queen. Nell'autunno 2009, nell'episodio ''The Rhodes Not Taken'' di ''[[Glee (serie televisiva)|Glee]]'', il coro della scuola canta ''Somebody To Love''.<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/album/r1660594|titolo=Glee: The Music, Vol. 1|editore=AllMusic|accesso=6-5-2011}}</ref>
 
L'11 aprile 2006, May e Taylor sono apparsi al concorso canoro televisivo ''[[American Idol]]''. Ogni concorrente ha dovuto cantare una canzone dei Queen durante la settimana del concorso; i brani apparsi nello show sono ''Bohemian Rhapsody'', ''Fat Bottomed Girls'', ''The Show Must Go On'', ''Who Wants to Live Forever'' e ''Innuendo''. I due sono di nuovo apparsi alla finale dell'ottava stagione di ''American Idol'', nel maggio 2009, cantando ''We Are the Champions'' con i finalisti Adam Lambert e Kris Allen.<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://blog.zap2it.com/frominsidethebox/2010/02/american-idol-rewind-season-5-finalists-tackle-queen-and-great-american-songbook.html|titolo="American Idol Rewind": Season 5 finalists tackle Queen and Great American Songbook|editore=Zap2it.com|accesso=6-5-2011}}</ref> Il 15 novembre 2009 i due musicisti sono apparsi anche in un altro show televisivo di concorso canoro, ''[[The X Factor (Regno Unito)|X Factor]]''.<ref>{{en}}{{cita news|url=http://www.belfasttelegraph.co.uk/entertainment/film-tv/news/x-factor-twins-john-and-edward-in-final-six-14563848.html|titolo=X Factor twins John and Edward in final six|pubblicazione=Belfast Telegraph|data=16-11-2009|accesso=16-5-2009}}</ref>
 
===Teatro e musical===
[[Immagine:Freddie Mercury (159442459).jpg|thumb|200px|Una statua di Mercury presso il [[Dominion Theatre]] di Londra, dove si tiene ''[[We Will Rock You (musical)|We Will Rock You]]''.]]
Nel 2002 venne inaugurato al [[Dominion Theatre]] di [[Londra]] un [[musical]] basato sulle canzoni dei Queen, intitolato ''[[We Will Rock You (musical)|We Will Rock You]]''.<ref name=M30b>{{en}}{{Cita web|url=http://www.dailymail.co.uk/tvshowbiz/article-1169307/For-time--Queen-Ten-great-hits-sensational-rock-band-todays-The-Mail-Sunday.html|titolo=For the first time ever...Queen: Ten great hits from the sensational rock band in today's|data=19-6-2009|editore=The Mail on Sunday|accesso=6-5-2011}}</ref> Il musical è stato scritto dall'autore e commediante inglese [[Ben Elton]], in collaborazione con May e Roger, e prodotto da [[Robert De Niro]].<ref name=M30b/> Il lancio del musical coincise con il giubileo d'oro della [[Regina Elisabetta II]]; come parte della celebrazione, May eseguì un assolo dell'inno inglese ''[[God Save the Queen (Queen)|God Save the Queen]]'' dal tetto di [[Buckingham Palace]], partecipando all'esibizione finale a fianco di [[Eric Clapton]], [[Elton John]], dove insieme hanno eseguito alcuni brani dell'ex [[Beatles]] [[Paul McCartney]]. La registrazione di questa performance venne usata per il video della stessa canzone per l'edizione DVD del 30º anniversario di ''[[A Night at the Opera (Queen)|A Night at the Opera]]''.<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.allmusic.com/album/a-night-at-the-opera-30th-anniversary-cddvd-r811132|titolo=A Night at the Opera, 30th Anniversary CD/DVD|editore=Allmusic|accesso=6-5-2011}}</ref><ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.ultimatequeen.co.uk/songs/anightat.htm#god|titolo=God Save the Queen|editore=Ulimate Queen|accesso=6-5-2011}}</ref>
 
