Primo Carnera e Rana coreana: differenze tra le pagine

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{{S|anfibi}}
{{P|In alcuni punti il testo appare celebrativo per Carnera e denigrante per gli avversari|pugilato|gennaio 2012}}
{{Tassobox
 
|nome=Rana coreana
{{Sportivo
|statocons_ref=<ref>{{IUCN|summ=135860}}</ref>
|Nome = Primo Carnera
|statocons_versione=iucn3.1
|Immagine = Primo Carnera.jpg
|statocons=LC
|Didascalia =
|immagine=Rana coreana06.jpeg|Immagine_descrizione=Rana coreana
|NomeCompleto =
|didascalia=
|Sesso = M
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
|CodiceNazione = {{ITA 1861-1946|Italia}}<br/>{{ITA}}
|dominio= [[Eukaryota]]
|Altezza = 197<ref name=autogenerato1>Secondo Boxrec: 6 piedi e 5 pollici e mezzo= 196,85 cm [http://www.boxrec.com/media/index.php?title=Human:12086]; secondo Cyber Boxing Zone: 6 piedi e cinque pollici e tre quarti= 197,485 cm.[http://www.cyberboxingzone.com/boxing/carnera.htm ]</ref>
|regno=[[Animalia]]
|Peso = 125<ref>[http://www.cyberboxingzone.com/boxing/carnera.htm peso medio]</ref>
|sottoregno=
|Disciplina = Pugilato
|superphylum=
|Categoria = [[Pesi massimi]]
|phylum=[[Chordata]]
|TermineCarriera = 12 maggio 1946
|subphylum=[[Vertebrata]]
|Incontri =
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{{Carriera pugile
|microphylum=
|disputati = 103
|nanophylum=
|vinti = 89 (76)
|superclasse=[[Gnathostomata]]
|persi = 10 (5)
|classe=[[Amphibia]]
|pareggiati =4
|sottoclasse=[[Lissamphibia]]
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|famiglia=[[Ranidae]]
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|sottotribù=
|genere='''[[Rana (genere)|Rana]]'''
|sottogenere=
|specie='''R. coreana'''
|sottospecie=
<!-- NOMENCLATURA BINOMIALE: -->
|biautore=Okada
|binome=Rana coreana
|bidata=[[1928]]
<!-- NOMENCLATURA TRINOMIALE: -->
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<!-- ALTRO: -->
|sinonimi=
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|suddivisione_testo=
}}
La '''rana coreana''' (''Rana coreana'', Okada, [[1928]]) è un [[Amphibia|anfibio]] della [[famiglia (tassonomia)|famiglia]] [[Ranidae]].
|Vittorie =
==Note==
{{Carriera sportivo
|[[1933]]-[[1934]]|Titolo mondiale| [[Pugilato#Categorie di peso|massimi]]
|[[1933]]|Titolo europeo | [[Pugilato#Categorie di peso|massimi]]
|[[1933]]-[[1935]]|Titolo italiano | [[Pugilato#Categorie di peso|massimi]]
}}
|Aggiornato =
}}
{{Citazione|I pugni si danno, i pugni si prendono. Questa è la boxe, questa è la vita. E io nella vita ne ho presi tanti di pugni, veramente tanti...ma lo rifarei, perché tutti i pugni che ho preso sono serviti a far studiare i miei figli.|Primo Carnera}}
{{Bio
|Nome = Primo
|Cognome = Carnera
|Sesso = M
|LuogoNascita = Sequals
|GiornoMeseNascita = 25 ottobre
|AnnoNascita = 1906
|LuogoMorte = Sequals
|GiornoMeseMorte = 29 giugno
|AnnoMorte = 1967
|Attività = pugile
|Attività2 = lottatore
|Attività3 = attore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità =
}}
 
Fu campione mondiale dei [[pesi massimi]] dal 29 giugno [[1933]] al 14 giugno [[1934]].
È noto per [[antonomasia]] come uomo di notevole statura e di eccezionale forza fisica.
 
== Biografia ==
=== La nascita e l'infanzia a Sequals ===
Primo Carnera nacque a [[Sequals]], un paesino all'epoca in [[provincia di Udine]], il 25 ottobre del [[1906]]. La sua famiglia era molto povera e sopravviveva solo grazie al lavoro del padre, un mosaicista emigrato in [[Germania]].
 
Il piccolo Carnera ebbe uno sviluppo molto sostenuto e spiccava tra i suoi coetanei, più bassi e minuti. Nel [[1915]] il padre fu chiamato a combattere la [[Prima guerra mondiale]] e dovette quindi abbandonare il lavoro, facendo gravare il carico familiare sulle spalle della moglie. La madre cercò allora un impiego, ma fu presto costretta a vendere la fede nuziale per sopravvivere. Carnera fu così costretto ad abbandonare la scuola e a mendicare insieme ai suoi fratelli. Nel frattempo il suo rapido sviluppo continuava al punto che, a dodici anni, mostrava già la [[statura]] di un adulto ed era sempre più difficile per lui trovare vestiti e scarpe della sua misura.
 
=== L'emigrazione in Francia ===
Ancora adolescente, spinto dalla fame e dalla povertà, emigrò in [[Francia]] dagli zii, trovando inizialmente un'occupazione come carpentiere. Tale attività necessitava di maggiore [[energia]] ma gli garantì un maggior corrispondente in viveri. Gli zii lo introdussero anche nel mondo del [[pugilato]], organizzandogli un incontro con un principiante, ma Carnera non era ancora pronto al grande passo. Il suo fisico, intanto, diventava sempre più quello di un vero e proprio "carnera": alto e nerboruto.
 
