Storia di Albenga e Verona Rugby: differenze tra le pagine

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{{Squadra di rugby a 15
La grande storia di '''Albenga''' è riconoscibile camminando per il suo centro storico, occupa la parte dell'omonima piana alla foce dal fiume [[Centa]]. Prima villaggio di origini liguri, in seguito municipium romano, quindi diventa [[Comune medievale]] arrivando a momenti di prosperità 1200: il fiume che sfociava a mare con una foce a delta dopo un'alluvione cambia corso diventando praticamente una foce ad estuario. A questo evento segue la guerra contro [[Genova]] che impone ad Albenga la distruzione del porto e il mantenimento di un plotone genovese in città. Da quest'epoca Albenga perderà la sua antica forza marittima, con lo spostamento di gran parte dei pescatori nel vicino e più sicuro golfo di [[Alassio]]; da quest'epoca l'agricoltura albenganese sarà basata sull'agricoltura. Sottomessa a Genova, poi sotto il dominio Francese, data ai Savoia. Sotto questi domini non riuscirà mai ad avere l'importanza di un tempo. Dalla metà dell'Ottocento, il regime alluvionale viene legato da nuovi argini e molte terre paludose vengono bonificate, aumentando l'economia agricola, riportando prosperità e ricchezza. Albenga cambia la sua urbanistica uscendo dalle medievali mura. Nel 900 diventa un'importate centro dell'economia del ponente e l'agricoltura ha dei prodotti di prestigio.
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}}Il '''Verona Rugby S.S.D. Srl''' è un club dilettantistico [[italia]]no di [[rugby a 15]] di [[Verona]].
Fondato nel 1963 come sezione della [[CUS Verona|polisportiva]] dell'[[Università degli Studi di Verona|ateneo statale scaligero]] [[CUS Verona]], cedette nel 2016 il titolo sportivo di [[serie A (rugby a 15)|serie A]] alla neoformata Verona Rugby.
 
Il suo colore sociale è il [[grigio|grigio antracite]] e disputa i suoi incontri interni al [[Centro sportivo Mario Gavagnin-Sinibaldo Nocini|centro sportivo Gavagnin-Nocini]] di [[Verona]].
=Le origini=
I primi insediamenti di cui si hanno testimonianza certa sono del VI secolo a.C. La società che vanno a formare è agropastorale. Questo popolo fondano un oppidum, un centro fortificato, con il nome ''Albium Ingaunum'', "la fortezza degli Ingauni". L'oppidum era ubicato vicino al mare, nei pressi di un'ampia insenatura che ha una funzione di porto naturale.
Gli Ingauni, nel IV sec. a. C. hanno notevoli conoscenze marittime che li porteranno a creare una potente flotta, che creerà lucrosi profitti, tramite il commercio e la pirateria.
Nella seconda guerra Punica (218 - 201 a.C.), quando Annibale prova a battere Roma, Albium Ingaunum si alleerà con quest'ultimo, che farà base nella piana più volte anche tramite il fratello [[Magone Barca]] che secondo una tradizione morirà proprio in queste acque dopo aver depredato Genova e diviso il bottino tra Savona e Albenga. Il danno che fece a Genova fu talmente enorme che ancora oggi si usa il termine dialettale "magone" per indicare un nodo in gola.
 
Nella stagione 2019-20 milita in serie A, seconda divisione nazionale, dopo una stagione nel [[TOP12 2018-2019|TOP12]] in cui fu promosso per la prima volta nella storia.
Dopo la sconfitta dei Cartaginesi, si alleano con Roma pur rimanendo autonomi economicamente. Roma, non più disposta a tollerare, invia nel 181 a. C. un esercito comandato dal proconsole Lucio Emilio Paolo che sconfiggerà gli Ingauni annettendo tutto il territorio della piana sotto il dominio di Roma. L'antica cittadina barbare viene rasa al suolo dalla fondamenta, tanto che non sono stati trovati segni dell'antico insediamento.
 
