Brescia e Discussioni utente:BuNew2019: differenze tra le pagine

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==Petriolo==
{{Divisione amministrativa
Ciao! Grazie per i tuoi contributi. Una nota, nel [[Template:Divisione amministrativa/man|tmp divisioni amministrative]] non serve inserire le unità di misura, le aggiunge il tmp. --[[Utente:Marl it|Marl it]] ([[Discussioni utente:Marl it|msg]]) 15:26, 17 giu 2019 (CEST)
|Nome=Brescia
: Ciao! Ho visto che hai ancora inserito l'unità di misura nel tmp, prova a vedere la pagina di aiuto sopra, grazie. --[[Utente:Marl it|Marl it]] ([[Discussioni utente:Marl it|msg]]) 09:15, 18 giu 2019 (CEST)
|Panorama=Brescia city skyline from the city castle2.jpg
|Didascalia=Vista di Brescia dal castello
|Bandiera=Flag of Brescia.svg
|Voce bandiera=
|Stemma=Brescia-Stemma.png
|Voce stemma=
|Stato=ITA
|Grado amministrativo=3
|Tipo=[[Comuni d'Italia|comune]]
|Divisione amm grado 1=Lombardia
|Divisione amm grado 2=Brescia
|Amministratore locale=[[Emilio Del Bono]]
|Partito=[[Partito Democratico (Italia)|PD]]
|Data elezione=10-6-2013
|Data istituzione=
|Latitudine gradi=45
|Latitudine minuti=32
|Latitudine secondi=20
|Latitudine NS=N
|Longitudine gradi=10
|Longitudine minuti=13
|Longitudine secondi =13
|Longitudine EW=E
|Altitudine=
|Superficie=90.34
|Note superficie=
|Abitanti=196613
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 marzo 2017.
|Aggiornamento abitanti=31-3-2017
|Sottodivisioni=Vedi [[Quartieri di Brescia]]
|Divisioni confinanti=[[Borgosatollo]], [[Botticino]], [[Bovezzo]], [[Castel Mella]], [[Castenedolo]], [[Cellatica]], [[Collebeato]], [[Concesio]], [[Flero]], [[Gussago]], [[Nave (Italia)|Nave]], [[Rezzato]], [[Roncadelle]], [[San Zeno Naviglio]]
|Zona sismica=3
|Gradi giorno=
|Nome abitanti=bresciani
|Patrono=[[Santi Faustino e Giovita]] e [[Angela Merici]]
|Festivo=15 febbraio
|PIL=
|PIL procapite=
|Soprannome=Leonessa d'Italia
|Mappa=Map of comune of Brescia (province of Brescia, region Lombardy, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Brescia nell'omonima provincia
|Diffusività=
}}
'''Brescia''' (''Brèsa'', ''Brèssa'' o ''Brèha'' in [[dialetto bresciano]]<ref>nella bassa e media Valcamonica, in Valtrompia, Valsabbia e in alcuni paesi della Franciacorta, la pronuncia è [ˈbɾɛhɑ].</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:196613}} abitanti<ref name="template divisione amministrativa-abitanti" />, [[capoluogo]] dell'[[provincia di Brescia|omonima provincia]] in [[Lombardia]]. È il [[demografia della Lombardia#Popolazione e aree urbane|secondo]] comune della regione per popolazione dopo [[Milano]] ed ha un [[agglomerazione|agglomerato metropolitano]] che conta {{formatnum:672822}} abitanti<ref>{{cita web|url=http://www.cityrailways.it/storage/pdf/01_urbanismi%20ITALIA_2011.pdf|titolo=Urbanismi in Italia - www.cityrailways.it|accesso=24 marzo 2014|formato=pdf}}</ref>. La sua provincia è la sesta più popolata d'Italia dopo quelle di [[Città metropolitana di Roma Capitale|Roma Capitale]], [[Città metropolitana di Milano|Milano]], [[Città metropolitana di Napoli|Napoli]], [[Città metropolitana di Torino|Torino]] e [[Città metropolitana di Palermo|Palermo]]. È la diciassettesima [[città]] più popolosa d'Italia e la sesta non capoluogo di regione<ref>comuni-italiani.it, principali città italiane</ref>.
 
Fondata oltre 3200 anni fa ai piedi delle [[Alpi]], Brescia fu la capitale dei [[galli cenomani]] e in seguito divenne [[colonia romana]] con il nome di [[Brixia (archeologia)|Brixia]]. Per circa 400 anni, dalla prima metà del XV secolo fino alla fine del XVIII secolo, ha fatto parte della [[Repubblica di Venezia]]. Divenne [[Regno Lombardo-Veneto|austriaca]] dal 1815 al 1859, passando poi al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]].
 
L'[[UNESCO]] ha dichiarato come [[patrimonio dell'umanità|patrimonio mondiale dell'umanità]], facente parte del sito "[[Longobardi in Italia: i luoghi del potere]]", sia l'area monumentale del [[Foro romano di Brescia|foro romano]], sia il [[Monastero di Santa Giulia|complesso monastico longobardo di San Salvatore-Santa Giulia]], all'interno del quale si trova il [[Museo di Santa Giulia|Museo della città]]<ref>{{cita web| url=http://www.italialangobardorum.it/eng/sito/brescia/descrizione.asp?seza=2&sezb=6| titolo="Brescia: description of goods" su Italialangobardorum.it| accesso=11 maggio 2013}}</ref>.
 
La [[Città d'Italia#Lombardia|città]] di Brescia è anche soprannominata ''"Leonessa d'Italia"'' per i [[Dieci giornate di Brescia|dieci giorni di resistenza]] agli austriaci durante il Risorgimento Italiano (dal 23 marzo al 1º aprile 1849).
 
L'''[[Adelchi (Manzoni)|Adelchi]]'' di [[Alessandro Manzoni]] e ''Gli aeroplani a Brescia'' di [[Franz Kafka]] sono ambientati in questa città.
 
Nel [[2015]] Brescia e la sua provincia sono state inserite dall'[[IGCAT]] (''International Institute of Gastronomy, Culture, Arts and Tourism'') nel progetto gastronomico ''[[Regione Europea della Gastronomia|Lombardia Orientale Regione Europea della Gastronomia 2017]]'', insieme alle città e alle province di [[Bergamo]], [[Cremona]] e [[Mantova]]<ref>{{Cita news|url=http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/15_luglio_13/anche-brescia-regione-europea-gastronomia-fb75ec00-296e-11e5-8a16-f989e7f12ffa.shtml|autore=Federica Bandirali|titolo=Anche Brescia nella Regione europea della gastronomia|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=13|mese=07|anno=2015|accesso=27 dicembre 2015}}</ref>.
 
== Geografia fisica ==
{{Immagine grande|Bresciano banner.jpg|800px|Panorama di Brescia dalle colline dei Ronchi}}
{{doppia immagine|right|Tramonto_su_Brescia_(Foto_Luca_Giarelli).jpg|146|Brescia - Duomo Nuovo visto dal castello.jpg|165|Vedute di Brescia dal Colle Cidneo}}
Brescia sorge nell'alta [[Pianura Padana]] allo sbocco della [[val Trompia]], ai piedi del [[monte Maddalena]] e del [[Cidneo|colle Cidneo]].
 
Il territorio – delimitato a nord dalle [[Prealpi Bresciane]], ad est dalle [[Prealpi Gardesane]] e a ovest dai territori della [[Franciacorta]] – è in maggior parte pianeggiante; tuttavia tutto il versante sud del [[Monte Maddalena]] (compresa la cima) ricade nel territorio comunale, così che il comune di Brescia si trova ad avere un'escursione altimetrica di 770 metri<ref>{{cita web|url=http://www.comuni-italiani.it/017/029/clima.html|titolo=Brescia: Clima e Dati Geografici|accesso=4 settembre 2009}}</ref>.
 
Il [[centro storico]] è racchiuso nel perimetro della [[cinta muraria]] di [[Repubblica di Venezia|epoca veneta]], abbattuta tra la seconda metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]] e gli [[anni 1920|anni venti]] del [[XX secolo|Novecento]]<ref>Franco Robecchi, pagg. 66-67</ref>, ed è sovrastato dal colle Cidneo sul quale è ben visibile il [[castello di Brescia]]. Il resto della città si espande geograficamente e visivamente su tutto il territorio circostante, racchiuso dalla cinta di monti prealpini, come il [[Monte Maddalena]] (ad est), ed il [[Sant'Onofrio (monte)|Monte Sant'Onofrio]] (a nord), anche se quest'ultimo non fa geograficamente parte del territorio cittadino, bensì dei comuni dell'[[hinterland]] [[Bovezzo]], [[Lumezzane]], [[Concesio]] e [[Nave (Italia)|Nave]].
 
Il [[Classificazione sismica|rischio sismico]] di Brescia secondo l'ordinanza PCM 3.274 del 20/03/2003 è riconducibile alla zona 3, ovvero di bassa sismicità.<ref name="sismico">{{cita web|url=http://www.zonasismica.it/classificazione/stat_reg_vecchia.asp?regione=03|titolo=Tratto da zonasismica.it|accesso=3 agosto 2009}}</ref>.
[[File:Promontorio di Sirmione da BS.JPG|thumb|upright=1.4|Il [[Lago di Garda]] visto dalla cima del [[Monte Maddalena]], il punto più alto di Brescia]]
 
=== Orografia ===
{{Vedi anche|Monte Maddalena}}
Il [[monte Maddalena]] (già monte Denno) è un monte appartenente alle [[Prealpi Bresciane]] che si innalza a ridosso della città e più precisamente nella sua parte nord-orientale. Proprio per la vicinanza con la città è detta ''la montagna dei bresciani''.
Alta 874 [[Livello del mare|metri s.l.m.]], la Maddalena costituisce un vero polmone verde per la città. Altra altura rilevante è il colle [[Cidneo]], sopra il quale si erge il [[Castello di Brescia]].
 
=== Idrografia ===
[[File:Pompegnino di Vobarno ex ponte ferroviario sul fiume Chiese 2008.jpg|thumb|Il fiume [[Chiese (fiume)|Chiese]], nei pressi della città]]
Il principale [[corso d'acqua]] della città è il fiume [[Mella (fiume)|Mella]], che nasce nella zona del [[Maniva]] e, attraversando la [[Val Trompia]], giunge in città da nord e l'attraversa longitudinalmente, passando ad ovest del centro storico.
Ad oggi il fiume Mella non è navigabile e presenta rilevanti problemi di [[inquinamento]], soprattutto nel tratto cittadino.
 
I restanti corsi d'acqua sono perlopiù a carattere torrentizio. Troviamo il [[Garza (torrente)|Garza]], torrente che nasce a metà strada tra i centri di [[Lumezzane]] e di [[Agnosine]] e che, scorrendo attraverso la Valle del Garza, raggiunge la città da nord-est e l'attraversa in tutta la sua lunghezza con un percorso misto scoperto e sotterraneo.
 
Il [[Naviglio di Brescia]] è invece un canale, derivante dal fiume [[Chiese (fiume)|Chiese]], che attraversa la città nella zona est per poi lambire i comuni della [[bassa bresciana orientale]].
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Brescia Centro|Stazione meteorologica di Brescia Ghedi|Stazione meteorologica di Brescia Montichiari}}
Brescia, secondo la [[classificazione dei climi di Köppen]], gode di un [[clima subtropicale umido]] (''Cfa''), caratterizzato da una piovosità uniformemente distribuita in tutte le stagioni e con estati molto calde.
 
Le [[precipitazioni]] si concentrano nei periodi compresi tra maggio ed agosto, con un leggero calo nei mesi di luglio e settembre, e un riacutizzarsi nel periodo compreso tra ottobre e novembre inoltrato.
 
L'inverno è compreso generalmente tra novembre e fine marzo, ed è caratterizzato da una percentuale di piovosità molto bassa.
 
{{ClimaAnnuale
| nome = BRESCIA CENTRO<br /><small>([[1961]]-[[1990]])</small>
| tempmax = 5.0, 8.5, 14.2, 18.6, 23.1, 27.8, 30.3, 29.4, 25.1, 18.5, 11.6, 6.8
| tempmedia = 1.8, 4.4, 9.6, 13.7, 17.9, 22.3, 24.6, 23.9, 20.1, 14.3, 8.1, 3.7
| tempmin = -1.5, 0.3, 4.9, 8.8, 12.7, 16.7, 19.0, 18.4, 15.1, 10.0, 4.5, 0.6
| pioggia = 63.9, 64.3, 71.0, 83.0, 104.9, 99.5, 86.3, 101.1, 72.8, 98.1, 87.0, 54.6
| giornipioggia = 7, 6, 7, 9, 10, 9, 6, 7, 6, 7, 8, 6
}}
 
== Origini del nome ==
Il [[toponimo]] "Brescia" appare inizialmente su trattati veneti e nasce dalla probabile venetizzazione del lombardo "Brèsa" o "Brèssa"<ref>[http://www.hotelsclick.com/alberghi/Italia/QBS/Brescia-ETIMOLOGIA_DEL_NOME-0.html Etimologia Brescia]</ref>, che a sua volta trae origine dal nome [[Cenomani|cenomane]] e poi [[Storia romana|romano]] della città, denominata da [[Augusto]] come "Colonia Civica Augusta Brixia"<ref>[http://www.bresciamusei.com/pages/page_template_page.aspx?zone_id=98 Brevestoria di Brescia]</ref>. In età altomedievale è attestata, accanto alla forma "Brixia", la variante "Brexia"<ref>Paolo Diacono, ''Historia Langobardorum'', [[s:la:Historia Langobardorum - Liber II#32|II, 32]].</ref>.
 
Il nome latino "Brixia"' (e anche la variante greca "Βρηξία") è ben documentato in epoca classica ([[Gaio Valerio Catullo|Catullo]], [[Tito Livio|Livio]], [[Gaio Plinio Secondo|Plinio il Vecchio]] ed altri). Viene fatto solitamente risalire al termine [[Lingue celtiche|celtico]] ''*brik''/''*brig'' (sommità, colle, altura) con vari riscontri in altre aree di influenza celtica (Bressa in [[Gallia]], Brexa in [[Spagna]], [[Bressanone]], [[Bresso]] e [[Brianza]] in Italia)<ref>Alfredo Valvo. ''La Storia della città'' in ''L'età romana''. Pag. 11.</ref>. Anche nel [[dialetto bresciano|dialetto locale]] il termine ''bréc'' significa sentiero ripido e sconnesso<ref>[http://books.google.it/books?id=bZUCAAAAQAAJ&pg=PA38&lpg=PA38&dq=Br%C3%A9c+bresciano&source=bl&ots=dyGohyK0bH&sig=EkOFk6LTTcOrksNjJIioAhu0LY0&hl=it&sa=X&ei=UpiXUJHICaaO4gSl5YH4BA&ved=0CCkQ6AEwAQ#v=onepage&q=Br%C3%A9c%20bresciano&f=false Bréc]</ref>.
 
==== La "Leonessa d'Italia" ====
{{Citazione|Lieta del fato Brescia raccolsemi,<br />
Brescia la forte, Brescia la ferrea,<br />
Brescia lëonessa d'Italia<br />
beverata nel sangue nemico.|[[Giosuè Carducci]], ''Alla Vittoria'', vv.37-40, 14 - 16 maggio 1877, ''Odi Barbare''}}
{{Citazione|D'un de' tuoi monti fertili di spade,<br />
Niobe guerriera de le mie contrade,<br />
Leonessa d'Italia,<br />
Brescia grande e infelice.|[[Aleardo Aleardi]], ''Canti Patrii'', 1857}}
 
Alla città fu dato l'appellativo "Leonessa d'Italia" da [[Aleardo Aleardi]], nei suoi ''Canti Patrii''. La fortuna dell'espressione si deve però a [[Giosuè Carducci]], che volle rendere omaggio a Brescia per la valorosa resistenza contro gli occupanti [[Impero austriaco|austriaci]] durante l'insurrezione delle [[Dieci giornate di Brescia|dieci giornate]], nell'[[ode]] ''Alla Vittoria. <small>Tra le rovine del tempio di Vespasiano in Brescia</small>'', contenuta nelle ''[[Odi barbare]]''.
 
== Storia ==
{{Vedi anche|Storia di Brescia}}
{{F|storia d'Italia|settembre 2009}}
[[File:Mortier, Pierre (1661-1711), Mappa di Brescia a inizio Settecento.jpg|thumb|Antica mappa di Brescia]]
[[File:Castello Brescia - panoramio.jpg|thumb|left|Il [[Castello di Brescia]] e il [[Crystal Palace (Brescia)|Crystal Palace]] sullo sfondo, contrasto tra passato e presente della città]]
[[File:Strage della Loggia esplosione.jpg|thumb|L'esplosione della bomba nell'[[Strage di piazza della Loggia|attentato di Piazza Loggia]]]]
[[File:Perrin F Rivolta di Brescia litografia 1851.JPG|upright=1.4|thumb|Rappresentazione delle [[Dieci giornate di Brescia]]]]
 
Le origini di Brescia risalgono al 1200 a.C., quando una popolazione, probabilmente di [[Liguri]], costruì un insediamento nei pressi del Colle Cidneo<ref>{{cita web|url=http://www.turismobrescia.it/it/percorso/le-origini-e-brescia-romana|titolo=Storia di Brescia: le origini e Brescia romana - turismobrescia.it|accesso=20 giugno 2014}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.bresciamusei.com/ncastello.asp?nm=15&t=Storia+del+Colle+Cidneo|titolo=Storia del Colle Cidneo - bresciamusei.com|accesso=20 giugno 2014}}</ref>. Nel [[VII secolo a.C.]] si insediarono i [[Galli Cenomani]], che fecero di Brescia la loro capitale. Successivamente, a cavallo tra [[III secolo a.C.|III]] e [[II secolo a.C.]], a seguito di scontri tra [[Insubri]], [[Galli]] e [[Storia romana|Romani]], ''[[Brixia (archeologia)|Brixia]]'' iniziò il percorso di annessione alla [[Repubblica romana]], culminato nel [[41 a.C.]] quando gli abitanti ottennero la [[cittadinanza romana]], pur mantenendo una certa autonomia amministrativa.
 
Dal [[402]] al [[493]] subì numerose [[invasioni barbariche]], tra cui quelle dei [[Visigoti]] di [[Alarico]], degli [[Unni]] di [[Attila]], degli [[Eruli]] di [[Odoacre]] e degli [[Ostrogoti]] di [[Teodorico il Grande|Teodorico]]; proprio sotto quest'ultimo la città acquisì un'importanza chiave nel [[regno ostrogoto]]. Dal [[568]] divenne un importante [[Ducato di Brescia|ducato]] del [[regno longobardo]].
 
Proclamatosi comune autonomo già nel [[XII secolo]], finì sotto la dominazione [[Visconti|viscontea]] e poi si diede, con la dedizione del 24 novembre 1426, ai [[Domini di Terraferma]] della [[Repubblica di Venezia]] e ne rimarrà legata fino alla fine. Annessa al [[Regno Lombardo-Veneto]], durante il [[Risorgimento]] fu teatro delle [[dieci giornate di Brescia]], per poi arrivare all'annessione al [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] nel [[1860]].
 
Nel [[1932]], tramite la demolizione del quartiere delle Pescherie, su incarico del Duce [[Benito Mussolini]] viene realizzata in stile fascista [[Piazza della Vittoria (Brescia)|Piazza della Vittoria]] dall'architetto [[Marcello Piacentini]], il quale vi realizza il primo grattacielo d'Italia, il [[Torrione INA|Torrione]]<ref>{{cita libro|autore=F. Robecchi e G. P. Treccani|titolo=Piazza della Vittoria|editore=Grafo|città=Brescia|anno=1993}}</ref> che è tra i primissimi grattacieli in Europa<ref>[http://www.bresciacultura.org/it/pubblicazioni.asp Bresciacultura.org<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Il 13 luglio [[1944]] il centro della città fu bombardato dagli anglo-americani che sganciarono 124 tonnellate di esplosivo, provocando la morte di più di trecento persone<ref>[http://www.ragazzidelmanfrei.it/warII.php?nws=38 I ragazzi del Manfrei<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Durante la [[seconda guerra mondiale]], con la creazione della [[repubblica sociale italiana]], denominata informalmente di [[Salò]], Brescia divenne sede di alcuni ministeri.
 
Il 28 maggio [[1974]] si verificò l'[[Strage di piazza della Loggia|attentato in Piazza Loggia]], mentre era in corso una manifestazione contro il terrorismo neofascista indetta dai sindacati, causando la morte di otto persone e il ferimento di più di altre cento.
 
=== Simboli ===
==== Stemma ====
[[File:Brescia-Gonfalone.png|thumb|Gonfalone civico]]
Lo stemma di Brescia è contraddistinto dal leone azzurro su argento, a richiamo del leone cittadino, simbolo attribuitogli prima dell'[[Storia di Brescia#Età veneta|epoca veneziana]]. La blasonatura dello stemma è stata emanata con un [[decreto ministeriale]] del 25 giugno [[1925]]:<ref>{{Cita web|http://dati.acs.beniculturali.it/comuni/|ACS - Ufficio araldico - Fascicoli comunali}}</ref>
{{Citazione|''d'argento al leone d'azzurro, armato, linguato e codato di rosso''. Motto: "Brixia Fidelis". ''Lo scudo sarà cimato da una corona a cinque fioroni e quattro punte gemmate''.<ref>{{Cita libro |titolo=Stemmario bresciano. Gli stemmi delle città e dei comuni della provincia di Brescia |autore=Marco Foppoli |url=http://www.lombardiabeniculturali.it/dolly/oggetti/820/bookreader/#page/38/mode/2up |editore=Grafo – Provincia di Brescia |città=Brescia |anno=2011 |p=34 |ISBN=978-88-7385-844-7 |accesso=20 giugno 2016 }}</ref>}}
 
A differenza di quanto comunemente si crede, a causa dell'appellativo ''Leonessa d'Italia'' (attribuito alla città di Brescia da [[Giosuè Carducci]]), quello che figura sullo stemma di Brescia è un leone maschio.
 
