Trattato di Rapallo (1920) e Deborah Iurato: differenze tra le pagine

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{{Artista musicale
{{Infobox trattato
|nome = Deborah Iurato
|Nome=Trattato di Rapallo
|tipo artista = Cantante
|Immagine =Firma del Trattato di Rapallo (1920).jpg
|nazione = ITA
|Didascalia =[[Giovanni Giolitti]] (seduto) firma il trattato di Rapallo. Al centro in primo piano il ministro degli esteri del [[Regno dei Serbi, Croati e Sloveni]] [[Ante Trumbić]].
|immagine =
|Data firma =12 novembre [[1920]]
|didascalia = Deborah Iurato durante il ''Sono ancora io tour'' nell'agosto 2016
|Luogo = [[Rapallo]], {{ITA 1861-1946}}
|genere = Pop
|Contesto = [[Prima guerra mondiale]]
|nota genere = <ref name=genere>{{allmusic|artist|0003268439|Deborah Iurato}}</ref>
|Condizioni = Sistemazione del confine in [[Venezia Giulia]] e dello [[Stato libero di Fiume]]
|anno inizio attività = 2014
|Parte1 ={{ITA 1861-1946}}
|anno fine attività = in attività
|Parte2 ={{YUG 1918-1929}}
|Firmatario1etichetta = [[GiovanniColumbia GiolittiRecords|Columbia]]
|numero totale album pubblicati = 3
|Firmatario2 = [[Milenko Vesnic]]
|numero album studio = 3
|numero album live =
|numero raccolte =
}}
{{Bio
|Nome = Deborah
|Cognome = Iurato
|Sesso = F
|LuogoNascita = Ragusa
|GiornoMeseNascita = 21 novembre
|AnnoNascita = 1991
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte =
|Attività = cantante
|Epoca = 2000
|Nazionalità = italiana
|PostNazionalità = , vincitrice della tredicesima edizione del [[talent show]] ''[[Amici di Maria De Filippi]]''
}}
 
== Biografia ==
Il '''trattato di [[Rapallo]]''', firmato il 12 novembre [[1920]], fu un accordo con il quale l'[[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]] e il [[Regno dei Serbi, Croati e Sloveni]] stabilirono consensualmente i confini dei due Regni e le rispettive sovranità, nel rispetto reciproco dei principi di nazionalità e di autodeterminazione dei popoli. Esso rappresentò la conclusione del processo risorgimentale di unificazione italiana sino al confine orientale alpino e il congiungimento al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] di [[Gorizia]], [[Trieste]] e [[Pola]].
=== Amici 13 e ''Deborah Iurato'' (2014) ===
Deborah Iurato ha esordito nel 2014 nel [[talent show]] ''[[Amici di Maria De Filippi]]'', vincendo la tredicesima edizione. Nello stesso periodo ha debuttato con il suo primo EP, intitolato anch'esso ''[[Deborah Iurato (EP)|Deborah Iurato]]'' e che ha raggiunto la seconda posizione della [[Classifica FIMI Album|classifica italiana degli album]], oltre ad essere stato certificato disco di platino dalla [[Federazione Industria Musicale Italiana|FIMI]] per le oltre 50.000 copie vendute.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.italiancharts.com/showitem.asp?interpret=Deborah+Iurato&titel=Deborah+Iurato&cat=a|titolo = Deborah Iurato|editore = italiancharts.com|accesso = 10 febbraio 2016}}</ref> Questa pubblicazione è stata accompagnata dal singolo ''[[Danzeremo a luci spente]]'', uscito in radio il 2 maggio 2014 e che ha ottenuto la certificazione disco d'oro dalla [[Federazione Industria Musicale Italiana|FIMI]] per aver venduto oltre 25.000 copie,<ref>{{Cita web|url = http://www.earone.it/news/deborah_iurato_danzeremo_a_luci_spente_radio_date_02_05_2014_10543269/|titolo = Deborah Iurato - Danzeremo a luci spente (Radio Date: 02-05-2014)|autore = Eleonora Romanò|editore = EarOne|data = 30 aprile 2014|accesso = 13 aprile 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url = http://www.allmusicitalia.it/top10/certificazioni-vasco-disco-oro-moda.html|titolo = CERTIFICAZIONI: VASCO Disco D'oro In Una Settimana, I MODA' Conquistano Il Triplo Platino E...|editore = aLLMusicItalia|data = 4 aprile 2016|accesso = 13 aprile 2016}}</ref> dal singolo ''[[Anche se fuori è inverno]]'', scritto da [[Fiorella Mannoia]] e che ha ottenuto un buon successo in Italia, raggiungendo la vetta della classifica dei singoli italiana e venendo certificato anch'esso disco d'oro dalla FIMI,<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.italiancharts.com/showitem.asp?interpret=Deborah+Iurato&titel=Anche+se+fuori+%E8+inverno&cat=s|titolo = Anche se fuori è inverno|editore = italiancharts.com|accesso = 10 febbraio 2016}}</ref> oltre a una candidatura da parte di [[RTL 102.5]] come brano dell'estate 2014 al [[Summer Festival (seconda edizione)|Summer Festival]],<ref>{{Cita web|url = http://realityshow.blogosfere.it/post/541273/coca-cola-summer-festival-deborah-iurato-ricanta-anche-se-fuori-e-inverno-il-video|titolo = Coca Cola Summer Festival, Deborah Iurato ricanta Anche se fuori è inverno: il video|autore = Fabio Traversa|editore = BlogoSfere|data = 19 luglio 2014|accesso = 17 dicembre 2016}}</ref> e da ''[[Piccole cose (Deborah Iurato)|Piccole cose]]'', estratto in radio il 25 luglio.<ref>{{Cita web|url = http://www.ilgiornaledivicenza.it/home/spettacoli/deborah-iurato-in-radio-piccole-cose-1.1862522|titolo = Deborah Iurato, in radio Piccole cose|editore = Il Giornale di Vicenza|data = 24 luglio 2014|accesso = 5 novembre 2016}}</ref>
 
Durante l'estate 2014 la cantante è stata ospite dei concerti di [[Fiorella Mannoia]] tenuti a [[Taormina]], [[Palermo]] e [[Gela]]<ref>{{cita news|url=https://www.radiotaormina.it/primo-piano/2014/08/18/fiorella-mannoia-ospita-deborah-iurato/|titolo=Fiorella Mannoia ospita Deborah Iurato|data=18 agosto 2014|accesso=11 giugno 2019|editore=radiotaormina.it}}</ref> e di quello di [[Alessandra Amoroso]] svoltosi a [[Catanzaro]].<ref>{{Cita web|url = http://www.optimaitalia.com/blog/2014/07/16/alessandra-amoroso-in-tour-con-sorprese-sul-palco-unaltra-vincitrice-di-amici-di-maria-de-filippi/159379|titolo = Alessandra Amoroso in tour con sorprese: sul palco un'altra vincitrice di Amici di Maria De Filippi|autore = Claudia Gagliardi|editore = Optima Italia|data = 16 luglio 2014|accesso = 17 dicembre 2016}}</ref>
== Antefatti ==
=== I Patti di Londra e la vittoria dell'Intesa ===
{{Vedi anche|Prima guerra mondiale#Partecipazione Italiana}}
[[File:Dalmatia1911.png|thumb|upright=1.4|Le terre del [[Mare Adriatico]] nel [[1911]].]]
 
