Günther Anders e Giuseppina di Leuchtenberg: differenze tra le pagine

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{{Monarca
|nome = Giuseppina di Beauharnais
|titolo = [[Consorti dei sovrani svedesi|Regina consorte di Svezia]] e di [[Consorti dei sovrani norvegesi|Norvegia]]
|immagine = Josephine of Sweden & Norway c 1858 by Axel Nordgren.jpg
|legenda = Giuseppina di Beauharnais ritratta da [[Axel Nordgren]] nel [[1858]]
|stemma = Royal Monogram of Queen Josephine of Sweden.svg
|regno = 8 marzo [[1844]]–8 luglio [[1859]]
|incoronazione = 28 settembre [[1844]], in Svezia
|investitura =
|predecessore2 = [[Désirée Clary]]
|successore2 = [[Luisa dei Paesi Bassi]]
|inizio regno3 = 22 maggio [[1823]]
|fine regno3 = 8 marzo [[1844]]
|predecessore3 = [[Désirée Clary]]
|successore3 = [[Sofia di Nassau]]
|inizio regno4 = 28 maggio [[1813]]
|fine regno4 = 18 settembre [[1837]]
|regno4 = Duchessa di Galliera
|predecessore4 = titolo creato
|successore4 = [[Raffaele de Ferrari]]
|inizio regno5 = 29 dicembre [[1807]]-?
|regno5 = Principessa di Bologna
|predecessore5 = titolo creato
|successore5 = titolo soppresso
|nome completo = Joséphine Maximilienne Eugénie Napoléone de Beauharnais
|trattamento = Sua Maestà
|altrititoli = [[Primo Impero francese|Principessa imperiale di Francia]]<br>[[Regno d'Italia (1805-1814)|Principessa reale d'Italia]]<br>[[Bologna|Principessa di Bologna]]<br>[[Duca di Galliera|Duchessa di Galliera]]
|data di nascita = 14 marzo [[1807]]
|luogo di nascita = [[Milano]]
|data di morte = 7 giugno [[1876]]
|luogo di morte = [[Stoccolma]]
|luogo di sepoltura =
|data di sepoltura =
|sepoltura =
|predecessore = [[Désirée Clary]]
|successore = [[Luisa dei Paesi Bassi]]
|titolo1 = [[Svezia-Norvegia|Regina vedova di Svezia e di Norvegia]]
|inizio regno1 = 8 luglio [[1859]]
|fine regno1 = 7 giugno [[1876]]
|predecessore1 = [[Désirée Clary]]
|successore1 = [[Sofia di Nassau]]
|titolo2 = [[Svezia-Norvegia|Regina madre di Svezia e di Norvegia]]
|titolo3 = [[Linea di successione al trono di Svezia|Principessa della Corona consorte di Svezia]] e di [[Linea di successione al trono di Norvegia|Norvegia]]<br>[[Södermanland|Duchessa consorte di Södermanland]]
|inizio regno2 = 8 luglio [[1859]]
|fine regno2 = 7 giugno [[1876]]
|consorte = [[Oscar I di Svezia]]
|figli = [[Carlo XV di Svezia|Carlo XV]]<br />[[Gustavo di Svezia|Principe Gustavo, duca di Uppland]]<br />[[Oscar II di Svezia|Oscar II]]<br />[[Eugenia di Svezia|Principessa Eugenia]]<br />[[Augusto di Svezia|Principe Augusto, duca di Drottningholm]]
|casa reale = [[Beauharnais]] per nascita<br>[[Bernadotte]] per matrimonio
|dinastia =
|religione = [[cattolicesimo|Cattolica]]
|motto reale =
|padre = [[Eugenio di Beauharnais]]
|madre = [[Augusta di Baviera]]
}}
{{Bio
|Nome = GüntherGiuseppina
|Cognome = Andersdi Leuchtenberg
|PreData = ''Joséphine Maximilienne Eugénie Napoléone de Beauharnais''<ref name=thePeerage>{{Cita web | url=http://www.thepeerage.com/p10226.htm#i102256 | titolo=Genealogia di Giuseppina di Leuchtenberg | data=10 maggio 2003 | accesso=18 settembre 2009 | editore=[http://thePeerage.com thePeerage.com] | autore=Darryl Lundy}}</ref>
|PostCognomeVirgola = pseudonimo di '''Günther Stern'''
|Sesso = MF
|LuogoNascita = BreslaviaMilano
|GiornoMeseNascita = 1214 lugliomarzo
|AnnoNascita = 19021807
|LuogoMorte = ViennaStoccolma
|GiornoMeseMorte = 177 dicembregiugno
|AnnoMorte = 19921876
|Attività = filosofosovrana
|Nazionalità = svedese
|Attività2 = scrittore
|Categorie = no
|Nazionalità = tedesco
|FineIncipit = fu la [[regina consorte]] di [[Consorti dei sovrani svedesi|Svezia]] e di [[Consorti dei sovrani norvegesi|Norvegia]] come moglie di Re [[Oscar I di Svezia|Oscar I]]. Era nota come ''Regina Josefina'' e fu ritenuta una consorte politicamente attiva
|Epoca = 1900
}}
 
