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[[File:Chapelle sixtine2.jpg|thumb|350px|L'interno con il ''Giudizio Universale'' sullo sfondo]]
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La '''Cappella Sistina''', dedicata a [[Assunzione di Maria|Maria Assunta in Cielo]]<ref>G. Fronzuto, ''Organi di Roma. Guida pratica orientativa agli organi storici e moderni'', Leo S. Olschki Editore, Firenze 2007, p. 472. ISBN 978-88-222-5674-4</ref>, è uno dei più famosi tesori culturali e artistici della [[Città del Vaticano]], inserita all'interno del percorso dei [[Musei Vaticani]]. Fu costruita tra il [[1475]] e il [[1481]], all'epoca di [[papa Sisto IV]] [[della Rovere]], da cui prese il nome. È conosciuta in tutto il globo sia per essere il luogo nel quale si tengono il [[conclave]] e altre cerimonie ufficiali del [[Papa]] (in passato anche alcune incoronazioni papali), sia per essere decorata con una delle opere d'arte più conosciute e celebrate della civiltà artistica occidentale, gli affreschi di [[Michelangelo Buonarroti]], che ricoprono la [[volta della Cappella Sistina|volta]] ([[1508]]-[[1512]]) e la parete di fondo (del ''[[Giudizio Universale (Michelangelo)|Giudizio Universale]]'') sopra l'altare ([[1535]]-[[1541]]). Essa è considerata forse la più completa e importante di quella «[[teologia]] visiva, che è stata chiamata ''[[Biblia pauperum#Estensione del termine|Biblia pauperum]]''»<ref>[[Piero Marini]], [http://webcache.googleusercontent.com/search?q=cache:cB_vO0mDqzsJ:www.vatican.va/news_services/liturgy/documents/ns_lit_doc_14111999_notificazione_it.html+Michelangelo+%22Cappella+Sistina%22+%22questa+teologia+visiva,+che+i+medievali+chiamarono+Biblia+pauperum%22&cd=2&hl=it&ct=clnk&gl=it ''Un dono al popolo di Dio'']. URL consultato il 6 febbraio 2012.</ref>. Le pareti inoltre conservano una serie di affreschi di alcuni dei più grandi artisti italiani della seconda metà del Quattrocento ([[Sandro Botticelli]], [[Pietro Perugino]], [[Pinturicchio]], [[Domenico Ghirlandaio]], [[Luca Signorelli]], [[Piero di Cosimo]] e altri).
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Esiste anche una "Cappella Sistina" nella [[basilica di Santa Maria Maggiore]] a Roma, edificata da [[Sisto V]], e [[Cappella Sistina (Savona)|una]] nella [[cattedrale di Savona]], fatta edificare da [[Sisto IV]] come mausoleo per i propri genitori.
[[File:Cappella Sistina - 2005.jpg|thumb|right|350px|La Cappella Sistina dall'alto, vi fu celebrato il primo conclave nel [[Conclave del 1492|1492]], dal [[Conclave del 1878|1878]] è sede stabile di ogni conclave.]]
== Storia ==
===Preesistenze===
Nel [[1368]] si ha la prima menzione di una cappella papale preesistente in Vaticano, che nell'anno successivo venne decorata da [[Giottino]] e [[Giovanni da Milano]]<ref name=D7>De Vecchi, cit., pag. 7.</ref>.
 
=== XV secolo ===
[[File:Sandro Botticelli - Sixte II.jpg|thumb|180px|Botticelli, ''Sisto II'']]
====La ricostruzione====
I propositi di Fadio ripristino dei più importanti monumenti cristiani di Roma, devastati dall'abbandono, dall'incuria e dalle lotte civili durante la [[cattività avignonese]], fu uno dei progetti più ambiziosi dei papi del XV secolo, a partire da [[Martino V]]<ref name="DVC148">De Vecchi-Cerchiari, cit., pag. 148.</ref>. [[Sisto IV]], già professore di teologia nelle maggiori università italiane e generale dei [[francescani]], raccolse questo impegno e già poco dopo la sua elezione (agosto [[1471]]), iniziò un'opera di interventi di recupero e monumentalizzazione del tessuto urbano di Roma, che culminò nella ricostruzione e nella decorazione della cappella palatina del [[Palazzo Apostolico]], che in seguito prese il suo nome. Il progetto architettonico dovette prendere corpo nel [[1473]], su disegno di [[Baccio Pontelli]]. Nel [[1477]] venivano abbattuti i resti ormai fatiscenti della costruzione precedente, sfruttandone le fondazioni e la base dei muri sani per la nuova cappella. Pare che le pareti medievali venissero conservate fino all'altezza della prima cornice, giustificando le irregolarità in [[pianta (architettura)|pianta]]<ref name="DVC148"/>: i lati maggiori infatti convergono verso quello di fondo, il quale a sua volta non è perfettamente parallelo a quello dell'altare<ref name=D7/>. Tutto l'edificio venne comunque rivestito di una cortina laterizia e rinforzato da un basamento a scarpa; furono realizzate nuove [[volta (architettura)|volte]] sia nella copertura, sia negli ambienti dei maestri di cerimonia al di sotto della cappella<ref name=D7/>.
 
Le funzioni della cappella non mutarono rispetto alla precedente e a quella analoga nel [[Palazzo dei Papi]] di [[Avignone]], come sede delle più solenni cerimonie del calendario liturgico svolte dalla corte papale. Tale necessità richiedeva una cornice particolarmente fastosa, che mostrasse inequivocabilmente la ''Maiestas papalis'' ai partecipanti ammessi al cerimoniale, che erano essenzialmente il [[collegio dei cardinali]], i [[Moderatore supremo|generali]] degli [[ordini monastici]], i diplomatici accreditati, i membri di grado più alto nella compagine statale pontificia, il [[Senatore di Roma|senatore]] e i [[Conservatore (magistrato)|conservatori]] della città di Roma, i patriarchi, i vescovi e i principi o le personalità eminenti in visita. A costoro si aggiungeva una folla di altri personaggi ammessa ad assistere alle funzioni oltre la transenna marmorea che separa tutt'oggi la cappella papale vera e propria (con l'altare)<ref name="DVC148"/>.
 
