[[File:Il cinico, l'infame, il violento (commissario tanzi).JPG|thumb|upright=1.4|Maurizio Merli in ''[[Il cinico, l'infame, il violento]]'' ([[1977]])]]
{{Moto-modello
{{Bio
|nome =
|Nome = Maurizio
|immagine = Honda super cub, 1st Gen. 1958, Left side.jpg
|Cognome = Merli
|didascalia = Una Honda Super Cub nella Honda Collection Hall, in Giappone
|bandieraSesso = JPNM
|LuogoNascita = Roma
|costruttore = Honda
|GiornoMeseNascita = 8 febbraio
|tipo = [[Motoleggera]]
|AnnoNascita = 1940
|inizio_produzione = 1958
|LuogoMorte = Roma
|fine_produzione =
|GiornoMeseMorte = 10 marzo
|antenata =
|eredeAnnoMorte = 1989
|famigliaAttività = attore
|Nazionalità = italiano
|concorrenti =
|PostNazionalità = , particolarmente noto per aver interpretato numerosi film del genere [[poliziottesco]]
|note =
}}
== Biografia ==
La '''Honda Super Cub''' o Honda Cub è una motocicletta [[motore monocilindrico|monocilindrica]] [[Motore a quattro tempi|4 tempi]] [[Honda]], con [[cilindrata|cilindrate]] da 49 a 124 cm³.
=== Gli esordi ===
Giovane interprete di [[Fotoromanzo|fotoromanzi]] per la rivista ''[[Grand Hotel (periodico)|Grand Hotel]]'', debuttò nel cinema nel 1963, come comparsa ne ''[[Il Gattopardo (film)|Il Gattopardo]]'' di [[Luchino Visconti]]. Dopo altre parti in pellicole minori e nel teatro di rivista con [[Carlo Dapporto]] (''I trionfi'', 1964), iniziò la carriera nelle produzioni televisive in ''I grandi camaleonti'' (per la regia di [[Edmo Fenoglio]], 1964), pur continuando la recitazione teatrale (nel 1968 partecipa all'''Orlando furioso'' di [[Luca Ronconi]]). La grande notorietà tra il pubblico però giunge con la partecipazione come protagonista nello sceneggiato televisivo ''Il giovane Garibaldi'' di [[Franco Rossi (regista)|Franco Rossi]] (1974).
=== Il poliziottesco e il successo ===
Costantemente in produzione<ref>[https://powersports.honda.com/2019/super-cub-c125-abs.aspx ''THE ALL-NEW 2019 SUPER CUB''] (powersports.honda.com), consultato il 6 aprile 2019.</ref> dal 1958, con più di 60 milioni di esemplari nel 2008<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|titolo= Cumulative Global Production of Cub Series Motorcycles Reaches 60 Million Units |data= 21 maggio 2008 |url= http://world.honda.com/news/2008/c080521Cub-Series/ |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20160303194053/http://world.honda.com/news/2008/c080521Cub-Series/ |dataarchivio= 3 marzo 2016 |accesso= 2 aprile 2019}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|titolo= Honda Sells Its 60 Millionth – Yes, Millionth – Super Cub |data= 23 maggio 2008 |url= http://blog.wired.com/cars/2008/05/honda-sells-its.html |accesso= 2 aprile 2019}}</ref>, 87 milioni nel 2014, e 100 milioni nel 2017<ref>{{Cita web|lingua=en|titolo= Super Cub Anniversary |url= https://global.honda/products/motorcycles/supercub-anniv.html |accesso= 2 aprile 2019}}</ref>, la Super Cub è il [[veicolo a motore]] più prodotto nella storia<ref>La bicicletta cinese Flying Pigeon, con un ordine di 500 milioni in servizio al 2007, è il [[veicolo]] (prescindendo dal sistema di propulsione) più prodotto di sempre ({{Cita pubblicazione|lingua=en|titolo= Flight of the Pigeon |cognome= Koeppel |nome= Dan |rivista= Bicycling |data= Gennaio–Febbraio 2007 |volume= 48 |numero= 1 |ISSN=0006-2073 |editore=Rodale, Inc. |pp= 60–66 |url=https://books.google.com/books?id=isUDAAAAMBAJ&pg=PA60 |accesso= 28 gennaio 2012}}).</ref>.
{{Vedi anche|Commissario Betti}}
Merli divenne negli [[Anni 1970|anni settanta]] uno degli attori più noti del genere [[Film poliziottesco|poliziottesco]], con film come ''[[Roma violenta]]'', ''[[Roma a mano armata]]'', ''[[Napoli violenta]]'', ''[[Il cinico, l'infame, il violento]]'' e ''[[Da Corleone a Brooklyn]]''.
Il suo esordio nel genere avvenne nel 1975, quando ottenne la parte del commissario Betti in ''Roma violenta'', diretto da [[Marino Girolami]]. Fu proprio il regista a caldeggiarne la scrittura per sostituire [[Richard Harrison]], voluto invece dal produttore. Il protagonista doveva apparire iconograficamente simile a [[Franco Nero]], che aveva ottenuto un grande successo con ''[[La polizia incrimina, la legge assolve]]'', tanto che Merli si fece crescere appositamente i baffi, che poi diverranno uno dei suoi marchi di fabbrica. Il film fu un grande successo commerciale, tanto da incassare oltre due miliardi di lire, ed essere il venticinquesimo incasso nella stagione cinematografica in Italia.
Le versioni comprendono C100, C50, C70, C90, C100EX e C70 Passport, oltre alla serie Honda Trail.