=== ''Libere'' (2014-2015) ===
Allo scoppio della [[Prima guerra mondiale]], il Ministro degli Esteri italiano [[Sidney Sonnino]] non si era reso conto della caratteristica di “guerra delle nazionalità”, intrinseca al conflitto, che pure era evidente nel ''casus belli'', cioè l'[[Attentato di Sarajevo]]; né aveva compreso l'aspetto “planetario” del conflitto. Sonnino aveva negoziato il [[Patto di Londra]], ritenendo che la guerra sarebbe stata breve e l'impero asburgico sarebbe sopravvissuto. Aveva quindi condizionato l'ingresso dell'Italia in guerra, non solo al raggiungimento dei confini nazionali, ma anche al conseguimento di territori abitati da altre etnie (tra cui l'entroterra della Dalmazia, abitato da Slavi). In tale ottica, sia il [[Regno di Serbia]], sia le altre nazionalità slave dell'Impero erano viste non come alleati, ma come dei potenziali contendenti<ref>Carlo Sforza, ''L'Italia dal 1914 al 1944 quale io la vidi'', Mondadori, Roma, 1945, pagg. 41 e succ.ve</ref>.
Il 17 ottobre 2014 la cantante ha pubblicato il singolo ''[[L'amore vero]]'',<ref>{{Cita web|url = http://www.earone.it/news/deborah_iurato_l_amore_vero_radio_date_17_10_2014_12436215/|titolo = Deborah Iurato - L'amore vero (Radio Date: 17-10-2014)|autore = Eleonora Romanò|editore = 15 ottobre 2014|accesso = 10 febbraio 2016}}</ref> che ha anticipato il suo album di debutto ''[[Libere]]'', prodotto da [[Mario Lavezzi]] e che ha raggiunto l'undicesima posizione nella classifica italiana degli album.<ref>{{Cita web|lingua = en|url = http://www.italiancharts.com/showitem.asp?interpret=Deborah+Iurato&titel=Libere&cat=a|titolo = Libere|editore = italiancharts.com|accesso = 10 febbraio 2016}}</ref> L'album è stato promosso dai singoli ''[[Dimmi dov'è il cielo]]'' e l'omonimo ''[[Libere (singolo)|Libere]]'', rispettivamente usciti il 5 dicembre 2014 e il 13 marzo 2015,<ref>{{Cita web|url = http://www.earone.it/news/deborah_iurato_dimmi_dov_e_il_cielo_radio_date_05_12_2014_12970482/|titolo = Deborah Iurato - Dimmi dov'è il cielo (Radio Date: 05-12-2014)|autore = Eleonora Romanò|editore = 2 dicembre 2014|accesso = 10 febbraio 2016}}</ref><ref>{{Cita web|url = http://www.earone.it/news/deborah_iurato_libere_radio_date_13_03_2015_13962978/|titolo = Deborah Iurato - Libere (Radio Date: 13-03-2015)|autore = Eleonora Romanò|editore = 10 marzo 2015|accesso = 10 febbraio 2016}}</ref> nonché da un tour promozionale svoltosi tra il 2014 e il 2015.
 
Il 13 febbraio 2015 la cantante ha aperto il concerto di [[Lionel Richie]] tenutosi al [[Mediolanum Forum]] di [[Assago]],<ref>{{Cita web|url = http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/musica/2015/02/05/deborah-iurato-apre-live-lionel-richie_771d0884-1a1f-49d5-8d20-9aaebd4b1287.html|titolo = Deborah Iurato apre live Lionel Richie|editore = [[ANSA]]|data = 5 febbraio 2015|accesso = 5 novembre 2016}}</ref> mentre nel concerto tenuto al [[Teatro Dal Verme]] di [[Milano]] il mese seguente hanno partecipato in qualità di ospiti d'eccezione [[Giovanni Caccamo (cantante)|Giovanni Caccamo]], [[Loredana Bertè]] e [[Rocco Hunt]] rispettivamente nei brani ''[[L'amore vero]]'', ''[[E la luna bussò/Folle città|E la luna bussò]]'' e ''Sono molto buona''.<ref>{{Cita web|url = http://www.liveclub.it/evento/deborah-iurato/#.VzCrkZBf3cc|titolo = Domenica, 15 Marzo 2015 - DEBORAH IURATO|editore = Live Music Club|accesso = 9 maggio 2016}}</ref> Nella data del 22 marzo invece è stata ospite [[Fiorella Mannoia]], con la quale ha cantato ''Treni a vapore''.<ref>{{Cita web|url = http://www.radioitalia.it/news/deborah_iurato/tour/9809_libere_tour_deborah_iurato_live_con_mannoia_berte_rocco_hunt_e_caccamo.php|titolo = Libere Tour: Deborah Iurato live con Mannoia, Berté, Rocco Hunt e Caccamo|data = 2 marzo 2015|editore = [[Radio Italia]]|accesso = 9 maggio 2016}}</ref>
Con il [[Patto di Londra (1915)|Patto di Londra]], stipulato in gran segreto il 26 aprile [[1915]], l'Italia s'impegnò dunque ad entrare in guerra a fianco di [[Russia]], [[Francia]] e [[Inghilterra]] in cambio delle regioni del [[Trentino]] e del Sud Tirolo o [[Provincia autonoma di Bolzano|Alto Adige]] fino al [[Brennero]], e della Venezia Giulia, con i territori di [[Trieste]], [[Gorizia]] e [[Gradisca d'Isonzo|Gradisca]], [[Pola]] con l'[[Istria]] fino a Volosca, Mattuglie e Castua e le isole occidentali del Quarnaro - ma con l'esclusione di [[Fiume (Croazia)|Fiume]] -, e della [[Dalmazia]] settentrionale (con Zara, Sebenico, Traù, e nell'entroterra Tenin, ma senza Spalato, Ragusa, Cattaro, Perasto e le altre città meridionali), della sovranità sul porto di [[Valona]], oltre alla conferma del [[Dodecanneso]] e la rettifica dei confini in [[Africa orientale]] e in [[Libia]]. Inoltre era garantita la penetrazione economica italiana sulla provincia di [[Antalya|Adalia]], in [[Turchia]] e un protettorato sull'[[Albania]], pur essendo quest'ultima uno Stato indipendente e neutrale. Il 24 maggio [[1915]], l'Italia dichiarò guerra all'[[Austria]].
 