La costruzione venne avviata nel [[1477]] con la supervisione ai lavori di [[Giovannino de' Dolci]]. Nell'estate del [[1481]] doveva essere già conclusa, poiché è già documentato lo svolgimento della decorazione ad affresco delle pareti<ref name="DVC148"/>. L'aspetto dall'esterno doveva essere grandioso, paragonabile solo con edifici di età imperiale.
 
La consacrazione della cappella risale alla prima [[messa]] del 9 agosto [[1483]], quando venne dedicata all'[[Assunzione di Maria|Assunzione della Vergine Maria]].
 
====La decorazione pittorica====
[[File:Cappella sistina, ricostruzione dell'interno prima degli interventi di Michelangelo, stampa del XIX secolo.jpg|thumb|250px|left|Ricostruzione dell'aspetto della Sistina prima degli interventi di Michelangelo, stampa del XIX secolo]]
 
Il programma generale della decorazione pittorica della cappella fu articolato su tre registri dal basso verso l'alto: lo zoccolo con finti arazzi, il secondo ordine con scene del Vecchio Testamento (scene della vita di Mosè) e del Nuovo testamento (scene della vita di Cristo) e infine l'ordine più alto con la rappresentazione di pontefici martirizzati.
 
La decorazione pittorica venne avviata, nella parete dietro l'altare (quella oggi del ''Giudizio''), dal [[Perugino]]<ref name="DVC149">De Vecchi-Cerchiari, cit., pag. 149.</ref>, il quale aveva già lavorato per il papa nella distrutta Cappella della Concezione nell'[[antica basilica di San Pietro in Vaticano]] e che realizzò anche la pala d'altare raffigurante la Vergine Assunta.
La volta fu decorata da un cielo stellato di [[Piermatteo d'Amelia]]<ref name="DVC149"/>, seguendo una tradizione medievale.
 
Nel frattempo il signore di Firenze [[Lorenzo de' Medici]], nell'ambito di una politica riconciliativa con gli avversari che avevano appoggiato la [[Congiura dei Pazzi]] ([[1478]]), tra cui lo stesso papa, propose l'invio dei migliori artisti presenti allora sulla scena fiorentina, quali ambasciatori di bellezza, armonia e del primato culturale di Firenze<ref name="S86">Santi, cit., pag. 186.</ref>. L'offerta venne accettata e il 27 ottobre [[1480]] [[Sandro Botticelli]], [[Cosimo Rosselli]], [[Domenico Ghirlandaio]] e i rispettivi collaboratori partirono per Roma, dove sono documentati all'opera dalla primavera del [[1481]]<ref name="S86"/>.
 
Ciascuno di questi artisti, con gli aiuti, tra gli altri, degli aiutanti [[Pinturicchio]], [[Piero di Cosimo]] e [[Bartolomeo della Gatta]], affrescò uno dei quattro riquadri nella parete a destra dell'altare, poi, con un nuovo contratto datato 27 ottobre [[1481]], vennero riconfermati per l'esecuzione degli altri dieci riquadri restanti (i due sulla parete dell'altare erano già stati completati da Perugino nella primissima fase) da ultimare entro il marzo dell'anno successivo. I termini non vennero sempre rispettati e al [[Perugino]] subentrò [[Luca Signorelli]], che affrescò il ''[[Testamento e morte di Mosè|Testamento di Mosè]]'' e la ''Contesa intorno al corpo di Mosè'' sulla parete dell'ingresso<ref name="DVC149"/>. Il complesso programma iconografico venne definito in ogni particolare dal pontefice stesso e dai suoi consiglieri, anche se la sua stessa complessità necessitò un intervento di grande importanza da parte degli artisti nell'invenzione figurativa e iconografica<ref name="DVC150">De Vecchi-Cerchiari, cit., pag. 150.</ref>.
 
La concezione del programma iconografico complessivo fu riprese secondo alcuni storici dall'''Expositio super septem visiones libri apocalypsis'', esegesi di episodi biblici risalente forse al nono secolo,<ref>H. Pfeiffer, ''La Sistina Svelata, iconografia di un capolavoro'', Jaka book 2007, p.16 e ss</ref> ovvero dall'opera di [[Gioacchino da Fiore]], autore di una complessa teoria della "concordia" tra Antico e Nuovo Testamento.
 
Il risultato fu un ciclo di grande omogeneità, nonostante la partecipazione di artisti dalle personalità marcatamente diverse. Ciò fu possibile grazie all'adozione di una medesima scala dimensionale delle figure, all'impaginazione e strutturazione ritmica simile, alle medesime tonalità dominanti, tra cui spicca l'abbondanza di rifiniture in oro, che intensificano la luce con effetti che dovevano apparire particolarmente suggestivi nel bagliore delle fiaccole e delle candele<ref name="DVC151">De Vecchi-Cerchiari, cit., pag. 151.</ref>.
 
=== XVI secolo ===
[[File:Sistine Chapel ceiling photo 2.jpg|thumb|300px|Michelangelo, volta della Cappella Sistina]]
Lo splendido complesso voluto da Sisto IV fu anche nei decenni successivi al centro degli interessi dei pontefici, con interventi che costituiscono pagine fondamentali dell'arte del pieno Rinascimento<ref name="DVC151"/>.
 
Nella primavera del [[1504]] la particolare natura del terreno su cui sorge la cappella determinò probabilmente un inclinamento della parete meridionale che, in seguito ad assestamenti, lasciò una vasta e minacciosa crepa sul soffitto, che necessitò una sospensione di tutte le funzioni nella cappella in via precauzionale<ref name="D9">De Vecchi, cit., pag. 9.</ref>.
 
====Giulio II====
[[File:Cappella sistina, parete 01.jpg|thumb|200px|left|Una parete della Cappella Sistina]]
[[Giulio II]], pure [[della Rovere]], fece restaurare la volta con [[Catena (edilizia)|catene]], sia sopra la volta principale sia negli ambienti inferiori, rendendola di nuovo agibile solo dopo la metà di ottobre. La lunga crepa, che si è scoperto partire dall'angolo nord-est, venne tamponata con l'inserimento di nuovi mattoni, forse nell'estate del [[1504]]<ref name="D9"/>. La decorazione della volta di Piermatteo d'Amelia risultò così danneggiata irreparabilmente.
 
