Luftwaffe (Wehrmacht) e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 giugno 12: differenze tra le pagine

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|Nome = Luftwaffe<br/><small>Aeronautica militare tedesca</small>
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|Tipo = [[Aeronautica militare]]
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|Descrizione_guarnigione = [[Oberkommando der Luftwaffe|Alto comando dell'Aeronautica]]
|Guarnigione = [[Reichsluftfahrtministerium|Ministero dell'Aria]] a [[Berlino]]
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|Battaglie = [[Guerra civile spagnola]] </br> [[Seconda guerra mondiale]]
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|Reparti_dipendenti = <center> [[Fallschirmjäger]] </br> [[FlaK]]
|Comandanti_degni_di_nota = [[Hermann Göring]] <br/> [[Robert Ritter von Greim]]
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|Ref = Fonti citate nel corpo del testo
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La '''Luftwaffe''' era l'aviazione militare [[Germania|tedesca]], parte integrante della [[Wehrmacht]] durante il [[seconda guerra mondiale|secondo conflitto mondiale]], che la vide impegnata in tutti i teatri di guerra e senza la quale la tecnica del [[Guerra lampo|Blitzkrieg]] adottata dalle forze armate tedesche non avrebbe avuto la stessa efficacia.
 
Contrastando i [[Aereo da caccia|caccia]] nemici, supportando le truppe a terra o bombardando città, la Luftwaffe fu un nemico da non sottovalutare per le aviazioni militari sovietiche ([[Sovetskie Voenno-vozdušnye sily]]) e alleate ([[Royal Air Force]] e [[United States Army Air Forces]]).
 
== Nomenclatura ==
[[File:Luftwaffe Organization.jpg|thumb|right|Schema riportante l'organizzazione della Luftwaffe]]
Prima di iniziare a leggere la pagina, è bene conoscere il significato di alcune scritture "tecniche" usate per descrivere i reparti della Luftwaffe e i loro aerei.
 
*Riguardo alle sigle "KG", "StG", "SchG", "ZG" e "JG", vedi la fine del primo paragrafo intitolato "Periodo antecedente alla seconda guerra mondiale";
*Per comodità, senza ripetere ogni volta il wikilink e appesantire il testo, i nomi degli aerei a volte sono abbreviati con la sigla corrispondente, di seguito sono riportate quelle più comuni:
**Bf 109: [[Messerschmitt Bf 109]];
**Bf 110: [[Messerschmitt Bf 110]];
**Fw 190: [[Focke-Wulf Fw 190]];
**Ju 87 o ''Stuka'': [[Junkers Ju 87]];
**Ju 52: [[Junkers Ju 52]];
**Ju 88: [[Junkers Ju 88]];
**He 111: [[Heinkel He 111]];
*Scritte del tipo "I/KG 77" significano che l'aereo appartiene al I gruppo, [[stormo (unità militare)|stormo]] da bombardamento nº 77. Allo stesso modo, la scritta "II/JG 26" indica che l'aereo appartiene al II gruppo, stormo da caccia nº 26.
 
Per qualche informazioni in più si può consultare la pagina relativa all'[[organizzazione della Luftwaffe]].
 
== Storia ==
=== Periodo antecedente alla seconda guerra mondiale ===
[[File:Bundesarchiv Bild 102-13805, Hermann Göring.jpg|thumb|right|[[Hermann Göring]], capo della Luftwaffe dalla sua istituzione fino al 25 aprile 1945]]
[[File:Bundesarchiv Bild 146-1978-106-25, Deutsche Luftwaffe.jpg|thumb|right|Una parata del 1937]]
A seguito della sconfitta nella [[prima guerra mondiale]] e alla firma del [[Trattato di Versailles (1919)|trattato di Versailles]], alla Germania fu imposto lo scioglimento dell'aviazione militare (''[[Luftstreitkräfte]]'') e lo smantellamento di tutti gli aerei rimasti. Ciononostante, lo stato tedesco riuscì a mantenere segretamente una propria forza aerea che divenne sempre più forte con il passare degli anni. L'addestramento clandestino dei piloti iniziò sin dal [[1926]] grazie soprattutto alla compagnia aerea nazionale ''[[Lufthansa]]'' e al ''[[Nationalsozialistisches Fliegerkorps]]'': la prima disponeva di aerei militari come lo [[Junkers Ju 86]] e l'[[Heinkel He 111]] abilmente camuffati da aerei di linea o da trasporto, la seconda aveva [[Aliante|alianti]] e [[Ultraleggero|ultraleggeri]] su cui i futuri piloti della Luftwaffe potevano fare pratica.
 
La vera svolta però venne data dal governo nazista a seguito della decisione di Hitler di riarmare la Germania. La Luftwaffe venne fondata clandestinamente nel [[1933]] con circa 4.000 addetti<ref>[[#Silvestri2002|Silvestri 2002]], p. 1071</ref> mentre erano già da ta tempo in produzione vari tipi di aerei militari, e due anni dopo, nel [[1935]], la creazione venne resa pubblica a tutto il mondo. La produzione di aerei passò dalle 1.968 unità del [[1934]] a 5.112 nel [[1936]] e a 8.295 nel [[1939]], per un totale di 25.000 apparecchi<ref>''Storia illustrata della seconda guerra mondiale'', 2000, Giunti, p. 30</ref>. L'''[[Oberkommando der Luftwaffe]]'' venne assegnato nel 1935 all'ex [[Asso dell'aviazione|asso]] dell'aviazione tedesca, nonché ministro dell'aviazione, [[Hermann Göring]], il quale si circondò di collaboratori come [[Erhard Milch]] (ispettore generale della Luftwaffe), [[Hans Jeschonnek]] (responsabile dei rifornimenti, dell'addestramento, della telecomunicazione e delle azioni di guerra) ed [[Ernst Udet]] (capo dell'ufficio tecnico)<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 9</ref>. La nomina del personale invece era competenza esclusiva di Göring.
 
Le strategie di attacco erano ancora in fase di sperimentazione, in particolare, vi erano due linee di pensiero distinte: [[Walther Wever]], comandante dello Stato Maggiore generale dell'aviazione fino al 1936, sosteneva l'importanza dei bombardamenti strategici compiuti da aerei quadrimotore; Ernst Udet invece era convinto che l'aviazione dovesse essere usata solamente a supporto delle truppe a terra e per contrastare i velivoli nemici. Forte dell'esperienza bellica in Spagna dove i bombardieri in picchiata svolsero egregiamente il loro compito, e complice la morte accidentale di Wever, Udet riuscì a convincere l'intero comando della Luftwaffe che la sua linea di pensiero era quella da seguire. I progetti per i grandi aerei da bombardamento, come il [[Dornier Do 19|Do 19]] e lo [[Junkers Ju 89|Ju 89]], vennero quindi abbandonati.
 
Nel settembre 1939 la Luftwaffe era composta da quattro ''Luftflotte'' (flotte aeree), con sede a [[Stettino]], [[Braunschweig]], [[Roth (Baviera)|Roth]] e [[Reichenbach (Oberlausitz)|Reichenbach]]; a queste se ne aggiunsero altre tre nel corso della guerra, di cui una, la ''[[Luftflotte Reich]]'', creata appositamente per la difesa del territorio tedesco. Ogni flotta contava fino a 1.250 aerei raggruppati in ''Fliegerkorps'' o nelle più piccole ''Fliegerdivisionen'' a seconda della dimensione, entrambe suddivise a loro volta in ''Geschwader'' (l'equivalente degli stormi per la [[Regia Aeronautica]]) composte da tre ''Gruppe'' (gruppi) formati da tre o quattro ''Staffel'' (squadriglie) di 12 aerei ciascuno.<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 10</ref>
 
Esistevano vari tipi di Geschwader, ecco quali erano:
*'''Kampfgeschwader (KG)''', che avevano in dotazione [[bombardiere|bombardieri]] a medio raggio;
*'''Stukageschwader (StG)''', con bombardieri da picchiata e sostituite in seguito dalle '''Schlachtgeschwader (SchG)''', unità per gli attacchi al suolo;
*'''Zerstörergeschwader (ZG)''', i cui equipaggi volavano in caccia pesanti bimotore del tipo del [[Messerschmitt Bf 110]];
*'''Jagdgeschwader (JG)''', che impiegavano i caccia monomotore;
*'''Nachtjagdgeschwader (NJG)''', ovvero stormi da caccia notturna;
*'''Schnellkampfgeschwader (SKG)''', equipaggiate con Bf 109, Fw 190, Bf 110 o [[Messerschmitt Me 210]] e addette all'attacco al suolo;
*'''Lehrgeschwader (LG)''', unità che sperimentavano nuove tattiche o nuovi aerei;
*'''Transportgeschwader (TG)''', stormi da trasporto con aerei Ju 52 o [[Messerschmitt Me 323]];
*'''Luftlandegeschwader''', stormi appositamente attrezzati con [[Aliante|alianti]] del tipo del [[Gotha Go 242]] addetti al trasporto truppe.
 
==== La guerra civile spagnola ====
{{vedi anche|Legione Condor}}
[[File:Bundesarchiv Bild 183-C0214-0007-013, Spanien, Flugzeug der Legion Condor.jpg|thumb|right|Uno [[Heinkel He 111|He 111]] della [[Legione Condor]] ]]
Quando il futuro dittatore spagnolo [[Francisco Franco]] chiese a Hitler, il 22 luglio 1936<ref>[[#Silvestri2002|Silvestri 2002]], p. 933</ref>, aiuto per proseguire e vincere la guerra civile, il dittatore nazista rispose inviando la [[Legione Condor]], una forza di circa 100 aerei (ma anche carri [[Panzer I]] e unità navali) costituita interamente da volontari posti inizialmente sotto il comando del ''[[generalmajor]]'' [[Hugo Sperrle]], sostituito in seguito dai parigrado [[Helmuth Volkmann]] e [[Wolfram von Richthofen]]. La squadre da attacco era, per quello che concerne il bombardamento, il KG/88, mentre la caccia era presente con il JG/88 (88º gruppo caccia)<ref>{{cita web|url=http://www.axishistory.com/index.php?id=235|titolo=Legion Condor|lingua=en|opera=axishistory.com|accesso=17 nov 2009}}</ref>, diventati tristemente famosi per il [[Bombardamento di Guernica|bombardamento della città di Guernica]]. La Legione Condor ebbe il suo [[asso dell'aviazione]] nel capitano [[Werner Mölders]], con 14 vittorie all'attivo<ref>{{cita web|url=http://www.axishistory.com/index.php?id=6806|titolo=Assi della Legione Condor|opera=axishistory.com|lingua=en|accesso=24 ott 2010}}</ref>.
La guerra fu un ottimo banco di prova per la giovane Luftwaffe che ebbe modo di constatare l'efficacia del [[bombardamento in picchiata]] effettuato dagli ''[[Junkers Ju 87|Stuka]]'', mettere alla prova i piloti e testare l'incredibile versatilità del cannone [[8,8 cm FlaK]], usato contro obiettivi aerei e terrestri.
 
=== 1939 ===
==== L'invasione della Polonia ====
{{vedi anche|campagna di Polonia}}
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 101I-318-0053-35, Polen, Flugzeuge Junkers Ju 87 nach Start.jpg|thumb|left|Un gruppo di [[Junkers Ju 87|Ju 87]] decolla verso il territorio polacco. Fino al 1939, la lettera sulla fusoliera fu il simbolo identificativo del singolo aereo]]
Il 1º settembre 1939 la Germania dette inizio all'[[Fall Weiss|operazione Fall Weiss]] invadendo il territorio della [[Polonia]] con il supporto di circa 520 caccia, 800 bombardieri, 340 Ju 87 e 250 aerei da trasporto<ref>[[#Zaloga2008|Zaloga 2008]], p. 33</ref>. L'obiettivo imminente della Luftwaffe era quello di distruggere a terra l'aviazione polacca, ma, complice la fitta nebbia dei primi giorni di guerra e l'abile mossa dei comandanti nemici che spostarono ad est i campi d'aviazione in luoghi nascosti, durante tutta la campagna si riuscirono a distruggere al suolo solo 24 aerei<ref>[[#Zaloga2008|Zaloga 2008]], p. 50</ref>. Gli aerei della ''[[Luftflotte 1]]'' (assegnata come supporto al [[Heeresgruppe Nord|gruppo d'armate Nord]]) e [[Luftflotte 4|4]] (assegnata al [[Heeresgruppe Süd|gruppo d'armate Sud]]) inoltre non avevano ancora sperimentato attacchi a supporto della fanteria, e si limitarono a colpire obiettivi strategici scelti dai generali dell'aviazione; le prime vere missioni di [[Close Air Support|supporto aereo ravvicinato]] iniziarono solo durante la [[battaglia del fiume Bzura]]. L'intervento della Luftwaffe si rivelò prezioso per la Wehrmacht in molte occasioni, ma non sempre l'esito finale fu il successo, come nel caso dell'attacco al ponte di [[Tczew]], che i polacchi riuscirono a minare e a far esplodere impedendo il passaggio dei mezzi corazzati.
 
