Viadotto Polcevera e Half an Hour: differenze tra le pagine

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categorie
 
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{{Film
{{nota disambigua|redirect=Ponte Morandi|titolo=Ponte Morandi (disambigua)}}
|titolo italiano = Half an Hour
{{Ponte
|titolo alfabetico = Half an Hour
|nome = Viadotto Polcevera
|titolo originale = Half an Hour
|immagine = Genova-panorama dal santuario di ns incoronata3.jpg
|immagine =
|didascalia = Il viadotto nel 2010
|nazionedidascalia = ITA
|lingua originale = [[lingua inglese|inglese]]
|città = [[Genova]]
|attraversapaese = [[ValStati PolceveraUniti d'America]]
|anno uscita = [[1920]]
|nomemappa = Liguria
|durata = 5 rulli
|tipologia = Ponte strallato
|tipo colore = B/N
|materiale = [[Calcestruzzo armato]]
|film muto = sì
|lunghezza = 1182<ref name=ingenio>{{cita web|url=https://www.ingenio-web.it/20966-il-crollo-del-ponte-morandi-a-genova|titolo=Il crollo del ponte Morandi a Genova|data=24 agosto 2018|accesso=6 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180827210031/https://www.ingenio-web.it/20966-il-crollo-del-ponte-morandi-a-genova |dataarchivio=27 agosto 2018 |urlmorto=no}}</ref>
|aspect ratio = 1.33 : 1
|luce = 208<ref name=csic>{{cita web|url=http://informesdelaconstruccion.revistas.csic.es/index.php/informesdelaconstruccion/article/viewFile/3892/4426|titolo=viaducto sobre el Polcevera, en Genova - Italia|autore=Prof. Ing. Riccardo Morandi|wkautore=Riccardo Morandi|data=maggio 1968|lingua=es|accesso=20 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180814170012/http://informesdelaconstruccion.revistas.csic.es/index.php/informesdelaconstruccion/article/viewFile/3892/4426|dataarchivio=14 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
|genere = drammatico
|hluce =
|regista = [[Harley Knoles]]
|larghezza =
|soggetto = [[J.M. Barrie]] (lavoro teatrale)
|altezza = 90<ref name=morandi>{{cita web|url=https://www.e-periodica.ch/cntmng?pid=bse-re-001:1979:032::23|titolo=The long-term behaviour of viaducts subjected to heavy traffic and situated in an aggressive environment: the viaduct on the Polcevera in Genoa|autore=Morandi, R.|wkautore=Riccardo Morandi<!--|data=1979-->|lingua=en|data=22 agosto 2018|formato=pdf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180822213918/https://www.e-periodica.ch/cntmng?pid=bse-re-001:1979:032::23
|sceneggiatore = [[Clara S. Beranger]]
|dataarchivio=22 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
|produttore =
|progettista = [[Riccardo Morandi]]
|produttore esecutivo =
|progettisti =
|casa produzione = [[Famous Players-Lasky Corporation]]
|data_inizio = [[1963]]
|attori =
|data_fine = [[1967]]
*[[Dorothy Dalton]]: Lady Lillian Garson
|costruttore = [[Condotte d'Acqua|Società Italiana per Condotte d'Acqua]]
*[[Charles Richman]]: Richard Garson
|ncarreggiate = 2
*[[Albert L. Barrett]]: Hugh Paton
|ncorsie = 4
*[[Frank Losee]]: dottor George Brodie
*[[H. Cooper Cliffe]]: conte di Westford
*[[Hazel Turney]]:
|fotografo = [[Philip Hatkin]]
|montatore =
}}
 
'''''Half an Hour''''' è un [[film muto]] del [[1920]] diretto da [[Harley Knoles]]. La sceneggiatura di [[Clara Beranger]] si basa sull'omonimo lavoro teatrale di [[James M. Barrie]] andato in scena al Lyceum Theatre di [[Broadway theatre|Broadway]] il 25 settembre 1913<ref name=AFI>[http://catalog.afi.com/Film/17773-HALF-AN-HOUR?cxt=filmography AFI]</ref><ref>[https://www.ibdb.com/broadway-production/the-younger-generation--half-an-hour-7685 ''Half an Hour'' su IBDB]</ref>.
Il '''viadotto Polcevera''' (noto anche come '''ponte Morandi''' o '''ponte delle Condotte''')<ref>{{Cita web|url=https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-08-14/genova-storia-ponte-morandi-polemiche-crollo-125715.shtml?uuid=AEZna1aF|titolo=Genova, storia del ponte Morandi dalle polemiche al crollo|editore=[[Il Sole 24 ORE]]|data=14 agosto 2018|accesso=2 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180814140602/https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-08-14/genova-storia-ponte-morandi-polemiche-crollo-125715.shtml?uuid=AEZna1aF|dataarchivio=14 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> è un [[ponte]] autostradale che attraversava il torrente [[Polcevera]] e i quartieri di [[Sampierdarena]] e [[Cornigliano]], nella città di [[Genova]].<ref name ="camomilla">{{Cita web|url=https://www.ingenio-web.it/20939-ing-camomilla-come-e-perche-intervenimmo-sugli-stralli-della-pila-11-del-ponte-morandi-nel-1992
|titolo=Ing. Camomilla: come e perché intervenimmo sugli stralli della pila 11 del Ponte Morandi nel 1992|autore=Gabrielle Camomilla|editore=INGENIO-WEB.IT|data=21 agosto 2018|accesso=2 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180909185440/https://www.ingenio-web.it/20939-ing-camomilla-come-e-perche-intervenimmo-sugli-stralli-della-pila-11-del-ponte-morandi-nel-1992|dataarchivio=9 settembre 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
== Trama ==
Fu progettato dall'ingegnere [[Riccardo Morandi]] e venne costruito fra il [[1963]] e il [[1967]] a opera della [[Condotte d'Acqua|Società Italiana per Condotte d'Acqua]].
{{...|film}}
 
==Produzione==
Il viadotto fa parte del tracciato dell'[[Autostrada A10 (Italia)|autostrada italiana A10]] gestita dalla concessionaria [[Autostrade per l'Italia]], a sua volta ricompresa nella [[strada europea E80]]. Si tratta di un'infrastruttura strategica per il collegamento viabilistico fra il nord Italia e il sud della [[Francia]], oltre a essere il principale asse stradale fra il centro-levante di Genova, il [[Porto di Genova#Sezioni del porto|porto container di Voltri-Pra']], l'[[aeroporto di Genova-Sestri|aeroporto Cristoforo Colombo]] e le aree industriali della zona genovese.<ref name="Sole24ore" />
Il film fu prodotto dalla Famous Players-Lasky Corporation.
 
