Counseling e Discussioni utente:95.74.110.35: differenze tra le pagine

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Il termine '''counseling''' (o anche '''counselling''' secondo l'[[Lingua inglese|inglese]] [[regno Unito|britannico]]) indica un'attività professionale che tende ad orientare, sostenere e sviluppare le potenzialità del cliente, promuovendone atteggiamenti attivi, propositivi e stimolando le capacità di scelta. Si occupa di problemi non specifici (prendere decisioni, miglioramento delle [[relazioni interpersonali]]) e contestualmente circoscritti (famiglia, scuola, lavoro).
 
== Origini del termine ==
Il sostantivo ''counseling'' deriva dal verbo inglese ''to counsel'', che risale a sua volta dal verbo latino ''consulo-ĕre'', traducibile in "consolare", "confortare", "venire in aiuto".<ref>{{cita libro|autore = Terry F. Hoad|titolo = The Concise Oxford Dictionary of English Etymology|lingua = inglese|editore = Oxford University Press|città = Oxford|anno = 1986}} ISBN 0-19-861182-X.</ref> Quest'ultimo si compone della particella ''cum'' ("con", "insieme") e ''solĕre'' ("alzare", "sollevare"), sia propriamente come atto, che nell'accezione di "aiuto a sollevarsi".<ref>{{cita libro|autore = Giacomo Devoto|titolo = Avviamento all'etimologia italiana|editore = Le Monnier|città = Firenze|anno = 1968}} ISBN 8800510256.</ref> È omologo un altro verbo latino: ''consulto-āre'', iterativo di ''consultum'', participio passato di ''consulo'', col significato di "consigliarsi", "deliberare", "riflettere".<ref>Cfr., ad esempio, il significato della locuzione ''[[senatus consultum ultimum]]''.</ref> Ciò pone il termine tra le forme del verbo italiano "consultare" come ricorso a competenze superiori per necessità contingenti.
 
La traduzione di ''counseling'' nell'italiano [[consulenza]] è controversa in quanto un altro termine, ''consulting'', ha in inglese il medesimo significato.<ref>{{cita libro|autore=Maria Grazia Terzi|capitolo=Counseling|titolo=Enciclopedia di Repubblica|editore=UTET|città=Torino|anno=2000}}{{NoISBN}}</ref>
 
È altresì problematica la sua traduzione con "consiglio". La similarità linguistica tra le parole "''counseling''" e "consiglio" può infatti trarre in inganno. Secondo [[Pier Luigi Pagani|Pagani]] «[...] uno degli elementi distintivi del counseling rispetto alla situazione del consiglio è che, nel primo caso, la relazione si svolge con un esperto ed è finalizzata alla ricerca di una strategia per rendere possibili scelte o modifiche, nel secondo caso, invece, la relazione è paritaria e consiste nel suggerire [...]».<ref>{{cita libro|autore = Pier Luigi Pagani|capitolo = I principi dell'incoraggiamento|titolo = Itinerari adleriani. La psicologia del profondo incontra la vita sociale|curatore = Biagio Sanfilippo|editore = FrancoAngeli|città = Milano|anno = 1998}} ISBN 978-88-464-1046-7.</ref>
 
{| class="wikitable"
|-
! Consiglio !! Counseling
|-
| Rapporto paritario|| Rapporto con un esperto
|-
| Accordo sul tema|| Ricerca di una strategia
|-
| Fattori interni|| Fattori esterni
|-
| Suggerire scelte o modificazioni|| Cercare di rendere possibili scelte o modifiche
|}
<small>Schema: differenze tra ''counseling'' e ''consiglio''<ref>Pier Luigi Pagani, ''op. cit.''</ref></small>
 
