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Il '''participio''' è un [[modo (linguistica)|modo]] verbale molto vicino all'[[aggettivo]] e al [[sostantivo]]. Deve il suo nome al fatto che ''partecipa'' (in latino ''partem capit'', cioé ''prende parte'') a queste categorie. Ha in [[lingua italiana|italiano]] due tempi, il presente ed il passato.
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Start|09:40, 17 giu 2019 (CEST)}}
 
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 1 |voce = Nomologico |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 giugno 17 |multipla = |argomenti = filosofia |temperatura = 26 }}
* Gli usi del participio presente come verbo (''volante, dormente, rimanente'') sono poco frequenti nelle [[lingue romanze]], dove forme hanno in genere più la funzione di [[aggettivi]] e [[sostantivi]].
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 2 |voce = Dab (arma) |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 giugno 17 |multipla = |argomenti = armi |temperatura = 4 }}
 
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 3 |voce = Jung Seol-bin |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 giugno 17 |multipla = |argomenti = calcio |temperatura = 8 }}
* Di importanza fondamentale per i loro sistemi verbali è invece il passato (es.: ''volato, dormito, rimasto''), il che è evidente nella formazione di tempi composti come il [[passato prossimo]].
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Voce|i = 4 |voce = Osservatorio astronomico di Punta Falcone |turno = |tipo = semplificata |data = 2019 giugno 17 |multipla = |argomenti = astronomia |temperatura = 6 }}
 
{{Conteggio cancellazioni/In corso/Stop}}
* Diverse lingue come il [[lingua latina|latino]] dispongono inoltre di una forma del futuro.
 
==Il participio presente==
In latino il participio presente era un tempo raramente irregolare, per cui questa regolarità è stata trasferita anche in italiano. Si forma in questo modo: le [[desinenza|desinenze]] del modo infinito vengono sostituite da quelle del participio presente ''(-ante, -ente -ente.)''
 
{|{{prettytable}} width=60%
|- bgcolor=#f0ffff align=center
| coniugazione
|| 1ª '''-are''' <br> es. ''cantare'' <br>
|| 2ª '''-ere''' <br>es. ''contenere''<br>
|| 3ª '''-ire''' <br> es. ''agire''<br>
|- align=center
|- align=center bgcolor=#f0f0f0
| participio presente || -'''ante''' (''cantante'')|| -'''ente''' (''contenente'') || -'''ente''' (''agente'')
|}
 
Le forme irregolari ''componente, controproducente, nulladicente, contraente'' ecc. seguono le particolarità dell'[[imperfetto indicativo]]. Per le forme in ''-iente'', si rimanda alla sezione "vedi anche".
 
Questa forma verbale sostituisce in genere una [[proposizione relativa]], come mostrano gli esempi:
* ''abbiamo qui una scatola '''contenente''' diversi oggetti piccolissimi'' ('che contiene');
* ''si tratta di un uccello '''proveniente''' dall'Africa'' ('che proviene');
* ''questa è una parola '''derivante''' dal latino'' ('che deriva').
 
Sotto forma di verbo vero e proprio, il participio presente è raro. Più spesso, il verbo al participio presente dà luogo a dei [[sostantivo|sostantivi]] (''assistente, insegnante, badante,'') oppure a degli [[aggettivo|aggettivi]] (''pesante, indisponente, mancante''), tutti casi in cui il genere è invariabile (sia maschile che femminile). Talvolta possono formarsi degli [[avverbi]] (come ''durante'', dal verbo ''durare'').
Il processo di derivazione può essersi originato tanto durante gli sviluppi della lingua italiana, quanto ai tempi del latino.
Sopravvivono, tra le eredità dirette dal latino, delle locuzioni del tipo '''''volente''' o '''nolente''''', come anche delle parole formatesi a partire da un verbo latino o caduto in disuso:
 
* '''''assente''''', da ''absentem'', participio presente, vedi verbo latino ''abesse'' ('essere assenti')
* '''''presente''''' participio presente formato secondo il procedimento contrario del precedente
* '''''nonostante''''', composto da ''non'' e da ''obstantem'', participio presente, vedi verbo latino ''obstare'' ('essere contrari')
 
In questi casi, non è raro che il verbo di partenza sia quasi irriconoscibile, tanto nella forma quanto nel significato.
 