== Distribuzione ==
È chiuso al traffico dal 14 agosto [[2018]] a seguito del crollo parziale della struttura, che ha provocato 43 morti e 566 sfollati.<ref name="Ansa 18 agosto" /><ref>{{Cita web|url=https://it.reuters.com/article/topNews/idITKCN1LK1P6-OITTP
Distribuito dalla [[Famous Players-Lasky Corporation]] e [[Paramount Pictures]] e presentato da [[Adolph Zukor]], il film uscì nelle sale cinematografiche statunitensi il 19 settembre 1920.
|titolo=Ponte Genova, Toninelli: prepariamo decreto urgente, 566 sfollati|editore=[[Reuters]]|data=4 settembre 2018|accesso=3 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180912091958/https://it.reuters.com/article/topNews/idITKCN1LK1P6-OITTP|dataarchivio=12 settembre 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
== Storia Note==
<references/>
Il 9 luglio 1959 l'[[ANAS]] bandì un concorso per la progettazione e la costruzione di un collegamento tra la costruenda autostrada Genova-Savona ([[Autostrada A10 (Italia)|A10]]) e la Genova-Milano ([[Autostrada A7 (Italia)|A7]]). Tale progetto era ambizioso e difficoltoso, segnatamente per la necessità di superare i due grandi parchi ferroviari, il fiume e le aree già costruite di [[Sampierdarena]] e [[Cornigliano]] senza creare eccessivi ingombri a terra (ivi compresa la fase di costruzione) e senza impegnare una superficie troppo estesa per impiantare i piloni.
 
Tra coloro che risposero all'appalto-concorso vi fu la [[Condotte d'Acqua|Società Italiana per Condotte d'Acqua]], che coinvolse l'ingegner [[Riccardo Morandi]]: la sua proposta, che adattava soluzioni tecniche innovative già da lui sperimentate in precedenza, risultò infine vincitrice.
 
La costruzione venne quindi appaltata alla società Condotte, che avviò i lavori nel 1963<ref>{{Cita web|url=https://www.ingenio-web.it/21020-linvenzione-di-morandi|titolo=L'invenzione di Morandi attraverso un fotoracconto delle sue opere|sito=www.ingenio-web.it|accesso=28 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180906195531/https://www.ingenio-web.it/21020-linvenzione-di-morandi|dataarchivio=6 settembre 2018|urlmorto=no}}</ref>. Il sorgere della nuova infrastruttura generò un diffuso entusiasmo nella stampa e nell'opinione pubblica italiane: sintomatica di tale stato d'animo fu la copertina de ''[[La Domenica del Corriere]]'' del 1º marzo 1964, che ritraeva un disegno del ponte sul Polcevera corredato dal titolo ''Genova risolve il problema del traffico''.
 
Il cantiere terminò il 31 luglio 1967; l'inaugurazione si celebrò il successivo 4 settembre alla presenza del [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Giuseppe Saragat]].<ref name="Le Strade" /><ref>{{Cita web |url=http://www.archiviolastampa.it/component/option,com_lastampa/task,search/mod,avanzata/action,viewer/Itemid,3/page,10/articleid,0115_01_1967_0180_0010_6736537/|titolo=È pronto il viadotto che collega la Camionale alla Genova-Savona|autore=Filiberto Dani|editore=[[La Stampa |La Stampa (archivio)]]|data=1º agosto 1967|pagina=10|accesso=4 novembre 2018}}</ref>
 
== Progettazione e caratteristiche ==
[[File:Costruzione Viadotto Polcevera 1966.jpg|miniatura|Il viadotto in costruzione. In basso a destra l'A7, a sinistra la rampa elicoidale verso Milano.|alt=]]
Per coprire le [[Luce_(costruzioni)|luci]] maggiori Morandi optò per una [[Ponte_strallato|struttura strallata]] in [[cemento armato|calcestruzzo armato]] e [[calcestruzzo armato precompresso]], con cavalletti bilanciati e [[Strallo (ingegneria)|stralli]] ''omogeneizzati'': questi ultimi ─ con una tecnica innovativa a livello mondiale ma oggi discussa ─ erano rivestiti in calcestruzzo precompresso, allo scopo precipuo di proteggerli dagli agenti atmosferici.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=Riccardo Morandi|titolo=Su alcune recenti realizzazioni di strutture in calcestruzzo e calcestruzzo armato precompresso|rivista=Rassegna Tecnica|volume=anno 12|numero=nº 8 (agosto 1958)|url=https://digit.biblio.polito.it/2296/1/08_agosto.pdf|formato=pdf|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180903115051/https://digit.biblio.polito.it/2296/1/08_agosto.pdf|dataarchivio=3 settembre 2018
|urlmorto=no}}</ref> Tale soluzione costruttiva aveva fruttato grande fama al progettista, giacché nei primi [[Anni 1960|anni sessanta]] le strutture edilizie a telaio intrecciato erano considerate fra le più moderne, versatili e affidabili. Nel progetto del viadotto genovese Morandi riprese segnatamente quanto da lui precedentemente studiato per il [[ponte General Rafael Urdaneta]] sorto nei pressi di [[Maracaibo]], in [[Venezuela]]<ref>Il progetto iniziale del ponte venezuelano prevedeva stralli rivestiti in cemento, mutati poi in solo acciaio e quindi esclusivamente in tal modo lì realizzati. {{Cita web |url=https://www.ingenio-web.it/21020-linvenzione-di-morandi|titolo=L'invenzione di Morandi|autore1=Tullia Iori|autore2=Sergio Poretti|editore=INGENIO-WEB.IT|data=30 agosto 2018
|accesso=4 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180906195531/https://www.ingenio-web.it/21020-linvenzione-di-morandi|dataarchivio=6 settembre 2018|urlmorto=no}}</ref>; i concetti-base della progettazione dei due viadotti in questione vennero poi ulteriormente replicati nella costruzione del [[ponte sul Wadi al-Kuf]] in [[Libia]], del [[Ponte Laureano Gómez|ponte Pumarejo]] in [[Colombia]], del [[Viadotto Ansa del Tevere]] di [[Roma]] e del [[viadotto Carpineto]] di [[Potenza (Italia)|Potenza]].<ref name="ing">{{Cita web|url=http://www.ingegneri.info/news/infrastrutture-e-trasporti/ponte-morandi-genova-analisi-infrastrutturale/|titolo=Ponte Morandi a Genova, una tragedia annunciata|autore=Sara Frumento|editore=INGEGNERI.info|data=14 agosto 2018|accesso=14 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180814155253/http://www.ingegneri.info/news/infrastrutture-e-trasporti/ponte-morandi-genova-analisi-infrastrutturale/|dataarchivio=14 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref><ref name="giorn">{{Cita web|url=https://www.giornalettismo.com/archives/2672274/ponte-morandi-lavori-sicurezza|titolo=Il Ponte Morandi era definito un «viadotto malato» e sempre soggetto a lavori di manutenzione|autore=Enzo Boldi|editore=Giornalettismo|data=14 agosto 2018|accesso=14 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180814151254/https://www.giornalettismo.com/archives/2672274/ponte-morandi-lavori-sicurezza|dataarchivio=14 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
Ne era risultata un'opera innovativa e imponente, articolata in undici campate, lunga {{formatnum:1102}} metri,<ref name=csic /> con un piano stradale largo 18 metri (capace di una carreggiata a quattro corsie)<ref>{{cita libro|titolo=Il viadotto autostradale del Polcevera|opera=Il giro di Genova in 501 luoghi|autore=Aldo Padovano|editore=Newton Compton Editori|anno=2016|p=784|url=https://books.google.it/books?id=aiyZDQAAQBAJ&pg=PT784}}</ref> corrente ad un'altezza massima pari a circa 45 metri dal suolo; le antenne di sostegno degli stralli erano invece alte 90 metri.<ref name="Le Strade">{{Cita|Le Strade}}</ref>
 
[[File:Struttura viadotto Polcevera di Genova (Morandi).jpg|thumb|Elementi strutturali del viadotto Polcevera (pila 9 in primo piano e pila 8 a sinistra).|279x279px]]In corrispondenza delle campate di maggior luce, la porzione di struttura più caratteristica del viadotto era costituita da tre cavalletti cementizi bilanciati "omogeneizzati" (denominazione questa data da Morandi) che reggevano due coppie di [[strallo (ingegneria)|stralli]] ciascuno.
 
