Enrico Martini (partigiano) e Narfi: differenze tra le pagine

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{{NN|mitologia norrena|marzo 2019|}}
{{Infobox militare
{{S|mitologia norrena}}
|Nome = Enrico Martini
|Immagine = Comandante Mauri.jpg
|Didascalia = Il Comandante Mauri tra i suoi uomini
|Soprannome = Mauri
|Data_di_nascita = 29 gennaio 1911
|Nato_a = [[Mondovì]]
|Data_di_morte = 19 settembre 1976
|Morto_a = [[Isparta]] ([[Turchia]])
|Cause_della_morte = [[incidente aereo]]
|Luogo_di_sepoltura = Sacrario partigiano alpino di [[Bastia Mondovì]]
|Etnia =
|Religione =
|Nazione_servita = [[Image:Flag of Italy (1861-1946).svg|20px]] [[Regno d'Italia (1861-1946)|Italia]]
|Forza_armata = [[Regio esercito]], [[Resistenza italiana|Resistenza]] partigiana
|Arma =
|Corpo = [[Alpini]], [[1º Gruppo Divisioni Alpine]]
|Specialità =
|Unità = [[7º reggimento Alpini]], [[divisione Pusteria]]
|Reparto=
|Anni_di_servizio = [[1929]] - [[1947]]
|Grado = [[Maggiore]], [[Tenente colonnello]]
|Ferite =
|Comandanti= [[Pietro Badoglio]]
|Guerre = [[Guerra d'Etiopia]], [[Seconda guerra mondiale]]
|Campagne = [[Campagna d'Italia (1943-1945)]]
|Battaglie = liberazione di [[Alba (Italia)|Alba]]
|Comandante_di = 1º gruppo divisioni alpine, I divisione autonoma "Langhe"
|Decorazioni = [[Medaglia d'oro]] al valor militare, [[croce al merito di guerra|croce di guerra]], [[Bronze Star Medal]]
|Studi_militari = Scuola allievi ufficiali di [[Bra]], [[Accademia militare di Modena]]
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =[[dirigente d'azienda]]
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref =
}}
{{Bio
|Nome = Enrico
|Cognome = Martini
|PostCognome = nome di battaglia "'''Mauri'''"<ref>nel libro ''[[Il partigiano Johnny (romanzo)|Il partigiano Johnny]]'' di [[Beppe Fenoglio]] chiamato anche ''Lampus''</ref>
|Sesso = M
|LuogoNascita = Mondovì
|GiornoMeseNascita = 29 gennaio
|AnnoNascita = 1911
|LuogoMorte = Isparta
|GiornoMeseMorte = 19 settembre
|AnnoMorte = 1976
|Attività = militare
|Attività2 = partigiano
|Epoca = 1900
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , maggiore degli [[alpini]], fondatore e comandante del [[1º Gruppo Divisioni Alpine]], il gruppo di [[partigiani autonomi]] più importante ed efficiente durante la [[Resistenza italiana|Resistenza]], decorato con [[Medaglia d'oro al valor militare]]
|Immagine =
}}
Nel dopoguerra cambiò nome aggiungendo il suo pseudonimo di battaglia, divenendo ufficialmente '''Enrico Martini Mauri'''.<ref>[http://www.anpi.it/donne-e-uomini/enrico-martini-mauri/ ANPI: Enrico Martini Mauri]</ref>
== Biografia ==
 
'''Narfi''' (''Narvi'', ''Nari'', ''Narfe'') è uno dei due figli di [[Loki (mitologia)|Loki]] avuti con la dea [[Sigyn]] (suo fratello era [[Vàli]]). Nelle fonti norrene (in particolar modo nell'[[Edda in prosa]] e nell'[[Edda poetica]], precisamente nella [[Lokasenna]]) lo si menziona nel momento in cui si menziona il Castigo di Loki.
Dopo la [[maturità classica]], fu ammesso all'[[Accademia Militare di Modena]] nel [[1929]], al termine della quale proseguì nella regolare carriera di [[ufficiale (forze armate)|ufficiale]] degli alpini, nel [[1936]] con il [[7º Reggimento alpini]] della [[divisione Pusteria]], pertecipa alla campagna [[Guerra d'Etiopia|etiopica]] e nella battaglia del lago Ascianghi è decorato con la croce di Guerra al Valor Militare.
 