Ritornando all'uso più tipicamente verbale, va detto che in passato era riscontrabile molto più di frequente, come testimoniano varie fonti letterarie create durante la storia della letteratura italiana. L'uso sotto forma di verbo sopravvive principalmente in testi particolarmente articolati, prodotti in contesti spesso formali:
 
* ''I contribuenti '''aventi''' diritto ad un rimborso dovranno rivolgersi alla banca X''.
 
Laddove lo [[stile nominale]] viene portato alle estreme conseguenze (con estrema elaborazione dell'enunciato), il participio presente viene di tanto in tanto usato per generare una forma composta: si utilizza infatti un costrutto ottenuto con il presente del [[verbo ausiliare]] ''avere'' ed il participio passato del verbo da coniugare. Il risultato sarà qualcosa del tipo
 
* ''saranno invitati i soci '''aventi partecipato''' alle sessioni dell'anno precedente''.
 
In questo caso, ''aventi partecipato'' rappresenta ciò che in una frase subordinata esplicita andrebbe indicato con una relativa al passato (''che hanno partecipato''). Rispetto a ''partecipanti'', la differenza sta nel fatto che l'azione è da considerarsi compiuta. Si tratta di strutture sintattiche di lusso, particolarmente apprezzate nell'[[burocratese|italiano burocratico]], dove spesso si evita di coniugare per far posto invece a modi come il participio ed il gerundio. Una forma paragonabile ottenuta con l'ausiliare ''essere'' non è possibile dato che in questi casi la grammatica italiana prevede già un uso del participio passato.
 
==Il participio passato==
Il participio possato italiano è derivato direttamente da quello latino che era un tempo molto irregolare, poiché derivava da un tema diverso da quello del presente, quello del supino.
 
===Formazione del participio passato===
{{Vedi anche|Verbi irregolari italiani}}
In italiano il participio passato, assieme al passato remoto è il tempo più irregolare. Nelle forme regolari le [[desinenza|desinenze]] del modo infinito vengono sostituite da quelle del participio passato ''(-ato, -uto -ito.)
''
{|{{prettytable}} width=60%
|- bgcolor=#f0ffff align=center
| coniugazione
|| 1ª '''-are''' <br> es. ''cantare'' <br>
|| 2ª '''-ere''' <br>es. ''contenere''<br>
|| 3ª '''-ire''' <br> es. ''agire''<br>
|- align=center
|- align=center bgcolor=#f0f0f0
| participio passato || -'''ato''' (''cantato'')|| -'''uto''' (''contenuto'') || -'''ito''' (''agito'')
|}
Il verbo ''essere'' è difettivo del participio passato e forma i tempi composti col participio del verbo ''stare'' (''stato'').
 
Per quanto riguarda la posizione dei [[pronome|pronomi]] [[clitico|atoni]], vedi la sezione [[Participio#Altri_progetti|altri progetti]].
 
====Prima coniugazione====
La quasi totalità dei verbi della [[prima coniugazione]] (''-are'') è regolare. L'unica eccezione è il verbo ''fare'', che apparteneva in origine alla seconda. La forma del participio passato è ''fatto'', che presentano anche parecchi suoi composti (''contraffare''>''contraffatto'').
 
====Seconda coniugazione====
I verbi della [[seconda coniugazione]] (''-ere'') sono in genere irregolari.
Per la distinzione la coniugazione si divide in due classi, derivate dalla seconda e dalla terza coniugazione latina.
 
I verbi in ''-ere'' con la [[vocale tematica]] e quindi con la penultima sillaba accentata (come ''vol'''é'''re''): sono generalmente regolari (''tenere''>''tenuto''); non mancano tuttavia eccezioni:
*participio passato in ''-so'' (''parere''>''parso'', ''valere''>''valso'');
*participio passato in ''-sto'' (''rimanere''>''rimasto'', ''vedere''>''visto'');
 
