Sri Guru Har Krishan Ji ([[1656]]-[[1664]]) è stato l'ottavo Guru Sikh della [[Sikhismo|religione sikh]] dopo [[Har Rai Ji|Sri Guru Har Rai Ji]]
[[File:Fgm Type.jpg|thumb|Tipo d'infibulazione]]
[[File:Fgm map.svg|thumb|Diffusione della pratica in [[Africa]]]]
L''''infibulazione''' (dal latino ''fibula'', spilla) è una [[mutilazione genitale femminile]]. Consiste nell'asportazione della [[clitoride]] ([[escissione della clitoride]]), delle [[piccole labbra]], di parte delle [[grandi labbra vaginali]] con [[cauterizzazione]], cui segue la cucitura della [[vulva]], lasciando aperto solo un foro per permettere la fuoriuscita dell'[[urina]] e del sangue mestruale.<br />
Ha origine esclusivamente culturale, e oggi è adottata e praticata in molte società dell'[[Africa]], della [[penisola araba]] e del [[sud-est asiatico]].
==Infibulazione e cultura==
[[File:Anti Infibulation Logo.svg|thumb|Simbolo contro tale pratica]]
Le origini delle mutilazioni femminili sono legate a tradizioni dell'[[antico Egitto]]; da qui il nome di "infibulazione faraonica" che le viene dato in [[Lingua araba]] (<span style="font-size: 120%;">الختان الفرعوني</span>, ''al-khitān al-firaʿūnī''). Si calcola che in Egitto, nonostante la pratica sia vietata<ref>[http://www.repubblica.it/2008/06/sezioni/esteri/egitto-infibulazione/egitto-infibulazione/egitto-infibulazione.html "Mai più donne mutilate": l'Egitto vieta l'infibulazione]</ref>, ancora oggi tra l'85% e il 95% delle donne abbia subito l'infibulazione<ref name=afrol>[http://www.afrol.com/Categories/Women/FGM/netscapeindex.htm afrol Women & Gender - FGM<!-- Titolo generato automaticamente -->] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20081007041434/http://www.afrol.com/Categories/Women/FGM/netscapeindex.htm |data=7 ottobre 2008 }}</ref>. La [[Somalia]], dove la pratica è diffusa al 98%<ref name=afrol />, è stata definita dall'antropologo de Villeneuve ''le pays des femmes cousues'', il paese delle donne cucite<ref>Annie de Villeneuve, "Etude sur une coutome Somalie, les femmes cousues", in: ''Journal de la Société des Africanistes'', 1937, vol. 7, pp. 15-32.</ref>.
L'infibulazione e l'escissione della clitoride non sono menzionate dal [[Corano]] ma sono presenti in numerosi [[Hadith]]: <<Narró Abu Huraira: ho sentito il profeta dire “Cinque pratiche sono caratteristiche della fitra: circoncisione, rasarsi i peli pubici, accorciare i baffi, tagliarsi le unghie e depilare i peli delle ascelle>>(Sahih al-Bukhari, Volume 7, Libro 72, Numero 779)
Narrò Aisha <<Quando il circonciso incontra il circonciso, allora è richiesto il Ghusl. Io e il messaggero di Allah lo avevamo fatto [l’atto sessuale], quindi praticammo il Ghusl>> (Jami` at-Tirmidhi Volume 1, LIbro 1, Numero 108)
A proposito del dubbio sorto tra alcuni musulmani su quando sia necessario lavarsi dopo aver fatto sesso, Aisha dice:
[…] Il Messaggero di Allah disse: “Quando qualcuno si siede in mezzo a quattro parti (della donna) e le parti circoncise si toccano l’un l’altro un bagno diventa obbligatorio. (Sahih Muslim, numero 349)
È stato narrato da Muhammad bin Hassan – Abdul Wahab , disse: Al-Kufi – da ‘Abdul-Malik bin ‘Umair, da Umm ‘Atiyyah Al-Ansariyyah, che una donna facesse le circoncisioni alle femmine di Medina, e il profeta le disse “non tagliare in maniera estrema, perché è meglio per la donna e piace di più al marito”. (Daif) (Sunan Abi Dawud Book 42, Hadith 525)
La giurisprudenza coranica ammette, fra le cause di [[divorzio]], difetti fisici della sposa, come ad esempio una circoncisione mal riuscita<ref>{{cita pubblicazione|autore=Berkeley, J.|url=https://www.jstor.org/pss/176113|lingua=en|titolo=Circumcision circumscribed female excision and cultural accomodation in the medieval near east|rivista=International Journal of Middle East Studies|volume=28|pp=19-38|anno=1996|accesso=17 luglio 2009}}</ref>.<br />
Il cosiddetto "padre" del [[Kenya]] moderno, [[Jomo Kenyatta]], difese l'infibulazione come una pratica culturale importante.