Era alto effettivamente 197 centimetri<ref name=autogenerato1></ref> per 125 chili<ref>[http://www.cyberboxingzone.com/boxing/carnera.htm peso massimo raggiunto]</ref>.
Non potevano mancare i così soprannominati ''piedi da [[violino]]'', lunghi 32&nbsp;cm, che calzavano il 52<ref>[http://download.repubblica.it/pdf/domenica/2005/05062005.pdf La Repubblica]</ref> (anche se in base alla lunghezza, è più probabile che corrispondessero ad un 50 di scarpe). Riuscì ad adattare i vestiti, ma per quanto riguarda le scarpe non poteva che camminare scalzo. Nel [[1925]], un [[circo]] fece tappa proprio dove lui risiedeva, vicino a [[Le Mans]]. Un giorno, durante uno degli incontri di [[lotta]] di questo circo al quale stava assistendo, il responsabile notò il suo fisico imponente che destava sgomento e lo ingaggiò.
 
=== I combattimenti al circo ===
Con questo nuovo [[lavoro]], Carnera sperava soprattutto di migliorare il proprio tenore di [[vita]]. Così iniziò a girare, per tre anni, in varie località. Alla sua vista le persone rimanevano sbigottite, ma alcune lo sfidavano. A tal proposito si narra che in uno dei suoi incontri un giovane gli avesse dato un pugno nella pancia; Carnera si arrabbiò per la violenza gratuita e lo afferrò per il collo facendolo [[shock|svenire]]; gli amici del giovane provarono a vendicarsi sfidandolo in quattro, ma la dinamicità e la resistenza sviluppate gli permisero di aver ragione su tutto il gruppo senza particolari affanni. I giornalisti pubblicarono l'accaduto rendendo più popolare il circo e Carnera stesso.
 
Il responsabile, soddisfatto dell'incremento dei guadagni ottenuto grazie a lui, gli aumentò il [[salario]]. Sull'onda del successo del lottatore friulano, venne messa in palio una ricompensa per chi fosse riuscito a sconfiggerlo, ma nessuno ci riuscì. Divenne un fenomeno da baraccone e gli vennero affibbiati dei soprannomi, tra i quali il più curioso era ''Juan lo spagnolo''.
 
=== Gli esordi nel pugilato ===
Un giorno il circo fece tappa ad [[Arcachon]]. Qui, tra la folla che assisteva alle lotte di Carnera, c'era anche [[Paul Journée]]. L'ex campione francese dei [[pesi massimi]] osservò attentamente le abilità acquisite dall'eccezionale lottatore. Vide in lui le potenziali capacità di un pugile, che solo allenandosi avrebbe potuto valorizzare le proprie doti. Per Carnera però abbandonare il circo avrebbe significato un ritorno alla povertà, e quindi inizialmente preferì lasciar cadere la proposta.
 
Solo in seguito trovò una soluzione: si sarebbe sostentato riprendendo il suo primo mestiere, e nel frattempo si sarebbe allenato nella palestra di Journée. Grazie ad una certa caparbietà, e agli insegnamenti dell'ex campione, presto raggiunse buoni livelli. Journée insistette nel farlo vedere al manager Léon See, che rimase allibito dall'imponente stazza.
 
See lo mise alla prova con il campione Julyo Poojeshe e gli fece scattare qualche foto per i giornalisti. Si accordò illegalmente con [[Damon Runyon]] per incrementare la popolarità del suo gigante. Successivamente, per abituarlo, lo fece combattere con un peso massimo, che il friulano mise al tappeto. Dispiaciuto di averlo fatto svenire, però, si scusò. Carnera era buono ed ingenuo, al contrario del suo manager, che si arrabbiò con lui per il suo gesto. Gli raccomandava di mangiare una bistecca da un chilo al giorno e di togliersi le scarpe del circo.
 
=== Il passaggio tra i professionisti ===
L'affarista, dopo aver constatato i miglioramenti del suo pugile, lo fece vedere all'organizzatore Jeff Dickson. Carnera era abbastanza preparato e in grado di cimentarsi anche nel professionismo. Debuttò a [[Parigi]], il 12 settembre [[1928]], vincendo al secondo round per [[Knock-out|knockout]] contro Leon Sebilo. Vinse tutti e sei i match successivi: tra questi il tanto discusso incontro con Epifanio Islas, a [[Milano]]. I giornalisti dichiararono truccato il match e definirono Carnera “torre di gorgonzola”, pensando che non avesse tante possibilità di diventare un vero pugile. In verità il suo manager, quando poteva, si assicurava la vittoria.
 
Ancora oggi non è noto quanti fossero gli incontri truccati. Carnera non era comunque a conoscenza di come il suo manager gestisse gli incontri. Comunque furono molti i match vinti regolarmente. Anche se mancava di tecnica, Carnera possedeva infatti un pugno eccezionale. Perse invece per squalifica con Franz Diener a Lipsia (Germania). Dopo sette incontri vinti consecutivamente, perse anche il match di ritorno con Young Stribling per squalifica. Successivamente, però, si prese la rivincita con Franz Diener.
 
