Eugenio Corti e BG VOZ: differenze tra le pagine

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{{Infobox trasporto pubblico
{{Bio
|Nomenome = EugenioBG VOZ
|immagine = ŽS 412 084 NBG.jpg
|Cognome = Corti
|didascalia = Treno in sosta nella stazione di Novi Beograd
|Sesso = M
|icona =
|LuogoNascita = Besana in Brianza
|tipo = [[servizio ferroviario urbano]]
|GiornoMeseNascita = 21 gennaio
|nazioni = {{SRB}}
|AnnoNascita = 1921
|città = [[Belgrado]]
|LuogoMorte =
|inizio = [[Batajnica]]
|GiornoMeseMorte =
|fine = [[Ovča]]
|AnnoMorte =
|apertura =
|Attività = scrittore
|ultima estensione =
|Attività2 = saggista
|Epocalinee = 19002
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|Epoca2 = 2000
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|Nazionalità = italiano
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|PostNazionalità =
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|liberadescr =
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|liberadescr1 =
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|tracciato =
|didascalia_tracciato =
}}
 
'''BG VOZ''' è il nome del [[servizio ferroviario urbano]] che serve la città di [[Belgrado]], capitale della [[Serbia]].
== Biografia ==
===L'infanzia e la formazione (1921-1941)===
Il padre Mario è un industriale tessile che aveva cominciato a lavorare a tredici anni come garzone in un negozio tessile. Agli inizi degli anni Cinquanta le fabbriche sono divenute quattro (con una sede anche nel napoletano), con poco meno di milleduecento dipendenti.
 
== Rete ==
'''Eugenio Corti''' frequenta al paese le scuole elementari, ma, a causa di una malattia del padre, nel [[1931]] viene iscritto al [[collegio San Carlo]] di [[Milano]], dove studierà per i dieci anni successivi. Nel [[1940]] gli studi si interrompono: il [[10 giugno]] l'[[Italia]] entra in [[Seconda guerra mondiale|guerra]] e Corti si arruola.
La rete, composta di 2 linee, serve complessivamente 17 stazioni. I treni sono [[Orario cadenzato|cadenzati]], con frequenza quadrioraria nelle ore di punta e semioraria nelle ore di morbida.
 
== Altri progetti ==
===Gli anni della guerra (1941-1945)===
{{Interprogetto}}
Nel [[1941]], diventato [[sottotenente]], inoltra la richiesta di essere destinato al fronte [[Russia|russo]], che raggiunge nel giugno [[1942]]. Dopo aver stabilito il fronte sul Don, alla fine dicembre viene dato l'ordine all'esercito italiano di abbandonare le postazioni e di ritirarsi. Senza mezzi e senza alimenti sufficienti i battaglioni italiani vengono decimati. Quello di Corti, costituito da oltre 17.000 soldati, ne perde 13.000. I ventotto giorni della ritirata sono i giorni più drammatici della sua vita, che contribuiscono a delineare la sua vocazione di scrittore. Rientrato in Italia viene dapprima curato a Merano e poi rientra a casa per la convalescenza. Il 26 luglio 1943 rifiuta la licenza che i medici dell'ospedale di Baggio vogliono accordargli per le condizioni di salute, sostenendo: ''"Sono sottotenente e devo fare la mia parte: se c'è da sostenere un'ultima difesa, non è decente che io la lasci sostenere solo ad altri"''.
 
== Collegamenti esterni ==
Rientra in caserma a [[Bolzano]], viene poi trasferito a [[Nettunia]], da cui, dopo l'[[Armistizio di Cassibile|8 settembre]], si dirige verso il sud a piedi, in compagnia dell'amico sottotenente Antonio Moroni, per riunirsi all'esercito regolare. Queste vicende, e tutte quelle riguardanti la guerra di liberazione, sono narrate nel romanzo ''Gli ultimi soldati del re''. Dopo un periodo nei campi di riordinamento in [[Puglia]], Corti entra volontario nei reparti dell'esercito regolare italiano nati per affiancare gli Alleati nella liberazione dell'Italia.
* {{Cita web |url = https://www.busevi.com/ |titolo = Sito ufficiale |lingua = sr}}
 
{{portale|Serbia|trasporti}}
===Le prime opere (1945-1972)===
Ritornato alla vita borghese, nel [[1947]] si laurea in [[Giurisprudenza]]. Nello stesso anno pubblica ''I più non ritornano'', il suo primo libro, sulla ritirata di Russia, da lui così dolorosamente vissuta.
 