L'infibulazione è una pratica che si può riscontrare in alcuni paesi, in tutto o in parte [[islam]]ici (essenzialmente la parte meridionale dell'[[Egitto]], [[Sudan]], [[Somalia]], [[Eritrea]], [[Senegal]], [[Guinea]]), dove viene consigliata come sistema ritenuto utile a mantenere intatta l'[[illibatezza]] della donna. In Nigeria l'infibulazione è stata ufficialmente vietata nel giugno 2015.
In Somalia, una donna non infibulata viene considerata [[purità rituale|impura]]; pertanto, non riesce a trovare marito e rischia l'[[esclusione sociale|allontanamento dalla società]]<ref>[http://isd.olografix.org/faq/faq_domande7.htm].</ref>.
La scrittrice [[Ayaan Hirsi Ali]], somala naturalizzata [[Paesi Bassi|olandese]], è una delle principali attiviste contro le mutilazioni femminili, nonché testimone di come questa pratica sia tipica della società somala: ella stessa fu infibulata all'età di cinque anni, assieme alla sorella di quattro<ref>[[Ayaan Hirsi Ali]], ''op. cit.''.</ref>.
Nel [[Cristianesimo]], le mutilazioni, anche quelle auto inflitte, sono considerate un peccato contro la santità del corpo e sono quindi proibite. Ma essendo l'infibulazione legata a culture o religioni [[antropologia culturale|antropologiche]] tribali precedenti o successive alla cristianizzazione, tale pratica si è conservata, soprattutto tra i [[Chiesa copta ortodossa|copti]] (ortodossi e cattolici) del [[Corno d'Africa]], in [[Eritrea]] e in [[Etiopia]] (qui ad eccezione della provincia nord-occidentale del Gojjam, dove tali pratiche non sono diffuse)<ref>{{cita web|autore=Aldo Morrone|url=http://www.inmp.it/common/download-CWM-mgf.asp?f=LE-MUTILAZIONE-GENITALE-FEMMINILE-UNA-FERITA-APERTA.pdf|titolo=La mutilazione genitale femminile: una ferita aperta?|formato=pdf|accesso=29 settembre 2009|urlmorto=sì}}</ref>.
In Niger, il 55% delle donne e delle ragazze cristiane è infibulata, a confronto del 2% delle musulmane<ref>: [https://www.unicef.org/media/files/FGCM_Lo_res.pdf UNICEF 2013]"Niger. 55% of Christian girls and women have undergone FGM/C, compared to 2% of Muslim girls and women," ep. 73.</ref>.
==Effetti dell'infibulazione==
I rapporti sessuali, attraverso questa pratica, vengono impossibilitati fino alla defibulazione (cioè alla scucitura della vulva), che in queste culture, viene effettuata direttamente dallo sposo prima della consumazione del matrimonio. Le puerpere, le vedove e le donne divorziate sono sottoposte a reinfibulazione con lo scopo di ripristinare la situazione prematrimoniale di purezza. I rapporti diventano dolorosi e difficoltosi, spesso insorgono [[cistite|cistiti]], [[ritenzione urinaria]] e [[infezione|infezioni]] [[vagina]]li. L'asportazione totale o parziale degli organi genitali femminili esterni è praticata con lo scopo di impedire alla donna di conoscere l'orgasmo derivante dalla stimolazione del [[clitoride]].
Ulteriori danni si hanno al momento del parto: il bambino deve attraversare una massa di tessuto cicatriziale e reso poco elastico a causa delle mutilazioni; in quel momento il feto non è più ossigenato dalla placenta e il protrarsi della nascita toglie ossigeno al cervello, rischiando di causare danni neurologici. Nei paesi in cui è praticata l'infibulazione, inoltre, è frequente la rottura dell'utero durante il parto, con conseguente morte della madre e del bambino<ref>[http://www.ministerosalute.it/saluteDonna/paginaInternaMenuSaluteDonna.jsp?id=745&menu=sessuale Linee Guida MGF del Ministero della Salute] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090807171707/http://www.ministerosalute.it/saluteDonna/paginaInternaMenuSaluteDonna.jsp?id=745&menu=sessuale |date=7 agosto 2009 }} - Complicazioni Ostetriche.</ref>.
