Utente:Jose Antonio/Sandbox e Schönfließ (Mühlenbecker Land): differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
{{Bio
|Nome = Giovanni BattistaSchönfließ
|Panorama = Schönfließ church 2016 NW.jpg
|Cognome = Caneva
|Didascalia = La chiesa
|Sesso = M
|Stato = DEU
|Immagine = Giovanni Battista Caneva.jpg
|Grado amministrativo = 5
|LuogoNascita = Asiago
|Tipo = frazione (''Ortsteil'')
|GiornoMeseNascita = 16 settembre
|Divisione amm grado 1 = Brandeburgo
|AnnoNascita = 1904
|Divisione amm grado 2 = no
|LuogoMorte = Portoferraio
|Divisione amm grado 3 = Oberhavel
|GiornoMeseMorte = 12 marzo
|Divisione amm grado 4 = Mühlenbecker Land
|AnnoMorte = 1947
|EpocaAbitanti = 19002256
|Note abitanti = {{cita web |url = http://www.muehlenbecker-land.de/de/leben-gemeinde/ueber-die-gemeinde/zahlen-fakten/ |titolo = Zahlen und Fakten |lingua = de }}
|Attività = sportivo
|Aggiornamento abitanti = 1-1-2019
|Attività2 = sindacalista
|Divisioni confinanti =
|Attività3 = prefetto
|Fuso orario =
|Nazionalità = italiano
|Targa = OHV
|PostNazionalità =<ref>http://caneva.org/Profile.asp?ID=175</ref>
}}
'''Schönfließ''' è una frazione del [[Comuni della Germania|comune tedesco]] di [[Mühlenbecker Land]], nel [[Brandeburgo]].
{{Sportivo
|Nome= Giovanni Battista Caneva
|Immagine=
|Didascalia =
|Sesso = M
|CodiceNazione = {{ITA}}
|Altezza=
|Peso=
|Disciplina= Salto con gli sci
|Squadra= [[Gruppi universitari fascisti]]
|TermineCarriera =
|Palmares =
{{Palmarès
|competizione 1 = [[Campionato italiano di salto con gli sci|Campionato italiano 1937]]
|oro 1 = 0
|argento 1 = 0
|bronzo 1 = 1
}}
|Aggiornato=
}}
==Biografia==
Figlio di Pietro detto Piero e Rodighiero Caterina, Caneva fu [[squadrista]] e nel 1922 prese parte alla [[marcia su Roma]]<ref>http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/Marostica%2014-1-1944.pdf</ref>.
 
== Storia ==
Medaglia di bronzo nel 1937 nel [[Campionato italiano di salto con gli sci]]<ref>http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/Canove%20di%20Roana%2011-07-1944.pdf</ref>.
Il 26 ottobre [[2003]] il comune di Schönfließ fu fuso con i comuni di [[Mühlenbeck]], [[Schildow]] e [[Zühlsdorf]], formando il nuovo comune di [[Mühlenbecker Land]]<ref>[http://www.destatis.de/jetspeed/portal/cms/Sites/destatis/Internet/DE/Content/Statistiken/Regionales/Gemeindeverzeichnis/NamensGrenzAenderung/NamensGrenzAenderung,templateId=renderPrint.psml Statistisches Bundesamt Deutschland - Namens- und Grenzänderungen der Gemeinden] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20100801012840/http://www.destatis.de/jetspeed/portal/cms/Sites/destatis/Internet/DE/Content/Statistiken/Regionales/Gemeindeverzeichnis/NamensGrenzAenderung/NamensGrenzAenderung,templateId=renderPrint.psml |data=1º agosto 2010 }}</ref>.
 
