Il giardino dei Finzi-Contini e Óscar de la Hoya vs. Floyd Mayweather Jr.: differenze tra le pagine

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{{Infobox incontro di pugilato
{{nota disambigua|l'omonimo film|Il giardino dei Finzi Contini (film)}}
|nome= De La Hoya vs. Mayweather: The World Awaits
 
|luogo= [[MGM Grand Garden Arena]], [[Las Vegas]], [[Stati Uniti d'America]]
{{Libro
|titoli= Titolo [[World Boxing Council|WBC]] dei [[pesi superwelter]]
|tipo = default
|immagine = Óscar de la Hoya vs. Floyd Mayweather Jr..JPG
|titolo = Il giardino dei Finzi-Contini
|data = 5 maggio [[2007]]
|titoloalfa = Giardino dei Finzi-Contini, Il
|pugile1 = [[Óscar de la Hoya]]
|annoorig = 1962
|soprannome1 = '''"Golden Boy"'''
|genere = [[romanzo]]
|origini1 = [[Los Angeles]], [[California]]
|lingua = it
|età1 = 34 anni
|ambientazione = [[Ferrara]], [[1929]]-[[1938]]
|record1 = 38–4 (30 KO)
|protagonista = io narrante (anonimo<ref name= autore>Il nome del protagonista non viene mai svelato in tutto il romanzo. Alcuni, equivocando l'ispirazione dell'autore all'ambiente ferrarese, tendono ad identificarlo con lo stesso [[Giorgio Bassani]].</ref>)
|altezza1 = 179 cm
|coprotagonista = Micòl Finzi-Contini
|peso1 = 154 libbre
|altri_personaggi = Alberto Finzi-Contini, Giampiero Malnate, il professor Ermanno, la signora Olga, Perotti
|guardia1 = Destrorso
|serie = Il romanzo di Ferrara
|riconoscimento1= Campione [[World Boxing Council|WBC]] dei [[pesi superwelter]]
|preceduto = [[Gli occhiali d'oro (romanzo)|Gli occhiali d'oro]]
|pugile2 = [[Floyd Mayweather Jr.|Floyd Mayweather]]
|seguito = [[Dietro la porta]]
|soprannome2= '''"Pretty Boy"'''
|origini2 = [[Grand Rapids (Michigan)|Grand Rapids]], [[Michigan]]
|età2 = 30 anni
|record2 = 37–0 (24 KO)
|altezza2 = 173 cm
|peso2 = 150 libbre
|guardia2 = Destrorso
|riconoscimento2= Numero uno della classifica [[Pound for Pound]]
|risultato= Mayweather Jr. ai punti per decisione non unanime
}}
 
'''Óscar de la Hoya vs. Floyd Mayweather Jr.''' è stato un celebre incontro di [[pugilato]] tra i due [[pesi superwelter]] [[Óscar de la Hoya]] e [[Floyd Mayweather Jr.]], disputato il 5 maggio [[2007]] presso la [[MGM Grand Las Vegas|MGM Grand Arena]] di [[Las Vegas]], [[Nevada]].
'''''Il giardino dei Finzi-Contini''''' è un romanzo di [[Giorgio Bassani]] del [[1962]].
 
Il match è noto anche come '''De La Hoya vs. Mayweather: The World Awaits''', per ragioni di tipo promozionale.
La prima stesura avvenne a [[Santa Marinella]] ([[Roma]]), all'Hotel Le Najadi. Il romanzo fu pubblicato nel [[1962]] dalla [[Giulio Einaudi Editore]]: presentava in copertina la pittura a olio su tela ''Nu couché bleu'', del 1955, di [[Nicolas De Staël]] e, a pagina 88 a fronte, la riproduzione dell'acquaforte ''Campo di tennis'' di [[Giorgio Morandi]] del 1923. Il romanzo vinse il [[premio Viareggio]] nello stesso anno.
 
Mayweather ha vinto l'incontro ai punti al termine delle 12 riprese, con verdetto non unanime dei giudici; si è pertanto aggiudicato il titolo di campione superwelter [[World Boxing Council|WBC]].
Nel 1974 ''Il giardino dei Finzi-Contini'' confluì, con numerose varianti, nella trilogia ''Il romanzo di Ferrara'' come terza parte della raccolta, nella quale l'autore accolse romanzi e racconti lì ambientati. Nuove modifiche furono operate da Bassani per l'edizione del 1976; altre ingenti variazioni apparvero pure nell'edizione definitiva del [[1980]].
 
