Frosinone e Campionato europeo di scherma 2019: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
FrescoBot (discussione | contributi)
 
Arorae (discussione | contributi)
 
Riga 1:
{{Edizione di competizione sportiva
{{Divisione amministrativa
|nome = Campionato europeo di scherma 2019
|Nome= Frosinone
|logo =
|Panorama = Frosinone - Panorama.JPG
|dimensioni logo =
|Didascalia= Panorama
|competizione = Campionato europeo di scherma
|Bandiera=Frosinone-Gonfalone.png
|sport = Scherma
|Voce bandiera=
|edizione = 32
|Stemma=Frosinone-Stemma.png
|organizzatore =
|Voce stemma=
|data inizio = 17 giugno
|Stato=ITA
|data fine = 22 giugno
|Grado amministrativo=3
|luogo = {{bandiera|GER}} [[Düsseldorf]]
|Divisione amm grado 1=Lazio
|partecipanti =
|Divisione amm grado 2=Frosinone
|nazioni =
|Amministratore locale= [[Nicola Ottaviani]]
|discipline = Fioretto, spada, sciabola
|Partito=[[Forza Italia (2013)|Forza Italia]]
|impianto =
|Data elezione=21-5-2012 (2º mandato)
|direttore =
|Data istituzione=
|vincitore =
|Altitudine=
|secondo =
|Superficie=46.85
|terzo =
|Note superficie=
|semi-finalisti =
|Abitanti=46104
|miglior medagliato =
|Note abitanti=[http://demo.istat.it/bilmens2017gen/index.html Dato Istat] - Popolazione residente al 31 agosto 2017.
|migliore nazione =
|Aggiornamento abitanti=31-8-2017
|miglior giocatore =
|Sottodivisioni=Capo Barile Nicolia, Cerreto, Colle Cannuccio, [[Colle Cottorino]], Colle Martuccio, Fontana Grande, Impratessa, La Cervona, La Pescara, Le Pignatelle, Le Rase, [[Madonna della Neve (frazione)|Madonna della Neve]], Le Noci, Pratillo, San Liberatore, [[Selva dei Muli]], Stazione, Valle Contessa, Vetiche I.
|miglior marcatore =
|Divisioni confinanti=[[Alatri]], [[Arnara]], [[Ceccano]], [[Ferentino]], [[Patrica]], [[Supino (Italia)|Supino]], [[Torrice]], [[Veroli]]
|numero gare =
|Zona sismica=2B
|incontri disputati =
|Gradi giorno=2196
|punti =
|Nome abitanti=frusinati
|pubblico =
|Patrono=santi [[Papa Ormisda|Ormisda]] e [[Papa Silverio|Silverio]]
|edizione precedente = [[Campionato europeo di scherma 2018|2018]]
|Festivo=20 giugno
|edizione successiva = 2020
|PIL=
|PIL procapite=
|Mappa=Map of comune of Frosinone (province of Frosinone, region Lazio, Italy).svg
|Didascalia mappa=Posizione del comune di Frosinone nell'omonima provincia
}}
I '''[[Campionati europei di scherma]] [[2019]]''' sono la 32ª edizione della manifestazione continentale organizzata dalla [[Confederazione europea di scherma]]. Si svolgeranno dal 17 giugno al 22 giugno 2019 a [[Düsseldorf]], in [[Germania]].
'''Frosinone''' (<small>[[Alfabeto fonetico internazionale|AFI]]</small>: {{IPA|/froziˈnone/|it}}<ref>• {{DOP|id=58030|lemma=Frosinone}}<br />• {{Dipi|Frosinone}}</ref>, {{Link audio|It-Frosinone.ogg}}; ''Frusenone'' {{IPA|/frusəˈnoːnə/}} in [[Dialetto ciociaro|dialetto frusinate]]<ref>{{cita libro| AA. | VV. | Dizionario di toponomastica. Storia e significato dei nomi geografici italiani | 1996 | GARZANTI | Milano|p= 288}}</ref>) è un [[Comune (Italia)|comune italiano]] di {{formatnum:46104}} abitanti,<ref name="template divisione amministrativa-abitanti"/> [[capoluogo]] dell'[[Provincia di Frosinone|omonima provincia]] del [[Lazio]]. Spesso identificato anche come ''capoluogo della [[Ciociaria]]'' è un centro industriale e commerciale.
Geograficamente costituisce un importante nodo di comunicazione del [[Lazio meridionale]].
Città [[volsci|volsca]] con il nome di ''Frusna'' e poi [[civiltà romana|romana]] come ''Frùsino'', nel corso della sua storia a causa della sua collocazione è stata soggetta a molteplici devastazioni e saccheggi; in conseguenza di ciò e delle distruzioni dovute ad eventi sismici (il più rovinoso dei quali fu nel [[1350]]) conserva poche seppur importanti tracce del proprio passato, come le rovine dell'[[anfiteatro]], i reperti conservati nel [[museo archeologico di Frosinone|museo archeologico cittadino]] e il monumento funerario del [[II secolo]] in località Sant'Angelo.
 
== Geografia fisicaMedagliere ==
{| {{IntestazioneMedagliere|nation-width=200px}}
[[File:Ponte di Via Roma.jpg|thumb|upright=1.3|Ponte "della Fontana" sul fiume Cosa]]
 
=== Territorio ===
Situata su di un colle che domina la valle del [[Sacco (fiume)|Sacco]], Frosinone è circondata dai monti che delimitano la valle, ossia gli [[Monti Ernici|Ernici]] a Nord ed i [[Monti Lepini|Lepini]] ad Est e a Sud, dove si intravedono gli [[Monti Ausoni|Ausoni]].
 
Il territorio comunale è attraversato dai torrenti Cenicia e Rio e dal [[fiume Cosa]], il cui flusso, sia per cause naturali che per la captazione delle sue acque, è ormai estremamente ridotto; un tempo invece era soggetto a frequenti piene con conseguenti inondazioni (la cartografia nel 1700 lo riportava come fiume Acquosa, per l'abbondanza di acqua, poi gran parte del suo corso fu deviato per alimentare la centrale nei pressi di Guarcino). Il rinvenimento di un'area di ghiaia nel corso di scavi archeologici nella zona di De Matthaeis<ref>[http://www.antikitera.net/news.asp?ID=1166 NEWS: Riparte caccia a tomba di Cleopatra, sarà<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> fa presupporre che in antichità vi scorresse un altro fiume, oggi scomparso. Nella pianura del Sacco sono presenti alcune fonti le cui acque sono sfruttate ad uso potabile ed industriale.
 
Sul colle permane il nucleo centrale della città, la cui prima espansione è avvenuta sulle colline circostanti; la realizzazione della [[Stazione di Frosinone|stazione]] ([[1863]]) a valle del centro storico ha determinato lo sviluppo edilizio del quartiere omonimo, ma l'espansione maggiore della città si è realizzata nel corso del Novecento, scendendo disordinatamente verso la pianura lungo i crinali e le vie di comunicazione: in conseguenza di ciò si distinguono oggi nell'uso comune una ''Frosinone alta'' e una ''Frosinone bassa''.
* '''[[Classificazione sismica]]''': '''zona 2''' (sismicità medio-alta), Ordinanza PCM 3274 del 20/03/2003
 
=== Clima ===
{{vedi anche|Stazione meteorologica di Frosinone}}
Il clima del capoluogo della Ciociaria è di tipo semi-continentale, a causa della distanza dal mare e della posizione collinare, a poca distanza da catene montuose di un certo rilievo. Agli inverni sovente nebbiosi e relativamente rigidi, specie in caso di incursioni fredde da est, si contrappongono infatti estati piuttosto calde ed afose, nelle quali Frosinone è soggetta al fenomeno dell'"ondate di calore", per cui con relativa frequenza raggiunge un livello di allerta da codice rosso, (sulla base della scala di allerta stabilita dalla [[Protezione Civile]]) ovvero quando si verificano condizioni meteorologiche a rischio che persistono per alcuni giorni e per le quali è necessario adottare interventi di prevenzione mirati alla popolazione a rischio.<ref>[http://ilsecoloxix.ilsole24ore.com/p/italia/2009/07/25/AM8zIMmC-allarme_protezione_civile.shtml Ancora per oggi - Allarme caldo della Protezione civile in sei città| Italia| Il SecoloXIX<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Significative le escursioni termiche diurne, in particolar modo d'estate e tutt'altro che rari gli episodi nevosi, ultimi dei quali, con 12 centimetri di accumulo, il 17 dicembre 2010 e soprattutto il 4 febbraio 2012 con 64&nbsp;cm nella zona alta e 58&nbsp;cm nella parte bassa della città.
Di rilievo, anche la nevicata con 30&nbsp;cm di accumulo che si verificò in piena primavera, il 15 aprile 1995 (giorno di Pasqua) e tra le più tardive mai avvenute in città.
 
<div align=center style="overflow: auto">
{{ClimaAnnuale
| nome = FROSINONE<br /><small>([[1971]]-[[2000]])</small>
<!-- Temperature massime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmax01 = 11.2
| tempmax02 = 12.6
| tempmax03 = 15.2
| tempmax04 = 17.7
| tempmax05 = 22.9
| tempmax06 = 27.0
| tempmax07 = 30.6
| tempmax08 = 30.9
| tempmax09 = 26.5
| tempmax10 = 21.1
| tempmax11 = 15.2
| tempmax12 = 11.9
<!-- Temperature minime mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempmin01 = 1.0
| tempmin02 = 2.5
| tempmin03 = 4.0
| tempmin04 = 6.0
| tempmin05 = 10.0
| tempmin06 = 13.5
| tempmin07 = 16.1
| tempmin08 = 16.5
| tempmin09 = 13.5
| tempmin10 = 9.4
| tempmin11 = 4.8
| tempmin12 = 1.8
<!-- Temperature massime assolute mensili e relativo anno di rilevazione (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempassmax01 = 19.0
| annotempassmax01 = 1996
| tempassmax02 = 21.6
| annotempassmax02 = 1990
| tempassmax03 = 26.8
| annotempassmax03 = 1981
| tempassmax04 = 27.8
| annotempassmax04 = 1993
| tempassmax05 = 31.4
| annotempassmax05 = 1994
| tempassmax06 = 38.0
| annotempassmax06 = 1982
| tempassmax07 = 39.2
| annotempassmax07 = 1983
| tempassmax08 = 40.4
| annotempassmax08 = 1998
| tempassmax09 = 38.2
| annotempassmax09 = 1982
| tempassmax10 = 30.0
| annotempassmax10 = 1997
| tempassmax11 = 24.8
| annotempassmax11 = 1994
| tempassmax12 = 21.8
| annotempassmax12 = 1991
<!-- Temperature minime assolute mensili e relativo anno di rilevazione (numero anche con cifre decimali, misurato in °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| tempassmin01 = -18.0
| annotempassmin01 = 1985
| tempassmin02 = -7.2
| annotempassmin02 = 1991
| tempassmin03 = -7.3
| annotempassmin03 = 1971
| tempassmin04 = -2.2
| annotempassmin04 = 1991
| tempassmin05 = 1.4
| annotempassmin05 = 1991
| tempassmin06 = 5.4
| annotempassmin06 = 1980
| tempassmin07 = 8.7
| annotempassmin07 = 1980
| tempassmin08 = 8.0
| annotempassmin08 = 1989
| tempassmin09 = 4.7
| annotempassmin09 = 1971
| tempassmin10 = -0.4
| annotempassmin10 = 1971
| tempassmin11 = -7.2
| annotempassmin11 = 1973
| tempassmin12 = -7.4
| annotempassmin12 = 1991
<!-- Piovosità totali mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in mm), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| pioggia01 = 104.6
| pioggia02 = 112.6
| pioggia03 = 87.9
| pioggia04 = 116.7
| pioggia05 = 74.4
| pioggia06 = 47.9
| pioggia07 = 41.6
| pioggia08 = 56.5
| pioggia09 = 102.8
| pioggia10 = 147.5
| pioggia11 = 192.6
| pioggia12 = 147.5
<!-- I giorni di pioggia (numero anche con cifre decimali, senza unità di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| giornipioggia01 = 8
| giornipioggia02 = 8
| giornipioggia03 = 9
| giornipioggia04 = 11
| giornipioggia05 = 8
| giornipioggia06 = 6
| giornipioggia07 = 4
| giornipioggia08 = 5
| giornipioggia09 = 7
| giornipioggia10 = 9
| giornipioggia11 = 11
| giornipioggia12 = 10
<!-- Le onde di calore (numero di giorni, anche con cifre decimali, con T.<small>max</small> ≥ 30 °C), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| warm01 = 0
| warm02 = 0
| warm03 = 0
| warm04 = 0
| warm05 = 0
| warm06 = 7
| warm07 = 19
| warm08 = 19
| warm09 = 5
| warm10 = 0
| warm11 = 0
| warm12 = 0
<!-- I giorni di gelo (numero anche con cifre decimali, senza unità di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| giornigelo01 = 14
| giornigelo02 = 10
| giornigelo03 = 4
| giornigelo04 = 1
| giornigelo05 = 0
| giornigelo06 = 0
| giornigelo07 = 0
| giornigelo08 = 0
| giornigelo09 = 0
| giornigelo10 = 0
| giornigelo11 = 4
| giornigelo12 = 12
<!-- I giorni di nebbia (numero anche con cifre decimali, senza unità di misura), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| giorninebbia01 = 13
| giorninebbia02 = 8
| giorninebbia03 = 5
| giorninebbia04 = 5
| giorninebbia05 = 5
| giorninebbia06 = 1
| giorninebbia07 = 1
| giorninebbia08 = 1
| giorninebbia09 = 3
| giorninebbia10 = 9
| giorninebbia11 = 12
| giorninebbia12 = 12
<!-- Umidità percentuali medie mensili (numero anche con cifre decimali, misurato in %), da gennaio (01) a dicembre (12) -->
| umido01 = 76
| umido02 = 72
| umido03 = 70
| umido04 = 71
| umido05 = 71
| umido06 = 68
| umido07 = 66
| umido08 = 66
| umido09 = 71
| umido10 = 76
| umido11 = 79
| umido12 = 79
}}
</div>
 
* '''[[Classificazione climatica]]''': '''zona E''', 2196 GR/G
 
== Origini del nome ==
''Frusĭno'' (questo il nome [[lingua latina|latino]]) era all'epoca abitata dal popolo dei Volsci, seppur compresa nel territorio degli [[Ernici]]. Il nome preromano della città sarebbe ''Frusna'', l'etimologia del quale è controversa; tuttavia si sono tentate varie ipotesi: una prima farebbe derivare il nome dalla radice del greco ''πόρτις'' (''portis'': giovenca); una seconda, osservando l'assonanza con radici etrusche, ricollega il nome ad un'ipotetica ''[[gens]]'' [[Etruschi|etrusca]] ''Fursina'' (o anche, ''Frusina'' o ''Prusina''); a queste tesi se ne è affiancata una più recente, che basandosi sui legami tra le civiltà italiche preromane, ed in particolare quella etrusca, con i popoli accadico-sumeri, ipotizza influenze analoghe anche per i toponimi: stando a ciò Frusna avrebbe il significato di “terra irrorata dai fiumi”.
 
== Storia ==
=== Età antica ===
Ritrovamenti in diversi luoghi nel territorio, come i manufatti in pietra del [[Paleolitico]] inferiore (circa 250.000 anni fa) rinvenuti in località [[Selva dei Muli]], testimoniano di antichissimi insediamenti nella zona.
 