Il musical, che è approdato in numerose città in tutto il mondo,<ref name=M30b/> avrebbe dovuto concludere le sue rappresentazioni al Dominion Theatre il 7 ottobre 2006,<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.queenworld.com/artman/publish/article_324.shtml|titolo=We Will Rock You To End London Run|editore=Queenworld.com|accesso=1-5-2011}}</ref> tuttavia, a causa delle molteplici richieste, lo spettacolo è stato prolungato indefinitamente.<ref name=M30b/> ''We Will Rock You'' è diventato il più duraturo musical nei teatri londinesi, battendo il precedente record di ''[[Grease (musical)|Grease]]''.<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://londontheatre.co.uk/londontheatre/news/jan06/wewillrockyou27jan06.htm|titolo=We Will Rock You|editore=London Theatre|accesso=6-5-2011}}</ref> Brian May ha confermato che gli autori stanno considerando l'idea di scrivere un sequel del musical.<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/entertainment/7348143.stm|titolo=Queen plan second stage musical|editore=BBC News|accesso=6-5-2011}}</ref>
 
[[Sean Bovim]] ha creato il ''[[Queen at the Ballet]]'', un balletto concepito come tributo a Freddie Mercury, nel quale sono usate le musiche dei Queen come colonne sonore per le danze, interpretando la storia sulla base di canzoni come ''Bohemian Rhapsody'', ''Radio Ga Ga'' e ''Killer Queen''.<ref>{{en}}{{Cita news|autore=Roshan Sewpersad|data=21-10-2004|url=http://www.oulitnet.co.za/teater/queen_ballet.asp|titolo=Too little balls for balletomanes|pubblicazione=LitNet|accesso=6-5-2011}}</ref> La musica dei Queen appare anche nella produzione "off-Broadway" ''[[Power Balladz]]''.<ref>{{en}}{{Cita news|url=http://theater.nytimes.com/2010/08/20/theater/reviews/20power.html|titolo=Here They Go Again: Head-Banging Anthems of Their Youth|data=19-8-2010|autore=Christopher Isherwood|pubblicazione=The New York Times|accesso=6-5-2011}}</ref>
 
===Realtà digitale===
In collaborazione con [[Electronic Arts]], i Queen pubblicarono nel [[1998]] il gioco per computer ''[[Queen: The Eye]]'', che non ebbe successo di vendite a causa della trama poco avvincente, la scarsa pubblicità e la grafica già obsoleta al momento della pubblicazione. La colonna sonora del gioco, la cui trama si basa sul musical ''We Will Rock You'', è composta da brani della band, con remix elettronici in versione strumentale.<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.ultimatequeen.co.uk/songs/eye.htm|titolo=Queen: The Eye|editore=Ultimatequeen.co.uk|accesso=6-5-2011}}</ref>
 
I Queen sono stati più volte presenti nel franchise Guitar Hero: una reinterpretazione di ''Killer Queen'' nell'originale ''[[Guitar Hero (videogioco)|Guitar Hero]]'', ''We Are the Champions'', ''Fat Bottomed Girls'' e ''C-lebrity'' di [[Queen + Paul Rodgers]] in un track pack per ''[[Guitar Hero World Tour]]'', ''Under Pressure'' con [[David Bowie]] in ''[[Guitar Hero 5]]'' e ''Bohemian Rhapsody'' di ''[[Guitar Hero: Warriors of Rock]]''.<ref>{{en}}{{cita web|url=http://kotaku.com/5373074/rock-bands-queen-10+pack-in-all-its-glory|titolo=Rock Band's Queen 10-Pack In All Its Glory|editore=Kotaku.com|data=2-10-2009|accesso=2-6-2010}}</ref> Il quartetto è presente più volte anche nel franchise ''[[Rock Band (videogioco)|Rock Band]]'': un track pack di 10 canzoni che sono compatibili con ''[[Rock Band (videogioco)|Rock Band]]'', ''[[Rock Band 2]]'' e ''[[Rock Band 3]]''. La band inoltre è comparso nel videogioco ''[[Lego Rock Band]]'';<ref>{{en}}{{cita web|url=http://www.1up.com/do/newsStory?cId=3176569|titolo=Queen Playable in Lego Rock Band along with their songs "We Will Rock You and We Are the Champions"|editore=1up.com|data=20-10-2009|accesso=2 -6-2010}}</ref> il 13 ottobre 2009, May ha confermato l'idea di un capitolo di questa serie interamente dedicato ai Queen.<ref>{{en}}{{Cita web|autore=Tim Masters|date=13-10-2009|titolo=Queen star May hails Muse album|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/8304176.stm|editore=BBC News}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.spaziogames.it/notizie_videogiochi/console_multi_piattaforma/112777/i-queen-rivivono-in-lego-rock-band.aspx|titolo=I Queen rivivono in LEGO Rock Band|pubblicazione=Spazio Games|data=20-10-2009|accesso=6-5-2011}}</ref>
 