== Organizzazione ==
Dal romanzo è stato tratto il [[Il giardino dei Finzi Contini (film)|film omonimo]], diretto da [[Vittorio De Sica]], per il quale Bassani scrisse alcuni dialoghi della sceneggiatura.
L'incontro è stato organizzato dalla [[Golden Boy Promotions]], società di proprietà dello stesso de La Hoya; a scopo promozionale, è stato scelto lo slogan "The World Awaits" (in [[Lingua italiana|italiano]]: "Il mondo aspetta").
 
I biglietti venduti hanno permesso di incassare la cifra di circa 19 milioni di [[Dollaro statunitense|dollari]]; è stato pertanto battuto il record di 16.860.300 dollari, incassati nel [[1993]] in occasione della sfida tra [[Lennox Lewis]] ed [[Evander Holyfield]]<ref>{{cita web|url=http://www.sport.it/articolo/pugilato-de-la-hoya-mayweather-jr-preview|titolo=Fuori i secondi|editore=sport.it|accesso=10 novembre 2011|urlmorto=sì}}</ref>. Gli oltre 2 milioni di acquisti via [[pay-per-view]] solamente negli [[Stati Uniti d'America]], hanno generato un introito di oltre 120 milioni di dollari<ref>{{cita web|url=http://sports.espn.go.com/sports/boxing/news/story?id=2865349|titolo=De La Hoya 'ecstatic' that fight was richest ever|editore=[[ESPN]]|accesso=10 novembre 2011}}</ref>.
L'ispirazione per il romanzo arrivò a Bassani mentre visitava il [[Giardino di Ninfa]], ospite della duchessa [[Sveva Caetani]].
 
L'evento è stato preceduto da alcuni incontri di contorno, che hanno visto tra i protagonisti pugili come [[Rey Bautista]] e [[Alex John Banal]].
Il primo testo narrante le vicende della famiglia Finzi-Contini venne pubblicato sul numero di febbraio della rivista ''[[Il Caffè (Vicari)|Il caffè politico e letterario]]'' nel 1955, con il titolo ''Il giardino dei Finzi-Contini (Primo appunto)''; qui il protagonista è un giovane ingegnere milanese, di nome Sandonnino, mandato a Ferrara a lavorare in una fabbrica di gomma sintetica; le vicende sono narrate in terza persona, secondo la prospettiva del protagonista (mentre nella stesura definitiva è utilizzata la prima persona dell'io narrante)<ref>{{cita libro | titolo=Bassani. Racconti, diari, cronache (1935-1956)|curatore=Piero Pieri | editore= Feltrinelli| città= Milano| anno= 2014 | |ISBN = 9788807530333}}</ref>.
 
