Miele e Terza Divisione (Libano): differenze tra le pagine

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{{Competizione sportiva
{{nd}}
|nome = Terza Divisione libanese
[[File:Runny hunny.jpg|thumb|Miele e pane]]
|logo =
|dimensioni logo =
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|sport = Calcio
|tipologia = Club
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|confederazione = [[Federazione calcistica del Libano|LFA]]
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|cadenza = annuale
|apertura = ottobre
|chiusura = aprile
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|partecipanti = 24 squadre
|formula = [[Girone all'italiana]] A/R
|promozione = [[Seconda Divisione libanese]]
|retrocessione = [[Quarta Divisione libanese]]
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|fondazione = 1950
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|detentore = {{Calcio AC Sporting}}
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|ultima edizione = Terza Divisione libanese 2018-2019
|stagione attuale = Terza Divisione libanese 2019-2020
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|nome trofeo =
}}
La '''Terza Divisione libanese''' ({{Arabo|الدوري اللبناني - الدرجة الثالثة}}) è la terza divisione del [[campionato libanese di calcio]]. È controllata dalla [[Federazione calcistica del Libano]] (LFA).<ref>{{Cita web|url=https://www.goalzz.com/?c=16034|titolo=Lebanese League Third Division|sito=www.goalzz.com|accesso=2019-06-19}}</ref>
 
Le 24 squadre che vi partecipano sono divise in 3 gruppi di 8 squadre ciascuno. Le squadre si affrontano due volte l'una con l'altra, una volta in casa e l'altra in trasferta, in un girone all'italiana. Le prime due classificate di ogni gruppo nella [[stagione regolare]] si qualificano ai play-off; le due squadre vincitrici di questi play-off si qualificano alla [[Seconda Divisione libanese]] e sostituiscono le squadre retrocesse. D'altra parte, le ultime due classificate nella [[stagione regolare]] disputeranno i play-out, che decideranno quali due di queste quattro squadre saranno retrocesse nella [[Quarta Divisione libanese]].
Il '''miele''' è un [[alimento]] prodotto dalle [[apis|api]] (ed in misura minore, da altri [[imenotteri]]). Viene prodotto a partire dal [[nettare (botanica)|nettare]] e dalla [[melata]]. La [[melata]], con un gusto molto dolce simile allo zucchero, è prodotta da vari [[Homoptera|omotteri]], [[Glossario entomologico#fitomizo|fitomizi]], i cui escrementi zuccherini sono la base alimentare per numerosi insetti.
 
==Le Storia squadre==
===Organico 2018-2019===
[[File:Materia Medica (Arabic translation, leaf).jpg|thumb|Manoscritto arabo del 1224 sulla preparazione di medicinali a base di miele.]]
La parola miele sembra derivare dall'[[ittiti|ittita]] ''melit''. Per millenni, ha rappresentato l'unico alimento zuccherino concentrato disponibile<ref>{{en}}[http://www.beekmanandbeekman.com/honeytidbits.html Honey Fidbits of information]</ref>. Le prime tracce di [[arnia|arnie]] costruite dall'uomo risalgono al [[VI millennio a.C.]] circa.
 
====Gruppo A====
Nell'[[antico Egitto]] il miele era apprezzato; risalgono a 4000 anni fa le prime notizie di apicoltori che si spostavano lungo il Nilo per seguire, con le proprie arnie, la fioritura delle piante. Gli Egizi usavano deporre accanto alle mummie grandi coppe o vasi ricolmi di miele per il loro [[Religione egizia#Religione funeraria|viaggio nell'Aldilà]], alcuni dei quali sono stati rinvenuti durante gli scavi ancora perfettamente sigillati (l'archeologo [[Theodore Davis|Theodore Montgomery Davis]] ha scoperto per esempio in una tomba egizia un barattolo di miele vecchio di 3300 anni, perfettamente commestibile<ref name=Wyrtzen>{{en}}{{cita libro |autore=Christine E. Wyrtzen| titolo=Walking in Wide Places|editore=[[Xulon Press]] |anno=2010 |ISBN=978-1-61215-148-9}} ([http://books.google.it/books?id=kBfdu9pJ6csC&pg=PA165&dq=T.M.+Davies+honey&hl=en&sa=X&ei=xl1uUdTSPOKL4ASPzYDQCg&redir_esc=y#v=onepage&q=T.M.%20Davies%20honey&f=false consultabile anche online])</ref>). Dalla decifrazione dei [[geroglifico egizio|geroglifici]] è risultato palese che ricette a base di miele erano impiegate non solo ad uso alimentare, ma anche medico, per la cura di disturbi digestivi e per la produzione di unguenti per piaghe e ferite).<ref>[http://www.biopedia.it/blog/alimentazione/le-proprieta-del-miele_1408/#more-1408 Le proprietà del miele | biopedia.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
*{{Calcio Amal Maarka}}
*{{Calcio Bint Jbeil}}
*{{Calcio Harouf}}
*{{Calcio Nahda Ain Baal}}
*{{Calcio Reyady Abaseya}}
*{{Calcio Salam Sour}}
*{{Calcio Taqadom Anqoun}}
*{{Calcio Ukhouwa Kharayeb}}
 
====Gruppo B====
I [[Sumeri]] lo impiegavano in creme impastate con argilla, acqua e olio di cedro, mentre i [[Babilonesi]] ne facevano uso culinario: erano diffuse focaccine fatte con farina, sesamo, datteri e miele. Nel [[Codice di Hammurabi]] si ritrovano articoli che tutelano gli [[Apicoltura|apicoltori]] dal furto di miele dalle arnie.
*{{Calcio AC Sporting}}
*{{Calcio Ahli Sarba}}
*{{Calcio Ethad Harat Naaema}}
*{{Calcio Homenmen}}
*{{Calcio Irshad Shhim}}
*{{Calcio Shabab Majdal Anjar}}
*{{Calcio Sharq}}
*{{Calcio Wehda Marj}}
 