== Cenni storici ==
{{vedi anche|Storia del counseling}}
Negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]] notizie su attività di ''counseling'' si trovano fin dai primi anni del [[XX secolo|Novecento]], quando alcuni operatori sociali adottano il termine per definire l'attività di orientamento professionale rivolta ai soldati che rientrano dalla guerra e che necessitano di una ricollocazione professionale.<ref>{{cita libro|autore=Emanuela Rahm|anno=1999|capitolo=La storia del counseling|curatore=AA.VV.|titolo=Integrazione nelle psicoterapie e nel counseling|città=Roma|editore=ESA}} {{NoISBN}}</ref> Negli [[Anni 1950|anni cinquanta]] nascono la ''Division of Counseling Psychology''<ref>{{cita web|titolo=Division of Counseling Psychology|url=http://www.apa.org/about/division/div17.html|editore=APA|accesso=31 luglio 2009}}</ref> dell'[[American Psychological Association|APA]] (''American Psychological Association'') e l<nowiki>'</nowiki>''American Personnel and Guidance Association''.<ref>Fondata nel [[1952]] cambierà il proprio nome nel [[1983]] in ''American Counseling Association''.</ref> Successivi sviluppi avvengono per l'influenza di attività di ricerca e culturali quali:
* l'[[orientamento scolastico]] rivolto agli studenti al termine delle scuole superiori;
* l'[[orientamento professionale]] rivolto prevalentemente ad ex lavoratori necessitanti di una nuova collocazione professionale;
* l'[[assistenza sociale]] e infermieristica;
* le [[psicoterapia|psicoterapie]] – in particolare [[Psicoterapia cognitivo-comportamentale|comportamentista]] e [[psicoterapia psicodinamica|psicoanalitica]] – col sostanziale contributo dell'orientamento [[psicoterapia umanistica|umanistico-esistenziale]], dell'[[esistenzialismo]] e dei movimenti olistici orientati alla salute finalizzati alla prevenzione dei problemi psicologici tesi all'abbandono dei modelli centrati sulla [[psicopatologia]] in favore di criteri orientati alla [[salute]] e alla prevenzione psichica.
 
Il Italia si possono rintracciare attività affini al ''counseling'' nella storia dell'[[Assistente sociale|assistenza sociale]]<ref>{{cita libro|autore = Angela Margarone|titolo = Apprendere sperimentando|città = Roma|editore = Carocci|anno = 1994}} ISBN 978-88-430-0256-6.</ref> che ebbe inizio intorno agli [[Anni 1920|anni venti]]. Tali iniziative assistenziali, formalmente costituitesi nel [[1929]],<ref>[[Regio Decreto]] 21 novembre [[1929]], n. 2330.</ref> avevano carattere [[Filantropia|filantropico]] e volontario e nascevano nello stesso periodo delle prime scuole per assistenti sociali.
 
Il termine ''counselor'' inizia ad essere utilizzato a partire dagli [[Anni 1990|anni novanta]] nei corsi di formazione organizzati da scuole di psicoterapia e nell'associazionismo finalizzato a regolamentare tale attività. Nel [[2000]], negli elenchi del "IV Rapporto di monitoraggio sulle Associazioni rappresentative delle Professioni non regolamentate" del [[CNEL]], sono riportate per la prima volta due associazioni di counseling.<ref>{{cita web|url=http://www.portalecnel.it/portale/documenti.nsf/0/C1256BB30040CDD7C125730600567ACE/$FILE/Le%20associazioni%20delle%20professioni%20non%20regolamentate%20(IV).pdf|editore=CNEL|titolo=Quarto rapporto di monitoraggio sulle associazioni rappresentative delle professioni non regolamentate|anno=2000|accesso=31 luglio 2009}}</ref>
 
== Descrizione ==
La prima attestazione dell'uso del termine ''counseling'' per indicare un'attività rivolta a problemi sociali o psicologici risale al [[1908]] da parte di [[Frank Parsons]].<ref>{{cita libro|autore = Frank Parsons|titolo = Choosing a vocation|editore = Houghton Mifflin|città = Boston|anno = 1909|lingua = inglese}} ISBN 978-0-548-87450-9.</ref> Nel [[1951]] la parola ''counseling'' è usata da [[Carl Rogers|Carl R. Rogers]] per indicare una relazione nella quale il cliente è assistito nelle proprie difficoltà senza rinunciare alla libertà di scelta e alla propria responsabilità.<ref>{{cita libro|autore = Carl R. Rogers|titolo = Client-centered therapy: its current practice, implications, and theory|editore = Houghton Mifflin|città = Boston|anno = 1951|lingua = inglese|pagine = 13}} ISBN 978-1-84119-840-8.</ref>
 
L'attività di ''counseling'' è svolta da un ''counselor'', un professionista in grado di aiutare un interlocutore in problematiche personali e private. In base al bagaglio di abilità possedute, le competenze proprie all'attività di ''counseling'' possono essere presenti nell'attività di diverse figure professionali quali psicologi, medici, assistenti e operatori sociali, educatori professionali.
 
