Piccolo è bello e Controllo centralizzato del traffico: differenze tra le pagine

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Il '''Controllo Centralizzato del traffico''', (in sigla '''CTC''', dall'[[lingua inglese|inglese]]: ''Centralized Traffic Control''), è un sistema di telecomando e [[telecontrollo]] del traffico [[ferrovia]]rio nato con le seguenti finalità:
{{W|opere letterarie|luglio 2014}}
* ridurre i costi di esercizio impresenziando in modo temporaneo ovvero permanente le [[Stazione ferroviaria|stazioni]] e/o le [[assuntoria|assuntorie]];
{{Citazione|Al giorno d'oggi soffriamo di un'idolatria quasi universale per il gigantismo. Perciò è necessario insistere sulle virtù della piccola dimensione, almeno dovunque essa sia applicabile.<ref>{{Cita|E.F. Schumacher|p. 70}}.</ref>}}
* migliorare la regolarità dell'esercizio ferroviario regolando in modo tempestivo la circolazione dei [[Treno|treni]] in ampie tratte, mediante telecomando impartito da un singolo posto operativo facente capo al [[Dirigente Centrale Operativo|Dirigente Centrale Operativo (D.C.O.)]].
{{Libro
|tipo = Saggio
|titolo = Piccolo è bello
|titoloorig = Small Is Beautiful
|titolialt =
|titoloalfa =
|immagine =
|didascalia =
|annoorig = 1973
|annoita =
|genere = [[saggio]]
|sottogenere = [[economia]]
|lingua = en
}}
'''''Piccolo è bello''''' è un libro di [[Ernst Friedrich Schumacher]], pubblicato nel 1973. Si tratta di una raccolta di brevi saggi di argomento economico. Mettendo in discussione il paradigma occidentale moderno, imperniato su consumismo, grande industria e centralismo organizzativo, anticipa alcune tematiche ecologiste destinate al successo nei decenni successivi.
 
È sinteticamente costituito da un posto centrale e da più posti periferici tutti collegati con una linea di [[telecomunicazione]] per tele-operazioni con le quali possono essere inviati comandi dal posto centrale verso i posti periferici e inviare segnali di "risposta", dai posti periferici verso il posto centrale.
Schumacher sostiene che il mondo moderno si basa sull'illusione di aver risolto il problema della produzione. Ciò dipende dall'incapacità di distinguere tra il reddito e il capitale di cui si dispone: l'umanità sta consumando il capitale della natura a ritmi allarmanti, senza considerare che le risorse non sono infinite. Il problema vale in particolare per le fonti di energia, come carbone o petrolio, la cui disponibilità è precondizione per l'uso di tutte le altre materie prime<ref>{{Cita|E.F. Schumacher, ''Le risorse per l'industria''|p. 124|E.F. Schumacher}}.</ref>. L'energia nucleare non costituisce una valida alternativa, a causa della pericolosità delle scorie per lunghissimi periodi.
 
Nel posto centrale si distinguono:
Un'economia "[[materialista]]", fondata sulla ricerca individuale della massima ricchezza, non contenendo in sé il principio del limite, non è adatta ad un ambiente limitato. Questo stile di vita insostenibile conduce inoltre a conflitti tra uomini e nazioni. La scienza economica è fuorviante, perché, pur di consentire i calcoli quantitativi, dimentica le differenze qualitative: tratta i beni secondo il loro valore di mercato, e non in base a ciò che sono in realtà.
* un [[quadro luminoso]], con il quale si può apprezzare la posizione dei treni sulla linea;
L'autore auspica invece un'''economia "[[Buddhismo|buddista]]"''<ref>{{Cita|E.F. Schumacher, ''L'economia buddista''|p. 57 ss.|E.F. Schumacher}}</ref> (così chiamata dopo un viaggio in [[Birmania]], osservando gli usi locali), impostata su certi principi etici e spirituali. Occorre massimizzare non il consumo ma il benessere, di cui il primo non è che un mezzo; il lavoro deve rimanere creativo e fonte di realizzazione, il che è impedito dagli eccessi della meccanizzazione; le risorse non rinnovabili vanno usate solo se strettamente indispensabili ecc.
* un quadro sinottico, con tutte le apparecchiature di visualizzazione;
* una pulsantiera, con la quale possono essere impartiti i telecomandi;
* un circuito di logica di elaborazione dei segnali;
* le apparecchiature di ricetrasmissione, solitamente due canali telefonici con [[modem]] o con [[fibra ottica|fibre ottiche]].
 
Data la delicatezza dei comandi inviati dal Posto Centrale (in complemento con l'[[Apparato Centrale Elettrico a Itinerari|ACEI]] si attua l'instradamento treni in reti complesse di scambi), vengono presi tutta una serie di accorgimenti logico-circuitali per evitare che un falso comando, dovuto ad interferenze o guasti ai sistemi di trasmissione, possa determinare condizioni di rischio di incidenti (ad esempio, la collisione tra due treni instradati sullo stesso binario).
L'organizzazione economica ha bisogno sia dell'ordine, garantito dal coordinamento su grande scala, sia della libertà, fonte di inventiva e tipica della piccola dimensione. Ad es. Schumacher consiglia di suddividere le grandi imprese in piccole unità semi-autonome.
 