Narvi è stato sbranato da suo fratello Vàli, trasformato dagli dei in lupo, e dalle sue interiora sono stati ricavati i lacci che tengono Loki imprigionato a tre rocce in una grotta del [[Niflheimr]].
Iniziata la [[seconda guerra mondiale]], nell'aprile del [[1941]] viene promosso capitano e destinato in Africa Settentrionale, ove rimane fino alla primavera del [[1943]], prendendo parte alla battaglie di [[Marmarica]] e del deserto egiziano. Decorato di tre ricompense al valore e promosso al grado di [[Maggiore]].
 
{{mitologia norrena}}
===Nella Resistenza===
{{Controllo di autorità}}
Rimpatriato nella primavera del 1943, è assegnato allo [[Stato Maggiore]] dell'esercito, ove rimane fino all'[[Armistizio di Cassibile|8 settembre 1943]], data alla quale si aggrega ad un reparto di [[21ª Divisione fanteria "Granatieri di Sardegna"|Granatieri]], partecipando alla difesa di [[Mancata difesa di Roma|Roma]]. In seguito, raggiunge il [[Piemonte]] per unirsi alle unità della quarta [[armata]], supponendo di dover proseguire nella resistenza contro i [[tedeschi]]. Viene catturato dai tedeschi e imprigionato nel [[campo di concentramento]] di [[Apuania]], riesce nottetempo ad evadere ed il 17 settembre raggiunge le vallate del [[Monreale|Monregalese]].
{{portale|mitologia}}
 
[[Categoria:Divinità norrene]]
Di sentimenti monarchici, inizia l'organizzazione delle prime unità, da queste Valli, alle [[Langhe]], al [[Monferrato]], in venti mesi di combattimenti ininterrotti e spietati contro i [[Nazifascismo|nazifascisti]], forma il I Gruppo Divisioni Alpine del [[Corpo volontari della libertà|C.V.L.]] che al 25 aprile [[1945]] conterà nove divisioni [[Partigiano|partigiane]] con circa diecimila uomini. Contribuisce ampiamente alla liberazione di [[Torino]], [[Asti]], [[Alessandria]], [[Alba (Italia)|Alba]], [[Bra]], [[Mondovì]], [[Ceva]], [[Savona]], dopo aver pagato alla Causa della Libertà un tributo di novecento morti e di oltre mille feriti e mutilati. Il I Gruppo Divisioni Alpine alla fine della guerra si sarà meritato sul campo 11 medaglie di cui 3 al valor militare<ref>[http://metarchivi.istoreto.it/dett_documento.asp?id=2024&tipo=fascicoli_documenti Metarchivi Istoreto]</ref>. L'intero dossier documentario del I Gruppo Divisioni Alpine è conservato presso l'archivio dell'[[Istituto piemontese per la storia della Resistenza e della società contemporanea "Giorgio Agosti"]].
<references />
 
====Dialettica con il CLN====
Non mancò neppure qualche difficoltà ad essere riconosciuto come comandante, da parte del CLN provinciale di Cuneo, per il quale "Mauri" non era sufficientemente conosciuto e secca fu la risposta del comandante: {{Q|... in verità anch'io, in venti mesi di guerra combattuta sui due terzi di quella provincia, non ho mai avuto il piacere di sapere che esistesse un CLN provinciale. Ma non tengo a conoscerlo neppure oggi.|Mauri, Con la Libertà e per la libertà, pag. 9<ref>[http://books.google.com/books?id=3mvZm5giHsQC&printsec=frontcover&hl=it#PRA1-PA90,M1 La resistenza monarchica in Italia (1943-1945), pag 90]</ref>}}
 
===Il dopoguerra===
Al termine della guerra, è stato membro della [[Consulta Nazionale]] in rappresentanza delle Formazioni Autonome, strenuo sostenitore della concessione della Medaglia d'Oro al Valor Militare alla città di Alba, quando era stato proposto il conferimento della Medaglia d'Argento, inviando una lettera alla commissione Militare Regionale Piemontese. Nel [[1947]] chiese, ed ottenne, il collocamento nella riserva, lasciando il servizio attivo nell'[[Esercito]] con il grado di Tenente colonnello. Si [[Laureato|laurea]] in [[Giurisprudenza]] all'[[Università di Torino]] e diventa dirigente d'azienda.
[[Monarchismo|Monarchico]] e [[anticomunista]], aderisce nel 1971 ai Comitati di Resistenza Democratico fondati da [[Edgardo Sogno]], altro celebre [[partigiani badogliani|partigiano badogliano]].<ref>[http://www.archivio900.it/it/nomi/nom.aspx?id=1401 Mauri su archivio 900]</ref>
 
Morì in [[Turchia]], a causa di un [[Volo Turkish Airlines 452|incidente aereo]], il 19 settembre [[1976]].
 
