Utente:Cricri93/Sandbox e San Leucio (Caserta): differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
{{Carica pubblica
|Nome=San Leucio
|nome = Park Chung-hee<br /><small>박정희</small><br /><small>朴正熙</small>
|Nome ufficiale=
|immagine = Park Chung hee.jpg
|Panorama=Caserta San Leucio.jpg
|carica = [[Presidente della Corea del Sud]]
|Didascalia=San Leucio
|mandatoinizio = 24 marzo [[1962]]
|Stemma=
|mandatofine = 26 ottobre [[1979]]<br />ad interim fino al 17 dicembre [[1963]]
|Stato=ITA
|primomnistro = [[Choi Tu-son]]<br />[[Chung Il-kwon]]<br />[[Paik Too-chin]]<br />[[Kim Jong-pil]]<br />[[Choi Kyu-hah]]
|Grado amministrativo=4
|predecessore = [[Yun Bo-seon]]
|Divisione amm grado 1=Campania
|successore = [[Choe Kyu-hah]]
|Divisione amm grado 2=Caserta
|carica2 = Presidente del Consiglio Supremo per la ricostruzione nazionale
|Divisione amm grado 3=Caserta
|mandatoinizio2 = 3 luglio [[1961]]
|Latitudine gradi=41
|mandatofine2 = 17 dicembre [[1963]]<br />vicepresidente fino al 16 maggio [[1961]]
|Latitudine minuti=05
|predecessore2 = [[Chang Do-yong]]
|Latitudine secondi=55
|successore2 = -
|Latitudine NS=N
|partito = [[Partito Democratico Repubblicano]]
|Longitudine gradi=14
|alma mater = [[Accademia Imperiale Giapponese dell'Esercito]]<br />[[Accademia Militare Coreana]]
|Longitudine minuti=18
|firma = Park Chung-hee signature.svg
|Longitudine secondi=57
|Longitudine EW=E
|Superficie=
|Note superficie=
|Abitanti=1000
|Note abitanti=
|Aggiornamento abitanti=
|Codice catastale=
|Nome abitanti=leuciani
|Patrono=
|Festivo=
}}
[[File:San Leucio panorama.jpg|miniatura|276x276px|Panorama di San Leucio]]
'''Park Chung-hee''' 박정희 (Gumi, [[14 novembre]] [[1917]] – [[Seul]], [[26 ottobre]] [[1979]]) è stato un politico e militare sudcoreano. Fu il terzo presidente della [[Corea del Sud|Repubblica della Corea del Sud]] dal 17 dicembre 1963 al 26 ottobre 1979.
'''San Leucio''' è una frazione del comune di [[Caserta]] nota per ragioni sia storiche sia artistiche, posta a 3,5&nbsp;km a nord ovest della città. Il sito reale, insieme alla [[Reggia di Caserta]], è stato riconosciuto come [[Patrimonio dell'Umanità]] dall'[[UNESCO]].
 
==Storia==
E' considerato una delle figure più controverse nella storia della Corea del Sud<ref name=":5" /> <ref name=":4">{{Cita news|lingua=inglese|autore=Donald Cregg|url=http://content.time.com/time/world/article/0,8599,2054405,00.html|titolo=Park Chung-hee|pubblicazione=The Times|data=23 agosto 1999}}</ref> <ref name=":6" />: annoverato fra gli artefici del trasformazione del paese in grande potenza economica, è oggetto di critica per il regime autoritario e repressivo instaurato soprattutto a partire dal 1971, caratterizzato dalla messa al bando di ogni forma di opposizione e dalla negazione dei diritti civili e politici<ref>{{Cita news|lingua=spagnolo|autore=|url=http://www.europapress.es/internacional/noticia-park-geun-hye-pide-perdon-abusos-cometidos-dictadura-padre-20120924121724.html|titolo=Park Geun Hye pide perdón por los abusos cometidos durante la dictadura de su padre|pubblicazione=Europa press|data=24 settembre 2012}}</ref>.
[[File:Palazzobelvedere.JPG|thumb|Facciata del Palazzo Belvedere]]
Prima ancora che prendesse il nome attuale, vi era un feudo dei conti [[Acquaviva (famiglia)|Acquaviva]] di Caserta noto come ''[[Palazzo del Belvedere]]'' o ''Palagio Imperiale'' descritto nel [[1667]] da [[Celestino Guicciardini]]. Annesso vi era anche un casino da caccia che fu restaurato poco più tardi da [[Francesco Collecini]]. Nel [[1750]], i possedimenti già Acquaviva, poi divenuti [[Caetani]], passarono ai [[Borbone]] di [[Napoli]], e il feudo divenne un romitorio per i reali<ref name="romano">Romano A.M. (1999) ''San Leucio, una pagina di storia europea'', in “Leuciana festival”, inserto speciale de “Il Mattino”, giugno, p. 3</ref>.
 
Stanco del caos e degli intrighi della corte reale casertana, tuttavia, nel [[1773]] [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] volle costruirsi un ritiro solitario dove poter trascorrere del tempo spensierato. Scelse le colline che fiancheggiavano il Parco di Caserta dove già sorgeva un rudere di una cappella dedicata a San Leucio, il martire brindisino, dal quale prese il nome{{anchor|11}}<ref name=stefani>Stefani S (1907) ''Una colonia socialista nel Regno dei Borboni, Roma, Edizioni Poligrafica, p. [[#11|11]], [[#13|13]], [[#31|30]], [[#32|32]], [[#34|34]], [[#36|36]], [[#38|38]], [[#40|40]], [[#43|43]], [[#61|61]], [[#84|84]], {{NoISBN}}</ref>.
Venne assassinato il 26 ottobre 1979 dal suo amico [[Kim Jae-gyu]], presidente del [[National Intelligence Service]] e capo del suo servizio di sicurezza.
 
Il romitorio comprensivo di una vigna e di un boschetto, era frequentato dal re per brevi periodi, dopodiché era custodito da alcuni guardiani di stanza con le proprie famiglie. Il 17 dicembre [[1778]], tuttavia, accadde un fatto inusitato che determinò il destino della colonia. Il primogenito del re ed erede al trono, [[Carlo Tito di Borbone-Napoli|Carlo Tito]], morì di [[vaiolo]]. Il re, scosso dall'evento, decise di erigere un ospizio per i poveri della provincia presso il quale assegnò un opificio per non tenerli in ozio, all'uopo fece giungere sul posto delle imprese dal nord Italia tra le quali la Brunetti di Torino{{anchor|13}}<ref name=stefani/>. La colonia crebbe rapidamente così che si decise di costruire ulteriori edifizi per migliorarne le funzionalità tra i quali una [[parrocchia]], degli alloggi per gli educatori e dei padiglioni per i macchinari. L'organizzazione era affidata a un Direttore generale affiancato da un Direttore tecnico che monitorava la condizione degli impianti. L'istruzione tecnica degli operai era affidata al Direttore dei Mestieri ciascuno per ogni genere. Si voleva in tal modo riprendere l'idea dell'organizzazione “colbertina” francese<ref>Tescione G. (1932) ''Significato civile e politico della nostra arte della seta'', Napoli, Russo, p. 17, {{NoISBN}}</ref>.
Nel 1999 è stato nominato fra i 100 asiatici più importanti del secolo dalla rivista Time.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=NISID Hajari|data=23 agosto 1999|titolo=Asians of the Century|rivista=The Time|volume=|numero=|url=http://content.time.com/time/world/article/0,8599,2054597,00.html}}</ref>
 
Le commesse di [[seta]] provenivano da tutta l'Europa: ancor oggi, le produzioni di San Leucio si possono ritrovare in [[Vaticano]], al [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]], nello [[Studio Ovale]] della [[Casa Bianca]]: le bandiere di quest'ultima e quelle di [[Buckingham Palace]] sono fatte con tale materiale. Si ritrovano testimonianze dell'arte anche nelle celebrazioni e nelle festività popolari, specialmente nel capoluogo partenopeo, come ad es. la festa di Sant'Anna a Porta Capuana e la Madonna del Carmine nell'omonima Basilica al Mercato<ref>Aa.Vv., (1972) ''Storia di Napoli'', Napoli, Società editrice storia di Napoli, vol. X, p. 818</ref>.
== Infanzia ed educazione ==
Park nacque il 14 novembre 1917 a Gumi, nel nord del Gyeongsang in Corea, durante l'[[occupazione giapponese]]. Figlio di Park Dung-bin e Bek Nam-eui, era il più giovane di cinque fratelli e due sorelle di una povera famiglia appartenente alla classe sociale dei [[Yangban]].
 
