Stefano Cardu e Ostenoselache stenosoma: differenze tra le pagine

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{{W|esploratori|gennaio 2018}}
|nome=''Ostenoselache''
{{Bio
|statocons=
|Nome = Stefano
|immagine=Ostenoselache stenosoma.JPG
|Cognome = Cardu
|didascalia=Fossile di ''Ostenoselache stenosoma''
|Sesso = M
<!-- CLASSIFICAZIONE: -->
|LuogoNascita = Cagliari
|dominio= [[Eukaryota]]
|GiornoMeseNascita = 18 novembre
|regno=[[Animalia]]
|AnnoNascita = 1849
|sottoregno=
|LuogoMorte = Roma
<!-- PER LE PIANTE: -->
|GiornoMeseMorte = 16 novembre
|superdivisione=
|AnnoMorte = 1933
|divisione=
|Epoca = 1800
|sottodivisione=
|Epoca2 = 1900
<!-- PER GLI ALTRI ESSERI VIVENTI: -->
|Attività = marinaio
|superphylum=
|Attività2 = viaggiatore
|phylum=[[Chordata]]
|Attività3 = disegnatore
|subphylum=
|AttivitàAltre = e [[Edilizia|costruttore edile]]
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|Nazionalità = italiano
|microphylum=
|PostNazionalità = che visse un lungo periodo nell'antico Siam (l'odierna Thailandia), dove costruì palazzi, ponti e strade per conto della Corte del Siam. Grazie alle sue spiccate doti, accumulò un vero e proprio tesoro che fu riportato in [[Italia]]
|nanophylum=
<!-- PER TUTTI: -->
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|classe=[[Chondrichthyes]]
|sottoclasse= [[Elasmobranchii]]
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|famiglia='''Ostenoselachidae'''
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L''''ostenoselache''' ('''''Ostenoselache stenosoma''''') è uno [[squalo]] estinto, appartenente ai [[Euselachii|neoselaci]]. Visse nel [[Giurassico inferiore]] (circa 200 – 195 milioni di anni fa) e i suoi resti fossili sono stati ritrovati in [[Italia]]. Era caratterizzato da un rostro insolitamente allungato.
==Descrizione==
Questo squalo possedeva una forma corporea del tutto particolare, molto diversa da quella di qualsiasi squalo attuale o estinto. Il [[corpo (anatomia)|corpo]] era molto snello (da qui il nomignolo ''skinny shark'', ''squalo magro'', attribuitogli informalmente dagli studiosi), e in totale l'animale poteva raggiungere una lunghezza massima di circa 30 centimetri. La [[colonna vertebrale]] era formata da circa 150 vertebre a forma di rocchetto.
 
Il [[cranio]], benché mal conservato nella maggior parte degli esemplari, era molto particolare: le orbite erano grandi, mentre la mandibola era lunga e sottile e dotata di circa 30 denti semplici, con una singola cuspide. Il cranio si prolungava in un [[rostro]] allungato e appiattito, che si proiettava ben oltre la bocca; il rostro era completamente diverso dalla struttura presente in animali come i pesci sega, gli squali goblin o le razze, ed era formato da uno scheletro cartilagineo dalla struttura complessa, con una serie di diramazioni proiettate in avanti.
[[File:Stefano Cardu.png|miniatura|Stefano Cardu]]
 
Le pinne sono poco note, ma molti esemplari conservano la cartilagine addizionale che forma l'appendice pelvica dei maschi. L'ano era situato molto in avanti, e la coda era lunghissima. ''Ostenoselache'' è l'unico squalo a possedere una sola pinna mediana, l'anale, estesa dall'ano alla punta della coda e sostenuta da numerose cartilagini radiali.
== Biografia ==
Nacque a Cagliari il 18 novembre 1849 da una famiglia molto modesta di artigiani. Intraprese giovanissimo degli studi nautici. Non potendo resistere alla tentazione di solcare il mare interruppe gli studi contro la volontà dei genitori. Ebbe la brillante idea di portare con se i costosi libri già acquistati. Durante la navigazione quei libri diventarono un ottimo passatempo. In una breve licenza che gli fu concessa si presentò agli esami scolastici e conseguì la patente di capitano di gran cabotaggio.
 
===Uno squalo elettrico?===
Per i seguenti 10 anni navigò praticamente senza interruzione, evitando anche il servizio di leva in quanto unico figlio maschio.
Secondo Christopher Duffin, che nel [[1998]] studiò ''Ostenoselache'', gli unici pesci vagamente simili a questo animale sono i rappresentanti attuali della famiglia dei [[Gimnotiformi|gimnotidi]], che comprendono anche l'anguilla elettrica (''[[Electrophorus electricus]]''). Come quest'ultima, anche ''Ostenoselache'' possedeva una lunga coda e l'unica pinna presente era una lunghissima pinna anale; l'elettroforo attuale possiede organi elettrici (ovvero muscoli modificati che generano un campo elettrico) che possono ricoprire l'80 % della lunghezza del suo corpo, e organi di senso che possono interpretare le distorsioni di questo campo. Secondo Duffin, anche ''Ostenoselache'' possedeva organi simili lungo il corpo; la strana struttura sulla testa, invece, doveva essere un organo elettrorecettore.
 
==Paleobiologia==
Il destino volle comunque che durante questo periodo di navigazione si verificasse un naufragio, forse a causa di una tempesta che lo costrinse a mettersi in salvo a nuoto nelle acque della Malesia. Si stabilì quindi nell'allora [[Siam]], più precisamente a [[Bangkok]].
Lo spostamento in avanti dell'intestino e degli altri organi di ''Ostenoselache'' e la notevole espansione della coda suggerisce che i muscoli caudali potessero essere modificati a formare organi elettrici, grazie ai quali ''Ostenoselache'' produceva campi per orientarsi nelle acque scure del mare in cui viveva, torbide a causa del decadimento algale.
 