Il [[gonfalone]], invece, è formato da un drappo diviso verticalmente in due teli di colore bianco e azzurro, con al centro lo stemma comunale. Sul verso sono presenti le raffigurazioni dei santi [[Faustino e Giovita]], patroni della città.<ref>[http://www.comuni-italiani.it/017/029/stemma.html Stemma Comune di Brescia]</ref>
 
==== Stemma del Regno d'Italia napoleonico ====
[[File:Blason ville fr Brescia-Empire.svg|thumb|Stemma di Brescia voluto da Napoleone Bonaparte nel 1813]]
Lo stemma di Brescia introdotto da [[Napoleone Bonaparte]] prevedeva la sostituzione del leone azzurro con un leopardo rosso sebbene definito "illeonito" ovvero nella tipica posizione rampante del leone.
Lo stemma napoleonico durò ben poco poiché meno d'un anno dopo, con il ritorno degli austriaci, il Comune di Brescia chiese la reintroduzione del precedente stemma. Tale richiesta venne ascoltata e il 28 giugno [[1816]] il generale Saurau ripristinò, con un decreto in nome di [[Francesco II d'Asburgo-Lorena|Francesco I]], lo stemma precedente con l'aggiunta della [[Patrizio (titolo)|corona patriziale]] e dell'austriaca [[aquila bicipite]]. Soltanto nel [[1859]], con la cacciata degli austriaci, vennero abolite la [[Patrizio (titolo)|corona patriziale]] e l'aquila bicipite che lasciarono posto alla cinta merlata come in uso in diverse città italiane.
 
* Blasonatura dello stemma
{{Citazione|''La [[Bonne ville#Regno d'Italia (1805-1814)|buona città]] di Brescia porta d'argento il leopardo illeonito di rosso colla coda rivoltata terminata dal capo di verde colla lettera N d'oro posta nel cuore ed accostata da tre rose a sei foglie del medesimo. Cimato dalla Corona murale a sette merli d'oro, sormontato dall'aquila nascente al naturale, tenente fra gli artigli un [[caduceo]] d'oro in fascia, il tutto accompagnato da due festoni intrecciati d'oro e di quercia dell'ultimo, diviso tra i due fianchi ricongiunti e pendenti della punta<ref>Giacomo Carlo Bascapè, Marcello Dal Piazzo, ''Insegne e simboli. Araldica pubblica e privata, medievale e moderna'', pag. 853, Ministero per i beni culturali e ambientali, Roma, 1999, ISBN 88-7125-159-8</ref>|Da una lettera di Napoleone Bonaparte - Datata 9 luglio [[1813]].}}
 
=== Onorificenze ===
[[File:Monumento a garibaldi5 brescia by stefano Bolognini.JPG|thumb|Il leone ai piedi del monumento dedicato a Garibaldi]]
La città di Brescia è:
* tra le [[città decorate con Medaglia d'Oro come "Benemerite del Risorgimento nazionale"]] per le azioni altamente patriottiche compiute dalla città nel periodo del [[Risorgimento]]. Periodo, definito dalla [[Casa Savoia]], compreso tra i moti insurrezionali del [[1848]] e la fine della prima Guerra Mondiale nel [[1918]].
* tra le [[Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione]] perché è stata insignita della [[Medaglia d'Argento al Valor Militare]] per i sacrifici delle sue popolazioni e per la sua attività nella lotta partigiana durante la [[seconda guerra mondiale]].
* a seguito del coraggio mostrato dai bresciani durante le famose [[dieci giornate di Brescia]], la città si meritò l'appellativo di Leonessa d'Italia (attribuitole da [[Aleardo Aleardi]] e [[Giosuè Carducci]]).
 
{{Onorificenze
|immagine= Benemerito del Risorgimento BAR.svg
|nome_onorificenza= Medaglia alle Città Benemerite del Risorgimento Nazionale
|collegamento_onorificenza= Città decorate con medaglia d'oro come "benemerite del Risorgimento nazionale"
|motivazione = A ricordare le azioni eroiche compiute dalla cittadinanza bresciana nelle dieci giornate del 1849. Preparata alla vigilia della ripresa della guerra contro l'Austria, la rivolta scoppiò il giorno della battaglia di Novara (23 marzo 1849). Guidati da Tito Speri – che sarebbe stato impiccato a Belfiore nel 1853 – gli insorti si impadronirono della città, ma, al termine di un'accanita resistenza che valse a Brescia l'appellativo di “Leonessa d'Italia”, dovettero cedere alle truppe austriache il 2 aprile.
|luogo =
}}
 
{{Onorificenze
|immagine= Valor militare silver medal BAR.svg
|nome_onorificenza= Medaglia d'Argento al Valor Militare
|collegamento_onorificenza= Città decorate al Valor Militare per la Guerra di Liberazione
|motivazione = Nella lotta di liberazione la città di Brescia prodigava con generosa larghezza il sangue dei suoi figli migliori e con il fiero e tenace contegno degli abitanti della città e della provincia sosteneva validamente la resistenza contro l'invasore. Memorabili e duri scontri combattuti nelle valli e mirabili fra tutti quelli delle valli Trompia e Sabbia nei giorni della Liberazione generale. Liberatasi con fulminea azione dalla occupazione nemica, la popolazione Bresciana osava chiudere le sue strade alle colonne tedesche in ritirata e con sanguinosi combattimenti, causava gravi danni al nemico e provocava la cattura di migliaia di prigionieri...
|luogo =
}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
{{doppia immagine|center|Piazza della Loggia.jpg|400|Brescia - Piazza Loggia, Macc de le Ure.jpg|132|I portici e la [[Torre dell'Orologio (Brescia)|Torre dell'orologio]] di [[Piazza della Loggia]]}}
Brescia è un esempio di città sviluppatasi continuativamente e ininterrottamente per circa tremila anni, caratterizzata dall'interazione tra i diversi stili architettonici susseguitisi nel corso dei secoli, tant'è che il noto critico d'arte [[Philippe Daverio]] ha affermato che a Brescia è presente “la più potente stratificazione storica del [[Italia settentrionale|Nord Italia]]”<ref>{{Cita news|autore=Giovanna Capretti
|url=http://www.giornaledibrescia.it/cultura-e-spettacoli/brescia-sia-capitale-del-turismo-lento-1.1673397?start=true|titolo=Brescia sia capitale del «turismo lento»
|pubblicazione=[[Giornale di Brescia]]|accesso=17 novembre 2013}}</ref>. Il cospicuo patrimonio artistico e l'importante eredità archeologica che costituiscono il suo centro storico sono composti da diversi monumenti, che spaziano dall'età antica a quella contemporanea, alcuni dei quali sono d'importanza mondiale.
{{UNESCO
|tipoBene = patrimonio
|nome = Area monumentale del Foro romano<br />e complesso monastico longobardo di<br />San Salvatore-Santa Giulia<br /><small>(Longobardi in Italia: i luoghi del potere; 568-774)</small>
|nomeInglese = The monumental area with the<br />monastic complex of San Salvatore-Santa Giulia<br /><small>(Longobards in Italy. Places of Power; 568-774 A.D.)</small>
|immagine = Brescia Capitoline Temple.jpg
|anno = 2011
|tipologia = culturali
|criterio = (ii)(iii)(vi)
|link = 1318
}}
[[File:Brescia SanSalvatore UNESCO.jpg|thumb|La [[Chiesa di San Salvatore (Brescia)|Basilica di San Salvatore]]]]
[[File:Santa maria in solario (brescia) int2.jpg|thumb|L'interno della [[chiesa di Santa Maria in Solario]] nel [[museo di Santa Giulia]] con la [[croce di Desiderio]]]]
[[File:Coro Monache.jpg|thumb|Il [[Coro delle monache del monastero di Santa Giulia|coro delle monache]] nel [[monastero di Santa Giulia]]]]
 
=== Monumenti di Brescia Patrimonio Mondiale dell'Umanità ===
Il 25 giugno 2011, la riunione del 35º Comitato per il Patrimonio dell'Umanità, tenutasi a [[Parigi]], ha iscritto nella [[Lista dei patrimoni dell'umanità|lista dei beni patrimonio mondiale dell'UNESCO]], facenti parte del sito “[[Longobardi in Italia: i luoghi del potere]]”, i seguenti monumenti di Brescia:
 
L'[[Foro romano di Brescia|area monumentale del Foro romano]]: costituisce il complesso archeologico in cui sono presenti alcuni tra i maggiori e meglio conservati edifici pubblici di epoca romana esistenti nell'Italia settentrionale<ref name= benic>{{cita web|url=http://www.beniculturali.it/mibac/export/MiBAC/sito-MiBAC/Contenuti/MibacUnif/Comunicati/visualizza_asset.html_1468318012.html|titolo=Italia langobardorum, la rete dei siti Longobardi italiani iscritta nella Lista del Patrimonio Mondiale dell'UNESCO - www.beniculturali.it|accesso=17 novembre 2013}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.italialangobardorum.it/eng/sito/brescia/san_salvatore.asp?seza=2&sezb=6&sezc=|titolo="Brescia: San salvatore-Santa Giulia complex" su Italialangobardorum.it|accesso=17 novembre 2013}}</ref>. È composto dai seguenti monumenti:
* Il santuario repubblicano: si trova sotto il tempio capitolino. Costruito nel I secolo a.C., è l'edificio più antico del foro. È costituito da quattro aule rettangolari affiancate tra loro, all'interno delle quali si trovano i resti originali del pavimento a mosaico e degli affreschi parietali paragonabili, sia da un punto di vista stilistico che conservativo, a quelli riscontrabili a [[Scavi archeologici di Pompei|Pompei]]<ref name= arc >{{cita web|url=http://www.italialangobardorum.it/eng/sito/brescia/area_archeologica.asp?seza=2&sezb=6&sezc=|titolo="Brescia: monumental area" su Italialangobardorum.it|accesso=17 novembre 2013}}</ref>. Dalla primavera del 2015 l'aula più occidentale è stata aperta alle visite del pubblico, mentre il resto dell'edificio è ancora sottoposto a lavori di restauro e scavo archeologico.
* Il [[Capitolium (Brescia)|capitolium]]: costruito nel 73 d.C., era il tempio più importante dell'antica Brixia, in cui veniva venerata la [[Triade Capitolina]] ([[Giove (divinità)|Giove]], [[Giunone]] e [[Minerva]]). È costituito da tre celle, una centrale, più grande, e le altre di minori dimensioni, che conservano gran parte dell‘originario pavimento in marmi policromi<ref name= arc />. Di fronte ad esse si trovano i resti dell'imponente porticato, con colonne aventi capitelli in [[ordine corinzio]], culminante nel [[Timpano (architettura)|timpano]], in cui è presente una dedica all'imperatore [[Vespasiano]]. Sotterrato quasi interamente da uno smottamento del colle Cidneo, fu riportato alla luce attraverso diverse campagne archeologiche, cominciate nell'[[XIX secolo|Ottocento]]. Dalla primavera del 2013, dopo nuovi lavori di scavo archeologico e di consolidamento strutturale, è stato riaperto al pubblico.
* Il [[Teatro romano (Brescia)|teatro romano]]: si trova immediatamente a est del capitolium. Fu costruito in epoca [[Dinastia Flavia|flavia]] e rimaneggiato nel III secolo. Con i suoi 86 metri di larghezza, è uno dei teatri d'epoca romana più grandi d'Italia, e poteva contenere 15.000 spettatori. Fu pesantemente danneggiato da un terremoto avvenuto nel V secolo, che fece crollare il secondo e terzo ordine di gradinate. Inoltre, nei secoli successivi, i suoi resti furono inglobati in nuovi edifici ivi costruiti, demoliti a partire dall'Ottocento. Della struttura originaria si sono conservati i muri perimetrali a forma di semicerchio, il primo ordine di gradinate (che in gran parte si trovano ancora sotto terra), le due uscite laterali e i resti della cavea e della scena, oltre a numerosi frammenti di colonne e [[Fregio|fregi]]. I lavori di scavo archeologico dovrebbero riprendere nei prossimi anni.
Il [[Monastero di Santa Giulia|complesso monastico longobardo di San Salvatore-Santa Giulia]]: costituisce uno straordinario palinsesto architettonico<ref name= benic />, oggi trasformato nel [[Museo di Santa Giulia]], che contiene circa 11.000 opere d'arte e reperti archeologici<ref>{{cita web|url=http://www.bresciamusei.com/santagiulia.asp|titolo=Museo di Santa Giulia - www.bresciamusei.com|accesso=17 novembre 2013}}</ref>. È composto da:
* La [[Chiesa di San Salvatore (Brescia)|basilica di San Salvatore]]: cuore dell'antico monastero longobardo, fu edificata nel 753 per volere del duca di Brescia [[Desiderio (re)|Desiderio]], futuro re longobardo, e di sua moglie [[Ansa (regina)|Ansa]]. Caratterizzata dal contemporaneo utilizzo di stilemi longobardi e motivi decorativi classici e bizantini, rappresenta uno dei maggiori esempi di architettura religiosa [[Alto Medioevo|altomedioevale]]. La basilica si presenta a tre [[Navata|navate]] ed ha un transetto a tre [[Apside|apsidi]]. È presente anche una [[cripta]], anch'essa a tre apsidi. Ampliata nei secoli successivi, conserva al suo interno diverse opere d'arte, tra cui le ''[[Storie di sant'Obizio]]'' dipinte dal [[Romanino]] e le ''[[Storie della Vergine e dell'infanzia di Cristo]]'' di [[Paolo da Caylina il Giovane]].
* La [[chiesa di Santa Maria in Solario]]: costruita verso la metà del XII secolo come sacello interno al monastero, è a base quadrata e si articola su due livelli interni. Il piano inferiore è coperto da quattro [[volte a crociera]] sorrette al centro da un'antica [[Altare|ara]] romana, mentre l'aula superiore è coperta da una [[cupola]] emisferica e presenta, scavate nella muratura est, tre piccole absidi. Conserva all'interno pregevoli affreschi di [[Floriano Ferramola]], eseguiti all'inizio del [[XVI secolo|Cinquecento]], e due fra i più importanti pezzi del tesoro dell'antico monastero: la [[Lipsanoteca di Brescia]] (composta da un piccolo scrigno d'avorio, risalente al IV secolo) e la [[Croce di Desiderio]] (realizzata in argento e lamina d‘oro, tempestata da 212 gemme preziose<ref>{{cita web|url=http://www.italialangobardorum.it/eng/sito/brescia/san_salvatore_monastero.asp?seza=2&sezb=6&sezc=|titolo="Brescia: Longobard Monastery" su Italialangobardorum.it|accesso=17 novembre 2013}}</ref>).
* Il [[Coro delle monache del monastero di Santa Giulia|coro delle monache]]: compreso tra la basilica di San Salvatore e la chiesa di Santa Giulia, è stato costruito tra la fine del [[XV secolo|Quattrocento]] e l'inizio del Cinquecento come [[Coro (architettura)|coro]] per San Salvatore. L'edificio si sviluppa su due livelli: il piano inferiore costituisce l'antico sagrato coperto previsto per accedere a San Salvatore. Il piano superiore è invece il coro vero e proprio, formato da un ambiente coperto da una [[volta a botte]], collegato a est con San Salvatore tramite tre piccole finestre dotate di grata, a ovest con Santa Giulia tramite un arcone. L'interno del coro è interamente ricoperto da affreschi eseguiti dal Ferramola e dal Caylina, e vi sono esposti diversi monumenti funerari di età veneta, tra cui il [[Mausoleo Martinengo]], uno dei massimi capolavori della scultura rinascimentale bresciana.
* la [[Chiesa di Santa Giulia (Brescia)|chiesa di Santa Giulia]]: è stata costruita tra il 1593 e il 1599. La facciata è in [[marmo di Botticino]], decorata da un doppio ordine di [[lesene]] di ordine corinzio, divisi da un ricco fregio marmoreo e connessi ai fianchi da [[volute]]. All'interno, la chiesa presenta una spaziosa navata unica coperta con volta a botte costolonata. Nella chiesa non rimane alcun arredo sacro o decorazione. Gli affreschi che originariamente ricoprivano ogni superficie sono quasi tutti scomparsi e ne rimangono poche tracce sulle pareti delle cappelle laterali e sulla volta. Scomparsi anche tutti gli altari laterali. Benché annessa al monastero, non rientra nel percorso di visita del Museo di Santa Giulia ed è adibita a sala conferenze.
 
Fanno parte del sito [[UNESCO]] anche le [[Domus dell'Ortaglia]] (sono un gruppo di antiche [[domus]] romane, utilizzate tra il I e il IV secolo, chiamate in questo modo perché sono state rinvenute negli orti (ortaglia) del monastero di Santa Giulia), il cinquecentesco [[Palazzo Maggi Gambara]], la seicentesca Casa Pallaveri e una porzione dell'antico [[decumano massimo]] (l'odierna [[Via dei Musei]]).
 
[[File:Duomo vecchio BS (Foto Michele Ghiroldi).jpg|thumb|Il [[Duomo vecchio]]]]
[[File:Brescia duomo Broletto e Torre del Popolo.jpg|thumb|Il [[Duomo nuovo]], il [[Broletto (Brescia)|Broletto]] e la [[Torre del Pegol]]]]
{{doppia immagine|right|Chiesa di San Faustino a Brescia facciata.jpg|158|Brescia - Santa Maria dei Miracoli.jpg|196|La [[Chiesa dei Santi Faustino e Giovita]]|La [[Chiesa di Santa Maria dei Miracoli (Brescia)|Chiesa di Santa Maria dei Miracoli]]}}
[[File:Brescia - Palazzo della Loggia - facciata.jpg|thumb|Il [[Palazzo della Loggia]]]]
[[File:Brescia piazza vittoria 2015.jpg|thumb|La [[Piazza della Vittoria (Brescia)|Piazza della Vittoria]]]]
[[File:Piazza del mercato (Brescia)01.JPG|thumb|La [[Piazza del Mercato (Brescia)|Piazza del Mercato]]]]
{{doppia immagine|right|Torrione di Piazza Vittoria.jpg|166|Brescia Pallata by Stefano Bolognini.JPG|187|Il [[Torrione INA|Torrione]], primo [[grattacielo]] costruito in Italia<ref name= gra/>|La [[Torre della Pallata]]}}
[[File:Brescia - Castello.jpg|thumb|Il [[Castello di Brescia]]]]
 
=== Architetture religiose ===
{{vedi anche|Chiese di Brescia}}
Brescia conserva nell'area del centro storico diverse decine di chiese appartenenti ad ogni periodo storico e artistico, dalle testimonianze [[longobardi|longobarde]] alle opere del più estremo [[XVIII secolo|Settecento]], fino ai prodotti dell'[[Eclettismo (arte)|eclettismo]] ottocentesco. Il [[Duomo vecchio (Brescia)|Duomo vecchio]], la cattedrale invernale della città, è uno dei più importanti esempi di [[Rotonda (architettura)|rotonda]] [[architettura romanica|romanica]] in [[Italia]]<ref>Danilo Allegri, Gaetano Panazza, pag. 4</ref>, eretto nell'[[XI secolo]] e prezioso contenitore di svariate opere d'arte, come tele del [[Il Moretto|Moretto]] e del [[Romanino]], un sepolcro di [[Bonino da Campione]], la cripta dell'[[VIII secolo]] e la grande arca sepolcrale di [[Berardo Maggi]] risalente all'inizio del [[XIV secolo|Trecento]]. Altro esempio di architettura romanica è la piccola [[Chiesa di San Faustino in Riposo]], dalla caratteristica forma esterna a cono.
 
Importanti testimonianze di [[architettura gotica]] sono invece la [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Brescia)|chiesa di San Francesco d'Assisi]], dalla caratteristica [[facciata a capanna]] in pietra grezza con un ampio [[rosone]], la [[Chiesa di Santa Maria del Carmine (Brescia)|chiesa di Santa Maria del Carmine]], edificata nel [[XV secolo|Quattrocento]] con molte aggiunte successive, e la [[Chiesa del Santissimo Corpo di Cristo (Brescia)|chiesa del Santissimo Corpo di Cristo]], definita come la ''Cappella Sistina di Brescia'' per il ricco ciclo di affreschi rinascimentali che adorna il suo interno. La [[Chiesa di Santa Maria dei Miracoli (Brescia)|chiesa di Santa Maria dei Miracoli]] è invece il grande capolavoro della scultura [[arte rinascimentale|rinascimentale]] bresciana, con la facciata di [[Giovanni Antonio Amadeo]] completamente lavorata a fine [[bassorilievo]] affiancata dalle sculture del [[Tamagnino]]. Di notevole interesse, dello stesso periodo storico, è la [[chiesa di San Giuseppe (Brescia)|chiesa di San Giuseppe]], il pantheon musicale bresciano con i sepolcri delle più grandi personalità nel campo, contenente l'organo antico più grande del mondo<ref>Francesco de Leonardis, ''Guida di Brescia'', Grafo Edizioni, Brescia 2008, pag. 93</ref>, opera degli [[Antegnati]].
 
Massimi esponenti del [[barocco]] cittadino sono la [[chiesa dei Santi Faustino e Giovita]] (costruita dall'architetto [[Stefano Carra]]) dove trovano sepoltura i due patroni di Brescia, il [[Duomo nuovo (Brescia)|Duomo nuovo]], la cattedrale estiva, costruito in sostituzione dell'antica [[Basilica di San Pietro de Dom]], e la [[Chiesa di Santa Maria della Carità (Brescia)|chiesa di Santa Maria della Carità]], con la sua caratteristica pianta ottagonale e la riproduzione della Santa Casa di [[Nazaret]] posta dietro l'altare maggiore. La chiesa patronale, in particolare, conserva il grande affresco dell<nowiki>'</nowiki>''[[Apoteosi dei santi Faustino, Giovita, Benedetto e Scolastica]]'' di [[Giandomenico Tiepolo]], più altre opere d'arte scultoree e pittoriche. Di particolare rilevanza artistica è anche la [[chiesa di San Giovanni Evangelista (Brescia)|chiesa di San Giovanni Evangelista]] con la Cappella del Santissimo Sacramento, decorata per metà da tele del [[Il Moretto|Moretto]] e per metà dal quelle del [[Romanino]]. Altro monumento barocco, che spicca in assoluto per la sua unitarietà formale e architettonica in quanto costruito ex-novo, è la [[chiesa di Santa Maria della Pace (Brescia)|chiesa di Santa Maria della Pace]], progettata dall'architetto veneziano [[Giorgio Massari]] con opere pittoriche di [[Pompeo Batoni]].
 
Esempio di [[architettura neoclassica]] è la [[collegiata dei Santi Nazaro e Celso]], che custodisce il prezioso ''[[Polittico Averoldi]]'' di [[Tiziano]]. Al di fuori degli edifici chiesastici si annovera infine il [[Cimitero di Brescia|Cimitero Monumentale di Brescia]], progettato da [[Rodolfo Vantini]] e costruito a più riprese durante l'[[XIX secolo|Ottocento]]. Sempre del Vantini è la tomba Bonomini, chiamata popolarmente "[[tomba del cane]]", progettata su commissione del commerciante Angelo Bonomini, che emerge con il suo profilo [[architettura neogotica|neogotico]] sul pendio del monte Maddalena.
 