Al momento del combattimento [[Floyd Mayweather Jr.]] (soprannominato "Pretty Boy", 68,030&nbsp;kg di peso<ref name=stelle>{{Cita news|autore=|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2007/maggio/07/Nicholson_Jordan_che_parata_stelle_ga_10_070507001.shtml|titolo=Da Nicholson a Jordan che parata di stelle|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]]|giorno=7 |mese=maggio |anno=2007|accesso=10 novembre 2011}}</ref>) è campione in carica dei [[pesi welter]], [[Óscar de la Hoya]] (soprannominato "Golden Boy", 69,850&nbsp;kg.<ref name=stelle/>) dei [[pesi medi]]. Ad essere favorito secondo gli scommettitori è il trentenne Mayweather<ref>{{Cita news|autore=[[Rino Tommasi]]|url=http://archiviostorico.gazzetta.it/2007/maggio/05/Match_del_secolo_migliore_degli_ga_10_070505081.shtml|titolo=Match del secolo? È il migliore degli ultimi 20 anni|pubblicazione=[[La Gazzetta dello Sport]]|giorno=5 |mese=maggio |anno=2007|accesso=10 novembre 2011}}</ref>, fino ad allora imbattuto in 37 incontri<ref name=stelle/>.
== Genesi ==
Il racconto sarebbe ispirato alla storia vera di Silvio Magrini, presidente della comunità ebraica di [[Ferrara]] dal 1930, e della sua famiglia: la moglie Albertina, l'anziana suocera Elisa, la figlia Giuliana (non identificata, però, con la Micòl del romanzo) e il figlio Uberto<ref name= laRepubblica>{{cita news|autore=Marco Ansaldo|url=https://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2008/06/13/r2-la-vera-storia-dei-finzi-contini.html|titolo=La vera storia dei Finzi Contini|pubblicazione=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica.it]]|data=13 giugno 2008|accesso=23 aprile 2019}}</ref>. Borghesi, benestanti, di spirito patriottico (Silvio partì volontario nella [[Prima guerra mondiale|Grande Guerra]]), essi abitavano nella villa ferrarese descritta nel romanzo, al numero civico 76 di via Borgo Leoni, col famoso giardino, il campo da tennis e il cane Jor. Rimasti nella città estense dopo la promulgazione delle [[Leggi razziali fasciste|leggi razziali]] del 1938, la famiglia Magrini, in seguito all'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|armistizio dell'Italia con gli Alleati dell'8 settembre 1943]] e l'occupazione nazista del Paese, subì il destino persecutorio di tanti altri ebrei italiani. Silvio, rimasto a Ferrara, a settembre venne ricoverato nell'ospedale Sant'Anna dove fu arrestato dai nazifascisti il 15 novembre e deportato nel [[Campo di Fossoli|campo di transito di Fossoli]] (in provincia di Modena); qui il 26 febbraio 1944 venne caricato su un treno per essere deportato ad [[Campo di concentramento di Auschwitz|Auschwitz]] col primo convoglio di italiani e ucciso all'arrivo. La moglie Albertina, rimasta inizialmente in campagna con la vecchia madre, scoprì all'inizio del 1944 dell'arresto del marito e, angosciata per la sua sorte, tornò a Ferrara; nel marzo del 1944 fu arrestata da un gruppo di fascisti nella sua casa di via Borgo Leoni e finì anche lei deportata e uccisa a Auschwitz<ref>David Marceddu, «Giorno della Memoria, Andrea il nipote dei Finzi-Contini: "Mio nonno non fuggì perché si fidava del suo Paese. Invece fu tradito», ilfattoquotidiano.it, 29 gennaio 2016</ref>.
 
== Verdetto ==
A confermarlo ci sarebbe un [[Inchiesta|dossier]] trovato dentro uno degli armadi in acciaio dell'archivio nazista, oggi conservato presso l'[[Istituto per la ricerca internazionale della Croce Rossa (Its)]] di [[Bad Arolsen]], in Germania; ulteriore conferma ne dà anche Andrea Pesaro, nipote di Silvio Magrini, nonché presidente della comunità ebraica di Ferrara<ref>{{cita news|autore=David Marceddu|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2016/01/29/giorno-della-memoria-andrea-il-nipote-del-vero-finzi-contini-mio-nonno-non-fuggi-perche-si-fidava-del-suo-paese-invece-fu-tradito/2410810/|titolo=Giorno della Memoria, Andrea il nipote del "vero" Finzi Contini: "Mio nonno non fuggì perché si fidava del suo Paese. Invece fu tradito"|pubblicazione=[[il Fatto Quotidiano|ilfattoquotidiano.it]]|data=29 gennaio 2016|accesso=23 aprile 2019}}</ref>. Inoltre, lo stesso autore Giorgio Bassani pochi anni prima di morire dichiarò in un'intervista rilasciata al quotidiano [[Il Resto del Carlino]] che la famiglia ferrarese protagonista del suo famoso romanzo era veramente esistita: ''«Mi sono ispirato alla famiglia del vecchio professore Magrini»''<ref name= laRepubblica/>.
La vittoria ai punti di Mayweather è stata frutto di un verdetto non unanime. I giudici Jerry Roth e Chuck Giampa hanno stabilito la vittoria del "Pretty Boy" rispettivamente per 115-113 e 116-112<ref name=giudici>{{cita web|url=http://boxinglibrary.com/index.php?p=1_8|titolo=Tabellino dei giudici|editore=boxinglibrary.com|accesso=10 novembre 2011}}</ref>, mentre Tom Kaczmarek ha deciso per un 113-115 in favore di de La Hoya<ref name=giudici/>.
 
