Guido Lospinoso e Oberneukirchen (Austria): differenze tra le pagine

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{{S|centri abitati dell'Alta Austria}}
[[File:Guido lospinoso.jpg|miniatura|313x313px|Guido Lospinoso]]
{{Divisione amministrativa
{{Bio
|Nome = GuidoOberneukirchen
|Nome ufficiale =
|Cognome = Lospinoso
|SessoPanorama = M
|Didascalia =
|LuogoNascita = Bari
|Bandiera =
|GiornoMeseNascita =
|Stemma = Wappen at oberneukirchen.png
|AnnoNascita = 1885
|LuogoMorteStato = RomaAUT
|Grado amministrativo = 3
|GiornoMeseMorte = 3 ottobre
|Tipo = [[comune mercato]]
|AnnoMorte = 1973
|Divisione amm grado 1 = Alta Austria
|Attività = poliziotto
|Divisione amm grado 2 = Urfahr-Umgebung
|Attività2 = diplomatico
|Amministratore locale = Rathgeb Josef
|Nazionalità = italiano
|Partito = [[ÖVP]]
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Superficie = 34.64
|Note superficie =
|Abitanti = 3157
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2016
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Nome abitanti =
|Mappa = Oberneukirchen im Bezirk UU.png
}}
'''Oberneukirchen''' è un [[comune austriaco]] di 3 157 abitanti nel [[distretto di Urfahr-Umgebung]], in [[Alta Austria]]; ha lo status di [[comune mercato]] (''Marktgemeinde''). Il 1º novembre 1938 ha inglobato i comuni soppressi di [[Waxenberg]] e [[Waldschlag]].
 
==Altri progetti==
|PostNazionalità =, grazie al suo operato si stima che salvò la vita a circa 25.000 ebrei nel sud della Francia durante la [[Seconda guerra mondiale]]
{{interprogetto}}
}}<ref name=":0">{{Cita libro|nome=Maria Eugenia|cognome=Veneri|titolo=Diplomazia, Consoli e Ambasciatori|url=https://books.google.it/books?id=EaRaCwAAQBAJ&pg=PT106&dq=spinoso+guido&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj92ZiskqHWAhXB0RQKHaV9CWwQ6AEIJzAA#v=onepage&q=spinoso%20guido&f=false|accesso=2017-09-13|data=2016-01-09|editore=Cavinato Editore Internatio|lingua=it|ISBN=9788869821912}}</ref>
 
== Collegamenti esterni ==
==Biografia==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Comuni Urfahr-Umgebung}}
Nato e vissuto a Bari, entrò in polizia. Considerato un funzionario zelante e affidabile, raggiunse la carica di vice-questore.
{{Controllo di autorità}}
 
{{portale|Austria}}
Nel 1928, grazie alla sua reputazione di uomo energico e capace e all'essere poliglotta (parlava anche russo, tedesco e francese), fu inviato come vice-console a [[Nizza]], dove rimase fino al 1939, svolgendo in realtà attività di spionaggio per conto del [[Governo Mussolini|governo fascista]], intessendo una fitta rete di contatti e infiltrati con la comunità italiana e con i collaborazionisti francesi.<ref name=":2">{{Cita libro|nome=CAMILLO|cognome=BERNERI|titolo=LO SPIONAGGIO FASCISTA ALL'ESTERO|url=https://books.google.it/books?id=kUTLDAAAQBAJ&pg=PR108&lpg=PR108&dq=commissario+lospinoso&source=bl&ots=Dn8svB_bgw&sig=Cp-2XljtgR7V6VAIpm2pkn-1DQ4&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwilpvvkkKHWAhVI1xQKHQqIDbUQ6AEIUDAK#v=onepage&q=commissario%20lospinoso&f=false|accesso=2017-09-13|editore=Fondazione Comandante Libero|lingua=it|ISBN=9788890601897}}</ref>
 
