Paolo Gentiloni e Sikorsky Firefly: differenze tra le pagine

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{{Infobox aeromobile
<noinclude>{{Protetta}}</noinclude>
|Nome = Firefly
{{Carica pubblica
|Immagine = Sikorsky Firefly.jpg
|nome = Paolo Gentiloni
|Didascalia = Sikorsky Firefly
|immagine = Paolo Gentiloni Portrait.jpeg
|Tipo = [[Elicottero]] elettrico sperimentale
|didascalia =
|Costruttore = {{bandiera|USA}} [[Sikorsky Aircraft Corporation]]
|carica = [[Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale della Repubblica Italiana|Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale]]
|Progettista = Jonathan Hartman
|presidente = [[Matteo Renzi]]
|Equipaggio = 1 [[Aviatore|pilota]]
|mandatoinizio = 31 ottobre [[2014]]
|Peso_a_vuoto = 2050 kg
|mandatofine =
|predecessoreMotore = =1 [[Federicamotore Mogherinielettrico]]
|Sviluppato_dal = [[Schweizer 300| S-300C]]
|successore =
|carica2 = [[Ministri delle comunicazioni della Repubblica Italiana|Ministro delle comunicazioni]]
|presidente2 = [[Romano Prodi]]
|mandatoinizio2 = 17 maggio [[2006]]
|mandatofine2 = 8 maggio [[2008]]
|predecessore2 = [[Mario Landolfi]]
|successore2 = [[Claudio Scajola]]
|partito = [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] <small>(dal 2007)</small><br />[[Democrazia è Libertà - La Margherita|La Margherita]] <small>(2002-2007)</small><!-- [[Democrazia è Libertà - La Margherita|DL]] (XIV-XV), [[Partito Democratico (Italia)|PD]] (XV-XVI-XVII) !-->
|titolo di studio = Laurea in scienze politiche
|professione = Giornalista
|carica3= [[Camera dei deputati|Deputato della Repubblica Italiana]]
|mandatoinizio3=
|mandatofine3=
|legislatura3= [[XIV legislatura della Repubblica Italiana|XIV]], [[XV legislatura della Repubblica Italiana|XV]], [[XVI legislatura della Repubblica Italiana|XVI]], [[XVII legislatura della Repubblica Italiana|XVII]]
|gruppo parlamentare3= [[Democrazia è Libertà - La Margherita|La Margherita]] (XIV)<br>[[L'Ulivo]] (XV)<br>[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] (XV, XVI, VII)
|coalizione3= [[L'Ulivo]] (XIV)<br>[[L'Unione]] (XV)<br>[[Partito Democratico (Italia)|PD]]-[[Italia dei valori|IdV]] (XVI)<br>[[Italia. Bene Comune]] (XVII)
|circoscrizione3= [[Circoscrizione Lazio 1|Lazio 1]] (XV, XVI, XVII)<br>[[Piemonte|Piemonte 2]] (XIV)
|collegio3=
|tipo nomina3=
|incarichi3=
|sito3= http://www.camera.it/leg17/29?tipoAttivita=&tipoVisAtt=&tipoPersona=&shadow_deputato=300637&idLegislatura=17
}}
{{Bio
|Nome = Paolo
|Cognome = Gentiloni Silveri
|Sesso = M
|LuogoNascita = Roma
|GiornoMeseNascita = 22 novembre
|AnnoNascita = 1954
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = politico
|Epoca = 1900
|Epoca2 = 2000
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale nel [[Governo Renzi]] dal 31 ottobre [[2014]]
}}
 
