Periodizzazione (esercizio coi pesi) e Parco nazionale del Rio Abiseo: differenze tra le pagine

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Nell'[[esercizio con sovraccarichi|esercizio con sovraccarichi (''resistance training'')]], la '''periodizzazione''' (''periodization'') si riferisce alla sistematica variazione dei parametri e delle variabili dell'allenamento durante un programma di allenamento sul lungo termine<ref>Thomas R. Baechle, Roger W. Earle, National Strength & Conditioning Association (NSCA). ''[http://books.google.it/books/about/Essentials_of_Strength_Training_and_Cond.html?id=rk3SX8G5Qp0C&redir_esc=y Essentials of Strength Training and Conditioning]''. Human Kinetics 10%, 2008. ISBN 0736058036</ref><ref name="Fleck">Fleck SJ, Kraemer WJ. ''[http://books.google.it/books?id=ylsfDoufD_4C&printsec=frontcover&dq=Designing+resistance+training+programs&hl=it&sa=X&ei=DObXUYncJIyrhAeq8oDYBQ&ved=0CDQQ6AEwAA#v=onepage&q=Designing%20resistance%20training%20programs&f=false Designing resistance training programs]''. Human Kinetics, 2004. ISBN 0736042571</ref><ref>Paul Chek. ''[http://books.google.it/books?id=KbLdOwAACAAJ&dq=Program+Design:+Choosing+Reps,+Sets,+Loads,+Tempo,+and+Rest+Periods&hl=it&sa=X&ei=RObXUazBKcSBhQf39YHwBQ&ved=0CDQQ6AEwAA Program Design: Choosing Reps, Sets, Loads, Tempo, and Rest Periods]''. C.H.E.K. Institute, 2002</ref><ref name="Manilal" /><ref name="Lorenz">Lorenz et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3438871/?report=classic Periodization: Current Review and Suggested Implementation for Athletic Rehabilitation]''. Sports Health. 2010 November; 2(6): 509–518.</ref>. La ''periodizzazione'' è ampiamente usata nella progettazione di un allenamento coi pesi per evitare lo stallo nella progressione dei miglioramenti, l'eccesso di ''stress'', il sovrallenamento e il rischio di infortuni, massimizzando i guadagni delle prestazioni e degli adattamenti e consentendo il recupero fisico<ref name="Frankel" />.
|nomearea = Parco nazionale del Rio Abiseo
==Cenni storici==
|immagine = Cataratas del Breo.jpg
La ''periodizzazione'' è un approccio utilizzato nella programmazione di un allenamento con sovraccarichi che prevede un'alternanza ciclica e sistematica nella variazione dei principali parametri di allenamento, prevalentemente l'''[[intensità]]'' (il carico sollevato come percentuale sul massimale) e il ''[[Volume (culturismo)|volume]]'' (carico x ripetizioni x serie)<ref name="Fleck1">Fleck SJ. ''[http://journals.lww.com/nsca-jscr/Abstract/1999/02000/Periodized_Strength_Training__A_Critical_Review.15.aspx Periodized strength training: A critical review]''. J Str Cond Res, 1999. 13, 82-89.</ref>. Le radici di questa particolare forma di programmazione sono da ritrovare nell'[[Europa]] dell'est attorno agli [[anni 1950|anni cinquanta]]<ref name="Bompa">Tudor O. Bompa. ''[http://books.google.it/books/about/Periodization_Training_Theory_and_Method.html?id=X1cFhd1SSswC&redir_esc=y Periodization: Theory and Methodology o training4]''. Human Kinetics, 1999. ISBN 0880118512</ref>, dove diversi allenatori, preparatori e scienziati dello sport dedicati alla preparazione di alcuni dei più grandi atleti del periodo, conclusero che non importasse quanto in forma fossero gli atleti, poiché il recupero e la prestazione avrebbero risentito di allenamenti troppo duri per periodi troppo protratti durante il periodo di preparazione. Questa squadra di specialisti venne portata ad ideare qualcosa di molto rivoluzionario nei programmi di allenamento per quell'epoca, al fine di ottimizzare la prestazione dei loro atleti. Questo sistema si fondava diverse fasi di allenamento in cui venivano previsti periodi eseguiti ad alto volume e a bassa intensità, alternando questi cicli con fasi di allenamento a basso volume e ad alta intensità<ref name="Bompa" />. Questo sistema di allenamento con i pesi iniziò a ricevere una maggiore attenzione solo tra la fine degli [[anni 1960|anni sessanta]] e la prima metà degli [[anni 1970|anni settanta]], quando gli scienziati dello sport iniziarono a pubblicare i loro lavori<ref name="Bompa" />. Fu in questo periodo che la ''periodizzazione'' venne definitivamente stabilita come concetto scientifico da ricercatori provenienti da paesi dell'Europa dell'est come [[Russia]], [[Romania]] e [[Germania Est]]<ref name="Bompa" />. Tra i principali nomi spiccano Leonid Matveyev<ref name="Matveyev" /><ref name="Hoffman1" />, Nikolai Ozolin<ref>Ozolin NG. ''Sovremennaia Systema Sportivnoi Trenirovky (Athlet's Training System For Competition)''. Phyzkultura İ Sport, Moskov, 1971.</ref>, ed altri, i quali permisero la diffusione del nuovo concetto anche negli Stati Uniti nello stesso periodo<ref name="Overturf">Overturf R, Kravitz L. ''[http://www.unm.edu/~lkravitz/Article%20folder/circuitperiod.html Circuit Training vs Periodized Resistance Training in Women]''. IDEA Personal Trainer, 13(10), 28-33. 2002</ref>. Nel corso degli ultimi decenni, le diverse forme di ''periodizzazione'' hanno raggiunto una notevole popolarità, stabilendosi come i metodi predominanti nella programmazione degli allenamenti coi pesi a lungo termine.
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|nomeInglese = Río Abiseo National Park
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|anno = 1990
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Il '''parco nazionale del Rio Abiseo''' un'[[area naturale protetta]] che si trova nella [[regione di San Martín]], nel [[Perù]]. L'[[Organizzazione delle Nazioni Unite per l'educazione, la scienza e la cultura|UNESCO]] lo inserì nella lista dei [[Patrimonio dell'umanità|patrimoni dell'umanità]] nel 1990. Il parco ospita numerose specie animali e vegetali, oltre a più di trenta siti archeologici [[Civiltà precolombiane|precolombiani]]. Dal 1986 il parco è chiuso ai turisti a causa della fragilità del sistema naturale ed archeologico.
 
== Geografia e clima ==
==General Adaptation Syndrome (GAS) e sovrallenamento==
Le radici teoriche di base della ''periodizzazione'' provengono dalla mente del noto medico [[Austria|austriaco]] di origini [[Ungheria|ungheresi]] [[Hans Selye]], che per primo ha presentato la teoria della [[Stress|sindrome generale di adattamento (o GAS, dall'inglese ''General Adaptation Syndrome'')]]<ref>Selye H. ''[http://books.google.it/books/about/The_stress_of_life.html?id=hQOGtxen78YC&redir_esc=y The Stress of life]''. McGraw-Hill, 1984. ISBN 0070562121.</ref><ref>Kraemer WJ. ''Periodization in Resistance Training''. IDEA Personal Trainer, 9, 27-34, 1998.</ref><ref name="Bompa" /><ref name="Rhea">Rhea MR, Alderman BL. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15673040 A meta-analysis of periodized versus nonperiodized strength and power training programs]''. Res Q Exerc Sport. 2004 Dec;75(4):413-22.</ref><ref name="Overturf" />. Selye individuò una fonte di ''stress'' biologico denominato ''eustress'', che consiste da una parte in un adattamento positivo nell'aumento della crescita muscolare e della forza, e da una parte in uno stato di ''[[distress]]'', ovvero lo ''stress'' negativo che può provocare effetti avversi come danni tissutali, malattia e morte. La teoria di Selye suggerisce che il corpo si adatta all'allenamento in tre diverse fasi:
*'''Fase di allarme:''' questa rappresenta l'introduzione al programma di allenamento coi pesi ed è la prima reazione allo stimolo, in cui l'atleta sperimenta dolore e rigidità a causa dello ''shock'' e degli ''stress'' che gli esercizi hanno provocato sul corpo.
*'''Fase di resistenza o adattamento:''' in questa fase, dall'inizio del recupero il corpo si adatta alle richieste indotte dall'esercizio e viene sottoposto ad un processo di crescente rafforzamento che da luogo ad un miglioramento della prestazione.
*'''Fase di esaurimento o affaticamento:''' questa fase rappresenta l'incapacità del corpo di continuare l'adattamento ad un determinato stimolo e viene causata da allenamenti troppo duri o troppo lunghi senza che venga concesso un recupero fisico sufficiente. Il ''[[sovrallenamento]]'' è un evento che indica l'espressione di quello che si potrebbe verificare nella terza fase del GAS se non si provvede a ridurre l'entità dello stimolo. Per evitare la fase di esaurimento del GAS, l'atleta deve sottoporsi ad un tipo di stimolo di allenamento differente.
 
