MUSE (museo) e Categoria:Nati nel 1640: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Percorso espositivo: Aggiornamento percorso espositivo
Etichette: Modifica da mobile Modifica da web per mobile
 
FrescoBot (discussione | contributi)
 
Riga 1:
{{categoria automatica|Bio}}
{{Museo
Persone nate nel [[1640]].
| Nome = MUSE - Museo delle Scienze
| Logo= LogoMUSETrento.png
| Immagine = MUSE interior.jpg
| Didascalia = Vista interna del MUSE
|Località = [[Trento]]
|Indirizzo = Corso del Lavoro e della Scienza 3
|Tipologia = [[storia naturale]], [[paleontologia]]
| Fondatori =
| Data di apertura =27 luglio [[2013]]
| Data di chiusura =
| Direttore = Michele Lanzinger
| Visitatori = <!-- numero di visitatori, con fonte in nota -->
| Anno visitatori = <!-- anno a cui si riferisce Visitatori, senza link; obbligatorio se c'è Visitatori -->
}}
Il '''MUSE''' (talvolta reso graficamente come '''MuSe''') è il [[museo]] delle [[scienza|scienze]] di [[Trento]]. Si trova immediatamente a sud dello storico [[palazzo delle Albere]], in un palazzo all'interno del quartiere residenziale [[Le Albere]], entrambi progettati dall'architetto italiano [[Renzo Piano]]. È stato inaugurato il 27 luglio [[2013]] e ha sostituito, proseguendone le attività, il [[Museo tridentino di scienze naturali]].
 
== Storia ==
{{vedi anche|Museo tridentino di scienze naturali}}
[[File:MuseoTridentinoScienzeNaturali.jpg|thumb|left|Palazzo Sardagna, sede del [[Museo tridentino di scienze naturali]] dal 1982 al 2013]]
 
Nel [[1846]] venne fondato il Museo Civico, subito denominato Museo Trentino, con sede in Palazzo Salvadori, Via Manci.<ref>{{Cita|Gino Tomasi, Per l'idea di natura:storia del Museo di scienze naturali di Trento|seconda di copertina}}</ref>
 
Nel [[1964]] venne istituito il Museo tridentino di scienze naturali, amministrativamente legato alla [[provincia autonoma di Trento]]. Dal [[1982]] trasferì la propria sede in [[Trento#Palazzi|palazzo Sardagna]], dove rimase sino al [[2013]].
Già a partire dagli [[anni 90]] il museo si modernizzò, organizzando mostre interattive ed allargando la sua offerta anche didattica, inoltre si legò ad altre strutture sul territorio della provincia di Trento come il [[Giardino botanico alpino Viote]] e la Terrazza delle stelle, sul [[monte Bondone]], il [[museo delle palafitte del lago di Ledro]], il [[museo dell'aeronautica Gianni Caproni]], il [[museo geologico delle Dolomiti]] a [[Predazzo]] e la [[Lago di Tovel#Stazione limnologica|stazione limnologica del lago di Tovel]]. Nel [[2006]] il museo istituì in [[Tanzania]] il [[centro di monitoraggio ecologico ed educazione ambientale dei monti Udzungwa]], situato all'interno del [[parco nazionale dei monti Udzungwa]].
 
== Nascita del MUSE ==
[[File:MUSE from north-est during a snowfall.jpg|thumb|L'edificio del MUSE durante una nevicata]]
Il crescente affollamento di allestimenti e di pubblico nel [[museo tridentino di scienze naturali]] rese evidente l'esigenza, emersa da diversi anni con la lenta ma [[Museo tridentino di scienze naturali#La mutazione del museo|progressiva mutazione]] della struttura in Via Calepina, che ormai tale sistemazione era inadeguata ai moderni parametri museali. Questo portò, nel [[2006]], all'approvazione da parte della Provincia autonoma di Trento del progetto di una nuova sede che venne costruita nell'ambito di un più ampio disegno di riqualificazione urbana dell'area industriale dismessa dove sorgevano gli stabilimenti [[Michelin]] di Trento.
 
