Utente:Michele859/Sandbox12 e San Leucio (Caserta): differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
<!--{{Festival
|Nome=San Leucio
| nome = Festival internazionale del cinema di Berlino
| nomeNome ufficiale = Internationale Filmfestspiele Berlin
|Panorama=Caserta San Leucio.jpg
| immagine = [[File:Berlinale2007.jpg|260px]]
|Didascalia=San Leucio
| didascalia = Il Berlinale Palast a [[Potsdamer Platz]],<br />sede principale del festival
|Stemma=
| luogo = [[Berlino]], [[Germania]]
|Stato=ITA
| anni = [[1951]] - oggi
|Grado amministrativo=4
| frequenza = annuale
|Divisione amm grado 1=Campania
| fondatori = Oscar Martay
|Divisione amm grado 2=Caserta
| date = febbraio
|Divisione amm grado 3=Caserta
| genere = [[Cinema]]
|Latitudine gradi=41
| organizzazione = [[Dieter Kosslick]] <small>(Direttore)</small><br />Thomas Hailer <small>(Curatore)</small>
|Latitudine minuti=05
| url = [http://www.berlinale.de/ Sito ufficiale]
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}}-->
|Latitudine NS=N
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|Superficie=
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|Abitanti=1000
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|Nome abitanti=leuciani
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|Festivo=
}}
[[File:San Leucio panorama.jpg|miniatura|276x276px|Panorama di San Leucio]]
'''San Leucio''' è una frazione del comune di [[Caserta]] nota per ragioni sia storiche sia artistiche, posta a 3,5&nbsp;km a nord ovest della città. Il sito reale, insieme alla [[Reggia di Caserta]], è stato riconosciuto come [[Patrimonio dell'Umanità]] dall'[[UNESCO]].
 
==Storia==
Il '''Festival internazionale del cinema di Berlino''' è un [[festival cinematografico]] che si svolge ogni anno nel mese di febbraio nella città di [[Berlino]], per la durata di undici giorni.<ref name="berlinale">{{Cita web|url=https://www.berlinale.de/en/HomePage.html|titolo=Welcome to the Berlinale|editore=www.berlinale.de|accesso=25 aprile 2017}}</ref> Noto anche come ''Berlinale'', nome coniato dall'attrice tedesca Tatjana Sais,<ref name=Jacobsen.11>{{Cita|Jacobsen (2000)|p. 11}}</ref> ha come sede principale il Theater am [[Potsdamer Platz]] che nel periodo del festival assume il nome di Berlinale Palast.
[[File:Palazzobelvedere.JPG|thumb|Facciata del Palazzo Belvedere]]
Prima ancora che prendesse il nome attuale, vi era un feudo dei conti [[Acquaviva (famiglia)|Acquaviva]] di Caserta noto come ''[[Palazzo del Belvedere]]'' o ''Palagio Imperiale'' descritto nel [[1667]] da [[Celestino Guicciardini]]. Annesso vi era anche un casino da caccia che fu restaurato poco più tardi da [[Francesco Collecini]]. Nel [[1750]], i possedimenti già Acquaviva, poi divenuti [[Caetani]], passarono ai [[Borbone]] di [[Napoli]], e il feudo divenne un romitorio per i reali<ref name="romano">Romano A.M. (1999) ''San Leucio, una pagina di storia europea'', in “Leuciana festival”, inserto speciale de “Il Mattino”, giugno, p. 3</ref>.
 
Stanco del caos e degli intrighi della corte reale casertana, tuttavia, nel [[1773]] [[Ferdinando I delle Due Sicilie|Ferdinando IV]] volle costruirsi un ritiro solitario dove poter trascorrere del tempo spensierato. Scelse le colline che fiancheggiavano il Parco di Caserta dove già sorgeva un rudere di una cappella dedicata a San Leucio, il martire brindisino, dal quale prese il nome{{anchor|11}}<ref name=stefani>Stefani S (1907) ''Una colonia socialista nel Regno dei Borboni, Roma, Edizioni Poligrafica, p. [[#11|11]], [[#13|13]], [[#31|30]], [[#32|32]], [[#34|34]], [[#36|36]], [[#38|38]], [[#40|40]], [[#43|43]], [[#61|61]], [[#84|84]], {{NoISBN}}</ref>.
Nato nel 1951, con gli anni il Festival di Berlino ha assunto sempre maggior prestigio raggiungendo l'importanza delle principali manifestazioni cinematografiche europee, come la [[Mostra internazionale d'arte cinematografica|Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica di Venezia]], il [[Festival di Cannes]] e il [[Festival del film Locarno|Festival del film di Locarno]]. Ogni anno attira circa 500.000 visitatori da tutto il mondo e ospita in media oltre 20.000 addetti ai lavori provenienti da 120 nazioni, tra cui 4.000 giornalisti.<ref name="berlinale.facts">{{Cita web|url=https://www.berlinale.de/en/das_festival/festivalprofil/berlinale_in_zahlen/index.html|titolo=Facts and Figures of the Berlinale|editore=www.berlinale.de|accesso=25 aprile 2017}}</ref>
 
Il romitorio comprensivo di una vigna e di un boschetto, era frequentato dal re per brevi periodi, dopodiché era custodito da alcuni guardiani di stanza con le proprie famiglie. Il 17 dicembre [[1778]], tuttavia, accadde un fatto inusitato che determinò il destino della colonia. Il primogenito del re ed erede al trono, [[Carlo Tito di Borbone-Napoli|Carlo Tito]], morì di [[vaiolo]]. Il re, scosso dall'evento, decise di erigere un ospizio per i poveri della provincia presso il quale assegnò un opificio per non tenerli in ozio, all'uopo fece giungere sul posto delle imprese dal nord Italia tra le quali la Brunetti di Torino{{anchor|13}}<ref name=stefani/>. La colonia crebbe rapidamente così che si decise di costruire ulteriori edifizi per migliorarne le funzionalità tra i quali una [[parrocchia]], degli alloggi per gli educatori e dei padiglioni per i macchinari. L'organizzazione era affidata a un Direttore generale affiancato da un Direttore tecnico che monitorava la condizione degli impianti. L'istruzione tecnica degli operai era affidata al Direttore dei Mestieri ciascuno per ogni genere. Si voleva in tal modo riprendere l'idea dell'organizzazione “colbertina” francese<ref>Tescione G. (1932) ''Significato civile e politico della nostra arte della seta'', Napoli, Russo, p. 17, {{NoISBN}}</ref>.
Il premio principale della manifestazione è l'[[Orso d'oro]] (''Goldener Bär''), assegnato ogni anno al miglior film. Dal 1982 viene conferito anche l'[[Orso d'oro alla carriera]] e nel 1986 è stata introdotta la [[Berlinale Kamera]], premio onorifico destinato a personalità e istituzioni cinematografiche che nel corso degli anni hanno dato un importante contributo al festival.
 