== Biografia ==
===Infanzia===
[[File:Andrea Appiani - Auguste Amalie de Beauharnais, Vizekönigin von Italien, mit ihren Töchtern Josephine und Eugenie 1809.jpg|thumb|Giuseppina in tenera età con la madre, [[Augusta di Baviera]], e la sorella, [[Eugenia di Leuchtenberg (1808-1847)|Eugenia]], in un dipinto di [[Andrea Appiani]] del [[1809]]]]
Nata a [[Milano]] in [[Regno d'Italia (1805-1814)|Italia]], era una figlia di [[Eugenio di Beauharnais|Eugène de Beauharnais]], il primo Duca di Leuchtenberg, e di sua moglie, la [[Augusta di Baviera|Principessa Augusta di Baviera]]. Sua nonna paterna ed omonima era [[Giuseppina di Beauharnais|Joséphine Tascher de La Pagerie]], la prima moglie di [[Napoleone Bonaparte]]. Suo nonno materno era [[Massimiliano I di Baviera|il re Massimiliano I di Baviera]].
 
Alla nascita le fu concesso il titolo di Principessa di [[Bologna]] da [[Napoleone Bonaparte|Napoleone]], ed in seguito fu creata anche [[Duca di Galliera|Duchessa di Galliera]].
Figlio dell'illustre psicologo Wilhelm Stern, riceve una solida formazione umanistica. Allievo di [[Edmund Husserl]], si [[laurea]] con lui in [[filosofia]] nel [[1923]]. Anders, nato Günther Stern, ha raggiunto la notorietà sin dai primi anni [[1960]] come filosofo e [[attivismo politico|attivista]] del movimento antinucleare.
Assimilato come [[Ebreo]] tedesco, ha studiato sotto [[Martin Heidegger]] e [[Edmund Husserl]], completando la sua tesi nel [[1923]]. Presso l'Università di [[Francoforte sul Meno]] fu respinta la sua abilitazione da [[Theodor Adorno|Adorno]], perciò iniziò a lavorare come critico culturale. Lo [[pseudonimo]] Anders nacque da un invito del suo [[editoria|editore]] di [[Berlino]] di cambiare il suo [[cognome]], Stern, in quanto era assai comune tra gli scrittori in [[Germania]] e gli suggerì “qualcosa di diverso”. Anders prese alla lettera il suggerimento e si chiamò “diverso” (= Anders in [[lingua tedesca|tedesco]]). Sposa nel [[1929]] la filosofa [[Hannah Arendt]], da cui divorzierà nel [[1936]] perché il [[pessimismo]] di Anders era "difficile da sopportare", come lei ha ammesso più tardi.
 