==Letteratura==
*[[Il partigiano Johnny (romanzo)|Il partigiano Johnny]] di [[Beppe Fenoglio]]
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine = Cordone di gran Croce OMRI BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica italiana
|motivazione=
|data = 30 marzo 1963<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=33177 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare gold medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro al valor militare
|collegamento_onorificenza=Medaglia d'oro al valor militare
|motivazione =Animatore primo della resistenza nel Monregalese, organizzatore delle prime bande armate nella Val Maudagna e nella Vai Casotto, dopo essersi dimostrato, nel corso di duri combattimenti, comandante di grande capacità e di leggendario coraggio, raccoglieva intorno a sé alcune migliaia di combattenti bene armati e disciplinati coordinando ogni attività patriottica nelle Langhe e nel basso Monferrato. Nell'estate e nell'autunno del 1944 occupava, in collaborazione con altre formazioni, la città di Alba, già saldamente presidiata dal nemico, e vi resisteva per oltre un mese. Al principio dell'inverno impegnava in dura lotta ben due Divisioni germaniche inviate per ristabilire il controllo della regione e, dopo aver subito gravi perdite ed inflitte di ben più gravi, riusciva a mantenersi in armi nella zona. Nel governo di popolazioni civili delle provincie di Cuneo, Asti, Alessandria e di parte della provincia di Savona dimostrava di possedere in modo preminente, maturità di giudizio, capacità organizzativa, equilibrio, energia, fraterno e sentito interessamento, tanto da essere molto favorevolmente ricordato, anche a distanza di anni. All'inizio della primavera del 1945, con azione bene organizzata e valorosamente condotta, occupava con le sue forze, dopo duri combattimenti, Alba, Canelli, Nizza Monferrato, Monesiglio e, durante l'insurrezione generale, liberava anche Savona, Ceva, Mondovì, Fossano, Brà, Racconigi, Carmagnola, giungendo con il suo Gruppo di Divisioni partigiane a Torino. Zona Meridionale del Piemonte e Nord Occidentale della Liguria, settembre 1944 - 25 aprile 1945.
|data=<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=14301 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Bronze Star ribbon.svg
|nome_onorificenza=Bronze Star Medal
|collegamento_onorificenza= Bronze Star Medal
|motivazione=
|data=
}}
*Croce d'oro polacca.
 
===Riconoscimenti===
Il 12 novembre [[1947]], il Consiglio comunale di Alba, con deliberazione n. 9, gli conferisce la cittadinanza onoraria.<br />
{{Q|Maggiore Martini Enrico, comandante Mauri, organizzatore e capo delle formazioni Autonome dei Partigiani delle Langhe, portò all'ardua e pericolosa missione alto spirito di iniziativa ed indomito coraggio. La città di Alba, che diede alle schiere Partigiane il fiore della sua gioventù e che ebbe la ventura di essere liberata per la prima dal giogo nazifascista, di cui conobbe le feroci rappresaglie, conferisce al comandante Mauri la Cittadinanza Onoraria in segno di plauso, e nel suo nome esalta i partigiani di tutte le formazioni ed i loro Comandanti che lottando stoicamente nella regione albese dal 1943 al 1945, hanno bene meritato della causa della Liberazione|Alba 12 novembre 1947}}
 
Le città di Alba e Torino gli hanno dedicato una via.
 