Il 27 e il 28 luglio 2013 la nuova sede venne inaugurata di fronte a un folto pubblico<ref>{{cita web|url=http://trentinocorrierealpi.gelocal.it/cronaca/2013/07/29/news/una-partenza-col-botto-trentamila-in-coda-1.7501043|titolo=Una partenza col botto, trentamila in coda|accesso=2013-08-01}}
</ref> e il museo assume il nome di MUSE - Museo delle Scienze.
 
Il 26 giugno 2014, a meno di undici mesi dalla data di apertura, ha raggiunto la soglia dei {{formatnum:500000}} visitatori paganti, divenendo di fatto, una delle istituzioni museali più visitate d'Italia.<ref>{{Cita web|url=http://www.muse.it/it/ufficio-stampa/comunicati-stampa/pagine/MUSE-500-000.aspx|titolo=MUSE 500.000|autore=|editore=|data=2014-07-03|accesso=2018-03-05}}</ref>
 
Il 5 maggio 2015 è stato staccato il milionesimo biglietto, Il MUSE varca così la soglia del milione in soli 21 mesi dall'apertura.<ref>{{cita web|url=http://www.muse.it/it/ufficio-stampa/cartelle-stampa/pagine/MUSE,-21-mesi-e-1-milione-di-biglietti-staccati.aspx|titolo=MUSE, 21 mesi e 1 milione di biglietti staccati|data=2015-05-06|accesso=2018-03-05}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.giornaletrentino.it/cronaca/trento/muse-che-record-un-milione-di-visitatori-1.832882|titolo=Muse, che record: un milione di visitatori|data=2015-05-05|accesso=2018-03-05}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ladige.it/popular/ambiente/2015/05/05/muse-festeggia-21-mesi-milione-visitatori|titolo=Il Muse festeggia: in 21 mesi un milione di visitatori|data=2015-05-05|accesso=2018-03-05}}</ref>
 
Il 30 giugno 2017, a quasi 4 anni dall'apertura, i visitatori sono stati oltre 2,5 milioni.<ref>{{cita web|url=http://www.ladige.it/news/cronaca/2017/07/13/oltre-25-milioni-visitatori-quattro-anni-muse|titolo=Oltre 2,5 milioni di visitatori in quattro anni di Muse|data=2017-07-13|accesso=2018-03-05}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/trentino/notizie/2017/07/13/musei-muse-in-4-anni-oltre-25-milioni-di-visitatori_548dd527-44c7-4f85-b8e2-76cb60988e27.html|titolo=Musei: Muse, in 4 anni oltre 2,5 milioni di visitatori|data=2017-07-13|accesso=2018-03-05}}</ref>
 
== L'edificio ==
[[File:Renzo Piano and Michele Lanzinger - MUSE 1.jpg|thumb|left|Il direttore del museo Michele Lanzinger e l'architetto [[Renzo Piano]] nella lobby]]
[[File:Zaglossus bartoni - MUSE.JPG|alt=all' interno del muse si possono osservare vari animali tassidermizzati|miniatura|
all' interno si possono trovare animali tassidermizzati
 
]]
L'edificio, progettato dall'architetto di fama internazionale [[Renzo Piano]], si sviluppa su una lunghezza massima di 130 metri (est/ovest), una larghezza massima di 35 metri (nord/sud) e sei livelli (due interrati e quattro fuori terra) di altezza. Tutti i piani, ad eccezione del secondo livello interrato, sono aperti al pubblico e ospitano sia attività di esposizione (mostre permanenti e temporanee) sia attività amministrative e di ricerca. Il totale delle superfici è di 12.600 metri quadrati, 3.700 dei quali dedicati alle mostre permanenti, 500 a quelle temporanee, altri 500 ad aule e laboratori didattici, 800 a laboratori di ricerca e 600 alla serra tropicale ospitata all'estremità ovest del museo.
 
Il caratteristico profilo della struttura ricorda l'andamento frastagliato delle montagne trentine e in particolare delle [[Dolomiti]].
 
L'edificio è stato costruito seguendo tecniche volte ad assicurare il risparmio energetico e la sostenibilità ambientale, cosa che gli è valsa il riconoscimento della [[Leadership in Energy and Environmental Design|certificazione LEED]] Gold.
 