Le commesse di [[seta]] provenivano da tutta l'Europa: ancor oggi, le produzioni di San Leucio si possono ritrovare in [[Vaticano]], al [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]], nello [[Studio Ovale]] della [[Casa Bianca]]: le bandiere di quest'ultima e quelle di [[Buckingham Palace]] sono fatte con tale materiale. Si ritrovano testimonianze dell'arte anche nelle celebrazioni e nelle festività popolari, specialmente nel capoluogo partenopeo, come ad es. la festa di Sant'Anna a Porta Capuana e la Madonna del Carmine nell'omonima Basilica al Mercato<ref>Aa.Vv., (1972) ''Storia di Napoli'', Napoli, Società editrice storia di Napoli, vol. X, p. 818</ref>.
== Storia ==
=== 1951: la nascita della ''Berlinale'' ===
L'idea di istituire un festival del cinema a Berlino si deve a Oscar Martay, ufficiale dell'Alta commissione statunitense in Germania che nel 1950 propose all'amministrazione americana di finanziare una rassegna di film nella città tedesca.<ref name="berlinale.1951">{{Cita web|url=http://www.berlinale.de/en/archiv/jahresarchive/1951/01_jahresblatt_1951/01_Jahresblatt_1951.html|titolo=1st Berlin International Film Festival - June 6 - 17, 1951|editore=www.berlinale.de|accesso=4 maggio 2017}}</ref> Sei anni dopo la fine della [[seconda guerra mondiale]], la vita a Berlino non era ancora tornata alla normalità e la città cercava di rivitalizzare il suo ruolo di metropoli d'arte europea.<ref name="Jacobsen.11"/> Un festival del cinema avrebbe appagato il desiderio di attenzione e allo stesso tempo sarebbe servito come "vetrina del mondo libero", una dichiarazione politica da parte di una città divisa.<ref name="berlinale.1951"/>
 
Il re [[Carlo III di Spagna|Carlo di Borbone]], consigliato dal ministro [[Bernardo Tanucci]], pensò di inviare i giovani in Francia ad apprendere l'arte della [[tessitura]], per poi lavorare negli stabilimenti reali. Licenziato Tanucci nel [[1776]], gli subentrò Domenico Caracciolo che diede grande impulso alla colonia. Fu così costituita nel [[1778]], su progetto dell'architetto [[Francesco Collecini]], una comunità nota come [[Belvedere di San Leucio|Real Colonia di San Leucio]], basata su norme proprie. Alle maestranze locali si aggiunsero subito anche artigiani francesi, genovesi, piemontesi e messinesi che si stabilirono a San Leucio richiamati dai molti benefici di cui usufruivano gli operai delle seterie.
Dopo diversi colloqui con i rappresentanti dell'industria cinematografica e i responsabili del consiglio comunale della [[Grande Berlino]], Oscar Martay riuscì a far istituire un comitato nel quale furono coinvolti membri del [[Senato di Berlino]] e dell'industria cinematografica tedesca e che iniziò a gettare le fondamenta del festival nell'autunno del 1950.<ref name="Jacobsen.11"/><ref name="berlinale.1951"/> Nella prima riunione del 9 ottobre furono definite le date e venne scelto il premio da assegnare ai film in concorso, una statuetta in bronzo placcata d'oro rappresentante un orso, simbolo della città presente sullo stemma e sulla bandiera.<ref name="berlinale.1951"/>
 
Ai lavoratori delle seterie era, infatti, assegnata una casa all'interno della colonia, ed era, inoltre, prevista per i figli l'istruzione gratuita potendo beneficiare, difatti, della prima scuola dell'obbligo d'Italia che iniziava fin da 6 anni e che comprendeva le materie tradizionali quali la [[matematica]], la [[letteratura]], il [[catechismo]], la [[geografia]], l'[[economia domestica]] per le donne e gli esercizi ginnici per i maschi{{anchor|34}}<ref name=stefani/>. I figli erano ammessi al lavoro a 15 anni, con turni regolari per tutti, ma con un orario ridotto rispetto al resto d'[[Europa]]. Le abitazioni furono progettate tenendo presente tutte le regole urbanistiche dell'epoca, per far sì che durassero nel tempo (abitate tuttora) e fin dall'inizio furono dotate di acqua corrente e servizi igienici.
Come Direttore del festival fu nominato lo storico del cinema [[Alfred Bauer]], che negli anni quaranta aveva lavorato per la Reichsfilmkammer, la sezione che regolava l'industria cinematografica nella Germania nazista, e che dopo la fine della guerra era diventato consulente del governo militare britannico.<ref name="berlinale.1951"/> Bauer assunse l'incarico nel mese di novembre e uno dei primi problemi che dovette affrontare con il suo staff fu quello relativo al reperimento dei finanziamenti.<ref name="berlinale.1951"/> Dopo alcune revisioni del Dipartimento delle finanze, il bilancio fissato in 130.000 marchi per i proventi e 150.000 marchi per le spese venne approvato dalla Camera dei Rappresentanti.<ref name=Jacobsen.16>{{Cita|Jacobsen (2000)|p. 16}}</ref>
 
Per contrarre matrimonio gli uomini e le donne, compiuti rispettivamente almeno 20 e 16 anni, dovevano dimostrare di aver conseguito uno speciale “diploma al merito” concesso dai Direttori dei Mestieri{{anchor|30}}<ref name=stefani/>. I matrimoni si svolgevano il giorno di [[Pentecoste]] con una celebrazione particolare: a ogni coppia era assegnato un mazzo di [[Rosa (fiore)|rose]], bianche per gli uomini e rosa per le donne, fuori la chiesa li aspettavano gli anziani del villaggio, di fronte ai quali le coppie si scambiavano i mazzi di fiori come [[promessa di matrimonio]]{{anchor|32}}<ref name=stefani/>. Ciascuno era libero di lasciare la colonia quando voleva, ma, data la natura produttiva del luogo, si cercava di inibire tali eventualità, ad es., facendo divieto di ritorno in colonia oppure riducendo al minimo le liquidazioni{{anchor|32}}<ref name=stefani/>.
I fondi necessari vennero coperti in parte con una sovvenzione del Senato e con un prestito da parte della Kommandatura, il governo interalleato che amministrava l'area di Berlino e coordinava le politiche delle forze alleate.<ref name=Jacobsen.18>{{Cita|Jacobsen (2000)|p. 18}}</ref> Una donazione diretta di 35.000 marchi rese ancor più evidente l'interesse degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|alleati]] affinché il festival si rivelasse un successo.<ref name="Jacobsen.18"/> Nessun supporto arrivò invece dalla SPIO, l'Associazione generale dell'industria cinematografica tedesca che in una comunicazione del presidente Walter Koppel espresse nel gennaio 1951 le preoccupazioni per un settore che stava attraversando una profonda crisi «come risultato della politica cinematografica degli alleati, che ha messo la produzione tedesca in una posizione di grave svantaggio nei confronti di quelle straniere».<ref name="Jacobsen.18"/> A Berlino quasi tutti gli impianti di produzione erano stati distrutti o danneggiati durante la guerra e se nel settore orientale, sotto la supervisione dei sovietici, era stata fondata la [[Deutsche Film AG|DEFA]], in quelli occidentali i pochi studi sopravvissuti erano alquanto improvvisati.<ref name=Jacobsen.29>{{Cita|Jacobsen (2000)|p. 29}}</ref>
 
