Roberto Bettega e Elsdorf (Bassa Sassonia): differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
{{Sportivo
|Nome=Elsdorf
|nome= Roberto Bettega
|Nome ufficiale=
|immagine= [[File:Bettega.jpg|200px]]
|Panorama=
|sesso= M
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|GiornoMeseNascita= 27 dicembre
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|Voce stemma=
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|Tipo=[[Comuni della Germania|Comune]], apparten. a una ''[[Comunità amministrative della Germania|Samtgemeinde]]''
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|disciplina= Calcio
|Divisione amm grado 3=Rotenburg (Wümme)
|ruolo= [[Attaccante]]
|Amministratore locale=
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|Terminecarriera= 1984
|Data elezione=
|Giovanili anni= ?-?
|Data istituzione=
|Giovanili squadre= {{Calcio Juventus|G}}
|Latitudine gradi=53
|Squadre=
|Latitudine minuti=15
{{Carriera sportivo
|Latitudine secondi=
|1969-1970|{{Calcio Varese|G}}|30 (13)
|Latitudine NS=N
|1970-1983|{{Calcio Juventus|G}}|326 (129)
|Longitudine gradi=09
|1983-1984|{{Calcio Toronto Blizzard|G}}|48 (11)
|Longitudine minuti=21
}}
|Longitudine secondi=
|Anni nazionale= 1975-1983
|Longitudine EW=E
|nazionale={{Naz|CA|ITA}}
|Abitanti=2106
|presenzenazionale(goal)= 42 (19)
|Note abitanti=
|aggiornato= novembre 2008
|Aggiornamento abitanti=31-12-2008
|Sottodivisioni=
|Divisioni confinanti=
|Prefisso=(+49) 04281, 04282, 04286
|Mappa=Elsdorf in ROW.svg
|Didascalia mappa=
}}
 
'''Elsdorf''' è un [[Comuni della Germania|comune]] di 2.106 abitanti della [[Bassa Sassonia]], in [[Germania]].
{{quote|Roberto Bettega è stato uno dei giocatori che hanno fatto la storia della Juventus. Un grande campione, un simbolo.|[[Giampiero Boniperti]], ex giocatore e presidente della [[Juventus Football Club|Juventus FC]], da ''Enciclopedia dello sport'', ed. Universo.}}
{{Bio
|Nome = Roberto
|Cognome = Bettega
|Sesso = M
|LuogoNascita = Torino
|GiornoMeseNascita = 27 dicembre
|AnnoNascita = 1950
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = dirigente sportivo
|Attività2 = ex calciatore
|Epoca =
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , di ruolo [[attaccante]]. Bandiera della [[Juventus Football Club|Juventus]] tra il [[1970]] ed il [[1983]] e della [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale]], è stato dal [[1994]] al [[2006]] vicepresidente della società bianconera. Dal [[23 dicembre]] [[2009]] è vicedirettore generale della Juventus, con responsabilità sull'intera area sportiva<ref name=vicedg>[http://www.juventus.it/site/ita/NEWS_newsseriea_A15C42CC9B1A440CACC77F44F00C7568.asp Roberto Bettega torna alla Juventus]</ref>
}}
 
Appartiene al [[circondari della Germania|circondario]] (''Landkreis'') di [[Circondario di Rotenburg (Wümme)|Rotenburg (Wümme)]] ([[Targhe d'immatricolazione tedesche|targa]] ROW) ed è parte della [[comunità amministrative della Germania|comunità amministrativa]] (''Samtgemeinde'') di [[Samtgemeinde Zeven|Zeven]].
== Carriera ==
<!--
=== Club ===
==== Esordi ====
Dopo la trafila delle giovanili bianconere, fu mandato a giocare in [[serie B]], in prestito nel [[Associazione Sportiva Varese 1910|Varese]], allora allenato dal leggendario [[Nils Liedholm]], e fu decisivo per la promozione in [[Serie A]] della squadra [[Lombardia|lombarda]] con i suoi 13 goal, capocannoniere del torneo alla pari del compagno di squadra [[Ariedo Braida|Braida]] e del catanese [[Aquilino Bonfanti|Bonfanti]]. La breve parentesi nella squadra varesina è sempre stata considerata dallo stesso Bettega estremamente formativa, perché vissuta sotto la guida di Nils Liedholm: in seguito, l'attaccante torinese avrebbe riconosciuto al tecnico svedese il merito dei suoi eccellenti fondamentali e soprattutto del suo caratteristico colpo di testa in sospensione, che sarebbe divenuto il suo marchio di fabbrica.
Da un punto di vista tecnico, Bettega è stato un giocatore completo, abilissimo nel gioco aereo ma dotato di straordinaria padronanza anche nel gioco a terra. L'aver alternato in giovanissima età il ruolo di centrocampista a quello di punta ne affinò evidentemente il senso tattico e la capacità di leggere la partita, che impiegò soprattutto con il progredire dell'età, arretrando il raggio di azione e agendo sovente quale regista avanzato. Tale caratteristica fu estremamente funzionale all'impianto tattico della prima Juventus di [[Giovanni Trapattoni]], che, avendo fatto a meno di [[Fabio Capello]], non aveva un vero e proprio play-maker, e non l'avrebbe avuto sino all'acquisto di [[Liam Brady]] nel [[1980]].
 