== Monumenti e luoghi d’interesse ==
A Vicenza fu a lungo fiduciario del gruppo rionale "[[Italo Balbo]]" del quartiere di San Bortolo<ref>http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/Marostica%2014-1-1944.pdf</ref>.
; Chiesa (''Dorfkirche'') : Costruzione in [[Pietra (classificazione commerciale)|pietra]] risalente al [[XIII secolo]] e ampliata intorno al [[1700]] con rifacimento degli interni; la [[torre]] in mattoni risale al [[1877]]-[[1878|78]]<ref name = "Kunstdenkmale">{{Cita libro |titolo = Die Bau- und Kunstdenkmale in der DDR. Bezirk Potsdam |curatore = Institut für Denkmalpflege |editore = Henschelverlag Kunst und Gesellschaft |città = Berlino |anno = 1978 |lingua = de |p = 258 |ISBN = {{NoISBN}} }}</ref>.
[[Sindacalismo fascista|Sindacalista]]<ref>http://www.istrevi.it/review/RESIDORI-recensione-FRANZINA-Vicenza-di-Salo.pdf</ref> fu nominato responsabile dell’[[Sindacalismo fascista|Ufficio Sindacale della Federazione di Vicenza]]<ref>http://www.storiavicentina.it/vicenza-in-guerra/92-la-seconda-guerra-mondiale/273-il-fascismo-repubblicano-vicentino.html</ref>.
; Osteria (''Dorfkrug'') : Costruzione [[Casa a graticcio|a graticcio]] risalente al [[XVIII secolo]], ampliata dopo il [[1920]]<ref name = "Kunstdenkmale"/>.
 
== Note ==
Uomo aperto e colto, fu collaboratore di [[Critica fascista]] e di altre note riviste dell'epoca<ref>http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/Marostica%2014-1-1944.pdf</ref> e aveva aperto la sua abitazione a diversi intellettuali e artisti vicentini tra cui [[Otello De Maria]] e [[Neri Pozza]], [[Antonio Barolini]] e [[Antonio Giuriolo]]<ref>http://www.istrevi.it/review/RESIDORI-recensione-FRANZINA-Vicenza-di-Salo.pdf</ref>
<references/>
 
== Voci correlate ==
===Federale di Vicenza===
* [[Stazione di Schönfließ]]
Dopo l'[[armistizio dell'8 settembre 1943]] Caneva si trovava nei pressi di [[Roma]] dove si arruolò immediatamente nei reparti combattenti tedeschi<ref>http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/Marostica%2014-1-1944.pdf</ref>. Rientrato a Vicenza nell'ottobre aderì alla [[Repubblica Sociale Italiana]] e divenne il punto di riferimento degli ex squadristi<ref>http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/Marostica%2014-1-1944.pdf</ref>. Iniziò fin da subito a fare la fronda al federale [[Bruno Mazzaggio]] che era da molto ritenuto troppo accomodante con gli avversari organizzando incontri all’Albergo Due Mori<ref>http://www.storiavicentina.it/vicenza-in-guerra/92-la-seconda-guerra-mondiale/273-il-fascismo-repubblicano-vicentino.html</ref>.
Succeduto al moderato [[Bruno Mazzaggio]] il 12 novembre 1943 divenne [[federale]] di [[Vicenza]]<ref>http://www.storiavicentina.it/vicenza-in-guerra/92-la-seconda-guerra-mondiale/273-il-fascismo-repubblicano-vicentino.html</ref> e [[sottotenente]] della [[Guardia Nazionale Repubblicana]]. Uno dei primi problemi affrontati da Caneva fu la cronica penuria di adesioni al PFR e la difficoltà di strutturarsi su tutto il territorio pertanto puntò a serrare i ranghi coagulando assieme, oltre ai fratelli Fausto (1911-1980) e Duilio (1915-1984), i rappresentanti del fascismo più intransigente sostituendo gli elementi più moderati<ref>http://www.storiavicentina.it/vicenza-in-guerra/92-la-seconda-guerra-mondiale/273-il-fascismo-repubblicano-vicentino.html</ref>. Lo stesso professore [[Edoardo Fanton]] dubbioso se aderire al [[Partito Fascista Repubblicano]] e sconsigliato dagli amici si iscrive forse temendo rappresaglie e venendo nominato [[Presidente della provincia|Preside della Provincia]]<ref>http://www.storiavicentina.it/vicenza-in-guerra/92-la-seconda-guerra-mondiale/273-il-fascismo-repubblicano-vicentino.html</ref>. Capo dell'ufficio politico è il dottore [[Giulio Vescovi]] di [[Schio]]<ref>http://www.storiavicentina.it/vicenza-in-guerra/92-la-seconda-guerra-mondiale/273-il-fascismo-repubblicano-vicentino.html</ref>.
 