Sempre nella stessa località, circa 4.000 anni or sono, esisteva un ampio abitato [[eneolitico]]. Nel millennio successivo la presenza umana si sarebbe diffusa nel territorio, come dimostrano i reperti archeologici rinvenuti nella parte alta della città (là dove sorgerà successivamente la cittadina volsca e romana), riferibili all'[[Età del bronzo]] finale ([[XII secolo a.C.|XII]]-[[X secolo a.C.]]), e nelle località Fontanelle e Fraginale, costituiti sia da resti degli antichi abitati, che da alcune sepolture databili intorno al [[VII secolo a.C.|VII]]-[[VI secolo a.C.]] È già [[volsci|volsca]] la [[necropoli]] casualmente scoperta presso l'odierno piazzale De Matthaeis, che comprende 21 tombe del VI-[[V secolo a.C.]]<ref>[http://www.antikitera.net/news.asp?ID=3557 "Un tesoro antico sotto la città"]</ref>.
 
[[File:Central Italian Ancient Peoples.jpg|thumb|left|I Volsci nel Lazio]]
 
Non ci è dato sapere di un eventuale ruolo della città nelle guerre che videro contrapposti i Volsci ai [[Civiltà romana|Romani]], sappiamo invece<ref>[[Diodoro Siculo]], ''Bibliotheca historica'', XX, 80</ref><ref>[[Tito Livio]], ''[[Ab Urbe Condita libri]]'', X, 1</ref> che nel [[306 a.C.]] la città fomentò assieme alla [[Lega Ernica]] una ribellione al dominio di [[Roma]]: come punizione il suo territorio fu ridotto di un terzo (che passò alla vicina [[Ferentino]], rimasta fedele all'Urbe), fu saccheggiata e i capi della rivolta, deportati a Roma, vennero pubblicamente decapitati ([[303 a.C.]]). Fu in seguito devastata dall'avanzata di [[Annibale]] lungo la [[Via Latina]] (durante la [[II guerra punica]]), alla quale non volle arrendersi: questo le meritò l'appellativo, datole da [[Silio Italico]], di <nowiki/>''Bellator Frusino'', che tuttora campeggia nello stemma cittadino:
{{Citazione|Fert concitus inde per iuga celsa gradum, duris qua rupibus haeret, bellator Frusino|Punica XII, 39}}
Silio Italico loda Frusino anche nel corso dell'elencazione degli alleati romani nella battaglia di [[Canne]] ("a duro Frusino haud imbellis aratro", VIII, 398). Anche scrittori [[greci]] la nominano nei loro scritti, mentre tra i romani, in seguito, [[Giovenale]] evidenzierà la tranquillità della città volsca.
 
Sappiamo che sotto la dominazione romana fu [[Municipio romano|municipio]] con diritto di voto e fu iscritta alla [[tribù]] Ufentina; in epoca imperiale divenne colonia e parte delle sue terre vennero assegnate ai veterani, forse anche per contrastare un progressivo spopolamento.
 
Sulla diffusione del [[Cristianesimo]] a Frosinone non si hanno notizie certe, ma si ritiene che sia esistita un'antica [[diocesi]]; a Frosinone nacquero due pontefici, [[Papa Ormisda|Ormisda]] e [[Papa Silverio|Silverio]] (unico caso di due papi padre e figlio), oggi [[patrono|patroni]] della città.
 
Molti scrittori antichi, tra i quali [[Tito Livio]], Cassio Dione, Silio Italico, Festo Pomponio, Floro, [[Giovenale]], [[Cicerone]] ricordano la città di Frosinone non solo per meri fatti storici, ma anche per le virtù dei suoi abitanti. Lo stesso [[Marco Tullio Cicerone|Cicerone]] nel territorio di Frosinone possedeva una villa o un fondo come è possibile intuire da una lettera inviata al suo amico Attico<ref>[[Marco Tullio Cicerone]], [http://www.thelatinlibrary.com/cicero/att11.shtml#13 ''Epistulae ad Atticum'' XI, 13].</ref>.
Nonostante le traversie politiche e militari, Frosinone fu Prefettura e Municipio con tutti i diritti che la cittadinanza romana comportava. Come qualche storico riferisce furono innalzate le mura a difesa della città. Fu abbellita di edifici, monumenti e statue, che le guerre, lo scorrere dei tempi, l'incuria o la stoltezza degli uomini hanno mandato in rovina, anche se negli ultimi decenni sono stati ritrovati numerosi reperti custoditi in vari musei, per esempio la celebre statua di Marte che si trova a Roma, a [[Villa Torlonia (Roma)|Villa Torlonia]] che fu rinvenuta nel 1744 nella zona che ancora oggi si chiama Colle Marte<ref>Ignazio Barbagallo, ''Frosinone, Lineamenti storici dalle origini ai giorni nostri''</ref>.
 
=== Età medievale ===
Frosinone fu più volte distrutta durante le invasioni barbariche, e rimase sempre dipendente dalla [[Roma]] papale; la sua funzione era principalmente agricola.
 
Nel duecento saranno gli [[anagni]]ni a tentare di imporre il loro dominio, ma Frosinone aveva dalla propria l'appoggio papale, che rese inoffensivi i nobili di Anagni.
Dal [[XIII secolo]] fu saltuariamente sede del rettore di [[Campagna e Marittima]], assieme ad altre città della provincia pontificia come [[Ferentino]], [[Anagni]] e [[Priverno]].
Agli inizi del [[XIV secolo]] la città fu dominata dalla vicina e potente [[Alatri]], a sua volta conquistata da Francesco de Ceccano e dalle sue truppe ceccanesi per un trentennio.
La città dovette subire un disastroso [[terremoto]] nel [[1350]].
 
=== Età moderna ===
Nel [[XVI secolo|Cinquecento]] fu devastata dai [[Lanzichenecchi]], che vi portarono la [[peste]], immediatamente seguiti da truppe [[Francia|francesi]] e [[Firenze|fiorentine]], contestualmente al [[Sacco di Roma (1527)|Sacco di Roma]]. La rocca, distrutta, venne ricostruita; per alcuni il portale principale sarebbe stato disegnato da [[Michelangelo]].
Nuove distruzioni si ebbero con l'occupazione da parte degli [[Spagna|spagnoli]] in guerra contro [[Paolo IV]] nel [[1556]]: la sua rocca era strategicamente rilevante per il controllo di tutta la valle del [[Sacco (fiume)|Sacco]] e per la difesa di [[Roma]].
 
A seguito del [[trattato di Cave]] ([[1557]]) la residenza dei governatori pontifici della provincia di Campagna e Marittima fu fissata definitivamente a Frosinone; la Campagna e Marittima prenderà poi il nome di [[Delegazione di Frosinone]]. Tra il [[XVII secolo|Seicento]] e l'[[XIX secolo|Ottocento]] la città conobbe un significativo incremento demografico, passando da meno di duemila abitanti alla metà del Seicento agli oltre diecimila del primo censimento dello Stato italiano. Contemporaneamente si ebbe uno sviluppo architettonico e urbanistico, con la costruzione o ristrutturazione di monumenti e luoghi di culto, e nell'Ottocento la realizzazione di nuove importanti arterie stradali, su tutte la via Nova (attuale Corso della Repubblica) e viale Roma, nuovo accesso alla città.
 
Degno di nota fu l'atteggiamento della popolazione frusinate durante l'occupazione francese e la Repubblica Romana, alla quale comunque aderirono due frusinati, Giuseppe De Matthaeis e Luigi Angeloni, che divennero Tribuni della Repubblica: la popolazione, intorno al [[1798]] si ribellò ai soprusi delle truppe francesi e per questo motivo la città venne messa a ferro e fuoco e saccheggiata (la rivolta antifrancese riecheggia ancora oggi attraverso la [[Festa della Radeca]], il Carnevale frusinate).
 
=== Età contemporanea ===
[[File:Pio IX Frosinone.jpg|thumb|[[Papa Pio IX]] in visita a Frosinone, 14 maggio [[1863]]]]
In occasione del viaggio di [[Pio IX]] in Ciociaria (13-20 maggio 1863) con il treno, furono fatti solenni festeggiamenti, che si conclusero con la benedizione del pontefice dal balcone della Prefettura. Durante questa visita il papa promise un finanziamento straordinario per la costruzione di un acquedotto destinato a portare acqua corrente in città per mezzo di una pompa idraulica, acquedotto portato a termine e inaugurato l'8 dicembre 1869.
 
Frosinone fu testimone nel [[1867]] della Campagna dell'Agro Romano per la liberazione di Roma con la Colonna Nicotera. Di rilievo lo scontro con i garibaldini a Monte San Giovanni Campano. Nel Museo nazionale di Mentana sono conservati i cimeli della "Vendita" Carbonara "Nicola Ricciotti" patriota mazziniano.
 
Frosinone fu sottratta allo [[Stato Pontificio]] e ufficialmente annessa al [[Regno d'Italia]] il 17 settembre [[1870]], tre giorni prima di [[Presa di Roma|Porta Pia]]. Ma il secolare dominio pontificio sulla città terminò già dalla sera del 12 settembre con la fuga dell'ultimo delegato apostolico, il monsignore Pietro Lasagni, allorquando le truppe italiane bivaccavano ancora lungo la Casilina, nel territorio di [[Ripi]] in attesa di riprendere la marcia verso Frosinone.<ref>Maurizio Federico, ''Frosinone e i suoi pompieri'', 2006, p.33</ref>
 
Nella seconda metà dell'Ottocento l'abitato della città era quasi del tutto racchiuso all'interno dell'antica cerchia muraria della "cittadella" medievale, così come era stato più volte ricostruito dopo le varie devastazioni subite da armate tedesche e spagnole nel XVI secolo e dai francesi sul finire del Settecento.<ref>Maurizio Federico, ''Frosinone e i suoi pompieri'', 2006, p.23</ref>
La cittadella stando alla descrizione dello studioso di storia locale Vittorio Valle, "era delimitata da un muro di cinta che aveva tre capisaldi, la Porta Romana o della Valle, la porta di Campania o Napoletana (oggi Porta Campagiorni) e la Rocca, ora sede della Prefettura."<ref>''Intervento del Consigliere Vittorio Valle contro la proposta di demolizione dell'Arco di Porta Campagiorni, delibera comunale n.13 del 22-04-1947, registro 42, Archivio Storico Comunale di Frosinone</ref>
 
Dopo l'unificazione nazionale la città, divenuta capoluogo dell'[[circondario di Frosinone|omonimo circondario]] in [[provincia di Roma]], conobbe un rinnovamento edilizio e un abbellimento architettonico dell'abitato, come testimoniano gli edifici tardo ottocenteschi e umbertini dell'attuale centro storico. La città divenne sede degli uffici della sottoprefettura e del distretto militare; dal [[1863]] era servita dalla stazione ferroviaria statale, alla quale si aggiungerà poi quella della ferrovia vicinale (la [[ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone|Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone]]).
[[File:Campanile Frosinone.png|miniatura|Campanile]]
Nel [[1871]] Domenico Diamanti divenne il primo sindaco della città dopo l'Unità d'Italia; questi si impegnò attivamente nell'ammodernamento e nel risanamento della città, allora conosciuta come una delle più arretrate d'Italia. Si provvide come detto al rinnovamento edilizio, alla sistemazione delle strade, delle piazze e all'illuminazione del centro urbano. Nel [[1874]] fu costruita una fila di fabbricati di oltre 300 metri nota come "palazzata Berardi" destinata a rispondere alle esigenze abitative per impiegati e militari del neonato Stato. Al centro della struttura sorse il Teatro Isabella, che fu successivamente chiamato Politeama e poi Cinema-Teatro Excelsior, ancora oggi presente sebbene inattivo.<ref>Maurizio Federico, ''Frosinone e i suoi pompieri'', 2006, p.34</ref>.
Nel giugno del [[1873]] [[Urbano Rattazzi]], allora [[Presidenti del Consiglio dei ministri del Regno d'Italia|Presidente del Consiglio dei ministri]], morì improvvisamente a Frosinone mentre si trovava ospite di un amico. Per quell'occasione giunsero in città numerosi politici e funzionari del Re.
[[File:Frosinoneaerea.jpg|thumb|left|upright=1.5|Prima foto aerea di Frosinone datata 17 settembre 1925]]
 
Al tempo della prima guerra mondiale Frosinone contava circa 12.000 abitanti, disseminati per la campagna in frazioni, in piccoli villaggi, o case sparse, dediti principalmente all'agricoltura. Una parte più esigua di abitanti risiedeva nel centro storico impiegata nei vari uffici della sottoprefettura, del Comune e delle altre amministrazioni tra le quali il Distretto militare. C'era anche una discreta attività artigianale e commerciale. Più modesta risultava l'attività industriale con la presenza di mulini lungo il corso del fiume Cosa, pastifici e tipografie.
 
Frosinone rimase sede di sottoprefettura dal 1871 al 1926. Nel [[1927]], nel quadro di una generale riorganizzazione amministrativa, venne istituita dal [[regime fascista]] la [[provincia di Frosinone]], sottraendo comuni alle province di Roma e [[provincia di Caserta|Caserta]]. Furono ampliati gli uffici esistenti, se ne crearono di nuovi, e furono trasferiti in città un gran numero di dipendenti statali, soprattutto da Caserta.
 
Frosinone conobbe quindi un nuovo sviluppo demografico, economico e sociale. In questo periodo furono inoltre realizzati numerosi nuovi edifici pubblici, tra questi il Palazzo della provincia e quello della Camera di Commercio. Nel 1926 era terminato l'imponente edificio "Pietro Tiravanti" sede delle scuole elementari.
 
[[File:Frosinone distrutta.jpg|thumb|upright=1.3|Il centro storico di Frosinone devastato dai bombardamenti della seconda guerra mondiale]]
Le ultime distruzioni saranno inflitte alla città durante la [[seconda guerra mondiale]], con 56 bombardamenti alleati protrattisi dall'11 settembre 1943 a tutto maggio 1944. Durante quell'infelice periodo tutti gli uffici pubblici vengono trasferiti temporaneamente a [[Fiuggi]] che godeva di una relativa tranquillità.
È il 31 maggio del 1944 quando finalmente i primi alleati entrano a Frosinone. Si tratta dei soldati canadesi appartenenti al [[Loyal Edmonton Regiment]], i quali mandarono un messaggio al comando: la città è vuota e in rovina!". Trovarono la città completamente distrutta e abbandonata. L'80% degli edifici era stato distrutto e imponenti palazzi come il municipio, la sede dei Reali Carabinieri e il palazzo Vivoli ridotti a cumuli di macerie. Alla fine della guerra Frosinone risulta il capoluogo di provincia più devastato in rapporto al numero di abitanti e al patrimonio edilizio<ref name="aratro">Maurizio Federico, ''La città è vuota e in rovina!'', Biblioteca Comunale Turriziani, Frosinone 2005</ref>. Un censimento dell'anno successivo registrò 3.050 vani completamente distrutti, 4.880 gravemente danneggiati, ben 8.500 persone rimasero senza tetto, praticamente la totalità degli abitanti della parte alta di Frosinone. Centinaia furono i morti e i feriti.
 
=== Dal dopoguerra ad oggi ===
 
Dalla ricostruzione si creano le premesse per il processo di trasformazione del sistema produttivo, che da prevalentemente agricolo diventa industriale e poi terziario. Durante il decennio cinquanta-sessanta l'andamento socio-economico di Frosinone segue e conferma le tendenze già riscontrate nell'immediato dopoguerra: un'inesorabile flessione del settore agricolo (9% degli occupati), un modesto incremento dell'industria (36%) e una significativa ascesa delle attività terziarie, che complessivamente (commercio, servizi e pubblica amministrazione) occupano il 54% della forza-lavoro.
 