=== ''Sono ancora io'' (2015-presente) ===
[[File:Austria Hungary ethnic.svg|thumb|upright=1.4|Aree linguistiche nell'Impero Austro-Ungarico in base al censimento del 1910]]
Il 5 giugno 2015 è uscito il singolo inedito ''[[Da sola]]'', scritto da [[Giovanni Caccamo (cantante)|Giovanni Caccamo]], musicato da Placido Salomone e presentato il giorno precedente ai [[Wind Music Awards 2015]]<ref>{{Cita web|url = http://www.allmusicitalia.it/news/da-sola-e-il-regalo-di-giovanni-caccamo-per-deborah-iurato.html|titolo = "Da Sola" È Il Regalo Di GIOVANNI CACCAMO Per DEBORAH IURATO (VIDEO)|editore = aLLMusicItalia|data = 8 giugno 2015|accesso = 10 febbraio 2016}}</ref> e il 26 dello stesso mese alla seconda serata del [[Summer Festival]],<ref>{{Cita web|url = http://www.optimaitalia.com/blog/2015/07/17/video-di-deborah-iurato-al-coca-cola-summer-festival-in-da-sola-linno-alla-liberta/212784|titolo = Video di Deborah Iurato al Coca-Cola Summer Festival in Da Sola, l'inno alla libertà|autore = Cinzia Del Prete|editore = Optima Italia|data = 17 luglio 2015|accesso = 17 aprile 2016}}</ref> manifestazione alla quale la cantante si è classificata seconda.<ref>{{Cita web|url = http://www.soundsblog.it/post/405075/coca-cola-summer-festival-2015-seconda-puntata-26-giugno-anticipazioni-cantanti-diretta|titolo = Coca Cola Summer Festival 2015: anticipazioni, live e vincitore della seconda puntata|autore = Fabio Morasca|editore = SoundsBlog|data = 16 luglio 2015|accesso = 17 aprile 2016}}</ref>
La sostanziale inapplicabilità del Patto di Londra si manifestò già in piena [[prima guerra mondiale]], il 20 luglio [[1917]], con la firma, sull'isola di [[Corfù]] della cosiddetta [[Dichiarazione di Corfù]] da parte del ''[[comitato Jugoslavo]]''<ref>da non confondere con il [[Consiglio Nazionale degli Sloveni, Croati e Serbi]] che era un movimento interno all'[[Impero austro-ungarico]] e che sancì la nascita dello [[Stato degli Sloveni, Croati e Serbi]], il quale però non ricevette alcun riconoscimento internazionale.</ref> (formato da politici esuli dell'[[Impero austro-ungarico]] e che rappresentavano le [[etnia|etnie]] [[Slovenia|slovena]], [[Serbia|serba]] e [[Croazia|croata]]), con i rappresentanti del [[Regno di Serbia]], e sponsorizzati politicamente da [[Gran Bretagna]] e [[Francia]], sotto il principio dell'autodeterminazione dei popoli. L'accordo rese imprescindibile la creazione di un '''[[Regno dei Serbi, Croati e Sloveni]]''' sulle ceneri dell'Impero austro-ungarico.
 
Nell'agosto 2015 è stata rivelata la collaborazione della Iurato con il cantautore milanese Marco Rotelli alla realizzazione del brano ''Fermeremo il tempo'', pubblicato come singolo nel settembre 2015.<ref>{{Cita web|url = http://www.allmusicitalia.it/news/deborah-iurato-e-marco-rotelli-arrivera-a-settembre-il-duetto-in-fermeremo-il-tempo.html|titolo = DEBORAH IURATO E MARCO ROTELLI Arriverà A Settembre Il Duetto In "Fermeremo Il Tempo"|autore = Alessandro Genovese|editore = aLLMusicItalia|data = 21 agosto 2015|accesso = 10 febbraio 2016}}</ref> Nel febbraio 2016 ha esordito al [[Festival di Sanremo 2016|Festival di Sanremo]] insieme a Giovanni Caccamo nella categoria "Campioni" con il singolo ''[[Via da qui (Giovanni Caccamo e Deborah Iurato)|Via da qui]]'', classificatosi terzo alla manifestazione.<ref>{{Cita web|url = http://www.leggo.it/spettacoli/sanremo/sanremo_classifica_completa_altri_premi-1550654.html|titolo = Sanremo 2016, la classifica completa e gli altri premi|editore = [[Leggo]]|data = 14 febbraio 2016|accesso = 14 febbraio 2016}}</ref> Il singolo è stato successivamente inserito nel secondo album in studio ''[[Sono ancora io]]'', uscito il 12 febbraio 2016.<ref>{{Cita web|url = https://sonymusic.it/news/esce-oggi-sono-ancora-io-il-nuovo-album-di-deborah-iurato-include-via-da-qui-il-duetto-con-giovanni-caccamo-gara-sanremo-2016/|titolo = Esce oggi "SONO ANCORA IO", il nuovo album di DEBORAH IURATO. Include "VIA DA QUI", il duetto con GIOVANNI CACCAMO in gara a SANREMO 2016|editore = [[Sony Music]]|data = 12 febbraio 2016|accesso = 17 maggio 2016}}</ref> Il 20 maggio è uscito il terzo singolo estratto dall'album, l'omonimo ''[[Sono ancora io (singolo)|Sono ancora io]]''.<ref>{{Cita web|url = http://www.earone.it/news/deborah_iurato_sono_ancora_io_radio_date_20_05_2016_19075533/|titolo = Deborah Iurato - Sono ancora io (Radio Date: 20-05-2016)|autore = Claudia Attanasi|editore = EarOne|data = 16 maggio 2016|accesso = 17 maggio 2016}}</ref>
Dopo oltre tre anni di battaglie nel [[Triveneto]], la situazione si risolse a favore dell'Intesa con la decisiva [[Battaglia di Vittorio Veneto]], che iniziò il 24 ottobre [[1918]] e che fu vinta dalle truppe di [[Armando Diaz|Diaz]] contro le forze imperiali; a [[Padova]], il 3 novembre [[1918]], fu firmato l'armistizio e le truppe italiane occuparono [[Gorizia]] (7 novembre), allontanando il reggimento sloveno in ritirata che aveva occupato i punti nevralgici della città, [[Monfalcone]], [[Trieste]] (3 novembre), [[Capodistria]] (4 novembre), [[Parenzo]] (5 novembre), [[Rovigno]] (5 novembre), [[Pola]] (5 novembre), [[Fiume (Croazia)|Fiume]] - che si era autoproclamata italiana - (4 novembre), e [[Zara (Croazia)|Zara]] e [[Sebenico]], cercando di spingersi addirittura fino a [[Lubiana]], ma venendo fermate nei pressi di [[Postumia]] dai [[Serbia|serbi]].
 
