Chiesa dei Santi Felice e Baccolo e Girolamo Saladini: differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
Elfeliz (discussione | contributi)
Nessun oggetto della modifica
 
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: aggiungo template {{Collegamenti esterni}} (ref)
 
Riga 1:
[[File:Saladini - Elementa geometriae infinitesimorum, 1760 - 3889133.tif|thumb|''Elementa geometriae infinitesimorum'', 1760]]
{{Infobox edifici religiosi
{{Bio
|NomeEdificio = Chiesa dei Santi Felice e Baccolo
|Nome = Girolamo
|Immagine =
|Cognome = Saladini
|Didascalia =
|Larghezza Sesso = M
|LuogoNascita = Lucca
|Città = [[Sorrento]]
|GiornoMeseNascita = 22 luglio
|Regione = {{IT-CAM}}
|AnnoNascita = 1735
|Stato = {{ITA}}
|NoteNascita = <ref name=Bullettino>{{cita libro|titolo=Bullettino di bibliografia e di storia delle scienze matematiche e fisiche|città=Roma|anno=1873|p=24|url=https://books.google.it/books?id=1QjKN8kisGYC&pg=PA24}}</ref>
|Religione = [[Chiesa cattolica|Cristiana cattolica]]
|LuogoMorte = Bologna
|Diocesi = [[Arcidiocesi di Sorrento-Castellammare di Stabia]]
|GiornoMeseMorte = 1º giugno
|AnnoConsacr =
|AnnoMorte = 1813
|Architetto = <!-- Architetto/i -->
|NoteMorte= <ref name=Bullettino/>
|StileArchitett = [[Barocco]]
|Epoca = 1700
|InizioCostr = Sicuramente prima del [[XII secolo]]
|Epoca2 = 1800
|FineCostr = Ultimi rifacimenti rilevanti durante il [[Seicento]]
|Attività = matematico
|Website = <!-- Sito web -->
|Nazionalità = italiano
}}
Fu un brillante allievo del matematico [[Vincenzo Riccati]], col quale ebbe una collaborazione feconda: insieme scrissero le ''Institutiones Analyticae'', in due volumi pubblicati a Bologna nel [[1765]]-[[1767|67]] presso la Stamperia di San Tommaso d'Aquino. Saladini curò la traduzione italiana, edita nel [[1775]] nella stessa tipografia.
 
In una sua memoria del [[1808]], intitolata ''Sul principio delle velocità virtuali''<ref>G. Saladini, ''Sul principio delle velocità virtuali'', Mem. dell'Istituto Nazionale Italiano, t. II, par. la, pp. 399-420, Bologna, 1808.</ref>, rifacendosi a [[Vittorio Fossombroni]] e a [[Vincenzo Angiulli]], cercò di dimostrare il principio delle velocità virtuali, eludendo le difficoltà principali, tra cui quelle dovute alla presenza dei vincoli.
La '''chiesa dei Santi Felice e Baccolo''', nota anche come '''chiesa del Rosario''' è una chiesa di [[Sorrento]], situata in via Tasso (gia via San Felice), in pieno [[centro storico]]. Di origini forse molto antiche, viene solitamente definita una delle più belle chiese [[barocche]] della città<ref name= sorrentoinfo >[http://www.sorrentoinfo.com/it/3/1/237/categorie/articoli/la-chiesa-dei-santi-felice-e-baccolo.html Scheda della chiesa sul sito sorrentoinfo.com]</ref> e contiene pregevoli opere d'arte, oltre alle [[Reliquia|reliquie]] di [[San Baccolo]], antico [[vescovo]] sorrentino e compatrono della città, e a quelle presunte di [[Felice_di_Nola_(vescovo)|San Felice di Nola]]
 
==Storia Opere ==
* {{Cita libro|editore= Stamperia di S. Tommaso d'Aquino Bologna
La tradizione vuole che la chiesa dei Santi Felice e Baccolo sia sorta nel [[IV secolo]] sulle rovine di un antico tempio romano, un tempio dedicato a [[Giove (divinità)|Giove]] oppure un [[Pantheon]]. Altre leggende vogliono che sia stata fatta edificare dal Duca di Sorrento Sergio agli inizi del [[XII secolo]] per far scomparire alcuni spiriti maligni che infestavano la zona<ref name= sorrentoinfo />, mentre lo Vincenzo Donnorso, storico della metà del [[Settecento]], asserisce che la chiesa fu eretta nel [[610]] sotto [[Papa Bonifacio IV]]. Nonostante l'origine controversa, è chiaro come tutte le leggende, comunque, rimandino a dei natali illustri o notevoli.
|lingua= grc
|cognome= Saladini
|nome= Girolamo
|titolo= Elementa geometriae infinitesimorum
|città= Bononiae
|accesso= 29 giugno 2015
|data= 1760
|url= https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=3889133&search_terms=DTL7
}}
* Girolamo Saladini, ''[https://atena.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=6541620 Nuovo metodo delle proporzioni geometrica, aritmetica ed armonica]'', [[Bologna]], 1761.
* {{Cita libro|editore= Stamperia di S. Tommaso d'Aquino Bologna
|cognome= Saladini
|nome= Girolamo
|titolo= Intorno ad un nuovo metodo di determinare l'orbite delle comete
|accesso= 29 giugno 2015
|data= 1770
|url= https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=4680267&search_terms=DTL3
}}
 