Il '''Sikorsky Firefly''' è un [[elicottero]] elettrico costruito per scopi di ricerca dalla azienda americana [[Sikorsky Aircraft Corporation|Sikorsky Aircraft]]. È stato definito come il "primo elicottero completamente elettrico" del mondo.<ref name="sajb" /> Il Firefly deriva dal [[Schweizer 300|Sikorsky S-300C]] al quale è stato sostituito il motore a combustibile con uno elettrico e due pacchi di [[Accumulatore agli ioni di litio|batterie agli ioni di litio]]. L'elicottero può trasportare solo il pilota e ha un'autonomia di 10-15 minuti. La sua velocità massima è di 80 nodi, circa 148 km/h.
[[Deputato]] dal [[2001]], dal 17 maggio [[2006]] all'8 maggio [[2008]] Gentiloni è stato [[Ministri delle comunicazioni della Repubblica Italiana|ministro delle comunicazioni]] nel [[Governo Prodi II]]. In seguito alle dimissioni del [[Governo Renzi|Governo Renz]]<nowiki/>i, l'11 dicembre [[2016]] ha ricevuto dal [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Sergio Mattarella]] l'incarico di formare il nuovo esecutivo<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/politica/2016/12/11/news/mattarella_incarico_gentiloni_premier-153869553/?ref=HREA-1|titolo=Crisi governo, l'incarico di governo a Gentiloni che ha accettato con riserva|pubblicazione=Repubblica.it|data=2016-12-11|accesso=2016-12-11}}</ref>.
 
Sikorsky ha annunciato il progetto il 19 Luglio 2010 alla [[Mostra internazionale e esposizione di volo di Farnborough]] nel Regno Unito e l'ha mostrato la prima volta al Experimental Aircraft Association's AirVenture ad [[Oshkosh (Wisconsin)|Oshkosh, Wisconsin]] il 26 Luglio. Si prevedeva che l'elicottero avrebbe effettuato il suo primo volo alla fine del 2010 o all'inizio del 2011.<ref name="sajb" /> Il progetto è stato ispirato dall'osservazione delle auto elettriche.<ref name="gtm" />
== Biografia ==
=== Famiglia e studi ===
Paolo Gentiloni è discendente della famiglia dei conti [[Gentiloni Silverj]], [[Nobili]] di Filottrano (AN), di Cingoli (MC) e di Macerata<ref>{{cita libro |titolo=[[Annuario della nobiltà italiana]] |curatore=Andrea Borella |editore=S.A.G.I. |città=Teglio |anno=2014 |volume=parte II |pagina= 913}}</ref>, imparentati con [[Vincenzo Ottorino Gentiloni]], noto per l'[[Patto Gentiloni|omonimo Patto]] che a inizio '900 segnò l'ingresso dei cattolici nella vita politica italiana<ref>{{Cita web|url=http://www.lastampa.it/2014/11/01/italia/politica/quel-ministro-rutelliano-politicamente-renziano-prima-ancora-di-renzi-2LRqv0TzRCJU7zJcm8eP6L/premium.html|titolo=Quel ministro rutelliano che era renziano prima ancora del premier|citazione= Casa Gentiloni è uno degli appartamenti del palazzo interamente di proprietà dei discendenti del famoso conte Ottorino Gentiloni Silverj, uomo di fiducia di Pio X e promotore del «patto» col quale i cattolici tornarono a votare nelle elezioni del 1913. Ma del sangue blu dei suoi antenati Paolo Gentiloni ha mantenuto poco|}}</ref>.
 
== Modifiche del Sikorsky S-300C ==
Gentiloni frequenta un istituto [[montessori]]ano e riceve un'educazione cattolica (fa anche da catechista assieme ad Agnese Moro). Passato al [[liceo ginnasio Torquato Tasso (Roma)|liceo Tasso]] a Roma, partecipa ad una [[occupazione]] nel novembre 1970. A dicembre fugge di casa per partecipare ad una manifestazione a Milano.<ref name=giornale>[http://www.ilgiornale.it/news/politica/scalata-conte-gentiloni-figlioccio-rutelli-agli-esteri-1064224.html Il Giornale], 1º novembre 2014</ref> Entra quindi in contatto con il [[Movimento Studentesco]] di [[Mario Capanna]], e dopo la confluenza di questo in [[Democrazia Proletaria]] Gentiloni rimane nel [[Movimento Lavoratori per il Socialismo]] (MLS) sino alla sua unificazione con il [[Partito di Unità Proletaria per il Comunismo]].<ref name=sole24ore/>
Il Firefly è stato creato sostituendo il motore dell'elicottero leggero S-300C, che è stato utilizzato per quasi mezzo secolo, durante il quale ne sono stati costruiti più di 3.000. Il motore [[Lycoming Engines|Lycoming]] con una potenza di 190 [[Cavallo vapore|cavalli]] da 5,9 litri a 4 cilindri è stato sostituito con un motore elettrico, un nuovo attacco motore e due pacchi batteria situati su ciascun lato del pilota. Il controllo del rotore, la trasmissione e altri sistemi sono rimasti sostanzialmente invariati.<ref name="sajb" />
 
