Mandragola (commedia) e Linea principale Senmō: differenze tra le pagine

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{{F|linee ferroviarie|arg2=Giappone|settembre 2013}}
{{Nota disambigua|il titolo del film di [[Alberto Lattuada]] del 1965|[[La mandragola (film)]]}}
{{Infobox linea ferroviaria
{{Dramma
|nome= Linea principale Senmō
|Titoloitaliano=La mandragola
|originale= 釧網本線
|Nome=Niccolò
|inizio= [[Stazione di Abashiri|Abashiri]]
|Cognome=Machiavelli
|fine= [[Stazione di Higashi-Kushiro|Higashi-Kushiro]]
|Dramma= Commedia
|nazioni= [[Giappone]]
|PostDramma=in cinque atti
|apertura=1931
|Titolooriginale=
|apertura2=
|Linguaoriginale=italiano
|chiusura=
|Immagine=Mandragola.jpg
|gestore= [[Hokkaido Railway Company|JR Hokkaidō]]
|ImmagineDimensione=
|gestore2=
|Didascalia=
|lunghezza= 166,2
|Genere=
|scartamento= 1067 mm
|Scena=
|elettrificata= assente
|Epocacomposizione=[[1512]]-[[1520]]
|diramazioni=
|Primarappresentazione=
|Teatronote=
|mappa= JR_Senmo_Main_Line_linemap.svg
|Primaitaliana=
|Teatroprimaitaliana=
|Premi=
|Versionisuccessive=
|Personaggi=
*Callimaco
*Siro
*Messer Nicia
*Ligurio
*Sostrata
*Frate Timoteo
*Una donna
*Lucrezia
*Ninfe e pastori che cantano il prologo
|Opera=
|Cinema=''[[La mandragola (film)|La mandragola]]'', film del [[1965]] diretto da [[Alberto Lattuada]],
''La mandragola'', film del [[2009]] diretto da [[Edoardo Sala]]
}}
[[File:Ryuhyo_norokko_in_Kitahama_station.jpg|thumb|il ''Norokko'' alla stazione di Kitahama, sulle rive del Mare di Ochotsk in inverno]]
'''''La mandragola''''' di [[Niccolò Machiavelli]] è una commedia considerata il capolavoro del [[teatro]] del [[XVI secolo|’500]] e un inestimabile classico della [[letteratura italiana]]. Composta da un prologo e cinque atti, è una potente satira sulla corruttibilità della società italiana dell'epoca, prende il titolo dal nome di una radice cui vengono attribuite caratteristiche afrodisiache e fecondative. Si è ritenuto a lungo che fosse stata scritta da Machiavelli nel [[1518]], ma studi più recenti la retrodatano agli anni 1514-15; venne pubblicata la prima volta nel [[1524]].
[[File:Senmo_Line_Lake_Touro.jpg|thumb|un ''Kiha 54'' vicino al lago Tōro]]
[[File:SL_Okhotsk05.JPG|thumb|Un treno a vapore in servizio sulla linea]]
 
La {{Nihongo|'''linea principale Senmō'''|釧網本線|Senmō-honsen}} è una linea ferroviaria nella [[prefettura di Hokkaidō]], gestita da [[Hokkaido Railway Company|JR Hokkaidō]], che collega le stazioni di [[Stazione di Abashiri|Abashiri]], e [[Stazione di Higashi-Kushiro|Higashi-Kushiro]]. Il nome della linea proviene proprio dagli ideogrammi delle due città che la linea collega, {{Nihongo|'''[[Kushiro]]'''|釧路}} e {{Nihongo|'''[[Abashiri (Giappone)|Abashiri]]'''|網走}}
== Trama ==
fanculo zvan
 
