Ritratto di Isotta Brembati e Oberneukirchen (Austria): differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: aggiungo template {{Collegamenti esterni}} (ref)
 
Riga 1:
{{S|centri abitati dell'Alta Austria}}
{{Opera d'arte
{{Divisione amministrativa
| immagine= Giovanni Battista Moroni 018.jpg
|Nome = Oberneukirchen
| grandezza
|Nome ufficiale =
| titolo= Isotta Brembati
|Panorama =
| artista=[[Giovan Battista Moroni]]
|Didascalia =
| data = 1552 1553
| operaBandiera = dipinto
|Stemma = Wappen at oberneukirchen.png
| tecnica= olio su tela
|Stato = AUT
| altezza= 160 ×
|Grado amministrativo = 3
| larghezza= 115
|Tipo città= [[Bergamocomune mercato]]
|Divisione amm grado 1 = Alta Austria
| ubicazione= [[palazzo Moroni]]
|Divisione amm grado 2 = Urfahr-Umgebung
|Amministratore locale = Rathgeb Josef
|Partito = [[ÖVP]]
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Superficie = 34.64
|Note superficie =
|Abitanti = 3157
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2016
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Nome abitanti =
|Mappa = Oberneukirchen im Bezirk UU.png
}}
'''Oberneukirchen''' è un [[comune austriaco]] di 3 157 abitanti nel [[distretto di Urfahr-Umgebung]], in [[Alta Austria]]; ha lo status di [[comune mercato]] (''Marktgemeinde''). Il 1º novembre 1938 ha inglobato i comuni soppressi di [[Waxenberg]] e [[Waldschlag]].
 
==Altri progetti==
il dipinto '''''Isotta Brembati''''' è un'opera olio su tela eseguito da [[Giovan Battista Moroni]] presumibilmente nel 1552-1553, conservato presso [[Palazzo Moroni]] e raffigura la poetessa e nobildonna [[Isotta Brembati|omonima]] seconda sposa di [[Gian Gerolamo Grumelli]] di cui il pittore fece il [[Il cavaliere in rosa|ritratto]] nel 1560. Nel ritratto venne identificata la Brembati da Pasino Locatelli, così come era stata indicata dal [[Donato Calvi|Calvi]] nel medaglione rappresentante il medesimo dipinto pubblicato nella sua opera ''Scena letteraria de gli scrittori bergamaschi aperta alla cvriosità de svoi concittadini'' del 1664<ref>{{cita web|url=http://servizi.ct2.it/ssl/wiki/index.php?title=Giovan_Battista_Moroni._Ritratto_di_Isotta_Brembati_1552-1553|titolo=Isotta Brembati|editore=EFL Società storico Lombarda|accesso=18 luglio 2017}}</ref>.
{{interprogetto}}
== Storia ==
Isotta Brembati era nata nel 1530 da una famiglia nobile di Bergamo, sposata con il conte Lelio Secco d'Aragona di Calcio ebbe quattro figli, alla morte del marito sposò in seconde nozze [[Gian Gerolamo Grumelli]] anche lui vedovo di Maria Secco, sua cognata, dal matrimonio nacquero altri cinque figli<ref>{{cita web|url=http://www.saladelcembalo.org/musicabito/p02b.htm|titolo=...e cavalieri in rosa|editore=Sala del cambalo|accesso=18 luglio 2017}}</ref>.
 
== Collegamenti esterni ==
La Brembati dedicò la sua vita alla poesia e alla letteratura, il suo palazzo era luogo di incontro di letterati e intellettuli. La sua qualità poliglotta le permise di scrivere in italiano, latino e spagnolo, lingua che nella Bergamo del [[XVI secolo]] era molto di moda. Una sua lettera è inserita nel testo ''Del Secretario'' di [[Francesco Sansovino]], documento ritenuto guida della cultura letteraria della [[Controriforma]], questo indica quanto san [[Carlo Borromeo]], tenesse ai rapporti con Grumelli suo secondo marito, sull'organizzazione ecclesiastica bergamasca, dove governava [[Domini di Terraferma|Venezia]], contrariamente alla [[Dominazione spagnola in Italia|Milano spagnola]]<ref>{{cita libro|autore=[[Simone Facchinetti]]|titolo=Giovan Battista Moroni|editore=Silvana Editoriale|anno=2004|p=216}}</ref>.
* {{Collegamenti esterni}}
[[File:Palazzo Moroni - Bergamo - Cortile interno.jpg|sinistra|thumb|Cortile interno di Palazzo Moroni in Via Porta dipinta]]
Il Moroni fece due ritratti della Brembati, questo a figura intera, e uno nel 1560 a mezza figura, probabilmente in occasione del suo secondo matrimonio del 1561. La Brembati morì improvvisamente nel 1586<ref>{{cita web|url=http://www.bgpedia.it/brembati-isotta/|titolo=Isotta Brembati|editore=Bgmedia|accesso=18 luglio 2017}}</ref>.
 