Se l'elicottero perde potenza, può andare in [[autorotazione]] e atterrare in sicurezza. Il pilota viene avvisato in molteplici modi se le batterie si scaricano durante il volo.<ref name="sajb" />
Nella [[sinistra extraparlamentare]] incontra i suoi amici [[Ermete Realacci]] e [[Chicco Testa]].<ref name=giornale/> Grazie a quest'ultimo ottiene nel 1984 la direzione de ''[[La Nuova Ecologia]]''<ref>{{Cita web|url=http://www.sitiarcheologici.palazzochigi.it/www.governo.it/maggio%202007/www.governo.it/Governo/Biografie/ministri/gentiloni_paolo_it.html|titolo=Biografia sul sito web del Governo Italiano (2007)|accesso=31 ottobre 2014}}</ref>. Dal [[1990]] è [[giornalista professionista]]. Durante gli otto anni di direzione del mensile di [[Legambiente]] si lega a [[Francesco Rutelli]], di cui nel [[1993]], all'elezione a [[sindaco di Roma]], diventa portavoce.
 
== Motore elettrico e batterie ==
È sposato con l'architetto Emanuela Mauro. La coppia non ha figli.<ref name=sole24ore>[http://argomenti.ilsole24ore.com/paolo-gentiloni.html Paolo Gentiloni], Sole 24 ore</ref>
Il motore elettrico ad alta efficienza è alimentato da due batterie da 45Ah agli ioni di litio, ciascuna delle quali pesa 265 kg.<ref name="gtm">Dickinson, Boonsri, [https://www.greentechmedia.com/articles/read/an-all-electric-helicopter-will-it-fly " An All-Electric Helicopter: How Far Will It Fly? Is Project Firefly at Silkorsky Innovations the start of silent flight?"], ''Greentech Media'', August 20, 2010, retrieved May 1, 2018</ref> I pacchi batteria, prodotti da ''Gaia Power Technologies'', hanno un totale di 300 celle e producono circa 370 volt.<ref name="sajb">Burgeson, John, [https://www.ctpost.com/news/article/Sikorsky-rolls-out-first-all-electric-helicopter-590195.php "Sikorsky to debut first all-electric helicopter"], ''Connecticut Post'' of Bridgeport, Connecticut, July 25, 2010</ref> Il motore elettrico dovrebbe volare con molto meno rumore, emissioni e vibrazioni e richiedere periodi di manutenzione più brevi.<ref name="sajb" /> Il motore elettrico e il sistema di controllo pesano 81 kg.<ref name="rwds">Smith, Dale, [http://www.rotorandwing.com/2011/01/12/all-electric-sikorsky-firefly-setting-the-curve/ "All-Electric Sikorsky Firefly: Setting the Curve"], January 12, 2011, Rotor and Wing International, retrieved May 1, 2018</ref> peso a vuoto è vicino al peso massimo al decollo di 2.050 kg.<ref name="aino">Dubois, Thierry [https://www.ainonline.com/aviation-news/2011-03-06/electric-firefly-will-feel-conventional-s-300c-says-sikorsky "Electric Firefly will feel like a conventional S-300C, says Sikorsky"], March 6, 2011, AIN Online, retrieved May 1, 2018</ref> Le batterie, il motore e i componenti elettronici sono raffreddati ad aria e le batterie hanno una durata di 15 minuti.<ref name="aino" />
 