===Matrimonio===
L'avvento del [[nazismo]] in [[Germania]], nel [[1933]], lo costringe presto all'esilio, dapprima a [[Parigi]], poi negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], a [[New York]] e a [[Los Angeles]], dove si dedica a svariati lavori manuali per mantenersi; di lì assiste al decadimento dell'[[Europa]] e alla catastrofe della [[Seconda guerra mondiale]], ma anche alla progressiva militarizzazione che, dopo il conflitto, darà il via alla [[guerra fredda]], costruita sull'equilibrio del terrore atomico.
[[File:Josephine of Sweden & Norway c 1835 by Fredric Westin.jpg|thumb|Giuseppina ritratta da Fredric Westin nel [[1835]]]]
La principessa Giuseppina sposò [[Oscar I di Svezia|Joseph François Oscar Bernadotte]], a quel tempo principe ereditario di [[Svezia-Norvegia|Svezia e di Norvegia]] per procura nel [[Palazzo di Leuchtenberg]] a [[Monaco di Baviera|Monaco]] il 22 maggio [[1823]]. Il 19 giugno dello stesso anno si tenne una cerimonia anche a [[Stoccolma]]. Attraverso sua madre, Giuseppina era una discendente di re [[Gustavo I di Svezia]] e re [[Carlo IX di Svezia]], e tramite suo [[Massimiliano I di Baviera|nonno materno]], era una discendente di [[Renata di Lorena]], nipote di re [[Cristiano II di Danimarca]]. I suoi figli quindi erano discendenti dei [[Casato di Vasa|Vasa]].
 
=== Principessa ereditaria ===
Negli Stati Uniti ha fatto molti lavori umili, ma anche scritto per il giornale di lingua tedesca Der Aufbau, e successivamente insegnato presso la New School for Social Research di New York City. Scrive il suo primo libro di riflessioni filosofiche, Die Schrift an der Wand: Tagebücher 1941-1966 (Scritti sul muro: Diari 1941-1966), ed inizia la sua riflessione come operaio in un magazzino di costumi storici ad Hollywood.
[[File:Drottning Josefina som kronprinsessa, porträtt utfört av Olof Johan Södermark, 1833.jpg|thumb|Giuseppina di Leuchtenberg nel [[1833]]]]
Sei giorni dopo il suo arrivo in [[Svezia]], il suo quarto nome ''Napoléone'' fu rimosso, in quanto la Svezia aveva combattuto contro [[Napoleone|Bonaparte]] nella recente guerra. Aveva portato con sé diversi pezzi degli esclusivi gioielli realizzati a [[Parigi]] per sua nonna paterna, che sono ancora appannaggio delle Casa Reali di Svezia, Norvegia e Danimarca (tramite [[Luisa di Svezia|Luisa]] e [[Marta di Svezia]]). In Svezia, era nota come ''Josefina'', la versione svedese del suo nome.
 
Giuseppina era interessata al giardinaggio, apprezzava la pittura ed era coinvolta nella carità e nelle riforme in Svezia. Il suo interesse per l'arte era attivo e reale; sostenne fortemente la carriera della pittrice [[Sofia Adlersparre]], cercò di fare lo stesso per la scultrice [[Sophia Isberg]], ed incoraggiò anche gli interessi ed il talento artistico della propria figlia, la [[Eugenia di Svezia|principessa Eugenia]], che divenne un'artista dilettante di talento. Fu anche coinvolta in diversi progetti sociali: al suo arrivo in Svezia, diventò amica della [[Sofia Albertina di Svezia|principessa Sofia Albertina di Svezia]], che la introdusse in questo ambito.
Sposa la scrittrice Elisabeth Freundlich ([[1945]]); rientra con lei in Europa nel [[1950]] e si stabilisce a [[Vienna]], dove vive fino alla sua morte.
Tornato in Europa nel 1950, ha iniziato a lavorare su ''Die Antiquiertheit des Menschen'' (''[[L'uomo è antiquato]]'', 1956), dove analizzava l’inadeguatezza dei sentimenti umani in comparazione con le macchine, e ad una risoluzione filosofica contro Heidegger, che Anders definisce i principi di "cecità verso l'[[Apocalisse]]", al centro del suo lavoro svolto in un secondo momento.
Egli categorizzò le sue idee coniando il termine tedesco Diskrepanzphilosophie (filosofia della discrepanza), per descrivere la sua attenzione sulla crescente divergenza tra ciò che è diventato tecnicamente possibile (ad esempio, l'olocausto nucleare di tutto il globo), e ciò che la mente umana è in grado di immaginare.
 
