Canzone napoletana e Syracuse (Missouri): differenze tra le pagine

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{{Divisione amministrativa
{{F|generi musicali|agosto 2015}}
|Nome = Syracuse
{{nota disambigua|la storia dell'Opera napoletana o la canzone classica napoletana|Scuola musicale napoletana|titolo2=Canzone classica napoletana}}
|Nome ufficiale = {{en}} Syracuse, Missouri
{{Genere musicale
|Panorama =
|nome = Canzone napoletana
|Didascalia =
|origini_s = [[musica popolare]] e [[musica etnica|etnica]] di [[Napoli]]
|Bandiera =
|origini_c = napoletane
|Stemma =
|strumenti = [[mandolino]], [[chitarra]], colascione, [[triccheballacche]], [[Canto (musica)|voce]], [[pianoforte]], [[batteria (strumento musicale)|batteria]]
|Stato = USA
A questi si aggiungono [[tamburo|tamburi]] (tammorre) e [[tamburello basco|tammurrielli]], caccavella o [[putipù]], e altri strumenti di fattura spesso artigianale.
|Grado amministrativo = 3
|popolarità = Attraverso i secoli è giunta fino a noi, mantenendo la sua attrattiva. Sebbene molte fonti collochino nel [[1839]] la nascita della canzone napoletana universalmente conosciuta, molte altre la datano intorno al [[XIII secolo]], come espressione spontanea del popolo di Napoli. Si sviluppa maggiormente dalla fine del [[XVI secolo|Cinquecento]] alla fine del [[XVIII secolo|Settecento]]. Il suo periodo più importante: a cavallo tra Ottocento e Novecento.
|Tipo = ''[[Comuni degli Stati Uniti d'America|city]]''
|sottogeneri =
|Divisione amm grado 1 = Missouri
|generi_d = Musica neomelodica, [[Macchietta]]
|Divisione amm grado 2 = Morgan
|generi_c =
|Voce divisione amm grado 2 = contea di Morgan (Missouri)
|nomicat = della canzone napoletana
|Amministratore locale =
|Partito =
|Data elezione =
|Data istituzione =
|Superficie = 0.98
|Note superficie =
|Abitanti = 172
|Note abitanti =
|Aggiornamento abitanti = 2010
|Divisioni confinanti =
|Fuso orario = -6
|Targa =
|Nome abitanti =
|Patrono =
|Festivo =
|Mappa = Morgan_County_Missouri_Incorporated_and_Unincorporated_areas_Syracuse_Highlighted.svg
|Didascalia mappa =
|Sito =
}}
Con l'espressione '''canzone napoletana''' si identifica la [[musica popolare]] originaria di [[Napoli]].
 
'''Syracuse''' è un centro abitato (''city'') degli [[Stati Uniti d'America]] della [[Contea di Morgan (Missouri)|contea di Morgan]] nello Stato del [[Missouri]]. La popolazione era di 172 persone al censimento del 2010. A metà del diciannovesimo secolo, la città era il capolinea occidentale della Pacific Railway che ha raggiunto 108 miglia da [[Saint Louis (Missouri)|St. Louis]].<ref>Richards, Thomas Addison, ''Appletons’ Companion Hand-Book of Travel: Containing a full description of the principal cities, towns, and places of interest together with hotels and routes of travel through the United States and the Canadas'' (D.Appleton & Company, New York, 1865), pp 270-271.</ref>
Il repertorio che va dagli inizi dell'[[XIX secolo]] all'immediato [[secondo dopoguerra italiano|secondo dopoguerra]], costituisce invece la ''[[canzone classica napoletana]]'' ed essa rappresenta uno dei punti d'eccellenza della [[Cultura italiana#Musica|canzone italiana]], divenuti nel corso degli anni simbolo dell'[[Italia]] musicale nel mondo. I brani del periodo sono stati interpretati nel corso del tempo da numerosi interpreti di fama mondiale i quali hanno contribuito alla diffusione della canzone napoletana. Si ricordano [[Enrico Caruso]], [[Roberto Murolo]], [[Plácido Domingo]], [[José Carreras]], [[Gigi d'Agostino]], [[Renato Carosone]], [[Mina (cantante)|Mina]], [[Renzo Arbore]], [[Mia Martini]], [[Luciano Pavarotti]] e tanti altri.
 