Il re [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone]], consigliato dal ministro [[Bernardo Tanucci]], pensò di inviare i giovani in Francia ad apprendere l'arte della [[tessitura]], per poi lavorare negli stabilimenti reali. Licenziato Tanucci nel [[1776]], gli subentrò Domenico Caracciolo che diede grande impulso alla colonia. Fu così costituita nel [[1778]], su progetto dell'architetto [[Francesco Collecini]], una comunità nota come [[Belvedere di San Leucio|Real Colonia di San Leucio]], basata su norme proprie. Alle maestranze locali si aggiunsero subito anche artigiani francesi, genovesi, piemontesi e messinesi che si stabilirono a San Leucio richiamati dai molti benefici di cui usufruivano gli operai delle seterie.
I suoi anni di formazione coincidono con l'[[invasione giapponese della Manciuria]] nel 1931 e con il successivo scoppio della [[seconda guerra sino-giapponese]] nel 1937. In questo periodo Park vince l'ammissione ad una scuola per la formazione di insegnanti a [[Daegu]] e dopo essersi diplomato nel 1937, lavora come insegnante di scuola elementare a [[Mungyeong|Mungyeong]]. All'età di 23 anni abbandona questo lavoro e parte per la Manciuria per intraprendere la carriera militare.<ref name=":6">{{Cita pubblicazione|autore=Seungsook Luna|data=9 Maggio 2009|titolo=The Cultural Politics of Remembering Park Chung He|rivista=The Asia-Pacific Journal|volume=7|numero=19|lingua=inglese|url=http://apjjf.org/-Seungsook-Moon/3140}}</ref>
 
Ai lavoratori delle seterie era, infatti, assegnata una casa all'interno della colonia, ed era, inoltre, prevista per i figli l'istruzione gratuita potendo beneficiare, difatti, della prima scuola dell'obbligo d'Italia che iniziava fin da 6 anni e che comprendeva le materie tradizionali quali la [[matematica]], la [[letteratura]], il [[catechismo]], la [[geografia]], l'[[economia domestica]] per le donne e gli esercizi ginnici per i maschi{{anchor|34}}<ref name=stefani/>. I figli erano ammessi al lavoro a 15 anni, con turni regolari per tutti, ma con un orario ridotto rispetto al resto d'[[Europa]]. Le abitazioni furono progettate tenendo presente tutte le regole urbanistiche dell'epoca, per far sì che durassero nel tempo (abitate tuttora) e fin dall'inizio furono dotate di acqua corrente e servizi igienici.
== Carriera militare ==
 
Per contrarre matrimonio gli uomini e le donne, compiuti rispettivamente almeno 20 e 16 anni, dovevano dimostrare di aver conseguito uno speciale “diploma al merito” concesso dai Direttori dei Mestieri{{anchor|30}}<ref name=stefani/>. I matrimoni si svolgevano il giorno di [[Pentecoste]] con una celebrazione particolare: a ogni coppia era assegnato un mazzo di [[Rosa (fiore)|rose]], bianche per gli uomini e rosa per le donne, fuori la chiesa li aspettavano gli anziani del villaggio, di fronte ai quali le coppie si scambiavano i mazzi di fiori come [[promessa di matrimonio]]{{anchor|32}}<ref name=stefani/>. Ciascuno era libero di lasciare la colonia quando voleva, ma, data la natura produttiva del luogo, si cercava di inibire tali eventualità, ad es., facendo divieto di ritorno in colonia oppure riducendo al minimo le liquidazioni{{anchor|32}}<ref name=stefani/>.
=== Manchukuo ===
Nel 1940 Park si iscrive all'Accademia dell'[[Esercito imperiale del Manciukuo|Esercito imperiale del Manchukuo]], uno stato fantoccio filo-giapponese corrispondente alle attuali regioni del nordest della Cina e della Mongolia interna, a capo del quale governò dal 1931 al 1945 [[Pu Yi]], l'ultimo imperatore cinese della dinastia [[Dinastia Qing|Qing]]. Completa gli studi con il massimo dei voti, e viene selezionato per i corsi di ufficiale presso l'Accademia dell'[[Esercito Imperiale Giapponese|Esercito imperiale giapponese]] a Tokyo. Durante questo periodo assume il nome giapponese Takagi Masao (高木正雄?).
 
La produttività era garantita da un ''bonus'' in danaro che gli operai ricevevano in base al livello di perizia che avevano raggiunto{{anchor|36}}<ref name=stefani/>. La proprietà privata era tutelata, ma erano abolite le doti e i testamenti{{anchor|38}}<ref name=stefani/>. I beni del marito deceduto passavano alla vedova e da questa al “Monte degli orfani”, cioè la cassa comune gestita da un prelato che serviva al mantenimento dei meno fortunati. Le questioni personali erano giudicate dall'Assise degli Anziani, cd. ''seniores'', che avevano raggiunto i massimi livelli di benemerenza ed erano di nomina elettiva{{anchor|40}}<ref name=stefani/>. I ''seniores'' monitoravano anche la qualità igienica delle abitazioni e potevano deliberare sanzioni disciplinari nonché espulsioni dalla colonia.
Nel 1944, dopo essersi laureato, diventa Tenente presso l'Esercito imperiale del Manchukuo e presta servizio nelle fasi finali della [[Seconda Guerra Mondiale]] come [[aiutante di campo]] nell'[[armata del Kwantung]]. Cambia nuovamente il suo nome in Okamoto Minoru (岡本実?) per facilitare le sue attività di spionaggio contro i guerriglieri coreani che operano nella regione<ref>{{Cita|Sullivan 1987}}</ref>.
 
Per contrastare la concorrenza straniera, i leuciani si aprirono al mercato dell'abbigliamento con la produzione di maglie, calze, broccati e velluti. Così, seguendo la moda francese, si passò dai ''pekins'' ai ''tulle'', dai ''chines'' ai ''reps''<ref name="romano"/>. La fortuna delle produzioni leuciane è ampiamente documentata fino alla prima metà dell'[[XIX secolo|800]] quando l'impianto ebbe l'esclusiva sullo straordinario tessuto “fili di vetro” scoperto da Gio. U. Ruforf<ref name=romano/>
L'esperienza maturata presso la scuola militare giapponese in Manciuria (1940-1942), l'Accademia militare giapponese (1942-1944), il successivo servizio nell'esercito mancese (1944-1945) e il programma giapponese di sviluppo economico realizzato in questa regione, influenzeranno notevolmente il suo pensiero e le sue scelte di politica economica quando diventerà Presidente della Corea del Sud<ref>{{Cita|Sasada 2013}}{{Cita libro|autore=Hironori Sasada|titolo=The Evolution of the Japanese Developmental State: Institutions Locked in by Ideas|anno=2013|editore=Routledge|città=|lingua=inglese|p=178|pp=|OCLC=904421139|ISBN=1138851744}}</ref>.
 