== Primi CTC ==
Questi principi si applicano in particolare quando ci si occupa di aiuti ai Paesi in via di sviluppo. È inutile costruire cattedrali nel deserto, grandi industrie sganciate dall'economia locale. Occorre invece, per debellare disoccupazione ed urbanizzazione selvaggia, creare milioni di posti di lavoro nelle campagne, dove vive la maggior parte delle persone. Trattandosi di società povere di capitali, bisogna utilizzare ''tecnologie "intermedie"'': migliori di quelle tradizionali, ma meno costose di quelle ultra-moderne<ref>{{Cita|E.F. Schumacher, ''Problemi sociali ed economici che esigono lo sviluppo di una tecnologia intermedia''|p. 177|E.F. Schumacher}}.</ref>. Come diceva [[Mahatma Gandhi|Gandhi]]: "produzione da parte delle masse, invece che produzione di massa". Ciò implica metodi di produzione semplici e prodotti per uso locale. Il miglior aiuto consiste quindi nella divulgazione di queste tecniche, oltre che nell'educazione in generale.
[[File:Quadro luminoso BO-Nodo-1957.jpg|thumb|Q.L. del CTC Nodo di Bologna - 1957]]
 
Il primo CTC installato in Italia fu quello della [[Linea di cintura (Bologna)|Linea di Cintura di Bologna]], attivato nel [[1957]]<ref>{{cita|Veicoli ed impianti|p.339}}</ref>. Era composto da un [[quadro luminoso]] in vetro nero smerigliato che mostrava ai D.C.O. la posizione dei treni, l'aspetto dei segnali e la disposizione dei [[deviatoio|deviatoi]] oltre a svariate informazioni accessorie. Il DCO regolavano la circolazione operando da un Banco i cui pulsanti, leve e bottoni eccitavano dei [[relè]] che comandavano gli ACEI dei Bivi che, a loro volta garantivano (e ancora garantiscono) la sicurezza della circolazione. Per i lavori di potenziamento delle linee afferenti Bologna e la costruzione della nuova [[treno ad alta velocità|linea AV/AC]], negli ultimi anni il Quadro Luminoso era stato sostituito con uno più moderno "a tessere" che consentiva un più veloce adeguamento alle mutazioni degli impianti "in campagna". Dal 14 gennaio 2007 è entrato in funzione il nuovo CTC evoluto che precede l'arrivo del [[Sistema di Comando e Controllo]] del Nodo di Bologna e che sostituisce totalmente il vecchio CTC
Schumacher considera infine i rapporti di proprietà. La proprietà unita al lavoro è sana, mentre è innaturale la situazione del capitalista che vive da parassita sul lavoro altrui. Il primo caso è quello della piccola impresa personale; quando invece si tratta di aziende di grandi dimensioni, la proprietà privata diventa assurda. Poiché inoltre la grande impresa trae grandi benefici dalle infrastrutture, materiali e non, create con la spesa pubblica, sarebbe giusto che la pubblica amministrazione ricevesse il 50% degli utili, non per mezzo di [[Imposta|imposte]], ma tramite la proprietà del 50% delle sue azioni. Viene citato come modello la Scott Bader che, su iniziativa del titolare, si era trasformata in una sorta di cooperativa sociale<ref>{{Cita|E.F. Schumacher, ''Nuovi modelli di proprietà''|p. 272|E.F. Schumacher}}.</ref>.
 
Circa 15 anni dopo è stato gradatamente attivato il CTC Direttissima che permise la [[gestione del traffico ferroviario]] dell'intera tratta [[Ferrovia direttissima Firenze-Bologna|Bologna San Ruffillo - Prato]] con due soli operatori DCO Il C.T.C. Direttissima, costruttivamente diverso dal precedente, si avvaleva di un computer, il quadro luminoso era già "a tessere" e gli itinerari dei treni venivano in gran parte predisposti dal computer anche se importante rimaneva il controllo umano per le "vere" decisioni di gestione della circolazione, decisioni che venivano impartite al sistema CTC tramite una serie di codici di 4 cifre inseriti con una pulsantiera numerica. Dal 13 agosto [[2007]] anche questo C.T.C. è stato rinnovato ed attivato nella nuovissima Sala Operativa Rete Regionale che ospita anche il CTC del Nodo di Bologna e della [[stazione di Bologna Centrale]] e che gradualmente prenderà in carico il movimento dei treni di tutte le linee gestite da [[Rete Ferroviaria Italiana]] della [[Emilia-Romagna|Regione]].
== Edizioni ==
* {{Cita libro |autore = [[Ernst Friedrich Schumacher|Ernst F. Schumacher]] |titolo = Piccolo è bello. Uno studio di economia come se la gente contasse qualcosa |traduttore = Daniele Doglio; prefazione di Piero Bolchini |città = Venezia |editore = [[Ugo Mursia Editore]] |anno = 2011 |isbn = 978-88-425-4793-8 |cid = E.F. Schumacher}}
 
== Note ==
<references/>
 
==Bibliografia==
== Voci correlate ==
*{{Cita libro|Ministero dei trasporti|Ferrovie dello Stato|Veicoli ed impianti,vol IX, p. 339|1962|Tipografia editrice Giardini|Pisa}}
* [[Movimento Swadeshi]]
 
* [[Economia buddista]]
== Voci correlate ==
*[[Ferrovia]]
*[[Sistema di comando e controllo]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Portale|Trasporti}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|ecologia|economia|letteratura}}
 
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[[Categoria:Infrastrutture ferroviarie]]