== Tutela della donna dalle mutilazioni genitali ==
{{vedi anche|Mutilazioni genitali femminili nel mondo}}
==={{ITA}}===
Con la legge 9 gennaio [[2006]], n. 7, il [[Parlamento della Repubblica Italiana|Parlamento italiano]] ha provveduto a tutelare la donna dalle pratiche di mutilazione genitale femminile, in attuazione degli articoli 2, 3 e 32 della [[Costituzione]] e di quanto sancito dalla Dichiarazione e dal Programma di azione adottati a [[Pechino]] il 15 settembre 1995 nella quarta Conferenza mondiale delle [[Nazioni Unite]] sulle donne. Al codice penale è aggiunto l'articolo 583-bis che punisce con la reclusione da quattro a dodici anni chi, senza esigenze terapeutiche, cagiona una mutilazione degli organi genitali femminili.
Per mutilazione il legislatore intende, oltre all'infibulazione, anche la [[clitoridectomia]], l'[[escissione del clitoride|escissione della clitoride]] o comunque (norma di chiusura) qualsiasi pratica che cagioni effetti dello stesso tipo.
Allo stesso modo, chi, in assenza di esigenze terapeutiche, al fine di menomare le funzioni sessuali, provoca lesioni agli organi genitali femminili diverse da quelle indicate al primo comma, da cui derivi una [[malattia]] nel corpo o nella mente, è punito con la reclusione da tre a sette anni.
Le disposizioni di questo articolo si applicano altresì quando il fatto è commesso all'estero da cittadino italiano o da straniero residente in Italia, ovvero in danno di cittadino italiano o di straniero residente in Italia. In tal caso, il reato è perseguito su richiesta del [[Ministero della giustizia|Ministro della giustizia]].
L'articolo 583-ter precisa inoltre che l'esercente la professione sanitaria resosi colpevole del fatto sottostà altresì alla pena accessoria dell'interdizione dall'esercizio della professione da tre a dieci anni, con comunicazione della sentenza di condanna all'[[Federazione Nazionale Ordini Medici Chirurghi e Odontoiatri|Ordine dei medici chirurghi e degli odontoiatri]].
Liliana Ocmin, Vicepresidente del comitato per le Pari Opportunità, ha affermato: «In [[Italia]] sono circa 40.000 le donne che hanno subito l'infibulazione». Secondo uno studio di [[Aldo Morrone]] e di Alessandra Sannella, in Italia le donne infibulate sarebbero invece circa 30-35 000 (ovvero il dato più alto presente in Europa) e ci sarebbero ogni anno circa 2.000 o 3.000 bambine immigrate a rischio.
Tali infibulazioni verrebbero per lo più fatte a pagamento (senza [[anestesia]]) presso medici o anziani appartenenti alla propria comunità.<ref>[http://www.repubblica.it/solidarieta/immigrazione/2011/02/05/news/mutilazioni_genitali_femminili_a_rischio_tra_2_000_e_3_000_bimbe_in_italia-12090162/ ''Infibulazione: in Italia si pratica, eccome. Sono a rischio migliaia di bimbe immigrate'' - La Repubblica - Valeria Pini - 5 febbraio 2011]</ref>
==={{GBR}}===
In Gran Bretagna tale pratica è illegale dal 1985, tuttavia secondo alcune stime il Paese deterrebbe il primato europeo per numero di mutilazioni, a causa della forte presenza di donne di origine egiziana e sub-sahariana.<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2014/03/26/infibulata-in-ospedale-dopo-il-parto-in-uk-primo-processo-contro-due-medici/923542/ "Infibulata in ospedale dopo il parto": in Uk primo processo contro due medici - Il Fatto Quotidiano]</ref>
=== {{bandiera|Eritrea|nome}} ===
In [[Eritrea]], la pratica dell'infibulazione è reato dal 31 marzo [[2007]] e per i trasgressori sono previste multe e carcerazione a seconda della gravità del reato. L'Unione delle Donne Eritree stima che il 90% delle donne sia stato soggetto a infibulazione e che nel continente africano almeno tre milioni di bambine subiscano la pratica ogni anno<ref>{{cita web|http://www.corriere.it/Primo_Piano/Esteri/2007/04_Aprile/05/mutilazioni_genitali_femminli_eritrea.shtml|Mutilazioni sessuali vietate in Eritrea|editore=Il corriere|accesso=6 aprile 2007}}</ref>.