Nonostante sia una musica popolare, quindi di tradizione orale, secondo alcuni musicologi appartiene eccezionalmente alla [[musica popolare]].
 
== Storia ==
Syracuse venne fondata nel 1867. Prende il nome dalla città di [[Syracuse (New York)|Syracuse]], nello [[New York (stato)|Stato di New York]].<ref>{{Cita libro|url=http://books.google.com/books?id=YbyjamQWtScC&lpg=PA1&pg=PA25#v=onepage&q&f=false |titolo=Our Storehouse of Missouri Place Names |editore=University of Missouri Press |autore=Ramsay, Robert L. |anno=1952 |pp=25}}</ref>
=== Origini ===
L'origine della canzone napoletana si colloca intorno al [[XIII secolo]], quindi ai tempi della fondazione dell'[[Università degli Studi di Napoli Federico II|Università partenopea]] istituita da [[Federico II di Svevia]] ([[1224]]), della diffusione della passione per la [[poesia]] e delle invocazioni [[Coro (musica)|corali]] dalle massaie rivolte al [[sole]],<ref name="N">Paolo Ruggieri, ''Canzoni Italiane'', Fabbri Editori, 1994, pag.2-12, ''Dalle origini a Piedrigrotta''</ref> come espressione spontanea del popolo di Napoli manifestante soprattutto la contraddizione tra le bellezze naturali e le difficoltà oggettiva di vita; si sviluppò già nel [[XV secolo]] quando la lingua napoletana divenne la lingua ufficiale del regno e numerosi musicisti, ispirandosi ai cori popolari, iniziarono a comporre [[farsa (genere teatrale)|farse]], [[frottola|frottole]], [[Ballata (musica)|ballate]], e ancora maggiormente dalla fine del [[XVI secolo|Cinquecento]], quando la "[[villanella]] alla napoletana" conquistò l'[[Europa]], sin alla fine del [[XVIII secolo|Settecento]]. Questa espressione artistica popolare era allora carica di contenuti positivi ed ottimistici e raccontava la vita, il lavoro ed i sentimenti popolari.
 
== Geografia fisica ==
=== Il XVI e la villanella ===
Syracuse è situata a {{coord|38|40|12|N|92|52|30|W}} (38.669904, -92.874911).<ref name="GR1">{{cita web|url=https://www.census.gov/geo/www/gazetteer/gazette.html|editore=[[United States Census Bureau]]|accesso=17 settembre 2016|data=12 febbraio 2011|titolo=US Gazetteer files: 2010, 2000, and 1990}}</ref>
In particolar modo la "villanella alla napoletana" rappresentò un primo antefatto fondamentale per gli sviluppi della canzone napoletana [[XIX secolo|ottocentesca]], sia per la sua produzione originariamente popolaresca ben accolta dalla classe colta, sia per il suo carattere scherzoso e l'ampio spettro componentistico, che variava dalla [[polifonia]] all'accompagnamento strumentale per una sola voce.<ref name = "Sc">Pasquale Scialo, ''La canzona napoletana'', Newton&Compton, 1998, pag.19-24, ''Gli antefatti''</ref>
La più famosa villanella è probabilmente ''Si li femmene purtassero la spada''.
 
Secondo lo [[United States Census Bureau]], ha un'area totale di 0,38 miglia quadrate (0,98&nbsp;km²).
=== Il XVII e il XVIII ===
Il [[XVII secolo|Seicento]] vide sfiorire la villanella ed apparire i primi [[ritmo|ritmi]] della [[tarantella]], con la celebre [[Michelemmà]], che pare addirittura ispirata da una canzone di origine [[sicilia]]na, ma comunque attribuita al poeta, musicista, pittore, incisore ed attore [[Salvator Rosa]]. Nel secolo successivo si rintraccia un secondo antefatto della canzone napoletana ottocentesca, rappresentato sia dalla nascita dell'[[opera buffa]] napoletana che influenzò non solo il canto ma anche la teatralità delle canzoni, sia per le [[arie]] dall'[[opera]] seria che divennero un faro per la produzione popolaresca. Intorno al [[1768]] autori anonimi composero ''Lo guarracino'', divenuta una delle più celebri tarantelle, rielaborata come molte altre canzoni antiche nel secolo seguente.
 