[[Categoria:Trasporti a Belgrado]]
====''I più non ritornano''====
[[Categoria:Ferrovie in Serbia]]
Originariamente pubblicato da [[Garzanti]] (attualmente disponibile presso l’Editore [[Mursia]]), si tratta di un resoconto realistico della ritirata di Russia che racconta gli avvenimenti vissuti da Corti e dai soldati italiani dal pomeriggio 19 dicembre 1942 al 17 gennaio 1943, con lo sfondamento del fronte italiano a opera delle divisioni sovietiche e la conseguente distruzione del XXXV Corpo d’Armata.
[[Categoria:Servizi ferroviari suburbani]]
 
Alla sua uscita nelle librerie, il diario ottiene un grande successo, oltre a raccogliere recensioni positive di [[Benedetto Croce]] e [[Mario Apollonio]]. Nella prefazione questi cita quello che è diventato uno dei brani più celebri del romanzo: ''"Il carabiniere – amico d’uno dei nostri uomini – mi raccontò anche una strana avventura capitata ad Arbusov. Si trovava a far capannello con altri quattro o cinque soldati, quando in mezzo a loro era esploso un razzo di katiuscia, che aveva abbattuto tutti, lasciando in piedi lui solo. L’impressione era stata fortissima, anche perché gli altri apparivano letteralmente dilaniati; uno aveva avuta la parte anteriore del torace asportata di netto da una scheggia: si vedevano polmoni, cuore e stomaco intatti: "Come si fosse aperto un libro" mi spiegò. Per il trauma il carabiniere era uscito di sé, e s’era convinto di essere morto: non era più lui che viveva, ma la sua anima. Era rimasto in tale convinzione per alcuni giorni, finché trovato del cibo, si era potuto rinforzare un poco. Durante quel periodo andava all’attacco con gli italiani, e li incitava con la voce e col gesto; non sparava però, e non si riparava dal piombo nemico, perché un morto non può né uccidere né essere ucciso."''
 
====''I poveri cristi'' (1951)====
Dopo la laurea, Eugenio Corti inizia immediatamente la stesura del suo secondo libro, ''I poveri cristi'': l'argomento è la guerra di liberazione dell'Italia. È una sorta di continuazione del primo libro che narra le vicende del soldato Eugenio Corti, il quale, dopo essersi ripreso dalla ritirata di Russia, rimette i panni del soldato per ricostituire il nuovo esercito italiano dopo l’[[8 settembre]], a sostegno delle truppe alleate impegnate a scacciare l’esercito [[nazi-fascista]] dall’Italia.
 
Sempre più convinto che fosse vicina a scoppiare la rivoluzione comunista, Corti decise di pubblicare il libro appesantito da riflessioni mal assorbite nel racconto perché, in caso di rivoluzione, intendeva combattere contro i comunisti (precisamente come aveva combattuto contro i nazisti). Il lavoro verrà rielaborato e pubblicato nel [[1994]] con il titolo ''Gli ultimi soldati del re''.
 
Il successo del primo libro non basta a garantire a Corti un rapporto duraturo con la casa editrice: dopo la pubblicazione del suo primo libro, la Garzanti comunica allo scrittore che non è disponibile a pubblicare altre sue opere, senza ulteriori spiegazioni.
 
Nel maggio 1951, ad [[Assisi]], Corti sposa Vanda dei [[Di Marsciano|Conti di Marsciano]], conosciuta nell'estate del 1947 all’[[Università Cattolica del Sacro Cuore]] di Milano. Il matrimonio viene celebrato dall'amico [[Don Carlo Gnocchi]]). Nello stesso anno, lo scrittore comincia a lavorare nell'industria paterna: opererà per una decina d'anni proprio durante un periodo di grave crisi, descritta minuziosamente nel romanzo ''Il cavallo rosso''.
 