Il 10 settembre i KG della Luftwaffe iniziarono a bombardare Varsavia con ingenti perdite e scarsa precisione, ma con il tempo si arrivò ad impiegare anche, il 25 settembre, 400 bombardieri al giorno con risultati migliori<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 16</ref>. Vista persa ogni speranza di vittoria, il centro di comando polacco chiese il "cessate il fuoco" che entrò in vigore il 28 settembre.
 
Durante la campagna la Luftwaffe registrò la perdita di 285 aerei, dei quali 126 abbattuti dalla caccia polacca<ref>[[#Zaloga2008|Zaloga 2008]], p. 52</ref>, troppo inferiore di numero per imporre la propria volontà. L'inizio della guerra fu dunque favorevole all'aviazione tedesca, che ebbe modo di perfezionare le tecniche di assalto aereo e prepararsi per le operazioni future.
 
==== Sitzkrieg ====
{{vedi anche|Finta guerra}}
Una volta occupata la Polonia, ci fu un periodo di stallo delle operazioni terrestri (chiamato dai tedeschi "''Sitzkrieg''", guerra seduta) che durò fino al maggio [[1940]]. Eccetto che per le operazioni in mare, nel fronte occidentale non ci furono movimenti di truppe o azioni militari. In questo periodo, la Luftwaffe fu impegnata in molte missioni a carattere aeronavale nonché occasionali intercettazioni di bombardieri britannici, che culminarono nella [[battaglia della Baia di Helgoland (1939)|battaglia della Baia di Helgoland]].
 
Inoltre, sempre fa il 1939 ed il 1940, numerosi scontri aerei avvennero sopra la [[Linea Maginot]] e la [[Linea Sigfrido]], tra i caccia e i ricognitori dell'''[[Armée de l'air]]'' e della Luftwaffe, poiché gli eserciti di ciascun lato tentavano di spiare dal cielo gli schieramenti delle truppe avversarie.
 
=== 1940 ===
==== In Scandinavia ====
{{vedi anche|operazione Weserübung}}
[[File:Dombås 1940 4.PNG|thumb|left|Uno [[Junkers Ju 52|Ju 52]] abbattuto nell'aprile 1940 a [[Dombås]] ]]
 
In aprile la Germania di Hitler prese l'iniziativa e invase [[Norvegia]] e [[Danimarca]]. Dopo aver conquistato in un solo giorno il territorio danese, la Luftwaffe poté usufruire dell'aeroporto di [[Aalborg]] come base per le future operazioni in Norvegia, che si materializzarono in azioni di attacco al suolo, scorta ai bombardieri, trasporto truppe aviotrasportate e difesa antinave.
 
All'avvio delle ostilità, la Wehrmacht poteva contare su un supporto di 39 Ju 87R, 419 bombardieri, 38 Bf 109E, 21 aerei antinave ([[Focke-Wulf Fw 200|Fw 200]] e [[Junkers Ju 52|Ju 52]]) e 548 aerei da trasporto<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 19</ref>. Quando le azioni belliche terminarono, la RAF aveva perso 70 aerei contro i 117 della Luftwaffe, che mise però in campo un numero di forze maggiore rispetto all'aviazione nemica<ref>[[#Silvestri2002|Silvestri 2002]], p. 1263</ref>.
 
==== Attacco alla Francia ====
{{vedi anche|campagna di Francia}}
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-058-1784A-14, Frankreich, Jagdflugzeuge Me 109 auf Feldflugplatz.jpg|thumb|right|Piloti e [[Messerschmitt Bf 109|Bf 109]] del JG 51 si riposano nell'agosto 1940, ad operazioni belliche terminate]]
Il 10 maggio 1940 la Wehrmacht lanciò un'offensiva con tre gruppi d'armate contro la [[Francia]], il [[Belgio]] ed i [[Paesi Bassi]], ignorando lo stato di neutralità di questi ultimi due stati. La Luftwaffe entrò in azione con le ''Luftflotte 2'' e [[Luftflotte 3|3]] schierando 1.100 bombardieri a medio raggio e 400 ''Stuka'' scortati da 1.200 tra Bf 109 e Bf 110<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 21</ref>, attaccando principalmente nelle [[Ardenne]]. La tecnica fu simile a quella adottata in Polonia: i KG e gli StG attaccarono i campi d'aviazione nemici e bombardarono i centri di comunicazione, di rifornimento e anche numerose città. Nel frattempo, circa 500 aerei da trasporto<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 21</ref>, seppur con gravi perdite, paracadutarono unità di ''[[Fallschirmjäger]]'' in obiettivi strategici.
 
I caccia tedeschi si rivelarono nettamente superiori ai pari grado francesi e agli [[Hawker Hurricane|Hurricane]] inglesi, e anche quando gli aerei alleati riuscirono a superare la caccia tedesca, vennero spesso abbattuti dalla contraerea. Insieme a tanti successi, arrivò anche il primo smacco al prestigio della Luftwaffe, verificatosi nei cieli di [[Dunkerque]]. I piloti dei Bf 109 infatti si trovarono davanti un nuovo aereo, lo [[Supermarine Spitfire|Spitfire]], che causò perdite tra i bombardieri a tuffo tedeschi i quali non riuscirono ad evitare la fuga in Gran Bretagna a circa 466.000 soldati inglesi<ref>[[#Silvestri2002|Silvestri 2002]], p. 1290</ref>.
 
Per la Luftwaffe la campagna di Francia fu un successo, ma i piloti non poterono adagiarsi sugli allori dato che presto avrebbero affrontato il loro più temibile nemico, la RAF inglese.
 
==== La battaglia d'Inghilterra ====
{{vedi anche|battaglia d'Inghilterra}}
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-402-0265-03A, Flugzeug Junkers Ju 88, Startvorbereitung.jpg|thumb|left|Aviatori del KG 51 si preparano per una missione di bombardamento sull'Inghilterra. L'aereo è un [[Junkers Ju 88|Ju 88]] ]]
Dopo Polonia, Scandinavia, Olanda, Belgio e Francia, solo la Gran Bretagna poteva opporsi all'avanzata tedesca in Europa. Hitler decise così di dare il via alla preparazione dell'[[operazione Seelöwe]], ma prima bisognava neutralizzare l'aviazione inglese, la [[Royal Air Force]] (RAF) per assicurare protezione totale ai mezzi della ''[[Kriegsmarine]]'' che avrebbero dovuto attraversare [[La Manica]].
 
{| {{prettytable|width=300px|align=right|text-align=center|font-size=90%}}
|+ GLI 11 MIGLIORI ASSI DELLA LUFTWAFFE NELLA BATTAGLIA D'INGHILTERRA<ref>{{cita web|url=http://luftwaffe.cz/bob.html|titolo=Assi della Luftwaffe nella battaglia d'Inghilterra|opera=luftwaffe.cz|lingua=en|accesso=23 ott 2010}}</ref>
|-
| '''Pilota''' || '''Unità''' || '''Vittorie'''
|-
| [[Helmut Wick]] || Stab JG 2 || 42
|-
| [[Adolf Galland]] || Stab JG 26 || 35
|-
| [[Walter Oesau]] || III/JG 51 || 34
|-
| [[Werner Mölders]] || Stab JG 51 || 28
|-
| [[Hermann-Friedrich Joppien]] || I/JG 51 || 26
|-
| [[Herbert Ihlefeld]] || I/LG 2 || 24
|-
| [[Gerhard Schöpfel]] || III/JG 26 || 23
|-
| [[Siegfried Schnell]] || II/JG 2 || 18
|-
| [[Horst Tietzen]] || II/JG 51 || 18
|-
| [[Hans Hahn (pilota Luftwaffe)|Hans Hahn]] || III/JG 2 || 17
|-
| [[Erich Schmidt]] || III/JG 53 || 17
|}
 
Nel giugno e luglio del 1940 Göring fissò le linee generali dell'operazione volta a distruggere la RAF, con priorità di attacco alle basi aeree e alle industrie che producevano mezzi per l'aviazione. La Luftwaffe intanto eseguì piccoli raid in territorio britannico e contro i convogli nella Manica partendo dalle sue basi nel continente scoprendo la grande vulnerabilità degli ''Stuka'' nei confronti dei caccia inglesi, fatto che si manifestò in tutta la sua evidenza nei mesi a seguire.
 
Il vero attaccò iniziò infatti nella seconda settimana di agosto, quando Göring riunì 1.482 bombardieri a medio raggio (42 unità KG), 365 ''Stuka'' (9 unità StG) e altri cacciabombardieri (una unità SchG), 976 caccia monomotore (26 unità JG), alcune centinaia di aerei da ricognizione e 280 caccia bimotore (9 unità ZG). Queste forze vennero divise nella ''Luftflotte 2'' al comando di [[Albert Kesselring]] in Francia orientale e Paesi Bassi, ''Luftflotte 3'' agli ordini di [[Hugo Sperrle]] operante nella Francia occidentale e ''[[Luftflotte 5]]'' al comando di [[Horst Stumpff]] in Scandinavia. La Gran Bretagna poteva contrapporre circa 900 aerei agli ordini di [[Hugh Dowding]] divisi in quattro gruppi con ognuno una propria zona di competenza.<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 29</ref>
 
Il 15 agosto (chiamato ''Adlertag'', "giorno dell'aquila") ci fu il primo grande attacco contro obiettivi prestabiliti. Subito le perdite della ''Luftflotte 5'' furono pesanti, perché i bombardieri, a causa della grande distanza che li separava dagli obiettivi, dovettero essere scortati obbligatoriamente dai Messerschmitt Bf 110 che superavano in autonomia i Bf 109, ma che non erano all'altezza dei più veloci e agili caccia inglesi. Le ''Luftflotte 2'' e 3 intanto ingaggiarono sanguinosi scontri con gli aerei della RAF e bombardarono basi aeree e fabbriche registrando notevoli perdite (in un solo giorno non rientrarono alla base 75 aerei<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 31</ref>) ma spingendo al collasso la produzione nemica. A quel punto, [[Winston Churchill]] ordinò al ''[[Bomber Command]]'' di eseguire dei raid su [[Berlino]] e Hitler, adirato, ordinò alla Luftwaffe di allentare la pressione sulle fabbriche inglesi per concentrarsi unicamente sulle città.
[[Immagine:Coventry bomb damage H5600.jpg|thumb|right|Effetti del [[bombardamento di Coventry]] nel centro storico della città]]
 
È da tenere presente che i piloti della RAF erano avvantaggiati rispetto ai loro colleghi tedeschi perché operavano da basi molto vicine ai teatri di battaglia, dunque potevano caricare meno carburante con un vantaggio in termini di agilità; inoltre, se venivano abbattuti e non morivano, venivano subito recuperati e reintrodotti nelle loro squadriglie, mentre un pilota tedesco abbattuto o veniva catturato o moriva in mare se i soccorsi tardavano ad arrivare. Per quanto riguarda gli aerei, i bombardieri tedeschi non erano stati progettati per condurre bombardamenti strategici a lungo raggio, inoltre si rivelarono vulnerabili agli attacchi aerei nemici, complice anche la scarsa protezione offerta loro dai Bf 110 o dai Bf 109 (la cui scarsa autonomia li costringeva a rientrare alla base prematuramente); i Ju 87 Stuka erano efficaci e precisi come cacciabombardieri, ma in scontri con altri caccia di solito aveva la peggio; l'unico elemento di parità era quando si scontravano Bf 109 e Spitfire, comunque inferiore di numero rispetto all'Hawker Hurricane. Da non dimenticare, inoltre, è il fatto che gli inglesi disponevano del ''Chain Home'', un sistema di stazioni radar posto sulle coste che permetteva di avvistare con largo anticipo le formazioni di aerei tedeschi.
 
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-342-0615-18, Im Westen, Flugzeugbombe.jpg|thumb|left|Bomba tedesca "dedicata" a [[Winston Churchill|Churchill]] ]]
[[File:Bundesarchiv Bild 146-1969-094-18, Dornier Do 17 und Supermarine Spitfire.jpg|thumb|left|Uno [[Supermarine Spitfire|Spitfire]] fa manovra dopo un attacco fallito ad un [[Dornier Do 17|Do 17]] nel dicembre 1940, quando l'offensiva della Luftwaffe era da tempo nella fase discendente]]
In Inghilterra l'OKL iniziò a condurre anche operazioni di bombardamento notturne volte a diminuire le perdite di equipaggi, e per questo si introdusse l'utilizzo di apparecchiature radio per aumentare la precisione delle bombe che altrimenti sarebbero state sganciate quasi alla cieca. Il sistema ''[[Knickebein]]'' permise al pilota di seguire un segnale radio fino al punto prestabilito, e quando si sentiva un secondo segnale il [[Navigatore (aeronautica)|navigatore]] sganciava il carico bellico. Gli inglesi riuscirono però a captare i segnali radio e a modificarli in modo da far cadere le bombe in luoghi inabitati, e lo stesso fece con il sistema ''[[X-Gerät]]'', più preciso del Knickebein. Neanche con il nuovo ''[[Y-Gerät]]'' si riuscì ad impedire agli operatori inglesi di manomettere i segnali inviati agli apparecchi tedeschi.
 