Il parco si trova nella [[regione di San Martín]], tra i fiumi [[Marañón (fiume)|Marañón]] e [[Huallaga (fiume)|Huallaga]], ed ha un'estensione di 2.745,2 chilometri quadri ed occupa il 70% del bacino del fiume Abiseo. L'altitudine raggiunge un massimo di 4.200 metri sopra il livello del mare, ed un mino di 350 metri.
Quindi è possibile concludere che qualsiasi sia la causa di uno ''stress'' intenso che turba l'organismo - in questo caso l'esercizio coi pesi - lo stesso avrà la tendenza a reagire con una sequenza preordinata di riposte al fine di ristabilire l'[[omeostasi]] o l'equilibrio interno. Un eccesso di fattori stressogeni porterà ad un eccesso di ''stress'' dai connotati negativi, mentre un'adeguata dose di ''stress'' porterà ad un adattamento all'ambiente<ref>Antonio Paoli, Marco Neri. ''[http://books.google.it/books?id=iXyllwEACAAJ&dq=Principi+di+metodologia+del+fitness&hl=it&sa=X&ei=3HncUfXEB8y2PdKmgOgF&ved=0CDIQ6AEwAA Principi di metodologia del fitness]''. Elika, 2010. p. 262-263. ISBN 8895197356</ref>. Dunque il concetto di ''periodizzazione'' si fonda sul principio del GAS con l'intento di evitare la fase di adattamento definitivo ad uno stimolo determinato con conseguente stallo e arresto dei progressi, così come l'eccesso di ''stress'' indotto da allenamenti troppo logoranti mantenuti per periodi prolungati, il quale culminerebbe nell'asaurimento fisico e nella ''sindrome da sovrallenamento'' (OTS)<ref name="Overturf" />. La OTS rappresenta, tra i vari fattori, il decremento della prestazione a lungo termine proprio a causa dell'aumento di alcuni parametri come l'intensità e/o il volume<ref name="Fry" />. Per tanto, uno dei principali obiettivi del ''periodizzazione'' è quello di evitare la ''sindrome da sovrallenamento''<ref name="Buford" /><ref name="Bompa" />, la quale coincide con la terza fase del GAS<ref name="Overturf" />.
 
Vi sono almeno sette zone climatiche all'interno del parco, tra cui foreste montane, foreste alpine tropicali, foreste pluviali montane, altopiani delle Ande (puna) e foreste asciutte. Le piogge variano tra i 50 ed i 200 centimetri l'anno. La foresta montana occupa la maggior parte del parco, ed è composto da alberi a basso fusto, muschi e licheni. Questo ecosistema si trova sopra i 2.300 metri. L'alta umidità è costante, e le piogge cadono durante tutto l'anno, particolarmente ad alta quota. Il terreno è acido.
Nonostante questi propositi, alcuni autori (Stone et al., 1999)<ref name="Stone" /> segnalano che un modello periodizzato possa prevedere anche una fase di ''[[Sovrallenamento#Overreaching|overreaching]]''. L' ''overreaching'' (o ''sovraffaticamento'') può essere definito in altri termini come il "sovrallenamento a breve termine", il quale può essere più facilmente gestito e contenuto prima che possa degenerare nella vera e propria ''sindrome da sovrallenamento'' (OTS). A volte l' ''overreaching'' può essere il risultato di un microciclo (indicativamente una settimana) organizzato volutamente in maniera particolarmente intensa e stressante. Se l' ''overreaching'' risulta come un evento pianificato e il recupero è sufficiente, ciò porta ad un adattamento positivo e ad un miglioramento della prestazione. Se il modello di ''periodizzazione'' prevede una fase di ''overreaching'' pianificata, questa consiste in un sensibile aumento del volume o dell'intensità a breve termine (1-2 settimane) seguito da un ritorno al normale programma (''periodizzazione in overreaching'')<ref name="Fry">Fry AC, Kraemer WJ. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/9068095 Resistance exercise overtraining and overreaching. Neuroendocrine responses]''. Sports Med. 1997 Feb;23(2):106-29.</ref><ref>Fry et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/1925188 Overtraining in athletes]''. An update. Sports Med. 1991 Jul;12(1):32-65.</ref><ref>Sharon A. Plowman, Denise L. Smith. ''[http://books.google.it/books?id=fYiqixSbhEAC&pg=PT66&dq=overreaching+fitness&hl=it&sa=X&ei=m8MiUejzDsqu4ASjl4GQDw&ved=0CDIQ6AEwAA Exercise Physiology for Health, Fitness, and Performance]''. Lippincott Williams & Wilkins, 2007. pp. 45-46. ISBN 0781784069</ref>. In altri termini, l' ''overreaching'' organizzato può essere previsto come una sorta di microciclo o di breve mesociclo all'interno di un programma periodizzato per massimizzare i guadagni di una determinata qualità, il cui culmine sarebbe rappresentato dall'esasperazione a breve termine di una delle variabili necessarie a sviluppare questa stessa qualità muscolare specifica.
 
==Caratteristiche Fauna ==
La ''periodizzazione'' è un metodo organizzativo per la progettazione dei programmi di allenamento con sovraccarichi sul lungo termine. In altri termini si riferisce alla programmazione di un anno di allenamento dividendo questo periodo in diverse fasi di durata variabile che si distinguono nella differente impostazione dei diversi parametri di allenamento e nel relativo obiettivo specifico<ref name="Manilal" /><ref name="Hoffman1">Jay Hoffman. ''[http://books.google.it/books?id=NAaqKQwfg-EC&pg=PA132&dq=periodization&hl=it&sa=X&ei=OPjXUcGxO4qn4ASYrIDIDw&ved=0CDsQ6AEwAQ#v=onepage&q=periodization&f=false Physiological Aspects of Sport Training and Performance]''. Human Kinetics 1, 2002. pp. 132-142. ISBN 0736034242</ref><ref name="Frankel" />, ma che condividono anche più obiettivi comuni, ovvero la prevenzione del sovrallenamento, degli infortuni fisici e dello stallo nei progressi. È necessario segnalare come il concetto di ''periodizzazione'' sia stato definito in maniere differenti da diversi autori e non manchi di controversie nel suo riconoscimento. Essa viene definita da alcuni autori come "''...un sensibile e ben pianificato approccio di allenamento, che massimizza i guadagni di allenamento e il miglioramento della prestazione.''" (Dawson, 1996)<ref>Dawson, B.T. ''Periodisation of Speed and Endurance Training in Training for Speed and Endurance''. In: Peter Reaburn, David Jenkins. ''[http://books.google.it/books/about/Training_for_Speed_and_Endurance.html?id=MaJudiCgkG4C&redir_esc=y Training for Speed and Endurance]''. Allen & Unwin, 1996. ISBN 186448120X</ref>. Altri la descrivono come "''intenzionale sequenza di differenti componenti dell'allenamento (cicli e sessioni di allenamento a lungo, medio e breve termine) per l'ottenimento dello stato e dei risultati pianificati desiderati dall'atleta''" (Issurin, 2003)<ref>Vladimir B. Issurin. ''[http://books.google.it/books?id=nmZYAAAAYAAJ&q=ISSURIN+2003+block+periodization&dq=ISSURIN+2003+block+periodization&hl=it&sa=X&ei=uIXeUYqZHMja4AT28YH4Dg&ved=0CDIQ6AEwAA Block Periodization: Breakthrough in Sports Training]''. Ultimate Athlete Concepts, 2008. ISBN 0981718000</ref>, o similmente, "''...la periodizzazione è la sequenza predeterminata di sessioni di allenamento e competizioni.''" (Nadori e Granek, 1989)<ref>Nadori L, Granek I. ''[http://books.google.it/books/about/Theoretical_and_Methodological_Basis_of.html?id=Q8-2HAAACAAJ&redir_esc=y Theoretical and methodological basis of training planning with special considerations within a microcycle]''. Lincoln, NE: National Strength and Conditioning Association (NSCA), 1989.</ref>. La ''periodizzazione'' è solitamente suddivisa in tre tipi di cicli:<ref>Sorace, LaFontaine. ''[http://journals.lww.com/acsm-healthfitness/Abstract/2005/03000/Resistance_Training_Muscle_Power__Design_Programs.5.aspx Resistance Training Muscle Power: Design Programs that Work!]''. ACSM Health & Fitness Journal, March/April 2005, pp. 6-12</ref><ref name="Frankel" />
*'''Microciclo (breve termine):''' dura indicativamente fino a 7 giorni.
*'''[[Mesociclo]] (medio termine):''' è un insieme di microcicli, e può variare da 2 settimane a un paio di mesi. Questo normalmente è orientato sullo sviluppo di una qualità specifica, e può essere ulteriormente classificato come ''preparazione'', ''competizione'', ''picco'', e ''fase di transizione''.
*'''Macrociclo (lungo termine):''' è l'insieme dei mesocicli e si riferisce al periodo di allenamento generale a lungo termine, rappresentando indicativamente un anno.
 