Alto, biondo, atletico e baffuto, Merli interpretava personaggi di duri poliziotti in rivolta contro l'ingiustizia e il lassismo della legge e dei magistrati. Numerose scene acrobatiche e pericolose di alcuni film furono girate direttamente da lui senza avvalersi di controfigure. La sovrapposizione tra attore e personaggio portato sullo schermo fu, nel caso di Merli, tanto profonda da essere considerato il "commissario di ferro" per antonomasia. Molti saranno i suoi successi nella seconda metà degli [[Anni 1970|anni settanta]], spesso guidato con maestria dai registi [[Umberto Lenzi]] e [[Stelvio Massi]].
La campagna pubblicitaria USA della Super Cub, ''You meet the nicest people on a Honda'' ("Trovi la più bella gente su una Honda"), ebbe un duraturo influsso sull'immagine Honda e sull'atteggiamento americano verso il motociclismo, divenendo una pietra miliare del [[marketing]]<ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|capitolo=Motorcycle Madness; The Insane, Profane, and Newly Tame |cognome= Packer |anno=2008 |nome= Jeremy |titolo=Mobility without mayhem: safety, cars, and citizenship |editore= Duke University Press |isbn= 978-0-8223-3963-2 |url= https://books.google.com/books?id=F0P8kvrs9iEC&pg=PA122 |pp= 123–124 |accesso= 2 aprile 2019}}</ref><ref>{{Cita pubblicazione|lingua=en|url= http://www.motorcycle.com/products/motorcycle-advertising-part-one-51612.html |titolo=Motorcycle Advertising Part One; Wildly successful ad campaign of the Sixties |data= 11 giugno 2007 |accesso=2 aprile 2019}}</ref>.
==Sviluppo==
L'idea di un nuovo motociclo 50 cm³ fu concepita nel 1956, quando i fondatori della Honda Motor Co., [[Soichiro Honda]] e [[Takeo Fujisawa]], visitarono la Germania constatando la diffusione colà raggiunta da [[ciclomotore|ciclomotori]] e [[motoleggera|motoleggere]]<ref name=Sakiya1982>{{Cita pubblicazione|titolo= Honda Motor: the men, the management, the machines |nome= Tetsuo |cognome= Sakiya |curatore-nome= Timothy |curatore-cognome= Porter |editore= [[Kodansha]] |anno= 1982 |isbn= 978-0-87011-522-6 }}</ref>. Soichiro Honda era essenzialmente il capo della società sul piano tecnico e produttivo, sempre attento ai successi in pista, mentre il suo socio Fujisawa era l'uomo della finanza e degli affari, che dirigeva le vendite e formulava strategie volte a dominare i mercati sbaragliando i concorrenti di Honda Motor<ref name=Brown1998>{{Cita pubblicazione|cognome= Brown |nome= Roland |titolo=Honda: the complete story |editore=Crowood |anno= 1991 |isbn= 1-85223-544-6 |pp=17–18 }}</ref>. Fujisawa stava pensando da molto tempo ad una strategia di espansione di lungo termine, e — a differenza di quel che praticavano altre imprese nipponiche — non si accontentava di intensificare semplicemente la produzione cavalcando il recente boom economico del [[Giappone|Sol Levante]]. Al centro dei suoi piani stava una piccola motocicletta dalle grandi prestazioni<ref name=Sakiya1982/>. Nell'Europa del dopoguerra, la "scala di crescita" per le soluzioni di mobilità individuale vedeva tipicamente consumatori che passavano dalla bicicletta al [[bicimotore]], poi compravano uno [[scooter (veicolo)|scooter]], poi ancora una ''bubble car'' come la [[Iso Isetta|Isetta]], una piccola auto e così via. Fujisawa notò che per la "persona media" la motocicletta<ref>Pur tenendo conto di tutte le eccezioni del caso, in linea generale si può dire che uno scooter si distingue da una motocicletta propriamente detta per il fatto che il primo ha ruote di diametro inferiore rispetto alla seconda.</ref> non rientrava in questo schema, e vide quindi un'opportunità per cambiare la situazione<ref name=Bacon1996>{{Cita pubblicazione|titolo= Honda: The Early Classic Motorcycles : All the Singles, Twins and Fours, Including Production Racers and Gold Wing-1947 to 1977 |nome= Roy |cognome= Bacon |editore= Niton Publishing |anno= 1996 |isbn= 1-85579-028-9 |pp=164–191 }}</ref>. Soichiro Honda all'epoca si era stancato di sentire l'idea di nuova moto di Fujisawa; Honda era venuto in Europa per vincere il [[Tourist Trophy]], e il resto gli interessava poco<ref name=Sakiya1982/>.