== Storia ==
=Roma=
Il rugby giunse a [[Verona]] alla fine degli [[Anni 1950|anni cinquanta]] del [[XX secolo]], ma non nella variante più diffusa in [[Italia]] del [[rugby a 15|quindici]] bensì in quella del [[rugby a 13|tredici]]<ref name="Storia">{{Cita web | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170806172152/http://www.veronarugby.it/societa/storia | titolo = Il rugby di Verona: una grande avventura sportiva | url = http://www.veronarugby.it/societa/storia | sito = veronarugby.it | editore = Rugby Verona | accesso = 6 agosto 2017 | dataarchivio = 6 agosto 2017 }}</ref> che in quel periodo stava incontrando grande diffusione nel [[italia settentrionale|nord del Paese]]<ref name="Rugby a 13">{{Cita news | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170806180947/http://www.mondosportivo.it/2016/10/12/rugby-league-world-cup-verso-le-qualificazioni-tiziano-franchini-raggiunti-ottimi-risultati-partecipazione-celerino/ | url = http://www.mondosportivo.it/2016/10/12/rugby-league-world-cup-verso-le-qualificazioni-tiziano-franchini-raggiunti-ottimi-risultati-partecipazione-celerino/ | titolo = Rugby league World Cup, verso le qualificazioni. Tiziano Franchini: “Ci sono tanti potenziali Gioele Celerino” | autore = Matteo Portoghese | pubblicazione = Mondo sportivo | data = 12 ottobre 2016 | accesso = 6 agosto 2017 | dataarchivio = 6 agosto 2017 }}</ref>; tuttavia l'esperienza dei tredicisti finì all'inizio degli [[anni 1960|anni sessanta]] per via del veto posto dalla [[Federazione Italiana Rugby]] a qualsiasi tesserato a disputare incontri in tale altra disciplina<ref name="Rugby a 13" />.
 
Fu così che nel 1962 la squadra passò al codice a quindici e, l'anno successivo, entrò nell'orbita del [[CUS Verona]]<ref name="Storia" />, guadagnando poche stagioni più tardi la promozione in [[serie A (rugby a 15)|seconda divisione]]<ref name="Storia" />.
Dal 180 a.C. i romani costruiscono un castrum militare su l'oppidum che hanno raso al suolo. Questo fortificazione si amplierà diventando una vera e propria città romana con il nome "Albingaunum" che nel 13 a. C. vede passare per il suo territorio la [[via Julia Augusta]].
Nel I sec. d. C. Albingaunum diventa un municipium e i suoi abitanti ricevono il titolo cittadini romani, eleggono i propri magistrati e senatori.
Dal I al III secolo d. C. Albingaunum gode della Pax Romana diventando una città di prospera che è attestata dai numerosi reperti archeologici.
Per capire la ricchezza della città basta raccontare la vita un suo cittadino, [[Proculo]]. Nel 280 d. C. armò i suoi 2000 schiavi presenti nella piana e si fece eleggere imperatore dalle legioni a Lione; ma venne velocemente eliminato dall'imperatore in carica [[Probo]].
 
Gli [[anni 1970|anni settanta]] sono relativamente anonimi come risultati (la squadra conobbe un breve periodo in [[serie B (rugby a 15)|terza divisione]]<ref name="Storia" />, ma in quel periodo il club acquisì il terreno di gioco che tuttora è utilizzato per gli incontri interni, il [[Centro sportivo Mario Gavagnin-Sinibaldo Nocini|campo Gavagnin]] (successivamente ribattezzato Gavagnin-Nocini)<ref name="Storia" />, e la stabilità societaria preparò la strada a un ritorno in seconda divisione che procedette, a fasi alterne, fino alla metà degli [[anni 1980|anni ottanta]].
Secondo la tradizione fu San Martino, Vescovo di Tours, che nel IV secolo andò in ritiro sull'adiacente [[Isola Gallinara]], a diffondere il cristianesimo in tutto il territorio di Albingaunum. Ancora oggi sull'isola è presente una cappella che si deve a San Martino.
Albingaunum entra in crisi insieme all'Impero Romano. I Visigoti nel 402 saccheggiano Albingaunum riducendola a delle rovine, ma Flavio Costanzo, generale dell'imperatore Onorio, durante una spedizione in Gallia, nel 414 decide che vengano riedificate le mura, che con ampliamenti e rinforzi resisteranno per tutto il medioevo, inoltre sempre in quest'epoca si ha la costruzione delle prime strutture cristiane, la Cattedrale e il battistero. Nel 451 diventa sede vescovile con la nomina del primo vescovo della città: Quinzio.
 
Nel 1987 il CUS Verona retrocedette in serie C1 e iniziò ad altalenare tra tale serie e la C2 fino al nuovo secolo<ref name="Storia" />.
Dopo la caduta dell'Impero Romano d'Occidente, Albingaunum nel V secolo passerà sotto la dominazione ostrogota e nel secolo successivo sotto quello bizantino mantenendo una prosperità economica.
 
