Lega Nord e Wikipedia:Pagine da cancellare/Conta/2019 giugno 15: differenze tra le pagine

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|nome = Lega Nord per l'Indipendenza della Padania
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|logo = [[Immagine:Lega Nord Padania.jpg|200px|Logo del partito]]
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|segretario = [[Roberto Maroni]]
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|presidente = [[Umberto Bossi]]
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|vicesegretario = [[Federico Caner]]<br />[[Giacomo Stucchi]]<br />[[Elena Maccanti]]
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|stato = ITA
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|fondazione = [[4 dicembre]] [[1989]]
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|dissoluzione =
|sede = Via Carlo Bellerio, 41<br />20161 [[Milano]]
|ideologia = [[Regionalismo]]<ref name="fitjar">{{cita|Fitjar|p. 143|Fitjar}}</ref><ref name="p&e">{{cita web|lingua=en|url=http://www.parties-and-elections.eu/italy.html|titolo=Parties and elections - Italy|accesso=13 novembre 2012}}</ref><br />[[Federalismo]]<ref name="huysseune">{{cita|Huysseune|p. 192|Huysseune}}</ref><ref name="taguieff64">{{cita|Taguieff|p. 64|Taguieff}}</ref><br />[[Etnonazionalismo]]<ref name="taguieff63">{{cita|Taguieff|p. 63|Taguieff}}</ref><ref name="luverà">{{cita|Luverà|p. 102|Luverà}}</ref><ref name="scaliati">{{cita|Scaliati|p. 80|Scaliati}}</ref><ref name="biorcio">{{cita|Biorcio|p. 26|Biorcio}}</ref><ref name="costantini">{{cita|Costantini|p. 47|Costantini}}</ref><br />[[Indipendentismo padano]]<ref name="taguieff63"/><br />[[Populismo di destra]]<ref name="p&e"/><ref name="betz7">{{cita|Betz|p. 7|Betz}}</ref><ref name="taguieff72">{{cita|Taguieff|p. 72|Taguieff}}</ref><br />[[Euroscetticismo]]<ref name="taguieff64"/><ref name="cotta">{{cita|Cotta, Isernia, Verzichelli|p. 106|Cotta}}</ref>
|internazionale =
|collocazione = {{cn|[[Centro-destra]]}}
|coalizione = [[Polo delle Libertà]] <small>([[1994]]-[[1995]])</small>,<br>[[Casa delle Libertà]] <small>([[2000]]-[[2008]])</small>,<br>[[Coalizione di Centro-destra|Centro Destra Unito]] <small>([[2013]]- )</small>
|partito europeo =
|gruppo parlamentare europeo = [[Europa della Libertà e della Democrazia]]
|seggi1 = {{Partito politico/seggi|18|630|green|2013}}<ref>{{Cita web|url=http://nuovo.camera.it/46|titolo=Deputati e Organi Parlamentari - Composizione gruppi Parlamentari|opera=Camera.it |accesso=19-06-2010}}</ref>
|seggi2 = {{Partito politico/seggi|18|315|green|2013}}<ref>{{Cita web|url=http://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/Gruppi/Grp.html|titolo=Composizione dei Gruppi parlamentari|opera=senato.it |accesso=20 agosto 2011}}</ref>
|seggi3 = {{Partito politico/seggi|9|73|green|2010}}
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|testata = ''[[La Padania]]''
|giovanile = [[Movimento Giovani Padani]]
|iscritti = 150.000<ref>{{Cita news |titolo=La Lega si fa rete |nome=Jacopo |cognome=Tondelli |coautori=Alessandro Trocino |url=http://archiviostorico.corriere.it/2008/aprile/16/Lega_rete_co_9_080416149.shtml |pubblicazione=[[Corriere della Sera]] |città=Milano |data=16 aprile 2008}}</ref>
|anno iscritti = 2008
|colori = [[verde]]
|sito = [http://www.leganord.org/ www.leganord.org]
}}
 
La '''Lega Nord per l'Indipendenza della Padania''' (l'attuale denominazione è stata adottata nel [[1997]];<ref>http://archiviostorico.corriere.it/1997/febbraio/16/Sole_delle_Alpi_batte_Alberto_co_0_9702166248.shtml</ref> la denominazione dal [[1995]] al [[1997]] fu invece '''Lega Nord Italia Federale'''<ref>[http://www.leganord.org/ilmovimento/storia/02_lega_nord_storia88_95.pdf Storia della Lega Nord], dal sito ufficiale: ''Nel corso del Congresso (del 10-11-12 febbraio 1995) vengono approvate alcune modifiche al testo dello Statuto, viene modificata anche la denominazione del Movimento che diventa "Lega Nord Italia Federale".''</ref>), meglio nota semplicemente come '''Lega Nord''' o solo '''Lega''', è un [[partito politico]] [[italia]]no nato dall'unione di sei movimenti [[Autonomismo|autonomisti]] regionali del [[Italia Settentrionale|nord Italia]]: [[Lega Lombarda (partito politico)|Lega Lombarda]], [[Liga Veneta]], ''Piemònt Autonomista'', ''Union Ligure'', ''Lega Emiliano-Romagnola'' e ''Alleanza Toscana''. In seguito la Lega creò sezioni regionali nelle [[Provincia italiana|province]] autonome di [[Provincia Autonoma di Trento|Trento]] e [[Provincia Autonoma di Bolzano|Bolzano]], in [[Friuli-Venezia Giulia]], [[Valle d'Aosta]], [[Umbria]] e [[Marche]].
 
Il partito, spesso citato come ''il [[Carroccio]]'' nel linguaggio giornalistico, è attivo soprattutto nell'[[Italia settentrionale]], ma è presente anche in alcune [[regioni d'Italia|regioni]] del [[Italia centrale|Centro]] e in [[Sardegna]]<ref>[http://leganord.org/ilmovimento/elenco_sedi_Sardegna.asp vedasi sito web della Lega Nord]</ref>. Fondatore del partito, e per oltre 20 anni Segretario Federale, è stato [[Umberto Bossi]], dal [[5 aprile]] [[2012]] Presidente Federale del movimento. L'attuale leader, nonché Segretario, eletto il 1º luglio 2012, è [[Roberto Maroni]].
 
Originariamente sostenitrice del [[federalismo]], dal [[1996]] la Lega Nord ha proposto la [[Indipendentismo|secessione]] delle regioni settentrionali indicate da loro con il termine [[Padania]]. In seguito la Lega ripropone il progetto di uno [[Stato federale]], da realizzarsi attraverso il [[federalismo fiscale]] e la [[devoluzione]] alle regioni di alcune funzioni esercitate dallo [[Stato]]. Propone altresì di aumentare il peso politico delle regioni del Nord Italia, ritenuto non adeguato al peso demografico ed economico delle stesse, nonché di promuovere e valorizzare le culture e le [[lingue regionali]].
 
La Lega Nord si batte inoltre per l'attuazione di norme più severe, rispetto a quelle vigenti, al fine di contrastare l'[[integralismo islamico]]; è contraria all'ingresso della [[Turchia]] nell'[[Unione europea]] ed è considerata tra i movimenti [[euroscetticismo|euroscettici]].<ref name="cotta"/> Enfatizza anche la lotta all'[[immigrazione clandestina]] e inoltre si schiera da sempre per la tutela della famiglia costituita solo da uomo e donna.<ref>http://www.leganord.org/index.php/notizie2/8607-La_famiglia_%C3%A8_una_sola-_quella_naturale</ref>
 
== Storia ==
=== Da alleanza a confederazione (1989-1990) ===
Il [[4 dicembre]] 1989 nasce ufficialmente il Movimento Lega Nord: a [[Bergamo]] venne sottoscritto davanti ad un [[notaio]] l'[[atto costitutivo]] e il testo dello statuto. Il nuovo soggetto politico confederale riunisce, come era già avvenuto nel [[giugno]] precedente alle [[Elezioni europee del 1989 (Italia)|elezioni europee]] col cartello elettorale di [[Lega Lombarda - Alleanza Nord]], in modo definitivo le seguenti forze politiche:
* [[Lega Lombarda (partito politico)|Lega Lombarda]] di [[Umberto Bossi]], [[Franco Castellazzi]] e [[Francesco Speroni]];
* [[Liga Veneta]] di [[Franco Rocchetta]] e [[Marilena Marin]];
* [[Piemònt Autonomista]] di [[Gipo Farassino]];
* [[Union Ligure]] di [[Bruno Ravera]];
* [[Lega Emiliano-Romagnola]] di [[Giorgio Conca]] e [[Carla Uccelli]];
* [[Alleanza Toscana]] di [[Riccardo Fragassi]].
 
Fra l'[[8 dicembre|8]] e il [[10 dicembre]] il I Congresso della Lega Lombarda approva la confluenza nella Lega Nord. Alla platea di 500 persone, Bossi spiega che la loro via «non poteva che essere quella dell'etnofederalismo, cioè quella unione di più movimenti etnonazionalisti in un unico strumento capace di vincere» e che «l'[[etnonazionalismo]] deve costituire un attacco al centralismo dello Stato».<ref name="I Congresso federale">{{Cita web|titolo=Congresso Federale Ordinario, Pieve Emanuele, 8/9/10 febbraio 1991 - Discorso di apertura del Congresso della Lega Lombarda - Umberto Bossi, Lombardia |url=http://www.webcitation.org/6CdM5pjzE |editore=leganord.org |lingua=it}}</ref> Segretario del movimento è Bossi, mentre il Presidente è [[Marilena Marin]] della [[Liga Veneta]]. Nelle istituzioni si parte con un senatore e un deputato, due europarlamentari, 60 consiglieri comunali, due provinciali<ref>{{Cita web
|autore= Guido Passalacqua
|url= http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/03/17/bossi-suoi-lumbard-obiettivo-dieci-per-cento.html
|titolo= Bossi e i suoi lumbard obiettivo dieci per cento
|editore= la Repubblica
|data= 17 marzo 1990
|accesso= 16 dicembre 2010
}}</ref>.
[[File:Umberto Bossi.JPG|thumb|left|[[Umberto Bossi]], cofondatore e primo segretario del partito]]
Successivamente gli altri partiti cominciarono a prendere sul serio la Lega come avversario politico a tutti gli effetti. Indicativo sarà il raduno [[Partito Socialista Italiano|socialista]] a [[Pontida]] del [[3 marzo]] [[1990]]. Qui, dove la Lega ha già il 16% dei voti, il segretario [[Bettino Craxi]] lancia la proposta di modificare la Costituzione per passare a una Repubblica presidenzialista e federalista. I leghisti contestarono vivacemente<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/03/04/craxi-detta-il-decalogo-di-pontida.html Craxi detta il decalogo di Pontida]</ref> e risponderanno con un proprio raduno a Pontida il [[25 marzo]] dello stesso anno: il primo di una lunga serie di raduni (solo nel [[2004]], perché Bossi era gravemente malato, e nel [[2006]] non presero luogo)<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/maggio/15/Lega_Pontida_giallo_del_raduno_co_7_060515030.shtml Lega a Pontida, il giallo del raduno]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/giugno/28/Lega_rinuncia_Pontida_Bossi_prepariamo_co_9_060628075.shtml La Lega rinuncia a Pontida Bossi: prepariamo la battaglia]</ref>.
 
Il [[1º maggio]] a Milano giunse il [[Presidente della Repubblica Italiana|Presidente della Repubblica]] [[Francesco Cossiga]], il quale, alludendo alle leghe, avverte che «se poi vi fosse qualche farneticamento che, al di là del sentimento confuso, del risentimento oscuro, della forzatura folkloristica, al di qua del calendario della storia e della cultura, e al di là di quello del possibile futuro, pensasse a più avventurosi tentativi di divisione, sarà bene ricordare che dovere fondamentale del presidente della Repubblica, che anche per giuramento si è impegnato davanti al Parlamento e alla sua coscienza, è quello di tutelare l'integrità territoriale, l'indipendenza e la sovranità dello Stato e di difendere, nelle istituzioni e nella società, l'unità nazionale. Un avvertimento preciso: per l'adempimento di questo dovere tutti i legittimi poteri dello Stato sono esercitabili con il suo concorso: e lo sarebbero»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/03/prima-di-tutto-unita-del-paese.html Prima di tutto l'unità del Paese]</ref>. Per Bossi «in tutto questo comunque c'è il riflesso della paura che si ha di noi, delle nostre liste. (...) Noi non vogliamo separarci dall'Italia ma vogliamo che cambi la Costituzione, che diventi quella di uno Stato federale»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/03/ma-noi-lumbard-non-vogliamo-la-rottura.html 'Ma noi lumbard non vogliamo la rottura dello stato italiano...']</ref>.
 
Le [[Elezioni amministrative italiane del 1990|elezioni amministrative del 6 maggio 1990]] confermano la tendenza in crescita della Lega che raccolse circa il 4% dei voti su base nazionale, ma nella sola [[Lombardia]] è il secondo partito con il 18,9% dei voti validi, davanti al [[Partito Comunista Italiano]] (18,8%) e dietro alla [[Democrazia Cristiana]] (28,6%). Vennero così eletti oltre 700 consiglieri e persino il sindaco di [[Cene]], ma presenti nelle giunte di solo tre comuni con [[Pianello del Lario]] retto da un'intesa DC-Lega<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/08/28/sulla-mappa-delle-giunte-piu-monocolori-anomale.html Sulla mappa delle giunte più {{sic|monocolori}} e 'anomale']</ref>. Questo perché, come dirà Bossi, la Lega è «un partito di governo transitoriamente all'opposizione»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/07/24/milano-il-debutto-della-lega.html MILANO, IL DEBUTTO DELLA LEGA]</ref>. Tutti gli eletti si ritroveranno il successivo [[20 maggio]] a Pontida per giurare fedeltà alla causa autonomista e al partito davanti a ottomila persone sotto la pioggia<ref>[http://www.radioradicale.it/scheda/36216/36250-manifestazione-e-giuramento-della-lega-lombarda Manifestazione (e giuramento) della Lega lombarda]</ref><ref name="UNA GITA A PONTIDA, TIFANDO LEGA">[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/22/una-gita-pontida-tifando-lega.html Una gita a Pontida, tifando Lega]</ref>. Craxi, replicando alle «smargiassate» di Bossi contro di lui e il Presidente della Repubblica, commentò: «Credono di dover liberare la Lombardia? Io dico che, se non ritorneranno su un programma democraticamente ragionevole, faremo di tutto perché la Lombardia si liberi di loro»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/22/craxi-si-arrabbia-smargiassate.html Craxi si arrabbia 'smargiassate']</ref>.
 
Dopo le amministrative del 1990, si impone «l'allarme per il voto di protesta» leghista che «ha colpito al cuore il mondo politico»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/09/craxi-presenta-il-conto-subito-il-chiarimento.html CRAXI PRESENTA IL CONTO 'SUBITO IL CHIARIMENTO']</ref>. Anche ''[[L'Osservatore Romano]]'' mostra preoccupazione<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/09/questo-voto-ha-allontanato-alternativa.html Questo voto ha allontanato l'alternativa]</ref>. Una protesta che pare a molti [[Qualunquismo|qualunquista]], ma Bossi si difende spiegando che invece «non è affatto qualunquista la protesta. Se no, si sarebbe rivolta al Msi che è il cane da guardia del sistema. La gente si è svegliata e ha visto nella Lega uno strumento di liberazione. Questo è avvenuto soprattutto al Nord, nelle aree di civiltà industriale dove è più critico il rapporto cittadini-istituzioni»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/09/il-carroccio-che-travolge-partiti.html Il Carroccio che travolge i partiti]</ref>.
 
Come osserverà il socialista [[Valdo Spini]], «vi è chi non vuole rendersene conto, ma le elezioni del sei maggio del 1990 hanno veramente segnato una svolta storica nel nostro sistema politico istituzionale. Quando in una regione importante come la Lombardia, superando la tradizionale vischiosità degli spostamenti elettorali, una lista anti-partiti come la Lega Lombarda, arriva quasi d'improvviso al 20%, avviene qualcosa di nuovo nella nostra vita politica. È un segnale di distacco preoccupante tra cittadini e istituzioni. Quando il PCI perde il 6% dei voti, ma l'ex elettore comunista può restarsene a casa, votare per i verdi delle varie articolazioni, o per i cacciatori, o, perfino, per le Leghe, e solo in parte prende la strada del voto per l'altro partito della sinistra, il PSI, avviene un altro fatto da non sottovalutare. È la crisi delle ideologie, come è stato altre volte detto, e più in particolare la crisi, all'interno dell'elettorato comunista, della tradizionale disciplina. Ma cade anche la diga dell'anticomunismo nell'elettorato democristiano del Nord, che non ha inibizioni a lasciare lo scudo crociato per le Leghe. Si allentano i vincoli della disciplina di partito»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/22/il-terremoto-del-maggio.html IL TERREMOTO DEL 6 MAGGIO]</ref>. Mentre [[Giorgio Ruffolo]] nota che «è amaro constatarlo: ma la Lega Lombarda, con campagne prive di faccioni e di strumenti clientelari, ha saputo parlare direttamente alla gente, molto più dei partiti tradizionali»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/26/riusciremo-smuovere-la-macchina-dei-partiti.html Riusciremo a smuovere la macchina dei partiti?]</ref>. Persino [[Achille Occhetto]], segretario generale del PCI, ammetterà davanti ai bresciani che «le proteste della Lega contro lo Stato corrotto sono accettabili... Occorrono dunque nuovi poteri alle autonomie locali, più forza alle regioni, più controllo sulla spesa pubblica»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/06/08/dopo-napoli-brescia-per-capire-leghisti.html Dopo Napoli, a Brescia per capire i "leghisti"]</ref>.
 