Grazie a questo successo, Mayweather ha conquistato il quinto titolo in cinque categorie differenti; aveva infatti già vinto nei: [[Pesi superpiuma|superpiuma]], [[Pesi leggeri|leggeri]], [[Pesi superleggeri|superleggeri]] e [[Pesi welter|welter]]<ref>{{cita web|url=http://www.tgcom.mediaset.it/sport/articoli/articolo360566.shtml|titolo=Boxe, Mayweather mondiale Wbc|editore=mediaset.it|accesso=10 novembre 2011}}</ref>.
== Trama ==
=== Prologo ===
L'inizio del romanzo è ambientato nel 1957 presso la [[Necropoli della Banditaccia|necropoli etrusca di Cerveteri]], vicino a [[Roma]], dove il protagonista - narratore interno - si trova in gita domenicale assieme ad un gruppo di amici. Il suo pensiero, osservando le tombe etrusche, corre, per associazione d'idee, al cimitero ebraico di [[Ferrara]] in via Montebello e alla tomba monumentale dei Finzi-Contini, relegata in una parte abbastanza remota ma comunque visibile, riportandogli così alla memoria il tragico destino che ha travolto i membri di questa famiglia, oramai dimenticata.
 
=== I ===
I Finzi-Contini sono una famiglia ricchissima appartenente all'[[alta borghesia]], che vive nella fiorente comunità ebraica di Ferrara: possiedono una grande villa, con un enorme giardino e un campo da tennis, circondata da muraglioni e cancelli. La famiglia è composta dal professor Ermanno, sua moglie Olga, i figli Alberto e Micòl (mentre il primogenito, Guido, era morto all'età di sei anni in seguito ad un attacco di paralisi infantile) e l'anziana nonna Regina; ha inoltre alle sue dipendenze molti domestici che lavorano nel loro grande giardino, tra cui il vecchio e fedele contadino veneto Perotti, che è il tuttofare della casa.
 
Da bambino, il protagonista - anche lui ebreo, ma appartenente alla media borghesia - riesce a frequentare poco i due giovani Finzi-Contini, Alberto e Micòl (pressoché suoi coetanei) a causa dell'atteggiamento iperprotettivo da parte dei loro genitori, che li costringe a vivere in una sorta di isolamento sociale (ad esempio i due non frequentavano la scuola pubblica ma studiavano in casa, perché ''«la mamma ha sempre avuto l'ossessione dei microbi. Diceva che le scuole sono fatte apposta per spargere le malattie più orrende»''). Le poche occasioni di incontro sono le festività ebraiche e le riunioni al [[Sinagoga|Tempio]]. Nel giugno [[1929]], tuttavia, avverrà un primo significativo incontro tra il protagonista e Micòl: in occasione dell'uscita dei tabelloni delle promozioni (l'io narrante frequenta il [[Ginnasio (sistema scolastico italiano)|ginnasio]]), il protagonista scopre di essere stato rimandato in matematica; disperato, scappa e inizia a vagabondare per la città, finendo per giungere davanti al [[Mura (fortificazione)|muro di cinta]] che delimita il giardino dei Finzi-Contini. Qui incontra Micòl, ormai tredicenne, che riesce a consolarlo e lo invita a scavalcare il muro per entrare nel giardino. Per la prima volta il protagonista sente di provare per la giovinetta un sentimento più forte dell'amicizia e sogna, e allo stesso tempo dispera, di riuscire a darle un bacio, ma poi la ragazza viene richiamata da Perotti e l'occasione sfuma.
 