[[File:Bundesarchiv Bild 102-13050, Primo Carnera im Ring.jpg|thumb|destra|Carnera durante un incontro nel 1932|254x254px]]
 
Deluso da come era stato accolto nella sua amata patria, nel [[1930]] approdò negli [[Stati Uniti]]. Erano gli anni del [[proibizionismo]], della crisi economica - che non coinvolse affatto la boxe - e della [[mafia]] italo-americana, che investirà su Carnera insieme a Léon See, preferendo la quantità alla qualità dei match. I suoi organizzatori, ovviamente, occultavano il modo in cui gestivano i suoi match. Carnera ottenne 15 vittorie, 14 per knockout e 1 per squalifica contro George Godfrey<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:91702 Carnera-Godfrey su Boxrec]</ref>. A queste se ne aggiunsero altre 5, ma perse ai punti contro Jim Maloney<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:91735 Maloney-Carnera (1° incontro) su Boxrec]</ref>.
 
Carnera diventava sempre più popolare, tutto il mondo cominciava a parlare di lui, in particolare quando affrontò [[Paulino Uzcudun]]. Il manager di Carnera, pur scettico sulle probabilità di vittoria del suo pugile, accettò l'incontro. La stampa italiana screditò il proprio connazionale, lo diede per perdente convinta che, se avesse vinto, sarebbe stato solo per qualche combine.
 
L'incontro fu organizzato il 30 novembre [[1930]]. Le cose andarono diversamente dalle previsioni. Non sembrò esserci alcun trucco in favore dell'italiano che, anzi, fu costretto dagli organizzatori ad usare dei guantoni più piccoli rispetto a quelli che portava normalmente. La ragione di tale decisione non è nota, ma sembrò tesa ad avvantaggiare il [[baschi (popolo)|basco]] Uzcudun. Inizialmente Carnera fu propenso a non accettare quella che riteneva un'ingiustizia, ma il pensiero di deludere gli spettatori paganti (circa ottantamila) lo fece tornare sui suoi passi. Il combattimento non fu dei più facili, in quelle condizioni. Uzcudun era sempre in vantaggio, ma Carnera resisteva. Il match durò più del previsto e alla fine Carnera vinse ai punti<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:29268 Carnera-Uzcudum (1° incontro) su Boxrec]</ref>. Così le dichiarazioni dei giornalisti italiani cambiarono e iniziarono ad esaltare ed omaggiare il friulano. Adesso tutti puntavano su di lui e, dato che è stato capace di vincere in quelle condizioni, si chiedono di cosa potesse essere capace.
 
Il match successivo si tenne a Londra, contro Reggie Meen. Qui Carnera vinse per [[Knock-out|ko]]<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:222883 Carnera-Meen su Boxrec]</ref>. Alla fine del [[1930]] Carnera aveva totalizzato 25 vittorie ed una sola sconfitta.
 
=== La scalata al titolo ===
La successiva stagione della boxe ricominciò da [[Miami]], con il re-match contro Jim Maloney<ref>[http://boxrec.com/media/index.php/Primo_Carnera_vs_Jim_Maloney_(2nd_meeting) Carnera-Maloney (2° incontro) su Boxrec]</ref>.
 
Dopo sei match, tutti vinti da Carnera, toccò a [[Jack Sharkey]], che ottenne la vittoria ai punti<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:91736 Sharkey-Carnera (1° incontro) su Boxrec]</ref>. Dopo circa un mese l'italiano dimostrò di aver acquisito una tecnica abbastanza buona nel match contro [[King Levinsky]]. Sempre a novembre fu il turno di [[Vittorio Campolo]], che venne messo ko al secondo round. Il [[1931]] si concluse con un totale di 10 match, 9 vinti e uno perso ai punti.
 
Nel [[1932]] Carnera subì due sconfitte: la prima contro Larry Gains<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:94885 Gains-Carnera su Boxrec]</ref> e la, seconda, molto discussa, contro Stanley Poreda<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:91915 Poreda-Carnera su Boxrec]</ref>; vinse gli altri 23 incontri. Dopo la sconfitta subita da parte di Larry Gains, venne a conoscenza del fatto che il suo manager si appropriava della maggior parte del suo denaro e che collaborava con la mafia. Partì così per l'Italia dove entrò a far parte del team di Luigi Soresi, meno esperto del precedente manager ma anch'egli abbastanza furbo, che iniziò a “gestire” Carnera. Soresi diede l'annuncio dell'accordo alla stampa italiana, rendendo di dominio pubblico anche la crisi economica che aveva colpito il gigante di Sequals. Soresi lo riportò negli USA organizzando dei match valevoli per il titolo mondiale.
 
Il 10 febbraio [[1933]] si confrontò con [[Ernie Schaaf]], il quale, dopo un match faticoso, fu messo al tappeto. Successivamente, il 14 febbraio, Ernie Schaaf morì a causa di una emorragia cerebrale, procuratagli dai grossi ed energici pugni di Carnera<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:91601 Carnera-Schaaf su Boxrec]</ref>.
 
Afflitto quindi dai rimorsi di coscienza, Carnera decise il ritiro dalla boxe. Grazie all'aiuto degli amici, della famiglia, della madre di Ernie e alle proposte di girare qualche film, uscì da questo brutto periodo. Dopo due mesi riprese gli allenamenti per prepararsi a conquistare il titolo mondiale di Jack Sharkey.
 
=== Il titolo mondiale dei pesi massimi ===
L'evento, che tutti attendevano da tanto tempo, si tenne al [[Madison Square Garden]] di [[New York]], lo stesso in cui aveva sconfitto Schaaf.
 