=== CarrieraVedi politicaanche ===
*[[Schweizer 300|Sikorsky S-300]]
Negli anni novanta è designato portavoce dell'allora [[sindaco]] di [[Roma]] [[Francesco Rutelli]]. In seguito ha ricoperto anche l'incarico di [[assessore]] al [[Giubileo]] e al [[Turismo]].<ref name=sole24ore/>
*[[TH-55 Osage|Hughes TH-55 Osage]]
 
Candidato alle [[elezioni politiche del 2001]], Gentiloni è stato eletto deputato nelle liste di [[la Margherita|Democrazia è Libertà - La Margherita]], di cui è stato uno dei fondatori<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.partitodemocratico.it/utenti/profilo.htm?id=2707|titolo = Profilo sul sito web del Partito Democratico|accesso = |data = }}</ref>. Nella [[XIV legislatura della Repubblica Italiana|XIV legislatura]] è stato membro della IX commissione (trasporti, poste e telecomunicazioni) e della commissione sui servizi radiotelevisivi. Dal [[2005]] al [[2006]] ha inoltre presieduto la [[commissione di vigilanza Rai]].<ref>{{Cita web |url = http://argomenti.ilsole24ore.com/paolo-gentiloni.html |titolo = Paolo Gentiloni |editore = [[Il Sole 24 ORE]] |data = 24 febbraio 2016 |accesso = 11 dicembre 2016 |urlarchivio = http://web.archive.org/web/20160830132750/http://argomenti.ilsole24ore.com/paolo-gentiloni.html |dataarchivio = 30 agosto 2016 |urlmorto = no }}</ref>
 
Responsabile della comunicazione de La Margherita, ha organizzato e curato campagne elettorali per lo stesso partito. Alle [[elezioni politiche del 2006|consultazioni politiche del 2006]] è nuovamente eletto alla [[Camera dei deputati]], dove ricopre, dal 2006 al 2008, l'incarico di [[Ministri delle comunicazioni della Repubblica Italiana|Ministro delle comunicazioni]] all'interno del [[governo Prodi II]].
 
Tra i 45 membri del comitato promotore nazionale del [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]] nel 2007, Gentiloni è stato poi nominato, nel 2009 presidente del forum [[Tecnologie dell'informazione e della comunicazione|Ict]] dello stesso partito dall'allora segretario [[Pier Luigi Bersani]], in rappresentanza della [[Dario Franceschini|mozione Franceschini]].<ref>{{Cita web |url = http://www.ilfattoquotidiano.it/2016/12/11/governo-dopo-matteo-lincendiario-il-pompiere-gentiloni-lunico-nome-comune-tra-franceschini-bersani-e-renzi/3248387/ |titolo = Governo, dopo Matteo l’incendiario il pompiere Gentiloni. L’unico nome comune tra Franceschini, Bersani e Renzi
|autore = Thomas Mackinson |editore = [[il Fatto Quotidiano]] |data = 11 dicembre 2016 |accesso = 11 dicembre 2016 |urlarchivio = |dataarchivio =
|urlmorto = }}</ref>
 
Ricandidato ed eletto deputato nella [[XVI legislatura della Repubblica Italiana|XVI legislatura]], dal [[2008]] al [[2013]] è membro della IX commissione (trasporti, poste e telecomunicazioni) e della commissione sui servizi radiotelevisivi.
 