====''Processo e morte di Stalin'' (1962)====
L'anticomunismo ideologico di Corti, nutrito dalla sua esperienza personale nella campagna di Russia, riemerge nella tragedia ''Processo e morte di Stalin'', scritta tra il [[1960]] e il [[1961]] e rappresentata per la prima volta il [[3 aprile]] [[1962]] presso il Teatro della Cometa di Roma dalla Compagnia Stabile di [[Diego Fabbri]]. Mettendo in scena direttamente i protagonisti della dirigenza sovietica ([[Stalin]] nelle vesti di accusato, [[Nikita Chruščёv|Chruščёv]] e [[Berija]] come accusatori), la tragedia espone programmaticamente l'interpretazione che Corti dà alla [[destalinizzazione]] in corso in [[Unione Sovietica]], da lui vista come la prova definitiva del fallimento del [[marxismo]].
 
La tragedia viene accolta negativamente dalla critica, e Corti arriverà a parlare di ostracismo nei confronti di un anti-comunista</ref>Paola Scaglione<ref>''Parole scolpite. I giorni e l'opera di Eugenio Corti''</ref>.
 
===Il cavallo rosso (1972-1983)===
Agli inizi degli [[anni 1970|anni settanta]] decide di dedicarsi a tempo pieno alla scrittura di un imponente romanzo storico, ''Il cavallo rosso'', che vedrà la luce soltanto nel [[1983]]. Il lungo lavoro di documentazione storica, necessario per un romanzo che abbraccia gran parte del [[XX secolo|Novecento]], non impedisce a Corti di dedicarsi a questioni civili: schierato su posizioni rigidamente conservatrici, nel [[1974]] è nel comitato lombardo per l'[[Referendum abrogativo del 1974|abrogazione della legge sul divorzio]]. Nel [[1978]], dopo la morte del direttore Luigi Brusadelli, comincia a collaborare con il quotidiano cattolico locale ''L'ordine di Como''.
 
====Struttura dell'opera====
Il libro è una trilogia ed è composto dalle seguenti parti:
*''Il cavallo rosso'', che dà il titolo a tutta l'opera e racconta le vicende della prima parte della guerra (anni 1940-1943);
*''Il cavallo livido'', che racconta la seconda parte della guerra (biennio 1943-1945) con la scoperta dei gulag, la bestialità delle repressioni naziste e la descrizione della guerra civile italiana;
*''L'albero della vita'', che narra le vicende relative alla ripresa della vita quotidiana dopo il conflitto, spingendosi fino agli inizi degli anni Settanta (si arriva fino al 1974). Le vicende dei personaggi e delle loro famiglie hanno sullo sfondo i grandi avvenimenti di quegli anni, tra cui le inquietudini sociali del tempo, come la contestazione del [[Sessantotto]], il diffondersi della droga e il terrorismo.
 
Si tratta del romanzo di una generazione, che affronta le vicende dell’Europa a partire dall’inizio della Seconda Guerra Mondiale. Nel romanzo vengono narrate le vicende che hanno coinvolto l’autore in prima persona, diventando però anche la descrizione delle idee che hanno segnato il [[XX secolo|Novecento]]. La narrazione è frequentemente interrotta da parentesi saggistiche, che permettono all'autore di esporre direttamente le sue idee sulla storia e la religione.
 
====Difficoltà della pubblicazione e successo editoriale====
Il romanzo viene pubblicato nel [[1983]] dalla Ares, una casa editrice di area cattolica. A differenza delle opere precedenti, il romanzo ha un buon successo di pubblico anche all'estero: nel corso degli anni vengono pubblicate le traduzioni in spagnolo, lituano, romeno, francese, inglese e giapponese (primo volume).
 
Da ''Il cavallo rosso'' è stata tratta inoltre una riduzione per le scuole intitolata ''Storia di Manno'' ([[Mursia]], [[Milano]] [[1986]]); una seconda riduzione è uscita per la [[Arnoldo Mondadori Editore]] scolastica nel [[1999]]. Nel [[2010]] ''Il cavallo rosso'' è giunto alla 27<sup>a</sup> edizione.
 
===Dopo ''Il cavallo rosso'' (1983-oggi)===
Dopo la pubblicazione de ''Il cavallo rosso'' Corti vive un momento di crisi creativa, dovuta sia alle polemiche sorte attorno alle opinioni espresse nel suo romanzo, sia per il suo impegno nel comprendere le ragioni della crisi della civiltà occidentale. Scrive perciò vari saggi di argomento religioso in cui, da posizioni sempre più conservatrici, critica il [[Concilio Vaticano II]] (''Il fumo nel tempio'', [[1995]]) e la [[Democrazia Cristiana]] (''Breve storia della Democrazia Cristiana, con particolare riguardo ai suoi errori'', 1995); in altri scritti ripercorre con pessimismo l'intera storia della civiltà occidentale (''Breve storia della Democrazia Cristiana, con particolare riguardo ai suoi errori'').
 