====Gruppo C====
La [[medicina ayurvedica]], già 3.000 anni fa, considerava il miele come purificante, [[afrodisiaco]], dissetante, [[vermifugo]], [[antitossico]], regolatore, refrigerante, [[stomachico]] e [[cicatrizzante]]. Per ogni specifico caso era indicato un differente tipo di miele: di ortaggi, di frutti, di cereali o di fiori.
*{{Calcio Achbal Mina}}
*{{Calcio Amal Salam Zgharta}}
*{{Calcio Ansar Howara}}
*{{Calcio Noujoum Beirut}}
*{{Calcio Majd Tripoli}}
*{{Calcio Riyada Wal Adab}}
*{{Calcio Shabab Tripoli}}
*{{Calcio Zamalek Beirut}}
 
==Note==
I [[Antica Grecia|Greci]] lo consideravano "[[Ambrosia (mitologia)|cibo degli dei]]", perché rappresentava una componente importantissima nei riti che prevedevano offerte votive. [[Omero]] descrive la raccolta del miele selvatico; [[Pitagora]] lo raccomandava come alimento per una vita lunga.
 
I [[Civiltà romana|Romani]] ne importavano grandi quantitativi da [[Creta]], [[Cipro]], dalla [[Spagna]] e da [[Malta]]. Da quest'ultima pare anche derivarne il nome originale ''Meilat'', appunto ''terra del miele''.
Veniva utilizzato come [[dolcificante]], per la produzione di [[idromele]]<ref>Storia del Miele, Corrado Soddu, Storia e Simbologia del Miele e dell'Ape in Epoca Classica, Edizioni Lulu, Milano, 2009. ISBN 978-1-4717-9538-1</ref>, di [[birra]], come [[conservante alimentare]] e per preparare salse agrodolci.
 
Nella [[alimentazione medievale]] il miele aveva un ruolo ancora centrale, seppure ridotto rispetto all'antichità<ref name=Musca>{{en}}{{cita libro |autore=Giosuè Musca| titolo=Uomo e ambiente nel Mezzogiorno normanno-svevo|editore=[[Edizioni Dedalo]] |anno=1989 |ISBN=978-88-220-4138-8}} ([http://books.google.it/books?id=cxzURYF7t64C&pg=PA239&dq=%22cucina+medievale%22+miele&hl=en&sa=X&ei=uGFuUZaWL-Xl4QSS-YGACQ&redir_esc=y#v=onepage&q=%22cucina%20medievale%22%20miele&f=false consultabile anche online])</ref>, ed era usato principalmente come agente conservante oltre che dolcificante.
 
Il miele fu gradualmente soppiantato come agente dolcificante nei secoli successivi, soprattutto dopo l'introduzione dello zucchero raffinato industrialmente.
 
Solo recentemente, in virtù delle riconosciute proprietà terapeutiche, il miele sta ritornando in voga.
 
== Produzione ==
Il miele è prodotto dall'ape sulla base di sostanze zuccherine che essa raccoglie in natura.
 
Le principali fonti di approvvigionamento sono il ''[[nettare (botanica)|nettare]]'', prodotto dalle piante da fiori ([[angiosperme]]), e la ''[[melata]]'', un derivato della linfa degli alberi prodotta da alcuni insetti succhiatori come la [[metcalfa pruinosa|metcalfa]], che trasformano la linfa trattenendone l'[[azoto]] ed espellendone il liquido in eccesso ricco di [[zuccheri]].
 
[[File:Bee on -calyx 935.jpg|thumb|left|Un'ape intenta a raccogliere il nettare.]]
Per le piante, il nettare serve ad attirare vari insetti impollinatori, e permette di assicurare la fecondazione dei fiori. A seconda della loro anatomia, e in particolare della lunghezza della proboscide (tecnicamente detta ''ligula''), le api domestiche possono raccogliere il nettare solo da alcuni fiori, che sono detti appunto ''melliferi''.
 
La composizione dei nettari varia secondo le piante che li producono. Sono comunque tutti composti principalmente da [[glucidi]], come [[saccarosio]], [[glucosio]] e [[fruttosio]], e [[acqua]].
 
Il loro [[Limiti di Atterberg|tenore d'acqua]] può essere importante, e può arrivare fino al 90%.
 
La produzione del miele comincia nell'[[ingluvie]] dell'ape bottinatrice (la cosiddetta ''borsa melaria''), dove il nettare raccolto viene accumulato.
 
Giunta nell'alveare, l'ape rigurgita il nettare, che a questo stadio si presenta molto liquido.
 
Il compito passa alle api operaie, che per 30 minuti digeriscono il nettare scindendo gli zuccheri complessi in zuccheri semplici, utilizzando enzimi come l'[[invertasi]], che possiede proprietà di [[idrolisi|idrolizzare]] il [[saccarosio]] in [[glucosio]] e [[fruttosio]].
 
[[File:Honey comb.jpg|thumb|Ingrandimento di un favo naturale]]
L'elaborazione del nettare viene ultimata con la sua disidratazione, per prevenirne la fermentazione.
A questo scopo, le api operaie lo depongono in strati sottili sulla [[Favo|parete delle celle]]. Le api ventilatrici mantengono nell'alveare una corrente d'aria che determina l'evaporazione dell'acqua. Il miele impiega in media 36 giorni per maturare, ma la durata varia a seconda dell'umidità iniziale del nettare. Viene quindi immagazzinato in altre cellette che, una volta piene, saranno sigillate ([[opercolo|opercolate]]).
 
