Canale di Suez e Bedollo: differenze tra le pagine

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{{F|Trentino-Alto Adige|maggio 2018}}
{{Avvisounicode}}
{{Divisione amministrativa
{{Fiume
|Nome=Bedollo
|nome = Canale di Suez
|Nome ufficiale=
|immagine = SuezCanal-EO.JPG
|Panorama=Bedollo e Svaldi da Regnana.jpg
|didascalia =
|Didascalia=Le frazioni di Bedollo e Svaldi viste dall'altra frazione di Regnana
|nazione = EGY
|Bandiera=Bedollo-Gonfalone.png
|altre_nazioni =
|Voce bandiera=
|attraversa =
|Stemma=Bedollo-Stemma.png
|attraversa_2 =
|Voce stemma=
|attraversa_3 =
|Stato=ITA
|lunghezza = 193.30
|Grado amministrativo=3
|note_lunghezza =
|Divisione amm grado 1=Trentino-Alto Adige
|portata =
|Divisione amm grado 2=Trento
|note_portata =
|Amministratore locale=Francesco Fantini
|bacino =
|Partito=[[lista civica]]
|note_bacino =
|Data elezione=10-5-2015
|altitudine =
|Lingue=
|note_altitudine =
|Data istituzione=
|nasce =
|Abitanti=1492
|nasce_lat =
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 28 febbraio 2017.
|nasce_long =
|Aggiornamento abitanti=28-2-2017
|affluenti =
|Sottodivisioni=Bedollo, [[Brusago]], Centrale (sede comunale) Cialini, Piazze, Regnana, Varda, Svaldi
|sfocia =
|Divisioni confinanti=[[Baselga di Piné]], [[Lona-Lases]], [[Palù del Fersina]], [[Sant'Orsola Terme]], [[Segonzano]], [[Sover]]
|sfocia_lat =
|Zona sismica=4
|sfocia_long =
|Gradi giorno=
|mappa =
|Diffusività=
|Nome abitanti=bedoleri
|Patrono=[[Madonna di Caravaggio]]
|Festivo=26 maggio
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Bedollo (province of Trento, region Trentino-South Tyrol, Italy).png
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Bedollo<br />nella provincia autonoma di Trento
}}
{{Coord|30|42|18|N|32|20|39|E|region:EG_type:waterbody|display=title}}
[[File:SuezCanal-EO.JPG|thumb|Foto del Canale di Suez ripresa dall'orbita terrestre. Fonte: [[NASA]].]]
Il '''Canale di Suez''' ({{arabo|قناة السويس|Qanāt al-Suways}}), è un [[canale artificiale]] navigabile situato in [[Egitto]], ad ovest della [[penisola del Sinai]], tra [[Porto Said]] (Bûr Sa'îd) sul [[mar Mediterraneo]] e [[Suez]] (al-Suways) sul [[Mar Rosso]]. Il canale consiste di due tratte, a nord e a sud del [[Grande Lago Amaro]]. Il canale venne realizzato dal francese [[Ferdinando de Lesseps]] su progetto dell'[[ingegnere]] austriaco [[Luigi Negrelli]].
 
'''Bedollo''' (''Bedól'' in [[dialetto trentino]]<ref>Teresa Cappello, Carlo Tagliavini, ''Dizionario degli etnici e dei toponimi italiani'', Bologna, ed. Pàtron, 1981.</ref><ref>{{cita libro| nome=Carla | cognome=Marcato | capitolo= Bedollo | titolo=Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | anno= 1990 | editore=UTET | città=Torino| p=68 }}</ref>, ''Bedull in Pineit'' in tedesco) è un [[comune sparso]] [[Comune (Italia)|italiano]] di {{formatnum:1492}} abitanti della [[provincia di Trento]]. È uno dei due comuni che compongono l'[[Altopiano di Piné]].
==Descrizione==
 