Il 20 marzo 2009, [[Sony Computer Entertainment]] ha pubblicato una versione della serie ''[[SingStar]]'' con protagonisti i Queen; il gioco, che è disponibile per [[PlayStation 2]] e [[PlayStation 3]], si intitola ''[[SingStar#SingStar_Queen|SingStar Queen]]'' e dispone di 25 canzoni per PS3 e 20 per PS2.<ref>{{en}}{{cita web|url=http://www.wired.com/gamelife/2009/02/singstar-queen/|titolo=Singstar Queen Track Listing Revealed|editore=Wired.com|accesso=2-6-2010}}</ref> ''We Will Rock You'' e altre canzoni della band britannica appaiono anche in ''[[DJ Hero]]''.<ref>{{en}}{{cita web|url=http://www.djhero.com/music/|titolo=Music, Current Set List|editore=DJ Hero|accessdate=2-6-2010}}</ref>
 
==Formazione==
{{vedi anche|Formazione dei Queen}}
*[[Freddie Mercury]] - [[canto (musica)|voce]], [[pianoforte]]; raramente [[clavicembalo]], [[sintetizzatore]], [[chitarra acustica|chitarra ritmica]] (1970 - 1991)<ref name=F/>
*[[Brian May]] - [[chitarra elettrica|chitarra elettrica solista]], [[pianoforte]], [[canto (musica)|seconda voce]]; raramente [[campane]], [[ukulele]], [[arpa]], [[koto]], [[sintetizzatore]] (1970 - presente)<ref name=F/>
*[[Roger Meddows-Taylor|Roger Taylor]] - [[batteria (musica)|batteria]], [[percussioni]], [[canto (musica)|seconda voce]]; raramente [[chitarra elettrica|chitarra ritmica]], [[sintetizzatore]] (1970 - presente)<ref name=F/>
*[[John Deacon]] - [[basso elettrico|basso]], [[chitarra acustica]]; raramente [[piano elettrico]], [[sintetizzatore]], cori (1971 - 1997)<ref name=F/>
 
==Discografia==
{{vedi anche|Discografia dei Queen|Discografia di Queen + Paul Rodgers}}
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===Album in studio===
*''[[Queen (album)|Queen]]'' (1973)
*''[[Queen II]]'' (1974)
*''[[Sheer Heart Attack]]'' (1974)
*''[[A Night at the Opera (Queen)|A Night at the Opera]]'' (1975)
*''[[A Day at the Races]]'' (1976)
*''[[News of the World (Queen)|News of the World]]'' (1977)
*''[[Jazz (Queen)|Jazz]]'' (1978)
*''[[The Game (Queen)|The Game]]'' (1980)
*''[[Flash Gordon (album)|Flash Gordon]]'' (1980)
*''[[Hot Space]]'' (1982)
*''[[The Works (Queen)|The Works]]'' (1984)
*''[[A Kind of Magic]]'' (1986)
*''[[The Miracle (album Queen)|The Miracle]]'' (1989)
*''[[Innuendo (album)|Innuendo]]'' (1991)
*''[[Made in Heaven]]'' (1995)
*''[[The Cosmos Rocks]]'' <small>([[Queen + Paul Rodgers]], 2008)</small>
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===Album live===
* ''[[Live Killers]]'' (1979)
* ''[[Live Magic]]'' (1986)
* ''[[Queen at the Beeb]]'' (1989)
* ''[[Live at Wembley '86]]'' (1992)
* ''[[Queen on Fire - Live at the Bowl]]'' (2004)
* ''[[Queen Rock Montreal]]'' (2007)
* ''[[Live in Ukraine]]'' <small>([[Queen + Paul Rodgers]], 2009)</small>
 