[[File:Frosinone-DeMatthaeis-grattacielo.JPG|thumb|left|upright=1.5|Piazzale De Matthaeis con il grattacielo Edera da poco ultimato (anni 1970 circa)]]
Continua l'opera di ricostruzione con alcuni rifacimenti fondamentali (palazzi della Prefettura, della Banca d'Italia, di Giustizia, della Camera di Commercio e delle Poste e Telecomunicazioni,) e la creazione di opere come l'Ospedale Civile, le case popolari, l'ampliamento della rete stradale urbana ed extraurbana, l'allacciamento idrico con gli insediamenti rurali e la costruzione del Grattacielo Edera.
 
È in questo quadro generale che si avvia il processo di industrializzazione. I due elementi propulsivi risultano la realizzazione nel 1962 del tratto autostradale Roma-Napoli e l'istituzione nello stesso anno del Nucleo di Industrializzazione della [[Valle Latina (geografia)|Valle del Sacco]]. L'arteria autostradale, che attraversa longitudinalmente tutta la valle, contribuisce in maniera definitiva a rompere l'isolamento del capoluogo e dell'intera provincia, che fino ad allora si avvaleva per i collegamenti interregionali dell'antica via Casilina o del poco funzionale tratto ferroviario Roma-Napoli, all'epoca non ancora elettrificato.
Dalla crescita dell'economia negli ultimi decenni dipende in buona parte la Frosinone di oggi: di fatto, il [[capoluogo]] [[Ciociaria|ciociaro]] presenta attualmente un aspetto in prevalenza moderno di centro industriale e commerciale, mostrando però uno sviluppo urbanistico disordinato e irrazionale dovuto alla mancanza di un [[Piano Regolatore Generale|piano regolatore]] e alla forte speculazione edilizia diffusasi già dagli anni sessanta e che prosegue ancora oggi nonostante l'espansione demografica si sia arrestata già da molti anni.
 
=== Simboli ===
[[File:Frosinone-Stemma.png|80px|left]]
Riguardo allo stemma della città lo statuto comunale recita espressamente:
{{Citazione|Il comune di Frosinone ha proprio stemma e proprio gonfalone contraddistinti da un leone rampante color naturale con lingua color rosso uscente dalla bocca, fondo dello scudo color rosso, attraversato da una fascia trasversale color azzurro con la scritta "Bellator Frusino" in oro, corona e contorno dello scudo color del bronzo, cinque gemme sulla fascia della corona''|Regio decreto del 25 gennaio 1943<ref>[http://www.araldicacivica.it/comuni/indexc.php?extrac=s&id_comune=4216 Dal sito "Araldica Civica"] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20060607080349/http://www.araldicacivica.it/comuni/indexc.php?extrac=s&id_comune=4216 |data=7 giugno 2006 }}</ref>}}
(cfr. [[Portale:Frosinone|Portale Frosinone]])
 
=== Onorificenze ===
{{Onorificenze
|immagine= Merito civile bronze medal BAR.svg
|nome_onorificenza = Medaglia di bronzo al merito civile
|collegamento_onorificenza = Valor civile
|motivazione = Frosinone, città semidistrutta dai ripetuti bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondiale, presto risorta dalle sue rovine per le virtù civili e la laboriosità dei suoi cittadini
|luogo = Frosinone - 26 novembre [[2004]]}}
 
== Monumenti e luoghi d'interesse ==
=== Architetture religiose ===
[[File:CattedraleFrosinone.jpg|thumb|La Cattedrale di Frosinone, dedicata a Santa Maria Assunta|263x263px]]
==== Cattedrale di Santa Maria Assunta ====
{{vedi anche|Cattedrale di Santa Maria Assunta (Frosinone)}}
La Cattedrale di Santa Maria Assunta è la chiesa più importante di Frosinone ed è posta sul punto più alto del colle su cui sorge il centro storico del capoluogo ciociaro. È stata ampiamente rimaneggiata nel [[XVIII secolo]] rifacendosi a [[Basilica di Sant'Andrea della Valle|Sant'Andrea della Valle]] a Roma. Presenta un [[campanile]] [[Architettura romanica|romanico]], alto 68 metri, che è considerato il monumento più emblematico della città,<ref>[http://www.campanologia.org/materiale/Campanili.pdf Catalogo dei più alti campanili d'Italia] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090816040547/http://www.campanologia.org/materiale/Campanili.pdf |data=16 agosto 2009 }}</ref>, a tre ordini di finestre [[bifora|bifore]]. La facciata della cattedrale è in marmo bianco. Tra le opere d'arte conservate nel luogo sacro vi è una ''Madonna con Sant'Anna, San Giovannino e angeli'' del Sementi. La chiesa è Cattedrale dal [[1986]], anno di istituzione della [[diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino|diocesi]].
 
[[File:San Benedetto - Frosinone.jpg|thumb|left|La chiesa di San Benedetto, nel centro storico della città]]
 
==== Chiesa abbaziale di San Benedetto ====
Eretta nel 1134, la chiesa [[abbazia]]le di San Benedetto che è anche la più antica Pinacoteca della città, è stata ricostruita tra il [[1750]] e il [[1797]] in forme tardo[[barocco|barocche]], con un [[tiburio]] ottagonale e una [[facciata]] a due [[ordine architettonico|ordini]] sovrapposti; rimasta indenne alle distruzioni belliche, conserva al suo interno pregevoli tele datate tra il [[XVII secolo|XVII]] e il [[XIX secolo]].
L'interno della chiesa presenta una navata unica, con cappelle laterali intercomunicanti, coperta con una volta a botte costolonata, stuccata e lunettata in corrispondenza di ogni finestra.
All'interno della Chiesa si conserva il quadro della ''Madonna del Buon Consiglio'' di autore locale ignoto, al quale è legato un prodigio che sarebbe avvenuto il 10 luglio del 1796: mentre alcune donne erano riunite per il rosario davanti al dipinto "la Madonna apriva gli occhi e guardava i fedeli, poi il viso diveniva colore vermiglio. Alle volte l'occhio sinistro che guardava il Bambino si velava di pianto"<ref>Ignazio Barbagallo, ''Frosinone, Lineamenti storici dalle origini ai giorni nostri'', p.288</ref>. Tra le altre tele presenti spicca quella dedicata a San Gregorio Magno realizzata dal pittore locale Mascetti nel 1899 ricopiando un affresco del pittore Gagliardi Roma.
L'altare, adornato da stucchi barocchi, è dedicato alla famiglia Kambo. Sotto l'altare sono custodite e visibili le spoglie di un martire della cristianità. Salendo sul piccolo campanile si possono ammirare due campane dell'antica fabbrica settecentesca dei Cacciavillani e la campana, anch'essa settecentesca, dell'antica sede comunale oggi ufficio postale con l'antico stemma della città di Frosinone.
[[File:Madonna della Neve Frosinone.jpg|thumb|Il Santuario della Madonna della Neve con la fontana in un'immagine d'epoca]]
 
==== Santuario della Madonna della Neve ====
Il Santuario della [[Madonna della Neve]] fu costruito come cappella rurale sul finire del [[XVII secolo|Seicento]] nel luogo di un evento miracoloso, avvenuto il 10 maggio 1675 e noto come "Sudorazione della Madonna" che si sarebbe verificato nella già esistente chiesetta risalente al 1586. In poco più di un anno la chiesa fu ultimata in tutte le sue parti, sagrestia e companile compresi, e fu provveduta di tutti gli arredi sacri.
L'8 maggio 1678, quarta domenica dopo Pasqua, fu solennemente consacrata. Il Santuario ha in seguito ospitato una comunità di religiosi.
 
Nella chiesa un [[affresco]] del [[XVI secolo]] rappresenta la ''Madonna della Neve con i santi Ormisda e Silverio''. Vi è poi una pala di [[Filippo Balbi]] raffigurante la ''Madonna della Cintura''. La chiesa originaria fu più volte saccheggiata nel corso della storia e subì anche gravi danneggiamenti durante i bombardament aerei a tal punto da essere demolita e ricostruita negli anni cinquanta.
 
==== Chiesa di San Magno o della Madonna della Delibera ====
La Chiesa di San Magno, o della Madonna della Delibera, risale al [[IX secolo]], ma l'aspetto attuale si deve in parte al restauro del [[1747]]. A pianta [[ottagono|ottagonale]], al suo interno custodisce affreschi raffiguranti la Vergine Maria, il Bambino e San Magno adorante, San Tommaso d'Aquino e San Biagio, San Bernardino da Siena e San Luigi Gonzaga. Notevole è la [[pala d'altare]] affrescata raffigurante san Magno con sant'Ormisda. Tra i due santi l'ignoto autore dell'opera ha raffigurato la città di Frosinone, con la Rocca e le torri presenti all'epoca.
[[File:SantissimaAnnunziataFrosinone.jpg|thumb|upright=0.6|left|La chiesa della Santissima Annunziata]]
 
==== Chiesa della Santissima Annunziata ====
La Chiesa della Santissima Annunziata, sede sin dal [[1785]] di una delle parrocchie della città, fu distrutta dai bombardamenti della seconda guerra mondiale, e pertanto ricostruita negli [[anni 1950|anni cinquanta]]. Nel [[1984]] subì ingenti danni a seguito di un terremoto, tornando fruibile solamente nel [[2000]].
[[File:SantaLuciaFrosinone.jpg|thumb|upright|Chiesa di Santa Lucia]]
 
==== Chiesa di Santa Lucia ====
Una chiesa con questo nome venne edificata nel [[XVI secolo]] per volere del vescovo [[Ennio Filonardi]], per la sepoltura dei [[pena di morte|condannati a morte]],nel luogo dove poi sarebbe sorto il palazzo della Banca d'Italia. Nel [[1840]] fu ricostruita sull'attuale Corso della Repubblica in forme [[neoclassicismo|neoclassiche]]. Caduta in miseria alla fine dell'Ottocento, sopravvisse ai bombardamenti del 1943, quando si stima che il 95% degli edifici di quella zona fossero stati distrutti.
 
==== Chiesa di Santa Maria delle Grazie o di San Gerardo ====
La chiesa di Santa Maria delle Grazie fu eretta nel corso del XVIII secolo per volere dei vescovi di Veroli De Zaulis e De Tartagnis nel luogo dove si trovava una piccola omonima cona e la Chiesa di San Lorenzo. La chiesa, a navata unica, presenta varie cappelle laterali e un prezioso affresco del XIV secolo, posto dietro l'altare centrale, raffigurante la Madonna che allatta il Bambino, tipica immagine di devozione popolare nonché unico frammento dell'antico edificio di San Lorenzo.
Nel giugno del 1776 la custodia della Chiesa fu affidata ai padri [[redentoristi]] e al culto della Madonna delle Grazie venne associata la devozione per San [[Gerardo Maiella]]. La festa del santo, l'ultima domenica di settembre, richiama ogni anno migliaia di fedeli.
San [[Clemente Maria Hofbauer]] visse per un certo tempo nell'annessa casa religiosa fondata da [[Alfonso Maria de' Liguori|Sant'Alfonso]] e in questa Chiesa celebrò la sua prima Santa Messa. È ancora oggi officiata dai padri redentoristi che hanno in questo santuario una loro casa.
 
=== Architetture civili ===
==== Palazzo del Governo ====
[[File:Palazzo del Governo Frosinone.jpg|thumb|left|Il Palazzo del Governo come appariva prima della seconda guerra mondiale]]
Collocato nel luogo della [[rocca (fortificazione)|rocca]] [[XVI secolo|cinquecentesca]] di Frosinone, il palazzo attualmente sede della [[prefettura italiana|prefettura]] di Frosinone venne edificato a partire dal [[1825]] come sede della [[Delegazione apostolica di Frosinone]] su progetto dell'architetto Mazzarini e i lavori, eseguiti dall'architetto [[Antonio Sarti]], terminarono nel [[1840]]. Della rocca mantenne il [[portale]], il cui disegno era attribuito dalla tradizione orale al [[Michelangelo]].
 
L'edificio rimase danneggiato dal [[terremoto della Marsica del 1915]], da un incendio nel [[1927]] e soprattutto dai bombardamenti della [[seconda guerra mondiale]]. Nel dopoguerra acquisì l'aspetto attuale, mantenendo essenzialmente la struttura complessiva, con quattro piani e una loggia centrale all'altezza del piano nobile sostenuta da sei colonne doriche, ma privato della torretta dell'orologio che lo coronava.
Al suo interno sono presenti arredi provenienti dalla [[reggia di Caserta]].
 
==== Palazzo della Provincia ====
[[File:Palazzo Provincia Frosinone.png|thumb|Il Palazzo della provincia]]
Il palazzo, sede dell'amministrazione provinciale di Frosinone, è stato realizzato tra il [[1930]] e il [[1933]] in stile [[neoclassico]] – ma con struttura in [[cemento armato]] – su progetto dell'architetto Giovanni Jacobucci<ref>{{cita web|http://www.provincia.fr.it/public/sx_files/files_level1_id2/634433183821221250.pdf|''Territori'' n. 21 - Settembre-dicembre 2009|20 luglio 2011}}</ref>. Secondo le intenzioni l'inaugurazione del Palazzo sarebbe dovuta avvenire il 28 ottobre del 1932, in occasione del decennale della [[marcia su Roma]], ma i lavori furono ultimati l'anno dopo<ref>Maurizio Federico, ''La città è vuota e in Rovina!'', p.19</ref>.
 
Nell'atrio del palazzo è collocata la statua [[bronzo|bronzea]] della ''Danzatrice'': quest'opera del primo Novecento di [[Amleto Cataldi]] - scultore originario di [[Roccasecca]] e [[Castrocielo]] la cui produzione si sviluppò principalmente a Roma - è stata riportata in Italia dagli [[Stati Uniti]], dove si trovava dagli [[anni 1920|anni venti]], nel [[2010]]; [[Auguste Rodin]] ebbe modo di ammirare la scultura in un'esposizione a [[Parigi]] e ne sottolineò «la ritmica armonia e il silenzio attivo»<ref>{{cita web|url=http://www.provincia.fr.it/sxshowcontent.aspx?sxl1=2&sxl2=102&sxl3=|titolo=La danzatrice di Amleto Cataldi|accesso=10 febbraio 2011}}</ref><ref>{{cita news|autore=Michele Santulli|url=http://www.ilpuntoamezzogiorno.it/2010/07/20/la-danzatrice-o-ninfa-del-liri-del-cataldi-in-esposizione-al-palazzo-della-provincia/|titolo=La Danzatrice o Ninfa del Liri del Cataldi in esposizione al Palazzo della Provincia|pubblicazione=Il punto a Mezzogiorno|data=20 luglio 2010|accesso=10 febbraio 2011}}</ref><ref>{{cita news|url=http://www.ilgiornale.it/roma/torna_casa_danzatrice/20-07-2010/articolo-id=462222-page=0-comments=1|titolo=Torna a casa la Danzatrice|pubblicazione=Il Giornale|data=20 luglio 2010|accesso=10 febbraio 2011}}</ref>.
 
Dall'atrio, una scala monumentale conduce ai piani superiori e al salone di rappresentanza. Nel palazzo sono conservate anche opere d'arte di [[Umberto Mastroianni]], di [[Renato Guttuso]], del [[Cavalier d'Arpino]], di [[Aldo Turchiaro]] e [[Giovanni Colacicchi]].
 