A fine luglio 2016 è stata rivelata la collaborazione con il rapper [[Moreno (rapper)|Moreno]] per la realizzazione del brano ''Lasciami andare'', contenuto nel album di quest'ultimo, ''[[Slogan (album)|Slogan]]''.<ref>{{Cita web|url = http://www.cubemagazine.it/moreno-in-arrivo-il-nuovo-album-intitolato-slogan-tracklist/|titolo = Moreno: in arrivo il nuovo album intitolato Slogan – tracklist|autore = Lilly Leone|editore = Cube Magazine|data = 30 luglio 2016|accesso = 31 luglio 2016}}</ref> Dal 16 settembre al 4 novembre è stata concorrente della [[Tale e quale show (sesta edizione)|sesta edizione]] del programma televisivo ''[[Tale e quale show]]'',<ref>{{Cita web|url = http://www.sorrisi.com/tv/reality-e-talent/tale-e-quale-show-2016-concorrenti-visti-da-carlo-conti/|titolo = «Tale e quale show 2016», i concorrenti visti da Carlo Conti|editore = [[TV Sorrisi e Canzoni]]|data = 13 settembre 2016|accesso = 14 settembre 2016|urlarchivio = https://web.archive.org/web/20160914160932/http://www.sorrisi.com/tv/reality-e-talent/tale-e-quale-show-2016-concorrenti-visti-da-carlo-conti/|dataarchivio = 14 settembre 2016|urlmorto = sì}}</ref> trionfando nella puntata finale.<ref>{{Cita web|url = http://www.lastampa.it/2016/11/26/spettacoli/tv/tale-e-quale-show-deborah-iurato-vince-il-torneo-speciale-le-pagelle-della-sesta-edizione-ET8UGD86bdTWTrd0vy2E1O/pagina.html|titolo = "Tale e quale show", Deborah Iurato vince il torneo speciale: le pagelle della sesta edizione|autore = Andrea Cominetti|editore = [[La Stampa]]|data = 26 novembre 2016|accesso = 17 dicembre 2016}}</ref> Il 3 dicembre è stata ospite nella semifinale della [[Zecchino d'Oro 2016|59ª edizione]] dello [[Zecchino d'Oro]].<ref>{{Cita web|url = http://primapaginaitaly.com/2016/12/zecchino-doro-2016-deborah-iurato-ospite-della-terza/|titolo = Zecchino d'Oro 2016: Deborah Iurato ospite della terza puntata - anticipazioni|autore = Giuda Pantalone|editore = Prima Pagina Italy|data = 3 dicembre 2016|accesso 0 23 dicembre 2016}}</ref>
=== La Conferenza per la pace ===
Alla Conferenza per la pace i rappresentanti dell'Italia ([[Vittorio Emanuele Orlando]] e il Ministro per gli affari esteri [[Sidney Sonnino]]) chiesero l'applicazione integrale del [[Patto di Londra]], e, in aggiunta, l'annessione della città di [[Fiume (Croazia)|Fiume]]. Tali richieste si rivelarono in controtendenza con i princìpi della Conferenza per la pace. A Parigi, infatti, le potenze vincitrici accolsero i principi di nazionalità e di autodeterminazione dei popoli, quest'ultimo propugnato dal presidente statunitense [[Thomas Woodrow Wilson|Wilson]], che non aveva sottoscritto il Patto di Londra<ref>Carlo Sforza, ''L'Italia dal 1914 al 1944 quale io la vidi'', Mondadori, Roma, 1945, pagg. 49 e succ.ve</ref>. Wilson, individuava [[quattordici punti]] per una pace equa tra le nazioni: tra essi la “rettifica delle frontiere italiane secondo linee di demarcazione chiaramente riconoscibili tra le due nazionalità” (punto 9); “un libero e sicuro accesso al mare alla [[Serbia]]”, e delle “garanzie internazionali dell'indipendenza politica ed economica e dell'integrità territoriale degli stati balcanici” (punto 11).
 
Nel 2018 è stata scelta per cantare la sigla italiana della serie televisiva ''Heidi Bienvenida''.<ref>{{Cita web|url = https://www.sorrisi.com/tv/news-e-anticipazioni/su-rai-gulp-arriva-heidi-bienvenida-nuova-serie-per-ragazzi/|titolo = Su Rai Gulp arriva «Heidi Bienvenida», nuova serie per ragazzi|autore = Giulia Ausani|editore = [[TV Sorrisi e Canzoni]]|data = 6 aprile 2018|accesso = 11 aprile 2018}}</ref>
La questione dei territori che sarebbero spettati agli italiani fu dibattuta a partire dal mese di febbraio, e in quell'occasione Orlando si ritrovò di fronte l'ostilità degli jugoslavi, che miravano a ottenere, oltre alla [[Dalmazia]], anche [[Gorizia]], [[Trieste]] e l'[[Istria]], e che l'11 febbraio proposero alla delegazione italiana di affidare al presidente degli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] [[Woodrow Wilson]] la risoluzione delle controversie sui territori; il netto rifiuto degli italiani provocò disordini a [[Lubiana]], [[Spalato]] e [[Ragusa (Croazia)|Ragusa di Dalmazia]], ai quali Orlando rispose rivendicando con fermezza [[Fiume (Croazia)|Fiume]].
 
Il 27 maggio 2019, data anche del suo 5º anniversario dalla vittoria di "Amici", annuncia la collaborazione con i Soul System nel nuovo singolo "Stammi bene (on my mind)" in uscita il 7 giugno, primo estratto dal nuovo album in studio in uscita nel 2019.
Fu proprio sulla questione legata alla città portuale che l'Italia aveva trovato la grande ostilità di Wilson, il quale, il 19 aprile, avanzò la proposta di creare uno [[stato libero di Fiume]], spiegando che la città istriana doveva essere un porto utile per tutta l'[[Europa]] [[balcani]]ca e che le rivendicazioni dell'Italia nei territori a est del [[Mare Adriatico]] andavano contro i ''quattordici punti'' da lui stesso fissati l'8 gennaio [[1918]] con l'obiettivo di creare una base per le trattative di pace, tanto da essere additate come "''imperialiste''". Fece pubblicare, sui giornali francesi, un suo articolo che ribadiva questi concetti<ref name="wilson">"Messaggio per l'Italia" di Woodrow Wilson, pubblicato dalla stampa francese il 23 aprile 1919.</ref>.
 