Nel [[1824]], il Principe e la Principessa Ereditari visitarono la [[Norvegia]] e si fermarono ad [[Oslo]], dove presenziarono a molte rappresentazioni per rendere la monarchia più popolare.
Strenuamente impegnato contro la violenza del potere e particolarmente contro il riarmo atomico, è conosciuto come un saggista del movimento anti-nucleare ed è uno dei maggiori filosofi contemporanei; è stato uno dei pensatori che con più rigore e tenacia ha pensato la condizione dell'umanità nell'epoca degli armamenti di distruzione di massa.
Difatti con Robert Jungk, Anders fu il co-fondatore del movimento antinucleare nel 1954. Pubblicò il suo diario filosofico di una conferenza internazionale su Hiroshima (Der Mann auf der Brücke, 1959) e la sua corrispondenza con il pilota Claude Eatherly che guidò la spedizione per lo sganciamento della bomba su Hiroshima (Off limits für das Gewissen. Der Briefwechsel zwischen dem Hiroshima-Piloten Claude Eatherly und Günther Anders, 1961). I suoi libri politicamente aspri dal 1960 includeranno una lettera aperta al figlio di Adolf Eichmann, un discorso sulle vittime delle guerre mondiali. Nel 1967 presta servizio come giurato al tribunale di Russell per rendere pubbliche le atrocità del Vietnam.
 
Sebbene fosse una devota cattolica, acconsentì che i suoi figli venissero allevati alla religione [[luteranesimo|luterana]]. Regolarmente frequentava la [[Santa Messa]] e la confessione nella sua cappella cattolica privata. Il Papa aveva dato il suo consenso a ciò. Il clero luterano era contro all'unione di Oscar e Giuseppina: la regina madre [[Désirée Clary]] era cattolica ma viveva all'estero.
Dal 1945 al 1955 è stato sposato con la scrittrice austriaca Elisabetta Freundlich; mentre nel 1957 si è sposato con la pianista ebreo-americana Charlotte Lois Zelka, morta nel 2001.
 
Il matrimonio fu felice; lei e suo marito condividevano l'interesse per la cultura ed avevano personalità simili. Nel [[1832]], scrisse nel suo diario che una donna avrebbe dovuto sopportare le relazioni extra coniugali del marito: ''Una donna deve soffrire in silenzio'' {{Senza fonte}}. La relazione di suo marito con la famosa attrice [[Emilie Högquist]] era ben nota. Giuseppina e suo marito continuarono ad apparire insieme in pubblico.
== Opere ==
 
Sebbene Giuseppina fosse profondamente religiosa, credeva che fosse compito dello Stato e non della religione, fornire benessere alla popolazione. Fu, tuttavia, anche attiva come cattolica; nel [[1837]], fece costruire una chiesa per la congregazione cattolica di Stoccolma, la prima dopo la Riforma, e fondò chiese cattoliche anche a [[Göteborg]] e Oslo.
La produzione letteraria e filosofica di Günther Anders è vastissima, nei libri e soprattutto nei suoi innumerevoli articoli e conferenze, pubblicati sulle riviste più disparate (ed è dalle pubblicazioni in rivista che nasce il suo pseudonimo, "anders", che significa "altro", con cui ha firmato tutte le sue opere).
 
=== Regina di Svezia e Norvegia ===
Tra i principali testi tradotti in italiano:
[[File:Drottning Josefinas kröning 28 september 1844.jpg|thumb|L'incoronazione di Giuseppina e [[Oscar I di Svezia]] il 28 settembre [[1844]]]]
Nel [[1844]], Giuseppina diventò Regina consorte di Svezia e di Norvegia all'ascesa al trono del suo consorte. Fu incoronata in Svezia il 28 settembre [[1844]], ma non in Norvegia. In Norvegia infatti ci fu opposizione all'incoronazione di una cattolica; la ragione ufficiale fu che la cerimonia non era necessaria, poiché la regina non aveva funzione nella costituzione norvegese.
 
