Sardegna preistorica e Terza Divisione (Libano): differenze tra le pagine

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{{Competizione sportiva
{{torna a|Storia della Sardegna}}
|nome = Terza Divisione libanese
{{Storia della Sardegna}}
|logo =
La '''Preistoria della sardina''' per lungo tempo è stata poco studiata e i ricercatori, sulla base di pochi dati scientifici, ritenevano risalenti unicamente al [[Neolitico|periodo neolitico]] i primi insediamenti dell'uomo nell'[[Sardegna|Isola]].
|dimensioni logo =
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|sport = Calcio
|tipologia = Club
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|confederazione = [[Federazione calcistica del Libano|LFA]]
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|promozione = [[Seconda Divisione libanese]]
|retrocessione = [[Quarta Divisione libanese]]
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|ultima edizione = Terza Divisione libanese 2018-2019
|stagione attuale = Terza Divisione libanese 2019-2020
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|nome trofeo =
}}
La '''Terza Divisione libanese''' ({{Arabo|الدوري اللبناني - الدرجة الثالثة}}) è la terza divisione del [[campionato libanese di calcio]]. È controllata dalla [[Federazione calcistica del Libano]] (LFA).<ref>{{Cita web|url=https://www.goalzz.com/?c=16034|titolo=Lebanese League Third Division|sito=www.goalzz.com|accesso=2019-06-19}}</ref>
 
Le 24 squadre che vi partecipano sono divise in 3 gruppi di 8 squadre ciascuno. Le squadre si affrontano due volte l'una con l'altra, una volta in casa e l'altra in trasferta, in un girone all'italiana. Le prime due classificate di ogni gruppo nella [[stagione regolare]] si qualificano ai play-off; le due squadre vincitrici di questi play-off si qualificano alla [[Seconda Divisione libanese]] e sostituiscono le squadre retrocesse. D'altra parte, le ultime due classificate nella [[stagione regolare]] disputeranno i play-out, che decideranno quali due di queste quattro squadre saranno retrocesse nella [[Quarta Divisione libanese]].
Negli ultimi vent'anni del [[XX secolo]] una serie di importanti scoperte riguardanti la [[Paleontologia]], la [[Geomorfologia]], la [[Paleobotanica]], la [[Paleoantropologia]] e l'[[Archeologia preistorica]], hanno ampliato notevolmente le conoscenze riguardanti la Sardegna durante il periodo san tori
 
==Le squadre==
Nella scala dei tempi geologici, il [[Pleistocene]] è la prima delle due epoche in cui è suddiviso il periodo [[Quaternario]]: esso è convenzionalmente compreso tra 2,58 milioni di anni fa e 11.700 anni fa.
===Organico 2018-2019===
 
====Gruppo A====
I più antichi fossili umani risalgono a questo periodo e in essi gli antropologi riconoscono i resti dei Protoantropi (primi uomini) appartenenti a un gruppo chiamato ''Sinantropo''.
*{{Calcio Amal Maarka}}
*{{Calcio Bint Jbeil}}
*{{Calcio Harouf}}
*{{Calcio Nahda Ain Baal}}
*{{Calcio Reyady Abaseya}}
*{{Calcio Salam Sour}}
*{{Calcio Taqadom Anqoun}}
*{{Calcio Ukhouwa Kharayeb}}
 
====Gruppo B====
Al Pleistocene medio fanno parte i resti dei Paleoantropi a cui appartiene l'[[Uomo di Neanderthal]]. Altri ''Paleoantropi'' sono stati trovati a [[Giava]], in [[Palestina]], nella [[Rhodesia]]. I resti di questi ''uomini'' vengono fatti risalire a 130.000 anni fa in una fase interglaciale. Resti di paleoantropi trovati al [[Monte Circeo]] risalirebbero a 70.000 anni fa.
*{{Calcio AC Sporting}}
*{{Calcio Ahli Sarba}}
*{{Calcio Ethad Harat Naaema}}
*{{Calcio Homenmen}}
*{{Calcio Irshad Shhim}}
*{{Calcio Shabab Majdal Anjar}}
*{{Calcio Sharq}}
*{{Calcio Wehda Marj}}
 