Era il 29 giugno [[1933]] quando Primo Carnera salì sul ring per affrontare nuovamente Jack Sharkey. L'arena era gremita, il pubblico caloroso ed ansioso di assistere al match. Poiché i pugni di Carnera erano devastanti, il team di Sharkey insistette nel controllare i guantoni di Carnera, convinti che fossero pieni di oggetti di metallo, ma si resero ben presto conto che non c'era trucco nella forza del gigante. Dopo sei round Carnera mise ko con un montante destro Jack Sharkey<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:84206 Carnera-Sharkey (2° incontro) su Boxrec]</ref>. Per gli italiani immigrati presenti la vittoria fu una grossa soddisfazione e motivo di orgoglio. Carnera era il primo campione mondiale dei pesi massimi di nazionalità [[Cittadinanza italiana|italiana]].
[[File:PRIMO-CARNERA.jpg|thumb|upright=1.4| 1933, Primo Carnera dopo la vittoria su Jack Sharkey]]
Tutti parlavano di lui, del suo titolo, del fatto che aveva finalmente raggiunto la tecnica di cui necessitava avendo dimostrato di non saper usare soltanto i jab sinistri. Il pugile scrisse due telegrammi di ringraziamento: il primo era indirizzato alla madre e il secondo al [[Duce]].
 
=== Esaltazione del "personaggio Carnera" nel periodo fascista ===
L'Italia si era accorta di lui solo quando aveva vinto il match di andata in casa del basco Uzcudun. Carnera voleva difendere il titolo in Italia ma ciò non gli sarebbe stato permesso in quanto egli era sotto contratto con il [[Madison Square Garden]] di New York. La mafia, però, intuì un buon affare e così il 22 ottobre [[1933]], a [[Roma]], Carnera combatté il re-match contro [[Paulino Uzcudun]], con in palio anche la cintura di Campione europeo dei pesi massimi.
 
Primo Carnera combatté alla presenza di [[Mussolini]], rifiutando il compenso e indossando una [[camicia nera]], al fine di esprimere la propria vicinanza al [[regime fascista]]. Il match, ben combattuto da entrambi gli sportivi, si concluse con una vittoria ai punti del Campione del Mondo<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:29282. Carnera-Uzcudum (2° incontro) su Boxrec]</ref>. Il pubblico espresse il proprio entusiasmo, ora più che mai.
 
Le istituzioni, allora, lo accolsero e lo omaggiarono. Carnera rappresentava un modello utile al regime. Benito Mussolini lo fece affacciare dal balcone di Piazza Venezia. Per l'occasione il pugile indossava l'uniforme della [[Milizia Volontaria per la Sicurezza Nazionale|milizia fascista]]: il regime lo aveva arruolato, per motivi di propaganda, come milite (Camicia Nera) della 55ª Legione Alpina "Friulana" di Gemona.
 
Il Duce voleva fare di Carnera un modello da imitare. Il [[Ministero della Cultura Popolare|Minculpop]] (ministero della cultura popolare) lo rese un modello ideale dell'italiano, vietando anche espressamente agli organi di stampa di pubblicare immagini di Carnera al tappeto. Attraverso lui, si invogliavano i [[Opera Nazionale Balilla|balilla]] e si cercò di rendere più popolare l'ideologia fascista.
 
Dunque Carnera divenne un eroe nazionale, un uomo invincibile e ancor di più dopo aver conquistato il titolo mondiale, che incrementò la produzione di fumetti, manifesti e articoli che lo omaggiavano come una divinità.
 
=== La sconfitta con Baer e la perdita del titolo ===
Non solo in Italia, ma anche in [[Americhe|America]], fu gestita l'immagine di Carnera, già a cominciare dallo storico manager Léon per poi continuare con Luigi Soresi e Bill Duffy. Attraverso i giornalisti, i manager lo imposero come ''The Ambling Alp'' (La Montagna che Cammina Lentamente) anche se gli esperti di boxe gli rimproveravano l'animo buono. Carnera, in effetti a causa di un'eccessiva buona fede, non si rese mai conto di quanto combinavano i suoi manager, si fidava troppo e non era per niente malizioso.
 
Dopo aver difeso il titolo contro Uzcudun, Carnera ritornò negli USA e il 1º marzo [[1934]] salì sul ring contro [[Tommy Loughran]]. Dopo un sudatissimo match, la vittoria finale fu assegnata a Carnera<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:19755 Carnera-Loughran su Boxrec]</ref>.
 
Il prescelto per il successivo match fu [[Max Baer]], un americano di 95&nbsp;kg, nove centimetri più basso di Carnera, molto esperto della [[Pugilato|noble art]], anche se con muscoli meno saldi. Il pugile italiano salì sul ring nonostante l'arresto del suo manager nell'imminenza del combattimento (14 giugno [[1934]]).
 
L'opinione di tutti era che il match sarebbe stato difficile, ma ben alla portata di Carnera; tuttavia l'azione del campione in carica fu condizionata un infortunio che si procurò scivolando all'inizio del match stesso (probabilmente indietreggiando per evitare un colpo di Baer) e che coinvolse la caviglia, lussandola. Tutti i presenti a bordo ring si accorsero dell'accaduto, ciononostante Carnera proseguì ma in maniera incerta e macchinosa. Dopo circa un minuto dall'inizio dell'incontro Baer lo colpì ripetutamente al viso mandandolo al tappeto per due volte.
 