Giuseppina era molto popolare sia all'interno della corte che tra la popolazione, fin dal momento in cui arrivò in Svezia come principessa ereditaria, e fu ancora più popolare da sovrana rispetto sia alla regina che la precedette che a quella che la seguì, anche se rimase una devota cattolica. Giocò un grande ruolo nel rendere la nuova dinastia amata in Svezia. Fu descritta come affascinante, bella e dignitosa.
* ''Essere o non essere'', Einaudi, Torino 1961;
 
* ''La coscienza al bando. Il carteggio del pilota di [[Hiroshima]] [[Claude Eatherly]] e di Günther Anders'', Einaudi, Torino ([[1962]]);
I suoi collaboratori più stretti furono [[Bertha Zück]], che era responsabile per la sua personale gestione economica, ed il suo cappellano cattolico e confessore J.L. Studach (m. 1873); entrambi la seguirono dalla Baviera, ed erano soprannominati ''il trio''.
* ''Kafka. Pro e contro'', Quodlibet, Macerata 2006;
 
* ''Discorso sulle tre guerre mondiali'', Linea d'ombra, Milano ([[1990]]);
Il grado della sua influenza politica durante il regno di suo marito è dibattuto. Si dice che abbia agito da consulente di suo marito e che abbia esercitato influenza in diverse questioni; nel [[1848]], cercò di evitare la [[prima guerra dello Schleswig]], nel [[1855]], si disse che fosse responsabile del trattato tra Svezia, Norvegia, Francia e Gran Bretagna, e nel [[1860]], fu, secondo le voci, la forza attiva dietro la nuova legge che permetteva la libertà di religione {{Senza fonte}}. In precedenza, la legge consentiva diverse credenze religiose solo a quelle nati da loro {{chiarire}}; la conversioni dalla fede luterana non erano consentite. Giuseppina si è ritenuto che sia stata il promotore delle leggi che prevedono la parità di eredità per uomini e donne (1845), le riforme per le prigioni e l'assistenza sociale, e l'abolizione delle corporazioni. È confermato che, quando si verificava una crisi, il Re e la Regina si ritivano in privato per discutere la questione prima che Re prendesse una decisione. Nel [[1857]], suo marito si ammalò; cercò di nascondere la sua condizione, e si oppose alla nomina di suo figlio come un reggente, poiché lui non voleva permetterle alcuna influenza politica{{Senza fonte}}.
* ''Opinioni di un eretico'', Theoria, Roma-Napoli ([[1991]]);
 
* ''Patologia della libertà'', Palomar, Bari ([[1993]]);
Pianse quando suo cugino [[Napoleone III di Francia]] fu detronizzato nel [[1870]]. Nel [[1873]] visitò sua sorella [[Amelia Augusta di Leuchtenberg|Amalia]] in Portogallo. Lo stesso anno, si commosse quando ricevette l'adorazione del pubblico durante i festeggiamenti dei suoi cinquanta anni in Svezia. Nel [[1875]], fece visita a [[Papa Pio IX]] a [[Roma]].
* ''Noi figli di Eichmann'', Giuntina, Firenze ([[1995]]);
 
* ''Stato di necessità e legittima difesa'', Edizioni Cultura della Pace, San Domenico di Fiesole (Firenze) ([[1997]]);
===Morte===
* ''L'uomo è antiquato'', 2 volumi, Bollati Boringhieri, Torino ([[2003]]) (prima edizione, Milano [[1963]]);
[[File:Josephine of Leuchtenberg by JW Bergstrom.jpg|thumb|left|[[Dagherrotipia|Dagherrotipo]] della Regina Giuseppina in tarda età di J. W. Bergström]]
* ''Saggi dall'esilio americano'', Palomar, Bari ([[2003]]);
Giuseppina morì a [[Stoccolma]] nel [[1876]] all'età di settantuno anni e ricevette una sepoltura cattolica. Le sue ultime parole furono: "Sto andando a casa ora. Sono molto felice" {{Senza fonte}}-
* ''Amare, ieri. Appunti sulla storia della sensibilità'', Bollati Boringhieri, Torino ([[2004]]).
 