L'interno è caratterizzato da un "grande vuoto" (''Big Void'') che collega tutti i piani del museo, nel quale sono sospesi animali [[Tassidermia|tassidermizzati]] e lo scheletro originale e completo di una balenottera comune (''[[Balaenoptera physalus]]'') spiaggiata nel 1995 sulle coste di Livorno.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Osvaldo Negra, Michele Lanzinger|data=|anno=2014|mese=Settembre|titolo=Lo scheletro di balenottera comune, Balaenoptera physalus, esposto al MUSE (MUseo delle ScienzE di Trento): un caso insolito di cetaceo in un museo alpino|rivista=Museologia Scientifica Memorie|editore=|città=|volume=12|numero=|pp=106-109|lingua=|accesso=2018-03-05|doi=|id=|url=http://www.anms.it/upload/rivistefiles/30a65a6e0e38252b4f8cce1ad679620f.pdf|cid=|PMID=|ISSN=1972-6848}}
</ref>
 
== Percorso espositivo ==
L'entrata del MuSe è una grande sala (detta "Lobby") dai muri di vetro, da cui si può accedere alla biglietteria e all'entrata del museo, oppure all'altro lato della sala è possibile recarsi al bar del museo o al negozio di souvenir. Nella "Lobby" durante la mostra temporanea "Estinzioni" (16 luglio 2016 - 26 giugno 2017) era possibile ammirare lo scheletro di un esemplare di ''[[Kaatedocus]]''. Secondo le guide il modo migliore di visitare il MuSe è dai piani superiori a quelli inferiori.
 
=== 5 Piano - Terrazzo ===
All'ultimo piano, si trova la [[terrazza]] panoramica, non propriamente parte del percorso espositivo, offre una vista sulla città di Trento e sulla [[valle dell'Adige]].
 
=== 4 Piano - Alte vette ===
[[File:Ghiacciaio dx 1 - MUSE.jpg|thumb|Il [[ghiacciaio]] (fatto interamente di ghiaccio vero) presente al quarto piano|329x329px]]
==== 4.A. Avventure tra i ghiacci ====
In questa sezione i visitatori possono comprendere come si formano i ghiacciai e fenomeni naturali quali l'erosione delle rocce e dissestamento del suolo. È inoltre presente la perfetta riproduzione (in ghiaccio) di un tipico [[ghiacciaio]] del Trentino.
 
==== 4.B. Clima e organismi viventi ====
In questa sezione si possono osservare gli effetti del clima sugli animali e come quest'ultimi si siano adattati a vivere ad alta quota attuando mutazioni come il [[melanismo]] e l'[[albinismo]].
 
==== 4.C. Esplorazione e ricerca ====
Qui è presente una breve sezione dedicata ai grandi [[esploratori]] che hanno varcato le vette montane del mondo e tutto ciò che si deve sapere per l'esplorazione montana;
 
=== 3 Piano - Natura alpina ===
==== 3.A. Labirinto della biodiversità alpina ====
Questa sezione si compone di un'intrigante labirinto di immagini e fotografie in vetro e di animali impagliati della tipica fauna alpina. Non ci sono vetri tra i visitatori e gli animali;
 
==== 3.B. Cambiare con le stagioni ====
Un tavolo tematico illustra al visitatore che la biodiversità degli ambienti d’alta quota è rappresentata da organismi adattati a vivere in condizioni estreme. Attraverso la presenza di alcune specie modello di insetti ingrandite venti volte rispetto alla dimensione originale dell’animale il visitatore ha la possibilità di osservare quali sono gli adattamenti che esse possiedono per poter sopravvivere in ambienti molto ventosi, freddi e con intense radiazioni ultraviolette. A fianco di ciascuna riproduzione ci sarà la possibilità di osservare anche l’insetto reale.
 