[[File:Saitama Prefectural Police Honda Super Cub 110 JA10.jpg|thumb|Moderno Super Cub]]
Fujisawa visitò i saloni di esposizione di [[Kreidler]] e [[Innocenti Lambretta|Lambretta]], più altri, per ispirarsi nel concepire il tipo di motocicletta che aveva in mente sentenziando che questi progetti "non avevano futuro" e non avrebbero avuto successo commerciale<ref name=Sakiya1982/><ref name=Sato2006>{{Cita libro |titolo=The Honda myth: the genius and his wake |nome= Masaaki |cognome= Satō |editore= Vertical |anno= 2006 |isbn= 978-1-932234-26-8 | postscript = "Originally published in Japanese as 'Honda shinwa : kyoso no naki atode' by Bungei Shunju, Tokyo, 1995". Translated by Hiroko Yoda with Matt Alt. }}</ref>. Il suo concetto era una "due ruote" per l'uomo qualunque, una che sarebbe piaciuta tanto nei Paesi progrediti quanto in quelli in via di sviluppo, in città e in campagna. La nuova motocicletta doveva essere tecnologicamente semplice per sopravvivere in posti non raggiunti da conoscenze tecniche progredite, sprovvisti di attrezzature sofisticate e di una valida rete di distribuzione dei ricambi. Si doveva ovviare alle lamentele del consumatore normale quanto a rumorosità, affidabilità scarsa, specie nell'impianto elettrico, e difficoltà generale d'uso. Dato che Honda era una grande società che si stava ulteriormente ingrandendo, aveva bisogno di un prodotto desiderabile dalle masse che potesse essere fabbricato su scala enorme<ref name=Bacon1996/>. Il progetto doveva essere messo a punto accuratamente prima di iniziare la produzione, perché la grande tiratura avrebbe reso troppo costosi eventuali ripensamenti successivi all'avvio. La tipologia "scooter" avrebbe quasi fatto al caso suo, ma era troppo complessa per la manutenzione nei Paesi in via di sviluppo, e le piccole ruote si sarebbero trovate a mal partito su strade in cattive condizioni, o inesistenti del tutto<ref name=Bacon1996/><ref name=HondaOfficial2008>{{Cita web|lingua=en |url= http://world.honda.com/SuperCub/MobileSafari/2G/ |titolo= 50 Years of Super Cub |anno= 2008 |accesso= 2 aprile 2019 |urlmorto= yes |urlarchivio= https://web.archive.org/web/20111230033110/http://world.honda.com/SuperCub/MobileSafari/2G/ |dataarchivio= 30 dicembre 2011 }}</ref>. Un'altra esigenza di Fujisawa era che il mezzo si potesse guidare con una mano, mentre con l'altra si teneva un vassoio di pasta [[soba]]; diceva a Honda: "Se puoi progettare una piccola moto, diciamo 50 cm³ con un guscio per tenere nascosti motore, giunti e cavi, la posso vendere. Non so quanti negozi di pasta ''soba'' ci siano in Giappone, ma puoi scommettere che ognuno di quei negozi ne vorrà una per le consegne"<ref name=Sato2006/><ref name=HondaOfficial2008/><ref>{{Cita libro |lingua=en|titolo=Honda: an American success story |nome= Robert L. |cognome= Shook |editore= Prentice Hall |anno= 1988 |isbn= 978-0-13-394628-4 |pp= 17–18 }}</ref>.
Nella seconda metà degli anni sessanta, inoltre, si rese involontariamente protagonista di un fatto di cronaca: fu infatti accusato di essere l'autore di una serie di truffe perpetrate ai danni di vari uffici postali di [[Roma]], dopo che vari testimoni affermarono di aver riconosciuto in lui il principale responsabile di queste truffe; nel gennaio del 1969, fu riconosciuta la sua piena estraneità ai fatti, dopo aver trascorso, però, un mese di carcere.
Una volta interessato, al ritorno in Giappone Soichiro Honda iniziò a sviluppare il Super Cub. L'anno seguente Honda mostrò a Fujisawa un simulacro che in definitiva corrispondeva a quello che aveva in mente; Fujisawa dichiarò che contava di vendere {{formatnum:30000}} pezzi al mese, ossia metà dell'intero mercato mensile delle due ruote in Giappone. Il suo obiettivo era esportare moto in una scala mai vista nel disordine economico del Giappone nel dopoguerra, quando le inceppate attività commerciali della maggior parte delle imprese erano surrogate da società di distribuzione straniere. Honda avrebbe dovuto costituire una sua controllata all'estero per fornire quanto necessitava in fatto di servizio e parti di ricambio in un grande Paese quale gli Stati Uniti. A tal fine nel 1959 fu fondata la American Honda Motor Company<ref name=Sakiya1982/>. Nel 1961 fu creata una rete vendita in Germania, poi in Belgio e nel Regno Unito nel 1962, e ancora in Francia nel 1964<ref name=Brown1998/>.
Si racconta, inoltre, di un altro episodio di cronaca (di cui non si è certi della veridicità) che lo avrebbe visto protagonista: un giorno, al volante della sua auto, fermato da una pattuglia della Stradale per un normale controllo di routine, credendo che gli agenti lo avrebbero subito riconosciuto per la sua notorietà, si sarebbe presentato a loro come "il commissario Betti", rischiando invece di essere denunciato per aver fornito false generalità.
La [[Honda Juno]] fu il primo scooter ad usare una carrozzeria di [[Resina poliestere insatura|resina poliestere]], o plastica rinforzata con fibra di vetro (FRP), e sebbene la produzione della Juno si fosse fermata nel 1954 per le difficoltà finanziarie e di manodopera che la Honda Motor pativa all'epoca, Fujisawa continuò a favorire la ricerca sulle tecniche di fusione della resina poliestere; questo lavoro portò i suoi frutti con la Super Cub<ref name=Sakiya1982/>. La [[carenatura (motociclismo)|carenatura]] della nuova moto sarebbe stata in [[polietilene]], la [[plastica]] più diffusa, risparmiando peso rispetto alla FRP, ma il fornitore della Honda non aveva mai fatto uno stampo da fusione così grande, perciò la Honda stessa dovette fornire gli stampi<ref name=HondaOfficial2008/>. La Super Cub fu la prima moto che avesse mai usato una carenatura di plastica<ref>{{cita libro | lingua=en|titolo= Honda Motorcycles | nome= Aaron | cognome= Frank | editore= MotorBooks International | anno= 2003 | pp=42 | isbn=978-0-7603-1077-9 |url= https://books.google.com/books?id=CSxTaoGagKoC&pg=PA42 |accesso= 28 gennaio 2012 }}</ref>. Lo storico del motociclismo Clement Salvadori scrisse che il parafango anteriore e i ripari per le gambe in plastica erano "forse il più grande contributo del Cub; la plastica funzionava bene quanto il metallo ad un costo notevolmente inferiore"<ref name=Salvadori1998>{{Cita pubblicazione|lingua=en|capitolo= Honda C100 Super Cub |nome= Clement |cognome=Salvadori |anno= 1998 |titolo=The Art of the Motorcycle |autore2=Guggenheim Museum Staff |curatore-cognome1= Krens |curatore-nome1= Thomas |curatore-cognome2= Drutt |curatore-nome2= Matthew |editore=Harry N. Abrams |isbn=0-8109-6912-2 |p= 283 }}</ref>. La tecnologia sviluppata al Tourist Trophy ebbe a sua volta un ruolo decisivo per la genesi della nuova moto "peso piuma", spremendo ben 3,4 kW (4,5 HP) da un motore Honda a quattro tempi da 50 cm³, laddove il primo motore che la società costruiva dieci anni prima — una "quasi esatta copia" del 50 cm³ [[Motore a due tempi|due tempi]] residuato bellico [[Tohatsu]], che la Honda commercializzava come motore ausiliario per bicicletta — erogava appena 0,37-0,75 kW (0,5-1 HP)<ref name=Sakiya1982/><ref name=Brown1998/>. Il primo 4 tempi Honda, lo E-type del 1951, con i suoi 3,7 kW (5 HP) a stento superava la potenza del Super Cub, ma con una cilindrata quasi tripla (146 cm³)<ref name=Brown1998/>.