Essa è finalizzata a «consentire ad un individuo una visione realistica di sé e dell'ambiente sociale in cui si trova ad operare, in modo da poter meglio affrontare le scelte relative alla professione, al matrimonio, alla gestione dei rapporti interpersonali, con la riduzione al minimo della conflittualità dovuta a fattori soggettivi»,<ref>{{cita libro|autore = Umberto Galimberti|titolo = Dizionario di Psicologia|editore = UTET|città = Torino|anno = 2006}} ISBN 88-02-04613-1.</ref> ed è inoltre «un'attività di competenza relazionale che utilizza mezzi comunicazionali per agevolare l'autoconoscenza di se stessi attraverso la consapevolezza e lo sviluppo ottimale delle risorse personali, per migliorare il proprio stile di vita in maniera più soddisfacente e creativo».<ref>{{cita libro|autore = Colin Feltham|titolo = Dizionario di counseling|editore = Sovera|città = Roma|anno = 2008}} ISBN 978-88-8124-779-0.</ref>
 
Secondo [[Rollo May]] – uno dei padri fondatori del ''counseling'' insieme a [[Carl Rogers|Rogers]] – il ''counselor'' ha il compito di «favorire lo sviluppo e l'utilizzazione delle potenzialità del cliente, aiutandolo a superare eventuali problemi di personalità che gli impediscono di esprimersi pienamente e liberamente nel mondo esterno [...] il superamento del problema, la vera trasformazione, comunque, spetta solamente al cliente: il counselor può solo guidarlo, con empatia e rispetto, a ritrovare la libertà di essere se stesso».<ref>{{cita libro|autore = Rollo May|titolo = L'arte del counseling|editore = Astrolabio-Ubaldini|città = Roma|anno = 1991}} ISBN 88-340-1016-7.</ref>
 
La BACP (''British Association for Counselling and Psychotherapy'') fornisce la seguente definizione dell'attività di ''counseling'': «Il counselor può indicare le opzioni di cui il cliente dispone e aiutarlo e seguire quella che sceglierà. Il counselor può aiutare il cliente a esaminare dettagliatamente le situazioni o i comportamenti che si sono rivelati problematici e trovare un punto piccolo ma cruciale da cui sia possibile originare qualche cambiamento. Qualunque approccio usi il counselor [...] lo scopo fondamentale è l'autonomia del cliente: che possa fare le sue scelte, prendere le sue decisioni e porle in essere».<ref>{{cita web|titolo=What is Counselling|url=http://www.bacp.co.uk/education/whatiscounselling.html|anno=1990|editore=BACP|accesso=31 luglio 2009}}</ref>
 
Analogamente AssoCounseling definisce l'attività di ''counseling'' come: «[...] un'attività il cui obiettivo è il miglioramento della qualità di vita del cliente, sostenendo i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione. Il counseling offre uno spazio di ascolto e di riflessione, nel quale esplorare difficoltà relative a processi evolutivi, fasi di transizione e stati di crisi e rinforzare capacità di scelta o di cambiamento».<ref>{{cita web|url=http://www.assocounseling.it/associazione/definizione-counseling.asp|titolo=Definizione di counseling|anno=2011|editore=AssoCounseling|accesso=7 giugno 2011}}</ref>
 