Per quanto riguarda i verbi in ''-ere'' con [[vocale tematica]] non accentata e quindi con accento sulla terzultima sillaba (come ''scrìv'''e'''re'') le forme regolari sono poche.<ref>per i verbi irregolari, rimandiamo alla lista essenziale qui proposta; alcune irregolarità:
''bere, bevuto; chiedere, chiesto; chiudere, chiuso; correggere, corretto; correre, corso; cuocere, cotto; decidere, deciso; dividere, diviso; essere, stato; leggere, letto; mettere, messo; nascere, nato; perdere, perduto/perso; piangere, pianto; prendere, preso; proporre, proposto; rimanere, rimasto; rispondere, risposto; rompere, rotto; scegliere, scelto; scrivere, scritto; scuotere, scosso; spingere, spinto; succedere, successo/succeduto ''(a seconda del significato)''; tradurre, tradotto; trarre, tratto; vedere, visto/veduto; vincere, vinto; vivere, vissuto.'' o alle tabelle automatiche: [http://www.verbix.com/languages/italian.shtml]; [http://www.logosconjugator.org/owa-verb/verba_dba.verba_main.create_lang_page?lang=IT&total_verb=6830]</ref>
 
====Terza coniugazione====
I verbi della [[terza coniugazione]] (''-ire'') sono generalmente regolari. Le eccezioni sono:
*i verbi in ''-consonante+rire'' formano il participio passato in ''-erto'' (''aprire''>''aperto'', ''s)offrire''>''(s)offerto'');
*i verbi in ''-vocale+rire'' formano il participio passato in ''-rso'' (''apparire''>''apparso'');
*altri verbi sono totalmente irregolari (''dire''>''detto''; ''morire''>''morto''; ''venire''>''venuto'').
 
====Verbi difettivi e casi particolari====
Possono mancare, nei cosiddetti verbi difettivi, le forme di verbi come ''competere, divergere, esimere, prudere, stridere''. Per quanto riguarda il verbo ''splendere'', il participio ''splenduto'' è oggi in disuso. Altre volte si hanno due forme (''succedere''>''succeduto, successo'').
 
* Il verbo ''succedere'' ha due forme con significati diversi, una regolare ''succeduto'' (=''subentrato'') e una irregolare ''successo'' (=''accaduto'').
* Seppellire ha due participi passati equivalente: ''seppellito'' e ''sepolto''.
* Allo stesso modo ''provvedere'' ha due participi di significato diverso: ''provvisto'' (=''fornito'') e ''provveduto'' (=che ha provveduto).
* Il verbo ''bisognare'' ha il participio passato (''bisognato''), ma la formazione dei tempi composti è in disuso, specie se usato in modo impersonale (es.''è bisognato andare).
 
===Il participio passato nella coniugazione===
{{vedi anche|Passato prossimo}}
Il participio passato viene usato soprattutto per la formazione dei tempi composti come il [[passato prossimo]] o il [[trapassato prossimo]], in combinazione con gli [[verbo ausiliare|ausiliari]] ''essere'' ed ''avere'' (''Sono andata; ho mangiato''). La sua vicinanza alla categoria di aggettivo è confermata dal fatto che le forme coniugate con ''essere'', al pari dell'aggettivo, vanno accordate per [[numero (linguistica)|numero]] e [[genere (linguistica)|genere]] al soggetto a cui si riferiscono.
 
Combinate agli [[verbo ausiliare|ausiliari]] ''essere'' e ''venire'', le forme di participio passato dei verbi [[transitività (linguistica)|transitivi]] sono usate per la formazione del [[passivo]]: ''Il topo è stato mangiato; voi non siete stati criticati''. Anche in questo caso, le forme vanno accordate per genere e numero al soggetto.
 
Non esistono forme femminili o plurali dei verbi che, malgrado siano intransitivi, vengono coniugati con ''avere'' (''pranzare, sparlare'').
 
Per le regole e i dubbi linguistici sull'accordo del participio (''Lucio mi ha lasciato/a, la panna che avete montato/a, non l'ho dimenticato/a''), vedi capitolo sulla formazione del passato prossimo.
 
===Il participio passato nelle proposizioni subordinate===
Un uso specifico di questa forma verbale si ritrova inoltre nella [[Proposizione_subordinata#Subordinazione_implicita|subordinazione implicita]]. Questo vuol dire che la forma del participio passato va a sostituire un verbo coniugato.
 
* '''''Uscita''' di casa, Sara si è guardata intorno''
 
equivale dunque a
 
* ''Dopo che '''era uscita''' di casa, Sara si è guardata intorno''.
 
Il vantaggio di questo costrutto sta nell'enorme semplificazione dell'enunciato.
 