==== Palazzo Pietro Tiravanti ====
[[File:TiravantiFrosinone.JPG|thumb|left|Uno scorcio del Tiravanti]]
Questo imponente edificio fu realizzato come sede delle scuole elementari, su progetto dell'ingegner Edgardo Vivoli, «sullo sperone verdeggiante del colle Belvedere in vista della ridente pianura»<ref>''Le cento città d'Italia: Frosinone, capoluogo della Provincia ciociara'', Fascicolo 294, Milano, 1929, p.7</ref> e fu dedicato alla Medaglia d'oro Pietro Tiravanti, caduto in [[Libia]] nel corso della [[prima guerra mondiale]]. Di architettura classica, è stato uno dei primi palazzi in Italia di queste dimensioni ad essere costruito in [[cemento armato]] antisismico; l'opera, pensata fin dal [[1871]], fu resa possibile grazie ai finanziamenti giunti a seguito del [[terremoto della Marsica]] del [[1915]]: iniziata a gennaio [[1925]], vide la sua ultimazione il 15 giugno [[1929]]<ref name=Tiravanti>{{cita web|url=http://www.comune.frosinone.it/index.php?id_sezione=703|titolo=Comune di Frosinone - Edificio Storico Pietro Tiravanti|accesso=5 maggio 2011}}</ref>.
 
Il palazzo si sviluppa su 4 piani negli avancorpi laterali e 3 piani nella parte centrale, con 52 vani, 14 corridoi e 2 vani scala; per le sue dimensioni, che lo rendono inconfondibile nel panorama cittadino, il Tiravanti è noto in città anche come l'"Edificio"<ref name=Tiravanti/>.
 
Un progetto di recupero conservativo del palazzo, voluto dall'amministrazione comunale, è stato finanziato dalla [[Banca Monte dei Paschi di Siena|Fondazione Monte dei Paschi di Siena]]<ref name=Tiravanti/>. Il 6 dicembre [[2014]] è diventato sede dell'[[Accademia di belle arti]] di Frosinone, a seguito di un restauro finanziato dalla [[Banca Popolare Del Cassinate]]. Il 1º marzo [[2015]] vi apre all'interno il Maca, il Museo di Arte Contemporanea dell'Accademia di Belle Arti.
 
==== Grattacielo L'Edera ====
[[File:GrattacieloFrosinone2009.JPG|thumb|upright=0.7|Il Grattacielo Edera.]]
Realizzato negli [[anni 1970|anni settanta]], sotto la spinta dell'espansione economica ed urbanistica, il grattacielo Edera rappresentò allora non soltanto un importante esempio di iniziativa imprenditoriale privata, ma anche, al di fuori di Roma, un'avanguardia dell'edilizia di tutta l'Italia centro-meridionale. Il grattacielo è alto 90 metri ed è uno dei più alti del Lazio.
 
==== Palazzo della Banca d'Italia ====
Costruito a partire dal 1854 sul sito dell'antica chiesa di Santa Lucia, il palazzo, che fino alla chiusura, il 10 ottobre 2008, ha ospitato gli uffici della Banca d'Italia, fu fino alla seconda guerra mondiale la caserma dei reali carabinieri. In precedenza era stato anche sede dei gendarmi pontifici.
 
[[File:Monumento a Ricciotti.jpg|thumb|upright=0.5|left|Monumento a Nicola Ricciotti]]
 
==== Monumento a Nicola Ricciotti ====
In Piazza della Libertà, davanti al Palazzo del Governo, si trova il monumento dedicato a [[Nicola Ricciotti]], patriota frusinate morto nel [[1844]] in [[Calabria]] insieme ai [[fratelli Bandiera]], e a tutti i martiri ciociari del [[libero pensiero]] e del [[Risorgimento]]. L'opera in [[bronzo]], realizzata dal celebre scultore ciociaro [[Ernesto Biondi]], fu inaugurata nel [[1910]] e oltre a Ricciotti raffigura fra gli altri [[Pietro Sterbini]], [[Luigi Angeloni]], [[Francesco Arquati]], [[Sisto Vinciguerra]] e [[Aonio Paleario]].
 
==== Monumento ai Caduti ====
Il Monumento ai Caduti di tutte le guerre di Frosinone è un'opera in [[acciaio]] dello scultore [[Umberto Mastroianni]], che lo ideò nel [[1970]]. Il monumento si trova nel Piazzale della Pace, dove fu collocato nel [[1977]]. Recentemente alcune associazioni culturali e diversi cittadini chiedono che il monumento sia trasferito in un luogo più idoneo all'importanze del monumento, che versa in condizioni di degrado e abbandono.
 
[[File:FontanaMadonnaNeveFrosinone.jpg|thumb|left|La Fontana Livio de Carolis in Piazza della Madonna della Neve]]
==== Fontana Livio de Carolis ====
{{vedi anche|Fontana Livio de Carolis}}
Nella piazza della Madonna della Neve è collocata la [[fontana]] realizzata dall'architetto [[Alessandro Specchi]] nel [[1711]], per volere del marchese Livio de Carolis, Generale delle [[Poste pontificie]].
 
La fontana presenta alcune analogie con una precedente opera dello Specchi, la fontana Clementina nello scomparso porto di Ripetta a [[Roma]]. È costituita da una vasca con bacino quadrilobato. Ai lati della vasca sono erette due colonne sormontate da sfere marmoree.
 
[[File:Fontana Bussi.JPG|thumb|upright=0.7|Fontana Bussi]]
 
==== Fontana Bussi e Ponte della Fontana ====
Il sito si trova sotto il viadotto di Viale Roma non distante dal sito dell'anfiteatro romano ma sulla sponda opposta del fiume. Secondo vari studiosi locali, la fontana aveva origini molto remote e la sua collocazione originaria è certamente molto antica tanto da essere ritenuta tra le costruzioni più antiche della città, anche se dell'opera originaria non è rimasto nulla e la fontana attuale, nota come Fontana Bussi, dal nome del governatore dell'epoca [[Giovanni Battista Bussi de Pretis]], è un'opera del 1774.
 
La prova dell'esistenza di un'antica fontana è però data dal ritrovamento di un [[cippo]] lapideo che riporta una iscrizione parziale, composta su tre righe, rinvenuto durante alcuni lavori di scavo. L'incisione sulla vecchia pietra, sprofondata nel terreno, risulta volutamente cancellata a colpi di scalpello e solo alcuni frammenti sono rimasti leggibili, avvolgendo nel mistero l'antica opera. La datazione storiografica del cippo fa ritenere che il fontanile è da collocarsi nel periodo di [[Gaio Mario]], tra il 104 e nel 101 a.C.<ref>Francesco Antonucci, ''Corpus Lapidarum Frusinonis - Vol.1''</ref> È stata anche avanzata l'ipotesi che la scritta sull'antico pietra potrebbe essere stata cancellata volutamente dai cittadini frusinati perché in contrasto con il dominio romano nel corso di alcuni momenti storici<ref>[http://www.madonnadellaneve.frosinone.it/pontelafontana.htm pontelafontana<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
Il ponte adiacente alla fontana e pertanto noto come "Ponte della Fontana" venne costruito nel 1665 sulla parte di struttura rimanente di un più antico ponte romano che forniva l'attraversamento del fiume Cosa all'antica via Latina (antica via romana che collegava il Lazio alla Campania, oggi via Casilina). Il ponte fu distrutto da una piena nel settembre 1773, per essere ricostruito l'anno seguente dai cittadini frusinati, assieme alla Fontana Bussi oggi presente, come è testimoniato dall'epigrafe commemorativa murata sul fronte dello stesso fontanile.
 
==== Monumento al tenente Simm ====
Inaugurato il 31 maggio 2009, in corrispondente del 65º anniversario della Liberazione, si tratta di un cippo commemorativo a ricordo del tenente Everett M. Simm, del Royal Edmonton Regiment, primo militare delle forze alleate, canadese, morto nella liberazione della città di Frosinone dall'occupazione Nazista.<ref>[http://www.dalvolturnoacassino.it/asp/doc.asp?id=251&bar=no DAL VOLTURNO A CASSINO - 65º ANNIVERSARIO DELLA BATTAGLIA DI CASSINO (1944 - 2009)<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Il cippo è stato eretto in Corso delle Repubblica, all'altezza della “curva Zallocco”, proprio nel luogo dove Simm venne ucciso da un cecchino tedesco e dove venne seppellito, nel giardino antistante il cinema Excelsior. Alla cerimonia d'inaugurazione hanno preso parte anche sei reduci dell'esercito canadese arrivati in città a bordo di due jeep, provenienti da viale Napoli, proprio come accaduto sessantacinque anni prima.<ref>[http://www.comune.frosinone.it/archivio2_eventi-e-comunicati_0_213_0_1.html Comune di Frosinone - Eventi e Comunicati<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
'''Monumento a Umberto I'''
 
Opera di Giovanni Nicolini, non fu mai inaugurato. Commissionato dall'amministrazione locale all'indomani dell'attentato a Re Umberto I,fu posizionata in Piazza Risorgimento,nei pressi delle ex Carceri nel 1907.
 
=== Siti archeologici ===
==== Anfiteatro romano ====
Le rovine di un ''[[anfiteatro]] romano'', edificato tra la fine del [[I secolo]] e l'inizio del [[II secolo]], sono ai piedi del colle su cui oggi sorge il centro storico della città, nei pressi del fiume Cosa. L'ipotesi che a Frosinone vi fosse un anfiteatro, venne formulata nei primi anni dell'Ottocento da Giuseppe De Matthaeis, il quale in un suo saggio storico dedicato alla città cita alcuni documenti medievali nei quali compaiono espressioni come "''juxta amphitheatrum Frusinonis''" e "''cum amphitheatrum''"<ref>Giuseppe De Matthaeis, ''Saggio istorico sull'antichissima città di Frosinone'', p.37</ref>, ma il sito esatto fu individuato solamente nel 1965. La parte del monumento romano lasciata in vista tra i pilastri del soprastante palazzo novecentesco è oggi visitabile.
Un plastico ricostruttivo del monumento è invece esposto nel Museo Archeologico di Frosinone.
 
L'edificio, a pianta [[ellisse|ellittica]], presentava alle estremità del suo asse maggiore di circa 80&nbsp;m gli ingressi principali all'arena che si presume dovesse avere unico ordine di gradinate, arrivando a contenere circa 2000 spettatori. Nelle adiacenze di questo sito archeologico è possibile visitare la località ''Ponte della fontana'' in cui si possono ammirare l'antico ponte e il fontanile dai quali deriva il nome dell'area. Accanto all'antico ponte della fontana si trova un ponte più moderno inaugurato nel [[1870]], che ancora oggi da viabilità ad una delle principali strade che portano alla parte alta della città.
 
==== Terme romane ====
Nel 2007 alcuni scavi nei pressi di piazza De Matthaeis, hanno portato alla luce un vasto settore di un impianto termale databile tra la fine del III e l'inizio del IV secolo d.C., prospiciente un tracciato viario antico. Dalle indagini archeologiche, ancora in corso, sono emerse anche alcune strutture murarie, mosaici e suppellettili che fanno ritenere un'occupazione dell'area fra il III ed il I secolo a.C., con almeno una struttura abitativa di tipo rustico ed altre di non chiara definizione.
 
==== Tomba Sant'Angelo ====
La cosiddetta ''Tomba Sant'Angelo'' è un monumento funerario del [[II secolo]] che si trova in località Sant'Angelo, a nord-est del centro cittadino. A pianta quasi quadrata (5,20 x 4,75&nbsp;m), è costruita in [[opera laterizia]] ed è coperta da una [[volta a crociera]]. L'accesso alla tomba, è situato sul lato sud e conserva ancora la soglia, e l'architrave in blocchi di calcare compatto. Nella facciata, al di sopra dell'ingresso, si aprono due strette finestre, tra le quali doveva situarsi l'iscrizione con il nome del defunto o dei defunti sepolti nella tomba. All'interno, gli intonaci con tracce di pitture sono in parte di epoca medievale, quando il monumento fu riutilizzato come luogo di culto. La tomba Sant'Angelo rientra nella serie dei sepolcri romani cosiddetti “a camera” o “a celle”, tipo di costruzione si diffonde a partire dal II secolo. d.C.<ref>{{cita web|url=http://www.ciociariaturismo.it/index.php?option=com_content&task=view&id=4525&Itemid=1265|titolo=Frosinone, Tomba Sant'Angelo|accesso=4 settembre 2010}}</ref>.
 
=== Aree naturali ===
Non ha trovato finora realizzazione il progetto di un parco lungo il [[Cosa (fiume)|fiume Cosa]], che renderebbe fruibili circa cinque chilometri di sponde nel centro della città<ref>[http://www.comune.frosinone.it/pagina785_fiume-cosa-un-parco-che-nasce.html Comune di Frosinone - Fiume Cosa: un parco che nasce]</ref>\
Nell'area urbana di Frosinone sono presenti all'incirca quattromila alberi: le specie maggiormente presenti sono le varietà di ''[[tilia|tiglio]]'' e il ''[[platanus|platano]] comune''; di particolare pregio sono gli esemplari di platano di viale Roma<ref>{{cita web|url=http://www.comune.frosinone.it/pagina682_alberature.html|titolo=Comune di Frosinone
- Alberature|accesso=16 aprile 2011}}</ref>.
 
==== Villa Comunale ====
[[File:VillaComunaleFrosinone.jpg|thumb|left|La Villa Comunale di Frosinone]]
Nella parte bassa della città, la Villa Comunale "Contessa De Matthaeis" inaugurata nel 2002 dopo un accurato restauro è il parco cittadino di maggiore estensione. L'entrata al parco è caratterizzata da una tipica sistemazione a giardino all'italiana, composta da lunghe siepi e da alberi appartenenti a varie specie, organizzati in aiuole circolari. Sul retro della villa comunale si sviluppa un ampio prato che fa da sfondo all'intera area. Una parte rilevante del parco è stata sistemata a bosco misto composto da Querce, Aceri e Carpini, dove è possibile svolgere attività sportive.
 
==== Parco delle Colline ====
[[File:ParcoCollineFR.jpg|thumb|Uno scorcio del Parco delle Colline]]
Inaugurato nel 2007 e sviluppato in un'area collinare, Il Parco delle Colline ha un'estensione terrazzata di circa 1 ettaro. All'interno vi è un'area archeologica e uno spazio per bambini.
In passato nella zona venivano svolte da parte degli artigiani del luogo attività di produzioni di funi e per questo l'area veniva chiamata “dei funari”. È stato pertanto realizzato un camminamento che riproduce l'antico sentiero percorso dai costruttori dei funi e denominato “Sentiero dei Funari”. All'interno del parco è situata la statua della Madonna del Rosario, realizzata dallo scultore ciociaro [[Tommaso Gismondi]]. Tutti gli interventi effettuati, hanno pienamente rispettato le prescrizioni previste dal decreto del 17 luglio 1998 del Ministero per i Beni Culturali e Ambientali; sono stati infatti eseguiti con tecniche agronomiche e di ingegneria naturalistica mentre i materiali utilizzati hanno riguardato l'utilizzo di materiali cosiddetti vivi come: talee, arbusti, alberi, e materiali organici inerti (brecciolini, pali, tela). Il patrimonio arboreo è costituito da circa 1.500 soggetti fra piante annuali, perenni, arbusti e alberi. Dal 2010, in agosto, il Parco ospita il festival musicale "delle Colline" al quale partecipano artisti internazionali.
 
==== Parco dei Nonni ====
Il ''Parco dei Nonni'', realizzato nel [[2010]], copre un'area di circa duemila&nbsp;m² sita in via Portogallo (quartiere di Selvapiana). Il nome del parco fa riferimento alla presenza di attrezzature per attività ginniche per gli anziani, ai quali l'area verde, tra le prime in Italia, è in particolare rivolta; il parco è pensato comunque per essere fruibile da tutte le fasce d'età e dispone tra l'altro di un'area didattica, situata al confine con la vicina scuola materna, pensata per introdurre i bambini alla conoscenza delle piante<ref>{{cita web|http://www.comune.frosinone.it/archivio16_progetti_0_40_324_1.html|Inaugurato il Parco dei Nonni|21 luglio 2011}}</ref>.
 