I piloti del II/JG 51 avevano come motto "''Gott strafe England''" (Dio punisca l'Inghilterra), ma le cose andarono diversamente. A settembre la Luftwaffe, su richiesta di Hitler, intensificò i bombardamenti, anche notturni, sulle città inglesi ([[Coventry]], [[Birmingham]], [[Liverpool]], [[Plymouth]], [[Bristol]] e specialmente [[Londra]]). Le perdite furono spropositate rispetto ai risultati conseguiti e fra i piloti iniziò a serpeggiare il malcontento, anche perché nuove strategie per ridurre le perdite, come un maggiore utilizzo dello Junkers Ju 88, più veloce rispetto all'Heinkel He 111, non ebbero successo. Il volgere dell'attenzione verso le città anziché ai campi d'aviazione permise alla caccia inglese di rafforzarsi e respingere una volta per tutte la Luftwaffe: dal 7 al 15 settembre 1940 i tedeschi persero ben 175 velivoli<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 35</ref>. A Hitler non rimase che rinviare la tanto attesa operazione Seelöwe, anche se gli attacchi contro Londra e i porti della Manica continuarono fino al [[1941]] inoltrato.
 
La battaglia d'Inghilterra fu la prima grande battuta d'arresto per le forze armate tedesche, con la Luftwaffe che perse un totale di 1.789 velivoli, dei quali 1.385 in combattimento.<ref>[[#Silvestri2002|Silvestri 2002]], p. 1323</ref>
 
=== 1941 ===
==== Balcani e Grecia ====
{{vedi anche|campagna dei Balcani}}
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-160-0178-23, Balkan, Flugzeug Me 109.jpg|thumb|right|Come dimostrano i simboli sulla coda di questo [[Messerschmitt Bf-109|Bf 109 E-7]] dello JG 27, il pilota di questo aereo aveva all'attivo 21 vittorie. Il JG 27 partecipò sia alla [[campagna dei Balcani]] che all'[[operazione Marita]] ]]
Lasciata alle spalle la battaglia d'Inghilterra, Hitler focalizzò l'attenzione verso i [[Penisola balcanica|Balcani]] per assicurarsi il fianco meridionale in vista dell'[[operazione Barbarossa]]. Senza aspettare troppo, la Wehrmacht iniziò l'invasione della [[Jugoslavia]] affidando alla sua forza aerea la completa distruzione della capitale [[Belgrado]]. Il 6 aprile le bombe tedesche colpirono pesantemente la città e la base aerea di [[Zemun]] per tutto il giorno, riducendola ad un cumulo di macerie. Per le truppe a terra non fu difficile completare l'opera di occupazione.
 
Nonostante i Ju 87 si fossero dimostrati vulnerabili, in Grecia non incontrarono un'opposizione degna di tale nome perché l'esercito greco non aveva mezzi da spiegare. Insieme ai bombardieri medi, questi aerei sganciarono sul [[Pireo]] [[Mina navale|mine navali]] e bombe su navi e depositi. Fu colpita anche una nave delle [[SS]] trasportante materiale bellico, la ''Glenn Fraser'', che con la sua esplosione rase al suolo l'intero porto<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 45</ref>. Le azioni di attacco proseguirono con attacchi al suolo contro i mezzi degli [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]].
 
''N.B.'': riguardo alla [[battaglia di Creta]], vedi più sotto, nel paragrafo "Forze ed operazioni terrestri della Luftwaffe".
 
==== Mediterraneo e Africa Settentrionale ====
[[Immagine:Me 109Es in flight over North Africa 050613-F-1234P-040.jpg|thumb|left|[[Messerschmitt Bf 109]] in volo nel Nordafrica. La banda bianca vicina alla coda era il simbolo di riconoscimento per gli aerei che prestavano servizio nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] ]]
La prima presenza di aerei tedeschi nel [[mar Mediterraneo]] si ebbe nel giugno 1940, quando la Luftwaffe stipulò un accordo con la Regia Aeronautica per trasportare truppe italiane in [[Albania]]; solo alla fine di quell'anno, quando fu inviato il ''[[Fliegerkorps X]]'', si poté parlare di una "vera" Luftwaffe nel Mediterraneo.
 
Il compito principale di questa unità era l'attacco alla base inglese di [[Malta]] e alle navi in una zona che comprendeva l'intero Mediterraneo centrale, compresa la [[Sicilia]], la [[Sardegna]] e il Nordafrica. Due iniziali successi furono il danneggiamento della [[portaerei]] [[HMS Illustrious (R87)|''Illustrious'']] e l'affondamento dell'[[incrociatore]] [[HMS Southampton (83)|''Southampton'']].
 
Nel febbraio 1941 venne istituita in [[Libia]] con i Bf 110 (VII/ZG 26 e VIII/ZG 26) e gli ''Stuka'' (I/StG 1 e II/StG 2)<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 51</ref> la nuova ''Fliegerführer Afrika'' per supportare direttamente l'[[Afrika Korps]] di [[Erwin Rommel|Rommel]]. Con l'arrivo ad aprile di nuovi Bf 109 dotati di filtri antisabbia la ''Fliegerführer Afrika'' si scontrò subito con i più numerosi caccia Hurricane e [[Curtiss P-40]], riportando importanti vittorie grazie alla superiorità tecnica dei loro aerei e all'esperienza dei piloti. Dopo una breve pausa per entrambi gli schieramenti durante l'estate, l'attività della Luftwaffe riprese anche se limitata dalla penuria di carburante e pezzi di ricambio per gli aerei. A dicembre, dopo il fallimento dell'[[operazione Crusader]] iniziata dalla Gran Bretagna, l'OKL inviò 400 aerei tolti al fronte orientale e nel gennaio [[1942]] spostò la ''Luftflotte 2'', ancora al comando di [[Albert Kesselring|Kesselring]], in Sicilia.
 
==== Operazione Barbarossa ====
{{vedi anche|operazione Barbarossa}}
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-390-1220-19, Russland, Flugzeug Me 109 des JG 54, Wartung.jpg|thumb|right|Agosto 1941, vicino a [[Leningrado]]: manutenzione di un [[Messerschmitt Bf 109|Bf 109]] del JG 54]]
La Luftwaffe si stava da tempo preparando all'invasione del territorio sovietico sorvolando con degli [[Aereo da ricognizione|aerei da ricognizione]] le basi dell'aeronautica sovietica ([[Sovetskie Voenno-vozdušnye sily|VVS]]), che al momento dell'invasione, il 22 giugno 1941, aveva piloti inesperti e aerei inadatti a fronteggiare un potente attacco. Con oltre 1.945 aerei<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 80</ref>, tra cui i vecchi [[Henschel Hs 123]] per ingrossare le fila, per i piloti tedeschi fu dunque facile spazzare via dai cieli e dalle basi a terra il nemico: in un solo giorno la Luftwaffe distrusse 1.800 aerei perdendone solo 35<ref>[[#Silvestri2002|Silvestri 2002]], p. 1404</ref>. Anche qui, come in Africa, il simbolo di riconoscimento degli aeroplani germanici era una banda verticale dipinta sulla [[fusoliera]], ma era gialla anziché bianca.
 
Agli inizi di ottobre, con l'[[Battaglia di Mosca|operazione Tifone]], la Wehrmacht si accinse ad accerchiare e conquistare [[Mosca]] le cui vie di comunicazione sarebbero state interrotte dall'aviazione. Ma il freddo intenso (che congelava il carburante all'interno dei velivoli) e l'arrivo di rinforzi all'[[Armata Rossa]], costrinsero le forze della Germania a fermarsi. L'avanzata riprese lentamente a novembre, con la Luftwaffe impegnata anche nel trasporto dei rifornimenti alle truppe, ma, ancora una volta, l'inverno pose non pochi problemi ai piloti.
 
=== 1942 ===
==== Avanzata e ritiro dall'Africa ====
{{vedi anche|campagna del Nord Africa}}
A gennaio le forze del ''[[Fliegerkorp II]]'' e [[Fliegerkorp X|X]] e del ''Fliegerführer Afrika'' ammontavano a circa 650 velivoli, ed era giunto anche un convoglio di rifornimenti e carburante dall'Italia.<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 59</ref> Tuttavia, la sabbia e il vento logorarono velocemente gli aeroplani in volo, cosicché a febbraio ci fu un nuovo stop, e fino a maggio le azioni si materializzarono in voli di caccia libera sopra [[Tobruk]] e bombardamenti su Malta.
[[Immagine:EmblemJG53.png|thumb|right|L'asso di picche era il ''Geschwaderzeichen'' (simbolo) del JG 53, uno dei migliori stormi che la Luftwaffe disponeva in Africa]]
[[File:Ju 52 wreck 8T-DH El Aouiana May1943.jpg|thumb|left|Un [[Junkers Ju 52|Ju 52]] distrutto al suolo in [[Tunisia]] nel maggio 1943]]
 
Il 26 maggio 1942 Rommel si decise a conquistare Tobruk. Preceduto da un intenso bombardamento terrestre e aereo (compiuto dai soliti Ju 87 e Ju 88), le forze italo-tedesche fecero breccia nella città che si arrese il giorno dopo. Il successo venne coronato dalla cattura di enormi quantità di mezzi, viveri e carburante, elementi che nell'''Afrika Korps'' non erano mai in abbondanza. Fiduciose della vittoria, le potenze dell'Asse iniziarono una nuova veloce avanzata nel deserto conquistando territori e catturando rifornimenti mentre i soldati inglesi, demoralizzati, si ritirarono in tutta fretta; fortunatamente per loro però, l'avanzata di Rommel si allungò troppo verso est, con il risultato che i rifornimenti di gasolio ai [[panzer]] erano lenti ad arrivare. Le forze del [[Commonwealth]], ora sotto il comando del generale [[Claude Auchinleck]], si riorganizzarono in fretta a [[El Alamein]] (avvantaggiati anche dall'abbondanza di risorse a loro disposizione) e la RAF iniziò a rendere la vita dura ai piloti dei cacciabombardieri della Luftwaffe, che non poté così più garantire una valida copertura aerea. Nonostante l'arrivo di qualche nuovo Bf 109 e un ''Geschwader'' di Ju 88 da Creta<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], pp. 64-65</ref>, gli inglesi non cedettero e anzi bloccarono le truppe tedesche e italiane con un pesante sbarramento di artiglieria.
 
Alla fine di agosto Rommel attaccò le linee difensive inglesi del nuovo generale [[Bernard Law Montgomery|Montgomery]] con la RAF che non dette tregua agli aeroporti tedeschi e la Luftwaffe che perse, a causa di un guasto al suo Bf 109, [[Hans-Joachim Marseille]], in assoluto il migliore pilota tedesco di tutto il fronte occidentale durante la guerra<ref>Robert Tate, ''Hans-Joachim Marseille, an illustrated tribute to the Luftwaffe's "Star of Africa"'', Atglen, PA, Schiffer Military History Book, 2008</ref>. In ottobre Montgomery contrattaccò e costrinse Rommel a ritirarsi con gli ultimi 30 Stuka e 60 Bf 109 rimasti<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], pp. 64-65</ref>. Quando gli statunitensi sbarcarono in [[Marocco]] e [[Algeria]] ([[operazione Torch]]), l'ombra di un annientamento totale si riversò sui pochi superstiti dell'''Afrika Korps'', ma Hitler, deciso a resistere fino all'ultimo, ordinò di inviare ingenti quantità di rinforzi in [[Tunisia]], ultima roccaforte dell'Asse in Africa. La ''Luftflotte 2'' si ritrovò così, nel dicembre 1942, con 1.220 velivoli da combattimento tra cui i nuovi [[Focke-Wulf Fw 190]] che si alzarono in volo dalla Sicilia; la ''Fliegerführer Afrika'' venne sostituita con la ''Fliegerführer Tunisien''. L'inesorabile perdita di territori costrinse la Luftwaffe a operare quasi esclusivamente dalla Sicilia, e neanche l'ultimo contrattacco compiuto con i rimanenti Bf 109, Ju 87, Fw 190 e [[Henschel Hs 129|Hs 129]] ribaltò la situazione.<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 70</ref>.
 
Nel maggio [[1943]] la quasi totalità della ''Fliegerführer Tunisien'' venne trasferita in altre zone di guerra.
 
==== L'offensiva estiva in Unione Sovietica ====
{{vedi anche|operazione Blu}}
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-325-2780-10, Russland, Flugzeug Junkers Ju 88.jpg|thumb|right|Uno [[Junkers Ju 88|Ju 88]] del KG 3 sorvola il territorio sovietico nel 1942]]
Fino all'inizio della primavera del 1942 la Luftwaffe supportò con lanci di rifornimenti e paracadutisti le unità della Wehrmacht assediate dai soldati dell'Unione Sovietica, e non appena iniziò il disgelo ricominciarono le azioni di supporto al suolo, caccia libera e bombardamento. Questa volta il principale aereo schierato al fronte era il [[Focke-Wulf Fw 190]], che eccelleva sia nel ruolo di caccia che in quello di cacciabombardiere.
 
Con 1.500 aeroplani alle dipendenze della ''Luftflotte 4'' nel settore [[Don (fiume russo)|Don]]-[[Caucaso]] e altri 600 inquadrati nel ''Luftgaukommando-Ost'', la Luftwaffe tornò in massa a supportare l'[[operazione Blu]] e l'attacco a [[Battaglia di Sebastopoli|Sebastopoli]], dove in sole tre settimane fu sganciata una quantità di bombe superiore a quella lanciata in Gran Bretagna nel 1940,<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 88</ref> spezzando così l'ultima resistenza della città. In assenza di una valida opposizione di caccia, gli ''Stuka'' ritornarono alla loro funzione principale di eliminare il nemico per liberare la strada alla Wehrmacht. Dopo i successi di [[Battaglia di Rostov (1941)|Rostov]] e [[Voronež]], la Luftwaffe si impegnò nell'attacco a [[Volgograd|Stalingrado]] con i ''Fliegerkorps I'', IV e VIII conducendo massicci bombardamenti che rasero al suolo la città.
 
