Accademia della Crusca e Oberneukirchen (Austria): differenze tra le pagine

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{{S|centri abitati dell'Alta Austria}}
{{Organizzazione
{{Divisione amministrativa
|Nome =Accademia della Crusca
|Nome = Oberneukirchen
|Nome ufficiale =Accademia della Crusca
|Nome ufficiale =
|Immagine = Villa medicea di Castello Facciata (vista frontale).JPG
|Panorama =
|Dimensione immagine =
|Didascalia = [[Villa medicea di Castello]], sede dell'Accademia
|AbbreviazioneBandiera =
|Stemma = Wappen at oberneukirchen.png
|Tipo = Organizzazione accademica
|Stato = AUT
|Fondazione =1582-83
|Grado amministrativo = 3
|Fondatore =[[Giovan Battista Deti]]<br />[[Anton Francesco Grazzini]]<br />[[Bernardo Canigiani]]<br />[[Bernardo Zanchini]]<br />[[Bastiano de' Rossi]]<br />[[Lionardo Salviati]]
|Tipo = [[comune mercato]]
|Scioglimento =
|Divisione amm grado 1 = Alta Austria
|Scopo = Diffusione e studio della [[lingua italiana]]
|Divisione amm grado 2 = Urfahr-Umgebung
|Naz sede =ITA
|Amministratore locale = Rathgeb Josef
|Sede =Firenze
|Partito = [[ÖVP]]
|Link sede =
|AreaData elezione =
|Data istituzione =
|Carica =
|Superficie = 34.64
|Naz presidente =ITA
|Note superficie =
|Presidente = [[Claudio Marazzini]]
|Abitanti = 3157
|Lingua =[[lingua italiana|italiano]]
|Note abitanti =
|Bilancio =
|Aggiornamento abitanti = 2016
|Anno bilancio =
|Sottodivisioni =
|Impiegati =
|Divisioni confinanti =
|Anno impiegati =
|VolontariNome abitanti =
|Mappa = Oberneukirchen im Bezirk UU.png
|Anno volontari =
|Motto =Il più bel fior ne coglie
}}
'''Oberneukirchen''' è un [[comune austriaco]] di 3 157 abitanti nel [[distretto di Urfahr-Umgebung]], in [[Alta Austria]]; ha lo status di [[comune mercato]] (''Marktgemeinde''). Il 1º novembre 1938 ha inglobato i comuni soppressi di [[Waxenberg]] e [[Waldschlag]].
[[File:Crusca1.jpg|thumb|Il frullone, simbolo dell'Accademia della Crusca]]
L<nowiki>'</nowiki>'''Academia della Crusca''' (spesso anche solo la '''Crusca''') è un'istituzione italiana che raccoglie studiosi ed esperti di [[linguistica]] e [[filologia]] della [[lingua italiana]]. Rappresenta una delle più prestigiose istituzioni linguistiche d'Italia e del mondo<ref>{{Cita libro|nome = Elisabetta|cognome = Benucci|nome2 = Maria|cognome2 = Poggi|titolo = Guida all'Archivio dell'Accademia della Crusca|url = https://books.google.com/books?id=7ZFKAQAAIAAJ|accesso = 10 febbraio 2016|data = 1º gennaio 2007|editore = Accademia della Crusca|ISBN = 978-88-89369-08-1}}</ref><ref>{{Cita libro|nome = Accademia della|cognome = Crusca|titolo = L'editoria italiana nell'era digitale - Tradizione e attualità|url = https://books.google.com/books?id=54DSBAAAQBAJ|accesso = 10 febbraio 2016|data = 16 ottobre 2014|editore = goWare & Accademia della Crusca|ISBN = 978-88-89369-61-6}}</ref><ref>{{Cita libro|nome = Claudio|cognome = Marazzini|nome2 = Alessio|cognome2 = Petralli|titolo = La lingua italiana e le lingue romanze di fronte agli anglicismi|url = https://books.google.com/books?id=goN5CgAAQBAJ|accesso = 10 febbraio 2016|data = 3 settembre 2015|editore = goWare|ISBN = 978-88-6797-410-8}}</ref><ref>{{Cita libro|cognome = Aa.Vv|titolo = Per la tutela della memoria: Dieci anni di celebrazioni in Italia|url = https://books.google.com/books?id=0T5wvvV8SvkC|accesso = 10 febbraio 2016|editore = Gangemi Editore spa|ISBN = 978-88-492-6981-9}}</ref>.
 