[[File:Cimitero Monumentale di Brescia, torre-faro.jpg|thumb|Il ''Faro di Brescia'' nel Cimitero Monumentale]]
Il [[cimitero di Brescia]], denominato Vantiniano (dal nome del suo progettista, l'architetto Rodolfo Vantini), è il primo cimitero monumentale costruito in Italia<ref>{{cita web|url=http://www.touringclub.com/monumento/lombardia/brescia/cimitero-vantiniano.aspx|titolo="Cimitero Vantiniano" su Touringclub.com|accesso=25 maggio 2013}}</ref>, al centro del quale si erge il Faro di Brescia (alto 60 metri, rivestito di marmo di Botticino) alla cui forma si è ispirato l'architetto tedesco Heinrich Strack per progettare la [[Colonna della Vittoria]], uno dei simboli della città di Berlino<ref>[[Valerio Terraroli]], Il Vantiniano: la scultura monumentale a Brescia tra Ottocento e Novecento, Grafo, Brescia, 1990</ref>. Nel 1866 le spoglie del noto pittore bresciano [[Francesco Filippini]] sono state trasferite, per volontà della cittadinanza di Brescia, dal Cimitero Monumentale di Milano al Cimitero Vantiniano.
 
=== Architetture civili ===
Fra le opere di architettura civile di Brescia spicca [[Piazza della Loggia]], il complesso architettonico più omogeneo della città e importante esempio di piazza rinascimentale chiusa. L'edificio principale che fa da sfondo monumentale al piazzale è [[Palazzo della Loggia]], noto più semplicemente come "la Loggia", oggi sede della giunta comunale, costruito a partire dal [[1492]] sotto la direzione di [[Filippino de' Grassi]] e infine completato nel [[XVI secolo|Cinquecento]] sotto la supervisione del [[Jacopo Sansovino|Sansovino]] e di [[Andrea Palladio|Palladio]]. Sul fianco sud della piazza sono invece allineati i due [[Monte di Pietà|Monti di Pietà]], il primo - il "[[Monte di Pietà vecchio|vecchio]]" - quattrocentesco e il secondo - il "[[Monte di Pietà nuovo|nuovo]]" - costruito alla fine del [[XVI secolo|Cinquecento]], le cui facciate rappresentano il primo museo lapidario italiano (infatti, un decreto del Consiglio speciale della città di Brescia del 1480, sanciva che le lapidi di epoca romana rinvenute nell'area in cui sarebbero sorti questi due palazzi dovessero essere conservate per uso pubblico, quindi furono murate lungo le pareti di questi edifici e utilizzate come ornamento)<ref>{{cita web|url=http://www.turismobrescia.it/it/punto-d-interesse/i-monti-di-pieta|titolo="I Monti di Pietà" su Turismobrescia.it|accesso=25 maggio 2013}}</ref>, mentre al centro del lato est si eleva il grande orologio astronomico. In questa piazza, il 28 maggio [[1974]] si è consumata la [[strage di Piazza della Loggia]]. Centro di potere più antico è invece il [[Broletto (Brescia)|Broletto]], l'antico palazzo comunale situato in [[Piazza del Duomo (Brescia)|Piazza del Duomo]]. Il nucleo originario dell'edificio risale al [[XIII secolo|Duecento]], in seguito ampliato a più riprese nel [[XIV secolo|Trecento]] (ala ovest sulla piazza), nel [[XV secolo|Quattrocento]] (ali est e nord con rifacimento dell'ala ovest) e nel [[XVII secolo|Seicento]] (porticato trasversale interno). Completa l'edificio la [[Torre del popolo]] o del "Pégol", torre civica del [[XII secolo]].
 
Nell'ambito dell'architettura civile privata si distinguono numerosissimi palazzi disposti lungo tutte le vie del centro storico, in particolare quelli appartenuti alla potente famiglia dei Martinengo, ad esempio il [[Palazzo Martinengo]] e [[Palazzo Maggi Gambara]] in [[Piazza del Foro]], [[Palazzo Martinengo Colleoni di Malpaga]] in [[Piazzetta Sant'Alessandro]] e [[Palazzo Uggeri]] lungo via Musei. Altro edificio di rilievo è il [[Teatro Grande (Brescia)|Teatro Grande]], fondato nel [[1664]] e più volte ricostruito, in particolare nel [[XVIII secolo|Settecento]] e per tutto l'[[XIX secolo|Ottocento]]. Il teatro è noto per ospitare l'importante [[Festival Pianistico Internazionale "Arturo Benedetti Michelangeli"]].
 
Più recenti sono invece la [[Stazione di Brescia|stazione ferroviaria]], costruita in stile [[Architettura neoromanica|neoromanico]] nel [[1854]], e [[Piazza della Vittoria (Brescia)|Piazza della Vittoria]], realizzata nel [[1932]] su progetto dell'[[architetto]] [[Marcello Piacentini]] demolendo parte dell'antico centro storico medievale.
 
=== Architetture militari ===
Il [[Castello di Brescia]] si colloca al primo posto fra le antiche architetture militari di Brescia giunte fino a noi: costruito nel [[XIII secolo|Duecento]] dai [[Visconti]] su un sito precedente, sulla cima del [[colle Cidneo]], viene ampliato una prima volta nel [[XV secolo|Quattrocento]] e completato poi nel [[XVI secolo|Cinquecento]]. Cessata ogni funzione strategica alla metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]], il castello è oggi un grandissimo parco pubblico che offre interessanti passeggiate fra le antiche strutture di difesa e un ampio panorama sull'intera città. Gli interni della fortezza ospitano invece due musei.
 
In città, invece, importante superstite è la [[Torre della Pallata]] all'estremità est di corso Garibaldi, costruita nel [[XIII secolo|Duecento]] e rimaneggiata nel [[XV secolo|Quattrocento]]. Ai suoi piedi è posta una grande fontana barocca, opera di [[Pietro Maria Bagnadore]].
 
=== Siti archeologici ===
Come già detto, [[Piazza del Foro]] di Brescia è il più rilevante complesso di resti di edifici pubblici d'epoca romana di tutta l'Italia settentrionale, con le imponenti rovine del [[Capitolium (Brescia)|Capitolium]] e l'adiacente [[Teatro romano (Brescia)|teatro romano]]. Ci sono pervenuti anche numerosi resti del colonnato perimetrale dell'[[Foro romano di Brescia|antica piazza romana]], visibili all'aperto nella stessa piazza e nei [[Scavi archeologici di Palazzo Martinengo Cesaresco Novarino|sotterranei]] del vicino [[Palazzo Martinengo Cesaresco Novarino]] (dove si trovano anche le rimanenze delle antiche terme romane e del primitivo insediamento abitativo, risalente alla prima [[età del ferro]], da cui si è sviluppata l'odierna città), mentre in piazzetta Labus, ancora più a sud, emergono i resti della [[basilica romana di Brescia|basilica civile]], i cui elementi architettonici di [[Dinastia flavia|età flavia]] sono ancora ben visibili nelle facciate delle antiche case costruite sulle rovine stesse.
 
=== Aree naturali ===
Secondo dati del 2008, la città di Brescia può vantare 26.334.910&nbsp;m² di [[verde pubblico]] e aree protette (di cui 4.224.610&nbsp;m² di verde attrezzato, parchi pubblici e storici), che corrispondono a 139,68&nbsp;m² di verde per abitante. Se a ciò si sommano anche le aree agricole e boscose e il verde di arredo urbano, la superficie totale sale a 72.548.560&nbsp;m², pari a circa l'80% della superficie comunale<ref>{{cita web|url=http://www.comune.brescia.it/NR/rdonlyres/2464B2EC-C191-4CAC-B9A0-3107E99A65B7/0/bresciaCittaVerdeIntroeParchiterritoriali.pdf|titolo=Brescia, una città sempre più verde - www.comune.brescia.it|accesso=2 novembre 2013|formato=pdf}}</ref>.
Nel 2008 Brescia ha vinto il primo premio ''La città per il verde'', assegnato in occasione della manifestazione ''Flormart-Miflor'', svoltasi a Padova<ref>{{cita web|url=http://www.comune.brescia.it/Eventi/Servizi+al+Cittadino/vivere+l+ambiente/il+parco+delle+colline/premio+citt%C3%A0+verde+2008.htm|titolo=Premio “La città per il verde 2008” - www.comune.brescia.it|accesso=2 novembre 2013}}</ref>.
 
Le principali aree verdi di Brescia sono:
* Parco delle colline: con 3.100 [[Ettaro|ha]] di superficie (di cui oltre 2.100 ha sono compresi entro i confini comunali), è l'area verde più estesa di Brescia. È un parco naturale istituito per preservare il Monte Maddalena e i Ronchi, le colline che si trovano immediatamente a nord-est del centro storico;
* Parco Tarello: è il secondo parco più grande della città (100.000&nbsp;m²) ed uno dei più recenti. Si trova a Brescia 2, la zona moderna della città, ed è circondato dai grattacieli del centro direzionale. Progetto dello studio Global di Lisbona;
* Parco del castello: può essere considerato il parco più antico di Brescia ed è il terzo per superficie (96.235&nbsp;m²). Si estende lungo i versanti del Colle Cidneo, regalando suggestivi scorci sul centro storico;
* Parco Ducos: è uno dei parchi storici di Brescia e con i suoi 55.540&nbsp;m² di estensione costituisce un importante polmone verde per la zona est della città. Al suo interno è presente un grande laghetto dove vivono tartarughe e uccelli acquatici.
 
=== Ricorrenze ===
La ricorrenza principale cittadina si svolge il 15 febbraio, festa dei santi [[Faustino e Giovita]], patroni di Brescia, giorno nella quale viene organizzata una grossa fiera lungo tutto il [[centro storico di Brescia|centro storico]], che chiama in città circa 600 bancarelle e circa 200&nbsp;000 visitatori ogni anno<ref>{{cita web|url=http://www.ebrescia.it/news/fiera-san-faustino|titolo=Fiera di S. Faustino a Brescia|accesso=2 ottobre 2009}}</ref>.
 
Il 21 gennaio 2010 viene annunciato il nuovo patrono della città di Brescia: [[Sant'Angela Merici]], che si aggiunge così ai patroni Faustino e Giovita, senza però aggiungere tale data tra le festività cittadine<ref>{{cita web|url=http://www.bresciaoggi.it/stories/Home/121603_brescia_ha_una_nuova_patrona_la_femminista_santangela/|titolo=Brescia ha una nuova patrona la «femminista» Sant'Angela|accesso=21 gennaio 2010}}</ref>. Sant'Angela Merici bresciana nata a [[Desenzano del Garda|Desenzano]] nel [[1474]] e morta in città nel [[1540]] è l'unica santa bresciana che rientra nel calendario universale e con una statua presso la [[Basilica di San Pietro in Vaticano]].
 
Il 28 maggio cade l'anniversario della [[Strage di Piazza della Loggia]], evento che ha indubbiamente segnato la storia cittadina, e non solo, ricordato con celebrazioni delle autorità e con un tradizionale [[concerto (evento musicale)|concerto]], tenuto nella [[Chiesa di San Francesco d'Assisi (Brescia)|Chiesa di San Francesco d'Assisi]], in memoria delle vittime.
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Brescia}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Brescia è una delle città con il più alto tasso di immigrazione in [[Lombardia]]<ref>{{cita web|url=http://www.cssibrescia.it/dettaglio-news-consorzio-immigrazione.asp?id=103|titolo=Lombardia: oltre un milione di immigrati, 200 mila famiglie straniere|accesso=31 agosto 2009}}</ref>.
 
Dalle prime ondate migratorie degli [[anni 1980|anni ottanta]] provenienti principalmente dai paesi africani, si è passati ad un'immigrazione più diversificata; infatti sono oltre 150 i paesi di provenienza dei cittadini stranieri residenti sul territorio cittadino<ref name= Immigrati >{{cita web|url=http://demo.istat.it/str2007/index.html|titolo=Cittadini Stranieri. Bilancio demografico anno 2007 e popolazione residente al 31 dicembre|accesso=31 agosto 2009}}</ref>.
 
Secondo quanto riportato dal (ISTAT) (Ufficio di diffusione dell'informazione statistica)<ref>{{Cita web|http://demo.istat.it/str2014/index_e.html|accesso=22 giugno 2015}}</ref> nel [[2015]] la popolazione straniera residente ufficialmente era di 36.472 persone, pari al 18,5% del totale. Le nazionalità maggiormente rappresentate in base alla loro percentuale sul totale della popolazione residente erano:
 
# [[Pakistan]], 3.791
# [[Romania]], 3.557
# [[Moldavia|Moldova]], 3.300
# [[Ucraina]], 3.058
# [[Albania]], 2.438
# [[India]], 2.280
# [[Cina]], 2.272
# [[Egitto]], 1.897
# [[Filippine]], 1.687
 
=== Religione ===
[[File:Ingresso Palzzo del vescovado a Brescia.jpg|thumb|Portale del Vescovado di Brescia]]
[[File:Brescia piazza vescovado by Stefano Bolognini.JPG|thumb|left|Piazza del Vescovado]]
La [[religione cattolica]] legata al Vescovo della [[Diocesi di Brescia]] è largamente maggioritaria in città. Sono attivi, inoltre, i [[cristiani ortodossi]] con due chiese cittadine, i [[cristiani protestanti]] con una [[chiesa evangelica valdese]], i [[musulmani]] con un centro culturale nella periferia sud e i [[Testimoni di Geova]] con nove [[Sale del Regno]] di lingua italiana.
 
I patroni della città sono i [[Santi Faustino e Giovita]], mentre [[Santa Maria Assunta]], [[Sant'Angela Merici]] e [[Siro di Pavia|San Siro]] ne sono compatroni.
 
=== Lingue e dialetti ===
{{vedi anche|Dialetto bresciano|lingua lombarda}}
Nel bresciano la [[lingua lombarda]], nella variante locale, è molto diffusa quasi fosse le [[lingua principale]]. Pur con le dovute varianti, a Brescia e [[Provincia di Brescia|provincia]] il dialetto utilizzato è il [[dialetto bresciano]], derivante dalle parlate [[lingue galloromanze|galloromanze]] e dalla [[volgare|volgarizzazione]] del [[lingua latina|latino]].
 
Il primo manoscritto riconducibile al [[dialetto bresciano]] è stato trovato a [[Bovegno]] in [[Val Trompia]], ed è risalente circa al [[1300]], anche se nel dialetto bresciano si riscontra la presenza di numerosi termini simili al [[lingua francese|francese]] ed anche al [[lingua tedesca|tedesco]], frutto della comune matrice celtica e germanica delle sue popolazioni nonché delle successive dominazioni.
 
È tutt'oggi classificato come [[dialetto lombardo orientale]], per via delle diverse radici e appartenenze politiche fino al 1797 rispetto all'ovest della regione e per la vicinanza al [[Veneto]], e a causa dell'estensione della provincia stessa, che ne territorializza alcuni aspetti, si può dire che si discosta in maniera definita dal [[dialetto lombardo occidentale]].
 
=== Tradizioni e folclore ===
A Brescia sono presenti diverse tradizioni popolari legate a figure di santi e a sculture e luoghi particolari della città.
[[File:Apparizione dei santi faustino e giovita in difesa di brescia.jpg|thumb|[[Grazio Cossali]], ''[[Apparizione dei santi Faustino e Giovita in difesa di Brescia]]'', 1603, [[chiesa dei Santi Faustino e Giovita]]]]
 
==== I Santi Faustino e Giovita difensori di Brescia ====
I [[Santi Faustino e Giovita]] sono diventati patroni di Brescia a seguito di un evento straordinario. Secondo la tradizione, il 13 dicembre 1438, durante un feroce assedio dei milanesi capitanati da Nicolò Piccinino, i due santi (martiri bresciani al tempo dell'imperatore Adriano: II secolo) apparvero sulle mura della città, nei pressi degli spalti del Roverotto (nella zona a sud-est del castello, dove ora sorge un cippo marmoreo) e respinsero le palle delle cannonate a mani nude, aiutando così i bresciani a sconfiggere gli assalitori che, impauriti dalla vista dei santi, abbandonarono la città.
 
==== Santa Lucia portatrice di doni ====
A Brescia, come in altre città dell'Italia settentrionale, i doni natalizi sono portati da [[Santa Lucia]] la notte tra il 12 e il 13 dicembre. Tradizionalmente, i bambini scrivono una lettera alla santa, elencando i regali che vorrebbero ricevere e dichiarando di meritarseli, essendo stati bravi e obbedienti durante l'anno. Per ringraziarla è uso lasciare del cibo per lei e per il suo asinello che trasporta i doni. Il mattino seguente, al loro risveglio, i bambini troveranno i doni richiesti accompagnati o da caramelle e dolciumi di vario tipo, se si saranno comportati bene, oppure da carbone, se si saranno comportati male.
 
==== Leggenda di Forca di Cane ====
Via Cremona viene anche ricordata con l'antico nome di " Forca di Cane ", per ricordare un episodio risalente al Medioevo e riguardante un indegno prete con tre suoi complici. Durante le lotte tra i valvassori e i seguaci del vescovo Arimanno, approfittando della confusione di quei tempi, un prete indegno, con l'aiuto di tre accoliti desiderosi di facili guadagni, aveva fondato un movimento pseudo-religioso. Sotto questa parvenza di cristianità, si nascondeva in realtà una setta avente l'unico scopo d'irretire facili prede, a cui venivano offerte riunioni notturne, orge e baldorie. Questa organizzazione ebbe fortuna per ben cinque anni, ma un giorno duecento adepti furono arrestati e impiccati, mentre il prete e i tre accoliti vennero attanagliati e arsi vivi<ref>{{cita web|url=http://www.bresciainvetrina.it/forcadicane.htm|accesso=30 ottobre 2014}}</ref>.
 
==== La Madonna delle Brine ====
Nella Chiesa di Santa Maria del Carmine è conservata un'antica icona, portata a Brescia dalla Terra Santa nel 1437 dal Vicario generale dell'ordine dei Carmelitani Fra Cristoforo Martinoni o Martignoni, detta della Madonna delle Brine. È chiamata in questo modo perché in passato si riteneva che, esponendola per tre giorni l'anno compresi tra fine aprile e inizio maggio, i raccolti sarebbero stati protetti dalle gelate (brine) tardive e da altre intemperie<ref>{{cita web|url=http://www.bresciacity.it/?p=5159|titolo=La Madonna delle Brine - www.bresciacity.it|accesso=8 ottobre 2013}}</ref>.
{{galleria
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|titolo=Le statue parlanti
|File:Lodoiga (brescia).jpg|La Lodoiga
|File:Torre del Orologo (Brescia).jpg|I "Macc dèle ure"
|File:Brescia mostasu delle Cossere by Stefano Bolognini.JPG|Il Mostasù dèle Cosére
}}
 
==== Le statue parlanti ====
Le ''statue parlanti'' di Brescia sono una serie di statue su cui i bresciani, fino alla fine del XIX secolo, affiggevano messaggi anonimi, contenenti per lo più critiche contro i governanti.
 
Queste statue sono:
* la [[Lodoiga]]: è una statua scolpita da Giovanni Battista Bonometti o Cesare Federico da Bagno o altri nella seconda metà del Cinquecento. Di origine molto controversa e storia altrettanto dibattuta, era posta originariamente davanti all'ultimo pilone sinistro della facciata del Palazzo della Loggia fino al 1877, quando fu rimossa e portata in nuova sede. Dopo varie vicissitudini e trasferimenti, nel novembre del 2011 è stata definitivamente ricollocata sotto il porticato della Loggia. Questo portico, per sua natura cardine fra l'interno e l'esterno, fra le cariche pubbliche e il popolo, rappresentò il luogo dove maggiormente si esplicavano i rapporti fra i due<ref name= lod >Franco Robecchi, ''Lodoìga - La statua aliena di Piazza della Loggia a Brescia'', Compagnia della Stampa, Roccafranca (BS) 2009</ref>, e trovò la sua voce nella Lodoiga, che fu assunta come ''statua parlante'' della città, cui i bresciani erano abituati ad affiggere poesie e prose satiriche o scherzose. Accanto alla statua, poi, era posta la "pietra del bando"<ref name= lod />, dove salivano i banditori o gli oratori per parlare alla folla. Non sempre era possibile commentare ad alta voce i bandi o il comportamento degli amministratori: interveniva quindi la Lodoiga attraverso biglietti e fogli incollati anonimamente sul pilone adiacente o sul muro interno.
* i "Macc dèle ure" ("matti delle ore" in dialetto bresciano): popolarmente chiamati ''Tone'' e ''Batista'', sono due figure meccaniche poste in cima alla Torre dell'Orologio di piazza della Loggia, che battono la campana allo scoccar delle ore. Tradizionalmente sono sempre stati considerati come patteggianti il governo cittadino, tant'è che, verso la fine del Settecento, divennero protagonisti di una serie di pubblicazioni riguardanti "dibattiti" fra queste due statue e la Lodoiga, sempre invece dalla parte del popolo<ref name= lod />.
* il [[Mostasù dèle Cosére]] (letteralmente "faccione delle Cossere" in dialetto bresciano): è un antico rilievo situato nel centro storico di Brescia, murato all'angolo tra corso Goffredo Mameli e contrada delle Cossere, dalla quale trae il nome. Nel corso dei secoli, similmente alla Lodoiga, il mostasù diventa una ''statua parlante'', raccogliendo malumori, proteste e lagnanze dei cittadini verso i governatori. La sua localizzazione, al centro del quartiere popolare e affacciato su una delle sue principali vie, contribuisce a fissare il mostasù nell'immaginario popolare<ref>{{cita web|url=http://www.comune.brescia.it/Eventi/Servizi+al+Cittadino/vivere+tempo+libero+e+cultura/chiese+edifici+storici+monumenti/el+Mostasu+de+le+Cossere.htm|titolo=El Mostasù de le Cossere - www.comune.brescia.it|accesso=8 ottobre 2013}}</ref>.
[[File:Tomba del cane1.JPG|upright|thumb|La tomba del cane]]
[[File:341Brescia.jpg|left|thumb|Il bue d'oro]]
 
==== Il bue d'oro ====
In corrispondenza dell'angolo tra Via Trieste e Via Agostino Gallo esiste una statua lignea, ricoperta da una pittura dorata, raffigurante un bue. Secondo la tradizione popolare, questa statua starebbe a indicare il luogo in cui sarebbe sepolto un bue d'oro zecchino venerato dagli antichi abitanti di Brescia, che lo avrebbero nascosto in quel punto per evitare che fosse distrutto dai barbari<ref>{{cita web|url=http://www.bresciacity.it/?cat=82|titolo=Il bue d‘oro - www.bresciacity.it|accesso=8 ottobre 2013}}</ref>.
 