Le forme verbali del participio nella frase subordinata (''uscita di casa'') indicano anteriorità temporale rispetto al tempo indicato nella frase principale (l'azione indicata dal verbo ''uscire'' risulta dunque anteriore rispetto a quella di ''guardare'').<ref> Le forme del participio passato possono avere valore [[passivo]]: in questo caso, si accorda per [[genere (linguistica)|genere]] e [[numero (linguistica)|numero]] all'oggetto semantico (''le lettere''): ''buttat'''e''' via le lettere, Giorgio è andato via.'' Si parla in questi casi di participio assoluto, una costruzione che ricorda quella latina dell'[[ablativo assoluto]].</ref>
 
La funzione del participio nella subordinata è spesso quella di permettere la formazione di una [[proposizione temporale]], come indicato nell'esempio appena illustrato. Oltre che in questo tipo di frase secondaria, il participio passato può essere usato con altre accezioni; si ricorda innanzitutto la [[proposizione relativa]] implicita:
 
* ''Sono state ritrovate le scarpe della ragazza '''uccisa''' la settimana scorsa.''
 
La subordinata implicita verrebbe altrimenti esposta con un'intera subordinata esplicita (la ragazza ''che è stata uccisa'').
 
Il participio passato viene inoltre usato nella [[proposizione causale]] implicita
 
* '''''Provocata''', la scimmia ha morso l'ospite dello zoo'',
 
laddove ''provocata'' sta per ''siccome era stata provocata''.
 
Esiste inoltre una funzione del participio passato nella [[proposizione concessiva]]:
 
* ''Pur se '''provocata''' ripetutamente, la scimmia non ha morso l'ospite dello zoo''.
 
Il costrutto risulta molto semplificato rispetto a strutture del tipo ''malgrado fosse stata provocata ripetutamente, la scimmia non ha morso l'ospite dello zoo.''
 
===Il participio passato nella formazione di parole===
 
Come accennato, il participio si avvicina di molto alle categorie di aggettivo e verbo: sotto forma di aggettivo, il participio passato è molto diffuso. Può avere significato passivo (una risposta ''sbagliata''; un progetto ''fallito''; una domanda ''scritta'') oppure attivo (il topo ''morto'').
 
Il participio passato è abbastanza comune anche nella [[formazione delle parole|formazione dei sostantivi]]: ''la scossa, la sgridata, il delegato, il fatto, la messa, lo stato, la corsa, il corso'' ([[derivazione (linguistica)|derivazione]] da verbo a sostantivo).
 
Spesso, le parole in questione provengono direttamente dal participio passato della forma in [[lingua latina|latino]].
 
Dal participio passato derivano inoltre i [[suffissi]] -''ata'' ed ''-ato'', utilizzati per la formazione di parole da sostantivo a sostantivo. Per esempio, accanto al sostantivo ''pagliaccio'' troviamo ''la pagliacciata'': al femminile, si tratta di derivati che indicano per lo più un'azione (''la gomitata, la porcata'') oppure il suo risultato (''la spaghettata, la peperonata''); indicano invece piuttosto uno stato o una carica i sostantivi maschili formati con il suffisso -''ato'' (''marchesato, celibato, protettorato'').
 
==Il participio futuro==
A differenza di altre lingue, l'italiano non dispone di participio futuro, per cui le forme devono essere parafrasate. Il caso è possibile ad esempio in una traduzione dal [[lingua latina|latino]]. Alcune parole ereditate da questa lingua danno un'idea di quello che è stato, fondamentalmente, il participio futuro latino:
 
* ''nascituro'' (che nascerà)
* ''venturo'' (che verrà).
 
La stessa parola ''futuro'' deriva in fondo da una forma verbale di participio futuro latino: ''futurus'', ossia che sarà.
 
==Il participio in alcune lingue==
===Latino===
Il participio presente (''portāns'') ed il participio perfetto (''portātus'') corrispondono all'incirca alle forme dell'italiano (rispettivamente, participio presente e passato). Come detto, manca in italiano il participio futuro (''portātūrus''). Nel caso ideale, le tre forme corrispondono ai seguenti significati:
 
* ''Puer portāns'', 'Il ragazzo che porta' (presente)
 
* ''Puer portātus'', 'Il ragazzo portato' (perfetto)
 
* ''Puer portātūrus'', 'Il ragazzo è essente per portare' (futuro).
 
Mentre tra queste forme quelle presente e futura sono attive, quella passata (perfetto) è invece passiva.
 