==={{bandiera|Burkina Faso|nome}}===
L'escissione e l'infibulazione sono vietate nel [[Burkina Faso]], messe al bando dal 1985 grazie a un provvedimento legislativo promosso da [[Thomas Sankara]], all'epoca presidente del paese.<ref>Comitato Sankara XX, ''Sostiene Sankara'', 2014, Edizioni BeccoGiallo, ISBN 978-88-97555-89-6.</ref>
== Campagne politiche ==
Una campagna per l'abbandono delle mutilazioni genitali femminili è stata lanciata negli [[anni 1990|anni novanta]] dalla [[leader politica]] [[Emma Bonino]]<ref>[http://www.emmabonino.it/campagne/stopfgm/ Pagina per la campagna Stop Fgm sul sito web di Emma Bonino (EmmaBonino.it)].</ref>, che, a fianco dell'organizzazione [[Non c'è pace senza giustizia|Non c'è pace senza giustizia (NPWJ)]], ha organizzato eventi, iniziative, conferenza e meeting su questo argomento con politici europei e africani<ref>[http://www.npwj.org/No+Peace+Without+Justice/Female+Genital+Mutilation Pagina sulle iniziative per l'abbandono delle mutilazioni genitali femminili sul sito web di Non c'è pace senza giustizia (Npwj.org)] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20090215170327/http://www.npwj.org/No+Peace+Without+Justice/Female+Genital+Mutilation |data=15 febbraio 2009 }}.</ref>.
Proprio per questo motivo, nel dicembre 2008, [[Non c'è pace senza giustizia]] ha organizzato al [[Cairo]] (Egitto) una conferenza internazionale per l'abbandono delle [[mutilazioni genitali femminili]]<ref>[http://www.npwj.org/No+Peace+Without+Justice/Female+Genital+Mutilation/History/Cairo+2008/Final+Documents Pagina speciale sulla conferenza del Cairo su Npwj.org] {{Webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100110090307/http://www.npwj.org/No+Peace+Without+Justice/Female+Genital+Mutilation/History/Cairo+2008/Final+Documents |date=10 gennaio 2010 }}.</ref>, alla quale ha partecipato un centinaio di donne e uomini politici [[africani]] ed [[europei]]<ref>{{Cita web |url=http://www.npwj.org/No+Peace+Without+Justice/Female+Genital+Mutilation/History/Cairo+2008/List+of+Participants |titolo=Lista dei partecipanti alla conferenza del Cairo (Npwj.org). |accesso=25 gennaio 2009 |urlarchivio=https://web.archive.org/web/20100110110333/http://www.npwj.org/No+Peace+Without+Justice/Female+Genital+Mutilation/History/Cairo+2008/List+of+Participants |dataarchivio=10 gennaio 2010 |urlmorto=sì }}</ref>.
Nel [[2010]] è stata rilanciata da [[Emma Bonino]], [[Radicali Italiani]] e [[Non c'è pace senza giustizia]], la campagna contro le mutilazioni genitali femminili. In tutto il mondo, grazie alla loro iniziativa, sono state raccolte firme per un appello di messa al bando di questa pratica da presentare all'[[Assemblea Generale delle Nazioni Unite]].
Il 20 dicembre [[2012]] l'assemblea generale dell'Onu ha adottato la risoluzione di messa al bando universale delle mutilazioni genitali femminili, depositata dal gruppo dei Paesi africani e in seguito sponsorizzata dai due terzi degli stati membri delle Nazioni Unite<ref>[http://www.un.org/News/briefings/docs//2012/121220_FGM.doc.htm/ Comunicato stampa dell'ONU]</ref>.
== Note ==
<references/>
== Bibliografia ==
* Busoni M., Laurenzi E., a cura, "Il corpo dei simboli", Firenze, SEID, 2005.