== Personaggi Tracciato==
 
Da Abashiri, stazione dove termina anche la [[linea principale Sekihoku]] la ferrovia prosegue verso sud-est lungo la costa del [[mare di Ochotsk]], fino a raggiungere l'abitato di [[Shari]]. Da Shari il tracciato prosegue verso sud, attraversando il [[parco nazionale Akan]] prima e il [[parco nazionale di Kushiro-Shitsugen]] poi. Alla [[stazione di Higashi-Kushiro]] la linea termina, ricongiungendosi alla [[linea principale Nemuro]].
* Callimaco: Machiavelli lo presenta nel prologo come un “amante meschino”.
Poi già nella I scena è lui che si presenta. È nato a Firenze, ma essendo morti i genitori, viene mandato a Parigi dai tutori a dieci anni (“avevo dieci anni quando da e mia tutori, sendo mio padre e mia madre morti, io fui mandato a Parigi, dove io sono stato venti anni”). Li resta per vent’anni, non solo perché Li vive con una “felicità grandissima”, ma anche per motivi di sicurezza. Infatti in quel periodo “cominciarno…le guerre d’Italia” e Callimaco giudica di “potere in quel luogo vivere più sicuro che qui” (Firenze). A Parigi si dedica “alli studii, parte a’ piaceri e parte alle faccende” e vivendo “quietissimamente” gli pare “d’essere grato a’ borghesi, a’ gentiluomini, al forestiro, al terrazzano, al povero, al ricco” (riflette la condizione di Machiavelli: è gradito a tutti). Si innamora per sentito dire di Lucrezia e decide di tornare in Italia. Qui si rivolge ad un parassita affinché questi lo aiuti a realizzare il suo desiderio.
È preda della sua passione, ma è anche intelligente e dunque conosce il suo stato (“Meglio morire che vivere così. Se io potessi dormire la notte, se io potessi conversare…”). Ha timore che Ligurio lo inganni, o che non riesca ad aiutarlo. Anche perché è convinto di avere ben poche possibilità e soltanto “la voglia e il desiderio che l’uomo ha di condurre la cosa” lo fa ancora sperare. Ma anche durante l’attuazione dell’inganno ha sempre paura che qualcosa possa andare storto (atto IV “in quanta angustia sono io stato e sto!”). E quando alla fine è quasi certo che tutto vada a buon fine quasi non ci crede, si ritiene indegno di così tanta fortuna (“per quali meriti io debba avere così tanti beni?”). È preda di una passione che non riesce a governare e che lo travolge moralmente (“se io potessi conversare…”) e fisicamente (“le viscere si commuovono…”). È continuamente in preda a sentimenti contrapposti come la speranza e il timore, la felicità e la disperazione…
Da una parte ha paura che ottenuto ciò che desidera, ciò si riveli deludente rispetto al desiderio (“non sai tu quanto poco bene si trova nelle cose che l’uomo desidera, rispetto a quelle che l’uomo ha presupposto trovarvi”), dall’altra l’ottenerlo lo considera una fortuna troppo grande per lui. È un personaggio che porta pregio e onor di gentilezza, ed è un amante meschino (Prologo). È molto astuto (Lucrezia, ma non è molto obiettiva, in quanto non sa che dietro l’inganno c’è Ligurio).
 