=== II ===
A questo punto la narrazione fa un salto temporale in avanti di una decina d'anni, ovvero al [[1938]], anno dell'emanazione delle [[Leggi razziali fasciste|leggi razziali]] e della conseguente discriminazione degli ebrei. A causa di queste il protagonista viene allontanato dal club di tennis che era solito frequentare, l'''Eleonora d'Este'', ma viene subito accolto da Alberto e Micòl nel gruppo di ragazzi, per lo più ebrei e loro coetanei, con cui erano soliti giocare nel loro campo da tennis della ''«magna domus»'' (così chiamata familiarmente dai membri di casa Finzi-Contini). Frequenta il gruppo anche Giampiero Malnate, un giovane attivista politico milanese che lavora come chimico in una fabbrica della zona industriale di Ferrara e con cui Alberto stringe una grande amicizia (a tratti equivoca). Insieme, i ragazzi trascorrono spensierati pomeriggi nell'atmosfera incantata ed idilliaca del giardino, disputando lunghe partite a tennis e dilettati dalla signorile ospitalità dei padroni di casa.
 
Durante questo periodo il protagonista e la giovane Micòl hanno l'occasione di passare molto tempo assieme; fanno lunghe escursioni in giardino, parlano e rafforzano sempre più la loro intesa, ma la timidezza e il timore di un rifiuto della ragazza fanno sfumare l'ennesima occasione che il protagonista ha per dichiarare apertamente il suo amore, quella in cui i due si trovano chiusi in una vecchia carrozza all'interno della rimessa.
 
=== III ===
Il rimorso per il mancato coraggio dimostrato in quell'occasione viene subito aggravato dalla decisione fulminea di Micòl di trasferirsi a [[Venezia]] per completare la [[Laurea|tesi di laurea]]. Atterrito dall'improvvisa partenza dell'amata (avvenuta il giorno dopo l'episodio della carrozza), il protagonista continua però a frequentare casa Finzi-Contini: da una parte per completare anche lui la tesi di laurea (il professore Ermanno gli aveva messo a disposizione l'intera biblioteca) e dall'altra per non perdere il contatto con Micòl (anche solo attraverso gli oggetti e i luoghi da lei frequentati in quella casa). Durante questo periodo il protagonista approfondisce la sua conoscenza con ''«il»'' Malnate, partecipando attivamente ai salotti organizzati in casa di Albangelo.
 
In occasione di [[Pesach]] (la Pasqua ebraica) Micòl torna a casa e, subito avvertito da Alberto di ''«una grande sorpresa»'', il protagonista abbandona la cena di famiglia per raggiungere casa Finzi-Contini. Micòl con la consueta familiarità lo accoglie all'ingresso: egli prende coraggio e si precipita ad abbracciarla e, travolto dalla gioia, finalmente la bacia sulle labbra. Micòl, però, lo respinge, ma senza colpevolizzarlo.
 
=== IV ===
Il protagonista capisce di avere incrinato il suo rapporto con Micòl, la quale da questo momento assume nei suoi confronti un atteggiamento del tutto freddo e distaccato. Tuttavia egli non rinuncia al suo amore e perciò continua a frequentare il giardino e la compagnia, tormentando la ragazza con continui tentativi di contatto fisico (dando vita a quelle che lei chiama ''«scene coniugali»''), cercando persino di indurla a concedersi, ma Micòl lo respinge ancora e, a questo punto, gli chiarisce il motivo del suo comportamento, lo stesso che tempo prima l'aveva indotta a fuggire a Venezia senza dirgli nulla: gli spiega che il giorno in cui erano rimasti chiusi nella carrozza aveva capito che il loro rapporto di amicizia si stava trasformando in qualcos'altro, e che questo l'aveva spaventata tanto da indurla a scappare sperando che la situazione si risolvesse da sé e tutto tornasse come prima. Gli spiega anche che, malgrado lei da bambina avesse avuto una cotta (uno ''«striscio»'') per lui, tra di loro non sarebbe potuto esserci altro che amicizia per la loro somiglianza caratteriale, quasi come fratello e sorella, ''«stupidamente onesti entrambi, uguali in tutto e per tutto come due gocce d'acqua»'' ed entrambi con il "vizio" di vagheggiare il passato. Il protagonista non vuole però credere alla verità appena udita, e anzi preferisce darsi una spiegazione più facile da accettare: l'esistenza di un altro uomo. Glielo dice francamente e Micòl reagisce pregandolo di diradare le sue visite fino a non presentarsi più. Questo segna la rottura definitiva del loro rapporto.
 