===Raccolte===
* ''[[Greatest Hits (Queen)|Greatest Hits]]'' (1981)
* ''[[Greatest Hits II (Queen)|Greatest Hits II]]'' (1991)
* ''[[Classic Queen]]'' (1992)
* ''[[The 12" Collection]]'' (1992)
* ''[[Queen Rocks]]'' (1997)
* ''[[Greatest Hits III]]'' (1999)
* ''[[Stone Cold Classics]]'' (2006)
* ''[[Queen: The Singles Collection Volume 1|Queen: The Singles Collection Vol. 1]] - [[Queen: The Singles Collection Volume 2|2]] - [[Queen: The Singles Collection Volume 3|3]] - [[Queen: The Singles Collection Volume 4|4]]'' (2008-'10)
* ''[[Absolute Greatest]]'' (2009)
* ''[[Deep Cuts, Volume 1 (1973-1976)|Deep Cuts, Vol. 1]] - [[Deep Cuts, Volume 2 (1977-1982)|2]] - [[Deep Cuts, Volume 3 (1984-1995)|3]]'' (2011)
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[[File:Queen - The Works - Vinyl record.jpg|thumb|Disco in [[vinile]] di ''[[The Works (Queen)|The Works]]'']]
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==Videografia==
{{vedi anche|Videografia dei Queen}}
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===VHS===
*''[[Greatest Flix]]'' (1981)
*''[[Live in Japan (Queen)|Live in Japan]]'' (1982)
*''[[We Will Rock You (VHS)|We Will Rock You]]'' (1984)
*''[[The Works Video EP]]'' (1984)
*''[[Live in Rio]]'' (1985)
*''[[Who Wants to Live Forever (VHS)|Who Wants to Live Forever]]'' (1986)
*''[[Live in Budapest]]'' (1987)
*''Bohemian Rhapsody'' (1987)
*''[[Magic Years (Queen)|Magic Years]] Vol. 1,2 & 3 (1987)
*''[[Rare Live - A Concert Through Time and Space]]'' (1989)
*''[[The Miracle Video EP]]'' (1989)
*''[[Queen Live at Wembley Stadium#Versione VHS|Queen Live At Wembley]]'' (1990)
*''[[Greatest Flix II]]'' (1991)
*''[[Box of Flix]]''
*''[[Live at The Rainbow]]'' (1992)
*''[[Classic Queen]]'' (1992)
*''Greatest Hits'' (1992)
*''[[We Are the Champions: Final Live in Japan]]'' (1992)
*''[[The Freddie Mercury Tribute Concert]]'' (1992)
*''[[Champions of the World]]'' (1995)
*''[[Made in Heaven - The films]]'' (1996)
*''Greatest Karaoke Flix '' (1998)
*''[[Queen Rocks - The Video]]'' (1999)
*''[[Greatest Flix III]]'' (1999)
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===DVD===
*''[[The Freddie Mercury Tribute Concert]]'' (2002)
*''[[Greatest Video Hits 1]]'' (2002)
*''[[Party at the Palace]]'' (2002)
*''[[Made in Heaven - The Films]]'' (2003)
*''[[Queen Live at Wembley Stadium]]'' (2003)
*''[[Greatest Video Hits 2]]'' (2003)
*''[[Jewels (Queen)|Jewels]]'' (2004)
*''[[We Are the Champions: Final Live in Japan]]'' (2004)
*''[[Queen on Fire - Live at the Bowl]]'' (2004)
*''[[46664 – The Event]]'' (2004)
*''[[Return of the Champions]]'' <small>([[Queen + Paul Rodgers]], 2005)</small>
*''[[The Making of A Night at the Opera]]'' (2006)
*''[[Super Live in Japan]]'' <small>([[Queen + Paul Rodgers]], 2006)</small>
*''[[Queen Rock Montreal#Edizione DVD - Tracce|Queen Rock Montreal & Live AID]]'' (2007)
*''[[Live in Ukraine]]'' <small>([[Queen + Paul Rodgers]], 2009)</small>
*''[[Queen: Days of our Lives]]'' (2011)
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===Blu Ray===
*''[[Queen Rock Montreal & Live AID]]'' (2007)
*''[[Queen: Days of our Lives]]'' (2011)
 