Ciascun cavalletto bilanciato era costituito da due distinte strutture: una prima, a forma di quadrupla H (in giallo nello schema a lato), che aveva il compito di allargare la zona centrale ove poggiava la trave a 5 cassoni dell'impalcato stradale (due appoggi a circa 41 metri di distanza, in verde nello schema) e una seconda struttura a forma di doppia A, alta 90 metri e completamente slegata dalla precedente, con il compito di sostenere gli stralli che reggevano le estremità del cavalletto bilanciato, distanti circa 150m fra loro (in rosso nello schema). Ogni strallo era composto da 352 [[trefolo|trefoli]] (passanti su una sella in testa all'antenna) pretesati in acciaio ad altissima resistenza, del diametro ciascuno di 1/2 pollice (12,7&nbsp;mm) oltre a ulteriori 113 per la precompressione della guaina protettiva in calcestruzzo e collaboranti.<ref name="csic" /> Si noti che durante la costruzione, prima e durante l'installazione degli stralli, l'impalcato a sbalzo (in verde nello schema) era retto da appositi cavi provvisionali tesati, correnti a circa 2 m sopra l'impalcato stesso, poi rimossi a costruzione ultimata.<ref name="csic" /><ref>Non corrisponde alla reale procedura costruttiva la teoria, erroneamente dedotta da foto d'epoca, secondo cui l'impalcato a sbalzo sarebbe stato in grado di autoreggersi anche in assenza degli stralli.</ref> Inoltre, nella zona centrale, l'impalcato non appoggiava sulla struttura ad A, ma solo su quella ad H, configurando pertanto uno schema statico su 4 appoggi.
 
Tale configurazione strutturale aveva consentito di coprire con ciascun cavalletto bilanciato "omogeneizzato" una luce di oltre 200 metri.<ref>{{cita libro|titolo=Ottimizzazione strutturale|opera=Struttura e costruzione|autore=Riccardo Gulli|editore=Firenze University Press|anno=2012|p=116|url=https://books.google.it/books?id=FFT2UsOVqtoC&pg=PA116}}</ref>
 
La rimanente porzione del viadotto, che si estendeva verso ovest oltre il letto del Polcevera, adottava sei cavalletti a "V" in cemento armato ordinario (in viola nello schema) e una pila verticale all'estremità ovest, tutte separate da luci minori rispetto alla sezione strallata. L'obiettivo di siffatte soluzioni era quello di ridurre al minimo la porzione di suolo occupata dai sostegni, in quanto già negli anni sessanta la zona risultava fittamente edificata e infrastrutturata.<ref name=csic />
 
Ogni pila di sostegno reggeva dunque una propria porzione equilibrata e monolitica di impalcato stradale (in verde e in azzurro nello schema) e ai due estremi forniva l'appoggio per due ulteriori porzioni di "impalcato tampone" (in blu nello schema), costituite ciascuna da sei travi prefabbricate di raccordo lunghe 36 metri, in calcestruzzo precompresso, semplicemente appoggiate agli sbalzi adiacenti. È evidente che tale conformazione a elementi autonomi evitava il trasmettersi di deformazioni e tensioni parassite fra una porzione e l'altra del viadotto, ed ha altresì evitato che il crollo della pila 9 avvenuto il 14 agosto 2018 trascinasse con sé le altre porzioni di ponte, rimaste in piedi e in grado di garantire l'evacuazione. È altrettanto evidente che le pile 8 e 10 sono risultate alleggerite, dopo il crollo, di parte dei carichi trasmessi dagli impalcati adiacenti, e pertanto non più perfettamente equilibrate come previsto dal progetto.<ref name=csic />
 
Ciascuna pila era fondata su una spessa platea seminterrata in cls armato, a sua volta poggiante su una numerosa serie di pozzi in cls trivellati nel fondovalle profondi fino a 50m, per superare gli strati alluvionali e raggiungere il sottostante strato roccioso.<ref name=csic />
 
Il progetto di Morandi comprendeva altresì le rampe di svincolo sul lato est del viadotto principale, delle quali le più significative erano quelle da e per la direzione nord: in particolare la rampa in direzione Milano è costituita da un impalcato elicoidale monolitico con travi a cassone curvilinee, con un raggio in mezzeria pari a 45 metri ed un'altezza massima di 39 metri.<ref name=csic />
 
=== Problematiche ===
[[File:Genova ponte Morandi.jpg|miniatura|275x275px|Il viadotto nel 2012.]]
Già durante la costruzione si registrò un notevole aumento dei costi effettivi rispetto a quanto preventivato in sede progettuale.<ref name=ing/>
 
Nel giro di pochi anni il ponte iniziò inoltre a mostrare problemi strutturali e di precoce obsolescenza, palesando in particolare un veloce e grave degrado dei materiali: lo stesso Morandi evidenziò a fine anni '70 / inizio anni '80 come la brezza marina ed i fumi corrosivi delle vicine acciaierie di [[Cornigliano]] stessero causando un serio degrado degli elementi metallici a vista e delle superfici in calcestruzzo. Egli finì dunque per ritenere che entro pochi anni sarebbe stato necessario intervenire sul ponte con manutenzioni mirate.<ref name=morandi/>
 
Per quanto riguarda gli aspetti statici, anche a causa delle conoscenze allora poco approfondite relative agli effetti della [[viscosità]] del calcestruzzo nel tempo, il ponte manifestò comportamenti strutturali diversi da quelli previsti: già pochi anni dopo l'ultimazione le strutture dell'impalcato iniziarono infatti a flettere, con la conseguenza che il piano viario del ponte, da orizzontale che era, finì presto per avere una conformazione ondulata. A tale inconveniente venne posto parziale rimedio negli [[Anni 1980|anni ottanta]] con ripetute correzioni di livelletta.<ref name=ing/>
 
Secondo alcune interpretazioni, particolarmente infelice si rivelò la tecnica adottata da Morandi di ricoprire gli stralli in calcestruzzo: tali elementi, nonostante l'intenzione fosse proprio quella di preservarli dalla corrosione, si rivelarono nel tempo non adeguatamente protetti dai fenomeni di degrado dovuti all'inquinamento industriale e alla salsedine. Inoltre la "guaina" di calcestruzzo rendeva assai difficile il controllo visivo delle condizioni dei trefoli in acciaio e rendeva impraticabile la loro sostituzione.<ref name=ing/>
 