==Treni==
* Nicia: Machiavelli lo presenta nel prologo come “un dottore poco astuto”. Nella I scena ci viene descritto da Callimaco, ma è solo nella II scena che compare di persona. È “ricchissimo”, “non è giovane…ma non al tutto vecchio” e si lascia governare dalla moglie (Lucrezia), molto bella e savia. Ma nonostante tutto a un certo punto, ripensando al fatto di non avere avuto figli, quasi rimpiange d’averla sposata (“s’io credevo non avere figliuoli, io arei preso più tosto per moglie una contadina”). Vuole far sembrare ciò che non è (è molto sicuro di sé e alla sola insinuazione che sia lui impotente subito si definisce: “el più ferrigno e il più rubizzo uomo in Firenze”):
Benché colleghi due fra le principali città dell'Hokkaidō orientale, la linea principale Senmō non passa attraverso zone densamente popolate: per questo motivo sulla linea viene effettuato soltanto servizio locale, ad eccezione di qualche rapido.
Fa il dottore, ma nonostante “‘mparò in sul Boezio legge assai”, “è el più semplice e el più sciocco omo di Firenze” (quando gli viene presentato Callimaco nelle vesti di dottore gli parla in latino per testare la sua scienza “Bona dies, domine magister”. Anche se poi di fronte alla superiore sapienza di questi lui stesso si considera inferiore “ho cacato le curatelle per imparare due hac”).
Passando inoltre la ferrovia attraverso due parchi nazionali, oltre che vicino al [[parco nazionale Shiretoko]], su questa linea è presente anche un servizio turistico col treno panoramico ''Norokko'' e con locomotive d'epoca.
Utilizza un linguaggio che vuole apparire sofisticato, ma in realtà riprende proverbi e modi di dire del fiorentino (“non sanno quello che si pescono”).
Non si allontana volentieri da Firenze (“non ci vo’ di buone gambe”), ma si vanta di aver viaggiato moltissimo da giovane (“quando io era più giovane io son stato molto randagio”), anche se in realtà i luoghi che nomina sono tutti all’interno della Toscana.
Alla fine risulta essere l’unica vittima della beffa. E non ne ha nessun sospetto, anzi è talmente grato a Callimaco che lo invita a pranzo e ingenuamente gli offre pure la chiave della propria casa.
Cerca di apparire quello che non è, anche perché è convinto di esserlo. È talmente ingenuo che di fronte alla resistenza della moglie si secca, (“Io vorrei ben vedere le donne schizzinose, ma non tanto; chè ci ha tolta la testa, cervello di gatta!”), mentre di fronte al cambiamento del comportamento della stessa, non più remissiva, si mostra compiaciuto. È dunque l’unica vittima della beffa, e non lo intuisce nemmeno lontanamente. Il suo linguaggio è volgare e basso, tenta di ornarlo e renderlo più elegante nel tentativo di adeguarsi ad una condizione sociale di cui non è un degno esponente: manca delle qualità intellettive e morali necessarie a integrarlo nella classe del potere. Nicia è un personaggio poco astuto (Prologo). Non c’è uomo più sciocco di costui (Ligurio-Timoteo-Lucrezia), è un pazzo (Ligurio), ha poca prudenza, ancor meno animo (Ligurio) ed è semplice (Callimaco).
 
==Stazioni==
* Ligurio: Machiavelli lo presenta nel prologo come “un parassita di malizia el cucco”(un parassita figlio prediletto della malizia). Nella I scena ci viene descritto da Callimaco (“fu già sensale di matrimoni, dipoi s’è dato a mendicare cene e desinari…piacevole uomo…”), ma è solo nella II scena che compare di persona. È un parassita, molto astuto, che utilizza questa qualità per guadagnarsi da vivere, che parla con linguaggio del ragionamento, dell’ironia e del doppio senso. Ma è anche senza scrupoli (infatti non si fa problemi a tradire Nicia, con il quale “aveva una certa dimestichezza”, per aiutare Callimaco sotto pagamento). Rappresenta l’astuzia distinta dalla passione (Callimaco), e in grado dunque di osservarla e giudicarla con distacco. Callimaco invece la governa dall’esterno. Lo aiuta non solo per motivi economici, ma anche perché in fondo si sente affine al giovane (“’l tuo sangue si affà al mio”).
Il suo linguaggio è ponderato, accuratamente calcolato, ricco di allusioni anche sarcastiche, mirato e diversificato per forgiare il pensiero e la volontà degli interlocutori. È Malizioso (Prologo); è un piacevole uomo, perché prende in giro Nicia (Callimaco); è pazzo, triste e diavolo (Timoteo).
 