====Gruppo C====
Nell'ultima fase del Pleistocene, scomparsi i Paleoantropi, comparve l'[[Homo sapiens]] che si diffuse in tutto il mondo, differenziandosi notevolmente secondo l'ambiente di residenza.
*{{Calcio Achbal Mina}}
*{{Calcio Amal Salam Zgharta}}
*{{Calcio Ansar Howara}}
*{{Calcio Noujoum Beirut}}
*{{Calcio Majd Tripoli}}
*{{Calcio Riyada Wal Adab}}
*{{Calcio Shabab Tripoli}}
*{{Calcio Zamalek Beirut}}
 
==Note==
Generalmente la [[preistoria]] viene divisa in tre periodi: il [[Paleolitico]], il [[Mesolitico]] ed il [[Neolitico]]. Il Paleolitico è inquadrabile interamente nel Pleistocene, mentre il Mesolitico ed il Neolitico nell'[[Olocene|Olocegesu]][[Quaternario|rio]].<ref name="M.Sanges">{{Cita web|cognome= Sanges|nome= Mario|url= http://www.sardegnacultura.it/documenti/7_93_20070719122533.pdf |titolo= I primi abitanti della Sardegna|accesso= 15 ottobre 2013|editore= Darwin|sito= Darwin Quaderni, gennaio 2012|pagine= 32-39|anno= 2012}}</ref>
<references/>
 
==Voci correlate==
== Il periodo pleistocenico ==
*[[Lebanese Football League]]
Nella scala dei tempi geologici, il [[Pleistocene]] è la prima delle due epoche in cui è suddiviso il periodo [[Quaternario]]: esso è convenzionalmente compreso tra 2,58 milioni di anni fa e 11.700 anni fa.
*[[Seconda Divisione libanese]]
I più antichi fossili umani risalgono a questo periodo e in essi gli antropologi riconoscono i resti dei Protoantropi (primi uomini) appartenenti a un gruppo chiamato ''Sinantropo''.
 
{{Terza Divisione libanese}}
Al Pleistocene medio fanno parte i resti dei Paleoantropi a cui appartiene l'[[Uomo di Neanderthal]]. Altri ''Paleoantropi'' sono stati trovati a [[Giava]], in [[Palestina]], nella [[Rhodesia]]. I resti di questi ''uomini'' vengono fatti risalire a 130.000 anni fa in una fase interglaciale. Resti di paleoantropi trovati al [[Monte Circeo]] risalirebbero a 70.000 anni fa.
{{Portale|calcio|libano}}
 
[[Categoria:Terza divisione libanese| ]]
Nell'ultima fase del Pleistocene, scomparsi i Paleoantropi, comparve l'[[Homo sapiens]] che si diffuse in tutto il mondo, differenziandosi notevolmente secondo l'ambiente di residenza.
 
Generalmente la [[preistoria]] viene divisa in tre periodi: il [[Paleolitico]], il [[Mesolitico]] ed il [[Neolitico]]. Il Paleolitico è inquadrabile interamente nel Pleistocene, mentre il Mesolitico ed il Neolitico nell'[[Olocene]].
 
=== Il periodo pleistocenico in Sardegna ===
{{vedi anche|Geologia della Sardegna|Glaciazione}}
[[File:Corsica Sardinia.jpg|thumb|left|Circa 20.000 anni fa il livello dei mari era 130 metri più basso e la Sardegna e la [[Corsica]] furono una unica isola per lungo tempo, distante dalle coste toscane solo pochi chilometri.]]
Circa 20 milioni di anni fa l'Isola non esisteva così come la vediamo oggi ma, insieme alla [[Corsica]], era ancorata al blocco continentale europeo in corrispondenza dell'attuale [[Penisola iberica]]. La piattaforma continentale del Massiccio Sardo-Corso successivamente migrò in maniera progressiva e antioraria fino alla collocazione attuale.
 