== Altri progetti ==
====I contatti con l'opposizione====
{{interprogetto}}
{{vedi anche|Fascismo di sinistra}}
Intransigente ma di [[fascismo di sinistra|idee "socialiste"]] e fautore di un [[sindacalismo]] di sinistra Caneva fin da subito cercò il consenso del popolo e sviluppò politiche alternative con i partiti antifascisti che nei primi giorni di novembre portarono a due incontri con rappresentanti del [[Partito Comunista d'Italia|Partito Comunista clandestino]]<ref>http://www.istrevi.it/review/RESIDORI-recensione-FRANZINA-Vicenza-di-Salo.pdf</ref><ref>http://www.storiavicentina.it/vicenza-in-guerra/92-la-seconda-guerra-mondiale/273-il-fascismo-repubblicano-vicentino.html</ref>.
 
== Collegamenti esterni ==
L’interesse dei sindacalisti fascisti per l'opposizione comunista era nato dagli importanti risultati ottenuti nelle elezioni per le commissioni interne di fabbrica, tenutesi dopo la [[caduta del fascismo]].
* {{cita web|1=http://www.g-m-l.de/ris/instanz_6/dokumente/sar_f21_000003.htm|2=Storia di Schönfließ, dal sito ufficiale del comune di Mühlenbecker Land|lingua=de|accesso=7 dicembre 2011|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20071011071614/http://www.g-m-l.de/ris/instanz_6/dokumente/sar_f21_000003.htm|dataarchivio=11 ottobre 2007|urlmorto=sì}}
Caneva cercò pertanto un contatto con Antonio Emilio Lievore, Giordano Campagnolo e Gino Cerchio del [[Partito Comunista d'Italia|Partito Comunista clandestino]]. Lievore era inoltre il leader vicentino del [[Partito Comunista d'Italia|PCdI]] nonostante avesse ceduto la carica a Domenico Marchioro.
 
Marchioro, decise di accettare la sfida in terreno neutrale. L'intermediaria fu Mila Angelini, nella cui abitazione "''Villa delle rose''" per tutta la durata della [[Repubblica Sociale Italiana]] si susseguirono incontri tra esponenti del [[fascismo repubblicano]] e della [[resistenza vicentina]]. Si scelse di incontrasi al [[palazzo dei sindacati]] in via IV Novembre a Vicenza. Secondo la testimonianza di Lievore, Caneva era al corrente che era stato lui a creare le commissioni interne presso le Smalterie di Bassano e gli offrì di guidare il sindacato fascista ma, dopo alcune insistenze Lievore oppose un netto rifiuto dichiarando di essere [[comunista]]<ref>http://www.storiavicentina.it/resistenza-partigiana/79-vicenza-clandestina-i.html sezione:"Uno strano incontro"</ref>.
{{citazione|Caneva sapeva che io avevo contribuito a creare le Commissioni Interne alle Smalterie di Bassano, ci valutava come avversari ma non sapeva altro...ci sfidò..ci provocò..insistette perchè noi accettassimo di girare la provincia per costituire Commissioni Interne. Il Sindacato Fascista sarebbe stato a mia disposizione con macchina, autista, segretaria, stipendio, ecc. Risposi di no, che non se ne parlava nemmeno ed allora Caneva si intestardì, continuò ad offrire, a battere sul tavolo i pugni. Alla fine provocato risposi: “Guardi che io sono comunista e lei, un fascista! La differenza, tutta qua! Fu uno schiaffo che però alla fine fu preso bene. Caneva, dopo avermi fatto le rituali minacce, sconcertato (o ammirato) mi chiese di stringermi la mano e poi disse:Non ho mai visto una persona più testarda di lei, ma prometto che, di fronte a questi testimoni, non mi avvalerò mai di questa sua dichiarazione per farle del male". E mantenne la parola.|Dalla testimonianza di Antonio Emilio Lievore su Caneva<ref>http://www.storiavicentina.it/vicenza-in-guerra/92-la-seconda-guerra-mondiale/273-il-fascismo-repubblicano-vicentino.html</ref>}}
 