==Altri progetti==
Nata a [[Firenze]] a<nowiki/>d opera di [[Leonardo Salviati]] come informale gruppo di amici (la "brigata dei crusconi") dediti, in contrapposizione alla pedanteria dell'[[Accademia degli Umidi|Accademia fiorentina]], a discorsi giocosi (le "cruscate"), l'Accademia si costituì ufficialmente il 25 marzo 1585, con una cerimonia inaugurale che seguiva di due anni il periodo in cui i suoi membri iniziarono a pensare alla possibilità di organizzarsi intorno a uno [[statuto (diritto)|statuto]] (adunanza del 25 gennaio [[1583]]).<ref>[http://www.accademiadellacrusca.it/it/laccademia/storia/primordi-fondazione Informazioni sulle origini] dal sito della Crusca.</ref>
{{interprogetto}}
 
La Crusca è la più antica accademia linguistica del mondo ([[1583]])<ref>{{Cita libro|cognome = Aa.Vv|titolo = Accademie & Biblioteche d'Italia 3-4/2012: Trimestrale di cultura delle biblioteche e delle istituzioni culturali|url = https://books.google.com/books?id=rekvdYUL2bEC|accesso = 10 febbraio 2016|editore = Gangemi Editore spa|ISBN = 978-88-492-7670-1}}</ref>. Nei suoi oltre quattro secoli di attività si è sempre distinta per lo strenuo impegno a mantenere "[[Purismo (linguistica)|pura]]" la [[lingua italiana]] originale, pubblicando, già nel [[1612]], la prima edizione del [[Vocabolario della Crusca|Vocabolario]] degli Accademici della Crusca, che servì da esempio [[lessicografia|lessicografico]] anche per le lingue [[lingua francese|francese]], [[lingua tedesca|tedesca]] e [[lingua inglese|inglese]] (ma non per la lingua spagnola, che aveva pubblicato il Tesoro de la lengua castellana o española nel 1611, scritto da [[Sebastián de Covarrubias]], il primo lessicografico di una lingua moderna in Europa).
 
Fa oggi parte della ''[http://www.efnil.org/ Federazione Europea delle Istituzioni Linguistiche Nazionali],'' il cui compito è di elaborare una linea comune di protezione di tutte le [[lingue nazionali]] europee. Per l'Italia partecipano alla Federazione l'Accademia della Crusca e l'Opera del Vocabolario Italiano del CNR (iniziativa avviata dal [[Consiglio Nazionale delle Ricerche]], peraltro proprio in collaborazione con l'Accademia della Crusca).<ref>{{cita web|cognome=|nome=|autore=|url=http://www.accademiadellacrusca.it/Europa_plurilingue.shtml|titolo=Europa plurilingue |accesso=16 ottobre 2009|data=}}</ref>
 
Negli anni 2010-11 fu ventilata l'ipotesi di chiusura dell'istituto per motivi economici in seguito alla [[grande recessione#Recessione del 2009|crisi finanziaria]] che investì l'Italia.<ref>{{cita web
|cognome=
|nome=
|autore=
|url=http://www.repubblica.it/politica/2011/08/14/news/accademia_della_crusca_a_rischio_chiusura_ha_meno_di_70_dipendenti-20430563/?ref=HRER1-1
|titolo=Appello a Napolitano per la Crusca. Ha meno di 70 dipendenti, potrebbe chiudere
|accesso=14 agosto 2011
|data=
}}</ref>
 
== La storia ==
=== Le origini e i fondatori ===
L'origine di questa istituzione ha un prologo del tutto ''anti-accademico'': i suoi fondatori si erano chiamati inizialmente la ''brigata dei Crusconi'' e costituivano una sorta di circolo i cui soci – [[Poeta|poeti]], [[Letterato|letterati]], [[Giureconsulto|uomini di diritto]] – erano soliti radunarsi in allegre occasioni conviviali, durante le quali recitavano per gioco ''cruscate'', ossia discorsi colti ma dallo stile giocoso e scherzoso. L'intenzione dichiarata, che già si evince dalla scelta del nome, è di distaccarsi dalle pedanterie dell'[[Accademia degli Umidi|Accademia fiorentina]], protetta dal granduca [[Cosimo I de' Medici]], e di contrapporsi al suo stile severo e classicista. I crusconi combattevano contro la pedanteria classicista anche con l'[[umorismo]], la [[satira]], e l'[[ironia]], senza che questo compromettesse l'intenzione primaria del gruppo, prettamente letteraria, ed esplicata spesso in dispute letterarie di alto livello.
 