La scimmia lanosa dalla coda gialla (''[[Oreonax flavicauda]]''), che si credeva estinta, è stata rinvenuta nel parco e sembra essere [[endemismo|endemica]] della regione. La presenza di questa scimmia in pericolo di [[estinzione]] è stata decisiva per la decisione dell'UNESCO di considerare il parco un patrimonio dell'umanità.
La ''periodizzazione'' rappresenta la manipolazione programmata delle diverse variabili e parametri di allenamento (come carico, serie e ripetizioni) per massimizzare gli adattamenti indotti dall'allenamento, prevenire l'insorgenza di [[sindrome da sovrallenamento|''sindrome da sovrallenamento'' (OTS)]]<ref name="Buford">Buford et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18076234 A comparison of periodization models during nine weeks with equated volume and intensity for strength]''. J Strength Cond Res. 2007 Nov;21(4):1245-50.</ref> e prevenire gli infortuni<ref>Reynolds et al. ''Pectoralis major tears: Etiology and Prevention''. Chiro Sports Med. 1993;7:83-89.</ref><ref>Tudor O. Bompa. ''[http://books.google.it/books?id=A83NAAAACAAJ&dq=bompa+periodization+of+strength&hl=it&sa=X&ei=wrDVUcjtK8rQ7Aaeg4DoCg&ved=0CFQQ6AEwBA Periodization of Strength: The New Wave in Strength Training]''. Veritas Pub., 1993. ISBN 0969755708</ref>. Alcuni documenti recenti ne suggeriscono l'applicazione anche nei programmi di riabilitazione<ref name="Lorenz" /><ref>Jackson et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/20093971 The influence of periodized resistance training on recreationally active males with chronic nonspecific low back pain]''. J Strength Cond Res. 2011 Jan;25(1):242-51.</ref>. La ''periodizzazione'' fornisce numerose possibilità di impostazione e viene organizzata manipolando i diversi parametri di allenamento. Nonostante vengano solitamente citate solo intensità e volume, altre variabili potenzialmente manipolabili, in alcuni casi comunque connesse con i parametri citati, sono:<ref name="Manilal">K. P. Manilal. ''[http://books.google.it/books?id=PWlED-Ha6_EC&pg=PT98&dq=periodization+Matveyev&hl=it&sa=X&ei=OPjXUcGxO4qn4ASYrIDIDw&ved=0CFEQ6AEwBA Science of Strength Training]''. Pinnacle Technology, 2006. ISBN 1618205684</ref><ref name="Frankel" />
{{div col|cols=2}}
*numero o ''range'' di ripetizioni;
*ordine degli esercizi;
*numero di esercizi;
*numero di esercizi per gruppo muscolare;
*tipo di esercizi;
*numero di serie;
*[[Intensità (sport)|carichi (intensità)]];
*[[tempi di recupero]];
*[[speed of movement|tipi di contrazione (''speed of movement'')]];
*[[Frequenza (culturismo)|frequenza di allenamento]];
*raggiungimento o non raggiungimento del [[cedimento muscolare]];<ref>Willardson et al. ''[http://journals.lww.com/nsca-scj/Abstract/2010/06000/Training_to_Failure_and_Beyond_in_Mainstream.2.aspx Training to Failure and Beyond in Mainstream Resistance Exercise Programs]''. Strength & Conditioning Journal: June 2010 - Volume 32 - Issue 3 - pp 21-29</ref>
*stato nutrizionale;
{{div col end}}
Sebbene esistano alcune evidenze scientifiche contrarie sulla funzionalità della ''periodizzazione'' sul medio-breve termine (10-15 settimane)<ref name="Baker">Baker et al. ''[http://journals.lww.com/nsca-jscr/Abstract/1994/11000/Periodization__The_Effect_on_Strength_of.6.aspx Periodization: the effect on strength of manipulating volume and intensity]''. J Strength Cond Res. 1994;8:235-242.</ref><ref name="Schiotz">Schiotz et aL. ''[http://journals.lww.com/nsca-jscr/abstract/1998/08000/the_short_term_effects_of_periodized_and.9.aspx The short-term effects of periodized and constant-intensity training on body composition, strength, and performance]''. J Strength Cond Res. 1998;12:173-178.</ref><ref name="Herrick">Herrick AB, Stone WJ. ''[http://journals.lww.com/nsca-jscr/Abstract/1996/05000/The_Effects_of_Periodization_Versus_Progressive.2.aspx The Effects of Periodization Versus Progressive Resistance Exercise on Upper and Lower Body Strength in Women]''. J Strength Cond Res (1996) 10: 72-76</ref><ref name="Hoffman" />, il più delle volte essa si è dimostrata necessaria o superiore ai programmi non periodizzati per lo sviluppo della forza massimale<ref name="Buford" /><ref name="Fleck" /><ref name="Fleck1" /><ref>Kraemer et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/15064598 Fundamentals of resistance training: progression and exercise prescription]''. Med Sci Sports Exerc. 2004;36:697-688.</ref><ref>Pearson et al. ''[http://journals.lww.com/nsca-scj/Citation/2000/08000/The_National_Strength_and_Conditioning.8.aspx The National Strength and Conditioning Association’s basic guidelines for the resistance training of athletes]''. Strength Cond J. 2000;22:14-27.</ref><ref>Willoughby DS. ''[http://journals.lww.com/nsca-jscr/Abstract/1993/02000/The_Effects_of_Mesocycle_Length_Weight_Training.2.aspx The effects of mesocycle-length weight training programs involving periodization and partially equated volumes on upper and lower body strength]''. J Strength Cond Res. 1993;7:2-8.</ref>. In letteratura è stato ampiamente dimostrato che l'allenamento coi pesi periodizzato riesca a favorire un miglioramento dei risultati rispetto ai programmi non periodizzati<ref name="Rhea" /><ref name="Fleck1" /><ref name="Lorenz" /><ref>Kraemer et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11032216 Influence of resistance training volume and periodization on physiological and performance adaptations in collegiate women tennis players]''. Am J Sports Med. 2000 Sep-Oct;28(5):626-33.</ref><ref name="Marx">Marx et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11283441 Low-volume circuit versus high-volume periodized resistance training in women]''. Med Sci Sports Exerc. 2001 Apr;33(4):635-43.</ref>. Inoltre potrebbe essere necessario un periodo abbastanza lungo per ciò che la ''periodizzazione'' risulti superiore ad un programma non periodizzato, in quanto è possibile che tempi minori non dimostrino differenze significative tra i due metodi. Una potenziale limitazione degli studi in ambito di ''periodizzazione'' è la durata limitata dei test, che normalmente si estende solo fino a 15 settimane o meno, quando invece un macrociclo raggiungerebbe i 12 mesi.
 
Le altre specie del parco comprendono:
Fortemente radicata nella teoria Sindrome Generale di Adattamento (GAS) di Selye, la ''periodizzazione'' viene applicata per ottimizzare i principi di sovraccarico, secondo cui il sistema neuromuscolare si adatta ad un carico o uno ''stress'' inaspettato<ref>Poliquin C. ''Five steps to increasing the effectiveness of your strength training program''. NSCA J. 1988;10:34-39.</ref><ref name="ACSM">ACSM. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19204579 ACSM position stand: progression models in resistance training for healthy adults]''. Med Sci Sports Exerc. 2009;41(3):687-708.</ref>. Le principali variabili dell'allenamento coi pesi sono l'intensità, il volume e la frequenza; le interazioni di queste variabili determinano lo stimolo specifico<ref>Bagenhammer S, Hansson EE. ''[http://informahealthcare.com/doi/abs/10.1080/14038190701554277 Repeated sets or single sets of resistance training: a systematic review]''. Adv Physiother. 2007;9:154-160.</ref>. Per ciò che il sistema neuromuscolare si adatti al massimo carico di allenamento o allo ''stress'', sono necessarie le alterazioni del volume e dell'intensità. A causa delle richieste crescenti, il sistema neuromuscolare si adatta risultando in un aumenti delle prestazioni muscolari. Se viene permesso al sistema di adattarsi ai fattori di ''stress'' senza una concomitante variazione del sovraccarico, non sono necessari ulteriori adattamenti, ed il progresso nei risultato desiderati va in contro ad uno stallo<ref name="Rhea" /><ref name="Rhea1" />. Concettualmente, la ''periodizzazione'' contribuisce ad evitare questo problema perché il carico sul sistema neuromuscolare è in continua evoluzione. Inoltre, la ''periodizzazione'' può essere utile grazie all'aggiunta di variazioni negli allenamenti, evitando così di andare in contro alla svogliatezza a causa di programmi di allenamento monotoni o lo stallo nei progressi<ref name="Rhea" /><ref name="Rhea1" />, un evento riconosciuto come ''[[Sovrallenamento#Burnout|burnout]]''<ref>Meyers AW, Whelan JP. ''Systematic model for understanding psychosocial influences in overtraining''. In: Richard B. Kreider, Andrew C. Fry. ''[http://books.google.it/books?id=7ZniNzP__5sC&pg=PA329&dq=Overtraining+in+Sport.+Kreider&hl=it&sa=X&ei=70YeUd-aG4bKtAaj3oHQAQ&ved=0CC8Q6AEwAA Overtraining in Sport]''. Human Kinetics, 1998. ISBN 0880115637</ref>.
* ''[[Penelope montagnii]]''
* ''[[Alouatta seniculus]]''
* ''[[Ateles belzebuth]]'' (a rischio estinzione)
* [[Panthera onca|Giaguaro]]
* ''[[Sarcoramphus papa]]''
* ''[[Aotus trivirgatus]]''
* ''[[Crax salvini]]''
* [[Hippocamelus antisensis|Taruca]] (a rischio estinzione)
* ''[[Agouti tazcanowskii]]'' (a rischio estinzione)
* [[Netta erythrophthalma|Fistione australe]]
* [[Tremarctos ornatus|Orsi dagli occhiali]] (a rischio estinzione)
* [[Cathartes aura|Avvoltoi collorosso]]
* ''[[Cebus albifrons]] cuscinus''
* ''[[Amazona ochrocephala]]''
* ''[[Phacellodomus berlepschi]]'' (a rischio estinzione)
* ''[[Aulacorhynchus huallagae]]'' (a rischio estinzione)
 