Lontano da casa Finzi-Contini il protagonista inizia a frequentare Giampiero Malnate, diventando suo amico (nonostante i due, durante i salotti in casa di Alberto, si dimostrassero acerrimi rivali, almeno in materia politica). Durante uno dei loro incontri Malnate lo porta in un [[Casa di tolleranza|postribolo]] e questo segna il culmine del processo di degradazione in cui il protagonista è sprofondato dopo la rottura del rapporto con Micòl.
 
Rientrato a casa il protagonista ha una conversazione franca con il padre, al quale spiega tutto, compreso il tormentato rapporto con Micòl. L'anziano genitore, dimostrandosi innanzitutto amorevole e comprensivo, gli consiglia di porre fine ad ogni legame con i Finzi-Contini, troppo diversi da lui, e anche con Malnate, spingendolo invece a pensare al suo futuro. Nonostante la ferma decisione di non recarsi più dai Finzi-Contini e di tornare a dedicarsi ai suoi doveri e alla sua vocazione di letterato e scrittore, il protagonista, durante uno dei suoi vagabondaggi notturni, si ritrova inconsciamente davanti al muro di cinta della ''magna domus'', quasi a rievocare l'episodio di dieci anni prima, quando una giovanissima Micòl a cavalcioni del muro lo invitava ad arrampicarsi per entrare nel giardino. A differenza di allora, questa volta decide di scavalcare per fare un'ultima visita al luogo. Qui è pervaso da uno strano senso di pace e, arrivato di fronte alla rimessa, viene subito colpito dalla convinzione che Micòl ricevesse di notte, in segreto, Malnate, spiegando così di fatto la presenza di una scala appoggiata al muro di cinta (come per agevolarne la valicata), il suo improvviso atteggiamento confidenziale e complice nei confronti del giovane milanese e l'altrettanto repentino atteggiamento ostile di Alberto (lui che lo aveva sempre ammirato), ma finisce per accettare questo pensiero con distacco, quasi con serenità: {{citazione|«Che bel romanzo» sogghignai, crollando il capo come davanti a un bambino incorreggibile. E date le spalle alla ''[[Capanna|Hütte]]'', mi allontanai fra le piante della parte opposta.}}
 
=== Epilogo ===
Il romanzo si chiude con l'amaro ricordo della [[Seconda guerra mondiale]] e del tragico destino spettato a tutti i membri della famiglia Finzi-Contini. Alberto, già da tempo malato di [[linfogranuloma maligno]], muore nel [[1942]] e sarà l'unico a riposare nella tomba di famiglia progettata dall'antenato architetto Moisè Finzi-Contini. L'intera famiglia Finzi-Contini viene catturata nell'autunno del [[1943]] dai [[repubblichini]] e, dopo un breve periodo trascorso nel [[Carcere di via Piangipane (Ferrara)|carcere ferrarese di via Piangipane]], deportata nei [[Campo di sterminio|campi di concentramento]] prima di [[Campo di Fossoli|Fossoli]] ([[Carpi]]), poi della [[Germania]], destinati a morire nei lager nazisti. Infine anche l'amaro destino di Giampiero Malnate che, arruolatosi nel [[1941]] nel corpo di spedizione italiano inviato in [[Russia]] ([[Corpo di spedizione italiano in Russia|CSIR]]), non tornerà mai più.
 