L'idea di far rifare la decorazione della [[volta della Cappella Sistina|volta]] a [[Michelangelo Buonarroti]] dovette venire a papa Giulio nell'aprile del [[1506]], come testimonia una lettera inviata allo stesso Michelangelo dal capomastro fiorentino Piero Rosselli, il quale aveva ascoltato la notizia dalla voce del papa stesso. La precipitosa fuga da Roma di Michelangelo, per via degli intrighi che avevano bloccato il suo grandioso progetto della [[Tomba di Giulio II|"Sepoltura" del papa]], sospese il progetto fino alla riappacificazione col papa, che avvenne nel [[1507]].
 
Nel [[1508]] quindi l'artista tornò a Roma e sottoscrisse il contratto; il lavoro venne completato entro il 31 ottobre [[1512]]<ref name="DVC151"/>. La decorazione della volta incontrò numerose difficoltà, tutte brillantemente superate dall'artista e dai suoi collaboratori. Per essere in grado di raggiungere il soffitto, Michelangelo necessitava di una struttura di supporto; la prima idea fu del [[Donato Bramante|Bramante]], che volle costruire per lui una speciale impalcatura, sospesa in aria per mezzo di funi. Ma Michelangelo temeva che questa soluzione avrebbe lasciato dei buchi nel soffitto, una volta completato il lavoro, così costruì un'impalcatura da sé, una semplice piattaforma in legno su sostegni ricavati da fori nei muri posti nella parte alta vicino alle finestre. Questa impalcatura era organizzata in gradoni in modo da permettere un lavoro agevole in ogni parte della volta. Il primo strato di intonaco steso sulla volta cominciò ad ammuffire perché era troppo bagnato. Michelangelo dovette rimuoverlo e ricominciare da capo, ma provò una nuova miscela creata da uno dei suoi assistenti, [[Jacopo Torni|Jacopo l'Indaco]]. Questa non solo resistette alla [[muffa]], ma entrò anche nella tradizione costruttiva italiana.
 
Inizialmente Michelangelo era stato incaricato di dipingere solo dodici figure, gli ''Apostoli'', ma quando il lavoro fu finito ve ne erano presenti più di trecento. Dell'impresa restano numerosi disegni, che rappresentano un documento molto prezioso.
 
====Leone X====
[[File:V&A - Raphael, The Healing of the Lame Man (1515).jpg|thumb|300px|''[[Guarigione dello storpio]]'', uno dei cartoni di Raffaello per gli [[Arazzi di Raffaello|arazzi della Sistina]], V&AM, Londra]]
In seguito anche [[Leone X]] desiderò legare il proprio nome all'ineguagliabile prestigio della Sistina, fino ad allora patrocinata da pontefici della famiglia [[Della Rovere]]. Decise allora di donare una serie di preziosi [[Arazzi di Raffaello|arazzi]] intessuti a [[Bruxelles]] su disegno di [[Raffaello Sanzio]] alla fine del [[1514]]. Gli arazzi, intessuti nella bottega di [[Pieter van Aelst]], mostrano le ''Storie dei santi Pietro e Paolo'', i cui soggetti avevano precise corrispondenze con i riquadri affrescati nel registro mediano<ref name="DVC151"/>. Questi arazzi, che ricoprivano la zona destinata al papa e ai religiosi separata dalla transenna marmorea, erano utilizzati nelle solenni festività e si leggevano, come le storie soprastanti, dalla parete dell'altare<ref name="D12">De Vecchi, cit., pag. 12.</ref>.
 
Attraverso la celebrazione dei primi due "architetti della Chiesa", [[san Pietro|Pietro]] e [[san Paolo|Paolo]] apostoli rispettivamente verso gli Ebrei e verso i "Gentili", si riaffermava il collegamento col pontefice regnante, loro erede<ref name="D12"/>.
 
Quando i primi sette arazzi arrivarono dalla Fiandra e furono collocati il 26 dicembre [[1519]] il cerimoniere Paris de Grassis annotò: «tota cappella stupefacta est in aspectu illorum»<ref name="D12"/>.
 
====Nuovi danni====
Negli anni successivi altri assestamenti del terreno causarono, per la scarsa stabilità delle fondazioni, nuovi danni, come il crollo, nel giorno di [[Natale]] del [[1522]] dell'[[architrave]] del portale, che uccise una guardia svizzera accanto ad [[Adriano VI]] che proprio in quel momento stava entrando in cappella<ref name="D12"/>.
 
Durante il [[conclave]] del [[1523]] si aprirono nuove, preoccupanti crepe, che richiesero un intervento urgente di [[Antonio da Sangallo]] il quale, chiamato dai cardinali preoccupati, verificò la stabilità dell'edificio. Più tardi furono necessari nuovi interventi sulle fondazioni della parete orientale, che danneggiarono irreparabilmente i due affreschi che concludevano le ''Storie di Cristo'' e ''di Mosè''. In seguito, nella seconda metà del XVI secolo, le due scene dovettero essere ridipinte da [[Hendrick van de Broeck]] e [[Matteo da Lecce]], sicuramente gli interventi pittorici più deboli dell'intera decorazione<ref name="D12"/>.
 
====Clemente VII e Paolo III====
Infine l'ultima grande decorazione della cappella fu voluta da [[Clemente VII]], che commissionò, ancora a Michelangelo, l'enorme affresco del ''[[Giudizio universale (Michelangelo)|Giudizio universale]]'' ([[1535]]-[[1541]]), in gran parte dipinto al tempo di [[Paolo III]], che rappresentò anche il primo intervento "distruttivo" nella storia della Cappella, stravolgendo l'originale impostazione spaziale e iconografica, che si era delineata nei precedenti apporti fino ad allora sostanzialmente coordinati<ref name="DVC151"/>.
 