{{UNESCO
=== Ritorno in Corea ===
|tipoBene = patrimonio
Tornato in Corea dopo la sconfitta del Giappone nella Seconda Guerra Mondiale, Park si iscrive all'[[Accademia Militare di Corea]]. Si diploma nel 1946 (uno dei suoi compagni di classe era [[Kim Jae-gyu]], amico e poi suo assassino) e diventa Ufficiale dell'esercito sotto il Governo militare degli [[Stati Uniti]] in Corea del Sud.
|nome = [[Reggia di Caserta|Palazzo Reale di Caserta con il Parco]], [[Acquedotto Carolino|Acquedotto di Vanvitelli]] e complesso di San Leucio
|nomeInglese = 18th-Century Royal Palace at Caserta with the Park, the Aqueduct of Vanvitelli, and the San Leucio Complex
|immagine = Der bourbonische Königspalast in Caserta.jpg
|anno = 1997
|tipologia = Architettonico, paesaggistico
|criterio = C (i) (ii) (iii) (iv)
|pericolo = Nessuna indicazione
|link = 549
}}
 
Il re [[Ferdinando IV di Borbone]] progettò di allargare la colonia anche per le nuove esigenze industriali dovute all'introduzione della “trattura” della seta e della manifattura dei veli, quindi per costruirvi una nuova città, da chiamare ''[[Ferdinandopoli]]'', concepita su una pianta completamente circolare con un sistema stradale radiale e una piazza al centro per farne anche una sede reale. Non vi riuscì, ma nei quartieri annessi al Belvedere mise in atto un codice di leggi sociali particolarmente avanzate, ispirate all'insegnamento di [[Gaetano Filangieri]] e trasformate in leggi da [[Bernardo Tanucci]].
Nel novembre 1948 [[Syngman Rhee]], primo Presidente della [[Corea del Sud]], fa arrestare Park con l'accusa di aver guidato una cellula comunista nel corpo di polizia coreano. Condannato a morte dal tribunale militare, viene poi graziato grazie al sostegno ricevuto da ufficiali di alto rango, come l'eroe di guerra [[Paik Sun-yup]], che aveva fatto parte, come Park, dell'Esercito Imperiale del Manchukuo e dell'[[armata del Kwantung]]. Altre fonti collegano la grazia ricevuta alla collaborazione offerta da Park alle autorità nella denuncia dei suoi compagni comunisti.<ref name=":2">{{Cita web|url=http://www.sjsu.edu/faculty/watkins/park.htm|titolo=The Park Chung Hee Regime in South Korea|autore=|editore=|data=|lingua=inglese|accesso=}}</ref>
 
Ferdinando IV preferiva San Leucio in modo particolare e vi organizzava spesso battute di caccia e feste condivise con la stessa popolazione della colonia. Il sovrano firmò nel [[1789]] un'opera esemplare che conteneva i principi fondanti della nuova comunità di San Leucio: ''Origine della popolazione di San Leucio e suoi progressi fino al giorno d'oggi colle leggi corrispondenti al buon governo di essa di Ferdinando IV Re delle Sicilie'' conosciuti più comunemente come gli ''Statuti di San Leucio''. Tale codice, voluto dalla consorte [[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]], fu scritto dal massone Planelli su ispirazione di [[Mario Pagano]] e di altri illuministi{{anchor|61}}<ref name=stefani/> e fu pubblicato dalla [[Stamperia Reale del Regno di Napoli]] in 150 esemplari. Il testo, in cinque capitoli e ventidue paragrafi, rispecchia le aspirazioni del [[dispotismo illuminato]] dell'epoca ad interpretare gli ideali di uguaglianza sociale ed economica e pone grande attenzione al ruolo della donna.
Espulso dall'esercito senza onori, ne verrà poi reintegrato durante la [[Guerra di Corea]] (1950-1953), e sempre grazie all'aiuto di Paik Sun-Yup, otterrà la carica di maggiore, tenente colonnello nel settembre 1950 e colonnello nell'aprile 1951.
 
Diverse opportunità erano offerte anche agli invalidi del lavoro che potevano rimanere ''in loco'' dopo l'infortunio; per questi fu progettato un ospizio apposito, la “Casa degli infermi”, che però non fu possibile portare a compimento a causa della discesa di [[Napoleone Buonaparte]] in Italia e della nascita della [[Repubblica Partenopea]] nel [[1799]]{{anchor|43}}<ref name=stefani/>. Pertanto, gli invalidi continuarono a sopravvivere grazie a delle donazioni spontanee dei lavoratori diplomati al merito, raccolti in un'apposita cassa dai ''seniores''. Gli operai addetti alla coltivazione dei campi, invece, potevano vendere una parte del raccolto al mercato in base ai prezzi stabiliti dal sovrano.
La fine della guerra di Corea nel 1953 segnò l'inizio della moderna alleanza tra Corea del Sud e gli Stati Uniti, ratificata con un Trattato di difesa reciproca. La United States Forces Korea (USFK) di stanza nella penisola permise agli Stati Uniti di affermare e mantenere la propria influenza geopolitica in Asia orientale.  
 
Nel [[1789]] Lady Elisabeth Craven, moglie di Lord Craven, magravio di Anspanich, soggiornò per qualche settimana a Caserta scrivendo le sue memorie nel ''Portrait du Roi Ferdinand'' che fu pubblicato a Londra nel [[1826]]: «mi fornì spiegazioni non pure su tutte le regole dello stabilimento ma fin più intricati congegni meccanismi che rendevano quel lavoro più agevole». Tra il [[1790]] e il [[1796]] anche Giuseppe Galanti, allievo di Antonio Genovesi, si soffermo sul posto: «il più lodevole in questa costituzione è che nulla si fa per forza. L'onore ed altri piccioli problemi debbono bastare a far osservare le leggi»<ref>Zuccaro E. (1999) ''Il mondo perfetto di re Ferdinando'', in “Leuciana festival”, inserto speciale de “Il Mattino”, giugno, pp. 4-5</ref>.
Nel 1953, dopo la firma dell' [[armistizio di Panmunjeom]], Park venne scelto per un addestramento di sei mesi presso [[Fort Sill]], una base dell'esercito degli Stati Uniti in Oklahoma<ref name=":3">{{Cita|Kim 2011}}</ref>. Di ritorno in Corea, scalò rapidamente la gerarchia militare. Nel 1958 venne promosso [[maggior generale]] e nel 1960 Capo di Stato Maggiore dell'esercito della Corea del Sud e Vice Comandante della Seconda Armata, diventando una delle più potenti e influenti figure militari. 
 
In seguito alla [[Restaurazione]] il progetto della neo-città fu accantonato, anche se si continuarono ad ampliare industrie ed edifici, tra cui il Palazzo del Belvedere. Nel [[1824]] il governatore Antonio Sancio fece erigere una statua del Re che oggi è visibile al [[Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa]]. Nel [[1826]] su ordine del ministro card. [[Fabrizio Ruffo]] si decise di aprire una manifattura di pellame che però non riscosse il successo desiderato tanto da rischiare di far andare in malora l'intera colonia. Nel [[1834]] i Borbone decisero di costituire una società insieme a dei privati, tale fu la configurazione organizzativa fino all'Unità d'Italia. Nel [[1862]], nonostante lo sviluppo della produzione e il perfezionamento del nuovo tessuto “Jacquard”, i [[Casa Savoia|Savoia]] ne decisero la chiusura, riaprendola poi appena quattro anni dopo, ma concessa ancora in locazione ad imprese private{{anchor|84}}<ref name=stefani/>.
=== Ascesa al potere ===
Il 25 aprile del 1960 una rivolta guidata da un movimento di studenti e operai denominato la [[Rivoluzione d'aprile]] portò alle dimissioni del primo Presidente della Corea del Sud, [[Syngman Rhee]].
 
Nel [[1866]] la Colonia di San Leucio venne elevata a comune amministrativo con il nome di San Leucio, fino alla sua definitiva aggregazione nel [[1928]] al comune di Caserta.<ref>{{cita web|url=http://www.elesh.it/storiacomuni/storia_comune.asp?istat=061808|titolo=Storia ISTAT del Comune 061808 San Leucio}}</ref>
Il nuovo governo che si insediò nell'agosto 1960 durò solo pochi mesi. [[Yun Bo-seon]], ex braccio destro del Presidente deposto e fondatore del Partito Democratico nel 1955, rimase un leader di facciata. Il vero potere era nelle mani del Primo Ministro [[Chang Myon]]. Non si riuscì però a trovare un accordo sulla composizione del governo, i cui componenti cambiarono tre volte in cinque mesi. Il paese da tempo stava attraversando un grave periodo di crisi economica, causata da un decennio di cattiva amministrazione e corruzione sotto la presidenza di Rhee, e le tensioni sociali non si placavano<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Kim Hyung-A|anno=JUNE/DECEMBER 2003|titolo=The Eve of Park's Military Rule: the Intellectual Debate on National Reconstruction, 1960-61|rivista=East Asian History|volume=25/26|numero=|pp=113-140|lingua=inglese}}</ref>.
 