La produttività era garantita da un ''bonus'' in danaro che gli operai ricevevano in base al livello di perizia che avevano raggiunto{{anchor|36}}<ref name=stefani/>. La proprietà privata era tutelata, ma erano abolite le doti e i testamenti{{anchor|38}}<ref name=stefani/>. I beni del marito deceduto passavano alla vedova e da questa al “Monte degli orfani”, cioè la cassa comune gestita da un prelato che serviva al mantenimento dei meno fortunati. Le questioni personali erano giudicate dall'Assise degli Anziani, cd. ''seniores'', che avevano raggiunto i massimi livelli di benemerenza ed erano di nomina elettiva{{anchor|40}}<ref name=stefani/>. I ''seniores'' monitoravano anche la qualità igienica delle abitazioni e potevano deliberare sanzioni disciplinari nonché espulsioni dalla colonia.
Un'altra complicazione fu quella relativa all'atteggiamento della [[FIAPF]], la Federazione internazionale delle associazioni di produzione cinematografica che aveva di fatto il monopolio sui festival. Temendo una saturazione del mercato e un calo dell'interesse generale, la federazione aveva da poco approvato una risoluzione secondo la quale le produzioni nazionali erano tenute a partecipare solo ai [[Festival di Cannes]] e [[Mostra internazionale d'arte cinematografica|Venezia]].<ref name="Jacobsen.18"/> Per questo motivo, Francia e Italia accettarono di partecipare solo alla condizione che il festival non fosse un vero concorso, che in realtà era esattamente quello che gli organizzatori e il Senato di Berlino volevano, soprattutto perché ciò riguardava in linea di principio la questione del cosiddetto "Status A", quello di festival competitivo che per il momento alla ''Berlinale'' veniva negato.<ref name=Jacobsen.19>{{Cita|Jacobsen (2000)|p. 19}}</ref> Un compromesso venne raggiunto creando una giuria tedesca anziché una internazionale e utilizzando per i premi categorie diverse da quelle di Venezia e Cannes. Francia e Italia rifiutarono di parteciparne ufficialmente ma le associazioni dei produttori di entrambi i Paesi permisero ai loro membri di inviare film a Berlino.<ref name="Jacobsen.19"/> Australia, Inghilterra, Irlanda, Svizzera, Spagna e Stati Uniti accettarono spontaneamente l'invito e entro marzo si unirono altri dodici Paesi.<ref name="Jacobsen.19"/>
 
Per contrastare la concorrenza straniera, i leuciani si aprirono al mercato dell'abbigliamento con la produzione di maglie, calze, broccati e velluti. Così, seguendo la moda francese, si passò dai ''pekins'' ai ''tulle'', dai ''chines'' ai ''reps''<ref name="romano"/>. La fortuna delle produzioni leuciane è ampiamente documentata fino alla prima metà dell'[[XIX secolo|800]] quando l'impianto ebbe l'esclusiva sullo straordinario tessuto “fili di vetro” scoperto da Gio. U. Ruforf<ref name=romano/>
Oltre a star locali come l'attore [[Viktor de Kowa]], il regista [[Victor Janson]] e le attrici [[Dorothea Wieck]], [[Hilde Körber]] e [[Olga Tschechowa]], alla cerimonia di apertura del 6 luglio presenziarono l'attrice americana [[Joan Fontaine]], l'attore francese [[Bernard Blier]] e il regista britannico [[Anthony Asquith]].<ref name=Jacobsen.22>{{Cita|Jacobsen (2000)|p. 22}}</ref> Un altro ospite fu il giornalista e scrittore [[Curzio Malaparte]], in concorso con il film ''[[Il Cristo proibito]]''.<ref name="Jacobsen.22"/>
 
{{UNESCO
I film tedeschi furono accolti negativamente mentre le pellicole straniere furono applaudite dal pubblico e ottennero buone recensioni da parte della critica.<ref name=Jacobsen.24>{{Cita|Jacobsen (2000)|p. 24}}</ref> La prima ''Berlinale'' si rivelò un grande successo e la risposta internazionale fu positiva. Le uniche critiche arrivarono da [[Berlino Est]], dove la decisione di escludere i film provenienti dal [[blocco orientale]] fu vista come prova del fatto che il festival non fosse un evento "internazionale" come si voleva far credere.<ref name="berlinale.1951"/>
|tipoBene = patrimonio
|nome = [[Reggia di Caserta|Palazzo Reale di Caserta con il Parco]], [[Acquedotto Carolino|Acquedotto di Vanvitelli]] e complesso di San Leucio
|nomeInglese = 18th-Century Royal Palace at Caserta with the Park, the Aqueduct of Vanvitelli, and the San Leucio Complex
|immagine = Der bourbonische Königspalast in Caserta.jpg
|anno = 1997
|tipologia = Architettonico, paesaggistico
|criterio = C (i) (ii) (iii) (iv)
|pericolo = Nessuna indicazione
|link = 549
}}
 
Il re [[Ferdinando IV di Borbone]] progettò di allargare la colonia anche per le nuove esigenze industriali dovute all'introduzione della “trattura” della seta e della manifattura dei veli, quindi per costruirvi una nuova città, da chiamare ''[[Ferdinandopoli]]'', concepita su una pianta completamente circolare con un sistema stradale radiale e una piazza al centro per farne anche una sede reale. Non vi riuscì, ma nei quartieri annessi al Belvedere mise in atto un codice di leggi sociali particolarmente avanzate, ispirate all'insegnamento di [[Gaetano Filangieri]] e trasformate in leggi da [[Bernardo Tanucci]].
=== Gli anni cinquanta ===
=== Gli anni sessanta ===
=== Gli anni settanta ===
=== Gli anni ottanta ===
=== Gli anni novanta ===
=== Gli anni duemila ===
=== Gli anni dieci ===
 