La prima menzione dell'intenzione del pontefice si ha in una lettera di [[Sebastiano del Piombo]] a Michelangelo, datata 17 luglio [[1533]], che lo invitata a tornare a Roma. Nonostante le iniziali resistenze di Michelangelo, nel [[1533]] esse furono vinte, e nel [[1534]] lasciò definitivamente Firenze, anche per l'insofferenza verso il nuovo duca [[Alessandro de' Medici (duca di Firenze)|Alessandro]], nonché la sua crescente disaffezione verso le opere fiorentine che ormai si trascinavano sempre più stancamente<ref name="D13">De Vecchi, cit., pag. 13.</ref>.
 
Il ''Giudizio Universale'' fu oggetto di una pesante disputa tra il cardinale [[Giovanni Pietro Carafa|Carafa]] e Michelangelo: l'artista venne accusato di immoralità e intollerabile oscenità, poiché aveva dipinto delle figure nude, con i genitali in evidenza, all'interno della più importante [[chiesa (architettura)|chiesa]] della [[cristianità]], perciò una campagna di [[censura]] (nota come ''"campagna delle foglie di fico"'') venne organizzata dal Carafa e monsignor Sernini (ambasciatore di [[Mantova]]) per rimuovere gli [[affresco|affreschi]]. [[Giorgio Vasari]] racconta che, quando il Maestro di Cerimonie del Papa, Biagio da Cesena, accusò il lavoro di Michelangelo apostrofandolo come più adatto a un bagno termale che a una cappella, Michelangelo raffigurò i suoi tratti nella figura di [[Minosse]], giudice degli inferi; quando Biagio da Cesena si lamentò di questo con il Papa, il pontefice rispose che la sua giurisdizione non si applicava all'[[inferno]], e così il ritratto rimase. Secondo altri studiosi<ref>[http://www.gaynews.it/view.php?ID=75384 Articolo dal quotidiano "Il Manifesto"] sulla identificazione del ''Minosse'' nel Giudizio universale da parte di Antonio Forcellini.</ref>, invece, il personaggio raffigurato in forme caricaturali nel Minosse sarebbe [[Pierluigi Farnese]], figlio di papa Paolo III, noto a Roma per essere un [[sodomia|sodomita]] violento e per aver abusato sessualmente di un giovane ecclesiastico causandone la morte.
 
In coincidenza con la morte di Michelangelo, venne emessa una legge per coprire i genitali ("''Pictura in Cappella Ap.ca coopriantur''"). Così [[Daniele da Volterra]], un apprendista di Michelangelo, dipinse tutta una serie di panneggi e perizomi detti "braghe", che gli valsero il soprannome di "Braghettone".
 
=== I secoli successivi ===
Quando il [[Mahatma Gandhi]] visitò nel [[1931]] la Cappella Sistina, la sua attenzione fu colpita, più che dagli affreschi di Michelangelo, dal Crocifisso dell'altare della cappella. Intorno a quel Crocifisso – che rappresenta un Gesù magrissimo, dimesso e sofferente, ben diverso dal Gesù corpulento e forte del Giudizio Universale – Gandhi indugiò per parecchi minuti, esclamando infine: «Non si può fare a meno di commuoversi fino alle lacrime»<ref>Cfr. [[Ernesto Balducci]], ''Gandhi'', Edizioni Cultura della Pace, Firenze 1988, p. 107.</ref>.
 
Gli [[affresco|affreschi]] che Michelangelo ha realizzato nella Cappella Sistina, e in particolare quelli della volta e delle [[Lunette della Cappella Sistina|lunette]] che la accompagnano sono stati sottoposti nel corso dei secoli a un certo numero di [[Restauro degli affreschi della Cappella Sistina|restauri]], i più recenti dei quali si sono svolti tra il [[1980]] e il [[1994]]. Questi ultimi hanno provocato stupore presso gli studiosi e gli amanti dell'arte poiché sono stati portati alla luce colori e particolari che la patina scura aveva nascosto per secoli. Particolarmente controversa fu la scelta da adottare per la rimozione o meno delle "braghe" di [[Daniele da Volterra]]. Si scelse di rimuovere la maggior parte dei perizomi tranne quelli nelle figure principali, ormai entrati nell'immaginario collettivo, come quello della figura di ''Daniele''; comunque, una copia fedele e senza censure dell'originale, di Marcello Venusti, è oggi a [[Napoli]] al [[Museo di Capodimonte]].
 
== Descrizione ==
[[File:Sixtijnse kapel.jpg|thumb|250px|Veduta della Cappella Sistina dalla [[cupola di San Pietro]]]]
La Cappella si trova sulla destra della [[Basilica di San Pietro in Vaticano|basilica di San Pietro]], all'interno del [[Palazzo Apostolico]], accessibile dall'imponente [[Sala Regia]].
 
=== Architettura ===
È di forma rettangolare e misura 40,93 metri di lunghezza per 13,41 di larghezza (le [[dimensione|dimensioni]] del [[Tempio di Salomone]], così come vengono riportate nell'[[Antico Testamento]]). Ha un'altezza di 20,70 metri ed è coperta da una [[volta a botte]] ribassata, collegata alle pareti da [[vela (architettura)|vele]] e [[pennacchio (architettura)|pennacchi]], che generano [[lunette]] in corrispondenza dei muri laterali. Sotto ciascuna lunetta si aprono le strette finestre ad arco che danno luce all'ambiente: sono sei su ciascuna parete laterale a cui si aggiungevano altre due aperture sul lato ovest, tamponate con la creazione del ''Giudizio''<ref name="DVC148"/>.
 
La cornice tra la zona inferiore e quella mediana è poco sporgente rispetto a quella successiva, tra la zona mediana e quella superiore; qui, all'altezza delle imposte delle finestre, il muro rientra per lasciare spazio a uno stretto camminamento. Oltre questo confine i pilastri, che in tutta la zona inferiore sono solo dipinti, diventano reali e reggono i [[peduccio|peducci]] della volta<ref name="D7"/>.
 
