Prassitele e Brutti (romanzo): differenze tra le pagine

(Differenze fra le pagine)
Contenuto cancellato Contenuto aggiunto
 
Botcrux (discussione | contributi)
m Bot: aggiungo template {{Collegamenti esterni}} (ref)
 
Riga 1:
{{Libro
[[File:Hermes di Prassitele, at Olimpia, front.jpg|thumb|''[[Hermes con Dioniso]]''. Museo archeologico di Olimpia.]]
|tipo = fantascienza, avventura
{{Bio
|titolo = Brutti
|Nome = Prassitele
|titoloorig = Uglies
|Cognome =
|annoorig = 2005
|PreData = {{lang-grc|Πραξιτέλης|Praxitélēs}}
|Sessolingua = Men
|genere = [[romanzo]]
|LuogoNascita = Atene
|sottogenere =
|GiornoMeseNascita =
|ambientazione = New York, 2009
|AnnoNascita = [[400 a.C.|400]]/[[395 a.C.]]
|protagonista = Tally Youngblood
|LuogoMorte =
|coprotagonista = Shay, David
|GiornoMeseMorte =
|AnnoMorte = 326 a.C.
|Attività = scultore
|Nazionalità = greco antico
|PostNazionalità = vissuto nell'[[scultura greca classica|età classica]] ed attivo dal [[375 a.C.]] alla sua morte. Viene considerato uno dei grandi maestri della [[scultura greca]] del [[IV secolo a.C.]] insieme a [[Skopas]] e [[Lisippo]]
}}
 
'''''Brutti''''' (titolo originale ''Uglies'') è un [[romanzo]] dello scrittore [[Stati Uniti|statunitense]] [[Scott Westerfeld]].
Le fonti più antiche relative a Prassitele sono di età ellenistica. Esse riferiscono di opere variamente diffuse nel territorio greco e in [[Asia Minore]]. Benché lavorasse anche il bronzo, egli era conosciuto soprattutto per i suoi lavori in marmo ([[Gaio Plinio Secondo|Plinio]], ''Nat. hist.'', XXXIV, 69) che il pittore [[Nicia (pittore)|Nicia]] trattava per lui con cere colorate le quali creavano una particolare patina lucente detta ''gànosis'' (''Nat. hist.'', XXXV, 133). Gli sono state attribuite almeno ventisette tipologie scultoree in uso in epoca romana, la più ammirata delle quali fu l<nowiki>'</nowiki>''[[Afrodite di Cnido]]''.<ref>{{Cita|Ajootian 1996|p. 98.}}</ref>
 
== Contesto storicoTrama ==
In un futuro e in un luogo imprecisati, la legge impone a tutti i sedicenni di sottoporsi a una serie di operazioni di [[chirurgia estetica]] che li renderanno bellissimi per il resto della loro vita. Con questo strumento, il governo pensa di eliminare tutte le ingiustizie e le disuguaglianze determinate dall'aspetto esteriore.
Prassitele visse ad [[Atene]] in un'epoca caratterizzata da una vera e propria crisi, sia del modello della [[polis]] sia per quanto riguarda l'identità della popolazione ateniese. Questa cominciò a percepire il mondo in una dimensione più isolata rispetto al [[Grecia classica|periodo classico]] di [[Pericle]], quando la vittoria contro i [[Persiani]], nel [[480 a.C.]] a [[Battaglia di Salamina|Salamina]], aveva determinato un sentimento di superiorità capace di coinvolgere gran parte della civiltà greca. Il mutamento causato dalle [[Guerra del Peloponneso|guerre peloponnesiache]] diede origine ad una nuova interpretazione della realtà.<ref>{{Cita|Richter 1969|p. 79.}}</ref>
 