=== Il declino ===
Per fare la nuova moto, la Honda costruì un nuovo stabilimento da 10 miliardi di ¥ a [[Suzuka]], in grado di produrre {{formatnum:30 000}}, e in due turni fino a {{formatnum:50 000}}, Super Cub al mese<ref name=Sakiya1982/><ref name= Alexander2008>{{Cita pubblicazione|titolo=Japan's Motorcycle Wars: An Industry History |nome=Jeffrey W. |cognome= Alexander |editore=UBC Press |anno=2008 |isbn= 978-0-8248-3328-2 |pp=197–211 }}</ref>. La fabbrica si ispirava alla linea di produzione della [[Volkswagen Maggiolino]] (un altro mostro sacro dell'industria<ref>[http://www.nytimes.com/1999/12/24/automobiles/this-just-in-model-t-gets-award.html This Just In: Model T Gets Award - New York Times<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>) di [[Wolfsburg]] in Germania<ref name= Alexander2008/>.
Col finire degli anni settanta anche il genere poliziottesco entrò in crisi e per Merli divenne difficile ritagliarsi altri spazi nel mondo del cinema italiano, tanto che il suo tentativo di cimentarsi in un altro genere, con lo [[Western all'italiana|spaghetti-western]] ''[[Mannaja]]'' di [[Sergio Martino]], si rivelò un fallimento.
Fino a quel momento, i modelli di maggior successo della Honda avevano venduto non più di 2000-3000 pezzi al mese, e gli osservatori pensavano che il costo dell'impianto rappresentasse una scommessa temeraria<ref name=Sakiya1982/>. [[Edward Turner]] della [[Birmingham Small Arms Company|BSA]], per esempio, andò in Giappone per vedere lo stato dell'industria giapponese nel settembre 1960, e concluse che gli investimenti come quello di Suzuka erano "estremamente pericolosi" perché il mercato motociclistico USA era già [[saturazione del mercato|saturo]]<ref name= Alexander2008/>. Una volta terminato nel 1960, la fabbrica Suzuka era la più grande del mondo, un modello per le future strutture Honda votate alla produzione di massa<ref name=Sakiya1982/>. Le [[economie di scala]] conseguite a Suzuka abbatterono del 18% i costi unitari di fabbricazione del Super Cub, nel momento in cui l'impianto poté lavorare a regime<ref name= Alexander2008/>, ma nel breve termine vi fu un'apparente sovrapproduzione, con i magazzini che traboccavano di veicoli, poiché il nuovo impianto divenne pienamente operativo prima che la rete distributiva commerciale fosse in grado di svolgere il suo compito<ref name=Sakiya1982/>.
==Design==
[[File:Honda Super Cub with Okamoti.jpg|left|thumb|Un Super Cub di fine anni 2000]]
La Super Cub è stata paragonata alla [[Ford Model T]], alla Volkswagen Maggiolino e alla [[Utility truck ¼ t 4x4 jeep|Jeep]] come icona dell'industria dei trasporti nel XX secolo<ref name=Sakiya1982/><ref name=Frank2003>{{cita libro|titolo=Honda Motorcycles |nome=Aaron |cognome= Frank |editore=MotorBooks International |anno=2003 |pagina=42 | isbn=978-0-7603-1077-9 |url= https://books.google.com/books?id=CSxTaoGagKoC&pg=PA42 |accesso=28 gennaio 2012 }}</ref><ref name=Lindsay1998>{{Cita pubblicazione|titolo=Go, little Honda |cognome= Lindsay |nome=Brooke. |rivista=Automotive Industries |volume= 178. |numero=7 |data=luglio 1998 |pagina=13}}</ref>. La C100 usava un telaio [[Scocca#Monoscocca|monoscocca]] in acciaio stampato, con il motore orizzontale posto sotto il trave centrale, una configurazione che oggi si chiama motocicletta "varcabile" (''step through'') o "[[tubone]]". Sotto certi profili, il tipo di motocicletta in cui ricade la Super Cub è difficile da classificare, situandosi tra uno scooter e una motocicletta<ref name=Frank2009>{{Cita pubblicazione|titolo=Icon: Honda's Super Cub; Sixty Million Riders Can't Be Wrong |nome=Aaron |cognome=Frank |url= http://www.motorcyclistonline.com/newsandupdates/122_0905_icon_honda_super_cub/index.html |rivista=[[Motorcyclist (magazine)|Motorcyclist]] |accesso=1 febbraio 2012 |data=maggio 2009 }}</ref>, e talora è stata chiamata ciclomotore<ref name=cds/>, "step-thru"<ref>Con l'espressione ''step through'', che abbiamo provato a rendere con l'aggettivo "varcabile", in inglese ci si riferisce al classico telaio della [[Bicicletta#Utilizzo in città|bicicletta da donna]], che — per esigenze legate all'uso sociale di indossare la [[gonna]] — permette all'utente di salire in sella senza essere obbligato a scavalcarla sopra la ruota posteriore, come in genere si fa con la bicicletta "da uomo" (classico telaio detto "a diamante").</ref> o ''scooterette''<ref name=Brown1998/><ref name=March2010>{{Cita pubblicazione|titolo=The superbike that was just too good |nome=Nick |cognome= March |url= http://www.thenational.ae/lifestyle/motoring/the-superbike-that-was-just-too-good |pubblicazione=The National |accesso=1 febbraio 2012 |data=Feb 6, 2010}}</ref><ref name= Bose2004 >{{Cita pubblicazione|titolo=Alexander the Great's art of strategy: the timeless leadership lessons of history's greatest empire builder |nome1=Partha |cognome1= Bose |editore=[[Penguin Books]] |anno=2004 |isbn= 978-1-59240-053-9 |url= https://books.google.com/books?id=49Tc7jRSBrIC&pg=PA54 |accesso=1 febbraio 2012 }}</ref>.