{| class="wikitable"
* Lucrezia: Machiavelli la presenta nel prologo come ”una giovane molto accorta”. Callimaco la definisce subito come una donna bellissima (aspetto fisico), ma anche “onestissima e al tutto aliena dalle cose d’amore” e con una grande influenza sul marito (carattere), nonostante tutto ciò si basi sulla fama della donna. Per Ligurio infine è “bella donna, savia, costumata e atta a governare un regno”. È in grado nel corso della commedia di adattarsi alle circostanze e di mutare con esse. Prima restia, per onestà e rettezza morale, a compiere l’adulterio impostole dalla madre, dal marito e dal Frate, (“Padre, no. Questa mi pare la cosa più strana che udissi”), una volta che vi è stata costretta, prende per mano la situazione e relega per sempre il marito in quella parte che si era scelta per una notte (“quello che ‘l mio marito ha voluto per una sera, voglio ch’egli abbia per sempre”). Molti critici hanno notato in lei qualcosa del principe dello stesso Machiavelli, soprattutto nella sua capacità di respingere le ipocrisie e le mezze misure (o si è del tutto buoni, come lei cerca di esserlo all’inizio, o si è del tutto e “onorevolmente” cattivi, come finisce con l’essere alla fine) e di adattarsi alle circostanze, mutando con esse. La sua decisione finale si può spiegare attraverso la sua capacità di adeguarsi alle circostanze diverse, imposte dalla fortuna. Un altro elemento che chiarifica l’affinità col principe machiavelliano. È Accorta e costumata (Prologo); savia atta a governare un mondo prudente (Ligurio); è dolce e facile (Nicia); buona (Timoteo) e prudente e dura (Callimaco).
|-
 
!Nr.
* Frate Timoteo: è un prete corrotto, pronto a mentire e a ingannare sotto compenso, anche se poi cerca di convincere l’ascoltatore, ma in fondo anche se stesso, che agisce così per fare del bene (“ditemi el munistero, la pozione e, se vi pare, codesti danari, da potere cominciare a fare qualche bene”). Pur di convincere Lucrezia mente, spiegando che l’adulterio non è tale se non se ne ha l’intenzione cattiva, e che ciò è ribadito pure dalla Bibbia (“quanto all’atto che sia peccato, questa è una favola…”). È avido, ma possiede comunque un po’ di coscienza, che però non gli impedisce di fare ciò che sente (“Dio sa che io non pensavo ad iniuriare persona…”). Agisce spinto dal desiderio di ricevere un compenso, ma non è totalmente libero dall’idea che in quanto uomo di Chiesa non dovrebbe peccare. Ed è come se volesse convincere di questo gli altri, ma anche se stesso, affermando che ha acconsentito in quanto tentato da una prima novella, ma che se gli fosse stata presentata subito la vera ragione della richiesta di aiuto non avrebbe mai acconsentito. La scelta del nome Timoteo da parte di Machiavelli non è casuale. Le considerazioni fatte dal frate nel suo monologo rivelano le sue capacità di ragionare freddamente in termini di solo calcolo economico. Le stesse qualità morali di Lucrezia saranno utilizzate a fini morali. Si assiste qui al rovesciamento già implicito nel contrasto fra il nome del frate e il suo comportamento pratico: Timoteo significa infatti “colui che onora Dio”(Τιμή cioè rispetto e Θεόσ cioè Dio). In effetti Timoteo ha un solo Dio, i soldi, e a questa divinità piega anche la religione. Ciò risulta chiaramente anche quando si serve di argomenti religiosi per raggiungere obiettivi che non hanno niente a che fare con la religione. La religione è ridotta unicamente a ipocrisia: serve a Timoteo come cinico paravento dietro cui ripararsi per badare meglio ai propri affari. È trincato, astuto (Ligurio); tristo (Lucrezia) e un frate malvissuto (Prologo).
!Nome stazione
 
!Nome in lingua originale
* Sostrata: è la madre di Lucrezia e aiuta il frate a convincere la figlia, un po’ perché non è a conoscenza dell’inganno e un po’ forse anche per turpe compiacenza. Ha paura che la figlia una volta morto il marito molto più vecchio di lei, se senza figli, possa rimanere “abandonata da ognuno”. Le parla dunque anche in veste di madre preoccupata, ma anche ritenendo una gran fortuna poter tradire il proprio marito con il suo consenso (“C’è 50 donne in questa terra che ne alzerebbono le mani al cielo!”).
!Distanza (da [[Stazione di Abashiri|Abashiri]])
 