== Flora ==
La maggior parte delle persone presenta una distribuzione delle fibre muscolari che consiste approssimativamente nel 50% a contrazione lenta e nel 50% a contrazione rapida<ref>Pierrynowski MR, Morrison JB. ''[http://www.sciencedirect.com/science/article/pii/0025556485900677 A physiological model for the evaluation of muscular forces in human locomotion: theoretical aspects]''. 1985, vol. 75, no1, pp. 69-101 (142 ref.)</ref><ref name="McArdle" />, anche se queste variano tra i soggetti, e anche all'interno del corpo del singolo individuo<ref name="McArdle">McArdle WD, Katch, FI, Katch VL. ''[http://books.google.it/books/about/Exercise_Physiology.html?id=SRptlOx7yj4C&redir_esc=y Exercise Physiology: Energy, Nutrition, and Human Performance]''. Lippincott Williams & Wilkins, 2007. ISBN 0781749905</ref>. Le caratteristiche fisiologiche e metaboliche delle fibre a contrazione lenta (tipo 1, adatte alla resistenza) e a contrazione rapida (tipo 2, adattate alla forza e all'esplosività), sono argomento comune in quasi tutti gli attuali testi di fisiologia dell'allenamento. Tuttavia, le spiegazioni fisiologiche per cui i programmi di ''periodizzazione'' funzionano così efficacemente stanno iniziando ad essere comprese dagli scienziati dell'esercizio solo negli ultimi anni. Una spiegazione accettata è che l'approccio di allenamento sistematico imposto dai programmi periodizzati fornisce un sovraccarico soddisfacente per specifici tipi di fibre muscolari permettendo ad altre fibre un recupero<ref>Kraemer et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/8744256 Strength and power training: physiological mechanisms of adaptation]''. Exerc Sport Sci Rev. 1996;24:363-97.</ref>. Di conseguenza, il recupero fisico viene compreso nella progettazione di un programma di allenamento periodizzato. I cicli che alternano fasi ad alto volume e a bassa intensità con fasi a basso volume e ad alta intensità producono un adeguato stimolo e allo stesso tempo un adeguato recupero per i diversi tipi di fibre muscolari, minimizzando la possibilità di sperimentare la terza fase del GAS, ovvero quella dell'esaurimento, e quindi del sovrallenamento<ref name="Overturf" />.
Ci sono 980 specie conosciute di piante nel parco, 13 delle quali sono endemiche, e 5000 considerando tutto il bacino del Rio Abiseo.
===Tipi di periodizzazione===
Esitono diversi metodi di ''periodizzazione''<ref>Allerheiligen WB. ''Speed development and plyometric training''. In: Baechle TR. ''Essentials of Strength Training and Conditioning''. Champaign, IL: Human Kinetics; 1994:314-344.</ref>, tuttavia, a causa delle differenze di sesso, tipo di corporatura, composizione corporea, percentuali di fibre muscolari, età, salute, livello di forma fisica e genetica, può essere problematico riconoscere l'esistenza di un programma di ''periodizzazione'' ideale per tutti<ref name="Overturf" />, considerando anche l'obiettivo specifico ricercato. Mentre la variazione di per sé gioca un ruolo importante nell'ottimizzazione dei miglioramenti correlati alle prestazioni, non tutti i programmi che includono una componente riguardante la variabilità forniscono risultati simili<ref name="Stone1">Stone et al. ''[http://journals.lww.com/nsca-scj/Citation/1999/06000/Periodization__Effects_of_Manipulating_Volume_and.14.aspx Periodization: Effects of manipulating volume and intensity. Part 2]''. Strength and Conditioning Journal, (1999). 21(3), 54-60.</ref>. In altre parole, la variazione casuale dei diversi parametri di allenamento senza un particolare criterio potrebbe non produrre i risultati desiderati, portando a credere che i programmi pianificati falliscano. Come sarà possibile verificare in seguito, la ricerca ha frequentemente paragonato diversi tipi di ''periodizzazione'' rilevando la superiorità di determinati modelli per alcuni scopi specifici. In questo senso si potrebbe presumere che per ogni obiettivo specifico esistano delle migliori forme di ''periodizzazione'', sebbene ciò debba essere ulteriormente verificato e accertato dalla ricerca a causa di molteplici fattori condizionanti che rendono queste conclusioni non ancora definitive. I modelli di ''periodizzazione'' si dividono essenzialmente in tre grandi categorie:
*'''Periodizzazione lineare o classica (LP):''' descrive una progressione da lavoro ad alto volume e bassa intensità verso un minore volume ed intensità crescente durante i vari cicli<ref name="Fleck" />.
*'''Periodizzazione non lineare o ondulata (NLP o UP):''' il volume e l'intensità di allenamento sono aumentate e diminuite su base regolare diversamente dal modello tradizionale<ref name="Frankel">Frankel CC, Kravitz L. ''[http://www.unm.edu/~lkravitz/Article%20folder/periodization.html Periodization]''. IDEA Personal Trainer, 11, 15, 17 (2000).</ref>.
*'''Periodizzazione lineare inversa (RLP):''' prevede un'inversione dei parametri rispetto alla versione classica, partendo dal basso volume ed alta intensità progredendo verso l'alto volume e la bassa intensità<ref name="Rhea1" />.
====Periodizzazione lineare o classica (LP)====
La ''periodizzazione lineare'' (LP, da ''linear periodization'') o ''periodizzazione classica'' si compone partendo inizialmente da un alto volume e una bassa intensità. L'allenamento in ''periodizzazione lineare'' progredisce attraverso mesocicli o fasi programmate in cui il volume diminuisce mentre aumenta l'intensità in maniera progressiva. Questo stile di allenamento, proprio per il fatto di iniziare con basse intensità e alti volumi, viene suddiviso in diverse fasi consecutive a partire da endurance, ipertrofia, forza, potenza, e fasi di transizione, sebbene non sempre vengano previste tutte le fasi proposte. Basato normalmente su un periodo di tempo di 12 mesi, il programma viene definito come macrociclo, mentre le altre due categorizzazioni sono il mesocliclo (3-4 mesi) e il microciclo (1-4 settimane). Ogni mesociclo è rivolto ad un unico obiettivo. Il primo mesociclo potrebbe essere quello di ''endurance'', durante il quale vengono previste basse intensità e alte ripetizioni, tra le 15-20, e l'obiettivo è quello di sviluppare la resistenza alla fatica. Segue il mesociclo di ''ipertrofia'', in cui si assiste ad un aumento dell'intensità correlato a riperizioni inferiori, attorno a 8-12, progettato per stimolare la crescita o il volume muscolare. Segue poi il mesociclo di forza che alza ulteriormente l'intensità abbassando le ripetizioni a 5-8. Infine il mesociclo di potenza, che mantiene alte intensità ma abbassa le ripetizioni a 1-5 ripetizioni. Per concludere, la fase di recupero o di scarico riduce il volume oppure impone un riposo totale. Questo tipo di ''periodizzazione'' è spesso definito come lo stile "classico" dell'allenamento periodizzato<ref name="Fleck" /><ref name="Lorenz" />, creato in origine dallo scienziato russo Leonid Matveyev negli anni cinquanta<ref name="Matveyev">Matveyev L. ''[http://books.google.it/books?id=WnifAAAACAAJ&dq=Matveyev+Fundamentals+of+Sports+Training&hl=it&sa=X&ei=3t_bUe58lNPhBIq_gHg&ved=0CEAQ6AEwAg Fundamentals of Sports Training]''. Moscow: Progress; 1981. ISBN 0-8285-2120-4</ref>, venne poi promosso da noti autori come Mike Stone<ref>Stone MH, O’Bryant HS. ''[http://books.google.it/books?id=kq1yPQAACAAJ&dq=Weight+Training:+A+Scientific+Approach&hl=it&sa=X&ei=H-DbUcrbDaal4gTGu4GADQ&ved=0CDQQ6AEwAA Weight Training: A Scientific Approach]''. Minneapolis, MN: Burgess; 1987. ISBN 0808769421</ref> e Tudor Bompa<ref>Bompa TO. ''[http://books.google.it/books?id=31kPGQAACAAJ&dq=Theory+and+Methodology+of+Training:+The+Key+to+Athletic+Performance&hl=it&sa=X&ei=l-DbUeOPJ8mm4ATdlYHYDQ&ved=0CDsQ6AEwAQ Theory and Methodology of Training: The Key to Athletic Performance]''. Kendall/Hunt Publishing Company, 1983. ISBN 0840340583.</ref>.
 
== Archeologia ==
====Periodizzazione non lineare o ondulata (NLP o UP)====
La ''periodizzazione non lineare'' (NLP, da ''non-linear periodization'') o ''periodizzazione ondulata'' (UP, da ''undulating periodization''), nota anche come metodo coniugato, è l'altro principale modello di ''periodizzazione'', e la sua elaborazione è dovuta al contributo di professionisti come lo scienziato russo Yuri Verkhoshansky e il coach canadese Charles Poliquin<ref name="Poliquin">Poliquin C. ''Five steps to increasing the effectiveness of your strength training program''. NSCA J. 1988;10:34-39.</ref>. Il termine ''periodizzazione non lineare'' sembra essere più usato rispetto rispetto a ''periodizzazione ondulata'', tuttavia sono entrambi molto comuni e vengono usati in maniera interscambiabile. Piuttosto che impostare una progressione lineare aumentando e riducendo progressivamente le variabili, la NLP/UP varia il volume e l'intensità di allenamento (assieme ad altre variabili) in brevi periodi di tempo, e questo può verificarsi da allenamento ad allenamento o di settimana in settimana. In altri termini, il volume e l'intensità di allenamento sono aumentati e diminuiti su base regolare<ref name="Fleck1" />, quindi si basa sul concetto che tali variabili vengono alterate con maggiore frequenza (giornaliera, settimanale, bisettimanale ecc) per consentire al sistema neuromuscolare più frequenti periodi di recupero, distinguendosi ampiamente dal metodo tradizionale in cui l'intensità aumenta e il volume diminuisce progressivamente con l'avanzare le mesociclo. Le fasi specifiche sono molto più brevi, fornendo più frequenti cambiamenti di stimolo che possono essere altamente favorevoli per i guadagni della forza<ref name="Poliquin" /> e dell'ipertrofia<ref name="Miranda" /><ref name="Simão" />. Diversamente dal tradizionale modello LP, la NLP/UP coniuga in un breve ciclo (anche nell'arco di una sola settimana) allenamenti volti allo sviluppo di due o più qualità che devono essere sviluppate, come ad esempio la potenza e l'ipertrofia. Esistono poi ulteriori sottocategorie di ''periodizzazione ondulata'': Kraemer e Fleck hanno ampliato il concetto di NLP includendo la ''periodizzazione non lineare pianificata'' (PNLP, ''planned non-linear periodization'') o ''flessibile'' (FNLP, ''flexible non-linear periodization'')<ref>Kraemer WJ, Fleck SJ. ''[http://books.google.it/books?id=cLz_mwWQXucC&dq=Optimizing+Strength+Training:+Designing+Non-linear+Periodization+Workouts&hl=it&source=gbs_navlinks_s Optimizing Strength Training: Designing Non-linear Periodization Workouts]''. Human Kinetics 1, 2007. ISBN 0736060685.</ref>, mentre altri ricercatori facevano una distinzione tra ''periodizzazione ondulata giornaliera'' (DUP, ''daily undulating periodization'') o ''ondulata settimanale'' (WUP, ''weekly undulating periodization'')<ref name="Buford" />.
*'''Periodizzazione non lineare giornaliera (DUP):''' permette di modificare le variabili su base giornaliera all'interno di un microciclo.
*'''Periodizzazione non lineare settimanale (WUP):''' permette di modificare le variabili su base settimanale (una, due, tre o più settimane) nel macrociclo.
*'''Periodizzazione non lineare pianificata (PNLP):''' segue schemi pre-programmati che verranno rispettati durante l'intero macrociclo.
*'''Periodizzazione non lineare flessibile (FNLP):''' consente di regolare la pianificazione senza una pre-programmazione a lungo termine, ma variando in base allo stato dell'atleta.
 