Le api utilizzano il miele come nutrimento; in caso di grande freddo la produzione assolve totalmente ai bisogni dell'alveare<ref>{{cita libro|autore=Ignazio Cantu|titolo=Enciclopedia popolare o collezione di letture amene, ed utili ad ogni persona|editore=Tipografia Di Paolo Lampato|anno=1841|pagina=342|url=https://books.google.it/books?id=IBhUAAAAcAAJ&pg=PA342&dq=api+miele+freddo+cibo&hl=it&sa=X&ei=8nTcVMa7GOu6ygP-qoLACg&ved=0CDAQ6AEwAQ#v=onepage}}</ref><ref name="Corriere">{{cita web|url=http://www.corriere.it/ambiente/14_agosto_19/miele-raccolto-compromesso-70percento-b47edbec-277e-11e4-9bb1-eba6be273e09.shtml|titolo=Miele, raccolto compromesso: -70%|sito=Corriere.it|accesso=12 febbraio 2015}}</ref>.
 
== Animali mellivori ==
Alcuni animali hanno imparato a insidiare gli alveari per prenderne il miele come per esempio la [[vespidae|vespa]], la [[mellivora]] e varie specie di [[orso|orsi]].
 
== Lavorazione ==
Le fasi di lavorazione del miele sono un insieme di procedimenti che l'apicoltore compie per ottenere il miele in forma commercializzabile.
 
La lavorazione dell'uomo inizia dove finisce quella dell'[[Apis mellifera|ape]], ovvero alla fine delle fioriture, dopo che le api hanno immagazzinato ed opercolato il miele nei [[favo|favi]].
 
La lavorazione di seguito descritta è quella utilizzata nell'apicoltura moderna razionale.
 
=== Estrazione dei melari ===
[[File:Protection.jpg|thumb|Estrazione di un melaro]]
 
Le api accumulano il miele prodotto nei favi contenuti nei melari. Al momento opportuno l'apicoltore decide di toglierli dall'arnia per portarli in laboratorio ed iniziare l'estrazione del miele. Questa fase comporta la necessità di togliere le api contenute nel melario. Per questa operazione vengono alternativamente utilizzati due strumenti: il soffiatore, oppure gli [[apiscampo|apiscampi]].
Il soffiatore viene utilizzato dagli apicoltori professionisti perché più rapido e perché è sufficiente una sola visita per completare l'estrazione dei melari. Il melario viene posto in verticale sull'arnia, il soffiatore spazza via tutte le api in pochi secondi ed il melario è pronto per essere portato via. Gli apiscampi invece devono essere posti tra il nido ed i melari qualche giorno prima di poter portar via i melari e quindi è necessario effettuare due passaggi. Vengono utilizzati, seppure inefficienti, dagli apicoltori hobbisti in quanto (in numero limitato) sono più economici del soffiatore.
 
=== Stoccaggio dei melari ===
Una volta tolti dalla loro posizione sopra l'arnia, i melari vengono portati in laboratorio ed accatastati. In questo momento è opportuno controllare il grado di umidità del miele con un particolare tipo di [[rifrattometro]] chiamato mielometro. Se risultasse troppo umido occorrerebbe procedere alla fase di deumidificazione.
 
=== Disopercolatura ===
[[File:Discovered_honey.jpg|thumb|upright=0.7|Disopercolatura di un telaino da melario.]]
 
I favi dei melari sono generalmente opercolati, ovvero con le cellette chiuse con un tappo di cera. Occorre togliere questo "tappo" per permettere al miele di fuoriuscire. Questa operazione viene effettuata manualmente con una apposita forchetta o coltello, oppure attraverso un procedimento meccanizzato grazie alla macchina disopercolatrice.
 
=== Smielatura ===
Una volta disopercolate le celle, i telaini vengono posti nello [[smielatore]] che, grazie alla forza centrifuga, fa fuoriuscire il miele. Dallo smielatore il miele viene convogliato nei [[maturatore|maturatori]] anche in questo caso con procedimenti differenziati tra professionisti ed hobbisti. I primi utilizzano un sistema di tubi e pompe, mentre i secondi preferiscono i più economici secchi (detti "latte").
 
=== Filtraggio ===
[[File:Filtering_of_honey.jpg|thumb|upright=0.7|Filtraggio del miele]]
 
Il miele viene versato nei maturatori passando attraverso i filtri che raccolgono i residui di cera, i resti delle api e qualsiasi altro materiale fosse accidentalmente finito nel miele. I filtri hanno maglie di diverse dimensioni e, di solito, se ne utilizzano un paio con maglie differenziate (larghe, sottili). Vengono utilizzati anche filtri a sacco di [[nylon]].
 
=== Decantazione del miele. ===
Nella fase di smielatura il miele acquista aria che viene eliminata nella fase di decantazione: nel maturatore il miele decanta e l'aria viene a galla sotto forma di bollicine che formano la schiuma.
 
=== Schiumatura ===
In questa fase viene eliminata la schiuma prodotta dalla fase di decantazione.
 
=== Cristallizzazione guidata ===
È un processo, ampiamente usato nei paesi del nord Europa e negli Stati Uniti, che permette ai mieli florali a cristallizzazione variabile di assumere invece una consistenza cremosa omogenea, più adatta quindi alla commercializzazione, perché ne migliora la spalmabilità, senza peraltro variarne le caratteristiche chimiche.<ref>S. Bogdanov S. (1988) , Cristallizzazione e qualità del miele, L'Ape, (1), 12-16</ref>
 
Per ottenere questo risultato vi sono due procedimenti possibili, che devono essere effettuati a temperature comprese tra i 10&nbsp;°C ed i 18&nbsp;°C:
* rimpicciolimento meccanico dei cristalli in formazione mediante rimescolamento
* aggiunta del 5-10% di miele starter a cristalli fini e successivo rimescolamento.
 