==== La tomba del cane ====
La tomba Bonomini, nota dai bresciani come [[tomba del cane]], è un tempietto neogotico a pianta quadrata situato sui colli Ronchi, immediatamente a nord-est del centro storico cittadino, lungo via Panoramica, al primo tornante dopo l'imbocco da via Filippo Turati. Costruita nel 1860 su progetto di Rodolfo Vantini per ospitare le spoglie di Angelo Bonomini e del socio Giuseppe Simoni, benefattori degli Spedali Civili di Brescia, alla fine non accolse mai le due salme a causa di nuove ordinanze comunali riguardanti le norme sul seppellimento, che lo vincolavano ai cimiteri pubblici. La tradizione popolare vuole quindi che vi sia stato deposto solo un cane, da cui la denominazione abituale<ref>{{cita web|url=http://www.bresciacity.it/?p=131|titolo=Tomba del cane - www.bresciacity.it|accesso=8 ottobre 2013}}</ref>.
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
Brescia è sede di Corte d'appello dall'epoca napoleonica ed è la sede competente per i processi spostati da Milano.
Tutto il comparto giudiziario (tribunali, procura, corte d'appello) dal maggio 2009 ha traslocato nel nuovo Palazzo di Giustizia, realizzato in prossimità della [[stazione di Brescia|stazione ferroviaria]] su progetto dell'architetto [[Gino Valle]].
 
=== Strutture Ospedaliere ===
==== Gli Spedali Civili ====
{{vedi anche|Spedali Civili di Brescia}}
Tra le infrastrutture più importanti in città annoveriamo gli [[Spedali Civili di Brescia|Spedali Civili]], con di 2.254 posti letto ordinari, e con quasi 6.000 dipendenti, tra cui sono presenti anche alte specializzazioni. Gli Spedali Civili si collocano al primo posto in Italia per personale impiegato<ref name=autogenerato2>Dati del [http://www.ministerosalute.it/imgs/C_17_primopianoNuovo_178_documenti_itemDocumenti_1_fileDocumento.pdf Ministero della Salute]</ref><ref>[http://www.dottcomm.bs.it/files/23.aziende%20bresciane.pdf Negli Spedali Civili bresciani 71mila e 500 ricoveri all'anno]</ref> e si candidano ad essere tra i più grossi ospedali italiani.
 
==== Altre strutture ====
A Brescia sono presenti altre strutture ospedaliere, quali:
* l'istituto ospedaliero [[Fondazione Poliambulanza]]<ref>{{cita web|url=http://www.poliambulanza.it|titolo=La Fondazione Poliambulanza - Istituto Ospedaliero|accesso=18 luglio 2106}}</ref>;
* l'[[Istituto Clinico Città di Brescia]]<ref>{{cita web|url=http://cittadibrescia.grupposandonato.it|titolo=Istituto Clinico Città di Brescia|accesso=18 luglio 2106}}</ref> e l'[[Istituto Clinico Sant'Anna]]<ref>{{cita web|url=http://santanna.grupposandonato.it|titolo=Istituto Clinico Sant'Anna|accesso=18 luglio 2106}}</ref> entrambi parte del [[Gruppo ospedaliero San Donato]];
* la [[Casa di Cura San Camillo]]<ref>{{cita web|url=http://brescia.figliesancamillo.it|titolo=Casa di Cura San Camillo|accesso=18 luglio 2106}}</ref>;
* la [[Casa di Cura Domus Salutis]]<ref>{{cita web|url=http://www.domussalutis.it|titolo=Casa di Cura Domus Salutis|accesso=18 luglio 2106}}</ref>;
* l'[[IRCCS]] [[Ordine ospedaliero di San Giovanni di Dio#Organizzazione in Italia|Fatebenefratelli - San Giovanni di Dio]]<ref>{{cita web|url=http://www.irccs-fatebenefratelli.it/sito/pagine/fatebenefratelli.php|titolo=Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico Fatebenefratelli|accesso=18 luglio 2106}}</ref>.
 
=== Qualità della vita ===
<center>
{| class="wikitable"
|- bgcolor=lightblue
! Anno
! Qualità della Vita ([[Il Sole 24 ORE|IlSole24ORE]])
! Qualità della Vita ([[Italia Oggi]])
! Ecosistema Urbano ([[Legambiente]])
|-
| [[2001]]
| --
|29º<ref name= io2/>
|40º<ref>{{cita web|url=http://www.legambienteverbano.com/dicembre01/ecosistema_urbano_2001.htm|titolo=Ecosistema urbano 2001|accesso=22 ottobre 2013|formato=pdf|editore=[[Legambiente]]}}</ref>
|-
| [[2002]]
|50º<ref>{{cita web|url=http://www.immobiliare.it/guida-immobiliare/Lombardia/Brescia.html|titolo=Informazioni generali del comune di Brescia - www.immobiliare.it|accesso=22 ottobre 2013}}</ref>
|37º<ref name= io2>{{cita web|url=http://www.starnet.infocamere.it/intranet/Area-Terri/Taranto/Documenti/Altri-dati/Economia-g/Rapporti-s/index.htm|titolo=Qualità della vita 2002 Italia Oggi - www.starnet.infocamere.it|accesso=22 ottobre 2013}}</ref><small>(-8)</small>
| --
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| [[2003]]
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|54º<ref name= io4/><small>(-17)</small>
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|-
| [[2004]]
|44º<ref name= is4>{{cita web|url=http://www.comune.bologna.it/iperbole/piancont/archivionov/tabelle_grafici/qualitasole/2004/qualita_della_vita_2004.pdf|titolo=Qualità della vita 2004 IlSole24ORE - www.comune.bologna.it|accesso=22 ottobre 2013|formato=pdf}}</ref><small>(-21)</small>
|21º<ref name= io4>{{cita web|url=http://www.comune.bologna.it/iperbole/piancont/archivionov/tabelle_grafici/qualitaitaliaoggi/2004/qualita_della%20vita_2004.pdf|titolo=Qualità della vita 2004 Italia Oggi - www.comune.bologna.it|accesso=22 ottobre 2013|formato=pdf}}</ref><small>(+33)</small>
|57º<ref>{{cita web|url=http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/ecosistemaUrbano2004_0000001284.pdf|titolo=Ecosistema urbano 2004|accesso=22 ottobre 2013|formato=pdf|editore=[[Legambiente]]}}</ref><small>(-29)</small>
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| [[2005]]
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| [[2006]]
|31º<ref name= is6>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/art/SoleOnLine4/Economia%20e%20Lavoro/2006/12/qualita_vita2006.pdf?cmd%3Dart|titolo=Qualità della vita 2006|accesso=22 ottobre 2013|formato=pdf|editore=[[Il Sole 24 ORE|IlSole24ORE]]}}</ref><small>(-11)</small>
|42º<ref name= io6>{{cita web|url=http://www.comune.bologna.it/iperbole/piancont/archivionov/tabelle_grafici/qualitaitaliaoggi/2006/QualitaVita2006.pdf|titolo=Qualità della vita 2006 Italia Oggi - www.comune.bologna.it|accesso=22 ottobre 2013|formato=pdf}}</ref><small>(-9)</small>
|19º<ref>{{cita web|url=http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/ecosistema_urbano_2006_0000001282.pdf|titolo=Ecosistema urbano 2006|accesso=22 ottobre 2013|formato=pdf|editore=[[Legambiente]]}}</ref><small>(+5)</small>
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| [[2007]]
|21º<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/includes2007/speciali/qualita-della-vita/scheda_finale.shtml|titolo=Qualità della vita 2007|accesso=22 ottobre 2013|editore=[[Il Sole 24 ORE|IlSole24ORE]]}}</ref><small>(+10)</small>
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| [[2008]]
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|34º<ref name= io8>{{cita web|url=http://www.corriere.it/Pop-up/download/classifica_finale.pdf?fr_correlati|titolo=Qualità della vita 2008 Italia Oggi - www.corriere.it|accesso=22 ottobre 2013|formato=pdf}}</ref><small>(+5)</small>
|35º<ref>{{cita web|url=http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/EU2008_0000001280.pdf|titolo=Ecosistema urbano 2008|accesso=22 ottobre 2013|formato=pdf|editore=[[Legambiente]]}}</ref> <small>(-19)</small>
|-
| [[2009]]
|54º<ref name= is9>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2009/qvita_2009_settori_classifica_finale.shtml|titolo=Qualità della vita 2009|accesso=22 ottobre 2013|editore=[[Il Sole 24 ORE|IlSole24ORE]]}}</ref><small>(-1)</small>
|47º<ref>{{cita web|url=http://www.asr-lombardia.it/ASP-Brescia/lombardia-e-province/indicatori/indicatori-di-sintesi/tavole/11802/2011/|titolo=Lombardia e province: indicatori di sintesi - www.asr-lombardia.it|accesso=22 ottobre 2013}}</ref> <small>(-13)</small>
|48º<ref>{{cita web|url=http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/tabella_0000001773.pdf|titolo=Ecosistema urbano. Differenza posizioni pubblicazioni anni 2009 e 2010|accesso=22 ottobre 2013|formato=pdf|editore=[[Legambiente]]}}</ref> <small>(-13)</small>
|-
| [[2010]]
|44º<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2010/home.shtml|titolo=Qualità della vita 2010|accesso=22 ottobre 2013|editore=[[Il Sole 24 ORE|IlSole24ORE]]}}</ref><small>(+10)</small>
|33º<ref name= io11/><small>(+14)</small>
|51º<ref>{{cita web|url=http://risorse.legambiente.it/docs/Metodologia_tabelle_commenti_EUXVII.0000001790.pdf|titolo=Ecosistema urbano 2010|accesso=22 ottobre 2013|formato=pdf|editore=[[Legambiente]]}}</ref><small>(-3)</small>
|-
| [[2011]]
|32º<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2011/home.shtml|titolo=Qualità della vita 2011|accesso=22 ottobre 2013|editore=[[Il Sole 24 ORE|IlSole24ORE]]}}</ref><small>(+12)</small>
|29º<ref name= io11>{{cita web|url=http://www.asr-lombardia.it/ASP-Brescia/lombardia-e-province/indicatori/indicatori-di-sintesi/tavole/11802/|titolo=Lombardia e province: indicatori di sintesi - www.asr-lombardia.it|accesso=22 ottobre 2013}}</ref><small>(+4)</small>
|22º<ref>{{cita web|url=http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/ecosistema_urbano_2011_metodologia_e_tabelle.pdf|titolo=Ecosistema urbano 2011|accesso=22 ottobre 2013|formato=pdf|editore=[[Legambiente]]}}</ref><small>(su 44 città medie)</small>
|-
| [[2012]]
|26º<ref>{{cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2012/home.shtml|titolo=Qualità della vita 2012|accesso=22 ottobre 2013|editore=[[Il Sole 24 ORE|IlSole24ORE]]}}</ref><small>(+6)</small>
|23º<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.bresciaoggi.it/stories/Home/448489_qualit_della_vita_bresciapromossa_a_met/|titolo=Qualità della vita, Brescia promossa a metà|pubblicazione=[[Bresciaoggi]]|accesso=22 ottobre 2013}}</ref><small>(+6)</small>
|23º<ref>{{cita web|url=http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/eu2012_senza_schede_citta.pdf|titolo=Ecosistema urbano 2012|accesso=22 ottobre 2013|formato=pdf|editore=[[Legambiente]]}}</ref><small>(-1)</small>
|-
| [[2013]]
|53º<ref>{{Cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2013/home.shtml|titolo=Qualità della vita 2013|accesso=14 gennaio 2015|editore=[[Il Sole 24 ORE|IlSole24ORE]]}}</ref><small>(-27)</small>
|21º<ref name= io14/><small>(+2)</small>
|24º<ref>{{Cita web|url=http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/rapporto_eu2013_web.pdf|titolo=Ecosistema urbano 2013|accesso=14 gennaio 2015|formato=pdf|editore=[[Legambiente]]}}</ref><small>(-1)</small>
|-
| [[2014]]
|26º<ref>{{Cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/pdf2010/Editrice/ILSOLE24ORE/ILSOLE24ORE/Online/_Oggetti_Correlati/Documenti/Notizie/2014/11/qualita-vita-pagella-2014.pdf|titolo=Qualità della vita 2014: la pagella finale|accesso=14 gennaio 2015|formato=pdf|editore=[[Il Sole 24 ORE|IlSole24ORE]]}}</ref><small>(+27)</small>
|15º<ref name= io14>{{Cita news|autore=Attilio Gambino|url=http://www.clandestinoweb.com/sondaggi-nel-mondo/166043-qualita-della-vita-2014-italia-a-due-velocita-nella-classifica-di-italia-oggi/|titolo=Qualità della vita 2014, Italia a due velocità nella classifica di Italia Oggi|pubblicazione=clandestinoweb.com|giorno=29|mese=12|anno=2014|accesso=14 gennaio 2015}}</ref><small>(+6)</small>
|80º<ref>{{Cita web|url=http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/ecosistema_urbano_2014.pdf|titolo=Ecosistema urbano 2014|accesso=14 gennaio 2015|formato=pdf|editore=[[Legambiente]]}}</ref><small>(su 104 città)</small>
|-
| [[2015]]
|28º<ref>{{Cita web|url=http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2015_dati/home.shtml|titolo=Qualità della vita 2015: la pagella finale|accesso=27 dicembre 2015|editore=[[Il Sole 24 ORE|IlSole24ORE]]}}</ref><small>(-2)</small>
|19º<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/economia/2015/12/27/news/qualita_della_vita_la_classifica_delle_province_italiane-130188489/|titolo=Qualità della vita, la classifica delle province italiane|pubblicazione=la Repubblica|accesso=27 dicembre 2015}}</ref><small>(-4)</small>
|79º<ref>{{Cita web|url=http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/ecosistemaurbano_2015_xxiiedizione.pdf|titolo=Ecosistema urbano 2015|accesso=27 dicembre 2015|formato=pdf|editore=[[Legambiente]]}}</ref><small>(+1)</small>
|}
</center>
 
==== Inquinamento ====
Secondo i dati contenuti nell'indagine "Mal'Aria" di [[Legambiente]], nel 2014 Brescia si è classificata al 24º posto tra le città più inquinate d'Italia a causa delle polveri sottili nell'aria di [[particolato atmosferico]] (PM), risultando comunque meno inquinata delle vicine città di [[Bergamo]] (19º posto), [[Mantova]] (15ª posizione), [[Milano]] (9º posto) e [[Cremona]] (7ª posizione)<ref>{{Cita web|url=http://www.legambiente.it/contenuti/comunicati/mal-aria-2015-di-legambiente|titolo=Mal'aria 2015 di Legambiente|accesso=27 dicembre 2015|editore=[[Legambiente]]}}</ref>. Negli ultimi 10 anni si è registrato un netto miglioramento della qualità dell'aria, con una diminuzione di 2/3 dell'inquinamento<ref>{{Cita news|url=http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/15_novembre_26/polveri-sottili-brescia-smog-limiti-pietro-gorlani-ambiente-66a7e2f0-945c-11e5-be1f-3c6d4fd51d99.shtml|autore=Pietro Gorlani|titolo=Pm 10: a Brescia meno smog ma polveri oltre i limiti per 35 giorni|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=26|mese=11|anno=2015|accesso=27 dicembre 2015}}</ref>.
 
Brescia è tristemente nota per essere, dopo [[Anniston (Alabama)|Anniston]] negli USA, la seconda città al mondo per gravità della contaminazione da [[Policlorobifenili]] (PCB), inquinamento che interessa le acque e il suolo della periferia ovest della città. Si stima che per la bonifica completa dell'area occorrano circa 1,5 miliardi di euro<ref>{{Cita news|url=http://www.quibrescia.it/cms/2015/04/09/caffaro-per-la-bonifica-50-mln-entro-lestate/|titolo=Caffaro, per la bonifica 50 mln entro l'estate|pubblicazione=quibrescia.it|giorno=9|mese=04|anno=2015|accesso=27 dicembre 2015}}</ref>.
 
== Cultura ==
 
=== Istruzione ===
==== Biblioteche ====
[[File:387BresciaBibliotecaQueriniana.jpg|thumb|La facciata della Biblioteca civica Queriniana]]
Al ''Sistema bibliotecario urbano'' appartengono la storica [[Queriniana (biblioteca)|Queriniana]], fondata dal [[Angelo Maria Querini|Cardinal Querini]] negli [[anni 1740|anni quaranta]] del [[XVIII secolo]], le biblioteche decentrate e le biblioteche specialistiche del Museo delle Scienze Naturali e dell'Istituto Pasquali Agazzi.
 
Sono inoltre presenti le seguenti biblioteche:
* della Fondazione Luigi Micheletti;
* della Scuola per Operatori Sociali IAL-Cisl;
* della Fondazione Civiltà Bresciana;
* della Fondazione Calzari Trebeschi;
* del Centro Studi e Documentazioni della ''Domus Salutis''.
 
==== Scuole ====
[[File:338BresciaConservatorio.jpg|thumb|left|La facciata del Conservatorio di Brescia]]
[[File:Brescia - Liceo Calini - By Stefano Bolognini.JPG|thumb|Il Liceo Scientifico Annibale Calini]]
A Brescia sono presenti numerose scuole, tra [[Scuola dell'infanzia|scuole dell'infanzia]], [[Scuola primaria|primarie]] e [[Scuola secondaria di primo grado|secondarie di primo]] e di [[Scuola secondaria di secondo grado|secondo grado]], per poter far fronte alla grande domanda cittadina e provinciale.
 
Ad oggi si contano sul territorio cittadino 58 [[Scuola dell'infanzia|scuole dell'infanzia]], 50 [[Scuola primaria|scuole primarie]], 18 [[Scuola secondaria di primo grado|secondarie di primo grado]] e circa una trentina di [[Scuola secondaria di secondo grado|scuole secondarie di secondo grado]], tra strutture pubbliche, [[Scuola privata|private]] e [[Scuola paritaria|paritarie]].
 
Tra queste ultime è di notevole importanza cittadina il ''[[Liceo Ginnasio Statale Arnaldo|liceo classico Arnaldo]]'', situato in pieno [[Centro storico di Brescia|centro storico]], all'interno dello storico palazzo Poncarali Oldofredi. Tra gli studenti più illustri del Liceo Arnaldo figurano [[Tito Speri]], [[Camillo Golgi]], [[Giuseppe Zanardelli]], [[Mino Martinazzoli]], [[Vittorio Sereni]], [[Paolo Corsini]], [[Emilio Del Bono]] e [[Omar Pedrini]], oltre a docenti quali [[Francesco Bonatelli]], [[Cesare Arici]], [[Rodolfo Vantini]], [[Augusto Monti]], [[Roberto Vecchioni]] e [[Giuseppe Tonna]]. Un altro liceo di grande importanza è il Liceo Linguistico, Musicale e delle Scienze Umane "Veronica Gambara", istituto storico, situato nel centro della città. In Brescia sono presenti anche tre licei scientifici, tra i quali si trova il [[Liceo scientifico statale Annibale Calini]], istituto storico organizzatore di importanti manifestazioni culturali, come i Dies Fasti (nati nel 2001), caleidoscopico festival della cultura della durata di due giorni e il Booktrailer Film Festival (nato nel 2006), il primo concorso nazionale di booktrailer riservato agli studenti di scuole secondarie superiori, finalizzato a promuovere l'amore per la lettura. Gli altri Licei Scientifici sono: ''Nicolò Copernico'' e il [[Liceo scientifico statale Leonardo]], questi ultimi nati entrambi da una costola del primo e situati nella periferia meridionale della città.
 
Ulteriori istituti importanti sono l'Istituto tecnico delle Costruzioni, Ambiente e Territorio Nicolò Tartaglia, di recente accorpato con il Liceo Artistico Statale Maffeo Olivieri, polo di studio per tutti gli studenti di Brescia e provincia per l'architettura e la decorazione pittorica, che con la nuova intestazione raccoglie e aggiorna la missione educativa del precedente Istituto per Geometri; l'[[Istituto tecnico agrario statale Pastori]] che con i suoi 85 ettari di terreni, serre e stalle contribuisce all'attività agricola di Brescia e l'[[Istituto tecnico industriale Benedetto Castelli]], che con i suoi 2000 studenti è considerato l'istituto più grande sul territorio urbano, polo scolastico per tutti gli studenti cittadini e della [[Provincia di Brescia|provincia]], e "vivaio" per l'industria bresciana<ref>[http://lnx.itiscastelli.it/cms/index.php?option=com_content&view=article&id=144:articolo-del-sole-24-ore-21-gennaio-2009&catid=14:news-generali&Itemid=62 L'Itis Castelli, "vivaio" nostrano per i super-periti]</ref>.
 
==== Università ====
[[File:Facoltà medicina brescia.JPG|thumb|Università statale di Brescia sede di Medicina]]
[[File:Santa Chiara - Facoltà di Economia - Brescia (Foto Luca Giarelli).jpg|thumb|left|Università statale di Brescia sede di Economia]]
Brescia gode di una discreta copertura didattica sia per le facoltà presenti, sia per il numero di corsi di laurea proposti, ai circa 25.000 studenti universitari.
 
La maggiore per numero di iscritti, è l'[[Università degli studi di Brescia]] che si compone di quattro facoltà: [[Giurisprudenza]], [[Economia]], [[Medicina]] e [[Chirurgia]] ed [[Ingegneria]], dislocate su tutto il territorio cittadino.
 
L'attuale rettore dell'università è [[Maurizio Tira]]<ref>{{Cita web|url=http://www.unibs.it/eccellenze/maurizio-tira-%C3%A8-il-nuovo-rettore-dell%E2%80%99universit%C3%A0-degli-studi-di-brescia|titolo=Maurizio Tira è il nuovo Rettore dell’Università degli Studi di Brescia|autore=|data=|accesso=30 giugno 2016}}</ref>; succede a [[Sergio Pecorelli]], il quale subentrò a sua volta, nel luglio 2010, ad [[Augusto Preti]]. Quest'ultimo venne eletto nel 1983 ed è stato il rettore che ha ricoperto più a lungo tale carica. La lunga durata del suo mandato fu nel 2006 al centro di una riflessione dell'allora Ministro dell'Università [[Fabio Mussi]], che propose incarichi triennali rinnovabili una sola volta<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/settembre/18/decisione_Mussi_rettori_devono_andarsene_co_9_070918073.shtml Corriere.it]</ref>.
 