==Geografia fisica==
==== Una vita nella Juventus ====
{{...}}
Ritornò alla [[Juventus Football Club|Juventus]] nella stagione 1970-71, dove rimase per 13 stagioni consecutive fino al 1983. Giocò in totale 481 partite con la maglia bianconera (326 in [[Serie A]], 73 in [[Coppa Italia]], 31 in [[Coppa dei Campioni]], 8 in [[Coppa delle Coppe]] e 42 in [[Coppa UEFA]]), segnando 178 gol (129 in [[Serie A]], 22 in [[Coppa Italia]], 7 in [[Coppa dei Campioni]], 1 in [[Coppa delle Coppe]], 19 in [[Coppa UEFA]] e 1 in [[Coppa Intercontinentale]]), terzo dietro ad [[Alessandro Del Piero]] e [[Giampiero Boniperti]] nella classifica dei maggiori cannonieri della storia della Juventus.
 
==Storia==
===== Gli inizi in chiaro-scuro =====
{{...}}
Il club bianconero aveva appena intrapreso un processo di svecchiamento della rosa, nell'intento di tornare ai vertici del campionato italiano, dopo il decennio degli anni Sessanta, avaro di successi, se si eccettua il titolo rocambolescamente vinto nella stagione 1966-67. Bettega tornò alla Juventus quale solo giocatore torinese, cresciuto nel vivaio, proprio mentre la squadra già annoverava o stava per ingaggiare una leva di giovani originari del Mezzogiorno. Questa politica degli acquisti è stata da taluno messa in relazione con la volontà della famiglia [[Agnelli]] di propiziarsi la benevolenza e la fedeltà delle folte maestranze meridionali che in quegli anni lavoravano alla [[FIAT]]. Quale che fosse la ragione di questa campagna acquisti geograficamente orientata, nella Juventus giocavano o stavano per giocare atleti quali [[Franco Causio]], [[Giuseppe Furino]], [[Pietro Anastasi]], [[Claudio Gentile]] e [[Antonello Cuccureddu]], che ben presto avrebbero aiutato la compagine bianconera a imporre la propria supremazia nei tornei degli anni 70 e la [[Nazionale di calcio dell'Italia|Nazionale italiana]] a colorarsi di bianconero.
 
==Società==
Bettega debuttò in [[Serie A]] il [[27 settembre]] [[1970]] in trasferta contro il Catania, segnando il gol decisivo. Il suo apporto fu subito importante: giocò 42 partite (28 in [[Serie A 1970-1971|Serie A]], 11 in [[Coppa delle Fiere 1970-1971|Coppa delle Fiere]] e 3 in [[Coppa Italia 1970-1971|Coppa Italia]]) e segnò 21 gol (rispettivamente 13, 6 e 2), contribuendo in maniera decisiva anche alla bella stagione juventina in Europa. Per la seconda volta, la Juventus raggiunse la finale in una competizione continentale, venendo sconfitta dagli Inglesi del [[Leeds United]] nell'ultima edizione della Coppa delle Fiere per il meccanismo del maggior numero di gol segnati in trasferta: dopo il 2-2 casalingo, nel quale Bettega segnò la marcatura dell'1-0, la Juventus non riuscì a fare meglio di un pareggio per 1-1 nella gara di ritorno.
===Evoluzione demografica===
{{...}}
 
==Economia==
Nel 1971-1972, Bettega iniziò la stagione in modo sfolgorante, trascinando la Juventus in vetta alla classifica del campionato. Memorabile fu il successo in casa del [[Milan]], alla quarta giornata, quando il ventenne attaccante bianconero segnò due volte, prima di testa e poi con un beffardo colpo di tacco su cross di Anastasi. Andò di nuovo a rete il [[16 gennaio]] [[1972]] contro la [[Fiorentina]], ma fu l'ultima segnatura (ne aveva realizzate 10 in 14 partite) prima di un lungo stop per un'infezione di [[tubercolosi]]. La malattia interruppe un'ascesa che l'avrebbe probabilmente condotto a vestire la maglia della Nazionale in giovanissima età, rimandando di quasi un lustro l'esordio con la maglia azzurra, che avvenne infine nel giugno del [[1975]] contro la [[Nazionale di calcio della Finlandia|Finlandia]]. Dopo lo stop, ritornò all'inizio del campionato successivo, aiutando la Juventus a vincere il secondo scudetto consecutivo e contribuendo al percorso che portò i bianconeri alla loro prima finale di [[Coppa dei Campioni 1972-1973|Coppa dei Campioni]]: il [[30 maggio]] [[1973]], un gol di [[Johnny Rep]] dopo appena quattro minuti spense l'entusiasmo dei 50.000 tifosi italiani che avevano seguito la Juventus a [[Belgrado]] e consegnò all'[[Ajax]] la sua terza Coppa consecutiva.
{{...}}
 