Nel [[2006]] l'architetto spagnolo [[Santiago Calatrava]] propose la demolizione e la ricostruzione del ponte con una nuova struttura in acciaio; tuttavia, considerata l'importanza del viadotto e gli effetti che avrebbe comportato la sua chiusura, il progetto fu rifiutato.<ref>{{Cita news|url=https://www.reggiosera.it/2018/08/crollo-genova-calatrava-si-candido-rifare-ponte-morandi-2/244977/|titolo=Crollo Genova, Calatrava si candidò a rifare il ponte Morandi - reggiosera.it|pubblicazione=Reggiosera|data=16 agosto 2018|accesso=6 settembre 2018}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/08/14/genova-crollo-ponte-morandi-nel-2006-calatrava-si-offri-di-rifarlo-ma-si-decise-di-non-demolirlo-per-non-bloccare-il-traffico/4559312/|titolo=Genova, crollo ponte Morandi: nel 2006 Calatrava si offrì di rifarlo. Ma si decise di non demolirlo per non bloccare il traffico - Il Fatto Quotidiano|pubblicazione=Il Fatto Quotidiano|data=4 agosto 2018|accesso=6 settembre 2018}}</ref>
[[File:Genova Ponte Morandi.jpg|miniatura|275x275px|Il viadotto nel 2008: sul pilone a monte sono ben visibili i cavi metallici a rinforzo degli stralli.]]
Con l'avanzare degli anni il viadotto venne peraltro caricato da un traffico notevolmente superiore a quello previsto dal progetto: nel [[2009]], secondo uno studio della [[Società Autostrade]] sulla [[gronda di Genova]], il ponte sosteneva 25,5 milioni di transiti l'anno, con un traffico quadruplicato rispetto al precedente trentennio e con un'ulteriore crescita del 30% prevista per i successivi trent'anni. Lo studio sottolineava come il volume del traffico, causa di code quotidiane alle ore di punta (specialmente all'estremità orientale, all'innesto sull'[[Autostrada A7 (Italia)|autostrada Genova-Milano]]), producesse un aggravio delle sollecitazioni della struttura, accelerandone il degrado. A conferma di ciò, con l'avvento del terzo millennio, le attività manutentive si erano fatte praticamente quotidiane, con un conseguente aggravio dei costi gestionali.<ref name="Sole24ore">{{Cita web|url=https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-08-14/genova-storia-ponte-morandi-polemiche-crollo-125715.shtml?uuid=AEZna1aF|titolo=Genova, storia del ponte Morandi dalle polemiche al crollo|editore=[[Il Sole 24 ORE]]|data=14 agosto 2018|accesso=2 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180814140602/https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-08-14/genova-storia-ponte-morandi-polemiche-crollo-125715.shtml?uuid=AEZna1aF|dataarchivio=14 agosto 2018
|urlmorto=no}}</ref> Lo studio ipotizzava che, nella variante della "[[Gronda_di_Genova#Itinerario_1:_la_"Gronda_bassa"|gronda bassa]]", il viadotto venisse demolito e sostituito da una nuova struttura posta poco più a nord.<ref>{{Cita news|autore=Alessandro d'Amato|url=https://www.nextquotidiano.it/ponte-morandi-manutenzione/|titolo=La mancata manutenzione ha causato il crollo del ponte Morandi a Genova?|giornale=Next Quotidiano|data=14 agosto 2018}}</ref> I costi per la continua e straordinaria manutenzione, secondo l'ingegnere Antonio Brencich ([[professore associato]] di costruzioni in cemento armato all'[[Università degli studi di Genova]]), avrebbero presto superato quelli di un'eventuale ricostruzione.<ref name="ing" />
 
=== Interventi conservativi ===
La commissione d'indagine del [[ministero delle infrastrutture e dei trasporti]] ha individuato nella sua relazione di settembre 2018 i principali lavori effettuati sul ponte:
*anni 1981-1996: risanamento corticale delle superfici in calcestruzzo, rifacimento del sistema di smaltimento delle acque, formazione di botole per ispezioni interne dell'impalcato.
*anni 1986-1993: rinforzo delle travi degli impalcati-tampone (in blu nello schema), rifacimento degli sbalzi laterali dell'impalcato e posa di barriere [[Barriera New Jersey|new jersey]], rinforzi vari degli impalcati a cassone, sistemazione degli scarichi delle acque di impalcato.
*anni 1992-1996: nel 1992 le verifiche sullo stato degli stralli del pilone 11 avevano portato alla luce un forte degrado della struttura, con il 30% dei trefoli dissolti a causa della corrosione. Si procedette pertanto al rinforzo con nuovi cavi di sospensione esterni in acciaio, che vennero affiancati agli stralli originari<ref name="camomilla" />. Fu effettuata un'altra verifica sui piloni 9 e 10, dalla quale tuttavia non emersero all'epoca criticità tali da comportare ulteriori immediati grandi lavori di manutenzione.<ref>{{Cita news|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/premium/articoli/anomalie-sul-pilone-nove-il-politecnico-aveva-avvertito/|titolo=Crollo Ponte Morandi, “anomalie sul pilone nove”. Il Politecnico aveva avvertito Autostrade a novembre - Il Fatto Quotidiano|pubblicazione=Il Fatto Quotidiano|accesso=29 settembre 2018}}</ref>
A partire dal [[1999]], anno della privatizzazione della [[Autostrade per l'Italia|Società Autostrade]], il viadotto passò sotto la gestione privata e furono effettuati altri interventi, nessuno dei quali tuttavia di carattere strutturale diffuso:<ref>Elenco tratto dalla relazione del MIT</ref>
 
*anni 2008-2009: sostituzione dei new jersey spartitraffico e dei giunti di impalcato
*anni 2009-2010: ripristino di alcune solette della spalla verso Savona
*anni 2014-2015: rimozione di carroponte e relative rotaie
*anni 2015-2016: rinforzo di 3 travi lato mare degli impalcati tampone (su 60 travi totali<ref>La relazione del MIT sembra riferirsi agli impalcati tampone, parlando di "travi" e non di "impalcato a cassone". Ognuno dei 10 impalcati-tampone è composto da 6 travi prefabbricate distinte.</ref>)
*anni 2014-2018: lavori per la sostituzione dei new jersey di bordo ponte e posa di rete soprastante
*anni 2015-2018: rimozione vecchio carroponte e realizzazione di nuovo
*2017: progetto per il rinforzo strutturale delle pile 9 e 10, analogo a quanto realizzato negli anni '90 sulla pila 11 (non realizzato a causa del crollo).
 
Secondo la relazione della commissione d'indagine ministeriale, poi acquisita agli atti dell'inchiesta, i lavori di installazione del carroponte effettuati dalla società Autostrade sarebbero stati svolti con «nessuna cautela per evitare il potenziale tranciamento delle armature», e con «l’inserimento di viti o staffe sistemate in modo da arrecare danni, anche gravi, alla struttura».<ref>[http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2018/10/01/ADxt6evB-autostrade_carroponte_installato.shtml Autostrade non controllò il carroponte: «Installato male, progetto non seguito»]</ref>
 
A seguito dei lavori svolti nel 2016, il senatore [[Maurizio Rossi (imprenditore)|Maurizio Rossi]] presentò un'interrogazione parlamentare sull'andamento della messa in sicurezza del ponte al [[ministero delle infrastrutture e dei trasporti|ministro delle infrastrutture e dei trasporti]] [[Graziano Delrio]], rimasta tuttavia senza risposta.<ref>{{Cita web|url=https://www.agi.it/cronaca/ponte_morandi_genova_interrogazione_parlamentare-4268729/news/2018-08-14/|titolo=C'è un'interrogazione parlamentare del 2016 sui cedimenti del Morandi, ma è rimasta senza risposta|autore=|sito=AGI - Agenzia Giornalistica Italia|accesso=16 agosto 2018}}</ref>
 