Sopra il portale, in corrispondenza del peduccio della volta, si trova un grande stemma papale [[Della Rovere]] con la quercia a dodici ghiande d'oro e la tiara papale, appartenente a Sisto IV, ma fatto all'epoca di [[Giulio II]], suo nipote<ref name="D93">De Vecchi, cit., pag. 93</ref>.
 
=== Pavimento ===
Il pavimento del [[XV secolo]] è composto da tarsie policrome in marmo in stile [[cosmatesco]]. I disegni scandiscono il percorso processionale che va dall'ingresso alla cancellata con una serie di cerchi collegati, affiancati ai lati da riquadri riempiti con motivi diversi. Nello spazio più interno, davanti all'altare, i mosaici pavimentali indicano la disposizione del trono papale e dei seggi dei cardinali, nonché il movimento dei celebranti durante le funzioni<ref name="DVC148"/>.
 
=== Transenna e cantoria ===
Una [[transenna]] in [[marmo]] di [[Mino da Fiesole]], [[Andrea Bregno]] e [[Giovanni Dalmata]] divide la cappella in due parti; quella più ampia, assieme all'[[altare]], è riservata alle cerimonie religiose e ad altri usi clericali, mentre quella più piccola è per i fedeli. L'iconostasi di passaggio era originariamente di [[ferro]] placcato in [[oro]] e in posizione più centrale: venne in seguito spostata verso la parte dei fedeli per garantire uno spazio maggiore al [[Papa]] e alla sua corte. La base è composta da pannelli finemente scolpiti a bassorilievo e dorati, con putti che reggono ghirlande con lo stemma di Sisto IV alternati a motivi ornamentali vegetali, sormontati da pilastrini che intervallano la cancellate e reggono l'architrave, oltre la quale sono disposti candelabri marmorei<ref name=D12/>.
 
Degli stessi artisti è anche la [[cantoria]], lo spazio largo circa cinque metri e profondo due sulla parete di destra, riservato al [[Coro (musica)|coro]]: infatti fu proprio [[papa Sisto IV]] a creare, poco dopo la sua elezione (9 agosto [[1471]]), un ''Collegio dei Cappellani Cantori'', il primo nucleo della futura [[Cappella Musicale Pontificia Sistina]]. Oltre la ricca balaustrata decorata e dorata erano ospitati i cantori, solitamente dodici, che accompagnavano lo svolgimento delle cerimonie liturgiche<ref name=D13/>.
 
La transenna originariamente divideva la cappella quasi a metà, trovandosi, più o meno, all'altezza della ''[[Creazione di Eva (Michelangelo)|Creazione di Eva]]'', come si può riscontrare anche dal disegno del pavimento. La necessità di disporre di un più ampio spazio nel [[presbiterio]] portò a uno spostamento di circa cinque metri fino alla posizione attuale, negli anni ottanta del Cinquecento<ref>De Vecchi, cit., pag. 151.</ref>.
 
=== Gli affreschi ===
[[File:The.Calling.of.the.First.Apostles.jpg|thumb|300px|Ghirlandaio, ''[[Vocazione dei primi apostoli]]'']]
[[File:Pietro Perugino cat13e.jpg|thumb|300px|Perugino, ''[[Consegna delle chiavi (Perugino)|Consegna delle chiavi]]'']]
[[File:Botticcelli, Sandro - The Punishment of Korah and the Stoning of Moses and Aaron - 1481-82.jpg|thumb|300px|Botticelli, ''[[Punizione dei ribelli]]'']]
La decorazione pittorica venne concepita in stretto rapporto con le proporzioni architettoniche della cappella, assecondando la scansione delle pareti. Le partizioni si basano infatti sulla scansione delle finestre, che genera lo spazio per sei riquadri sotto ciascuna finestra delle pareti laterali e per due in quelle frontale e posteriore<ref name="DVC149"/>.
 
Verticalmente gli affreschi sono ripartiti in tre registri: uno inferiore con finti tendaggi, per la cui decorazione vennero poi eseguiti gli [[arazzi di Raffaello]]; uno intermedio con le ''Storie di Mosè e Aronne'' sul lato sinistro e le ''Storie di Gesù'' sul lato destro, con fitti rimandi tra una parete e l'altra; uno superiore, oltre un cornicione fortemente sporgente, che coincide con il livello delle finestre e che a sua volta è divisibile in due sottoregistri: uno con le figure dei primi pontefici (da [[san Pietro|Pietro]] a [[papa Marcello I|Marcello]]) entro nicchie ai lati delle finestre e uno, oltre un'altra cornice aggettante, delle [[Lunette della Cappella Sistina|lunette]] affrescate poi da Michelangelo<ref name="DVC149"/>. Anche la parete di fondo presentava uno schema simile, con al centro, in corrispondenza dell'altare, una pala affrescata dal [[Perugino]] con l<nowiki>'</nowiki>''Assunta'', a cui era dedicata la cappella, venerata da Sisto IV in ginocchio<ref name="DVC149"/>.
 
Le corrispondenze tra le coppie simmetriche di riquadri tra una parete e l'altra sono esplicitate dalle iscrizioni (''tituli'') nel fregio soprastante: l'antico prefigura il nuovo e il nuovo si perfeziona dall'antico, secondo un concetto già espresso da [[sant'Agostino]]: «Dio, ispiratore e autore dei [[Bibbia|libri]] dell'[[vecchio Testamento|uno]] e dell'[[nuovo Testamento|altro Testamento]], ha sapientemente disposto che il nuovo fosse nascosto nell'antico e l'antico diventasse chiaro nel nuovo».
 
Il messaggio sottinteso è quindi come [[Mosè]], prima guida e legislatore del popolo eletto, con l'aiuto del sacerdote [[Aronne]], prefiguri il [[Gesù|Cristo]], all'insegna della continuità della legge divina che, nel rinnovarsi delle [[leggi mosaiche]] nel nuovo patto del [[nuovo Testamento|messaggio evangelico]], viene poi trasmessa da Gesù a [[san Pietro]] e ai suoi successori, cioè i pontefici stessi<ref name="DVC149"/>. In questo senso aveva un ruolo fondamentale la scena della ''[[Consegna delle chiavi (Perugino)|Consegna delle chiavi]]'', affidata al Perugino, che testimonia il passaggio di tali poteri; sul lato opposto la ''[[Punizione di Quorah e dei suoi figli]]'', di [[Botticelli]], allude invece alla punizione che spetta a chiunque si opponga all'autorità del pontefice<ref name="DVC150"/>. Si tratta dunque di una solenne riaffermazione di natura politica e dottrinale del [[primato di san Pietro]], della sua sacralità, intangibilità e della pienezza dei poteri del pontefice.
 