Il [[26 maggio]] l'[[Azione Cattolica]] non nasconde la sua ostilità verso il fenomeno leghista<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/27/un-secco-no-dall-ac-ai-movimenti.html UN SECCO NO DALL'AC AI MOVIMENTI AUTONOMISTI]</ref>. Contro la Lega anche il [[Partito Sardo d'Azione]] che vota contro all'ingresso del partito di Bossi nell'[[Alleanza Libera Europea]], l'eurogruppo degli autonomisti, perché «il potenziale politico della Lega può essere un grande patrimonio della democrazia italiana, europea, e quindi mondiale, purché superi la fase [[xenofobia|xenofoba]] e ponga problemi di uno sviluppo generalizzato, diffuso e affidato ai poteri della base»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/29/sardisti-fanno-autocritica.html I sardisti fanno autocritica]</ref>.
 
L'ideologo leghista [[Gianfranco Miglio]] affermerà quattro anni dopo di aver ricevuto quello stesso giorno una telefonata da Cossiga che intimava al professore amico: «Dì ai tuoi amici leghisti che sono indignato con loro: devono piantarla. Non mi mancano i mezzi per persuaderli. Rovinerò Bossi facendogli trovare la sua automobile imbottita di droga; lo incastrerò. E quanto ai cittadini che votano per la Lega, li farò pentire: nelle loro località che più simpatizzano per il vostro movimento autonomo aumenteranno gli agenti della Guardia di Finanza e della polizia; anzi li aumenteremo in proporzione al voto registrato. I negozianti e i piccoli e grossi imprenditori che vi aiutano saranno passati al setaccio: manderemo a controllare i loro registri fiscali, e le loro partite IVA; non li lasceremo in pace»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1994/settembre/17/Cossiga_telefono_rovinero_Bossi_con_co_0_94091713726.shtml "Cossiga mi telefonò: rovinerò Bossi con la droga"]</ref>. Cossiga non ha mai smentito<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1998/08/25/eravamo-tanto-odiati.html C'eravamo tanto odiati]</ref>.
 
Il [[31 maggio]] la Lega crea il [[Sindacato Padano|Sindacato Autonomista Lombardo]] con l'obiettivo di «rompere le [[gabbie salariali]] egualitarie, difendere i lavoratori indigeni dall'assalto degli immigrati, combattere i monopoli privilegiando piccoli imprenditori e artigiani» per un «liberismo federalista». A guidare la SAL viene posto [[Antonio Magri]], già sindacalista socialista della [[Unione Italiana del Lavoro (attuale)|UIL]]<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/06/01/un-sindacato-per-bossi-ora-che.html UN SINDACATO PER BOSSI 'È ORA CHE IL NORD ABBIA SALARI PIU' ALTI']</ref>. Ai [[Referendum abrogativi del 1990 in Italia|referendum del 3 giugno]] su caccia e pesticidi, la Lega dà agli elettori indicazione di astenersi «per contrastare l'intenzione del governo romano di avallare la propria logica di potere centralista, negatrice della norma costituzionale dell'articolo 17 che stabilisce competenze legislative alle regioni in materia di caccia»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/19/anche-sulla-caccia-comunisti-nei-guai-verdi.html ANCHE SULLA CACCIA COMUNISTI NEI GUAI I VERDI: 'SIETE SEMPRE PIU' SCHIZOFRENICI']</ref>.
 
In [[agosto]] viene annunciata l'iniziativa di raccogliere le firme per un referendum che abroghi parzialmente la recente [[legge Martelli]] che regola l'immigrazione. Per Bossi dietro quella legge «c'era un progettino finalizzato alla creazione di uno Stato multirazziale, uno Stato che crei insicurezza nella gente favorendo così la richiesta di un governo forte e rafforzando il potere centralista dei partiti»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/08/14/referendum-anti-immigrati-la-lega-di.html Referendum anti-immigrati, la Lega di Bossi lancia la sfida]</ref><ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/09/06/la-strategia-di-bossi-ha-un-obiettivo.html La strategia di Bossi ha un obiettivo: il PSI]</ref>. Per il [[Forum delle Comunità Straniere in Italia]] «con questa campagna referendaria la Lega Lombarda tenta di dare legittimazione costituzionale al razzismo più triviale»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/08/15/ultimo-slogan-del-senatore-bossi-bianchi.html L'ultimo slogan del senatore Bossi 'Bianchi e neri non si integrano']</ref>.
 
Il [[3 settembre]] si costituisce la [[Lega Venezia Giulia]] ed aderisce alla Lega Nord<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/09/04/le-tre-repubbliche-di-bossi.html la Repubblica - LE TRE REPUBBLICHE DI BOSSI, 04 settembre 1990 — pagina 8]</ref>.
 
A [[settembre]] hanno luogo alcune feste di partito, come il ''Bèrghemfest'' di [[Alzano Lombardo]] ([[1 settembre|1]]-[[9 settembre]]). È l'occasione per lanciare la proposta di fare dell'Italia una repubblica confederale di tre repubbliche federali: Nord, Centro e Sud<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/09/01/dividiamo-italia-in-tre-repubbliche.html 'DIVIDIAMO L'ITALIA IN TRE REPUBBLICHE']</ref>. Per il vicesegretario del [[Partito Socialista Democratico Italiano|PSDI]] [[Maurizio Pagani]] la proposta di Bossi può essere il pretesto per aprire un dibattito politico sul federalismo, ma Craxi ironizza: «Perché dividere l'Italia in tre e non in quattro? Se si affermasse un'idea separatista dovrebbero essere almeno cinque, per non fare torto alla [[Sicilia]] e alla [[Sardegna]]»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/09/04/le-tre-repubbliche-di-bossi.html LE TRE REPUBBLICHE DI BOSSI]</ref>. Arrivano anche i primi attacchi alla [[bandiera italiana|bandiera tricolore italiana]], che [[Franco Castellazzi]], presidente della Lega Lombarda, definisce [[massoneria|massonica]] per via del colore verde<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/09/08/aboliamo-quel-tricolore-piduista.html 'ABOLIAMO QUEL TRICOLORE PIDUISTA']</ref>. Fuori dalla Lega, avrà tutti contro<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/09/09/tricolore-massone-ma-che-stupidaggine.html 'TRICOLORE MASSONE? MA CHE STUPIDAGGINE']</ref>. Lo stesso Bossi sminuirà parlando di «battuta infelice»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/09/11/un-megafono-per-bossi-con-una-radio.html UN MEGAFONO PER BOSSI CON UNA RADIO E UNA TV]</ref>.
 
Il [[27 settembre]] viene depositata in Cassazione dalla Lega una proposta di legge di iniziativa popolare sull'immigrazione che ha Bossi come primo firmatario<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/09/28/immigrati-bossi-lancia-la-sua-legge.html IMMIGRATI BOSSI LANCIA LA SUA LEGGE]</ref>. Il [[16 ottobre]] viene acquistata ''Radio Varese'', emittente fondata nel [[1976]] tra gli altri da [[Roberto Maroni]] per l'estrema sinistra varesotta<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/10/17/la-lega-lombarda-punta-alla-conquista-dell.html LA LEGA LOMBARDA PUNTA ALLA CONQUISTA DELL'ETERE]</ref>. Dal 20 diventerà ''Radio Varese-Lega Lombarda'', primo embrione di quella che dal [[17 maggio]] [[1997]] sarà ''[[Radio Padania Libera]]''<ref>[http://www.radio-padania.com/rpl/Articoli.asp?category_id=53&articolo_id=121& Ecco com'è nata Radio Padania Libera]</ref>.
 
Il [[26 ottobre]] il presidente Cossiga, in visita ufficiale in [[Gran Bretagna]], dichiara che «separare» l'Italia «mi sembra una cosa criminale, una cosa sciocca, vergognosa»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/10/27/italiani-ci-vuole-un-sacrificio.html 'ITALIANI, CI VUOLE UN SACRIFICIO']</ref>. Per queste parole, il 30, durante una riunione del consiglio regionale lombardo, Castellazzi rivolgerà «un invito alla classe dei medici curanti perché lo assistano meglio. Non è un problema politico, ma un problema medico, di sclerosi» perché «Cossiga ha criminalizzato un milione e settecentomila persone che hanno votato per noi: questo è straparlare». Ne seguirà un vespaio di polemiche<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/10/31/dalla-lega-insulti-cossiga.html DALLA LEGA INSULTI A COSSIGA]</ref>. Il 24 novembre intervistato dal GR1, Cossiga preciserà che non voleva «censurare o valutare le intenzioni di nessuno. Ho detto che sarebbe criminoso separare Roma da Milano, dopo tutti gli sforzi che si sono fatti per unirle»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/11/25/cossiga-le-leghe.html COSSIGA E LE LEGHE]</ref>.
 
Nelle elezioni amministrative di quattro piccoli comuni lombardi del [[12 novembre]], la Lega si conferma in crescita<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/11/13/ma-ancora-le-urne-premiano-la-lega.html MA ANCORA LE URNE PREMIANO LA LEGA]</ref>. Il [[18 novembre]] a [[Varese]] si tiene l'Assemblea nazionale della Lega Lombarda che dà il via libera alla fusione della Lega Nord<ref name="ora della LN">[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/11/20/bossi-trascina-lumbard-ora-della.html BOSSI TRASCINA I LUMBARD 'È L'ORA DELLA LEGA NORD']</ref>. Il [[1º dicembre]] da una nuova scissione nasce l'[[Unione Federalista (1990)|Unione Federalista]] che unisce l'[[Autonomia Alleanza Lombarda - Lega di Angela Bossi|Alleanza Lombarda]] di [[Pierangelo Brivio]], l'[[Union Piemonteisa]] di [[Roberto Gremmo]], la [[Lega Padana]] di [[Umberto Mori]] e altri espulsi vari dal Carroccio<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/12/02/nemici-di-bossi-lasciano-la-lega.html I NEMICI DI BOSSI LASCIANO LA LEGA LOMBARDA]</ref>. L'[[8 dicembre]], polemizzando coi leghisti, Craxi rilancia il disegno del PSI per una «grande riforma che attui un nuovo disegno di decentramento e consolidamento delle autonomie regionali. (...) Cosa ben diversa dalla improvvisazione delle tre repubblichette di cui si è sentito parlare. Se per avventura domani dovesse essere attuato, sarebbe un disegno che aprirebbe la strada al disfacimento dell'unità nazionale e all'indebolimento dell'indipendenza stessa del Paese»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/12/09/craxi-dai-giudici-una-resistenza-al-nuovo.html CRAXI: 'DAI GIUDICI UNA RESISTENZA AL NUOVO CODICE']</ref>.
 
Il giorno dopo, da Cene, Bossi attacca la DC: «Stia attento il partito democratico cristiano, se ci fa arrabbiare c'è il rischio che per la prima volta si ritrovi all'opposizione»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/12/11/la-lega-corre-per-il-primo-posto.html LA LEGA CORRE PER IL PRIMO POSTO]</ref>. Tre giorni dopo ancora, Bossi preciserà che ciò potrebbe divenire possibile con un'alleanza a sinistra guidata da Craxi<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/12/14/bettino-sbarazziamoci-della-dc.html 'BETTINO, SBARAZZIAMOCI DELLA DC']</ref>. Davanti a una simile proposta Craxi, Di Donato, Pillitteri e i socialisti milanesi restano vaghi, mentre Claudio Martelli si dice disponibile<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/12/15/leghisti-possibili-alleati-martelli-risponde-bossi.html 'LEGHISTI, POSSIBILI ALLEATI' MARTELLI RISPONDE A BOSSI]</ref>. Successivamente Bossi entrerà in contraddizione formulando altre ipotesi di alleanze anche con la DC, ma in definitiva chiederà solo che Craxi faccia «quello che deve fare, cioè le elezioni anticipate, spaccare con la DC, e mangiarsi i voti del PCI»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/12/16/bossi-il-disinvolto-al-centro-sinistra-in.html BOSSI IL DISINVOLTO: AL CENTRO A SINISTRA E IN OGNI LUOGO...]</ref>.
 
Il [[17 dicembre]] la [[Conferenza Episcopale Italiana|CEI]] diretta dal [[cardinale]] [[Ugo Poletti]] e dal [[vescovo]] [[Camillo Ruini]] presenta il documento ''Evangelizzazione e testimonianza della carità'' dove è scritto che «Nella prospettiva del bene comune del paese, della nuova Europa da costruire insieme e del servizio allo sviluppo integrale dell’umanità, non si giustificano le varie forme di chiusure particolaristiche che insidiano il tessuto sociale, politico e culturale della nazione: siano esse di stampo corporativo, a livello professionale ed economico, o invece facciano leva su caratteristiche anche positive della propria gente e della propria terra, finendo però col trasformarle in motivi di divisione e di discordia. Senza misconoscere le obiettive situazioni di malessere che tali tendenze denunciano, e a cui occorre far fronte, l’impegno della comunità ecclesiale non può non camminare nella direzione del rafforzamento di una solidale e unitaria coscienza comune, all’interno della quale le diversità siano stimolo di crescita e non motivo di divisione»<ref>[http://www.dignitas.it/CEI_evangelizzazione%2090.pdf Evangelizzazione e testimonianza della carità]</ref>. Verrà letto come un chiaro attacco alla Lega<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/12/18/leghe-non-avete-carita.html 'LEGHE, NON AVETE CARITÀ']</ref> e Bossi replicherà: «Oggi questo cattolico è costretto a chiedersi se polemizzare democraticamente con la DC significhi frantumare l'unità religiosa degli italiani. Più ancora questo cattolico è costretto a ribellarsi quando legge che, poste in pratica sullo stesso piano, sono da condannare la mafia e le leghe»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/12/19/bossi-risponde-alle-accuse-dei-vescovi.html BOSSI RISPONDE ALLE ACCUSE DEI VESCOVI]</ref>.
 
=== La fusione definitiva e i primi successi elettorali (1991-1993) ===
[[Immagine:Striscione I Congresso Lega Nord.jpg|miniatura|destra|Striscione di sfondo al congresso federale della Lega Nord nel 1991]]
Nei giorni [[8 febbraio|8]]-[[9 febbraio|9]]-[[10 febbraio]] [[1991]] l'atto costitutivo e lo statuto vengono approvati all'unanimità dal primo Congresso Federale della Lega Nord, svoltosi a [[Pieve Emanuele]] (MI). Secondo lo statuto approvato, nel Movimento Lega Nord vengono a confluire i movimenti denominati [[Liga Veneta]], [[Lega Lombarda (partito politico)|Lega Lombarda]], [[Piemònt Autonomista]], [[Union Ligure]], [[Alleanza Toscana|Alleanza Toscana - Lega Toscana - Movimento per la Toscana]], [[Lega Emiliano-Romagnola]].
 
Il movimento si conferma negli anni successivi come una delle forze politiche più significative del Nord Italia, portando i suoi candidati alla vittoria in diverse amministrazioni locali.
 
Nell'[[ottobre]] [[1991]] tuttavia avviene una prima scissione: [[Franco Castellazzi]], che fino ad allora era stato il numero due del partito, esce dal movimento insieme ad altri cinque consiglieri regionali lombardi, dopo essere stato attaccato duramente da Bossi. I fuoriusciti fonderanno la [[Lega Nuova]], ma con poco successo, tanto che l'esperienza politica del nuovo partito durerà meno di un anno<ref>{{Cita web
|autore= Marco Garzonio
|url= http://archiviostorico.corriere.it/1992/settembre/15/sogno_finito_sciolta_Lega_Nuova_co_0_92091518165.shtml
|titolo= Il sogno è finito. Sciolta la Lega Nuova
|editore= Corriere della Sera
|data= 15 settembre 1992
|accesso= 16-5-2009
}}</ref>.
 
Alle [[Elezioni politiche italiane del 1992|elezioni politiche del 1992]], celebrate nel mezzo dello scandalo di [[Tangentopoli]], la Lega Nord, con l'8,6% alla Camera e l'8,2% al Senato dei voti a livello nazionale, ottiene 80 parlamentari, di cui 25 senatori e 55 deputati. Bossi e i suoi parlamentari festeggeranno un mese dopo per tre giorni il successo elettorale a [[Pontida]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1992/maggio/10/LEGA_NORD_annuncia_Pontida_cambieremo_co_0_9205108770.shtml la LEGA NORD annuncia a Pontida: "cambieremo la legge sul lavoro"]</ref>.
 
Eletto come indipendente nella lista al Senato della Lega anche [[Gianfranco Miglio]], emerito professore dell'[[Università Cattolica di Milano]] e insigne studioso dei sistemi politici, convinto federalista e detto il ''Profesùr'', che elaborò un progetto di riforma federale fondato sul ruolo costituzionale assegnato all'autorità federale ed a quella delle macroregioni o cantoni (del Nord o Padania, del Centro o Etruria, del Sud o Mediterranea, oltre alle cinque regioni a statuto speciale); la costituzione migliana prevedeva l'elezione di un governo direttoriale composto dai governatori delle tre macroregioni, da un rappresentante delle cinque regioni a statuto speciale e dal presidente federale, eletto da tutti i cittadini in due tornate elettorali e rappresentante l'unità del paese.
 
Alle [[Elezioni amministrative italiane del 1993|elezioni amministrative del 1993]] si vota al Comune di [[Milano]]. La Lega candida a sindaco [[Marco Formentini (politico)|Marco Formentini]], da un anno deputato nazionale. Formentini vince le elezioni al secondo turno su [[Nando Dalla Chiesa]], candidato del [[centro-sinistra]]. La conquista della poltrona a sindaco di Milano è per la Lega Nord il fiore all'occhiello di una fortunata tornata di elezioni amministrative. La Lega Nord conquista infatti molte province del [[Nord Italia|Settentrione]].
 