È presente anche l'[[Università Cattolica del Sacro Cuore]], che è sede distaccata di [[Milano]], ed è situata in pieno [[Centro Storico di Brescia|centro storico]] cittadino.
 
Presenta 7 facoltà, di cui 6 afferenti alla sede di Milano: [[Lettere e filosofia]], [[Sociologia]], [[Psicologia]], [[Scienze della formazione]], [[Linguistica|Scienze linguistiche]] e Letterature straniere, e una afferente alla sede di Brescia: [[Matematica|Scienze matematiche]], [[Fisica|fisiche]] e [[Scienze naturali|naturali]].
 
A Brescia vi sono due [[Accademia di belle arti|accademie di belle arti]] ad oggi attive:
 
La [[LABA]]<ref>[http://www.laba.edu Libera Accademia di Belle Arti homepage dell'Istituto di Alta Formazione Artistica]</ref> ovvero Libera Accademia di Belle Arti e l'Accademia di belle arti Santagiulia.<ref>[http://www.accademiasantagiulia.it Accademia di Belle Arti Santa Giulia - Sito web ufficiale]</ref>
 
È altresì presente un [[Conservatorio]] intitolato a "[[Luca Marenzio]]".<ref>{{Cita web|url=http://www.conservatorio.brescia.it|titolo=Sito Ufficiale del Conservatorio di Brescia "Luca Marenzio"}}</ref>
 
Inoltre vi è l'istituto tecnico statale Machina Lonati<ref>{{Cita web|url=http://www.machinainstitute.it/|titolo=Sito Ufficiale dell'istituto Tecnico Statale Machina Lonati"}}</ref>, che propone un'offerta formativa post-secondaria parallela ai percorsi universitari.
 
[[File:Gallo di Ramperto2.jpg|thumb|Il [[Gallo di Ramperto]] (conservato all'interno del Museo di Santa Giulia), con un'età di quasi 1200 anni, è considerato il più antico galletto segnavento esistente al mondo<ref>{{cita libro| Rossana Prestini,| ''Vicende faustiniane'', in AA.VV., ''La chiesa e il monastero benedettino di San Faustino Maggiore in Brescia'' | 1999| Gruppo Banca Lombarda, La Scuola| Brescia|p= 243}}</ref><ref>{{cita libro| Fedele Savio,| ''Gli antichi vescovi d'Italia. La Lombardia''| 1929| Bergamo|p= 188}}</ref>.]]
 
==== Musei ====
[[File:GiorcesMarzoli2.jpg|thumb|left|Armatura del XVI secolo, [[Museo delle Armi Luigi Marzoli]]]]
* [[Museo di Santa Giulia]]
* [[Museo Diocesano di Brescia]]
* [[Museo del Risorgimento di Brescia]]
* [[Pinacoteca Tosio Martinengo]]
* [[Capitolium (Brescia)|Capitolium]]
* [[Museo delle Armi Luigi Marzoli]]
* [[Museo dell'industria e del lavoro]]
* [[Museo chitarristico degli strumenti musicali e della liuteria bresciana]]
* [[Museo della Mille Miglia]]
* [[Museo Nazionale della Fotografia di Brescia]]
* [[Museo di Fotografia Ken Damy]]
* [[Palazzo Martinengo Colleoni di Malpaga#Ma.Co.f. - Centro della Fotografia Italiana|Ma.Co.f. - Centro della Fotografia Italiana]]
* [[Museo di Scienze Naturali (Brescia)|Museo di Scienze Naturali]]
* [[Museo dei Beatles]]
* [[Collezione arte e spiritualità]] a [[Concesio]], periferia nord di Brescia
 
=== Eventi ospitati ===
{{NN|cultura|ottobre 2012}}
[[File:369BresciaPalMartinengoCesaresco.jpg|thumb|upright=1.4|Facciata del [[Palazzo Martinengo]], sede di alcune mostre]]
[[File:BresciaViaMusei.jpg|thumb|[[Via dei Musei]], così chiamata in quanto lungo questa via si trovano alcuni dei principali musei e spazi espositivi della città: il Palazzo Martinengo, il Parco archeologico del Foro Romano e il Museo di Santa Giulia]]
Negli ultimi anni Brescia ha conosciuto una spinta culturale: il centro di tale opera è certamente il rinnovato [[Museo di Santa Giulia]]. All'interno di tale ampio complesso, oltre ai reperti dell'[[età del Bronzo]], alle [[domus dell'Ortaglia]], e ad altri reperti di inestimabile valore storico ed artistico, in questi ultimi anni sono state tenute mostre e rappresentazioni quali: ''Il futuro dei longobardi'' nel [[2000]]<ref>{{Cita web|url=http://www.mostresantagiulia.it/longobardi|titolo=Museo di Santa Giulia - La mostra sui Longobardi|accesso=2 ottobre 2009}}</ref>, che ha fatto parte di un progetto internazionale, dedicato a Carlo Magno ed alla costruzione dell'[[Europa]], cui hanno partecipato anche le città di [[Paderborn]], [[Barcellona]], ''Spalato'' e [[York]], "''Vincenzo Foppa – Un protagonista del Rinascimento''" nel [[2002]]<ref>{{Cita web|url=http://www.mostresantagiulia.it/foppa/index.htm|titolo=Museo di Santa Giulia - Vincenzo Foppa|accesso=2 ottobre 2009}}</ref>, una sorta di indagine scientifica sull'attività pittorica di Foppa uno dei protagonisti indiscussi del [[Rinascimento]].
 
A partire dal [[2004]] a Brescia si è aperto il ciclo "Brescia, lo splendore dell'arte", curato da ''Linea d'ombra'', una società di organizzazione di eventi espositivi guidata da Marco Goldin, che è durato fino al [[2008]].
 
Il ciclo si è aperto con la mostra "''Monet, la Senna, le ninfee''" che si svolse a cavallo tra l'anno 2004 e il [[2005]], contenente circa 130 dipinti di [[Claude Monet]], divisi tra dipinti di gioventù, e quelli riguardanti la [[Senna]], l'[[acqua]], la [[natura]] e le [[ninfea|ninfee]], provenienti da vari musei mondiali<ref>{{Cita web|url=http://www.lineadombra.it/villamanin/intro.html|titolo=Monet, la Senna, le ninfee|accesso=2 ottobre 2009}}</ref>, che ha fatto contare oltre 400.000 visitatori<ref>{{Cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2005/aprile/07/Business_entusiasmo_turisti_Monet_risplendere_co_5_050407033.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*/http://archiviostorico.corriere.it/2005/aprile/07/Business_entusiasmo_turisti_Monet_risplendere_co_5_050407033.shtml|titolo=«Business, entusiasmo e turisti Monet fa risplendere Brescia»|accesso=2 ottobre 2009}}</ref>.
 
La mostra successiva fu dedicata a "''Gauguin – Van Gogh. L'avventura del colore nuovo''" tenutasi tra il 2005 e il [[2006]], che portarono a Brescia circa 540.000 spettatori<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.brescia.it/NR/rdonlyres/E1543FA1-5BE1-4E06-87A6-964603BC9EA3/0/mostraGauguineVanGoghdatistatistici.pdf|titolo=Comune di Brescia - Dati statistici sull mostra di Gauguin - Van Gogh|accesso=2 ottobre 2009}}</ref>, contenente circa 150 dipinti di [[Paul Gauguin]] e [[Vincent van Gogh]], che venne poi seguita a cavallo tra il 2005 e il 2006 da un'esposizione su "''Millet''", contenente sessanta capolavori dal [[Museum of Fine Arts (Boston)|Museum of Fine Arts di Boston]] del celebre [[pittore]] [[Francia|francese]] [[Jean-François Millet]].
 
Il biennio successivo, ovvero il 2006-[[2007]], vengono presentate due mostre in contemporanea, la prima dedicata a "''Turner e gli impressionisti''", che racconta la grande storia del paesaggio moderno in [[Europa]] secondo i dipinti dell'[[impressionismo|impressionista]] [[William Turner]] e altri come [[Vincent van Gogh]], [[Claude Monet]], [[John Constable]], [[Alfred Sisley]], la seconda dedicata a [[Piet Mondrian|Mondrian]], che raccoglie circa 80 opere del pittore olandese<ref>{{Cita web|url=http://www.nonsolocinema.com/TURNER-E-MONDRIAN-A-BRESCIA.html|titolo=Confronto tra le mostre di Turner e di Mondrian|accesso=2 ottobre 2009}}</ref>.
 
La mostra "''America! Pittura dal nuovo mondo''" tenutasi dal 2007 al 2008, raccoglie le opere principali della [[pittura]] [[statunitense]] del [[XIX secolo]], comprendendo opere di artisti americani quali [[Thomas Cole]], [[Albert Bierstadt]] e [[Frederic Edwin Church]]<ref>{{Cita web|url=http://www.brescia-web.com/news+cultura-america-storie-di-pittura-dal-nuovo-mondo.php|titolo=America! Storie di pittura dal Nuovo Mondo |accesso=2 ottobre 2009}}</ref>, mentre nel 2008-[[2009]] l'esposizione "''Van Gogh – I disegni''", composta da ottantacinque opere disegnate dall'[[Vincent van Gogh|artista olandese]], concluse l'avventura di Marco Goldin a Brescia. Infatti la giunta comunale di [[Adriano Paroli]], insediatasi nell'aprile 2008, affidò le nuove politiche culturali a Giorgio Cortenova, per ventisette anni responsabile della ''Galleria d'arte Moderna'' di [[Verona]].<ref>{{Cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2008/luglio/11/Divorzio_Goldin_arriva_Cortenova_co_7_080711026.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*/http://archiviostorico.corriere.it/2008/luglio/11/Divorzio_Goldin_arriva_Cortenova_co_7_080711026.shtml|titolo=Divorzio da Goldin, arriva Cortenova|accesso=2 ottobre 2009}}</ref>.
 
Altre mostre, quali "''Impressionisti francesi, italiani, europei''", e nel [[2003]] "''Andy Warhol: un mito americano''", sono state organizzate nel [[Palazzo Martinengo]].
 
Eventi di dimensioni inferiori sono la storica [[Mille Miglia]], corsa rievocativa a tappe, che ogni anno tra aprile e maggio richiama nel territorio cittadino un grandissimo numero di appassionati da tutto il mondo, tra piloti e semplici curiosi e la fiera internazionale delle armi sportive e da caccia che si svolge presso la nuova struttura espositiva di Brescia nei primi giorni di aprile.
 
In ambito musicali gli eventi maggiori sono il [[Festival Pianistico Internazionale "Arturo Benedetti Michelangeli"]], festival pianistico dedicato ad [[Arturo Benedetti Michelangeli]] che nel 2009 è giunto alla sua 46ª edizione, che si svolge al [[Teatro Grande (Brescia)|Teatro Grande]] tra i mesi di aprile e giugno, ''Le Dieci Giornate di Brescia'', festival di [[musica classica]] che si svolge nei principali luoghi artistico-culturali cittadini a settembre, e ''Le Settimane Musicali Bresciane'', rassegna culturale con particolare sensibilità alla [[musica classica]] dalla cadenza variabile.
 
Il comune organizza tra i vari eventi due feste molto sentite ed apprezzate dalla cittadinanza. La prima verso inizio settembre è la ''Festa del gemellaggio'', istituito con le città di [[Darmstadt]] ([[Germania]]) [[Logroño]] ([[Spagna]]), curato dall'Assessorato al Turismo Comune di Brescia, e la ''Fiera di Santa Lucia'', in dicembre, formata da bancarelle di [[artigianato]] locale e italiano organizzate ad ogni ricorrenza del giorno festivo della [[Santa Lucia da Siracusa|santa]] che, secondo tradizione, porta doni ai bambini bresciani nella giornata del 13 dicembre.<br />
L'iniziativa, dopo quattro anni di esistenza, è stata soppressa.
 
Dal 4 dicembre 2009 al 27 giugno [[2010]] il museo di Santa Giulia ha ospitato una mostra riguardante la civiltà precolombiana degli [[Inca]] che ha totalizzato oltre 273.000 visitatori, piazzandosi al secondo posto tra le mostre più visitate in Italia nel corso della stagione, dopo quella dedicata al [[Caravaggio]] a Roma.
 
Dall'11 febbraio al 12 giugno [[2011]], sempre presso il museo di Santa Giulia, hanno avuto luogo in contemporanea due mostre: ''[[Matisse]]. La seduzione di [[Michelangelo]]'' ed ''[[Ercole]] il fondatore''.
 
In occasione dell'[[Expo 2015]], la città di Brescia ha organizzato diversi eventi culturali.
Dal 24 gennaio al 14 giugno 2015 il Palazzo Martinengo ha ospitato la mostra ''Il cibo nell'arte. Capolavori dei grandi maestri dal Seicento a Warhol'' in cui sono state esposte un centinaio di opere di diversi autori, tra i quali [[Vincenzo Campi]], [[Ambrogio Figino]], [[Magritte]], [[de Chirico]] e [[Andy Warhol]]<ref>{{Cita news|url=http://www.lastampa.it/2015/01/14/cultura/arte/home-cover/il-cibo-nellarte-IR3ZyCsdbxAngXvKBMXVzI/pagina.html|titolo=A Palazzo Martinengo di Brescia una mostra dedicata al cibo nell'arte|pubblicazione=[[La Stampa]]|giorno=14|mese=1|anno=2015|accesso=14 gennaio 2015}}</ref>.
 
Dal 9 maggio 2015 al 17 gennaio 2016 il museo di Santa Giulia ospita una grande mostra organizzata dal [[Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo]] dal titolo ''Brixia. Roma e le genti del Po'', in cui sono esposti reperti archeologici provenienti da alcuni dei più importanti musei italiani<ref>{{Cita news|url=http://www.giornaledibrescia.it/tempo-libero/roma-e-le-genti-del-po-brescia-si-riscopre-brixia-1.1984250|titolo=«Roma e le genti del Po», Brescia si riscopre Brixia|pubblicazione=Giornale di Brescia|giorno=8|mese=04|anno=2015|accesso=27 dicembre 2015}}</ref>.
 
Dal 20 novembre 2015 al 15 febbraio 2016, sempre il museo di Santa Giulia organizza la mostra ''March Chagall. Opere russe 1907-1924'', in cui sono esposte 33 opere inedite del celebre pittore russo, in "dialogo" con dipinti realizzati dal Premio Nobel [[Dario Fo]]<ref>{{Cita news|url=http://brescia.corriere.it/notizie/cronaca/15_novembre_20/mostra-chagall-dario-fo-museo-santa-giulia-brescia-alessandra-troncana-f09d2c60-8f6e-11e5-bb0e-f8f4aecfe338.shtml|autore=Alessandra Troncana|titolo=Il primo Chagall incanta Brescia: via alla mostra al Santa Giulia|pubblicazione=Corriere della Sera|giorno=20|mese=11|anno=2015|accesso=27 dicembre 2015}}</ref>.
 
=== Media ===
==== Stampa ====
Il quotidiano cittadino più letto nel territorio della provincia di Brescia è il [[Giornale di Brescia]], grazie ad una diffusione di 33.652 copie<ref>{{Cita web|url=http://www.opq.it/testata.php?ID=3|titolo=Dati da diffusione pubblicità}}</ref>.<br />Nato il 27 aprile [[1945]], dopo la [[seconda guerra mondiale]], è oggi edito dall'[[Editoriale Bresciana|Editoriale Bresciana S.p.A.]], costituita due anni dopo la fondazione del giornale, nel [[1947]].
 
È stato primo organo di stampa del [[Comitato di Liberazione Nazionale]], e secondo la descrizione fornita dalla direzione, l'obiettivo del quotidiano è quello di perseguire intenti di difesa dei valori della [[libertà]] e [[democrazia]], favorire il progresso civile, culturale ed economico, ispirandosi a valori di tipo cristiano-cattolico<ref>{{Cita web|url= http://www.editorialebresciana.it/Il_Gruppo/|titolo= Editoriale Bresciana S.p.A.}}</ref>.
Il Giornale si è sempre mosso nell'area del [[liberalismo cattolico]], con un orientamento politico moderato.
[[File:Sede del Giornale di Brescia - Brescia (Foto Luca Giarelli).jpg|thumb|Sede del Giornale di Brescia]]
[[Bresciaoggi]], è il secondo quotidiano edito in città, e fa parte del [[Gruppo Athesis]] (che tra gli altri controlla i quotidiani [[L'Arena]] e [[Il Giornale di Vicenza]]), tramite la sub-[[holding]] [[Edizioni Brescia S.p.A.]]<ref>{{Cita web|url=http://www.athesiseditrice.it/athesis/p1.htm|titolo=Le testate giornalistiche del gruppo Athesis}}</ref>.
Il quotidiano si propone come organo di informazione e di opinione indipendente e libero, con l'obiettivo primario di riportare i principali avvenimenti di Brescia e Provincia. Il giornale si è distinto sin dalla sua nascita per le ampie e originali inchieste sui temi di maggiore attualità, consolidando lo stretto legame tre la realtà economica, culturale, sociale e storica di Brescia e della sua provincia<ref>{{Cita web|url=http://www.giornalilocali.it/giornali-locali/bresciaoggi.htm|titolo=Bresciaoggi su Giornalilocali.it}}</ref>.
 
[[Il Brescia]] è stato (dal 2006 al 2010) il terzo quotidiano, per ordine di importanza, della provincia di Brescia. È stato fondato dal [[E polis|Gruppo E-Polis]] di Cagliari. Particolarità de [[Il Brescia]], come del resto dei quotidiani targati [[E Polis]] era la formula free pay: gran parte dei giornali stampati venivano diffusi gratis attraverso le reti distributive commerciali (esercizi commerciali e ipermercati) mentre una minima parte era in vendita in edicola. In seguito a una crisi economica le pubblicazioni di tutte le testate locali del gruppo sono state sospese nel luglio 2010. La società ha dichiarato fallimento nel gennaio 2011.
 
Dall'ottobre 2011 il [[Corriere della Sera]] ha inaugurato il [[Corriere della Sera#Edizioni regionali cartacee|Corriere della Sera Brescia]] con uscite dal martedì alla domenica in tutta la provincia<ref>{{Cita web|titolo=Una nuova voce: a Brescia arriva anche il Corriere|url=http://virgiliobrescia.myblog.it/2011/10/17/una-nuova-voce-a-brescia-arriva-il-corsera/}}</ref>.
 
Altri quotidiani da segnalare - dopo la chiusura delle edizioni bresciane dei giornali a diffusione free pay, ovvero [[Leggo]], [[metro (quotidiano)|Metro]], [[In Città]], [[City (quotidiano)|City]], - sono quelli disponibili in versione on-line, tra cui: BsNews.it (fondato nel 2007), ''Qui Brescia'' (da non confondere col cartaceo) e BresciaToday.
 
A Brescia è edito altresì il settimanale [[La Voce del Popolo (settimanale di Brescia)|La Voce del Popolo]]<ref>{{Cita web|url=http://www.lavocedelpopolo.it/|titolo=Sito internet La Voce del Popolo}}</ref>.
 
Inoltre nella città hanno sede diverse [[Casa editrice|Case editrici]] tra le quali: ''[[Editrice La Scuola]]''<ref>{{Cita web|url=http://www.lascuola.it|titolo=Sito internet Editrice la Scuola}}</ref>, la [[Morcelliana]]<ref>{{Cita web|url=http://www.morcelliana.it|titolo=Sito internet Morcelliana}}</ref>, la [[Queriniana (casa editrice)|Queriniana]]<ref>{{Cita web|url=http://www.queriniana.it|titolo=Sito internet Queriniana}}</ref> e ''Paideia Editrice''<ref>{{Cita web|url=http://www.paideiaeditrice.it|titolo=Sito internet Paideia Editrice}}</ref>.
 
==== Radio ====
* ''Radio Voce''
* ''Radio Bresciasette''
* ''Radio Classica bresciana'' (RCB), che si caratterizza per la programmazione giornaliera di solo [[musica classica]];
* ''[[Radio Vera]]''
* ''[[Radio Onda d'urto]]''.
 
==== Televisione ====
* [[Brescia Punto TV]];
* [[Brescia Telenord]];
* [[Retebrescia]] (RTB International);
* [[Teletutto]].
Teletutto, Brescia Telenord, Radio Bresciasette e Radio Classica Bresciana appartengono allo stesso gruppo: l<nowiki>'</nowiki>''Editoriale Bresciana''.
 
=== Teatro ===
[[File:Teatro Grande (Sala).jpg|thumb|left|Il Teatro Grande]]
[[File:Sociale Brescia.jpg|thumb|Il Teatro Sociale]]
I principali teatri della città sono:
* [[Teatro Stabile di Brescia]]
* [[Teatro Grande (Brescia)|Teatro Grande]]
* [[Chiesa di Santa Chiara (Brescia)|Teatro Chiesa di Santa Chiara]]
* [[Teatro Sociale (Brescia)|Teatro Sociale]]
* [[Pala Banco di Brescia]] Il Teatro della città
 
=== Cucina ===
Brescia e la sua provincia rappresentano una terra ricca di sapori dalla gastronomia particolarissima, giocata fra due poli: la cucina contadina dell'entroterra e delle valli e quella di pesce dei laghi d'lseo e Garda. I celebratissimi [[casoncelli]] bresciani, il [[risotto]] alla pitocca, le belle schidionate di [[coturnix coturnix|quaglie]] e [[columba livia|piccioni]] per polenta, i volatili domestici (pollo, gallina, cappone) con saporiti ripieni e la specialità del piccione farcito alla bresciana, la persicata, sono specialità della gastronomia del Medioevo e del Rinascimento tramandatisi quasi senza aggiornamenti e fatti propri, negli ultimi decenni dalla ristorazione anche agrituristica, a rappresentare gli aspetti più raffinati del gusto tradizionale, in abbinamento con i grandi vini D.O.C.G. della [[Franciacorta]] e D.O.C. di Lugana, del Garda Classico, di San Martino della Battaglia, di Cellatica, di Botticino e di Capriano del Colle. Il piatto principale è lo [[spiedo bresciano]]. L'anima popolare della cucina bresciana offre però le sue prove migliori nei piatti di [[polenta]], tipicamente quella taragna (in Valsabbia detta Tiragna) e di riso e nei semplici cibi in cui si avverte ancora il profumo dell'aia e del camino. Dalla ormai dimenticata polenta e saracca a quella con le cotiche, da quella con il baccalà a quella con il sugo di maiale; e, ancora, polenta con gli uccellini, con i funghi, con le verdure, con il coniglio in sguazzetto. E poi il riso alla campagnola con le verdure, il risotto con gli spinaci selvatici, gli strangolapreti, i bigoli con le sardelle e la pastissada de caval di chiara origine veneta, le frittate rustiche di verdure o salumi. Per non dimenticare gli altri grandi protagonisti della gastronomia bresciana i salumi e i formaggi. Il più noto fra tutti è il [[Bagoss]], dal gusto robusto, ma non piccante con cui si designa il più diffuso prodotto della zona<ref>[http://www.turismoverdelombardia.it/ricette/cucina_bs.php cucina bresciana]</ref>. Una menzione speciale va all'aperitivo bresciano per antonomasia: il [[pirlo]].
 