==== Differenze tra counseling e psicoterapia ====
Da un punto di vista [[epistemologia|epistemologico]] il ''counseling'' si differenzia dalla psicoterapia per:
* l'adozione di un metodo diverso da quelli riferiti a "medico-paziente" propri dei modelli psicoterapeutici (anche se ciò non si verifica nell'approccio centrato sulla persona rogersiano dove counselling e psicoterapia condividono la stessa impostazione dove l'esperto è il cliente);
* la definizione dell'obiettivo concreto e del contesto spazio-temporale della relazione ''counselor''-cliente;
* l'esclusione della [[psicopatologia]] come settore di intervento.
A differenza del paziente nella psicoterapia, il cliente nel ''counseling'' non ha bisogno di essere curato né aiutato a superare una sofferenza psicologica, ma si avvale delle competenze del ''counselor'' come sussidio delle capacità che già possiede in modo da conseguire gli obiettivi che desidera, nei modi e nei tempi che gli sono consoni.
 
{| border=1 align=left9
|- bgcolor=#abcdef
! Psicoterapia!! Counseling
|-
| Disagio/Sofferenza psichica|| Problemi interpersonali limitati e specifici all'area del conflitto
|-
| Disordini patologici dovuti a [[disturbo di personalità|Disturbo strutturale di personalità]] e riparazione di strutture di gravi disturbi (patologia)|| [[Ambivalenza]], [[Stress (medicina)|stress]], scelte e decisioni difficili da compiere (difficoltà)
|-
| Fattori interni|| Fattori esterni
|-
| Complessità del funzionamento intrapsichico, impegno intensivo|| Crescita, prevenzione e sviluppo della [[personalità]], questioni educative e di orientamento vocazionale
 
|}
<small>Schema: aree di applicazione<ref>{{cita libro|autore=Edoardo Giusti|curatore=AA.VV.|capitolo=Schema di applicazione della psicoterapia e del counseling|titolo=Integrazione nelle psicoterapie e nel counseling|città=Roma|editore=ESA|anno=1999}} {{NoISBN}}</ref></small>
 
=== Diatriba sul ''counseling'' ===
Le maggiori critiche all'attività di ''counseling'' vengono mosse da una parte della categoria degli psicologi (alcuni [[Ordine nazionale degli psicologi|Ordini regionali]] ed alcune associazioni di categoria) e riguardano, in particolare, i seguenti punti:
 