Il ciclo della Sistina rappresenta una gigantesca storia spirituale dell'Umanità: dalla ''Creazione'' al ''Peccato'', alla [[Redenzione]], alla ''Fine del Mondo''. Gli affreschi delle pareti sono una rappresentazione del ''Regno della Legge'' e di quello della ''[[Grazia]]'', resi con un tono commemorativo e [[agiografico]]. Michelangelo intese la creazione e il peccato come drammi dell'umanità intera, e la Redenzione un atto di speranza e di fede che si realizza in ogni momento e luogo. La dottrina [[neoplatonica]], presente nella sua formazione culturale, lo conduce ad una profonda spiritualità interiore.
Le varie figurazioni hanno, oltre che un significato letterale (''Storie del popolo eletto''), una più universale funzione di rivelazione degli stati d'animo dell'uomo dopo il Peccato: la tristezza della inconsapevole attesa (''Antenati di [[Cristo]]''), la cieca speranza di fronte al miracolo (''Salvazioni di [[Israele]]''), la virile serenità della coscienza del futuro (''[[Profeti]]'' e ''[[Sibille]]''). <ref>''Michelangelo e Raffaello in Vaticano'', Edizioni Musei Vaticani, 2000, pp. 10-14.</ref>
 
 
==== Le pareti ====
;Parete ovest
* [[Michelangelo]], ''[[Giudizio Universale (Michelangelo)|Giudizio Universale]]'' ([[1536]]-[[1541]])
* [[Perugino]], ''Nascita e ritrovamento di Mosè'' (distrutto)
* [[Perugino]], ''Assunta con Sisto IV inginocchiato'' (distrutto)
* [[Perugino]], ''Natività di Cristo'' (distrutto)
 
;Parete sud
La parete sud mostra le ''Storie di Mosè'', databili al [[1481]]-[[1482]]. Dall'altare si incontrano:
* [[Pietro Perugino]] e aiuti, ''[[Partenza di Mosè per l'Egitto]]''
* [[Sandro Botticelli]] e bottega, ''[[Prove di Mosè]]''
* [[Cosimo Rosselli]] o [[Domenico Ghirlandaio]] o [[Biagio di Antonio Tucci]], ''[[Passaggio del Mar Rosso (Sistina)|Passaggio del Mar Rosso]]''
* [[Cosimo Rosselli]] e [[Piero di Cosimo]] (attr.), ''[[Discesa dal monte Sinai]]''
* [[Sandro Botticelli]], ''[[Punizione dei ribelli]]''
* [[Luca Signorelli]] e [[Bartolomeo della Gatta]], ''[[Testamento e morte di Mosè]]''
 
;Parete nord
La parete nord mostra le ''Storie di Cristo'', databili al [[1481]]-[[1482]]. Dall'altare si incontrano:
* [[Pietro Perugino]] e aiuti, ''[[Battesimo di Cristo (Perugino)|Battesimo di Cristo]]''
* [[Sandro Botticelli]], ''[[Tentazioni di Cristo]]''
* [[Domenico Ghirlandaio]], ''[[Vocazione dei primi apostoli]]''
* [[Cosimo Rosselli]] (attr.), ''[[Discorso della montagna (Rosselli)|Discorso della montagna]]''
* [[Pietro Perugino]], ''[[Consegna delle chiavi (Perugino)|Consegna delle chiavi]]''
* [[Cosimo Rosselli]], ''[[Ultima Cena (Rosselli)|Ultima Cena]]''
 
;Parete est (d'ingresso)
* [[Hendrik van den Broeck]] ([[1572]]) su originale di [[Domenico Ghirlandaio]], ''Resurrezione di Cristo''
* [[Matteo da Lecce]] ([[1574]]), su originale di [[Luca Signorelli]], ''Disputa sul corpo di Mosè''
 
==== La volta ====
[[File:Schema della Volta della Cappella Sistina (numerata).png|thumb|400px|Schema della volta della Cappella Sistina]]
{{vedi anche|Volta della Cappella Sistina}}
Lo schema della volta della Cappella Sistina comprende diversi affreschi e tematiche che si possono così rappresentare:
* nella parte centrale Michelangelo dipinse nove storie, tratte da ''Episodi del libro della [[Genesi]]'';
* ai lati di queste storie vi sono possenti figure di ''Ignudi'' che sostengono medaglioni, entro i quali sono raffigurate ''Scene dal [[Libri dei Re|Libro dei Re]]''
* contornano la parte centrale affreschi raffiguranti ''Sibille e Profeti'',
* al di sotto di essi, nelle [[Vela (architettura)|vele]] e nelle [[lunette della Cappella Sistina|lunette]], sono raffigurati gli ''Antenati di Cristo'' (la [[genealogia di Gesù]]);
* infine, nei quattro [[Pennacchio (architettura)|pennacchi]] posti agli angoli della volta, Michelangelo dipinse alcuni ''Episodi di Salvezza'' tratti dall'[[Antico Testamento]]
 
L'immensa opera fu portata a termine tra il [[1508]] e il [[1512]].
 