==== 3.C. Esplora il bosco ====
Si tratta dell'area didattica per bambini dove quest'ultimi possono imparare a riconoscere i vari animali e divertirsi con i giochi forniti dal museo. Nonostante sia un'area per bambini sono presenti sotto teca il cranio di un [[panda gigante]] e di uno ''[[Smilodon]]'';
 
=== 2 Piano - Geologia, miniere, rischio ambientale ===
==== 2.A. Storia geologica delle Dolomiti ====
Sezione dedicata alla [[geologia]] delle [[Dolomiti]], e ai vari eventi geologici che hanno portato alla sua creazione;
 
==== 2.B. Risorse del sottosuolo ====
In questa sezione son descritti e presentati i vari minerali ed elementi metallici presenti nel mondo e lo sfruttamento nell'industria di tutti i giorni, oltre che alla storia di come queste vengano trasformate negli oggetti di uso quotidiano;
 
==== 2.C. Rischi ambientali e protezione civile ====
Sezione adibita ai [[Disastro ambientale|disastri ambientali]] e al lavoro della [[Protezione Civile]], e alle idee innovative che vengono utilizzate oggigiorno per prevenirle;
 
=== 1 Piano - Dai primi uomini sulle Alpi al futuro globale ===
==== 1.A. Preistoria alpina ====
In questa sezione viene spiegato come l'uomo primitivo sia arrivato nelle Alpi e di come sia riuscito a sopravviverci oltre che alla sua evoluzione comportamentale. Viene anche detto che anche l'[[uomo di Neanderthal]] visse sulle Alpi per un certo periodo. Nella mostra vi sono modelli iperealistici degli uomini primitivi oltre che alcuni utensili rinvenuti sul territorio;
 
==== 1.B. Dietro le quinte della ricerca ====
Sezione in cui viene mostrato che la maggior parte delle attrezzature sperimentali di maggior successo siano state ispirate dall'ambiente naturale, e di come lo stesso museo sia stato ispirato dalla bellezza delle Alpi;
 
==== 1.C. Sostenibilità e innovazione ====
Sezione molto simile alla precedente, ma che mostra anche i danni provocati dall'uomo quando viola le leggi della natura, oltre a mostrare alcune ricerche di sostenibilità e ricerca in atto nel mondo;
 
==== 1.D. Show Room & Fab Lab ====
Piccolo spazio in cui viene mostrato il lavoro della [[stampante 3D]] e i suoi innumerevoli utilizzi nell'uso comune. Gli ''open labs'' permettono di entrare in contatto con i ricercatori del museo e con una parte dell'ampia collezione del museo, esposta in vetrina. Sono presenti inoltre un [[fab lab]] e una sfera [[NOAA]];
 
=== 0 Piano - Scienza interattiva ===
==== O.A. La scoperta inizia dai sensi ====
L'intero piano terra è quello della lobby, l'ingresso del museo, spesso utilizzato anche per eventi. Un'area è inoltre dedicata alla scienza interattiva e una, il ''Maxi Ooh!'', ai bambini più piccoli.
 
=== - 1 - Storia della vita ===
==== - 1.A Tracce della vita ====
[[File:Sinosaurus triassicus.JPG|thumb|Scheletro completo di "''[[Dilophosaurus]]''" ''[[Sinosaurus triassicus|sinensis]]'']]
In questa sezione del museo che conta tutto il piano inferiore è possibile ripercorrere tutto il viaggio della vita sul nostro pianeta grazie a grafici, fossili e ricostruzioni di alcune delle più antiche forme di vita del nostro pianeta come ''[[Anaspidiformes]]'', ''[[Cephalaspis]]'', [[Cyathaspididae]], ''[[Athenaegis]]'', ''[[Sphenonectris]]'', ''[[Coccosteus]]'' (fossile), ''[[Dunkleosteus]]'', ''[[Wiwaxia]]'', ''[[Hallucigenia]]'', ''[[Bathyuriscus]]'', ''[[Anomalocaris]]'', ''[[Arthropleura]]'', ''[[Meganeura]]'', ''[[Pneumodesmus newmani|Pneumodesmus]]'', ''[[Palaeocharinus]]'', ''[[Ichthyostega]]'' e ''[[Hylonomus]]''. La sezione si compone anche di alcuni scheletri di altri animali più grandi e appartenenti ad epoche relativamente più recenti come ''[[Inostrancevia]]'', ''[[Desmatosuchus]]'', ''[[Lavinipes|Lavinipes cheminii]]'' (orme fossili), ''[[Grallator|Grallator sp.]]'' (orme fossili), ''[[Plateosaurus]]'', "''[[Dilophosaurus]]''" ''[[Sinosaurus triassicus|sinensis]]'', ''[[Talarurus]]'', ''[[Pteranodon]]'', ''[[Triceratops]]'' (cranio), ''[[Alphadon]]'', ''[[Halisaurus]]'', ''[[Ophtalmosaurus]]'', ''[[Plesiosaurus]]'' e ''[[Nothosaurus]]''. Nella sala sono inoltre presenti svariati mammiferi moderni come [[lemuri]], [[pipistrelli]], [[roditori]], [[Primati (zoologia)|primati]] e [[monotremi]] insieme a scheletri e ricostruzioni di mammiferi estinti come ''[[Castoroides]]'', ''[[Sinonyx]]'', ''[[Ursus spelaeus]]'', ''[[Thylacinus]]'' (cranio), ''[[Zaglossus bartoni]]'' (ricostruzione), ''[[Catonyx]]'' (cranio), ''[[Eremotherium]]'' (artiglio), ''[[Hydrodamalis gigas]]'' (cranio), ''[[Palaeoloxodon]]'' (cranio), ''[[Kutchicetus]]'' e ''[[Pelagornis]]''.
 