[[file:1966 Honda CA100 Super Cub instruments.jpg|thumb|Cruscotto del CA100 del 1966]]
[[file:Honda SuperCub 110 instruments.jpg|thumb|Cruscotto del Cub 110 del 2009]]
La carenatura in plastica correva da sotto il manubrio a sotto le pedane, proteggendo le gambe del pilota da vento e detriti stradali, oltre a nascondere il motore alla vista. Questo design era come il rivestimento completo di uno scooter, ma a differenza di uno scooter il motore e il cambio non erano fissati all'asse posteriore. Questa impostazione aveva diversi vantaggi. Allontanava il motore dalla sella, staccando il movimento del forcellone posteriore dal [[gruppo motopropulsore|propulsore]] per ridurre la [[massa non sospesa]]. Rendeva anche più diretto il flusso raffreddante dell'aria, e permetteva di montare ruote più grandi.<ref name=Brown1998/> Ponendo il motore al centro del telaio, invece che accostarlo alla ruota posteriore, migliorava sensibilmente il bilanciamento anteriore-posteriore.<ref name=Bacon1996/> Il serbatoio del carburante era alloggiato sotto la sella incernierata, che si poteva sollevare per accedere al bocchettone di rifornimento. I cerchioni da 17 pollici, confrontati alle tipiche ruote da 10 pollici di uno scooter, erano più stabili, specie sulle strade accidentate, e psicologicamente facevano sì che la motocicletta sembrasse più rassicurante, dato che ricordava più una bicicletta che uno scooter su due ruotine.<ref name=Brown1998/>
[[File:Honda Super Cub at Seattle Children's Museum1.jpg|thumb|Il motore "valvole in testa" dei Super Cub più vecchi.]]
Il motore, monocilindrico quattro tempi a [[valvole in testa]] (OHV) [[Raffreddamento ad aria|raffreddato ad aria]], aveva misure di [[alesaggio]] e [[corsa (meccanica)|corsa]] di 40x25 mm, cilindrata 49 cc, e sviluppava 3,4 kW (4,5 HP) a {{formatnum:9500}} [[giri al minuto|rpm]], per una velocità massima di 69 km/h, in condizioni favorevoli<ref name=cds>Si noti che, malgrado la cilindrata da "[[cinquantino]]", la Super Cub di cui parliamo eccede numerosi vincoli normativi per poter circolare in Italia sotto il regime dei ciclomotori, perciò, in ipotesi, in territorio italiano andava immatricolata come [[Motociclo#Aspetti_normativi|motociclo]].</ref>. Il basso [[rapporto di compressione]] comportava che il motore accettasse la benzina "normale" (con "[[Numero di ottano|pochi ottani]]"), più economica (e al tempo più diffusa), oltre a richiedere uno sforzo alla [[Impianto_d'avviamento#Tipi_d'impianti|pedivella di avviamento]] così basso da far apparire un'inutile frivolezza il peso ed il costo aggiuntivi dell'[[Motorino di avviamento|avviamento elettrico]]<ref name=Falloon2005>{{Citation |first=Ian |last= Falloon |title= The Honda Story |publisher= Haynes |year= 2005 |isbn= 1-85960-966-X }}</ref>. È pur vero che alcune delle tante versioni della Super Cub offrivano l'alternativa ''kick start''/avviamento elettrico, però nella maggior parte dei casi il veicolo si vendeva benissimo nella configurazione più elementare. Perfino le più recenti [[Model year|versioni 2011]] [[Japanese domestic market|per il mercato giapponese]] (JDM) di Super Cub 50 e Super Cub 110, dotate di tecnologie e comodità moderne quali [[Iniezione (motore)|motore ad iniezione]] e indicatore del carburante, non offrivano, neppure come ''optional,'' l'avviamento elettrico<ref name=HondaPR2008>{{Citation |title= Cumulative Global Production of Cub Series Motorcycles Reaches 60 Million Units (press release) |publisher= [[Honda]] |date= May 2008 |url= http://world.honda.com/news/2008/c080521Cub-Series/ |archiveurl= https://web.archive.org/web/20160303194053/http://world.honda.com/news/2008/c080521Cub-Series/ |archivedate= March 3, 2016 |accessdate= October 31, 2010 }}</ref><ref name=HondaCub110specs>{{Citation |title=Super Cub 110 specifications (press release) |author=[[Honda]] |url= http://www.honda.co.jp/SUPERCUB/supercub110/ |accessdate=January 30, 2012 }}</ref>.