==Premi e riconoscimenti==
{{vedi anche|Lista di premi e riconoscimenti dei Queen}}
[[File:Queen star walk of fame.jpg|thumb|rigth|La stella dei Queen sulla ''[[Hollywood Walk of Fame]]'']]
I Queen sono tra le band rock che hanno avuto il maggiore successo commerciale nella storia della musica; il gruppo ha venduto oltre 150 milioni di dischi,<ref name=J/><ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://www.telegraph.co.uk/culture/music/rockandpopmusic/8371262/Queen-The-10-essential-tracks.html|titolo=Queen: The 10 essential tracks|pubblicazione=Telegraph.com|accesso=27-7-2011}}</ref><ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.billboard.com/news/queen-signs-to-universal-preps-remastered-1004125788.story|titolo=Queen Signs To Universal, Preps Remastered Albums|editore=[[Billboard]]|autore=Mike Collett|data=8-11-2010|accesso=8-7-2011}}</ref> con alcune stime in eccesso che arrivano a 300 milioni di album;<ref name=D3/><ref>{{Cita web|url=http://queenonline.com/en/news-archive/press-release-queen-days-our-lives-/|titolo=Press Release: 'Queen: Days Of Our Lives' Documentary|data=19 maggio 2011|editore=Queenonline.com|lingua=en|accesso=27-7-2011}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=en|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/programmes/breakfast/8346221.stm|titolo=Queen: Absolute Greatest|data=6-11-2009|pubblicazione=BBC News|accesso=24-6-2011}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.queenheaven.it/2011/brian-may-e-roger-taylor-interview-q-magazine-2011/|titolo=Roger Taylor e Brian May Interview|data=1-2-2011|editore=Q Magazine|accesso=27-7-2011}}</ref> di questi 41 milioni sono stati venduti negli Stati Uniti,<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.riaa.com/goldandplatinumdata.php?resultpage=1&table=SEARCH_RESULTS&action=&title=&artist=Queen&sort=Artist&perPage=25|titolo=RIAA's Gold & Platinum Search Results: Queens|editore=Recording Industry Association of America|accesso=6-5-2011}}</ref> 18,7 milioni nel Regno Unito,<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.bpi.co.uk/certifiedawards/search.aspx|titolo=Certified Awards Search|editore=BPI.co.uk|accesso=6-5-2011}}</ref> e 11 milioni in Germania.<ref>{{de}}{{Cita web|url=http://www.musikindustrie.de/gold_platin_datenbank/?action=suche&strTitel=&strInterpret=Queen&strTtArt=&strAwards=checked|titolo=Gold-/Platin-Datenbank|editore=Musikindustrie.de|accesso=6-5-2011}}</ref> La band ha rilasciato 18 album e 18 singoli che arrivarono alla prima posizione nelle rispettive classifiche, oltre a 10 DVD che hanno avuto un buon successo. Il solo ''[[Greatest Hits (Queen)|Greatest Hits]]'' ha venduto oltre 25 milioni di copie in tutto il mondo,<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/hi/english/static/in_depth/entertainment/2002/jubilee/popup/5.stm|titolo=Greatest Hits - Queen|editore=BBC|accesso=6-5-2011}}</ref> di cui oltre cinque milioni solo nel Regno Unito, risultando l'album più acquistato in assoluto in Gran Bretagna, precedendo ''[[Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band]]'' dei [[Beatles]];<ref name=T/> questa raccolta ha trascorso oltre 450 settimane nelle classifiche degli album inglesi.<ref name=G2>{{en}}{{Cita news|url=http://www.dailymail.co.uk/tvshowbiz/article-354650/Queen-longest-reigning-chart-act.html|titolo=Queen becomes longest reigning chart act|pubblicazione=Daily Mail|data=5-7-2005|accesso=6-5-2011}}</ref> Nel 2005, secondo il [[Guinness dei primati]], gli album dei Queen sono stati nelle classifiche britanniche degli album per più tempo in assoluto, con 1.322 settimane, vale a dire oltre 27 anni.<ref name=G2/><ref>{{en}}{{Cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/4648611.stm|titolo=Queen top UK album charts league|pubblicazione=BBC|data=4-7-2005|accesso=6-5-2011}}</ref>
 