!Coincidenze
== Trasposizioni cinematografiche ==
!Posizione (tutte le stazioni si trovano in [[Prefettura di Hokkaidō|Hokkaidō]])
L'opera di Machiavelli ha avuto nel [[1965]] una versione cinematografica con lo stesso titolo de ''[[La mandragola (film)|La mandragola]]'' diretta da [[Alberto Lattuada]] e interpretata da [[Philippe Leroy]] nel ruolo di Callimaco, [[Rosanna Schiaffino]] nel ruolo di Lucrezia, [[Jean Claude Brialy]] nel ruolo di Ligurio, [[Romolo Valli]] nel ruolo del notaio Nicia, [[Nilla Pizzi]] nel ruolo di Sostrata, [[Armando Bandini]] nella parte di Siro e [[Totò]] nella parte di frate Timoteo.
|-
 
|A69
Una seconda trasposizione cinematografica è uscita nel 2009, distribuita dalla [[Cines]], per la regia di [[Edoardo Sala]], con la partecipazione di [[Mario Scaccia]] nel ruolo di fra' Timoteo, da lui più volte interpretato sulle scene di tutta Europa sotto la direzione di [[Marcello Pagliero]] e di [[Sergio Tofano]]. [http://www.cinesfilm.com/DVD/Mandragola_Trailer.htm]
|[[Stazione di Abashiri|Abashiri]]
|網走駅
|style="text-align:right;"|0,0 km
|[[Hokkaido Railway Company]] (JR Hokkaidō):
* <span style="color:orange">■</span> [[Linea principale Sekihoku]]
|rowspan="5"|[[Abashiri (Giappone)|Abashiri]]
|-
|B79
|[[Stazione di Katsuradai|Katsuradai]]
|桂台駅
|style="text-align:right;"|1,4&nbsp;km
|&nbsp;
|-
|B78
|[[Stazione di Masuura|Masuura]]
|鱒浦駅
|style="text-align:right;"|6,2&nbsp;km
|&nbsp;
|-
|B77
|[[Stazione di Mokoto|Mokoto]]
|藻琴駅
|style="text-align:right;"|8,7&nbsp;km
|&nbsp;
|-
|B76
|[[Stazione di Kitahama|Kitahama]]
|北浜駅 (北海道)
|style="text-align:right;"|11,5&nbsp;km
|&nbsp;
|-
|B75
|[[Stazione di Genseikaen|Genseikaen]]
|原生花園駅
|style="text-align:right;"|16,9&nbsp;km
|&nbsp;
|rowspan="3"|[[Koshimizu]]
|-
|B74
|[[Stazione di Hama-Koshimizu|Hama-Koshimizu]]
|浜小清水駅
|style="text-align:right;"|20,1&nbsp;km
|&nbsp;
|-
|B73
|[[Stazione di Yamubetsu|Yamubetsu]]
|止別駅
|style="text-align:right;"|25,8&nbsp;km
|&nbsp;
|-
|B72
|[[Stazione di Shiretoko-Shari|Shiretoko-Shari]]
|知床斜里駅
|style="text-align:right;"|37,3&nbsp;km
|&nbsp;
|rowspan="3"|[[Shari]]
|-
|B71
|[[Stazione di Naka-Shari|Naka-Shari]]
|中斜里駅
|style="text-align:right;"|41,9&nbsp;km
|&nbsp;
|-
|B70
|[[Stazione di Minami-Shari|Minami-Shari]]
|南斜里駅
|style="text-align:right;"|44,1&nbsp;km
|&nbsp;
|-
|B69
|[[Stazione di Kiyosatochō|Kiyosatochō]]
|清里町駅
|style="text-align:right;"|49,2&nbsp;km