Tally Youngblood non vede l'ora di sottoporsi all'[[intervento chirurgico|intervento]], ma poco prima di compiere sedici anni fa amicizia con la ribelle Shay. Anche Shay è un "brutto" (così vengono chiamati i giovani non ancora sottoposti all'intervento estetico), ma a differenza di Tally non vuole subire alcuna operazione, vuole invece rimanere così com'è, diversa dagli altri. Le due ragazze diventano migliori amiche e scoprono di essere nate nello stesso giorno. Alla fine dell'estate, poco prima di compiere gli anni, Shay decide di andare via. Così racconta a Tally dell'esistenza di Fumo, un villaggio nascosto dove vivono solo persone che non si sono fatte sottoporre all'operazione, e le parla anche di David, un ragazzo che aveva conosciuto e che vive lì. Anche se Shay le chiede di seguirla, Tally sceglie di restare in città, perché non vuole rinunciare alla trasformazione fisica né non rivedere più i suoi amici che già si trovano sull'isola dei Neoperfetti. Anche se Shay è dispiaciuta, accetta la decisione dell'amica, ma le lascia lo stesso un biglietto con le indicazioni per arrivare a Fumo, scritte in un codice che solo Tally può capire.
== Cenni biografici ==
Scultore ateniese, probabilmente figlio di [[Cefisodoto il Vecchio]] ebbe a sua volta due figli entrambi scultori, [[Cefisodoto il Giovane]] e [[Timarco (scultore)|Timarco]]. Plinio (''Nat. hist.'', XXXIV, 50) riferisce che la sua arte fiorì negli anni intorno al [[364 a.C.|364]]-[[361 a.C.]] L'elenco delle sue opere attestate dalle fonti letterarie è superiore alle possibilità consentite dalla vita di un solo uomo, occorre quindi immaginare l'esistenza di un'officina ad Atene dotata di numerosi collaboratori, ereditata dal padre già entrato a far parte di importanti ambiti sociali. Se l'esegesi delle iscrizioni sulla base in calcare che doveva reggere la colonna di acanto dedicata a [[Delfi]] dagli ateniesi nel [[375 a.C.]] recante la firma di Prassitele è corretta, l'opera sarebbe tra le prime importanti commissioni affidate a Prassitele all'interno dell'officina di Cefisodoto I; l'attribuzione tuttavia non è concorde.<ref>{{Cita pubblicazione| doi = 10.3406/crai.1983.14014| issn = 0065-0536| volume = 127| numero = 1| pp = 26-40| cognome = Vatin| nome = Claude| titolo =Les danseuses de Delphes| rivista = Comptes-rendus des séances de l'Académie des Inscriptions et Belles-Lettres| data = 1983}}</ref> La data indicativa per la morte dello scultore invece si deduce dai numerosi documenti epigrafici che attestano il pagamento da parte di Cefisodoto II di ingenti [[liturgia|liturgie]] navali, i quali starebbero ad indicare l'avvenuto passaggio di proprietà della eredità di famiglia.
 
Il giorno del suo sedicesimo compleanno si fa accompagnare all'[[ospedale]] per effettuare l'intervento che la renderà perfetta. Qui però l'attende una terribile sorpresa: i corpi speciali del governo sanno della sua amicizia con Shay e sanno della fuga di quest'ultima a Fumo. Come se non bastasse, i corpi speciali sono a conoscenza del fatto che Shay le ha lasciato su un foglio di [[carta]] le indicazioni per raggiungere Fumo. Tally viene quindi ricattata: se vuole diventare bellissima come gli altri suoi coetanei, dovrà prima trovare Fumo e avvisare poi i corpi speciali della sua esatta ubicazione.
== Opere, copie e attribuzioni ==
[[File:Apollon & Marsyas.jpg|thumb|Base da Mantinea, lastra marmorea con Apollo e Marsia. Atene, Museo archeologico nazionale 215.]]
Pochi sono i reperti scultorei originali datati al [[IV secolo a.C.]] e collegati alla bottega di Prassitele. Il cosiddetto ''[[Efebo di Maratona]]'', statua in bronzo di giovane atleta, è datato al 340-330 a.C. circa (Atene, Museo archeologico nazionale 15118);<ref>{{Cita|Kaltsas 2002 |p. 242.}}</ref> le teste Leconfield a [[Petworth]] (forse collegabile al tipo della Afrodite di Alessandria al Latmo in [[Caria]])<ref name=CorsoEAA/> e Aberdeen a Londra ([[British Museum]], Sculpture 1600),<ref>{{Cita web|autore=The British Museum|titolo=Aberdeen Head|url=http://www.britishmuseum.org/research/search_the_collection_database/search_object_details.aspx?objectid=459396&partid=1&searchText=Aberdeen+Head+Sculpture+1600&fromADBC=ad&toADBC=ad&numpages=10&orig=%2fresearch%2fsearch_the_collection_database.aspx&currentPage=1|accesso=11 marzo 2013}}</ref> sono datate a partire dalla fine del IV secolo a.C. Attribuibile alla bottega di Prassitele si ritiene anche la ''testa di Eubuleo'' (Atene, Museo archeologico nazionale 181), datata al 330-320 a.C. circa,<ref>{{Cita|Kaltsas 2002 |p. 265.}}</ref> della quale si conoscono numerose copie; l'opera di Atene è stata trovata nei pressi della [[Grotta di Eubuleo]] a Eleusi nel 1885, apparteneva forse ad una statua completa perduta e presenta segni di rilavorazione. I tre pannelli marmorei trovati a [[Mantinea]] nel 1887, reimpiegati nella pavimentazione di una chiesa bizantina, ora al Museo archeologico nazionale di Atene (nn. inv. 215-217), sono collegati a Prassitele tramite l'attribuzione a quest'ultimo, da parte di Pausania (VIII, 9.1), di una triade apollinea per il tempio di [[Latona|Leto]] a Mantinea, con base decorata a rilievo. I pannelli datati alla metà del IV secolo a.C. vengono considerati opera di bottega.<ref>{{Cita|Ajootian 1996|p. 122.}}</ref>
 