Il 5 dicembre [[2012]] Gentiloni annuncia via ''[[Twitter]]'' la sua candidatura (sostenuto dai renziani) alle primarie del centrosinistra come [[sindaco di Roma]]<ref>{{Cita news|url=http://www.ilmessaggero.it/ROMA/CAMPIDOGLIO/campidoglio_gentiloni_su_twitter_laquo_mi_candido_alle_primarie_raquo/notizie/236158.shtml|titolo=Campidoglio, Gentiloni su Twitter:
«Mi candido alle primarie»|pubblicazione=Il Messaggero.it|data=5 dicembre 2012|accesso=31 ottobre 2014}}</ref>. Alle votazioni per l'elezione del candidato sindaco si è poi classificato al terzo posto con una percentuale di consensi intorno al 15%, venendo preceduto da [[David Sassoli]] (27%) e da [[Ignazio Marino]] (55%).<ref>{{Cita news|autore=Carlo Musilli|url=http://www.firstonline.info/a/2013/04/08/primarie-pd-a-roma-stravince-marino-secondo-sassol/817bc555-db1c-4917-beff-b446aa0e4f00|titolo=Primarie Pd, a Roma stravince Marino, secondo Sassoli, terzo Gentiloni|pubblicazione=firstonline.info|data=8 aprile 2013|accesso=31 ottobre 2014}}</ref>
 
Alle [[Elezioni politiche italiane del 2013|elezioni politiche del 2013]] è nuovamente eletto deputato. Nella [[XVII legislatura della Repubblica Italiana|XVII legislatura]] ricopre anche gli incarichi di membro della III commissione (Affari esteri e comunitari), del Comitato permanente Africa e questioni globali e di presidente della sezione Italia-[[Stati Uniti]] dell'unione interparlamentare.
 
Il 31 ottobre 2014 il premier [[Matteo Renzi]] lo sceglie come nuovo ministro degli affari esteri in sostituzione di [[Federica Mogherini]] appena nominato Alto Rappresentante Ue per la Politica Estera.
 
== Incarichi governativi ==
=== Ministro delle comunicazioni ===
{{Vedi anche|Governo Prodi II}}
Dal 2006 al 2008 Paolo Gentiloni ricopre l'incarico di [[Ministri delle comunicazioni della Repubblica Italiana|ministro delle comunicazioni]] all'interno del [[governo Prodi II]].
 
==== Fallita riforma del sistema televisivo ====
In quanto [[Ministri delle comunicazioni della Repubblica Italiana|ministro delle comunicazioni]] Gentiloni aveva fra le sue competenze la riforma del settore televisivo. Tale riforma aveva come scopo, secondo Gentiloni, l'adeguamento della [[legge Gasparri]] alla normativa UE (direttiva "[[Televisione senza frontiere]]"),<ref>[http://www.pubblicitaitalia.it/news.asp?id_news=36183 Gentiloni: "a metà ottobre riformeremo la Gasparri" su Pubblicità Italia]</ref> soprattutto circa i tetti alla pubblicità.<ref name="Rilievi comunitari">''Parte infrazione'', [[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]] 19 luglio 2006 [http://www.repubblica.it/2006/07/sezioni/politica/legge-gasparri/parte-infrazione/parte-infrazione.html]</ref><ref>Il dibattito pubblico tra Gentiloni e [[Fedele Confalonieri]], presidente di [[Mediaset]], in un dibattito televisivo (nel programma ''[[Otto e mezzo (programma televisivo)|Otto e mezzo]]'' di [[Giuliano Ferrara]], sulla rete televisiva [[La7]], il 23 maggio 2006) è stato comunque criticato da parte di [[Marco Travaglio]] su [[L'Unità]]:«... chi dovrebbe smantellare il [[conflitto d'interessi]] e il [[trust]] ne discuta col presidente dell'azienda che incarna il conflitto d'interessi e il trust.»''Nei secoli Fidel'', Marco Travaglio, rubrica ''Uliwood Party'', [[l'Unità]], 25 maggio 2006; nella critica Travaglio ha citato il caso di [[Bill Gates]] e la riforma della [[Microsoft]] imposta dall'amministrazione americana</ref>.
 