[[File:Pale degli accademici della crusca, infarinato (lionardo salviati), post 1582, riccio e farina.jpg|thumb|left|La pala di [[Leonardo Salviati]] detto Infarinato]]
I fondatori della Crusca si identificano tradizionalmente in: [[Giovan Battista Deti]], il ''Sollo;'' [[Anton Francesco Grazzini]], il ''Lasca''; [[Bernardo Canigiani]], il ''Gramolato''; [[Bernardo Zanchini]], il ''Macerato''; [[Bastiano de' Rossi]], l<nowiki>'</nowiki>''Inferigno'', cui si aggiunse nell'ottobre [[1582]] [[Leonardo Salviati]], l’''Infarinato'' ([[1540]]-[[1589]]).<ref>[http://www.accademiadellacrusca.it/primordi_fondazione.shtml Primordi e fondazione, dal sito dell'Accademia della Crusca]</ref>
Sotto la spinta e con il determinante contributo di quest'ultimo, finalmente, a partire dal [[1583]]<ref>La data esatta di fondazione non è ancora certa; viene indicata tra la metà del 1582 e gli inizi del 1583 da Delia Ragionieri sulla base di una attento confronto di fonti in{{Cita pubblicazione|autore=|nome=Delia|cognome=Ragionieri|data=gennaio - aprile 2011|url=https://www.academia.edu/31145567/Quando_fu_fondata_lAccademia_della_Crusca|titolo=Quando fu fondata l'Accademia della Crusca?|rivista=Culture del testo e del documento|volume=11|numero=33|pp=33-52}}</ref>, l'Accademia prende nuova forma, indirizzandosi coerentemente al fine che gli Accademici si proponevano: mostrare e conservare la bellezza del
[[volgare fiorentino]], modellato sugli autori del [[XIV secolo|Trecento]].
 
L'Accademia, dunque, abbandona l'impronta ludica e giocosa, per sposare il ruolo normativo che da quel momento in poi avrebbe assunto, conservandolo per secoli.
Anche il significato del termine mutò: gli Accademici della Crusca lavorarono per distinguere la parte buona e pura della lingua (la ''farina'') dalla parte cattiva ed impura (appunto, la ''[[crusca]]''). Da qui la simbologia e l'apparato: lo [[stemma]] è un frullone o [[Setaccio|buratto]] con il [[motto]] [[Francesco Petrarca|petrarchesco]] ''Il più bel fior ne coglie'' come [[insegna]]. I membri assunsero, almeno dei primi secoli, un "nome di Crusca": un soprannome in qualche modo legato al ciclo di vita del grano e a tipi o impieghi del pane (come Infarinato, Trito, Gramolato, Impastato eccetera); ogni accademico, inoltre, aveva un'"[http://www.accademiadellacrusca.it/it/laccademia/sala-pale/pale impresa]": una pala lignea con dipinto il nome di accademico, un motto normalmente tratto dal Petrarca e un'immagine che fungesse da raccordo tra nome e motto. Inoltre, presso la sede dell'Accademia della Crusca, in particolare nella [http://www.accademiadellacrusca.it/it/laccademia/sala-pale Sala delle Pale], sono conservate altre suppellettili che si rifanno sempre allo stesso campo semantico, come ad esempio dei seggi composti da una cesta del pane capovolta che hanno, come schienale, una pala da forno.
 
La prima edizione del Vocabolario della Crusca (1613) riflette dunque la concezione linguistica del Salviati (e dopo di lui dell'accademico [[Vincenzo Maria Borghini]]) che va oltre le posizioni di [[Pietro Bembo]]: risale a un ideale di lingua fiorentina pura, naturale, popolare, legittimata dall'uso degli scrittori sommi come di quelli minimi. Il vocabolario registrava anche le parole del fiorentino vivo purché testimoniate e quindi legittimate in autori antichi o testi minori, anche se sconosciuti. Il vocabolario si caratterizza per un totale disinteresse per la terminologia tecnico-scientifica. Scompare la distinzione tra uso della poesia e della prosa, il riferimento agli [[Italiano regionale|usi regionali]] o [[Dialetti italiani|dialettali]], l'abitudine ad inserire osservazioni grammaticali all'interno delle voci. Furono abbandonati gli usi ancora legati al latino. L'impostazione arcaizzante suscitò le critiche di [[Beni]], [[Alessandro Tassoni|Tassoni]], [[Bartoli]], [[Politi]], [[Gigli]], [[Spadafora]]. Le critiche non modificarono il modo di lavorare degli accademici tanto che la seconda edizione del 1623 non si discostò molto dalla prima se non per alcune correzioni e per l'aumento del numero complessivo delle voci registrate.
 