=== Invasettamento ===
[[File:Honey fillup.jpg|thumb|upright=0.7|Invasettamento del miele]]
 
Una volta tornato limpido per l'eliminazione dell'aria e prima che inizi la cristallizzazione il miele può essere invasettato (per la vendita al dettaglio) o versato in latte o fusti (per la vendita all'ingrosso).
 
Per invasettare viene utilizzata una macchina chiamata invasettatrice.
 
=== Stoccaggio ===
Lo stoccaggio è una fase importante per il miele in quanto una elevata temperatura, un'esposizione al sole o altre operazioni errate possono compromettere la qualità, il sapore ed anche la commestibilità del prodotto.
 
== Conservazione ==
 
[[File:Crystallized honey with close-up.jpg|thumb|upright=1.4|Miele cristallizzato (ingrandimento 50x).]]
 
Grazie alle qualità di antibatterico naturale, il miele è un alimento che naturalmente ha una lunga conservazione. Tuttavia, sono possibili alcune alterazioni dovute principalmente a:
 
* [[umidità]];
* [[luce]];
* [[calore]].
 
L'umidità favorisce la [[fermentazione]], che pur alterando il miele, può essere utilizzata per produrre l'[[idromele]]. La temperatura invece influenza direttamente l'[[aroma]] e i principi nutritivi: mentre al di sotto dei 10 [[Celsius|°C]] è trascurabile (anzi, per evitare la cristallizzazione si può conservare il miele a [[temperatura|temperature]] al di sotto dello zero), due mesi a 30&nbsp;°C degradano il miele come un anno e mezzo a 20&nbsp;°C. Analogo discorso vale per la luce diretta, quindi è opportuno conservare il miele in recipienti scuri o al chiuso. Inoltre, essendo [[igroscopico]], il miele tende ad assorbire l'umidità e gli odori dell'ambiente, quindi i contenitori dovrebbero essere a chiusura ermetica.
 
La degradazione dello zucchero fruttosio, sia col tempo, sia in seguito a trattamento termico, genera [[idrossimetilfurfurale]] (HMF). Dato che l'HMF è praticamente assente nei mieli freschi, il suo valore, solitamente indicato in mg per kg ([[Parti per milione|ppm]]) è un indicatore della buona conservazione e del tipo di lavorazione del miele. Il limite imposto dalla legge italiana è di 40&nbsp;mg/kg. Nei mieli industriali, che sono sempre "liquidi", l'HMF è molto spesso vicino, se non pari a tale valore.
 
Nonostante queste variabili il miele, se conservato in ambiente sigillato può durare praticamente per millenni, per esempio in una tomba egizia fu rinvenuto un barattolo di miele vecchio di 3300 anni ancora in buono stato di conservazione<ref name=Wyrtzen />
 
== Tipi di miele ==
Sono migliaia le specie vegetali visitate dalle api: alcune danno origine a mieli monofloreali per la presenza delle piante su vaste aree, in genere più pregiati e dall'aroma deciso, altre concorrono a produrre le varietà millefiori, più delicate. Nei mieli di uniflorali c'è una percentuale variabile di miele proveniente da altre piante, perchè è impossibile che le api prendano nettare e polline solo da un unico tipo di pianta. Se non c'è un miele prevalente di una pianta si denota con miele di millefiori, non ha le caratteristiche che ricordano un miele preciso.
 
A seconda della fiorita da cui viene tratto il nettare, variano il colore, la consistenza del miele ma soprattutto il suo sapore e le sue proprietà organolettiche, portando a specifiche differenze di olfatto e gusto: dall'aroma delicato del miele d'acacia, limpidissimo e liquido, al profumo intenso di quello di tiglio, dal retrogusto maltato di quello di melata di abete, dai riflessi verdastri, al gusto amarognolo di quello di castagno, denso e scuro, dal sapore pungente del miele d'eucalipto, a quello più gentile e fruttato del rododendro e del ciliegio<ref>[http://www.terredicastelmagno.com/MielediCastelmagno.html Terre di Castelmagno]</ref><ref>[http://www.appolitanodavide.altervista.org/lo-sapevate-che-.html Curiosità sui mieli]</ref>.
 