Ferdinando IV preferiva San Leucio in modo particolare e vi organizzava spesso battute di caccia e feste condivise con la stessa popolazione della colonia. Il sovrano firmò nel [[1789]] un'opera esemplare che conteneva i principi fondanti della nuova comunità di San Leucio: ''Origine della popolazione di San Leucio e suoi progressi fino al giorno d'oggi colle leggi corrispondenti al buon governo di essa di Ferdinando IV Re delle Sicilie'' conosciuti più comunemente come gli ''Statuti di San Leucio''. Tale codice, voluto dalla consorte [[Maria Carolina d'Asburgo-Lorena]], fu scritto dal massone Planelli su ispirazione di [[Mario Pagano]] e di altri illuministi{{anchor|61}}<ref name=stefani/> e fu pubblicato dalla [[Stamperia Reale del Regno di Napoli]] in 150 esemplari. Il testo, in cinque capitoli e ventidue paragrafi, rispecchia le aspirazioni del [[dispotismo illuminato]] dell'epoca ad interpretare gli ideali di uguaglianza sociale ed economica e pone grande attenzione al ruolo della donna.
== Programma e sezioni ==
Il programma del festival è composto attualmente da undici sezioni principali.<ref name="berlinale.programma">{{Cita web|url=https://www.berlinale.de/en/programm/berlinale_programm/programmsuche.php|titolo=Berlinale Programme|editore=www.berlinale.de|accesso=4 maggio 2017}}</ref> Dal 2010 il festival celebra inoltre i cosiddetti "KiezKinos", i cinema di quartiere di Berlino, con l'evento Berlinale Goes Kiez che prevede la proiezione di una selezione di film inclusi nel programma. In ogni cinema vengono proiettati due film introdotti dai relativi "film team", che al termine si intrattengono con il pubblico discutendo la propria opera e raccontando il lavoro di produzione e i dietro le quinte. Inoltre, ogni KiezKino ha come madrina o padrino una personalità di spicco dello showbusines.<ref name="berlinale.kiez">{{Cita web|url=https://www.berlinale.de/en/das_festival/sektionen_sonderveranstaltungen/berlinale_goes_kiez/index.html|titolo=Berlinale Goes Kiez|editore=www.berlinale.de|accesso=4 maggio 2017}}</ref>
 
Diverse opportunità erano offerte anche agli invalidi del lavoro che potevano rimanere ''in loco'' dopo l'infortunio; per questi fu progettato un ospizio apposito, la “Casa degli infermi”, che però non fu possibile portare a compimento a causa della discesa di [[Napoleone Buonaparte]] in Italia e della nascita della [[Repubblica Partenopea]] nel [[1799]]{{anchor|43}}<ref name=stefani/>. Pertanto, gli invalidi continuarono a sopravvivere grazie a delle donazioni spontanee dei lavoratori diplomati al merito, raccolti in un'apposita cassa dai ''seniores''. Gli operai addetti alla coltivazione dei campi, invece, potevano vendere una parte del raccolto al mercato in base ai prezzi stabiliti dal sovrano.
'''Concorso''': comprende lungometraggi inediti al di fuori dei Paesi di origine, selezionati dal Direttore del festival e proiettati in lingua originale con sottotitoli in inglese e tedesco. Ai film in concorso vengono assegnati i premi della giuria internazionale.<ref name="berlinale.concorso">{{Cita web|url=https://www.berlinale.de/en/das_festival/sektionen_sonderveranstaltungen/wettbewerb/index.html|titolo=Competition|editore=www.berlinale.de|accesso=4 maggio 2017}}</ref>
 
Nel [[1789]] Lady Elisabeth Craven, moglie di Lord Craven, magravio di Anspanich, soggiornò per qualche settimana a Caserta scrivendo le sue memorie nel ''Portrait du Roi Ferdinand'' che fu pubblicato a Londra nel [[1826]]: «mi fornì spiegazioni non pure su tutte le regole dello stabilimento ma fin più intricati congegni meccanismi che rendevano quel lavoro più agevole». Tra il [[1790]] e il [[1796]] anche Giuseppe Galanti, allievo di Antonio Genovesi, si soffermo sul posto: «il più lodevole in questa costituzione è che nulla si fa per forza. L'onore ed altri piccioli problemi debbono bastare a far osservare le leggi»<ref>Zuccaro E. (1999) ''Il mondo perfetto di re Ferdinando'', in “Leuciana festival”, inserto speciale de “Il Mattino”, giugno, pp. 4-5</ref>.
'''Berlinale Shorts''': comprende cortometraggi nazionali e internazionali inediti al di fuori dei Paesi di origine, in particolare quelli che dimostrano un approccio innovativo alla produzione cinematografica. Ai cortometraggi, invitati dal Direttore del festival e dal curatore della sezione e proiettati in lingua originale con sottotitoli in inglese, vengono assegnati i premi della specifica giuria.<ref name="berlinale.shorts">{{Cita web|url=https://www.berlinale.de/en/das_festival/sektionen_sonderveranstaltungen/kurzfilmprogramm/index.html|titolo=Berlinale Shorts|editore=www.berlinale.de|accesso=4 maggio 2017}}</ref>
 
In seguito alla [[Restaurazione]] il progetto della neo-città fu accantonato, anche se si continuarono ad ampliare industrie ed edifici, tra cui il Palazzo del Belvedere. Nel [[1824]] il governatore Antonio Sancio fece erigere una statua del Re che oggi è visibile al [[Museo nazionale ferroviario di Pietrarsa]]. Nel [[1826]] su ordine del ministro card. [[Fabrizio Ruffo]] si decise di aprire una manifattura di pellame che però non riscosse il successo desiderato tanto da rischiare di far andare in malora l'intera colonia. Nel [[1834]] i Borbone decisero di costituire una società insieme a dei privati, tale fu la configurazione organizzativa fino all'Unità d'Italia. Nel [[1862]], nonostante lo sviluppo della produzione e il perfezionamento del nuovo tessuto “Jacquard”, i [[Casa Savoia|Savoia]] ne decisero la chiusura, riaprendola poi appena quattro anni dopo, ma concessa ancora in locazione ad imprese private{{anchor|84}}<ref name=stefani/>.
Since 1955, the Berlinale awards the Golden and the Silver Bear for short films, since 2003 with a dedicated international jury. In 2006 the short film programmes of Competition and Panorama were merged into a single section.
 