==== - 1.B. DNA. Il piccolo grande segreto della vita ====
Questa sezione corridoio illustra la biodiversità del nostro pianeta e ciò che unisce tutti noi esseri viventi: il [[DNA]];
 
==== - 1.C. Grandi acquari e foresta pluviale montana ====
[[File:Manolo climbing MUSE - greenhouse 03.jpg|thumb|[[Maurizio Zanolla]] si arrampica all'interno della serra]]
Adiacente alla sezione del DNA, è presente una sala con svariati grandi [[Acquario (museo vivente)|acquari]], che rappresentano la biodiversità dei laghi africani. Proseguendo per il percorso si uscirà dal MuSe vero e proprio e si entrerà nella serra del museo. La serra ricostruisce l'ambiente dei [[Monti Udzungwa]], in [[Tanzania]], dove il MUSE ha un Centro di monitoraggio ecologico che rappresenta una delle sue sedi territoriali. Nella serra è inoltre presente una coppia di [[Tauraco persa|turaco verde]], unica fauna della serra, insieme ad un esemplare imbalsamato di ''[[Rhynchocyon udzungwensis]]''.
 
==Ricerca==
[[File:MUSE and garden (north).jpg|thumb|left|Gli orti del MUSE]]
Il MUSE svolge attività di ricerca, organizzata in sette sezioni:
 
;Botanica
La sezione botanica studia la flora spontanea e coltivata del [[Trentino]], privilegiando ricerche applicate volte alla sua tutela e conservazione, con particolare attenzione alle specie a rischio di estinzione. Può giovarsi delle seguenti infrastrutture: la banca del germoplasma del Trentino, l'erbario tridentino, un laboratorio di germinazione, una serra di propagazione e quattro giardini botanici (la serra tropicale [[afromontana]], gli Orti del MUSE, le Viote del Bondone e l'Arboreto di Arco).
 
;Limnologia e Algologia
La Sezione si occupa della biologia delle acque interne, in particolare di habitat oligotrofi di elevato valore naturalistico come sorgenti di varia tipologia ecomorfologica e idrochimica, ruscelli sorgivi, torbiere, laghi d'alta quota, di montagna e corsi d'acqua. Negli ultimi anni sono stati studiati anche altri ambienti come il [[Lago di Garda]] e torrenti mediterranei.
 
;Zoologia degli Invertebrati e Idrobiologia
La Sezione di Zoologia degli Invertebrati e Idrobiologia studia l'ecologia degli ambienti acquatici e terrestri montani, con particolare riferimento all'alta quota, in relazione a cambiamenti ambientali e climatici
 
;Zoologia dei Vertebrati
La Sezione svolge ricerca scientifica in ambito alpino; conduce studi sulla biodiversità e biologia di conservazione e sui cambiamenti ambientali nelle [[Alpi]]. Cura le banche dati, gli archivi e le collezioni scientifiche. In ambito alpino e nazionale, coordina e partecipa a progetti di censimento, monitoraggio per atlanti faunistici e specie minacciate.
[[File:Rhynchocyon udzungwensis Tanzania F. Rovero.jpg|thumb|Il ''[[Rhynchocyon udzungwensis]]'' è stato scoperto da Galen Rathbun e da Francesco Rovero, conservatore della Sezione di Biodiversità tropicale del MUSE]]
;Biodiversità tropicale
La Sezione di Biodiversità Tropicale contribuisce, tramite attività di ricerca, documentazione e monitoraggio della biodiversità, alla conoscenza delle foreste pluviali montane Afrotropicali, promuovendone la conservazione anche tramite progetti di cooperazione allo sviluppo ambientale delle comunità locali.
 