=== Cinema: la città come scenario ===
[[File:Magnifico cornuto - titoli.png|thumb|[[Il magnifico cornuto]]]]
Brescia ha una storia di cinema amatoriale e indipendente molto ricca, grazie anche alla presenza di molte aziende in grado di finanziare queste produzioni locali. La città è stata utilizzata come set per cortometraggi, mediometraggi e pubblicità. In alcuni casi il paesaggio cittadino è divenuto coprotagonista delle storie narrate, in particolare nei primi anni settanta, quando, per volontà del regista e produttore [[Roberto Infascelli (regista)|Roberto Infascelli]], divenne il set di due notissimi poliziotteschi, filone che si interruppe a causa dei fatti conseguenti la strage di Piazza della Loggia nel 1974<ref>[http://www.zonacinema.org/12/programma.html FESTIVAL INTERCOMUNALE DI CINEMA AMATORIALE - XII EDIZIONE]</ref>. Più frequente è il ricorso alle ___location offerte dalla vasta provincia brescia, in particolare l'arco alpino e il Lago di Garda.
La prima volta di Brescia al cinema è nel filmato [[Brescia alle due del pom. sul Corso del Teatro]] del cineoperatore ambulante [[Antonio Vassallo]] e proiettato in città il 31 agosto [[1899]] al Teatro Guillaume (oggi Teatro Sociale) in cui si vedono bresciani a passeggio sul corso di fronte al Teatro Grande<ref>{{cita libro| Alberto Pesce | Cinelandiabiesse. Fatti personaggi film| 2007 | Fondazione Civiltà Bresciana| Brescia|p= 11}}</ref>.
 
Usando come ___location prevalente la città di Brescia sono stati girati<ref>[http://agenda.giornaledibrescia.it/agenda/5780.html?&record=154433&giorno=20150225 Tutti gli eventi e gli appuntamenti di Brescia e provincia - Giornale di Brescia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>:
* [[Il magnifico cornuto]]: film commedia in bianco e nero del 1964; diretto da [[Antonio Pietrangeli]] con [[Ugo Tognazzi]], [[Claudia Cardinale]] e [[Gian Maria Volonté]].
* [[La polizia sta a guardare]]: [[film poliziottesco]] del 1972; diretto da [[Roberto Infascelli (regista)|Roberto Infascelli]] con [[Enrico Maria Salerno]], [[Lee J. Cobb]], musiche di [[Stelvio Cipriani]].
* [[La polizia chiede aiuto]]: film poliziottesco del 1974; diretto da [[Massimo Dallamano]], prodotto da Roberto Infascelli con [[Giovanna Ralli]], [[Claudio Cassinelli]], [[Mario Adorf]], [[Franco Fabrizi]], musiche di [[Stelvio Cipriani]].
* [[Uova di garofano]]: film drammatico del 1991; diretto da [[Silvano Agosti]] con [[Lou Castel]].
* [[Brescia uccide]]: film indipendente del 2004, ispirato ai poliziotteschi degli anni settanta e ottanta, diretto da [[Matteo Saradini]].
* [[Quando sei nato non puoi più nasconderti]]: film drammatico del 2005; diretto da [[Marco Tullio Giordana]] con [[Alessio Boni]] e [[Matteo Gadola]] nei panni del piccolo Sandro.
* Il [[Gallo di Ramperto]]: mediometraggio del 2010; diretto da [[Silvia Cascio]] e [[Vittorio Bedogna]], musiche di [[Carlo Poddighe]].
* [[La città del futuro]]: cortometraggio del 2013; diretto da [[Silvia Cascio]], musiche di [[Carlo Poddighe]].
 
Alcuni scorci della città di Brescia compaiono anche nei film:
* [[Un certo giorno]] (1967) di [[Ermanno Olmi]] in cui il piazzale antistante la stazione ferroviaria di Brescia è luogo di incontro di amanti.
* [[Allonsanfàn]] (1973) dei fratelli [[Paolo e Vittorio Taviani|Taviani]] con [[Marcello Mastroianni]] si vedono la scalinata del Broletto e il Ridotto del Teatro Grande in festa.
* [[Quella Trabant venuta dall'Est]] (1991) di [[Peter Timm]], una famigliola della Germania ex-comunista arriva in Italia sulle orme di Goethe a bordo di una Trabant. I turisti dopo il lago di Garda si dirigono a Roma, transitano davanti al Capitolium, nei vicoli attigui a Santa Giulia e di fronte al monumento di Tartaglia, ma sono nella finzione del film sono a Roma, non a Brescia.
* [[Sentirsidire]] (2011) del bresciano [[Giuseppe Lazzari]], con un incipit panoramico che ci porta a guardare dall'alto Brescia Due, altre scene sono nel Parco Ducos e in piazzetta Vescovado.
* [[Rosso Mille Miglia]] (2015) del regista bresciano [[Claudio Uberti]]<ref>{{cita web|url=http://www.lucerefilm.com/extra_file/CV_UBERTI_CLAUDIO.pdf|titolo=curriculum vitae|accesso=11 luglio 2016|formato=pdf}}</ref>.
 
== Persone legate a Brescia ==
[[File:Monumento ad Arnaldo da Brescia.JPG|thumb|Scultura ad [[Arnaldo da Brescia]]]]
[[File:Niccolò Tartaglia.jpg|thumb|left|[[Niccolò Tartaglia]], rinomato matematico medioevale]]
Tra i più antichi e importanti personaggi legati alla città vi è [[Marco Nonio Macrino]], generale romano, console di [[Marco Aurelio]] e [[proconsole]] delle [[province romane]] di [[Asia (provincia romana)|Asia]], [[Pannonia inferiore]] e [[Pannonia superiore]]. [[Rotari]], nato a Brescia, fu [[re dei Longobardi]] dal [[636]] al [[652]], così come i suoi successori [[Rodoaldo]] e [[Desiderio (re)|Desiderio]], anch'essi bresciani di nascita.
 
In [[epoca medioevale]] sono da menzionare [[Arnaldo da Brescia]], riformatore religioso, condannato e giustiziato per [[eresia]], al quale sono stati intitolati una [[piazza]] [[città|cittadina]] nella quale è presente una sua [[scultura|rappresentazione scultorea]] e il [[Liceo Ginnasio Statale Arnaldo|liceo classico]] statale, e il giurista [[Albertano da Brescia]].
 
Nel campo [[matematica|matematico]] sono presenti quattro cittadini bresciani di rilievo, [[Niccolò Tartaglia]], [[Benedetto Castelli]] (ai quali sono stati intitolati due [[scuola|istituti]] cittadini), il Monaco Olivetano [[Ramiro Rampinelli]] e [[Domenico Cocoli]]; nel campo [[pittura|pittorico]] vi sono stati due esponenti di spicco del [[Rinascimento]] come Alessandro Bonvicino, detto [[il Moretto]], e Girolamo di Romano, detto [[il Romanino]]. Da menzionare l'[[organaro]] [[Tommaso Vitani da Brescia|Tommaso Vitani]].
Veronica Gàmbara (Pralboino, 30 novembre 1485 – Correggio, 13 giugno 1550) è stata una poetessa colta e raffinata. A cavallo tra il [[XVIII secolo|Settecento]] e [[XIX secolo|Ottocento]] vi sono [[Lodovico Pavoni]], fondatore della confraternita dei ''Pavoniani'', e proclamato [[beato]] nel 2002 da [[Giovanni Paolo II]], [[Giuseppe Zanardelli]], che fu [[Presidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|presidente del consiglio]] italiano e [[Tito Speri]], patriota italiano.
Della seconda metà dell'[[XIX secolo|Ottocento]] ricordiamo [[Giovanni Battista Piamarta]], fondatore della [[Congregazione della Sacra Famiglia di Nazareth]] comunemente conosciuti come ''Piamartini'', proclamato santo nel 2012 da [[Papa Benedetto XVI]] e l'imprenditore [[Achille Bertelli]].
 
Di epoca contemporanea vi sono il beato [[Papa Paolo VI]], [[Guido Carli]]<ref>[http://www.innovazionepa.gov.it/lazione-del-ministro/il-centocinquantenario-dellunita-ditalia/biografie/12092011---guido-carli.aspx Ministro per la pubblica amministrazione e la semplificazione - Home<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.bancaditalia.it/bancaditalia/storia/governatori/Carli Banca d'Italia - Guido Carli (1914-1993)<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.confindustria.it/conf2004/DBNStoria.nsf/%28all%29/DCD538B209A78518C1256FE9005A673E?Opendocument&MenuID=72A2552AFAE714F3C1256FEA002E25D9 Confindustria - 1976 > 1980<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> che tra gli altri rivestì il ruolo di governatore della [[Banca d'Italia]], presidente di [[Confederazione Generale dell'Industria Italiana|Confindustria]], [[Senato della Repubblica|senatore]], [[Ministero del Tesoro|Ministro del Tesoro]] e presidente dell'università [[LUISS]] di Roma, che dopo la sua morte prenderà il nome di [[LUISS Guido Carli]], il banchiere [[Giovanni Bazoli]] e il filosofo [[Emanuele Severino]], uno dei maggiori filosofi a livello internazionale. A Brescia sono inoltre nati il pianista [[Arturo Benedetti Michelangeli]], il produttore cinematografico [[Mario Cecchi Gori]], fondatore (assieme al figlio [[Vittorio Cecchi Gori|Vittorio]]) della [[Cecchi Gori Group]] ed ex presidente della [[ACF Fiorentina|Fiorentina]], l'attore [[Renato Chiantoni]], il direttore d'orchestra [[Riccardo Frizza]], i cantanti [[L'Aura]], [[Fausto Leali]] e [[Luisa Corna]], il complesso musicale dei [[Timoria]], il pasticcere [[Iginio Massari]] ed il manager [[Vittorio Colao]] (amministratore delegato di [[Vodafone]] <nowiki/>dal 2008). Per il suo legame con la città di Brescia menzioniamo, inoltre, [[Fabio Volo]]<ref>{{Cita news|autore=Antonio Gnoli|url=http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2011/12/12/news/intervista_volo-26456462|titolo="Facevo il panettiere ora racconto storie Riscatto un mondo considerato di serie B"|pubblicazione=Repubblica.it|data=12 dicembre 2011|accesso=19 luglio 2016}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Michele Brambilla|url=http://www.lastampa.it/2013/11/11/cultura/tuttolibri/fabio-il-volo-del-successo-VtgYtNpLh6Hhhyf0NSAgPJ/pagina.html|titolo=Fabio, il Volo del successo|pubblicazione=LaStampa.it|data=11 novembre 2013|accesso=19 luglio 2016}}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.giornaledibrescia.it/brescia-e-hinterland/fabio-volo-brescia-nel-cuore-mi-ha-salvato-1.1919230|titolo=Fabio Volo: «Brescia nel cuore, mi ha salvato»|pubblicazione=GiornalediBrescia.it|data=9 ottobre 2014|accesso=19 luglio 2016}}</ref> noto principalmente come attore, scrittore e conduttore televisivo e radiofonico. Bresciano d'adozione è stato il grande botanico ed ecologo [[Valerio Giacomini]] (era nato in [[Friuli]] ma fu portato a Brescia ancora bambino). Nate a Brescia le giornaliste [[Cristina Balotelli]], inviata di guerra de [[Il Sole 24 ORE]], [[Monica Gasparini]] e [[Silvia Carrera]]<ref>{{cita web|url=http://www.tgcom24.mediaset.it/rubriche/articoli/1058007/silvia-carrera.shtml|titolo=Silvia Carrera (Breve Biografia)|data=28 agosto 2012|accesso=17 luglio 2016}}</ref> di [[Mediaset]], nonché le scrittrici [[Camilla Baresani]] e Paola Baratto. Brescia è la città nella quale è deceduta la celebre [[Arte circense|artista circense]] [[Moira Orfei]] e dove sono nati i fratelli e DJ Vinai.
 
Tra le altre personalità legate alla città vi sono:
* [[Giulio Sirenio]] (1553 – 1593), filosofo
* [[Federico Odorici]] (1807 – 1884), storico e bibliotecario
* [[Bruno Beccaria]] - (1915 – 2000), ingegnere ed imprenditore
* [[Tita Secchi]] (1915 – 1944), alpinista e partigiano italiano
* [[Vittoria Ceretti]] (1998), supermodella
 
== Geografia antropica ==
=== Urbanistica ===
[[File:Corso zanardelli (Brescia).JPG|thumb|upright=1.4|Il centrale Corso Zanardelli]]
[[File:Brescia at night.jpg|thumb|Vista del centro storico al tramonto]]
Recentemente è stato completato il quartiere di ''Sanpolino'', costituito da edifici costruiti in edilizia residenziale convenzionata ed il [[Borgo Wührer]] – particolare idea di quartiere interamente vietato alle auto, dato che dispone di un parcheggio sotterraneo di due piani&nbsp;– destinato ad abitazioni, ad uffici e ad attività commerciali e che è stato ricavato sul terreno dell'antica fabbrica di birra [[Wührer]].
 
Sono in atto in città altre grandi trasformazioni urbanistiche da nord a sud. Tra esse, c'è il ''Comparto Milano'', riqualificazione della zona industriale costruita un tempo a ridosso del centro storico, che presenterà l'apertura di nuovi musei ed alberghi. All'interno del comparto è stato realizzato il centro commerciale ''Freccia Rossa'', inaugurato il 22 aprile 2008 e ora in ampliamento, considerato il primo vero [[centro commerciale#Centro commerciale alla francese|centro commerciale]] sul suolo cittadino.
 
La nascita di ''Borgo San Nazzaro'', progetto di riqualificazione dell'antico comparto cittadino dei ''Magazzini Generali'' posto nei pressi del quartiere ''Don Bosco'', firmato da [[Daniel Libeskind]], che prevede la nascita di un polo abitativo avanguardistico, che comprende un grattacielo.<ref>[http://www.edilibrescia.it/articoli/441-444%20Pagine%20da%20notiziario%207-2006-2.pdf Così Brescia cambia volto: ai Magazzini Generali nasce un nuovo quartiere].</ref>. Libeskind è tra i progettisti della "''Eb tower''", la futura sede del gruppo Editoriale Bresciana che sorgerà in via Solferino al posto dell'attuale sede del [[Giornale di Brescia]].
 
Nei progetti di riqualificazione delle zone industriali è presente anche la ''Torre Fuksas'', una torre di quattordici piani a tre blocchi che prende il nome dal suo progettista, [[Massimiliano Fuksas]], e che fa parte del complesso denominato ''28 Duca d'Aosta''.
 
A questi progetti in via di sviluppo, o di ultimazione, si aggiungono anche le migliorie al Comparto Fiera, denominato Brixia Expo, e la realizzazione delle Tre Torri, visibili dalla [[tangenziale Sud di Brescia|tangenziale]], e situate in via Labirinto.
 
{{Citazione necessaria|Sono in atto inoltre progetti per la riqualificazione delle cinque caserme presenti in città}}, il "Progetto Carmine", che prevede l'ammodernamento dello storico quartiere popolare del [[centro storico di Brescia|centro storico]], e il "Progetto Da Marte a Martina", tavoli di progettazione partecipata per la riqualificazione delle aree militari dismesse come Campo Marte e la Polveriera di [[Mompiano]]<ref>{{cita web | url=http://www.comune.brescia.it/NR/exeres/D27B5790-C9E8-4DEE-935C-5874E8775B2D.htm?NRMODE=Published&NRORIGINALURL=%2FEventi%2FServizi%2Bal%2BCittadino%2Fpartecipare%2Balla%2Bvita%2Bpubblica%2Fistituti%2Bdi%2Bpartecipazione%2Fdamarteamartina.htm&NRNODEGUID=%7B979DFB31-59DE-467E-9FC6-C0BBB94928A4%7D&NRCACHEHINT=Guest| titolo=Sito del comune di Brescia |accesso=31 maggio 2013 }}</ref>.
 
==== Grattacieli di Brescia ====
[[File:Brescia - panoramio.jpg|thumb|right|Il [[Crystal Palace (Brescia)|Crystal Palace]] visto dal cavalcavia Kennedy]]
 
Brescia presenta nella propria area comunale edifici di elevata altezza, tra cui ricordiamo:
 
# [[Crystal Palace (Brescia)|Crystal Palace]], costruito nel 1990, alto 110&nbsp;m
# [[CAP Tower]], costruito nel 1993, alto 82&nbsp;m
# Skyline 18, costruito nel 2013, alto 80&nbsp;m
# Tre Torri, costruite nel 2008, alte 75&nbsp;m
# Torre Fuksas, costruita nel 2010, alta 65&nbsp;m
# [[Torrione INA]], costruito nel 1932, alto 57&nbsp;m. Progettato da [[Marcello Piacentini]], è il primo grattacielo costruito in Italia<ref name= gra>{{cita libro|autoreF. Robecchi e G. P. Treccani|titolo=Piazza della Vittoria|editore=Grafo|città=Brescia|anno=1993}}</ref>.
 
== Economia ==
L'economia provinciale e cittadina si divide tra [[industria]], [[commercio]], artigianato, [[Settore terziario|servizi]], [[agricoltura]] e [[turismo]].
 
Come gran parte dell'economia del [[Italia settentrionale|nord Italia]], il complesso bresciano è costituito soprattutto da piccole-medie imprese, con la presenza di grandi industrie, che vanno dal [[Industria alimentare|settore alimentare]] a quello [[Industria metalmeccanica|metalmeccanico]].
 
=== Agricoltura ===
[[File:Brescia, Province of Brescia, Italy - panoramio (56).jpg|thumb|left|Il vigneto Pusterla visto dal castello]]
[[File:Bottiglia e calice di franciacorta.JPG|thumb|upright|Bottiglia e calice di Franciacorta, tipico vino bresciano]]
La [[viticoltura]] è considerata il comparto agricolo più importante del sistema agroalimentare bresciano.
Il territorio comunale di Brescia rientra nella zona di produzione di diversi [[vino|vini]]: una tipologia a [[denominazione di origine controllata e garantita]], ovvero il [[Franciacorta (vino)|Franciacorta]]<ref>{{cita web|url=http://www.agraria.org/vini/disciplinarefranciacorta.htm|titolo=Franciacorta DOCG, disciplinare di produzione - www.agraria.org|accesso=18 febbraio 2014}}</ref>, tre vini [[Denominazione di origine controllata|DOC]] ([[Botticino (vino)|Botticino]]<ref>{{cita web|url=http://www.agraria.org/vini/botticino-doc.htm|titolo=Botticino DOC - www.agraria.org|accesso=18 febbraio 2014}}</ref>, [[Cellatica (vino)|Cellatica]]<ref>{{cita web|url=http://www.agraria.org/vini/cellatica-doc.htm|titolo=Cellatica DOC - www.agraria.org|accesso=18 febbraio 2014}}</ref> e [[Curtefranca]]<ref>{{cita web|url=http://www.agraria.org/vini/curtefranca-doc.htm|titolo=Curtefranca DOC - www.agraria.org|accesso=18 febbraio 2014}}</ref>) e un vino [[Indicazione geografica tipica|IGT]] (Ronchi di Brescia<ref>{{cita web|url=http://www.agraria.org/vini/ronchi-di-brescia-igt.htm|titolo=Ronchi di Brescia IGT - www.agraria.org|accesso=18 febbraio 2014}}</ref>).
Inoltre, nel centro storico della città, lungo il versante settentrionale del [[Colle Cidneo]], si estende il vigneto urbano più grande d'Europa, chiamato ''Vigneto Pusterla''<ref>{{Cita news|autore=Michela Bono|url=http://www.bresciaoggi.it/stories/Cronaca/406729_il_vigneto_pusterla_rinasce_e_torna_alla_famiglia_capretti/|titolo=Il vigneto Pusterla rinasce e torna alla famiglia Capretti|pubblicazione=[[Bresciaoggi]]|accesso=25 maggio 2013}}</ref>, caratterizzato dalla coltivazione dell'Invernenga, [[vitigno]] autoctono a bacca bianca presente a Brescia fin dall'epoca romana<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.slowfood.it/sloweb/3E6E345B18d4b1BDE9kwX34A439A/un-bianco-ultracentenario-nel-cuore-di-brescia|titolo=Un bianco ultracentenario nel cuore di Brescia|pubblicazione=slowfood.it|accesso=25 maggio 2013}}</ref>.
 
Nel resto della provincia sono prodotti altri sei vini DOC e quattro tipologie IGT<ref>CCIAA di Brescia - {{cita web|url=http://www.bs.camcom.it/index.phtml?Id_VMenu=302|titolo=Distretto Vini a denominazione d'origine della provincia di Brescia|accesso=1º agosto 2014}}</ref>.
 
Un altro settore molto importante in provincia è quello dell'[[olivicoltura]], in cui la zona del [[Lago di Garda|Garda]] gioca un ruolo importante, coinvolgendo un gran numero di imprese tra raccolta, lavorazione, conservazione e commercializzazione dei prodotti. Al momento sono state registrate, in sede europea, due [[Denominazione di origine protetta|DOP]] degli oli extravergini d'oliva, e sono: l'olio ''Garda'' e ''Laghi lombardi''.
Dato l'elevato grado di redditività del settore, sono previsti rigidi regolamenti per la pratica di questa attività<ref>CCIAA di Brescia {{cita web|url=http://www.bs.camcom.it/index.phtml?Id_VMenu=308|titolo=Divieto di abbattimento di alberi di olivo|accesso=5 agosto 2009}}</ref>.
 
Proprio a Brescia sorge uno dei più stimati istituti del nord Italia: l'[[Istituto tecnico agrario statale Pastori]] che indirizza numerosi studenti all'attività agricola con il diploma di [[Perito agrario]].
 