=== 1943 ===
====Campagna d'Italia ====
{{vedi anche|campagna d'Italia (seconda guerra mondiale)}}
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-478-2162-32A, Italien, Soldaten an Vierlingsflak.jpg|thumb|right|A causa dell'inesperienza e della penuria di uomini e mezzi, i soldati tedeschi a terra durante la [[campagna d'Italia (seconda guerra mondiale)|campagna d'Italia]] dovettero affidarsi prevalentemente sulla [[contraerea]] per fronteggiare le aviazioni nemiche]]
Prima di far sbarcare le truppe in Sicilia, il generale [[George Smith Patton|Patton]] si accordò con l'[[United States Army Air Forces|USAAF]] per farsi precedere da un devastante attacco contro le ormai esigue forze aeree dell'Asse, colpendo ripetutamente gli aerei a terra conquistando la totale supremazia del cielo. La Luftwaffe fu costretta a spostare la maggior parte dei suoi equipaggi lontano dal raggio d'azione dei bombardieri quadrimotore statunitensi e inglesi, tanto che al momento dell'[[operazione Husky]] poteva schierare solo 25 dei suoi ultimi 625 aerei presenti nel Mediterraneo.<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 71</ref> Mentre la [[Regia Aeronautica]] face quel che potè, a terra l'esercito tedesco (compresa la [[1. Fallschirmjäger-Division (Wehrmacht)|1ª divisione paracadutisti]]) evitò una completa catastrofe grazie anche all'abilità del generale Albert Kesselring.
 
Dopo la [[Armistizio di Cassibile|capitolazione]] dell'Italia l'[[Proclama Badoglio dell'8 settembre 1943|8 settembre 1943]], la Wehrmacht invase rapidamente tutto il territorio italiano e si preparò a respingere in mare le truppe statunitensi sbarcate a [[Salerno]] in seguito all'[[operazione Avalanche]]. La rinforzata Luftwaffe attaccò con i suoi cacciabombardieri e bombardieri medi le navi e le forze terrestri Alleate, anche con buoni risultati, ma la Wehrmacht non riuscì nel suo intento. Da ora in poi, la presenza di aerei tedeschi fu minima e non influì più in maniera significativa sulle sorti della campagna italiana.
 
Nel febbraio [[1944]], durante il [[Operazione Shingle|contrattacco tedesco su Anzio]], la Luftwaffe riuscì ad eseguire circa 600 sortite al giorno<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 76</ref>, ma già a [[Battaglia di Montecassino|Montecassino]] i velivoli in grado di volare erano decisamente pochi, per di più i piloti non potevano vantare una grande esperienza di combattimenti alle spalle.
 
==== Mar Egeo ====
La Wehrmacht iniziò ad impossessarsi anche delle isole del [[mar Egeo]] controllate da piccole guarnigioni del [[Regio Esercito]] che avevano deciso di restare fedeli al re [[Vittorio Emanuele III di Savoia|Vittorio Emanuele III]] dopo l'8 settembre 1943. Preceduti dagli inglesi a [[Coo]], [[Samo (isola)|Samo]] e [[Lero]], i tedeschi sbarcarono invece a [[Rodi]] con la protezione aerea del III/JG 27 e del III/StG 3<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 76</ref>, e da qui ripartirono alla volta di Coo sopraffando il presidio anglo-italiano in breve tempo. Nel frattempo gli ''Stuka'' bombardarono anche Lero e a novembre i Ju 52 vi paracadutarono un gruppo di paracadutisti, che ebbero la meglio dell'avversario solo dopo cinque giorni di duro combattimento.
 
==== Stalingrado, Kursk e ultime azioni in territorio sovietico ====
{{vedi anche|battaglia di Stalingrado|battaglia di Kursk}}
{| {{prettytable|width=300px|align=right|text-align=center|font-size=90%}}
|+ GLI 11 MIGLIORI ASSI DELLA LUFTWAFFE NEL FRONTE ORIENTALE<ref>{{cita web|url=http://luftwaffe.cz/eastern.html|titolo=Assi della Luftwaffe nel fronte orientale|opera=luftwaffe.cz|lingua=en|accesso=23 ott 2010}}</ref>
|-
| '''Pilota''' || '''Vittorie'''<ref>Riferito alle sole vittorie sul fronte orientale</ref>
|-
| [[Erich Hartmann]] || 350
|-
| [[Gerhard Barkhorn]] || 301
|-
| [[Günther Rall]] || 271
|-
| [[Otto Kittel]] || 267
|-
| [[Walter Nowotny]] || 255
|-
| [[Wilhelm Batz]] || 234
|-
| [[Hermann Graf]] || 202
|-
| [[Helmuth Lipfert]] || 200
|-
| [[Einrich Ehrler]] || 198
|-
| [[Walter Schuck]] || 189
|-
| [[Joachim Brendel]] || 189
|}
 
La [[6. Armee (Wehrmacht)|6ª armata]] tedesca guidata da [[Friedrich Paulus]] attaccò senza sosta la città di Stalingrado, riuscendo ad impadronirsi, al massimo della sua avanzata, di più della metà della città grazie anche al costante supporto aereo messo a disposizione dalla Luftwaffe. A novembre ci furono altri poderosi attacchi tedeschi, ma l'Armata Rossa riuscì con una tenace difesa a tenere le posizioni e ad accerchiare gli uomini della 6ª armata, che si ritrovarono così costretti a chiedere aiuto alla Luftwaffe per ricevere munizioni e rifornimenti. Göring assicurò di riuscire a soddisfare le necessità quotidiane di Paulus (800 [[tonnellate]] di materiale)<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 94</ref>, ma in realtà gli aerei disponibili erano insufficienti e la contraerea sovietica a terra complicò molto le cose: di fatto, nonostante gli sforzi degli equipaggi, si riuscì a paracadutare solo una media di 118 tonnellate di materiale al giorno, con un massimo di 362 tonnellate<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 94</ref>. Quando, nel febbraio del 1943, Paulus si arrese, la Luftwaffe aveva perso 1.100 equipaggi e 488 aerei, di cui 266 erano Ju 52, 165 He 111, 42 [[Junkers Ju 86|Ju 86]], 9 [[Focke-Wulf Fw 200|Fw 200]] e 6 [[Heinkel He 177|He 177]].<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 94</ref>
 
Euforici della vittoria a Stalingrado, i sovietici cominciarono a riprendersi i territori persi nell'estate del 1942, ma [[Erich von Manstein]] riorganizzò l'esercito, e a marzo contrattaccò conquistando [[Terza battaglia di Char'kov|Char'kov]] e stabilizzando il fronte. Se la situazione sorrideva alle divisioni corazzate, che ricevettero nuovi carri, altrettanto non si poté dire per la Luftwaffe: nel luglio 1943 molti velivoli furono trasferiti in Germania per difenderla dagli attacchi anglo-americani, e la contraerea fu prestata alle forze di terra per usarla contro i mezzi corazzati sovietici; le ''Luftflotte 4'' e 6 non avevano carburante sufficiente a mantenere operativi tutti gli aerei disponibili, inoltre il livello di esperienza dei piloti sovietici era aumentato così come la qualità degli aerei da essi pilotati. Quando a luglio cominciò l'[[Battaglia di Kursk|operazione Cittadella]], gli alti comandi germanici si trovarono di fronte un nemico ben preparato che inflisse gravissime perdite alle divisioni corazzate e alla Luftwaffe, che perse 220 velivoli.<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 100</ref>
 
Nonostante le enormi perdite subite, l'Armata Rossa continuò ad avanzare e l'aviazione militare tedesca, con i ''Fliegerkorps I'' e VIII, non riuscì ad opporre resistenza nonostante gli aerei a disposizione fossero i soliti ottimi Bf 109 e Fw 190, pilotati però da uomini inesperti dato che molti veterani erano periti durante gli scontri passati.
 
=== 1944 ===
==== Europa nordoccidentale ====
{{vedi anche|sbarco in Normandia|operazione Market Garden}}
Al momento dello [[sbarco in Normandia]] Hitler aveva trasferito 200.000 uomini della Luftwaffe sul fronte orientale, sicuro che le difese terrestri avrebbero contenuto l'avanzata alleata. Contro lo strapotere statunitense in cielo, l'aviazione tedesca potè così contrapporre solo 300 aerei, e neanche quando giunsero i rinforzi le sorti della battaglia cambiarono.
 
Nell'autunno del 1944 furono apportate modifiche agli He 111 del III/KG 3 per permettere il trasporto e il lancio delle nuove armi [[V1 (Fieseler Fi 103)|V1]]; il numero degli aerei impegnati salì circa fino a 100 grazie anche ad aerei del KG 53<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 170</ref>, e l'ultimo missile fu lanciato nel marzo [[1945]].
 
Nel settembre 1944 Montgmomery diede il via all'[[operazione Market Garden]] con l'obiettivo di conquistare ponti strategici per permettere una rapida avanzata delle forze inglesi nei Paesi Bassi e quindi in Germania. Gli scontri nei cieli si fecero immediatamente molto duri con perdite non indifferenti per entrambi gli schieramenti, ma la Luftwaffe riuscì ad abbattere ugualmente un discreto numero di [[Douglas C-47 Dakota/Skytrain|C-47]] trasportanti i paracadutisti della [[1st Airborne Division (British Armed Forces)|1ª divisione aviotrasportata]] inglese.
 
''N.B.'': l'[[offensiva delle Ardenne]], anche se iniziata nel dicembre 1944, è inserita più in basso nella sezione "1945", paragrafo "L'attacco nelle Ardenne".
 
==== Fronte orientale ====
{{vedi anche|operazione Bagration}}
[[Immagine:Henschel Hs 129B.jpg|thumb|left|Neanche il [[cacciabombardiere]] pesante [[Henschel Hs 129|Hs 129]] riuscì ad arrestare l'avanzata sovietica]]
Di fronte all'inarrestabile avanzata dell'Armata Rossa, la Wehrmacht non potè fare altro che ritirarsi ritardando il più possibile l'ingresso in territorio tedesco ai nemici. Nel luglio 1944 anche la Luftwaffe era in affanno, con soli 1.700 aerei disponibili, la maggior parte stanziati a sud per difendere i campi petroliferi rumeni<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 104</ref>. Nello stesso mese i sovietici iniziarono a fare sul serio: con una produzione mensile di migliaia di aerei e carri armati, e con una riserva infinita di uomini, iniziarono ad attaccare il [[Heeresgruppe Mitte|Gruppo d'armate Centro]]. L'aviazione tedesca concentrò i suoi sforzi nel settore spostando aerei dal fronte sud e richiamando unità di caccia dalla Germania (III/JG 52 e IV/JG 51) e cacciabombardieri dall'Italia (I/SchG 4 e II/SchG 4)<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 168</ref>, ma queste mosse non impedirono al Gruppo d'armate Centro di essere spazzato via in pochi giorni. Avendo lasciati scoperti i pozzi petroliferi rumeni, la Luftwaffe inoltre non riuscì a contenere i bombardamenti che vi effettuarono i quadrimotori dell'USAAF, e nulla poté contro la deposizione del dittatore rumeno [[Ion Antonescu|Antonescu]].
 
I cittadini di [[Varsavia]] approfittarono della situazione per tentare un'insurrezione nei confronti di Hitler, ma gli ''Stuka'' e i bombardieri medi distrussero completamente la città dando alle SS un aiuto significativo nel riprendersi la capitale polacca. Nel frattempo i sovietici continuarono la loro avanzata con la Luftwaffe che, nonostante l'introduzione del [[Messerschmitt Me 410]] per sostituire i Bf 110, non riuscì a contrastare la schiacciante superiorità della [[Sovetskie Voenno-vozdušnye sily|VVS]].
 
Ad ottobre, causa mancanza di carburante, tutte le operazioni aeree vennero sospese. A dicembre la ''Luftflotte 4'', guidata dal ''[[generaloberst]]'' [[Otto Dessloch|Dessloch]], era stanziata nella Polonia meridionale insieme al ''Luftwaffen-Kommando Südost'' proveniente dai Balcani; la ''Luftflotte 6'' invece affrontò i sovietici in Polonia settentrionale sotto il comando del ''generaloberst'' [[Robert Ritter von Greim]].<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 168</ref>
 
==== Propulsione a razzo ====
[[File:Bundesarchiv Bild 141-2497, Flugzeug Me 262A auf Flugplatz.jpg|thumb|right|L'[[Messerschmitt Me 262|Me 262]] fu il primo [[Aereo da caccia|caccia]] della storia con [[motore a reazione]] ad entrare in servizio operativo]]
Il [[Messerschmitt Me 163|Messerschmitt Me 163 ''Komet'']] fu il primo caccia a reazione del mondo, iniziando ad essere operativo nel 1944 e i cui primi prototipi erano testati dallo speciale squadrone ''Erprobungskommando 16''. Con una velocità massima di 960 [[Chilometro orario|Km/h]], una [[quota di tangenza]] di 12.040 m e una maneggevolezza fuori dal comune<ref>Christopher Chant, ''Aerei della Seconda Guerra Mondiale'', 1977, Istituto geografico De Agostini, p. 26</ref>, il Komet era di gran lunga superiore a qualunque caccia a [[Pistone (meccanica)|pistoni]] dell'epoca. I suoi punti deboli erano una limitatissima autonomia che lo costringeva, dopo l'eventuale attacco ad un bombardiere, a planare fino a terra esposto agli attacchi dei caccia di scorta, e al propellente che poteva esplodere in seguito agli scossoni prodotti in fase di atterraggio. La prima unità ad essere equipaggiata interamente con questo aereo fu il ''I/JG 400'', che compì la sua prima azione di guerra il 28 luglio 1944<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 157</ref>.
 