Nel secondo e nel terzo round, Baer capì che l'avversario era seriamente in difficoltà e cercò di sferrare il colpo decisivo senza però riuscirci. Carnera infatti dimostrava di essere ancora sufficientemente reattivo e vigile. Nel quarto round Carnera cercò di reagire e portare l'incontro a suo favore ma Baer si rivelò un pugile esperto e rapido, tanto che riuscì a schivare tutti i pugni dell'italiano. Nel quinto round, a pochi secondi dal suono della campana, Baer si fece sentire con un deciso montante, un colpo che Carnera sembrò soffrire in modo particolare. Nel 6º, 7º e 8º round i due si scambiarono una serie di pugni, nessuno dei quali decisivi. Con il 9º round sembrava che l'incontro dovesse proseguire in una situazione di parità, Max Baer appariva infatti meno potente e veloce. Durante la metà del 10º round Baer colpì Carnera sul volto con un preciso destro, il pugile italiano accusò il colpo e abbassò la guardia, dando la possibilità a Baer di colpirlo nuovamente con un destro violentissimo. Primo si allontanò dall'avversario riuscendo a rimanere in piedi appoggiandosi alle corde. L'arbitro fermò per un attimo la sfida provocando le ire dei secondi di Baer. L'incontro riprese e subito Baer colpì Carnera nuovamente al volto. Questa volta il pugile italiano cadde sulle ginocchia, ma si rialzò subito. L'incontro era ormai segnato, Baer fece partire dei colpi in successione, Carnera cadde al tappeto ma si rialzò di nuovo immediatamente. L'italiano sembrava non volersi arrendere e venne salvato dal suono della campana. Alla fine del 10º round Carnera appariva fortemente provato, tanto da non sentire il suono della campana, fu accompagnato all'angolo da un suo secondo. All'inizio dell'11º round Baer mandò al tappeto il pugile italiano colpendolo con un preciso [[Diretto (pugilato)|diretto]] al volto: Carnera si rialzò ma subì un altro violento colpo di Baer. A pochi secondi dalla fine del round, Carnera, colpito da un altro destro, andò a terra. Si rialzò subito ma l'arbitro capì che Primo Carnera non era in grado di proseguire e decise di sospendere l'incontro<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:57305 Baer-Carnera su Boxrec]</ref>.
 
Max Baer divenne il nuovo campione del mondo dei pesi massimi. Carnera avrebbe fortemente voluto una rivincita contro Baer, ben sicuro di poterlo battere se fosse stato nel pieno delle forze ma il suo manager americano Duffy non volle accontentarlo. Dopo questo match, rimase in convalescenza per due mesi, con una gamba ingessata. Nessuno lo andò a trovare, se non gli amici e i parenti.
 
In seguito girò anche numerosi film, tra cui [[L'idolo delle donne (film 1933)|L'idolo delle donne]], in cui Carnera e Max Baer interpretavano loro stessi.
 
=== Il declino nel pugilato ===
Come sempre, però, ritornò a combattere. Girò quasi tutto il Sudamerica, dove era molto amato: Vittorio Campolo fu messo facilmente al tappeto, un altro match fu vinto e un altro ancora perso.
 
Nel [[1935]], dopo aver vinto contro Ray Impelletiere<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:96316 Carnera-Impelletiere su Boxrec]</ref>, decise di combattere con [[Joe Louis]]. Otto anni più giovane di Carnera, si rivelò uno dei migliori pugili di tutti i tempi, o almeno tra i primi dieci del '900, ed era allora un campione emergente. Carnera, invece, sottovalutava le capacità dell'americano di colore. Il [[Benito Mussolini|Duce]] era con Carnera, mentre [[Harlem]] era con Louis. Fu un match bollente, pieno di cori razzisti, di tifosi di Louis, di agenti della sicurezza e di tecnici. Alla fine Joe Louis si aggiudicò la vittoria per ko tecnico alla sesta ripresa<ref>[http://boxrec.com/media/index.php/Joe_Louis_vs._Primo_Carnera Louis-Carnera su Boxrec]</ref>.
 
Nel [[1936]] Carnera iniziò a combattere con pugili poco conosciuti, tra cui un altro pugile di colore, Leroy Haynes, molto discriminato e anche per questo poco famoso. Fu sconfitto anche stavolta, sia all'andata sia al ritorno. Successivamente, fu costretto a stare a letto, a causa di una trombosi. Cominciò a pensare che quello fosse il momento giusto per ritirarsi definitivamente, ma dopo aver visto i progressi che andava compiendo, decise di prolungare ancora la carriera di pugile e, per il momento, rifiutò la proposta di Jack Curley, che voleva si dedicasse al [[Catch wrestling|catch]]. Contro i consigli dei dottori, tornò sul ring a Parigi contro Albert Di Meglio. Il fisico ormai aveva perso la forza e l'agilità di un tempo, e l'italiano perse ai punti<ref>[http://boxrec.com/media/index.php?title=Fight:98024 Di Meglio-Carnera su Boxrec]</ref>.
 
Fu sconfitto anche a [[Budapest]], il 4 dicembre [[1937]], contro Joseph Zupan<ref>Boxrec, nel curriculum pugilistico di Carnera (vedi: [http://boxrec.com/list_bouts.php?human_id=012086&cat=boxer&pageID=1]), riferisce, tuttavia, che Carnera aveva vinto facilmente per KO, come riferito anche da Box-Sport, 14 dicembre 1937, p. 9 e dal giornale viennese Sport Tagblatt. Il sito specializzato americano, quindi, non si spiega come mai, nella lista ufficiale degli incontri di Carnera, tale risultato appaia ribaltato </ref>. Il posto di Carnera nel cuore degli italiani, intanto, cominciò ad essere preso dal calcio, che diventò così lo sport più seguito. A Carnera, invece, venne diagnosticato il [[diabete]] e gli fu tolto un [[rene]]. Successivamente si riprese e il 13 marzo [[1939]] si sposò con Pina Kovacic. Dal loro amore nacquero due figli: Umberto e Giovanna Maria.
 