Dopo aver attraversato la letteratura italiana del secondo Novecento senza porsi preoccupazioni formali, estraneo sia al complesso dibattito sul [[Neorealismo]] che a quello sulla [[Neoavanguardia]], dagli [[anni Ottanta]] Corti avverte la necessità di abbandonare il modello ottocentesco di [[romanzo storico]] verso il quale ''Il cavallo rosso'' aveva debiti per rinnovare la sua scrittura. Si dedica quindi al ciclo dei "racconti per immagini", composizione in forma di sceneggiatura, con notazioni espositive e con la storia affidata principalmente ai dialoghi. Con questa tecnica Eugenio Corti ha pubblicato ''La terra dell’indio'', ''L’isola del paradiso'', ''Catone l’antico'' e alcune parti dell’ultimo libro ''Il Medioevo e altri racconti''.
 
====''La terra dell'indio'' (1998)====
''La terra dell'indio'' è ambientato nell'[[America Latina]] negli anni compresi tra il 1740 e il 1788, all'epoca delle ''[[reducciones]]'' dei gesuiti. Le ''reducciones'' settecentesche del Paraguay furono dei villaggi autonomi mediante i gesuiti cercarono di diffondere la religione cattolica nel nuovo mondo, in parallelo a un'organizzazione socio-economica di influenza utopista. Il giudizio storico su questa esperienza, che ebbe comunque vita piuttosto breve, è ancora oggi controverso: se da un lato si sottolineano gli alti standard di vita raggiunti nelle comunità e la loro relativa indipendenza rispetto ad altri territori sottoposti alla dominazione spagnola, altri storici hanno sottolineato il carattere [[eurocentrismo|eurocentrico]] dell'iniziativa (finalizzata a espandere la cultura cattolica europea a discapito delle tradizioni locali), i suoi risultati numericamente limitati, e la sua organizzazione sociale di stampo [[teocratico]]<ref>Charles H. Lippy, Robert Choquette, Stafford Poole, ''Christianity Comes to the Americas'', Paragon House, New York, 1992.</ref>.
 
Nella stesura della ''Terra dell'indio'', Corti ignora la complessa problematica storiografica e si concentra in particolare sulle figure dei missionari, con intenti sostanzialmente celebrativi.
 
====''L'isola del paradiso'' (2000)====
''L'isola del paradiso'' è un soggetto cinematografico originariamente scritto da Corti nel 1970. La storia rievoca quella dell'ammutinamento del Bounty ([[1789]]) e del suo equipaggio, che volle riprodurre il paradiso in terra vivendo in assoluta libertà in un'isola tropicale.
 
====''Catone l'antico'' (2005)====
''Catone l'antico'' tratta della storia di [[Marco Porzio Catone]], emblema della romanità in un tempo di mutamenti epocali, che, secondo Corti, per certi aspetti richiama il nostro. Durante tutta la sua vita, Catone è rimasto un contadino, oltre che soldato, console, censore, oratore, storico e verseggiatore. Intorno a lui c'è il popolo romano, il quale, quasi senza volerlo, trascinato dalla storia, nello spazio di soli cinquant'anni riesce a soggiogare l'intero mondo allora conosciuto.
 
Nei suoi diversi incarichi, Catone affronta con grande fermezza i maggiori pericoli che minacciano Roma: tra essi la corruzione (che la grande cultura greca, entrando nel giovane mondo romano, si trascina al seguito), l'economia di Cartagine (fondata sullo schiavismo), e l'eccesso di popolarità degli stessi generali romani emergenti. Nel romanzo rivivono gli uomini di allora: popolani, ''nobiles'', schiavi, legionari, sordidi affaristi (che Catone pretore scaccia dalla sua provincia), le severe donne romane, i liberi barbari della Spagna, i temerari pirati illirici, i Greci orgogliosi ma ormai incapaci di indipendenza. Tornano in particolare a vivere i due maggiori contendenti di allora: [[Scipione]] (''naturaliter christianus'', secondo Corti) e Annibale, lo stratega incomparabile, che non riesce a salvare dalla rovina la sua amatissima patria.
 