* ''Discesa all'Ade. Auschwitz e Breslavia,1966'', Bollati Boringhieri, Torino, [[2008]].
== Discendenza ==
* ''La catacomba molussica'', Lupetti, collana "I rimossi", Milano, [[2008]].
Dal matrimonio tra Giuseppina e [[Oscar I di Svezia]] nacquero:
* S.A.R. principe [[Carlo XV di Svezia|Carlo di Svezia]], principe della Corona di Svezia e di Norvegia ([[1826]]-[[1872]]), futuro Carlo XV/IV [[re di Svezia]] e [[Norvegia]], sposò nel [[1851]] [[Luisa dei Paesi Bassi]] ([[1828]]-[[1871]])
* S.A.R. principe [[Gustavo di Svezia]], principe di Svezia e di Norvegia, duca di Upplandia ([[1827]]-[[1852]])
* S.A.R. principe [[Oscar II di Svezia|Oscar di Svezia]], principe di Svezia e di Norvegia, duca di Östergötland ([[1829|1829-]][[1907]]), futuro [[re di Svezia|Oscar II re di Svezia]] e di [[Norvegia]], sposò nel [[1857]] [[Sofia di Nassau]] ([[1836]]-[[1913]])
* S.A.R. principessa [[Eugenia di Svezia]] ([[1830]]-[[1889]]), nubile
* S.A.R. principe [[Augusto di Svezia]], principe di Svezia e di Norvegia, duca di Dalarna ([[1831|1831-]][[1873]]), sposò nel [[1864]] [[Teresa di Sassonia-Altenburg (1836-1914)|Teresa di Sassonia-Altenburg]]
 