Nel 2017 sono state effettuate delle verifiche da parte del [[Politecnico di Milano]] sui piloni 9 e 10, che hanno evidenziato un forte degrado in una delle due coppie di stralli del pilone 9, ma un comportamento regolare da parte degli stralli del pilone 10.<ref>{{Cita news|nome=Andrea Pasqualetto inviato a|cognome=Genova|url=https://www.corriere.it/cronache/18_agosto_21/ponte-genova-studio-politecnico-milano-aveva-evidenziato-deformazioni-pilone-crollato-e86c3e34-a4ae-11e8-909a-69b7c409c235.shtml|titolo=«Il nostro studio aveva evidenziato le deformazioni del pilone crollato»|pubblicazione=Corriere della Sera|accesso=29 settembre 2018}}</ref> A seguito di tali verifiche il 3 maggio 2018 la concessionaria Autostrade aveva pubblicato un bando di gara da {{formatnum:20159000}} [[Euro|€]] per l'adeguamento strutturale dei piloni 9 e 10 del viadotto, in scadenza l'11 giugno 2019.<ref name="bando">{{Cita web|url=https://www.stradeeautostrade.it/notizie/2018/autostrade-per-litalia-ristruttura-il-viadotto-del-polcevera-a-genova/|titolo=Autostrade per l'Italia ristruttura il viadotto del Polcevera a Genova|data=3 maggio 2018|accesso=14 agosto 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180814145914/https://www.stradeeautostrade.it/notizie/2018/autostrade-per-litalia-ristruttura-il-viadotto-del-polcevera-a-genova/|dataarchivio=14 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
== Il crollo parziale ==
{{incorso|alta visibilità=si|notizia=Il crollo del Morandi}}
{{Incidente
|titolo = Disastro del Viadotto Polcevera
|immagine = Il Ponte Morandi dopo il crollo, visto da Est, panoramica.jpg
|didascalia = Il ponte dopo il crollo visto da est
|evento = Cedimento strutturale
|ora-fine =
|tipo = Crollo
|data = 14 agosto [[2018]]
|ora = 11:36
|fuso orario = UTC+2
|nazione = ITA
|divamm1 = {{IT-LIG}}
|divamm3 = [[Genova]]
|luogo = [[Sampierdarena]]
|coord_titolo = no
|infrastruttura = [[Autostrada A10 (Italia)|Autostrada A10]]
|causa = In corso di accertamento<!--inserire solo con fonti-->
|causa2 =
|vittime = 43
|feriti =9
|dispersi =
|sopravvissuti =
|sfollati =566
|beni distrutti = edifici, autoveicoli
|area bruciata =
|danni = <!--inserire solo con fonti-->
|nome mappa =
|mappa =
|didascalia mappa =
}}
Alle ore 11:36<ref>{{Cita news|url=https://genova.repubblica.it/cronaca/2018/08/23/news/ponte_morandi_il_crollo_ha_generato_un_terremoto_del_1_grado_della_scala_richter-204736671/|titolo=Ponte Morandi, il crollo ha generato un terremoto del 1º grado della scala Richter|giornale=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=23 agosto 2018|autore=Michela Bompani|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180823141832/https://genova.repubblica.it/cronaca/2018/08/23/news/ponte_morandi_il_crollo_ha_generato_un_terremoto_del_1_grado_della_scala_richter-204736671/|dataarchivio=23 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref> del 14 agosto 2018 la sezione del ponte che sovrasta la zona fluviale e industriale di [[Sampierdarena]], lunga 149,12 m, è improvvisamente crollata insieme al pilone di sostegno numero 9, provocando 43 vittime tra le persone a bordo dei mezzi che transitavano sul ponte e tra gli operai al lavoro nella sottostante isola ecologica dell'AMIU, l'azienda municipalizzata per la raccolta dei rifiuti.<ref name="Ansa 18 agosto">{{Cita web|url=http://www.ansa.it/liguria/notizie/2018/08/18/-le-43-vittime-del-crollo-del-ponte-morandi_9f53cd46-1b85-45ae-a23a-dc92c9c5cef3.html|titolo=Genova, le 43 vittime del crollo del ponte Morandi - FOTO|editore=[[ANSA]]|data=24 agosto 2018|accesso=2 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180901033542/http://www.ansa.it/liguria/notizie/2018/08/18/-le-43-vittime-del-crollo-del-ponte-morandi_9f53cd46-1b85-45ae-a23a-dc92c9c5cef3.html|dataarchivio=1º settembre 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
Il crollo del ponte ha determinato il blocco del raccordo fra A7 e A10 e di numerose strade sottostanti, oltre che della linea ferroviaria di raccordo con il porto, nonché la necessità di evacuare per motivi precauzionali 566 persone residenti nelle case presenti sotto il pilone n. 10.
 
Il [[Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Consiglio dei ministri]], il 15 agosto, ha dichiarato lo [[stato di emergenza]] nel territorio del Comune di Genova per la durata di dodici mesi e ha successivamente nominato il presidente della regione [[Liguria]], [[Giovanni Toti]], [[commissario straordinario]] per l'emergenza.<ref>{{Cita web|url=http://www.gazzettaufficiale.it/atto/vediMenuHTML?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2018-08-16&atto.codiceRedazionale=18A05521&tipoSerie=serie_generale&tipoVigenza=originario|titolo=Dichiarazione dello stato di emergenza a causa del crollo di un tratto del viadotto Polcevera, noto come ponte Morandi, sulla A10, a Genova, avvenuto nella mattinata del 14 agosto 2018|autore=Consiglio dei ministri|pubblicazione=Gazzetta Ufficiale|accesso=16 agosto 2018|data= 16 agosto 2018}}</ref><ref>{{Cita news|nome=Giusi|cognome=Fasano|url=https://www.corriere.it/cronache/18_settembre_04/subito-demolizione-nuovo-ponte-2019-lavori-ad-autostrade-adf9b19a-afb3-11e8-8b32-ed1119b5e5f1.shtml|titolo=Giovanni Toti: «Subito la demolizione e nuovo ponte per Genova nel 2019. I lavori ad Autostrade»|pubblicazione=Corriere della Sera|accesso=6 settembre 2018}}</ref> Il 18 agosto è stato decretato un giorno di lutto nazionale e, nella stessa data, sono stati celebrati i [[funerali di Stato]] per alcune delle vittime.<ref>{{Cita news|url=https://tg24.sky.it/cronaca/2018/08/16/genova-crollo-ponte-morandi-funerali.html|titolo=Genova, sabato i funerali solenni delle vittime del crollo del ponte {{!}} Sky TG24|accesso=16 agosto 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.governo.it/articolo/crollo-del-ponte-morandi-sabato-18-giornata-di-lutto-nazionale/9842|titolo=Crollo del ponte Morandi, sabato 18 giornata di lutto nazionale|accesso=16 agosto 2018|data = 16 agosto 2018|autore =Presidenza del Consiglio dei Ministri}}</ref>
[[File:Ponte Morandi crollato2.png|sinistra|miniatura|Un'immagine del ponte dopo il crollo.]]
 