== Geografia fisica ==
Il canale permette la navigazione diretta dal [[Mediterraneo]] all'[[oceano Indiano]], senza la necessità di circumnavigare l'[[Africa]] sull'[[Oceano Atlantico]] lungo la rotta del [[capo di Buona Speranza]], come si era fatto fino all'apertura del canale, avvenuta il 17 novembre [[1869]]. Prima della costruzione del canale alcuni trasporti venivano effettuati sulla rotta del canale (non ancora esistente) scaricando le navi e trasportando le merci via terra dal Mediterraneo al Mar Rosso (o viceversa), dove venivano reimbarcate.
[[File:Church Bedollo-Brusago.jpg|thumb|upright=1|left|La chiesa della Madonna del Buonconsiglio di [[Brusago]]]]
Il paese sorge su una dorsale del monte che la sovrasta e gode di una spettacolare vista sui sottostanti laghi [[lago delle Piazze|delle Piazze]] e [[lago della Serraia|della Serraia]] sull'[[altopiano di Piné]]. Anche la vicina frazione di Pitoi, che ha un borgo storico ristrutturato, offre scorci panoramici sulle Alpi altoatesine. La sede comunale si trova a località ''Centrale''.
 
Nel suo territorio comunale si trova la [[cascata del lupo]]<ref>[http://www.iltrentinodeibambini.it/alla-cascata-del-lupo-sentiero-avventuroso/ Alla Cascata del Lupo: sentiero avventuroso!] su iltrentinodeibambini</ref>.
Alla costruzione il canale misurava 164&nbsp;km di lunghezza, 8 m di profondità, 53 m di larghezza e consentiva il transito di navi con pescaggio massimo di 6,7 m. In seguito ai lavori di allargamento (2010)<ref>{{cita web|lingua=en|url=http://www.suezcanal.gov.eg/sc.aspx?show=12|titolo=Canal Characteristics|editore=suezcanal.gov.eg|accesso=7 settembre 2014}}</ref> oggi il canale misura: 193,30&nbsp;km di lunghezza, 24 m di profondità, 205/225 metri di larghezza (a 11 m di profondità) e consente il transito di navi con pescaggio massimo di 20,12 m.
 
Il canale si compone di:
* accesso a nord di 22&nbsp;km
* corpo del canale di 162,3 km
* accesso a sud di 9&nbsp;km
 
=== Il transito ===
Il transito delle navi è organizzato in tre convogli alternati al giorno (da nord a sud. da sud a nord e ancora da nord a sud), che si incrociano al [[Grande Lago Amaro]] e al ''by-pass'' di [[al-Balla]]. Le navi si susseguono a una distanza di circa un [[miglio marino]], e la velocità è di circa nove [[nodo (unità di misura)|nodi]]. Il transito dura in media circa 15 ore. Ogni nave imbarca alla partenza uno o due piloti, che sono responsabili del rispetto dell'ordine dei convogli e della puntualità dei passaggi ai vari [[semaforo|semafori]], o posti di segnalazione, presenti ogni 10&nbsp;km circa; a [[Ismailia]] si ha un cambio di pilota. Per ovviare a qualsiasi avaria, partecipano ai convogli dei [[rimorchiatore|rimorchiatori]] locali e le navi devono imbarcare un elettricista. Anche le barche a vela devono imbarcare personale specializzato locale. Inoltre ogni imbarcazione deve avere un [[fanale (nautica)|proiettore]] (noleggiabile), per ovviare alla bassa visibilità in caso di tempeste di sabbia.
 
== Storia ==
{{...}}
=== Antichità ===
[[File:Canal des Pharaons.svg|thumb|left|Carte del canale dei Faraoni. Tratteggiato il livello del Mar Rosso all'epoca di [[Sesostris III]].]]
 
== Monumenti e luoghi di interesse ==
Secondo le ''Storie'' del greco [[Erodoto]]<ref>Herodotus ii.158</ref>, intorno al 600 a.C. il faraone [[Wahemibra|Nekao II]] intraprese lavori di scavo, senza però terminarli.
=== Architetture religiose ===
*[[Chiesa di Sant'Osvaldo (Bedollo)|'''Chiesa parrocchiale''']] di Sant'Osvaldo, costruita nel [[XVIII secolo]] e consacrata nel [[1833]].
 