=== Elezioni politiche 1994: la prima breve stagione al governo ===
[[File:Irene Pivetti 3.jpg|right|thumb|[[Irene Pivetti]], deputato leghista dal 1992 al 2001 e Presidente della Camera dei Deputati dal 1994 al 1996.]]
In occasione delle [[Elezioni politiche italiane del 1994|elezioni politiche 1994]], le prime celebrate col sistema maggioritario, quando ancora il Paese vive una situazione di transizione dal sistema della [[Prima Repubblica (Italia)|Prima Repubblica]] a quello del bipolarismo, la Lega si allea con [[Silvio Berlusconi]], entrato in politica fondando il movimento di [[Forza Italia]] e organizzando in breve tempo una coalizione di centrodestra. Berlusconi guida due diversi schieramenti, visto il reciproco disconoscimento fra la Lega e il [[Movimento Sociale Italiano]]: al nord Forza Italia, [[Centro Cristiano Democratico|CCD]] e Lega si presentano come [[Polo delle Libertà]], mentre al sud c'è il [[Polo del Buon Governo]] con FI, AN e CCD ma senza la Lega.
 
La Lega, pur con un leggero calo percentuale, con l'8,4% dei voti alla Camera ottiene 180 parlamentari, grazie alla presenza di candidati leghisti nei collegi uninominali come rappresentanti di tutta la coalizione di centrodestra, e il partito di Bossi diviene il più grande raggruppamento parlamentare. Il Polo vince le elezioni e viene costituito il [[Governo Berlusconi I|primo governo Berlusconi]]. I ministri leghisti che compongono il governo sono cinque: [[Roberto Maroni]] all'Interno nonché [[Vicepresidente del Consiglio dei ministri della Repubblica Italiana|Vicepresidente del Consiglio]]; [[Giancarlo Pagliarini]] al [[Ministeri economici|Ministero del Bilancio e della Programmazione Economica]]; [[Vito Gnutti]] all'Industria, Commercio e Artigianato; [[Domenico Comino]] al [[Dipartimento per gli Affari europei|Coordinamento delle politiche dell'Unione Europea]]; [[Francesco Speroni]] alle Riforme istituzionali.
 
Dopo una serie di colloqui con gli altri partiti della coalizione, la Lega ottiene anche la carica di [[Presidente della Camera]] (inizialmente aveva chiesto la Presidenza del Senato, da affidare a Speroni, ma successivamente per quest'ultimo venne trovato un ruolo ministeriale): Bossi sceglie per questo incarico la giovane [[Irene Pivetti]], già deputata dal 1992 al 1994, che, a soli 31 anni, diventa la più giovane Presidente della Camera della storia italiana.
 
Il governo è destinato a durare in carica soltanto pochi mesi, proprio a causa della sottrazione dell'appoggio da parte della Lega: in un primo momento l'Assemblea federale leghista ([[6 novembre]] [[1994]]) presenta un progetto di Costituzione che divide l'Italia in 9 macroregioni o macroaree, riferibili agli stati preesistenti all'[[unità d'Italia]]; lo scontro scoppia alcuni giorni dopo sul tema delle pensioni: Berlusconi afferma che non si può governare con un alleato come Bossi e che non rimane altro da fare che ritornare alle urne. Sul tema i rapporti si alterano, e anche il [[ministro dell'Interno]] [[Roberto Maroni]], Vicepresidente del Consiglio, accusa la maggioranza per la mancanza di accordi con i sindacati.
 
Lo scontro diretto arriva in Aula fra il [[21 dicembre|21]] e il [[22 dicembre]]: in diretta televisiva Silvio Berlusconi, con un discorso duro nei confronti dell'alleato Bossi, dichiara che il patto sancito con lui il [[27 marzo]] è stato tradito e chiede di ritornare immediatamente alle urne. Bossi, dal canto suo, ricambia le accuse, affermando che l'accordo sul [[federalismo]] è stato ampiamente disatteso dal governo. Così si apre la crisi: Berlusconi rassegna le proprie dimissioni e invita i suoi militanti a [[manifestazione|manifestare]] in piazza contro il ''tradimento''.
 
Il [[23 dicembre]] si incontrano, nella casa romana di Bossi, il leader leghista con [[Massimo D'Alema]] e [[Rocco Buttiglione]], rispettivamente segretari del [[Partito Democratico della Sinistra|PDS]] e del [[Partito Popolare Italiano (1994)|PPI]]. I tre leader decidono di stringere un'alleanza parlamentare che porterà all'appoggio esterno al successivo [[Governo Dini|governo tecnico guidato da Lamberto Dini]]. È il cosiddetto ''patto delle [[sardina|sardine]]'', chiamato così perché alla richiesta di Bossi se i due ospiti avessero fame, il Senatùr offrì quello che aveva nel frigorifero in quel momento, ovvero sardine in scatola, lattine di [[birra]], di [[Coca-Cola]] e pancarré<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1995/aprile/27/Bossi_Cosi_tre_buttammo_giu_co_0_9504272105.shtml Bossi: "Così in tre buttammo giù Silvio"]</ref> (anche se D'Alema preciserà anni dopo che allora «preferii digiunare. Quel frugale pasto fu consumato da Bossi e Buttiglione»)<ref>[http://www.massimodalema.it/interventi//documenti/dett_dalema.asp?id_doc=1553 Le riforme o sono condivise o sono una forzatura]</ref>.
 
La scelta di lasciare Berlusconi provocò tuttavia una scissione all'interno del partito: 40 deputati su 117 e 17 senatori su 60, tra i quali [[Luigi Negri (politico)|Luigi Negri]], [[Enrico Hüllweck]] e [[Giorgio Vido]], lasciarono la Lega e formarono il partito [[Lega Italiana Federalista]]; altri, fra cui [[Lucio Malan]], passarono a [[Forza Italia]]; Maroni prese le distanze dal segretario, ma, dopo alcuni mesi di freddezza con Bossi, tornò a essere membro attivo della Lega.
 
=== Il progetto secessionista ===
[[File:Flower of Life.svg|thumb|left|Il [[Sole delle Alpi]] simbolo scelto dalla Lega come bandiera della [[Padania]]]]
{{Nota
|titolo = L'irruzione della Digos in via Bellerio
|contenuto = Il [[18 settembre]] [[1996]], pochi giorni dopo la Dichiarazione d'indipendenza della Padania del [[15 settembre]], la [[Digos]] (organo di polizia per gli interventi speciali) eseguì un mandato di perquisizione nell'abitazione di Corinto Marchini (capo delle «camicie verdi» in Lombardia). Marchini e altri erano indagati dalla Procura della Repubblica di [[Verona]] per attentato all'unità dello Stato (reato previsto dal [[Codice penale italiano|Codice penale]]).<br/>
Il mandato prevedeva anche la perquisizione dell'«ufficio di Marchini» presso la sede leghista. Gli agenti si fecero dunque accompagnare nella sede della Lega Nord, in via Bellerio. Qui trovarono [[Umberto Bossi]], [[Roberto Maroni]] e alcuni militanti. I leghisti sostennero che non ci fosse nessun ufficio di Marchini nella sede leghista. A questo punto la Digos decise di fare irruzione. Facendosi strada con la forza, gli agenti entrarono nella sede travolgendo i militanti tra cui Bossi e Maroni, che ricevettero gomitate e botte in testa. Maroni cadde e rimase ferito<ref>da [http://archiviostorico.corriere.it/1996/settembre/19/Lega_ore_Polizia_carica_co_0_96091912885.shtml corriere.it] - Lega ore 18: la Polizia dà la carica <small>- [[19 settembre]] [[1996]]</small></ref>. Qualche giorno più tardi la polizia rese noto il verbale dell'operazione. Nella sede leghista fu sequestrato il seguente materiale: camicie, gadget, manifesti, una carta geografica del Po e copie dell'inno ''Va' pensiero'' di Giuseppe Verdi.<ref>{{Cita news|lingua=it|autore=Iva Garibaldi|url=|titolo=Scalfaro? Con lui al Colle, Digos in via Bellerio|pubblicazione=la Padania|giorno=31|mese=gennaio|anno=2012|pagina=8|accesso=|cid=}}</ref>
 
Contro la perquisizione la [[Camera dei deputati]] avanzò ricorso secondo l'articolo 68 della [[Costituzione italiana|Costituzione]], che vieta la violazione di locali a disposizione dei parlamentari senza consenso del Parlamento. La perquisizione venne condannata nel [[2004]] dalla [[Corte Costituzionale]] in quanto lesiva proprio dell'articolo 68<ref>[http://www.giurcost.org/decisioni/2004/0058s-04.html Corte Costituzionale] - Sentenza 58/2004</ref>.
 
La [[corte Suprema di Cassazione|Cassazione]] condannò comunque [[Roberto Maroni]] e [[Piergiorgio Martinelli]] a 4 mesi e 20 giorni per resistenza a [[pubblico ufficiale]] (pena poi convertita in una multa di 5.320 Euro<ref>da [http://www.rainews24.rai.it/notizia.asp?newsid=46025 RaiNews24] - Maroni si oppose alla Digos con atti di sfida ingiustificabili <small>- [[9 marzo]] [[2004]]</small></ref>). Umberto Bossi venne assolto in appello il [[22 giugno]] [[2007]], dopo avere chiesto precedentemente l'immunità al [[Parlamento europeo]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/giugno/23/Bossi_assolto_per_gli_incidenti_co_9_070623065.shtml Bossi assolto per gli incidenti di via Bellerio]</ref>.
}}
 
Si arriva allo svolgimento di [[elezioni politiche italiane del 1996|nuove elezioni]], e stavolta la Lega non stringe alleanze. Si presenta da sola e conquista il 10,4% dei voti a livello nazionale e 87 parlamentari. Questa decisione penalizza il [[Polo per le Libertà|Polo]] di centrodestra e favorisce la nuova coalizione del[[l'Ulivo]], guidata da [[Romano Prodi]], il quale andò a formare il suo primo governo.
 
Al momento della ricostituzione dei gruppi parlamentari leghisti, nel [[maggio]] [[1996]], viene introdotto il nome ''Lega Nord per l'Indipendenza della Padania'' (dopo la bocciatura di ''Lega Parlamento della Padania'' al Senato e ''Lega Padania indipendente'' alla Camera<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1996/maggio/22/Alla_Camera_via_libera_nome_co_0_9605226518.shtml Alla Camera via libera al nome "indipendentista" dei lumbard]</ref>) che diventerà il nuovo nome del movimento con la modifica dello statuto approvata il [[15 febbraio]] [[1997]]. In quell'occasione entra nel patrimonio simbolico leghista il [[Sole delle Alpi]] in verde su bianco<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1997/febbraio/16/Sole_delle_Alpi_batte_Alberto_co_0_9702166248.shtml Il Sole delle Alpi "batte" Alberto da Giussano Ora "l'indipendenza padana" è anche nel nome]</ref>.
 
Forte del consenso elettorale (30% in [[Veneto]], 25% in [[Lombardia]]), il [[15 settembre]] la Lega Nord, radicalizzando la propria politica, annuncia di voler perseguire il progetto della secessione delle regioni dell'Italia settentrionale ([[indipendenza della Padania]]). A tal fine organizza una manifestazione lungo il fiume [[Po]] il cui culmine si tiene a [[Venezia]], in Riva degli Schiavoni, dove [[Umberto Bossi]], dopo aver ammainato la [[bandiera italiana|bandiera tricolore italiana]], fa issare quella col [[Sole delle Alpi]], e proclama unilateralmente l'indipendenza della [[Padania]]. A seguito di questa svolta secessionista, alcuni importanti esponenti del Carroccio entreranno in rotta con Bossi: [[Irene Pivetti]] è espulsa il [[12 settembre]] [[1996]] e fonderà [[Italia Federale]], [[Vito Gnutti]] lascia la Lega l'[[11 giugno]] [[1999]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1999/giugno/30/ministro_Gnutti_abbandona_Bossi_co_0_9906301148.shtml L'ex ministro Gnutti abbandona Bossi]</ref> e fonderà con altri ex leghisti [[Futuro Nord]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1999/agosto/25/Gli_Comino_Gnutti_fondano_Futuro_co_0_9908251622.shtml Gli ex Comino e Gnutti fondano "Futuro Nord"]</ref>.
 
Nel frattempo il Parlamento, attraverso i decreti legislativi noti come ''[[legge Bassanini]]'', attribuisce numerose funzioni amministrative agli enti locali, e in particolar modo ai [[Comuni d'Italia|comuni]]. La Lega mostra, fin dalla legge di delegazione (legge [[15 marzo]] [[1997]] n. 59), di non accontentarsi delle riforme e decide di proseguire nella sua battaglia secessionista, creando un ''[[Parlamento del Nord|Governo padano]]''.
 
Mentre il programma secessionista è in atto, il Parlamento (a maggioranza centro-sinistra) approva una riforma del Titolo V della Parte II della [[Costituzione della Repubblica Italiana|Costituzione]], che modifica profondamente il regionalismo italiano. La riforma si fonda sui principi di ''sussidiarietà'' - art. 118 - e di ''leale collaborazione'' - art. 120 -, indicando espressamente le materie di competenza legislativa esclusiva dello Stato e concorrente tra Stato e Regioni, e riservando alla competenza legislativa esclusiva delle [[Regioni d'Italia|Regioni]] tutte le altre materie.
 
A partire dall'autunno [[1998]] si staccano dalla Lega diversi dirigenti e militanti che fondano movimenti regionali autonomi: in [[Veneto]] movimenti come la [[Liga Veneta Repubblica]], che nelle tornate elettorali ha raccolto un consenso tra l'1,3% (2005) e il 2,3% (2000) a livello regionale con un piccolo exploit nelle elezioni per il Senato nel 2001 dove ha raggiunto il 5%, sfiorando l'elezione di un senatore, nel [[2000]] diversi gruppi regionali staccatisi dalla Lega fondano [[Autonomisti per l'Europa]], nel [[2001]] nasce in [[Liguria]] il [[Movimento Indipendentista Ligure]] e nel [[2006]] in [[Lombardia]] [[Max Ferrari]], ex direttore di [[TelePadania]], dopo essere stato espulso dalla Lega fonda il movimento autonomista [[Fronte Indipendentista Lombardia]] raccogliendo però pochi consensi.
 
=== Il ritorno col centrodestra: nasce la CdL e vince le Politiche 2001 ===
Alle [[elezioni europee del 1999 (Italia)|elezioni europee del 1999]] il partito raccoglie il 4,5% dei consensi, meno della metà rispetto alle politiche del 1996, ed elegge quattro europarlamentari, di cui uno, [[Marco Formentini (politico)|Marco Formentini]], fautore di un'alleanza con il [[centrosinistra]], avrebbe presto lasciato il partito per aderire a [[I Democratici]]. Quell'anno la Lega organizza una manifestazione a Roma. Il [[5 dicembre]] convergono nella capitale decine di migliaia di militanti, che sfilano nelle strade del centro per gridare la loro opposizione alle politiche dello Stato centrale.
 
Tra il 1999 e il 2000 la Lega si avvicina nuovamente alla coalizione di [[centrodestra]], rinsaldando i rapporti con Silvio Berlusconi e il suo partito, Forza Italia. La nuova alleanza tra Lega, Forza Italia, AN e centristi, che viene chiamata [[Casa delle Libertà]], muove i primi passi già alle [[elezioni regionali del 2000]], quando la Lega, alleata della CdL, conquista posizioni di rilievo nelle giunte regionali e locali; il successo della CdL provocherà le dimissioni del [[Governo D'Alema II]].
 
La CdL è riproposta per le [[elezioni politiche del 2001]] come alleanza tra Lega Nord, [[Forza Italia]], [[Alleanza Nazionale]], [[Centro Cristiano Democratico]], [[Cristiani Democratici Uniti]], [[Nuovo PSI]] e [[Partito Repubblicano Italiano]], vince: Silvio Berlusconi torna Presidente del Consiglio e la Lega torna al governo. I risultati elettorali vedono la Lega in forte calo rispetto al passato: 3,9% dei consensi nella quota proporzionale (dunque di poco sotto la soglia di sbarramento) e solo 47 parlamentari eletti nel maggioritario. Ma l'alleanza con il centrodestra risulta vincente.
 
La Lega Nord entra nel [[Governo Berlusconi II]] con [[Umberto Bossi]] che viene nominato [[Dipartimento per le Riforme Istituzionali|Ministro delle Riforme istituzionali e devoluzione]], [[Roberto Castelli]] [[Ministro della Giustizia]] e [[Roberto Maroni]] [[Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali]]; e negli uffici di presidenza delle assemblee legislative con [[Roberto Calderoli]], che viene eletto vicepresidente del [[Senato]].
 
=== La nuova azione di governo ===
Nel [[Governo Berlusconi II|governo]] la Lega spinge per la realizzazione delle riforme costituzionali, in particolare di quella federalista chiamata "[[devolution]]" che valorizza il ruolo delle autonomie regionali, attraverso l’attribuzione di competenze esclusive attinenti alla sanità, alla scuola e alla sicurezza pubblica. La mattina dell'[[11 marzo]] [[2004]] Umberto Bossi è ricoverato in ospedale in gravi condizioni, colpito da un [[ictus]] cerebrale; la riabilitazione lo costringe a una lunga degenza ospedaliera in [[Svizzera]] e a una faticosa convalescenza, poi conseguentemente a una lunga interruzione dell'attività politica. Nel frattempo al suo posto a capo del [[Dipartimento per le Riforme Istituzionali|dicastero delle riforme istituzionali]] viene nominato il vicepresidente del Senato, [[Roberto Calderoli]].
 