A fine agosto, sono stati consegnati i primi alloggi ad alcune centinaia di persone residenti nella "Zona Rossa", obbligate cautelativamente ad abbandonare le proprie abitazioni nei giorni successivi al crollo<ref name="comunegenova-sfollati" />. Il comune di Genova e regione Liguria hanno dichiarato di attendere il via libera dal Consiglio dei Ministri per firmare col Dipartimento di Protezione Civile l'ordinanza nazionale che, per i nuclei famigliari che provvedono privatamente alla ricerca di un'abitazione sostitutiva, stanzia un contributo mensile a titolo di rimborso dell'affitto<ref name="comunegenova-sfollati">{{cita web | autore = Tiziana Lanuti | url = http://www.comune.genova.it/content/consegnati-i-primi-alloggi-alle-famiglie-sfollate-di-porro | titolo = Consegnati i primi alloggi alle famiglie sfollate di via Porro | data = 20 agosto 2018 | accesso = 1º ottobre 2018 | sito = Comune di Genova|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180820231822/http://www.comune.genova.it/content/consegnati-i-primi-alloggi-alle-famiglie-sfollate-di-porro|dataarchivio=20 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref>. A inizio settembre, vi sono state proteste davanti alla sede del Consiglio Regionale<ref>{{cita web | url = http://www.ansa.it/liguria/notizie/2018/09/04/a-genova-la-protesta-degli-sfollati-del-ponte-morandi-rispetto-rispetto_5115c6dc-adb4-45e8-9f94-694aee5bd56b.html | titolo = A Genova la protesta degli sfollati del ponte Morandi — Scontro Toti-Di Maio| data = 4 settembre 2018 | sito = ANSA | accesso = 1º ottobre 2018}}</ref>
 
La dimensione e la gravità dei fatti ha spinto il Governo a prendere in considerazione un processo di revisione globale del sistema delle concessioni da parte dello Stato, ipotizzando anche la revoca, la risoluzione, la decadenza o il recesso della [[concessione]] ad [[Autostrade per l'Italia]]. Sono inoltre stati pubblicati, il 27 agosto 2018, gli allegati economici e finanziari, finora segreti, relativi a tutte le concessioni autostradali, mentre in precedenza erano stati pubblicati solo i testi privi dei dati monetari.<ref>[http://www.mit.gov.it/comunicazione/news/autostrade-concessioni-autostradali-direzione-generale-per-la-vigilanza-sulle Autostrade, cade segreto su convenzioni. On line tutti gli atti | mit]</ref>
 
Il crollo inoltre ha sollevato dubbi sulla sicurezza di diverse infrastrutture pubbliche (principalmente di ponti e viadotti) causando la chiusura per verifiche e manutenzione di diversi assi viari, come il [[Ponte della Magliana|viadotto della Magliana]] a [[Roma]].<ref>{{Cita web|url=https://roma.repubblica.it/cronaca/2018/08/21/news/roma_magliana_il_viadotto_vibra_una_notte_di_chiusura_poi_i_lavori-204565435/
|titolo=Roma, Magliana: il viadotto vibra. Una notte di chiusura, poi i lavori|autore=Mauro Favale|editore=[[la Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|data=21 agosto 2018|accesso=4 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180821101756/https://roma.repubblica.it/cronaca/2018/08/21/news/roma_magliana_il_viadotto_vibra_una_notte_di_chiusura_poi_i_lavori-204565435/|dataarchivio=21 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita news|url=https://www.tpi.it/2018/09/02/ponte-della-scafa-roma/|titolo=Roma, problemi di sicurezza per il Ponte della Scafa vicino all'aeroporto di Fiumicino. Prima chiuso poi riaperto a scartamento ridotto|pubblicazione=TPI|data=2 settembre 2018|accesso=6 settembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180905065245/https://www.tpi.it/2018/09/02/ponte-della-scafa-roma/|dataarchivio=5 settembre 2018|urlmorto=no}}</ref>
 
Il 25 settembre 2018 la Commissione Ispettiva del [[Ministero delle infrastrutture e dei trasporti|Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti]] ha ultimato il suo lavoro e presentato la propria relazione sullo stato del ponte e sul crollo. Oltre che alcune ipotesi provvisorie relative alla dinamica del cedimento, in essa si evidenziano, secondo i commissari, le serie problematiche strutturali presenti e note già da alcuni anni, e a fronte di esse gli scarsi investimenti in manutenzione strutturale straordinaria effettuati dopo la privatizzazione.<ref>Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti - [http://www.mit.gov.it/comunicazione/news/ponte-crollo-ponte-morandi-commissione-ispettiva-genova/ponte-morandi-online-la Ponte Morandi: online la relazione della Commissione Ispettiva Mit]</ref> La relazione è stata acquisita dalla magistratura.
 
Il 28 settembre 2018 è stato pubblicato il [[decreto legge|decreto-legge]] n. 109 (cosiddetto "Decreto Genova") che conferisce ampissimi poteri (ritenuti anche eccessivi da parte dell'[[ANAC]] in quanto viene derogata anche la normativa [[antimafia]]<ref>[http://www.ansa.it/sito/notizie/cronaca/2018/10/10/crollo-pontecantone-alcune-perplessita_86ba6aa0-078d-4d36-b518-73685cb02031.html Crollo ponte:Cantone, alcune perplessità - Cronaca - ANSA.it]</ref>) al Commissario per la ricostruzione.<ref>[http://www.altalex.com/documents/leggi/2018/10/01/decreto-genova-il-testo-pubblicato-in-gazzetta Decreto Genova: il testo pubblicato in Gazzetta]</ref><ref>{{cita web | url = http://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2018/09/28/226/SG/html | titolo = GU, Serie Generale n. 226 del 28-9-2018 | sito = gazzettaufficiale.it | accesso = 23 ottobre 2018 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20181023220035/http://www.gazzettaufficiale.it/eli/gu/2018/09/28/226/sg/pdf | dataarchivio = 23 ottobre 2018 | urlmorto = no}}</ref><ref>{{cita web | url = http://www.altalex.com/documents/leggi/2018/10/01/decreto-genova-il-testo-pubblicato-in-gazzetta | titolo = Decreto-legge 28 settembre 2018, n. 109 (cosiddetto "Decreto Genova") | sito = altalex.com | data = 1º ottobre 2018 |accesso = 23 ottobre 2018 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20181004124541/http://www.altalex.com/documents/leggi/2018/10/01/decreto-genova-il-testo-pubblicato-in-gazzetta | dataarchivio = 4 ottobre 2018 | urlmorto = no}}</ref>.
 
[[File:Ponte Morandi collapse.jpg|thumb|center|Parte del viadotto visto dal ponte di [[Cornigliano]]. La parte crollata è evidenziata in rosso.|499x499px]]
 
== Dibattito sul destino del viadotto ==
{{In futuro|Infrastruttura}}
Dopo il crollo si è aperto un dibattito tecnico e culturale relativo alle azioni concrete da seguire per ripristinare la viabilità di Genova.
 
Da un lato si è posta l'idea di demolire e ricostruire tutto il ponte, con diverse proposte da parte di molti progettisti fra i quali [[Santiago Calatrava]]<ref>{{Cita news|url=http://www.ilsecoloxix.it/p/genova/2018/09/09/ADxfW0bB-calatrava_regione_disegnare.shtml|titolo=Calatrava: vorrei disegnare il ponte di Genova. La Regione: «Grazie, c'è Piano»|data=10 settembre 2018|giornale=Il Secolo XIX|autore=Alessandra Costante}}</ref> (che aveva già formulato un suggerimento in tal senso nel 2006), Pierangelo Pistoletti e [[Renzo Piano]]. La prospettiva di affidare il progetto ''[[ad personam]]'' a una "firma celebre" dell'architettura è stata bensì criticata dal sindacato di architetti e ingegneri<ref>{{Cita web|url=https://www.edilportale.com/news/2018/09/progettazione/ricostruzione-ponte-genova-inarsind-critica-il-dono-di-renzo-piano_65682_17.html|titolo=Ricostruzione ponte Genova, Inarsind critica il 'dono' di Renzo Piano|data=7 settembre 2018|accesso=13 settembre 2018}}</ref> e dall'ordine degli ingegneri di Napoli,<ref>[http://www.farodiroma.it/una-obiezione-fondata-al-ponte-regalato-da-renx/ Una obiezione fondata al ponte regalato da Renzo Piano - FarodiRoma]</ref> i quali hanno invece sollecitato l'indizione di un concorso pubblico.
 