[[File:Vocabolario degli accademici della crusca, IV edizione, 1729-38, 02 incisione di un frontespizio.jpg|thumb|upright=1.4|Un frontespizio della quarta edizione del 1729-1738]]
La terza edizione fu stampata a Firenze presso la stamperia dell'Accademia della Crusca e fu pubblicata nel 1691 in tre volumi con dedica a [[Cosimo III de' Medici]]. Presenta cambiamenti di grande importanza: viene introdotta l'indicazione V.A. per contrassegnare le voci antiche come testimonianza storica per poter comprendere i testi antichi e non come esempio da seguire; gli autori da cui venivano presi gli esempi erano cresciuti e comprendevano anche alcuni moderni, compreso il [[torquato Tasso |Tasso]] (escluso dalle prime 2 edizioni), il [[Niccolò Machiavelli|Machiavelli]], il [[Francesco Guicciardini|Guicciardini]], il [[Giovanni Della Casa|Della Casa]], il [[Benedetto Varchi|Varchi]] e scrittori toscani come il [[Jacopo Sannazaro|Sannazaro]], il [[Baldassarre Castiglione|Castiglione]], il [[Gabriello Chiabrera|Chiabrera]]; aumenta il numero di trattati scientifici in considerazioni e delle voci tratte da scrittori di scienza come [[Galileo Galilei]].
 
La quarta edizione fu pubblicata a Firenze tra il 1729 e il 1738 con dedica a [[Gian Gastone de' Medici]]. Vengono eliminati anche gli autori di trattati tecnico-scientifici. La quinta edizione (della quale vennero pubblicati undici volumi, il primo nel 1863) venne interrotta alla voce Ozono nel 1923.
 
L'Accademia della Crusca dunque portò avanti la sua attività con alti e bassi fino al [[1783]], quando [[Pietro Leopoldo]] la sciolse insieme ad altre Accademie e la riunì nella ''Accademia Fiorentina'' (seconda). Nel [[1808]], però, venne fondata la terza ''Accademia Fiorentina'' e con decreto del 19 gennaio [[1811]], firmato da [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], fu ripristinata la Crusca con la sua autonomia, statuti e finalità antiche.
 
=== La rinascita dell'Accademia ===
[[File:Villa di castello, sede dell'accademia della crusca, sala delle pale, 02.jpg|thumb|upright=1.4|La sala delle Pale nella [[villa di Castello]], attuale sede dell'Accademia]]
Il 3 marzo 1809 il [[Granduchi di Toscana|trono di Toscana]] venne assegnato a [[Elisa Baciocchi]], sorella di [[Napoleone Bonaparte]], la quale però non aveva la facoltà di modificare o emettere nuove leggi, competenza esclusiva del fratello. Tutte le leggi, i proclami, le lettere, i manifesti, gli editti, ecc. erano scritti in [[lingua francese]]; tuttavia Napoleone il 9 aprile [[1809]] concesse ai [[Firenze|Fiorentini]] l'uso pubblico della propria lingua, con l'emanazione di un decreto emesso dal [[Palazzo delle Tuileries]].
 
In tale decreto si affermava che «La lingua italiana potrà essere impiegata in Toscana a concorrenza colla lingua francese, nei tribunali, negli atti passati davanti [[Notaio|notari]] e nelle scritture private.» Inoltre, per far sfoggio della benevolenza francese, si aggiungeva: «Noi abbiamo fondato e fondiamo col presente decreto un premio annuale di 500 [[Napoleone (moneta d'oro)|napoleoni]], i di cui fondi saranno fatti dalla nostra lista civile e che verrà dato secondo il rapporto che ci sarà fatto, agli autori le cui opere contribuiranno con maggiore efficacia a mantenere la lingua italiana in tutta la sua purezza.»
 
Con il successivo decreto del 9 gennaio [[1811]] fu rifondata l'antica Accademia della Crusca «particolarmente incaricata della revisione del dizionario della lingua italiana, e della conservazione della purità della lingua medesima.» Per gli accademici fu fissato un assegno annuo di 500 [[Franco (moneta)|franchi]]; di 1000 franchi agli incaricati della compilazione del dizionario; e di 1200 al segretario.
 