Nel 2001, i quattro membri della band, che figurano tutti nelle classifiche dei migliori musicisti della storia della musica, sono entrati nella ''[[Rock and Roll Hall of Fame]]'' di [[Cleveland]];<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://rockhall.com/inductees/queen/|titolo=Queen: Inducted in 2001|editore=RockHall.com|accesso=6-5-2011}}</ref> l'anno successivo la band ha ricevuto una stella nella ''[[Hollywood Walk of Fame]]'', nella categoria "Musica", all'indirizzo 6356 di [[Hollywood Boulevard]].<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/2339131.stm|titolo=Queen honoured with Hollywood star|data=18-10-2002|editore=BBC|accesso=6-5-2011}}</ref> Nel 2003, i Queen sono entrati nella ''[[Songwriters Hall of Fame]]'', unico gruppo musicale insieme ai [[Bee Gees]],<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.songwritershalloffame.org/ceremony/entry/C3124/207918|titolo=2003 Awards and Induction Ceremonies|editore=Songwritershalloffame.org|accesso=6-5-2011}}</ref> mentre nel 2004 sono entrati nella ''[[UK Music Hall of Fame]]''.<ref>{{Cita news|url=http://www.mtv.it/news/news-detail.asp?idnews=11936|titolo=UK Music Hall Of Fame|pubblicazione=MTV.it|data=12-11-2004|accesso=6-5-2011}}</ref><ref>{{en}}{{Cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/4005595.stm|titolo=Robbie joins UK pop Hall of Fame|pubblicazione=BBC|data=12-11-2004|accesso=6-5-2011}}</ref> Nel 2005, la performance di 20 minuti dei Queen al [[Live Aid]] del 1985 è stata votata da un vasto numero di critici la miglior esibizione live della storia.<ref>{{en}}{{Cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/entertainment/4420308.stm|titolo=Queen win greatest live gig poll|pubblicazione=BCC|data=9-11-2005|accesso=6-5-2011}}</ref> Nel 2007, un sondaggio della [[BBC]] ha decretato i Queen la migliore rock-band inglese della storia seguiti dai [[Beatles]].<ref>{{en}}{{Cita news|url=http://news.bbc.co.uk/1/hi/entertainment/6224235.stm|titolo=Queen declared 'top British band|pubblicazione=BBC|data=2-1-2007|accesso=6-5-2011}}</ref> I lettori di [[Record Collector]] li hanno eletto "artisti più collezionati" alle spalle dei [[Beatles]] e davanti a [[Elvis Presley]], [[Led Zeppelin]] e [[The Rolling Stones]].<ref>{{Cita|Riva, 2005|p. 9}}</ref> Nel 2011 hanno vinto il Global Icon Award agli [[MTV Europe Music Awards 2011]].<ref>{{Cita news|lingua=|url=http://it.mtvema.com/notizie/ema2011-global-icon-queen|titolo=La Global Icon 2011 è... Queen!|autore=|data=8 novembre 2011|pubblicazione=Mtvema.com|accesso=8 novembre 2011}}</ref>
 
''[[Bohemian Rhapsody]]'', nel 2002, è stata eletta dal [[Guinness Book of Records]] miglior singolo britannico di tutti i tempi,<ref name=BBC/> mentre nel 2004 la canzone è entrata nel [[Grammy Hall of Fame]], seguita nel 2009 da ''[[We Will Rock You]]'' e ''[[We Are the Champions]]'';<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.grammy.org/recording-academy/awards/hall-of-fame|titolo=Grammy Hall Of Fame|editore=Grammy.org|accesso=6-5-2011}}</ref><ref>{{en}}{{Cita news|url=http://news.bbc.co.uk/2/hi/7758704.stm|titolo=Queen enter Grammy Hall of Fame|pubblicazione=BBC|data=1-12-2008|accesso=6-5-2011}}</ref> quest'ultima venne indicata da alcuni sondaggi mondiale tra le migliori canzoni al mondo.<ref name=BBC/><ref name=Q/><ref>{{en}}{{cita web|url=http://www.cbsnews.com/stories/2002/11/09/entertainment/main528777.shtml|titolo="Bohemian Rhapsody" Top Chart Topper|accesso=16-5-2007|data=9-11-2002|autore=Brian Dakss|editore=CBS News}}</ref><ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.theregister.co.uk/2005/09/29/world_music_poll/|titolo="We Are the Champions" voted world's fave song|editore=Theregister.co.uk|accesso=6 maggio 2011}}</ref> Nel 2007, un sondaggio di ''[[Q (rivista)|Q]]'' ha decretato ''Bohemian Rhapsody'' il migliore videoclip di tutti i tempi, seguito da ''[[Thriller (album)|Thriller]]'' di [[Michael Jackson]] e ''[[Cry Me a River]]'' di Timberlake.<ref>{{en}}{{Cita web|url=http://www.telegraph.co.uk/news/main.jhtml?xml=/news/2007/10/08/nvideo108.xml|titolo=Queen's Bohemian Rhapsody voted best video|editore=Telegraph.co.uk|accesso=1 maggio 2011}}</ref>
 