Si suppone che ''Ostenoselache'' rilevasse i campi elettrici grazie alla struttura cranica allungata, e che fosse in grado di generare anche vere e proprie scariche elettriche. Il suo analogo attuale, l'anguilla elettrica, è in grado di produrre scariche di 600 volts, sia per predare che per difendersi. In ogni caso, le piccole dimensioni di ''Ostenoselache'' non dovevano renderlo così efficiente: molti suoi resti fossili sono stati ritrovati all'interno di altri fossili di un grosso [[crostaceo]] [[tilacocefalo]], ''[[Ostenocaris]]'', che evidentemente si cibava di ''Ostenoselache''.
Da qui la sua decisione di non proseguire nella carriera da marinaio ma di tentare nuove strade in nuovi ambiti lavorativi. Le uniche cose di cui disponeva erano una spiccata intelligenza, un'ottima predisposizione al disegno tecnico e ingegneristico e un marcato senso estetico per le costruzioni. Fu peraltro il primo italiano a stabilirsi nel Siam.
 
==Classificazione==
Il primo lavoro che trovò a Bangkok fu presso un costruttore edile originario dell'Inghilterra, ma già pensava di mettersi in proprio con una sua attività. Proseguendo nel suo intento riuscì ad aprire una segheria e si dedicò totalmente all'edilizia; il legno più usato era il [[teak]], i suoi più grandi ingaggi provenivano da persone private e dalla Corte del Siam la quale arrivò a commissionargli anche ponti e strade. Tutto questo durò per circa una trentina d'anni durante i quali Stefano Cardu diventò molto ricco accumulando una vera e propria fortuna, sia economica sia artistica, collezionando oggetti di valore.
Nonostante questo animale sia conosciuto grazie a una cinquantina di esemplari ben conservati provenienti dal giacimento di [[Osteno]] (Italia), la classificazione di ''Ostenoselache'' non è chiara, a causa della morfologia altamente peculiare. Duffin (1998) descrisse questo animale come un rappresentante dei neoselaci; tuttavia lo studioso preferì classificarlo in una famiglia a sé stante, '''Ostenoselachidae''', ben distinta dai contemporanei paleospinacidi ([[Palaeospinacidae]]).
 
Ostenoselache non è certo l'unico pesce cartilagineo elettrico: le attuali [[torpediniformes|torpedini]], ad esempio, possiedono un apparato elettrico piuttosto potente, ma apparvero solo nel [[Miocene]] (185 milioni di anni più tardi rispetto a ''Ostenoselache''). ''Ostenoselache'' è quindi il più antico pesce cartilagineo elettrico noto, e anche l'unico ad avere sviluppato una [[morfologia (biologia)|morfologia]] serpentiforme.
Padroneggiava correttamente tre lingue: siamese, inglese e francese (oltre alla sua lingua madre), e grazie a queste conoscenze si dedicò molto alla lettura soprattutto riguardante le opere d'arte dei luoghi da lui visitati.
 
==Bibliografia==
Trascorsi 30 anni decise di tornare in Europa stabilendosi per qualche tempo a Londra depositando al British Museum il suo enorme tesoro accumulato negli anni. Ha continuato tuttavia a spostarsi tra le varie nazioni europee (Inghilterra, Francia e Italia) sinché nel 1900 decise di tornare nella sua città natale.
*Duffin, C.J. 1998. Ostenoselache stenosoma n. g. n. sp., a new neoselachian shark from the Sinemurian (Early Jurassic) of Osteno (Lombardy, Italy). - Paleontologia Lombarda 9, 1-27.
*Underwood, C. J. (2006) Diversification of the Neoselachii (Chondrichthyes) during the Jurassic and Cretaceous. Paleobiology, 32 (2). pp.&nbsp;215–235.
 
== Collegamenti esterni ==
Dopo aver rifiutato le pressanti offerte di acquisto da parte del museo della sua vasta collezione di oggetti orientali, decise di far viaggiare con se la sua collezione d'arte. Tornato sull'isola acquistò un vasto terreno nell'hinterland cagliaritano pensando di fare un investimento che però si rivelò una fonte di forti perdite.
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Portale|paleontologia|pesci}}
Nel 1917 decise di donare la sua collezione al Comune di Cagliari; tentò ancora per una volta di fare degli investimenti che si rivelarono ancora fonti di perdite che lo ridussero quasi in miseria.
 
Dopo questa serie di sventure decise di trasferirsi a casa del genero a Roma, dove morì a 84 anni il 16 novembre del 1933.
 
Tuttavia non fu dimenticato dal Comune cagliaritano che decise di esporre la sua collezione d'arte siamese con un [[Museo civico d'arte siamese Stefano Cardu|museo interamente dedicato a lui]].
 
== Opere ==
*Palazzo del Principe Chaturonratsami (1879)
*Chioschi in stile europeo per la cremazione reale (1888)
*The Royal Military College (1890-2)
*Saranom Palace (1892)
 
== Collegamenti esterni ==
*http://www.britishmuseum.org/research/search_the_collection_database/term_details.aspx?bioId=41026
*http://joythay.blogspot.it/2013/10/un-tocco-ditalia-nel-distretto-di-phra.html
*http://www.coccoetta.it/museo-arte-siamese-cardu-cagliari/
 
[[Categoria:Condritti estinti]]
{{Portale|biografie|mare}}