Nel [[1976]], in occasione del bicentenario della fondazione, si iniziò a guardare a San Leucio con maggiore attenzione, grazie al lavoro di ricerca compiuto dal Politecnico di Milano in collaborazione con la Pennsylvania University. Nel [[1981]] il luogo entrò nell'orbita del finanziamento della legge Scotti-Signorile sugli itinerari turistici ma solo tre anni dopo fu possibile aprire il cantiere grazie anche ad un concorso di idee sponsorizzato dalla [[Fiat]]. Dopo 15 anni di lavori e la spesa di 55 miliardi di lire, è stato possibile nel [[1999]] recuperare gli spazi funzionali con l'inaugurazione del [[Leuciana festival]]<ref>Carotenuto M. (1999) ''Dall'utopia leuciana alla ricerca dello splendore perduto'', in “Leuciana festival”, inserto speciale de “Il Mattino”, giugno, p. 21</ref><ref>I motivi del ritardo del cantiere sono da ricondurre alle vertenze giudiziarie sorte in seguito al sequestro dell'area da parte della magistratura per abusi edilizi, cfr. “Il Mattino”, 4 maggio 1992, ''Ruspe a San Leucio'', p. 18.</ref>.
L'esercito coreano era allora uno dei più grandi del mondo, costituito da circa 600.000 soldati<ref name=":3" />. Sottoposto nel corso degli ultimi decenni a una duplice influenza esterna, aveva unito la filosofia militare giapponese allo spirito americano di efficienza tecnica, la missione di difendere il paese dall'aggressione comunista a quella della costruzione di una nazione moderna. <ref name=":3" /> Al suo interno si erano formate diverse fazioni, connotate dall'appartenenza generazionale (i giovani riformisti ritenevano gli ufficiali anziani corrotti dai partiti politici, e responsabili della scarse opportunità di carriera rimaste nell'esercito) e dal luogo in cui era avvenuta la formazione militare: alcuni ufficiali avevano conseguito la laurea all'Accademia militare giapponese, altri a Xinjing in Manciuria, altri infine, dopo la seconda guerra mondiale, all'Accademia militare di Corea.<ref name=":3" />.
 
==Architettura==
Park si era formato all'interno di tutte e tre queste istituzioni, aveva legami con alti comandanti, ufficiali e sottufficiali, e si trovò quindi in una posizione unica per guidare la coalizione militare che organizzò il colpo di stato militare del 16 maggio 1961 (Hangul :  5.16 군사 정변 ; Hanja :  五一六軍事政變 ; RR :  O-illyuk Gunsa-jeongbyeon) che pose fine alla seconda Repubblica di Corea.
{{vedi anche|Belvedere di San Leucio}}
Il Complesso di San Leucio nella sua veste attuale si estende su una superficie di 16871&nbsp;m² e ha una facciata lunga 354&nbsp;m intervallata da un doppio ordine di [[lesena|lesene]], caratterizzata inoltre da due ordini di finestre e due marcapiani con [[timpano (architettura)|timpano]] centrale: monumentale è la [[Scala (architettura)|scalinata]] a doppia rampa che segna l'ingresso principale alla struttura.
 
==Scultura e pittura==
=== Il colpo di Stato ===
Nel casino da caccia si annoverano gli affreschi di [[Fedele Fischetti]] sul mito di Bacco ed Arianna e la grande vasca in marmo di Mondragone al centro di una sala decorata con soggetti dell'antichità classica. La fontana con tritoni e delfini è opera di Solari nel [[1794]]. Occasionalmente sono esposti in mostra tele di [[Salvatore Fergola|Fergola]], Veronesi e [[Jakob Philipp Hackert|Hackert]], il pittore prussiano della ''Campania felix''<ref name=romano/>.
Il 16 maggio 1961, a capo di 250 ufficiali e 3.600 soldati, il generale di brigata Park Chung-Hee organizzò l'occupazione militare della sede centrale dell'esercito, della residenza presidenziale e degli edifici amministrativi del governo. I rivoltosi incontrarono scarsa resistenza da parte di polizia ed esercito; si registreranno solo alcuni brevi conflitti a fuoco con la polizia militare lealista di guardia al ponte sul fiume Han. Nello stesso giorno, un annuncio televisivo informò la popolazione che il governo era nelle mani di un Comitato militare rivoluzionario, di cui venivano dichiarati gli obbiettivi politici: l'anticomunismo, il rafforzamento delle relazioni con gli Stati Uniti, l'eliminazione della corruzione politica, lo sviluppo di un'economia nazionale autonoma, l'unificazione della Corea e la rimozione dei politici allora al governo<ref name=":3" />.
 
==Arco Borbonico==
A tre giorni dal golpe il primo ministro Chang Mijon annunciò le dimissioni di tutto il governo, mentre il presidente Yun Bo-seon accettò il colpo di stato come un fatto compiuto, restando nominalmente in carica fino al 1963. Il 20 maggio il Comitato militare rivoluzionario venne rinominato [[Consiglio Supremo per la ricostruzione nazionale]]. Formato dagli ufficiali che avevano prestato supporto o avevano direttamente partecipato al colpo di stato, supervisionerà il governo della Corea del Sud dal 16 maggio 1961 fino all'avvento della Terza Repubblica della Corea del Sud nel 1963. Il Consiglio sarà inizialmente presieduto dal Generale [[Chang Do-yong]], e dopo il suo arresto il 3 luglio, con l'accusa di attività antirivoluzionaria, da Park Chung-hee, vero regista del golpe.
[[File:Arcoborbonicoretro.JPG|thumb|left|Vista posteriore dell'arco]]
L'Arco Borbonico è il portale d'accesso al Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio e rappresenta una testimonianza di preesistenza alle seterie realizzate nel settecento. Risale infatti al [[1600]] quando era il varco d'accesso alla proprietà feudale dei Principi Acquaviva, signori di Caserta. Ancora oggi l'Arco rimane il passaggio migliore per raggiungere il Belvedere. L'Arco, sulla cui sommità è presente lo stemma borbonico con due leoni in pietra ai lati realizzati dallo scultore [[Angelo Brunelli]], è alto quasi 13&nbsp;m, largo 9 ed è formato da un unico [[fornice]] con un [[bugnato]] rettangolare e due [[Parasta|paraste]].
 
==Chiesa di Santa Maria delle Grazie==
il 13 giugno 1961 il Consiglio approverà la creazione della [[National Intelligence Service|Korean Central Intelligence Agency]] (KCIA)  ( 중앙 정보부 ) al fine di supervisionare e coordinare le attività di ''intelligence'' interne e internazionali. Direttore dell'agenzia viene nominato [[Kim Jong-pil]], laureatosi nel 1949 all'Accademia Militare di Corea, nipote di Park e uno dei pianificatori del colpo di stato del 16 maggio 1961. La KCIA rappresenterà la base del rafforzamento del potere di Park, e lo strumento con cui potrà effettuare ampie purghe nelle istituzioni civili e fra gli oppositori. <ref name=":3" />
Voluta dal re Ferdinando IV e costruita da [[Francesco Collecini]], allievo del Vanvitelli, fu completata in due anni e consacrata il 30 giugno [[1803]] insieme all'inaugurazione della “Fiera ferdinandea di arte sacra”. All'occasione il papa concesse al devotissimo re uno speciale Giubileo di otto giorni per ciascun anno in perpetuo nella ricorrenza della festività della Santissima Vergine delle Grazie. I materiali da costruzione sono di tufo giallo del Monte Fiorillo per gli esterni, marmo di Mondragone e legno di cipresso per gli interni, argento, bronzo, porcellane per gli arredi e le suppellettili. Nella chiesa lavorarono artisti quali Cosimo de Focatiis, Raffaele Mattioli e Pietro Saja<ref>Pastore A. (1999) ''Chiesa della Vaccheria, alla fiera del re'', in “Leuciana festival”, inserto speciale de “Il Mattino”, giugno, p. 23</ref>. Dal primo all'8 luglio di ogni anno, grazie all'associazione “Arte nell'arte”, si svolge una mostra d'artigianato di arredi sacri.
 
==Prospettive su San Leucio==
Il 27 luglio 1961 il segretario di Stato americano [[Dean Rusk]] in una conferenza stampa annunciò il riconoscimento del governo del [[Consiglio Supremo per la ricostruzione nazionale]] da parte degli Stati Uniti<ref name=":5">{{Cita|Kim 2004}}</ref>. A metà novembre Park sarà invitato alla Casa Bianca per una visita di Stato.<ref name=":1" />
[[File:san leucio.jpg|thumb|left|Ingresso del Palazzo del Belvedere]]
L'eredità della Colonia di San Leucio è sopravvissuta per decenni grazie alla presenza di diverse aziende seriche che però, ultimamente, hanno cessato l'attività per de-localizzare le industrie. Questa operazione, di natura meramente economica, ha conferito un duro colpo all'immagine della frazione casertana e soprattutto all'occupazione locale che oggi annovera centinaia di operaie specializzate in cassa integrazione o in mobilità.
 