Dopo la caduta del regime fascista, ritornò in patria, accolto dalle accuse dei partigiani. Questi ultimi gli rimproveravano il fatto di essere stato un collaboratore di Mussolini. Sarà grazie all'aiuto di Leo Picco che Carnera sarà riabilitato.
 
Il 22 luglio [[1945]] combatté contro il francese Michel Blevens, a Udine. Finalmente, tornò a vincere, per ko. A settembre mise ko, a [[Trieste]], Sam Gardner. Tutto questo non bastava per riappropriarsi del suo titolo, così incontrò Luigi Musina.
 
Il match ritardò, a causa della folla che voleva entrare anche senza biglietto. Carnera, quindi, si intrattenne in un bar, bevendo [[Alcolismo|alcoolici]] con i suoi ammiratori. Forse anche a causa di questo, fu battuto al 7º round, per ko. Nel [[1946]] combatté due match, di nuovo con l'ex-campione europeo dei pesi mediomassimi Musina. Li perse entrambi.
 
=== La rivincita nella lotta libera ===
Dopo aver collezionato 70 vittorie per ko, tornò a fare il lottatore. Stavolta, non come fenomeno da baraccone, ma come [[Wrestling|wrestler]]. Già nel [[1941]] Jack Curley gli aveva proposto questa alternativa, ma allora aveva rifiutato.
 
Solo nel [[1946]], si rese conto che quello era l'unico modo per restare sul ring. Ad ottobre, il manager Joe Toots Mondt lo fece debuttare contro Cheif Saunooke, il quale fu messo al tappeto. Dopo una settimana, sempre per la [[GCW|Georgia Championship Wrestling]], promotion della NWA ([[National Wrestling Alliance]]), lottò contro Jules Strongbow, prevalendo ancora una volta. Il 24 marzo [[1947]] lottò contro George Macricostas, e poi contro Babe Sharkey, vincendo tutti e due gli incontri.
 
Carnera riacquistò la sua popolarità, soprattutto dopo aver vinto l'incontro con uno dei maggiori esperti di wrestling di quel periodo, Ed "Strangler" Lewis. Il '48 iniziò con il ritorno alla GCW, sconfiggendo Roland Kirchmeyer e successivamente anche Pete Managoff. Anche nel wrestling Carnera divenne quindi uno dei più imbattibili. Neanche Kola Kwariani, riuscì ad abbatterlo. Solo l'italiano [[Antonino Rocca]], il 20 aprile [[1948]], fermò il suo record di 321 vittorie. Ad ottobre sconfisse Vic Christy. Nel '51, Max Baer arbitrò il match contro Jim London, che finì in pareggio. Questo incontro fu molto seguito per la presenza, appunto, di Baer, che gli aveva tolto il titolo; erano in molti a pensare che Carnera non avrebbe resistito alla tentazione di sfidarlo nuovamente.
 
A dicembre prevalse su Red Menace, invece nel marzo del [[1952]] finì con un No Contest. A luglio toccò a Fred Von Schacht e Clyde Steeves tentare di prevalere sulla forza del nerboruto italiano, il quale comunque vinse. Nel 1953 la famiglia Carnera finalmente ottenne la cittadinanza americana. Questo eliminò ogni ostacolo nell'interpretare qualche ruolo cinematografico. In tutto, girerà quindici film, tra cui ''Ercole e la regina di Lidia'', ''Il tallone di Achille'' ed altri ancora; in più una tournée con [[Renato Rascel]] (il comico conosciuto con il soprannome di ''il piccoletto'').
 
Carnera aprì anche un ristorante e un negozio di liquori. Il 18 febbraio [[1957]], conquistò il titolo di Claims Heavyweight Wrestling Championship, sconfiggendo King Kong, un uomo pesante 182 kg.
 
=== La malattia e la morte ===
Successivamente iniziò a dedicarsi di più al cinema, anche perché le sue condizioni di salute erano peggiorate. Carnera si ammalò di [[cirrosi epatica]] e quando comprese che gli restava poco da vivere fece ritorno in Italia.
 
Nel maggio del [[1967]] tornò a [[Sequals]], a godersi i suoi affetti. Il "Gigante Buono" morì nel 34º anniversario dalla conquista del titolo mondiale dei pesi massimi, cioè il 29 giugno [[1967]]. Le sue qualità, la sua forza, la sua vita sono rimaste per sempre impresse nel mondo della boxe, della storia e hanno fatto di lui un mito internazionale.
 
Carnera è stato sepolto nella tomba di famiglia nel cimitero di [[Sequals]].
 