Nonostante le condizioni di salute (la malattia gli ha lasciato un braccio indebolito, difficoltà a camminare e parlare da cui si è successivamente ripreso, anche se non completamente) Bossi si candida come capolista al [[Parlamento europeo]] alle [[elezioni europee del 2004|elezioni di giugno]], risultando eletto nelle due circoscrizioni del nord, con circa 285.000 voti. Per il seggio di [[Strasburgo]] lascia quindi la carica di deputato italiano. Bossi riapparirà solo il [[19 settembre]] nella sua casa a [[Gemonio]]<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2004/09/20/bossi-primo-saluto-in-pubblico.html Bossi, primo saluto in pubblico]</ref> e tornerà in pubblico gradualmente prima partecipando il [[28 febbraio]] [[2005]] nella sede della Lega in via Bellerio a Milano all'inaugurazione dell'asilo nido interno.<ref>Rodolfo Sala, [http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/03/01/bossi-torna-arringa-leghisti-meglio-la-svizzera.html Bossi torna e arringa i leghisti Meglio la Svizzera, non l'Europa], ''La Repubblica'', 1º marzo 2005</ref>
 
Il [[6 marzo]] Bossi effettua la sua prima uscita pubblica dopo l'ictus nella casa-museo di [[Carlo Cattaneo (patriota)|Carlo Cattaneo]] a [[Castagnola-Cassarate|Castagnola]]<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/03/07/la-mano-tremante-la-voce-roca.html La mano tremante, la voce roca l'emozione del condottiero ferito]</ref>.
Alla manifestazione di Castagnola prende parte anche il ministro dell'Economia [[Giulio Tremonti]] (uomo chiave del cosiddetto «asse del Nord» tra Bossi e Berlusconi),<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2003/06/21/si-sente-aria-di-94-allarme.html Si sente aria di '94 l'allarme degli alleati]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2004/gennaio/10/giorni_Tremonti_co_9_040110076.shtml I giorni di Tremonti]</ref> il ministro [[Roberto Calderoli]], il Ministro della Giustizia [[Roberto Castelli]], il Ministro del Lavoro e politiche sociali [[Roberto Maroni]] e una delegazione della [[Lega dei Ticinesi]], movimento politico localista a ispirazione cantonale elvetico guidato dall'imprenditore luganese [[Giuliano Bignasca]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2005/marzo/07/Bossi_anno_dopo_padani_sono_co_9_050307016.shtml Bossi un anno dopo: padani, sono tornato]</ref>.
 
Il [[19 giugno]] [[2005]] Bossi torna a partecipare ai tradizionali raduni di Pontida<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/06/20/bossi-ritorna-infiamma-pontida-sapevo-che-la.html Bossi ritorna e infiamma Pontida Sapevo che la Ue sarebbe fallita]</ref><ref>[http://www.repubblica.it/2003/e/gallerie/politica/pontibossi/6.html Centomila a Pontida con Bossi]</ref>, ma solo dal [[15 novembre]] ritornerà a far politica a Roma ripresentandosi al Senato<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2005/11/16/il-gran-ritorno-di-bossi-roma-ora.html Il gran ritorno di Bossi a Roma Ora tutti federalisti nella Cdl]</ref><ref>[http://www.repubblica.it/2003/e/gallerie/politica/bosstri/1.html Bossi torna al Senato]</ref>. Nelle [[elezioni europee del 2004]] e nelle [[elezioni regionali del 2005]], la Lega Nord recupera parte dei consensi persi in precedenza, ricevendo rispettivamente il 5,1% e il 5,6% dei suffragi a livello nazionale.
 
=== Politiche 2006: alleanza con MPA e all'opposizione di Prodi ===
[[File:Northern league.jpg|thumb|right|Simbolo elettorale della Lega Nord e del MPA alle elezioni politiche del 2006]]
In vista delle [[elezioni politiche italiane del 2006|elezioni politiche del 2006]], la Lega conferma l'adesione alla [[Casa delle Libertà]], che candida nuovamente Berlusconi a premier, e, per la prima volta, apre anche alle energie provenienti dal [[Sud Italia]], stipulando un accordo, detto [[Patto per le Autonomie]], col meridionalista [[Movimento per l'Autonomia]], guidato da [[Raffaele Lombardo]], eurodeputato eletto nelle file dell'UDC e proveniente dalla corrente [[Democrazia Cristiana|DC]] di [[Calogero Mannino]]. L'MpA è un movimento composto da esponenti politici provenienti in maggior parte dalla Democrazia Cristiana, ha il suo radicamento in [[Sicilia]] e sostiene politiche in favore del Mezzogiorno, come la costruzione del [[ponte sullo Stretto di Messina]]. Condivide con la Lega il fattore dell'[[autonomismo]] regionale, ma si oppone a un federalismo fiscale che poggi totalmente sulle spalle delle Regioni. L'obiettivo dei due partiti alleati, secondo Raffaele Lombardo, è quello di «porre fine alla conflittualità tra autonomia e federalismo» e «trasformare i conflitti in sinergie e collaborazione tra Nord e Sud del Paese»<ref>[http://www.mpa-italia.it/portal/modules/news/article.php?storyid=170 Mpa e Lega intesa per il programma]</ref>. Anche [[Partito Sardo d'Azione]] presenterà suoi candidati nella lista Lega-MpA per l'elezione dalla Camera.
 
Alle elezioni la [[Casa delle Libertà]] perde, si forma il [[Governo Prodi II]] e la Lega si mette all'opposizione di Prodi. Dopo le elezioni, il gruppo leghista alla [[Camera dei Deputati|Camera]] è formato da ventitré deputati e il capogruppo è l'ex ministro [[Roberto Maroni]], mentre al [[Senato della Repubblica|Senato]] a capo dei tredici senatori c'è l'ex Guardasigilli [[Roberto Castelli]].
 
=== Il Referendum costituzionale del 2006 ===
Fra [[18 ottobre]] [[2004]] e il [[16 novembre]] [[2005]] il Parlamento dà i quattro sì necessari per modificare la Costituzione e introdurre la ''devolution'', cioè la [[devoluzione]] alle regioni della potestà legislativa esclusiva in materia di organizzazione scolastica, polizia amministrativa regionale e locale, assistenza e organizzazione sanitaria<ref>[http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/11_Novembre/16/senato.shtml Ultimo sì, la devolution è diventata legge]</ref>, riforma fortemente voluta dalla Lega. Tuttavia l'approvazione è avvenuta a maggioranza semplice e questo obbliga la maggioranza a indire un referendum confermativo.
 
Il secondo [[Referendum costituzionale del 2006 in Italia|referendum costituzionale]], dopo [[Referendum costituzionale del 2001 in Italia|quello del 2001]] sulla riforma del Titolo V, si tiene così il [[25 giugno|25]] e [[26 giugno]] [[2006]] e a questo partecipa il 52,3% degli aventi diritto<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/giugno/27/Votanti_sopra_per_cento_prima_co_9_060627060.shtml Votanti sopra il 50 per cento È la prima volta dopo 11 anni]</ref>. La maggioranza dei voti risulta di parere contrario alla riforma costituzionale. In sole due regioni, Lombardia e Veneto, i sì prevalgono sui no<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/giugno/27/Vittoria_netta_del_Prodi_Berlusconi_co_9_060627052.shtml Vittoria netta del no. Prodi e Berlusconi: dialogo]</ref>. Il progetto federalista della Lega subisce così una battuta d'arresto. Bossi ammetterà di essere «un po' deluso da questa Italia che fa un po' tristezza»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/giugno/27/Bossi_andiamo_avanti_con_Cavaliere_co_9_060627066.shtml Bossi: andiamo avanti con il Cavaliere. Non lascio, i «generali» restino con me]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/giugno/27/Gli_italiani_fanno_schifo_nuova_co_9_060627127.shtml «Gli italiani fanno schifo». La nuova sfida del Senatùr: calmare i suoi]</ref>.
 
=== Politiche 2008: il ritorno al governo ===
[[File:Manifesto Lega Nord campagna elettorale 2008.jpg|thumb|left|Manifesto elettorale alle elezioni politiche del 2008]]
[[File:Lega-Quirinale.jpg|thumb|[[Umberto Bossi]], [[Roberto Calderoli]], [[Rosy Mauro]], [[Roberto Cota]] e [[Federico Bricolo]] al [[Palazzo del Quirinale|Quirinale]]]]
Alle [[Elezioni politiche italiane del 2008|elezioni politiche del 2008]] la Lega partecipa in coalizione con [[Il Popolo della Libertà]] e il [[Movimento per l'Autonomia]], candidando ancora una volta Berlusconi a Presidente del Consiglio. Il partito di Bossi ha presentato le proprie liste e il proprio simbolo tuttavia esclusivamente nelle regioni del Centro-Nord: [[Piemonte]], [[Lombardia]], [[Veneto]], [[Trentino-Alto Adige]], [[Friuli-Venezia Giulia]], [[Emilia-Romagna]], [[Liguria]], [[Toscana]], [[Marche]] e [[Umbria]].
 
Al voto, la Lega ha ottenuto un risultato di rilievo, partecipando in maniera decisiva alla vittoria del centro-destra e ottenendo l'8,30% alla [[Camera dei Deputati|Camera]]<ref>{{Cita web|url=http://politiche.interno.it/politiche/camera080413/C000000000.htm|titolo=Ministero dell'Interno - Elezione della Camera dei Deputati del 13 - 14 aprile 2008|accesso=15-04-2008}}</ref> e l'8,06% al [[Senato della Repubblica|Senato]]<ref>{{Cita web|url=http://politiche.interno.it/politiche/senato080413/S000000000.htm|titolo=Ministero dell'Interno - Elezione del Senato della Repubblica del 13 - 14 aprile 2008|accesso=15-04-2008}}</ref>, in netto rialzo rispetto alle precedenti votazioni.
 
Nel [[Governo Berlusconi IV]] sono ministri: [[Umberto Bossi]] alle [[Dipartimento per le Riforme Istituzionali|Riforme per il Federalismo]], [[Roberto Calderoli]] alla [[Dipartimento per la Semplificazione Normativa|Semplificazione Normativa]], [[Roberto Maroni]] all'[[Ministero dell'Interno|Interno]] e [[Luca Zaia]] all'[[Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali|Agricoltura]]; sono sottosegretari: [[Maurizio Balocchi]] alla [[Dipartimento per la Semplificazione Normativa|Semplificazione Normativa]], [[Michelino Davico]] all'[[Ministero dell'Interno|Interno]], [[Roberto Castelli]] alle Infrastrutture e Trasporti e [[Francesca Martini]] alla [[Ministero della Salute|Salute]]. [[Rosy Mauro]] è vicepresidente del Senato.
 
=== Elezioni europee del 2009 ===
[[File:Lega electoral results 2009.png|thumb|Risultati elettorali del 2009 in percentuale]]
Alle [[elezioni europee del 2009]] la Lega Nord ottiene il 10,21%.<ref>[http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=E&dtel=07/06/2009&tpa=Y&tpe=A&lev0=0&levsut0=0&es0=S&ms=S Ministero dell'Interno - Europee 07/06/2009 | Area ITALIA + ESTERO]</ref> Elegge per la prima volta un [[parlamentare europeo]] nella [[Circoscrizione Italia centrale|circoscrizione Centro]], l'allora segretario della [[Lega Nord Toscana]] [[Claudio Morganti (politico)|Claudio Morganti]].<ref>[http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=E&dtel=07/06/2009&tpa=Y&tpe=I&lev0=0&levsut0=0&lev1=3&levsut1=1&ne1=3&es0=S&es1=N&ms=S Ministero dell'Interno - Lega Nord: Circoscrizione III CIRCOSCRIZIONE: ITALIA CENTRALE]</ref> In [[Veneto]] ottiene il 28,38%<ref>[http://elezionistorico.interno.it/index.php?tpel=E&dtel=07/06/2009&tpa=I&tpe=R&lev0=0&levsut0=0&lev1=2&levsut1=1&lev2=5&levsut2=2&ne1=2&ne2=5&es0=S&es1=S&es2=S&ms=S Ministero dell'Interno - Europee 07/06/2009 Regione Veneto]</ref> e risulta il partito più votato nelle province di [[Belluno]], [[Treviso]], [[Verona]] e [[Vicenza]].
 
Subito dopo le elezioni la Lega Nord, con l'[[Partito per l'Indipendenza del Regno Unito|UKIP]], è tra i fondatori del [[Gruppo Europa della Libertà e della Democrazia]] (ELD), creatosi il [[1º luglio]] [[2009]] dopo lo scioglimento dell'[[Unione per l'Europa delle Nazioni]].<ref>[http://www.theparliament.com/no_cache/latestnews/news-article/newsarticle/eurosceptic-group-denies-claims-of-unsavoury-membership/ Eurosceptic group denies claims of 'unsavoury' membership]</ref>
 
=== Regionali 2010: la Lega governa Piemonte e Veneto ===
Nelle [[elezioni regionali italiane del 2010|elezioni regionali 2010]] la Lega Nord si è presentata, sempre alleata del [[Popolo delle Libertà|PdL]], in 8 delle 13 regioni che andavano al voto ([[Piemonte]], [[Lombardia]], [[Veneto]], [[Liguria]], [[Emilia-Romagna]], [[Toscana]], [[Marche]], [[Umbria]]). In due di queste, Piemonte e Veneto, ha presentato i propri esponenti [[Roberto Cota]] e [[Luca Zaia]] quali candidati presidenti dei due partiti e risultano entrambi eletti.
 
Complessivamente la Lega ha ottenuto il 12,28% del totale dei voti validi delle 13 regioni (19,77% nelle otto in cui era presente), con una punta del 35,15% in Veneto, dove è risultata essere il primo partito a livello regionale. Rispetto alle precedenti [[elezioni regionali italiane del 2005|elezioni regionali del 2005]], il partito ha raddoppiato i propri consensi<ref name="cattaneo.org">[http://www.cattaneo.org/pubblicazioni/analisi/pdf/Analisi%20Istituto%20Cattaneo%20-%20Voto%20regionale%202010%20-%20Chi%20ha%20vinto,%20chi%20ha%20perso,%20e%20dove%20%2830.3.2010%29.pdf Elezioni regionali 2010. Chi ha vinto, chi ha perso, di quanto e dove? Forte crescita della Lega Nord e dell’Italia dei valori, con conseguente riequilibrio dei rapporti di forza entro le due coalizioni]</ref> ottenendo «un avanzamento generalizzato in tutte le regioni del Nord e anche in quelle “rosse”»<ref name="cattaneo.org"/>. In termini di voti assoluti il partito ha comunque perso 117 mila voti rispetto al 2008 (–4,1%) e 195 mila voti rispetto al 2009 (–6,6%), ma è una perdita «molto contenuta rispetto all’andamento della partecipazione e quindi equivale a una crescita dei consensi»<ref>[http://www.cattaneo.org/pubblicazioni/analisi/pdf/Analisi%20Istituto%20Cattaneo%20-%20Voto%20regionale%202010%20-%20Regionali,%20europee,%20politiche%20%2831.3.2010%29.pdf Regionali 2010: confronto con le europee del 2009 e le politiche 2008]</ref>.
 
Secondo studi condotti in nove città del Nord, rispetto alle precedenti elezioni europee si è registrato un consistente flusso di voti dal PdL alla Lega Nord<ref>[http://www.cattaneo.org/pubblicazioni/analisi/pdf/Analisi%20Istituto%20Cattaneo%20-%20Flussi%20elettorali%20in%20alcune%20grandi%20citt%C3%A0%20%2816.4.2010%29.pdf I flussi elettorali fra le elezioni europee del 2009 e le regionali del 2010 in nove grandi città]</ref>.
 
Il 30 e [[31 maggio]] successivi la Lega Nord ha partecipato al [[elezioni amministrative italiane 2010|rinnovo delle otto provincie sarde]], presentando proprie liste a [[Cagliari]], [[Ogliastra]], [[Olbia-Tempio]] e [[Sassari]]. Qui, dove la Lega non è ancora radicata, il partito ha ottenuto 4.179 voti, pari allo 0,58% su scala regionale (0,93% relativamente alle quattro provincie citate).
 
=== Caduta del Berlusconi IV e passaggio all'opposizione ===
Tra il 2010 ed l 2011, periodo politicamente turbolento per la maggioranza di centrodestra a causa della scissione di [[Futuro e Libertà]] e dell'insuccesso delle amministrative 2011, la Lega garantisce il proprio appoggio al [[Governo Berlusconi IV]].
 
Alle [[Elezioni amministrative italiane del 2011|elezioni amministrative del 2011]] infatti la Lega decide di allearsi con PdL solo nelle grandi città, mentre nelle piccole si presenta da sola<ref>[http://www.polisblog.it/post/9852/amministrative-2011-la-lega-appoggera-il-pdl-solo-nei-grandi-centri Amministrative 2011: la Lega appoggerà il Pdl solo nei grandi centri]</ref>, ma i risultati sia per la Lega che per l'alleanza di centrodestra sono scarsi e viene persa anche la città di [[Milano]].
 
Successivamente alle dimissioni di [[Silvio Berlusconi]] dell'autunno 2011, la Lega è contraria a qualsiasi governo ''tecnico'', chiedendo il ritorno alle urne.<ref>[http://www.livenews24.it/news/2764/Governo-Monti-Bossi-Noi-Ne-Restiamo-Fuori.html Governo Monti, Bossi "Noi ne restiamo fuori"]</ref><ref>[http://www.bergamosera.com/cms/?p=78620 Stucchi: la Lega contraria a ipotesi di governo tecnico]</ref> Alla nascita del [[Governo Monti]] la Lega, contrariamente agli ex alleati del Popolo della Libertà, si colloca fin dal primo istante all'opposizione di tale governo: infatti la Lega è stata l'unico partito del Parlamento a votare contro la fiducia d'insediamento del ''tecnico'' [[Mario Monti]].
 