===Architetture civili===
Il canale fu terminato dal re [[Dario I]], il conquistatore [[Impero persiano|persiano]] dell'antico Egitto. Dario commemorò la sua opera su diverse steli di granito disposte sulle rive del Nilo, fra cui quella di Kabret, a 200&nbsp;km da Pie. L'iscrizione di Dario dice<ref>{{cita web|url=http://www.livius.org/aa-ac/achaemenians/DZ.html|titolo=Darius' Suez Inscriptions|editore=livius.org|accesso=7 settembre 2014}}</ref>:
{{...}}
{{Citazione|Il re Dario ha detto: io sono persiano. Oltre alla Persia, ho conquistato l'Egitto. Ordinai di scavare questo canale dal fiume chiamato Nilo che scorre in Egitto al mare che inizia in Persia. Quando questo canale fu scavato come io avevo ordinato, navi sono andate dall'Egitto fino alla Persia, come io avevo voluto.}}
 
== Società ==
Il canale fu restaurato dal faraone ellenistico [[Tolomeo II]] nel [[250 a.C.]]
===Evoluzione demografica===
 
{{Demografia/Bedollo}}
Nel 30 a.C., come ci racconta [[Plutarco]] nella ''Vita di Marco Antonio'', la regina [[Cleopatra VII|Cleopatra d'Egitto]] aveva tentato di far passare quello che restava della sua imponente [[Flotta tolemaica di Cleopatra VII|flotta]], dopo la [[battaglia di Azio]], attraverso il canale di Suez, per avere accesso al Mar Rosso: tuttavia non vi riuscì; il canale era ormai insabbiato. La regina tentò allora di far trasportare le sue navi, cariche del tesoro d'Egitto, su dei tronchi, ma a causa delle ostilità incontrate da parte di alcune tribù, che diedero fuoco alle prime navi, dovette desistere anche da questo ambizioso progetto.
===Qualità della vita e riconoscimenti===
Il canale divenne completamente inutilizzabile in epoca imperiale ([[Plinio il Vecchio]] ne descrive i tentativi di costruzione, ma pare non essere a conoscenza del fatto che fosse stato in funzione).<ref>Plinio, ''Storia naturale'', VI 165-166.</ref> Nel corso dei successivi 1000 anni fu più volte modificato, distrutto e ricostruito, fino al definitivo abbandono del progetto di costruzione nell'[[VIII secolo]] sotto il [[califfo]] [[abbaside]] [[al-Mansur]].
*Comune Riciclone 2011: un importante riconoscimento di [[Legambiente]] che premia Bedollo come primo comune del Nord Italia, con popolazione inferiore a {{formatnum:10000}} abitanti, per la raccolta differenziata dei rifiuti<ref>[http://upload.legambiente.org/ecosportello.org/documenti/dossier_comuni_ricicloni_2011.pdf Dossier comuni ricicloni 2011]</ref><ref>Viene premiato in questa categoria il secondo classificato Bedollo in quanto il primo classificato ([[Ponte nelle Alpi]]) è vincitore delle classifica generale</ref>.
 
{{C|la voce è in contraddizione con quanto presente nella biografia di [[Barthélemy Prosper Enfantin|Prosper Enfantin]] in quanto in quest'ultima si evince ch'esso non abbia mai completato gli studi all'école polytechnique oltre al non aver studiato economia quindi bisognerebbe, a mio avviso, rendere le voci coerenti tra loro|storia|dicembre 2010}}
 