== Società ==
=== La ''canzone classica napoletana'' (1839-1970) ===
=== Evoluzione demografica ===
{{vedi anche|Canzone classica napoletana}}
Secondo il [[censimento]]<ref name="FactFinder">{{cita web|titolo=American FactFinder|url=http://factfinder2.census.gov/faces/nav/jsf/pages/index.xhtml|editore=[[United States Census Bureau]]|accesso=17 settembre 2016}}</ref> del 2010, c'erano 172 persone.
Altri due elementi catalizzanti la propagazione ed il successo dell'attività musicale furono innanzitutto la nascita, intorno ai primi dell'[[XIX secolo|Ottocento]] di negozi musicali e di case editrici musicali come: [[Guglielmo Cottrau]], [[Bernardo Girard]], [[Calcografia Calì]], [[Fratelli Fabbricatore]], [[Fratelli Clausetti]] e [[Francesco Azzolino]], che ebbero il merito di recuperare, raccogliere, riproporre talvolta aggiornandoli, centinaia di brani antichi.<ref name="N"/> Un secondo veicolo di diffusione della canzone fu costituito dai cosiddetti "posteggiatori", ossia dei musici vagabondi che suonavano le canzoni o in luoghi al chiuso o davanti alle stazioni della posta o lungo le vie della città, talvolta spacciando anche le "copielle", fogli contenenti testi e spartiti dei brani parzialmente modificati.<ref name = "Sc2">Pasquale Scialo, ''La canzona napoletana'', Newton&Compton, 1998, pag.24-28, ''I posteggiatori''</ref>
 
=== Etnie e minoranze straniere ===
Per quanto riguarda gli elementi caratterizzanti, invece, fra la seconda metà dell'[[XIX secolo]], così come la prima metà del [[XX secolo|Novecento]], la canzone fu oggetto di inclusione, nei suoi temi, di decadentismo, pessimismo e drammatismo ad opera di intellettuali che ne modificarono lo spirito originario. In quel periodo i maggiori musicisti e poeti si cimentano nella composizione di numerose canzoni ponendo le basi per la nascita della ''[[canzone classica napoletana]]'', pietra miliare della canzone italiana ed uno dei repertori più conosciuti all'estero.
Secondo il [[censimento]] del 2010, la composizione etnica della città era formata dal 98,8% di [[bianchi americani|bianchi]] e l'1,2% di due o più etnie. Ispanici o [[latinos]] di qualunque razza erano il 3,5% della popolazione.
 
Nel secondo dopoguerra, invece, domina la scena lo stile di [[Renato Carosone]] che mescola ai ritmi della tarantella le melodie e gli strumenti tipici del [[jazz]], contribuendo così ancor di più all'esportazione in [[Stati Uniti d'America|America]] della canzone napoletana. Contributo importante anche quello di [[Aurelio Fierro]], vincitore di cinque [[Festival di Napoli]], che ottiene molto successo con '''A pizza'' e ''[[Guaglione (brano musicale)|Guaglione]]''. Tra i rappresentanti della canzone melodica, invece, spiccano i nomi dei cantanti [[Sergio Bruni]], [[Mario Abbate]], [[Mario Merola]], [[Maria Paris]], [[Mario Trevi (cantante)|Mario Trevi]], [[Franco Ricci]], [[Giacomo Rondinella]], [[Nunzio Gallo]], che danno un forte contributo arricchendo il repertorio napoletano della seconda metà del '900, portando al successo brani come ''[[Malafemmena]]'', ''[[Indifferentemente]]'', ''Vierno'', ''[[Luna rossa (brano musicale)|Luna rossa]]'', parallelamente all'incisione dei brani del repertorio classico della prima metà del '900.
 