L'altro aereo a reazione che stupì i piloti dei [[North American P-51 Mustang|P-51 Mustang]], convinti di pilotare l'aereo più veloce del momento, fu il '''[[Messerschmitt Me 262]]''', prodotto in tante versioni come caccia classico, caccia notturno, bombardiere leggero e cacciabombardiere. La prima unità ad essere equipaggiata con questo innovativo velivolo fu il ''Kommando Nowotny'', che prese il nome dall'asso che la comandava, [[Walter Nowotny]]. Dopo la morte del comandante avvenuta per mano nemica, l'unità costituì la nuova ''JG 7''<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 164</ref> insieme ad altri piloti. Gli Me 262 erano estremamente vulnerabili in fase di atterraggio e decollo, perciò gli aviatori inglesi e statunitensi si specializzarono a colpirli proprio in queste due situazioni.
 
La Germania sviluppò anche il primo bombardiere a reazione del mondo, l'[[Arado Ar 234]].
 
=== 1945 ===
==== L'attacco nelle Ardenne ====
{{vedi anche|offensiva delle Ardenne}}
[[Immagine:Fw190D crashed1945.jpg|thumb|left|Un [[Focke-Wulf Fw 190|Fw 190 D]] caduto durante l'[[operazione Bodenplatte]] ]]
La Germania aveva preparato un attacco nella zona delle [[Ardenne]] che prese il via nel dicembre 1944. L'intento era quello di respingere gli Alleati oltre [[Anversa]] e impadronirsi dei magazzini di rifornimento incontrati lungo il percorso. Le poche centinaia di aerei del ''Luftwaffenkommando West'' furono rinforzati per l'occasione da 1.200 caccia della ''Luftflotte Reich'' e della ''Luftflotte'' 6 che supportarono l'avanzata tedesca<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 176</ref>. Il maltempo complicava le cose rendendo frammentarie le azioni militari dell'aviazione di entrambi gli schieramenti, ma non appena migliorò la superiorità numerica dell'USAAF e della RAF si fece sentire di nuovo. Nonostante gli sforzi delle unità della Luftwaffe, che subirono gravi perdite, alla fine di dicembre la Wehrmacht dovette sospendere l'avanzata.
 
{| {{prettytable|width=300px|align=right|text-align=center|font-size=90%}}
|+ ULTIME VITTORIE LUFTWAFFE CONFERMATE<ref>{{cita web|url=http://luftwaffe.cz/05-1945.pdf|titolo=Vittorie della Luftwaffe nel 1945|opera=luftwaffe.cz|lingua=en|accesso=23 ott 2010}}</ref>
|-
| '''Data ([[1945]])''' || '''Pilota''' || '''Unità''' || '''Vittima'''
|-
| 1 maggio || Erwin Teske || 8/JG 4 || [[Yakovlev Yak-9|Yak-9]]
|-
| 1 maggio || [[Hermann Guhl]] || 2/JG 26 || [[Supermarine Spitfire|Spitfire]]
|-
| 1 maggio || [[Heinz Marquardt]] || 13/JG 51 || Spitfire
|-
| 2 maggio || Kurt Hammel || 3/JG 77 || [[Lavochkin La-5|La-5]]
|-
| 4 maggio || Klaus Faber || JV 44 || [[Republic P-47 Thunderbolt|P-47]]
|-
| 8 maggio || Fritz Stehle || 2/JG 7 || [[Bell P-39 Airacobra|P-39]]
|-
| 8 maggio || [[Erich Hartmann]] || Stab I/JG 52 || Yak-9
|-
| 8 maggio || [[Gerhard Thyben]] || 4/JG 54 || [[Petlyakov Pe-2|Pe-2]]
|}
 
Il 1º gennaio [[1945]] la Luftwaffe era pronta a scatenare la sua ultima offensiva ad occidente per ridurre drasticamente l'attività della caccia nemica colpendo a sorpresa gli aerei mentre erano ancora a terra nelle basi; all'operazione fu dato il nome di "Bodenplatte", e vi presero parte circa 800 aerei appartenenti a varie ''JG'' della 5ª ''Jagddivision'' insieme ad altri caccia notturni, aerei da ricognizione e Messerschmitt Me 262 del ''I/KG 51''<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 178</ref>. Alla mattina i caccia germanici si alzarono in volo con una debole nebbia che causò dei ritardi, fatto che provocò episodi di [[fuoco amico]] dato che gli operatori della FlaK si videro venire incontro decine di aerei ad un orario diverso da quello prestabilito. Nonostante questo imprevisto il fattore sorpresa non saltò, e 196 velivoli alleati vennero messi fuori uso, per la maggior parte a terra; tale successo veniva però ridimensionato dalle perdite subite dalla Luftwaffe: 300 aerei persi, 170 piloti uccisi e 67 catturati.<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 178</ref> In definitiva, l'operazione Bodenplatte risultò essere un fallimento.
 
==== Ultima resistenza ====
La situazione della Luftwaffe si faceva di giorno in giorno più disperata, con la RAF e l'USAAF che bombardavano i depositi di rifornimento protetti da una formidabile scorta di Spitfire e Mustang. Il 14 gennaio [[1945]] un'imponente flotta di quadrimotori alleati si diresse verso [[Magdeburgo]], [[Colonia (Germania)|Colonia]] e [[Stendal]] con la loro scorta che abbatté ben 161 aerei tedeschi (appartenenti quasi tutti alla ''JG 300'' e ''JG 301'') perdendone solo 15<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 180</ref>. Il 7 aprile si alzarono in volo, con il suono della marce militari trasmesso via radio, 183 Bf 109 del ''Sonderkommando Elbe'' con l'ordine di distruggere più aerei nemici possibili: al termine della giornata le perdite alleate furono minime, mentre 70 piloti tedeschi non fecero ritorno a casa<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 182</ref>.
 
All'[[Oberkommando der Wehrmacht]] e all'[[Oberkommando der Luftwaffe]] preoccupava molto di più l'avanzata sovietica a est, ed entro la fine di gennaio circa 20 ''Jagdgruppe'' furono trasferiti. Il 12 aprile [[1945]] [[Robert Ritter von Greim|von Greim]] riuscì a riunire 1.850 caccia della ''Luftflotte'' 6 da impiegare nella difesa di Berlino<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 184</ref>, anche se il carburante era scarsissimo e l'aviazione sovietica numericamente superiore. Il 30 aprile Hitler si suicidava, ma alcuni piloti tedeschi volarono sino al termine ultimo per deporre le armi, cioè fino al 9 maggio.
 
Dal 1º settembre 1939 furono persi in totale 95.000 aerei, 60.000 uomini morirono in combattimento e 10.000 nelle scuole di volo, a questi si aggiunsero anche 30.000 feriti.<ref>[[#Silvestri2002|Silvestri 2002]], p. 1493</ref>
 
== La Luftwaffe sul mare ==
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 146-1978-043-02, Focke-Wulf Fw 200 C Condor.jpg|thumb|left|[[Focke-Wulf Fw 200|Fw 200 C Condor]], [[Aereo da pattugliamento marittimo|pattugliatore marittimo]] a lungo raggio della Luftwaffe]]
Le forze di mare della Luftwaffe (''Seeluftstreitkräfte'', forze aeree navali) erano organizzate in ''Künstfliegergruppe'' (Kü.Fl.Gr.) principalmente con aerei [[Dornier Do 18|Do 18]], [[Heinkel He 59|He 59]], [[Heinkel He 60|He 60]] e [[Heinkel He 115|He 115]]. Le loro missioni, sempre in collaborazione con la [[Kriegsmarine]], erano di ricognizione o di posa di [[Mina navale|mine navali]], vi era inoltre il ''Bordfliegergruppe'' (BFGr) 196 che si era addestrato per operazioni di [[Aerosilurante|siluramento]]. Nel 1939 tutte le unità aeronavali (300 aerei<ref>[[#Silvestri2002|Silvestri 2002]], p. 1141</ref>) vennero rese indipendenti dalla ''Kriegsmarine'' e inquadrate sotto la ''Luftflotte'' 2, ''Fliegerdivision'' 10<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 112</ref>.
 
Per le operazioni di ricognizione a lungo raggio la Luftwaffe adottò nella primavera del 1940<ref>Christopher Chant, ''Aerei della Seconda Guerra Mondiale'', 1977, Istituto geografico De Agostini, p. 10</ref> il [[Focke-Wulf Fw 200]] ''Condor'', che con la sua elevata autonomia poteva avvisare il comando dell'avvistamento di un convoglio di navi nemiche e condurre lui stesso operazioni di bombardamento. La prima unità a ricevere l'aereo fu la ''KG 40''<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 114</ref>.
 
Altri aerei adottati dalla Luftwaffe per operazioni marine furono lo [[Junkers Ju 188|Ju 188]], l'[[Arado Ar 196|Ar 196]], lo Ju 88, l'He 111, lo Ju 52, il [[Dornier Do 24|Do 24]], il [[Dornier Do 217|Do 217]], l'[[Heinkel He 177|He 177]] e lo [[Junkers Ju 290|Ju 290]]
 
=== Operazioni artiche ===
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-331-3045-17, Russland, Ju 52 mit Minensprengring.jpg|thumb|right|Un [[Junkers Ju 52|Ju 52]] MS (''MagnetSpule'') dotato del dispositivo di individuazione delle mine conosciuto come [[anello Mausi]] ]]
Utilizzando anche il [[Blohm & Voss BV 138]], le unità ''Künstflieger'' furono di vitale importanza per l'[[operazione Weserübung]], in quanto garantirono le comunicazioni, attaccarono il naviglio inglese e si preoccuparono di rendere inoffensive le mine antinave. Gli equipaggi atti a quest'ultimo scopo avevano aerei in cui era montato il ''[[anello Mausi|Minensprengring]]'', una struttura metallica che faceva detonare le mine grazie ad un campo magnetico indotto nell'anello (in cui scorreva corrente) dalla struttura metallica delle mine stesse, ed erano soprannominati ''Mausiflugzeug'' (cacciatopi).
 
Nel 1942 Göring ordinò alla Luftwaffe di cooperare con la Kriegsmarine per effettuare dei lanci di siluri ostacolando le navi Alleate che portavano rifornimenti all'Unione Sovietica, così la ''I/KG 26'', dotata di Ju 88 e He 111 iniziò ad addestrarsi per tale compito. Da marzo ad aprile, coordinati dagli Fw 200, gli aerei tedeschi affondarono due [[incrociatori]] e 15 mercantili<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 118</ref>.
 
=== La battaglia dell'Atlantico ===
{{vedi anche|battaglia dell'Atlantico (1939-1945)}}
[[Immagine:Do 217E-2 NAN15Jul43.jpg|thumb|right|Tra i vari aerei utilizzati dalla Luftwaffe in mare, vi era anche il [[Dornier Do 217]] ]]
Fallita la battaglia d'Inghilterra, la Germania provò a bloccare i rifornimenti diretti verso l'isola servendosi della Luftwaffe. Nel 1941 fu creato il ''Fliegerführer Atlantik'' con il compito di controllare le coste che si affacciavano sull'oceano, mentre al ''Fliegerkorps'' IX nei Paesi Bassi fu chiesto di posare le mine antinave<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 122</ref>. Anche se lo scopo principale era quello di individuare le navi e trasmettere le [[Coordinate geografiche|coordinate]] ai sottomarini, spesso i piloti tedeschi si cimentavano in attacchi contro i porti delle città inglesi e contro le navi stesse.
 
Una zona operativa molto calda durante la guerra fu il [[golfo di Biscaglia]], dove le ''Künstflieger'' furono costantemente impegnate a difendere gli U-Boot che dovevano obbligatoriamente passare in queste acque per raggiungere la loro zona operativa. A loro difesa erano poste pattuglie di Ju 88 che scrutavano il cielo alla ricerca di aerei nemici (solitamente [[Bristol Beaufighter|Beaufighter]] o [[de Havilland DH.98 Mosquito|Mosquito]]); i risultati ottenuti furono soddisfacenti, ma le perdite furono alte anche per la Luftwaffe.
 
Negli ultimi anni di guerra le risorse destinate alle unità aeree navali vennero ridotte, e l'introduzione di nuovi aerei come lo [[Junkers Ju 290]] non portò a nessun cambiamento dato che le unità dovevano controllare migliaia di [[chilometri|km]] di coste con un numero insufficiente di aerei; la superiorità numerica degli Alleati fece il resto.
 