Nel [[1866]] la Colonia di San Leucio venne elevata a comune amministrativo con il nome di San Leucio, fino alla sua definitiva aggregazione nel [[1928]] al comune di Caserta.<ref>{{cita web|url=http://www.elesh.it/storiacomuni/storia_comune.asp?istat=061808|titolo=Storia ISTAT del Comune 061808 San Leucio}}</ref>
'''Panorama''': comprende film d'autore, pellicole indipendenti e documentari inediti che trattano soggetti controversi o stili estetici non convenzionali. I film della categoria sono destinati a provocare discussioni e hanno storicamente coinvolto temi come i problemi LGBT.
 
Nel [[1976]], in occasione del bicentenario della fondazione, si iniziò a guardare a San Leucio con maggiore attenzione, grazie al lavoro di ricerca compiuto dal Politecnico di Milano in collaborazione con la Pennsylvania University. Nel [[1981]] il luogo entrò nell'orbita del finanziamento della legge Scotti-Signorile sugli itinerari turistici ma solo tre anni dopo fu possibile aprire il cantiere grazie anche ad un concorso di idee sponsorizzato dalla [[Fiat]]. Dopo 15 anni di lavori e la spesa di 55 miliardi di lire, è stato possibile nel [[1999]] recuperare gli spazi funzionali con l'inaugurazione del [[Leuciana festival]]<ref>Carotenuto M. (1999) ''Dall'utopia leuciana alla ricerca dello splendore perduto'', in “Leuciana festival”, inserto speciale de “Il Mattino”, giugno, p. 21</ref><ref>I motivi del ritardo del cantiere sono da ricondurre alle vertenze giudiziarie sorte in seguito al sequestro dell'area da parte della magistratura per abusi edilizi, cfr. “Il Mattino”, 4 maggio 1992, ''Ruspe a San Leucio'', p. 18.</ref>.
All films in Panorama celebrate their world or European premiere. The Panorama presents its films in three series with different profiles: Panorama main programme (around 18 feature films for a broad art house audience), Panorama Dokumente (a series of about 16 documentary films from around the world on social and current issues, in-depth reportage, music documentaries or artist portraits), Panorama Special (about 14 independent productions and films from the US majors).
 
==Architettura==
The Panorama grew out of the “Info-Schau”, a programme that complimented the Berlinale Competition in the 1970s. In 1980, Manfred Salzgeber – one of the most important innovators in the Berlin art house cinema scene in the 1970s and co-initiator of the International Forum for New Cinema – was given the job of shaping the content. In 1982 Salzgeber added Wieland Speck to his team and developed a programme that addressed societal struggles and new aesthetic approaches and that never shied away from uncomfortable films. In 1986 the section was renamed Panorama. Since 1992, the section has been headed by Wieland Speck, who continues in the spirit of his predecessor with regards to the section content. His goal is to take quality independent film out of its niche into the spotlight of the international market. Panorama has been dedicated to gay, lesbian and transgender film since the 1980s. From the very beginning, Panorama has given short film a great deal of attention and presented roughly 25 shorts in its programme every year. Short films are often aesthetically challenging and are a way to discover fresh talents early on in their career. At the Berlinale 2007, the passionate Panorama short film work was moved to the new Berlinale Shorts section, which was created in cooperation with the Berlinale Competition.
{{vedi anche|Belvedere di San Leucio}}
Il Complesso di San Leucio nella sua veste attuale si estende su una superficie di 16871&nbsp;m² e ha una facciata lunga 354&nbsp;m intervallata da un doppio ordine di [[lesena|lesene]], caratterizzata inoltre da due ordini di finestre e due marcapiani con [[timpano (architettura)|timpano]] centrale: monumentale è la [[Scala (architettura)|scalinata]] a doppia rampa che segna l'ingresso principale alla struttura.
 
==Scultura e pittura==
Eligible films for Panorama are feature films and documentaries of at least 70 minutes running time which have not been released in Europe other than in their country of origin. The curator of the Panorama is responsible to the Festival Director for the selection of films. Films offered to the Competition may be considered for the Panorama unless specifically stated otherwise. All films invited to the Festival are screened in their original version with English subtitles.
Nel casino da caccia si annoverano gli affreschi di [[Fedele Fischetti]] sul mito di Bacco ed Arianna e la grande vasca in marmo di Mondragone al centro di una sala decorata con soggetti dell'antichità classica. La fontana con tritoni e delfini è opera di Solari nel [[1794]]. Occasionalmente sono esposti in mostra tele di [[Salvatore Fergola|Fergola]], Veronesi e [[Jakob Philipp Hackert|Hackert]], il pittore prussiano della ''Campania felix''<ref name=romano/>.
 
==Arco Borbonico==
'''Forum''': comprende film sperimentali e documentari provenienti da tutto il mondo, con particolare attenzione alle opere dei giovani registi. Non ci sono restrizioni di formato o di genere e i film del Forum non competono per i premi.
[[File:Arcoborbonicoretro.JPG|thumb|left|Vista posteriore dell'arco]]
L'Arco Borbonico è il portale d'accesso al Complesso Monumentale del Belvedere di San Leucio e rappresenta una testimonianza di preesistenza alle seterie realizzate nel settecento. Risale infatti al [[1600]] quando era il varco d'accesso alla proprietà feudale dei Principi Acquaviva, signori di Caserta. Ancora oggi l'Arco rimane il passaggio migliore per raggiungere il Belvedere. L'Arco, sulla cui sommità è presente lo stemma borbonico con due leoni in pietra ai lati realizzati dallo scultore [[Angelo Brunelli]], è alto quasi 13&nbsp;m, largo 9 ed è formato da un unico [[fornice]] con un [[bugnato]] rettangolare e due [[Parasta|paraste]].
 