Il sito archeologico più famoso del parco e il [[Gran Pajáten]], rovine [[Chachapoya]] situate sulla cresta della collina vicino al confine della regione di San Martín. Vicino a queste si trova [[Los Pinchudos]] (scoperto da un abitante di un paese vicino, Pataz, nel 1965), una serie di pietre tombali. Buona parte del lavoro di scavo a Rio Abiseo è svolto dalla [[University of Colorado at Boulder|University of Colorado]].
====Periodizzazione lineare inversa (RLP)====
La ''periodizzazione lineare inversa'' (RLP, da ''reverse linear periodization''), è un modello meno comune in origine tastato in una ricerca condotta da Rhea et al. (2003)<ref name="Rhea1" />. Questo consiste essenzialmente nell'invertire i principi della ''periodizzazione lineare classica'' (LP). In questo modello, si parte con allenamenti ad alta intensità e basso volume, per poi ridurre gradualmente l'intensità aumentando il volume durante la progressione del programma nel mesociclo. Sebbene meno diffuso rispetto alla ''periodizzazione lineare classica'', proprio lo studio che per primo la sperimentò ne dimostrò una maggiore efficacia per migliorare la prestazione di ''endurance muscolare locale'' rispetto alla ''lineare classica'' o a quella ''ondulata''<ref name="Rhea1">Rhea et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/12580661 A comparison of linear and daily undulating periodized programs with equated volume and intensity for local muscular endurance]''. J Strength Cond Res. 2003 Feb;17(1):82-7.</ref>, mentre ha dimostrato di favorire uno sviluppo inferiore della forza e del miglioramento della composizione corporea<ref name="Prestes" />.
====Periodizzazione in overreaching====
La ''periodizzazione in overreaching'' è una forma poco conosciuta di ''periodizzazione'' descritta da Stone et al. (1999)<ref name="Stone">Stone et al. ''[http://journals.lww.com/nsca-scj/Citation/1999/04000/Periodization__Effects_Of_Manipulating_Volume_And.19.aspx Periodization: Effects of manipulating volume and intensity. Part 1]''. Strength and Conditioning Journal, 1999. 21(3), 54-60.</ref>. Più che un modello di ''periodizzazione'', si tratta di una particolare fase a breve termine che non condiziona il modello di per sé, ma che prevede semplicemente un ''overreaching pianificato'' al suo interno. Per tanto questa modalità potrebbe ipoteticamente essere introdotta all'interno dei tre modelli sopra descritti. Questa consiste nell'organizzare periodicamente una fase a breve termine, della durata di 1 o 2 settimane, in cui vengono aumentati sensibilimente il volume o l'intensità, per poi tornare al normale programma di allenamento<ref name="Stone" /><ref name="Fry" /><ref>Kraemer et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/16483870 The effects of amino acid supplementation on hormonal responses to resistance training overreaching]''. Metabolism. 2006 Mar;55(3):282-91.</ref>. Questo potrebbe rappresentare l'esasperazione di una variabile che in quel dato periodo risulta già enfatizzata. Questo modello è usato principalmente da atleti esperti, che più possono beneficiare di un periodo di ''overreaching'' pianificato<ref name="Frankel" />.
 
===La ricerca=Altri progetti ==
{{interprogetto}}
La ricerca nel campo della ''periodizzazione'' si è concentrata principalmente sulla variazione del volume (ripetizioni totali per allenamento o ripetizioni totali x massa sollevata) e dell'intensità (% 1RM) di allenamento. Anche se i meccanismi fisiologici di base che spiegano le differenze tra i programmi periodizzati e non periodizzati deve essere ancora pienamente approfondita e chiarita<ref name="Fleck1" />, gli effetti sugli adattamenti neurali e evitare il sovrallenamento sono stati suggeriti più volte come possibili fattori influenti<ref name="Stone" /><ref name="Stone1" /><ref name="Fleck1" />.
 
== Collegamenti esterni ==
La maggior parte degli studi comparativi in cui veniva stabilita la differenza tra i programmi periodizzati e non, ha dimostrato da tempo la superiorità dei programmi periodizzati su quelli non periodizzati in termini di maggiori guadagni della forza, miglioramenti della composizione corporea e delle abilità motorie<ref name="Fleck1" />. In queste indagini, i programmi sono stati valutati in base alle variazioni nella forza e potenza, come il massimale (1-RM) su panca e squat, la potenza nel salto verticale e in altezza, e gli ''sprint'' su cicloergometro. Gli studi possono variare nella durata da 7 a 24 settimane. Normalmente questi studi dimostrano che, anche nel corso di un periodo relativamente breve di tempo (la durata di un mesociclo), possono essere ottenuti miglioramenti significativamente maggiori tramite la variazione sistematica del volume e dell'intensità rispetto ai programmi non periodizzati con serie e ripetizioni costanti (ovvero le classiche 3 serie da 10 ripetizioni). In due studi separati, i gruppi testarono un programma basato su monoserie a cedimento confrontandolo con un gruppo che sperimentava l'allenamento periodizzato. Entrambi i metodi hanno comportato miglioramenti in misure di forza e di potenza nel periodo di allenamento. Tuttavia, il gruppo periodizzato dimostrò incrementi significativamente maggiori rispetto al gruppo monoserie<ref name="Fleck1" />. Un punto che può essere discusso nell'interpretazione di questi risultati è la maggiore quantità di volume di allenamento (ripetizioni, serie e carico totale sollevato) nei programmi periodizzati, che può spiegare le differenze nei guadagni delle prestazioni tra i due gruppi. Ad ogni modo questi risultati possono fornire una delle tante prove scientifiche a sostegno dell'uso dei programmi periodizzati e basati su serie multiple, che continua ad essere oggetto di dibattito tra i professionisti del fitness. Per approfondire l'effetto dell'influenza del volume di allenamento totale, programmi lineari a serie multiple (ripetizioni e serie costanti) sono stati confrontati con i programmi periodizzati classici (diminuzione del volume e aumento dell'intensità nel tempo). Nella maggior parte dei casi, i programmi basati sulla ''periodizzazione'' consentirono di ottenere miglioramenti significativamente maggiori in termini di performance<ref name="Stone" /><ref name="Stone1" /><ref name="Fleck1" />. Pertanto, esistono abbastanza prove scientifiche per sostenere un'appropriata manipolazione del volume e dell'intensità.
* {{cita web|http://whc.unesco.org/en/list/548/|Scheda UNESCO}}
* {{cita web | 1 = http://anthro.colstate.edu/Pajaten.htm | 2 = Bibliografia delle ricerche effettuate nel parco | accesso = 27 novembre 2007 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20080719143255/http://anthro.colstate.edu/Pajaten.htm | dataarchivio = 19 luglio 2008 | urlmorto = sì }}
 
{{Patrimoni Unesco|Perù}}
===Conclusioni e considerazioni pratiche===
Il principio della ''periodizzazione'', quindi la periodica e regolare variazione pianificata degli stimoli e dei parametri di allenamento, è stato da tempo riconosciuto come un metodo superiore ai programmi non periodizzati o casuali per lo sviluppo dei guadagni in termini di prestazioni, adattamenti, sviluppo della massa muscolare e un generale miglioramento della composizione corporea. Questa realtà, originata dagli anni cinquanta e accettata definitivamente dal mondo scientifico e sportivo a partire dagli anni settanta, è oggi applicata con criterio da preparatori atletici, allenatori, [[personal trainer]] e atleti.
 
Ridurre il volume di allenamento prima della gara, programmare periodi di riposo attivo, e introdurre periodi rivolti agli allenamenti di potenza e di forza per stimolare l'attivazione di diversi [[sistemi energetici]], sono tutte variazioni mirate a sfruttare la Sindrome Generale di Adattamento (GAS). Nelle linee guida per il miglioramento delle prestazioni esistono ulteriori variabili qualitative come la motivazione, l'adesione ed il consenso nell'affrontare un piano di allenamento, fattori che non possono essere sottovalutati come determinanti per il successo di qualsiasi programma. Per esempio, Stone et al. (1999) sostiene che il livello di non adesione ad un programma senza variazioni è attribuibile alla monotonia e la noia tipiche di questo tipo di approccio<ref name="Stone" />. Possono esistere quindi fattori psicologici che influenzano ulteriormente la qualità e la quantità del lavoro svolto durante l'allenamento. Anche se la ricerca in ambito di ''periodizzazione'' si concentra sull'effetto della variazione del volume e dell'intensità, dovrebbe essere chiaro che queste non sono le uniche variabili che determinano gli adattamenti indotti dall'allenamento. Oltre ad offrire stimoli ed adattamenti differenti e complementari, che si concretizzano in una generale maggiore efficacia dei programmi nel lungo termine, la ''periodizzazione'' offre anche vantaggi psicologici legati alla motivazione e all'adesione a svolgere gli allenamenti.
 
===Paragone tra modelli di periodizzazione: la ricerca===
I diversi modelli di ''periodizzazione'' sono stati spesso comparati per stabilire quali potessero rivelarsi più produttivi per lo sviluppo degli adattamenti, della prestazione del miglioramento della composizione corporea o dei guadagni muscolari.
 
Baker et al.(1994)<ref name="Baker"/> confrontarono l'efficacia di 3 modelli di organizzazione, ovvero 2 modelli di ''periodizzazione'' (lineare e non lineare) e un programma non periodizzato, sulla forza massimale e sul salto verticale in 22 uomini allenati eseguendo un programma di allenamento di 12 settimane per 3 giorni a settimana. In un ciclo di allenamento di breve durata, la ''periodizzazione lineare'' provocò gli stessi guadagni di quella ondulata. Inoltre, i meccanismi che contribuirono allo sviluppo di forza e potenza erano diversi. I miglioramenti nella forza massimale non necessariamente equivalgono ai miglioramenti nelle attività di potenza come il salto, evidenziando chiaramente la specificità dell'allenamento<ref>Baker D. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11710405 A series of studies on the training of high-intensity muscle power and rugby league football player]''. J Strength Cond Res. 2001;15:198-209.</ref>.
 