==== Giardino dei Cinque sensi ====
Il ''Giardino dei Cinque sensi'' di Corso Lazio è stato realizzato nell'ambito della riqualificazione della zona residenziale di Colle Timio ed è stato inaugurato nel [[2011]]. L'idea alla base del progetto del giardino è, come suggerito dal nome, quella di uno spazio in continua evoluzione che stimoli tutti i cinque [[Organi di senso|sensi]] e inviti alla socializzazione: il visitatore percorrendo il giardino scopre, una per volta, cinque aree dedicate ognuna ad un senso diverso<ref>{{cita news|url=http://www.comune.frosinone.it/archivio2_eventi-e-comunicati_0_921_0_4.html|titolo=Inaugurato il "Giardino dei 5 Sensi"|pubblicazione=Comune di Frosinone|data=19 luglio 2011|accesso=21 luglio 2011}}</ref>.
 
==== Laghetto di Maniano ====
Situato nella frazione di Maniano, questo laghetto nell'antichità era di proprietà del vescovo di [[Veroli]], Giovanni, che il 9 giugno [[959]] concesse la tenuta del lago in enfiteusi al console e duca di Campagna, Loffredo.<ref>{{collegamento interrotto|1=http://www.madonnadellaneve.frosinone.it/lago_maniano.htm |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
In un documento della Delegazione Apostolica di Frosinone risalente al 1854 viene riportato un permesso di pesca nel laghetto di S.Angelo in contrada Maniano. Il lago, oggi in condizioni di degrado, era utilizzato in passato daii contadini per lavare la "ramiccia", la gramigna che avevano vangato via dai campi, per liberarla dalla terra e darla da mangiare come foraggio agli animali.
Il lago, nel passato, era fonte di ricchezza per la popolazione, utilizzato per la pesca, per innaffiare i campi, per lavare i panni e per farsi il bagno.<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.maniano.it/LagodiManiano/tabid/484/Default.aspx Il Lago di Maniano<!-- Titolo generato automaticamente -->] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
 
==== Le Fontanelle ====
Nella zona detta delle ''Fontanelle'' è stata decisa dall'amministrazione comunale la realizzazione di un parco pubblico, per la quale è stato indetto il bando per la gara d'appalto<ref>{{cita web|http://www.comune.frosinone.it/archivio16_progetti_0_47_324_1.html|Comune di Frosinone - Riqualificazione delle Fontanelle|20 luglio 2011}}</ref>. L'area così identificata è situata a ridosso delle Vie Mola Vecchia e Ciamarra, nella parte bassa della città e si estende per oltre due ettari, da poco oltre lo Stadio Comunale situato lungo Via Mola Vecchia, fino al confine con il fiume Cosa e con il Fosso Rio lungo Via Ciamarra. I terreni per circa 18.000&nbsp;m² sono tutti di proprietà comunale, oltre 8.000&nbsp;m² situati a lato ed a monte dell'antico fontanile<ref>[http://4.bp.blogspot.com/_8Z4OT8BdxYU/Su6gI04cL0I/AAAAAAAAADU/NjcY6gllVLY/s1600-h/IMG_0012.JPG Fotografia delle ''Fontanelle'']</ref> che dà nome ai luoghi; altri 10.000&nbsp;m² sono situati, spalle al fiume, tra Via Mola Vecchia e Via Ciamarra ed il corso del fiume stesso; altri ancora, lungo la Via Ciamarra tra le Fontanelle e la chiesetta della Madonnina della Quercia.
 
L'amministrazione comunale di Frosinone acquistò i 10.000&nbsp;m² di terreno di cui sopra nel 1997 con l'obiettivo di riqualificare l'intera area sia dal punto di vista urbanistico che ambientale.
Si rilevò infatti che l'accesso sia alla parte bassa della città (Viale Mazzini e Via Aldo Moro) che a quella alta (Via Firenze), cioè ai tanti uffici ed istituzioni e strutture pubbliche presenti, non poteva più rimanere quello attuale caratterizzato da un incrocio angusto e sezioni stradali inadeguate e pericolose sia per la circolazione veicolare che pedonale, in quanto prive anche di marciapiede. La riqualificazione doveva riguardare anche l'ambiente circostante, al momento fortemente degradato, ma potenzialmente di pregio perché situato lungo il fiume Cosa, attorno al fontanile, in un'area ricca di sorgenti, già destinata a verde pubblico dallo strumento urbanistico vigente. Negli atti deliberativi si evidenziò che «la realizzazione del Parco delle Fontanelle avrebbe costituito il volano per la futura realizzazione del Parco del Fiume Cosa». Sono stati portati a compimento l'allargamento dei ponti in Via Ciamarra, uno sul fiume Cosa ed un altro sul Fosso Rio che hanno contribuito a migliorare sensibilmente la circolazione veicolare in quei tratti, unitamente al parziale allargamento della Via Ciamarra nel tratto dalle Fontanelle al ponte sul fiume Cosa.
A distanza di anni, l'istituzione del parco delle Fontanelle resta un miraggio.
 
==== Lo Schioppo ====
Nella zona di "Fontana del Bussi" risalendo da Via Mola Nuova, c'è l'accesso alla zona dello Schioppo. Un evento organizzato da diverse associazioni, l'11 maggio 2014, ha portato sul posto circa 2000 persone. Nei sabati e nelle domeniche successive, l'affluenza è stata di circa un migliaio di persone. La zona è attualmente stata ridata ai cittadini sebbene non esista per il momento nessuna presa di posizione ufficiale da parte del comune di Frosinone.<ref>[http://www.ilmessaggero.it/frosinone/frosinone_parco_schioppo_domenica_evento/notizie/680138.shtml Frosinone riscopre il parco dello Schioppo: domenica evento sulle rive del fiume Cosa - Il Messaggero]</ref>
 
'''Parco della Fontana Tonica'''
 
In Via Fontana Unica vi è il piccolo parco della Fontana Tonica, che prende il nome da uno dei tanti fontanili dove le casalinghe andavano a lavara i panni. Posto in riva al [[Fiume Cosa]], è un tranquillo angolo di verde dotate di panche da pic nic. Viene spesso usato per incontri a carattere sociale ed ecologico.
 
'''Parco Matusa'''
 
In concomitanza con l'apertura del nuovo [[Stadio Benito Stirpe]], che sostituisce il vecchio [[Stadio Matusa]], il 10 aprile 2016 è stato presentato presso l'Accademia delle Belle Arti di Frosinone il nuovo Parco Matusa, che prenderà il posto del vecchio stadio dopo la demolizione. Dall'estensione di circa un ettaro, prevederà percorsi di giochi, camminamenti, giardini, stanze tematiche, parcheggi con pavimenti drenanti e coperti di alberi integrati con il parco, oltre a luoghi di incontro, spazi per gli spettacoli, uno skate park e, ovviamente, un’area giochi destinata ai più piccoli e alle attività sportive. La Tribuna coperta del Matusa verrà utilizzata come tribuna per un teatro all'aperto per gli eventi estivi.
 
[[File:Frosinone da Via Belvedere.jpg|thumb|center|upright=3|Veduta di Frosinone dalla via Belvedere]]
 
== Società ==
=== Evoluzione demografica ===
{{Demografia/Frosinone}}
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Al 31 dicembre 2015 a Frosinone risultano residenti 3.053 cittadini stranieri che rappresentano il 6,59% della popolazione,
le nazionalità più rappresentate sono:<ref>[http://demo.istat.it/str2015/index.html Dati ISTAT]</ref>
 
* [[Romania]] - 853
* [[Albania]] - 754
* [[Cina]] - 230
* [[Marocco]] - 187
* [[Ucraina]] - 161
 
In totale nel comune di Frosinone risultano presenti cittadini di 74 nazionalità diverse + 3 apolidi.<ref>[http://www.tuttitalia.it/lazio/67-frosinone/statistiche/cittadini-stranieri-2011/ Cittadini Stranieri 2011 - Frosinone<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
=== Lingue e dialetti ===
 
{{vedi anche|Dialetto ciociaro}}
 
[[File:Lazio meridionale dialetti.jpg|thumb|Situazione linguistica del Lazio meridionale: in rosa i [[dialetti italiani mediani|dialetti mediani]] (''[[romanesco]]'', ''[[ciociaro]]'', ''[[dialetto sabino|sabino]]''), in magenta i [[Dialetti italiani meridionali|dialetti meridionali]] (''laziale meridionale'', ''[[dialetti campani|campano]]'', ''[[dialetti d'Abruzzo|abruzzese occidentale]]'')<ref>Pellegrini G., ''Carta dei dialetti d'Italia'', [[Consiglio Nazionale delle Ricerche|CNR]] - Pacini ed., Pisa 1977</ref>|250px]]
In città accanto alla lingua italiana resta vitale il dialetto frusinate, un dialetto ciociaro caratterizzato dalla presenza dello [[schwa]] e di tratti metafonetici di tipo napoletano, tipici dei dialetti meridionali ma anche di molti centri del basso Lazio.
 
=== Tradizioni e folclore ===
{{Approfondimento
|titolo= Il rione Giardino, cuore di Frosinone
|contenuto =
Il Giardino (''Glie Giardine'', in dialetto) è una delle zone più antiche della città nonché il rione più noto di Frosinone, delimitato da Piazza Garibaldi e da viale Roma a nord e da via Ferrarelli a sud.
 
[[File:Rione Giardino Frosinone.jpg|center|160px|Scorcio del Giardino]]
 
Il rione è così denominato poiché sorge su un antico colle chiamato colle Giardino per i numerosi frutteti e giardini che lo coprivano quasi totalmente. Il nome Giardino è già menzionato nelle cronache settecentesche e nel catasto gregoriano: comprendeva tutta la discesa di via Giordano Bruno, via la Forma (dietro piazza Garibaldi) fino al Mattatoio, dove successivamente venne costruita la strada oggi nota come "L'Alberata".
Questo rione popolare, che sembra quasi costituire una piccola realtà a sé stante, è il cuore di numerose manifestazioni, organizzate dall'associazione culturale "Rione Giardino", tra le quali la [[Festa della Radeca]] a Carnevale e le "Cantine Aperte" a giugno, quando migliaia di persone affollano il rione degustando vino e prodotti tipici, con canti e balli fino all'alba al ritmo di vari gruppi folkoristici.}}
 
==== Il Carnevale e la Festa della Radeca ====
{{vedi anche|Festa della Radeca}}
* ''Carnevale frusinate'', che si svolge nel Centro storico ed in particolare nel Rione Giardino. Il carnevale frusinate è caratterizzato dalla [[Festa della Radeca]], un ballo nel quale i partecipanti al ritmo di musica sventolano festosamente enormi foglie di agave (radeca in dialetto) che rimandano agli antichissimi riti di fertilità e del ciclo della vita. Sul finire del Settecento al significato originario dell'antica festa si sovrappose quello della ribellione e della cacciata delle truppe francesi che negli anni precedenti avevano occupato e saccheggiato la città.
 
=== Istituzioni, enti e associazioni ===
;Tribunale
Il Tribunale di Frosinone è situato in Via [[Fedele Calvosa]], nella parte bassa della città, in una struttura moderna inaugurata nel luglio [[2000]], assieme ad altri uffici giudiziari, quali la Procura della Repubblica presso il Tribunale e l'Ufficio di Sorveglianza.
Inoltre, all'interno del palazzo sono presenti l'Ufficio Unico Notificazioni, Esecuzioni e Protesti (Ufficiali Giudiziari) e il Consiglio dell'Ordine degli Avvocati. Ha due sedi distaccate, ad [[Alatri]] e ad [[Anagni]].
 
;Archivio di Stato
L'[[Archivio di Stato (Italia)|Archivio di Stato]] di Frosinone è stato istituito con Decreto Ministeriale del 12.06.1956 e ha competenza su territori soggetti in passato allo [[Stato Pontificio]] e [[Regno di Napoli]]; la documentazione riflette dunque la diversità delle istituzioni trovando il suo naturale completamento nell'Archivio di Stato di Roma e in quelli di Napoli e Caserta.<ref>[http://www.archivi.beniculturali.it/ASFR/sede.html Sede dell'Istituto<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20070701180834/http://archivi.beniculturali.it/ASFR/sede.html |data=1º luglio 2007 }}</ref> La parte più cospicua dell'Archivio è costituita dalla documentazione giudiziaria e notarile.
Nell'Archivio va segnalata la preziosa collezione dell'Archivio della Confraternita del Santo Spirito di [[Ferentino]], fondata da [[Innocenzo III]] agli inizi del [[XIV secolo]], che raccoglie oltre a documenti pergamenacei anche una serie di registri dei rendiconti degli amministratori della pia istituzione. Di rilievo anche la Collezione delle [[pergamene]] (secoli X&nbsp;– XVIII), provenienti principalmente da legature di protocolli notarili, all'interno della quale è possibile trovare esempi unici di [[notazione musicale]], o di antiche scritture appartenenti al territorio, come la beneventana. Attualmente l'Archivio di Stato di Frosinone ha sede presso il Grattacielo Edera.
 
;Carcere
Il carcere di Frosinone è situato nella periferia Nord della città. In passato, le carceri cittadine si trovavano nella zona del centro storico, a ridosso della chiesa di San Gerardo. Una celebre evasione dal vecchio carcere fu quella di [[Cesare Battisti (1954)|Cesare Battisti]] nel 1981.
 