== Discografia ==
Nello stesso giorno, il primo ministro italiano lasciò polemicamente Parigi: al suo rientro in Italia, le piazze lo accolsero con grande calore, mentre a [[Roma]], [[Milano]], [[Torino]] e [[Napoli]] si verificarono disordini presso le ambasciate britanniche, francesi e statunitensi. Orlando fece ritorno a Parigi il 7 maggio, dopo che, il 29 aprile, la [[Camera dei Deputati|Camera]] aveva confermato la fiducia al suo governo. Ma la mossa di Orlando non ebbe l'effetto sperato e, al suo arrivo nella capitale francese, il politico italiano trovò un clima decisamente ostile nei suoi confronti, tanto che si rese conto dell'impossibilità di proseguire sulla propria linea e rassegnò le dimissioni.
=== Album in studio ===
* 2014 – ''[[Libere]]''
* 2016 – ''[[Sono ancora io]]''
 
=== EP ===
Il 21 giugno [[1919]], [[Francesco Saverio Nitti]] ottenne da Re [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]] l'incarico di formare un nuovo governo. Nitti ottenne la fiducia il 12 luglio; nuovo ministro degli esteri fu [[Tommaso Tittoni]].
* 2014 – ''[[Deborah Iurato (EP)|Deborah Iurato]]''
 
=== Singoli ===
=== La firma del trattato di Saint-Germain e l'occupazione di Fiume ===
* 2014 – ''[[Danzeremo a luci spente]]''
{{vedi anche|Impresa di Fiume}}
* 2014 – ''[[Anche se fuori è inverno]]''
[[File:Stamp Fiume 1920 25c Annunzio.jpg|thumb|upright=0.5|D'Annunzio ritratto in un francobollo [[Fiume (Croazia)|fiumano]] del 1920.]]
* 2014 – ''[[Piccole cose (Deborah Iurato)|Piccole cose]]''
* 2014 – ''[[L'amore vero]]''
* 2014 – ''[[Dimmi dov'è il cielo]]''
* 2015 – ''[[Libere (singolo)|Libere]]''
* 2015 – ''[[Da sola]]''
* 2015 – ''Fermeremo il tempo'' (con Marco Rotelli)
* 2016 – ''[[Via da qui (Giovanni Caccamo e Deborah Iurato)|Via da qui]]'' (con [[Giovanni Caccamo (cantante)|Giovanni Caccamo]])
* 2016 – ''[[Sono ancora io (singolo)|Sono ancora io]]''
*2019 - ''[[Stammi bene (on my mind)]]'' (con Soul System)
 
=== Collaborazioni ===
Il 10 settembre 1919, Nitti sottoscrisse il [[Trattato di Saint-Germain-en-Laye (1919)|trattato di Saint-Germain]], che definiva i confini italo-austriaci (quindi il confine del [[Brennero]]), ma non quelli orientali. Le potenze alleate, infatti, avevano autorizzato l'Italia e il neo-costituito [[regno dei Serbi, Croati e Sloveni]] (che nel 1929 avrebbe assunto il nome di [[Jugoslavia]]) a definire congiuntamente i propri confini. Immediatamente (12 settembre [[1919]]), una forza volontaria irregolare di [[nazionalismo|nazionalisti]] ed ex-combattenti italiani, guidata dal poeta [[Gabriele d'Annunzio]], occupò militarmente la città di Fiume chiedendo l'annessione all'Italia.
* 2016 – ''Lasciami andare'' (con [[Moreno (rapper)|Moreno]], in ''[[Slogan (album)|Slogan]]'')
* 2019 – ''Stammi bene (on my mind)'' (con Soul System)
 
=== Apparizioni in raccolte ===
Tra il popolo era dunque cresciuta la delusione per la cosiddetta "[[Vittoria mutilata]]" e la sfiducia verso le istituzioni era largamente aumentata dopo la caduta del gabinetto Orlando - arenatosi proprio sul progetto dell'espansione nei Balcani - e, soprattutto, dopo la firma del trattato di pace con la sola [[Austria]]. Nitti, nonostante gli fosse confermata la fiducia del governo, scelse di dimettersi il 16 novembre, preoccupato anche dalle agitazioni sul fronte interno degli operai e degli agricoltori. Le elezioni di dicembre decretarono la vittoria dei [[Partito Socialista Italiano|socialisti]] e l'esecutivo fu affidato ancora a Nitti.
* 2014 – ''Radio Italia Donne in musica'', con ''Anche se fuori è inverno''
* 2015 – ''Radio Italia - Love 2015'', con ''L'amore vero''
* 2015 – ''Ciao Italia!'', con ''Anche se fuori è inverno''
* 2016 – ''San Valentino: compilation d'amore'', con ''Fermeremo il tempo''
 
== Tournée ==
Nel maggio 1920, a [[Pallanza]], il nuovo ministro degli Esteri [[Vittorio Scialoja]] iniziò i negoziati con i rappresentanti jugoslavi; tali colloqui non ebbero esito in quanto la controparte insisteva per la fissazione dei confini sulla cosiddetta “Linea Wilson”, che portava il confine a pochi chilometri da [[Trieste]] e - chiaramente - l'esclusione di Fiume dalle richieste italiane. Ne conseguirono le dimissioni del [[Governo Nitti II]], nel giugno 1920<ref>Paolo Alatri, ''Nitti, D'Annunzio e la questione adriatica (1919-20)'', Feltrinelli, Milano, 1959, pag. 163.</ref>.
* 2015 – ''Libere Tour''
* 2016/2017 – ''Sono ancora io Tour''
* 2018 – ''Piccole cose Tour''
 
== Premi e riconoscimenti ==
== Genesi e conclusione del trattato di Rapallo ==
* 2014 - Prima classificata della [[Amici (tredicesima edizione, fase serale)|tredicesima edizione]] di ''[[Amici di Maria De Filippi]]''
=== I negoziati e la riunione di villa Spinola ===
* 2015 – [[Wind Music Awards]] - Premio CD Platino per l'EP ''[[Deborah Iurato (EP)|Deborah Iurato]]''
[[File:Giolitti1.jpg|thumb|upright|Giovanni Giolitti]]
[[File:Rapallo-villa del Trattato.jpg|thumb|upright|Villa del Trattato, sede del convegno]]
[[File:CarloSforza.jpg|thumb|upright|Il ministro degli Esteri italiano Carlo Sforza]]
 
[[Giovanni Giolitti]], che successe a Nitti il 15 giugno [[1920]], ereditò da quest'ultimo la questione adriatica e il problema della definizione dei confini orientali. A tal fine, scelse [[Carlo Sforza]] come [[ministro degli Esteri]]. Quest'ultimo, allo scoppio della [[prima guerra mondiale]], era politicamente collocato nelle file dell'interventismo democratico. La sua visione della guerra era conforme a quella mazziniana e risorgimentale, secondo cui la dissoluzione dell'Impero austro-ungarico sarebbe stata ineluttabile, dovuta al risveglio delle nazionalità oppresse. Diplomatico di carriera, tra il 1916 e il 1918, Sforza aveva rivestito la carica di ministro plenipotenziario presso il governo serbo&nbsp;- rifugiatosi a [[Corfù]] - e si trovò a gestire diplomaticamente il nodo dei rapporti transadriatici, in contrasto con il suo superiore politico [[Sidney Sonnino]]. In tale veste aveva stretto ottimi rapporti con i rappresentanti politici serbi, che conosceva personalmente.
 