===Il XX secolo===
Nel [[XX secolo]] il decreto legge dell'11 marzo [[1923]] mutò la sua composizione e il suo indirizzo; la compilazione del Vocabolario fu sostituita con quella di testi [[Filologia|filologici]] e il Vocabolario preso in carico da una società privata di studiosi. Nel [[1955]], però, si tornò a parlare di una ripresa dell'opera su iniziativa di [[Bruno Migliorini]] e di altri.
 
Nel [[1983]] fu sancita la separazione dell'Accademia dal progetto del Vocabolario.
 
==Simbolo e motto==
Il simbolo dell'Accademia è il "[[Setaccio|frullone]]", un macchinario che serviva per separare la [[farina]] dalla crusca, e come [[motto]] l'accademia utilizza il verso del [[Petrarca]] "''Il più bel fior ne coglie''".
 
== Attuali obiettivi e finalità ==
[[File:Villa di castello, sede dell'accademia della crusca, sala delle pale, gerle o sedie accademiche, dal 1642, 02.jpg|thumb|upright=1.4|Le sedie accademiche originali, dette anche "gerle"]]
L'Accademia attualmente persegue le seguenti finalità statutarie, dedicando speciali cure:
 
#al mantenimento e al rinnovamento delle sue antiche tradizioni nella lessicografia, collaborando particolarmente con l’Opera del Vocabolario Italiano, istituto del Consiglio Nazionale delle Ricerche, e con altre grandi imprese lessicografiche italiane ed estere;
#alla preparazione di edizioni critiche di testi significativi, e alla promozione e pubblicazione di ricerche originali in ambito storico-linguistico, dialettologico, filologico, grammaticale, lessicografico;
#allo studio delle strutture grammaticali dell’italiano considerate dal punto di vista sincronico e diacronico, storico e comparato;
#allo sviluppo e all’applicazione delle nuove tecnologie informatiche necessarie per le ricerche nei settori sopra precisati e per la più ampia fruibilità del proprio patrimonio archivistico e bibliografico.
 
In collaborazione anche con altre istituzioni pubbliche e private, italiane ed estere, l’Accademia può:
#promuovere, elaborare e realizzare progetti di ricerca e di studio nei settori in precedenza indicati, coinvolgendo giovani studiosi per mezzo di borse di studio, assegni di ricerca, contratti o altre forme di collaborazione;
#promuovere e organizzare corsi di formazione, specializzazione, perfezionamento e aggiornamento rivolti in specie al mondo della scuola e dell’università;
#istituire e assegnare borse di studio, premi e altri incentivi destinati in particolare agli studenti delle scuole medie superiori e delle università;
#fornire consulenze, pareri e altri servizi in campo linguistico a favore di enti pubblici e privati, società e privati cittadini, dedicando particolare attenzione alla scuola;
#organizzare convegni di studio, seminari, mostre e altre manifestazioni culturali, anche di carattere divulgativo;
#stipulare accordi di collaborazione e convenzioni con università e altre istituzioni culturali e accademie italiane ed estere;
#collaborare con lo Stato, l’Unione Europea, le Regioni e gli Enti locali in ordine a progetti e manifestazioni sul tema delle lingue e dei linguaggi;
#favorire l’attività di quegli enti che dall’esterno sostengono i suoi stessi ideali e programmi.
 
== I membri attuali dell'Accademia ==
Sono attualmente membri dell'Accademia della Crusca,<ref>[http://www.accademiadellacrusca.it/it/laccademia/organizzazione Organizzazione | Accademia della Crusca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> con i nuovi ingressi votati nei giorni 11 settembre 2013, 5 novembre 2016 e 20 febbraio 2017:<ref>[http://www.accademiadellacrusca.it/it/laccademia/notizie/nominati-19-nuovi-accademici Nominati 19 nuovi accademici | Accademia della Crusca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
{{div col|2}}
 