;Ospedale
Nel dicembre 2010 è stato inaugurato il nuovo Ospedale civile "Fabrizio Spaziani", nella nuova struttura nei pressi dell'ASL di Frosinone, in Via Fabi che va a sostituire il vecchio ospedale Umberto I di Viale Mazzini.<ref>{{collegamento interrotto|1=http://www.libero-news.it/articolo.jsp?id=555805 |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref> L'ospedale, costruito in cinque anni, è stato progettato con la tecnologia dell'isolamento della base, che garantisce la completa operatività della struttura in caso di eventi sismici. Si tratta del secondo ospedale in ordine di tempo costruito in Italia con tale tecnologia (il primo è il Gervasutta di [[Udine]])<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://iltempo.ilsole24ore.com/frosinone/2009/04/12/1012347-frosinone_ospedale_antisismico.shtml Il Tempo - Frosinone, ospedale antisismico] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>
La struttura, composta da 8 piani, prevedeva 437 posti letto e la qualifica come [[Dipartimento d'emergenza e accettazione|DEA]] di II livello<ref>[http://iltempo.ilsole24ore.com/frosinone/2009/09/05/1066025-proposti_posti_letto.shtml Il Tempo - Frosinone - Proposti 300 posti-letto in più<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090908125348/http://iltempo.ilsole24ore.com/frosinone/2009/09/05/1066025-proposti_posti_letto.shtml |data=8 settembre 2009 }}</ref>. L'ospedale ha una struttura di 200.000 metri cubi di volume, 45.000 metri quadrati di superficie coperta utile per le attività sanitarie, 4 dipartimenti, 14 unità operative complesse, 7 aree specialistiche di intervento per l'emergenza ed oltre venti sale di servizi di diagnostica per immagini e cure strumentali.
L'ospedale è stato intitolato al medico frusinate Fabrizio Spaziani, medaglia d'oro al merito civile, deceduto sul [[monte Cristallo]] nell'agosto 2009 a bordo di un elicottero del servizio sanitario del 118, durante un tentativo di soccorso alpino<ref>[http://www.corriere.it/cronache/09_agosto_22/elicottero_caduto_c92430ea-8f28-11de-b751-00144f02aabc.shtml Cade elicottero del 118, quattro morti - Corriere della Sera<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
 
=== Qualità della vita ===
Frosinone, secondo i dossier stilati ogni anno da Il Sole 24 Ore e da [[Legambiente]], occupa da diversi anni gli ultimi posti nelle rispettive classifiche sulla qualità della vita e l'ecosistema urbano, soprattutto a causa di un elevatissimo [[inquinamento atmosferico]]. Nel 2008 la città si è aggiudicata il non edificante premio del ''"Cigno Nero"'' istituito da Legambiente in quanto, nel 2007, è risultata essere quella con il più alto numero di giornate fuorilegge per le polveri sottili [[PM10]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.ilvelino.it/articolo.php?Id=481507 il Velino/AGV Agenzia Giornalistica il Velino - NAPOLITANO: EVASORI NON MERITANO DI ESSERE ITALIANI<!-- Titolo generato automaticamente -->] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref>. Nel 2009 la città si è confermata la più inquinata del Lazio con ben 122 sforamenti della soglia per le polveri sottili, una cifra quasi doppia rispetto a quella di Roma.<ref>[http://roma.repubblica.it/dettaglio/smog-frosinone-la-maglia-nera-a-roma-e-allarme-polveri-sottili/1830553 Smog, Frosinone la maglia nera A Roma è allarme polveri sottili | Roma la Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Per questo motivo sono stati effettuati già diversi studi e sono stati presi alcuni provvedimenti nel tentativo di migliorare la qualità dell'area, a partire dall'istituzione di giornate ecologiche e delle [[targhe alterne]] che però hanno prodotto scarsi risultati. Nel 2011 lo scalo di Frosinone ha sfiorato quasi i 100 superamenti della soglia consentita per le polveri sottili, rispetto ai 35 consentiti dalle leggi europee.
Nella classifica finale dell'Ecosistema Urbano 2011 Frosinone si è piazzata al 96º posto, nelle ultimissime posizione: si evidenzia soprattutto un valore elevatissimo delle [[PM10]] con 46,5 microgrammi/m³, peggiore dato tra tutti i capoluoghi d'Italia, dopo Siracusa.<ref name="legambiente.it">[http://www.legambiente.it/sites/default/files/docs/ecosistema_urbano_2011_metodologia_e_tabelle.pdf pdf esplicativo]</ref>.
 
Stando alle statistiche fornite, Frosinone paga soprattutto la pessima qualità dell'aria e una cattiva gestione del trasporto urbano e della motorizzazione nonché la quasi totale assenza di piste ciclabili e di verde usufruibile, e la totale assenza di mobilità sostenibile. Inoltre risulta dall'inchiesta del 2011 anche un'elevata dispersione della rete idrica, col 39% di acqua che si disperde nella rete.
 
Per cercare di migliorare la mobilità in città e contrastare l'inquinamento è in corso di realizzazione una pista ciclabile presso la zona Selva Piana e in località Cavoni e altre sono previste con la futura sistemazione della strada statale Monte Lepini. Dal novembre 2012 è attivo il servizio di [[Bike sharing]] con 5 stazione presenti in città.<ref>[http://www.comune.frosinone.it/pagina1119_free-bike-sharing.html Comune di Frosinone - FRee Bike Sharing<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
Le voci più penalizzanti risultano<ref name="legambiente.it"/>:
* PM10-Media annua: 46,5 &nbsp;µg/m³ (contro una media nazionale di 32)
* Trasporto pubblico: 15 viaggi/anno abitante (contro una media di 50);
* Isole pedonali: 0,21&nbsp;m²/abitante;
* Piste ciclabili: 3,38 metri/abitante (contro una media di 9);
* Motorizzazione: 73 auto ogni 100 abitanti (contro una media di 63);
* Indice di mobilità sostenibile (da 0 a 100): 0
 
Si registrano comunque alcuni segnali di miglioramento:
 
* La città è passata in tre anni da 2,2&nbsp;m² di verde usufruibile per abitante a 12&nbsp;m²/ab
* La raccolta differenziata, grazie al nuovo sistema di [[Raccolta differenziata porta a porta]] sperimentato nel centro storico e a partire dal 2010, estesosi ad altre zone della città, è passato in due anni ddal 7% al 15,1%, comunque ancora al di sotto della media nazionale.
* Riguardo al solare fotovoltaico, Frosinone risulta al 5º posto in classifica con un ottimo 2,49&nbsp;kW/1000 abitanti rispetto allo 0,57 della media nazionale.
Negli ultimi anni l'Amministrazione Comunale sta praticando una politica volta al favore del miglioramento dell'aria. Instaurazione di domeniche ecologiche col blocco del traffico<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.frosinone.it/pagina260_domeniche-ecologiche.html|titolo=Piano Risanamento della Qualità dell'Aria - Domeniche Ecologiche|accesso=25 febbraio 2016|sito=www.comune.frosinone.it|data=6 novembre 2013}}</ref>, decentramento dei capolinea [[GEAF]] e [[COTRAL]] in periferia<ref>{{Cita web|url=http://www.ilmessaggero.it/frosinone/frosinone_domenica_si_inaugura_nuovo_capolinea_geaf_piazza_pertini-1352606.html|titolo=Frosinone, domenica si inaugura il nuovo capolinea Geaf in piazza Pertini|accesso=25 febbraio 2016|sito=www.ilmessaggero.it}}</ref><ref>{{Cita web|cognome=Redazionetg24.info|url=http://www.tg24.info/frosinone-ordinanza-anti-smog-capolinea-cotral-a-piazza-pertini/|titolo=Frosinone – Ordinanza anti-smog, capolinea Cotral a Piazza Pertini {{!}} TG24.info|accesso=25 febbraio 2016|sito=TG24.info}}</ref>, realizzazione di nuove aree verdi, come il nuovo parco pubblico con teatro all'aperto che sorgerà al posto dello [[Stadio Matusa]]<ref>{{Cita web|url=http://www.ilmessaggero.it/frosinone/un_parco_urbano_al_posto_dello_stadio_matusa_comune_concorso_di_idee-1457985.html|titolo=Un parco urbano al posto
dello stadio Matusa,
dal Comune concorso di idee|accesso=25 febbraio 2016|sito=www.ilmessaggero.it}}</ref> e l'installazione di rotatorie in sostituzione dei molti semafori cittadini.
 
Per quanto riguarda il [[Reddito pro capite|PIL - pro Capite]] la città si piazza ai vertici d'Italia, al 13º.
 
Frosinone si piazza bene nella classifica nazionale (8º posto) per quanto riguarda l'Ecosistema Scolastico 2011. Oltre a garantire il servizio di scuolabus a tutti gli edifici, si caratterizza per la somministrazione nelle mense scolastiche di pasti interamente biologici e investe ben 93.000 euro in media per gli interventi di manutenzione straordinaria per singolo edificio.<ref>[http://www.ecodallecitta.it/notizie.php?id=105653 Legambiente, Ecosistema scuola: tra Frosinone, Latina e Rieti in una scuola su quattro servono interventi - ECO dalle CITTA'<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
<div align="center">
{| class="wikitable"
|- bgcolor=lightblue
! Anno
! Qualità della Vita ([[Sole 24 Ore]])
! Rapporto Ecosistema Urbano ([[Legambiente]])<ref>{{cita web |url=http://www.legambiente.it/show.php?tipologia_id=5&dossier=0&key1=scuola&key2=edifici%20scolastici&key3=educazione%20ambientale&key4=formazione&key5=percorsi%20didattici&key6=scuola%20e%20territorio&contenuti_id=154&tipologiad_id=10 |titolo=Copia archiviata |accesso=6 agosto 2011 |urlmorto=sì |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110620192455/http://legambiente.it/show.php?tipologia_id=5&dossier=0&key1=scuola&key2=edifici%20scolastici&key3=educazione%20ambientale&key4=formazione&key5=percorsi%20didattici&key6=scuola%20e%20territorio&contenuti_id=154&tipologiad_id=10 |dataarchivio=20 giugno 2011 }}</ref>
|-
| 1 ||align="left"| {{ITA}} || 2 || 2 || 2 || 6
| [[2008]]
| 83ª posizione
| 103ª posizione (-2)
|-
| 2 ||align="left"| {{FRA}} || 1 || 2 || 2 || 5
| [[2009]]
| 83ª posizione (=)<ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2009/qvita_2009_settori_classifica_finale.shtml Qualità della vita 2009: Pagella finale - Il Sole 24 ORE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
| 100ª posizione (+3)
|-
| 3 ||align="left"| {{RUS}} || 1 || 2 || 2 || 5
| [[2010]]
| 84ª posizione (-1)<ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2010/home.shtml Qualità della vita 2010: - Il Sole 24 ORE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
| 94ª posizione (+6)
|-
| 4 ||align="left"| {{ISR}} || 1 || 0 || 0 || 1
| [[2011]]
| 84ª posizione (=)<ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/qvita_2011/home.shtml Qualità della vita 2011: - Il Sole 24 ORE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
| 96ª posizione (-2)<ref name="legambiente.it"/>
|-
| 5 ||align="left"| {{UKR}} || 1 || 0 || 0 || 1
|-
| 6 ||align="left"| {{GER}} || 0 || 0 || 2 || 2
|-
| 7 ||align="left"| {{GEO}} || 0 || 0 || 1 || 1
|-
| 8 ||align="left"| {{POL}} || 0 || 0 || 1 || 1
|-
| 9 ||align="left"| {{CZE}} || 0 || 0 || 1 || 1
|-
| 10 ||align="left"| {{HUN}} || 0 || 0 || 1 || 1
|-
|- class="sortbottom"
!colspan=2| Totale ||6||6||12||24
|}
</div>
 
== Cultura Risultati==
===Maschili===
Stando ad uno studio del [[Sole 24 Ore]] Frosinone ha un'offerta culturale giudicata insufficiente e nella classifica del tempo libero registra un 91º posto su 103 capoluoghi<ref>[http://www.ilsole24ore.com/speciali/qv_2008/qv_2008_province/qv_2008_province_settori_classifica_finale.shtml : Pagella finale - Il Sole 24 ORE<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Le motivazioni stanno nel fatto che si legge poco, ci sono pochi concerti, si fa poco sport e si va poco al cinema, anche se l'apertura di un cinema [[Arci]] ha tentato di riavvicinare una parte di pubblico alla sala cinematografica. Nel settembre 2009, con l'apertura di un nuovo cinema multisala e di altri locali per il tempo libero, la città punta a recuperare posizioni riguardo l'offerta d'intrattenimento.
{| class="wikitable" cellpadding="3" cellspacing="0" border="1" style="text-align: center; font-size: 90%; border: gray solid 1px; border-collapse: collapse;"
Merita una menzione l'attività del music club [[Cantina Mediterraneo]], sito nella periferia cittadina nei pressi del Conservatorio, attivo da 13 anni durante i quali ha organizzato circa 1500 concerti ospitando artisti di rilievo nazionale ed internazionale quali [[Giorgio Canali]], [[Offlaga Disco Pax]], [[Cesare Basile]], [[Marco Parente]], [[Nick Castro]], [[Carla Bozulich]], [[The Drones (gruppo musicale australiano)|The Drones]], [[Eric Andersen]], [[Daniele Sepe]], [[Greg Trooper]], [[Cisco (cantautore)|Cisco]], [[Caravane de Ville]], [[Steve Wynn (musicista)|Steve Wynn]] e centinaia di altri.
|+
Tra le carenze più significative per il capoluogo ciociaro spicca quella di un teatro comunale che amplifichi l'offerta di eventi e manifestazioni culturali. A tal proposito nel febbraio 2014 l'Amministrazione Comunale acquista il [[Teatro Nestor]]<ref>{{collegamento interrotto|1=[http://www.comune.frosinone.it/archivio16_progetti_0_18_324_1.html Comune di Frosinone - La Città che cambia<!-- Titolo generato automaticamente -->] |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }}</ref><ref>{{Cita web|url=http://www.frosinone24.com/il-comune-di-frosinone-ha-comprato-il-teatro-nestor-45276.html|titolo=IL COMUNE DI FROSINONE HA COMPRATO IL “TEATRO NESTOR”|accesso=25 febbraio 2016|sito=Frosinone24}}</ref>, storico teatro e cinema multisala posto nel centro storico, con una sala da oltre 1000 posti, che insieme al Teatro delle Vittorie, sempre posto nel centro storico e sempre precedentemente acquistato dal Comune<ref>{{Cita web|url=http://www.comune.frosinone.it/archivio29_progetti-la-citta-che-cambia_0_51_239_1.html|titolo=Il Teatro comunale al Vittoria|accesso=25 febbraio 2016|sito=www.comune.frosinone.it|data=10 maggio 2013}}</ref> andrà a creare il "Polo delle Arti e della Cultura".
|! width=110 | '''Specialità'''
 
| width=160 bgcolor="F7F6A8"| {{simbolo|Gold_medal europe.svg}} '''Oro'''
== Teatri ==
| width=160 bgcolor="DCE5E5"| {{simbolo|Silver_medal europe.svg}} '''Argento'''
* "''Teatro Multisala Nestor''": sito in Viale Mazzini, fu realizzato tra l'inizio del 1957 e la fine del 1960, su progetto dell'Ing. Nestore Evangelisti. La sala grande, che ospita le rappresentazioni teatrali, ha una capienza superiore ai 1.000 posti a sedere, mentre le sei sale più piccole, adibite a proiezione cinematografica, hanno una capienza media di 150 posti l'una.
| width=160 bgcolor="FFDAB9"| {{simbolo|Bronze_medal europe.svg}} '''Bronzo'''
* "''Teatro delle Vittorie''": costruito nella spelonca di un vecchio “montano” sottostante a un agglomerato di vecchie casupole nella zona denominata San Simeone, prese il nome di “Cinema Teatro Vittoria”, in onore della vittoria della [[Prima guerra mondiale]], poi trasformato in "delle Vittorie" a seguito dei successi nelle guerre coloniali del [[Regime fascista]]. Composta da un'unica sala da 350 posti, viene utilizzato per le rappresentative locali. Si trova in Piazza Valchera, nel centro storico.
|- align="center" bgcolor="DFDFDF"
 
| colspan="4"| '''Individuali'''
== Biblioteche ==
|-
* ''Biblioteca Comunale "Norberto Turriziani"'': istituita con la delibera n.109 del 15 giugno [[1939]], la Biblioteca Comunale "Norberto Turriziani" si trova nell'omonimo e centrale Palazzo sito in Corso della Repubblica. La biblioteca ha un patrimonio stimato in circa 30.000 volumi tra libri ed opuscoli. La biblioteca offre i seguenti servizi: Consultazione, Prestito locale e interbibliotecario; Ascolto Musica; Visione VHS / DVD; Emeroteca; Consulenza Bibliografica.
| '''Fioretto'''
* ''Biblioteca Provinciale "Alberto Bragaglia"'': situata nei pressi della stazione, diretta dalla dottoressa Annamaria Aversano, in via Maria De Mattias, la Biblioteca Provinciale "Alberto Bragaglia" raccoglie tra l'altro tesi di laurea su argomenti di carattere locale. Tra gli altri servizi vi è la possibilità di consultare quotidiani locali a partire dal [[1954]]. È servita di wireless.
|{{Bandiera|ITA}} '''[[Alessio Foconi]]'''
 