A San Leucio, all'interno della fabbrica originaria del re Ferdinando, il Palazzo del Belvedere, ha oggi sede il "Museo della seta" che conserva alcuni macchinari originali, ancora funzionanti, per la lavorazione della seta che mostrano tutte le fasi della produzione con gli antichi telai restaurati ed azionati da una ruota idraulica posta nei sotterranei del palazzo. La visita al Complesso Monumentale prevede anche il passaggio negli appartamenti storici, arredati con suppellettili provenienti dalla [[Reggia di Caserta]] (tra le stanze di notevole interesse è il Bagno di Carolina, con la vasca in marmo di Carrara) e ai Giardini all'italiana, costituiti da una serie di terrazzamenti con piante identiche a quelle sistemate dal Re sul finire del '[[XVIII secolo|700]]. È inoltre possibile visitare su richiesta anche la “Casa del tessitore”, esempio di abitazione coloniale d'epoca.
Diventato presidente provvisorio dopo le dimissioni di Yun, su pressione dell'amministrazione Kennedy, Park adotterà una nuova Costituzione e indirrà le elezioni presidenziali nel mese di ottobre 1963.
 
Dal [[1999]], nei mesi estivi, si svolge a San Leucio il "[[Leuciana Festival]]", manifestazione artistica e culturale che in pochi anni si è ritagliata un ruolo di primo piano in Italia con un successo di pubblico sempre crescente. Tra gli ospiti più famosi che si sono esibiti al Leuciana, da ricordare [[Michael Bublé]], [[Claudio Baglioni]], [[Franco Battiato]], [[Giovanni Allevi]], i [[Pooh]], [[Fiorella Mannoia]], l'[[Orchestra Scarlatti]] del Teatro San Carlo di Napoli e ancora [[Pino Daniele]], il musical [[Cats (musical)|Cats]], [[Pat Metheny]] e tanti altri artisti di livello internazionale.
Presentatosi come candidato del nuovo partito Democratico Repubblicano, riuscirà a battere l'ex presidente Yun per soli 156,000 voti, ossia con un margine dell' 1,5%.
 
==Note==
Verrà eletto nuovamente presidente 4 volte: nel 1967, 1971, 1972 e 1978.
<references/>
 
==Bibliografia==
== Leader della Corea del Sud ==
*Aa.Vv. (1998) ''Lo Bello Vedere di San Leucio e le Manifatture Reali'', Napoli, ESI.
*Aa.Vv., (1973) ''San Leucio: vitalità di una tradizione'', Milano, Facoltà di Architettura.
*Aa.Vv., (1977) ''San Leucio: archeologia, storia, progetto'', Milano.
*Alisio G., (1976) ''Siti reali dei Borbone'', Napoli.
*Amari E., (1857) ''Critica di una scienza delle legislazioni comparate'', Genova.
*Archivio di Stato di Caserta, (1973) ''Donazione dei disegni e studi su San Leucio dell'architetto Richard Plunz'', Mostra San Leucio, Vitalità di una tradizione.
*Battaglini M., (1983) ''La manifattura reale di San Leucio tra assolutismo e Illuminismo'', Roma.
*Battisti E., (1973) ''San Leucio come utopia e Vicende del programma italiano'', Facoltà di architettura, Politecnico di Milano, Milano.
*Bologna L., (2004) ''L'architetto, il consigliere, la regina santa'', Caserta.
*Bulferetti L., (1944) ''L'assolutismo illuminato in Italia (1700-1789)'', Milano.
*Caprio L. (1993) ''San Leucio, memorie storiche ed immagini'', Laurenziana, Napoli.
*{{Cita libro|autore=Pietro Colletta|titolo=Storia del reame di Napoli|editore=Hauman|anno=1847|url=http://books.google.com/books?id=gwhbAAAAQAAJ|pp=77-78}}
*De Fusco R., Sbandi F., (1971) ''Un centro comunitario del ‘700 in Campania'', in “Comunità”, XV, n. 86.
*Galdi M., (1790) ''Analisi ragionata del Codice ferdinandino per la popolazione di San Leucio'', Napoli.
*Kruft H.W., (1990) ''Le città utopiche. La [[città ideale]] dal XV al XVIII secolo tra utopia e realtà'', Bari.
*Libertini A., (1980) ''Una giornata a San Leucio nell'anno di grazia 1789'', Caserta.
*Patturelli F., (1826) ''Caserta e San Leucio'', Napoli.
*{{Cita libro|autore=Piero Pierotti|titolo=Imparare l'ecostoria|editore=FrancoAngeli|anno=1999|ISBN=978-88-464-1334-5|url=http://books.google.com/books?id=jzvqV2RW96gC|pp=146-148}}
*Plunz R., (1973) ''San Leucio. Vitalità di una tradizione - Traditions in Transition'', George Wittenborn & Co., New York.
*{{Cita libro|titolo=Prospetto per la formazione di una compagnia industriale per San Leucio|editore=|anno=1827|url=http://books.google.com/books?id=7VfYPoBC9EgC}}
*Schiavo A., (1986) ''Riflessi degli statuti leuciani nell'urbanistica di Ferdinandopoli'', Caserta.
*{{Cita libro|autore=Maria Rosaria D'Uggento|titolo=Un popolo di lazzaroni|editore=Editrice UNI Service|anno=2011|ISBN=978-88-6178-676-9|url=http://books.google.com/books?id=V84eqnYGZmMC}}
*Valcastelli C., ''Un'utopia positiva dell'illuminismo napoletano,'' in " Il Contributo" 1987 - Anno XI , n. 4
*Verdile N. (2007), "L'utopia di Carolina. Il Codice delle leggi leuciane", Napoli, Regione Campania, Stamperia Digitale.
*Verdile N. (2009), ''Utopia sociale, utopia economica. Le esperienze di San Leucio e di New Lanark'', Roma, Danape.
 
==Voci correlate==
=== Politica estera ===
*[[Antico Opificio Serico De Negri]]
Durante il 1964 Park avviò il processo di normalizzazione dei rapporti con il Giappone, provocando manifestazioni di protesta a Seoul, a cui rispose imponendo la legge marziale fino al ristabilimento della normalità. Il trattato con il Giappone sottoscritto nel giugno 1965 prevedeva la stipula di prestiti agevolati da parte del Giappone e l'aumento degli scambi commerciali e degli investimenti tra i due paesi: gli aiuti economici ammontarono a 800 milioni di dollari.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Donald Gregg|data=23 agosto 1999|titolo=Park Chung Hee|rivista=The Time|volume=|numero=|lingua=inglese}}</ref>
*[[Belvedere di San Leucio]]
*[[Caserta]]
*[[Statuto di San Leucio]]
 
== Altri progetti ==
Nel luglio 1966 la Corea del Sud e gli Stati Uniti, sulla base del Trattato di Mutua Difesa sottoscritto nel 1953, firmarono un [[Status of Forces Agreement|Accordo sullo status delle forze armate]] degli USA nella Repubblica di Corea<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|coautori=|titolo=Facilities and Areas and the Status of United States Armed Forces in Korea. Agreement Between the United States of America andthe Republic of Korea signed at Seoul July 9, 1966|rivista=|volume=|numero=|lingua=inglese|url=https://c.ymcdn.com/sites/www.outserve-sldn.org/resource/resmgr/US-ROKStatusofForcesAgreemen.pdf}}</ref> ([[Hangul&usg=ALkJrhi-H2XUKCNBzYs1UqHKVW7VUBhnDw|Hangul]] : 주한 미군 지위 협정 ; [[Hanja&usg=ALkJrhhvvYC6tGmBvBu7JMQFU1gSQt2XnA|Hanja]] : 駐韓美軍地位協定 , SOFA), ritenuto da alcuni l'affermazione di un più equo rapporto fra i due partner <ref>{{Cita libro|autore=Sheila Miyoshi Jager|titolo=Brothers at War: The Unending Conflict in Korea|anno=2013|editore=W.W. Norton & Company|città=New York|lingua=inglese|p=349|pp=|OCLC=835951628|ISBN=9780393068498}}</ref>, da altri valutato come ingiustamente favorevole per gli Stati Uniti. <ref>{{Cita pubblicazione|autore=Jimmy H. Koo|coautori=|anno=2011|titolo=The Uncomfortable SOFA: Anti-American Sentiments In South Korea and The US-South Korea Status of Forces Agreement|rivista=American University National Security Law Brief|volume=1|numero=1|p=106|lingua=inglese|url=http://digitalcommons.wcl.american.edu/cgi/viewcontent.cgi?article=1004&context=nslb}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|autore=Junghwa Lynn Pyo|titolo=The Status of Forces Agreement|rivista=|volume=|numero=|pp=39-46|lingua=inglese|url=http://uskoreainstitute.org/wp-content/uploads/2010/05/2006-SAIS-USKI-YB-Chapt4.pdf}}</ref>
{{interprogetto|commons_oggetto=immagini}}
 