Tally disperata accetta e dopo diverse peripezie riesce ad arrivare a Fumo. Qui ritrova Shay e fa amicizia con altri "brutti", tra cui l'affascinante David. I genitori di David - Az e Maddy - vivono anch'essi a Fumo e sono due dottori che in passato si erano occupati degli interventi chirurgici sui "brutti". Grazie a loro, Tally viene a conoscenza di una terribile verità: tra tutte le operazioni cui vengono sottoposti i "brutti", ce n'è anche una che riguarda il [[cervello]] e che ha come scopo quello di omologare anche [[psiche|psichicamente]] le persone rendendole frivole, arrendevoli e manipolabili.
=== Satiro versante ===
{{vedi anche|Apollo sauroctono}}
È ritenuta una delle prime opere di Prassitele; l'originale era in bronzo e ne esistono diverse copie di età romana. A descrivere l'opera è [[Pausania il Periegeta|Pausania]] che riferisce di averlo visto sulla via dei Tripodi ad Atene e che lo lega cronologicamente, tramite un aneddoto, all<nowiki>'</nowiki>''Eros di Tespie'' (Paus., I, 20.1), così chiamato dalla città di [[Thespies]] in Beozia, patria di Frine, ricordata in letteratura come amante di Prassitele.<ref name=CorsoEAA>{{Cita|Corso 1996| in EAA, s.v. ''Prassitele''.}}</ref>
 
La vita a Fumo, sebbene più faticosa rispetto a quella della sua città d'origine, comincia a piacere a Tally, che finisce con l'innamorarsi di David e decide quindi di restare a vivere lì. Inavvertitamente però Tally attiva il segnalatore di posizione consegnatole dai corpi speciali, che in poche ore raggiungono Fumo e catturano gran parte dei suoi abitanti, portandoli poi con la forza nella loro base in città.
=== [[Eroti]] ===
[[File:Eros Thanatos Musei Capitolini MC1092.jpg|thumb|Statua di Eros o Thanatos, copia di età antonina. Roma, Musei Capitolini S 1092.]]
Stando alle fonti letterarie l'Eros marmoreo condotto da [[Frine]] a Tespie (Paus., I, 20.1) andò distrutto in un incendio a Roma e fu sostituito a Tespie dalla copia eseguita dallo scultore ateniese Menodoros (Paus., IX, 27.3); [[Adolf Furtwängler]] riconobbe il tipo dell<nowiki>'</nowiki>''Eros di Tespie'' nella copia romana di Centocelle (Roma, Musei Capitolini 1092). Un secondo Eros in marmo dedicato a [[Pario]], di cui narra Plinio (''Nat. hist.'', XXXVI, 22), è stato riprodotto sul verso delle monete del luogo in età romana e l'immagine numismatica è stata collegata con l'Eros Borghese del Louvre (n.inv. MR 140).<ref>{{Cita|Ajootian 1996|pp. 113-116.}}</ref>
 