|{{Bandiera|ITA}} [[Daniele Garozzo]]
=== Scuole ===
|{{Bandiera|RUS}} [[Aleksej Čeremisinov]]<br>{{Bandiera|FRA}} [[Enzo Lefort]]
Frosinone, oltre ad una quindicina tra scuole elementari e scuole medie, è sede anche di tutti i principali corsi di istruzione secondaria di II livello: lo storico liceo Classico "Norberto Turriziani", quello Scientifico "Francesco Severi", il liceo Artistico "Bragaglia" e il liceo Linguistico e delle Scienze Umane "Fratelli Maccari". È sede inoltre di istituti tecnici ad indirizzo agrario, commerciale, geometri, industriale e per i servizi sociali, di istituti professionali per l'Industria e il turismo, per il commercio, e per i servizi sociali.
|-align=center
 
| '''Spada'''
=== Università ===
|{{Bandiera|ISR}} '''[[Yuval Freilich]]'''
La città di Frosinone ospita sedi distaccate dell'[[Università degli Studi di Cassino]] e della [[Sapienza Università di Roma|Sapienza di Roma]].
|{{Bandiera|ITA}} [[Andrea Santarelli]]
 
|{{Bandiera|ITA}} [[Enrico Garozzo]]<br />{{Bandiera|CZE}} [[Jiří Beran]]
=== Conservatorio ===
|-
{{vedi anche|Conservatorio Licinio Refice}}
| '''Sciabola'''
 
|{{Bandiera|RUS}} '''[[Veniamin Rešetnikov]]'''
[[File:ConservatorioFrosinone.jpg|thumb|left|Il Conservatorio di musica Licinio Refice]]
|{{Bandiera|RUS}} [[Kamil' Ibragimov]]
Il Conservatorio "Licinio Refice" si trova in viale Michelangelo, nella zona Casaleno.
|{{Bandiera|GER}} [[Max Hartung]]<br />{{Bandiera|GEO}} [[Sandro Bazadze]]
Inaugurato nel [[1972]], prende il nome dal compositore di origine ciociara [[Licinio Refice]]. Nel corso degli anni il Conservatorio è divenuto polo d'attrazione per l'organizzazione dei migliori eventi musicali organizzati nel capoluogo ciociaro. Memorabile il concerto organizzato per festeggiare i primi venticinque anni di attività, nel [[1998]], quando venne commissionato un pezzo originale, musicato da [[Roman Vlad]] su una poesia di [[Giovanni Fontana (poeta)|Giovanni Fontana]]. Tra gli insegnanti più celebri del Conservatorio si ricorda il compositore [[Ennio Morricone]].
|- align="center" bgcolor="DFDFDF"
 
| colspan="4"| '''A squadre'''
=== Accademia di belle arti ===
|-align=center
 
| '''Fioretto'''
L'Accademia di belle arti di Frosinone si trova in Viale Marconi.
|
Attualmente gli indirizzi di studio sono: Decorazione, Grafica, Pittura, Scultura, Scenografia, Media Art, Fashion Design, Graphic Design, Restauro, Comunicazione e valorizzazione del patrimonio artistico. Nel [[2014]], dopo anni di battaglie per vie delle spazi ridotti delle vecchia sede che non permettevano di offrire una offerta formativa all'altezza, l'Accademia viene trasferita nel ristrutturato Palazzo Tiravanti.
|
 
|
=== Museo archeologico ===
|-
[[File:Museo archeologico di FrosinoneeN.01.jpg|thumb|Alcuni reperti conservati nel museo di Frosinone]]
| '''Spada'''
{{vedi anche|Museo Archeologico di Frosinone}}
Il ''museo archeologico di Frosinone'', inaugurato nel 1994, ha sede nel centro storico e conserva reperti rinvenuti nel territorio che vanno dalla [[preistoria]] all'[[impero romano|età imperiale romana]]; è diviso in tre sezioni:
* ''Preistoria e Protostoria'': importanti reperti del [[paleolitico]] e oggetti domestici e vasellame dell'[[età del ferro]].
* ''Età arcaica'': vari resti [[volsci]], [[ernici]] ed [[etruschi]] provenienti da tutta la provincia.
* ''Età romana'': espone la storia dell'antica ''Frusino'' e le testimonianze archeologiche relative (in particolar modo gli studi relativi all'[[anfiteatro]] rinvenuto lungo le rive del [[Cosa (fiume)|fiume Cosa]])
 
=== Maca ===
Sito all'interno del Palazzo Tiravanti, è il Museo d'Arte Contemporanea dell'Accademia di Belle Arti. Contiene 60 opere di altrettanti 60 artisti, ed è la prima collezione legata ad una Accademia Statale di recente istituzione. Realizzato grazie alla donazione della [[Banca Popolare del Cassinate]].
 
=== Casa della Cultura ===
Costruita riconvertendo la struttura l'ex mattatoio comunale, la Casa della Cultura è stata inaugurata il 27 maggio 2009. All'interno, su due livelli, vi sono diversi ambienti polifunzionali: sale multimediali, spazi di incontro, sala per rappresentazioni teatrali e di spettacolo.
 
=== Cucina ===
A Frosinone è possibile gustare piatti e prodotti tipici della cucina ciociara, una cucina tradizionalmente contadina.
Tra i primi ci sono i tonnarelli alla ciociara, i "fini-fini" al pomodoro, fettucine con [[rigaglie]] di pollo, sagne e fagioli con le cotiche, la polenta con broccoletti e salsicce.
Tra i secondi ci sono salsicce, abbacchio allo scottadito, pollo alla diavola, pecora al sugo, lumache al pomodoro, "abbuticchio" in umido, "coppiette" ciociare.
Tra le pietanze vegetali si ricordano i broccoli "calati" in padella, frittelle di cavolfiore, fave con pecorino, zuppa di fave, ceci, fagioli.
Tra i dolci la "pigna" pasquale, dolci di ricotta e frittelle in occasione del Natale, struffoli fritti con miele, le "frappe" per il Carnevale, ciambellette al vino, maritozzi.
 
Il vino di Frosinone per antonomasia è la [[Passerina del Frusinate]]. In provincia si producono altri eccellenti vini quali quelli regolamentati dai [[Disciplinare di produzione|disciplinari]] [[Atina DOC]] e [[Cesanese del Piglio DOCG]].
 
=== Media ===
{{C|I collegamenti vanno inseriti nelle note non tutti hanno sede nel comune|Cultura|gennaio 2014}}
[[File:MuralesFrosinone.JPG|thumb|upright=1.6|Murales di via Ciamarra in onore del regista frusinate [[Carlo Ludovico Bragaglia]]]]
 
==== Radio ====
* ''[http://www.rtmradiotelemagia.com/asx/radio.html Radio Tele Magia]''
* ''[http://www.extraradio.it/ Extra Radio]''
* ''[https://web.archive.org/web/20170616164114/http://www.radioday.it/ Radio Day]''
 
==== Stampa ====
* ''[https://web.archive.org/web/20110814040203/http://www.ciociariaoggi.info/web/home.php Ciociaria Oggi]''
* ''[{{collegamento interrotto|1=http://ww7.virtualnewspaper.it/quotidiano/books/110820frosinone/index.html |date=marzo 2018 |bot=InternetArchiveBot }} La Provincia Quotidiano]''
* ''[http://www.linchiestaquotidiano.it L'Inchiesta]''
* ''[[Il Messaggero]]'' edizione di Frosinone
* ''[[Il Tempo]]'' edizione di Frosinone
* ''[http://www.quionline.it Qui Magazine]''
* ''[http://www.flashmagazineonline.it Flash Magazine]''
* ''La Uespa (giornale satirico)''
* ''Il NuovoGiorno ''
* ''[http://www.ilpuntoamezzogiorno.it Il punto a mezzogiorno]''
 
==== Televisione ====
* ''[http://www.extratv.it Extra TV]''
* ''[http://www.tvgold.it/ Gold Tv]''
* ''[http://www.laziotv.com/frosinone.php Lazio TV]''
* ''[http://www.teleuniverso.it/ TeleUniverso]''
 
== Economia ==
L'[[economia]] cittadina, un tempo orientata quasi esclusivamente all'[[agricoltura]] e all'[[artigianato]], è oggi legata soprattutto al settore industriale e commerciale.
 
Nella città di Frosinone a partire dagli anni sessanta si è sviluppato un importante polo industriale, che fa parte del ''sistema produttivo locale chimico-farmaceutico del Lazio meridionale'', riconosciuto formalmente della legge regionale n. 36 del dicembre 2001, attraverso la quale la Regione Lazio ha individuato un'area che comprende le Province di Roma, Frosinone e Latina e che racchiude aziende di piccole dimensioni oltre a numerose multinazionali.
Tra le [[multinazionali]] presenti sul territorio di Frosinone vi sono [[ABB (Asea Brown Boveri)|ABB]], [[Agusta]], [[Klopman International]], [[Domopak]], [[Motta (azienda)|Motta]] I settori merceologici produttivi maggiormente presenti sono quello della metalmeccanica e macchinari, della chimica, della gomma e dell'apparecchiature elettriche.
 
L'artigianato è tuttora importante, specie grazie a varie piccole e medie imprese tradizionali, soprattutto nel settore [[oreficeria|orafo]], tessile, delle calzature, dell'abbigliamento e dell'[[arredamento]].<ref name=Aci>{{cita libro | titolo=Atlante cartografico dell'artigianato | editore=A.C.I. | città=Roma | anno=1985 | volume=2 | p=19}}</ref>
 
Particolarmente in crescita negli ultimi decenni il [[settore terziario]], specie nei servizi finanziari, assicurati e bancari.
 
Anche a Frosinone si è ormai diffusa la presenza di grandi centri commerciali a discapito delle piccole botteghe e dei piccoli negozi tradizionali, soprattutto nel centro storico della città, dove si sta assistendo ad un progressivo svuotamento di attività commerciali, a favore della grande distribuzione o del decentramento verso la zona bassa della città.
 
Negli ultimi anni c'è stato un notevole incremento della nascita di locali di svago e ristorazione, nel tentativo di risollevare la noiosa movida frusinate.
 
=== Turismo ===
Le invasioni e i saccheggi che l'hanno colpita ripetutamente hanno impedito alla città di avere un lascito archeologico e artistico degno della antichità della città. Abbinato alla poca offerta culturale rendono l'industria del turismo a Frosinone quasi nulla. Negli ultimi anni la città sta cercando di trovare una vocazione turistica basandosi sull'offerta dell'intera provincia: Turismo archeologico, con i monumenti di [[Alatri]], [[Ferentino]], [[Arpino]] e degli altri borghi della Provincia compresa la [[Valle di Comino]], turismo naturalistico, con gli splendidi paesaggi e percorsi naturalistici, turismo sportivo con gli impianti sciistici di Campocatino e Campo Staffi, turismo culinario, con la centenaria traduzione culinaria ciociaria.L'approdo del [[Frosinone Calcio]] in [[Serie A]] si è rivelata un'ottima vetrina per la bellezza delle Terra Ciociara, grazie alla notorietà e alle tifoserie delle grandi città d'Italia che arriveranno a Frosinone.
 
== Infrastrutture e trasporti ==
=== Strade ===
* Casello autostradale di Frosinone, [[Autostrada A1 (Italia)|Autostrada A1]] Milano-Napoli.
Per la sua posizione Frosinone è un naturale punto di passaggio e di incrocio di numerose vie di comunicazione.
Vi si congiungono la:
* [[Strada statale 6 Via Casilina]] che collega [[Roma]] e [[Napoli]];
* [[Strada statale 214 Maria e Isola Casamari|strada regionale 214 Maria e Isola Casamari (SR 214)]], già Strada statale 214 (Via Mària), che porta a [[Sora (Italia)|Sora]];
* [[Strada statale 156 dei Monti Lepini|SS 156]] che porta a [[Latina]];
* [[Strada statale 155 di Fiuggi]] ([[via Prenestina]]) che porta anch'essa a Roma passando per [[Alatri]], [[Fiuggi]] e [[Palestrina]].
 
=== Ferrovie ===
* [[Stazione di Frosinone]]
Frosinone è servita dalla [[ferrovia Roma-Cassino-Napoli|ferrovia Roma-Napoli]] via [[Cassino]]. La stazione ferroviaria è situata in Piazzale Alessandro Kambo.
 
Fino al [[1940]] Frosinone era collegata con Roma e Fiuggi tramite la [[ferrovia Roma-Fiuggi-Alatri-Frosinone]].
 
=== Aeroporti ===
{{vedi anche|Aeroporto di Frosinone}}
Aeroporto militare Girolamo Moscardini.
 
=== Mobilità urbana ===
[[File:Europolis Geaf 80.jpg|thumb|Un autobus della GEAF in sosta al capolinea di Piazzale Kambo]]
 
* Il [[trasporto pubblico locale]] della città è affidato in concessione alla [[GEAF]] (''Gestione Autoservizi Frosinone''). La Ge.A.F gestisce circa 30 linee nel comune di Frosinone.
* Da Frosinone, la [[COTRAL]] effettua collegamenti quotidiani con [[Roma]] e altre località nelle province di Frosinone, Latina e Roma. I capolinea di entrambe le società sono stati recentemente spostati in Piazza Sandro Pertini.
 
=== Ascensore inclinato ===
L'ascensore inclinato fornisce un rapido collegamento fra il centro storico e la parte bassa della città. L'impianto, in funzione dal 3 aprile [[2010]], impiega circa due minuti per coprire la distanza tra la stazione di valle, nei pressi di via Aldo Moro e quella di monte di piazzale Vittorio Veneto e viceversa.<ref>[http://www.comune.frosinone.it/archivio2_eventi-e-comunicati_0_509_0_4.html Comune di Frosinone - Ascensore inclinato, l'impianto è in funzione]</ref>.
 
L'ascensore inclinato venne chiuso per motivi di sicurezza mercoledì 22 gennaio 2014<ref>{{Cita web|url = http://www.ilmessaggero.it/FROSINONE/frosinone_pericolo_frana_chiuso_l_39_ascensore_inclinato_servizio_sostitutivo_con_le_navette/notizie/467587.shtml|titolo = Frosinone, pericolo frana
chiuso l'ascensore inclinato
servizio sostitutivo con le navette|accesso = 16 maggio 2015}}</ref> non era prevista alcuna data per il ripristino. Il 9 febbraio 2016, a seguito di una manutenzione comunale e a distanza di due anni, l'ascensore inclinato rientra in funzione.<ref>{{Cita web|url= http://www.linchiestaquotidiano.it/news/2016/02/09/frosinone-il-collaudo-è-ok-riparte-lascensore-inclinato-la/13391|titolo=Il collaudo è ok, riparte l'ascensore inclinato: l'annuncio del Comune|editore=linchiestaquotidiano.it}}</ref>
 
== Amministrazione ==
Nel [[1927]], a seguito del [[riordino delle Circoscrizioni Provinciali]] stabilito dal regio decreto N°1 del 2 gennaio [[1927]], per volontà del governo fascista, Frosinone, che prima rientrava nella [[provincia di Roma]], divenne capoluogo dell'omonima [[provincia di Frosinone|provincia]].
 