===== Le storie della Genesi =====
[[File:God2-Sistine Chapel.png|thumb|400px|''[[Creazione di Adamo (Michelangelo)|Creazione di Adamo]]'']]
{{vedi anche|Storie della Genesi}}
<ol>
<li value=41>''[[Separazione della luce dalle tenebre]]'' ([[Genesi]] {{Passo biblico|Gen|1,1-5}})
<li value=37>''[[Creazione degli astri]]'' ([[Genesi]] {{Passo biblico|Gen|1,11-19}})
<li value=33>''[[Separazione delle acque dalla terra]]'' ([[Genesi]] {{Passo biblico|Gen|1,9-10}})
<li value=29>''[[Creazione di Adamo (Michelangelo)|Creazione di Adamo]]'' ([[Genesi]] {{Passo biblico|Gen|1,26-27}})
<li value=25>''[[Creazione di Eva (Michelangelo)|Creazione di Eva]]'' ([[Genesi]] {{Passo biblico|Gen|2,18-25}})
<li value=21>''[[Peccato originale e cacciata dal Paradiso terrestre]]'' ([[Genesi]] {{Passo biblico|Gen|3,1-13.22-24}})
<li value=17>''[[Sacrificio di Noè]]'' ([[Genesi]] {{Passo biblico|Gen|8,15-20}})
<li value=13>''[[Diluvio universale (Michelangelo)|Diluvio universale]]'' ([[Genesi]] {{Passo biblico|Gen|6,5-8,20}})
<li value=9>''[[Ebbrezza di Noè]]'' ([[Genesi]] {{Passo biblico|Gen|9,20-27}})
</ol>
 
===== Sibille e profeti =====
[[File:LibyanSibyl SistineChapel.jpg|thumb|250px|''[[Sibilla Libica (Michelangelo)|Sibilla Libica]]'']]
{{vedi anche|Veggenti}}
<ol>
<li value=5>''[[Zaccaria (Michelangelo)|Zaccaria]]''
<li value=10>''[[Gioele (Michelangelo)|Gioele]]''
<li value=8>''[[Sibilla Delfica (Michelangelo)|Sibilla Delfica]]''
<li value=18>''[[Sibilla Eritrea (Michelangelo)|Sibilla Eritrea]]''
<li value=16>''[[Isaia (Michelangelo)|Isaia]]''
<li value=26>''[[Ezechiele (Michelangelo)|Ezechiele]]''
<li value=24>''[[Sibilla Cumana (Michelangelo)|Sibilla Cumana]]''
<li value=34>''[[Sibilla Persica (Michelangelo)|Sibilla Persica]]''
<li value=32>''[[Daniele (Michelangelo)|Daniele]]''
<li value=42>''[[Geremia (Michelangelo)|Geremia]]''
<li value=40>''[[Sibilla Libica (Michelangelo)|Sibilla Libica]]''
<li value=45>''[[Giona (Michelangelo)|Giona]]''
</ol>
 
===== Antenati di Cristo =====
;Lunette
{{vedi anche|Lunette della Cappella Sistina}}
[[File:Michelangelo, lunetta, Jacob - Joseph 05.jpg|thumb|200px|Lunetta di ''[[Giacobbe e Giuseppe]]'' (dettaglio)]]
<ol>
<li value=1> ''[[Eleazar e Mattan]]''
<li value=2> ''[[Giacobbe e Giuseppe]]''
<li value=3> ''[[Achim ed Eliud]]''
<li value=7> ''[[Azor e Sadoc]]''
<li value=11> ''[[Zorobabele, Abiud ed Eliacim]]''
<li value=15> ''[[Giosia, Ieconia e Salatiel]]''
<li value=23> ''[[Ezechia, Manasse e Amon]]''
<li value=19> ''[[Ozia, Ioatam e Acaz]]''
<li value=31> ''[[Asaf, Giosafat e Ioram]]''
<li value=27> ''[[Roboamo e Abia]]''
<li value=39> ''[[Iesse, Davide e Salomone]]''
<li value=35> ''[[Salmòn, Booz e Obed]]''
<li value=47> ''[[Naasson]]''
<li value=43> ''[[Aminadab]]''
<li value=0> ''Abramo, Isacco, Giacobbe, Giuda'' (perduta)
<li value=0> ''Fares, Esrom e Aram'' (perduta)
</ol>
 
;Vele
[[File:Michelangelo, antenati di cristo, 08.1.jpg|thumb|200px|''[[Vela sopra Iesse, Davide e Salomone]]'']]
<ol>
<li value=14> ''[[Vela sopra Zorobabele, Abiud ed Eliacim]]''
<li value=12> ''[[Vela sopra Giosia, Ieconia e Salatiel]]''
<li value=22> ''[[Vela sopra Ozia, Ioatam e Acaz]]''
<li value=20> ''[[Vela sopra Ezechia, Manasse e Amon]]''
<li value=30> ''[[Vela sopra Roboamo e Abia]]''
<li value=28> ''[[Vela sopra Asaf, Giosafat e Ioram]]''
<li value=38> ''[[Vela sopra Salmòn, Booz e Obed]]''
<li value=36> ''[[Vela sopra Iesse, Davide e Salomone]]''
</ol>
 
===== Storie dell'Antico Testamento =====
<ol>
<li value=4>''[[Giuditta e Oloferne (Michelangelo)|Giuditta e Oloferne]]'' ([[Libro di Giuditta|Giuditta]] {{Passo biblico|Giuditta|13,1-10}})
<li value=6>''[[Davide e Golia (Michelangelo)|Davide e Golia]]'' ([[Libri di Samuele|1 Samuele]] {{Passo biblico|1Sam|17,1-54}})
<li value=46>''[[Punizione di Aman (Michelangelo)|Punizione di Aman]]'' ([[Libro di Ester|Ester]] {{Passo biblico|Est|7,1-10}})
<li value=44>''[[Serpente di bronzo (Michelangelo)|Serpente di bronzo]]'' ([[Numeri (Bibbia)|Numeri]] {{Passo biblico|Num|21,1-9}})
</ol>
 
=== Gli arazzi ===
[[File:V&A - Raphael, St Paul Preaching in Athens (1515).jpg|thumb|300px|''[[Discorso di san Paolo agli Ateniesi]]'', uno dei cartoni di Raffaello per gli [[Arazzi di Raffaello|arazzi della Sistina]], V&AM, Londra]]
{{vedi anche|Arazzi di Raffaello}}
Durante le cerimonie importanti, la parte inferiore dei muri laterali, affrescata con finti tendaggi, era coperta da una serie di dieci [[Arazzi di Raffaello|arazzi]], realizzati da manifatture fiamminghe su disegni di [[Raffaello Sanzio|Raffaello]]. Essi riproducono eventi delle storie dei ''principes apostolorum'' [[san Pietro|Pietro]] e [[san Paolo|Paolo]], tratti dai [[Vangelo|vangeli]] e dagli ''[[Atti degli apostoli]]''.
 