==Chiesa di Santa Maria delle Grazie==
Avant garde, experimental works, essays, long-term observations, political reportage and yet-to-be-discovered cinematic landscapes: the International Forum of New Cinema, Forum in short, is the most daring section of the Berlinale. There are few formal limitations when it comes to the selection of films, resulting in even greater freedom. Documentaries and feature films are given equal consideration. The films in the Forum straddle the line between art and cinema. In 2006 Forum Expanded was launched. Presenting film, video, installation and performative works on varying themes and in multiple venues across Berlin, works in Forum Expanded provide a critical perspective and an expanded sense of cinematography.
Voluta dal re Ferdinando IV e costruita da [[Francesco Collecini]], allievo del Vanvitelli, fu completata in due anni e consacrata il 30 giugno [[1803]] insieme all'inaugurazione della “Fiera ferdinandea di arte sacra”. All'occasione il papa concesse al devotissimo re uno speciale Giubileo di otto giorni per ciascun anno in perpetuo nella ricorrenza della festività della Santissima Vergine delle Grazie. I materiali da costruzione sono di tufo giallo del Monte Fiorillo per gli esterni, marmo di Mondragone e legno di cipresso per gli interni, argento, bronzo, porcellane per gli arredi e le suppellettili. Nella chiesa lavorarono artisti quali Cosimo de Focatiis, Raffaele Mattioli e Pietro Saja<ref>Pastore A. (1999) ''Chiesa della Vaccheria, alla fiera del re'', in “Leuciana festival”, inserto speciale de “Il Mattino”, giugno, p. 23</ref>. Dal primo all'8 luglio di ogni anno, grazie all'associazione “Arte nell'arte”, si svolge una mostra d'artigianato di arredi sacri.
 
==Prospettive su San Leucio==
The section’s origins lie in the International Forum of New Cinema, which was founded in the late 1960s. In that era of intense public political debate, the founders Ulrich and Erika Gregor together with the “Freunde der Deutschen Kinemathek e.V.” (known today as “Arsenal - Institut für Film- und Videokunst e. V.”) wanted to transform the cinema into a place of cultural exchange – as a counterweight to the Berlinale. In 1970 the Berlinale underwent a change including the affiliation of the Forum. Since then, the Forum has become a permanent fixture of the Berlinale programme, which contributes significantly to the diverse profile of the festival. Right from the beginning, the Forum saw itself as a meeting place for constructive debate. The section organizes accompanying discussions and workshops and has published an exhaustive catalogue complete with background information and reviews the last years. After Ulrich and Erika Gregor headed the Forum for over 30 years, Christoph Terhechte assumed management of the section in 2001.
[[File:san leucio.jpg|thumb|left|Ingresso del Palazzo del Belvedere]]
L'eredità della Colonia di San Leucio è sopravvissuta per decenni grazie alla presenza di diverse aziende seriche che però, ultimamente, hanno cessato l'attività per de-localizzare le industrie. Questa operazione, di natura meramente economica, ha conferito un duro colpo all'immagine della frazione casertana e soprattutto all'occupazione locale che oggi annovera centinaia di operaie specializzate in cassa integrazione o in mobilità.
 
A San Leucio, all'interno della fabbrica originaria del re Ferdinando, il Palazzo del Belvedere, ha oggi sede il "Museo della seta" che conserva alcuni macchinari originali, ancora funzionanti, per la lavorazione della seta che mostrano tutte le fasi della produzione con gli antichi telai restaurati ed azionati da una ruota idraulica posta nei sotterranei del palazzo. La visita al Complesso Monumentale prevede anche il passaggio negli appartamenti storici, arredati con suppellettili provenienti dalla [[Reggia di Caserta]] (tra le stanze di notevole interesse è il Bagno di Carolina, con la vasca in marmo di Carrara) e ai Giardini all'italiana, costituiti da una serie di terrazzamenti con piante identiche a quelle sistemate dal Re sul finire del '[[XVIII secolo|700]]. È inoltre possibile visitare su richiesta anche la “Casa del tessitore”, esempio di abitazione coloniale d'epoca.
Eligible films for Forum are feature films and documentaries of at least 60 minutes running time which have not been released in Europe other than in their country of origin. The head of the Forum section reserves the right to settle any cases not covered by the regulations. Forum Expanded is curated by the Forum upon invitation only and does not receive submissions. The head of the Forum selects films in consensus with the selection committee. Films selected for the Forum are shown in their original version with English subtitles.
 
Dal [[1999]], nei mesi estivi, si svolge a San Leucio il "[[Leuciana Festival]]", manifestazione artistica e culturale che in pochi anni si è ritagliata un ruolo di primo piano in Italia con un successo di pubblico sempre crescente. Tra gli ospiti più famosi che si sono esibiti al Leuciana, da ricordare [[Michael Bublé]], [[Claudio Baglioni]], [[Franco Battiato]], [[Giovanni Allevi]], i [[Pooh]], [[Fiorella Mannoia]], l'[[Orchestra Scarlatti]] del Teatro San Carlo di Napoli e ancora [[Pino Daniele]], il musical [[Cats (musical)|Cats]], [[Pat Metheny]] e tanti altri artisti di livello internazionale.
No official awards are presented in the Forum. In its early years, the section stood behind its conviction that it should keep some distance from the competitive character of the Competition. And yet independent juries do present the following awards in the Forum: Caligari Film Prize, Prize of the FIPRESCI Jury, Prize of the Ecumenical Jury, Best First Feature Award, Glashütte Original Documentary Award, CICAE Art Cinema Award, Teddy Award, Peace Film Prize, Tagesspiegel Readers’ Jury Award.
 
==Note==
'''Generation''': inaugurata nel 1978, la sezione dedicata a bambini e ragazzi è attualmente suddivisa in due sotto-sezioni riservate agli adolescenti (Generation 14plus) e ai più giovani (Generation Kplus). I film e i cortometraggi sono giudicati da apposite giurie e concorrono per l'Orso di cristallo, il Grand Prix e lo Special Prize.<ref name="berlinale.generation">{{Cita web|url=https://www.berlinale.de/en/das_festival/sektionen_sonderveranstaltungen/generation/index.html|titolo=Generation|editore=www.berlinale.de|accesso=4 maggio 2017}}</ref>
 
'''Perspektive Deutsches Kino''': inaugurata nel 2002, la sezione pone l'attenzione sui registi emergenti e sulle recenti produzioni della scena cinematografica tedesca, in particolare sulle nuove tendenze tematiche e artistiche. I film concorrono per diversi premi tra cui quello al miglior documentario, il Dialogue en Perspective e il Teddy Award.<ref name="berlinale.perspektive">{{Cita web|url=https://www.berlinale.de/en/das_festival/sektionen_sonderveranstaltungen/perspektive_deutsches_kino/index.html|titolo=Perspektive Deutsches Kino|editore=www.berlinale.de|accesso=4 maggio 2017}}</ref>
 
'''Berlinale Special''': inaugurata nel 2004, la sezione è riservata alle ultime produzioni di grandi registi, oltre alla proiezione di opere cinematografiche del passato legate a particolari ''focus'' o argomenti di attualità e, dal 2015, di nuove serie televisive. Dal 2017 i film proiettati in questa sezione concorrono per il premio al miglior documentario.<ref name="berlinale.special">{{Cita web|url=https://www.berlinale.de/en/das_festival/sektionen_sonderveranstaltungen/berlinale_special/index.html|titolo=Berlinale Special|editore=www.berlinale.de|accesso=4 maggio 2017}}</ref>
 