Giordano Campagnolo e Gino Cerchio si incontrarono con Caneva un'altra volta nella sua abitazione ma la trattativa lasciò entrambe le parti sulle proprie posizioni<ref>http://www.storiavicentina.it/resistenza-partigiana/79-vicenza-clandestina-i.html sezione:"Uno strano incontro"</ref>. In seguito in due occasioni Giordano Campagnolo fu arrestato e entrambe le volte fu scarcerato dopo l'intervento di Caneva<ref>http://www.storiavicentina.it/resistenza-partigiana/79-vicenza-clandestina-i.html sezione:"Uno strano incontro"</ref>
 
====La socializzazione delle imprese====
Vicino all'[[fascismo di sinistra|"ala sociale"]] del [[Partito Fascista Repubblicano]] girò personalmente nelle fabbriche e nelle mense aziendali nel tentativo rivelatosi inutile di ottenere il consenso degli operai e si lanciò nel progetto della [[socializzazione dell'economia|socializzazione delle imprese]] riuscendovi con le [[Ferrovie e Tramvie Vicentine|Tramvie Vicentine]], la [[Società Autoservizi Petroli Affini]] (SAPA) di [[Bassano del Grappa]], la [[I.V.E.M.]] di [[Montecchio Maggiore]] e le [[Fornaci Venete]]<ref>http://www.storiavicentina.it/vicenza-in-guerra/92-la-seconda-guerra-mondiale/273-il-fascismo-repubblicano-vicentino.html</ref>. La battaglia per la socializzazione delle imprese provocò l'irrigidimento degli imprenditori e la preoccupazione dei tedeschi<ref>http://www.storiavicentina.it/vicenza-in-guerra/92-la-seconda-guerra-mondiale/273-il-fascismo-repubblicano-vicentino.html</ref>.
 
====La guerra civile====
In seguito Caneva si spostò su posizioni ancora più intransigenti, secondo alcuni storici ciò fu dovuto all'uccisione a [[Marostica]] il 21 novembre 1943 dello [[zio]] Alfonso cui era molto legato<ref>http://caneva.org/Profile.asp?ID=71</ref> da parte del gruppo partigiano di [[Conco|Fontanelle di Conco]]<ref>http://www.istrevi.it/review/RESIDORI-recensione-FRANZINA-Vicenza-di-Salo.pdf</ref>. Alfonso Caneva fu la prima vittima della guerra civile in territorio vicentino<ref>{{cita|Scabio|p. 175}}</ref>.
La sera stessa squadristi locali e di Vicenza occuparono il paese rastrellando antifascisti e presunti tali e minacciandoli di fucilazione. Qualcuno minacciò anche una [[Eccidio del Castello Estense (1943)|punizione esemplare come a Ferrara]]<ref>http://www.storiavicentina.it/vicenza-in-guerra/92-la-seconda-guerra-mondiale/273-il-fascismo-repubblicano-vicentino.html</ref>. Il 26 dicembre 1943 a [[Valstagna]] fu ucciso anche il [[tenente colonnello]] della [[Guardia Nazionale Repubblicana]] [[Antonio Faggion]] (1889-1943) cui fu poi intitolata la [[XXII Brigata Nera "Antonio Faggion"]] di Vicenza<ref>{{cita|Scabio|p. 127}}</ref>. In qualità di federale Caneva si trovò alla guida anche di alcune squadre polizia politica che furono sciolte a causa delle violenze commesse, ma che furono poi fatte confluire nella ''"Compagnia della morte"'' alle dipendenze del federale, tra i cui componenti vi erano anche i fratelli dello stesso federale: Fausto (1911-1980)<ref>http://caneva.org/Profile.asp?ID=176</ref>, Giacinto (1906-1959)<ref>http://caneva.org/Profile.asp?ID=367</ref> e Duilio (1915-1984)<ref>http://caneva.org/Profile.asp?ID=369</ref>.
Mentre i cugini [[Bruno Caneva|Bruno]] (1912-2003)<ref>http://caneva.org/Profile.asp?ID=150</ref>, Adelmo (1920-)<ref>http://caneva.org/Profile.asp?ID=153</ref> e Antonio "Tonin" (1924-1975)<ref>http://caneva.org/Profile.asp?ID=154</ref> furono inseriti nel presidio di Asiago del Centro Reclutamento Alpini (CRA) di Bassano del Grappa.
 