Nuovi dati riguardanti la morfogenesi del complesso sardo-corso permettono di stabilire le attuali linee di riva con quelle sottomarine dando un quadro abbastanza preciso delle regressioni avvenute nei periodi glaciali e conseguentemente capire le varie condizioni climatiche apparse nei paesaggi isolani.<ref name=M.Sanges/>
 
Alla fine del Pleistocene medio (160/150 mila anni fa), quello superiore (70/50 mila anni fa) e intorno ai 20 mila anni fa sono stati registrati i picchi di massima regressione marina con un abbassamento del mare di circa 130 metri rispetto a quello attuale.
 
Lungo le coste sarde è ancora evidente questo continuo variare del livello delle acque e durante i momenti regressivi del [[mare Tirreno]], la Sardegna e la Corsica furono una unica isola divise dall'[[Arcipelago toscano]] - a sua volta conformato come una penisola - da uno stretto braccio di mare che permetteva un contatto visivo tra le due sponde e che faciliterà la colonizzazione umana dalla terraferma nel Pleistocene medio e superiore.<ref name=M.Sanges/>
 
==== Origine dell'endemismo sardo-corso ====
{{Vedi anche|Prolagus sardus}}
Le particolari condizioni paleogeografiche costituitesi durante il Pleistocene, ossia l'attraversamento dello stretto tra l'arcipelago toscano e il complesso sardo-corso, hanno favorito una selezione nelle migrazioni delle specie animali dalla terraferma in quanto solo i nuotatori più capaci del branco potevano attraversare il guado costituitosi. Quando poi queste nuove specie animali raggiunsero l'Isola, fattori come la scarsità di cibo e di predatori in un territorio ben delimitato, determinarono un loro rapido adattamento all'ambiente con profonde trasformazioni nei loro organismi come la riduzione della taglia (fauna nana).
 
Tale particolare evoluzione - che porterà ad una progressiva sostituzione faunistica nel territorio isolano - è chiamata dai ricercatori ''Nesogorale-Tyrrenicola'', e sarà determinante per la futura colonizzazione umana, datata alla prima parte del Pleistocene medio.<ref name=M.Sanges/>
[[File:Sardus.jpg|thumb|Il ''Prolagus sardus'' ricoprì un ruolo importante nella dieta dell'uomo pleistocenico sardo.]]
I resti della fauna nana ''nesogorale'' ritrovata durante le ricerche sono:
 
* resti di un'antilope (''Nesogoral melonii'');
* resti di una scimmia (''Macaca maiori'');
* resti di un piccolo maiale (''Sus sondaari'');
* resti di un lagomorfo (''[[Prolagus sardus]]'').
 
Sempre nel Pleistocene, ma durante una fase di più ampio abbassamento del livello del mare, con conseguente più facile attraversamento tra le sponde insulari e continentali, la fauna nana ''nesogorale'' si estinse e venne sostituita da un altro tipo di fauna denominata dagli studiosi ''tyrrenicola''.<ref name=M.Sanges/> Queste nuove specie di animali manterranno inalterati i loro caratteri continentali originari; i ritrovamenti di essa sono costituiti da :
 
* resti di un topo (''Tyrrenicola henseli'');
* resti di un cervo (''[[Megaloceros cazioti]]'');
* resti di un canide (''Cynotherium sardus'').
 
Non tutta la vecchia faune si estinse, ma sopravvisse il ''Prolagus sardus'' che andrà ad occupare un posto di prima importanza nella dieta dell'uomo pleistocenico sardo.<ref name=M.Sanges/>
 
=== Paleolitico ===
{{Vedi anche|Paleolitico}}Vari elementi di cultura materiale, costituiti quasi essenzialmente da strumenti ed arnesi in pietra di [[selce]] o in [[calcare]], utili alla sopravvivenza dell'uomo, sono stati rinvenuti nel [[Sassari|sassarese]] a:
 
* ''Giuanne Malteddu'',
* ''Interiscias'',
* '' Serra Preideru'' a Martis
* ''Sa Pedrosa-Pantallinu'' loc ''Codrovulos'' Perfugas, sul corso del rio Altana ritrovate pietre lavorate con la tecnica clactoniana;
* ''Sa coa e sa Murta'' Laerru : rinvenimenti risalenti al Pleistocene.
 