{{Comuni Urfahr-Umgebung}}
Il quadro, che proveniva dalla collezione dei Grumelli, venne venduto al conte Pietro Moroni - che non era parente dell'artista - nel 1817 da Marcantonio Fermo Grumelli, con il dipinto [[Il cavaliere in rosa]] e ''[[Ritratto di anziana in nero]]'' probabilmente raffigurante Medea Rossi madre del Grumelli.
{{Controllo di autorità}}
 
{{portale|Austria}}
== Descrizione ==
Il quadro raffigura la poetessa seduta su di una dantesca, come usava dipingere i suoi modelli il Moroni, posta in un ambiente ricostruito scenograficamente, ambiente che secondo l'artista doveva avvalorare l'importanza del soggetto rappresentato, così come aveva imparato alla scuola del [[Il Moretto|Moretto]]. Cosa che poi negli anni successivi modificherà radicalmente. La pavimentazione geometrica era già stata inserta nei due suoi ritratti dei ''Mandruzzo'', schemi e ambianti che il pittore abbandonerà per riprendere poi negli ultimi anni di vita.
 
[[Categoria:Comuni del distretto di Urfahr-Umgebung]]
La datazione del soggetto nei primi anni [[1950|'50]] del [[XVI secolo]], non corrisponde all'abbigliamento dipinto sul quadro che rappresenta il periodo di passaggio dalla moda veneziana a quella spagnola, le spalle scoperte, o coperte solo da una pellicccetta di ermellino, il cui volto è un oggetto dorato, senza quelle linee che obbligheranno il corpo a movimenti innaturali, come farà la moda spagnola.
 
L'abito di un tessuto pregiato di colore verde, presenta una lavorazione damascata di valore,lavorazione che seguele pieghe dell'abito del soggetto seduto, con una nitida differenziazione tra i diversi materiali di lucidissimo naturalismo, questa è la qualità migliore del dipinto, che venne più volte non giudicato positivamente per le leggere sproporzioni. Per questo motivo non venne subito considerato opera del Moroni, ma del suo allievo [[Gian Paolo Lolmo]], anche se questo situazioni pittoricamente sgrammaticate non sono rare nella pittura dell'artista, che volle creare la prospettiva non attraverso lo spazio e i volumi, ma attraverso gli strumenti pittorici, si consideri che il dipinto raffigura un'epoca già superata da una trentina di anni, quindila Brembati che doveva avere poco più di vent'anni viene rappresentata in un abbigliamento precedente il suo tempo<ref>{{cita libro|autore=[[Simone Facchinetti]]|titolo=Giovan Battista Moroni|editore=Silvana Editoriale|anno=2004|p=217}}</ref>.
 
Questo dipinto accompagnerà sempre come parte integrande, il quadro chiamato ''[[Il cavaliere in rosa]]'', entrambi esposti nel salone di Palazzo Moroni in via Porta dipinta nella parte alta della città di [[Bergamo]].
 
== Note ==
<references/>
== Voci correlate ==
* [[Giovan Battista Moroni]]
* [[Isotta Brembati]]
* [[Gian Gerolamo Grumelli]]
* [[Il cavaliere in rosa]]
== Bibliografia ==
*{{cita libro|autore=[[Simone Facchinetti]]|titolo=Giovann Battista Moroni Lo sguardo sulla realtà|editore=Silvana Editoriale|anno=2014I|ISBN=978-88-8215-811-8}}
* {{cita libro|titolo=Giovan Battista Moroni. Itinerari nella pittura della realtà |editore=Silvana|anno=2004|ISBN=978-88-8215-831-6}}
 
{{Giovan Battista Moroni}}
{{Portale|arte|Bergamo}}
[[Categoria:Dipinti di Giovan Battista Moroni]]
[[Categoria:Ritratti pittorici femminili]]
[[Categoria:Dipinti a Bergamo]]