'''Retrospettiva''': sin dalla prima edizione il festival ha sempre presentato una retrospettiva dedicata ad un regista, un attore o a specifici generi o temi affrontati dal cinema. Dal 1977 è organizzata in collaborazione con la Deutsche Kinemathek e dal 2013 includa la sezione '''Berlinale Classics''', con film classici restaurati attraverso tecnologie digitali.<ref name="berlinale.retrospectives">{{Cita web|url=https://www.berlinale.de/en/das_festival/sektionen_sonderveranstaltungen/retrospektive/index.html|titolo=Retrospectives|editore=www.berlinale.de|accesso=4 maggio 2017}}</ref>
 
'''Homage''': inaugurata nel 1977 con una programma dedicato al documentarista tedesco Wilfried Basse, questa sezione è stata inclusa in modo regolare nella ''Berlinale'' solo a partire dal 1991. Dal 1993 in poi è sempre stata dedicata a uno dei vincitori dell'Orso d'oro alla carriera, tranne nel 2004, 2005 e 2006 in cui non è stata presentata.<ref name="berlinale.homage">{{Cita web|url=https://www.berlinale.de/en/das_festival/sektionen_sonderveranstaltungen/hommage/index.html|titolo=The Guests of the Homage Since 1977|editore=www.berlinale.de|accesso=4 maggio 2017}}</ref>
 
'''Culinary Cinema''': inaugurata nel 2007 (con il titolo "Eat, Drink, See Movies"), la sezione esplora il rapporto creativo, edonistico e politico tra cinema e cibo con film e documentari che ne trattano i diversi aspetti, piacevoli o oscuri. Dal 2017 i film proiettati in questa sezione concorrono per il premio al miglior documentario.<ref name="berlinale.culinary">{{Cita web|url=https://www.berlinale.de/en/das_festival/sektionen_sonderveranstaltungen/kulinarisches_kino-culinary_cinema/index.html|titolo=Culinary Cinema|editore=www.berlinale.de|accesso=4 maggio 2017}}</ref>
 
'''NATIVe - A Journey into Indigenous Cinema''': inaugurata nel 2013, la sezione affronta temi e storie delle popolazioni indigene di tutto il mondo raccontate attraverso il cinema. Ogni due anni, i film e i documentari scelti dal curatore della sezione e da un team internazionale di consulenti accendono i riflettori su specifiche regioni geografiche.<ref name="berlinale.native">{{Cita web|url=https://www.berlinale.de/en/das_festival/sektionen_sonderveranstaltungen/native/index.html|titolo=NATIVe - A Journey into Indigenous Cinema|editore=www.berlinale.de|accesso=4 maggio 2017}}</ref>
 
== Premi e giurie ==
[[File:Golden Bear, Berlin film frestival 340387674 5ec4f68a7d.jpg|thumb|upright|Statuetta dell'Orso d'oro
[[File:Die aktuelle PPP-Statue seit 2009..JPG|thumb|upright|Il premio assegnato dal pubblico
Il premio principale è l'[[Orso d'oro]] assegnato al miglior film, una statuetta in bronzo placcata d'oro rappresentante il simbolo della città presente sullo stemma e sulla bandiera. Oltre ai riconoscimenti onorari, a quelli delle giurie indipendenti e del pubblico, altri premi vengono assegnati alla miglior opera prima, al miglior documentario, al miglior cortometraggio e ai film della sezione giovanile "Generation".
 
* Premi della giuria internazionale:
:[[Orso d'oro]] per il miglior film
:[[Orso d'argento, gran premio della giuria]]
:[[Orso d'argento per il miglior regista]]
:[[Orso d'argento per il miglior attore]]
:[[Orso d'argento per la migliore attrice]]
:[[Orso d'argento per la migliore sceneggiatura]]
:[[Orso d'argento per il miglior contributo artistico]]
:[[Premio Alfred Bauer]]
 
* Premi onorari:
:[[Orso d'oro alla carriera]]
:[[Berlinale Kamera]]
 
* Premi della giuria "Opera prima":
:Premio alla migliore opera prima
 
* Premi della giuria "Documentari":
:Premio al miglior documentario
 
* Premi della giuria "Cortometraggi":
:[[Orso d'argento (cortometraggi)|Orso d'oro per il miglior cortometraggio]]
:[[Orso d'argento (cortometraggi)|Orso d'argento, premio della giuria per il miglior cortometraggio]]
:Berlin Short Film Nominee for the European Film Awards
:Audi Short Film Award
 
* Premi delle giurie "Generation":
:[[Orso di cristallo]] per il miglior film
:[[Orso di cristallo (cortometraggi)|Orso di cristallo per il miglior cortometraggio]]
:Grand Prix per il miglior film
:Special Prize per il miglior cortometraggio
 
* Premi delle giurie indipendenti:
:Guild Film Prize (assegnato dal 1992 a film in concorso dalla [[:de:Arbeitsgemeinschaft Kino – Gilde deutscher Filmkunsttheater|AG Kino - Gilde]])
:Peace Film Prize (assegnato dal 1986 a film di varie sezioni che combinano qualità estetiche e impegno sociale)
:Heiner Carow Prize (assegnato dal 2013 a film tedeschi della sezione Panorama che affrontano rilevanti questioni sociali e politiche)
:Label Europa Cinemas (assegnato dal 2005 a film europei della sezione Panorama)
:Caligari Film Prize (assegnato dal 1986 a film della sezione Forum che si distinguono per innovazione tematica o stilistica)
:Amnesty International Film Prize (assegnato dal 2005 a film di varie sezioni, in particolare a documentari che affrontano il tema dei diritti umani)
:[[Premio FIPRESCI]] (assegnato dal 1957 dalla Fédération Internationale de la Presse Cinématographique, attualmente a film in concorso e nelle sezioni Panorama e Forum)
:Premio C.I.C.A.E. (assegnato dal 1967 dalla Confédération Internationale des Cinémas d'Art et d'Essai, attualmente a film delle sezioni Panorama e Forum)
:[[Teddy Award]] (assegnato dal 1987 a film con tematiche [[LGBT]] di varie sezioni)
:Premio della giuria ecumenica (assegnato dal 1992 a film in concorso e nelle sezioni Panorama e Forum dalle organizzazioni cinematografiche internazionali delle Chiese protestanti e cattoliche)
 
