Le lagrime del figliol prodigo: differenze tra le versioni
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'''Le lagrime del figliol prodigo''' (in croato: ''Suze sina razmetnoga'') è il titolo di un [[poema]] religioso dello scrittore raguseo [[Giovanni Gondola]] (
L'autore trae ispirazione dalla [[parabola del figliol prodigo]], narrata nel vangelo secondo Luca.
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== Riassunto ==
=== Il peccato ===
Il figlio piange amaramente i propri peccati, invocando le Persone della SS. Trinità. Si rivolge poi a tutti gli uomini, esortandoli a fuggire il peccato. Ripensa ai tempi in cui viveva nella casa paterna e godeva del lusso sfrenato, menando una vita disordinata. Ora, invece, si ritrova solo ed affamato in terra ignota, la montagna è la sua dimora, i porci i suoi compagni, e la fredda pietra il suo guanciale.
Accecato dalla bellezza di una donna dall'avidità insaziabile, ha sperperato tutti i suoi averi nel vano tentativo di conquistarla,
=== Il ravvedimento ===
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=== Il pentimento ===
È descritta la potenza di Dio, che pur potendo
Egli cade a terra piangendo e confessa le proprie colpe. Riflette sulla bontà di Dio, che per l'uomo creò il mondo, procurandogli da mangiare e da bere, concedendogli autorità sul mondo animale e vegetale, dotandolo di ragione per discernere il bene dal male; eppure l'uomo si dimostra ingrato e indegno di tutto ciò.
Il figlio, poi, purificato, si rialza e torna dal padre, al quale chiede perdono e si offre di lavorare come
== Collegamenti esterni ==
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