Rhea et al. (2002)<ref name="Rhea2">Rhea et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/11991778 A comparison of linear and daily undulating periodized programs with equated volume and intensity for strength]''. J Strength Cond Res. 2002;16:250-255.</ref> paragonarono gli effetti della ''periodizzazione lineare'' o ''ondulata'' sullo sviluppo della forza. L'allenamento includeva 3 serie di panca e leg press, 3 giorni a settimana per 12 settimane. Il gruppo lineare variò l'intensità alle settimane 4 e 8, mentre il gruppo ondulato lo variava su base giornaliera (lunedi, mercoledì e venerdì). Entrambi i gruppi svilupparono una forza maggiore, ma il gruppo ondulato ottenne miglioramenti maggiori.
 
L'anno successivo, la stessa equipe fronteggiata da Rhea et al. (2003)<ref name="Rhea1" /> confrontò la ''periodizzazione'' lineare, ondulata, e lineare inversa, per verificare le differenze nello sviluppo della resistenza muscolare locale. I 3 modelli presentavano un volume e un'intensità equiparate. I partecipanti eseguirono 3 serie di leg extension 2 giorni a settimana. Il gruppo lineare eseguì serie da 25 RM, 20 RM, e 15 RM, cambiando ogni 5 settimane. Il gruppo lineare inverso progredì esattamente in ordine inverso. Il gruppo ondulato cambiò variabili ad ogni allenamento: 25 RM, 20 RM, e 15 RM, ripetuti per le 15 settimane. Tutti e 3 i modelli aumentarono la resistenza muscolare locale, ma il gruppo lineare inverso dimostrò miglioramenti rispetto agli altri.
 
Buford et al. (2007)<ref name="Buford" /> confrontarono dei modelli di ''periodizzazione'' nel corso di un programma di allenamento di 9 settimane con un volume equiparato e intensità per forza. Essi confrontarono la ''periodizzazione lineare'', l' ''ondulata giornaliera'', e l' ''ondulata settimanale''. Il programma di allenamento per ciascun gruppo durò di 9 settimane, con una frequenza di 3 volte a settimana. Gli atleti sono stati testati a 4 settimane per regolare il loro 1-RM. Cinque settimane dopo, sono stati testati nuovamente per confrontare i risultati. Anche se tutti e 3 i gruppi hanno migliorato forza, non venne rilevata alcuna differenza significativa tra i gruppi.
 
Kok et al. (2009)<ref name="Kok">Kok et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19657289 Enhancing muscular qualities in untrained women: linear versus undulating periodization]''. Med Sci Sports Exerc. 2009 Sep;41(9):1797-807.</ref> compararono i modelli di periodizzazione lineare e ondulata sui guadagni della forza su donne non allenate. Venti donne vennero sottoposte ad un periodo di condizionamento di 3 settimane per stabilire il 1-RM sullo squat e sulla panca piana prima di venire assegnate in maniera casuale nei gruppi di periodizzazione lineare e ondulato per 9 settimane, allenandosi 3 volte a settimana. Prima dell'inizio, e durante il programma, ogni 3 settimane, vennero misurate la forza massima, la potenza, la massa corporea, la circonferenza degli arti e la sezione trasversale del muscolo. Entrambi i gruppi migliorarono la forza e la potenza, la circonferenza degli arti. Anche la sezione trasversale (ipertrofia) aumentò in entrambi i gruppi. Il confronto tra le periodizzazione lineare e ondulata con volume e intensità pareggiati suggerì che entrambi i programmi erano egualmente effiaci per migliorare la forza e la potenza in donne attive ma non allenate.
 
Hoffman et al. (2009)<ref name="Hoffman">Hoffman et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19130636 Comparison between different off-season resistance training programs in Division III American college football players]''. J Strength Cond Res. 2009;23;11-19.</ref> confrontarono i modelli di ''periodizzazione'' su giocatori di [[football americano]], tra cui un gruppo non periodizzato, un gruppo in ''periodizzazione lineare'', e un gruppo in ''periodizzazione ondulata pianificata''. Tutti gli atleti parteciparono ad un programma di condizionamento fuori stagione di 15 settimane. Non venne rilevata alcuna differenza significativa nella forza e potenza tra i gruppi.
 
Prestes et al. (2009)<ref name="Prestes">Prestes et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19057409 Comparison of linear and reverse linear periodization effects on maximal strength and body composition]''. J Strength Cond Res. 2009;23:266-274.</ref> compararono la ''periodizzazione lineare'' con la ''lineare inversa'' per determinare gli effetti sulla forza massimale e sulla composizione corporea in donne allenate usando carichi tra le 4 e le 12 RM. Questo studio fu il primo ad esaminare intensità così elevate. Gli atleti si allenarono per 12 settimane con ognuno di questi modelli di periodizzazione. Il gruppo lineare aumentò il carico ogni 1-4 settimane, riducendo il volume. Quindi, ogni settimana l'intensità aumentava per il gruppo lineare e diminuiva nel gruppo lineare inverso. Il recupero venne attuato diminuendo il carico a 12 RM al 4°, 8°, e 12ª settimana, nonché diminuendo la loro frequenza da 3 a 2 sessioni a settimana. Sia la ''periodizzazione lineare'' che ''lineare inversa'' favorirono un aumento della forza massimale per la parte superiore e inferiore del corpo. Tuttavia la ''periodizzazione lineare'' favorì una maggiore forza massima rispetto a quella inversa. Il gruppo lineare dimostrò miglioramenti della composizione corporea, riducendo il grasso corporeo e aumentando la massa magra, cosa che non venne osservata nel gruppo inverso. In questo studio venne quindi dimostrato che, rispetto alla ''periodizzazione lineare inversa'', quella classica porta ad effetti più positivi sulla composizione corporea e sulla forza massima quando l'intensità è compresa tra 4 e 14 RM.
 
In un altro studio di Prestes et al. (2009)<ref>Prestes et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/19910831 Comparison between linear and daily undulating periodized resistance training to increase strength]''. J Strength Cond Res. 2009 Dec;23(9):2437-42.</ref> venne confrontata la periodizzazione lineare con i modello ondulato giornaliero per verificare le differenze nella composizione corporea e nella forza massima in un programma di 12 settimane. Quaranta uomini giovani (età media 21 anni) con u minimo di 1 anno di esperienza con i pesi vennero distribuiti nei due gruppi. Al termine del periodo venne osservato che la peridoizzazione ondulata giornaliera produceva un maggiore guadagno di forza massima rispetto al modello lineare in soggetti allenati.
 
Negli studi di Prestes è necessario fare una segnalazione relativa ad una controversia sulle definizioni dei modelli di ''periodizzazione''. Ciò in quanto nelle ricerche in questione le variazioni di intensità e volume avvenivano su base settimanale, rientrando più facilmente nel modello ''ondulato settimanale'' piuttosto che in quello ''lineare classico''. Nella ''periodizzazione lineare'' classica, le variazioni di volume e intensità non sono così frequenti, e variano nell'arco dei mesocicli e non dei microcicli, quindi si potrebbe concludere che i modelli presentati nelle ricerche di Prestes facciano più correttamente riferimento alla ''periodizzazione ondulata settimanale'' con progressione lineare.
 
Jimenez e Paz (2011)<ref>A Jimenez, JDE Paz. ''[http://journals.lww.com/nsca-jscr/Abstract/2011/03001/Short_Term_Effects_of_Two_Resistance_Training.29.aspx Short-Term Effects of Two Resistance Training Periodization Models (Linear Vs Undulating) on Strength and Power of the Lower-Body in a Group of Elderly Men]''. J Strength Cond Res. 2011 March; Volume 25 - Issue</ref> analizzarono gli effetti del modello lineare e ondulato sulla forza muscolare della parte inferiore del corpo su soggetti anziani. Un gruppo di anziani fisicamente attivi ma non allenati coi pesi venne diviso in tre gruppi, tra cui uno in ''periodizzazione lineare'', uno ondulata e uno di controllo. I soggetti dei gruppi periodizzati, di età non superiore ai 65 anni, parteciparono ad un programma di allenamento coi pesi di 12 settimane svolgendo 2 sessioni a settimana. Al termine del periodo di studio, vennero rilevati simili valori nello sviluppo della forza e della potenza tra i due gruppi diversamente dal gruppo di controllo. I risultati suggerirono che i modelli periodizzati sono efficaci per migliorare la forza e la potenza nella popolazione anziana. Tuttavia, il fatto che vennero ottenuti risultati simili tra i gruppi fece concludere che fossero necessarie più ricerche. Il fatto che lo studio fosse stato rivolto alla popolazione anziana per altro può non rappresentare una condizione di valutazione ideale per gli atleti o per i soggetti giovani dediti all'esercizio coi pesi.
 
Miranda et al. (2011)<ref name="Miranda">Miranda et al. ''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/21499134 Effects of linear vs. daily undulatory periodized resistance training on maximal and submaximal strength gains]''. J Strength Cond Res. 2011 Jul;25(7):1824-30.</ref> paragonarono la ''periodizzazione lineare'' e quella ''ondulata giornaliera'' testando carichi corrispondenti a 1-RM e 8-RM. Venti soggetti allenati vennero assegnati in uno dei due gruppi in maniera casuale. Dopo 12 settimane, i guadagni di forza risultarono simili, ma il gruppo che seguiva il modello ondulato giornaliero ottenne una maggiore risposta all'ipertrofia in tutti i gruppi muscolari allenati.
 
Simão et al. (2012)<ref name="Simão">Simão et al.''[http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/22516910 Comparison between nonlinear and linear periodized resistance training: hypertrophic and strength effects]''. J Strength Cond Res. 2012 May;26(5):1389-95.</ref> paragonarono gli effetti della ''periodizzazione lineare'' e ''ondulata'' sull'ipertrofia muscolare e sulla forza. Trenta uomini allenati vennero distribuiti in 3 gruppi, lineare, ondulato e di controllo. Il programma ondulato variava l'allenamento bisettimanalmente durante le settimane 1-6, e su base giornaliera durante le settimane 7-12. Il programma lineare seguiva un modello in cui l'intensità e il volume variavano ogni 4 settimane. Entrambi i modelli di ''periodizzazione'' favorirono un aumento della forza e dell'ipertrofia muscolare, ma il modello ondulato favorì maggiori miglioramenti rispetto a quello lineare.
 
