Lingua mongola e Controllo centralizzato del traffico: differenze tra le pagine

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Il '''Controllo Centralizzato del traffico''', (in sigla '''CTC''', dall'[[lingua inglese|inglese]]: ''Centralized Traffic Control''), è un sistema di telecomando e [[telecontrollo]] del traffico [[ferrovia]]rio nato con le seguenti finalità:
{{S|lingue|Mongolia}}
* ridurre i costi di esercizio impresenziando in modo temporaneo ovvero permanente le [[Stazione ferroviaria|stazioni]] e/o le [[assuntoria|assuntorie]];
{{lingua|nome=Mongolo|nomenativo=Mongol [Монгол]
* migliorare la regolarità dell'esercizio ferroviario regolando in modo tempestivo la circolazione dei [[Treno|treni]] in ampie tratte, mediante telecomando impartito da un singolo posto operativo facente capo al [[Dirigente Centrale Operativo|Dirigente Centrale Operativo (D.C.O.)]].
|colore=#FFCDFD
|stati=[[Mongolia]], [[Russia]], [[Kirghizistan]], [[Cina]]
|persone=5,7 milioni
|tipologia={{SOV}}
|scrittura=[[alfabeto cirillico]]
|fam1=[[Lingue altaiche]]?
|fam2=[[Lingue mongole|Mongole]]
|fam3=[[Lingue mongole orientali|Orientali]]
|fam4=[[Lingue Oirat-Khalkha|Oirat-Khalkha]]
|fam5=[[Lingue Khalkha-Buriat|Khalkha-Buriat]]
|fam6='''''Mongolo'''''
|nazione=[[Mongolia]]
|agenzia=
|iso1=mn|iso2=mon|sil2=KHK, MVF
|codice=mn}}
La '''lingua mongola''' (''Монгол хэл'', ''mongol khel'') è la più nota delle [[lingue mongoliche]] ed è la lingua ufficiale della [[Mongolia]]. È inoltre parlata nelle zone della [[Cina]] settentrionale, della [[Russia]] e del [[Kirghizistan]] che confinano con la Mongolia. La maggior parte dei mongoli della Mongolia utilizza il dialetto [[khalha]](o ''halh''), mentre i mongoli della Cina parlano altri dialetti (''chahar, oyirad, barghu-buryat'').
 
È sinteticamente costituito da un posto centrale e da più posti periferici tutti collegati con una linea di [[telecomunicazione]] per tele-operazioni con le quali possono essere inviati comandi dal posto centrale verso i posti periferici e inviare segnali di "risposta", dai posti periferici verso il posto centrale.
== Classificazione ==
La lingua mongola fa parte delle [[lingue mongoliche]]. Secondo la cosiddetta "teoria altaica", il mongolo farebbe parte della famiglia delle [[lingue altaiche]] che include il [[lingua turca|turco]] e il [[lingua tungusa|tunguso]].
Tra le lingue più vicine al mongolo vi sono il [[lingua calmucca|calmucco]], parlato dai [[calmucchi]] abitanti una regione nelle vicinanze del [[Caspio]] occidentale, il [[lingua buriata|buriato]], parlato in una regione della Siberia orientale, il [[mogholi]] dell'[[Afghanistan]] e alcune lingue minoritarie della Cina.
 
Nel posto centrale si distinguono:
== Distribuzione geografica ==
* un [[quadro luminoso]], con il quale si può apprezzare la posizione dei treni sulla linea;
Il mongolo è parlato da più di due milioni di persone in Mongolia. A questi si aggiungono circa tre milioni di parlanti nella Cina settentrionale (specie nella [[Mongolia Interna]]) dove, ormai, il mongolo è una lingua minoritaria, specie nelle città.
* un quadro sinottico, con tutte le apparecchiature di visualizzazione;
In Mongolia, la lingua ufficiale si basa sul dialetto ''khalkha''. Nella Mongolia interna, invece, la forma standard si fonda sul dialetto ''chahar''.
* una pulsantiera, con la quale possono essere impartiti i telecomandi;
* un circuito di logica di elaborazione dei segnali;
* le apparecchiature di ricetrasmissione, solitamente due canali telefonici con [[modem]] o con [[fibra ottica|fibre ottiche]].
 