==Note==
{{references|2}}
 
==Bibliografia==
*{{cita libro|cognome=Amedeo|nome=Renzo|coautori=|titolo=Alba libera: fatti, giorni,
protagonisti . 35 Anniversario della liberazione |editore=Centro Studi Partigiani autonomi Torino|città=Fossano|anno=1980|lingua=|isbn=|cid=Amedeo1980}}
*{{cita libro|cognome=De Napoli|nome=Domenico|coautori=|titolo=Antonio Ratti, Silvio Bolognini|editore=Guida editore s.p.a.|città=Napoli|anno=1985|lingua=|isbn=8-87042-887-7|cid=DeNapoli,Ratti,Bolognini1985}}
*{{cita libro|cognome= Martini|nome=Enrico|coautori=|titolo=Noi del 1º Gruppo Divisioni Alpine Settembre 1943-Maggio 1945. Una resistenza da riscoprire|editore=L.Editrice.|città=Cairo Montenotte|anno=2011|lingua=|isbn=978-8-89595-548-3|cid=Martini2011}}
*{{cita libro|cognome= Martini|nome=Enrico|coautori=|titolo=Con la libertà e per la libertà|editore=Società editrice torinese|città=Torino|anno=1947|lingua=|isbn=|cid=Martini1947}}
*{{cita libro|cognome= Martini|nome=Enrico|coautori=|titolo=Partigiani penne nere: Boves ,Val Maudagna, Val Casotto, Le Langhe|editore=Arnoldo Mondadori Editore|città=Milano|anno=1968|lingua=|isbn=|cid=Martini1968}}
*{{cita libro|cognome= Negri|nome=Piero|coautori= Luca Bufano, Perfrancesco Manca|titolo=Il partigiano Fenoglio: uno scrittore nella guerra civile|editore=Fandango libri|città=Roma|anno=2000|lingua=|isbn=88-87517-09-6|cid=Negri,Bufano,Manca,DeLuigi2000}}
*{{cita libro|cognome= Spinardi|nome=Aldo|coautori=|titolo=Mauri e i suoi|editore= Collana storica della Resistenza cuneese. Cassa di Risparmio di Cuneo|città=Cuneo|anno=1994|lingua=|isbn=|cid=Spinardi1994}}
 
=== Periodici ===
*{{cita pubblicazione |quotes= |autore=Claudio Conti|coautori= |data= |anno=2013|mese=ottobre-dicembre|titolo=Divergenze parallele|rivista=Il Granatiere|editore=Associazione Nazionale Granatieri di Sardegna|città=Roma|volume= |numero=4|pagine=12-13|doi= |id=|url= |lingua=|accesso= |abstract= |cid=Conti2013}}
 
==Voci correlate==
*[[Resistenza italiana]]
*[[Repubblica di Alba (1944)]]
*[[Brigate Garibaldi]]
*[[Ettore Ruocco]]
*[[Innocenzo Contini]]
*[[Pietro Augusto Dacomo]]
*[[Nicola Monaco]]
*[[Piero Balbo]]
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|commons=Enrico Martini Mauri}}
 
== Collegamenti esterni ==
*[http://www.fivl.net/ Federazione Italiani Volontari della Libertà]
*[http://metarchivi.istoreto.it/dett_FONDI.asp?id=33&tipo=FONDI Fondo archivistico I Gruppo divisioni alpine presso Istoreto]
*[http://www.anpi.it/donne-e-uomini/enrico-martini-mauri Scheda biografica di Enrico Martini a cura dell'ANPI]
*[http://www.centrostudibeppefenoglio.it/Personaggi/personaggi_scheda.php?ID=62 Associazione Centro Studi di Letteratura Storia Arte e Cultura Beppe Fenoglio o.n.l.u.s.]
*[http://www.memoro.org/it/il-comandante-Enrico--Mauri--Martini_162.html Il comandante Mauri, nelle parole di chi allora era solo un bambino a cui ne venivano raccontate le gesta], da [http://www.memoro.org ''Memoro - la Banca della Memoria'']
*[http://www.memoriadellealpi.net/download/GRUPPO01~PDF_SENTIERI/valli-monregales.pdf Camminare nella storia: i sentieri della libertà nelle valli monregalesi]
 
{{Portale|biografie|seconda guerra mondiale|Storia}}
 
[[Categoria:Ufficiali del Regio Esercito]]
[[Categoria:Persone legate agli alpini]]
[[Categoria:I Gruppo Divisioni Alpine]]
[[Categoria:Medaglie d'oro al valor militare]]
[[Categoria:Cavalieri di gran croce OMRI]]
[[Categoria:Militari nella Resistenza italiana]]
[[Categoria:Morti per incidente aereo]]
[[Categoria:Deputati della Consulta Nazionale]]
[[Categoria:Morti in Turchia]]