=== Industria ===
[[File:Beretta M35 Rajamuseo.JPG|thumb|La pistola Beretta 1935 dell'[[Fabbrica d'Armi Pietro Beretta|omonima]] e storica fabbrica di armi bresciana]]
[[File:Franz Xavier Wührer.jpg|thumb|[[Franz Xaver Wührer]] fondatore della omonima birra di Brescia]]
La Confindustria locale, l'''Associazione Industriale Bresciana'' (AIB), è stata la prima associazione industriale fondata in Italia il 14 aprile 1897<ref>[http://www.aib.bs.it/Associazione/aib.asp?sezione=associazione Associazione Industriale Bresciana]</ref>.
Le imprese attive in provincia di Brescia, molte delle quali operano nell'area urbana, sono 90.000<ref>Dati 2006 di [http://www.bs.camcom.it/show.jsp?home=show Camera di Commercio di Brescia]</ref>.
Le principali attività industriali sono quelle [[Industria metalmeccanica|meccaniche]], specializzate nella produzione e distribuzione di [[Macchina utensile|macchine utensili]], centralizzate intorno alla [[Val Trompia]].
 
Importante è anche la produzione di [[mezzo di trasporto|mezzi di trasporto]], una su tutte l'[[Officine Meccaniche (azienda)|OM]], che ha sede sul territorio cittadino e produce i camion [[Iveco]]; vi si aggiunge, inoltre, la produzione di [[armi]], tra cui ricordiamo la [[Fabbrica d'Armi Pietro Beretta|Beretta]] e la [[Tanfoglio]] di [[Gardone Val Trompia]] e la [[Perazzi]] di [[Botticino]].
 
Molto importante l'industria [[Metallurgia|metallurgica]], che dagli [[anni 1970]] ha visto salire alla ribalta il cosiddetto ''[[Distretto industriale|Distretto]] del [[Armatura (edilizia)|tondino]]'', che comprendeva i territori della bassa [[Val Trompia]], e più precisamente quelli di [[Lumezzane]] e [[Sarezzo]], e che oggi è ancora attivo con numerose aziende sparse per tutta la provincia. Famosa la Redaelli, società leader nelle funi e cavi di acciaio (funivie, sollevamento, offshore, etc.) di Gardone Val Trompia BS. Importante il distretto di Odolo in Valle Sabbia, che fino agli anni novanta produceva il 30% del tondino nazionale.
 
Nella periferia cittadina, rispettivamente lungo la [[Tangenziale Sud di Brescia|Tangenziale Sud]] e la [[Tangenziale Ovest di Brescia|Tangenziale Ovest]], sono presenti due acciaierie l'''Alfa Acciai'' e la ''Ori Martin''. In città hanno inoltre sede diversi gruppi industriali, tra cui possiamo ricordare il ''Gruppo Lucchini'', la ''Feralpi'' e la ''Camozzi Group''. La produzione di [[posata|posate]] e di [[rubinetto|rubinetti]], concentrata nella zona lumezzanese, insieme al comparto [[Industria tessile|tessile]], [[Calzaturificio|calzaturiero]] e d'[[abbigliamento]], concentrati nella zona di [[Rezzato]], costituiscono settori cruciali per l'industria bresciana, così come la produzione di materiali per l'[[edilizia]], e [[laterizi]], che vanno ad alimentare il settore delle costruzioni&nbsp;– in forte espansione, date le riqualificazioni urbanistiche in atto.
 
Degna di nota è la fabbrica di birra più antica d'Italia, la [[Wührer]].
 
Come nel resto d'Italia, molte aziende bresciane sono di dimensioni medio-piccole e a conduzione familiare; negli ultimi anni sono arrivate anche imprese di grande rilevanza e filiali importanti (soprattutto straniere), sia nel territorio della città sia nei maggiori centri industriali della provincia.
 
La provincia di Brescia ha un [[Prodotto Interno Lordo|PIL]] di circa 37 miliardi di euro<ref>dati unioncamere 2006</ref>.
 
=== Servizi ===
Negli ultimi quaranta anni è aumentata l'importanza dei settori bancario, commerciale e della comunicazione. Tra le aziende cittadine più quotate vi è il gruppo [[A2A]] (frutto della fusione tra [[ASM Brescia]], [[Aem|AEM Milano]] ed AMSA) e la [[Centrale del latte di Brescia]], [[controllata]] dall'amministrazione cittadina.
 
Vi sono anche le filiali di banche ed attività finanziarie. Negli ultimi anni, a seguito del processo di aggregazione bancaria, la città ha perso la sede delle sue due principali banche: [[Bipop-Carire]], oggi parte del gruppo [[Unicredit]], e [[Banca Lombarda]], quest'ultima fusasi con la bergamasca [[Banche Popolari Unite]] per formare il gruppo [[UBI Banca]], quarto gruppo bancario d'Italia, con numerose sedi di divisione nella città (fonte dati Il Sole 24 ore, Banca d'Italia). Tra i finanzieri più importanti vanno ricordati [[Giovanni Bazoli]] (presidente di [[Intesa SanPaolo]]), ed [[Emilio Gnutti]] e [[Romain Zaleski]].
 
Settore sempre in via di sviluppo è quello della [[ristorazione]], che a Brescia presenta 917 [[bar (pubblico esercizio)|bar]] e 719 [[ristorante|ristoranti]]<ref>Fonte dati Comune di Brescia, settore attività economiche</ref>, che garantiscono un servizio turistico di tipo [[Enologia|eno]]-[[Gastronomia|gastronomico]] di tutto rispetto.
 
==== Termovalorizzatore ====
{{vedi anche|Inceneritore|Teleriscaldamento}}
A sud della città è in funzione il più grande inceneritore d'Europa, realizzato e gestito dal Gruppo A2A che ha coniato per questa macchina il nome [[termovalorizzatore]]<ref>[http://www.iorisparmio.eu/articoli/346/il-termovalorizzatore-di-brescia-e-%E2%80%9Cil-migliore-del-mondo%E2%80%9D/ Iorisparmio.eu: ''Il termovalorizzatore di Brescia è "il migliore del mondo"'']</ref><ref>Vedere anche la voce [[Inceneritore#Italia|Inceneritore]]</ref> È composto da tre unità di combustione, due alimentate con rifiuti e una con le cosiddette «[[biomasse]]», un termine il cui uso è però contestato dagli ambientalisti<ref>Le «[[biomasse]]», strettamente intese, avrebbero un potere calorifico molto inferiore a quello di cui necessita l'impianto bresciano per non andare in perdita. Per questo l'inceneritore fa uso di rifiuti speciali quali pulper di cartiera, continuando a chiamarli comunque «biomasse». Cfr. Marino Ruzzenenti, L'Italia sotto i rifiuti, Jaka Book, Milano 2004, pp. 120-124.</ref>. Grazie alla rete del [[teleriscaldamento]] è possibile produrre non solo energia elettrica ma anche recuperare energia termica in quantità rilevanti, convogliando il calore prodotto nella rete del teleriscaldamento, fino alle abitazioni dei singoli utenti.
 
La città, infatti, è stata la prima in Italia a dotarsi, nel 1972<ref>Il teleriscaldamento è entrato in funzione nell'ottobre 1972 e serviva l'area sud di Brescia (quartiere Lamarmora), attualmente (2008) tutta l'area cittadina e alcuni comuni limitrofi sono allacciati al servizio di teleriscaldamento. Fonte: [http://www.a2a.eu/gruppo/cms/a2a/clienti/teleriscaldamento.html/brescia.html Sito A2A]</ref>, della rete di [[teleriscaldamento]].
 
=== Turismo ===
[[File:Castello di Brescia - panoramio.jpg|thumb|Vista notturna del Castello di Brescia, uno dei maggiori punti di interesse della città]]
[[File:2017-03 Brescia Mattes Pana (69).JPG|thumb|left|Veduta del centro storico]]
Il settore turistico sta diventando sempre più importante per l'economia cittadina. Brescia negli ultimi anni ha infatti accresciuto la propria attrattività turistica, grazie alla sua recente iscrizione nella lista dei Patrimoni dell'umanità e alla vicinanza con i laghi di [[Lago di Garda|Garda]] e d'[[Lago d'Iseo|Iseo]], che distano non più di 30 km. In 10 anni il numero di visitatori è aumentato del 172%, passando da 146.171 nel [[2005]]<ref>{{cita web|url=http://www.asr-lombardia.it/ASR/turismo/movimenti-turistici/lombardia-e-province/tavole/12193/2005/|titolo=Arrivi e presenze di clienti negli esercizi ricettivi, per tipo di località e tipo di esercizio. Parte III. Totale esercizi località turistica. Anno 2005|accesso=21 giugno 2017}}</ref> a 251.232 nel [[2015]]<ref>{{cita web|url=http://www.asr-lombardia.it/ASR/turismo/movimenti-turistici/lombardia-e-province/tavole/12193/2015/|titolo=Arrivi e presenze di clienti negli esercizi ricettivi, per tipo di località e tipo di esercizio. Parte III. Totale esercizi località turistica. Anno 2015|accesso=21 giugno 2017}}</ref>.
 
Tra le principali attrazioni di Brescia possiamo ricordare: il [[museo di Santa Giulia]] e le mostre ed iniziative da esso proposte, la zona archeologica del foro romano con il [[Capitolium (Brescia)|Capitolium]] e il [[Castello di Brescia]]. Altri punti di interesse artistico-culturale della città sono le quattro piazze principali di Brescia ([[Piazza del Duomo (Brescia)|Piazza Paolo IV]] di epoca medievale, con il [[Duomo vecchio (Brescia)|Duomo vecchio]] e il [[Duomo nuovo (Brescia)|Duomo nuovo]], la rinascimentale [[Piazza della Loggia]], la [[Piazza del Mercato (Brescia)|Piazza del Mercato]] e la razionalista [[Piazza della Vittoria (Brescia)|Piazza della Vittoria]], inaugurata da [[Benito Mussolini]] e sormontata dal [[Torrione INA]], considerato il primo grattacielo d'Europa costruito in cemento armato) collegate tra loro da portici, gallerie coperte e passaggi pedonali. Durante l'anno si svolgono diverse manifestazioni organizzate dalle varie associazioni presenti sul territorio (come, ad esempio, la [[Mille Miglia]]), che richiamano visitatori da fuori città.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
[[File:Tangenziale sud di Brescia.jpg|thumb|La Tangenziale Sud di Brescia]]
[[File:SS 237 a Ponte Re.JPG|thumb|La [[Strada statale 237 del Caffaro|237 del Caffaro]], collega Brescia a [[Trento]]]]
 
==== Strade ====
La città è attraversata dall'[[Autostrada A4 (Italia)|Autostrada A4]], che la collega a [[Torino]], [[Milano]], [[Bergamo]], [[Verona]], [[Venezia]] e [[Trieste]], ed è punto terminale dell'[[Autostrada A21 (Italia)|Autostrada A21]], che la collega a [[Cremona]], [[Piacenza]] e nuovamente [[Torino]] con un percorso più meridionale rispetto all'A4.
 
* Autostrada A4 [[Torino]] – [[Trieste]] – Strada europea: E55 – E64 – E70. (Caselli di ''Brescia Ovest'', ''Brescia Centro'' e ''Brescia Est'')
* Autostrada A21 [[Torino]] – Brescia&nbsp;– Strada europea: E70. (Caselli di ''Brescia Centro'' e ''Brescia Sud'' nonché il relativo raccordo [[autostrada A21 racc|corda molle]])
* Autostrada A35 [[BreBeMi]], aperta nel luglio 2014, che collega direttamente Brescia a [[Milano]] attraverso la A58 - [[Autostrada A58|TEEM]]. La A35 (che prende avvio sulla SP19 nei pressi di Travagliato) è collegata alla tangenziale sud di Brescia tramite raccordo gestito da Brebemi spa
 
==== Tangenziali ====
La città di Brescia è dotata di un sistema di [[tangenziale|tangenziali]]:
* la [[Strada statale 11 Padana Superiore#Tangenziale Sud di Brescia|Tangenziale Sud]] è la variante della ex Strada statale 11 ''Padana superiore'', ora [[strada provinciale|gestita dalla provincia]], che aggira il centro abitato a meridione;
* la [[Tangenziale Ovest di Brescia|Tangenziale Ovest]] è una strada comunale, classificata come [[strada urbana|urbana]], che aggira l'abitato a occidente.
 
Quest'ultima, unita ad un tratto di via Oberdan e alla Tangenziale Montelungo, permette al traffico proveniente dalla [[Val Trompia]] (ex [[Strada statale 345 delle Tre Valli]] e via Triumplina) e diretto alle autostrade A4 e A21 di evitare il passaggio all'interno dei quartieri settentrionali e occidentali della città. Dal luglio 2014 all'estremo ovest della tangenziale sud ovvero quando cambia da SPBS 11 a SPBS 510 (Brescia-Iseo) è stato aperto il raccordo verso l'autostrada A35.
 
L'[[Provincia di Brescia|amministrazione provinciale di Brescia]] sta studiando la possibilità di costruire una strada a scorrimento veloce, denominata informalmente ''tangenziale Est'', che colleghi il villaggio Prealpino, posto a nord della città, con la frazione di [[Buffalora]], tramite una [[galleria (ingegneria)|galleria]] che attraversi il [[Monte Maddalena]]<ref>{{cita news |url=http://ilgiorno.ilsole24ore.com/brescia/2009/07/25/210013-tangenziale_fara_senza_abbattere_case.shtml| autore=Fabrizio Vertua| titolo=La tangenziale Est si farà ma senza abbattere le case |pubblicazione=Il giorno|accesso=4 agosto 2009}}</ref>.
 
==== Strade statali e regionali ====
La città è attraversata da numerose strade statali, che in base alla [[Decreto Legislativo n. 112 del 1998|riforma del Codice della Strada del 1998]] sono state riclassificate come [[strada regionale|regionali]] e affidate dalla [[Lombardia|Regione Lombardia]] all'[[Provincia di Brescia|amministrazione provinciale]].
 
La [[Strada statale 11 Padana Superiore]] che collega [[Torino]] e [[Venezia]] è conosciuta, nel tratto cittadino, come [[Strada statale 11 Padana Superiore#Tangenziale Sud di Brescia|Tangenziale Sud di Brescia]].
 
Era punto di partenza della [[Strada statale 510 Sebina Orientale]], che collega Brescia alla [[Val Camonica]], più precisamente a [[Darfo Boario Terme]], della [[Strada statale 235 di Orzinuovi|235 di Orzinuovi]], che collega Brescia e [[Pavia]], della [[Strada statale 236 Goitese|236 Goitese]], asse Brescia-[[Mantova]], della [[Strada statale 237 del Caffaro|237 del Caffaro]], arteria di congiunzione tra il capoluogo lombardo e la [[provincia di Trento]], della [[Strada statale 45 bis Gardesana Occidentale]] che collega Brescia con il [[Lago di Garda]] e con la [[Provincia di Trento]] e della [[Strada statale 345 delle Tre Valli|345 delle Tre Valli]], terminante a [[Breno]].
 
* [[Strada statale 11 Padana Superiore]]
* [[Strada statale 510 Sebina Orientale]]
* [[Strada statale 235 di Orzinuovi]]
* [[Strada statale 45 bis Gardesana Occidentale]]
* [[Strada statale 345 delle Tre Valli]]
 
=== Ferrovie e tranvie ===
[[File:3952 - Brescia - Stazione FFSS - Foto Giovanni Dall'Orto, 31-Dec-2007.jpg|thumb|La stazione di Brescia]]
 
La [[stazione di Brescia]], inaugurata il 24 aprile 1854, è situata lungo la [[ferrovia Milano-Venezia]] ed è anche punto di partenza per le linee [[Ferrovia Brescia-Iseo-Edolo|Brescia-Iseo-Edolo]], [[Ferrovia Brescia-Cremona|Brescia-Cremona]], [[ferrovia Parma-Brescia|Brescia-Parma]], oltre che per il collegamento con [[ferrovia Lecco-Brescia|Lecco]].
 
La città è dotata anche dello [[scalo di smistamento]] di ''Brescia Scalo'' che permette un [[trasporto intermodale|veloce interscambio]] tra la ferrovia, le vicine autostrade A4 e A21 e la [[strada statale 11 Padana Superiore|Tangenziale Sud]].
 
Nel territorio del comune, inoltre, si trovano due impianti della linea per [[Edolo]]: presso il quartiere di [[Fiumicello (Brescia)|Fiumicello]], sorge la [[stazione di Borgo San Giovanni]], presso la [[Mandolossa]] si trova l'[[Stazione di Mandolossa|omonima fermata]], priva di servizio viaggiatori.
 
In passato la città era capolinea di un'estesa [[Rete tranviaria extraurbana di Brescia|rete di tranvie extraurbane]] che caratterizzarono il paesaggio della pianura padana:
* [[Tranvia Brescia-Salò-Gargnano]]
* [[Tranvia Brescia-Vestone-Idro]]
* [[Tranvia Brescia-Gardone Val Trompia]]
* [[Tranvia Brescia-Soncino]]
* [[Tranvia Brescia-Cellatica-Gussago]]
* [[Tranvia Brescia-Ostiano]]
* [[Tranvia Brescia-Mantova-Ostiglia|Tranvia Brescia-Desenzano/Mantova-Ostiglia]], attiva fra il [[1882]] e il [[1933]], mantenuta fino al [[1952]] nella tratta iniziale come tranvia elettrica fino a [[Carpenedolo]]
 
=== Aeroporti ===
[[File:Due Tornado del 6º Stormo.jpg|thumb|Due Tornado IDS del 6º Stormo di stanza all' Aeroporto militare di Ghedi.]]
A circa 15 [[chilometro|km]] dal centro della città si trova l'[[aeroporto di Brescia-Montichiari]], dedicato a [[Gabriele D'Annunzio]] e per la maggior parte proprietà dell'ente di gestione del [[Aeroporto di Verona-Villafranca|Valerio Catullo]] nel [[provincia di Verona|veronese]].
 
La doppia denominazione Brescia-Montichiari è dovuta proprio alla vicinanza che questa aerostazione ha con il centro della città, pur mantenendosi in territorio della [[Provincia di Brescia|provincia]].
 
A pochi chilometri dall'aeroporto di Brescia-Montichiari si trova l'aeroporto militare [[Luigi Olivari]] di [[Aeroporto di Brescia-Ghedi|Brescia-Ghedi]].
 
=== Mobilità urbana ===
{{Vedi anche|Trasporti a Brescia}}
[[File:Brescia Trasporti Iveco CityClass 632 via Sardegna 20120828.JPG|thumb|Classico bus cittadino]]
 
La città è dotata di una rete di [[trasporto pubblico|trasporti pubblici]] [[autobus|automobilistici]] composta da 16 linee che serve anche 14 comuni dell'hinterland cittadino per un bacino d'utenza di 360.000 abitanti. Il numero di viaggiatori annuo del 2006 è stato pari a 39 milioni<ref>[http://istituzionale.comune.brescia.it/bstrasporti/sitonew/Azienda/numeri.htm ''Brescia Trasporti in numeri'']. Pagina del sito dell'amministrazione comunale di Brescia dedicata al Trasporto Pubblico Locale.</ref>. Dal 2003, il servizio è garantito da [[Brescia Trasporti]] che si è aggiudicata la [[appalto|gara]] indetta dall'amministrazione comunale.
 
Una [[Rete tranviaria di Brescia|rete tranviaria urbana]] operò a Brescia fra il [[1882]] e il [[1949]].
 
La mobilità verso la [[Provincia di Brescia|provincia]] è garantita da due consorzi di trasporti automobilistici extraurbani:
* Trasporti Brescia Nord serve la zona della [[Val Sabbia]], della [[Val Trompia]] e del [[Lago di Garda]] ed è composto da [[SIA Autoservizi]], [[SAIA Trasporti]], Brescia Trasporti e [[ATV (Verona)|ATV]]<ref name="trasportinord">[http://www.trasportibrescia.it/interna_testo.asp?id=1 Pagina di Trasporti Brescia sulla composizione societaria di Trasporti Brescia Nord]</ref>;
* Trasporti Brescia Sud serve la zona della [[Pianura Padana|Bassa Bresciana]], della [[Franciacorta]] e [[Iseo]]; è composto da SAIA Trasporti, SIA Autoservizi e [[APAM|APAM Esercizio Spa]]<ref name="trasportinord" />
 
Inoltre, il collegamento con la zona del [[Lago d'Iseo]] e con la [[Val Camonica]] è servito dalla società [[Ferrovie Nord Milano Autoservizi]] in regime di proroga provvisoria della [[concessione ferroviaria|concessione]] precedente<ref>''Bilancio d'esercizio FNM S.p.A. Anno 2006''. p. 15</ref>
 
==== Metropolitana ====
[[File:Bs due scura 2.jpg|thumb|Stazione di BresciaDue della metropolitana di Brescia.]]
Brescia è servita da una linea di [[Metropolitana di Brescia|metropolitana]] leggera che collega i quartieri nord a quelli della zona sud-est, passando per il centro storico.
 
La lunghezza complessiva della tratta funzionale, tra le stazioni capolinea Prealpino e Sant'Eufemia, è di 13,7&nbsp;km, di cui:
* 6&nbsp;km in [[Galleria (ingegneria)|galleria]] profonda, scavata con scudo meccanizzato ([[Tunnel Boring Machine|TBM]]), nella parte centrale del tracciato;
* 4,7&nbsp;km in [[trincea coperta]];
* 1,3&nbsp;km a raso;
* 1,7&nbsp;km in [[viadotto]] sopraelevato.
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{{clear|right}}
 
== Amministrazione ==
{{vedi anche|Sindaci di Brescia|Elezioni comunali a Brescia}}
 
=== Circoscrizioni e Quartieri ===
{{vedi anche|Quartieri di Brescia}}
[[File:Circoscrizioni brescia 2.jpg|thumb|upright=1.4|Le circoscrizioni di Brescia]]
Fino alle elezioni amministrative del 2008, la città era suddivisa in nove circoscrizioni. Tuttavia alla fine dell'ultima amministrazione ''Corsini'' (2007) tali circoscrizioni sono state ridotte a cinque aumentandone l'autonomia.
 
