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{{S|centri abitati dell'Alta Austria}}
[[File:Soldatietiopia.jpg|150x140px|right]]
{{Divisione amministrativa
|Nome = Oberneukirchen
|Nome ufficiale =
|Panorama =
|Didascalia =
|Bandiera =
|Stemma = Wappen at oberneukirchen.png
|Stato = AUT
|Grado amministrativo = 3
|Tipo = [[comune mercato]]
|Divisione amm grado 1 = Alta Austria
|Divisione amm grado 2 = Urfahr-Umgebung
|Amministratore locale = Rathgeb Josef
|Partito = [[ÖVP]]
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Superficie = 34.64
|Note superficie =
|Abitanti = 3157
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2016
|Sottodivisioni =
|Divisioni confinanti =
|Nome abitanti =
|Mappa = Oberneukirchen im Bezirk UU.png
}}
'''Oberneukirchen''' è un [[comune austriaco]] di 3 157 abitanti nel [[distretto di Urfahr-Umgebung]], in [[Alta Austria]]; ha lo status di [[comune mercato]] (''Marktgemeinde''). Il 1º novembre 1938 ha inglobato i comuni soppressi di [[Waxenberg]] e [[Waldschlag]].
 
==Altri progetti==
La '''guerra d'Etiopia''', nota anche come '''guerra d'Abissinia''' o '''seconda guerra italo-etiopica''', si svolse tra il 3 ottobre 1935 e il 5 maggio 1936 e vide contrapposti il [[Regno d'Italia (1861-1946)|Regno d'Italia]] e l'[[Impero d'Etiopia]]. Condotte inizialmente dal generale [[Emilio De Bono]], rimpiazzato poi dal maresciallo [[Pietro Badoglio]], le forze italiane invasero l'Etiopia a partire dalla [[colonia eritrea]] a nord, mentre un fronte secondario fu aperto a sud-est dalle forze del generale [[Rodolfo Graziani]] dislocate nella [[Somalia italiana]]. Nonostante una dura resistenza, le forze etiopiche furono soverchiate dalla superiorità numerica e tecnologica degli italiani e il conflitto si concluse con l'ingresso delle forze di Badoglio nella capitale [[Addis Abeba]].
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
La guerra fu la campagna coloniale più grande della storia: la mobilitazione italiana assunse dimensioni straordinarie, impegnando un numero di uomini, una modernità di mezzi e una rapidità di approntamento mai visti fino ad allora. Fu un conflitto altamente simbolico, dove il [[Storia del fascismo italiano|regime fascista]] impiegò una grande quantità di mezzi [[Propaganda|propagandistici]] con lo scopo di impostare e condurre una guerra in linea con le esigenze di prestigio internazionale e di rinsaldamento interno del regime stesso, volute da [[Benito Mussolini]]. In questo contesto i vertici militari e politici italiani non badarono a spese per il raggiungimento dell'obiettivo: il [[Duce]] approvò e sollecitò l'invio e l'utilizzo in Etiopia di ogni arma disponibile e non esitò ad autorizzare l'impiego in alcuni casi di [[armi chimiche]]. L'aggressione dell'Italia contro l'Etiopia ebbe rilevanti conseguenze diplomatiche e suscitò una notevole riprovazione da parte della comunità internazionale: la [[Società delle Nazioni]] decise d'imporre delle [[sanzioni economiche all'Italia fascista|sanzioni economiche]] contro l'Italia, ritirate nel luglio 1936 senza peraltro aver provocato il benché minimo rallentamento delle operazioni militari.
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Comuni Urfahr-Umgebung}}
Le ostilità non cessarono con la fine delle operazioni di guerra convenzionali, ma si prolungarono con la crescente attività della [[guerriglia]] etiopica dei cosiddetti ''[[arbegnuoc]]'' ("patrioti") e con le conseguenti misure repressive attuate dal governo italiano, durante le quali non furono risparmiate azioni terroristiche nei confronti della popolazione civile; la resistenza etiope collaborò poi con le truppe britanniche nella liberazione del paese dagli italiani nel corso della [[seconda guerra mondiale]]. Formalmente lo stato di guerra ebbe ufficialmente termine il 10 febbraio 1947 con la stipula del [[Trattato di Parigi fra l'Italia e le potenze alleate]], che comportò per l'Italia la perdita di tutte le sue colonie africane.
{{Controllo di autorità}}
 
{{portale|Austria}}
;[[Guerra d'Etiopia|Leggi la voce]]
 
[[Categoria:Comuni del distretto di Urfahr-Umgebung]]