Apoftegma e Corti Valenciane: differenze tra le pagine

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Le '''Corti Valenciane''' (ufficialmente e in [[valenciano]] '''Les Corts''') sono l'organo legislativo principale della [[Generalitat Valenciana]] e quindi della [[Comunità Valenciana]] ([[Spagna]]). Attualmente le Corti hanno come sede il [[Palazzo di Benicarló]] nella città di [[Valencia]].
{{F|linguistica|arg2=società|gennaio 2012}}'''Apoftegma''' (o '''apotegma''', in greco αποφθεγμα) è un sostantivo di origine [[lingua greca|greca]] il cui significato va rintracciato in relazione ai verbi ''apophthénghesthai'', che significa "enunciare una sentenza", o ''apophtheggomai'' che significa "enunciare una risposta in forma definitiva".
 
== Organizzazione, normativa e composizione ==
La parola, quindi, assume il significato di "detto", "sentenza", "massima" e si usa per una frase o sentenza di tipo [[aforisma|aforistico]] che reca in estrema sintesi una verità profonda ed al contempo stringente. In particolare l'apoftegma ha dei tratti in comune con l'aneddoto, con la sentenza e con il proverbio, pur non essendo completamente riconducibile ad alcuno di essi.<br />
Come l'[[aneddoto]] l'apoftegma fa riferimento ad una precisa situazione storica, ed ha come protagonisti delle persone reali; ma a differenza dell'aneddoto, che solitamente ha un carattere esemplificativo o comunque marginale rispetto al contesto, talora quasi di curiosità, un apoftegma è sempre interamente autoconclusivo, ed ha una rilevanza per sé; inoltre mentre un aneddoto può consistere indifferentemente in un resoconto di atti o di parole, l'apoftegma ha il suo compimento nel carattere puramente verbale.<br />
L'apoftegma è certo una [[sentenza]]; ma più precisamente è un particolare tipo di sentenza, enunciata dal protagonista "in risposta" ad un altrui discorso, o affermazione, o domanda, oppure come chiosa che racchiuda compiutamente un dato evento.<br />
Rispetto al [[proverbio]], invece, manca una precisa volontà a priori di esprimere una considerazione o verità di carattere universale, sebbene da questo punto di vista un apoftegma possa sovente risultare effettivamente "proverbiale".
 
[[File:Les Corts del País Valencià 1.jpg|thumb|Entrata principale delle ''Corti Valenciane''.]]
L'apoftegma in genere è riferito a rivelazioni [[oracolo|oracolistiche]], [[profeta|profetiche]] o [[filosofia|filosofiche]]. La [[Bibbia]] contiene libri apoftegmatici, come quello dei [[Libro dei Proverbi|proverbi]]. Celebri sono anche, per esempio, gli apoftegmi dei [[Padri del deserto]], raccolti in due grandi collezioni, quella alfabetica (cioè secondo l'ordine alfabetico dei monaci cui sono attribuiti i detti e i racconti memorabili) e quella sistematica (cioè per temi). Gli apoftegmi sono una fonte preziosa per la storia della spiritualità e le origini del [[monachesimo]] cristiano, ricchi di arguzie, di annotazioni pittoresche, di informazioni sulla vita nel deserto [[Egitto|egiziano]] del [[IV secolo]].<br />
Da ricordare anche i vari apoftegmi pronunciati dai [[sette savi]], che in pratica inaugurano la storia del pensiero occidentale.
 
Secondo lo [[Statuto d'Autonomia della Comunità Valenciana]], le Corti Valenciane sono l'istituzione della ''Generalitat Valenciana'' che rappresenta il popolo valenciano attraverso i suoi parlamentari, eletti tramite suffragio universale diretto, libero e segreto.
Celebri sono anche gli [[Apoftegmi spartani]] di [[Plutarco]], che hanno largamente contribuito a rafforzare nei secoli a venire il fascino della cosiddetta "[[leggenda di Sparta]]".
 
La denominazione ''Cortes Valencianas'' trae origine dalla volontà di recupero della denominazione storica, ma il sistema di rappresentanza, competenza e funzionamento non è come quello delle Corti Valenciane storiche, le quali rappresentavano i tre poteri: ecclesiastico, militare/nobiliare e reale.
Esistono poi intere letterature e filosofie in stile apoftegmatico, pur con l'aspetto esteriore del saggio: si pensi a [[Michel de Montaigne|Montaigne]] o a [[Ralph Waldo Emerson|Emerson]]. Anche ''[[Così parlò Zarathustra (Nietzsche)|Così parlò Zarathustra]]'' di [[Friedrich Nietzsche]] è un esempio di testo che si rifà a uno stile apoftegmatico; Nietzsche era infatti un fiero e convinto sostenitore della scrittura per frammenti aforistici come mezzo per manifestare la propria superiorità logica ed intellettuale.
 