Il 4 maggio 1944, a seguito del ferimento di due fascisti a [[Campiglia dei Berici]] da parte di alcuni sconosciuti, probabilmente partigiani o forse solo ladri, il giorno seguente furono uccisi Aldo e Gerardo Tagliaferro, fratelli del vescovo Girolamo Tagliaferro, prelato vicino alla resistenza<ref>http://www.istrevi.it/review/RESIDORI-recensione-FRANZINA-Vicenza-di-Salo.pdf</ref>. I responsabili della morte dei due fratelli sono ignoti ma l'omicidio viene comunemente attribuito alla ''"Compagnia della morte"''<ref>http://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=3308</ref>.
 
Sempre la ''"Compagnia della morte"'' l'8 giugno a [[Grancona]], catturò sette partigiani in un casolare i quali furono crudelmente torturati a morte<ref>http://www.istrevi.it/review/RESIDORI-recensione-FRANZINA-Vicenza-di-Salo.pdf</ref>.
 
Nel giugno 1944 Caneva fu sostituito alla guida del PFR di Vicenza da [[Innocenzo Passuello]].
 
===Capo della Provincia di Reggio Emilia===
Il 15 ottobre 1944<ref>http://www.archivi.beniculturali.it/dga/uploads/documents/Sussidi/Sussidi_2b.pdf</ref> Caneva fu nominato [[capo della Provincia]] di [[Reggio Emilia]]<ref>http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/Marostica%2014-1-1944.pdf</ref>.
 
Poco dopo il suo insediamento a Reggio Emilia la Brigata Nera comandata da [[Guglielmo Ferri]] in una delle sue prime azioni sconfinò a [[Collecchio]], nella vicina [[provincia di Parma]], per inseguire un nucleo partigiano che aveva sottratto un camion carico di [[benzina]]<ref>{{cita|Storchi|p. 255}}</ref>. I brigatisti occuparono la tenuta "Ferlano" del [[principe]] [[Carrega]] dove arrestarono tredici antifascisti cui sequestrarono i beni presenti nelle loro abitazioni<ref>{{cita|Storchi|p. 256}}</ref>. L'intervento del comando militare tedesco dispose la restituzione dei beni sequestrati e la liberazione degli arrestati<ref>{{cita|Storchi|p. 256}}</ref>. Inoltre il [[capo della Provincia]] di Parma [[Antonino Cocchi]] protestò presso Caneva per l'interferenza nella sua giurisdizione e pretendendo la restituzione di tutti beni sequestrati<ref>{{cita|Storchi|p. 257}}</ref>. Caneva dovette scusarsi con il collega e a restituire tutto ciò che era stato espropriato<ref>{{cita|Storchi|p. 257}}</ref>.
 
Si scontrò con il federale del [[Partito Fascista Repubblicano]] di [[Reggio Emilia]] [[Guglielmo Ferri]] che si era insediato il 16 settembre 1944<ref>{{cita|Storchi|p. 251}}</ref>.
 