=== Gli anni settanta ===
[[File:Pino Daniele.jpg|thumb|[[Pino Daniele]]]]
Tramontato il Festival, e chiusa la stagione del ''[[canzone classica napoletana|repertorio classico]]'', la canzone napoletana si adegua alle esigenze del tempo, vengono ripresi ed attualizzati i temi della [[sceneggiata]]; [[Mario Merola]], pur rimanendo legato alla canzone tradizionale, è il principale interprete di questa nuova tendenza, seguito da [[Pino Mauro]], [[Mario Trevi (cantante)|Mario Trevi]] e [[Mario Da Vinci]].
 
Parallelamente a questo fenomeno, [[Bruno Venturini (cantante)|Bruno Venturini]] rilegge in chiave [[Opera|lirica]] i più famosi brani del repertorio classico della canzone napoletana, dando vita ad una significativa opera antologica (con brani che vanno dal 1400 ai giorni nostri), nella continuità del bel canto italiano nel mondo, che ha avuto nel grande tenore [[Enrico Caruso]] la sua massima espressione vocale. Intanto il fermento musicale di quell'epoca è avvertito anche da nuovi autori come [[Eduardo De Crescenzo]], [[Alan Sorrenti]], [[Enzo Gragnaniello]] e [[Pino Daniele]] che daranno un'impronta nuova alla musica partenopea, seppur con musicalità diverse. Proprio quest'ultimo, scrisse nel [[1977]] alcune delle più famose canzoni napoletane successive al secondo dopoguerra: ''[[Napule è (brano musicale)|Napule è]]'', ''[[Terra mia (Pino Daniele)|Terra mia]]'', ''[[Je so' pazzo]]'' e ''[[Na tazzulella 'e cafè]]''.
 
Ancora in questo periodo, nascono gli [[Osanna (gruppo musicale)|Osanna]], che percorrono la strada delle opere rock, e [[Napoli Centrale (gruppo musicale)|Napoli Centrale]] con [[James Senese]], i quali intessono una interessante fusione di generi.
 
==== Gli anni ottanta ====
La sceneggiata napoletana che [[Mario Merola]] era riuscito a resuscitare negli [[anni 1970|anni settanta]] pian piano sparisce di nuovo, anche se tenuta in vita per un certo periodo da [[Patrizio]], venendo sostituita dalla musica neomelodica che ancora oggi in tutto il Sud Italia, particolarmente nelle città di [[Napoli]] e [[Palermo]] e tra gli emigranti italiani all'estero, ha un discreto successo. Il personaggio che inventò questo genere musicale fu [[Patrizio]] che in questi anni vende milioni di dischi in tutto il mondo e approda sui palcoscenici più importanti [[Olympia (teatro)|Olympia]] di Parigi, al [[Madison Square Garden]], nello stadio inglese di [[Wembley Stadium (1923)|Wembley]] e tante altre tappe di importante rilevanza.
 
Nel [[1986]], [[Lucio Dalla]] scrisse una delle canzoni più importanti della sua vita musicale ed una delle più vendute ed interpretate della musica italiana: ''[[Caruso (brano musicale)|Caruso]]''.[[File:Renzo Arbore 2008.jpg|thumb|left|[[Renzo Arbore]]|329x329px]]
 
==== Gli anni novanta ====
[[Nino D'Angelo]], dopo un periodo di forte depressione causata dalla morte dei genitori, iniziò a scrivere canzoni che trattavano tematiche di vita quotidiana e di problemi sociali, abbandonando il genere romantico che lo caratterizzò nella giovinezza. Utilizzando una base musicale che risulta essere un misto tra jazz e musica etnica, nacque (per la seconda volta) il Neo-etnico.
 