=== Era moderna ===
Già nel [[1504]] alcuni mercanti [[venezia]]ni proposero ai sultani [[mamelucchi]] regnanti in Egitto di collegare il Mar Rosso con il Mediterraneo tagliando l'istmo di Suez. E di questa possibilità si parlò, in ambiente ottomano, per tutto il corso del Cinquecento, in particolar modo nel [[1568]] con il gran visir [[Mehmed Sokollu|Mehmed Pascià]].
[[File:SuezCanalElGuisr.jpg|thumb|left|La costruzione del canale]]
Nel [[1799]], durante la spedizione in Egitto, il generale francese [[Napoleone Bonaparte]] contemplò l'idea di costruire un canale, ma un rilievo preliminare concluse erroneamente che il dislivello fra i due mari era di 10 metri, il che avrebbe reso necessario un sistema di chiuse. Nel [[1833]] un primo progetto di canale fu presentato al viceré d'Egitto [[Mehmet Ali]] da [[Barthélemy Prosper Enfantin|Prosper Enfantin]], {{Citazione necessaria|ingegnere, economista}}, [[imprenditore]], [[scrittore]] e [[pubblicista]] francese, nonché seguace di [[Henri de Saint-Simon|Saint-Simon]]. Nonostante il disinteresse egiziano, i saint-simoniani costituirono nel [[1846]] una "Société d'étude pour le canal de Suez", che rilevò con grande precisione la topografia della zona del canale, dimostrando che la differenza d'altitudine tra le superfici dei due mari era trascurabile. Questo fu un risultato molto importante perché, rendendo superflue le chiuse, consentiva un costo di costruzione assai minore. Ridotto il rischio di costruzione, rimaneva il rischio di esercizio: il canale imponeva la navigazione a vapore (o comunque a motore), ma solo il 5% delle navi del 1860 ne era equipaggiato.
[[File:Isthme de Suez 1862.jpg|thumb|Lo stato dei lavori nel maggio 1862]]
Il progetto definitivo fu redatto da [[Luigi Negrelli]], un ingegnere nato a [[Fiera di Primiero]], in [[Trentino]], allora dominio dell'[[Impero d'Austria]].<ref>{{cita web|url=http://www.ilpost.it/2014/09/06/ampliamento-canale-suez/|titolo=L’ampliamento del Canale di Suez|editore=ilpost.it|data=6 settembre 2014|accesso=7 settembre 2014}}</ref> Nel 1854 [[Ferdinand de Lesseps]], diplomatico francese in Egitto dal 1830, ottenne una concessione da [[Sa'id Pascià]], [[Khedivè]] d'Egitto, al fine di costituire una società che costruisse un canale marittimo aperto a navi di ogni nazione e lo gestisse, affittando la terra per 99 anni. Il canale fu infine costruito tra il 25 aprile [[1859]] e il [[1869]] da una compagnia francese ([[Compagnia del canale di Suez|Compagnie universelle du canal maritime de Suez]], costituita il 15 dicembre [[1858]]) diretta da [[Ferdinand de Lesseps]], con macchinari appositamente concepiti per l'opera. {{Citazione necessaria|Si stima che un milione e mezzo di egiziani lavorarono al canale, e che 125.000 di essi morirono, principalmente a causa del [[colera]].}}
[[File:Suez Canal drawing 1881.jpg|thumb|left|Il canale di Suez in un disegno del 1881.]]
Il canale, costato il doppio delle stime originali, era di proprietà del governo egiziano (44%) e della [[Francia]] (attraverso più di 20.000 azionisti), mentre altre grandi potenze si mostrarono molto scettiche sulla redditività dell'opera. La prima nave attraversò il canale il 17 febbraio [[1867]], ma il canale venne inaugurato il 17 novembre 1869 alla presenza dell'[[Eugenia de Montijo|imperatrice Eugenia]] con una cerimonia sfarzosa, per la quale [[Johann Strauß jr]] compose la ''[[Egyptischer-Marsch]]'' (Marcia egizia). Per l'inaugurazione, il [[kedivè]] d'Egitto aveva chiesto a [[Giuseppe Verdi]] di comporre un inno, ma Verdi, restio a comporre musica d'occasione, aveva rifiutato; i contatti con Verdi comunque continuarono, e culminarono nella composizione dell<nowiki>'</nowiki>''[[Aida]]'', andata in scena al [[Teatro khediviale dell'Opera]] del [[Il Cairo|Cairo]] il 24 dicembre del [[1871]].<ref>{{cita web|url=http://www.giuseppeverdi.it/opere/elencodelleopere/aida/galleriaimmagini/aida1871/index.html|titolo=Aida, 1871|editore=giuseppeverdi.it|accesso=7 settembre 2014}}</ref>
 
Il canale ebbe un effetto immediato e fondamentale sui commerci mondiali e giocò un ruolo importante nello sviluppare la navigazione a vapore e nell'aumentare la penetrazione europea in Africa, specie orientale, che venne ben presto spartita tra le potenze europee. Il successo del canale incoraggiò i francesi ad imbarcarsi nella costruzione del [[canale di Panamá]], impresa che però non riuscirono a completare.
 