Il 23 ottobre Ferri fu sostituito alla guida del [[Partito Fascista Repubblicano|PFR]] reggiano dal colonnello della [[Guardia Nazionale Repubblicana]] [[Ignazio Battaglia]] e la notte del 24<ref>{{cita|Storchi|p. 262}}</ref>, ma lo stesso giorno Pavolini lo aveva incaricato di costituire una nuova [[Brigata Nera Autonoma "Giovanni Gentile"|Brigata Nera Mobile]] da dislocare oltre il fiume [[Po]]<ref>http://www.istoreco.re.it/public/isto/rs89OCRlow572011101544.pdf p. 50</ref>. La sera del 24 Ferri riunì i militi a lui più fedeli ed organizzò in tutta fretta la partenza verso il nord senza avvertire nessuno e portando via quasi tutti gli automezzi, la cassa del partito e buona parte dell'armamento<ref>http://www.istoreco.re.it/public/isto/rs89OCRlow572011101544.pdf p. 50</ref><ref>{{cita|Storchi|p. 262}}</ref>, tanto che Caneva lo accusò di fuga. Critico fu anche il giudizio del colonnello Ballarino, comandante GNR di Reggio Emilia che accusò Ferri di [[sabotaggio]]<ref>http://www.istoreco.re.it/public/isto/rs89OCRlow572011101544.pdf p. 51</ref><ref>{{cita|Storchi|p. 262}}</ref>.
 
Alla [[caduta della Repubblica Sociale Italiana]] Caneva rientrò a [[Vicenza]] dove fu arrestato dai partigiani per essere sottoposto a processo. Sebbene fosse sospettato di essere il mandante dell'uccisione dei fratelli Tagliaferro e essere responsabile della rappresaglia di [[Granone]], fatti avvenuti entrambi in [[provincia di Vicenza]], furono entrambe stralciate e Caneva fu processato unicamente per una rappresaglia avvenuta in [[provincia di Reggio Emilia]] in Via Porta Brennone il 3 febbraio 1945 quando quattro partigiani furono fucilati in seguito ad un attentato in cui erano stati uccisi quattro poliziotti della [[questura]]<ref>http://www.straginazifasciste.it/?page_id=38&id_strage=4509</ref>. Caneva fu condannato a 30 anni per [[collaborazionismo]] e [[omicidio]]. Morì a Portoferraio in carcere<ref>http://www.straginazifasciste.it/wp-content/uploads/schede/Marostica%2014-1-1944.pdf</ref>.
 
== Palmarès ==
=== Campionati italiani ===
* 1 medaglie:
** 1 bronzo: (1937)
 
==Onorificienze==
{{Onorificenze
|immagine=Cavaliere OCI BAR.svg
|nome_onorificenza=Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia
|collegamento_onorificenza=Ordine della Corona d'Italia
|motivazione=
|luogo=
}}
 
==Note==
<references/>
 
==Angelo Maestrini==
{{Bio
|Nome = Angelo
|Cognome = Maestrini
|Sesso = M
|Immagine =
|LuogoNascita = Gavorrano
|GiornoMeseNascita = 26 gennaio
|AnnoNascita = 1902
|LuogoMorte =
|GiornoMeseMorte = 15 maggio
|AnnoMorte = 1945
|Epoca = 1900
|Attività = ingegnere
|Attività2 = politico
|Attività3 = militare
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = fu podestà di Grosseto dal 1938 al 1943
}}
 
==Note==
<references/>
 
{{Frazioni di Mühlenbecker Land}}
==Dubbi enciclopedicità==
{{Portale|Germania}}
[[Maria Bartolotti‎]] [[Bartolomeo Cesare Bazzana‎]] [[Umberto Lorenzoni]] [[Carlo Besana]]
[[Cristoforo Bendazzi]]
[[Donato Bendicenti]]
[[Arrigo Diodati]]
<ref>{{cita|Roberto Vivarelli vol III|p. 156}}</ref>
 
[[Categoria:Frazioni di Mühlenbecker Land]]
[[Trieste Del Grosso]] [[Pietro Benedetti (partigiano)]] [[Armando Grava]] [[Antonio Bietolini]] [[Emilio Vecchia]]
[[Categoria:Comuni della Germania soppressi]]