* [[Gian Luigi Beccaria]] (emerito), Torino
* [[Pietro Beltrami]], Pisa
* [[Giancarlo Breschi]], Firenze
* [[Francesco Bruni (linguista)|Francesco Bruni]] (emerito), Venezia
* [[Frosini Giovanna]], accademica segretaria dal 2017, Pistoia
* [[Vittorio Coletti]], Genova
* [[Rosario Coluccia]], Lecce
* Paolo D'Achille, Roma
* [[Maurizio Dardano]] (emerito), Roma
* [[Massimo Fanfani]], già accademico segretario dal 2014 al 2017, Firenze
* [[Piero Fiorelli]] (emerito), Firenze
* Vittorio Formentin, Padova
* [[Paolo Grossi]], Firenze
* [[Lino Leonardi]], Firenze
* [[Giulio Lepschy]] (emerito), Reading
* Rita Librandi, Napoli
* [[Paola Manni]], Firenze
* [[Nicoletta Maraschio]] (presidente onoraria, emerita), Firenze
* [[Claudio Marazzini]], presidente, Torino
* [[Pier Vincenzo Mengaldo]] (emerito), Padova
* [[Aldo Menichetti]], vicepresidente (emerito), Firenze
* [[Silvia Morgana]] (emerita), Milano
* [[Bice Mortara Garavelli]] (emerita), Torino
* Annalisa Nesi, Firenze
* [[Giuseppe Patota]], Roma
* [[Teresa Poggi Salani]] (emerita), Firenze
* [[Ornella Pollidori Castellani]] (emerita), Firenze
* [[Lorenzo Renzi (linguista)|Lorenzo Renzi]] (emerito), Padova
* [[Giovanni Ruffino]], Palermo
* [[Francesco Sabatini (linguista)|Francesco Sabatini]] (presidente onorario, emerito), Roma
* [[Luca Serianni]] (emerito), Roma
* [[Angelo Stella]] (emerito), Pavia
* [[Alfredo Stussi]] (emerito), Pisa
* [[Mirko Tavoni]], Pisa
* [[Ugo Vignuzzi]], Roma
* [[Maurizio Vitale]] (emerito), Milano
{{div col end}}
 
Sono attualmente accademici onorari <ref>[http://www.accademiadellacrusca.it/it/laccademia/organizzazione/membri-dellaccademia/1947| Accademici onorari | Accademia della Crusca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> l'ex Presidente della Repubblica [[Giorgio Napolitano]] e il Presidente della Repubblica [[Sergio Mattarella]] <ref>{{cita web|cognome=|nome=|autore=|url=http://www.accademiadellacrusca.it/it/eventi/evento-crusca/tornata-solenne-150-anni-lingua-d-italia-confermineto-titolo-accademico-onorari|titolo=Tornata solenne 150 anni della lingua d'Italia e conferimento del titolo di accademico onorario a Sergio Mattarella |accesso=19 novembre 2015|data=18 novembre 2015}}</ref>.
Sono stati accademici onorari [[Indro Montanelli]] e l'ex Presidente della Repubblica [[Carlo Azeglio Ciampi]].
 
Accademici deceduti nel 2017: [[Tullio De Mauro]] (emerito), Roma; Maria Luisa Altieri Biagi (emerita), Bologna; Max Pfister (emerito estero), Saarbrücken; nel 2018: Carlo Alberto Mastrelli (emerito), Firenze.
 
L'Accademia della Crusca ha anche ''Accademici corrispondenti italiani'', nelle persone di:
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* Luciano Agostiniani (emerito), Firenze
* Gabriella Alfieri, Catania
* Federigo Bambi, Firenze
* Ilaria Bonomi, Milano
* Claudio Ciociola, Pisa
* Michele Cortelazzo, Padova
* Emanuela Cresti, Firenze
* Nicola De Blasi, Napoli
* Giuseppe Frasso, Milano
* Carla Marello, Torino
* Alberto Nocentini (emerito), Firenze
* Ivano Paccagnella, Padova
* Alessandro Pancheri, Pescara
* Leonardo Maria Savoia, Firenze
* Pietro Trifone, Roma
* Maria Luisa Villa, Milano
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Sono ''Accademici corrispondenti esteri'':
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* Mosca Sandro Bianconi, Locarno
* Joseph Brincat, Malta (emerito)
* Wolfgang Ulrich Dressler, Vienna (emerito)
* Edward Fowler Tuttle, Los Angeles (emerito)
* Hermann Haller, New York (emerito)
* Elzbieta Jamrozik, Varsavia
* Ivan Klajn, Belgrado
* Pär Larson, Firenze
* Jean-Jacques Marchand, Losanna
* José Antonio Pascual, Madrid
* Bernard Quemada, Parigi (emerito)
* Edgar Radtke, Heidelberg
* Brian Richardson, Leeds
* Francisco Rico Manrique, Barcellona (emerito)
* Giampaolo Salvi, Budapest
* Wolfgang Schweickard, Saarbrücken
* Harro Stammerjohann, Chemnitz (emerito)
* Gunver Skytte, Copenaghen
* Harald Weinrich, Monaco (emerito)
* John. R. Woodhouse, Oxford (emerito)
* Matthias Heinz, Salisburgo
* John Kinder, Perth
* Ottavio Lurati, Basilea
* Bruno Moretti, Berna
* Darío Villanueva Prieto, Santiago de Compostela
* Domenico Martucci, Bari
* Alessandro Ianuzziello, Bari
 