===Turismo===
Nei due anni successivi, la vena realizzativa parve isterilirsi, e solo nella stagione 1975-1976 Bettega oltrepassò di nuovo la soglia dei dieci gol, pur in un'annata non felice per la Juventus, che perse lo Scudetto a vantaggio dei rivali del [[Torino Football Club 1906|Torino]] dopo aver raggiunto un vantaggio di 5 punti alla 21esima giornata.
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==Cultura==
===== Un fuoriclasse autentico =====
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[[File:Roberto Bettega 1982.jpg|thumb|200px|right|Roberto Bettega nella [[Serie A 1981-1982|stagione 1981/82]]]]
Con la venuta di [[Giovanni Trapattoni]] sulla panchina bianconera nell'estate del [[1976]], cominciò un ciclo vincente destinato a durare un decennio, nel quale Bettega si impose definitivamente quale campione di levatura internazionale. [[Giampiero Boniperti]] allestì una formazione dichiaratamente muscolare, cedendo al Milan [[Fabio Capello]] per [[Romeo Benetti]] e prelevando dall'[[Inter]] [[Roberto Boninsegna]] in cambio di Anastasi. Ne scaturì una squadra dall'animus gladiatorio, che per una lunghezza strappò al Torino il campionato dei record, totalizzando 51 punti sui 60 disponibili (la [[Fiorentina]] giunse terza a 16 punti!). Bettega non saltò una partita e mise a segno 17 gol, aggiungendo 5 reti in [[Coppa UEFA]], che la Juventus conquistò in una tiratissima doppia finale contro l'[[Atletico Bilbao]], per il suo primo trofeo internazionale: nel ritorno in Spagna, nell'arena infuocata del [[Stadio San Mamés|San Mames]], lo stadio dei Baschi, fu per l'appunto una marcatura di testa di Bettega su traversone di Causio, a dare alla Juventus il successo, grazie al maggior numero di gol segnati in trasferta.
 
==Suddivisione amministrativa==
Intanto, Bettega era diventato un pilastro della Nazionale che [[Enzo Bearzot]] aveva ereditato da [[Ferruccio Valcareggi]] (all'inizio sotto la supervisione tecnica di [[Fulvio Bernardini]]) dopo i disastrosi [[Mondiali]] del [[1974]]. In coppia con [[Francesco Graziani]] e poi con [[Paolo Rossi]], Bettega fu l'attaccante azzurro più prolifico dai tempi di [[Luigi Riva]]: nel triennio che si chiuse con la rassegna iridata del [[1978]], ''Bobby-gol'' disputò 19 gare e segnò 16 volte. Straordinario fu il gol che spianò la strada agli Azzurri nel match di [[Roma]] vinto per 2-0 contro l'[[Nazionale di calcio dell'Inghilterra|Inghilterra]] nel girone eliminatorio per i Mondiali argentini, nonché la quaterna (anch'essa inaugurata da una rete segnata in tuffo di testa, su classico traversone di Causio) che servì per superare la Finlandia 6-1 e per mettere al sicuro la differenza reti nel confronto con gli Inglesi.
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==Infrastrutture e trasporti==
In campionato, la Juventus bissò il titolo nel 1977-1978, precedendo stavolta il [[Lanerossi Vicenza]] del nuovo fenomeno Rossi. Come anticipato, fu con la giovane punta che Bettega formò il tandem di attacco ai [[Campionato mondiale di calcio 1978|Mondiali]] d'[[Argentina]]. Bettega segnò una rete contro l'Ungheria e colse per tre volte i legni della porta avversaria. Poi, nella partita che costò l'unica sconfitta ai futuri campioni del mondo, fu l'autore della splendida marcatura, dopo una rapida triangolazione con Rossi, con cui l'Italia batté i padroni di casa di [[Cesar Luis Menotti]]. Contro i Tedeschi campioni in carica, nella prima gara del secondo turno, un'altra traversa e un miracoloso salvataggio sulla linea di un difensore dopo un ubriacante slalom, preclusero a Bettega il gol e alla Nazionale la vittoria. Al pari di molti compagni, Bettega fu meno brillante contro l'[[Nazionale di calcio dell'Austria|Austria]] e contro l'[[Nazionale di calcio dell'Olanda|Olanda]], e l'Italia dovette accontentarsi della finale per il terzo posto, che fu vinta dal [[Nazionale di calcio del Brasile|Brasile]], anche per la persistente sfortuna italiana, che si concretizzò in ulteriori tre pali, l'ultimo colto proprio da Bettega con un colpo di testa allo scadere. Sia nel [[1977]], che nel 1978, Bettega giunse quarto nella classifica del [[Pallone d'oro]], in un periodo nel quale la scarsa visibilità del calcio italiano all'estero (anche per i modesti risultati nelle competizioni continentali per club) penalizzava fortemente i giocatori italiani.
{{...}}
 