Intanto nel partito i rapporti tra ''Bossiani'' e ''Maroniani'' diventano sempre più tesi: dopo gli scontri interni al gruppo della camera sulla richiesta di arresto per Cosentino, ma smentite dal capogruppo ''bossiano'' Reguzzoni<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2012/01/13/news/maroni_amarezza-28027150/ la Repubblica - Cosentino, l'amarezza di Maroni "Deluso, ma vado avanti"]</ref>, il partito vieta a Maroni di parlare ai comizi<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2012/01/13/news/bossi-28073573/ Nella Lega clima da resa dei conti Da Bossi stop a incontri pubblici Maroni]</ref>. Maroni però non ha intenzione di rispettare il divieto e la base leghista è rivolta, tant'è che Maroni viene invitato da molte sezioni, e Bossi è costretto a ritirare il divieto<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2012/01/14/news/base_leghista_in_rivolta-28090296/ la Repubblica - Sfida di Maroni a Bossi: "Farò i comizi" la base si ribella e il Senatur fa retromarcia, 14 gennaio 2012]</ref>.
 
=== Il ''caso Belsito'' e le dimissioni di Bossi ===
{{Vedi anche|Francesco Belsito#Appropriazione indebita dei rimborsi elettorali|Rosi Mauro#Scandalo Belsito}}
Il [[5 aprile]] [[2012]] Bossi si è dimesso da Segretario Federale del partito a seguito dell'inchiesta giudiziaria che ha coinvolto il tesoriere del partito [[Francesco Belsito]], anche lui dimissionario, e la famiglia dello stesso [[Umberto Bossi|Bossi]], dal momento che parte del denaro della Lega Nord, ottenuto come [[Finanziamento pubblico ai partiti|finanziamento pubblico]], sarebbe stato utilizzato dalla famiglia Bossi per scopi privati<ref>[http://www.tmnews.it/web/sezioni/top10/20120405_165059.shtml Tmnews - Bossi si è dimesso]</ref><ref>[http://www.corriere.it/politica/12_aprile_05/bossi-consiglio-lega-belsito_95da7dca-7ef9-11e1-a959-e67ffe640cb1.shtml Bossi presenta le «dimissioni irrevocabili» al consiglio federale, ora tocca al triumvirato - Corriere.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Tale vicenda coinvolge altri esponenti di spicco della Lega come [[Rosi Mauro]], [[Roberto Calderoli]] e [[Francesco Speroni]]<ref>[http://www.gazzettino.it/articolo.php?id=189762 Il Gazzettino - Scandalo Lega/ Calderoli, Speroni e Brancher (Pdl) nell'affare Tanzania]</ref>. La vicenda ha portato, inoltre, il figlio di [[Umberto Bossi|Bossi]], [[Renzo Bossi]], a dimettersi dal [[Consiglio regionale della Lombardia]]<ref>[http://www.lenovae.it/il-trota-si-e-dimesso-faccio-un-passo-indietro-do-lesempio/ Le Novae - Il Trota si è dimesso: “Faccio un passo indietro, do l’esempio]</ref>.
Contestualmente alle dimissioni da Segretario, il Consiglio Federale del partito nomina Bossi Presidente Federale, al vertice del partito nomina un triumvirato composto da [[Roberto Maroni]], [[Roberto Calderoli]] e [[Manuela Dal Lago]], che guiderà il partito fino al congresso, e [[Stefano Stefani]] nuovo tesoriere<ref>[http://www.ilsalvagente.it/Sezione.jsp?titolo=Maroni%2C+Calderoli%2C+Dal+Lago%3A+ecco+il+triumvirato+Lega&idSezione=15327 Bossi si è dimesso, ma nel triumvirato ha 2 membri su 3 - Il salvagente, 6 aprile 2012]</ref>.
 
[[File:Roberto Maroni-Festival dell'Economia 1.jpg|thumb|right|Roberto Maroni, dal 1º luglio 2012 Segretario Federale della Lega Nord]]
A seguito del coinvolgimento anche di [[Rosy Mauro]] nel presunto scandalo, il partito le intima di dimettersi dalla carica di vicepresidente del Senato. A seguito del suo rifiuto, la Mauro viene espulsa dal partito<ref>[http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/04/12/iniziato-consiglio-federale-della-lega-sicura-lespulsione-belsito-anche-rosi-mauro/203989/ Lega Nord, Rosi Mauro espulsa dal Consiglio federale. Via anche Belsito, salvo Renzo Bossi - Il Fatto Quotidiano, 12 aprile 2012]</ref>.
 
Nel [[maggio]] [[2012]] Bossi viene iscritto nel registro degli indagati dalla Procura di Milano con l'accusa di truffa ai danni dello Stato, insieme con i figli Renzo e Riccardo, al senatore [[Piergiorgio Stiffoni]] ed a Paolo Scala<ref name=autogenerato7>[http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/454545/ I pm: Bossi sapeva Indagato per truffa ai danni dello Stato]</ref><ref name=autogenerato6>[http://milano.repubblica.it/cronaca/2012/05/16/news/fondi_della_lega_bossi_indagato_con_i_due_figli_per_truffa_allo_stato-35256889/?ref=HRER3-1 Fondi della Lega, Bossi indagato "Ai figli una paghetta del partito" ]</ref><ref name=autogenerato5>[http://www.lenovae.it/bossi-e-i-figli-indagati-a-milano/ LeNovae - Bossi e i figli indagati a Milano]</ref>.
 
Alle [[Elezioni amministrative italiane del 2012|elezioni amministrative del 2012]] la Lega Nord partecipa alle competizioni elettorali generalmente da sola, rinunciando ad un'alleanza col [[Popolo della Libertà]], e vede il proprio esponente [[Flavio Tosi]] riconfermato alla guida di [[Verona]], ma altrove, invece, come a [[Como]] e a [[Monza]], i candidati leghisti non riescono a raggiungere il secondo turno<ref name=autogenerato1>[http://comunali2012.interno.it/amm120506/C0900980.htm Comunali 2012: Sarego]</ref><ref name=autogenerato2>[http://www.repubblica.it/politica/2012/05/07/foto/l_ingegnere_roberto_castiglion_il_primo_sindaco_grillino-34650128/1/?ref=NRCT-34650129-2 Sarego: Eletto il primo sindaco grillino]</ref><ref name=autogenerato4>[http://www3.lastampa.it/politica/sezioni/articolo/lstp/453310/ Male Pdl e Lega, trionfano i grillini - Il Pd: noi in crescita, sfida a Palermo]</ref> e, complessivamente, la Lega assiste ad un calo generalizzato del consenso.
 
===I congressi nazionali e Maroni segretario===
[[File:Prima il nord!.jpg|miniatura|sinistra|Slogan utilizzato dal partito durante e dopo il V Congresso Federale]]
Prima del V congresso vengono celebrati i congressi nazionali (regionali): in Veneto il ''maroniano'' [[Flavio Tosi]] batte il ''bossiano'' [[Massimo Bitonci]] e diventa segretario della [[Liga Veneta]]<ref>[http://www.grr.rai.it/dl/grr/notizie/ContentItem-8ad4ae58-d1ea-49a6-9f8b-b3e512ff90f1.html Rai Giornale Radio - Flavio Tosi eletto segretario della Lega in Veneto]</ref>; in Lombardia il ''maroniano'' [[Matteo Salvini]] batte il ''bossiano'' [[Cesarino Monti]] diventando segretario della [[Lega Lombarda]]<ref>[http://www.grr.rai.it/dl/grr/notizie/ContentItem-6c3478d9-0252-4678-be08-8e885151c108.html Rai Giornale Radio - Salvini eletto segretario della Lega in Lombardia]</ref>; in [[Liguria]] la ''maroniana'' [[Sonia Viale]] batte il ''bossiano'' [[Giacomo Chiappori]]<ref>[http://genova.repubblica.it/cronaca/2012/04/22/news/sonia_viale_nuovo_segretario_della_lega_maroni_-33767357/]</ref>; in [[Friuli Venezia Giulia]] il ''maroniano'' [[Matteo Piasente]] batte il ''bossiano'' [[Marco Ubaldi]] <ref>[http://messaggeroveneto.gelocal.it/cronaca/2012/05/27/news/lega-piasente-senza-rivali-1.5163083]</ref>; in [[Emilia]] il ''maroniano'' [[Fabio Rainieri]] batte il ''bossiano'' [[Riad Ghelfi]]<ref>[http://gazzettadireggio.gelocal.it/cronaca/2012/05/28/news/lega-l-emilia-passa-a-un-maroniano-1.5164850]</ref>; in [[Romagna]] il ''maroniano'' [[Gianluca Pini]] viene confermato segretario mentre in [[Trentino]] è confermato segretario il ''maroniano'' [[Maurizio Fugatti]]<ref>[http://www.ilrestodelcarlino.it/forli/cronaca/2012/05/13/712114-lega-pini-maroni-congresso-cesena.shtml Il Resto del Carlino - Maroni incorona Pini segretario della Lega Nord Romagna: "Contro Gianluca solo aria fritta"]</ref>.
 
Durante il V Congresso Federale della Lega Nord che viene celebrato il 30 giugno e il 1º luglio [[2012]], il primo dopo le dimissioni di Bossi, [[Roberto Maroni]], unico candidato alla segreteria federale al congresso, viene eletto nuovo Segretario Federale della Lega Nord<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2012/07/01/news/congresso_federale_lega_ultimo_atto_cori_per_secessione_e_striscioni_pro_bobo_-38306019/ la Repubblica - Maroni: "Segretario senza tutele e commissari" Bossi: "Vedrò se mi imbrogliate". Poi piange, 01 luglio 2012]</ref>. Maroni innova l'assetto organizzativo nominando tre vicesegretari: il veneto [[Federico Caner]] vicesegretario federale vicario con la delega a costruire la scuola di formazione del partito, il lombardo [[Giacomo Stucchi]] vicesegretario responsabile dell'Ufficio politico e degli undici dipartimenti e due consulte e la piemontese [[Elena Maccanti]] vicesegretario coordinatrice degli enti locali. [[Roberto Calderoli]] è responsabile federale organizzativo del territorio<ref>[http://www.asca.it/news-Lega_Nord__Maroni_presenta_la_squadra__e____ritorno_al_futuro___28RPT29-1173950-POL.html ASCA - Lega Nord: Maroni presenta la squadra, e' ''ritorno al futuro'', 06 Luglio 2012]</ref>. Viene modificato il simbolo del partito: scompare la parola "Bossi", sostituita con "Padania"<ref>[http://www.corriere.it/politica/12_luglio_13/lega-simbolo-bossi-nome-statuto_1971d968-cd0f-11e1-a3bf-e53ef061f69e.shtml Lega Nord, via il nome di Umberto Bossi dal simbolo del partito - Corriere della sera, 13 luglio 2012]</ref>.
 
=== Elezioni politiche del 2013 ===
{{S sezione|politica}}
Alle [[elezioni politiche italiane del 2013|elezioni politiche del 2013]] la Lega decide di correre in coalizione col [[Popolo delle Libertà]]<ref>{{Cita news|url=http://www.liberoquotidiano.it/news/1155626/La_base_del_Carroccio_esulta____Accordo__bravo_Maroni_.html|titolo=La base del Carroccio esulta: "Accordo, bravo Maroni"|pubblicazione=[[Libero (quotidiano)|Libero]]|data=7 gennaio 2013|accesso=8 gennaio 2013}}</ref> con Berlusconi capo coalizione<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2013-01-13/berlusconi-nominato-capo-coalizione-142111.shtml?uuid=AbChFuJH Il Sole24 ore - Berlusconi nominato capo della coalizione del centrodestra: una mossa per partecipare ai duelli tv?]</ref> presentandosi insieme alla [[Lista 3L]], partito politico italiano guidato dall'ex ministro [[Giulio Tremonti]].
 
Questa tornata elettorale vede il partito in netto calo di consenso, avendo ottenuto a livello nazionale soltanto il 4,08%<ref name="camera2013">http://elezioni.interno.it/camera/scrutini/20130224/C000000000.htm Dati ufficiali del Ministero dell'Interno</ref> per l'elezione della Camera dei Deputati e il 4,33%<ref name="senato2013">http://elezioni.interno.it/senato/scrutini/20130224/S000000000.htm Dati ufficiali del Ministero dell'Interno</ref> per il Senato. Il crollo del supporto popolare al partito è molto evidente ad esempio in Veneto, dove la Lega non raggiunge l'11%<ref>http://elezioni.interno.it/camera/scrutini/20130224/C070000000.htm Dati ufficiali del Ministero dell'Interno</ref> (meno della metà rispetto alle elezioni politiche del 2008, e circa due terzi in meno rispetto al massimo dei consensi raggiunto in occasione delle regionali del 2010).
 
In Lombardia al contrario, dove in contemporanea si vota anche per il [[Elezioni regionali in Lombardia del 2013|rinnovo del Consiglio Regionale]] (a seguito delle dimissioni anticipate del presidente della giunta regionale uscente, [[Roberto Formigoni]]), la Lega limita in parte il calo registrato nelle altre regioni del Nord. Grazie al supporto, ritenuto determinante, del Popolo delle Libertà e degli altri partiti e liste civiche che compongono la coalizione di centro-destra, il segretario leghista Maroni riesce ad imporsi sul candidato del centro-sinistra [[Umberto Ambrosoli]] ed essere eletto governatore.
 
== Ideologia ==
La Lega si qualifica innanzitutto come un partito [[regionalismo|regionalista]]<ref name="fitjar"/><ref name="p&e"/> e [[etnonazionalismo|etnonazionalista]]<ref name="taguieff63"/><ref name="luverà"/><ref name="scaliati"/><ref name="biorcio"/><ref name="costantini"/> che difende gli interessi dell'[[Italia settentrionale]], a cui il movimento si riferisce con il nome di [[Padania]]. Tale posizione, che ha portato alla nascita dell'espressione "[[questione settentrionale]]", è oscillata nel tempo tra semplici richieste di una maggiore autonomia politica (proponendo per esempio il federalismo, [[federalismo|politico]] e [[federalismo fiscale|fiscale]],<ref name="huysseune"/><ref name="taguieff64"/> e la [[devoluzione]] alle regioni di alcune funzioni esercitate dallo Stato) e proposte di [[Indipendentismo padano|secessione]] (il [[15 settembre]] [[1996]], per esempio, Bossi arrivò a proclamare, nel corso di una manifestazione, l'indipendenza della "Repubblica Federale della Padania";<ref>{{YouTube|id=WHnSa2buvmw|titolo=1996 Dichiarazione d'Indipendenza della Padania|visto il=13 novembre 2012}}</ref> lo statuto della Lega, all'articolo 1, riporta come obiettivi del movimento "il conseguimento dell'indipendenza della Padania attraverso metodi democratici e il suo riconoscimento internazionale quale Repubblica Federale indipendente e sovrana"<ref name="Statuto2012">{{Cita web|url=http://www.webcitation.org/6CgH8pKov|titolo=Statuto Lega Nord per l'Indipendenza della Padania, 2012|editore=Lega Nord|data=1° luglio 2012|formato=PDF|lingua=it}}</ref>).
 
La Lega viene inoltre comunemente classificata all'interno della famiglia del [[populismo di destra]],<ref name="betz7"/><ref name="taguieff72"/><ref name="p&e"/> con cui condivide un'impostazione economica [[liberismo|liberista]]<ref>{{cita news|autore=[[Angelo Panebianco]]|url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/giugno/15/confini_della_LEGA_co_0_93061516126.shtml|titolo=I confini della Lega|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=15 giugno 1993|pagina=7|accesso=13 novembre 2012}}</ref> e [[Statalismo|anti-statalista]]<ref>{{cita|Bonifazi, Pellegrino|pp. 79, 128–129|Bonifazi}}</ref>, il forte contrasto all'[[immigrazione]] e alla [[multiculturalismo|società multiculturale]] (per cui è stata anche accusata di [[xenofobia]] e [[razzismo]]),<ref>{{cita pubblicazione|lingua=inglese|autore=Michel Huysseune|titolo=Federalism and the Extreme Right in Italy|rivista=Fédéralisme Régionalisme|anno=2001-2002|volume=2|url=http://popups.ulg.ac.be/federalisme/document.php?id=250|accesso=13 novembre 2012}}</ref> il richiamo a sentimenti popolari in contrasto con le istituzioni centrali italiane (a cui gli esponenti leghisti si riferiscono con l'epiteto "Roma ladrona"<ref>{{cita web|url=http://www.repubblica.it/2004/c/sezioni/politica/litecamera/litecamera/litecamera.html|titolo=La Lega: "Roma ladrona" è scontro alla Camera|pubblicazione=[[la Repubblica]]|data=31 marzo 2004|accesso=13 novembre 2012}}</ref>), e un marcato [[euroscetticismo]].<ref name="taguieff64"/><ref name="cotta"/>
 
L'euroscetticismo è infatti un tratto caratteristico della Lega, che è contraria all'allargamento della giurisdizione dell'[[Unione europea]] (definita «superstato giacobino») negli affari nazionali,<ref name="cremonesi">{{cita news|url=http://archiviostorico.corriere.it/2011/agosto/09/Forcolandia_alla_svolta_pro_Bruxelles_co_8_110809033.shtml|titolo=Da «Forcolandia» alla svolta pro Bruxelles|autore=Marco Cremonesi|pubblicazione=[[Corriere della Sera]]|data=9 agosto 2011|pagina=11|accesso=13 novembre 2012}}</ref> mentre sostiene invece un'"Europa dei popoli e delle regioni";<ref>{{cita|Bossi, Vimercati|pp. 194-205|Vimercati}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.padaniaoffice.org/pdf/affari_istituz/doc_politici/Punti_LN_Europa.pdf|titolo=Sintesi posizioni Lega Nord sull'Unione europea|editore=Lega Nord|data=10 marzo 2004|accesso=13 novembre 2012}}</ref> nel [[2005]] la Lega votò contro la ratifica della [[Costituzione europea]].<ref>{{cita web|url=http://www.corriere.it/Primo_Piano/Politica/2005/01_Gennaio/25/costituzioneue.shtml|titolo=Costituzione Ue, la Camera approva la ratifica|editore=[[Corriere della Sera]]|data=25 gennaio 2005|accesso=13 novembre 2012}}</ref> Riguardo all'[[euro]], già nel [[1996]] Umberto Bossi dichiarò che "l'Europa ci imbroglia, e la moneta unica sarà una scelta politica"; la Lega fu poi l'unico partito italiano a votare contro l'adozione della moneta unica al Parlamento europeo.<ref name="cremonesi"/>
 
A livello italiano la Lega ha partecipato a coalizioni di centrodestra nel [[1994]], formando con [[Forza Italia]] il [[Polo delle Libertà]] (esperienza che durò però solo qualche mese), e poi ininterrottamente dal [[2000]] al [[2011]], prima nella coalizione [[Casa delle Libertà]] e poi alleata al [[Popolo della Libertà]]. Al [[Parlamento Europeo]], dopo vari anni passati tra i [[Non Iscritti (Parlamento europeo)|Non Iscritti]], la Lega ha contribuito a formare, insieme ad altri partiti della [[destra (politica)|destra]] europea, gruppi parlamentari a orientamento euroscettico e [[Conservatorismo nazionale|nazionalconservatore]], come [[Indipendenza e Democrazia]] (2004-2007), [[Unione per l'Europa delle Nazioni]] (2007-2009), [[Europa della Libertà e della Democrazia]] (2009-).
 