{{ComuniAmminPrecTitolo}}
{{ComuniAmminPrec
|giugno [[1944]]
|novembre [[1944]]
|[[Domenico Marzi]]
|[[Partito Comunista Italiano]]
|Sindaco indicato dal [[CLN]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|dicembre [[1944]]
|giugno [[1945]]
|Giacomo De Palma
|[[Democrazia Cristiana]]
|Sindaco indicato dal [[CLN]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|giugno [[1945]]
|[[1946]]
|Luigi Valchera
|[[Partito Socialista Italiano]]
|Sindaco indicato dal [[CLN]]
|
|-
}}
|-align=center
{{ComuniAmminPrec
| '''Sciabola'''
|[[1946]]
|[[1964]]
|Domenico Ferrante
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1964]]
|[[1968]]
|Armando Vona
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|[[1968]]
|[[1972]]
|Armando Riccardi
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]
|
|-
}}
|}
{{ComuniAmminPrec
 
|[[1972]]
===Femminili===
|[[1986]]
{| class="wikitable" cellpadding="3" cellspacing="0" border="1" style="text-align: center; font-size: 90%; border: gray solid 1px; border-collapse: collapse;"
|Paolo Pesci
|+
|[[Democrazia Cristiana]]
|! width=110 | '''Specialità'''
|[[Sindaco]]
| width=160 bgcolor="F7F6A8"| {{simbolo|Gold_medal europe.svg}} '''Oro'''
| width=160 bgcolor="DCE5E5"| {{simbolo|Silver_medal europe.svg}} '''Argento'''
| width=160 bgcolor="FFDAB9"| {{simbolo|Bronze_medal europe.svg}} '''Bronzo'''
|- align="center" bgcolor="DFDFDF"
| colspan="4"| '''Individuali'''
|-
| '''Fioretto'''
|{{Bandiera|ITA}} '''[[Elisa Di Francisca]]'''
|{{Bandiera|RUS}} [[Inna Deriglazova]]
|{{Bandiera|ITA}} [[Alice Volpi]]<br />{{Bandiera|FRA}} [[Ysaora Thibus]]
|-align=center
| '''Spada'''
|{{Bandiera|FRA}} '''[[Coraline Vitalis]]'''
|{{Bandiera|FRA}} [[Marie-Florence Candassamy]]
|{{Bandiera|POL}} [[Ewa Nelip|Ewa Trzebińska]]<br />{{Bandiera|GER}} [[Alexandra Ndolo]]
|-
| '''Sciabola'''
|{{Bandiera|UKR}} '''[[Ol'ha Charlan]]'''
|{{Bandiera|FRA}} [[Manon Brunet]]
|{{Bandiera|RUS}} [[Sofya Velikaya]]<br>{{Bandiera|HUN}} [[Anna Márton]]
|- align="center" bgcolor="DFDFDF"
| colspan="4"| '''A squadre'''
|-align=center
| '''Fioretto'''
|
|
|
|-
| '''Spada'''
|
|
|
|-
|-align=center
| '''Sciabola'''
|
|
|
}}
|-
{{ComuniAmminPrec
|}
|29 marzo [[1988]]
|23 ottobre [[1989]]
|[[Dante Schietroma]]
|[[Partito Socialista Democratico Italiano]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|23 ottobre [[1989]]
|28 luglio [[1990]]
|[[Angelo Cristofari]]
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|28 luglio [[1990]]
|12 dicembre [[1990]]
|[[Giuseppe Marsinano]]
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|13 dicembre [[1990]]
|27 luglio [[1992]]
|[[Lucio Valle]]
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|27 luglio [[1992]]
|8 maggio [[1995]]
|[[Sandro Lunghi]]
|[[Democrazia Cristiana]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|8 maggio [[1995]]
|23 dicembre [[1997]]
|[[Paolo Fanelli]]
|[[Forza Italia (1994)|Forza Italia]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|8 giugno [[1998]]
|11 giugno [[2002]]
|[[Domenico Marzi Jr.]]
|[[Democratici di Sinistra]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|11 giugno [[2002]]
|29 maggio [[2007]]
|[[Domenico Marzi Jr.]]
|[[Democratici di Sinistra]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|29 maggio [[2007]]
|23 maggio [[2012]]
|[[Michele Marini]]
|[[Partito Democratico (Italia)|Partito Democratico]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|23 maggio [[2012]]
|11 giugno [[2017]]
|[[Nicola Ottaviani]]
|[[Il Popolo della Libertà]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrec
|11 giugno [[2017]]
|''In carica''
|[[Nicola Ottaviani]]
|[[Forza Italia (2013)|Forza Italia]]
|[[Sindaco]]
|
}}
{{ComuniAmminPrecFine}}
 
=== Gemellaggi ===
* {{Gemellaggio|USA|Elmwood Park (Illinois)|1996}}: il gemellaggio è nato per la forte presenza di immigrati ciociari e in particolari frusinati nella cittadina americana.
* {{Gemellaggio|Canada|Tecumseh (Ontario)|2009}}: l'iniziativa è nata dalla proclamazione, da parte del ''Ciociaro Club of [[Windsor (Ontario)|Windsor]]'', della città di Frosinone come "Comune dell'Anno 2009". Tecumseh, cittadina confinante con Windsor, ha riconosciuto il ruolo importante avuto dagli italiani nel proprio sviluppo. In particolare è stato riconosciuto quanto fatto dagli immigrati frusinati che hanno dato, fin dal loro arrivo, un forte contributo alla costruzione dell'apparato produttivo-economico, sia in campo manifatturiero che in quello delle produzioni agricole.<ref>[http://www.comune.frosinone.it/pagina820_ciociaro-club-of-windsor.html Comune di Frosinone - Tecumseh - Ciociaro Club of Windsor<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Nocera Umbra|2009}}: il gemellaggio è nato a seguito dei tragici fatti del settembre 1997, quando la città di Nocera Umbra fu colpita dal terremoto. Una squadra di [[Vigili del Fuoco]] di Frosinone portò i primi soccorsi, in particolare, in località Colle di Nocera. Successivamente, il Comitato Colle Cottorino di Frosinone, presi contatti con la [[Pro Loco]] di Nocera Umbra, decise di portare un piccolo dono a ciascuno dei 110 bambini delle scuole elementari di Colle di Nocera Umbra. Da allora si è instaurato uno stretto legame di amicizia e solidarietà tra le due comunità e l'iniziale gemellaggio tra le due frazioni si è esteso a livello comunale.<ref>[http://www.comune.frosinone.it/archivio2_eventi-e-comunicati_0_539_0_4.html Comune di Frosinone - Eventi e Comunicati<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
* {{Gemellaggio|Italia|Ponza|2010}}: il gemellaggio nasce dalla comune venerazione per il Santo patrono.<ref>[http://www.comune.frosinone.it/archivio2_eventi-e-comunicati_0_644_0_4.html Comune di Frosinone - Eventi e Comunicati<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
 
== Sport ==
[[File:Tifo_frosinone.jpg|thumb|La tifoseria del Frosinone]]
Il [[Frosinone Calcio]], è la società principale del comune, è stata fondata nel 1912 e nel 2015-16 è diventata la terza squadra laziale dopo le romane a disputare la [[Serie A]], attualmente la squadra disputa il campionato di [[Serie B 2016-2017|Serie B.]] La seconda squadra locale è il G.S. Frosinone 2000 che ha sempre disputato campionati di livello regionale
 
La squadra maschile di pallanuoto ''Bellator Sport Lane'' milita nel campionato di serie D (Promozione), che opera presso la piscina comunale "Polivalente". Eccellenza regionale per il settore giovanile di questo sport.
 
La squadra femminile di pallavolo [[IHF Volley Frosinone]] ha militato nel campionato di [[Serie A1 2013-2014 (pallavolo femminile)|Serie A1 2013-2014]] prima di cedere il titolo sportivo.
 
Frosinone ospita le gare interne del [[Veroli Basket]] presso il [[Palazzetto dello Sport "Città di Frosinone"|palazzetto dello sport]]. Per quanto riguarda invece l'atletica leggera, ha sede nel comune la società Atletica Frosinone.
 
La città è stata più volte interessata dal [[Giro d'Italia]] di ciclismo. Nel [[2004]], ha ospitato la partenza di una tappa, mentre la 4ª tappa del [[Giro d'Italia 2005]] si è conclusa a Frosinone con la vittoria di [[Luca Mazzanti]]. Nel 2010 ha ospitato la partenza della nona tappa con arrivo a Cava de' Tirreni e nel 2012 è stata scelta come arrivo della nona tappa San Giorgio del Sannio-Frosinone. Nel 2014 è stata località di partenza per la tappa Frosinone-Foligno.
 
=== Impianti sportivi ===
* [[Stadio Benito Stirpe]]
{{Doppia immagine|destra|Benito_Stirpe_cesena_main_imbrunire.jpg||Palasport Frosinone.jpg||Lo [[stadio Benito Stirpe]]|Il [[Palazzetto dello sport "Città di Frosinone"|palazzetto dello sport]]|larghezza totale=500}}
* Centro sportivo polivalente, con piscina e palestra
* Palazzetto dello Sport [[CONI]]
* [[Palazzetto dello Sport "Città di Frosinone"]]
* Campo sportivo [[CONI]] "B.Zauli"
* [[Stadio Comunale "Matusa"]]
* [[Stadio del nuoto di Frosinone]]
* Centro Sportivo "Corso Lazio"
 
=== Personalità del mondo sportivo legate a Frosinone ===
* [[Sandro Ciotti]] (1928-2003), [[giornalista]], [[calciatore]], [[Radio (elettronica)|radiocronista]] e [[Televisione|telecronista]] sportivo e musicale [[italia]]no, ha militato nel [[Frosinone Calcio|Frosinone]] nella [[IV Serie|Quarta Serie]] a cavallo tra gli [[Anni 1940|anni quaranta]] e [[Anni 1950|cinquanta]].
* [[Fabrizio Donato]], atleta, specialità salto triplo.
* [[Ambra Migliori]], nuotatrice;
* [[Sven Paris]], pugile;
* [[Brenda Spaziani]], tuffatrice.
* [[Barbara Campanari]], pallavolista.
* [[Mirko Gori]], calciatore
 
== Curiosità ==
* Nel 1993 il politologo [[Gianfranco Miglio]], conosciuto come l'ideologo della [[Lega Nord]] propose provocatoriamente di spostare la capitale d'Italia a Frosinone, poiché "equidistante dalla Repubblica del Nord, della Repubblica dell'Etruria e della Repubblica del Sud" che secondo le intenzioni di Miglio sarebbero dovute nascere sulla base del modello federalista<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/11/18/frosinone-capitale.html ' FROSINONE CAPITALE' - Repubblica.it » Ricerca<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>.
* Nell'adattamento italiano della celebre serie televisiva [[La Tata]], la protagonista, interpretata dall'attrice statunitense [[Fran Drescher]] si chiama Francesca Cacace ed è originaria di Frosinone, a cui fa spesso riferimento.
* Alla città è stato dedicato un [[asteroide]], [[243637 Frosinone]]<ref>{{en}} [http://www.minorplanetcenter.net/iau/ECS/MPCArchive/2015/MPC_20151225.pdf M.P.C. 97569 del 25 dicembre 2015]</ref>.
* Frosinone, all'atto dell’unificazione italiana risalente nel 1861, era la città con più comuni; ne contava 178 e detiene ad oggi il primato, arrivati a 79 durante nel 2010{{senza fonte}}
 
== Galleria d'immagini ==
<gallery>
File:Vicolocentrostoricofrosinone.jpg|Un vicolo del centro storico
File:OrmisdasquareFrosinone.jpg|Piazza Sant'Ormisda
File:Porta romana a Frosinone.jpg|Porta Romana
File:PiloniFrosinone.JPG|I "Piloni"
File:ViaAldoMoro-Frosinone.jpg|Uno scorcio di Via Aldo Moro
File:Frosinone (old city).jpg|Via Garibaldi
File:FontanaCorsoDellaRepubblica-Frosinone.jpg|La fontana in Corso della Repubblica
File:Campanile Frosinone.png|Campanile Quadrato di Frosinone, probabilmente risale a prima del 1600, si hanno prove registrate di lavori di manutenzione eseguiti nel 1674.
</gallery>
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
<div class="NavContent">
<div class="references-small" style="-moz-column-count: 2; column-count: 2;">
* Francesco Antonucci, ''Corpus Lapidarum Frusinonis - Vol.1'', Tipografia Zirizzotti, Frosinone, 2005
* Ignazio Barbagallo, ''Frosinone, Lineamenti storici dalle origini ai giorni nostri'', Editrice Frusinate, Frosinone, 1975
* Marianna Candidi Dionigi, ''Viaggio nella città di Saturno e storia di Frosinone 1809-1816'', Edimond, Città di Castello, 1997
* Giuseppe De Matthaeis, ''Saggio istorico sull'antichissima città di Frosinone'', Stamperia De Romanis, Roma, 1816
* Maurizio Federico - Costantino Jadecola, ''[{{collegamento interrotto|1=http://comunefrosinone.interfree.it/guerra_frosinone.pdf |date=dicembre 2017 |bot=InternetArchiveBot }} La città è vuota e in rovina! La guerra a Frosinone 1943-44]'', Biblioteca Comunale Turriziani, Frosinone, 2005, ISBN 88-901454-1-2
* Maurizio Federico, ''Frosinone e i suoi pompieri'', Frosinone, 2006, ISBN 88-901454-2-0
* Maurizio Federico, ''Il Biennio Rosso in Ciociaria: 1919-20'', IN.GRA.C., Cassino, 1985
* Achille Giorgi, ''Il Circondario di Frosinone nella provincia di Roma;disquisizioni storico-politico-amministrative, Firenze, 1881
* Silio Italico, ''Punica'', Libro II, Ginevra 1990
* Michele Mattioni, ''Frosinone capoluogo della provincia ciociara'', Sonzogno, Milano, 1929
* Pietro Pellisieri, ''De Frusinonis Antiquitate'', Frosinone 1823
* Sabrina Pietrobono, ''La Media Valle Latina: castelli e viabilità in una zona di frontiera'', Società degli Archeologi Medievisti Italiani, 2006
* Riccardo Saldarelli, ''Arte Contemporanea nella Cattedrale di Frosinone'', Frosinone, 1992
</div>
</div>
 
== Voci correlate ==
* [[Ciociaria]]
* [[Volsci]]
* [[Diocesi di Frosinone-Veroli-Ferentino]]
* [[Campagna e Marittima]]
* [[Delegazione di Frosinone]]
* [[Circondario di Frosinone]]
* [[Via Latina]]
* [[Via Casilina]]
* [[Strada statale 156 dei Monti Lepini]]
* [[Carnevale di Frosinone]]
* [[Frosinone Calcio]]
* [[Valle di Comino]], [[Comunità montana Valle di Comino]]
 
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Frosinone|n=Categoria:Frosinone|wikt}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|http://www.comune.frosinone.it/|Sito del Comune|26-02-2017}}
* {{cita web|url=http://www.archivi.beniculturali.it/UCBAWEB/ricerca.php?nome=FROSINONE|titolo=Archivio di Stato di Frosinone|accesso=6 agosto 2010}}
* {{cita web|http://www.conservatorio-frosinone.it/|Conservatorio di Musica Licinio Refice|06-08-2010}}
* {{cita web|http://www.accademiabellearti.fr.it/|Accademia Belle Arti di Frosinone|06-08-2010}}
* {{cita web|http://www.asl.fr.it/asl|ASL Frosinone|06-08-2010}}
* {{cita web|http://www.termeromane.info/|Terme Romane di Frosinone|09-06-2011}}
* {{cita web|http://www.madonnadellaneve.frosinone.it/homepage.htm|Santuario della Madonna della Neve|06-08-2010}}
* {{cita web|http://biblioteca.comune.frosinone.it/|Biblioteca Comunale|26-02-2017}}
* ''[http://museoarcheologico.comune.frosinone.it/ Museo Archeologico]'', su ''museoarcheologico.comune.frosinone.it''
 
{{Campionati europei scherma}}
{{Comuni della provincia di Frosinone}}
{{Portale|scherma}}
{{Capoluoghi di provincia italiani}}
{{Città romane della Regio I Latium et Campania}}
{{Via Latina}}
{{Controllo di autorità}}
{{portale|Frosinone|Lazio}}
 
[[Categoria:FrosinoneCampionati europei di scherma| 2019]]
[[Categoria:Scherma nel 2019]]
[[Categoria:Competizioni sportive a Düsseldorf]]