==Amministrazione==
Nelle due stagioni successive, la Juventus perse il titolo italiano prima a favore del Milan e poi dell'[[Inter]], conquistando la Coppa Italia nel 1978-79, grazie al 2-1 contro il [[Unione Sportiva Città di Palermo|Palermo]] nella finale di [[Napoli]] dove Bettega subì un grave infortunio alle costole dopo che il portiere del Palermo le caddepesantemente addosso durante un'azione di gioco.. Nella stagione successiva, Bettega conquistò il titolo di capocannoniere della Serie A con 16 gol: per la prima volta nella carriera, proprio nel perseguimento del titolo di miglior realizzatore, fu il rigorista della squadra. In [[Europa]], la Juventus giunse fino alla semifinale della Coppa delle Coppe, dove fu opposta all'[[Arsenal]]. Nella gara di andata, i bianconeri ottennero un veloce vantaggio con Cabrini, per poi chiudersi a difesa dell'1-0, fino all'inevitabile pareggio, che scaturì proprio da un'autorete di Bettega in chiusura. Al ritorno, la consueta condotta sparagnina di Trapattoni resse fino a due minuti dalla fine, quando il giovane [[Paul Vaessen]] segnò il gol della qualificazione per i ''Gunners'', che divennero la prima formazione britannica a superare la Juventus a domicilio. Il [[1980]] fu anche l'anno dei [[Campionato europeo di calcio 1980|Campionati Europei]] che per la seconda volta si disputarono in [[Italia]]. Bettega fece parte dell'undici titolare, ma nonostante avesse appena concluso il campionato italiano come capocannoniere, disputò un pessimo Europeo e l'Italia non riuscì ad andare oltre il quarto posto.
===Gemellaggi===
 
{{...}}
===== Il viale del tramonto =====
-->
Nel 1980-81, la Juventus si laureò di nuovo Campione d'Italia, precedendo la [[Associazione Sportiva Roma|Roma]] al termine di un torneo segnato dalle polemiche arbitrali. Bettega non incise particolarmente, segnando soltanto 5 reti, benché per la prima volta Trapattoni schierasse un regista autentico, l'irlandese Brady, prelevato in estate dall'Arsenal. Fu più prolifico in Coppa UEFA, ma le sue tre reti non consentirono alla Juventus di giocare più di due turni: fu fatale lo scontro con i polacchi del Witzew Lodz dove all'andata in Polonia vinsero per 3-1 con gol di Bettega e al ritorno il 22/10/1980 dopo aver vinto per 3-1 la Juventus perse ai rigori per 5-4. Nella squadra polacca giocava il giovane Boniek poi diventato juventino.
 
L'anno dopo si aprì nel migliore dei modi. La Juventus prese la testa del campionato trascinata dal suo attaccante, che segnò anche il gol del pareggio nella trasferta che la Nazionale disputò in [[Jugoslavia]] nel girone di qualificazione per i [[Campionato mondiale di calcio 1982|Mondiali di Spagna]]. La Juventus superò brillantemente il primo turno di Coppa dei Campioni contro gli scozzesi del [[Rangers|Rangers Glasgow]], superati per 2-0 al [[Stadio Comunale di Torino|Comunale]] di [[Torino]], in virtù di un gol di [[Pietro Paolo Virdis]] e di una bella rete in acrobazia di Bettega.
Purtroppo, nel secondo turno della competizione continentale la sfortuna segnò di nuovo pesantemente la carriera di Bettega. Il 4 novembre 1981, dopo aver ceduto per 3-1 contro l'[[Royal Sporting Club Anderlecht|Anderlecht]] a [[Bruxelles]], i bianconeri ricevettero la visita dei Belgi per il ritorno dei 16esimi di finale, e dopo pochi minuti uno scontro fortuito con il portiere Jacky Munaron costò a Bettega un grave infortunio ai legamenti del ginocchio. La Juventus fu eliminata e Bettega perse l'intera stagione: è curioso notare che al momento dell'infortunio la sua media reti in campionato (5 gol in 7 partite) era la stessa di quella che aveva registrato nel 1971-72, quando fu appiedato dalla tubercolosi.
Soprattutto, benché la primavera successiva trascorresse in uno stillicidio di annunci e smentite sul suo ritorno in campo, ''Bobby-gol'' non poté partecipare al Mondiale spagnolo e perse di fatto l'opportunità di aggiungere il titolo di campione del mondo al suo ricco palmares.
 