=== Tipi di miele diffusi in Italia ===
Si fornisce un elenco dei tipi di miele diffusi in Italia<ref>Fonte: Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani</ref><ref>[http://www.mieliditalia.it/index.php/mieli-e-prodotti-delle-api/mieli-italiani/80063-altri-mieli-piu-rari Altri mieli monoflora più rari]</ref>
* miele di Millefiori (senza un ingrediente prevalente)
* Miele di [[Robinia pseudoacacia|acacia]] (''Robinia pseudoacacia'')<ref>Per il nome: [http://www.ersa.fvg.it/divulgativa/prodotti-tradizionali/miele-e-vari-prodotti-di-origine-animale/miele-di-acacia-del-carso Miele di acacia del Carso]</ref>.
:Ha consistenza liquida: rispetto agli altri mieli non tende a cristallizzare, se non dopo un paio d'anni; inoltre il suo sapore delicato lo rende ottimo per dolcificare bevande senza modificarne il sapore. Ha proprietà disintossicanti, corroboranti e regolarizzanti l'apparato digerente; è utilizzato in decotti contro le affezioni delle vie respiratorie ed emollienti per la pelle di viso e mani<ref name="brigo">Bruno Brigo, ''L'uomo, la fitoterapia, la gemmoterapia'', Tecniche Nuove, 2009 (pagina 689). ISBN 9788848122405</ref>.
* Miele di [[achillea]] (''achillea millefolium'')
* Miele di [[acero campestre]] (''acer campestre'')
* Miele di [[agrumi]] (cioè le diverse specie appartenenti ai [[citrus]] spp.)
: È un miele prodotto solo nelle regioni dove gli agrumi sono coltivati estesamente: [[Basilicata]], [[Calabria]], [[Campania]], [[Lazio]], [[Sardegna]], [[Sicilia]]. Si ottiene da arancio, limone, bergamotto, mandarino, clementine, cedro e pompelmo. Ha proprietà spasmodiche e sedative<ref name=brigo/>.
* Miele di [[ailanto]] (''Ailanthus altissima'')
* Miele di [[asfodelo]] (''Asphodelus'')
* Miele di [[barena]] (''limonium vulgare'')
:questo miele è rarissimo
* Miele di [[betonica]] o [[stachys]] (''Stachys offininalis'')
* Miele di [[biancospino]] (''Crataegus monogyna'')
* Miele di [[borragine]] (''borago officinalis'')
* Miele di [[calluna]] o brugo (''calluna vulgaris'')
* Miele di [[carduus|cardo]] (''Carduus'' spp.)
* Miele di [[carrubo]] (''Ceratonia siliqua'')
* Miele di [[castagno]] (''Castanea sativa'')
:Prodotto in tutto il territorio nazionale, ha aroma intenso e sapore molto deciso, tendente all'amarognolo. Ha proprietà mucolitiche ed è regolatore dell'intestino<ref name=brigo/>; ricco in proteine, vitamine Be C, sali minerali (manganese, potassio, calcio, ferro), è maggiormente anti-infiammatorio e anti-batterico rispetto ai mieli di colore e gusto più delicati, è particolarmente utile contro i batteri Staffilococco aureo ed Escherichia coli nonché nei casi di Helicobacter pylori e Candida albicans (viene per questo indicato talora nel trattamento di ulcere), ha una capacità antiossidante estremamente elevata e aiutare a combattere gli effetti dei radicali liberi<ref>[http://www.cure-naturali.it/miele-di-castagno/4504]</ref>. Assieme al miele d'acacia è il miele con minor quantità di [[glucosio]] e come tale tende a non cristallizzare; questa caratteristica lo rende il migliore sostituto naturale allo zucchero (pur in modiche dosi) in diete ipoglicemiche<ref>[http://blog.kestore.it/1771-miti-e-verita-sul-miele/]</ref>.
* Miele di [[ciliegio]] (''Prunus avium'')
: Miele piuttosto raro dal sapore intenso e dal profumo delicato.
* Miele di [[cipolla]]<ref>[http://espresso.repubblica.it/food/dettaglio/il-miele-piu-buono-e-di-cipolle/2160149]</ref> (Allium cepa)
* miele di [[cisto]] (''cistus'' spp.)
* Miele di [[colza]] (''Brassica napus'')
* Miele di [[corbezzolo]] (''Arbutus unedo'')
: Ha la caratteristica di essere piacevolmente amarognolo<ref>[http://www.apicolturaiscurrentis.it/product/miele-di-corbezzolo/ Miele sardo (sezione miele al corbezzolo)]</ref> e di avere una produzione estremamente limitata, perché possibile solo nelle zone ricche di corbezzoli, come la [[Sardegna]] (la massima produttrice italiana), la [[Calabria]], la [[Toscana]] e, nelle [[Marche]], il [[promontorio del Conero]]. Il sapore amarognolo è dovuto all'arbutina, un [[glucoside]] contenuto nel nettare di corbezzolo. Rispetto agli altri mieli è il più costoso, perché uno dei più rari e pregiati<ref name=brigo/>: il corbezzolo ha diffusione limitata e la sua fioritura autunnale non sempre consente alle api di raccoglierne il nettare, a causa delle basse temperature. Ha proprietà antiasmatiche, diuretiche, antisettiche, specie contro il mal di gola e la bronchite<ref>[http://www.corbezzoli.it/miele-di-corbezzolo.cfm sito dedicato al corbezzolo]</ref>.
* Miele di [[coriandolo]] (''Coriandrum sativum'')
* Miele di [[edera]] comune (''Hedera helix'')
* Miele di [[erba viperina]] (''echium vulgare'')
* Miele di [[erica]] (''Erica'' spp.)
* Miele di [[eucalipto]] (''Eucalyptus'')
:È il miele balsamico per eccellenza, utile per le affezioni delle vie respiratorie<ref name=brigo/>.
* Miele di [[facelia]] (''Phacelia tanacetifolia'')
* Miele di [[girasole]] (''Helianthus annuus'')
* Miele di [[grano saraceno]] (''Fagopyrum esculentum'')
* Miele di indaco bastardo o [[falso indaco]] (''Amorpha fruticosa'')
* Miele di [[lampone]] (''rubus idaeus'')
* Miele di [[Lavandula|lavanda]] (''Lavandula'' spp.)
* Miele di [[leguminose]]:
** [[Trifoglio]] (''Trifolium'' spp.)
** [[Medicago sativa|Erba medica]] (''Medicago sativa'')
** [[Ginestrino]] (''Lotus corniculatus'')
** [[Meliloto]] (''Melilotus officinalis'')
** [[Sulla]] (''Hedysarum coronarium'')
* Miele di [[lupinella]] (''Onobrychis sativa'')
* Miele di [[nepitella]] o mentuccia (''Clinopodium nepeta'')
* Miele di [[Nespolo del Giappone]] (''Eryobotrya japonica'')
* Miele di [[mandorlo]] (''prunus dulcis'')
* Miele di [[Manuka]] (''Leptospermum scoparium'')
* Miele di [[marasca]] (''Prunus mahaleb'')<ref>[http://www.ersa.fvg.it/divulgativa/prodotti-tradizionali/miele-e-vari-prodotti-di-origine-animale/miele-di-marasca-del-carso Miele di marasca del Carso]</ref>
* Miele di [[marruca]] (''Paliurus spina-christi'')
* [[Miele di melata]]:
** Miele di melata di [[abies|abete]] (''Abies'' spp.)
** Miele di melata di ''[[Metcalfa pruinosa]]'', un [[Homoptera|rincoto omottero]] di origine americana
** Miele di melata di [[Corylus avellana|nocciolo]] (''Corylus avellana'')
** Miele di melata di [[quercia]] (''Quercus'' spp.)
** Miele di melata di [[larice]] (''larix decidua'')
** Miele di melata di [[frutti di bosco]]
* Miele di [[malus domestica|melo]] (''Malus domestica'')
* Miele di [[menta]] (''mentha'' spp.)
* Miele di [[myrtus communis|mirto]] (''myrtus communis'')
* Miele di [[rododendro]] (''Rhododendron'')<ref>[http://www.mieliditalia.it/f_rododendro.htm Alcune varietà di rododendro presenti in Turchia (e negli Stati Uniti) producono "mieli tossici", documentati fin dall'antichità]</ref>
* Miele di [[origano]] (''Origanum vulgare'')
* Miele di [[rosmarino]] (''rosmarinus officinalis'')
: Oggi raro, è un miele di antica tradizione: gli antichi romani lo usavano per addolcire il vino e ne producevano perciò grandi quantità. Oggi è tipico della [[Puglia]] e della [[Sardegna]]. Ha un retrogusto particolare, simile a quello della farina bagnata. Ha proprietà depurative e rivitalizzanti<ref name=brigo/>.
* Miele di [[Rubus fruticosus|rovo]] (''Rubus fruticosus'')
* Miele di [[santoreggia]] o erba cerea (''satureja montana'')
* Miele di [[tarassaco]] o dente di leone (''Taraxacum officinale'')<ref>[http://www.ersa.fvg.it/divulgativa/prodotti-tradizionali/miele-e-vari-prodotti-di-origine-animale/miele-friulano-di-tarassaco Miele friulano di tarassaco]</ref>
* Miele di [[tiglio]] (''Tilia'' spp.)<ref>[http://www.ersa.fvg.it/divulgativa/prodotti-tradizionali/miele-e-vari-prodotti-di-origine-animale/miele-di-tiglio-del-carso Miele di tiglio del Carso]</ref>
* Miele di [[solidago]] o verga do'oro (''solidago'' spp.)
* Miele di [[stregonia siciliana]] (''Sideritis syriaca'')
* Miele di [[thymus|timo]] (''[[Thymus]]'' spp. e ''[[Thymbra]]'' spp.)
* Miele di [[zagara]] (ovvero i fiori delle specie di agrumi)
 