I primi tentativi di risalita si ebbero nel campionato 1999-2000 di serie C1 quando la squadra perse lo spareggio nei ''[[play-off]]'' promozione a opera del {{rugby CUS Milano|N}}<ref name="Storia" /> e anche nella stagione successiva mancò di poco gli spareggi classificandosi al terzo posto del proprio girone; la promozione in serie B, nel frattempo divenuta la terza serie nazionale, arrivò alla fine della stagione 2001-02 grazie all'apporto tecnico di diversi giocatori di rilievo tra cui l'ex internazionale [[italia]]no [[Stefano Bordon]]<ref name="Storia" />, già due volte campione italiano con {{Rugby Rovigo|N}} che, dopo un quinto posto di assestamento nella stagione successiva, lasciò il rugby giocato e divenne allenatore della squadra nel 2003 conducendola di nuovo a un'agevole salvezza ripetendo il quinto posto della stagione precedente.
=Medioevo=
 
Antonello Catarinicchia, il tecnico subentrato a Bordon nel 2004, prese in mano una squadra formata da un mix di componenti storici che avevano guadagnato la promozione e le due salvezze e di alcuni giovani elementi provenienti da società della regione come {{rugby Badia|N}} o {{Rugby Padova|N}} integrati da qualche straniero proveniente dall'[[Argentina]]<ref name="Storia" /> e, in anticipo sulla programmazione, conquistò la promozione in serie A nella primavera del 2005; l'anno successivo assorbì il salto di categoria e chiuse al decimo posto mantenendo la posizione in serie A che tuttavia non riuscì a difendere nella stagione 2006-07 nonostante l'arrivo di una sponsorizzazione di rilievo come il marchio d'abbigliamento Franklin & Marshall, complice alcune circostanze impreviste quali la malattia improvvisa dell'allenatore Catarinicchia e problemi familiari di un giocatore-chiave che dovette fare rientro in Argentina<ref name="Storia" />: la squadra chiuse al penultimo posto e retrocedette in serie B all'ultima giornata; non completamente ricostituito, Catarinicchia abbandonò la guida del club suggerendo l'ingaggio di Filippo Vittadello, ex internazionale già [[estremo (rugby)|estremo]] del {{rugby Padova|N}}<ref name="Storia" />.
 
Il girone C della [[Serie B 2007-2008 (rugby a 15)|serie B 2007-08]] fu condotto con buon passo, ma una penalità amministrativa fece perdere alla squadra il primo posto indirizzandola a un ''play-off'' contro la squadra cadetta del {{Rugby Viadana|N}}, che si impose nettamente nel doppio confronto.
[[Rotari]] nel [[641]] conquista la [[Liguria]] ed inizia l'epoca di dominazione longobarda. Albenga riesce a mantenere intatte le sue mura pur se messa a saccheggio. Si sottopone alla dominazione longobarda mantenendo una prosperità economica. A seguito della caduta del regno longobardo del 774, Albenga e la Liguria entrano a far parte del regno dei Franchi. La zona degli Ingauni diventa ''contado'' o ''comitatus'' con un territorio che va da Sanremo a Finale e di cui Albenga diventerà il capoluogo.
La promozione giunse l'anno successivo con il primo posto nel proprio girone e doppia vittoria su {{Rugby Asti|N}}<ref name="Storia" />.
Nel X secolo a seguito della sconfitta dei Franchi, Albenga entrerà nella [[Marca Arduinica|Marca di Torino]] mantenendo il suo stato di capoluogo. Nel secolo successivo diventa un marchesato retto sino al [[1091]] da [[Adelaide di Susa]]. Durante questa epoca la città si trova dentro un grande stato che comprende parte del [[Piemonte]] e della [[Liguria]], in questo periodo si vedono aprire nuove vie commerciali che collegano Albenga al Nord Italia, provocando un periodo di grande sviluppo economico, da come è attestato dalla costruzione e dall'ampliamento di molti edifici come la [[Cattedrale di San Michele Arcangelo (Albenga)|Cattedrale di San Michele Arcangelo]].
Il CUS Verona si assestò comodamente nella nuova categoria, riuscendo a mantenersi stabilmente in seconda divisione e arrivando, nel [[Serie A 2014-2015 (rugby a 15)|2014-15]], fino alla semifinale per il titolo di campione d'Italia serie A e per la promozione in [[Eccellenza (rugby a 15)|Eccellenza]]: furono i [[liguria|liguri]] del {{rugby Pro Recco|N}} negare ai veronesi la finale nazionale<ref>{{Cita web | url = http://federugby.it/index.php?option=com_content&view=article&id=8121:pro-recco-lyons-piacenzala-finale-per-il-titolo-di-campione-ditalia-serie-a&catid=125:news&Itemid=710 | sito = federugby.it | accesso = 6 agosto 2017 | data = 17 maggio 2015 | editore = [[Federazione Italiana Rugby]] | dataarchivio = 6 agosto 2017 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20170806195555/http://federugby.it/index.php?option=com_content&view=article&id=8121:pro-recco-lyons-piacenzala-finale-per-il-titolo-di-campione-ditalia-serie-a&catid=125:news&Itemid=710 | titolo = Pro Recco - Lyons Piacenza la finale per il titolo di campione d'Italia serie A }}</ref>.
 