All'inizio della stagione 1982-83, era di nuovo in piena efficienza fisica. Trovò una Juventus assai diversa da quella che aveva lasciato: sei compagni di squadra si fregiavano dell'alloro iridato, [[Michel Platini]] si apprestava a prendere in mano le redini del gioco, Boniek indossava il numero 11 e Paolo Rossi era il centravanti titolare. Bettega conobbe anche la panchina, dividendo la maglia numero 7 con [[Domenico Marocchino]], poi fece valere la sua esperienza e l'eccezionale visione di gioco, surrogando il geniale Francese in cabina di regia, quando questi prese ad avanzare il proprio raggio d'azione, trasformandosi nel più letale goleador bianconero. Bettega, da parte sua, fu particolarmente sfortunato perché nel corso della stagione prese ben undici fra pali e traverse. In [[Coppa dei Campioni 1982-1983|Coppa dei Campioni]], la Juventus marciò trionfalmente verso la finale,con il Widzew Lodz, nella semifinale di andata Bettega segnò il gol del 2-0. Con l'evidente favore del pronostico, la squadra di Trapattoni fece rotta per la finale di [[Atene]], dove l'attendeva l'[[Hamburger SV|Amburgo]]. In realtà, quel [[25 maggio]] [[1983]], la Juventus disputò forse la partita più incolore dell'anno e non seppe replicare al gol iniziale di [[Felix Magath]], rimandando ancora una volta l'appuntamento con il più prestigioso trofeo continentale: la gara avrebbe potuto prendere una piega diversa in avvio, se un colpo di testa in tuffo di Bettega non fosse stato miracolosamente sventato in corner dal portiere [[Uli Stein]]. Come dieci anni prima, contro l'allora imbattibile Ajax di [[Johan Cruijff]], i bianconeri uscirono dal terreno di gioco con la spiacevole sensazione di non aver neanche provato a contrastare quello che pareva un destino avverso. La sfortunata finale di Atene fu l'ultima partita di Roberto Bettega con la maglia bianconera.
 
==== Esperienza in Canada ====
Dopo aver dato l'addio alla Juventus, si trasferì nella [[North American Soccer League]] e militò per un anno nella squadra [[canada|canadese]] [[Toronto Blizzard]]: fu un'esperienza che non lasciò tracce nella storia di calciatore di Bettega, ma senz'altro fu utile per prepararlo agli anni della dirigenza bianconera. Nello stesso anno Bettega fu anche vittima di un grave incidente stradale: ritornato per breve tempo in Italia, si andò a schiantare in autostrada con la sua [[A112]] e fu ricoverato alcuni giorni in rianimazione.
 
=== Nazionale ===
[[File:Bettega2.jpg|thumb|180px|Bettega con la Nazionale]]
Come detto, Bettega debuttò nella Nazionale italiana nel 1975 contro la Finlandia e raggiunse l'apice della propria carriera azzurra ai Mondiali di Argentina, divenendo una colonna portante della squadra allenata da Bearzot. La riconoscenza del ''Vecio'' per il "suo" campione si spinse fino al punto di indurlo a richiamare Bettega per il passo d'addio, a quasi due anni dal suo ultimo gettone azzurro: il [[16 aprile]] [[1983]], ''Bobby gol'' disputò una gara del girone di qualificazione agli [[Campionato europeo di calcio 1980|Europei]] del [[1984]], a [[Bucarest]], contro la [[Nazionale di calcio della Romania|Romania]]. L'Italia perse per 1-0 e Bettega fu sostituito al 69' da [[Alessandro Altobelli]]. In Nazionale vanta un totale di 42 presenze e 19 gol.
 
=== La dirigenza alla Juventus ===
 
==== Il periodo della "Triade" ====
Nel [[1994]] fu chiamato da [[Umberto Agnelli]] alla vicepresidenza della Juventus, inaugurando la cosiddetta "triade", insieme al direttore generale [[Luciano Moggi]] ed all'amministratore delegato [[Antonio Giraudo]], con cui diede il via a un felice ciclo di vittorie. Lo scoppio dello [[Scandalo del calcio italiano del 2006]] investe in pieno la Juventus. Bettega tuttavia non ne viene toccato e resta nella dirigenza bianconera, accompagnando la squadra nel primo campionato di Serie B della sua storia. Al termine della stagione, nel [[giugno]] [[2007]], lascia però i suoi incarichi dirigenziali e la Juventus.
 