[[Categoria:Comuni del distretto di Urfahr-Umgebung]]
Rientrato in Italia, dal 19 marzo 1943<ref name=":5">{{Cita libro|nome=Yaacov|cognome=Lozowick|titolo=Hitler's Bureaucrats: The Nazi Security Police and the Banality of Evil|url=https://books.google.it/books?id=BNYhIBIZHzUC&pg=PA221&lpg=PA221&dq=Guido+Lospinoso&source=bl&ots=pz41-X07_h&sig=VbL5SQvSqe6a8uVMZ_3x6ZGI1iE&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwj3yovQgMjWAhWHWBQKHZNLB3s4ChDoAQg-MAQ#v=onepage&q=Guido%20Lospinoso&f=false|accesso=2017-09-28|data=2005-07-01|editore=A&C Black|lingua=en|ISBN=9780826479181}}</ref> assunse la carica di ispettore capo del "Regio ispettorato di polizia razziale"<ref name=":2" />, voluto da [[Benito Mussolini|Mussolini]] a seguito della promulgazione delle [[Leggi razziali fasciste|leggi razziali]], con l'ordine di prendere contatto con le autorità tedesche a Berlino e in Francia.
 
===Il salvataggio degli ebrei in Francia===
 
Con questo incarico venne nuovamente inviato in Francia, con base a Nizza, con il compito di agevolare il rastrellamento e la consegna ai tedeschi degli ebrei residenti nella zona della [[Occupazione italiana della Francia meridionale|Francia occupata dalle truppe italiane]], dato che l'esercito si era sempre rifiutato di obbedire a questo genere di ordini.<ref>{{Cita libro|nome=Susan|cognome=Zuccotti|titolo=Il Vaticano e l'Olocausto in Italia|url=https://books.google.it/books?id=2LsLp9qzZMIC&pg=PA149&lpg=PA149&dq=guido+lospinoso&source=bl&ots=bvqCoMH2AJ&sig=JauwNjPdiUKQWKIR184rNDL7Afg&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiY3uy1kaHWAhUJlxQKHQu0C-MQ6AEILDAB#v=onepage&q=guido%20lospinoso&f=false|accesso=2017-09-13|data=2001|editore=Mondadori|lingua=it|ISBN=9788842498100}}</ref>
 
Contrariamente agli ordini ricevuti però, Lospinoso approfittò della sue rete di conoscenze creata negli anni, soprattutto fra il clero e la popolazione ebraica, per procrastinare e insabbiare il più possibile l'esecuzione del suo mandato. Infatti, fin dall'inizio del suo incarico a marzo, aveva cominciato a negarsi alle autorità tedesche che gli chiedevano un incontro, sia a Berlino che in Francia, tanto che il suo solo contatto fu un fugace e generico colloquio a fine giugno col capo della polizia di [[Governo di Vichy|Vichy]] [[René Bousquet]]<ref name=":5" />, adducendo le scuse più disparate<ref name=":1" /><ref name=":5" />, soprattutto a partire dalla [[25 luglio 1943|caduta del governo fascista]] del 25 luglio 1943 e con maggior pericolo e difficoltà dopo l'[[Armistizio di Cassibile|armistizio italiano]], che cambiò i rapporti diplomatici e bellici fra Italia e Germania.
 