e nel [[Nuoro|nuorese]], nei siti di:
 
* ''[[Ottana]]'' : scoperta una vera e propria industria litica;
* ''Grotte di Cailune e Ziu Santoru'': sulla costa di [[Dorgali]];
* ''[[Grotta Corbeddu]]'' a [[Oliena]]: rinvenimenti di resti di gruppi umani, ossa di un grande cervo (il [[Megaloceros]] ora estinto), manufatti, tracce di focolari.
 
Questi ritrovamenti sono attribuiti al Paleolitico ''Inferiore'' (o Antico), rivelando la sicura presenza umana ([[ominide]]) 300.000 anni fa, e al Paleolitico superiore, periodo compreso tra i 35&nbsp;000 e i 10&nbsp;000 anni fa.
 
==== L'uomo pleistocenico sardo ====
Secondo quanto riportato dagli archeologi la frequentazione umana sull'isola è stata accertata in diverse parti del suo territorio, ma principalmente in [[Anglona]] ([[Sassari]]) dove ricerche sistematiche hanno permesso di portare alla luce una grande quantità di manufatti litici su selce locale databili al [[Paleolitico inferiore]].
 
Nel territorio del comune di [[Perfugas]], lungo il corso del rio Altana, sono stati scoperti manufatti attribuibili a periodo [[Clactoniano]] arcaico con elementi ''proto-levalloisiani'', confrontabili con elementi simili rinvenuti nel [[Gargano]] in [[Puglia]] e in altre aree della Penisola. In particolare i rinvenimenti di ''sa Coa de Sa Multa'' a [[Laerru]] sono risultati risalenti al Pleistocene medio, con una datazione intorno a 500.000 anni fa, confermando quanto già ipotizzato dai paleontologi circa l'arrivo dell'uomo in Sardegna durante la sostituzione faunistica ''nesogorale-tirrenica'', avvenuta appunto nella prima parte del Pleistocene medio.<ref name=M.Sanges/>
 
===== L'uomo di Cheremule =====
Particolare scalpore ha destato nel 2001 la scoperta nella [[Grotta di Nurighe]] nel comune di [[Cheremule]] nel [[Meilogu]], di una falange del dito di una mano umana datata 250 mila anni fa.<ref name=G.Badini>{{Cita web|cognome= Badini|nome= Giulio|url= http://archiviostorico.corriere.it/2002/gennaio/27/Sardegna_primi_uomini_arrivati_250_co_0_020127345.shtml|urlarchivio= https://web.archive.org/web/20131203003126/http://archiviostorico.corriere.it/2002/gennaio/27/Sardegna_primi_uomini_arrivati_250_co_0_020127345.shtml|titolo= Sardegna, primi uomini arrivati 250 mila anni fa|accesso= 25 novembre 2013|editore= archiviostorico.corriere.i|sito= Archivio storico Corriere della Sera|anno= 2002|urlmorto= sì|dataarchivio= 3 december 2013}}</ref> Secondo il ricercatore Jean Marie Cordy, che insieme a Sergio Ginesu e Stefania Sias, delle [[università di Liegi]] e di [[Università di Sassari|Sassari]] hanno studiato i reperti (prelevati con l'autorizzazione della Soprintendenza dal gruppo speleologico T.A.G. di Thiesi, autore dell'esplorazione della grotta e del ritrovamento di una ingente quantità di resti fossili al suo interno<ref>{{Cita web|url=http://www.nurighe.it/tag/tag-plei.htm|titolo=www.nurighe.it - IL T.A.G.|sito=www.nurighe.it|accesso=2016-05-04}}</ref>) nella scala evolutiva umana l'uomo di Cheremule sarebbe da collocare in uno stadio anteriore all'''[[Homo neanderthalensis|Homo sapiens néanderthalensis]]'', e precisamente apparterrebbe ad un ''[[Homo erectus]]'' la cui datazione si colloca tra i 750 e i 250 mila anni: secondo lo studioso l'ominide sarebbe una sorta di ''pre-neanderthaliano''.<ref name=J.M.Cordy>{{Cita web|cognome= Vandevenne
|nome= Julien |url= http://www2.ulg.ac.be/le15jour/Archives/111/fS03.html|titolo= Le doigt sur l'homo sardaignus ?|accesso= 25 novembre 2013|editore= www2.ulg.ac.be|sito= Archives du Quinzième jour du mois, mensuel de l'Université de Liège.|anno= 2002}}</ref>
 