==Note==
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==Bibliografia==
* {{cita libro|lingua=inglese|autore=Greg Brooks|anno=1995|titolo=Queen Live: A Concert Documentary|città=Londra|editore=Omnibus Press|id=ISBN 978-0-7119-4814-3|cid=Brooks, 1995}}
* {{cita libro|lingua=inglese|autore=Greg Brooks|anno=2009|coautori=Simon Lupton|titolo=Freddie Mercury - His Life In His Own Words|città=Londra|editore=Omnibus Press|id=ISBN 1-84772-650-X|cid=Brooks-Lupton, 2009}}
* {{cita libro|lingua=inglese|autore=Ken Dean|coautori=Chris Charlesworth|anno=1991|titolo=Queen: The New Visual Documentary|città=Londra|editore=Omnibus Press|id=ISBN 978-0-7119-2828-2|cid=Dean, 1991}}
* {{cita libro|lingua=inglese|autore=Nigel Goodall|coautori=Peter Lewry|anno=1998|titolo=The Ultimate Queen|città=Londra|editore=Simon & Schuster|id=ISBN 978-0-684-82149-8|cid=Goodall, 1998}}
* {{cita libro|lingua=inglese|autore=Jacky Gunn|coautori=Jim Jenkins|anno=1992|titolo=Queen: As It Began|città=Londra|editore=Sidgwick & Jackson|id=ISBN 978-0-330-33259-0|cid=Gunn, 1992}}
* {{cita libro|lingua=inglese|autore=Mark Hodkinson|anno=2004|titolo=Queen: The Early Years|città=Londra|editore=Music Sales Limited|id=ISBN 978-0-7119-6012-1|cid=Hodkinson, 2004}}
* {{cita libro|lingua=inglese|autore=Peter Hogan|anno=1994|titolo=The Complete Guide to the Music of Queen|città=Londra|editore=Omnibus Press|id=ISBN 978-0-7119-3526-6|cid=Hogan, 1994}}
* {{cita libro|lingua=inglese|autore=Laura Jackson|anno=2002|titolo=Queen: The Definitive Biography|città=Londra|editore=Piatkus|id=ISBN 978-0-7499-2317-4|cid=Jackson, 2002}}
* {{cita libro|lingua=inglese|autore=Michael Mick|anno=1992|titolo=Queen, In Their Own Words|città=Londra|editore=Omnibus Press|id=ISBN 978-0-7119-3014-8|cid=Mick, 1992}}
* {{cita libro|autore=Michele Primi|coautori=Max Felsani, Mauro Saita|anno=2006|titolo=Queen|editore=Giunti Editore|id=ISBN 978-88-09-04719-8|cid=Felsani, Primi, 2006}}
* {{cita libro|lingua=inglese|autore=Georg Purvis|anno=2006|titolo=Queen: Complete Works|città=Richmond|editore=Reynolds & Hearn|id=ISBN 978-1-905287-33-8|cid=Purvis, 2006}}
* {{cita libro|autore=Beppe Riva|anno=2005|titolo=We Will Rock You|città=Milano|editore=Arcana|id=ISBN 88-7966-398-4|cid=Riva, 2005}}
 
==Voci correlate==
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* [[Discografia dei Queen]]
* [[Freddie Mercury]]
* [[Brian May]]
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* [[Roger Meddows-Taylor|Roger Taylor]]
* [[John Deacon]]
* [[Rock in Rio]]
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* [[Queen + Paul Rodgers]]
* [[Freddie Mercury Tribute Concert]]
* [[Live Aid]]
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==Altri progetti==
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==Collegamenti esterni==
*{{Dmoz|World/Italiano/Arte/Musica/Artisti/Q/Queen}}
*{{en}}[http://www.queenonline.com/ Sito ufficiale] dei Queen
*{{en}}[http://www.queenconcerts.com/all.html I concerti dei Queen] su QueenConcerts.com
*{{en}}[http://www.queenworld.com/ Official International Queen Fan Club]
*{{en}}[http://www.allmusic.com/artist/queen-p5205 Queen] su [[All Music Guide]]
*{{en}}[http://www.queenpedia.com/index.php?title=Welcome.... Queenpedia.com]
*{{en}}[http://www.queenmuseum.com/index.php?option=com_frontpage&Itemid=1 Queenmuseum.com]
 
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