Il DDL "riforma Gentiloni" del 12 ottobre 2006,<ref name=rifgent>[http://www.repubblica.it/2006/10/sezioni/politica/riforma-gasparri/riforma-gasparri/riforma-gasparri.html Tv, via libera alla riforma della Gasparri. posizione dominante con il 45% degli spot], [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]], 12 ottobre 2006</ref> stabiliva l'esistenza di una [[posizione dominante]] laddove un soggetto superasse il 45% di raccolta pubblicitaria e aboliva il "sistema integrato di comunicazione" (SIC) introdotto dalla legge Gasparri. La legge abbassava inoltre la soglia pubblicitaria massima per le TV dal 18% al 16%, per favorire la redistribuzione, e prevedeva il trasferimento sul digitale di una rete ciascuna per RAI e Mediaset entro il 2009, liberando così frequenze e imponendone l'obbligo di vendita (vicenda [[Europa 7]]<ref>Paolo Dimalio, [http://www.peacelink.it/mediawatch/a/25157.html L'incredibile storia di Europa7 e Rete4], PeaceLink</ref>).<ref>[http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=1615 Il ddl Gentiloni di riforma delle tv. Una rete Rai e una Mediaset analogiche saranno trasferite sul digitale], FrancoAbruzzo.it</ref><ref>[http://www.civile.it/mobile/visual.php?num=29959 Riforma televisiva: le linee guida di Gentiloni], Civile.it</ref>
<ref>[https://books.google.it/books?id=8NGqucNansYC&pg=PA73&lpg=PA73&dq=ddl+gentiloni+riforma+settore+televisivo+2006&source=bl&ots=hz6f9ZTdEe&sig=lfjKsbbwLedBHDoKbax2-DZ8Huc&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjr3dOHjLTKAhVGmw4KHax_CL4Q6AEIMDAD#v=onepage&q=ddl%20gentiloni%20riforma%20settore%20televisivo%202006&f=false Convergenza: la "convergenza" nelle telecomunicazioni e il diritto d'autore ...] di Vincenzo Franceschelli, p. 73-74</ref>
Il DDL non venne mai approvato. Il settore sarà poi di nuovo riformato nel successivo [[governo Berlusconi IV]] tramite il "decreto Romani" (D.Lgs. 44/2010).<ref>[https://books.google.it/books?id=UGbrLrA7S1IC&pg=PA45&lpg=PA45&dq=DDL+1825/2006&source=bl&ots=XZlkpZ2nJz&sig=zzgNZsdTwcZ_G5Xz3MYarzKg31E&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiB6sSjjrTKAhVHuw4KHQamA28Q6AEIJDAB#v=onepage&q=DDL%201825%2F2006&f=false Diritto degli audiovisivi, Edizione 44], a cura di Fabio Bassan,Emilio Tosi, p. 45, nota 78</ref>
 
==== Fallita riforma della RAI ====
A maggio 2007 è stato varato un secondo testo di riforma che riguarda soltanto la RAI (atto Senato 1588/2007)<ref>[http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/DF/195356.pdf S 1588/2007]</ref>. Tra gli aspetti principali, la proprietà dovrebbe passare dal Ministero dell'Economia a una Fondazione; si avrebbe inoltre una separazione tra tv finanziata dal canone e tv finanziata dalla pubblicità, inoltre sarebbero cambiate le regole di nomina del consiglio di amministrazione.<ref>[http://www.repubblica.it/2007/05/sezioni/politica/rai-cda/approvato-ddl/approvato-ddl.html Sì del Cdm alla riforma della Rai. Una fondazione guiderà la tv pubblica], [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]], 17 maggio 2007</ref><ref>Paolo Santalucia, [http://dirittoditutti.giuffre.it/psixsite/Archivio/Articoli%20gi_%20pubblicati/Primo%20piano/default.aspx?id=829 la riforma della RAI], Giuffrè.it 2007</ref><ref>[http://www.francoabruzzo.it/document.asp?DID=1624 Il “ddl Gentiloni” di riforma della Rai (1588/2007)], FrancoAbruzzo.it</ref> La riforma non entra mai in vigore.
 