Lo Statuto d'Autonomia menziona le Corti Valenciane fondamentalmente nel secondo capitolo, titolo II, anche se sono presenti riferimenti anche in altri articoli. Lo Statuto semplicemente indica la composizione delle Corti, le loro funzioni, i principi basilari del sistema elettorale, e detta una bozza generale dello Statuto dei Deputati. Tra le leggi che sviluppano lo Statuto, il Regolamento delle Corti Valenciane regola l'organizzazione e il funzionamento delle Corti. Il primo Regolamento delle Corti venne approvato nella fase di [[Transizione spagnola|transizione democratica]], e da quel momento il regolamento è stato modificato in varie occasioni. Il Regolamento attuale è del 18 dicembre del 2006.
Nella tradizione filosofica [[neoplatonismo|neoplatonica]] il ''Sapiente'', nello sforzo di conoscere l'inconoscibile e di descrivere la realtà dietro ai fenomeni, predilige costantemente esprimersi attraverso l'apoftegma (vedi in particolare [[Diogene Laerzio]] e la sua ''Doxografia'').
 
Secondo lo Statuto d'Autonomia le Corti Valenciane sono composte da un numero di deputati compreso tra 75 e 100. L'attuale Legge elettorale stabilisce il numero di 99 deputati, essendo la provincia la circoscrizione elettorale. Nella VI legislatura furono eletti 30 deputati per la circoscrizione di [[Provincia di Alicante|Alicante]], 33 deputati per quella di [[Provincia di Castellón|Castellón]] e 36 deputati per quella di [[Provincia di Valencia|Valencia]]. Lo Statuto d'Autonomia inoltre stabilisce che per poter ottenere un seggio, i candidati devono far parte di una lista che raggiunga almeno il 5% dei voti totali di tutta la Comunità. Per le liste che superano il suddetto limite, il sistema che si utilizza è il [[Metodo D'Hondt]].
[[Categoria:Apoftegmi]]
 
La rappresentanza attuale delle Corti Valenciane, in base ai risultati delle elezioni regionali svoltesi il 24 maggio [[2015]], è la seguente:
[[bg:Апофтегма]]
 
[[br:Lavarenn-stur]]
{| class="wikitable" style="text-align:center;"
[[ca:Apotegma]]
! Partito || simbolo || numero deputati
[[de:Apophthegma]]
|-
[[es:Apotegma]]
| [[Partido Popular|Partit Popular de la Comunitat Valenciana]] || PPCV || 31
[[fr:Maxime (langue)]]
|-
[[ka:აპოფთეგმები]]
| [[Partido Socialista Obrero Español|Partit Socialista del País Valencià-PSOE]] || PSPV-PSOE || 23
[[pl:Apoftegmat]]
|-
[[pt:Apotegma]]
| [[Coalició Compromís]] || Compromís || 19
[[ru:Апофегма]]
|-
[[uk:Апофегма]]
| [[Cittadini - Partito della Cittadinanza]] || C's || 13
|-
| [[Podemos (Spagna)|Podem]] || Podem || 13
|}
<!--
* [[Partido Popular|Partit Popular de la Comunitat Valenciana]] (PPCV): 31
* [[Partido Socialista Obrero Español|Partit Socialista del País Valencià-PSOE]] (PSPV-PSOE): 23
* [[Coalició Compromís]] (Compromís): 19
* [[Cittadini - Partito della Cittadinanza]] (C's): 13
* [[Podemos (Spagna)]] (Podem): 13
-->
 
== Storia ==
[[File:Façana de Les Corts del País Valencià 2.jpg|thumb|[[Palazzo di Benicarló]], sede delle ''Corts Valencianes''.]]
 
Dopo la conquista e durante il regno di [[Giacomo I di Aragona|Giacomo I d'Aragona]], le necessità economiche e militari della Corona motivarono alcune riunioni del re con i rappresentanti delle tre classi sociali (la nobiltà, che controllava la base militare, il clero e la borghesia), per ottenere prestazioni militari o economiche.
 
Tuttavia, delle riunioni sotto il regno di Giacomo I, la più importante fu quella dell'anno [[1261]] a Valencia, in cui il re giurò e promulgò i [[Fueros de Valencia]].
 