{| class="wikitable" style="width:65%;float:lefttext-align:center;"
!
|-
| bgcolor="#0099ff" | '''Nord ''' || bgcolor="#00ccff" | '''Ovest''' || bgcolor="#00ffcc" | '''Centro''' || bgcolor="#ccff33" | '''Est''' || bgcolor="#00ff00" | '''Sud'''
|-
| [[Mompiano]] <small>(11)</small>|| [[Chiusure (Brescia)|Chiusure]] <small>(5)</small>|| [[Brescia Antica]] <small>(1)</small>|| [[Caionvico]] <small>(16)</small>|| [[Fornaci (Brescia)|Fornaci]] <small>(9)</small>
|-
| [[Villaggio Prealpino]] <small>(15)</small>|| [[Fiumicello (Brescia)|Fiumicello]] <small>(7)</small>|| [[Porta Milano (Brescia)|Porta Milano]] <small>(3)</small>|| [[Sant'Eufemia della Fonte|Sant'Eufemia]] <small>(18)</small>|| [[Chiesanuova (Brescia)|Chiesanuova]] <small>(20)</small>
|-
| [[San Rocchino]] <small>(29)</small>|| [[Primo Maggio (Brescia)|Primo Maggio]] <small>(26)</small>|| [[Centro Storico Nord (Brescia)|Centro Storico Nord]] <small>(4)</small>|| [[Buffalora]] <small>(13)</small>|| [[Villaggio Sereno]] <small>(24)</small>
|-
| [[Borgo Trento (Brescia)|Borgo Trento]] <small>(2)</small>|| [[Urago Mella]] <small>(21)</small>|| [[Porta Venezia (Brescia)|Porta Venezia]] <small>(14)</small>|| [[San Polo (Brescia)|San Polo]] <small>(19)</small>|| [[Don Bosco (Brescia)|Don Bosco]] <small>(6)</small>
|-
| [[San Bartolomeo (Brescia)|San Bartolomeo]] <small>(17)</small>|| [[Villaggio Badia]] <small>(23)</small>|| [[Centro Storico Sud (Brescia)|Centro Storico Sud]] <small>(27)</small>|| || [[Folzano]] <small>(8)</small>
|-
| [[Sant'Eustacchio (Brescia)|Sant'Eustacchio]] <small>(28)</small>|| [[Villaggio Violino]] <small>(25)</small>|| [[Crocifissa di Rosa (Brescia)|Crocifissa di Rosa]] <small>(30)</small>|| || [[Lamarmora (Brescia)|Lamarmora]] <small>(10)</small>
|-
| [[Casazza (Brescia)|Casazza]] <small>(22)</small>|| || || || [[Porta Cremona-Volta]] <small>(12)</small>
|}
{{clear}}
 
[[File:Brescia - piazzale Arnaldo.jpg|thumb|Piazzale Arnaldo, situato nel centro storico cittadino]]
[[File:Bresà my beautiful city - panoramio.jpg|thumb|Vista aerea della periferia della città]]
 
=== Consolati ===
'''Brescia''' è sede dei seguenti [[Consolato (diplomazia)|consolati]] onorari<ref>{{cita web|url=http://www.esteri.it/mae/doc/LDC.pdf|titolo=Ministero degli affari esteri. Cerimoniale diplomatico della Repubblica|accesso=5 settembre 2013|formato=pdf}}</ref>:
 
* [[Albania]]
* [[Ghana]]
* [[Malta]]<ref>{{cita web|url=http://www.familylawineurope.eu/it/pagine/ambasciate_italia.htm#MALTA|titolo=Elenco delle ambasciate e consolati degli stati europei in Italia|accesso=5 settembre 2013}}</ref>
* [[Moldavia]]<ref>http://www.aclibresciane.it/attivita_scheda.asp?id=50 Distaccamento Consolato Moldavo presso la sede delle Acli bresciane</ref>
* [[Romania]]
 
=== Gemellaggi ===
Brescia è gemellata con:
* {{Gemellaggio|Costa d'Avorio|Bouaké|1966}}<ref>{{cita libro| Massimo Tedeschi,| ''Il palazzo e la città. Storia del Consiglio comunale di Brescia (1946-2006)'' | Grafo edizioni| 2008|Brescia}}</ref><ref>{{cita web|url=http://mairiebke.e-monsite.com/pages/jumelage/villes-amies.html|titolo=sito ufficiale della città di Bouaké|lingua=Francese|accesso=20 giugno 2014}}</ref><ref>{{cita web|url=http://2gwebhost.com/templates_sav/uvicoci/jumelage.html|titolo=sito ufficiale dell‘UVICOCI-Union des Villes et Communes de Côte d'ivoire|lingua=Francese|accesso= 20 giugno 2014}}</ref>
* {{Gemellaggio|Brasile|Maringá|1970}}<ref>{{Cita web|url=http://servizi.comune.brescia.it/rassegnastampa/FastPressMobile/testoarticolo.php?idarticolo=297048|titolo=Rassegna Stampa Comune di Brescia|accesso=11 febbraio 2013}}</ref>
* {{Gemellaggio|Germania|Darmstadt|1991}}
* {{Gemellaggio|Cina|Shenzhen|1991}}<ref>{{Cita web|url=http://www.bs.camcom.it/index.phtml?Id_VMenu=757&daabstract=3168|titolo=Camera di Commercio di Brescia|accesso=11 febbraio 2013}}</ref>
* {{Gemellaggio|Lituania|Kaunas|2002}}<ref>{{Cita web|url=http://www.kaunas.lt/index.php?2151397667|titolo=Sito ufficiale della città di Kaunas|lingua= Lituano|accesso=20 giugno 2014}}</ref>
* {{Gemellaggio|Spagna|Logroño|2006}}
* {{Gemellaggio|Palestina|Betlemme|2007}}<ref>{{Cita web|url=http://www.turismobrescia.it/it/content/gemellaggi|titolo=Portale del Turismo del Comune di Brescia|accesso=11 febbraio 2013}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Biancavilla|2008}}<ref>{{Cita web|url=http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2004/05/21/Cronaca/CATANIA-A-BIANCAVILLA-CELEBRAZIONI-PER-PITTORE-TAMO-DA-BRESCIA_191600.php|titolo=Adn Kronos|accesso=31 maggio 2013}}</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Pescara|2010}}
* {{Gemellaggio|Francia|Troyes|2016}}<ref>{{Cita news|url=http://www.ilgiorno.it/brescia/troyes-gemellaggio-1.2242231|titolo=Brescia, gemellaggio con Troyes: il sindaco in Francia per il giuramento|pubblicazione=ilgiorno.it|giorno=10|mese=06|anno=2016|accesso=13 giugno 2016}}</ref>
* {{Gemellaggio|Messico|Toluca}}<ref>{{Cita web|url=http://elpulsoedomex.com.mx/prepara-toluca-la-expo-ciudades-hermanas/|titolo=Prepara Toluca la Expo Ciudades Hermanas|lingua=es|accesso=11 luglio 2016}}</ref>
 
== Sport ==
=== Calcio ===
[[File:Stadio Rigamonti with rainbow (2015).jpg|thumb|Lo [[Stadio Mario Rigamonti]], ospita le partite casalinghe del [[Brescia Calcio]]]]
Ha sede legale in città la società [[Brescia Calcio]].<ref>{{Cita web|url=http://www.bresciacalcio.it|titolo=Brescia Calcio - sito ufficiale|accesso=15 settembre 2009}}</ref> Attualmente militante nel campionato di Serie B.
 
A [[Buffalora]], è attiva una squadra di calcio femminile, l'[[Associazione Calcio Femminile Brescia Femminile]], che milita nella [[Serie A (calcio femminile)|massima serie]] del [[campionato italiano di calcio femminile]] 2016-2017<ref>{{Cita web|url=http://www.bresciacalciofemminile.com/2008/index.asp|titolo=ACF Brescia femminile - sito ufficiale|accesso=15 settembre 2009}}</ref>, si è laureata campione d'Italia nella [[Serie A 2013-2014 (calcio femminile)|stagione 2013-2014]]<ref>{{Cita web|url=http://www.giornaledibrescia.it/sport/brescia-calcio-femminile-campione-d-italia-1.1863821|titolo=Brescia Calcio Femminile campione d'Italia|accesso=2 giugno 2014}}</ref>.
 
=== Ciclismo ===
[[File:Giro d Italia arrivo a Brescia 2013 3.JPG|thumb|upright=1.4|L'arrivo finale del Giro d'Italia 2013 a Brescia]]
Per diverse volte Brescia è stata sede di arrivo di una tappa del [[Giro d'Italia]], la prima nel [[1930]], l'ultima nel 2013.
Inoltre Brescia ha ospitato nel 2013 il gran finale del [[Giro d'Italia]].
 
* Tappe del Giro d'Italia con arrivo a Brescia
* [[Giro d'Italia 1930|1930]] 14ª tappa [[Asiago]]-Brescia, vinta da [[Leonida Frascarelli]]
* [[Giro d'Italia 1947|1947]] 18ª tappa [[Trento]] Sant'Eufemia-Brescia, vinta da [[Adolfo Leoni]]
* [[Giro d'Italia 1948|1948]] 18ª tappa [[Trento]]-Brescia, vinta da [[Elio Bertocchi]]
* [[Giro d'Italia 1950|1950]] 7ª tappa [[Locarno]]-Brescia, vinta da [[Luciano Maggini]]
* [[Giro d'Italia 1951|1951]] 14ª tappa [[Bologna]]-Brescia, vinta da [[Adolfo Leoni]]
* [[Giro d'Italia 1954|1954]] 14ª tappa [[Torino]]-Brescia, vinta da [[Annibale Brasola]]
* [[Giro d'Italia 1964|1964]] 2ª tappa [[Riva del Garda]]-Brescia, vinta da [[Michele Dancelli]]
* [[Giro d'Italia 1965|1965]] 21ª tappa [[Bormio]]-Brescia, vinta da [[Franco Bitossi]]
* [[Giro d'Italia 1966|1966]] 15ª tappa [[Arona]]-Brescia, vinta da [[Julio Jiménez]]
* [[Giro d'Italia 1968|1968]] 8ª tappa [[San Giorgio Piacentino]]-Brescia, vinta da [[Eddy Merckx]]
* [[Giro d'Italia 1969|1969]] 1ª tappa [[Garda (Italia)|Garda]]-Brescia, vinta da [[Giancarlo Polidori]]
* [[Giro d'Italia 1991|1991]] 19ª tappa [[Castelfranco Veneto]]-Brescia, vinta da [[Gianni Bugno]]
* [[Giro d'Italia 2000|2000]] 15ª tappa [[Bormio]]-Brescia, vinta da [[Biagio Conte (ciclista)|Biagio Conte]]
* [[Giro d'Italia 2002|2002]] 18ª tappa [[Rovereto]]-Brescia, vinta da [[Mario Cipollini]]
* [[Giro d'Italia 2006|2006]] 15ª tappa [[Mergozzo]]-Brescia, vinta da [[Paolo Bettini]]
* [[Giro d'Italia 2010|2010]] 18ª tappa [[Levico Terme]]-Brescia, vinta da [[André Greipel]]
* [[Giro d'Italia 2013|2013]] 21ª tappa [[Riese Pio X]]-Brescia, vinta da [[Mark Cavendish]]
 
Oltre al Giro d'Italia, a Brescia e [[provincia di Brescia|provincia]] dal [[2001]] viene organizzato il [[Brixia Tour]], una gara a tappe che si svolge ogni anno.
 
=== Ginnastica artistica ===
La società di [[Brixia (ginnastica)|Brixia Gym]] milita in [[Serie A1 GAF|Serie A1]] da anni e detiene numerosi scudetti, di cui 8 vinti consecutivamente tra il 2003 e il 2010; è una tra le società più di spicco nel panorama della ginnastica artistica femminile, sia a livello italiano che europeo: ha annoverato tra le sue fila le azzurre olimpioniche Francesca Morotti, [[Monica Bergamelli]], [[Erika Fasana]], [[Vanessa Ferrari]].
 
=== Pallacanestro ===
Nel 2009 Brescia è tornata ad avere una squadra cittadina con la fondazione del [[Basket Brescia Leonessa]], iscritta alla Divisione Nazionale A, girone est di [[pallacanestro]], dopo l'addio nel [[1996]] dello storico [[Basket Brescia]]<ref>{{Cita web|url=http://www.pianetabasket.com/?action=read&idnotizia=4307|titolo=Dopo ben 13 anni Brescia ritrova il basket che conta}}</ref>. Nel [[Serie A Dilettanti FIP 2010-2011|2011]] la squadra si è laureata Campione d'Italia Dilettanti e ha conquistato la promozione nel [[campionato di Legadue]]. Nel [[Serie A2 2015-2016 (pallacanestro maschile)|2016]] vince il [[campionato di Legadue]] ed entra a fare parte dei 16 team della [[Serie A (pallacanestro maschile)|Serie A]].
 
=== Pallanuoto ===
La compagine cittadina di [[pallanuoto]] è la società [[Associazione Nuotatori Brescia]], che partecipa alla [[Campionato italiano maschile di pallanuoto|Serie A1]] è vincitrice di uno scudetto, tre coppe Italia, quattro [[coppa LEN (maschile)|coppe LEN]] (2002 - 2003 - 2006 - 2016)<ref>{{cita web|url=http://www.leonessanuoto.it/?P=23|titolo=Storia della Leonessa Nuoto|accesso=22 settembre 2009}}</ref>.Inoltre vi è la Pallanuoto Brescia militante nel campionato di Serie A2.
 
=== Pallavolo ===
L'[[Pallavolo Brescia|Atlantide Pallavolo Brescia]], che milita nel campionato di [[Lega Nazionale Pallavolo#Serie A2|serie A2]] di [[pallavolo]], è l'unica rappresentativa avente sede in città.
 
=== Rugby ===
Al 2014 sono presenti due società che militano nei campionati seniores:
* il [[Brescia Rugby]] tuttora militante in [[Serie A (rugby a 15)|Serie A1]];
* il ''Marco Polo CUS Brescia'', nato dalla fusione tra ''Marco Polo RFC'' e ''CUS Brescia''.
 
È inoltre presente il ''Rugby Club Fiumicello'', società giovanile fondata nel [[1984]] da alcuni appassionati dell'[[Fiumicello (Brescia)|omonimo quartiere dell'oltremella]].
 
=== Scherma ===
La società Schermabrescia opera sul territorio bresciano dal 1987. Il bresciano [[Andrea Cassarà]] ha vinto l'oro nel fioretto individuale ai [[Campionato mondiale di scherma 2011|Mondiali 2011]].
 
=== Altri sport ===
La città è sede della [[Cavallerizza Bettoni]], una fra le più antiche società sportive equestri italiane.
 
Il CUS Brescia Baseball [http://www.bresciabaseball.it/], unica squadra di baseball su tutto il territorio bresciano. Fondata nel 1987 e affiliata in seguito al Centro Universitario Sportivo. Dal 2015 militante nel campionato di Serie A federale.
 
I [[Bengals Brescia]], che militano in [[NFL Italia#Serie A|serie A]] del [[NFL Italia|campionato di football americano]], e vincitori del [[Superbowl]] 2009 e 2011, sono l'unica squadra di [[football americano]] cittadina.
 
È presente anche una società di [[tennistavolo]], l'[[Tennistavolo Brescia|Associazione sportiva tennistavolo Brescia]] che milita in serie B1 del [[Federazione Italiana Tennis Tavolo|campionato nazionale]].
 
Da alcuni anni la città ospita anche una squadra di [[ultimate frisbee]], B.u.b.b.a. Brescia. Attualmente sono ospitati dall'associazione CUS Brescia e per l'anno 2012 militeranno nella serie B del [[campionato italiano open di ultimate frisbee]].
 
Due campi da golf, uno vicino al centro cittadino il Brescia golfclub ed un secondo, nato negli anni ottanta, nel complesso sportivo Mario Rigamonti.
 
[[File:Jaguar - Mille Miglia 2013 (8837408730).jpg|thumb|La [[Mille Miglia]] a Brescia]]
 
=== Mille Miglia ===
Punto di partenza e di arrivo della storica competizione d'auto d'epoca [[Mille Miglia]], gara storica che si tiene normalmente nel mese di maggio su un tracciato variabile tra Brescia e Roma. Sono ammesse alla competizione le vetture prodotte prima del [[1957]], anno in cui, per motivi di sicurezza, fu sospeso lo svolgimento della versione originale delle Mille Miglia ''gara di velocità''.
 
=== Impianti sportivi ===
Lo [[Stadio Mario Rigamonti]] è un impianto sportivo di Brescia, terreno di gioco interno del Brescia. La sua capienza, nel 2010, fu portata a 23.072 posti, grazie all'effettuazione delle opere di adeguamento dello stadio ai requisiti previsti dalla normativa vigente per gli incontri del campionato di Serie A 2010-2011.Fu così chiamato in memoria del giocatore bresciano Mario Rigamonti, militante nel Grande Torino e morto nella [[tragedia di Superga]] del 1949.
 
Lo [[Stadio Aldo Invernici]] è un impianto sportivo sito nel quartiere [[San Polo (Brescia)|San Polo]], adibito al [[Rugby a 15|rugby]]. Ha una capienza di 5.000 posti a sedere<ref name="Invernici">[http://www.weagoo.com/it/card/26100/stadio-aldo-invernici Stadio Invernici], weagoo.com, URL consultato il 12 luglio 2015</ref>. Lo stadio è intitolato ad Aldo Invernici, ex commissario tecnico della [[Nazionale di rugby a 15 dell'Italia|Nazionale]] ed ex presidente della [[Federazione Italiana Rugby]]<ref name="Invernici"/>.
 
Il [[Centro Sportivo San Filippo]] è una struttura polifunzionale a Brescia, che comprende un Palazzetto dello sport, 3 campi da calcio a 11, 2 Campi da calcio a 7, 1 Campo da calcio a 6, 1 Campo da calcio a 5, 3 Campo da tennis in sintetico, 1 Campo da tennis in terra battuta, piscina coperta, piscina estiva all'aperto e altre strutture minori.
Il centro inoltre ospita la sede del [[Brescia Calcio]], del [[Brescia Basket Leonessa]], del C.O. N. I., e di 17 Federazioni Sportive.
In passato ha ospitato le gare casalinghe del [[Basket Brescia]] e della [[Pallavolo Brescia]], mentre attualmente ospita quelle del Basket Brescia Leonessa, Pallamano Brescia, e della Icaro Basket Brescia, società che partecipa alla Serie B di Pallacanestro in carrozzina.
 
Da tempo è in progetto la realizzazione di un nuovo polo sportivo cittadino. Durante la giunta comunale guidata da [[Adriano Paroli]] viene illustrato un progetto per la creazione di una "cittadella dello sport"<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/2013/gennaio/11/Per_gare_internazionali_serve_cittadella_co_0_20130111_ac0437aa-5bba-11e2-b014-db9cf6251b5a.shtml|urlarchivio=https://web.archive.org/web/*/http://archiviostorico.corriere.it/2013/gennaio/11/Per_gare_internazionali_serve_cittadella_co_0_20130111_ac0437aa-5bba-11e2-b014-db9cf6251b5a.shtml|titolo=«Per le gare internazionali serve la cittadella dello sport»|accesso=5 novembre 2013}}</ref> situato presso il ''Parco delle Cave'' a [[San Polo (Brescia)|San Polo]]<ref>{{cita web|url=http://www.bresciatoday.it/sport/cittadella-dello-sport-parco-delle-cave-brescia-corioni-paroli-faustini.html|titolo=Gino Corioni scrive a Paroli e Vilardi: "Nuovo stadio? Vogliamo garanzie"|accesso=5 novembre 2013}}</ref>, che comprende la costruzione di un nuovo [[stadio di calcio]] e di un palazzetto polifunzionale per [[pallacanestro]] e [[pallavolo]]. Quest'idea è stata successivamente abbandonata con l'insediamento della giunta [[Emilio Del Bono|Del Bono]] che ha optato per la sistemazione definitiva dell'ex impianto sportivo situato presso l'Ente Industriale Bresciano<ref>{{cita web|url=http://www.giornaledibrescia.it/politica/del-bono-il-palasport-deve-rimanere-all-eib-1.1785125|titolo=Del Bono: «Il Palasport deve rimanere all'Eib»|accesso=5 novembre 2013}}</ref>, meglio conosciuto come "''Eib''", nel quartiere di [[Chiesanuova (Brescia)|Chiesanuova]], in passato utilizzato per le partite casalinghe del [[Basket Brescia]] e della [[Pallacanestro Cantù]] tra gli [[anni 1970|anni settanta]] ed [[anni 1980|ottanta]]. La ristrutturazione del "ciambellone", così soprannominato per la sua forma rotonda, inizierà nel gennaio 2017 e prevede la realizzazione di un palasport moderno da 5.000 posti, capace di ospitare sia competizioni nazionali di pallacanestro e pallavolo, sia concerti musicali<ref>{{cita web|url=http://www.giornaledibrescia.it/brescia-e-hinterland/palaeib-cantieri-entro-un-mese-sar%C3%A0-un-modello-1.3141458|titolo=PalaEib cantieri entro un mese: "Sarà un modello"|accesso=}}</ref>.
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Danilo Allegri e Gaetano Panazza, ''Il Duomo Vecchio di Brescia'', a cura della Banca San Paolo di Brescia, Brescia, 1974.
* Francesca Morandini, Clara Stella, Alfredo Valvo, ''Santa Giulia. Museo della città di Brescia. L'età romana. La città. Le iscrizioni'', Milano, Electa, 1998. ISBN 978-88-435-6711-9.
* Franco Robecchi, ''Munita e turrita'', La Compagnia della Stampa, Roccafranca, 2004.
* Marina Braga e Roberta Simonetto, ''Entro le mura di Brescia romana'', Brescia, IX Circoscrizione, 2005. {{NoISBN}}
* Matteo G. Caroli, Giovanni B. Sgritta, M. Cristina Treu, ''Brescia 2015: analisi e riflessioni sull'evoluzione della città e della provincia'', Milano, Franco Angeli, 2005, ISBN 978-88-464-7202-1.
* Gianluigi Valotti, ''Il ricordo dei Prodi bresciani e dei Caduti del 1859 nel Cimitero Vantiniano di Brescia'', Bornato, Sardini Editrice, 2016, ISBN 978-88-7506-227-9.Gianluigi Valotti,brescia1859 il vantiniano accoglie le spoglie delle tre armate europee, brescia, fondazione negri 2017 ISBN 88-89108-36-9
 
== Voci correlate ==
* [[Storia di Brescia]]
* [[Rinascimento bergamasco e bresciano]]
* [[Chiese di Brescia]]
* [[Quartieri di Brescia]]
* [[Repubblica bresciana]]
* [[Centro direzionale di Brescia]]
* [[Bigio]]
 
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