Nel [[Serie A 2015-2016 (rugby a 15)|campionato successivo]] giunse fino alla pool promozione senza tuttavia raggiungere le semifinali.
Nel 1098 Albenga diventerà un Comune e parteciperà anche alla [[prima crociata]] con un proprio contingente e una propria flotta. E' grazie a questo combattimento che nasce il gonfalone delle città, la croce rossa in campo oro. Quest'epoca di indipendenza crea una prosperità che da molto mancava alla città: si ha la riedificazione della cattedrale, l'edificazione delle torri e di molti palazzi. Inoltre si ha lo sviluppo di molte industrie artigianali.
 
A fine stagione una nuova società, il '''Verona Rugby''', assorbì il titolo sportivo del CUS Verona e accorpò le squadre seniores in serie A e C1 e riprese nella sua struttura la squadra femminile<ref name="Storia" />.
Nel XII secolo si ha l'epoca delle repubbliche marinare, Albenga entra in conflitto sia con Genova che con Pisa. Nel 1165 la città viene saccheggiata e incendiata da una flotta di Pisani; ma gli Albenganesi trovano la forza per ricostruire la città e riprendono i commerci. Ma questa vola si alleano con Savona e Pisa contro Genova: quest'ultima arma un esercito che annienta quello savonese e costringe Savona a demolire le mura; Albenga non avendo nessuna possibilità di vittoria decide di arrendersi per evitare che la città venga nuovamente saccheggiata. I genovesi la obbligarono a sottomettersi costringendola a mantenere in città un contingente di genovesi. E' con questa opera che si vede cessare la lotta tra le diverse città liguri che andava avanti dall'epoca di Annibale e che vede Genova vincere, infatti quest'ultima decide di demolire il porto di Albenga e molti marinai decisero di spostarsi nel vicino golfo alassino che era più sicuro e poterono continuare a mantenere i loro commerci anche se molto più limitati rispetto a da un tempo.
Il nuovo club così denominato giunse al secondo posto del suo girone uscendo, come due anni prima, alle semifinali per titolo e promozione in massima serie.
 
Al termine della stagione [[serie A 2017-2018 (rugby a 15)|di serie A 2017-18]], dopo essersi classificato primo nel proprio girone e secondo nella ''poule'' promozione, il Verona ha superato nella semifinale per il titolo di categoria i {{Rugby Lyons|N}} di [[Piacenza]]<ref name="promozione eccellenza">{{Cita web | url = http://www.federugby.it/index.php?option=com_content&view=article&id=12037%3Avalsugana-e-verona-promosse-in-eccellenza&catid=252%3Aslide&Itemid=811&lang= | titolo = Valsugana e Verona promosse in Eccellenza | data = 13 maggio 2018 | editore = [[Federazione Italiana Rugby]] | accesso = 15 maggio 2018 | sito = federugby.it | dataarchivio = 15 maggio 2018 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180515081435/http://www.federugby.it/index.php?option=com_content&view=article&id=12037%3Avalsugana-e-verona-promosse-in-eccellenza&catid=252%3Aslide&Itemid=811&lang= }}</ref> e, oltre ad avere guadagnato la finale contro il {{Rugby Valsugana|N}}, insieme a quest'ultima ha conseguito la promozione nel campionato d'[[eccellenza (rugby a 15)|Eccellenza]]<ref name="promozione eccellenza" />, portando così la città di [[Verona]], per la prima volta nella storia del campionato di rugby, in massima serie.
 