Tally e David riescono a evitare la cattura e decidono di andare in città a liberare gli amici rapiti, tra cui Shay e i genitori di David. Giunti alla base, Tally e David scoprono che Az è stato ucciso dai corpi speciali, mentre Shay è stata sottoposta contro la sua volontà agli interventi chirurgici. La missione per liberare gli amici viene comunque portata a termine e i fuggiaschi, fra cui Shay, si nascondono nei boschi circostanti.
=== Afrodite di Cnido ===
{{Vedi anche|Afrodite cnidia}}
Questa tipologia scultorea deriva dalla statua di culto eretta presso il tempio di Afrodite Euploia a [[Cnido]]. Il collegamento tra l'originale descritto in letteratura e le numerose copie riconosciute venne effettuato sulla scorta di riproduzioni monetali cnidie di epoca romana. Seguendo Plinio (''Nat. hist.'', XXXVI, 20) due statue in marmo di Afrodite erano state scolpite da Prassitele e offerte per lo stesso prezzo agli abitanti di [[Coo]] che scelsero di acquistare l'Afrodite vestita, mentre quella priva di vesti fu acquistata dagli abitanti di [[Cnido]]. Da questo racconto ci giunge l'immagine (non l'unica) di una officina in cui i lavori venivano condotti non esclusivamente su ordinazione; si deduce inoltre l'aspetto innovativo della statua acquistata dagli Cnidi: il nudo integrale nella rappresentazione di una divinità femminile in dimensioni più grandi del vero è una innovazione prassitelica e così la creazione di una sorta di narrazione ai fini di un maggiore coinvolgimento da parte dell'osservatore. Attraverso elementi incorporati nella struttura della statua, in questo caso la veste e l'[[hydria]], Prassitele introduce aspetti narrativi che dovevano essere posti in relazione al culto della dea e ai rituali ed esso connessi. L'opera sopravvive nelle numerose e diffuse copie, le più antiche delle quali, in dimensioni ridotte, sono datate al II secolo a.C. La replica più famosa è la ''Venere Colonna'' nei [[Musei Vaticani]] (n. inv. 812) che H. von Steuben in un lavoro del 1989 ha descritto come copia di una rielaborazione di epoca ellenistica.<ref>{{Cita|Ajootian 1996|pp. 98-103.}}</ref>
 
Shay è completamente un'altra persona rispetto alla ribelle che era prima, e ciò conferma che i genitori di David non mentivano quando parlavano dell'intervento al cervello. A questo punto Maddy rivela che nel corso degli anni aveva sviluppato insieme al marito una possibile cura per le lesioni al cervello, ma si trattava di una cura sperimentale mai testata sulle persone. Tally, che si sente in colpa perché sa che è colpa sua se i corpi speciali hanno trovato Fumo, decide allora di tornare in città e sottoporsi all'operazione. Una volta compiuta la trasformazione, David andrà a prenderla e lei si sottoporrà come cavia alla cura ideata dai genitori di David.
=== Apollo sauroctono ===
{{vedi anche|Apollo sauroctono}}
Questa tipologia viene attribuita a Prassitele in base ad un passo di Plinio (''Nat. hist.'', XXXIV, 70) che si riferisce all'originale come ad un'opera bronzea. Il concetto originario dell'opera potrebbe essere collegato all'[[Apollo]] alexikakos, ossia "che allontana il male" e si tratterebbe dunque di una statua di culto.
 
== Adattamenti ==
=== Hermes con Dioniso ===
La [[20th Century Fox]] e il produttore John Davis hanno acquisito i diritti del romanzo nel [[2006]]. Davis e la moglie Jordan sono venuti a conoscenza dell'opera di Westerfeld grazie alla figlia, che aveva letto il libro a scuola. Non è ancora stato annunciato se il film sia tutt'ora in lavorazione.
{{vedi anche|Hermes con Dioniso}}
Trovato nell'[[Heraion di Olimpia]] nel 1877, durante una campagna di scavo tedesca, fu ritenuto a lungo l'opera originale in marmo vista da Pausania nello stesso luogo 17 secoli prima (Paus., V, 17). L'unica testimonianza che collega questa scultura a Prassitele è Pausania, nessun altro autore la menziona nei propri scritti e non se ne conoscono altre copie. Il primo studioso a porre in dubbio l'originalità dell'opera fu [[Carl Blümel]]:<ref>{{Cita libro|autore=Carl Blümel|titolo=Griechische Bildhauerarbeit|città=Berlin|anno=1927|pp=37-48}}</ref> fu evidenziato infatti come alcune parti, la schiena in particolare, presentassero tracce di rielaborazione. La scultura viene generalmente datata al 100 a.C. circa, ma non sembra siano ancora stati evidenziati dati considerati unanimemente conclusivi.<ref>{{Cita|Ajootian 1996|pp. 103-109.}}</ref>
 