==== Proposta di registrazione dei siti internet ====
Nel 2007 Gentiloni è stato oggetto di critica per una proposta di regolamentazione della comunicazione su internet che nel primo testo avrebbe costretto gran parte dei siti internet a registrazioni e adempimenti amministrativi;<ref>[http://www.webnews.it/2007/11/20/gentiloni-la-carta-dei-diritti-di-internet-e-lasta-per-il-wimax/ WebNews], 20 novembre 2007</ref><ref>[http://www.apogeonline.com/filirossi/leggi-internet#gentiloni A che punto sono le “leggi” di internet?], Apogeo Online, 2011</ref>
il testo è stato poi considerato un grave errore da parte dello stesso Gentiloni.<ref>[http://www.repubblica.it/2007/10/sezioni/scienza_e_tecnologia/testo-editoria/gentiloni-errore/gentiloni-errore.html Ddl editoria, Gentiloni ammette "Un errore la registrazione dei siti"], [[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]], 20 ottobre 2007</ref>
 
=== Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale ===
{{Vedi anche|Governo Renzi}}
[[File:U.S. Secretary of State John Kerry Shakes Hands with Italian Foreign Minister Paolo Gentiloni at the Italian Foreign Ministry in Rome, Italy, on December 13, 2015 (23350862699).jpg|thumb|Il ministro Gentiloni con il segretario di Stato statunitense [[John Kerry]].]]
Il 31 ottobre [[2014]] Gentiloni è designato come nuovo [[Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale della Repubblica Italiana|ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale]] del [[governo Renzi]]<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2014/10/31/news/renzi_ministro_esteri-99422968/?ref=HRER3-1Farnesina, Gentiloni nuovo ministro degli Esteri <!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>, in sostituzione di [[Federica Mogherini]], chiamata ad assumere la carica di [[Alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza|Alto rappresentante per la politica estera]] dell'[[Unione europea]]. [[Matteo Renzi]] lo preferisce al viceministro [[Lapo Pistelli]], che di lì a poco lascia la Farnesina e la politica.<ref>[http://www.info-cooperazione.it/2014/11/niente-da-fare-per-pistelli-renzi-sinventa-gentiloni-agli-esteri/ Info-cooperazione], Novembre 2014</ref><ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/06/15/lapo-pistelli-il-viceministro-degli-esteri-si-dimette-fara-il-vicepresidente-delleni/1778841/ Il Fatto Quotidiano], 15 giugno 2015</ref> Gentiloni ha poi giurato nelle mani del [[Presidente della Repubblica Italiana|capo dello Stato]] [[Giorgio Napolitano]] il pomeriggio del giorno stesso della nomina<ref>{{Cita news | url = http://www.repubblica.it/politica/2014/10/31/news/renzi_ministro_esteri-99422968/ | titolo = Gentiloni giura al Quirinale, è il nuovo ministro degli Esteri: "Governo dev'essere all'altezza" | pubblicazione = Repubblica.it | data= 31 ottobre 2014 | accesso = 31 ottobre 2014 }}</ref> ed effettuato il passaggio di consegne alla [[Ministero degli Affari Esteri|Farnesina]] il 1º novembre [[2014]]<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.tgcom24.mediaset.it/politica/paolo-gentiloni-alla-farnesina-passaggio-di-consegne_2076838201402a.shtml|titolo = Paolo Gentiloni alla Farnesina: passaggio di consegne}}</ref>.
 
Il primo atto ufficiale del nuovo ministro è stato quello di contattare i due sottufficiali di marina [[Crisi diplomatica tra India e Italia del 2012-2014|Massimiliano Latorre e Salvatore Girone]] coinvolti nella crisi diplomatica tra [[India]] e Italia. Sulla questione è poi tornato durante l'audizione davanti alle commissioni esteri di [[Camera dei deputati|Camera]] e [[Senato della Repubblica|Senato]] affermando che assicurava una "rapida soluzione" della questione<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.lettera43.it/politica/maro-gentiloni-soluzione-rapida_43675148314.htm|titolo = Marò, Gentiloni: «Soluzione rapida»|data = 20 novembre 2014}}</ref>. La prima missione ufficiale lo ha visto protagonista di un ''tour'' nelle più importanti capitali europee, quindi [[Berlino]], [[Parigi]] e [[Madrid]]<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.esteri.it/MAE/IT/Sala_Stampa/ArchivioNotizie/Approfondimenti/2014/11/20141114_primamissgent.htm|titolo = Prima missione di Gentiloni in Europa - Berlino, Parigi, Madrid ''identità di vedute'' dalla Libia all'Ucraina|data = 14 novembre 2014}}</ref>.
 