==== Il ritorno come Vice Direttore Generale ====
Nel [[dicembre]] [[2009]], dopo essere stato totalmente assolto per "Doping Amministrativo" perché "il fatto non sussiste", iniziano a circolare voci su un suo possibile ritorno alla Juventus; inizialmente si parlava di una carica di consulente tra squadra e società, oltre che di supervisore di mercato, ma il [[23 Dicembre]] [[2009]] arriva l'ufficialità e rientra a far parte della dirigenza con una carica ben più importante di quella di consulente, quella di "Vicedirettore Generale", con responsabilità sull'intera area sportiva<ref name=vicedg />. Il [[28 dicembre]] [[2009]] ha presenziato alla sua prima conferenza stampa in questo nuovo ruolo.
 
== Statistiche ==
=== Presenze e reti nei club ===
{| {{prettytable|text-align=center|font-size=90%|width=99%}}
|-
!rowspan="2"|Stagione
!rowspan="2"|Squadra
!colspan="3"|Campionato
!colspan="3"|Coppe nazionali
!colspan="3"|Coppe continentali
!colspan="3"|Altre coppe
!colspan="2"|Totale
 
|-
!Comp
!Pres
!Reti
!Comp
!Pres
!Reti
!Comp
!Pres
!Reti
!Comp
!Pres
!Reti
!Pres
!Reti
 
|-
|[[Varese Football Club 1969-1970|1969-1970]] ||rowspan="1" |{{Calcio Varese}} || [[Serie B 1969-1970|B]] || 30 || 13 || [[Coppa Italia 1969-1970|CI]] || || || - || - || - || - || - || - || 30 || 13
 
|-
| [[Juventus Football Club 1970-1971|1970-1971]] ||rowspan="13" | {{Calcio Juventus}} || [[Serie A 1970-1971|A]] || 28 || 13 || [[Coppa Italia 1970-1971|CI]] || 3 || 2 || CF || 11 || 6 || - || - || - || 42 || 21
 
|-
| [[Juventus Football Club 1971-1972|1971-1972]] || [[Serie A 1971-1972|A]] || 14 || 10 || [[Coppa Italia 1971-1972|CI]] || 4 || 1 || CU || 5 || 4 || - || - || - || 23 || 15
 
|-
| [[Juventus Football Club 1972-1973|1972-1973]] || [[Serie A 1972-1973|A]] || 27 || 8 || [[Coppa Italia 1972-1973|CI]] || 8 || 1 || CC || 7 || 2 || - || - || - || 42 || 11
 
|-
| [[Juventus Football Club 1973-1974|1973-1974]] || [[Serie A 1973-1974|A]] || 24 || 8 || [[Coppa Italia 1973-1974|CI]] || 5 || 2 || CC || 2 || 0 || CINT || 1 || 0 || 32 || 10
 
|-
| [[Juventus Football Club 1974-1975|1974-1975]] || [[Serie A 1974-1975|A]] || 27 || 6 || [[Coppa Italia 1974-1975|CI]] || 10 || 3 || CU || 10 || 1 || - || - || - || 47 || 10
 
|-
| [[Juventus Football Club 1975-1976|1975-1976]] || [[Serie A 1975-1976|A]] || 29 || 15 || [[Coppa Italia 1975-1976|CI]] || 3 || 2 || CC || 4 || 1 || - || - || - || 36 || 18
 
|-
| [[Juventus Football Club 1976-1977|1976-1977]] || [[Serie A 1976-1977|A]] || 30 || 17 || [[Coppa Italia 1976-1977|CI]] || 4 || 1 || CU || 12 || 5 || - || - || - || 46 || 23
 
|-
| [[Juventus Football Club 1977-1978|1977-1978]] || [[Serie A 1977-1978|A]] || 30 || 11 || [[Coppa Italia 1977-1978|CI]] || 4 || 2 || CC || 7 || 2 || - || - || - || 41 || 15
 
|-
| [[Juventus Football Club 1978-1979|1978-1979]] || [[Serie A 1978-1979|A]] || 30 || 9 || [[Coppa Italia 1978-1979|CI]] || 9 || 2 || CC || 2 || 0 || - || - || - || 41 || 11
 
|-
| [[Juventus Football Club 1979-1980|1979-1980]] || [[Serie A 1979-1980|A]] || 28 || 16 || [[Coppa Italia 1979-1980|CI]] || 4 || 0 || CCO || 8 || 1 || - || - || - || 40 || 17
 
|-
| [[Juventus Football Club 1980-1981|1980-1981]] || [[Serie A 1980-1981|A]] || 25 || 5 || [[Coppa Italia 1980-1981|CI]] || 8 || 3 || CU || 4 || 3 || - || - || - || 37 || 11
 