* Premi del pubblico e dei lettori:
:Premio del pubblico al miglior film (sezione Panorama)
:Premio del pubblico al miglior documentario (sezione Panorama)
:Premio dei lettori del ''Berliner Mongerpost''
:Premio dei lettori del ''Tagesspiegel''
:Premio "Harvey" dei lettori di ''Männer''
 
=== Premi delle passate edizioni ===
* [[Orso d'argento per la migliore colonna sonora]]
* [[Orso d'argento per il miglior contributo singolo]]
* [[Premio l'angelo azzurro]]
 
== Direttori ==
* 1951-1976: [[Alfred Bauer]]
* 1977-1978: [[Wolf Donner]]
* 1979-2001: [[Moritz de Hadeln]]
* 2002-oggi: [[Dieter Kosslick]]
 
== Galleria ==
<gallery mode="nolines" widths=170px heights=170px>
Image:Wang Quan'an (Berlin Film Festival 2010).jpg|[[Quan'an Wang]], Orso d'argento per la migliore sceneggiatura nel 2010
Image:Mike Leigh (Berlinale 2012) cropped.jpg|[[Mike Leigh]], presidente di giuria nel 2012
Image:Liao Fan Berlinale 2014.jpg|[[Liao Fan]], Orso d'argento come miglior attore nel 2014
Image:Jafar Panahi (Berlin Film Festival 2006) revised.jpg|[[Jafar Panahi]], vincitore dell'Orso d'oro nel 2015
Image:Michael Ballhaus.JPG|[[Michael Ballhaus]], Orso d'oro alla carriera nel 2016
Image:Ildikó Enyedi Golden Bear Berlinale 2017.jpg|[[Ildikó Enyedi]], vincitrice dell'Orso d'oro nel 2017
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*Aa.Vv. (1998) ''Lo Bello Vedere di San Leucio e le Manifatture Reali'', Napoli, ESI.
* {{cita libro|titolo=50 Years Berlinale - Internationale Filmfestspiele Berlin|autore=Wolfgang Jacobseb|anno=2000|editore=Filmmuseum Berlin - Deutsche Kinemathek|ISBN=9783875849066|url=https://books.google.it/books/about/50_Years_Berlinale.html?id=jd5kAAAAMAAJ&redir_esc=y|lingua=en}}
*Aa.Vv., (1973) ''San Leucio: vitalità di una tradizione'', Milano, Facoltà di Architettura.
*Aa.Vv., (1977) ''San Leucio: archeologia, storia, progetto'', Milano.
*Alisio G., (1976) ''Siti reali dei Borbone'', Napoli.
*Amari E., (1857) ''Critica di una scienza delle legislazioni comparate'', Genova.
*Archivio di Stato di Caserta, (1973) ''Donazione dei disegni e studi su San Leucio dell'architetto Richard Plunz'', Mostra San Leucio, Vitalità di una tradizione.
*Battaglini M., (1983) ''La manifattura reale di San Leucio tra assolutismo e Illuminismo'', Roma.
*Battisti E., (1973) ''San Leucio come utopia e Vicende del programma italiano'', Facoltà di architettura, Politecnico di Milano, Milano.
*Bologna L., (2004) ''L'architetto, il consigliere, la regina santa'', Caserta.
*Bulferetti L., (1944) ''L'assolutismo illuminato in Italia (1700-1789)'', Milano.
*Caprio L. (1993) ''San Leucio, memorie storiche ed immagini'', Laurenziana, Napoli.
*{{Cita libro|autore=Pietro Colletta|titolo=Storia del reame di Napoli|editore=Hauman|anno=1847|url=http://books.google.com/books?id=gwhbAAAAQAAJ|pp=77-78}}
*De Fusco R., Sbandi F., (1971) ''Un centro comunitario del ‘700 in Campania'', in “Comunità”, XV, n. 86.
*Galdi M., (1790) ''Analisi ragionata del Codice ferdinandino per la popolazione di San Leucio'', Napoli.
*Kruft H.W., (1990) ''Le città utopiche. La [[città ideale]] dal XV al XVIII secolo tra utopia e realtà'', Bari.
*Libertini A., (1980) ''Una giornata a San Leucio nell'anno di grazia 1789'', Caserta.
*Patturelli F., (1826) ''Caserta e San Leucio'', Napoli.
*{{Cita libro|autore=Piero Pierotti|titolo=Imparare l'ecostoria|editore=FrancoAngeli|anno=1999|ISBN=978-88-464-1334-5|url=http://books.google.com/books?id=jzvqV2RW96gC|pp=146-148}}
*Plunz R., (1973) ''San Leucio. Vitalità di una tradizione - Traditions in Transition'', George Wittenborn & Co., New York.
*{{Cita libro|titolo=Prospetto per la formazione di una compagnia industriale per San Leucio|editore=|anno=1827|url=http://books.google.com/books?id=7VfYPoBC9EgC}}
*Schiavo A., (1986) ''Riflessi degli statuti leuciani nell'urbanistica di Ferdinandopoli'', Caserta.
*{{Cita libro|autore=Maria Rosaria D'Uggento|titolo=Un popolo di lazzaroni|editore=Editrice UNI Service|anno=2011|ISBN=978-88-6178-676-9|url=http://books.google.com/books?id=V84eqnYGZmMC}}
*Valcastelli C., ''Un'utopia positiva dell'illuminismo napoletano,'' in " Il Contributo" 1987 - Anno XI , n. 4
*Verdile N. (2007), "L'utopia di Carolina. Il Codice delle leggi leuciane", Napoli, Regione Campania, Stamperia Digitale.
*Verdile N. (2009), ''Utopia sociale, utopia economica. Le esperienze di San Leucio e di New Lanark'', Roma, Danape.
 
== Voci correlate ==
*[[Antico Opificio Serico De Negri]]
*[[Festival cinematografici|Lista dei festival cinematografici]]
*[[Belvedere di San Leucio]]
*[[Caserta]]
*[[Statuto di San Leucio]]
 
== Altri progetti ==
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{{Interprogetto
 
== Collegamenti esterni ==
*{{
 
==Collegamenti esterni==
{{Festival di Berlino}}
*{{cita web|http://www.sanleucionline.it|Il Real Sito di San Leucio}}
{{Film festival}}
*{{cita web |1=http://www.leuciana.org |2=Leuciana festival official Home Page |accesso=8 novembre 2018 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20170513143900/http://www.leuciana.org/# |dataarchivio=13 maggio 2017 |urlmorto=sì }}
 
{{Luigi Vanvitelli}}
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