==Collegamenti esterni==
==== Guerra del Vietnam ====
*{{cita web|http://www.sanleucionline.it|Il Real Sito di San Leucio}}
Durante la sua visita di Stato presso la Casa Bianca nel novembre 1961, pochi mesi dopo il colpo di stato militare, Park aveva stupito l'amministrazione Kennedy avanzando un'offerta non richiesta: schierare truppe da combattimento coreano in Vietnam a sostegno degli interessi americani in cambio di un aumento degli aiuti economici alla Corea per l'anno successivo. In quell'occasione aveva ricevuto una tiepida risposta, ma nel novembre 1963, dopo la morte del dittatore vietnamita [[Ngô Đình Diệm]] e del Presidente Kennedy, l'amministrazione Johnson fu molto più solerte nell'accettare la proposta<ref name=":1" />.
*{{cita web |1=http://www.leuciana.org |2=Leuciana festival official Home Page |accesso=8 novembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170513143900/http://www.leuciana.org/# |dataarchivio=13 maggio 2017 |urlmorto=sì }}
 
Tra il 1964 e il 1973, Park inviò 326.000 soldati e 100.000 civili<ref name=":1">{{Cita libro|autore=Tae Yang, Kwak|titolo=The Anvil of War: The Legacies of Korean Participation in the Vietnam War|anno=2006|editore=Harvard University|città=|lingua=inglese|p=|pp=|ISBN=}}</ref> a combattere a fianco degli USA della [[Guerra del Vietnam]], un impegno militare secondo solo a quello degli Stati Uniti<ref name=":0">{{Cita libro|autore=Pyŏng-ch'ŏn Yi|titolo=Developmental dictatorship and the Park Chung-hee era : the shaping of modernity in the Republic of Korea|anno=2006|editore=Homa & Sekey Books|città=Paramus, N.J.|lingua=inglese|p=258|pp=|OCLC=60856167|ISBN=1931907285}}</ref>.
 
Tale scelta venne motivata con la volontà di rafforzare l'alleanza militare con gli americani, di impedire l'ulteriore diffusione del comunismo nell'Asia orientale<ref name=":0" /> e di migliorare la posizione del paese all'interno del contesto internazionale.
 
Nel gennaio 1965 Park annunciò che era giunta l'ora per la Corea del Sud di uscire da un ruolo passivo di richiesta di aiuti o di assoggettamento alle azioni intentate da altri, e di "assumere un ruolo attivo di responsabilità sulle principali questioni internazionali"<ref name=":0" />. L'intervento militare della Corea del Sud nella guerra del Vietnam fu ampiamente finanziato dagli Stati Uniti, che si fecero carico del pagamento degli stipendi dei militari coreani, inviando le provvigioni direttamente al governo sudcoreano. In cambio dell'impegno di truppe, la Corea ricevette inoltre decine di miliardi di dollari in sovvenzioni, prestiti, trasferimenti di tecnologia e trattamenti di favore nei mercati commerciali, tutti forniti dalle amministrazioni dei presidenti [[Lyndon B. Johnson]] e [[Richard Nixon]].<ref name=":1" />
 
==== Corea del Nord ====
Park supervisionò le transazioni tra le due Coree, dal conflitto al consolidamento. A partire dall'ottobre 1964, la Corea del Nord aumentò l'attività di spionaggio e di propaganda al Sud. Più di 30 soldati e almeno 10 civili sudcoreani furono uccisi in scontri con infiltrati nordcoreani. Nell'ottobre 1966, Park ordinò all'esercito di organizzare un attacco di rappresaglia senza cercare l'approvazione del generale Charles Bonesteel, comandante delle forze armate americane di stanza in Sud Corea. Questa azione provocò delle tensioni tra il governo di Park e l'autorità americana, che desiderava evitare violazioni dell'[[Armistizio di Panmunjeom|armistizio]].
 
Tra il 1966 e il 1969 si intensificarono gli scontri sulla [[Zona demilitarizzata coreana|zona demilitarizzata]] tra le due Coree<ref>{{Cita libro|autore=Daniel P. Bolger|titolo=Scenes from an unfinished war : low-intensity conflict in Korea, 1966-1969|anno=1991|editore=Combat Studies Institute, U.S. Army Command and General Staff College|città=Fort Leavenworth, Kan.|p=|pp=|OCLC=23769622|ISBN=}}</ref>. Gli scontri armati di basso livello avvenuti in questo periodo tra Corea del Nord, Corea del Sud e Stati Uniti, conosciuti anche come Seconda Guerra di Corea<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Mitchell Lerner|titolo=Mostly Propaganda in Nature:" Kim Il Sung, the Juche Ideology, and the Second Korean War|rivista=The North Korea International Documentation Project. Working Paper|volume=2010|numero=3|url=https://www.wilsoncenter.org/sites/default/files/NKIDP_WP_3.pdf}}</ref>, rispondevano all'obbiettivo del leader nordcoreano [[Kim Il-sung]] di indebolire il governo di Park, il cui esercito era in parte impegnato nella guerra del Vietnam, con azioni dirette contro le truppe americane. Una riconsiderazione americana del proprio impegno a fianco della Corea del Sud avrebbe permesso alla Corea del Nord di ottenere maggiori risultati, specie nel caso di avvio di un'insurrezione lungo i suoi confini.
 
Il 21 gennaio 1968, l'unità 124 delle forze speciali dell'esercito nordcoreano formata da 31 uomini tentò, senza successo, di assassinare Park. Gli attentatori, fermati ad appena 800 metri dalla residenza del Presidente (Casa Blu (청와대, Cheongwadae) da una pattuglia di polizia, furono tutti catturati o uccisi, tranne due. In risposta al tentato assassinio, Park organizzò l'unità 684 - un distaccamento della ROK Air Force costituito da 31 civili - a cui venne assegnato il compito di eliminare Kim Il-sung. Anche a seguito di un miglioramento delle relazioni intra-coreane, la missione dell'unità venne annullata, e il nucleo operativo smobilitato tre anni dopo, nel 1971.
 
Nonostante il perdurare dell'ostilità, continuarono le negoziazioni riguardanti la riunificazione tra Nord e Sud. Il 4 luglio 1972 entrambi i paesi rilasciarono una dichiarazione specificando che la riunificazione doveva essere raggiunta internamente, senza fare affidamento alle forze o interferenze esterne, che il processo doveva essere realizzato pacificamente, senza l'intervento militare, e che le parti avrebbero promosso l'unità nazionale come un popolo unito al di là delle differenze ideologiche e di sistema politico.
 
Il 15 agosto 1974 Park stava tenendo un discorso al Teatro Nazionale a Seul durante la cerimonia del 29. anniversario della fine del dominio coloniale, quando un uomo di nome Mun Se-gwang sparò cercando di ucciderlo. L'attentatore, nato in Giappone e simpatizzante della Corea del Nord, mancò Park, ma un proiettile colpì la moglie di Park e altre persone sul palco. Park continuò il suo discorso mentre la moglie ferita veniva portata via. Il giorno successivo Yuk Young-soo morì. Mun venne impiccato quattro mesi dopo nella prigione di Seul. Durante il primo anniversario della morte della moglie, Park scrisse sul suo diario: "Mi sono sentito come se avessi perso tutto nel mondo. Tutte le cose sono diventate un peso e ho perso il mio coraggio e la volontà. Un anno è passato da allora. E durante quell'anno ho pianto da solo in segreto troppe volte per contarle".
 
=== Politica economica ===
A Park è attribuito un ruolo fondamentale nello sviluppo dell'economia del paese basata sull'industrializzazione orientata all'esportazione. Quando prese il potere nel 1961, il reddito pro capite in Corea del Sud era di soli 72 dollari.
 