* l'attività di ''counseling'' è in realtà attività di "consulenza psicologica" e "sostegno psicologico" e, pertanto, i ''counselor'' che si definiscono tali ma che non sono psicologi iscritti all'Ordine compiono un abuso ([[esercizio abusivo di professione]]). L'attività del "counselor" è infatti totalmente sovrapponibile ai compiti che già spettano allo psicologo secondo la Legge 56/89 ;<ref>{{Cita news|autore=Jacopo Chiostri|url=http://www.assocounseling.it/approfondimenti/articolo.asp?cod=106|titolo=Gli psicologi: troppi abusivi|pubblicazione=[[Il Sole 24 ORE]]|giorno=30|mese=9|anno=2009|pagina=26|accesso=15 ottobre 2009}}</ref>;
* la non regolamentazione della professione di ''counseling'' nuoce agli utenti in quanto vengono a mancare i presupposti minimi per la tutela che, invece, una professione regolamentata garantisce (Legge di ordinamento, [[codice deontologico]], etc.);
* molte competenze del ''counseling'' sono competenze proprie alla professione di psicologo, e dunque le stesse scuole di specializzazione per [[psicoterapeuta|psicoterapeuti]] che erogano corsi di ''counseling'' a non psicologi potrebbero compiere un abuso in riferimento agli articoli 8 e 21 del codice deontologico degli psicologi; <ref>«L'insegnamento dell'uso di strumenti e tecniche conoscitive e di intervento riservati alla professione di psicologo a persone estranee alla professione stessa costituisce violazione deontologica grave. Costituisce aggravante avallare con la propria opera professionale attività ingannevoli o abusive concorrendo all'attribuzione di qualifiche, attestati o inducendo a ritenersi autorizzati all'esercizio di attività caratteristiche dello psicologo. Sono specifici della professione di psicologo tutti gli strumenti e le tecniche conoscitive e di intervento relative a processi psichici (relazionali, emotivi, cognitivi, comportamentali) basati sull'applicazione di principi, conoscenze, modelli o costrutti psicologici. È fatto salvo l'insegnamento di tali strumenti e tecniche agli studenti dei corsi di studio universitari in psicologia e ai tirocinanti. È altresì fatto salvo l'insegnamento di conoscenze psicologiche.»</ref> Questo principio, ribadito dall'Ordine degli Psicologi della Lombardia, ed avverso cui era stata promossa un'azione legale da alcuni ricorrenti, è stato confermato dalla Sentenza n. 10289 del 26 maggio [[2011]] della quinta sezione civile del Tribunale di Milano. Avverso questa sentenza di primo grado è stato effettuato ricorso in appello, che si è concluso confermando la sentenza di primo grado, evidenziando il difetto di legittimazione attiva dei ricorrenti<ref>[http://www.opl.it/showPage.php?template=news&id=569 Ordine degli Psicologi della Lombardia]</ref>.
* molte competenze del ''counseling'', essendo competenze proprie alla professione di psicologo, possono essere esercitate solo da psicologi iscritti all'Albo, ex art. 1, L. 56/89.<ref>«La professione di psicologo comprende l'uso degli strumenti conoscitivi e di intervento per la prevenzione, la diagnosi, le attività di abilitazione-riabilitazione e di sostegno in ambito psicologico rivolte alla persona, al gruppo, agli organismi sociali e alle comunità. Comprende altresì le attività di sperimentazione, ricerca e didattica in tale ambito».</ref>
Le associazioni di categoria di ''counseling'' ed alcune associazioni di categoria di psicologi, sostengono invece che:
* già l'[[Antitrust]] si è espresso nel [[1999]]<ref>{{cita web|url=http://www.assocounseling.it/docs/miscellanea/agcm1999PI2412.pdf|titolo=Provvedimento PI2412|data=16 luglio 1999|editore=AGCM|accesso=31 luglio 2009}}</ref> rispetto alla non obbligatorietà dell'esistenza di un Ordine professionale per esercitare una professione;
* l'ENPAP (''Ente nazionale di previdenza e assistenza degli psicologi'') nel [[2003]] effettua una delibera suggerendo al [[Ministero della Giustizia]] di comprendere anche professioni affini alla psicologia tra i propri contribuenti;<ref>Questo il testo della delibera: «Gli enti istituiti ai sensi del d. lgs. n. 103/96 possono includere altre categorie professionali similari di nuova istituzione che dovessero risultare prive di una protezione previdenziale pensionistica specifica, alle medesime condizioni di cui all'art. 7 del d. lgs. n. 103/96».</ref>
* la giurisprudenza attualmente esistente in Italia non ha fino ad oggi rilevato&nbsp;– nonostante precise accuse rivolte ai ''counselor'' di esercizio abusivo della professione di psicologo ai sensi dell'art. 348 del [[Codice penale italiano|Codice penale]] – abusi di professione da parte di ''counselor'';<ref>Cfr. ad esempio, ultima in ordine di tempo, la sentenza n° 619 del 18 marzo [[2010]] del Tribunale penale di [[Lucca]] che ha scagionato due counselor accusati di esercizio abusivo della professione di psicologo perché ''il fatto non sussiste''.</ref>
* il recepimento della [[Direttiva dell'Unione Europea]] 2005/36/CE<ref>D.Lgs. 23 ottobre 2007, n. 206, in materia di "Attuazione della direttiva 2005/36/CEE relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali".</ref> offre la possibilità per le associazioni di categoria di ''counseling'' di potersi iscrivere in uno speciale elenco redatto dal Ministero della Giustizia;
* il successivo [[Decreto Interministeriale]] (Ministero della Giustizia e [[Ministero del commercio internazionale]])<ref>DM 28 aprile 2008, in materia di "Requisiti per l'individuazione e l'annotazione degli enti di cui all'articolo 26 del decreto legislativo 9 novembre 2007, n. 206, nell'elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni regolamentate per le quali non esistono ordini, albi o collegi, nonché dei servizi non intellettuali e delle professioni non regolamentate. Procedimento per la valutazione delle istanze e per la annotazione nell'elenco. Procedimento per la revisione e gestione dell'elenco".</ref> che istituisce il procedimento per la valutazione delle istanze di riconoscimento delle associazioni di categoria.
La dialettica di questa differenza di posizioni si estrinseca attraverso tre distinti canali:
* politico-professionale: attraverso la discussione e il dibattito interno alle due categorie;
* normativo: attraverso pressioni lobbistiche di entrambi gli schieramenti tese a promuovere o meno specifiche leggi;
* legale: attraverso interventi promossi sia per iniziativa privata (singoli professionisti e associazioni di categoria) che istituzionale (ordine professionale).
 