== Curiosità ==
{{curiosità}}
[[File:Carnera panini comics.jpg|thumb|Carnera nella versione a fumetti]]
* Il cantautore [[Goran Kuzminac]] gli ha dedicato la canzone ''Primo di Sequals<ref>''...Il pezzo dedicato a Carnera, nato da un suggerimento dello scrittore Emilio Del Bel Belluz e già presentato in singolo a Sequals con la figlia del gigante buono''.- ''[[Corriere del Veneto]], [[Norman Zoia]], 15 giugno 2004, pag. 14.''</ref>'', contenuta nell'album [[Nuvole straniere]].
* Il regista [[Renzo Martinelli]] ha girato il film [[Carnera - The Walking Mountain]] (dal quale poi è stata tratta la miniserie televisiva in due puntate ''Carnera - The Walking Mountain'', trasmessa da [[Canale 5]] il 15 e 16 dicembre 2008); l'attore pugliese [[Andrea Iaia]] ha interpretato il pugile.
* Il disegnatore [[Davide Toffolo]] ha pubblicato un libro a fumetti ''Carnera, la montagna che cammina'' per VivaComix.
* Primo Carnera è il nome del protagonista di un fumetto di [[Filippo Scòzzari]] ed è anche il nome della casa editrice che ne pubblica le storie: la ''"[[Primo Carnera Editore]]"'', fondata dallo stesso Scòzzari insieme ad [[Andrea Pazienza]], [[Stefano Tamburini]], [[Massimo Mattioli]] e [[Tanino Liberatore]].
* La giornalista-scrittrice Giuliana V Fantuz ha dedicato a Primo Carnera due libri: "Carnera, mio padre" (2002); "Carnera - The Walking Mountain" [[Associazione Storiesfvg.it]] (2008).
* Nell'album Thori e Rocce di DonJoe e Dj Shablo c'è una canzone intitolata "Primo Carnera".
* Il palasport della città di Udine, sito in quartiere Rizzi, è stato intitolato "PalaCarnera" come omaggio al pugile friulano Primo Carnera.
* Nel [[1931]] [[Floyd Gottfredson]], [[Earl Duvall]] e [[Al Taliaferro]] crearono per le strisce a fumetti di [[Topolino]] il personaggio del pugile [[Spaccafuoco]], in originale ''Creamo Catnera'', ispirato nel nome e nella caratterizzazione a Carnera, popolare negli Stati Uniti dell'epoca.
* Nel [[2006]] in occasione del Centenario della nascita del pugile è stata realizzata a Palazzo della Ragione di Milano la mostra "Carnera, ipotesi di un mito" curata da [[Elena Fontanella]], Fausto Narducci, Daniele Redaelli in collaborazione con La [[Gazzetta dello Sport]].
* Divertente apparizione del pugile nel film ''[[Il re dell'Africa]]'' del 1949, quasi un ''sequel'' del primo ''[[King Kong (film 1933)|King Kong]]'', diretto sempre da [[Ernest B. Schoedsack]], in un improbabile confronto di boxe con il gigantesco gorilla.
* In [[Veneto]], spesso i più anziani, riferendosi a Primo Carnera e alla forza dei suoi pugni usano la frase "''Carnera co un pugno spaca a tèra''" (Carnera con un pugno spacca la terra).
* Il [[letto]] di Carnera (oggi non più esistente) era lungo due metri e venti, fu costruito appositamente per lui dal maestro falegname Romano De Fabris<ref>[http://www.corrieredellosport.it/uomini_e_pugni/2010/01/19-93709/Primo+Carnera,+il+gigante+senza+peccato Corriere dello Sport, 19-01-2010]</ref>.
* In Italia, il mito del gigante di [[Sequals]] ha assunto contorni leggendari, tanto che col tempo, le biografie giornalistiche hanno anche aggiunto ulteriori centimetri alla sua già notevole statura, rispetto a quanto risulta ufficialmente nei siti specializzati statunitensi<ref name=autogenerato1></ref>: [[La Repubblica]]<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/06/05/quando-crollo-il-colosso-argilla.html La Repubblica, 05-06-2005]</ref>, nel 2005, il [[Corriere della Sera]], nel 2006, <ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/giugno/17/gigante_dittatore_Campioni_dai_piedi_co_9_060617027.shtml Corriere della Sera, 17-06-2006]</ref> e [[La Gazzetta dello Sport]]<ref>[http://altrimondi.gazzetta.it/2008/12/15/primo_carnera_la_triste_epopea/ La Gazzetta dello Sport, 15-12-2008]</ref>, nel 2008, lo indicano alto 205 cm, mentre [[Il Sole 24 Ore]], nel 2008, si è fermato a 202 cm <ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Tempo%20libero%20e%20Cultura/2008/06/Storia-storie-carnera-campione-mondo.shtml?uuid=f1781876-3d3b-11dd-bc5b-00000e251029&DocRulesView=Libero Il Sole24 Ore, anno 2008]</ref> e la figlia del pugile, Maria Giovanna Carnera, in una intervista, ricorda suo padre alto 203 cm<ref>[http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/06/28/news/primo-carnera-gigante-nel-cuore-1.5330245 Messaggero Veneto, 28-06-2012]</ref>.
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=ValoreAtleticoOro.png
|nome_onorificenza=Medaglia d'Oro al Valore Atletico
|collegamento_onorificenza=Medaglia al Valore Atletico
|motivazione= Per la vittoria nel Campionato del Mondo di pugilato professionisti nella categoria dei pesi massimi
|luogo=[[New York]], 29 giugno [[1933]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Commendatore OCI BAR.svg
|nome_onorificenza=Commendatore dell'Ordine della Corona d'Italia
|collegamento_onorificenza=Ordine della Corona d'Italia
|motivazione=
|luogo= [[Cascais]], 9 giugno [[1967]]. Di iniziativa di [[Umberto II d'Italia|Umberto II di Savoia]]<ref>Arrigo Petacco, ''Regina'', Mondadori, Milano, 2012</ref>
}}
 