Fino alla metà degli anni '60 la Corea del Nord vantava un'economia molto più sviluppata rispetto al sud perché con la divisione del paese aveva ereditato stabilimenti di alta industrializzazione, come le centrali elettriche e chimiche. Inoltre riceveva aiuto economico, tecnico e finanziario dai paesi del blocco comunista come Unione Sovietica, Germania dell'est e Cina.
 
Negli anni '40, quando Park aveva svolto il servizio di ufficiale nell'esercito imperiale del Manchukuo, aveva assistito alle scelte di programmazione economica intraprese dai giapponesi nei territori occupati, rivolte principalmente all'investimento in infrastrutture e industria pesante. A poche settimane dal colpo di stato da lui diretto il 16 maggio del 1961, messe a punto un piano quinquennale di interventi per lo sviluppo economico che prevedeva per la sua realizzazione l'infusione di grandi capitali esteri<ref name=":4" />. Ottenne tecnologia e prestiti favorevoli normalizzando i rapporti diplomatici con il Giappone nel 1965. L'aiuto degli Stati Uniti gli permise di avviare lo sviluppo dell'industria pesante e delle infrastrutture. Uno dei primi progetti del regime fu l'autostrada Seoul-Pusan.
 
L'industria sudcoreana vide notevoli sviluppi sotto la guida di Park. Il governo e le aziende cooperarono per aumentare le esportazioni della Corea del Sud, contribuendo alla crescita di alcune imprese sul modello dei [[chaebol]] (재벌)<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Jung, Dong-Hyeon|data=July 2004|titolo=Korean Chaebol in Transition|rivista=China Report|volume=4|numero=3|pp=299-303|lingua=inglese|doi=10,1177 / 000944550404000306}}</ref>, enormi conglomerati finanziari a controllo familiare. Per contrastare il divario tra l’economia urbana e quella rurale, il presidente Park avviò una politica di ammodernamento delle campagne, conosciuta come movimento del Saemaŭl (새마을운동).
 
Park creò anche agenzie per lo sviluppo economico: Consiglio di pianificazione economica (Economic Planning Board) Ministero dell'industria e del commercio (Ministry of Trade and Industry) Ministero delle finanze (Ministry of Finance)<ref name=":2" />
 
=== Politica interna ===
Park aveva promesso che dopo aver ottenuto nuovamente la carica per la seconda volta nel 1967 si sarebbe dimesso nel 1971, conformemente alla Costituzione del 1963 che prevedeva il limite di due mandati consecutivi. Tuttavia, subito dopo la sua vittoria elettorale nel 1967, l'Assemblea Nazionale, dominata dai suoi alleati del Partito democratico repubblicano, attraverso un emendamento concesse al presidente in carica di concorrere per tre mandati consecutivi.
 
Il cambiamento di rotta della politica americana in Indocina, in particolare nei confronti del conflitto vietnamita, esplicitata con il [[Dottrina Nixon|discorso di Guam]] nel luglio 1969 da parte del Presidente Nixon, diventò motivo di preoccupazione per Park. A seguito della pressione dell'opinione pubblica e dei movimenti pacifisti contro l'intervento militare in Vietnam, e delle difficoltà economiche aggravate dall'impegno militare in questo paese, l'amministrazione USA intendeva infatti perseguire una politica di più basso profilo nell'area asiatica, e di progressivo disimpegno. Park riteneva che ogni cambiamento della politica degli alleati della Corea del Sud, inclusi gli Stati Uniti, minacciasse le basi del suo governo, e cercò quindi di rafforzare ulteriormente all'interno del paese il suo potere politico.
 
Nel 1971 vinse nuovamente le elezioni contro il rivale [[Kim Dae-jung]] e poco dopo essere stato nominato presidente, dichiarò lo stato di emergenza "basato sulle realtà pericolose della situazione interna". Nell'ottobre 1972, prendendo a modello il Presidente delle Filippine [[Ferdinand Marcos|Ferdinando Marcos]], che aveva messo in atto una sorta di auto-colpo di stato alcune settimane prima, sciolse l'Assemblea Nazionale e sospese la Costituzione del 1963.
 
La nuova Costituzione, la cosiddetta [[costituzione Yushin]], (hangul: 유신 헌법, hanja: 維新憲法, Yusin Hŏnpŏp) venne ratificata da un [[Plebiscito costituzionale di Corea del Sud del 1972|referendum popolare il 21 novembre 1972]] (gli atti ufficiali riportano il 92.3% di consensi)<ref>{{Cita libro|autore=Dieter Nohlen|autore2=Florian Grotz|autore3=Christof Hartmann|titolo=Elections in Asia and the Pacific : a data handbook : Volume II: South East Asia, East Asia, and the South Pacific|anno=2001|editore=Oxford University Press|città=Oxford|p=|pp=|OCLC=77017070|ISBN=0199249598}}</ref>, dando vita alla [[Quarta Repubblica di Corea]] ([[hangul]]: 제4공화국, [[hanja]]: 第四共和國).
 
La nuova costituzione rappresentava una svolta in senso autoritario e centralizzatore. Trasferiva il processo elettorale presidenziale a un collegio elettorale chiamato Conferenza Nazionale per l'Unificazione. Ampliava i poteri del Presidente che aveva la possibilità di nominare i giudici, incluso il Presidente della Corte Suprema, e un terzo dell'Assemblea Nazionale. Ne aumentava il mandato da 4 a 6 anni, senza limiti di rielezione. Accentrava il potere nelle mani dell'esecutivo, permettendo ampio ricorso alla decretazione. Sospendeva le libertà costituzionali.
 
A partire dal significato del termine Yushin (“rinnovamento” o "restaurazione", in riferimento al termine giapponese 明治維新, "meiji-ishin"), gli studiosi ritengono che Park intendesse autorappresentarsi come un leader autocratico, un "presidente imperiale", ispirandosi al periodo del [[rinnovamento Meiji]] in Giappone.
 
Per tutti gli intenti e gli obiettivi, la presidenza di Park divenne una dittatura legalizzata. Alle elezioni del 1972 e 1978 venne eletto senza oppositori.
 
=== Ultimi anni ===
La crescita dell'economia nella Corea del Sud iniziò a rallentare all'inizio degli anni '70. Molti sudcoreani iniziavano a nutrire insoddisfazione nei confronti del governo, dei servizi segreti e delle restrizioni sulle libertà personali. Park legittimò la sua amministrazione attraverso disposizioni stabilite dalle leggi dello stato di emergenza risalenti alla [[Guerra di Corea]], omettendo di emanare le garanzie costituzionali di libertà di parola e di stampa. I servizi segreti, la KCIA, mantenevano ampi poteri di arresto e detenzione; molti oppositori venivano trattenuti senza un processo e spesso torturati.
 
Sul finire degli anni '70 scoppiarono manifestazioni contro il sistema Yushin in tutto il paese e Park iniziò a perdere popolarità.
 
Tra il 16 e 20 ottobre 1979 ebbero luogo delle grandi manifestazioni di protesta a [[Pusan|Busan]] e Masan (attuale [[Changwon]]), conosciute come proteste democratiche Bu-Ma<ref>{{Cita web|url=http://www.buma.go.kr/subpage.php?p=m31|titolo=부마민주항쟁이란? (Che cosa sono le proteste democratiche Bu-Ma?)|autore=|editore=|data=|lingua=coreano|accesso=19 maggio}}</ref> ( [[Hangul]] :  부마 민주 항쟁 ; [[Hanja]] :  釜馬民主抗爭 ; [[Revised Romanization of Korean|RR]] :  ''Buma Minju Hangjaeng'' ; o [[Hangul]] :  부마 민중 항쟁 ; [[Hanja]] :  釜馬民衆抗爭 ; [[Revised Romanization of Korean|RR]] :  ''Buma Minjung Hangjaeng'' ).
 