Spineti et al. (2013)<ref name="Spineti">Spineti et al. ''[http://www.scielo.br/scielo.php?pid=S1517-86922013000400011&script=sci_arttext&tlng=en Comparison Between Different Periodization Models On Muscular Strength And Thickness In A Muscle Group Increasing Sequence]''. Rev Bras Med Esporte. 2013; 19(4).</ref> paragonarono gli effetti dei modelli di periodizzazione ondulata (giornaliera) o lineare sullo sviluppo della forza e dell'ipertrofia su 4 esercizi: ''curl per bicipiti'', ''estensioni per tricipiti'', ''lat machine'' e ''panca piana''. Ventinove uomini allenati con i pesi vennero divisi a random in 3 gruppi: gruppo ondulato, lineare, e di controllo (non si allenava). Gli scienziati misurarono le differenze nelle prestazioni di forza massima, forza isometrica e volume muscolare prima e dopo le 12 settimane di studio. I soggetti che seguivano il modello ondulato variavano il volume e l'intensità su base giornaliera, mentre quelli del modello lineare li variavano ogni 4 settimane. I risultati dello studio indicarono che il gruppo ondulato ottenne maggiore forza sul curl per bicipiti e sulle estensioni per tricipiti, e una maggiore ipertrofia dei bicipiti e tricipiti. Ma non vennero osservate differenze significative nella panca piana e nella lat machine, le quali venivano svolte nell'ultima parte della sessione. I ricercatori conclusero che entrambi i modelli di periodizzazione fossero efficienti per migliorare i guadagni di forza e di ipertrofia. Tuttavia, la periodizzazione ondulata promuoveva maggiori guadagni di forza e ipertrofia rispetto alla lineare per gli esercizi che venivano svolti all'inizio della sessione.
====Conclusioni====
Sulla base dei risultati forniti dalle ricerche in cui sono state paragonate diverse forme di periodizzazione, emergono dei risultati in alcuni casi contrastanti. Ciò può essere dovuto alle numerose variabili, alle specialità degli atleti, al grado di allenamento dei soggetti, al sesso, alle modalità di ''periodizzazione'' specifiche, ai carichi e ai volumi specifici, alla frequenza, alla durata dei cicli, alla durata degli studi e in generale a diversi disegni di studio. Come già accennato, potrebbe dover trascorrere un periodo adeguatamente lungo per ciò che la ''periodizzazione'' risulti superiore ad un programma non periodizzato. Ciò potrebbe significare che anche paragonando due o più modelli di ''periodizzazione'' nell'arco di periodi di tempo relativamente brevi (come 12-15 settimane), i risultati non risultino necessariamente attendibili. Nelle ricerche in cui non sono state rilevate differenze tra modelli di ''periodizzazione'' nei guadagni e nei progressi fisici, il periodo in cui si estendevano questi studi non superava le 12 settimane, e questo potrebbe sollevare qualche dubbio sul fatto che tali conclusioni possano risultare valide anche a lungo termine. Tuttavia, normalmente le analisi sui programmi periodizzati raggiungono periodi di 15 settimane al massimo. Ciò che comunque può essere notato, è che diverse forme di ''periodizzazione'' possono potenzialmente fornire dei guadagni diversi verso un maggiore sviluppo di diverse qualità muscolari.
 
Le due forme di ''periodizzazione'' più comuni, cioè la lineare e l'ondulata, in alcuni casi hanno provocato miglioramenti della forza simili<ref name="Baker"/><ref name="Buford" /><ref name="Hoffman" /><ref name="Miranda"/><ref name="Kok" />, mentre altre volte il modello ondulato si è rivelato superiore al lineare per questo scopo<ref name="Rhea2" /><ref name="Simão" /><ref name="Prestes" /><ref name="Spineti" />. Anche per quanto riguarda la potenza, i modelli lineare e ondulato non hanno dato risultati significativamente differenti<ref name="Hoffman" /><ref name="Kok" />. In termini di endurance muscolare locale, la ''periodizzazione lineare inversa'' sembra aver favorito tra tutte risultati superiori alla ''lineare classica'' e all'ondulata<ref name="Rhea1" />. In termini di miglioramento della composizione corporea (guadagno massa magra e riduzione massa grassa) la ''periodizzazione ondulata'' (settimanale) si è presentata superiore alla ''periodizzazione ondulata'' inversa (settimanale)<ref name="Prestes" />. Per concludere, l'ipertrofia muscolare sembra aver risposto meglio al programma periodizzato ondulato rispetto a quello lineare<ref name="Miranda"/><ref name="Simão" />, altre voltre i due programmi hanno fornito risultati simili<ref name="Kok" />, ma il lineare ha provocato risultati superiori al lineare inverso<ref name="Prestes" />. Come può essere notato, alcuni risultati sono controversi, lasciando intendere che queste constatazioni non siano necessariamente definitive. Ad esempio, analisi recenti hanno mostrato che la periodizzazione ondulata giornaliera possa essere superiore alla periodizzazione lineare per lo sviluppo di forza e ipertrofia solo nei primi esercizi svolti nelle sessioni<ref name="Spineti" />. Tuttavia questi dati possono contribuire a delineare uno scenario più chiaro e preciso sulle potenziali utilità dei diversi metodi di ''periodizzazione'' esistenti, al fine di poter selezionare la modalità teoricamente più idonea per lo sviluppo di una determinata qualità o adattamento muscolare.
 
In sintesi:
*'''Forza massimale:''' per un maggiore sviluppo della forza, sembra che il modello ondulato sia simile o superiore al modello lineare, che a sua volta è superiore al lineare inverso.
*'''Potenza muscolare:''' per la potenza muscolare, sembra che i modelli lineare e ondulato siano altrettanto efficaci.
*'''Endurance muscolare:''' per un maggiore sviluppo dell'endurance muscolare, sembra che il modello lineare inverso sia superiore al lineare classico e all'ondulato.
*'''Ipertrofia/massa magra/composizione corporea:''' per i maggiori guadagni di ipertrofia, guadagni di massa magra e miglioramenti della composizione corporea, pare che il programma ondulato sia superiore a quello lineare, anche se non in tutti casi, e sua volta il lineare è superiore al lineare inverso.
 
==Esempi di periodizzazione==
===Linee guida parametri per obiettivo specifico<ref name="Frankel" />===
{{MultiCol}}
'''Variabili:'''
*Serie:
*Ripetizioni:
*Settimane:
{{ColBreak}}
'''Ipertrofia:'''
*1-5
*9-12
*2-3
{{ColBreak}}
'''Forza/Ipertrofia:'''
*1-5
*6-8
*2-3
{{ColBreak}}
'''Forza:'''
*1-5
*1-5
*2-3
{{ColBreak}}
'''Transizione:'''
*1-2
*13-20
*1-2
{{EndMultiCol}}
<small>*nell'esempio non sono riportati i modelli per l'endurance e la potenza, modalità solitamente incluse in un programma periodizzato.</small>
===Comparazione tra 3 modelli di periodizzazione===
{{MultiCol}}
'''Settimane:'''
*Lineare (LP):
*Non lineare (NLP):*
*Inversa (RLP):
{{ColBreak}}
'''1-3 settimane:'''
*3 × 10 RM
*3 × 10 RM
*8 × 1 RM
{{ColBreak}}
'''4-6 settimane:'''
*4 × 6 RM
*4 × 6 RM
*6 × 2 RM
{{ColBreak}}
'''7-9 settimane:'''
*5 × 3 RM
*3 × 8 RM
*5 × 3 RM
{{ColBreak}}
'''10-12 settimane:'''
*6 × 2 RM
*4 × 3 RM
*4 × 6 RM
{{ColBreak}}
'''13-15 settimane:'''
*8 × 1 RM
*4 × 5 RM
*3 × 10 RM
{{EndMultiCol}}
 
<small>*si tratta più precisamente del modello di Periodizzazione non lineare settimanale (WUP) con variazione trisettimanale.</small>
 
===Modello di periodizzazione classica<ref name="Bompa" />===
{{MultiCol}}
'''Mesociclo:'''
*Ipertrofia
*Forza
*Forza/Potenza
*Picco
{{ColBreak}}
'''Serie (volume):'''
*3-5
*3-5
*3-5
*3-5
{{ColBreak}}
'''Ripetizioni:'''
*8-12
*6-8
*4-6
*2-4
{{ColBreak}}
'''% 1-RM (intensità):'''
*60-75% (10-20-RM)
*80-85% (6-8-RM)
*85-90% (2-6-RM)
*>90% (1-4 RM)
{{EndMultiCol}}
 
===Modello di periodizzazione ondulata giornaliera<ref name="Bompa" />===
{{MultiCol}}
'''Microciclo:'''
*Giorno A: Ipertrofia
*Giorno B: Forza
*Giorno C: Endurance
{{ColBreak}}
'''Serie:'''
*3-4
*4-5
*3-4
{{ColBreak}}
'''Ripetizioni massime (RM):'''
*8-10 RM
*3-5 RM
*12-15 RM
{{ColBreak}}
'''Tempi di recupero:'''
*2 min.
*3-4 min.
*1 min.
{{EndMultiCol}}
 
===Modello di periodizzazione ondulata giornaliera sul medio termine<ref name="Overturf" />===
{{MultiCol}}
'''Settimana 1:'''
 
*'''All. A:''' 2-4 serie × 3-5 rip.
*'''All. B:''' 2-4 serie × 8-10 rip.
*'''All. A:''' 2-4 serie × 12-15 rip.
{{ColBreak}}
'''Settimana 2:'''
 
*'''All. B:''' 2-4 serie × 12-15 rip.
*'''All. A:''' 2-4 serie × 8-10 rip.
*'''All. B:''' 2-4 serie × 3-5 rip.
{{ColBreak}}
'''Settimana 3:'''
 
*'''All. A:''' 2-4 serie × 3-5 rip.
*'''All. B:''' 2-4 serie × 12-15 rip.
*'''All. A:''' 2-4 serie × 8-10 rip.
{{ColBreak}}
'''Settimana 4:'''
 