== Principi nutritivi contenuti ==
 
I principali componenti del miele sono:
* [[Glucosio]]
* [[Fruttosio]]
* [[Acqua]]
* [[Polline]]
 
=== Zuccheri ed apporto calorico ===
Gli [[zucchero|zuccheri]] sono presenti in quantità variabile ma in media intorno al 70%-80%<ref name=DePasquale>{{cita libro |autore=R. De Pasquale, G. Grandolini, N. Mascolo| titolo=Farmacognosia: Farmaci Naturali, Loro Preparazioni Ed Impiego Terapeutico|editore=[[Springer (azienda)|Springer]] |anno=2010|ISBN=978-88-470-0074-2}} ([http://books.google.it/books?id=-lx_7sPPV10C&pg=PA155&dq=miele+contenuto&hl=en&sa=X&ei=YX1uUbjuEOar4ATBuoGQBA&redir_esc=y#v=onepage&q=miele%20contenuto&f=false consultabile anche online])</ref>. Di questi, i [[monosaccaride|monosaccaridi]] fruttosio e glucosio passano da circa il 70% nei [[miele di melata|mieli di melata]] fino ad avvicinarsi molto al 100% in alcuni mieli di nettare. Tranne pochi casi, il fruttosio è sempre lo zucchero più rappresentato nel miele, perché è già contenuto nel nettare<ref name=DePasquale />. La presenza di fruttosio dona al miele un potere dolcificante superiore allo zucchero raffinato ma anche una fonte di energia che il nostro organismo può sfruttare più a lungo. Infatti, per essere utilizzato, deve essere prima trasformato in glucosio e, quindi, in glicogeno, il "carburante" dei nostri muscoli. Il miele è dunque consigliabile agli atleti prima di iniziare un'attività fisica, grazie anche all'apporto [[caloria|calorico]] di circa 300 [[kilocaloria|Kilocalorie]] per 100 [[Grammo|grammi]].<ref>[http://www.balancek.com/info/IT_miele.html calorie miele<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Lo zucchero raffinato, rispetto al miele, contiene invece saccarosio, che è un disaccaride composto da glucosio e fruttosio, ed è privo di vitamine ed oligoelementi.
 