== Personaggi ==
* '''Il narratore''': tutte le vicende del romanzo sono raccontate in prima persona dal punto di vista dell'io narrante, allo stesso tempo regista e personaggio del romanzo. Il narratore non fornisce alcuna informazione sulla propria identità (benché si tenda ad identificarlo con lo stesso [[Giorgio Bassani]]<ref name= autore/>), se non che è un ebreo della media borghesia, appartenente alla comunità israelitica ferrarese della fine degli [[Anni 1930|anni trenta]]. Riesce a scampare agli orrori della Seconda Guerra Mondiale. Intelligente, timido e a tratti introverso, fin da bambino prova una segreta ammirazione verso la famiglia dei Finzi-Contini e attrazione per la bella Micòl.
* '''Micòl''': una giovane molto bella e intelligente; le piace parlare molto, inventando addirittura un linguaggio familiare, il ''finzi-continico'', che condivide specialmente col fratello. Ama la letteratura, soprattutto [[Emily Dickinson]], su cui incentra la sua tesi di laurea. Ha un carattere molto energico e [[Pragmatismo|pragmatico]], tanto che l'organizzazione domestica è affidata a lei. Adora i [[Lattimo|làttimi]], piccoli soprammobili di [[vetro di Murano]] che colleziona in camera sua. Nutre un forte amore verso il passato (''«il dolce e pio passato»''), mentre prova avversione per il futuro, quasi come una premonizione della tragica fine che toccherà a lei e alla sua famiglia. Ha un carisma molto forte ed è una ragazza sicura di sé.
* '''Alberto''': il fratello maggiore di Micòl. Laureando in ingegneria, senza però mai riuscire a portare a termine gli studi, è un esteta che prova una grande ammirazione (a volte ambigua) verso Giampiero Malnate. Si ammala di [[linfogranuloma maligno]] e muore nel [[1942]], un anno prima della deportazione dell'intera famiglia nei [[lager]] tedeschi.
* '''Giampiero Malnate''': coetaneo dei protagonisti, proveniente dalla città di [[Milano]], vive da due anni a Ferrara, dove lavora come chimico in uno stabilimento della [[Montecatini (azienda)|Montecatini]], in attesa di essere trasferito nella sede di Milano. È intimo amico di Alberto, che conosce fin dai tempi in cui frequentavano assieme l'università a Milano. Ha una forte personalità ed è un fervido [[Comunismo|comunista]]. Spesso si accendono violente discussioni in materia politica tra lui e il protagonista, di opinioni politiche più moderate, ma del quale diventa un sincero amico. Nel [[1941]] è arruolato nel [[Corpo di spedizione italiano in Russia|CSIR]], senza fare mai ritorno.
* '''Professor Ermanno''': il padre di Micòl e Alberto. Nutre una grande stima nei confronti dell'intellettuale e intelligente protagonista, al punto da aprirgli le porte della sua casa e della sua biblioteca privata. Criticato dai suoi concittadini come sofisticato e altezzoso, si dimostra in realtà capace di profonda umanità e solidarietà, manifestando un coraggioso atteggiamento sprezzante nei confronti dei compromessi col [[fascismo|regime fascista]].
* '''Perotti''': il maggiordomo tuttofare della famiglia Finzi-Contini.
 
== Adattamenti per i media ==
=== Cinema ===
Dal romanzo è stato tratto il [[Il giardino dei Finzi Contini (film)|film omonimo]], diretto da [[Vittorio De Sica]], per il quale Bassani scrisse alcuni dialoghi della sceneggiatura. Dopo l'uscita del film, però, Bassani ritirò la propria firma dalla sceneggiatura a causa di alcune modifiche che erano state fatte senza la sua approvazione e che contrastavano con il suo romanzo.
 
=== Radio ===
Del romanzo sono state realizzate una lettura integrale a più voci negli studi del centro produzione di [[Torino]] della [[Rai]], con introduzione di [[Ernesto Ferrero]], e una [[#Collegamenti esterni|riduzione radiofonica]] letta da [[Sandro Lombardi]] nel programma ''[[Ad alta voce]]'' di [[Rai Radio 3|Radio 3]].
 
== Curiosità ==
Verso la fine del romanzo, durante una conversazione con Giampiero Malnate, l'io narrante gli racconta di un episodio accaduto poco tempo prima ad un [[Otorinolaringoiatria|otorinolaringoiatra]] ferrarese, il dottor Fadigati, accusato di essere omosessuale e suicidatosi per il peso dell'accusa. Athos Fadigati è il protagonista di un altro romanzo di Bassani: ''[[Gli occhiali d'oro (romanzo)|Gli occhiali d'oro]]'' ([[1958]]), incentrato proprio sulla sua vicenda.
 