== Il counseling in Italia ==
Il counseling è una professione non organizzata, ovvero priva di una legge istitutiva e di un [[ordine professionale]]. A seguito del varo da parte del parlamento della legge 14 gennaio 2013, n. 4, "in materia di professioni non organizzate"<ref>{{cita web|url=http://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtto/originario?atto.dataPubblicazioneGazzetta=2013-01-26&atto.codiceRedazionale=13G00021&elenco30giorni=true|titolo= Legge 14 gennaio 2013, n. 4 ''Disposizioni in materia di professioni non organizzate''|accesso=5 febbraio 2013}}</ref> il counseling è stato inserito tra le professioni intellettuali,<ref>Ex art. 1, comma 2, Legge 14 gennaio 2013, n. 4</ref> per esercitare le quali non è necessario seguire alcun iter specifico.
 
La normativa lascia al singolo professionista la facoltà di qualificarsi professionalmente intraprendendo un percorso di certificazione professionale presso un'associazione professionale di categoria<ref>Ex art. 7, comma 1, Legge 14 gennaio 2013, n. 4</ref> o attraverso la cosiddetta autoregolamentazione volontaria.<ref>Ex art. 6, comma 1, Legge 14 gennaio 2013, n. 4</ref>
 
Con una nota del 24 marzo [[2014]] il [[Ministero della Salute]], su richiesta del [[Ministero dello Sviluppo Economico]], ha verificato che l'esame dei documenti e del sito internet di una nota associazione di counseling non evidenziava interferenze con le attività riservate per Legge agli esercenti le professioni sanitarie.<ref>{{cita web|autore=Ministero della Salute|url=http://www.assocounseling.it/docs/miscellanea/20140324_parere_ministero_salute.pdf|titolo=Legge 14 gennaio 2013, n. 4, in materia di professioni non organizzate in ordini o collegi. Dichiarazione presentata ai fini dell'inserimento nell'elenco previsto dall'art. 2, comme 7. "AssoCounseling".|data=24 marzo 2014|accesso=18 aprile 2014|sito=AssoCounseling|formato=PDF}}</ref>
 
Il 17 novembre 2015 il TAR del Lazio, con la Sentenza 13020/2015, ha accolto il ricorso proposto dal Consiglio Nazionale dell'Ordine degli Psicologi con il quale si richiedeva l'annullamento del provvedimento disposto dal Ministero dello Sviluppo Economico a favore dell'inserimento di AssoCounseling nell'elenco delle professioni non regolamentate di cui alla L. 4/2013. Il disagio psichico presuppone una competenza diagnostica non riconosciuta ai counselors e anche al di fuori dell contesto clinico rientra nella professione sanitaria dello psicologo ai sensi dell' art. 1 L. 56/1989.<ref>{{Cita web|url = http://www.psy.it/elenco_news.html|titolo = (PDF) Sentenza TAR - Consiglio Nazionale Ordine Psicologi - News|accesso = 2015-11-20|sito = www.psy.it}}</ref>
 