Non sono mancate peraltro posizioni di chi sostiene una collocazione a sinistra della Lega, citando solitamente il suo forte radicamento presso settori operai, talvolta anche iscritti alla [[CGIL]]. Celebre in tal senso la frase di [[Massimo D'Alema]], allora segretario del [[Partito Democratico della Sinistra]], che nel [[1995]] dichiarò che "la Lega c'entra moltissimo con la sinistra, non è una bestemmia. (...) È una nostra costola."<ref>{{cita news|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1995/11/01/un-conclave-per-la-sinistra.html|titolo=Un conclave per la sinistra|editore=[[la Repubblica]]|pagina=13|data=1° novembre 1995|accesso=13 novembre 2012}}</ref>
 
==Correnti e gruppi interni==
La Lega Nord vuole unire tutti quei cittadini delle regioni settentrionali italiane i quali domandano l'autonomia e il federalismo, secondo un criterio di [[pragmatismo]] ideologico.
 
Secondo Vittorio Locatelli, la Lega Nord «esiste in funzione di quello che il segretario decide di fare. E ogni volta che Bossi detta la linea si muove come un solo uomo, ubbidendo ciecamente. Il [[dissenso]], nel Carroccio, non è tollerato. Chi non è d'accordo o se ne va da solo o viene cacciato. Le correnti non possono esistere, le candidature le ha sempre decise Bossi, spesso anche per le liste dei piccoli Comuni».<ref>{{cita|Locatelli|p. 7|Locatelli}}</ref>
 
Le diverse sensibilità fra i vari esponenti del partito non sono infatti organizzate in correnti. Esistono diverse associazioni, che si definiscono ''partiti padani'', ma non svolgono effettiva azione politica.
 
=== Nei primi anni Novanta ===
Secondo una ricostruzione del giornalista di ''Repubblica'' Guido Passalacqua, nel [[1993]] nella Lega si potevano individuare tre aree<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1993/07/04/le-correnti-del-carroccio.html LE 'CORRENTI' DEL CARROCCIO]</ref>:
* ''Sinistra'', aveva per leader naturale Roberto Maroni e poteva contare sull'ex comunista [[Gipo Farassino]], [[Luigi Lazzati]], [[Elisabetta Bertotti]], [[Erminio Boso]], [[Antonio Magri]] (segretario del SAL) e [[Rosy Mauro]].
* ''Centro''. Oltre a Bossi, al centro della Lega vi «si ritrovano tutti quelli che seguono il leader in ogni suo spostamento tattico e strategico, anche se non lo capiscono o condividono fino in fondo», vale a dire «tutto l'apparato del partito e tutti i segretari nazionali delle varie leghe». Al centro era ravvisabile anche il «partito degli amministratori», come il sindaco di Milano, [[Marco Formentini (politico)|Marco Formentini]], e quello di Varese, [[Raimondo Fassa]].
* ''Destra''. Divisa tra chi si richiama al cattolicesimo integralista e chi rivendica un'identità etnica, comprendeva [[Davide Boni]], [[Giorgio Conca]], [[Irene Pivetti]], [[Mario Borghezio]], [[Domenico Comino]], [[Luigi Rossi (1910-1997)|Luigi Rossi]]. Su posizioni da «anarchico di destra» era invece [[Gianfranco Miglio]].
 
=== I Gruppi nel Parlamento del Nord ===
{{Vedi anche|Parlamento del Nord}}
Il [[26 ottobre]] [[1997]], la Lega Nord organizzò in migliaia di gazebo allestiti nelle piazze le cosiddette «prime elezioni del [[Parlamento Padano]]» (successivamente ''Parlamento del Nord''). Un numero imprecisato di italiani del nord (6 milioni secondo il Partito) si recarono ai seggi e scelsero tra diversi pseudo-partiti padani<ref>[http://www.leganord.org/ilmovimento/storia/03_lega_nord_storia96_98.pdf ''CRONISTORIA DELLA LEGA NORD. DALLE ORIGINI AD OGGI. Terza Parte. 1996 - 1998'']</ref>:
* ''Comunisti Padani'', tra i quali [[Matteo Salvini]] (5 seggi su 210);
* ''Democratici Europei Lavoro Padano'' di posizioni [[Socialdemocrazia|socialdemocratiche]], tra i quali [[Roberto Maroni]], [[Marco Formentini (politico)|Marco Formentini]], [[Giovanni Meo Zilio]] (ex [[Partito Socialista Italiano|Socialista]] e [[partigiano]] durante la [[Resistenza italiana|Resistenza]]), [[Franco Colleoni]] e [[Mariella Mazzetto]] (52 seggi);
* ''Leoni Padani'', gruppo di leghisti [[Venetismo|venetisti]] (14 seggi);
* ''Cattolici Padani'' di posizioni [[Cristianesimo democratico|cristiano-democratiche]], tra i quali [[Giuseppe Leoni (politico)|Giuseppe Leoni]] e [[Roberto Ronchi]] (20 seggi);
* ''Liberaldemocratici Forza Padania'' di posizioni [[conservatorismo liberale|liberal-conservatrici]], tra i quali [[Giancarlo Pagliarini]], [[Vito Gnutti]], [[Roberto Cota]] e [[Massimo Zanello]], che propugnavano un'alleanza con il partito di [[Silvio Berlusconi]] (50 seggi);
* ''Padania Liberale e Libertaria'', tra i quali [[Marco Pottino]] lanciò (12 seggi);
* ''Unione Padana Agricoltura, Ambiente, Caccia, Pesca'' di posizioni [[Conservatorismo|conservatici]]-[[Ruralismo|agrarie]], tra i quali [[Erminio Boso]] (5 seggi);
* ''Destra Padana'' di posizioni [[conservatorismo nazionale|nazional-conservatrici]], tra i quali [[Enzo Flego]] e [[Walter Gherardini]] (27 seggi);
* altri come [[Benedetto Della Vedova]], politico [[Radicali Italiani|radicale]] eletto a capo di una lista libertaria antiproibizionista e liberista.
 
=== Anni 2000 ===
{{F|politica|luglio 2009}}
{{C|nel paragrafo prima si posiziona Bossi nel "centro", qui è esponente dell'area sinistra, controllare|politica|agosto 2009}}
{{C|nel paragrafo si cita Speroni in due gruppi differenti, controllare|politica|settembre 2011}}
* Socialdemocratici e sinistra populista. Questo gruppo è molto forte in [[Lombardia]] e rappresenta l'originale gruppo fondatore, che concepiva la Lega Nord come una forza politica di [[centro-sinistra]] (e, per certi aspetti, [[socialdemocrazia|socialdemocratica]])<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1995/gennaio/28/Maroni_solo_vado_congresso_co_0_9501287416.shtml Maroni: solo, ma vado al congresso]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1995/maggio/08/Bossi_riaccoglie_Maroni_torna_alle_co_0_9505087057.shtml Bossi riaccoglie Maroni e torna alle origini]</ref>. Principali esponenti sono [[Umberto Bossi]] stesso (ex membro del [[Partito Comunista Italiano]]; vi entrò per partecipare a manifestazioni contro la dittatura in Cile di [[Pinochet]], l'organizzazione "Cile senza fucile"<ref>[http://espresso.repubblica.it/multimedia/fotogalleria/27244439 Umberto Bossi iscritto al Pci]</ref><ref>[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=1151312 Bossi e il PCI "Attivista, senza tessera"]</ref>), [[Roberto Maroni]] (ex-[[Democrazia Proletaria|Demoproletario]] ed ex-[[Federazione dei Verdi|Verde]]), [[Francesco Speroni]], [[Gian Paolo Gobbo]], [[Stefano Stefani]], [[Rosy Mauro]] (leader del [[Sindacato Padano]] ed ex sindacalista della [[Uilm|UILM]]), [[Dario Galli (politico)|Dario Galli]], [[Matteo Salvini]] e [[Bruno Ravera]]. Quest'area è più attenta alla giustizia sociale e alla difesa di salari e pensioni, ed è anche sostenitrice della piccola e media impresa.
* Liberal-centristi. È talvolta difficile distinguere questo gruppo dal primo; risulta comunque formato da quanti propugnano una linea politica maggiormente [[centrismo|centrista]]. È particolarmente forte in [[Veneto]] e alcuni esponenti di spicco sono [[Giancarlo Giorgetti]], [[Manuela Dal Lago]] (ex-[[Partito Liberale Italiano|Liberale]]), [[Gianpaolo Dozzo]], [[Paolo Franco]], [[Luciano Dussin]], [[Luciano Gasperini]], [[Sergio Divina]], [[Maurizio Balocchi]], [[Angelo Alessandri]] e [[Gianluca Pini]].
* Libertari e liberali. Rappresentano l'area più [[liberalismo|liberale]] e riformista del Partito, inclusi alcuni [[libertarismo|libertari]] intransigenti. I maggiori esponenti sono [[Roberto Castelli]], [[Roberto Cota]], [[Marco Reguzzoni]], [[Daniele Molgora]] (ex-[[Partito Liberale Italiano|Liberale]]), [[Fiorello Provera]], [[Luca Zaia]], [[Rossana Boldi]] e [[Mario Pittoni]]. Anche [[Gilberto Oneto]] e [[Marco Pottino]] appartenevano a questa tendenza, ma hanno recentemente rotto con la dirigenza di Bossi del Partito, pur continuando a supportare molte delle sue politiche. [[Giancarlo Pagliarini]] ha invece aderito a [[La Destra]] nel [[2008]].
* Cristiano-democratici. Rappresentano gli iscritti più vicini al [[cristianesimo democratico]], alla [[dottrina sociale della Chiesa]] e all'[[economia sociale di mercato]]: per tali ragioni, possono essere considerati un ponte tra l'area più a [[sinistra (politica)|sinistra]] e l'area liberale. Suoi principali esponenti sono [[Giuseppe Leoni (politico)|Giuseppe Leoni]] (leader dei [[Cattolici Padani]]), [[Andrea Gibelli]], [[Carolina Lussana]], [[Massimo Polledri]], [[Flavio Rodeghiero]] e [[Francesca Martini]] (entrambi molto vicini a Maroni).
* Conservatori. È l'area di [[centro-destra]] del partito. Comprende [[Roberto Calderoli]], [[Matteo Bragantini]], [[Federico Bricolo]] e [[Flavio Tosi]]. Il gruppo è più forte in [[Veneto]] e [[Piemonte]] che in [[Lombardia]] e i suoi membri sono generalmente forti sostenitori dell'alleanza con [[Il Popolo della Libertà]] e [[Silvio Berlusconi]] nonché delle posizioni della [[Chiesa cattolica]] nelle tematiche etico-sociali. Inoltre sono istintivamente filo-americani (alcuni di loro hanno sostenuto la [[guerra d'Iraq]] del 2003).
* Nazionalisti. È l'area più a destra del partito. Ne fanno parte personaggi come [[Mario Borghezio]] (leader di [[Padania Cristiana]], ex-[[Partito Democratico Italiano di Unità Monarchica|Monarchico]] ed ex-[[Jeune Europe]]<ref>[http://www.melba.it/csf/articolo.asp?articolo=46 Non vedo l'ora di uscire dal governo]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2006/febbraio/07/Borghezio_obiettivo_vivente_Aggredito_due_co_9_060207023.shtml ''«Io, Borghezio, un obiettivo vivente. Aggredito due volte in un mese»''] di Roncone Fabrizio, archivio storico del Corriere della Sera (link recuperato il 4 marzo 2008)</ref>), [[Piergiorgio Stiffoni]] (ex-[[Movimento Sociale Italiano|Missino]]) ed [[Erminio Boso]]. Essi hanno una posizione molto estrema riguardo alle questioni dell'immigrazione islamica e sostengono le posizioni più conservatrici della [[Chiesa cattolica]], oltre a distinguersi per il loro [[antiamericanismo]].
* Indipendentisti. Trasversali rispetto alle altre correnti, propongono fondamentalmente l'indipendenza della Padania. Ne erano esponenti [[Francesco Speroni]], [[Giancarlo Pagliarini]] e [[Gilberto Oneto]].
 
=== Anni 2010: Bossiani e Maroniani ===
Nel 2011, le cronache giornalistiche riportano una divisione informale all'interno dei dirigenti del Carroccio tra i fedelissimi di Bossi e quelli di Maroni. All'inizio del 2012, la divisione è resa esplicita in occasione del voto sull'arresto del deputato [[Nicola Cosentino]]. Mentre Maroni annuncia il voto favorevole della Lega, Bossi spinge per il voto contrario. Contro Maroni viene emesso il divieto di parlare in pubblico, che viene poi ritirato a fronte della rivolta della base. Attualmente sono ravvisabili le seguenti correnti:<ref>[http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2012-04-09/maroniani-fedelissimi-veneti-piemontesi-170319.shtml?uuid=AbcCJWLF Maroniani, fedelissimi, veneti, piemontesi e «cerchisti»: inchieste e dimissioni cambiano la mappa della Lega - Il sole 24 ore, 9 aprile 2012]</ref><ref>[http://www.avvenire.it/Politica/Pagine/mARONI-CERCHIO-MAGICO.aspx Maroniani contro «Cerchio magico» Ecco i nuovi equilibri nel Carroccio - Avvenire, 10 aprile 2012]</ref>:
* i ''Bossiani'', detti anche ''Cerchio Magico'', composto da [[Umberto Bossi]], [[Marco Reguzzoni]], [[Rosi Mauro]], [[Federico Bricolo]], [[Monica Rizzi]] e i familiari più stretti di Bossi, come la moglie e il figlio Renzo<ref>[http://italia.panorama.it/Lega-Nord/Finita-la-magia-resta-solo-il-cerchio-Ecco-i-pretoriani-leghisti-sotto-accusa Finita la magia resta solo il cerchio. Ecco i pretoriani leghisti sotto accusa - Panorama]</ref>;
* i ''Maroniani'', detti anche ''Barbari Sognanti'', capitanati da [[Roberto Maroni]] e con base soprattutto a [[Varese]], formato da [[Matteo Salvini]], [[Flavio Tosi]], [[Gianluca Pini]], [[Attilio Fontana (politico)|Attilio Fontana]];
* i ''Calderoliani'', presieduti da [[Roberto Calderoli]], gruppo equidistante da Maroniani<ref>[http://www.repubblica.it/politica/2011/09/19/news/bossi_sala-21880248/index.html?ref=search E Bossi rilancia: referendum per secessione - Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/politica/2011/1-ottobre-2011/delibera-bavaglio-agita-carroccio-verona-guerra-sezioni-1901691206537.shtml La «delibera bavaglio» agita il Carroccio E a Verona è guerra nelle sezioni - Corriere del Veneto<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> e da Bossiani, su posizioni vicine al [[centro-destra]] ed al [[Popolo della Libertà|PDL]], con cui vuole rimanere alleato;
* i ''Veneti'', non organizzati in una vera e propria corrente, con uomo di riferimento nel governatore della Regione Veneto [[Luca Zaia]], la cui forza si basa sulla loro radicale presenza sul territorio, dove spesso la Lega è il primo partito. Tra questi anche la deputata ''cerchista'' [[Paola Goisis]];
* i ''Piemontesi'', corrente del presidente della Regione Piemonte [[Roberto Cota]];
* i ''Bossiani indipendenti'', fedeli di Bossi ma non facenti parte del ''Cerchio'', come [[Stefano Stefani]], [[Roberto Castelli]], [[Gianpaolo Dozzo]] e [[Giuseppe Leoni (politico)|Giuseppe Leoni]].
 
== Struttura ==
La Lega Nord è una federazione composta da quindici (circa) movimenti politici regionali<ref>[http://www.leganord.org/ilmovimento/elenco_sedi.asp Sito ufficiale della Lega Nord : Sedi e sezioni]</ref>. Gli organi che rappresentano tutto il partito sono detti ''federali'', mentre quelli che rappresentano le comunità regionali, sub-regionali o provinciali sono detti ''nazionali'' (nella Lega i coordinatori regionali sono detti segretari nazionali).
 