=== Operazioni nel mar Baltico e nel Mar Nero ===
Le unità navali della Luftwaffe stanziate nel [[mar Baltico]] iniziarono ad essere operative sin dal [[1º settembre]] 1939, effettuando missioni di ricognizione per conto della Kriegsmarine. Durante l'invasione della Scandinavia da parte della Wehrmacht queste unità si resero utili anche per il trasporto truppe.
 
Una volta che il teatro di guerra si spostò a ovest, le unità nel Baltico rimasero sostanzialmente inattive, monitorando solamente le navi sovietiche. Quando però Hitler decise di intraprendere l'[[operazione Barbarossa]] l'attività riprese in pieno: passando sotto il controllo della ''Luftflotte'' 1, ''Fliegerführer Ostsee'', le unità navali intrapresero attacchi contro la [[Voenno Morskoj Flot SSSR]], ricognizioni e missioni di [[ricerca e salvataggio]]<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 120</ref>.
 
Negli anni futuri l'attività aumentò proporzionalmente all'avanzata dell'Armata Rossa; nel [[1945]] le unità navali della Luftwaffe aiutarono ad evacuare la Wehrmacht dagli [[stati baltici]] e dalla [[Curlandia]] servendosi anche dei Ju 52 e del [[Blohm & Voss BV 222|BV 222]].
 
Nel [[Mar Nero]] le forze aeree navali operarono in maniera ridotta rispetto ad altri fronti. Le azioni si limitavano alle solite ricognizioni e recuperi assistendo le navi colpite da mine o gli equipaggi di aerei abbattuti, anche se col passare del tempo furono intraprese missioni di attacco ad obiettivi costieri, navi e sottomarini della marina sovietica.
 
=== Operazioni nel Mediterraneo ===
A supporto dell'Italia di [[Benito Mussolini|Mussolini]] la Germania inviò, nel 1941, l'[[Afrika Korps]], e con esso giunsero anche reparti aerei antinave del ''Fliegerkorps'' X. Poco esperti della pratica del siluramento aereo, così importante nel [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]], i tedeschi chiesero aiuto agli italiani, che addestrarono il ''I/KG 26'' e il ''III/KG 26'' a [[Grosseto]]<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 128</ref>.
 
I reparti aerei della Luftwaffe, insieme a quelli della Regia Aeronautica, inflissero pesanti perdite alla Royal Navy fino al 1942, portandola addirittura a non avere più navi da battaglia (grazie anche all'aiuto dei [[Siluro a lenta corsa|siluri a lenta corsa]] italiani). La sorte di queste unità della Luftwaffe andò di pari passo con quelle terrestri: nel 1943 gli aerei aiutarono ad evacuare la Tunisia per non farvi più ritorno.
 
== La difesa del Reich ==
{{vedi anche|Vallo Atlantico}}
La Germania possedeva un sistema di stazioni [[radar]] che andava dalla costa francese fino alla [[Danimarca]], ma non era presente un comando centrale che cordinasse gli aerei sulla base dei dati ricevuti, come invece avveniva in Gran Bretagna. Una vera difesa aerea era presente solo a [[Berlino]] e nella zona industriale della [[Regione della Ruhr|Ruhr]], mentre nel resto del territorio i caccia monomotore erano poco presenti.
 
Fino al 1940 - 1941 comunque la Luftwaffe ebbe facilmente la meglio sui bombardieri della RAF che si inflitravano nel territorio tedesco perché i caccia inglesi non avevano abbastanza autonomia per scortarli, così il ''[[Bomber Command]]'' fu costretto a colpire gli obiettivi di notte, con meno perdite ma più imprecisione. Quando Hitler decise di invadere l'Unione Sovietica, molte unità aeree furono spostate dall'Europa occidentale al fronte orientale, lasciando il compito di difendere i confini a ovest alle sole ''JG 2'' e ''JG 26'' con circa 240 aerei. Queste due unità furono le prime ad essere equipaggiate con il nuovo caccia multiruolo [[Focke-Wulf Fw 190|Fw 190]] nel 1941 - 1942<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 137</ref>
 
Durante l'ultimo anno di guerra ai caccia che difendevano i cieli del [[Germania nazista|Reich]] fu dipinta una banda verticale rossa nella parte della fusoliera vicina alla coda.
 
=== La difesa diurna ad Occidente ===
[[Immagine:Focke-Wulf Fw 190 050602-F-1234P-005.jpg|thumb|right|L'[[Focke-Wulf Fw 190|Fw 190]] fu una sgradita sorpresa per i piloti inglesi e americani]]
Finché la Gran Bretagna fu l'unica a condurre operazioni sul territorio tedesco la Luftwaffe riuscì ad arginare i suoi attacchi, rendendo un incubo il viaggio di andata e ritorno ai piloti inglesi. Nell'agosto 1942 entrò però in scena l'''[[Eighth Air Force]]'' degli [[Stati Uniti d'America]] con i suoi [[Boeing B-17 Flying Fortress|B-17]], e per la Luftwaffe iniziò una nuova sfida.
 
La RAF e l'USAAF si accordarono per compiere bombardamenti senza sosta (''Round the Clock Bombing''), e decisero che di giorno sarebbero intervenuti i B-17 e i [[Consolidated B-24 Liberator|B-24]] statunitensi, mentre di notte avrebbero preso il volo i [[Avro 683 Lancaster|Lancaster]] e gli [[Handley Page Halifax|Halifax]] inglesi. Prima dell'introduzione del [[North American P-51 Mustang|P-51 Mustang]], cioè fino al 1944, i bombardieri alleati non avevano una valida scorta capace di compiere lunghe distanze, dunque adottarono formazioni di volo molto serrate in modo da coprirsi a vicenda in caso di attacco tedesco. Questo fatto spinse la Luftwaffe ad istituire un nuovo sistema di assegnazione punti per i piloti: 3 punti per chi abbatteva un bombardiere quadrimotore, 2 per isolarne uno dalla formazione (rendendolo quindi vulnerabile) e 1 per chi abbatteva un caccia; con 20 punti si otteneva la [[Ordine militare della Croce Tedesca|Croce Tedesca d'oro]] e con 40 la [[Croce di Ferro]].<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 144</ref>
 
[[File:Bundesarchiv Bild 146-1980-113-04, Jägerleitstelle.jpg|thumb|left|Postazione d'avvistamento tedesca per le squadriglie di [[Aereo da caccia|caccia]] ]]
[[File:B-17F Destroyed by Me-262.jpg|thumb|left|Anche se non riuscirono a cambiare le sorti della guerra, i [[Cannone aeronautico|cannoncini]] del [[Messerschmitt Me 262]] erano molto efficaci contro i [[Bombardiere|bombardieri]] [[Alleati della seconda guerra mondiale|Alleati]], in questo caso un [[Boeing B-17|B-17]] [[USAAF]] ]]
Almeno in un primo momento, la Luftwaffe sembrò avere la meglio anche sulla ''Eighth Air Force''. Ne è un esempio il tentativo di bombardare una fabbrica di [[Bronzina|bronzine]] a [[Schweinfurt]] portato avanti dai B-17 americani: per distrarre la caccia tedesca, si decise di condurre contemporaneamente un bombardamento sulla città di [[Ratisbona]], ma a causa di una fitta nebbia il gruppo di bombardieri che doveva bombardare Schweinfurt arrivò con un ritardo che permise ai piloti della ''JG 26'' (vittoriosi nel frattempo contro il gruppo di bombardieri di Ratisbona) di seminare il panico tra di essi: dei circa 200 B-17 che parteciparono alla missione, 60 furono abbattuti e altri 60 danneggiati dai caccia tedeschi<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 154</ref>. Ulteriori successi fecero credere, erroneamente, agli alti comandi della Luftwaffe di poter tener testa anche al nuovo nemico.
 
All'inizio del 1943, la ''Eighth Air Force'' disponeva solo dei caccia [[Republic P-47 Thunderbolt|P-47 Thunderbolt]], che con la loro autonomia, partendo dalle basi in Inghilterra, non riuscivano ad oltrepassare di molto il fiume [[Reno]]. Nel Novembre del 1943 giunsero i [[Lockheed P-38 Lightning|P-38 Lightning]], appositamente attrezzati con serbatoi ausiliari per compiere grandi distanze, ma non erano in grando di competere efficacemente con i Bf 109 e i Fw 190. L'aereo da caccia di cui gli Alleati avevano disperatamente bisogno era il North American P-51 Mustang, che entrò in servizio nel gennaio 1944. Il P-51 vantava un larghissimo raggio di azione, e nei ''[[dogfight]]'' si rivelò molto competitivo contro i caccia tedeschi, specie ad alta quota. Grazie all'arrivo dei P-51, nel febbraio 1944 l'USAAF e la RAF sferrarono vari attacchi volti a distruggere la caccia avversaria, riuscendo ad eliminare oltre 300 caccia della Luftwaffe, al costo di 348 bombardieri pesanti<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 154</ref>.
 
Forti della nuova scorta, i bombardieri strategici USAAF iniziarono ad effettuare attacchi "triangolari" partendo dall'Inghilterra e rifornendosi nelle basi sovietiche, per ripartire poi alla volta della [[Puglia]] e quindi di nuovo in Inghilterra. La Luftwaffe si accorse ben presto di questi nuovi percorsi e il 21 giugno 1944, nei cieli sopra Berlino e nella base aerea sovietica di [[Poltava]], distrussero 91 aerei statunitensi, record giornaliero di perdite per la ''Eighth Air Force''.
 
A lungo andare comunque la Luftwaffe non aveva piloti e aerei da rimpiazzare, le uniche speranze furono così riposte nei rivoluzionari jet [[Messerschmitt Me 262]], comunque troppo pochi per incidere sull'esito finale del conflitto. Nel [[1945]] i piloti tedeschi avevano, in termini di tempo, un addestramento pari a un terzo di quello seguito dagli aviatori alleati.
 
=== Caccia notturna e guerra elettronica ===
{{vedi anche|caccia notturna tedesca}}
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 101I-594-0266-30A, Im Westen, "Würzburg"-Gerät.jpg|thumb|left|Operatori della Luftwaffe presso un radar [[Würzburg Riese]] ]]
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-659-6436-12, Flugzeug Messerschmitt Me 110.jpg|thumb|right|Molto usato dalla [[caccia notturna tedesca]] era il [[Messerschmitt Bf 110|Bf 110]], qui dotato di radar e antenna]]
Il sistema di difesa radar tedesco era chiamato [[linea Kammhuber]], dal nome del generale che lo dirigeva ([[Josef Kammhuber]]), ed era composta principalmente da radar [[Würzburg Riese]] ognuno dei quali copriva un'area di circa 30 [[Chilometro quadro|km²]]. Se una formazione di aerei veniva avvistata, si avvertivano aerei appositamente modificati e si azionavano, al momento più opportuno, riflettori e artiglieria contraerea.
 
Le unità notturne della Luftwaffe erano riunite in ''Nachtjagdgeschwader'' (NJG, squadriglia da caccia notturna), la prima delle quali (''I/NJG 1'') istituita nel luglio 1940. Queste squadriglie avevano sviluppato tattiche di attacco particolari per abbattere i bombardieri nemici: la più comune era avvicinarsi da dietro e mettere fuori uso la postazione del mitragliere di coda e poi l'intero aereo, ma la ''IV/NJG 1'' introdusse un nuovo metodo di combattimento: siccome i bombardieri inglesi non avevano mitragliatrici ventrali, i piloti si avvicinavano dal basso per poi alzare il muso a una distanza di circa 45 [[Metro|m]] e sparare a volontà.<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 150</ref> In un attacco su [[Magdeburgo]] i piloti dei bombardieri inglesi riferirono di aver visto esplodere parecchi aerei per cause ignote, probabilmente la colpa era degli ''[[Schräge Musik]]'', dei cannoncini installati sulla parte superiore della fusoliera dei caccia notturni tedeschi che facevano fuoco verso l'alto, dando la possibilità al pilota di non essere visto. Tutto ciò era parte integrante della ''Zahme Sau'', una tattica che imponeva ai piloti di individuare gli aerei nemici autonomamente con i radar di bordo e attaccare finché non si esauriva il carburante.
 
Il primo sistema radar montato sugli aerei notturni era il [[Lichtenstein (radar)|Lichtenstein CN-2]] con un raggio minimo di 200 m, seguito dallo "SN-2", che però aveva una portata minima di 400 m, troppo per individuare un bombardiere ad occhio nudo, perciò molti piloti rimasero fedeli al primo sistema radar.
 
A settembre 1944 le ''NJG'' disponevano di circa 1.018 caccia notturni inquadrati principalmente nel ''I Jagdkorps'' della ''Luftflotte Reich'', e benché prive dei sistema radar sofisticati montati sui bombardieri alleati, esse abbatterono un consistente numero di velivoli. Equipaggiate solitamente con Messerschmitt Bf 110, Junkers Ju 88 o [[Heinkel He 219]], da gennaio a marzo 1944 le unità notturne tedesche abbatterono un totale di 595 bombardieri sopra i cieli berlinesi.<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], pp. 150-171</ref>
 
== Forze ed operazioni terrestri della Luftwaffe ==
===Paracadutisti===
{{vedi anche|Fallschirmjäger}}
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-720-0344-09, Frankreich, Fallschirmjäger mit Fallschirmjägergewehr.jpg|thumb|right|Un [[fallschirmjäger]] con il tipico fucile [[FG 42]] appostato in Francia nel 1944]]
A differenza di quello che avveniva negli Stati Uniti d'America e nel Regno Unito, i paracadutisti tedeschi '''''([[Fallschirmjäger]])''''' erano sotto il diretto comando della Luftwaffe.
 