Nel [[1875]] il [[debito estero]] dell'Egitto costrinse [[Isma'il Pascià]], successore di Sa'īd, a vendere per 4 milioni di sterline la quota del suo paese al [[Regno Unito]], che così si assicurava il controllo della rotta delle Indie. Nel [[1882]], durante una guerra civile, le truppe britanniche vennero dislocate per proteggere il canale (invitata dai britannici a prendere parte all'azione, l'[[Italia]] rifiutò), {{chiarire|controllando di fatto la nazione fino al [[1952]], al posto dell'[[Impero Ottomano]]. De Lesseps diresse la Compagnia fino alla morte, nel dicembre del [[1894]].}}
[[File:SuezCanalKantara.jpg|thumb|Una delle prime traversate, nel XIX secolo]]
Il 29 ottobre [[1888]], la [[convenzione di Costantinopoli]] confermò la neutralità del canale (sotto protezione britannica), dichiarato «libero e aperto, in tempo di guerra come in tempo di pace, a qualsiasi nave civile o militare, senza distinzione di bandiera».
 
Nel [[1870]] 486 navi transitarono per il canale, per una stazza di 437.000 tonnellate. Nel [[1890]] i transiti furono 3.389, per 6.580.000 T di stazza. Nel [[1910]] 4.553 transiti (16.580.000 T di stazza).
 
Nel corso della [[Prima guerra mondiale]] vi furono ben due tentativi da parte dell'[[Esercito ottomano]], guidato dal generale tedesco [[Friedrich Freiherr Kress von Kressenstein|von Kressenstein]], di prendere il canale, in quella che fu chiamata [[Campagna del Sinai e della Palestina|Campagna di Sinai e Palestina]].
 
== Raddoppio del canale di Suez ==
Il 6 agosto 2015 è stato inaugurato il raddoppio di una parte del Canale di Suez. Grazie a questo ampliamento, 97 navi potranno ogni giorno transitare rispetto alle attuali 49, riducendo anche il tempo di transito e non ci saranno limiti nella dimensione delle navi. Ciò dovrebbe consentire un incremento della convenienza del passaggio attraverso Suez anche per alcune rotte Asiatiche che attualmente si servono del passaggio attraverso Panama.
 
== Migrazione lessepsiana ==
{{vedi anche|Migrazione lessepsiana}}
L'ingresso e l'acclimatazione di [[specie]] del mar Rosso nel mar Mediterraneo attraverso il canale di Suez prende il nome di migrazione lessepsiana e riguarda alcune centinaia di specie sia animali che vegetali. Al contrario il movimento verso il mar Rosso di specie mediterranee è stato molto più modesto.
 
== Filatelia ==
Per regolare il traffico postale, nel 1868 fu emessa dalla Compagnia del canale una serie di quattro francobolli non dentellati, con rispettivo valore facciale di centesimi 1, 5, 20, e 40, rimasta in circolazione solo per un mese. Questi francobolli, di cui esistono numerose imitazioni, sono piuttosto rari.
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* [http://www.worms-psd.com/index.html Agence Worms] per le dimensioni delle navi e il modo di funzionamento
* Nathalie Montel, ''Le Chantier du canal de Suez (1859-1869). Une histoire des pratiques techniques'', Paris, Presses de l'[[École nationale des Ponts et Chaussées]].
* Rules of navigation ''Arab republic of Egypt'' Suez canal authority Edition de 1995.
 
== Voci correlate ==
* [[Nuovo Canale di Suez]]
* [[Canale di Corinto]]
* [[Canale di Panama]]
* [[Crisi del Canale di Suez]]
* [[Battaglia di Tell al-Kebir]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Suez Canal}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.storiamediterranea.it/public/md1_dir/r608.pdf Il Canale di Suez e l'Italia]
* [http://www.napoleon.org/en/special_dossier/suez/html-content/historique/txt-013.html L'ingresso delle acque del Mediterraneo nel lago Timsah]
* [http://www.cubiform.blogspot.com/2012/08/suez-storia-duna-meraviglia.html Suez, storia d'una meraviglia ingegneristica.]
 
{{Comuni della provincia autonoma di Trento}}
{{Mar Mediterraneo}}
{{Comunità Alta Valsugana e Bersntol}}
{{Controllo di autorità}}
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[[Categoria:Canali artificiali dell'Egitto|Suez, Canale di]]
[[Categoria:Suez]]
 
[[Categoria:Bedollo| ]]
{{categorie qualità}}