D'altro canto alcuni tecnici<ref>{{Cita web|url=https://www.ingenio-web.it/21053-e-se-il-vecchio-ponte-morandi-potesse-essere-salvato|titolo=E se il vecchio ponte Morandi potesse essere salvato…"|autore=Stefania Alessandrini|tipo=intervista all'ing Gabriele Camomilla|data=5 settembre 2018|accesso=13 settembre 2018}}</ref> e docenti universitari<ref>{{Cita web|url=https://www.nuovatlantide.org/il-ponte-morandi-e-arte-andrebbe-conservato/|titolo=Il ponte Morandi è arte, andrebbe conservato|tipo=Intervista a Francesco Sylos Labini|autore=Emanuele Piccardo|data=17 agosto 2018|accesso=13 settembre 2018}}</ref> hanno evidenziato come a loro avviso, avvalendosi delle tecnologie disponibili e sfruttando assenza del traffico, la residua struttura di Morandi potesse essere resa sicura e ricostruita solo nella parte crollata, impiegando circa un quarto del tempo necessario ad una completa demolizione e successiva ricostruzione, evitando inoltre di dover demolire le case e gli stabilimenti industriali sottostanti.<ref>{{Cita web|url=https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/09/29/ponte-morandi-lingegnere-che-lo-riparo-25-anni-fa-salvare-le-parti-integre-cosi-ci-vuole-un-quarto-del-tempo-per-riaprirlo/4655589/|titolo=Ponte Morandi, l’ingegnere che lo riparò 25 anni fa: 'Salvare le parti integre, così ci vuole un quarto del tempo per riaprirlo'|autore=Andrea Tundo
|editore=[[il Fatto Quotidiano]]|citazione=L'ingegnere Gabriele Camomilla, direttore della Ricerca e Manutenzione di Autostrade fino al 2005 e autore della ristrutturazione della pila 11 negli Anni Novanta, è contrario alla demolizione delle parti di viadotto sopravvissute al crollo: "Ci sono 650 metri di ponte, passatemi la provocazione, in ottime condizioni. Dove faranno passare tonnellate di macerie? Nel traffico di Genova?". Critiche ai tempi: "Se lo buttano giù, ci vorrà il quadruplo per avere un ponte nuovo"|data=29 settembre 2018|accesso=7 novembre 2018|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180929130734/https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/09/29/ponte-morandi-lingegnere-che-lo-riparo-25-anni-fa-salvare-le-parti-integre-cosi-ci-vuole-un-quarto-del-tempo-per-riaprirlo/4655589/|dataarchivio=29 settembre 2018|urlmorto=no
}}</ref>
Una petizione di architetti e ingegneri strutturisti mirante alla conservazione, al recupero e alla messa in sicurezza del ponte è stata lanciata dal professor Antonino Saggio dell'[[Università degli Studi di Roma "La Sapienza"|Università La Sapienza di Roma]] ed è stata sottoscritta (al 18 ottobre 2018) da {{formatnum:1620}} esperti.<ref>{{Cita web|url=http://www.genovatoday.it/cronaca/ponte-morandi-petizione-abbattimento.html|titolo=Salvare il ponte Morandi, petizione di architetti e ingegneri|autore=Antonino Saggio|editore=GenovaToday|data=29 agosto 2018|accesso=7 novembre 2018
|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180830113313/http://www.genovatoday.it/cronaca/ponte-morandi-petizione-abbattimento.html|dataarchivio=30 agosto 2018|urlmorto=no}}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/art/progettazione-e-architettura/2018-08-28/ponte-genova2-petizione-architetti-e-strutturisti-aspettare-demolire-morandi-si-puo-recuperare-200322.php?uuid=AEEc1TgF|titolo=Ponte di Genova/2. Petizione di architetti e strutturisti: aspettare a demolire, il «Morandi» si può recuperare
|editore=Edilizia e Territorio – Quotidiano del [[Il Sole 24 ORE|Sole 24 ORE]]|data=29 agosto 2018|cid=ISSN 2499-6076|accesso=7 novembre 2018
|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180910204003/http://www.ediliziaeterritorio.ilsole24ore.com/art/progettazione-e-architettura/2018-08-28/ponte-genova2-petizione-architetti-e-strutturisti-aspettare-demolire-morandi-si-puo-recuperare-200322.php?uuid=AEEc1TgF|dataarchivio=10 settembre 2018|urlmorto=no}}</ref>
[[File:Polcevera da Coronata.jpg|alt=panorama della val Polcevera dal ponte fino al mare visto da ovest|centro|miniatura|400x400px|Il viadotto nel contesto urbano genovese.]]
Dello stesso orientamento è anche l'[[Istituto Nazionale di Architettura]], che ha sottolineato il valore ingegneristico e documentale dell'opera e, in una lettera aperta, ha sposato la proposta di consolidare le parti rimanenti e sostituire il pilone crollato con un nuovo segmento, pur in diverso stile e con differenti tecniche costruttive.<ref>{{Cita web
|url=https://www.inarch.it/ponte-morandi-reintegrazione-versus-demolizione/
|titolo=Ponte Morandi: REINTEGRAZIONE VERSUS DEMOLIZIONE - Lettera aperta dell'Istituto Nazionale di Architettura al Ministro dei Trasporti, al Presidente della Regione Liguria e al Sindaco di Genova sulla ricostruzione del ponte sul Polcevera
|editore=Inarch - Istituto Nazionale di Architettura
|accesso=6 novembre 2018
|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20180911225626/https://www.inarch.it/ponte-morandi-reintegrazione-versus-demolizione/
|dataarchivio=11 settembre 2018
|urlmorto=no
}}</ref>
 
Diverse cordate di imprese e progettisti hanno presentato proposte di ripristino del Viadotto Polcevera, rispondendo al bando indetto dal [[Commissario straordinario]] alla ricostruzione e [[Sindaco_(Italia)|Sindaco]] di Genova [[Marco Bucci (politico)|Marco Bucci]]<ref>{{cita web | url = http://www.ilgiornale.it/news/economia/ponte-morandi-offerta-cordata-salini-impregilo-1606473.html | titolo= Per ponte Morandi offerta in cordata con Salini Impregilo | data = 24 novembre 2018 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20181124205510/http://www.ilgiornale.it/news/economia/ponte-morandi-offerta-cordata-salini-impregilo-1606473.html | dataarchivio = 24 novembre 2018 | urlmorto = no}}</ref><ref>{{cita web | autore = A. Arona | url = https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-11-23/ponte-genova-offerta-cordata-salini-impregilo-fincantieri-italferr--191627.shtml?uuid=AE9DbSmG/ | titolo = Ponte Genova: offerta dalla cordata Salini Impregilo, Fincantieri, Italferr | data = 23 novembre 2018 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20181124005421/https://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2018-11-23/ponte-genova-offerta-cordata-salini-impregilo-fincantieri-italferr--191627.shtml?uuid=AE9DbSmG | dataarchivio = 24 novembre 2018 | urlmorto = no}}</ref>: alcune proponevano una sostituzione integrale del viadotto esistente di Morandi, altre un ripristino della sola parte crollata ed il rinforzo delle porzioni superstiti.
 