Negli stessi anni si affermano in ambito nazionale anche gruppi come [[Almamegretta]], [[99 Posse]], [[24 Grana]], che rinnovano la canzone napoletana mediante una commistione di musica elettronica, trip-hop e rap. La differenza rispetto alla musica neomelodica sta anche nei testi ad alto contenuto politico (prevalentemente di sinistra{{Senza fonte}}). Inoltre in questi anni prima [[Consiglia Licciardi]] con [[Roberto Murolo]] poi [[Renzo Arbore]] con [[L'Orchestra Italiana]] riportano in auge la canzone classica napoletana. [[Renzo Arbore]] addirittura la riadatta in chiave moderna ricevendo un successo mondiale, scalando le classifiche di vendita e facendo concerti in tutto il mondo.
 
Si ricorda in questo periodo la composizione del brano ''[[Cu' mme]]'' (1992), scritto da [[Enzo Gragnaniello]] e cantato dallo stesso autore partenopeo assieme a [[Roberto Murolo]] e [[Mia Martini]].
 
=== XXI secolo ===
[[File:Luciano Pavarotti 15.06.02 cropped2 (squared).jpg|thumb|[[Luciano Pavarotti]]]]
I primi [[anni 2000]] sono quelli in cui il genere musicale con lasciti arabi creato da [[Nino D'Angelo]], a cavallo tra gli anni settanta e ottanta continua ad avere molto seguito in ambito locale o più in generale nel sud Italia (prima fra tutte la [[Sicilia]]).
 
Da quest'ultima si sono formati molti nuovi interpreti di musica neomelodica, quest'ultima giudicata molto male dalla critica ufficiale, i cui esecutori però non sono conosciuti a livello nazionale, ma solo locale. A livello nazionale la seconda generazione di cantanti neomelodici è rappresentata in primis da [[Gigi D'Alessio]] e [[Gigi Finizio]], noti però già negli anni novanta. Definita neomelodica, talvolta è legata strettamente alla criminalità organizzata<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/impresa-e-territori/2012-07-04/tony-marciano-giudice-antimafia-131135.shtml?uuid=AbfCoc2F Articolo del Sole24Ore]</ref>.
 
Per quel che riguarda il repertorio classico della canzone napoletana, riconducibile agli anni che vanno dagli inizi dell'Ottocento alla prima metà del Novecento, vede mantenuta stabile la sua rilevanza sullo scenario musicale internazionale grazie alle interpretazioni eseguite dai più grandi tenori del [[XX secolo]], come [[Luciano Pavarotti]], [[José Carreras]], [[Plácido Domingo]] e [[Andrea Bocelli]], i quali, in più occasioni, hanno tenuto concerti ed esibizioni che rimembrassero le antiche e tradizionali canzoni partenopee.
 
Non mancano artisti che, sul solco della tradizione classica, innovano la musica napoletana con composizioni interamente originali, tenendosi lontani dal basso stile neomelodico: [[musical]] come ''[[C'era una volta...Scugnizzi]]'', cantautori come [[Sal da Vinci]], gruppi come la [[Nuova Compagnia di Canto Popolare]] o i già citati Almamegretta.
 
Il tutto testimonia come, anche senza considerare i neomelodici, con 500 anni di storia la canzone napoletana sia ancora viva e attuale e rappresenti uno dei massimi vanti della città partenopea nel mondo.
 
== Strumenti ==
{{galleria
|larghezza=200
|titolo=Il mandolino
|File:Neapolitan mandolin 001 s.jpg|Vista di profilo
|File:Neapolitan_mandolin_001.jpg|Vista frontale
}}
Gli strumenti classici della canzone napoletana sono:
* [[Mandolino]]
* [[Chitarra]]
* [[Calascione]] (nome assunto dal liutaio Calace) una sorta di antesignano del moderno [[basso acustico|basso]]
* [[Triccheballacche]], uno strumento a percussione in legno e piattini in alluminio
A questi si aggiungono [[Tammorra|tamorre]] (specie di [[tamburo|tamburi]]) e [[tamburello napoletano|tamburelli]], caccavella o [[putipù]], "Castagnelle" ([[nacchere]]) ed altri strumenti di fattura spesso artigianale. Col tempo a questi strumenti di origine popolare si sono aggiunti altri in epoca più moderna, come il [[pianoforte]] e la [[Batteria (strumento musicale)|batteria]].
 