|-
| [[Juventus Football Club 1981-1982|1981-1982]] || [[Serie A 1981-1982|A]] || 7 || 5 || [[Coppa Italia 1981-1982|CI]] || 4 || 2 || CC || 3 || 1 || - || - || - || 14 || 8
 
|-
| [[Juventus Football Club 1982-1983|1982-1983]] || [[Serie A 1982-1983|A]] || 27 || 6 || [[Coppa Italia 1982-1983|CI]] || 7 || 1 || CC || 6 || 1 || - || - || - || 40 || 8
 
|-
!colspan="3"|Totale Juventus || 326 || 129 || || 73 || 22 || || 81 || 27 || || 1 || 0 || 481 || 178
 
|-
| 1983-1984 || {{Calcio Toronto Blizzard}} || [[North American Soccer League 1984|NASL]] || 48 || 11 || - || - || - || - || - || - || - || - || - || 48|| 11
 
|-
!colspan="3"|Totale || 404 || 153 || || 73 || 22 || || 81 || 27 || || 1 || 0 || 559 || 202
|-
|}
 
=== Cronologia presenze e reti in nazionale ===
{{Cronoini}}
{{Cronopar|05/06/1975|Helsinki|FIN|0|1|ITA||QEuro|1976}}
{{Cronopar|26/10/1975|Varsavia|POL|0|0|ITA||QEuro|1976||||Entra al 67'}}
{{Cronopar|23/05/1976|Washington|USA|0|4|ITA||Amichevole|||||Entra al 62'|Washington (distretto di Columbia)}}
{{Cronopar|31/05/1976|New Haven|BRA 1968-1992|4|1|ITA||Amichevole|||||<small>Entra al 46', espulso al 66'</small>}}
{{Cronopar|05/06/1976|Milano|ITA|4|2|ROU 1965-1989|2|Amichevole|||||Entra al 46'}}
{{Cronopar|25/09/1976|Roma|ITA|3|0|YUG 1943-1992|2|Amichevole}}
{{Cronopar|16/10/1976|Lussemburgo|LUX|1|4|ITA|2|QMondiali|1978|||||Lussemburgo (città)}}
{{Cronopar|17/11/1976|Roma|ITA|2|0|ENG|1|QMondiali|1978}}
{{Cronopar|22/12/1976|Lisbona|POR|2|1|ITA|1|Amichevole}}
{{Cronopar|08/06/1977|Helsinki|FIN|0|3|ITA|1|QMondiali|1978}}
{{Cronopar|08/10/1977|Berlino Ovest|FRG|2|1|ITA||Amichevole}}
{{Cronopar|15/10/1977|Torino|ITA|6|1|FIN|4|QMondiali|1978}}
{{Cronopar|16/11/1977|Londra|ENG|2|0|ITA||QMondiali|1978}}
{{Cronopar|03/12/1977|Roma|ITA|3|0|LUX|1|QMondiali|1978}}
{{Cronopar|08/02/1978|Napoli|ITA|2|2|FRA||Amichevole|||||Esce al 53'}}
{{Cronopar|08/05/1978|Roma|ITA|0|0|YUG 1943-1992||Amichevole}}
{{Cronopar|02/06/1978|Mar del Plata|ITA|2|1|FRA||Mondiali|1978|1° Turno}}
{{Cronopar|06/06/1978|Mar del Plata|ITA|3|1|HUN 1957-1989|1|Mondiali|1978|1° Turno|||Esce al 83'}}
{{Cronopar|10/06/1978|Buenos Aires|ITA|1|0|ARG|1|Mondiali|1978|1° Turno}}
{{Cronopar|14/06/1978|Buenos Aires|FRG|0|0|ITA||Mondiali|1978|2° Turno}}
{{Cronopar|18/06/1978|Buenos Aires|ITA|1|0|AUT||Mondiali|1978|2° Turno|||Esce al 71'}}
{{Cronopar|21/06/1978|Buenos Aires|NED|2|1|ITA||Mondiali|1978|2° Turno}}
{{Cronopar|24/06/1978|Buenos Aires|BRA 1968-1992|2|1|ITA||Mondiali|1978|3-4 Posto|||4° Posto}}
{{Cronopar|20/09/1978|Torino|ITA|1|0|BUL 1971-1990||Amichevole}}
{{Cronopar|08/11/1978|Bratislava|TCH|3|0|ITA||Amichevole|||||Esce al 72'}}
{{Cronopar|24/02/1979|Milano|ITA|3|0|NED|1|Amichevole}}
{{Cronopar|26/05/1979|Roma|ITA|2|2|ARG||Amichevole}}
{{Cronopar|26/09/1979|Firenze|ITA|1|0|SWE||Amichevole}}
{{Cronopar|16/02/1980|Napoli|ITA|2|1|ROU 1965-1989||Amichevole}}
{{Cronopar|19/04/1980|Torino|ITA|2|2|POL||Amichevole}}
{{Cronopar|12/06/1980|Milano|ITA|0|0|ESP 1977-1981||Euro|1980|1° Turno}}
{{Cronopar|15/06/1980|Torino|ITA|1|0|ENG||Euro|1980|1° Turno}}
{{Cronopar|18/06/1980|Roma|ITA|0|0|BEL||Euro|1980|1° Turno}}
{{Cronopar|21/06/1980|Napoli|TCH|1|1|ITA||Euro|1980|3-4 Posto|dts|9-8|<small>4° Posto</small> Esce al 85'}}
{{Cronopar|24/09/1980|Genova|ITA|3|1|POR||Amichevole}}
{{Cronopar|11/10/1980|Lussemburgo|LUX|0|2|ITA|1|QMondiali|1982|||||Lussemburgo (città)}}
{{Cronopar|01/11/1980|Roma|ITA|2|0|DEN||QMondiali|1982}}
{{Cronopar|15/11/1980|Torino|ITA|2|0|YUG 1943-1992||QMondiali|1982}}
{{Cronopar|25/02/1981|Roma|ITA|0|3|Selezione Europea||Amichevole|||||Esce al 74'}}
{{Cronopar|03/06/1981|Copenaghen|DEN|3|1|ITA||QMondiali|1982||||Esce al 67'}}
{{Cronopar|17/10/1981|Belgrado|YUG 1943-1992|1|1|ITA|1|QMondiali|1982}}
{{Cronopar|16/04/1983|Bucarest|ROU 1965-1989|1|0|ITA||QEuro|1984||||Esce al 69'}}
{{Cronofin|42|19|52|13}}
 