Una delle prime iniziative adottate da Sforza, fu l'evacuazione delle truppe d'occupazione italiane in Albania, mantenendo una sola guarnigione sull'isoletta di Saseno. Tale operazione fu attuata anche in vista di una normalizzazione dei rapporti italo-jugoslavi.
 
A latere della Conferenza interalleata di [[Spa (Belgio)|Spa]], nel luglio 1920, Sforza ebbe tre colloqui con il Ministro degli esteri del [[regno dei Serbi, Croati e Sloveni]] [[Ante Trumbic]]. Nel terzo di tali colloqui, che si tenne il 17 luglio, Trumbić espresse a Sforza il desiderio di riprendere i colloqui interrotti a Pallanza. Il ministro degli Esteri italiano rispose di condividere la necessità di riprendere il negoziato, ritenendo peraltro che ogni precedente risoluzione doveva considerarsi azzerata. Sforza si disse favorevole alla costituzione di uno Stato indipendente fiumano, ma aggiunse di considerare essenziale un confine fissato sulle [[Alpi Giulie]], coincidente con quello naturale tra i due Regni, e l'integrazione in favore dell'Italia di alcune isole adiacenti, quali Cherso e Lussino ed altre da definire. Affermò, infine, di essere disposto ad affrontare qualsiasi passeggera impopolarità nel suo paese, pur di difendere gli interessi permanenti dell'Italia e della pace tra i due Regni<ref>Carlo Sforza, ''Pensiero e azione di una politica estera italiana'', Laterza, Bari, 1924, pagg. 112-114</ref>.
 
Nelle settimane successive Trumbić si recò a Londra e a Parigi, al fine di premere sui governanti inglesi e francesi sulle pretese del nuovo governo italiano. Il ministro jugoslavo fu tuttavia diplomaticamente ben contrastato dal ministro Sforza, che, in entrambi i casi, fece illustrare ai governanti alleati la posizione italiana dai nostri ambasciatori. Contemporaneamente, Sforza inviò dei dispacci dettagliati ai suoi colleghi inglese e francese, ed anche a [[Washington]], circa la linea di confine che definiva non negoziabile con gli jugoslavi, acquisendone l'appoggio diplomatico<ref>Carlo Sforza, ''Pensiero e azione di una politica estera italiana'', Laterza, Bari, 1924, pagg. 130 e succ.ve</ref>. Infine, Sforza dette istruzioni all'ambasciatore italiano a Belgrado di far presente al Primo ministro jugoslavo [[Milenko Vesnić]], che l'evacuazione dell'Albania da parte delle truppe italiane, e la non annessione italiana di Fiume, costituivano due atti, da parte dell'Italia, che il governo jugoslavo doveva, giustamente, apprezzare.
 
Il negoziato fu fissato a partire dal 7 novembre successivo, nella Villa Spinola (oggi conosciuta anche come ''Villa del trattato''), nel borgo di [[San Michele di Pagana]] presso [[Rapallo]]. Sforza era accompagnato dal Ministro della guerra [[Ivanoe Bonomi]]; solo a trattative ultimate, per la firma dell'accordo, fu raggiunto dal Primo ministro Giolitti. La delegazione jugoslava era composta dal Primo ministro [[Milenko Vesnić|Vesnić]], dal ministro [[Ante Trumbic|Trumbić]] e dal Ministro delle finanze [[Kosta Stojanović]].
 
Sin dalla prima riunione, apertasi l'8 novembre alle ore 9.30, Sforza pose sul tavolo le sue condizioni: la fissazione della frontiera terrestre allo spartiacque alpino da [[Tarvisio]] al [[Golfo del Quarnaro]], compreso il [[Monte Nevoso (Slovenia)|Monte Nevoso]]; la costituzione del territorio di [[Fiume (Croazia)|Fiume]] in Stato libero indipendente, collegato all'Italia da una striscia costiera, l'assegnazione all'Italia della città di [[Zara]] e delle isole di [[Cherso (isola)|Cherso]], [[Lussino]], [[Lagosta (isola)|Lagosta]] e [[Pelagosa]]. Nei due giorni successivi, si tentò ancora, da parte di Belgrado, di avvicinare gli ambasciatori inglese e francese, al fine di premere sui rappresentanti italiani, ma senza alcun esito. La mattina del 10 novembre, Sforza poté, dunque, insistere su tutti i punti richiesti, salvo che per l'isola di [[Lissa (isola)|Lissa]], che, inizialmente, faceva parte delle richieste italiane. Infine, superando anche le ultime riserve relative al passaggio di Zara all'Italia, la sera del 10 novembre, [[Ante Trumbic]] comunicò a Sforza di accettare le frontiere proposte dal governo italiano<ref>Carlo Sforza, ''Pensiero e azione di una politica estera italiana'', Laterza, Bari, 1924, pag. 150</ref>. L'accordo venne sottoscritto il 12 novembre [[1920]].
 
Un successivo accordo, firmato il 25 novembre [[1920]] a [[S. Margherita Ligure]], prevedeva una serie di intese economiche e finanziarie tra i due paesi e, il 12 novembre, i due governi sottoscrissero una convenzione antiasburgica per la mutua difesa delle condizioni del precedente [[Trattato di Saint-Germain-en-Laye (1919)|Trattato di Saint-Germain]].
 