Ai suoi resti è stato dato il nome di ''Nur'', in memoria del mitico primo abitante della Sardegna e in base agli studi i ricercatori suppongono che la sua corporatura fosse di taglia media, particolarmente allungata e gracile.<ref name=G.Badini/>
 
Questa importante scoperta è stata messa in discussione da altri studiosi come Francesco Mallegni e Barbara Wilkens che, a causa delle caratteristiche morfologiche, hanno ipotizzato una lontananza dagli ominidi identificando questo reperto come una falange del piede di un avvoltoio di grossa taglia.<ref name= B.Wilkens>{{Cita web|cognome= Wilkens
|nome= Barbara|url= http://www.academia.edu/1934585/La_falange_del-_la_grotta_di_Nurighe_presso_Cheremule_revisione_e_nuove_informazioni|titolo= La falange del- la grotta di Nurighe presso Cheremule : revisione e nuove informazioni|accesso= 25 novembre 2013|editore= www.academia.edu |sito= Sardinia, Corsica et Baleares antiqvae:
An International Journal of Archaeology|anno= 2011}}</ref>
 
===== L'uomo della Grotta Corbeddu =====
Nel 1993 durante una campagna di scavi nella [[grotta Corbeddu]] in territorio di [[Oliena]] è stato scoperto - con assoluta certezza - il più antico fossile di [[Homo Sapiens]] della Sardegna, una [[Falange (anatomia)|falange]] risalente a 22 mila anni fa.<ref name=M.Sanges/>
 
Secondo gli archeologi, la scoperta della falange umana dimostra che l'uomo moderno abitava la Sardegna già nel [[Paleolitico superiore]].
 
== Il periodo Olocenico ==
Nella scala dei tempi geologici, l'[[Olocene]] è la seconda delle due epoche in cui è suddiviso il periodo Quaternario: esso convenzionalmente parte 11.700 anni fa per arrivare ai nostri giorni.
 
=== Mesolitico ===
Le testimonianze della presenza umana nel Mesolitico (che va dalla fine del Paleolitico e l'inizio del Neolitico nel periodo compreso tra il 10.000 e il 6.000 a.C.), riguardano i ritrovamenti della [[grotta di Su Coloru]] di [[Laerru]]<ref>Paolo Melis, ''La ricerca preistorica e protostorica in Sardegna: nuovi sviluppi'', in ''Architetture della Sardegna preistorica: nuove ipotesi e ricerche'', Atti del convegno di Nuoro del 15 ottobre 2004, 2007, pp. 30-43</ref> e di ''Su Pistoccu'', ad [[Arbus (Italia)|Arbus]], dove nel [[2011]], a pochi metri dalla battigia in una spiaggia della Costa Verde, è stato rinvenuto il più antico e completo scheletro umano mai rinvenuto in Sardegna nel periodo di transizione tra il Neolitico e il Mesolitico.<ref>{{Cita web|cognome= Guglielmi|nome= Sandra|url=http://www.archeomolise.it/archeologia/104181-%E2%80%9Camsicora%E2%80%9D-il-piu-antico-abitante-della-sardegna.html |titolo= ''Amsicora'', il più antico abitante della Sardegna|accesso= 8 febbraio 2015|editore= Archeomilise.it|sito=ArcheoIdea|anno= 2011}}</ref> Gli archeologi che hanno effettuato la scoperta, lo hanno denominato [[Amsicora (archeologia)|Amsicora]], come l'eroe della rivolta anti-romana dei [[Civiltà nuragica|Sardi nuragici]] del III secolo a.C.<ref name=U.Sarda>{{Cita web|cognome= Sarda|nome= Unione|url= http://www.unionesarda.it/articoli/articolo/238324 |titolo= Amsicora: un vecchietto di 9 mila anni.Sepolto ad Arbus, è il padre dei sardi|accesso= 8 febbraio 2015|editore= Unionesarda.i|anno= 2011}}</ref>
 