=== Riconoscimenti ===
*''Encomio solenne'' del Comando Generale della Milizia nel 1930
*''[[Fighter of the year|Pugile dell'anno]]'' della rivista Ring Magazine nel 1933
*''Medaglia d'oro'' del Comune di Sequals nel 1967
*Inserito nella ''Sports Hall of Fame'' di Chicago nel 1977
*Inserito nella ''World Boxing Hall of Fame'' nel 1991
*Inserito nella ''Italian American Sports Hall of Fame''
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Aldo Santini, ''Primo Carnera. L'uomo più forte del mondo'', Arnoldo Mondadori Editore, 1984
* Davide Toffolo, ''Carnera. La montagna che cammina'', Edizioni Biblioteca dell'Immagine, 2001
* Giuliana V. Fantuz e Ivan Malfatto con Gino Argentin, ''Mio padre Primo Carnera'', SEP Editrice 2002
* Fausto Narducci, Daniele Redaelli, Ivan Malfatto, Pier Bergonzi e Cecilia Vallardi, ''Io, Primo Carnera. Il manoscritto ritrovato'', Gazzetta dello Sport, 2003
* Emilio Del Bel Belluz, ''Carnera e i miei Campioni'', Ritter Edizioni, 2006
* ''Primo Carnera, la storia della mia vita'', a cura di Ido Da Ros, Dario De Bastiani Editore, 2013
* Carnera Primo, in ''Dizionario biografico friulano'', Clape cultural Aquilee, Udine 2007
 
== Filmografia ==
[[File:Tototarzan.jpg|thumb|Carnera insieme a [[Totò]] nel film ''[[Due cuori fra le belve]]'' ([[1943]])]]
 
Tra gli [[anni 1930|anni trenta]] e [[anni 1960|sessanta]] Primo Carnera è stato anche attore partecipando a una ventina di film, spesso con ruoli secondari o come semplice comparsa, alcuni spettacoli in teatro e in televisione e innumerevoli pubblicità.
 
* ''[[Mr. Broadway]]'', regia di [[Edgar G. Ulmer]] e [[Johnnie Walker]] ([[1933]])
* ''[[L'idolo delle donne (film 1933)|L'idolo delle donne]]'' (''The Prizefighter and the Lady''), regia di [[W.S. Van Dyke]] e [[Howard Hawks]] (non accreditato) ([[1933]])
* ''[[Traversata nera]] '' di [[Domenico Gambino]] ([[1939]])
* ''[[Vento di miloni]]'', regia di [[Dino Falconi]] ([[1940]])
* ''[[Senza cielo]]'', di [[Alfredo Guarini]] ([[1940]])
* ''[[La nascita di Salomè]]'', regia di [[Jean Choux]] ([[1940]])
* ''[[La figlia del Corsaro Verde]]'', regia di [[Enrico Guazzoni]] ([[1940]])
* ''[[La corona di ferro]]'', regia di [[Alessandro Blasetti]] ([[1941]])
* ''[[Knockout (film 1941)|Knock Out]]'', regia di [[Carmine Gallone]] ([[1941]])
* ''[[I cavalieri del deserto]]'', di [[Gino Talamo]] e [[Osvaldo Valenti]] ([[1942]])
* ''[[Sette anni di felicità]]'', regia di [[Ernst Marischka]] e [[Roberto Savarese]] ([[1942]])
* ''[[Due cuori fra le belve]]'', regia di [[Giorgio Simonelli]] ([[1943]])
* ''[[Harlem (film 1943)|Harlem]]'', regia di [[Carmine Gallone]] ([[1943]])
* ''[[Mighty Joe Young]]'', regia di [[Ernest B. Schoedsack]] ([[1949]])
* ''[[Il tallone di Achille]]'', regia di [[Mario Amendola]] e [[Ruggero Maccari]] ([[1952]])
* ''[[La grande notte di Casanova]]'', regia di [[Norman Z. McLeod]] ([[1954]])
* ''[[Il principe coraggioso]]'', regia di [[Henry Hathaway]] ([[1954]])
* ''[[Domani splenderà il sole]]'', regia di [[Carol Reed]] ([[1955]])
* ''[[Ercole e la regina di Lidia]]'', regia di [[Pietro Francisci]] ([[1959]])
 
Sono stati girati due film dedicati alla sua vita e alla sua carriera oltre a numerosi documentari.
* ''[[Il colosso d'argilla]]'' di [[Mark Robson]] ([[1956]])
* ''[[Carnera - The Walking Mountain]]'' di [[Renzo Martinelli]] ([[2008]]), trasmesso poi su [[Canale 5]] come miniserie in due puntate col titolo ''Il Campione più grande''.
 
== Voci correlate ==
* [[Emigrazione italiana]]
* [[La vita degli italiani durante il periodo fascista]]
* [[Lista dei campioni del mondo dei pesi massimi di boxe]]
 
== Altri progetti ==
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{{interprogetto|q}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.boxrec.com/list_bouts.php?human_id=012086&cat=boxer Record professionale di Primo Carnera in Boxrec]
* [http://www.boxrec.com/media/index.php?title=Human:12086 Dati biografici di Primo Carnera in Boxrec]
* {{Imdb|nome|0138712}}
* [http://www.arealocale.it/default.asp?action=article&ID=1926 Articolo su Primo Carnera del 1926]
* {{en}}[http://wiki.answers.com/Q/What_was_the_height_and_weight_of_Primo_Carnera Peso e altezza di Primo Carnera]
* [http://www.wrestlingworld.it/Historical/Biografie/primocarnera/primocarnera.htm Primo Carnera]
* [http://superuomo.blogspot.com/2005/07/self-made-man-primo-carnera.html Il self made man Primo Carnera]
* [http://www.storiain.net/arret/num22/carnera.htm Carnera, leggenda della boxe]
* [http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/luomo-pi%C3%B9-forte-del-mondo/881/default.aspx Primo Carnera - L'uomo più forte del mondo] La Storia siamo noi
 
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[[Categoria:Italiani emigrati negli Stati Uniti d'America]]