=== Il trattato articolo per articolo ===
{{Citazione|Il regno d'Italia e il [[Regno dei Serbi, Croati e Sloveni]], desiderando stabilire tra loro un regime di sincera amicizia e cordiali rapporti, per il bene comune dei due popoli (...) hanno convenuto quanto segue.|Introduzione del trattato di Rapallo}}
{{Doppia immagine|right|Litorale 1.png|300|Zara-Zadar-1920-1947.png|180|<small>Trasformazioni del confine tra Italia e Iugoslavia: Con il Trattato di Rapallo l'Italia ricevette la quasi totalità del Litorale Austriaco, parte della Carinzia, parte della Carniola e la città di Zara</small>|<small>[[provincia di Zara|Zara]]</small>}}
 
* Con l''''Articolo I''', si ridisegnarono i confini nella parte orientale; [[Trieste]], [[Gorizia e Gradisca]], l'[[Istria]] e alcuni distretti della [[Carniola]] ([[Postumia]], [[Bisterza]], [[Idria]], [[Vipacco]], [[Sturie]]) furono annesse all'Italia.
* Con l''''Articolo II''', [[Zara (Croazia)|Zara]] fu assegnata all'Italia.
* L''''Articolo III''' stabilì come sarebbero state spartite le isole del [[Quarnaro]]: [[Cherso (isola)|Cherso]], [[Lussino]], [[Pelagosa]] e [[Isola di Lagosta|Lagosta]] furono assegnate all'Italia, mentre le altre isole, precedentemente proprietà dell'[[Impero austro-ungarico]], andarono al [[Regno dei Serbi, Croati e Sloveni]].
* Con l''''Articolo IV''', nacque ufficialmente lo [[stato libero di Fiume]]. Lo Stato doveva avere per [[territorio]] un cosiddetto "Corpus separatum", "''delimitato dai confini della città e del distretto di Fiume''", ed un ulteriore striscia di territorio che ne garantiva la continuità territoriale con il Regno d'Italia.
* L''''Articolo V''' stabilì il metodo con cui sarebbero stati tracciati i confini; in caso di divergenze sarebbe stato chiesto l'ausilio del [[Presidente della Confederazione Elvetica]].
* Con gli '''Articoli VI''' e '''VIII''' furono organizzati degli incontri durante i quali si sarebbe discusso sui temi dell'economia e della cultura, al fine di mantenere saldi i rapporti tra i due Regni. Gli accordi economici furono successivamente approvati e firmati a [[Roma]] il 23 ottobre [[1922]].
* Nell''''Articolo VII''' fu elencata una serie di risoluzioni a problematiche relative alla [[Cittadinanza (diritto)|cittadinanza]] che sarebbero sorte in seguito al passaggio dei territori all'Italia.
* L''''Articolo IX''' esplicò la modalità con cui era stato redatto il trattato, che si chiudeva con le firme dei sei Plenipotenziari.
 
== Avvenimenti successivi ==
{{Doppia immagine|right|RegnoItalia1870.png|190|Kingdom of Italy 1919 map.svg|190|<small>L'Italia prima della Grande Guerra</small>|<small>L'[[Italia]] nel [[1924]], con le province [[Provincia di Gorizia|di Gorizia]], [[Provincia di Trieste|di Trieste]], [[Provincia di Pola|di Pola]], [[Provincia di Fiume|di Fiume]], e [[provincia di Zara|di Zara]]</small>}}[[File:Rapallo 01 trattato.JPG|thumb|upright=1.6|Area caratterizzata, secondo i censimenti asburgici, dalla presenza di popolazione di lingua madre slovena, assegnata al Regno d'Italia in base al trattato di Rapallo.]]
In base al trattato di Rapallo 356.000 sudditi dell'Impero austro-ungarico di lingua italiana ottennero la cittadinanza italiana, mentre circa 15.000 di essi divennero sudditi del Regno dei Serbi, Croati e Sloveni.
 
Contemporaneamente però si ritrovarono entro i confini del Regno d'Italia, secondo i vecchi censimenti asburgici, anche 490.000 Croati e Sloveni (di cui circa 170.000 Croati e circa 320.000 Sloveni - di questi ultimi circa 190.000 risiedevano nei distretti di [[Tolmino]], Gorizia-circondario, [[Sesana]], [[Volosca]], [[Idria]] e Fusine, [[Vipacco]], [[Postumia]] e [[Bisterza]], nei quali gli Sloveni rappresentavano la quasi totalità (99%) della popolazione.<ref>[[Boris Gombač]] - Atlante storico dell'Adriatico orientale - Bandecchi&Vivaldi Editori - Pontedera dicembre 2007 - ISBN 978-88-86413-27-5</ref><ref>AA.VV. - Slovenski zgodovinski atlas - Nova revija - Ljubljana, 2011 - ISBN 978-961-6580-89-2</ref>)
 
Il Trattato di Rapallo rappresentò la conclusione, salva il nodo irrisolto di [[Fiume (Croazia)|Fiume]], del processo risorgimentale di unificazione italiana, con il raggiungimento dello spartiacque orientale alpino e l'annessione di [[Gorizia]], [[Trieste]], [[Pola]]. La rinuncia italiana ai territori dalmati, etnicamente slavi, non compromise il controllo italiano sul Mare Adriatico, garantito dal possesso di [[Pola]] e di Zara, delle isole di Cherso, Lussino, Lagosta, Pelagosa e dell'isola di [[Saseno]]. Infine, la città di Fiume, costituita in Stato indipendente, acquisiva uno ''status'' internazionale simile a un [[Principato di Monaco]] italofono sul [[Mare Adriatico]]<ref>Carlo Sforza, ''L'Italia dal 1914 al 1944 quale io la vidi'', Mondadori, Roma, 1945, pagg. 95 e succ.ve</ref>.
Tuttavia, nonostante i suoi brillanti interventi in Parlamento, il ministro Sforza, ancora agli esordi della carriera politica, ebbe difficoltà a misurarsi nelle piazze nell'illustrazione e nella difesa della bontà del Trattato, e a confutare il concetto della “[[vittoria mutilata]]” introdotto da D'Annunzio<ref>Ennio Di Nolfo, ''Carlo Sforza, diplomatico e oratore'', in: Carlo Sforza, ''Discorsi parlamentari'', Roma, 2006.</ref>. Lo stessa maggioranza parlamentare accettò il Trattato come una necessità della situazione, e non, in base alle premesse sostenute da Sforza, come presupposto per una politica italiana di pace e di sviluppo oltre Adriatico.
 
{{Citazione|L'onorevole Federzoni ha detto che se avessimo meglio valutata la situazione internazionale, avremmo chiesto di più. No: noi conoscevamo perfettamente la situazione; ma se essa fosse stata anche cento volte più a noi favorevole, avrei creduto di tradire le sorti e i destini d'Italia chiedendo di più.|[[Carlo Sforza]]<ref>Carlo Sforza, ''Discorsi parlamentari'', Roma, 2006, pag. 87.</ref>}}
 