== Cronologia ==
{{Cronistoria club sportivo
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| cronistoria = del Verona Rugby
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{{Colonne}}
* 1963 · Affiliazione del club al '''CUS Verona'''
* 1963-64 ·
* 1964-65 ·
* 1965-66 ·
* 1966-67 ·
* 1967-68 ·
* 1968-69 ·
* 1969-70 ·
* 1970-71 ·
* 1971-72 ·
* 1972-73 ·
* 1973-74 ·
* 1974-75 ·
* 1975-76 ·
* 1976-77 ·
* 1977-78 ·
* 1978-79 ·
* 1979-80 ·
* 1980-81 ·
* 1981-82 ·
* 1982-83 ·
* 1983-84 ·
* 1984-85 ·
* 1985-86 ·
* 1986-87 · Serie B<br />{{retrocessione|15}} Retrocessione in serie C1
{{Colonne spezza}}
* 1987-88 ·
* 1988-89 ·
* 1989-90 ·
* 1990-91 ·
* 1991-92 ·
* 1992-93 ·
* 1993-94 ·
* 1994-95 ·
* 1995-96 ·
* 1996-97 ·
* 1997-98 ·
* 1998-99
* 1999-2000 · Serie C1
* 2000-01 · Serie C1
* 2001-02 · Serie C1<br />(promozione in serie B)
* [[Serie B 2002-2003 (rugby a 15)|2002-03]] · 6º girone A serie B
* [[Serie B 2003-2004 (rugby a 15)|2003-04]] · 5º girone C serie B
* [[Serie B 2004-2005 (rugby a 15)|2004-05]] · 1º girone C serie B<br />{{Promozione|15}} Promozione in serie A
* [[Serie A 2005-2006 (rugby a 15)|2005-06]] · 10º girone B serie A
* [[Serie A 2006-2007 (rugby a 15)|2006-07]] · 11º girone A serie A<br />{{retrocessione|15}} Retrocessione in serie B
* [[Serie B 2007-2008 (rugby a 15)|2007-08]] · 2º girone C serie B<br />Ssconfitta ''play-off'' promozione
{{Colonne spezza}}
* [[Serie B 2008-2009 (rugby a 15)|2008-09]] · 1º girone C serie B<br />{{Promozione|15}} Promozione in serie A2
* [[Serie A2 2009-2010 (rugby a 15)|2009-10]] · 4º serie A2<br />Sconfitta spareggio A1/A2<br />Ripescaggio in serie A1
* [[Serie A1 2010-2011 (rugby a 15)|2010-11]] · 6º serie A1
* [[Serie A1 2011-2012 (rugby a 15)|2011-12]] · 10º serie A1
* [[Serie A1 2012-2013 (rugby a 15)|2012-13]] · 4º serie A1
* [[Serie A1 2013-2014 (rugby a 15)|2013-14]] · 5º serie A1
* [[Serie A 2014-2015 (rugby a 15)|2014-15]] · 2º girone B serie A<br />2º pool promozione 2<br />Sconfitta ''play-off'' promozione
* [[Serie A 2015-2016 (rugby a 15)|2015-16]] · 3º girone B serie A<br />5º pool promozione 2
* 2016 · Titolo sportivo trasferito al '''Verona Rugby S.S.D.'''
* [[Serie A 2016-2017 (rugby a 15)|2016-17]] · 3º girone B serie A<br />2º pool promozione 2<br />Sconfitta ''play-off'' promozione
* [[Serie A 2017-2018 (rugby a 15)|2017-18]] · 1º girone B serie A<br />2º pool promozione 2<br />{{Promozione|15}} Promozione in TOP12
* [[TOP12 2018-2019|2018-19]] · 10º TOP12<br />Sconfitta ''play-out'' salvezza<br />{{retrocessione|15}} Retrocessione in serie A
{{Colonne fine}}
}}
 
== Colori sociali, simboli e impianto ==
Il colore sociale del club è il grigio antracite, assunto dalla nuova proprietà dopo il passaggio di titolo sportivo nel 2016<ref name="Storia" />; in precedenza le uniformi erano verdi e blu (con un disegno a strisce orizzontali alternate sulla maglia).
Il simbolo del club è un pallone da rugby con la [[scala (araldica)|scala]], simbolo della città, in luogo del pittogramma raffigurante le cuciture sulla sezione longitudinale del pallone.
 
L'impianto di gioco è a [[Verona]] in via Montorio, il [[centro sportivo Mario Gavagnin-Sinibaldo Nocini]], che il club utilizza dagli [[anni 1970|anni settanta]] del [[XX secolo]]; la sede legale del club è invece in frazione Volargne di [[Dolcè]], comune del [[provincia di Verona|Veronese]].
 
== Note ==
<references />
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
 
{{Eccellenza (rugby a 15)}}
{{portale|rugby}}
 
[[Categoria:Squadre di club di rugby a 15 maschile italiane]]
[[Categoria:Rugby a 15 a Verona]]