* {{Cita libro|editore= Stamperia di S. Tommaso d'Aquino Bologna
Nel [[XII secolo]], con l'espansione delle mura della città, la chiesa viene inglobata nel territorio cittadino e viene elevata a [[cattedrale]], diventando di fatto la chiesa più importante di [[Sorrento]] e delle aree limitrofe. Questa condizione rimarrà fino al [[1450]] circa, quando per volere del [[Vescovo]] Domizio Falangola verrà costruita la nuova sede vescovile e la Cattedrale trasferita in quella che è tuttora la [[Cattedrale dei Santi Filippo e Giacomo]]<ref name= sorrentoinfo />.
|cognome= Saladini
 
|nome= Girolamo
Perso l'alto titolo, la chiesa dei Santi Felice e Baccolo rimane in uso alla Confraternita di San Baccolo e, per estinzione della stessa nel [[1651]], viene in seguito affidata nel dal Vescovo Suardo alla Confraternita delle Anime del Purgatorio, che si impegna ad ampliare il tempio. In questo periodo si ha il trasferimento dalle mura della città a questa chiesa delle reliquie di [[San Baccolo]], Vescovo sorrentino e [[patrono]] della città, e il rifacimento in gusto [[barocco]] della chiesa. Tra il [[1825]] e il [[1834]] il Vescovo Gabriele Papa, vista la scarsa affluenza di nuovi membri nella confraternita, affida la chiesa alla Arciconfraternita del S.S. Rosario che, con l'avvento dei [[gesuiti]] nell'oratorio di San Vincenzo, non avevano più la sede per le loro riunioni. Nella seconda metà del [[Novecento]] subisce una serie di lavori di consolidamento per rimediare ai danni del [[terremoto dell'Irpinia]] del [[1980]]. Ad oggi, la chiesa è ancora un fiorente luogo di culto.
|titolo= Compendio d'analisi
 
|città= In Bologna
==Struttura e opere==
|accesso= 29 giugno 2015
Esternamente, la chiesa presenta la facciata acquisita durante i rifacimenti [[barocco|barocchi]] del [[Seicento]]: Piatta e poco plastica, è suddivisa in due ordini: uno inferiore, con al centro il portale d'ingresso, e uno superiore, con al centro un'elaborata nicchia recante la statua di San [[Baccolo]]. Entrambi gli ordini sono retti da [[lesene]] di [[ordine corinzio]] e il prospetto è terminato in sommità da un [[timpano (architettura)|timpano]] triangolare. L'ordine superiore, inoltre, presenta anche due finestroni rettangolari ai lati della nicchia centrale, mentre il portale sottostante e preceduto da alcuni scalini d'accesso.
|data= 1775
|url= https://gutenberg.beic.it/webclient/DeliveryManager?pid=4679141&search_terms=DTL6
}}
* Girolamo Saladini, ''Sul principio delle velocità virtuali'', Mem. dell'Istituto Nazionale Italiano, t. II, par. la, pp.&nbsp;399–420, Bologna, 1808.
 
== Note ==
All'interno, la chiesa si presenta a [[navata]] unica, notevolmente arricchita dai numerosi [[marmi]] policromi e dal [[soffitto a cassettoni]]. Sul lato destro è posto un altare proveniente dalla Chiesa di San Vincenzo recante una tavola cinquecentesca raffigurante ''San Domenico, Santa Rosa e altri Santi Domenicani che ricevono un Rosario dalla Madonna e da Gesù Bambino''. Attorno al dipinto ci sono quindici miniature in cui sono raffigurati i misteri del Rosario.
<references />
Sul lato sinistro, invece, è presente un altare che, in passato, fu di patronato della antica famiglia nobile sorrentina dei Donnorso, adornato da un quadro raffigurante ''San Giuseppe, San Gennaro e San Raffaele con angeli'', i quali circondano, a loro volta, una [[icona (arte)|icona]] [[bizantina]] con un'altra rappresentazione della Madonna con Bambino. Il soffitto, come già detto cassettonato, reca una bella raffigurazione della Santissima Trinità.
Numerosi, come già accennato, sono i marmi policromi che ricoprono le pareti laterali, lungo le quali sono sistemate statue di [[San Giuseppe]], [[Santa Irene]] (ai cui piedi sono visibili le reliquie della santa), [[San Baccolo]], [[San Felice di Nola]], [[San Michele]] e [[San Luigi Gonzaga]].
 
== Collegamenti esterni ==
Degno di attenzione è anche l'altare maggiore, commissionato nella prima metà del [[Settecento]] ad Antonio Gandolfo e caratterizzato dalla presenza di varie coppie di teste d'angelo che fanno da corona allo [[Spirito Santo]], posto al di sopra del Tabernacolo. Come coronamento definitivo all'altare è posta una statua della Madonna del Rosario. Sotto l'altare, fra l'altro, sono conservate le urne contenenti le reliquie di [[San Felice di Nola]] e di [[San Baccolo]].
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
==Note==
{{Portale|biografie|matematica}}
<references/>
 
[[Categoria:Membri dell'Istituto di Scienze, Lettere ed Arti (1802-1838)]]
==Collegamenti esterni==
*[http://www.penisola.it/sorrento/chiesa-feliceebacolo.php Breve cenno alla chiesa sul sito penisola.it]
[[Categoria:Chiese di Sorrento]]