Il [[Governo Giolitti V]], indebolito dalle elezioni generali del 1921, rassegnò le dimissioni il 27 giugno [[1921]]. Sforza rifiutò di essere confermato al Ministero degli Esteri, così come gli aveva proposto il nuovo Capo del Governo ed ex collega di trattative a Rapallo, [[Ivanoe Bonomi]] e rientrò nella carriera diplomatica, accettando di divenire Ambasciatore a [[Parigi]].
=== Le conseguenze a Fiume ===
[[File:Freistaat Fiume 1920-1924.png|thumb|'''[[Stato libero di Fiume]]''', costituito nel 1920 in base al trattato di Rapallo e formato dal distretto di Fiume e dalla ulteriore striscia di territorio (area in colore giallo), che consentiva la contiguità territoriale con l'Italia. La popolazione dello Stato libero di Fiume era formata da circa 50.000 italiani e 13.000 croati<ref>Boris Gombač, Atlante storico dell'Adriatico orientale, op.cit.</ref><br/ > Lo Stato libero di Fiume cessò di esistere nel febbraio del 1924 con l'assegnazione all'[[Italia]] della parte costiera del suo territorio, in base al [[Trattato di Roma (1924)|trattato di Roma]]]]Nonostante la firma del trattato di Rapallo, che istituiva lo [[Stato libero di Fiume]], Gabriele d'Annunzio, che l'8 settembre aveva pubblicato la ''[[Carta del Carnaro]]'' e si era proclamato governatore, rifiutò categoricamente di lasciare Fiume: questo malgrado la situazione economica della città, dopo oltre un anno di isolamento, non fosse nelle condizioni migliori, tanto che tra la cittadinanza e i volontari erano cominciati a serpeggiare malcontento e antipatia nei confronti dell'eccentrico ''Vate''. Persino Mussolini, che aveva appoggiato anche finanziariamente l'iniziativa dell'intellettuale, approvò il trattato di Rapallo, definendolo "''unica soluzione possibile''" per uscire dal periodo di stasi che caratterizzava ormai la politica estera italiana. Il governo italiano optò per un ultimatum e impose ad un d'Annunzio sempre più isolato di abbandonare la città con le truppe entro il 24 dicembre; dopodiché, nel caso avesse resistito, si sarebbe mosso l'esercito italiano. D'Annunzio sottovalutò gli avvertimenti del governo. Convinto che mai Roma avrebbe attaccato Fiume, mantenne la sua posizione e così fecero i suoi uomini, fino alla vigilia di Natale, alle sei di sera, quando il primo colpo di cannone sparato dalla corazzata ''[[Andrea Doria (nave da battaglia 1913)|Andrea Doria]]'' sventrò la residenza fiumana del poeta. Quest'ultimo rimase illeso ma optò, il 31 dicembre, per la resa, dopo che negli scontri con l'esercito italiano della settimana precedente quasi cinquanta uomini, tra legionari, civili e militari del regio Esercito, avevano perso la vita (''[[Natale di sangue]]'').D'Annunzio, scortato dagli ufficiali dell'esercito italiano, tra cui l'eroe della prima guerra mondiale [[Pietro Micheletti]], lasciò rammaricato Fiume il 18 gennaio, scegliendo di ritirarsi nella sua villa di [[Gardone Riviera]], il ''[[Vittoriale degli Italiani|Vittoriale]]'
 
La vita dello Stato libero di Fiume poté avere inizio.
 
Dopo il [[1922]] e la [[marcia su Roma]], i fiumani si divisero tra autonomisti e [[Fascismo|fascisti]], accrescendo così le tensioni interne.<br/ >
 
Ammonito inizialmente dalla Società delle Nazioni, della quale gli Stati Uniti non facevano parte, Mussolini riprese i colloqui con il governo jugoslavo, sino a ottenere una reciproca suddivisione del territorio dello Stato Libero, con il [[trattato di Roma (1924)|trattato di Roma]], firmato il 27 gennaio [[1924]].
 
Fiume diventò dunque città e [[Provincia del Carnaro|capoluogo di provincia]] italiano fino alla [[seconda guerra mondiale]], ma non conseguì mai quel decollo economico che gli ideatori dello Stato Libero avevano ipotizzato<ref>Carlo Sforza, ''L'Italia dal 1914 al 1944 quale io la vidi'', Mondadori, Roma, 1945, pag. 98</ref>.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
 
* Paolo Alatri, ''Nitti, D'Annunzio e la questione adriatica (1919-20)''. Milano, Feltrinelli, 1959.
* Giorgio Bonacina. ''Arrivano vittoria e pace'', in ''Italia - Ventesimo Secolo''. Milano, Selezione dal Reader's Digest, 1985. ISBN 88-7045-050-3. pp.&nbsp;116–117.
* Boris Gombač, ''Atlante storico dell'Adriatico orientale'', Bandecchi & Vivaldi Editori, Pontedera dicembre 2007 - ISBN 978-88-86413-27-5.
* Sandro Liberali. ''Un sogno eroico: Fiume italiana'', in ''Italia - Ventesimo Secolo''. Milano, Selezione dal Reader's Digest, 1985. ISBN 88-7045-050-3. pp.&nbsp;122–125.
* Carlo Sforza, ''Pensiero e azione di una politica estera italiana'', a cura di Alberto Cappa, Laterza, Bari, 1924.
* Carlo Sforza. ''Costruttori e distruttori''. Roma, Donatello De Luigi, 1945.
* Carlo Sforza. ''L'Italia dal 1914 al 1944 quale io la vidi''. Roma, Mondadori, 1945.
* Carlo Sforza. ''Jugoslavia, storia e ricordi''. Milano, Donatello De Luigi, 1948.
* Paolo Viola. ''Storia moderna e contemporanea, vol. IV - Il Novecento''. Torino, Einaudi, 2000. ISBN 88-06-15511-3. pp.&nbsp;69–75.
 
== Voci correlate ==
* [[Rapallo]]
* [[Prima guerra mondiale]]
* [[Stato libero di Fiume]]
* [[Trattato di Rapallo (1922)]]
* [[Trattato di Parigi fra l'Italia e le potenze alleate|Trattato di Parigi fra l'Italia e le potenze alleate (1947)]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.comune.rapallo.ge.it/interna_AT.asp?id=296&menu=294 Narrazione degli Eventi sul sito del Comune di Rapallo]
* [http://ricerca.gelocal.it/ilcentro/archivio/ilcentro/2005/03/26/CP1CZ_CP110.html Resa Fiumana D'Annunzio]
 
{{Amici}}
{{Trattati della I guerra mondiale}}
{{Portale|biografie|musica}}
{{Portale|Grande Guerra|Italia|storia|Venezia Giulia e Dalmazia}}
 
[[Categoria:AccordiArtisti diplomaticialla dellaposizione primanumero 1 della guerraclassifica mondiale|Rapallosingoli (1920)italiana]]
[[Categoria:TrattatiPartecipanti dial pace|RapalloFestival di (1920)Sanremo]]
[[Categoria:Trattati del Regno d'Italia|Rapallo]]
[[Categoria:Trattati della Jugoslavia|Trattato di Rapallo (1920)]]
[[Categoria:Regno d'Italia (1861-1946)|Trattato di Rapallo (1920)]]
[[Categoria:Storia della Jugoslavia|Trattato di Rapallo (1920)]]
[[Categoria:Storia di Rapallo]]
[[Categoria:Impresa di Fiume]]