== Note ==
<references />
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=[[Carl Rogers|Carl R. Rogers]]|titolo=Psicoterapia di consultazione|anno=1971|editore=Astrolabio-Ubaldini|città=Roma|isbn=88-340-0115-X}}
* {{cita libro|autore=[[Carl Rogers|Carl R. Rogers]]- B, Stevens|titolo=Da persona a persona|anno=1987|editore=Astrolabio-Ubaldini|città=Roma|isbn=88-340-0909-6}}
* {{cita libro|autore=Robert R. Carkhuff|titolo=L'arte di aiutare|anno=1989|editore=Erikson|città=Trento}} ISBN 978-88-88232-67-6.
* {{cita libro|autore=[[Rollo May]]|titolo=L'arte del counseling|anno=1991|editore=Astrolabio-Ubaldini|città=Roma}} ISBN 88-340-1016-7.
* {{cita libro|autore=[[Carl Rogers|Carl R. Rogers]]|titolo=La terapia centrata sul cliente|anno=1994|editore=Martinelli|città=Firenze}} ISBN 88-09-75005-5.
* {{cita libro|autore=Margaret Hough|titolo=Abilità di counseling|anno=1999|editore=Erickson|città=Trento}} ISBN 88-7946-296-2.
* {{cita libro|autore=Annamaria Di Fabio|titolo=Counseling e relazione d'aiuto: linee guida e strumenti per l'autoverifica|anno=2003|editore=Giunti|città=Firenze}} ISBN 88-09-02898-8.
* {{cita libro|autore=Paola Binetti|wkautore=Paola Binetti|coautori=Rosa Bruni|titolo=Il counseling in una prospettiva multimodale|anno=2004|editore=Ma.Gi.|città=Roma}} ISBN 978-88-7447-987-0.
* {{cita libro|autore=Annamaria Di Fabio|coautori=Saulo Sirigatti|titolo=Counseling: prospettive e applicazioni|anno=2005|editore=Ponte alle Grazie|città=Firenze}} ISBN 88-7928-799-0.
* {{cita libro|autore=[[Roger Mucchielli]]|titolo=Apprendere il counseling|anno=2006|editore=Erikson|città=Trento}} ISBN 88-7946-053-6.
* {{cita libro|autore=Vincenzo Calvo|titolo=Il colloquio di counseling|anno=2007|editore=Il Mulino|città=Bologna}} ISBN 978-88-15-12045-8.
* {{cita libro|autore=Cecilia Edelstein|titolo=Il counseling sistemico pluralista: dalla teoria alla pratica|anno=2007|editore=Erickson|città=Trento}} ISBN 978-88-6137-045-6.
* {{cita libro|autore=Marcella Danon|wkautore=Marcella Danon|titolo=Counseling. L'arte della relazione d'aiuto attraverso l'empatia|anno=2009|editore=RED|città=Como|ed=2}} ISBN 88-85857-15-9.
* {{cita libro|autore=Stephen Murgatroyd|titolo=Il counseling nella relazione d'aiuto|anno=2005|editore=Sovera|città=Trento}} ISBN 88-85119-95-6.
* {{cita libro|autore=Petruska Clarkson|titolo=Gestalt counseling|anno=2006|editore=Sovera|città=Trento}} ISBN 88-85119-60-3.
 
== Voci correlate ==
* [[Carl Rogers|Carl R. Rogers]]
* [[Psicologia umanistica]]
* [[Storia del counseling]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{cita web|url=http://www.counseling.org|titolo=American Counseling Association|accesso=31 luglio 2009|lingua=en}}
* {{cita web|url=http://www.assocounseling.it|titolo=AssoCounseling|accesso=18 aprile 2014}}
* {{cita web|url=http://www.eac.eu.com|titolo=European Association for Counselling|accesso=18 aprile 2014|lingua=en}}
* {{cita web|url=http://www.nbcc.org|titolo=National Board for Certified Counselors|accesso=31 luglio 2009|lingua=en}}
* {{cita pubblicazione|autore=Tommaso Valleri|anno=2010|mese=marzo|titolo=Il counseling professionale|rivista=Profiling. I profili dell'abuso|volume=1|numero=1|pagine=155|url=http://www.onap-profiling.org/?p=155|accesso=19 marzo 2010}}
* {{cita web|autore=Tommaso Valleri|coautori=Lucia Fani|titolo=Counseling professionale e dintorni|url=http://www.assocounseling.it/approfondimenti/articolo.asp?cod=89&cat=APPRO&titlepage=Approfondimenti|accesso=4 settembre 2009|anno=2009}}
 
[[Categoria:Counseling]]