La zona di ''Su Pistoccu'' ad Arbus è stata nel passato più volte oggetto di svariati scavi che hanno riportato alla luce importanti reperti umani. Nel [[1985]] furono ritrovati i resti di uno scheletro ricoperto di ocra rossa e accompagnato da una grande conchiglia di [[Ranellidae|Tritone]]: fu denominato dagli archeologi ''Beniamino'' e la sua [[Metodo del carbonio-14|datazione al radiocarbonio]] fu impossibilitata dalla mancanza di [[collagene]].<ref name=AdnKronos>{{Cita web|cognome= Kronos|nome= Adn|url= http://www1.adnkronos.com/IGN/News/Cultura/Archeologia-trovato-Amsicora-scheletro-umano-piu-antico-della-Sardegna_312522332393.html |titolo= Archeologia, trovato Amsicora: scheletro umano più antico della Sardegna|accesso= 8 febbraio 2015|editore= Adnkronos.com|anno= 2011}}</ref> Nel 2007 furono rinvenuti altri scheletri datati poi dal laboratorio del ''National Science Foundation'' dell'Università di Tucson, in [[Arizona]], all'8400 a.C.<ref>{{Cita web|cognome= Guglielmi|nome=Sandra|url=http://www.archeomolise.it/archeologia/104181-%E2%80%9Camsicora%E2%80%9D-il-piu-antico-abitante-della-sardegna.html|titolo= “Amsicora”, il più antico abitante della Sardegna|accesso= 8 febbraio 2015|editore= archeomolise.it |anno= 2011}}</ref>
 
=== Neolitico ===
{{Vedi anche|Sardegna prenuragica}}
 
Il periodo che ha tramandato un gran numero di materiali è invece quello che va dal [[Neolitico]] (6.000-2.900 a.C.), attraverso l'[[Età del Rame]] (2.900-1.800 a.C.), sino alla metà dell'[[Età del Bronzo]].
 
Gli archeologi affermano oramai con certezza che dal VI millennio a.C. in poi, le varie popolazioni sarde vissero la tipica evoluzione del neolitico, caratterizzata dall'addomesticamento degli animali, dalla nascita dell'agricoltura, dalla nascita di aggregazioni familiare di tipo clanico all'interno di gruppi tribali, dalla nascita di villaggi stabili dove pian piano si svilupparono le tecnologie della pietra levigata, della ceramica e di altri manufatti, oltre che la costruzione delle prime imbarcazioni negli insediamenti costieri (1.800 - 1.300 a.C.).
 
In particolare i ritrovamenti testimoniano un forte sviluppo della ceramica e una notevole produzione di [[ossidiana]], oggetto di importanti scambi con le popolazioni della [[Midi (Francia)|Francia meridionale]] e della [[penisola italiana]].
 
Ad [[Alghero]] nella ''grotta Verde'', vicino a [[Porto Conte]], sono state trovate grandi quantità di conchiglie di molluschi marini risalenti a 6000 anni a. C.
 
== Cronologia ==
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# società
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</timeline>
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* F. Martini, G. Pitzalis, ''Il Paleolitico Inferiore in Sardegna'', in Atti XVIII Riun. Sc. 1st. It. Pro Protost., Firenze 1982.
* P.Y. Sondaar, M. Sanges, ''La fine del Pleistocene nella Grotta Corbeddu in Sardegna'', in Riv. Sc. Preist., XLI -1,2,1987.
* P.Y. Sondaar, M. Sanges, ''The human colonization of Sardinia : a Late-Pleistocene human fossil from Corbeddu cave'', in C.R. Acad. Sci. Paris, t. 320, série II a, 1995.
 
== Voci correlate ==
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