Per quanto riguarda i tempi composti, voci verbali paragonabili per forma al passato prossimo in latino non esistono, ma il participio perfetto viene usato per il passivo dei tempi [[aspetto verbale|perfettivi]], come il [[perfetto]] ed il [[trapassato prossimo|trapassato]]:
 
* ''Laudātus sum'', 'Sono stato lodato'
* ''Laudātus eram'', 'Ero stato lodato'.
 
Si ricorda inoltre che il participio latino offre ampie possibilità di formazione della frase grazie all'[[ablativo assoluto]], una costruzione assai diffusa per la [[frase subordinata|subordinazione]] implicita.
 
Per concludere una tabella con alcuni esempi. Le forme latine hanno caratteristiche aggettivali e sono quindi variabili.
 
{| class="wikitable"
|-bgcolor="#EFEFEF"
!rowspan="2"|
!colspan="8"| '''Verbi
|-bgcolor="#EFEFEF"
!colspan="1"| '''portāre'''
!colspan="1"| '''terrēre'''
!colspan="1"| '''petere'''
!colspan="1"| '''audīre'''
|-
!bgcolor="#EFEFEF" | ''' Presente '''
| portāns, –antis || terrēns, –entis || petēns, –entis || audiēns, –entis
|-
!bgcolor="#EFEFEF" | '''Perfetto'''
| portātus, –a, –um || territus, –a, –um || petītus, –a, –um || audītus, –a, –um
|-
!bgcolor="#EFEFEF" | '''Futuro'''
| portātūrus, –a, –um || territūrus, –a, –um || petītūrus, –a, –um || audītūrus, –a, –um
|}
 
===Francese===
{{vedi anche|passé composé}}
Il participio presente [[lingua francese|francese]], simile a quello italiano, si forma con la terminazione -''ant'': (da ''chanter'' abbiamo ''chantant'' = 'che canta'; da ''voir'' abbiamo ''voyant'' = 'che vede, vedente'; da ''croire'' si ottiene ''croyant'' = 'che crede, credente'). L'uso come aggettivo o sostantivo è il più normale:
 
* ''Voilà un '''étudiant''''' ('ecco uno studente')
 
In francese, il participio presente è invariabile.
 
In francese, il participio passato si forma, come in italiano, secondo le varie coniugazioni ed ha funzioni analoghe:
 
* ''Je suis '''parti''''' ('sono partito/andato via', passato prossimo)
* ''Il a été '''assassiné''''' ('è stato assassinato', formazione del passivo)
* ''Un livre '''perdu''''' ('un libro perduto', aggettivo passivo)
* ''Une langue '''morte''''' ('una lingua morta', aggettivo attivo)
* ''Les mots et les '''faits''''' ('le parole e i fatti', sostantivo)
 
I verbi della prima coniugazione, quelli che terminano in -''er'', formano il participio passato con la [[desinenza]] -''é'', per cui da ''assassiner'' si avrà ''assassiné''. I verbi che terminano in -''ir'' cambiano la desinenza in -''i''; da ''partir'' si ottiene ''parti''. I verbi del terzo gruppo, terminanti in -''re'' e ''oir'', sono spesso irregolari: l'esito più comune è comunque in ''-u'' (ad esempio ''perdu'' come nel verbo ''perdre'').
 
Il participio può essere usato in forma composta, prendendo le veci del [[gerundio]] passato italiano (oppure della forma composta del participio presente italiano):
 
{{quote|La cicala, avendo cantato<br>per tutta l'estate,<br>si trovò senza provviste<br>quando l'inverno arrivò|[[Jean de La Fontaine]], ''La cicala e la formica''|La Cigale, ayant chanté<br>
Tout l'été, <br>
Se trouva fort dépourvue <br>
Quand la bise fut venue|lingua=fr}}
 
===Inglese===
Per quanto riguarda il participio presente, la terminazione in [[lingua inglese|inglese]] è -''ing''.
 
Le forme del gerundio si confondono con quelle del participio presente. Mentre il gerundio viene usato per i verbi sostantivati, la forma usata per costruire la perifrasi progressiva è considerata in inglese come participio. Seguono alcuni esempi di participio presente inglese:
 
* [[Perifrasi progressiva]]: ''Jim was '''sleeping''''' ('Jim stava dormendo')
* Funzione di aggettivo: '''''Sleeping''' beauties'' ('Bellezze dormenti/che dormono')
* Modificazione della frase, [[proposizione subordinata]]: ''John went on, '''speaking''' very slowly'' ('John continuò, parlando molto lentamente').
 