== StileEdizioni ==
=== Satiro in riposo (''anapauomenos'') ===
* {{Cita libro
[[File:Leaning satyr Musei Capitolini MC739.jpg|thumb|Statua di ''[[Satiro in riposo]]'', copia di età adrianea. Roma, Musei capitolini S 739.]]
|autore= [[Scott Westerfeld]]
La tipologia del ''[[Satiro in riposo]]'' (Roma, Musei Capitolini S 739), caratterizzata da una posizione particolarmente instabile e dotata di necessario supporto laterale, potrebbe corrispondere al tipo che Plinio (''Nat. hist.'', ΧΧΧΙV, 69) chiama ''Satiro periboetos'', ossia particolarmente noto<ref name=CorsoEAA/> perché conosciuto attraverso un numero altissimo di riproduzioni in Italia, Grecia, nord Africa e Asia Minore. Essa è stata attribuita a Prassitele sostanzialmente per l'affinità stilistica con l'Ermes di Olimpia.<ref>{{Cita|Ajootian 1996|p. 116.}}</ref>
|traduttore= Angela Ragusa
 
|titolo= Brutti
== Stile ==
|anno= 2006
La peculiarità attribuite da una tradizione critica ormai secolare all'arte prassitelica vengono indicate solitamente nella dolcezza del modellato delle [[statua|statue]] [[marmo]]ree, caratterizzate da una sorta di languore, spossatezza ed abbandono. Queste caratteristiche in realtà sono proprie dell'Hermes di Olimpia e le attribuzioni a Prassitele delle tipologie scultoree diffuse in epoca romana sono state effettuate in base a collegamenti stilistici con questa statua; solo in alcuni casi sono supportate dai riferimenti letterari. Tra queste attribuzioni si possono citare quasi tutte le figure maschili, gli eroti, i satiri, l<nowiki>'</nowiki>''Apollo sauroctono'' e l<nowiki>'</nowiki>''[[Apollo Licio]]'' o ''Liceo''.<ref>{{Cita|Ajootian 1996|p. 109.}}</ref>
|editore= [[Arnoldo Mondadori Editore]]
 
|edizione= I ed.
In queste opere il baricentro della figura si sposta su un lato, rendendo necessaria nelle opere marmoree la presenza del sostegno. Rispetto al ''[[Doriforo]]'' di [[Policleto]] ([[V secolo a.C.]]), maestro d'equilibrio, si è di fronte ad un mutamento essenziale, che caratterizza la nuova tendenza artistica; allo stesso tempo l'espansione della figura nello spazio sembra mantenersi nell'ambito della frontalità senza coinvolgere approfondimenti tridimensionali.<ref>{{Cita|Ajootian 1996|p. 128.}}</ref>
|pp= 356
 
|ISBN= 978-88-04-55766-1
== Note ==
}}
<references/>
 
==Bibliografia==
* {{Cita libro|nome = Luigi|cognome = Todisco|titolo = Prassitele di Atene. Scultore e bronzista del IV secolo|editore = Giorgio Bretschneider|città = Roma|anno = 2017|pp=148 + 26 Tavole illustrate|ISBN= 978-88-7689-301-8}}
* {{Cita libro|nome = Gisela M. A.|cognome = Richter|titolo = L'arte greca|editore = Einaudi|città = Torino|anno = 1969|cid =Richter 1969}}
* {{Cita libro|autore=Aileen Ajootian|curatore=Olga Palagia; Jerome Jordan Pollitt|capitolo=Praxiteles|titolo=Personal Styles in Greek Sculpture| città=Cambridge|editore=Cambridge University Press |anno=1996}}
* {{Cita libro|autore=Antonio Corso|capitolo=Prassitele|url_capitolo=http://www.treccani.it/enciclopedia/prassitele_%28Enciclopedia-dell%27-Arte-Antica-II-Supplemento%29/|anno=1996|titolo=Enciclopedia dell'arte antica classica e orientale : Secondo supplemento|editore=Istituto della enciclopedia italiana|città=Roma|cid=Corso 1996}}
* {{Cita libro| editore = The J. Paul Getty Museum| ISBN = 0-89236-686-9| cognome = Kaltsas| nome = Nikolaos | titolo = Sculpture in the National Archaeological Museum, Athens| città=Los Angeles|data = 2002}}
 
== Voci correlate ==
* [[Cefisodoto il Vecchio]]
* [[Cefisodoto il Giovane]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|q|etichetta=''Brutti''}}
{{Interprogetto|commons=Category:Praxiteles}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Cita web|autore=Andrew Stewart|titolo= One Hundred Greek Sculptors, their Careers and Extant Works|sito= The Perseus Project|url= http://www.perseus.tufts.edu/hopper/text?doc=Perseus%3Atext%3A1999.04.0008%3Apart%3D2%3Achapter%3D4%3Asection%3D1|accesso=10 marzo 2013}}
 
{{Portale|letteratura}}
{{artisti greci antichi}}
{{Controllo di autorità}}
{{Portale|Antica Grecia|biografie|scultura}}
 
[[Categoria:Prassitele|Romanzi di Scott Westerfeld]]
[[Categoria:Romanzi di autori statunitensi]]