Le proteste presero avvio il 16 ottobre dall'Università di Busan <ref>{{Cita libro|autore=Gi-Wook Shin|autore2=Kyung Moon Hwang|titolo=Contentious Kwangju: The May 18 Uprising in Korea's Past and Present|anno=2003|editore=Rowman & Littlefield|città=Lanham, Md.|p=|pp=|OCLC=51615217|ISBN=9780742519619}}</ref> , dove gli studente si scontrarono con le squadre antisommossa. Entro sera più di 50.000 persone si raccolsero davanti al municipio e nel corso dei due giorni successivi diversi uffici pubblici vennero attaccati e oltre 400 manifestanti furono arrestati, 66 deferiti al Tribunale Militare<ref>{{Cita libro|autore=Pyŏng-ch'ŏn Yi|titolo=Developmental Dictatorship and the Park Chung-hee Era: The Shaping of Modernity in the Republic of Korea|anno=2006|editore=Homa & Sekey Books|città=Paramus, N.J.|p=|pp=|OCLC=60856167|ISBN=1931907285}}</ref>. Il 18 ottobre il governo dichiarò la legge marziale e il giorno stesso le proteste si diffusero all'università di Kyungnam a Masan. Più di 10.000 persone, soprattutto studenti e lavoratori, si unirono alla rivolta contro il [[sistema Yushin]]. La violenza si intensificò rapidamente con attacchi contro le stazioni di polizia e gli uffici del partito in carica.<ref>{{Cita libro|autore=Gi-Wook Shin|autore2=Kyung Moon Hwang|titolo=Contentious Kwangju : the May 18 uprising in Korea's past and present|anno=2003|editore=Rowman & Littlefield|città=Lanham, Md.|lingua=inglese|p=|pp=|OCLC=51615217|ISBN=0742519619}}</ref>
 
== Assassinio ==
Il 26 ottobre 1979 Park venne ucciso da [[Kim Jae-gyu]], il direttore dalla KCIA, durante un banchetto nel rifugio di Gungjeong-dong, Jongno-gu a Seul. Kim uccise anche il capo delle guardie, Cha Ji-chul, mentre altri agenti della KCIA sopraggiunti spararono e uccisero altre quattro guardie presidenziali. Arrestati dai soldati del Capo dell'esercito della Corea del Sud, i responsabili vennero torturati e condannati a morte.
 
L'assassinio di Park venne interpretato in modi diversi: atto individuale o tentato colpo di stato organizzato dai servizi segreti. Kim affermò in seguito che Park era divenuto un ostacolo per la democrazia e che la sua uccisione era da considerarsi un atto patriottico. Il capo delle investigazioni, Chun Doo-hwan, ritenne che Kim aveva agito solo per preservare il suo potere personale.<ref>{{Cita news|lingua=inglese|autore=|url=http://news.bbc.co.uk/onthisday/hi/dates/stories/october/26/newsid_2478000/2478353.stm|titolo=1979: South Korean President killed|pubblicazione=BBC News|data=26 October 1994.}}</ref>
 
Park come Buddhista<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|data=5 November 1979|titolo=World: A Very Tough Peasant|rivista=The Times|volume=|numero=|lingua=inglese|url=http://content.time.com/time/printout/0,8816,912510,00.html}}</ref> ottenne il primo funerale di stato interreligioso il 3 novembre a Seul. Venne seppellito con tutti gli onori militari al cimitero nazionale.
 
Kim Jae-gyu venne giustiziato con l'impiccagione il 24 maggio 1980, ma il motivo dell'omicidio di Park rimane ancora poco chiaro.
 
== Vita privata ==
Park era sposato con Kim Ho-nam, da cui ebbe una figlia. Dopo il divorzio, sposò Yuk Young-soo, con cui ha avuto due figlie e un figlio. La figlia più anziana, [[Park Geun-hye]], è diventata una politica ed è stata la prima donna presidente della Corea del Sud, eletta alle elezioni presidenziali nel dicembre 2012 contro il candidato liberale [[Moon Jae-in]].
 
== Eredità ==
Park rimane una figura controversa in Corea dei Sud: i 18 anni di governo sono considerati uno degli argomenti più discussi dall'opinione pubblica, dai politici e dagli studiosi sia in Corea che all'estero<ref>{{Cita libro|autore=Pyŏng-guk Kim|autore2=Ezra F Vogel|titolo=The Park Chung Hee era : the transformation of South Korea|anno=2011|editore=Harvard U.P.|città=Cambridge|lingua=inglese|p=|pp=|OCLC=726742070|ISBN=9780674061064}}</ref>.
 
Un gran numero di sudcoreani, specialmente quelli della regione natale di Yeongnam, vedono in Park uno dei più grandi leader della storia del paese e l'artefice del “Miracolo sul fiume Han”, ossia della crescita industriale ed economica della Corea del Nord, che da paese sottosviluppato diventerà in pochi decenni una potenza industriale.
 
Per altri Park è stato un dittatore, un governante accentratore e autoritario, incurante del rispetto dei diritti civili e politici, impegnato a colpire duramente ogni forma di opposizione<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Eugene Kim|data=April 1978|titolo=Emergency, Development, and Human Rights: South Korea|rivista=Asian Survey|volume=18|numero=4|pp=363-378|lingua=inglese}}</ref>, a partire dai suoi avversari politici.
 
Nel 2015 la Gallup coreana ha fatto un sondaggio sul miglior presidente nella storia della Corea: Park è risultato in cima alla classifica con l'indice di gradimento del 44%.<ref>{{Cita web|url=http://news.kmib.co.kr/article/view.asp?arcid=0923192136&code=11121100&cp=nv|titolo=|autore=|editore=|data=|accesso=}}</ref>
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{Cita libro|autore=Hyung-A Kim|titolo=Korea's Development Under Park Chung Hee: Rapid Industrialization, 1961-79.|anno=2004|editore=Routledge|città=London|lingua=inglese|p=72|pp=|OCLC=56559884|ISBN=}}
* {{Cita libro|autore=|curatore=John Sullivan; Roberta Foss; American Friends Service Committee.|titolo=Two Koreas--one future?: a report|anno=1987|editore=University Press of America|città=Lanham, MD|lingua=inglese|p=|pp=|OCLC=14933102|ISBN=0819160490}}
*{{Cita libro|autore=Hironori Sasada|titolo=The Evolution of the Japanese Developmental State: Institutions Locked in by Ideas|anno=2013|editore=Routledge|città=|lingua=inglese|p=178|pp=|OCLC=904421139|ISBN=1138851744}}
*{{Cita libro|autore=|curatore=Byung-Kook Kim, Ezra F. Vogel|titolo=The Park Chung Hee Era : the transformation of South Korea|anno=2011|editore=Harvard University Press|città=Cambridge, Mass.|lingua=inglese|p=92|pp=|OCLC=726742070|ISBN=9780674061064}}
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=Grand Order of Mugunghwa (South Korea) - ribbon bar.gif
|nome_onorificenza=Gran Maestro e Cavaliere dell'Ordine di Mugunghwa
|collegamento_onorificenza=Ordine di Mugunghwa
|motivazione=
|luogo=[[1963]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine al Merito della Fondazione Nazionale
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito della Fondazione Nazionale
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=ROK Order of Civil Merit (1st Class) Mugunghwa Medal.png
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine al Merito Civile
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito Civile (Corea del Sud)
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Taeguk Cordon Medal.png
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine al Merito Militare
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito Militare (Corea del Sud)
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=ROK Order of Service Merit 1st Class.jpg
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine al Merito per Servizio
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito per Servizio
|motivazione=
|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Tong-il Security Medel Ribbon.png
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine al Merito della Sicurezza Nazionale
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito della Sicurezza Nazionale
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|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=Order of Diplomatic Service Merit (Class 1) Grand Gwanghwa Medal ribbon.gif
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine al Merito del Servizio Diplomatico
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito del Servizio Diplomatico
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}}
{{Onorificenze
|immagine=ROK Order of Industrial Service Merit (1st Class) Gold Tower.png
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine al Merito del Servizio Industriale
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito del Servizio Industriale
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|luogo=
}}
{{Onorificenze
|immagine=ROK Order of Saemaeul Service Merit (1st Class) Jarip Medal.png
|nome_onorificenza=Gran Maestro dell'Ordine al Merito del Servizio al Movimento Nuova Comunità
|collegamento_onorificenza=Ordine al Merito del Servizio al Movimento Nuova Comunità
|motivazione=
|luogo=
}}
 
==Voci correlate==
*[[Guerra di Corea]]
*[[Storia della Corea del Sud]]
*[[Riunificazione coreana]]
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Park Chung-hee}}
 
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{{Presidenti della Corea del Sud}}
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