*'''All. B:''' 2-4 serie × 8-10 rip.
*'''All. A:''' 2-4 serie × 12-15 rip.
*'''All. B:''' 2-4 serie × 3-5 rip.
{{EndMultiCol}}
 
===Modello di periodizzazione ondulata giornaliera sul lungo termine<ref name="Lorenz" />===
{{MultiCol}}
'''Settimane 4-8:'''
*'''Lunedi:''' Endurance
*'''Mercoledì:''' Ipertrofia
*'''Venerdì:''' Forza
<small>*enfasi sull'endurance muscolare.</small>
{{ColBreak}}
'''Settimane 8-12:'''
*'''Lunedi:''' Ipertrofia
*'''Mercoledì:''' Forza
*'''Venerdì:''' Ipertrofia
<small>*enfasi sull'ipertrofia muscolare.</small>
{{ColBreak}}
'''Settimane 12-16:'''
*'''Lunedi:''' Forza
*'''Mercoledì:''' Endurance
*'''Venerdì:''' Forza
<small>*enfasi sulla forza per la transizione alla potenza.</small>
{{ColBreak}}
'''Settimane 16-20:'''
*'''Lunedi:''' Forza
*'''Mercoledì:''' Potenza
*'''Venerdì:''' Forza
<small>*inizio transizione alla potenza.</small>
{{ColBreak}}
'''Settimane 20-24:'''
*'''Lunedi:''' Potenza
*'''Mercoledì:''' Forza/Ipertrofia
*'''Venerdì:''' Potenza
<small>*continuazione fasi di forza e potenza.</small>
{{EndMultiCol}}
 
===Modello di periodizzazione lineare sul lungo termine<ref name="Lorenz" />===
{{MultiCol}}
'''Settimane 4-8: Endurance'''
*3 serie × 15-20 RM
*Totale serie: 42
*Recuperi: 30-45 sec.
{{ColBreak}}
'''Settimane 8-12: Ipertrofia'''
*3-4 serie × 10-12 RM
*Totale serie: 28-32
*Recuperi: 45-60 sec.
{{ColBreak}}
'''Settimane 12-16: Forza'''
*3-4 serie × 6-10 RM
*Totale serie: 22-27
*Recuperi: 2-3 min.
{{ColBreak}}
'''Settimane 16-24: Potenza'''
*3 serie × 3-5 RM
*Totale serie: 21
*Recuperi: 3-5 min.
{{EndMultiCol}}
 
==Voci correlate==
{{div col|cols=2}}
*[[Resistance training]]
*[[Bodybuilding]]
*[[Weightlifting]]
*[[Powerlifting]]
*[[Sovraccarico progressivo]]
*[[Specificità (sport)|Specificità]]
*[[Sovrallenamento]]
*[[Deallenamento]]
*[[Indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata|Indolenzimento muscolare a insorgenza ritardata (DOMS)]]
*[[Stress]]
*[[Supercompensazione]]
*[[Muscolo scheletrico]]
*[[Tessuto muscolare]]
*[[Fibra muscolare|Fibra muscolare (miocita)]]
*[[Trigliceridi intramuscolari|Trigliceridi intramuscolari (IMTG)]]
*[[fibra muscolare rossa|Fibra muscolare rossa (o di tipo I)]]
*[[fibra muscolare intermedia|Fibra muscolare intermedia (o di tipo IIa)]]
*[[fibra muscolare bianca|Fibra muscolare bianca (o di tipo IIb)]]
*[[Sistema aerobico]]
*[[Sistema anaerobico lattacido]]
*[[Sistema anaerobico alattacido]]
*[[Consumo di ossigeno in eccesso post-allenamento|Consumo di ossigeno in eccesso post-allenamento (EPOC)]]
*[[Ormoni]]
*[[Resistance training]]
*[[Fitness (sport)|Fitness]]
*[[Culturismo]]
*[[Personal trainer]]
*[[Medicina dello sport]]
{{div col end}}
 
== Note ==
{{references|2}}
== Bibliografia ==
*Matveyev L. ''[http://books.google.it/books?id=WnifAAAACAAJ&dq=Matveyev+Fundamentals+of+Sports+Training&hl=it&sa=X&ei=3t_bUe58lNPhBIq_gHg&ved=0CEAQ6AEwAg Fundamentals of Sports Training]''. Moscow: Progress; 1981. ISBN 0-8285-2120-4
*Bompa TO. ''[http://books.google.it/books?id=31kPGQAACAAJ&dq=Theory+and+Methodology+of+Training:+The+Key+to+Athletic+Performance&hl=it&sa=X&ei=l-DbUeOPJ8mm4ATdlYHYDQ&ved=0CDsQ6AEwAQ Theory and Methodology of Training: The Key to Athletic Performance]''. Kendall/Hunt Publishing Company, 1983. ISBN 0840340583.
*Selye H. ''[http://books.google.it/books/about/The_stress_of_life.html?id=hQOGtxen78YC&redir_esc=y The Stress of life]''. McGraw-Hill, 1984. ISBN 0070562121
*Stone MH, O’Bryant HS. ''[http://books.google.it/books?id=kq1yPQAACAAJ&dq=Weight+Training:+A+Scientific+Approach&hl=it&sa=X&ei=H-DbUcrbDaal4gTGu4GADQ&ved=0CDQQ6AEwAA Weight Training: A Scientific Approach]''. Minneapolis, MN: Burgess; 1987. ISBN 0808769421
*Tudor O. Bompa. ''[http://books.google.it/books?id=A83NAAAACAAJ&dq=bompa+periodization+of+strength&hl=it&sa=X&ei=wrDVUcjtK8rQ7Aaeg4DoCg&ved=0CFQQ6AEwBA Periodization of Strength: The New Wave in Strength Training]''. Veritas Pub., 1993. ISBN 0969755708
*Peter Reaburn, David Jenkins. ''[http://books.google.it/books/about/Training_for_Speed_and_Endurance.html?id=MaJudiCgkG4C&redir_esc=y Training for Speed and Endurance]''. Allen & Unwin, 1996. ISBN 186448120X
*Richard B. Kreider, Andrew C. Fry. ''[http://books.google.it/books?id=7ZniNzP__5sC&pg=PA329&dq=Overtraining+in+Sport.+Kreider&hl=it&sa=X&ei=70YeUd-aG4bKtAaj3oHQAQ&ved=0CC8Q6AEwAA Overtraining in Sport]''. Human Kinetics, 1998. ISBN 0880115637
*Tudor O. Bompa. ''[http://books.google.it/books/about/Periodization_Training_Theory_and_Method.html?id=X1cFhd1SSswC&redir_esc=y Periodization: Theory and Methodology o training]''. Human Kinetics, 1999. ISBN 0880118512
*Fleck SJ, Kraemer WJ. ''[http://books.google.it/books?id=ylsfDoufD_4C&printsec=frontcover&dq=Designing+resistance+training+programs&hl=it&sa=X&ei=DObXUYncJIyrhAeq8oDYBQ&ved=0CDQQ6AEwAA#v=onepage&q=Designing%20resistance%20training%20programs&f=false Designing resistance training programs]''. Human Kinetics, 2004. ISBN 0736042571
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*Sharon A. Plowman, Denise L. Smith. ''[http://books.google.it/books?id=fYiqixSbhEAC&pg=PT66&dq=overreaching+fitness&hl=it&sa=X&ei=m8MiUejzDsqu4ASjl4GQDw&ved=0CDIQ6AEwAA Exercise Physiology for Health, Fitness, and Performance]''. Lippincott Williams & Wilkins, 2007. ISBN 0781784069
*Kraemer WJ, Fleck SJ. ''[http://books.google.it/books?id=cLz_mwWQXucC&dq=Optimizing+Strength+Training:+Designing+Non-linear+Periodization+Workouts&hl=it&source=gbs_navlinks_s Optimizing Strength Training: Designing Non-linear Periodization Workouts]''. Human Kinetics 1, 2007. ISBN 0736060685
*McArdle WD, Katch, FI, Katch VL. ''[http://books.google.it/books/about/Exercise_Physiology.html?id=SRptlOx7yj4C&redir_esc=y Exercise Physiology: Energy, Nutrition, and Human Performance]''. Lippincott Williams & Wilkins, 2007. ISBN 0781749905
*Vladimir B. Issurin. ''[http://books.google.it/books?id=nmZYAAAAYAAJ&q=ISSURIN+2003+block+periodization&dq=ISSURIN+2003+block+periodization&hl=it&sa=X&ei=uIXeUYqZHMja4AT28YH4Dg&ved=0CDIQ6AEwAA Block Periodization: Breakthrough in Sports Training]''. Ultimate Athlete Concepts, 2008. ISBN 0981718000
*Baechle TR, Earle RW, NSCA. ''[http://books.google.it/books/about/Essentials_of_Strength_Training_and_Cond.html?id=rk3SX8G5Qp0C&redir_esc=y Essentials of Strength Training and Conditioning]''. Human Kinetics 10%, 2008. ISBN 0736058036
*Antonio Paoli, Marco Neri. ''[http://books.google.it/books?id=iXyllwEACAAJ&dq=Principi+di+metodologia+del+fitness&hl=it&sa=X&ei=3HncUfXEB8y2PdKmgOgF&ved=0CDIQ6AEwAA Principi di metodologia del fitness]''. Elika, 2010. ISBN 8895197356
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.olympian.it/on/48_3.cfm olympian.it - ''La Periodizzazione dell'allenamento per lo sport: il modello del Prof. Tudor Bompa'' di Carlo Buzzichelli ]
*[http://www.nonsolofitness.it/scienza-e-movimento/manuale-istruttore-body-building/periodizzazione-dell-allenamento.html nonsolofitness.it - ''Periodizzazione dell'allenamento'']
*[http://www.t-nation.com/free_online_article/sports_body_training_performance/periodization_nuts_and_bolts t-nation.com - ''Periodization Nuts and Bolts'']
*[http://www.myosynthesis.com/workouts/undulating-periodization-bodybuilding myosynthesis.com - ''Undulating Periodization for Bodybuilding'']
 
{{Portale|patrimoni dell'umanità}}
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[[Categoria:ResistanceParchi trainingnazionali del Perù|Rio Abiseo]]
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