== Le sedi ==
[[File:Villa di castello, sede dell'accademia della crusca, sala degli armadi, con mobili da biblioteca dal convento di san marco, 02.jpg|thumb|upright=1.4|La sala degli armadi, nella [[villa di Castello]]]]
L'Accademia ha cambiato molte sedi, tutte nella città di Firenze:<ref>{{Cita libro|autore=|nome=Delia|cognome=Ragionieri|titolo=La Biblioteca dell'Accademia della Crusca|url=https://books.google.it/books?id=2aixjgEACAAJ&dq|accesso=15 ottobre 2016|data=1º luglio 2015|anno=|editore=Accademia della Crusca - Vecchiarelli|città=|pp=339-357|ISBN=978-88-8247-342-6}}</ref>
* [[Piazza de' Peruzzi|Piazza Peruzzi]]: 1589-1590.
* Piazza San Biagio: 1590-1641.
* Canto al Magistrato: 1641.
* Via Pandolfini (tra il palazzo del [[Museo nazionale del Bargello|Bargello]] e il canto de' Pazzi): 1641-1650.
* [[Via dello Studio]]: post 1650-1783.
* presso la [[Biblioteca Magliabechiana]]: 1783-1812.
* Convento di [[Basilica di Santo Spirito|Santo Spirito]]: 1813-1816.
* [[Palazzo Medici Riccardi]]: 1817-1865.
* [[Convento di San Marco (Firenze)|Convento di San Marco]]: 1866-1914.
* [[Palazzo Medici Riccardi]]: 1914-1938.
* [[Palazzo Pucci]]: 1939-1940.
* [[Palazzo dei Giudici]]: 1940-1974.
* [[Villa medicea di Castello]]: dal 1974.
 