== Canzoni principali ==
{{vedi anche|Canzoni della tradizione classica napoletana (1830-1970)}}
 
== Autori e interpreti principali (dai primi del '900 ad oggi) ==
{{div col|cols=4}}
* [[Mario Abbate]]
* [[Francesco Albanese]]
* [[Alberto Amato]]
* [[Enzo Avitabile]]
* [[Antonio Basurto]]
* [[Alberto Berri]]
* [[Andrea Bocelli]]
* [[Ada Bruges]]
* [[Sergio Bruni]]
* [[Franco Capaldo]]
* [[Renato Carosone]]
* [[Enrico Caruso]]
* [[Gianni Celeste]]
* [[Fausto Cigliano]]
* [[Gigi D'Alessio]]
* [[Nino D'Angelo]]
* [[Pino Daniele]]
* [[Umberto Davide]]
* [[Sal da Vinci]]
* [[Eduardo De Crescenzo]]
* [[Teresa De Sio]]
* [[Peppino di Capri]]
* [[Gegè Di Giacomo]]
* [[Salvatore Di Giacomo]]
* [[Elvira Donnarumma]]
* [[Aurelio Fierro]]
* [[Gigi Finizio]]
* [[Rodolfo Falvo]]
* [[Enzo Fusco]]
* [[Peppino Gagliardi]]
* [[Nunzio Gallo]]
* [[Beniamino Gigli]]
* [[Armando Gill]]
* [[Giuseppe Godono]]
* [[Enzo Gragnaniello]]
* [[Gianni Lamagna]]
* [[Pina Lamara]]
* [[Consiglia Licciardi]]
* [[Peppe Licciardi]]
* [[Angela Luce]]
* [[Miranda Martino]]
* [[Mario Merola]]
* [[Mina (cantante)|Mina]]
* [[Gilda Mignonette]]
* [[Ernesto Murolo]]
* [[Roberto Murolo]]
* [[Nuova Compagnia di Canto Popolare]]
* [[Maria Nazionale]]
* [[Tullio Pane]]
* [[Salvatore Papaccio]]
* [[Amedeo Pariante]]
* [[Vittorio Parisi (cantante)|Vittorio Parisi]]
* [[Mario Pasqualillo]]
* [[Gennaro Pasquariello]]
* [[Massimo Ranieri]]
* [[Furio Rendine]]
* [[Franco Ricci]]
* [[Enzo Romagnoli]]
* [[Giacomo Rondinella]]
* [[Ferdinando Russo]]
* [[Vincenzo Russo]]
* [[Federico Salvatore]]
* [[Monica Sarnelli]]
* [[Lina Sastri]]
* [[Tito Schipa]]
* [[Valentina Stella]]
* [[Ferruccio Tagliavini]]
* [[Nino Taranto]]
* [[Totò]]
* [[Mario Trevi (cantante)|Mario Trevi]]
* [[Gabriele Vanorio]]
* [[Bruno Venturini (cantante)|Bruno Venturini]]
* [[Claudio Villa]]
* [[Almamegretta]]
* [[Clementino (rapper)|Clementino]]
* [[Tony Tammaro]]
* [[Carmelo Zappulla]]{{div col end}}
 
== Case editrici musicali ==
=== [[Casa Editrice La Canzonetta|La Canzonetta]] ===
Nata nel 1901 per opera di Francesco Feola, ''La Canzonetta'' ha curato la pubblicazione e la diffusione di canzoni di autori come [[Libero Bovio]], [[Gigi Pisano]], [[Luigi Cioffi]], [[Totò]] e molti altri.
Tra le canzoni del catalogo de ''La Canzonetta'' possono citarsi ''Malafemmena'', ''Munasterio 'e Santachiara'', '''A tazza 'e café'', ''Ciccio Furmaggio'', ''Indifferentemente'', ''Reginella''.
 