* Busoni M., ''Il valore delle spose. Beni e persone in antropologia economica'', Roma, Meltemi, 2001.
* [[Ayaan Hirsi Ali]], ''Infedele'' (=BUR), Milano, Rizzoli, 2008. ISBN 88-170-2062-1, ISBN 978-88-170-2062-6.
* Ciminelli M., "Le ragioni culturali delle mutilazioni genitali femminili: note critiche sulla definizione di MFG dell'OMS/WHO", ''La ricerca Folklorica'', 46 (2003), pp. 39–50.
* Dirie W., ''Fiore del deserto'', Milano, Garzanti, 1998.
* Fusaschi M., ''I segni sul corpo - Per un'antropologia delle modificazioni dei genitali femminili'', Torino, Bollati Boringheri, 2003.
* Heritier F., ''Maschile/Femminile. Il pensiero della differenza'', Roma- Bari, Laterza, 2000.
* Magli I., ''Matriarcato e potere delle donne'', Milano, Feltrinelli, 1978.
* Mescoli E., ''Sul mio corpo. La circoncisione femminile in un'analisi di contesto'', Milano, Interscienze, 2010 [https://web.archive.org/web/20180122003101/http://www.sulmiocorpo.it/]. ISBN 88-966-2301-4, ISBN 978-88-966-2301-5.
* Morrone A., Sannella A. (a cura di), Sessualità e culture. Mutilazioni genitali femminili: risultati della ricerca in contesto socio-sanitario, FrancoAngeli, Milano, 2010.
* Pasquinelli C., ''Antropologia delle mutilazioni genitali femminili. Una ricerca in Italia''. Roma, AIDOS, Associazione italiana donne per lo sviluppo, 2000.
* Pasquinelli C., ''Infibulazione – Il corpo violato'', Roma, Meltemi Melusine, 2007.
* Van Gennep A., ''I riti di passaggio'', Torino, Bollati Boringheri, 2002.
== Voci correlate ==
* [[Circoncisione]]
* [[Escissione del clitoride]]
* [[Modificazione corporea]]
* [[Mutilazioni genitali femminili]]
* [[Violenza di genere]]
* [[Protocollo di Maputo]]
* [[Prezzo della sposa]]
* [[Dichiarazione del Cairo per l'Eliminazione delle Mutilazioni Genitali Femminili]]
* [[Waris Dirie]]
== Altri progetti ==
{{Interprogetto|commons=Category:Female genital cutting|commons_etichetta=mutilazioni genitali femminili|commons_preposizione=sulle}}
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{cita web|http://www.camera.it/parlam/leggi/06007l.htm|Legge 9 gennaio 2006, n. 7. Disposizioni concernenti la prevenzione e il divieto delle pratiche di mutilazione genitale femminile}}
* {{En}} [https://web.archive.org/web/20090215170327/http://www.npwj.org/No+Peace+Without+Justice/Female+Genital+Mutilation Non C'è Pace Senza Giustizia], campagna contro le [[mutilazioni genitali femminili]]
* {{cita web|http://www.assistentisociali.org/immigrazione/infibulazione-e-mutilazioni-dei-genitali-femminili.htm|Infibulazione e mutilazioni dei genitali femminili}}
* {{cita web|http://isd.olografix.org/faq/faq_domande7.htm|FAQ del gruppo usenet It.Sesso.Discussioni}}
* {{cita web | 1 = http://www.sulmiocorpo.it | 2 = Mescoli E. - SUL MIO CORPO La circoncisione femminile in un'analisi di contesto - 2010 I Edizione - INTERSCIENZE | accesso = 10 ottobre 2010 | urlarchivio = https://web.archive.org/web/20180122003101/http://www.sulmiocorpo.it/ | dataarchivio = 22 gennaio 2018 | urlmorto = sì }}
* {{cita web|http://it.euronews.com/2013/03/04/le-nostre-figlie-non-saranno-mutilate-la-battaglia-mondiale-contro-l-/|EuroNews.com - “Le nostre figlie non saranno mutilate”: la battaglia mondiale contro l'infibulazione (marzo 2013}}
* {{cita web|https://www.imdb.com/title/tt1054580/|''Fleur du désert'', film del 2009 sull'infibulazione in Somalia}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|antropologia|medicina}}
[[Categoria:Circoncisione]]
[[Categoria:Mutilazioni genitali femminili]]
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