====''Il Medioevo e altri racconti'' (2008)====
Con questo libro Corti si dedica al Medioevo, da lui visto come paradigma della civiltà cristiana. E lo fa raccontando la storia della beata [[Angelina di Marsciano]] da Montegiove (1357-1435), lontana antenata della moglie Vanda [[di Marsciano]].
 
La seconda parte del volume racchiude una quindicina di testi brevi, scritti nell’arco di un quarantennio, che allineano interventi sulla contestazione del 1968, istantanee di amici esemplari (don [[Carlo Gnocchi]], ''in primis''), un ex voto per san Michele Arcangelo e una suggestiva ''Apocalisse anno duemila''.
 
==Onorificenze==
{{Onorificenze
|immagine=Cavaliere OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana
|collegamento_onorificenza=Ordine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione=
|luogo=[[Roma]], [[29 marzo]] [[1999]]. Di iniziativa del [[Presidente della Repubblica]].<ref>{{cita web|url= http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=88797|titolo=Cavaliere Ordine al merito della Repubblica Italiana Sig. Eugenio Corti|accesso=5 aprile 2011}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine = POL Polonia Restituta Kawalerski BAR.svg|100px
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine della Polonia Restituta
|collegamento_onorificenza =Polonia Restituta
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|luogo =
}}
 
==Riconoscimenti e iniziative==
Nell'estate del [[1994]], secondo un sondaggio promosso dal quotidiano [[Avvenire]], {{Citazione necessaria|Eugenio Corti è risultato essere lo scrittore d'ispirazione cristiana più amato dal pubblico.}}
 
Eugenio Corti è stato insignito del [[Premio Internazionale Medaglia d'Oro al merito della Cultura Cattolica]] nel [[2000]].
 
Nel maggio 2005 si è costituita a Milano l'Associazione Culturale Internazionale "Eugenio Corti". Si tratta di un network di lettori, soprattutto giovani, universitari e professionisti, che ha lo scopo di far conoscere Eugenio Corti al mondo della cultura e al grande pubblico e, più in generale, di fare cultura ispirandosi alla sua figura e alle sue opere.
 
Il 7 dicembre [[2007]] il Comune di [[Milano]] ha conferito ad Eugenio Corti l'[[Ambrogino d'oro]].
 
Tra giugno e luglio [[2008]], il settimanale [[Famiglia Cristiana]] ha aperto la propria rassegna "Romanzi con l'anima" pubblicando in allegato alla rivista per tre numeri consecutivi la trilogia de ''Il cavallo rosso''.
Nel novembre [[2009]], a {{Citazione necessaria|seguito di un'inchiesta apparsa sul settimanale francese [[Le Figaro magazine]], ''Il cavallo rosso'' viene segnalato dal critico [[Etienne de Montety]] come il romanzo più importante apparso in Francia negli ultimi 25 anni.}}
 
Il 18 dicembre [[2009]] la [[Provincia di Milano]] ha conferito ad Eugenio Corti il [[Premio Isimbardi]], destinato a cittadini ed associazioni autori di iniziative benemerite svolte a favore della comunità milanese. Il 9 febbraio [[2010]] la [[Regione Lombardia]] ha conferito ad Eugenio Corti il premio [[La Lombardia per il Lavoro]], riconoscimento pubblico per l'impegno, l'operosità, la creatività e l'ingegno di cittadini che abbiano significativamente contribuito allo sviluppo economico e sociale della Lombardia nel mondo del lavoro, dell'impresa e delle professioni. In particolare ad Eugenio Corti è stata conferita la Benemerenza per meriti culturali.
 
Nel [[2010]] è stato realizzato un film documentario per la regia di [[Claudio Costa]] dal titolo [[Uno scrittore al fronte]], basato su una lunga intervista ad Eugenio Corti, che ha raccontato la sua esperienza di guerra, prima nelle fila dell'Armir in Russia e dopo l'8 settembre nel CIL durante la guerra di liberazione.
 