Secondo lo storico Giuseppe Vacca, «la Lega di Bossi» è «l'unico erede» del modello [[Antonio Gramsci|gramsciano]] di partito politico, inteso come elemento mediatore della democrazia, strutturato e radicato nel territorio, capace di rispondere alle richieste del popolo<ref>[http://archivio.lastampa.it/LaStampaArchivio/main/History/tmpl_viewObj.jsp?objid=9510283 "La rinascita del Pd ricominci da Gramsci"]</ref>. Roberto Maroni ha anche dichiarato che nell'organizzazione i leghisti sono «gli unici che si ispirano a chi sapeva cosa erano i partiti, cioè a [[Lenin]]. I partiti sono un’organizzazione difficile da mantenere, perché si fondano sul volontariato e migliaia di persone devono essere motivate. C’è uno che comanda e gli altri che danno esecuzione al progetto»<ref>[http://www.blitzquotidiano.it/politica-italiana/lega-maroni-ispirata-lenin-ma-post-ideologica-439737/ Maroni: “La Lega è ispirata a Lenin, ma è post-ideologica”]</ref>.
=== Organi federali ===
==== Segretario federale ====
* [[Umberto Bossi]] ([[4 dicembre]] [[1989]] - [[5 aprile]] [[2012]]<ref name=autogenerato8>[http://www.agi.it/politica/notizie/201204051726-pol-rt10194-lega_triumvirato_e_maroni_dal_lago_calderoli Lega: triumvirato e' Maroni, Dal Lago, Calderoli]</ref><ref>[http://notizie.virgilio.it/politica/scandalo-lega-porsche-diplomi-alla-famiglia-bossi_165535.html Scandalo Lega, Umberto Bossi si è dimesso da segretario]</ref>)
* ''carica vacante'' - funzioni ricoperte da [[Roberto Maroni]], [[Roberto Calderoli]] e [[Manuela Dal Lago]] ([[5 aprile]] [[2012]] - [[1º luglio]] [[2012]]<ref name=autogenerato8 /><ref>[http://www.repubblica.it/politica/2012/04/13/news/maroni_su_facebook_ora_si_riparte_congresso_evento_storico-33231889/index.html?ref=search Maroni: "Si riparte, congresso evento storico" giorni contati anche per l'assessore Rizzi]</ref><ref name=autogenerato3>[http://www.repubblica.it/ultimora/24ore/Lega-Maroni-eletto-segretario-federale/news-dettaglio/4189937 Lega: Maroni eletto segretario federale]</ref>).
*[[Roberto Maroni]] ([[1º luglio]] [[2012]]<ref name=autogenerato3 /> - ''in carica'')
 
===== Vicesegretario federale =====
* [[Francesco Formenti]] (1992-1995)
* [[Francesco Speroni]] (1998-1999)
* [[Gianpaolo Dozzo]] (1998-1999)
* [[Mario Borghezio]] (1998-1999)
* [[Federico Caner]] (2012-in carica): vicario<ref name="ConsiglioFederale2012"/>
* [[Giacomo Stucchi]] (2012-in carica): anche responsabile ufficio legislativo<ref name="ConsiglioFederale2012"/>
* [[Elena Maccanti]] (2012-in carica)<ref name="ConsiglioFederale2012"/>
 
==== Presidente federale ====
* [[Marilena Marin]] ([[1989]]-[[1991]])
* [[Franco Rocchetta]] (1991-[[1994]])
* [[Stefano Stefani]] ([[1995]]-[[2002]])
* [[Luciano Gasperini]] (2002-[[2005]])
* [[Angelo Alessandri]] (2005-[[2012]])
* [[Umberto Bossi]] (2012-in carica)<ref name="Organi federali 2012">{{Cita web|url=http://www.webcitation.org/6EA0Pf4pf |titolo=Organi Federali del Movimento |editore=Lega Nord}}</ref>
 
==== Coordinatore della segreteria federale ====
* [[Roberto Ronchi]] (1991-1994)
* [[Roberto Maroni]] (1994-2001)
* [[Francesco Speroni]] (2001-2005)
* [[Roberto Maroni]] (2005-2012)
* [[Giacomo Stucchi]] (2012-in carica)
 
==== Coordinatore delle Segreterie nazionali ====
* [[Roberto Calderoli]] (2002-in carica)
 
==== Tesoriere ====
* [[Alessandro Patelli]] (1989-1993)
* [[Maurizio Balocchi]] (1993-2010)
* [[Francesco Belsito]] (2010-2012)
* [[Stefano Stefani]] (2012-in carica)
 
===Organi nazionali===
La Lega Nord è articolata nelle seguenti Sezioni nazionali, al cui vertice vi è un Segretario nazionale e un Presidente nazionale. Tredici sono ufficialmente riconosciute dallo Statuto e, come tali, sono rappresentate nel Consiglio federale del partito:<ref name="Statuto2012"/><ref name="ConsiglioFederale2012">{{Cita web|titolo=Membri del Consiglio Federale|url=http://www.webcitation.org/6CgHnUobA|editore=Lega Nord|formato=PDF|lingua=it}}</ref>
* Lega Nord Alto Adige - Südtirol, commissario [[Maurizio Bosatra]], segretario e presidente vacanti;
* Lega Nord Emilia, segretario [[Fabio Rainieri]] e presidente [[Manes Bernardini]];
* Lega Nord Friuli - Venezia Giulia, segretario [[Matteo Piasente]] e presidente [[Fulvio Fullegot]];
* Lega Nord Liguria, segretario [[Sonia Viale]] e presidente [[Francesco Bruzzone]];
* [[Lega Lombarda (partito politico)|Lega Nord Lega Lombarda]], segretario [[Matteo Salvini]] e presidente [[Giancarlo Giorgetti]];
* Lega Nord Marche, segretario [[Luca Rodolfo Paolini]] e presidente vacante;
* Lega Nord Piemonte, segretario [[Roberto Cota]] e presidente [[Gianna Gancia]];
* Lega Nord Romagna, segretario [[Gianluca Pini]] e presidente [[Mauro Monti]];
* Lega Nord Toscana, commissario [[Giovanni Fava (politico)|Giovanni Fava]], segretario e presidente vacanti;
* Lega Nord Trentino, segretario [[Maurizio Fugatti]] e presidente [[Alessandro Savoi]];
* Lega Nord Umbria, commissario [[Gianluca Cirignoni]], segretario e presidente vacanti;
* Lega Nord Valle d'Aosta - Vallée d'Aoste, segretario [[Sergio Ferrero (politico)|Sergio Ferrero]] e presidente [[Dario Piacenza]];
* [[Liga Veneta|Lega Nord Liga Veneta]], segretario [[Flavio Tosi]] e presidente [[Luca Baggio]].
 
Oltre a queste, vi sono altre due Sezioni Nazionali citate nel sito, ma che non sono ancora riconosciute dallo Statuto:
* Lega Nord Sardinia, commissario [[Fabio Rizzi]]<ref>{{Cita web|titolo=Lega Nord Sardinia|url=http://www.webcitation.org/6CgIUpCtl|editore=Lega Nord|lingua=it}}</ref>
* Lega Nord Abruzzo, referente regionale [[Claudio Burrini]]<ref>{{Cita web|titolo=Lega Nord Abruzzo|url=http://www.webcitation.org/6CgIPYS6d|editore=Lega Nord|lingua=it}}</ref>
 
=== Organizzazione giovanile ===
{{Vedi anche|Movimento Giovani Padani}}
L'organizzazione giovane del partito è il [[Movimento Giovani Padani]], nato nel 1991 che raccoglie i giovani dai 13 ai 35 anni. Come il partito anche il MGP si compone di un coordinamento federale e dei vari coordinamenti nazionali (regionali). Collegati al MGP sono:
* Movimento Studentesco Padano (M.S.P.), presente nelle scuole superiori;
* Movimento Universitario Padano (M.U.P.), presente nelle università.
 
==Nelle istituzioni==
=== Capigruppo alla Camera ===
* [[Marco Formentini (politico)|Marco Formentini]] ([[1992]]-[[1993]])
* [[Roberto Maroni]] (1993-[[1994]])
* [[Pierluigi Petrini]] (1994-[[1995]])
* [[Vito Gnutti]] (1995-[[1996]])
* [[Domenico Comino]] (1996-[[1999]])
* [[Giancarlo Pagliarini]] (1999-[[2001]])
* [[Alessandro Cè]] (2001-[[2005]])
* [[Andrea Gibelli]] (2005-[[2006]])
* [[Roberto Maroni]] (2006-[[2008]])
* [[Roberto Cota]] (2008-[[2010]])
* [[Marco Reguzzoni]] (2010-[[2012]])
* [[Gianpaolo Dozzo]] (2012-''in carica'')
=== Capogruppo al Senato ===
* [[Francesco Speroni]] ([[1992]]-[[1994]])
* [[Francesco Tabladini]] (1994-[[1996]])
* [[Francesco Speroni]] (1996-[[1998]])
* [[Luciano Gasperini]] (1998-[[1999]])
* [[Roberto Castelli]] (1999-[[2001]])
* [[Francesco Moro]] (2001-[[2004]])
* [[Ettore Pirovano]] (2004-[[2006]])
* [[Roberto Castelli]] (2006-[[2008]])
* [[Federico Bricolo]] (2008-''in carica'')
 
=== Capo delegazione al Parlamento Europeo ===
* [[Francesco Speroni]] ([[1989]]–[[1992]])
* [[Luigi Moretti (politico)|Luigi Moretti]] (1992–1999)
* [[Francesco Speroni]] ([[1999]]–[[2004]])
* [[Mario Borghezio]] (2004–2009)
* [[Francesco Speroni]] (2009–''in carica'')
 
==Controversie==
=== Le accuse di razzismo e xenofobia ===
La ''[[Commissione europea contro il razzismo e l'intolleranza]]'' (ECRI), organo di esperti indipendenti del [[Consiglio d'Europa]], in due rapporti consecutivi sulla situazione italiana, nel 2002 e nel 2006, ha denunciato come «gli esponenti della Lega Nord hanno fatto un uso particolarmente intenso della propaganda razzista e xenofoba, quantunque si debba notare che anche dei membri di altri partiti hanno usato un linguaggio politico xenofobo o in altra maniera intollerante».<ref>[http://www.coe.int/t/dghl/monitoring/ecri/Country-by-country/Italy/ITA-CbC-II-2002-004-ITA.pdf ECRI, Secondo rapporto sull'Italia]</ref> Quattro anni dopo l'ECRI ha notato «con rammarico che, da allora, alcuni membri della Lega Nord hanno intensificato l’uso di discorsi razzisti e xenofobi in ambito politico. Pur rilevando che si sono espressi in tal senso soprattutto dei rappresentanti eletti locali di questo partito, anche certi importanti leader politici a livello nazionale hanno rilasciato dichiarazioni razziste e xenofobe. Tali discorsi hanno continuato a prendere di mira essenzialmente gli immigrati extracomunitari, ma anche altri membri di gruppi minoritari, ad esempio i [[Rom (popolo)|Rom]] e i [[Sinti]]». Di seguito si ricorda «che nel dicembre del 2004, Il tribunale di prima istanza di [[Verona]] ha giudicato colpevoli di incitamento all’odio razziale sei esponenti locali della Lega Nord, in relazione a una campagna organizzata per cacciare un gruppo di Sinti da un campo temporaneo sul territorio locale. Le sei persone furono condannate a sei mesi di prigione, e al pagamento di 45.000 euro per danni morali, con divieto di partecipare a qualsiasi attività di propaganda elettorale per tre anni e di presentarsi alle elezioni nazionali e locali»<ref>[http://www.coe.int/t/dghl/monitoring/ecri/Country-by-country/Italy/ITA-CbC-III-2006-19-ITA.pdf ECRI, Terzo rapporto sull'Italia]</ref><ref>[http://corrieredelveneto.corriere.it/veneto/notizie/cronaca/2009/11-luglio-2009/fecero-propaganda-razziale-condannati-tosi-cinque-leghisti-1601558216691.shtml «Fecero propaganda razziale» Condannati Tosi e cinque leghisti]</ref>.
 
Al momento della pubblicazione del rapporto del 2002, Bossi aveva difeso sé e la Lega affermando che «La Lega non è razzista e non è xenofoba. Noi siamo democratici. (...) Io sono tranquillo, queste accuse le respingo al mittente. Razzista e xenofoba è la sinistra. Noi siamo in regola, non siamo Le Pen. (...) Noi siamo il contrario di Le Pen e chi ci accosta è un farabutto. Altro che razzisti e xenofobi»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2002/aprile/24/Troppa_gente_sinistra_alla_Farnesina_co_0_020424927.shtml «Troppa gente di sinistra, alla Farnesina è ora di cambiare»]</ref>.
===Vertenze giudiziarie===
====Il processo ENIMONT====
Nel [[novembre]] [[1993]] la Lega Nord entra per la prima volta nelle indagini di [[Mani Pulite]], che da quasi due anni stavano scuotendo la politica italiana incassando anche il plauso leghista. Il [[24 novembre]] nel [[processo ENIMONT]], il processo più celebre di Tangentopoli, [[Carlo Sama]], amministratore [[Montedison]] e cognato di [[Raul Gardini]], afferma di «non escludere che la Lega abbia percepito soldi in campagna elettorale nel '92»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1993/novembre/25/Sama_non_ricordo_pagammo_LEGA_co_0_93112512673.shtml Sama: non ricordo se pagammo la LEGA]</ref>. Il [[4 dicembre]] ''[[L'espresso]]'' rivela che la Montedison avrebbe deciso di versare 200 milioni di lire ad [[Alessandro Patelli]], segretario organizzativo, e, fino al [[12 agosto]] 1992, tesoriere della Lega Nord<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1993/dicembre/05/200_milioni_alla_LEGA__co_0_93120510510.shtml "200 milioni alla LEGA"]</ref>. Tre giorni dopo Patelli è posto agli arresti perché chiamato in causa dal responsabile delle relazioni istituzionali dei Ferruzzi, [[Marcello Portesi]], il quale conferma di aver dato 200 milioni al bar Doney di via Veneto a Roma a Patelli per conto di [[Sergio Cusani]] «in prossimità delle elezioni politiche del 1992»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1993/dicembre/08/tangente_alla_Lega_via_Veneto_co_0_93120810206.shtml "la tangente alla Lega in via Veneto"]</ref>. Bossi e la Lega difendono Patelli: «abbiamo sempre confidato nella magistratura che deve punire i colpevoli e assolvere gli innocenti. Non cambiamo idea e quindi esigiamo che la magistratura agisca in tempi brevi e che, di conseguenza, rilasci chi è innocente come Patelli»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1993/dicembre/08/Bossi_hanno_sbagliato_persona_partito_co_0_93120810318.shtml Bossi: hanno sbagliato persona e partito]</ref>. Ma il giorno dopo Patelli ammette tutto e dunque posto agli arresti domiciliari<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1993/dicembre/09/Patelli_confessa_torna_subito_casa_co_0_93120915153.shtml Patelli confessa e torna subito a casa]</ref>. Il [[20 dicembre]] [[Antonio Di Pietro]] interroga Umberto Bossi dopo che il giorno prima l'ex leghista [[Piergianni Prosperini]] aveva sostenuto che «c'erano ben poche possibilità che il cassiere agisse senza l'input del segretario. Anche perché altrimenti nessuno gli avrebbe dato una lira»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1993/dicembre/20/Bossi_voleva_contributi_Gardini__co_0_93122013209.shtml "Bossi voleva contributi da Gardini"]</ref>. Bossi raccoglie allora i 200 milioni al II Congresso della Lega Lombarda e consegna l'assegno alla procura, la quale rifiuta e interroga Bossi (che nega tutto, tranne gli incontri con Sama). Bossi è così ufficialmente indagato per concorso in violazione della legge sul finanziamento dei partiti in concorso con Patelli<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1993/dicembre/21/Bossi_sventola_assegno_inutile_co_0_93122113503.shtml Bossi sventola un assegno inutile]</ref>.
 
Il [[5 gennaio]] [[1994]] Bossi è interrogato in aula al processo Cusani in diretta TV per quasi un'ora<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/06/Bossi_Pietro_duello_tribunale_co_0_9401062339.shtml Bossi Di Pietro, duello in tribunale]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1994/gennaio/06/giorno_dell_ira_Tonino_duro_co_0_9401062292.shtml il giorno dell'ira di Tonino il duro]</ref>. Per questa vicenda, la giustizia italiana riconoscerà Bossi e Patelli sempre colpevoli e li condannerà a 8 mesi di reclusione ciascuno, ma nessuno vedrà mai il carcere grazie alla sospensione automatica della pena in virtù della Legge 27 maggio 1998, n. 165 detta legge Simeone-Saraceni, approvata poco tempo prima della sentenza di [[Corte Suprema di Cassazione|Cassazione]]<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/giugno/14/Enimont_definitive_condanne_co_0_98061413895.shtml Enimont, definitive le condanne]</ref><ref>[http://www.camera.it/parlam/leggi/98165l.htm Legge 27 maggio 1998, n. 165]</ref>.
 