Tutti gli zuccheri presenti sono: glucosio, fruttosio, saccarosio, maltosio, [[isomaltosio]], [[maltulosio]], [[nigerosio]], [[turanosio]], [[kojibiosio]], [[laminaribiosio]], [[α,β-trealosio]], [[gentobiosio]], [[melezitiosio]], [[3-α-isomaltosilglucosio]], [[maltotriosio]], [[1-kestosio]], [[panosio]], [[isomaltotriosio]], [[erlosio]], [[teanderosio]], [[gentosio]], [[isopanosio]], [[isomaltotetraosio]] e [[isomaltopentaosio]].
 
=== Oligoelementi ===
Nel miele esiste una discreta presenza di oligoelementi (quali [[rame]], [[assorbimento del ferro alimentare|ferro]], [[iodio]], [[manganese]], [[silicio]], [[cromo]], presenti soprattutto nei mieli più scuri), vitamine ([[Vitamina A|A]], [[Vitamina E|E]], [[Vitamina K|K]], [[Vitamina C|C]], [[Vitamina B|complesso B]]), derivati dell'acido caffeico<ref name=DePasquale/> enzimi e sostanze battericide ([[acido formico]]) ed antibiotiche ([[germicidina]]): queste ultime categorie di sostanze permettono in particolare al miele di essere conservato a lungo, e ne giustificano l'utilizzo come disinfettante naturale. Sono presenti tracce di olii volatili, da cui dipendono le proprietà organolettiche<ref name=DePasquale />.
 
== Proprietà farmacologiche e curative ==
{{Disclaimer|medico}}
 
Il miele possiede una elevata concentrazione zuccherina, e in soluzione beneficia dell'azione della [[Beta-glucosidasi|glucosidasi]] contenuta: questo [[enzima]], inattivo nel miele puro, in [[soluzione (chimica)|soluzione]] si attiva, trasformando il glucosio in [[acido gluconico]] e [[perossido di idrogeno|acqua ossigenata]]. Ciò consente di proteggere il miele in formazione dalla presenza di [[batterio|batteri]], quando ancora non agiscono l'acidità e la concentrazione di zuccheri.
 
=== Proprietà specifiche ===
Nella medicina erboristica, il miele è suggerito per la cura del sistema emopoietico (grazie alla ricchezza di sali), del sistema cutaneo (favorisce la cicatrizzazione e l'idratazione<ref name=DePasquale />), del sistema nervoso (migliorerebbe sonno e concentrazione), dell'apparato respiratorio (contro tosse e catarro<ref name=DePasquale />, sciolto in latte o [[tè]]), dell'apparato circolatorio (si presuppone abbia un'azione ipotensiva), dell'apparato digerente (regolarizzerebbe l'attività escretoria dei succhi gastrici e della flora batterica, migliorerebbe l'assorbimento di calcio e magnesio, sarebbe leggermente lassativo fatta eccezione per quello di lavanda o castagno).
 
Sebbene qualsiasi tipo di miele sia ritenuto utile per alleviare i disturbi sopracitati, dalla flora nettarifera, cui si aggiunge una più o meno lunga stagionatura, dipendono proprietà farmacologiche più specifiche: il miele d'acacia sarebbe disintossicante e antinfiammatorio delle vie respiratorie, quello di tiglio avrebbe proprietà sedative e sarebbe utile contro l'emicrania, il miele d'eucalipto sarebbe espettorante, vermifugo e antitosse, quello d'erica diuretico ed antianemico, quello di lavanda risulterebbe utile sulle bruciature per uso esterno, il miele di conifera sarebbe utile contro le affezioni respiratorie, il miele di biancospino verrebbe consigliato contro ansia ed insonnia, quello di castagno sarebbe utile contro la cattiva circolazione.
 
moltissimi mieli hanno proprietà medicinali e queste derivano dalle piante da cui le api si nutrono. per esempio il biancospino ha proprietà medicinali utili per il sistema cardiocircolatorio e si ritrovano delle caratteristiche simili nel miele di biancospino. quando le api raccolgono il nettare su un fiore, questo contiene i composti chimici della pianta e rimangono quando le api lavorano il nettare dentro l'alveare e si rinvengono nel miele poi estratto dall'apicoltore.
 
== La legge italiana ==
 
Il miele, per la [[legge]] italiana, non può subire aggiunte di sorta, e gli unici trattamenti a cui può essere sottoposto sono:
* estrazione dai [[favo|favi]] per [[forza centrifuga]];
* [[decantazione]];
* filtraggio;
* [[cristallizzazione]] guidata.
La [[cristallizzazione]] dipende dalla quantità di [[zucchero|zuccheri]], soprattutto [[glucosio]], contenuta nel miele. Essendo una [[Soluzione sovrasatura|soluzione sovrassatura]], il tempo necessario varia in maniera inversamente proporzionale alla [[concentrazione]] degli zuccheri: da poche [[settimana|settimane]], o addirittura nei favi dell'alveare, per il miele di colza, tarassaco o edera che sono molto ricchi di [[glucosio]], finanche a superare un [[anno]] per il miele d'[[Robinia pseudoacacia|acacia]], di melata e di [[castagno]], ricchi di [[fruttosio]].
 
I trattamenti termici, utilizzati per mantenere il miele allo stato [[liquido]], privano il miele di molti principi nutritivi. È quindi preferibile l'utilizzo di miele cristallizzato o cremoso al di fuori del periodo di produzione.
 
== Uso di [[farmaceutica|farmaci]] nella produzione di miele ==
Talvolta nell'allevamento delle api vengono utilizzati farmaci che possono contaminare il miele.
 
In Europa, ai sensi del regolamento 2377/90, non sono previsti limiti residuali di antibiotici nei mieli e nella [[pappa reale]] che pertanto devono considerarsi vietati negli alveari in produzione. Sono invece ammessi in alcuni paesi (Italia esclusa) per la cura di alcune patologie quali la [[peste americana]] e la [[peste europea]].
 