<div style="float:left; font-size:90%; width:300px; border:0px; padding:0px; margin-right:1em; margin-left:5px;margin-bottom:0px; text-align:right">
{{finestra|allign=left|width=50%|logo=|border=1px|col1=#b0c4de|col2=#dddddd|col3=white|font-size=110%|titolo=Composizione della ''[[7. Flieger-Division]]''<ref>[[#Mitcham2007|Mitcham 2007]], vol. 2, p. 290</ref>|contenuto=
*1º Reggimento paracadutisti
*2º Reggimento paracadutisti
*3º Reggimento paracadutisti (formato nel 1940)
*7º Gruppo artiglieria paracadutisti
*7º Gruppo controcarri paracadutisti
*7º Gruppo contraerei paracadutisti (formato dopo il 1940)
*7º Battaglione mitraglieri paracadutisti (formato dopo il 1940)
*7º Battaglione genio paracadutisti (formato dopo il 1940)
}}
</div>
All'inizio della [[seconda guerra mondiale]] i paracadutisti erano inquadrati nella ''7. Flieger-Ddivision'' (7ª divisione dell'aria<ref>[[#Mitcham2007|Mitcham 2007]], vol. 2, p. 291</ref>, non ancora ad organici completi), comandata dal generale [[Kurt Student|Student]], ma dopo che questo fu ferito accidentalmente nell'occupazione di [[Rotterdam]] il comando fu assunto dal generale Richard Putzier. La divisione aveva unicamente compiti amministrativi e di supporto, in quanto non era previsto che le unità dipendenti operassero congiuntamente. Gli uomini che ne facevano parte erano altamente addestrati e capaci, e presero parte a numerose battaglie come la [[campagna Norvegese]], la presa del [[forte Eben-Emael]], l'occupazione del ponte sul [[Canale di Corinto]] e la [[Operazione Quercia|liberazione di Benito Mussolini]] prigioniero sul [[Gran Sasso]]<ref>A quest'ultima operazione, chiamata operazione Quercia, presero parte dieci [[alianti]] [[DFS 230]] trainati da altrettanti [[Henschel Hs 126|Hs 126]]. A bordo vi erano una novantina di uomini, principalmente [[fallschirmjäger]] della [[2. Fallschirmjäger-Division (Wehrmacht)|seconda divisione paracadutisti]]. Vedere [[#Patricelli2009|Patricelli 2009]], pp. 209 e 231</ref>. La divisione venne utilizzata al completo per il [[Battaglia di Creta|lancio su Creta]], dove rappresentò un elemento critico nel raggiungimento del successo di tutta l'operazione. Tuttavia, proprio le perdite subite a Creta spinsero l'[[Oberkommando der Wehrmacht|OKW]] a rinunciare all'impiego della divisione nel suo ruolo naturale, ma unicamente come fanteria scelta. I superstiti della divisione operarono in [[Unione Sovietica]] fino al 1943, dopo di che furono inviati in [[Francia]], dove la divisione fu sciolta<ref>[[#Mitcham2007|Mitcham 2007]], vol. 2, p. 291</ref>. Nel 1942 parte del personale della divisione fu trasferito alla ''[[1. Fallschirmjäger-Division (Wehrmacht)|1. Fallschirmjäger-Division]]''.
 
Nel 1933 fu istituita la [[1. Fallschirm-Panzer-Division Hermann Göring|divisione corazzata paracadutisti Hermann Göring]], e a partire dal 1942 furono costituite 13 ''Fallschirmjägerdivisionen'' (divisioni paracadutisti), numerate da 1 a 11, 20 e 21. Erano disponibili anche 20 ''Luftwaffefeldivision'' (divisioni campali).
 
==== Attacco su Creta ====
{{vedi anche|battaglia di Creta}}
L'[[Creta|isola di Creta]] era un ostacolo decisamente pericoloso per le [[potenze dell'Asse]], da qui infatti la [[Royal Navy]] poteva organizzare azioni in mare e il ''Bomber Command'' (comando bombardieri della RAF) era abbastanza vicino ai pozzi petroliferi di [[Ploieşti]] in mano tedesca. L'OKW decise così di impradonirsi dell'isola organizzando un lancio di paracadutisti protetti da una massiccia copertura aerea.
[[Immagine:Bundesarchiv Bild 101I-166-0508-31, Kreta, Vormarsch deutscher Fallschirmjäger.jpg|thumb|right|Un gruppo di ''fallschirmjäger'' in azione a Creta]]
 
A capo dell'operazione era il [[generaloberst]] [[Alexander Lohr]] con la ''Luftflotte'' 4, che proponeva di lanciare la 7ª divisione paracadutisti a ovest per poi proseguire vesto est. [[Kurt Student]], capo dei parà, era invece dell'idea di aviolanciare gli uomini in tre punti a ovest e al centro dell'isola. Si giunse così al compromesso di lanciare i paracadutisti prima su Maleme/[[la Canea]] la mattina del 20 maggio 1941, e poi altri a [[Rethymno]] e [[Candia]]. Al ''Fliegerkorps'' XI composto dalla ''Flieger-Division 7'' fu affidato il compito di trasportare circa 8.000 paracadutisti avvalendosi di 500 Junkers Ju 52 e 72 alianti [[DFS 230]], il tutto con il supporto aereo del ''Fliegerkorps''' VIII composto da 180 caccia, 200 Ju 87 e 200 bombardieri a medio raggio.<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 47</ref>
 
I piloti tedeschi si misero subito in volo iniziando a colpire ogni cosa sulle coste e all'interno per agevolare l'imminente sbarco di uomini. Il 22 maggio furono affondati gli incrociatori [[HMS Gloucester (62)|''Gloucester'']] e ''Fiji'', il 23 i [[cacciatorpediniere]] ''Kelly'' e ''Kashmir''<ref>[[#Silvestri2002|Silvestri 2002]], pp. 1360-1361</ref>. Ciònonostante molti alianti e aerei da trasporto vennero abbattuti in volo, e le truppe neozelandesi a terra falciarono numerosi parà prima ancora che toccassero terra. I tedeschi riuscirono comunque a conquistare parte degli obiettivi posti, e, grazie anche a rinforzi arrivati due giorni dopo, la conquista dell'isola fu completa.
 
La vittoria costò molto cara alla Luftwaffe: quasi metà degli aerei da trasporto andarono persi e circa 3.400 ''fallschirmjäger'' persero la vita.<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 49</ref> Da questo momento in poi, i paracadutisti non furono mai più impiegati per un attacco di queste dimensioni.
 
=== Le divisioni campali della Luftwaffe ===
A partire dal 1942, su autorizzazione di [[Adolf Hitler|Hitler]], la Luftwaffe cominciò a costituire divisioni campali ('''''Felddivision'''''), praticamente divisioni di fanteria, col personale in eccesso<ref>[[#Mitcham2007|Mitcham 2007]], vol. 2, p. 299</ref>. La decisione fu presa essenzialmente per motivi politici, su esplicita richiesta di [[Hermann Göring|Göring]], perché la Luftwaffe era (a torto o a ragione) considerata più fedele dell'[[Heer|esercito]] al [[NSDAP|Partito Nazionalsocialista]]<ref>[[#Mitcham2007|Mitcham 2007]], vol 2, p. 299, cita Göring: «their fine National Socialist attitudes would be contaminated» «i loro [dell'esercito] begli atteggiamenti Nazionalsociasti potrebbero essere contaminati» </ref>, e questo portò Hitler a costituire una serie di divisioni poco addestrate per operazioni di fanteria. Le ''Felddivision'' della ''Luftwaffe'' furono 22 più una divisione (''Luftwaffe Felddivision Meindl'') che operò per meno di un anno nel 1942<ref>[[#Mitcham2007|Mitcham 2007]], vol 2, p. 321</ref>. Le ''Felddivison'' operarono in massima parte sul [[fronte orientale (seconda guerra mondiale)|fronte orientale]], le uniche che operarono in [[Mar Mediterraneo|Mediterraneo]] o sul [[fronte occidentale (seconda guerra mondiale)|fronte occidentale]] furono la ''11ª Felddivision'' ([[Mar Egeo|Egeo]] e [[Grecia]]), la ''14ª Felddivision'' ([[Norvegia]] e [[Danimarca]]), la ''16ª Felddivison'' ([[Olanda]] e [[Normandia]]), la ''17ª Felddivision'' ([[Francia]]), la ''18ª Felddivision'' (Francia e [[Belgio]]), ''19ª Felddivision'' (Francia e Belgio) e la ''20ª Felddivision'' (Danimarca e [[Italia]]).
 
=== La Divisone Hermann Göring ===
{{Vedi anche|Fallschirm-Panzer-Division 1 "Hermann Göring"}}
[[File:Hermann Goering Division Logo.svg|thumb|left|Simbolo della "[[Fallschirm-Panzer-Division 1 "Hermann Göring"|Hermann Göring]]"]]
La '''Divisone Hermann Göring''' (o, per darne il nome completo, la '''''1. Fallschirm-Panzer-Division Hermann Göring''''' - 1ª Divisione corazzata paracadutisti Hermann Göring) fu un'unità composta totalmente da volontari, eccetto gli stranieri che non potevano farne parte<ref>[[#Mitcham2007|Mitcham 2007]], vol. 3, p. 87</ref>. Date le caratteristiche la denominazione di "paracadutisti" era puramente onoraria, fu creata a livello divisionale nel 1942 in Belgio, organizzandola attorno al ''Flakregiment'' Hermann Göring (reggimento contraerea Hermann Göring) che aveva combattuto in Polonia, in Francia e nell'Operazione Barbarossa (in quest'ultimo caso con funzioni anticarro). Alcuni reparti operarono in Tunisia, mentre la divisione al completo operò in Italia e in Unione Sovietica.
 
=== FlaK ===
{{vedi anche|FlaK}}
[[File:Bundesarchiv Bild 101I-635-3999-24, Deutschland, Flak-Batterie in Feuerstellung.jpg|thumb|170px|right|Il cannone [[8,8 cm FlaK]] ]]
Molto temuta dai piloti sovietici, inglesi e americani era anche la '''''[[FlaK]]''''' (''Fliegerabwehrkanonen'', artiglieria antiaerea), la contraerea posta a difesa del territorio tedesco, delle basi della Luftwaffe e direttamente sul campo per supportare le unità di fanteria. Allo scoppio della guerra, circa 800.000 uomini erano assegnati alla FlaK, e nel 1944 la cifra salì a 1,25 milioni.<ref>[[#Bishop2008|Bishop 2008]], p. 136</ref>
 
Il cannone in uso più noto è il [[calibro (arma)|calibro]] [[8,8 cm FlaK|8,8 cm]]. Mentre le divisioni FlaK erano organiche alla Luftwaffe e comprendevano calibri fino a 12,8 cm, nelle divisioni dell'[[Heer|esercito]] erano presenti batterie antiaeree con pezzi di calibro fino a 8,8 cm, ma con una netta prevalenza dei pezzi di calibro minore (2 cm).
 
Inizialmente la FlaK era organizzata in comendi locali nelle principali città della Germania, e nel [[1938]] questi furono trasformati in divisioni, operanti nella maggior parte dei casi con l'esercito di campagna. Le divisioni ''FlaK'' erano numerate da 1 a 31. Diverse di queste divisioni operarono anche come supporto ad operazioni terrestri, in quanto i cannoni 8,8 cm FlaK erano ottimi anche come artiglieria controcarro e i vari modelli di [[2 cm FlaK]] erano estremamente efficaci contro uomini e mezzi leggeri. Oltre alle ''Flakdivision'' furono costituite due ''Flakscheinwerferdivsion'' destinate ad appoggiare la difesa antiaerea notturna con riflettori.
 