;Geologia
La Sezione di Geologia si occupa di definire le componenti principali del paesaggio alpino, la sua strutturazione geologica del passato (paleoambienti ed ecosistemi), le sue trasformazioni (passate e presenti) e i processi più rilevanti che le hanno indotte.
 
;Preistoria
La sezione di Preistoria studia il popolamento dei territori montani da parte dei gruppi di cacciatori-raccoglitori della fine del [[Paleolitico superiore]] e del [[Mesolitico]]. Vengono evidenziate le relazioni che intercorrono tra i modelli di sfruttamento del territorio, l'organizzazione sociale dei gruppi umani e la ricostruzione degli antichi paesaggi.
 
==FabLab==
All'interno degli spazi espositivi del livello +1 è presente il "MUSE FabLab", un laboratorio di [[fabbricazione digitale]] aperto alla condivisione e collaborazione con utenti, ''[[Maker|makers]]'', aziende, famiglie e scuole che contribuiscono nella ricerca e nella prototipazione. Il laboratorio dispone di diversi macchinari a controllo numerico, tra cui:
*due [[Stampa 3D|stampanti 3D]] a PLA
*una stampante 3D a cioccolato
*una stampante 3D a resina
*una macchina [[Laser#Taglio laser|taglio laser]]
*una macchina taglio vinile
*una fresa a controllo numerico
e strumentazioni necessarie per la [[fabbricazione digitale]] e la lavorazione elettronica.
Si occupa inoltre di proporre laboratori didattici per le scuole, corsi di formazione per utenti e attività di ''tinkering'' aperti ai visitatori del museo.<ref>{{cita web|url=http://fablab.muse.it/|titolo=Sito ufficiale MUSE FabLab|accesso=2016-04-28}}</ref>
 