Tra i proponenti il ripristino della struttura - anche solo temporaneo, per favorire un successivo nuovo viadotto realizzato in tempi non contingentati e nel rispetto delle regolari normative - l'[[ingegnere]], [[architetto]] e [[docente]] universitario [[Enzo Siviero]] a fine gennaio 2019 richiede nuovamente attenzione su tali ragioni agli organismi preposti.<ref>''ingenio-web.it'' "Ponte Morandi: Enzo Siviero scrive al Commissario, ripetiamo quanto fatto per il ponte Wadi Kuf in Libia" - 28 gennaio 2019</ref> Lo stesso Siviero, a stretto giro esprime poi critiche sui costi preventivati per l'eventuale rifacimento totale del viadotto, a suo dire estremamente elevati rispetto al costo di mercato.<ref>''lavocedigenova.it'' "Nuovo ponte sul Polcevera, critiche dal prof. Siviero: "Prezzo d'appalto ben superiore a quello di mercato"" - 04 febbraio 2019</ref>
 
La scelta operata dal Commissario straordinario è tuttavia stata quella di una demolizione integrale del viadotto (avviata ufficialmente l'8 febbraio 2019) e sua successiva sostituzione con un nuovo manufatto<ref>{{Cita news|url=https://tg24.sky.it/cronaca/photogallery/2019/02/08/genova-ponte-morandi-inizia-demolizione.html|titolo=Genova, 168 giorni dopo il disastro inizia la demolizione del Ponte Morandi. FOTO|data=8 febbraio 2019|giornale=Sky TG24|autore=}}</ref>.
 
==Iniziative benefiche==
Il 22 febbraio 2019 viene pubblicato il singolo benefico ''[[C'è da fare]]'' che vede la collaborazione di 25 artisti della musica italiana realizzato per devolvere interamente i proventi alla comunità colpita dalla tragedia del crollo. L'ideatore del progetto è stato il genovese [[Paolo Kessisoglu]] che ha composto il testo della canzone<ref>{{Cita web|url=https://www.repubblica.it/spettacoli/musica/2019/02/21/news/_c_e_da_fare_-219724386/|editore=la Repubblica]]|titolo=C'è da fare, la canzone di Paolo Kessisoglu per Genova con l'aiuto di 25 amici|data=21 febbraio 2019|accesso=24 febbraio 2019}}</ref>.
 
== Note ==
<References />
 
== Bibliografia ==
* {{Cita pubblicazione|autore = Riccardo Morandi|titolo = Il viadotto del Polcevera|rivista = Il nuovo cantiere|numero = 8|editore = [[Editrice Industriale|Kompass]]|città = Milano|data = settembre 1967|pp = 18-21|ISSN = 0029-6325}}
* {{Cita pubblicazione|url = https://www.bdl.servizirl.it/bdl/bookreader/index.html?path=fe&cdOggetto=1559#page/948/mode/2up|titolo = Genova: inaugurato il viadotto sul Polcevera|rivista = [[Le Strade]]|volume = XLVII|numero = 10|editore = [[Touring Club Italiano]]|città = Milano|data = ottobre 1967|p = 748|cid = Le Strade}}
* {{Cita pubblicazione|autore = Riccardo Morandi|titolo = Il viadotto del Polcevera per l'autostrada Genova-Savona|rivista = [[L'Industria Italiana del Cemento]]|volume = XXXVII|editore = Società incremento applicazioni cemento|città = Roma|data = dicembre 1967|pp = 849-872|ISSN = 0019-7637}}
* {{Cita libro|curatore = Pier Angelo Cetica|titolo = Riccardo Morandi ingegnere italiano|editore = Alinea|città = Firenze|anno = 1985|ISBN = no}}
*Antonino Saggio, ''Riccardo Morandi. Cemento d'autore'', in Costruire, n. 102, novembre 1991, pp. 163-42 [http://architettura.it/coffeebreak/20001120/index.htm on line]
* {{Cita pubblicazione|autore = Marzia Marandola|titolo = Un volteggio sopra la città|rivista = [[Casabella]]|volume = LXX|numero = 739/740|editore = [[Editoriale Domus]]|città = Milano|data = dicembre 2005/gennaio 2006|pp = 26-35|ISSN = 0008-7181}}
 
== Voci correlate ==
* [[Riccardo Morandi]]
* [[Autostrada A10 (Italia)]]
* [[Sampierdarena]]
* [[Cornigliano]]
* [[Polcevera]]
* [[Val Polcevera]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
{{Interprogetto/notizia|Il crollo del Morandi|Il crollo del Morandi|data=11 settembre 2018}}
{{Interprogetto/notizia|Inizia la procedura per la revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia|Inizia la procedura per la revoca della concessione ad Autostrade per l'Italia|data=18 agosto 2018}}
{{Interprogetto/notizia|A Genova crolla il ponte Morandi|A Genova crolla il ponte Morandi|data=14 agosto 2018}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{collegamentiCollegamenti esterni}}
*{{cita web|url=http://informesdelaconstruccion.revistas.csic.es/index.php/informesdelaconstruccion/article/viewFile/3892/4426|titolo=Viaducto sobre el Polcevera, en Genova - Italia|autore=Prof. Ing. Riccardo Morandi|wkautore=Riccardo Morandi|lingua=es|accesso 20 agosto 2018}}
*{{cita web|url=http://www.sttan.it/Ponte_Morandi/InGenio_2018_08-Ponte_Morandi-IIC_1967_vol_12_viadotto_polcevera_autostrada_genova_savona.pdf|titolo= Il viadotto sul Polcevera per l'autostrada Genova Savona|autore=Prof. Ing. Riccardo Morandi|wkautore=Riccardo Morandi|accesso 2 ottobre 2018}}
* ''[https://www.domusweb.it/it/dall-archivio/2018/08/31/dagli-archivi-domus-la-relazione-originale-del-viadotto-morandi.html Dagli Archivi Domus, la relazione originale del viadotto Morandi]'' - articolo pubblicato il 31 agosto 2018 su DomusWeb.
*{{cita web|url=http://www.mit.gov.it/documentazione/convenzioni-regolanti-i-rapporti-tra-il-ministero-e-le-societa-concessionarie|titolo=Convenzioni regolanti i rapporti tra il ministero e le società concessionarie|autore=|editore=mit.gov.it|accesso 6 settembre 2018}}
* [http://www.tulliaiori.com/SIXXI/ SIXXI - Storia dell'ingegneria strutturale in Italia] a cura di Tullia Iori e Sergio Poretti, ed. Gangemi, Roma 2017
*{{cita web|titolo=Ponte Morandi: online la relazione della Commissione Ispettiva Mit|sito=Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti|data=25 settembre 2018|url=http://www.mit.gov.it/comunicazione/news/ponte-crollo-ponte-morandi-commissione-ispettiva-genova/ponte-morandi-online-la}}
 
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[[Categoria:Ponti strallati|Morandi]]
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[[Categoria:Catastrofi nel 2018]]