Continuando questa tattica dilatoria, mentre fingeva con i tedeschi di doversi recare in Italia per essere messo a conoscenza dei [[Governo Badoglio I|nuovi sviluppi della situazione italiana]], oppure inviava delegati in sua vece che si dichiaravano non autorizzati a prendere decisioni<ref name=":1">{{Cita libro|nome=Susan|cognome=Zuccotti|titolo=The Italians and the Holocaust: Persecutiuon, Rescue, and Survival|url=https://books.google.it/books?id=PGkxkQrOYpkC&pg=PA86&lpg=PA86&dq=Guido+Lospinoso&source=bl&ots=9EOzSAM1Vt&sig=SX65qvXgZkWWbsHNKvhhtgsPGtI&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjc-b7Uk6HWAhVDVxQKHS_3AfkQ6AEILzAC#v=onepage&q=Guido%20Lospinoso&f=false|accesso=2017-09-13|data=1987|editore=U of Nebraska Press|lingua=en|ISBN=0803299117}}</ref>, grazie all'aiuto di un sacerdote Padre [[Maria Benedetto|Pierre-Marie Benoît]]<ref>{{Cita web|url=http://www.yadvashem.org/righteous/stories/benoit|titolo=Father Pierre-Marie Benoit {{!}} www.yadvashem.org|sito=www.yadvashem.org|lingua=en|citazione=Nella pagina è citato anche Lospinoso|accesso=2017-09-13}}</ref>, del banchiere ebreo italiano [[Angelo Donati]] e al supporto logistico e alla protezione dell'esercito italiano<ref>{{Cita libro|nome=Susan|cognome=Zuccotti|titolo=Père Marie-Benoît and Jewish Rescue: How a French Priest Together with Jewish Friends Saved Thousands during the Holocaust|url=https://books.google.it/books?id=HzlvaQAZk2MC&pg=PA93&lpg=PA93&dq=pere+benoit+nice&source=bl&ots=dHJaVApiLf&sig=nQ8SPNWeontPGcJlwD9t6gPXX7c&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwiq-9OeqKHWAhXJ7BQKHZNeC4EQ6AEIXzAI#v=onepage&q=pere%20benoit%20nice&f=false|accesso=2017-09-13|data=2013-06-04|editore=Indiana University Press|lingua=en|ISBN=0253008662}}</ref>, dal suo arrivo in Francia fino a tutto il mese di settembre 1943, con il definitivo ritiro delle truppe italiane, organizzò e mise in atto, con segretezza e discrezione, un massiccio passaggio di ebrei italiani e francesi, verso territori e centri di raccolta considerati più sicuri, soprattutto vicino al [[Principato di Monaco]], ai confini con la [[Svizzera]], in [[Piemonte]] e in [[Spagna]]<ref name=":0" /><ref name=":1" />. Molti di loro si unirono alle fila della resistenza francese e italiana<ref name=":1" />. Si stima che il numero complessivo di persone coinvolte in questo tentativo di salvataggio sia stato di circa 25.000<ref name=":0" />.
 
Rientrato a Roma dopo il ritiro italiano dalla Francia, fu costretto a nascondersi in quanto ricercato dalla [[Gestapo]] e dalle [[Schutzstaffel|SS]].<ref name=":3">{{Cita libro|nome=Unia,|cognome=Gerardo.|titolo=Scacco ad Eichmann : un italiano salva migliaia di ebrei dalla ferocia nazista|url=https://www.worldcat.org/oclc/795156791|data=2012|editore=Nerosubianco|OCLC=795156791|ISBN=8889056959}}</ref><ref name=":4">{{Cita pubblicazione|autore=|titolo=Il giorno della memoria|rivista=Notiziario della Polizia di Stato|volume=|numero=|url=http://www.anps.udine.it/files/0004.pdf}}</ref>
 
===Dopo la guerra===
 
Nel dopoguerra fu espulso dalla polizia per i sospetti di antisemitismo dovuti alla sua carica nella "polizia razziale", ma riconosciuto innocente fu reintegrato dal Ministero degli interni e nominato questore di Udine dal 1949 al 1954<ref name=":4" />, dopodiché fu collocato a riposo. Le istituzioni italiane non hanno mai espresso riconoscimenti ufficiali per la sua opera, giunti invece dalla comunità ebraica francese nel 1972<ref name=":3" /><ref name=":4" />. Lospinoso si spegne a Roma nel 1973 ed è sepolto nel [[Cimitero Flaminio]].<ref name=":3" /><ref>{{Cita web|url=http://eliovarutti.blogspot.it/2016/11/ebrei-udine-sud-e-dintorni-1939-1948.html|titolo=Ebrei a Udine sud e dintorni, 1939-1948. Deportazione in Germania e rientri|sito=eliovarutti.blogspot.it|accesso=2017-09-13}}</ref>
 
L'episodio del salvataggio, sebbene riportato in molti libri e pubblicazioni, rimane ancora oggi misconosciuto.
 