== Palmarès ==
 
=== Club ===
==== Competizioni nazionali ====
* {{Calciopalm|Campionato italiano|7}}
:Juventus: [[Serie A 1971-1972|1971-1972]], [[Serie A 1972-1973|1972-1973]], [[Serie A 1974-1975|1974-1975]], [[Serie A 1976-1977|1976-1977]], [[Serie A 1977-1978|1977-1978]], [[Serie A 1980-1981|1980-1981]], [[Serie A 1981-1982|1981-1982]]
 
* {{Calciopalm|Coppa Italia|2}}
:Juventus: [[Coppa Italia 1978-1979|1978-1979]], [[Coppa Italia 1982-1983|1982-1983]]
 
==== Competizioni internazionali ====
* {{Calciopalm|Coppa UEFA|1}}
:Juventus: [[Coppa UEFA 1976-1977|1976-1977]]
 
=== Individuale ===
* [[Cannonieri del campionato italiano di calcio|Capocannoniere]] della [[Serie B]]: 1
:[[Capocannonieri dei campionati nazionali professionistici italiani di calcio#Vincitori della classifica marcatori di Serie B|1969-1970]] (13 gol)
* [[Cannonieri del campionato italiano di calcio|Capocannoniere]] della [[Serie A]]: 1
:[[Serie A 1979-1980#Classifica dei marcatori|1979-1980]] (16 gol)
 
== Curiosità ==
* Nel [[1980]] Bettega fu il conduttore di un programma dedicato ai pronostici del [[Totocalcio]] chiamato ''[[Caccia al 13]]'' in onda su un circuito di TV locali sparse in tutta Italia, una delle vallette era una giovane [[Cinzia Petrini]] futura valletta de ''[[Il pranzo è servito]]'', il produttore di quella trasmissione era [[Carlo Tumbarello]].
 
* Bettega è una delle poche personalità che possono vantare l'intitolazione di uno stadio di calcio da vivi. È infatti dedicato alla ex ala bianconera lo stadio della società calcistica [[Paraguay|paraguaiana]] del Tacuary di [[Asunción]]. L'impianto polivalente e dalla capienza di 15.000 spettatori è stato voluto e interamente finanziato dal presidente del club Francisco Ocampo, grande ammiratore del giocatore italiano.
 
== Note ==
 
<references/>
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|qcommons=Category:Elsdorf (Lower Saxony)}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{FIGC|157}}
 
==Collegamenti esterni==
{{Nazionale italiana mondiali 1978}}
* {{Collegamenti esterni}}
{{Nazionale italiana europei 1980}}
{{Portale|biografie|calcio}}
 
{{Circondario di Rotenburg (Wümme)}}
[[Categoria:Dirigenti della Juventus F.C.]]
{{Controllo di autorità}}
[[Categoria:Personalità legate a Torino]]
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[[Categoria:Comuni del circondario di Rotenburg (Wümme)]]
[[ar:روبيرتو بيتيغا]]
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[[pl:Roberto Bettega]]
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[[ru:Беттега, Роберто]]
[[simple:Roberto Bettega]]
[[sv:Roberto Bettega]]