Durante un'intervista nel febbraio 2015 in merito alla crisi legata al gruppo terroristico islamista dello [[Stato Islamico]] ha dichiarato che «... se necessario, l'Italia sarà pronta a combattere in Libia contro l'Isis, perché il governo italiano non può accettare l'idea che ci sia solo una minaccia terroristica attiva alcuni ore di barca dall'Italia»<ref>{{Cita web|autore = |url = http://www.infiltrato.it/inchieste/bandiera-isis-a-roma-siamo-pronti-a-combattere-in-libia-il-ministro-degli-esteri-suona-la-carica|titolo = Bandiera Isis a Roma? Siamo pronti a combattere in Libia: il Ministro degli Esteri suona la carica|accesso = |editore = |data = 14 febbraio 2015}}</ref>. Dallo Stato islamico è stato definito "Ministro degli Esteri dell'Italia crociata".<ref>{{Cita news|url=http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2015-02-14/isis-gentiloni-ministro-esteri-italia-crociata-163903.shtml?uuid=ABbZGuuC|titolo=L’Isis contro Gentiloni: «È un ministro crociato»|pubblicazione=Il Sole 24 ORE|accesso=2016-12-11}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.ilgiornale.it/news/cronache/gentiloni-ministro-crociato-lisis-dichiara-guerra-allitalia-1094311.html|titolo=«Gentiloni ministro crociato» L'Isis dichiara guerra all'Italia|pubblicazione=ilGiornale.it|accesso=2016-12-11}}</ref>
 
Nel marzo dello stesso anno si è recato in viaggio di stato prima in [[Messico]] e poi a [[Cuba]] dove ha incontrato il presidente [[Raúl Castro]] assicurando il sostegno dell'Italia nelle trattative per la fine dell'embargo con gli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]]<ref>{{Cita web|url=http://www.lastampa.it/2015/03/13/esteri/gentiloni-incontra-raul-castro-a-cuba-3GsQ6rj8utBQ67S0IpG2RN/pagina.html|titolo=Gentiloni incontra Raul Castro a Cuba Il presidente cubano esprime «grande amicizia» e il ministro lo invita in Italia|autore=|editore=|data=|accesso=}}</ref>.
 
Come ministro degli esteri Gentiloni ha avuto un ruolo importante nella crisi diplomatica tra Italia ed Egitto in seguito all'[[omicidio di Giulio Regeni]] culminata con il richiamo dell'ambasciatore italiano a [[Il Cairo]].
 
== Note ==
{{referencesReferences}}
 
== Voci correlate ==
* [[Crisi diplomatica tra India e Italia del 2012-2014]]
* [[Governo Prodi II]]
* [[Governo Renzi]]
* [[Ministri degli affari esteri e della cooperazione internazionale della Repubblica Italiana]]
* [[Ministri delle comunicazioni della Repubblica Italiana]]
* [[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
* [[Vincenzo Ottorino Gentiloni]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|https://twitter.com/PaoloGentiloni|Profilo Twitter}}
* {{cita web|http://www.deputatipd.it/deputati/gentiloni-silveri-paolo|Profilo su deputatipd.it}}
* {{Openpolis|id=449}}
 
* [https://web.archive.org/web/20160304053057/http://www.sikorsky.com/Pages/Innovation/Technologies/FireflyTechnology.aspx Firefly™ Technology Demonstrator] Firefly Sikorsky corporate page (Internet Archive)
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* [https://www.youtube.com/watch?v=oD8TfjDMYT0 Sikorsky Firefly: An Electric Helicopter] AvWeb report from Oshkosh EAA AirVenture 2010. Intervista con il project manager di Sikorsky Innovations Jonathan Hartman.
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