Venne comunque ricordato da [[Enzo Biagi|Enzo Biag]]<nowiki/>i e Robert Kempner, avvocato dell'accusa al [[processo di Norimberga]]<ref>{{Cita news|lingua=en-US|nome=Eric|cognome=Pace|url=http://www.nytimes.com/1993/08/17/obituaries/robert-kempner-93-a-prosecutor-at-nuremberg.html|titolo=Robert Kempner, 93, a Prosecutor at Nuremberg|pubblicazione=The New York Times|data=1993-08-17|accesso=2017-09-14}}</ref><ref>{{Cita libro|nome=David|cognome=Kinney|nome2=Robert K.|cognome2=Wittman|titolo=Il diario perduto del nazismo|url=https://books.google.it/books?id=56UPDQAAQBAJ&pg=PT396&lpg=PT396&dq=kempner+avvocato&source=bl&ots=2NFzPYGopR&sig=i4KK0TWG40VO8v6occ4aLgQXuKw&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjA__PsxKPWAhVByRQKHQCzBIEQ6AEIJzAA#v=onepage&q=kempner%20avvocato&f=false|accesso=2017-09-14|data=2016-09-29|editore=Newton Compton Editori|lingua=it|ISBN=9788854194441}}</ref>, come "l'unico uomo che ha sconfitto [[Adolf Eichmann|Eichman]]"<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|cognome=ACCASFILM|data=2012-01-24|titolo=ESSERE EBREI DI ENZO BIAGI (1)|rivista=|volume=Min. 3, 15"|numero=|accesso=2017-09-13|url=https://www.youtube.com/watch?v=eCMolxk8Yys}}</ref> e da Bruno Coen<ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=http://www.ascolilive.it/bruno-coen-comunita-ebraica-ancona/|titolo=Morto l'ex capo della Comunità Ebraica di Ancona Bruno Coen » AscoliLive.it|pubblicazione=AscoliLive.it|data=2016-11-30|accesso=2017-09-13}}</ref> e da [[Léon Poliakov]] per l'esempio di condotta in quella situzione.<ref>{{Cita pubblicazione|autore=|cognome=ACCASFILM|data=2012-01-24|titolo=ESSERE EBREI DI ENZO BIAGI (1)|rivista=|volume=min 4'00"|numero=|accesso=2017-09-13|url=https://www.youtube.com/watch?v=eCMolxk8Yys}}</ref> La sua figura è anche fra i protagonisti del film "50 Italiani" di Flaminia Lubin.<ref>{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/dizionario/recensione.asp?id=61588|titolo=50 Italiani (2009)|autore=Mo-Net s.r.l. Milano-Firenze|sito=mymovies.it|lingua=it|accesso=2017-09-13}}</ref><ref>{{Cita news|lingua=it-IT|url=http://www.filmkairos.it/produzione/50-italiani/|titolo=50 italiani - Kairos Film|pubblicazione=Kairos Film|accesso=2017-09-13}}</ref>
 
== Bibliografia ==
Gerardo Unia. Scacco ad Eichmann: un italiano salva migliaia di ebrei dalla ferocia nazista Ed. Nerosubianco, 2012 ISBN 8889056959, 9788889056950 [https://www.amazon.it/Eichmann-italiano-migliaia-ferocia-nazista/dp/8889056959]
 
==Note==
<references/>
 
{{Portale|biografie|ebraismo|fascismo}}