Duncan Ban MacIntyre: differenze tra le versioni

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Nacque a [[Glen Orchy]] ([[Argyllshire]]), in una delle regioni più inaccessibili delle Highlands. I genitori non poterono mandarlo nella lontana scuola parrocchiale e il poeta non imparò a leggere né a scrivere per tutta la sua vita.
 
MacIntyre compose la sua prima canzone dopo aver partecipato, in circostanze assai strane, alla battaglia tra l'esercito di [[Hannover|Hannover (casato)]] e quello dei montanari capitanato, almeno formalmente, “dal giovane pretendente”(che non salì mai al trono di Scozia) [[Carlo Edoardo Stuart|Carlo III]], Bonnie Prince Charlie. La [[Battaglia di Falkirk (1746)|battaglia]] si svolse il 17 gennaio 1746 a [[Falkirk]]. Duncan non si trovava nelle file dei [[Giacobitismo|Giacobiti]], ma in quelle del clan filogovernativo dei Camobell, e al tempo stesso era stato ingaggiato come soldato da un certo «gentiluomo» che non voleva combattere di persona e propose Duncan come suo «sostituto». A quella battaglia, che si risolse con una sconfitta per i filogovernativi, Duncan prese solo formalmente parte. Si sa che, se non altro, perse in battaglia la spada affidatagli dal gentiluomo, ma più verosimilmente se ne sbarazzò, salvandosi. Il proprietario della spada accampò questo pretesto per rifiutarsi di pagarlo. In risposta, Duncan scrisse la “Canzone della Battaglia di Falkirk” («Oran Do Bhlar Na h-Eaglaise Brice»), in cui deride il «gentiluomo» che l'aveva inviato in battaglia; il poeta descrive dolorosamente “la spada nera che causò tanto rumore” e per la cui perdita il proprietario “s'infuriò come un orso”. La canzone divenne rapidamente popolare e mandò in collera il gentiluomo, che aggredì il poeta, lo percosse con un bastone e gli propose “di scriverci sopra una canzone”. Fu poi condannato dal conte di Bredalbane a pagare al bardo trecento marchi scozzesi.
 
Il conte di Bredalbane (1696—1782) fu sempre il protettore di Duncan Ban e lo nominò suo guardaboschi e cacciatore nel Choire a' Cheathaich, a poche miglia da Beinn Dóbhrain (lett. “Monte della lontra”), che il bardo esaltò nei suoi celebri poemi. In questi luoghi il poeta servì per circa vent'anni, i migliori della sua opera. Nel 1767, vedendo che le pecore portate dal sud cominciavano a soppiantare dai pascoli i cervi a lui così cari, si trasferì a Edimburgo e si mise al servizio della Guardia Cittadina, contando di avere ancora tempo per occuparsi di poesia; una speranza che si avverò solo in piccola parte.
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== Opere ==
Dal punto di vista poetico, è fondamentale l'influsso esercitato sull'autore da Alexander MacDonald (Alasdair MacMhaighstir Alasdair, 1695—1770), grande poeta della generazione precedente, giacobita accanito e sfuggito alle autorità, ma tuttavia in grado di pubblicare a Edimburgo la sua prima raccolta di poesie in lingua gaelica nel 1751. A influire sull'opera di Duncan Ban furono soprattutto le poesie di MacDonald sui paesaggi («Ruscello di zucchero», «Canzone d'inverno», «Canzone d'estate»: su quest'ultimo Duncan scrisse una sorta di risposta; tra l'altro le stesse «canzoni sulle stagioni dell'anno» di MacDonald furono scritte sotto l'influsso dei poemi inglesi di [[James Thomson (poeta 1700-1748)|James Thomson]]) e l'incarnazione della forma musicale del pibroch, in cui si alternano temi e variazioni.
 
L'edizione più completa e scientifica delle opere di Duncan Ban MacIntyre è 'The Songs of Duncan Bàn MacIntyre', a cura di Angus MacLeod (Edimbuyrgo, Scottish Gaelic Texts Society, 1952), più volte ristampato; l'eredità creativa del Bardo di Glen Orchy consta di 6.000 versi. Le sue opere sono state tradotte in molte lingue, dall'inglese al gallese, dal georgiano all'esperanto, e in alcuni casi pubblicate in edizione unica (per esempio quella in francese del 1930).<ref>[httphttps://www.archive.org/details/donnchadhbmactsa01macl Donnchadh B Mac an t-Saoir (Duncan B Mac Intyre) 1724-1812 : poe gaique ossais ; vie, ude, citations, traductions : Macleod, Donald James, 1879- : Free Download & Streaming : ...<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
== Note ==
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== Bibliografia ==
* {{cita web|httphttps://www.archive.org/details/gaelicsongsofdun00maciuoft|The Gaelic songs of Duncan MacIntyre. Edinburgh, 1912.}}
* The songs of Duncan Ban Macintyre. Еdited with a translation, introd. and notes by Angus Macleod. Edinburgh: Published by Oliver & Boyd for the Scottish Gaelic Texts Society, 1952.
* John MacKenzie (ed.), Sàr-obair nam Bàrd Gaelach (The Beauties of Gaelic Poetry), 4th edn., Edinburgh, 1877.
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== Altri progetti ==
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