L'ultima apparizione in un lungometraggio fu nel 1987, nel film ''[[Tango blu]]'', scritto e diretto da [[Alberto Bevilacqua]], anche produttore insieme allo stesso Merli. Negli ultimi anni della sua carriera, ormai emarginato da una critica cinematografica ostile, aveva partecipato solo ad alcune trasmissioni televisive d'intrattenimento, tra cui una partecipazione al programma di [[Pippo Baudo]] ''[[Festival (programma televisivo)|Festival]]'', su [[Canale 5]], insieme al duo comico [[Zuzzurro e Gaspare]] e, nell'agosto 1988, al programma di [[Marco Columbro]] ''[[Tra moglie e marito (programma televisivo)|Tra moglie e marito VIP]]''. Più rilevante lo spettacolo ''[[Crazy Boat]]'' in nove puntate andato in onda su [[Rai 2]] nell'[[estate]] del [[1986]]. Nell'ultimo anno di vita fu ospite frequente del programma televisivo ''[[Il gioco dei 9]]'', condotto da [[Raimondo Vianello]] su Canale 5, e nel programma di [[Rai 1]] ''[[Domani sposi]]'', condotto da [[Giancarlo Magalli]], dove si presentò con tutta la famiglia.
Il [[Cambio_(meccanica)#Sequenziale_(cambio_a_innesti_frontali)|cambio sequenziale]] a tre marce era comandato manualmente (pedale sinistro), ma [[cambio robotizzato|senza frizione]], o meglio senza la necessità della classica leva sulla manopola sinistra, usando invece una [[frizione centrifuga]] insieme ad una frizione a dischi asservita al pedale del cambio per innestare/disinnestare quest'ultimo rispetto al motore. Benché non intuitiva, una volta che il conducente vi si abituava, la trasmissione semiautomatica "eliminava la paura dal motociclismo" nei novelli centauri<ref name=Falloon2005/>. A differenza di molti scooter a [[cambio continuo]], la frizione centrifuga permetteva l'[[Impianto_d%27avviamento#Alternative|avviamento a spinta]] della Super Cub, un vantaggio considerevole in caso di necessità<ref name=Bacon1996/>.
===La morte improvvisa ===
Le prime Super Cub usavano un [[Accensione#Accensione_magnetica|magnete di accensione]] da 6 volt montato su un [[Volano (meccanica)|volano]] con una [[Accumulatore_di_carica_elettrica#Batterie_per_trazione|batteria]] per garantire la necessaria energia alle luci, mentre le più recenti furono aggiornate con sistemi ''[[Accensione#Accensioni_CDI|Capacitive Discharge Ignition]]'' (CDI). Il sistema di lubrificazione non usava una [[pompa dell'olio]] né un [[filtro dell'olio]], ma un primitivo sistema alimentato a spruzzo sia per il [[basamento (meccanica)|basamento]] sia per il cambio, con un filtro a griglia non sostituibile per raccogliere le scorie dell'olio motore. I freni erano a [[Freno a tamburo|tamburo]] su tutte le ruote. E su entrambe le ruote i cerchi erano a [[Raggio (ruota)|raggi]] da 2.25" × 17" con [[Mozzo (meccanica)|mozzi]] a piena larghezza<ref name=Brown1998/>.
Il 10 marzo 1989 a [[Roma]], mentre stava giocando a [[tennis]] al circolo ''"Casetta Bianca"'' sulla via Cassia con un amico e sotto gli occhi della figlia, l'attore fu improvvisamente colto da un [[infarto]]<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1989/03/11/morto-maurizio-merli.html|titolo=È morto Maurizio Merli|editore=repubblica.it|data=11 marzo 1989|accesso=12 dicembre 2014}}</ref>: sia pur prontamente soccorso e trasportato all'[[Ospedale]] ''"Villa San Pietro"'', vi giunse già privo di vita. Morì così, a 49 anni, proprio quando si stava prospettando la possibilità di tornare a recitare nuovamente nel ruolo del commissario di polizia. È sepolto nel Cimitero di [[Poggio Catino]] ([[Rieti]]), paese dove amava trascorrere le vacanze e il tempo libero con la famiglia.
== Filmografia ==
La Honda raccomandava controlli giornalieri di luci, clacson, pressione gomme, freni, livelli carburante e olio, e un controllo settimanale al livello degli [[elettroliti]] della [[batteria piombo-acido|batteria]]. Il primo tagliando di manutenzione sul motore nuovo si faceva a 320 km, e prevedeva la registrazione di [[valvola a fungo|valvole]] e [[ruttore|ruttori]], e il cambio dell'olio; si consigliava di non superare i 48 km/h nei primi 800 km di percorrenza.
[[File:Mannaja-Maurizio Merli.jpg|upright=1.4|thumb|Maurizio Merli in ''[[Mannaja]]'' ([[1977]])]]
Ogni {{formatnum:1600}} km andava pulita la [[Candela di accensione|candela]], regolata la tensione della catena, e ogni {{formatnum:3200}} km toccavano: cambio olio, controllo ruttori, e registrazione valvole. A {{formatnum:8000}} km c'erano rilevanti operazioni di manutenzione: rimozione e pulizia di [[carburatore]], [[Catena_(meccanica)#Motocicletta|catena di trasmissione]], [[silenziatore (motore)|silenziatore]], e [[cuscinetti a sfera]] delle ruote<ref name=OwnersManual>{{Citation |title= Honda C100 and C102 Owners Manual |publisher= [[Honda]] }}</ref>. Alle basse temperature, il conducente azionava uno [[starter (meccanica)|starter]] manuale per favorire l'avviamento<ref name=OwnersManual/>. Per i parametri del tempo, era una moto semplice, con minime esigenze di manutenzione, e si guadagnò la reputazione di grande affidabilità<ref name=Salvadori1998/><ref name=Falloon2005/>.