|&nbsp;
|rowspan="3"|[[Kiyosato]]
|-
|B68
|[[Stazione di Sattsuru|Sattsuru]]
|札弦駅
|style="text-align:right;"|57,0&nbsp;km
|&nbsp;
|-
|B67
|[[Stazione di Midori|Midori]]
|緑駅
|style="text-align:right;"|65,3&nbsp;km
|&nbsp;
|-
|B66
|[[Stazione di Kawayu-Onsen|Kawayu-Onsen]]
|川湯温泉駅
|style="text-align:right;"|79,8&nbsp;km
|&nbsp;
|rowspan="4"|[[Teshikaga]]
|-
|B65
|[[Stazione di Biruwa|Biruwa]]
|美留和駅
|style="text-align:right;"|87,0&nbsp;km
|&nbsp;
|-
|B64
|[[Stazione di Mashū|Mashū]]
|摩周駅
|style="text-align:right;"|95,7&nbsp;km
|&nbsp;
|-
|B63
|[[Stazione di Minami-Teshikaga|Minami-Teshikaga]]
|南弟子屈駅
|style="text-align:right;"|103,9&nbsp;km
|&nbsp;
|-
|B62
|[[Stazione di Isobunnai|Isobunnai]]
|磯分内駅
|style="text-align:right;"|110,4&nbsp;km
|&nbsp;
|rowspan="5"|[[Shibecha]]
|-
|B61
|[[Stazione di Shibecha|Shibecha]]
|標茶駅
|style="text-align:right;"|121,0&nbsp;km
|&nbsp;
|-
|B60
|[[Stazione di Gojikkoku|Gojikkoku]]
|五十石駅
|style="text-align:right;"|129,5&nbsp;km
|&nbsp;
|-
|B59
|[[Stazione di Kayanuma|Kayanuma]]
|茅沼駅
|style="text-align:right;"|134,9&nbsp;km
|&nbsp;
|-
|B58
|[[Stazione di Tōro|Tōro]]
|塘路駅
|style="text-align:right;"|141,9&nbsp;km
|&nbsp;
|-
|B57
|[[Stazione di Hosooka|Hosooka]]
|細岡駅
|style="text-align:right;"|149,1&nbsp;km
|&nbsp;
|rowspan="3"|[[Kushiro (borgo)]]
|-
|B56
|[[Stazione di Kushiro-Shitsugen|Kushiro-Shitsugen]]
|釧路湿原駅
|style="text-align:right;"|151,5&nbsp;km
|&nbsp;
|-
|B55
|[[Stazione di Tōya|Tōya]]
|遠矢駅
|style="text-align:right;"|158,8&nbsp;km
|&nbsp;
|-
|B54
|[[Stazione di Higashi-Kushiro|Higashi-Kushiro]]
|東釧路駅
|style="text-align:right;"|166,2&nbsp;km
|Hokkaidō Railway Company:
* <span style="color:lawngreen">'''■'''</span> [[Linea principale Nemuro]]
|[[Kushiro]] (città)
|}
 
==Altri progetti==
{{interprogetto|scommons=LaCategory:Senmō mandragola|s_oggetto=ilMain testo completo|s_preposizione=deLine}}
 
==Collegamenti esterni==
*[http://it.youtube.com/watch?v=YP7-xSMeMTc]
 
{{portale|letteratura|teatro}}
 
{{portale|Giappone|trasporti}}
{{DEFAULTSORT:Mandragola, La}}
[[Categoria:Opere teatrali italiane]]
[[Categoria:Opere teatrali in italiano]]
[[Categoria:Opere teatrali di Machiavelli]]
 
[[Categoria:Ferrovie in Hokkaidō]]
[[ca:La Mandràgora]]
[[cs:Mandragora (komedie)]]
[[de:Mandragola]]
[[en:The Mandrake]]
[[es:La mandrágora (Maquiavelo)]]
[[fr:La Mandragore]]
[[he:לה מנדראגולה]]
[[pt:A Mandrágora]]