In inglese, il participio passato si forma con la terminazione -''ed'', tranne che per i verbi irregolari. Si riportano alcuni esempi:
 
* Forma verbale composta, del passato, [[Tempi_verbali_inglesi#Present_Perfect|present perfect]]: ''Mary has '''accepted''''' ('Maria ha accettato')
* Formazione del [[passivo]]: ''Mary was '''accepted''''' ('Maria era/è stata/fu accettata')
* Funzione di [[aggettivo]], in senso attivo: ''our '''fallen''' comrades'' ('i nostri camerati caduti')
* Funzione di aggettivo, in senso passivo: ''the '''United States''' '' ('gli stati Uniti')
 
===Tedesco===
Nella [[lingua tedesca]], le forme del participio sono simili per funzione a quelle di altre lingue europee. La forma non viene usata per la perifrasi progressiva.
 
Il participio presente si forma sostituendo la terminazione ''-en'' dell infinito con ''-end''. Esempio:
 
:''fliegen'' ('volare') - ''fliegend''.
 
Ne deriva una forma che va solitamente declinata come un [[aggettivo]]:
 
* ''Der '''fliegende''' Hölländer''
* ''L'olandese '''volante'''''
 
Esistono forme [[sostantivo|nominali]]: da ''studieren'' avremo ''die Studierenden'' ('le studentesse/gli studenti').
 
Il participio passato dei verbi regolari si forma in genere sostituendo la terminazione -''en'' in -''t'' e apponendo il prefisso ''ge-'':
 
:''lieben'' ('amare'): '''''ge'''lieb'''t''''' ('amato'); ''haben'' ('avere'): '''''ge'''hab'''t''''' ('avuto').
 
Per la formazione dei tempi composti e del passivo, il participio passato va alla fine della frase:
 
*'' Ich '''habe''' die Kinder '''geliebt''''' ('ho amato i bambini')
* ''Das Kind wird '''geliebt''''' ('il bambino viene amato')
 
Esistono degli usi aggettivali (''die verkaufte Braut,'' 'la sposa venduta') oppure nominali (''Die Gelehrten'', 'gli studiosi').
 
== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
* AA.VV., ''Grammaire du français'', Paris, Hachette 1991. ISBN 2-01-015601-3
* Katerinov, K., ''La lingua italiana per stranieri, corso superiore,'' Perugia, Guerra 1976.
* Serianni, L., ''Grammatica italiana; italiano comune e lingua letteraria,'' Torino, UTET 1989.
* Schmecken, H. ''Orbis Romanus'', Paderborn, Schöningh 1975, ISBN 3-506-10330-X.
 
== Voci correlate ==
* [[Terza_coniugazione#Participi_in_-iente|Participi in -iente]]
 
==Altri progetti==
* [http://it.wikibooks.org/wiki/Italiano/Grammatica/Participio/Pronomi Wikibooks, ''Italiano'': La posizione dei pronomi atoni ed il participio]
 
==Collegamenti esterni==
* [http://www.coniugazione.de.tl Tabelle coniugazione italiana]
 
{{modi e tempi in italiano}}
 
[[Categoria:Modi verbali]]
[[Categoria:Tempi verbali]]
 
[[als:Partizip]]
[[an:Participio]]
[[ca:Participi]]
[[cs:Příčestí]]
[[da:Participium]]
[[de:Partizip]]
[[el:Μετοχή (γραμματική)]]
[[en:Participle]]
[[es:Participio]]
[[fi:Partisiippi]]
[[fr:Participe]]
[[gl:Participio]]
[[hu:Melléknévi igenév]]
[[io:Participo]]
[[is:Lýsingarháttur þátíðar]]
[[ja:分詞]]
[[ka:მიმღეობა (გრამატიკა)]]
[[la:Participium]]
[[lt:Dalyvis (gramatika)]]
[[nl:Deelwoord]]
[[nn:Partisipp]]
[[no:Partisipp]]
[[pl:Imiesłów]]
[[pt:Particípio]]
[[ru:Причастие_(лингвистика)]]
[[simple:Participle]]
[[sl:Deležnik]]
[[sv:Particip]]
[[vec:Partisipio]]
[[wa:Pårticipe]]
[[zh:分词]]