=== [[Casa Editrice Ferdinando Bideri|Bideri]] ===
La Ferdinando Bideri è una casa editrice napoletana, ed è una delle più importanti nella storia della musica leggera italiana: ha avuto un ruolo importante nella storia della canzone napoletana e conserva buona parte dei ricordi e del materiale originale dell'epoca: dischi, partiture originali, cupielle, canzoni scritte a mano.
La casa editrice venne fondata nel 1876 dal barone Ferdinando Bideri (Napoli, 1851 - Napoli, 14 luglio 1930): il nonno Giovanni Emanuele Bideri aveva già avuto esperienze come editore musicale già all'inizio del secolo, stampando tra l'altro un libro e due libretti d'opera.
 
== Case discografiche ==
===[[Napoli]]===
* [[Phonotype]]
* [[Zeus (casa discografica)|Zeus Record]]
* [[Fans]]
* [[KappaO]]
* [[Bella Record]]
* [[Singolarte Studio]]
* [[Mea Sound]]
* [[OP Music (Opera Prima Edizioni musicali)]]
* [[Royal Studio]]
* [[PoloSud record]]
 
===[[Catania]]===
* [[Seamusica]]
* [[GS Record]]
 
===[[Foggia]]===
* [[D.C.A. record]]
 
===[[Reggio Calabria]]===
* [[XZ Record]]
 
== Film con canzoni napoletane ==
* ''[[Napoli che canta (film 1926)|Napoli che canta]]'' (1926)
* ''[[Ladri di biciclette]]'' (1948)
* ''[[Carosello napoletano]]'' (1953)
* ''[[L'oro di Napoli (film)|L'oro di Napoli]]'' (1954)
* ''[[Totò, Peppino e la... malafemmina]]'' (1956)
* ''[[Maruzzella (film 1956)|Maruzzella]]'' (1956)
* ''[[Accarezzame]]''
* ''[[Ninì Tirabusciò, la donna che inventò la mossa]]'' (1970)
* ''[[Pronto... Lucia]]'' (1982)
* ''[[Un jeans e una maglietta]]'' (1983)
* ''[[Tano da morire]]'' (1997)
* ''[[Passione (film 2010)|Passione]]'' (2010)
 
== Note ==
<references />
 
==Bibliografia==
*Ettore De Mura, ''[[Enciclopedia della canzone napoletana]]'', Napoli, Il Torchio, 1969
*[[Vittorio Paliotti|Paliotti, Vittorio]], ''Storia della canzone italiana''
*[[Franco Fabbri]], ''Around the clock. Una breve storia della popular music'', [[UTET]]
*[[Marcello Sorce Keller|Sorce Keller, Marcello]], "Io te voglio bene assaje: a Famous Neapolitan Song Traditionally Attributed to Gaetano Donizetti", ''The Music Review'', XLV (1984), no. 3- 4, 251- 264.
*Pietro Gargano e Gianni Cesarini "La canzone napoletana"
* [[Giovanni Vacca (musicologo)|Giovanni Vacca]], ''Gli spazi della canzone'', Lucca, Lim, 2013.
 
== Voci correlate ==
* [[KMOS-TV]]
*[[Accordo di sesta napoletana]]
* [[DanzaTorre della popolareKMOS-TV]]
*[[Festival della canzone napoletana]]
*[[Lingua napoletana]]
*[[Lista di canzoni napoletane]]
*[[Musica popolare]]
*[[Musica etnica]]
*[[Scala minore napoletana]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Classical neapolitan music}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* [http://www.radio.rai.it/canzonenapoletana/ Archivio storico della canzone napoletana] (RAI)
* [http://www.audire.it Audire Voci napoletane antiche da ascoltare e scaricare] Dischi rarissimi restaurati
* [http://www.lastoriasiamonoi.rai.it/puntate/malacanzone/723/default.aspx Malacanzone - Un viaggio nella canzone neomelodica] La Storia siamo noi
* [http://www.piazzettanapoli.it Blog della musica napoletana] (Piazzetta Napoli)
 
{{portale|Stati Uniti d'America}}
{{Canzone napoletana}}
{{Portale|musica|Napoli|storia}}
 
[[Categoria:CanzoneComuni napoletana|del Missouri]]