In alcuni stati extraeuropei ne è consentito l'uso sistematico per la prevenzione delle medesime patologie. In particolare negli [[Stati Uniti]] è frequente l'uso di [[tetracicline]] e del [[sulfatiazolo]]. In altri stati, quali la [[Cina]] sono frequenti le contaminazioni con il [[cloramfenicolo]], un [[antibiotico]] che può causare gravi effetti collaterali.<ref name=guida>[http://www.guidausofarmaci.it/scheda.asp?livello_nuovo=12.01.01.03%20(Preparati%20antinfettivi)&idsez=8&titolo=Cloramfenicolo Guida all'uso dei farmaci: cloramfenicolo]</ref>
 
La globalizzazione sta inoltre portando a frequenti episodi di contaminazione con cloramfenicolo dovuti alle triangolazioni del mercato.<ref>[http://www.mieliditalia.it/la_controlli.htm Controllo CE alimenti apistici - Unaapi - Mieli d'Italia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
== Riconoscimenti ==
{{NN|cucina|ottobre 2013|Sembra quasi una [[Aiuto:Ricerca originale|Ricerca Originale]]}}
 
Sono stati riconosciuti come [[prodotti agroalimentari tradizionali italiani]] i seguenti mieli:<ref name="federapi.biz">{{PDF}}{{cita web|url=http://www.federapi.biz/images/Leggi%20nazionali/PAT-Elenco-Mieli.pdf|titolo=Prodotti Tradizionali: ecco la lista dei Mieli Censiti|sito=federapi.biz|accesso=28 luglio 2014}}</ref><ref name="mieliPAT">{{cita web|url=http://www.giornatadelmiele.it/it/index.php?page=i-mieli-nel-pat|titolo=Giornata nazionale del miele - I mieli nel PAT|sito=giornatadelmiele.it|accesso=28 luglio 2014}}</ref>
 
Regione [[Abruzzo]]
 
* miele d'Abruzzo
 
Regione [[Basilicata]]
 
* miele lucano
 
Regione [[Calabria]]
 
* miele di arancio calabrese
* miele di castagno calabrese
* miele di corbezzolo
* miele di eucaliptus calabrese
* miele di melata di abete calabrese
* miele di sulla calabrese
 
Regione [[Campania]]
 
* miele di acacia
* miele di castagno
* miele di girasole
* miele di sulla
* miele millefiori
 
Regione [[Emilia-Romagna]]
 
* miele del crinale dell'appennino emiliano romagnolo
* miele di erba medica della pianura emiliano romagnolo
* miele di tiglio, mel tiglio
* miele vergine integrale
 
Regione [[Friuli-Venezia Giulia]]
 
Regione [[Lazio]]
 
* miele del Monte Rufeno
* miele monoflora di eucalipto della Pianura Pontina
 
Regione [[Liguria]]
 
Regione [[Lombardia]]
 
* miele della Valtellina [[Denominazione d'origine protetta|DOP]] (domanda presentata il 10/05/2011)
* miele Varesino DOP (domanda pubblicata il 31/10/2013)
 
Regione [[Marche]]
* miele di borraggine (Borago officinalis)
* miele di erba medica
* miele di erba strega (Stachys annua)
* miele di ginestrino (Lotus corniculatus)
* miele di lupinella (Onobrychis viciifolia)
* miele di melata di quercia
* miele di melata di salice
 
Regione [[Toscana]]
 
* [[miele della Lunigiana]] DOP (il primo miele in Italia a denominazione di origine
 
protetta, registrato il 23/10/2004)
 
* [[miele di Spiaggia del Parco di Migliarino - San Rossore]]
 
Regione [[Veneto]]
 
* [[miele delle Dolomiti Bellunesi]] DOP (registrato il 12/03/2011)
 
Regione [[Sardegna]]
 
* miele di cardo
 
[[Regione Siciliana]]
 
* miele di cardo
* miele di sulla
* miele di rosmarino
 
== Note ==
<references/>
 
==Voci Bibliografia correlate==
*[[Lebanese Football League]]
* Rudolf Steiner,''Le api'', Editrice Antroposofica Milano, 1982
*[[Seconda Divisione libanese]]
* Ente Parco Regionale Migliarino San Rossore, Massaciuccoli, ''Il marchio del miele biologico della spiaggia'' ed. Bandecchi & Vivaldi, 1996
 
== Voci correlate ==
* [[Aceto di miele]]
* [[Alimentazione]]
* [[Apicoltura]]
* [[Arnia]]
* [[Apis]]
* [[Idromele]]
* [[Nettare (botanica)]]
* [[Polline]]
* [[Propoli]]
* [[Pinobanksina]]
* [[Pinocembrina]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|etichetta=miele|wikt=miele|commons=Honey|commons_preposizione=sul|q|q_preposizione=sul}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Thesaurus BNCF}}
* {{Normattiva
|tipo = legge
|anno = 2004
|mese = 05
|giorno = 25
|numero = 179
|titolo=Attuazione della direttiva 2001/110/CE concernente la produzione e la commercializzazione del miele
}}
* {{cita web|url=http://www.federapi.biz/images/Leggi%20nazionali/PAT-Elenco-Mieli.pdf|titolo=Elenco nazionale IX revisione prodotti tradizionali (2009)|sito=federapi.biz|accesso=6 maggio 2014}}
 
{{Terza Divisione libanese}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biologiacalcio|cucinalibano}}
 
[[Categoria:DolcificantiTerza edivisione affinilibanese|Miele ]]
[[Categoria:Apicoltura]]