== Riconoscimenti ==
{| class="wikitable" cellpadding="0" cellspacing="0" style="margin: 1em 0em 0em 0em; text-align: center; background: #f8f8f8;"
|-style="background:#aacccc; font-weight: bold;"
|Data di istituzione
|Nome
|Requisiti
|Note
|Immagine
|-
| 1 gennaio 1935 || Distintivo di paracadutista ||Aver preso parte al corso di paracadutista, aver eseguito 5 lanci con il paracadute e 6 in un solo anno || || [[Immagine:Fallschirmschützenabzeichen der Luftwaffe.jpg|150px|center]]
|-
| 19 gennaio 1935 || Distintivo di equipaggio aereo || assegnato ai nuovi aviatori e [[Navigatore (aeronautica)|navigatori]] di bordo || sostituita dal Distintivo di Pilota nel 1936 ||
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| 27 novembre 1935 || Distintivo di navigatore || Due mesi di servizio in uno squadrone non operativo o cinque missioni svolte || Ne esisteva anche una versione in tessuto da cucire nella divisa || [[File:Luftwaffe Navigator.png|150px|center]]
|-
| 1936 || Distintivo di operatore radio e mitragliere aereo || Due mesi di servizio in uno squadrone non operativo o cinque missioni svolte || || [[File:Operatore radio mitragliere.jpg|150px|center]]
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| 19 gennaio 1936 || Distintivo di pilota || Completare il corso di pilota || || [[Immagine:Flugzeugführerabzeichen.jpg|150px|center]]
|-
| 26 marzo 1936 || Spilla di pilota e navigatore || Data a chi ricoprì sia il ruolo di pilota che di navigatore || Uguale al Distintivo di Pilota ma con la ghirlanda oro anziché argento; ne esisteva anche una versione con diamanti || [[File:FFundBeob.JPG|150px|center]]
|-
| 26 marzo 1936 || Distintivo Commemorativo di Servizio || 4 anni di servizio per piloti e veterani della [[prima guerra mondiale]]<br/>15 anni di servizio per gli altri || || [[Immagine:Fliegererinnerungsabzeichen.jpg|150px|center]]
|-
| 19 luglio 1940 || Distintivo di operatore antiaereo || Doti di coraggio in servizio o diventare comandante di una batteria dove la metà degli uomini ha ricevuto il riconoscimento o raggiungere 16 punti<ref>4 punti per un aereo distrutto senza aiuto, 2 con l'aiuto, 1 per aver individuato per primo un aereo</ref> || || [[File:Flak-Kampfabzeichen der Luftwaffe.jpg|150px|center]]
|-
| 16 dicembre 1940 || Distintivo di pilota d'aliante || Aver volato su un aliante || || [[File:Aliante spilletta.jpg|200px|center]]
|-
| 31 marzo 1942 || Distintivo di Assalto Terrestre || Aver partecipato a 3 assalti ed essere stati feriti durante uno di essi/aver meritato una medaglia in uno di essi || Dall'11 novembre 1944 divisa anche per 25, 50, 75 e 100 assalti ||
|-
| 22 giugno 1942 || Distintivo di mitragliere aereo o motorista di bordo || due mesi di servizio in uno squadrone non operativo o cinque missioni svolte || ||
|-
| 5 luglio 1944 || Fibbia dell'Albo d'Onore || Possedere la [[Croce di Ferro|Croce di ferro di 1ª classe]] e aver eseguito azioni coraggiose || ||
|-
| 3 novembre 1944 || Spilla di Combattimento Ravvicinato || Spilla di bronzo: 15 giorni di combattimento corpo a corpo o 10 giorni in combattimento ravvicinato<br/>Spilla d'argento: 30 giorni di combattimento corpo a corpo o 20 giorni in combattimento ravvicinato<br/>Spilla d'oro: 50 giorni di combattimento corpo a corpo o 40 giorni in combattimento ravvicinato || ||
|-
| 3 novembre 1944 || Distintivo di combattimento con carri armati || Distintivo di bronzo: aver partecipato a tre assalti ed essere rimasto ferito e aver guadagnato una medaglia in uno di questi<br/>Distintivo d'argento: come quello di bronzo, ma veniva assegnato a uomini non facenti parte di un reparto corazzato || Dal 10 novembre 1944 divisa anche per 25, 50, 75 e 100 assalti. Non fu consegnata a nessun membro ||
|-
| 27 novembre 1944 || Distintivo di battaglie navali || Aver partecipato ad azioni congiunte con la Kriegsmarine || Non fu consegnato a nessun membro || [[Immagine:Seekampfabzeichen.jpg|150px|center]]
|-
| Cacciatore diurno: 30 gennaio 1941<br/>Cacciatore notturno: 14 agosto 1942<br/>Cacciatore diurno (caccia pesante): 13 maggio 1942<br/>Pilota di cacciabombardiere: 12 aprile 1944<br/>Cacciatore notturno (caccia pesante): 14 agosto 1942<br/>Pilota di bombardiere a tuffo o bombardiere leggero o medio: 30 gennaio 1941<br/>Pilota ricognitore o impiegato in missioni di recupero in mare: 30 gennaio 1941<br/>Pilota di aerei da trasporto o alianti: 19 novembre [[1941]] || Fibbia di Servizio Operativo || Fibbia di bronzo: 20 voli<br/>Fibbia d'argento: 60 voli<br/>Fibbia d'oro: 110 voli || || [[File:Strike fighter clasp luftwaffe.jpg|200px|center]] Fibbia di Servizio Operativo per piloti di cacciabombardiere <br/> [[Immagine:Frontflugspange.jpg|200px|center]] Fibbia di Servizio Operativo per piloti di bombardieri a tuffo, bombardieri leggeri o medi
|}
 
'''''N.B.''''' tutti i dati sono presi da<ref>{{en}} {{cita web|url = http://www.axishistory.com/index.php?id=760| titolo = Decorazioni militari dell'esercito tedesco|data = url consultato il 14 set 2009}}</ref>
 
== Gradi ==
{{vedi anche|gradi della Luftwaffe (Wehrmacht)}}
 
== Assi della caccia della Luftwaffe ==
Durante tutto il conflitto la Luftwaffe abbatté un totale di circa 70.000 aerei, e furono moltissimi gli [[Asso dell'aviazione|assi]] che superarono le 100 vittorie personali. Questo, per vari motivi:
 
*Dall'autunno 1942, la Luftwaffe combatté sempre in inferiorità numerica poiché dovette diluire le sue forze contro ben tre grandi aviazioni nemiche: la britannica [[Royal Air Force|Royal Air Force (RAF)]], la statunitense [[United States Air Force|United States Army Air Forces (USAAF)]] e la sovietica [[Sovetskie Voenno-vozdušnye sily|Sovetskie Voenno-vozdušnye sily (VVS)]], su almeno tre fronti: Occidentale, Mediterraneo, Orientale. Ne conseguì che i piloti tedeschi erano costretti ad uscire in missione molto più spesso dei loro avversari, con turni di riposo molto più brevi. Ad esempio, nel 1944 i piloti da caccia tedeschi arrivarono ad effettuare due, tre o quattro missioni al giorno mentre, nello stesso periodo, i piloti da caccia americani effettuavano una missione ogni due, tre o quattro giorni.
 
*Come ulteriore conseguenza del punto precedente, i piloti da caccia della Luftwaffe erano sempre "nella mischia": incontravano spesso aerei nemici con cui ingaggiare battaglia. Al contrario, numerosi piloti alleati o sovietici si ritrovavano a volare diverse missioni "a vuoto", ovvero senza riuscire ad individuare un solo aereo tedesco.
 
*L'aeronautica militare sovietica divenne qualitativamente competitiva solo dal 1944. Nei primi tre anni di guerra infatti, la VVS soffrì di svariati problemi, che possono essere sintetizzati in scarso addestramento dei piloti, scarsa qualità degli aerei e scarsa tecnologia. A causa di questi problemi, dal [[1941]] al 1943, la VVS offrì ai piloti della Luftwaffe un ricco bottino.
 
*I piloti da caccia (e non solo loro) della Luftwaffe erano tenuti a combattere a tempo indeterminato. A parte brevi licenze e permessi per riposare, il servizio di ciascun pilota tedesco durò fino alla fine della guerra, oppure fino al ricovero in ospedale, o ancora fino alla morte, senza possibilità di ritiro. Nelle altre aeronautiche militari, invece, le cose andavano diversamente. Nell'USAAF, ad esempio, il pilota era tenuto ad effettuare un minimo di 25 missioni di guerra (circa tre mesi), dopodiché (salvo rinuncia) veniva assegnato ad incarichi di terra; inoltre era possibile che non venisse più richiamato ad effettuare un altro ciclo di 25 missioni. Ciò, unito ai punti precedenti, spiega perché nessuno degli assi USAAF ebbe mai occasione di raggiungere un numero eccezionalmente elevato di vittorie aeree: il "Top Ace" USAAF che combatté contro la Luftwaffe fu ''"Gabby" Gabreski'' con 34½ vittorie aeree, e casualmente fu anche l'unico pilota americano a superare le 30 vittorie nel teatro occidentale. Nella Luftwaffe, invece, per i motivi sopra descritti, furono centinaia gli assi tedeschi con oltre 30 vittorie aeree.
 
I 35 migliori aviatori tedeschi, che registrarono ognuno più di 150 vittorie, abbatterono un totale di 6&nbsp;916 aerei, cioè circa il 10% di quelli distrutti dall'intera forza aerea tedesca.
 
Nel seguente [[template]] sono elencati tutti i piloti con più di 100 vittorie personali:
 
{{Assi dell'aviazione tedeschi della seconda guerra mondiale con più di 100 vittorie}}
 
Per visualizzare l'elenco completo è presente un link nel paragrafo "Collegamenti esterni".
 
Anche se non prestò servizio come pilota di caccia, [[Hans-Ulrich Rudel]] fu senza dubbio il miglior pilota di cacciabombardieri della Luftwaffe: tra gli aviatori più decorati della seconda guerra mondiale (oltre ad essere l'unico in tutta la Wehrmacht a vedersi appuntata la Croce di Cavaliere con Fronde di Quercia in Oro, Spade e Diamanti), nel corso della sua carriera fu abbattuto 30 volte ma riuscì a distruggere circa 2000 veicoli corazzati e blindati, oltre a diverse navi<ref>{{cita libro|Corrado | Ricci | Hans-Ulrich Rudel, il pilota di ferro | 1956 | Longanesi | Milano}}</ref>.
 
== Aerei in dotazione ==
{{vedi anche|lista di aerei della Luftwaffe nella seconda guerra mondiale}}
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
=== Libri specifici sulla Luftwaffe ===
* <cite id=Bishop2008> </cite>{{cita libro|cognome=Bishop |nome=Chris |titolo=Gli squadroni della Luftwaffe |anno=2008 |editore=L'airone Editrice |id=ISBN 978-88-7944-929-8}}
 
=== Libri di carattere generale ===
* {{cita libro|cognome=Chant |nome=Christopher |titolo=Aerei della seconda guerra mondiale |anno=1977 |editore=Istituto geografico De Agostini}} {{NoISBN}}
* <cite id=Mitcham2007> </cite>{{cita libro|cognome=Mitcham |nome=Samuel W. Jr. |titolo=German Order of Battle |anno=2007 |città= Mechanisburg (PA-USA) |editore=Stackpole Books}} ISBN 0-8117-3437-X
* <cite id=Patricelli2009> </cite>{{cita libro|cognome=Patricelli |nome=Marco |titolo=Settembre 1943 |anno=2009 |città= Bari |editore= Laterza}} ISBN 978-88-420-8827-1
* <cite id=Silvestri2002> </cite>{{cita libro|cognome=Silvestri |nome=Mario |titolo=La decadenza dell'Europa occidentale |anno=2002 |editore=Rizzoli}} ISBN 88-17-11750-1
* <cite id=Zaloga2008> </cite>{{cita libro|cognome=Zaloga |nome=Steven J. |titolo= L'invasione della Polonia|anno= 2008 |città= Madrid |editore= Osprey Publishing}} [[ISSN]] 1974-9414
 
== Voci correlate ==
* [[Gradi militari della Luftwaffe (Wehrmacht)]]
* [[Oberkommando der Luftwaffe]]
* [[Caccia notturna tedesca]]
* [[Elenco dei decorati con la Croce di Cavaliere con Fronde di Quercia]]
* [[Elenco dei decorati con la Croce di Cavaliere con Fronde di Quercia e Spade]]
* [[Elenco dei decorati con la Croce di Cavaliere con Fronde di Quercia, Spade e Diamanti]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Luftwaffe (Wehrmacht)}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|autore=Michael Holm|url=http://www.ww2.dk/|titolo=The Luftwaffe, 1933-45|accesso=12 dic 2009|lingua=en|editore=|opera=}}
*{{cita web|autore=Tod Rathbone|url=http://www.rathbonemuseum.com/GERMANY/GERMain.html|titolo=Luftwaffe|accesso=15 dic 2009|lingua=en|editore=http://www.rathbonemuseum.com/MAIN/main.html|opera=Rathbone Museum of WWII Air Force Uniforms and Insignia}}
* {{en}} [http://www.acesofww2.com/germany/Germany.htm Lista Assi tedeschi della Seconda Guerra Mondiale]
* {{en}} [http://www.axishistory.com/index.php?id=760 Lista decorazioni tedesche della Seconda Guerra Mondiale]
 
 
{{Wehrmacht}}
{{Portale|aeronautica|guerra|seconda guerra mondiale}}
 
[[Categoria:Forze aeree|Germania]]
[[Categoria:Wehrmacht]]
[[Categoria:Aviazione militare tedesca]]
 
[[bg:Луфтвафе на Третия райх]]
[[cs:Luftwaffe (Wehrmacht)]]
[[de:Luftwaffe (Wehrmacht)]]
[[en:History of the Luftwaffe (1933–1945)]]
[[es:Luftwaffe (Wehrmacht)]]
[[fi:Luftwaffe (Wehrmacht)]]
[[nl:Luftwaffe (Tweede Wereldoorlog)]]
[[ru:Военно-воздушные силы Германии 1933—1945]]
[[sl:Luftwaffe (Wehrmacht)]]
[[sv:Tysklands flygvapen under andra världskriget]]
[[tr:Luftwaffe (Wehrmacht)]]
[[zh:納粹德國空軍]]