Il 21 gennaio 2011, in occasione del novantesimo compleanno di Eugenio Corti, l'astronauta italiano [[Paolo Nespoli]] ha inviato dallo spazio una sua foto che lo ritrae all'interno della Stazione Spaziale Internazionale con in mano un biglietto di auguri di buon compleanno per lo scrittore.<ref>[http://www.ilcittadinomb.it/stories/Premio%20Nobel/372233/ Dallo spazio, gli auguri di Paolo Nespoli]</ref>
 
Il 3 ottobre 2011 la Provincia di Monza e Brianza gli conferisce il Premio Beato Talamoni, assegnato per la prima volta e destinato a cinque eccellenze del territorio che si sono distinte nel mondo dell’impresa, della cultura, dell’arte, del sociale, dello sport o in altri settori.
 
==Proposta di candidatura al Premio Nobel per la letteratura==
Il 6 marzo [[2010]], in occasione del Convegno ''"Eugenio Corti, la Brianza, il mondo: la riscoperta del modello brianzolo per la società globale del Terzo millennio"'', tenutosi presso l'Associazione Industriali di [[Monza]], tramite la lettura di un Documento Programmatico<ref>[http://www.eugeniocorti.net/?page_id=209 Documento Programmatico]</ref> è stata presentata ufficialmente la proposta di candidare Eugenio Corti al [[Premio Nobel]] per la letteratura, per la quale si è costituito un comitato.<ref>[http://www.ilcittadinomb.it/stories/Premio%20Nobel/271013 Corti, scrittore che merita il Nobel per la Letteratura]</ref><ref>[http://www.eugeniocorti.net/?cat=31 Raccolta di articoli sulla corsa al Nobel]</ref>. Pochi giorni dopo viene approvata dal Consiglio della Provincia di Monza e Brianza una mozione di sostegno all'iniziativa.<ref>[http://www.mbnews.it/cultura/80-cultura/12639-la-brianza-candida-lo-scrittore-eugenio-corti-al-premio-nobel.html La Brianza candida lo scrittore Eugenio Corti al Premio Nobel]</ref>. Nel mese di settembre del 2010, il Consiglio della Regione Lombardia approva una mozione di simile contenuto.<ref>[http://www.nobelcorti.org/?paged=2 Mozione del Consiglio regionale della Lombardia]</ref><ref>[http://www.eugeniocorti.net/?cat=31 Raccolta di articoli sulla corsa al Nobel]</ref><ref>[http://www.mbnews.it/cultura/80-cultura/12639-la-brianza-candida-lo-scrittore-eugenio-corti-al-premio-nobel.html La Brianza candida lo scrittore Eugenio Corti al Premio Nobel]</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2010/03/16/amici-di-cattaneo.html "E' partita una raccolta di firme per proporre Eugenio Corti al Nobel" da Repubblica.it]</ref><ref>[http://www.ilgiornale.it/cultura/buon_compleanno_eugenio_corti_e_perdona_critica_se_puoi/26-01-2011/articolo-id=501992-page=0-comments=1 I 90 anni di Eugenio Corti]</ref> Varie iniziative si sono succedute, da marzo 2010 ad ottobre 2011, hanno visto nel ruolo di moderatori e relatori;<ref>[http://www.costruiamoilfuturo.it/content/lanno-di-eugenio-corti-i-comitati I comitati promotori]</ref> Sergio Mandelli, presidente del “Comitato promotore", monsignor [[Luigi Negri]] vescovo di [[San Marino]] e [[Montefeltro]], lo scrittore [[Luca Doninelli]], l'onorevole [[Renato Farina]], il professor [[Andrea Sciffo]] ed il regista Andrea Carabelli. La mostra ha concluso il suo itinerario presso la [[Camera dei deputati]].<ref>[http://www.costruiamoilfuturo.it/content/la-mostra-di-eugenio-corti-alla-camera-dei-deputati Eugenio Corti alla Camera dei deputati]</ref><ref>[http://www.costruiamoilfuturo.it/content/lanno-di-eugenio-corti-la-mostra Contenuti della mostra su Eugenio Corti]</ref><ref>[http://www.ilcittadinomb.it/stories/Cultura%20e%20Spettacoli/413179/ Dalla Brianza al mondo: mostra su Eugenio Corti]</ref><ref>[http://www.camera.it/537?shadow_mostra=23760 ''Dalla Brianza al mondo: lo scrittore Eugenio Corti''. in mostra presso la Camera dei Deputati]</ref>
 
Il [[31 gennaio]] [[2011]] sono state inviate agli Accademici di Svezia le oltre 8&nbsp;000 firme raccolte<ref>[http://www.eugeniocorti.net/?p=621 Corti candidato al Nobel: oltre 8000 firme]</ref> e una lettera d’accompagnamento contenente le motivazioni di tale richiesta. Il [[Premio Nobel per la letteratura]] [[2011]] è stato poi assegnato allo scrittore svedese [[Tomas Tranströmer]].
 