== Mostre temporanee ==
[[File:MUSE - exterior 04.jpg|thumb|La serra dall'esterno]]
* ''La [[Mano]] – Arto, Arte, Fatti'' (24 settembre 2013 - 20 gennaio 2014)
* ''Digital way of living. La città del futuro di Telecom Italia'' (24 settembre 2013 - 31 marzo 2014)
* ''La storia del [[Disastro del Vajont|Vajont]]. La conoscenza della frana attraverso le foto di Edoardo Semenza'' (14 febbraio 2014 - 21 febbraio 2014)
* ''Freedom Fighters. I [[Kennedy (famiglia)|Kennedy]] e la battaglia per i diritti civili'' (28 febbraio 2014 - 18 marzo 2014)
* ''Tutti in sella!'' (1 maggio 2014 - 8 giugno 2014)
* ''Wood. [[Legno]], edilizia e tecnologia'' (16 maggio 2014 - 2 novembre 2014)
* ''[[Orchidaceae|Orchidee]] - un mondo di colori e profumi tropicali'' (24 maggio 2014 - 2 giugno 2014)
* ''Concerto per natura morta'' (29 maggio 2014 - 28 settembre 2014)
* ''Maurizio Boscheri - BioDiversitArt'' (14 giugno 2014 - 8 settembre 2014)
* ''Foreste di vita'' (9 settembre 2014 - 5 ottobre 2014)
* ''Meet your neighbours'' (26 settembre 2014 - 23 novembre 2014)
* ''Oltre il limite'' (8 novembre 2014 - 2 giugno 2015)
* ''Tempo di lupi'' (20 dicembre 2020 - 1 marzo 2015)
* ''Dalle [[Dolomiti]] all'[[Atlante (catena montuosa)|Atlante]]. Viaggio studio tra montagne e culture'' (28 febbraio 2015 - 30 marzo 2015)
* ''A scuola di brand. Studio Universal e il cinema in tv'' (10 aprile 2015 - 26 aprile 2015)
* ''Mostra di disegni...secondo me il lupo'' (9 maggio 2015 - 24 maggio 2015)
* ''AlgArt: alla scoperta del mondo nascosto delle [[alga|alghe]]'' (15 giugno 2015 - 29 giugno 2015)
* ''Be-diversity'' (18 luglio 2015 - 30 settembre 2015)
* ''Coltiviamo il gusto - Tutto il buono dalla Terra trentina'' (27 maggio 2015 - 10 gennaio 2016)
* ''Ricerca sul campo'' (18 luglio 2015 - 1 dicembre 2015)
* ''Lavoro sporco'' (18 luglio 2015 - giugno 2016)
* ''EX AFRICA - Esplorazioni di arte e scienza by Jonathan Kingdon'' (18 luglio 2015 - 10 gennaio 2016)
* ''Il cibo conta!'' (4 ottobre 2015 - 17 gennaio 2016)
* ''Fossili Urbani. Paleontologia dell'attuale, tra passato e futuro'' (19 dicembre 2015 - 28 febbraio 2016)
* ''Pau Brasil. Il mito verde di Margherita Leoni'' (22 gennaio 2016 - 10 aprile 2016)
* ''MadeinMath'' (26 febbraio 2016 - 26 giugno 2016)
* ''#PostiDaLupi'' (18 marzo 2016 - 29 maggio 2016)
* ''Nature. The art of Marzio Tamer'' (15 aprile 2016 - 25 settembre 2016)
* ''Estinzioni'' (16 luglio 2016 - 26 giugno 2017)
* ''RISK inSight'' (1 ottobre 2016 - 29 novembre 2016))
* ''Arborea. I monumenti vegetali di Beth Moon e Federica Galli'' (16 dicembre 2016 - 12 febbraio 2017)
* ''Piazza'' (24 febbraio 2017 - aprile 2017)
* ''Rane Nere nel blu'' (8 aprile 2017 - 2 luglio 2017)
* ''Oasi delle farfalle'' (21 maggio 2017 - 11 giugno 2017)
* ''Storie di Lupi'' (9 giugno 2017 - 30 luglio 2017)
* ''Il gigante incatenato'' (15 luglio 2017 - 10 settembre 2017)
* ''Archimede. L'invenzione che diverte'' (15 luglio 2017 - 8 gennaio 2018)
* ''Oltre il laboratorio'' (26 gennaio 2018 - 25 marzo 2018)
* ''Genoma Umano. Quello che ci rende unici'' (24 febbraio 2018 - 6 gennaio 2019)<ref>{{Cita web|url=https://www.genoma.muse.it/|titolo=Home - Genoma umano|sito=Genoma umano|lingua=it-IT|accesso=2018-03-05}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.focus.it/scienza/scienze/genoma-umano-muse-trento|titolo=Il genoma umano in mostra al Muse di Trento|pubblicazione=Focus.it|accesso=2018-03-05}}</ref>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Mauro Marcantoni e Maria Liana Dinacci (a cura di), ''Le Albere, il quartiere green di Renzo Piano'', IASA Edizioni, Trento, 2011
* ''Muse. Museo delle scienze. L'architettura del museo spiegata ai visitatori da Renzo Piano'', List, 2013.
* Maria Liana Dinacci e Osvaldo Negra (a cura di), ''Dalla natura alpina al futuro globale: il Museo delle scienze di Trento e il progetto del Renzo Piano Building workshop'', Trento, IDESIA: MUSE, 2013
* Maria Liana Dinacci e Osvaldo Negra (a cura di), ''Il MUSE tra scienze e architettura. Guida al percorso espositivo e al progetto del Renzo Piano Building Workshop'', Trento, IDESIA, 2014.
 
==Voci correlate==
* [[Museo tridentino di scienze naturali]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
[[Categoria:Eventi del 1640]]
== Collegamenti esterni ==
[[Categoria:Nati nel XVII secolo| 3640]]
 
* {{cita web|http://www.muse.it/|Sito web ufficiale}}
 
{{controllo di autorità}}
{{Portale|Musei|Trento}}
 
[[Categoria:Musei di Trento]]
[[Categoria:Musei scientifici d'Italia]]
[[Categoria:Architetture di Renzo Piano]]