Come dimostrazione dell'importanza economica delle corti per la Corona, il re giurò i ''fueros'' in cambio di 48.000 soldi, che vennero riuniti e donati dalla città di Valencia e dai villaggi e dalle città della [[Huerta de Valencia]] che appartenevano al clero e alla nobiltà, oltre che dalle città di [[Castellón de la Plana]], [[Vilafamés]], [[Onda (Spagna)|Onda]], [[Llíria]], [[Corbera de Alcira|Corbera]], [[Cullera]] e [[Gandía]].
 
In queste Corti, il re Giacomo I instaurò per i suoi successori l'obbligo di celebrare la Corte generale a Valencia all'inizio di ogni regno, appena i regnanti si fossero insediati nella città. La norma venne reiterata sia nelle Corti successive presiedute dallo stesso re, sia in quelle celebrate da suo figlio, [[Pietro III d'Aragona|Pietro III il Grande]], il quale stabilì l'obbligo della convocazione delle corti al primo mese di ogni regno.
 
Queste erano le uniche riunioni obbligatorie, ma il re poteva riunire le Corti anche in altre occasioni, secondo le necessità.
 
Nel [[1302]], [[Giacomo II d'Aragona|Giacomo II]] stabilì l'obbligo della celebrazione delle Corti ogni tre anni. Più tardi, [[Pietro il Cerimonioso]], nelle Corti di Valencia del [[1336]], confermò questa celebrazione triennale precisando che si doveva tenere il giorno di [[Ognissanti]].
 
È tra il XIII secolo e l'inizio del XIV secolo che si aggiunsero le restanti città e paesi del Regno di Valencia che ancora non erano entrate a far parte delle Corti, e nel [[1329]] si conseguì una rappresentatività territoriale completa.
 
A partire da questo momento, non sempre si riunirono le città e i paesi più importanti, bensì si riunirono gli uni o gli altri a seconda dei temi trattati. Nonostante ciò, la rappresentanza era generalmente grande. Per esempio, alle Corti di Valencia dell'anno [[1510]] erano rappresentati: [[Ademuz]], [[Alicante]], [[Alcoy (Spagna)|Alcoy]], [[Alpuente]], [[Alcira]], [[Biar]], [[Bocairente]], [[Burriana]], [[Caudete]], Castellón de la Plana, [[Castielfabib]], Cullera, Liria, [[Morella]], [[Onteniente]], [[Orihuela]], [[Penàguila]], [[Peñíscola]], [[Valencia]], [[La Vila Joiosa]], [[Villarreal]], [[Játiva]], [[Jérica]] y [[Jijona]].
 
Le Corti di Valencia dell'anno [[1418]] crearono la ''Generalitat Valenciana'', con una durata stabilita degli incarichi di tre anni, ed è proprio a metà del XV secolo che le istituzioni valenciane possono dirsi pienamente consolidate.
 
Successivamente, con l'unificazione delle corone di [[Castiglia]] e della corona di Aragona, le Corti Valenciane vennero a perdere leggermente potere e furono convocate con meno frequenza durante tutto il XVI secolo, con un peggioramento nel XVII secolo che, di fatto, sancì la decadenza dell'organo legislativo tanto che le ultime Corti furono celebrate a Valencia nel 1645, ma è solo dopo la [[Guerra di Successione Spagnola]] del [[1707]] e i [[Decreti di Nueva Planta]] che si abolì il diritto forense valenciano.
 
Da quel momento le Corti Valenciane non furono più convocate né celebrate fino alla loro nuova istituzione avvenuta nel [[1982]] attraverso lo Statuto d'Autonomia. Dall'entrata in vigore del suddetto Statuto, le moderne Corti hanno il ruolo di camera legislativa representativa con suffragio universale. La camera è stata riunita varie volte fuori dalla città di Valencia, fatto che è stato incoraggiato nelle ultime legislature a partire dal 2006, quando è stata riunita nella città di [[Elche]].
Attualmente le Corti sono presiedute dalla [[Novelda|noveldense]] Milagrosa Martínez Navarro del [[Partito Popolare (Spagna)|PP]].
 
== Voci correlate ==
* [[Regno di Valencia]]
* [[Giacomo I di Aragona]]
* [[Comunità Valenciana]]
* [[Generalitat Valenciana]]
* [[Valencia]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Corts Valencianes}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
 
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Spagna}}
 
[[Categoria:ApoftegmiComunità Valenciana]]