==Opere==
===Narrativa===
*''[[I più non ritornano]]'' ([[1947]])
*''[[Il cavallo rosso]]'' ([[1983]])
*''[[Gli ultimi soldati del Re]]'' ([[1994]])
*''[[Il Medioevo e altri racconti]]'' ([[2008]])
 
===Teatro===
*''[[Processo e morte di Stalin]]'' ([[1962]])
 
===Saggistica===
*''[[Il fumo nel tempio]]'' ([[1995]])
*''Breve storia della [[Democrazia Cristiana]], con particolare riguardo ai suoi errori'' ([[1995]])
*''Le responsabilità della cultura occidentale nelle grandi stragi del nostro secolo'' ([[1998]])
*''[[Processo e morte di Stalin]] (con altri testi sul [[comunismo]])'' ([[1999]])
 
===Racconti per immagini===
*''[[La terra dell'indio]]'' ([[1998]])
*''[[L'isola del paradiso]]'' ([[2000]])
*''[[Catone l'antico]]'' ([[2005]])
 
==Premi==
*[[Premio Internazionale Medaglia d'Oro al merito della Cultura Cattolica]] ([[2000]])<ref>[http://www.scuoladiculturacattolica.org/ Scuola di Cultura cattolica]</ref>
*[[Ambrogino d'oro]] (2007) massima onorificenza assegnata dal Comune di [[Milano]]
*Premio Isimbardi (2009) onorificenza assegnata dalla Provincia di Milano
*Premio "La Lombardia per il Lavoro" (2010) assegnato per meriti culturali, conferito dalla Regione Lombardia
*Premio speciale "BtoB Awards - Dale Carnegie Training" (2010) conferito dalla rivista Best To Brianza.
 
==Note==
<references/>
==Bibliografia==
 
In italiano:
*Paola Scaglione, ''I giorni di uno scrittore. Incontro con Eugenio Corti'', Maurizio Minchella Editore, Milano 1997.
*Paola Scaglione (a cura di), ''La trama del vero. Scritti in onore di Eugenio Corti'', Bellavite Editore, Missaglia 2000.
*Paola Scaglione, ''L'opera di Eugenio Corti e la Brianza'', Collegio Ballerini, Seregno 2000.
*Paola Scaglione, ''Parole scolpite. I giorni e l'opera di Eugenio Corti'', Edizioni Ares, Milano 2002.
*AA.VV., ''Presenza di Eugenio Corti. Rassegna della critica'', a cura e con traduzioni di Argia Monti, Edizioni Ares, Milano 2010
 
In francese:
*Eugenio Corti, Paola Scaglione, François Livi, ''Parole d'un romancier chrétien'', L'Age d'Homme, Lausanne 2000
*AA.VV., ''Présence de Eugenio Corti. Ecrits sur l'œuvre d'Eugenio Corti'', L'Age d'Homme, Lausanne 2004
*AA.VV., ''Les romanciers et le catholicisme'', Les cahiers du roseau d'or, Editions de Paris, Versailles, 2006
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|q}}
 
==Collegamenti esterni==
*[http://www.eugeniocorti.net Eugenio Corti]
*[http://www.aciec.org Associazione Culturale Internazionale "Eugenio Corti"]
 
{{Portale|Biografie|Cattolicesimo|Letteratura|storia}}
 
[[Categoria:Personalità legate agli alpini]]
[[Categoria:Personalità del cattolicesimo]]
[[Categoria:Scrittori cattolici]]
[[Categoria:Personalità legate a Monza]]
[[Categoria:Corpo italiano di liberazione]]
[[Categoria:Cavalieri OMRI]]
 
[[en:Eugenio Corti]]
[[eo:Eugenio Corti]]
[[es:Eugenio Corti]]
[[fr:Eugenio Corti]]