== Note ==
<references/>
 
== Edizioni ==
* {{Cita libro|titolo=Il giardino dei Finzi-Contini|edizione=Collana Supercoralli|editore=[[Giulio Einaudi Editore|Einaudi]]|giorno=9|mese=febbraio|anno=1962|pp=293|isbn=88-06-17435-5}}
* {{Cita libro|altri=introduzione di [[Eugenio Montale]]|titolo=Il giardino dei Finzi-Contini|edizione=Collana Oscar|anno=I ed. 1976|editore=[[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]]|pp= 348}}
* {{Cita libro|altri=prefazione di Enzo Siciliano|titolo=Il giardino dei Finzi-Contini|edizione=Collana La Medusa.Terza serie|editore=Mondadori|città=Milano|anno=1983}}
* {{Cita libro|altri=a cura di Claudio Toscani|titolo=Il giardino dei Finzi-Contini|edizione=Collana La lettura|editore=Mondadori|città=Milano|anno=1990}}
* {{Cita libro|titolo=Il giardino dei Finzi-Contini|edizione=Collana Classici moderni n.17|editore=[[Arnoldo Mondadori Editore|Mondadori]]|anno=1991 - 27ª ed. 2008|pp= 241|isbn= 88-04-49599-5}}
* {{Cita libro|altri=letto da [[Marco Baliani]]|titolo=Il giardino dei Finzi-Contini|editore=Emons:audiolibri|anno=2012|isbn=88-95703-66-9}}
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Adriano Bon|titolo=Come leggere Il giardino dei Finzi-Contini di Giorgio Bassani|editore=Mursia|città=Milano|anno=1979|pp=109}}
* {{Cita libro|autore=Annamaria Silva|titolo=Il giardino dei Finzi-Contini|edizione=Collana 3 in uno|editore=Mursia|città=Milano|anno=|isbn=88-425-1608-2|pp=128}}
* {{Cita libro|altri=prefazione di [[Enzo Biagi]]|titolo=Franco Bonetti. Il Romanzo dei Finzi-Contini (catalogo della mostra)|edizione=Collana Biblioteca d'arte|editore=Mazzotta|città=Lugano-Roma|giorno=1|mese=giugno|anno=2000|isbn=978-88-202-1397-8|pp=96}}
* {{Cita libro|lingua=en|autore=[[Tim Parks]]|titolo=The Fighter: Literary Essays|editore=Harvill Secker|città=London|anno=2007}} Contiene il saggio ''L'allarmante modernità dei Finzi-Contini'', uscito come prefazione alla traduzione inglese di ''The Garden of the Finzi-Contini'', Everyman Library Classics and Contemporary Classics, 2005.
* {{Cita libro|autore=Sophie Nezri-Dufour|titolo=Il giardino dei Finzi-Contini: una fiaba nascosta|edizione=Collana Laboratorio|editore=Fernandel|mese=marzo|anno=2011|isbn=88-95865-36-7|pp=156}}
* {{Cita libro|autore=Marco Ansaldo|titolo=Il falsario italiano di Schindler. I segreti dell'ultimo archivio nazista|edizione=Collana Saggi italiani|editore=Rizzoli|città=Milano|anno=2012|pp=277}} Racconta la storia di Silvio Magrini e della sua famiglia, proprietari del giardino, che ispirarono a Bassani il romanzo.
 
== Voci correlate ==
* [[Ghetto di Ferrara]]
* [[Il giardino dei Finzi Contini (film)]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q=Giorgio Bassani#Il giardino dei Finzi-Contini|q_preposizione=tratte da|etichetta=''Il giardino dei Finzi-Contini''}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|url=http://sports.espn.go.com/sports/boxing/news/story?id=2861780|titolo=Articolo su espn.com|lingua=en}}
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* ''[http://www.rai.it/dl/portaleRadio/Programmi/Page-9fe19bce-1c27-4b63-b41e-2d7581d21374.html?set=ContentSet-4f5325de-58cc-44e9-88c3-27cc05b7cf09&type=A Il giardino dei Finzi-Contini]''[http://www.rai.it/dl/portaleRadio/Programmi/Page-9fe19bce-1c27-4b63-b41e-2d7581d21374.html?set=ContentSet-4f5325de-58cc-44e9-88c3-27cc05b7cf09&type=A : riduzione radiofonica] per ''[[Il Terzo Anello]]'' - ''[[Ad alta voce]]'' di [[Rai Radio 3|Radio 3]]: 24 puntate (formato.ram)
* {{cita web|http://www.i-libri.com/il-giardino-dei-finzi-contini-di-giorgio-bassani.html|Scheda della prima edizione de ''Il giardino dei Finzi-Contini''}}
 
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