== Antenati ==
{| class="wikitable"
|-
|-
| rowspan="16" align="center"| [[File:Josephine of Sweden & Norway c 1835 by Fredric Westin.jpg|90px|thumb|center]]'''Giuseppina di Leuchtenberg'''
| rowspan="8" align="center"| '''Padre:'''<br />[[File:EugeneBeau.jpg|50px|thumb|center]][[Eugenio di Beauharnais|Eugène de Beauharnais, I Duca di Leuchtenberg]]
| rowspan="4" align="center"| '''Nonno paterno:'''<br />[[Alessandro di Beauharnais|Alexandre, vicomte de Beauharnais]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />[[François de Beauharnais (1714-1800)|François de Beauharnais, marquis de la Ferté-Beauharnais]]
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />[[Claude de Beauharnais (1680-1738)|Claude de Beauharnais, comte des Roches-Baritaud]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />Renée Hardouineau de Laudanière
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />Henriette Pyvart de Chastullé
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />François-Louis de Pyvart de Chastullé
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />Jeanne Hardouineau de Laudanière
|-
| rowspan="4" align="center"| '''Nonna paterna:'''<br />[[Giuseppina di Beauharnais|Joséphine Tascher de La Pagerie]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno paterno:'''<br />Joseph-Gaspard Tascher de la Pagerie
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />Gaspard Joseph Tascher de la Pagerie
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />Françoise Bourreau de la Chevalerie
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna paterna:'''<br />Rose-Claire des Vergers de Sanois
| align="center"| '''Trisnonno paterno:'''<br />Joseph François des Vergers de Sanois
|-
| align="center"| '''Trisnonna paterna:'''<br />Catherine Marie Brown
|-
| rowspan="8" align="center"| '''Madre:'''<br />[[File:R02-12.jpg|50px|thumb|center]] [[Augusta di Baviera]]
| rowspan="4" align="center"| '''Nonno materno:'''<br />[[Massimiliano I Giuseppe di Baviera]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Federico Michele di Zweibrücken-Birkenfeld]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />[[Cristiano III del Palatinato-Zweibrücken]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Carolina di Nassau-Saarbrücken]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br />[[Maria Francesca del Palatinato-Sulzbach]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />[[Giuseppe Carlo del Palatinato-Sulzbach]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Elisabetta Augusta Sofia del Palatinato-Neuburg]]
|-
| rowspan="4" align="center"| '''Nonna materna:'''<br />[[Augusta Guglielmina d'Assia-Darmstadt]]
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonno materno:'''<br />[[Giorgio Guglielmo d'Assia-Darmstadt]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />[[Luigi VIII d'Assia-Darmstadt]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />[[Carlotta di Hanau-Lichtenberg]]
|-
| rowspan="2" align="center"| '''Bisnonna materna:'''<br />[[Maria Luisa Albertina di Leiningen-Dagsburg-Falkenburg]]
| align="center"| '''Trisnonno materno:'''<br />[[Cristiano Carlo Reinardo di Leiningen-Dachsburg-Falkenburg-Heidesheim]]
|-
| align="center"| '''Trisnonna materna:'''<br />Caterina Polissena di Solms-Rödelheim
|}
{{Stemma|nome=Stemma di Giuseppina di Beauharnais Regina consorte di Svezia e di Norvegia (1844-1859)|immagine=Blason de la Reine Joséphine.svg}}
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
* Herman Lindqvist (2006). Historien om alla Sveriges drottningar (in svedese). Norstedts Förlag. ISBN 91-1-301524-9.
* [[Pier Paolo Portinaro]], ''Il principio disperazione. Tre studi su Günther Anders'', Bollati Boringhieri, Torino (2003).
* {{Cita libro
* Simon Francesco Di Rupo, ''Prognosi del globicidio. Il «secondo» Günther Anders e le ombre della tecnica'', Dialegesthai. Rivista telematica di filosofia [in linea], anno 11 (2009) [inserito il 20 dicembre 2009], disponibile su World Wide Web: <http://mondodomani.org/dialegesthai/>, [60 KB], ISSN 1128-5478.
| autore =Lars O. Lagerqvist
* Micaela Latini, ''Antropologia negativa e teologia negativa. Su Adorno e Anders'', in ''La Dialettica negativa di Adorno'', a cura di M. Failla, Manifestolibri, Roma (2008), pp. 139-153.
| titolo = Bernadotternas drottningar
* Micaela Latini, "''L’antropologia eretica di G. Anders''", Babel. Rivista di filosofia, anno 5 (2008), pp. 97-106.
| editore = Albert Bonniers Förlag AB
| isbn = 91-0-042916-3
| data = 1979
| lingua = svedese
}}
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
*[http://www.irimossi.it La nuova edizione de ''La catacomba molussica'' nella collana "I Rimossi" di Lupetti editore]
 
*[http://www.quodlibet.it/schedap.php?id=1598 Sinossi e recensioni di ''Kafka. Pro e contro'' dal sito della casa editrice Quodlibet]
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|biografie|filosofia}}
{{Portale|biografie|storia}}
 
[[Categoria:Beauharnais|Giuseppina di Leuchtenberg]]
[[ca:Günther Anders]]
[[Categoria:Coniugi dei re di Svezia|Giuseppina]]
[[da:Günther Anders]]
[[Categoria:Coniugi dei re di Norvegia|Giuseppina]]
[[de:Günther Anders]]
[[Categoria:Duchesse di Leuchtenberg|Giuseppina di Leuchtenberg]]
[[en:Günther Anders]]
[[Categoria:Sepolti nella chiesa di Riddarholmen|Giuseppina]]
[[es:Günther Anders]]
[[Categoria:Dame dell'Ordine della Croce Stellata|Giuseppina]]
[[fr:Günther Anders]]
[[lb:Günther Anders]]
[[pt:Günther Anders]]
[[ru:Андерс, Гюнтер]]
[[sk:Günther Anders]]
[[sl:Günther Anders]]