== Critiche ==
[[File:Divina commedia... ridotta a miglior lezione dagli accademici della crusca, per domenico manzani, firenze 1595, 01 frullone.jpg|thumb|upright=1.4|Un'edizione della Divina Commedia del 1595, curata dagli accademici della Crusca]]
* Nel [[1612]] Paolo Beni costituì a [[Padova]] una ''Anticrusca'', a sostegno della superiorità dei Cinquecentisti sugli scrittori [[Firenze|fiorentini]] del Trecento e iniziando una virulenta polemica. Nel [[1717]] si ribellò [[Girolamo Gigli]] a sostegno del [[dialetto senese]]; fu espulso, i suoi libri bruciati in [[piazza della Signoria]], e riammesso dopo la ritrattazione. Altri critici dell'Accademia della Crusca furono [[Giuseppe Baretti]] (''Frusta Letteraria''), [[Giovanni Battista Capitani]] (1846), il ''Fanfulla'' di Roma (1878) e [[Pietro Fanfani]].
* Il purismo della Crusca trovò la contrapposizione dei [[Verri (famiglia)|fratelli Verri]] e di [[Cesare Beccaria]], fondatori del periodico ''[[Il Caffè (Verri)|Il Caffè]]''. [[Alberto Arbasino]], parlando delle influenze di [[Carlo Emilio Gadda]], definisce i Verri e Beccaria «impeccabili» e ricorda come furono «risoluti a insultare programmaticamente la Crusca in nome di [[Galileo Galilei|Galileo]] e di [[Isaac Newton|Newton]], cioè a sviluppare una cultura extraletteraria [[cosmopolitismo|cosmopolita]] e un pensiero intellettuale «assolutamente moderno» a dispetto della [[grammatica]] arcaica dei Pedanti, trasgredendo al [[purismo (letteratura)|purismo]] imbecille che caldeggia l'impiego di qualsiasi grulleria del [[Piovano Arlotto]] per definire prodotti e nozioni del nostro tempo; e approva l'uso del [[greco antico]] per indicare un qualche cosa che non c'è (il nettare, l'ambrosia), mentre respinge qualunque [[Lingua inglese|termine inglese]] moderno relativo invece a qualche cosa che c'è (come il gin-and-tonic), senza avvedersi che qualunque parola poteva suonare scandalosamente moderna quando venne usata per la prima volta da un Autore Classico poi approvato dal [[Tommaseo-Bellini]]».<ref>{{cita web |autore=Alberto Arbasino |url=http://www.arts.ed.ac.uk/italian/gadda/Pages/resources/archive/classics/arbasinogeniuslocii.html |titolo=Genius Loci |sito=[[Università di Edimburgo|ed.ac.uk]] |accesso=30 marzo 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20070828212653/http://www.arts.ed.ac.uk/italian/gadda/Pages/resources/archive/classics/arbasinogeniuslocii.html |dataarchivio=28 agosto 2007 }}</ref>. Naturalmente questa visione delle cose mostra la sua parzialità: Arbasino dimenticava ad esempio che Galileo era stato Accademico della Crusca, e che Verri da una parte mostrava di disprezzare le piccolezze grammaticali, ma poi in ''errata corrige'' modificava le forme settentrionali, ad es. ''notaro'' > ''notaio'' (così nella ''Rinunzia'' pubblicata sul "Caffè"). Ha scritto C. Marazzini (''La lingua italiana. Storia, testi, strumenti'', II ed. con la collaborazione di Ludovica Maconi, Bologna, il Mulino, 2010, p. 271): «Va osservato che il titolo dell’articolo, nella prima stampa, era ''Rinunzia avanti nodaro'' [...], non ''notaio'', come invece Verri si premurò subito di far correggere nell’''errata corrige''. La parola ''nodaro'' fu quindi presentata come un errore materiale della tipografia. La forma ''nodaro'' è vistosamente settentrionale (si pensi al dialettale ''nodar'', tipico di alcuni dialetti del Nord Italia). La forma ''notaio'', per contro, è toscana, come suggeriscono il suffisso -''aio'' (anziché -''aro'') e la consonante sorda -t- in posizione intervocalica (anziché la sonora -d-). La correzione mostra come, nonostante l’esibito disinteresse per la grammatica, le preoccupazioni formali non fossero totalmente estranee ai redattori del «Caffè», la cui prosa è in genere "molto meno ribelle alle forme e ai dati della tradizione di quel che non lascino supporre le proposizioni della ''Rinunzia''" [Vitale 1978, 261]. In alcuni casi, però, il possesso della lingua dimostrato dai redattori della rivista non è certo perfetto: vi ricorrono alcune forme decisamente anomale anche rispetto alle norme correnti nel XVIII secolo».
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
[[File:Vocabolario degli accademici della crusca, prima edizione per giovanni alberti, venezia 1612, 01.jpg|thumb|upright=1.4|La prima edizione del Vocabolario (1612)]]
* [[Bartolommeo Gamba]], ''Serie dei testi di lingua usati a stampa nel Vocabolario degli accademici della Crusca. Con aggiunte di altre edizioni da accreditati scrittori molto pregiate, e di osservazioni critico-bibliografiche'', Bassano, [[Remondini]], 1805.
* [[Alberto Arbasino]], [https://web.archive.org/web/20070828212653/http://www.arts.ed.ac.uk/italian/gadda/Pages/resources/archive/classics/arbasinogeniuslocii.html ''Genius Loci''], ''The Edinburgh Journal of Gadda Studies'', 1977. (EJGS) {{ISSN|1476-9859}}. Pubblicato precedentemente in ''Certi romanzi'', Torino, Einaudi, 1977.
* Severina Parodi, ''Quattro secoli di Crusca: 1583-1983'', Firenze, presso l'Accademia, 1983.
* Roberto Paolo Ciardi e Lucia Tongiorgi Tomasi, ''Le pale della Crusca: cultura e simbologia'', Firenze, presso l'Accademia, 1983.
* [[Umberto Caldora]], in ''Grande Dizionario Enciclopedico'', VI, UTET, Torino, 1993, alla voce.
* Claudio Marazzini, ''L’ordine delle parole. Storia di vocabolari italiani'', Bologna, Il Mulino, 2009.
* [[Amedeo Benedetti]], ''L'Accademia della Crusca e la sua biblioteca'', in ''Biblioteche Oggi'', n. 9, novembre 2007, pp.&nbsp;43–48.
* Elisabetta Benucci, Andrea Dardi, Massimo Fanfani (a cura di), ''La Crusca nell'Ottocento'', Firenze, [[Società Editrice Fiorentina]], 2003.
 
== Voci correlate ==
* [[Biblioteca dell'Accademia della Crusca]]
* [[Settimana della lingua italiana nel mondo]]
 
== Altri progetti ==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.accademiadellacrusca.it/|Sito dell'Accademia della Crusca}}
* {{cita web|http://www.lessicografia.it/|Lessicografia della Crusca in rete: Vocabolari degli Accademici della Crusca}}
* {{cita web|http://vocabolario.sns.it/|Prima edizione del Vocabolario degli Accademici della Crusca in rete}}
 
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