=== Cinema ===
* ''[[Il Gattopardo (film)|Il Gattopardo]]'', non accreditato, regia di [[Luchino Visconti]] (1963)
* ''[[Due rrringos nel Texas]]'', non accreditato, regia di [[Marino Girolami]] (1967)
* ''[[Fenomenal e il tesoro di Tutankamen]]'', regia di [[Ruggero Deodato]] (1968)
* ''[[Eros e Thanatos]]'', regia di Marino Girolami (1969)
* ''[[Decameron proibitissimo (Boccaccio mio statte zitto)]]'', regia di Marino Girolami (1972)
* ''[[Le mille e una notte all'italiana]]'', regia di [[Carlo Infascelli]] e [[Antonio Racioppi]] (1972)
* ''[[Catene (film 1974)|Catene]]'', regia di [[Silvio Amadio]] (1974)
* ''[[Zanna Bianca alla riscossa]]'', regia di [[Tonino Ricci]] (1974)
* ''[[Roma violenta]]'', regia di Marino Girolami (1975)
* ''[[Roma a mano armata]]'', regia di [[Umberto Lenzi]] (1976)
* ''[[Napoli violenta]]'', regia di Umberto Lenzi (1976)
* ''[[Paura in città]]'', regia di [[Giuseppe Rosati]] (1976)
* ''[[Italia a mano armata]]'', regia di Marino Girolami (1976)
* ''[[Il cinico, l'infame, il violento]]'', regia di Umberto Lenzi (1977)
* ''[[Mannaja]]'', regia di [[Sergio Martino]] (1977)
* ''[[Poliziotto sprint]]'', regia di [[Stelvio Massi]] (1977)
* ''[[I gabbiani volano basso]]'', regia di [[Giorgio Cristallini]] (1978)
* ''[[Poliziotto senza paura]]'', regia di Stelvio Massi (1978)
* ''[[Sono stato un agente C.I.A.]]'', regia di [[Romolo Guerrieri]] (1978)
* ''[[Un poliziotto scomodo]]'', regia di Stelvio Massi (1978)
* ''[[Il commissario di ferro]]'', regia di Stelvio Massi (1978)
* ''[[Da Corleone a Brooklyn]]'', regia di Umberto Lenzi (1979)
* ''[[Sbirro, la tua legge è lenta... la mia... no!]]'', regia di Stelvio Massi (1979)
* ''[[Poliziotto solitudine e rabbia]]'', regia di Stelvio Massi (1980)
* ''[[Avvoltoi sulla città]]'', regia di [[Gianni Siragusa]] (1981)
* ''[[Priest of Love]]'', regia di [[Christopher Miles]] (1981)
* ''[[Notturno (film 1983)|Notturno]]'', regia di [[Giorgio Bontempi]] (1983)
* ''[[Tango blu]]'', regia di [[Alberto Bevilacqua]] (1987)
=== Televisione ===
==''You meet the nicest people on a Honda''==
* ''[[I grandi camaleonti]]'' - miniserie TV, 3 episodi (1964)
Nel giugno 1963 la Honda lanciò sugli organi di informazione USA<ref name=LifeAd>{{Citation |title= You meet the nicest people on a Honda (advertisement) |magazine= [[Life (magazine)|Life]] |pages= 22–23 |url= https://books.google.com/books?id=30sEAAAAMBAJ&pg=PA23 |accessdate= January 29, 2012 }}</ref> la campagna pubblicitaria (che sarebbe durata 12 anni) ''You meet the nicest people on a Honda'' ("Trovi la più bella gente su una Honda"), curata da [[Grey Advertising]]<ref name=AP2009>{{Citation |title= A look at Honda in the US over the last 50 years |author= [[Associated Press]] |newspaper= [[Seattle Times]] |date= June 10, 2009 |url = http://seattletimes.nwsource.com/html/businesstechnology/2009323628_apushondatimeline.html |accessdate=January 30, 2012 }}</ref>. Grey aveva comprato l'idea da uno studente universitario dell'[[UCLA]] che aveva inventato il concetto per un'esercitazione didattica<ref name=Automobile2009>{{Citation |title= Fifty Years of Honda in America |date= July 2009 |url= http://www.automobilemag.com/features/news/0908_fifty_years_of_honda_history/viewall.html |accessdate=January 30, 2012 |magazine= [[Automobile Magazine]] }}</ref>. L'evento segnò l'inizio del declino per le case motociclistiche nazionali e britanniche nel mercato USA, e la contemporanea ascesa di Honda ed altre imprese giapponesi<ref name=Montville2011>{{Citation |title= Evel Knievel |first= Leigh |last= Montville |publisher= [[Random House]] |year= 2011 |isbn= 978-0-385-52745-3 |url= https://books.google.com/books?id=f9knUbMrF8gC&pg=PA70 |page= 70 |accessdate= January 28, 2012 }}</ref><ref name=Davidson2006>{{Citation |title= The Harley-Davidson Reader |editor1-first= Jean |editor1-last= Davidson |editor2-first=Hunter S. |editor2-last= Thompson |publisher= MotorBooks/MBI Publishing Company |year= 2006 |isbn= 0-7603-2591-X | last= Garson |first= Paul |pages= 129–134 |url= https://books.google.com/books?id=xhfcnqvKSRMC&pg=PA134&dq=%22you+meet+the+nicest+people%22&hl=en&sa=X&ei=1z8kT6jfCIXZiQL29YHYBw&ved=0CD0Q6AEwATgU#v=onepage&q=%22you%20meet%20the%20nicest%20people%22&f=false |accessdate= January 28, 2012 }}</ref><ref name=Idiots2011>{{citation |url= https://books.google.com/books?id=XWR2wabfvuEC&pg=PT28 |chapter=You meet the nicest people on a Honda | title= The Complete Idiot's Guide to Motorcycles |author1= The Editors of Motorcyclist Magazine, |first2= John L. |last2= Stein |edition= 5th |publisher= [[Penguin Books]] |year= 2011 |isbn= 978-1-61564-070-6 |accessdate= January 28, 2012 }}</ref>. Nel dicembre 1965 Edward Turner disse che la vendita di motoleggere giapponesi andava bene per la BSA, perché attraeva nuovi utenti destinati a "diventare grandi" su macchine più importanti: non immaginava che sarebbe bastato un lustro per vedere le blasonate moto britanniche minacciate da modelli nati dal nulla, ma tecnicamente sofisticati quali la [[Honda CB750]], e la [[Kawasaki Z1]]<ref name=Newland>{{cite news |last=Newland |first=Martin |title=Retro rocket |url=https://www.telegraph.co.uk/motoring/motorbikes/2727979/Retro-rocket.html |accessdate= November 6, 2013 |newspaper=[[The Daily Telegraph]] |date=May 5, 2004|quote=The 1973 Kawazaki Z1 was the world's first superbike and its spiritual successor, the Z1000, relies on the same stripped-down looks and raw, steady power for its appeal. It's the ideal big boy's toy…}}</ref><ref name= Alexander2008/>. Come [[case study]] imprenditoriale e di marketing, questa campagna è tuttora ricordata dopo oltre mezzo secolo, e in un manuale di management strategico si legge: "La Honda e la Supercub, probabilmente il caso meglio conosciuto e più discusso nella strategia di business"<ref name=Rau2007>{{Citation |url= http://www.motorcycle.com/products/motorcycle-advertising-part-one-51612.html |accessdate=February 2, 2012 |archiveurl= https://web.archive.org/web/20120414140110/http://www.motorcycle.com/products/motorcycle-advertising-part-one-51612.html |archivedate= April 14, 2012 |title=Motorcycle Advertising Part One; Wildly successful ad campaign of the Sixties |first= Fred |last= Rau |date= June 11, 2007 |magazine= Motorcycle.com }}</ref><ref name=Henry2008>{{Citation |title= Understanding Strategic Management |first= Anthony |last= Henry |publisher=[[Oxford University Press]] |year= 2008 |isbn= 978-0-19-928830-4 |url= https://books.google.com/books?id=Sli7_rbsEgcC&pg=PA23#v=onepage&q&f=false |accessdate= February 14, 2012 }}</ref>. Ad essa è attribuito il merito di aver "inventato il concetto di ''lifestyle marketing''"<ref name=Frank2003/>.
* ''[[All'ultimo minuto]]'' - serie TV, 1 episodio (1972)
* ''[[Il giovane Garibaldi]]'' - miniserie TV, 2 episodi (1974)
* ''[[Il consigliere imperiale]]'' - miniserie TV, 2 episodi (1974)
* ''[[Canossa (miniserie televisiva)|Canossa]]'' - miniserie TV, 2 episodi (1974)
* ''[[Philadelphia Story]]'' - film TV (1974)
* ''[[Crazy Boat]]'' - serie TV (1986)
* ''[[Atelier (sceneggiato televisivo)|Atelier]]'' - miniserie TV, 1 episodio (1986)
* ''[[La famiglia Brandacci]]'' - film TV, non accreditato (1987)
* ''[[Casa Caruzzelli]]'' - serie TV (1989)
== Doppiaggio ==
Elementi specifici del progetto Super Cub erano parte integrante della campagna, come la catena segregata che impediva al lubrificante di schizzare sugli abiti del conducente, e lo scudo per le gambe che analogamente bloccava i detti ti stradali e nascondeva il motore, e la comodità della trasmissione semiautomatica. Il fatto di presentare la Super Cub come un elettrodomestico di largo consumo<ref name=Frank2009/> e non richiedente doti meccaniche e il trasformarsi in "un motociclista", o peggio, "un ''biker''<ref>Il termine, di per sé non spregiativo, qui è usato nell'accezione di "appartenente ad una gang" ([https://www.merriam-webster.com/dictionary/biker Dictionary by Merriam-Webster], ''ad vocem'').</ref>", differenziava l'offerta Honda, poiché, "la dedizione necessaria a mantenere le motociclette di quell'era ne limitava il possesso ad una frangia sociale relativamente piccola, spesso identificata con giovanotti conosciuti per i giubbotti di pelle nera e per le maniere aggressive"<ref name=Huffman2009>{{Citation |title= For Honda in America, 50 Years of Going Its Own Direction |first= John Pearley |last= Huffman |date=July 9, 2009 |url= https://www.nytimes.com/2009/07/12/automobiles/12honda.html |newspaper= [[New York Times]] |accessdate= January 28, 2012 }}</ref>.
Nonostante fosse italiano, Merli fu doppiato da:
*[[Pino Locchi]] in ''Roma violenta'', ''Roma a mano armata'', ''Napoli violenta'', ''Paura in città'', ''Italia a mano armata'', ''Il cinico, l'infame, il violento'', ''Mannaja''
{{clear}}
*[[Carlo Valli]] in ''Zanna Bianca alla riscossa''
A partire dal film ''Poliziotto sprint'' iniziò a doppiarsi da solo.
==Note==
<references/>
== Bibliografia ==
*''Maurizio Merli. Il poliziotto ribelle'', di Fulvio Fulvi, Bloodbuster edizioni, 2014. ISBN 9788890898648
*Maurizio Merli. Il commissario dagli occhi di ghiaccio, di Francesco Rondolini, Morlacchi Editore
* ''Gli attori'', Gremese editore, Roma 2003
* [[Rai Teche]].
==Altri progetti==
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== Collegamenti esterni ==
* {{Imdb}}
* [http://world.honda.com/Cub/ Sito ufficiale]
* {{cita web|url=http://www.pollanetsquad.it/attore.asp?cod_att=670|titolo=Scheda su Pollanet Squad.it}}
{{Commissario Betti}}
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{{Controllo di autorità}}
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{{Portale|biografie|Cinema}}
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