Data la delicatezza dei comandi inviati dal Posto Centrale (in complemento con l'[[Apparato Centrale Elettrico a Itinerari|ACEI]] si attua l'instradamento treni in reti complesse di scambi), vengono presi tutta una serie di accorgimenti logico-circuitali per evitare che un falso comando, dovuto ad interferenze o guasti ai sistemi di trasmissione, possa determinare condizioni di rischio di incidenti (ad esempio, la collisione tra due treni instradati sullo stesso binario).
 
== Primi CTC ==
[[File:Quadro luminoso BO-Nodo-1957.jpg|thumb|Q.L. del CTC Nodo di Bologna - 1957]]
 
Il primo CTC installato in Italia fu quello della [[Linea di cintura (Bologna)|Linea di Cintura di Bologna]], attivato nel [[1957]]<ref>{{cita|Veicoli ed impianti|p.339}}</ref>. Era composto da un [[quadro luminoso]] in vetro nero smerigliato che mostrava ai D.C.O. la posizione dei treni, l'aspetto dei segnali e la disposizione dei [[deviatoio|deviatoi]] oltre a svariate informazioni accessorie. Il DCO regolavano la circolazione operando da un Banco i cui pulsanti, leve e bottoni eccitavano dei [[relè]] che comandavano gli ACEI dei Bivi che, a loro volta garantivano (e ancora garantiscono) la sicurezza della circolazione. Per i lavori di potenziamento delle linee afferenti Bologna e la costruzione della nuova [[treno ad alta velocità|linea AV/AC]], negli ultimi anni il Quadro Luminoso era stato sostituito con uno più moderno "a tessere" che consentiva un più veloce adeguamento alle mutazioni degli impianti "in campagna". Dal 14 gennaio 2007 è entrato in funzione il nuovo CTC evoluto che precede l'arrivo del [[Sistema di Comando e Controllo]] del Nodo di Bologna e che sostituisce totalmente il vecchio CTC
 
Circa 15 anni dopo è stato gradatamente attivato il CTC Direttissima che permise la [[gestione del traffico ferroviario]] dell'intera tratta [[Ferrovia direttissima Firenze-Bologna|Bologna San Ruffillo - Prato]] con due soli operatori DCO Il C.T.C. Direttissima, costruttivamente diverso dal precedente, si avvaleva di un computer, il quadro luminoso era già "a tessere" e gli itinerari dei treni venivano in gran parte predisposti dal computer anche se importante rimaneva il controllo umano per le "vere" decisioni di gestione della circolazione, decisioni che venivano impartite al sistema CTC tramite una serie di codici di 4 cifre inseriti con una pulsantiera numerica. Dal 13 agosto [[2007]] anche questo C.T.C. è stato rinnovato ed attivato nella nuovissima Sala Operativa Rete Regionale che ospita anche il CTC del Nodo di Bologna e della [[stazione di Bologna Centrale]] e che gradualmente prenderà in carico il movimento dei treni di tutte le linee gestite da [[Rete Ferroviaria Italiana]] della [[Emilia-Romagna|Regione]].
 
==Note==
<references/>
 
==Bibliografia==
*{{Cita libro|Ministero dei trasporti|Ferrovie dello Stato|Veicoli ed impianti,vol IX, p. 339|1962|Tipografia editrice Giardini|Pisa}}
* Otgonbayar Chuluunbaatar, Paula Haas, Frasario Italiano – Mongolo, Milano, Poliglossa Traduzioni, 2008, ISBN 978-9955-9956-1-6
 
==Voci correlate==
*[[Ferrovia]]
*[[Sistema di comando e controllo]]
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Portale|Trasporti}}
[[Categoria:Lingue altaiche|Mongolo]]
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[[Categoria:Cina]]
[[Categoria:Lingue del Kirghizistan]]
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[[Categoria:Lingue e dialetti della Russia|Mongolo]]
 
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