Sotto le ''Storie di Cristo'' si trovavano quattro arazzi con ''Storie di san Pietro'' a partire dalla ''[[Pesca miracolosa]]''; sull'altro lato, sotto le ''Storie di Mosè'', erano presenti sei ''Storie di san Paolo'', a partire dal ''[[Lapidazione di santo Stefano (Raffaello)|Martirio di santo Stefano]]'' fino alla ''[[Predica di san Paolo|Predica di san Paolo agli Ateniesi]]'', collocata oltre la cancellata<ref name="D12"/>.
 
Raffaello, consapevole del confronto con Michelangelo, impostò i disegni a quello "stile tragico" inaugurato con l<nowiki>'</nowiki>''[[Incendio di Borgo]]'', semplificando gli schemi ed enfatizzando i gesti e la mimica dei personaggi, per renderli più eloquenti e "universali"<ref name="D12"/>.
 
Ben sette dei cartoni originari di Raffaello sono giunti sino a noi e sono oggi conservati presso il [[Victoria and Albert Museum]] di [[Londra]]. Gli arazzi veri e propri sono nella [[Pinacoteca Vaticana]], dove sono esposti nella Sala VIII. Dagli stessi disegni di Raffaello o da copie di essi sono state tratte varie repliche degli arazzi della Sistina, a oggi distribuite in varie località italiane come [[Mantova]] e [[Loreto]].
 
=== Organo a canne ===
 
All'interno della Cappella Sistina si trova un [[organo (strumento musicale)|organo a canne]], collocato nell'angolo destro della controfacciata. Lo [[strumento musicale|strumento]] è stato inaugurato il 14 dicembre [[2002]] con un concerto dell'organista [[Gianluca Libertucci]] alla presenza di varie autorità [[Città del Vaticano|vaticane]], come il [[cardinale]] [[Angelo Sodano]] e [[monsignore|monsignor]] [[Piero Marini]], nonché di Hermann Mathis, direttore della Mathis Orgelbau, la ditta organaria che lo ha costruito. L'organo ha due [[tastiere]] di 56 tasti ognuna e [[pedaliera]] di 30 tasti ed è a trasmissione completamente meccanica. La sua disposizione fonica è la seguente:
{| border="0" cellspacing="0" cellpadding="10" style="border-collapse:collapse;"
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Prima tastiera - ''Positiv'''''
----
|-
|Gedackt || 8'
|-
|Blockflöte || 4'
|-
|Principal || 2'
|-
|Larigot || 1.1/3'
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Seconda tastiera - ''Hauptwerk'''''
----
|-
|Principal || 8'
|-
|Rohrflöte || 8'
|-
|Octave || 4'
|-
|Quinte || 2.2/3'
|-
|Flageolet || 2'
|-
|Terz || 1.3/5'
|-
|Mixtur 2-3 fach || 1.1/3'
|-
|}
| style="vertical-align:top" |
{| border="0"
| colspan=2 | '''Pedal'''
----
|-
|Subbass || 16'
|-
|Bourdon || 8'
|-
|Choralbass || 4'
|-
|}
|}
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
* Ettore Camesasca, ''Michelangelo pittore'', Rizzoli, Milano 1966.
* Carlo Pietrangeli, Michael Hirst, Gianluigi Colalucci, Fabrizio Mancinelli, John Shearman, Matthias Winner, Edward Maeder, Pierluigi De Vecchi, Nazzareno Gabrielli, Piernicola Pagliara, (photografie Takashi Okamura) ''The Sistine Chapel: A Glorious Restoration'' (Harry N. Abrams, 1994)
* Pfeiffer Heinrich W., [http://books.google.it/books?id=2-EO7NTZItAC&printsec=frontcover#v=onepage&q&f=false ''La Sistina svelata. Iconografia di un capolavoro''] (Jaca Book-LEV-Musei Vaticani, 2007)
* Bruno Santi, ''Botticelli'', in ''I protagonisti dell'arte italiana'', Scala Group, Firenze 2001. ISBN 88-8117-091-4
* Vittoria Garibaldi, ''Perugino'', in ''Pittori del Rinascimento'', Scala, Firenze 2004 ISBN 88-8117-099-X
* [[Antonio Paolucci]], ''Luca Signorelli'', in ''Pittori del Rinascimento'', Scala, Firenze 2004 ISBN 88-8117-099-X
* Emma Micheletti, ''Domenico Ghirlandaio'', in ''Pittori del Rinascimento'', Scala, Firenze 2004 ISBN 88-8117-099-X
* Pierluigi De Vecchi ed Elda Cerchiari, ''I tempi dell'arte'', volume 2, Bompiani, Milano 1999. ISBN 88-451-7212-0
* Pierluigi De Vecchi, ''La Cappella Sistina'', Rizzoli, Milano 1999. ISBN 88-17-25003-1
 
== Voci correlate ==
* [[Restauro degli affreschi della Cappella Sistina]]
* [[Cappella Musicale Pontificia Sistina]]
* [[Rinascimento romano]]
 
== Altri progetti ==
{{ip|commons=Category:Sistine Chapel|preposizione=sulla}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://www.vatican.va/various/cappelle/index_sistina_it.htm Visita virtuale]
* [http://mv.vatican.va/2_IT/pages/CSN/CSN_Main.html Musei vaticani]
* [http://www.mathis-orgelbau.ch/orgeln/sixt.htm Notizie relative all'organo]
 
{{Cappella Sistina}}
{{Portale|architettura|arte|Città del Vaticano}}
 
[[Categoria:Cappella Sistina| ]]
[[Categoria:Architetture rinascimentali di Roma]]
[[Categoria:Conclave]]
[[Categoria:Musei vaticani]]
[[Categoria:Chiese dedicate alla Dormizione di Maria]]
[[Categoria:Disposizioni foniche di organi a canne]]
 
{{Link V|eu}}
{{Link V|id}}