====Le ''Guardie Padane''====
Nel 1998 il pm di Verona Guido Papalia ha chiesto il rinvio a giudizio per Umberto Bossi ed altri 41 dirigenti della Lega ipotizzando i reati di attentato contro l'integrità dello Stato, attentato contro la Costituzione, associazione di carattere militare con scopo politico, associazione antinazionale<ref>[http://www.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/1998/01/29/Politica/LEGA-PAPALIA-CHIEDE-RINVIO-A-GIUDIZIO-PER-BOSSI-E-41-DIRIGENTI_203600.php adnkronos - LEGA: PAPALIA CHIEDE RINVIO A GIUDIZIO PER BOSSI E 41 DIRIGENTI, 29 gennaio 1998]</ref>. Il pm accusa la Lega di aver tentato di ''disciogliere l'unità dello Stato italiano mediante disgregazione del suo territorio per creare una nuova entità statuale chiamata Padania''<ref>[http://inchieste.repubblica.it/static/rep-locali/inchieste/sfogli-udine/capitolo-2/index.html la Repubblica inchieste - LA LEGA SECESSIONISTA]</ref>.
 
I fatti contestati rislagono al maggio del 1996, quando a villa Riva Berni di Bagnolo San Vito Umberto Bossi varò il [[Parlamento del Nord|Parlamento della Padania]] e rivendicando ''il diritto all’esercizio della resistenza e della secessione'', sul quale avrebbero dovuto ''vegliare'' due gruppi: le ''camicie verdi'' e la ''Guardia Nazionale Padana''<ref>[http://ricerca.gelocal.it/mattinopadova/archivio/mattinodipadova/2005/08/14/VR6MC_VR603.html il Mattino di Padova - La Lega sotto processo, 14 agosto 2005 — pagina 09 sezione: Regione.]</ref>.
 
Tuttavia nel frattempo è stato approvato un provvedimento che cancella il reato se non accompagnato da violenze<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2006/01/26/reati-di-opinione-niente-piu-carcere.html Reati di opinione, niente più carcere]</ref>.
 
Solo nel 2010 vi sarà il rinvio a giudizio per gli esponenti del Carroccio per i fatti del 1996. Però solo 36 leghisti sono stati rinviati, poiché il GUP ha preso atto della mancata autorizzazione nei confronti di dieci parlamentari, tra cui Bossi, Maroni e Calderoli<ref>[http://www.adnkronos.com/IGN/News/Cronaca/?id=3.0.4233366141 adnkronos - Le camicie verdi "associazione di carattere militare". A ottobre processo per 36 leghisti, 23 gennaio 2010]</ref>.
 
====Le presunte tangenti al partito====
Il [[6 marzo]] [[2012]] il presidente del [[Consiglio regionale della Lombardia]], [[Davide Boni]], della Lega Nord, è iscritto nel [[registro degli indagati]] dalla [[procura della Repubblica (ordinamento italiano)|procura]] di [[Milano]] con l'accusa di [[corruzione]].
La somma delle [[Corruzione|tangenti]] il cui valore ammonterebbe a oltre un milione di [[euro]] sarebbe stata utilizzata per "esigenze del partito"<ref>[http://www.agi.it/in-primo-piano/notizie201203061747ipprt 10240tangenti_al_pirellone_indagato_boni_ pm_alla_lega_un_milione Agi - Pm alla Lega un milione di euro]</ref>.
 
Il [[23 aprile]] [[2012]] i magistrati di [[Napoli]] si sono recati in [[Svizzera]] per sequestrare documenti contabili di una fiduciaria elvetica che, a detta di questi, dimostrerebbero il pagamento di tangenti (del valore di dieci milioni di euro) alla Lega da parte di [[Finmeccanica]]. La questione è legata alla sigla dell'accordo per la vendita di 12 elicotteri di Agusta Westland al [[India|governo indiano]]<ref name="corrierefinmeccanica">[http://www.corriere.it/politica/12_aprile_24/lega-fondi-neri-milioni-finmeccanica-sarzanini_8b0f9150-8dcc-11e1-839c-11a4cf6ed581.shtml?fr=box_primopiano Corriere della Sera - "Dai fondi neri Finmeccanica 10 milioni di euro al Carroccio"]</ref>. La dirigenza della Lega Nord ha respinto con decisione<ref name="corrierefinmeccanica2">[http://www.corriere.it/politica/12_aprile_24/lega-tangenti-smentita-mai-presi-soldi_2f3db478-8ddc-11e1-839c-11a4cf6ed581.shtml Corriere della Sera - "Maroni: «Insinuazioni fuori dal mondo» Finmeccanica: «Mai commesse irregolarità»" - I documenti trovati in Svizzera e i fondi neri per finanziare i partiti]</ref> il coinvolgimento del partito in tale vicenda. La Procura di Napoli, a distanza di alcuni mesi, ha inoltre smentito le voci secondo cui l'ex ministro Maroni sarebbe stato indagato, in quanto non ve n'è motivo<ref name="corrieremezzogfin">[http://corrieredelmezzogiorno.corriere.it/napoli/notizie/cronaca/2012/5-dicembre-2012/finmeccanica-colangelo-maroni-non-indagato--2113028490202.shtml Corriere del Mezzogiorno - "Finmeccanica, Colangelo: Maroni non è indagato. Il leghista: grazie"]</ref>.
 
==== Scandalo dei rimborsi regionali in Lombardia ====
Il [[14 dicembre]] [[2012]] viene resa nota l'indagine della procura di [[Milano]] sull'utilizzo illecito dei rimborsi ai gruppi consiliari da parte dei gruppi politici del consiglio regionale lombardo. Tra i 40 indagati vi sono anche i capigruppo di Pdl e Lega Nord, Paolo Valentini e Stefano Galli, e [[Renzo Bossi]] con l'accusa di peculato.<ref>[http://www.tgcom24.mediaset.it/cronaca/lombardia/articoli/1073238/regione-lombardia-40-consiglieri-indagatii-rimborsi-nel-mirino-delle-fiamme-gialle.shtml Regione Lombardia, 40 consiglieri indagati. I rimborsi nel mirino delle Fiamme gialle]</ref><ref>[http://notizie.tiscali.it/articoli/cronaca/12/12/14/scandalo-rimborsi-indagati-pdl-lega.html Tiscali Cronaca - Scandalo rimborsi in Lombardia, una quarantina di indagati: ci sono anche i capigruppo di Pdl e Lega]</ref><ref>[http://www.giornalettismo.com/archives/660725/renzo-bossi-indagato-per-peculato/ Giornalettismo - Renzo Bossi indagato per peculato ]</ref>
 
=== Rapporto con Berlusconi ===
{{E|perché quanto riportato qui è "controverso"? E perché è rilvante?|politica|gennaio 2013}}
 
I legami tra Bossi e Berlusconi non sono del tutto chiari: esisterebbe un patto di ferro firmato presso un notaio: [[Gigi Moncalvo]] lo ha ricordato il 2 ottobre 2011 in [[Mezz'ora]] con [[Lucia Annunziata]]<ref>[http://tvpolitik.blogosfere.it/2011/10/bossi-berlusconi-patto-di-ferro-dal-notaio-moncalvo-conferma-da-lucia-annunziata.html Bossi-Berlusconi, patto di ferro dal notaio: Moncalvo conferma - TVpolitik<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. Secondo Rosanna Sapori, ex consigliere comunale leghista e giornalista di Radio Padania Libera, il marchio della Lega sarebbe oggi di proprietà di Silvio Berlusconi, che lo avrebbe ottenuto in cambio del salvataggio del Credieuronord, banca leghista in via di fallimento<ref>[http://www.ilriformista.it/stories/Prima%20pagina/253357/ Il Riformista], 25 agosto 2010</ref>.
 
== Relazioni con la Chiesa cattolica ==
{{P|sicuri che gli esempi citati siano gli unici e i più rilevanti per esporre l'argomento o sono solo i primi articoli di giornale trovati facendo una ricerca negli archivi? Tutto il paragrafo può essere esposto in maniera più coincisa ed esplicita|politica|aprile 2010}}
Le relazioni tra la Lega Nord e la [[Chiesa cattolica]] hanno attraversato diverse fasi, passando più volte da buone a pessime.
 
La Chiesa di Roma è stata talvolta attaccata come esempio di centralismo o per le sue posizioni in difesa dell'immigrazione. In altri momenti, la Chiesa è stata difesa dalla Lega Nord, che si è schierata dalla stessa parte per quanto riguarda [[bioetica]], [[diritto di famiglia]] e la proposta di inserimento delle radici giudeo-cristiane nella [[Costituzione Europea]].
 
Il [[17 dicembre]] [[1990]] la [[Conferenza Episcopale Italiana]] diretta dal [[cardinale]] [[Ugo Poletti]] e dal [[vescovo]] [[Camillo Ruini]] con il documento ''Evangelizzazione e testimonianza della carità'' condannava le «chiusure particolaristiche» e quindi per molti si trattava di una sconfessione dell'allora emergente Lega Nord (cfr. sopra [[Lega nord#Da alleanza a confederazione .281989-1990.29|Da alleanza a confederazione (1989-1990)]]).
 
Più esplicitamente nel [[novembre]] [[1992]] il cardinale [[Giovanni Saldarini]], arcivescovo di Torino e vicepresidente della CEI, e i presuli [[Attilio Nicora]], vescovo di Verona, e [[Bruno Foresti]], vescovo di Brescia, scrivevano sul settimanale ''[[Famiglia Cristiana]]'' perché votare Lega fosse anticristiano e perché dunque «allo stato attuale "nessuna benedizione" può venire dai vescovi, perché corrisponderebbe ad una legittimazione del particolarismo»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1992/11/18/anatema-dei-vescovi-votarli.html L'ANATEMA DEI VESCOVI 'VOTARLI È UN ERRORE']</ref><ref name=tornielli>Andrea Tornielli, [http://www.ilgiornale.it/a.pic1?ID=376188 Il Carroccio prega il dio Po ma non tradisce la Chiesa], ''Il Giornale'', 23 agosto 2009</ref>. Seguiranno altri attacchi dalle colonne de ''[[L'Osservatore Romano]]'' e de ''[[La Civiltà Cattolica]]'', con quest'ultima che definirà la Lega un movimento «assai pericoloso e distruttivo»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1992/novembre/20/anche_chi_rivendica_Carroccio_simbolo_co_0_92112013888.shtml E c'è anche chi rivendica "il Carroccio, simbolo cattolico"]</ref>.
 
Altro momento basso nei rapporti Lega-Chiesa si è avuto nel 1997, quando [[Umberto Bossi]] dichiarava:
{{quote|Il [[Papa Giovanni Paolo II|Papa polacco]] ha investito nel potere temporale, nello Ior e nei Marcinkus. Ha investito nella politica dimenticando il suo magistero di spiritualità e di evangelizzazione. [...] I vescovoni sono stati arruolati nell'esercito di Franceschiello, l'esercito del partito-Stato. Il caporale in testa è [[Massimo D'Alema]], lo seguono in seconda fila i vescovoni sulla giumenta, dietro ci sono gli stipendiati del sindacato e a debita distanza el conductor Berluscons, a testa bassa con gli occhiali scuri, agganciato alla mangiatoia del nazionalsocialismo. [...] Altrimenti, come già accade nel bergamasco, i fedeli andranno in parrocchia con il fazzoletto verde e si alzeranno se solo sentiranno pronunciare certi sermoni. Urleranno: va' a da' via el cu'. Si faranno seppellire avvolti nelle bandiere della Lega e se rinasceranno, se mai rinasceranno, saranno padani. Non possiamo continuare ad accettare una [[Chiesa cattolica|Chiesa]] romanocentrica. Il nazional clericalismo è diventato una delle bretelle che reggono il sistema centralista.<ref>''[http://archiviostorico.corriere.it/1997/agosto/17/Bossi_questo_Papa_politica_per_co_0_9708174674.shtml Bossi: questo Papa fa politica per Roma]'', ''Corriere della sera'', 17 agosto 1997, p. 5</ref>}} e ancora «Il Sud è quello che è grazie all’Atea Romana Chiesa, con i suoi vescovoni falsoni che girano con la croce d’oro nei paesi dove si muore di fame: il principale potere antagonista dei padani» (...) «I preti pensino all’anima, lascino stare la politica»<ref name=tornielli/>.
 
Alla fine degli anni '90, la Lega sembrava rigettare il Cristianesimo a favore di pratiche paganeggianti. Nel dicembre 1996 Bossi raccoglieva le ampolle di acqua del "dio Po"<ref name=tornielli/>, e nel 1998, [[Roberto Calderoli]] si sposava con "rito celtico"<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/1998/settembre/21/rito_celtico_per_prime_nozze_co_0_98092113405.shtml Un rito celtico per le prime nozze padane, Corriere della Sera, 21 settembre 1998]</ref>.
 
Negli anni 2000 la Lega si riavvicina alla Chiesa, in funzione [[antislamismo|anti-islamica]], trovandosi vicina alle posizioni del vescovo di [[Como]] [[Alessandro Maggiolini]], e dell’arcivescovo di [[Bologna]] [[Giacomo Biffi]]<ref name=tornielli/>. Allo stesso periodo risale la frequentazione dei [[lefebvriani]] da parte dei leghisti.
Una forte campagna viene invece condotta da [[Radio Padania]] contro il nuovo arcivescovo di [[Milano]], [[Dionigi Tettamanzi]], considerato un buonista amico dei comunisti e degli immigrati musulmani<ref name=tornielli/>.
 
Infine, la Lega Nord ha dimostrato negli anni una forte consonanza con la [[Conferenza Episcopale Italiana|CEI]] sui temi di [[bioetica]] e [[diritti civili]]: [[aborto]], [[eutanasia]] e fine vita, [[matrimoni gay]] e [[inseminazione artificiale]]<ref name=tornielli/>.
 
A livello europeo, nel 2005-2006 ha tenuto banco la controversia sull'introduzione del riferimento alle "radici giudaico-cristiane dell'Europa", fortemente voluto da [[papa Giovanni Paolo II]]. La Lega Nord ha sostenuto, così come tutto il centrodestra, tale battaglia<ref>http://www.leganord.org/elezioni/2008/lega/ue/radici_cristiane.pdf</ref>.
 
Un forte momento di scontro tra Lega Nord e Chiesa italiana si è avuto poi nell'agosto 2009 sulla rinnovata questione dell'accoglienza degli [[immigrazione clandestina|immigrati clandestini]], dal 2009 perseguiti penalmente<ref>[http://web.vita.it/news/view/94736 Vita.it &#91;Notizie&#93; Migranti, il mare tra Chiesa e Lega (26/08/2009)<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.ilmattino.it/articolo.php?id=70826&sez=HOME_INITALIA&npl=N Il Mattino<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>. In seguito a ciò, Bossi ha dichiarato "Andrò con [[Roberto Calderoli]] in [[Vaticano]] per avere un chiarimento con la Chiesa per ricordare che le nostre radici sono cristiane. La matrice della Lega è cristiana e cattolica e siamo gli unici che veramente hanno radici cristiane"<ref>AGI, Milano, 29 agosto 2009</ref> e, di ritorno dall'incontro, "Ho capito che il Vaticano non ce l'ha con noi"<ref>[http://www.corriere.it/politica/09_settembre_04/bossi_vaticano_e37733f0-9975-11de-b514-00144f02aabc.shtml Bossi: «Il Vaticano non ce l'ha con noi»], ''Corriere della Sera'', 4 settembre 2009</ref>. Nella stessa occasione, [[Roberto Cota]] ha derubricato le polemiche come "episodi isolati", dichiarando che la linea politica della Lega Nord sull'immigrazione sarebbe perfettamente in linea con i valori cristiani<ref>[http://notizie.virgilio.it/notizie/politica/2009/09_settembre/04/immigrati_cota_nessuno_scontro_lega_vicina_a_posizioni_vaticano,20573682.html?pmk=rss Virgilio.it], "Immigrati/ Cota: Nessuno scontro, Lega vicina a posizioni Vaticano"</ref>.
 
Un altro episodio di divergenza tra Lega Nord e vertici ecclesiastici ha avuto luogo tra il [[6 dicembre|6]] e l'[[8 dicembre]] [[2009]], quando su ''La Padania'' appare un attacco contro l'arcivescovo di Milano (paragonato a un ''[[imam]]''), [[Dionigi Tettamanzi]], a causa, tra l'altro, della sua presa di posizione contro lo sgombero di 250 [[gitani]] da un campo abusivo presso il capoluogo lombardo. Altri attacchi sono giunti poco dopo dal ministro Roberto Calderoli e dal viceministro Castelli<ref>[http://milano.corriere.it/milano/notizie/cronaca/09_dicembre_7/tettamanzi-vescovo-gregge-polemica-lega-1602117979968.shtml Affondo della Lega su Tettamanzi], ''Corriere della Sera'', 7 dicembre 2009</ref>. Tali affermazioni hanno suscitato polemiche da parte delle altre forze politiche, compresi esponenti dell'area cattolica del Popolo della Libertà. Bossi ha tuttavia minimizzato, e altri esponenti della Lega, tra cui l'europarlamentare Salvini, hanno chiesto di incontrare il cardinale per un chiarimento, pur senza smentire quanto scritto dal quotidiano leghista<ref>[http://www.avvenire.it/Cronaca/sparata+della+lega+su+tettamanzi_200912071546429370000.htm Bossi minimizza. Ma è bufera], ''Avvenire'', 7 dicembre 2009</ref>.
 
Per [[Ilvo Diamanti]] tali episodi mostrano che in Italia «la religione viene usata come strumento di consenso partigiano ed elettorale.»<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/2009/12/07/la-religione-senza-dio.html La religione senza Dio]</ref>.
 
=== Vicinanza ai lefebvriani ===
Per anni alla Lega è stata considerata vicina al [[Fraternità Sacerdotale San Pio X|movimento lefebvriano]], col quale condivide il [[cattolici tradizionalisti|cattolicesimo della tradizione]], usato «all'occorrenza, come elemento di identità padana»<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/settembre/10/Bossi_messa_dai_lefebvriani_liberano_co_9_070910026.shtml Bossi a messa dai lefebvriani «Mi liberano con i loro canti»]</ref>.
 
Alla notizia che il 21 gennaio 2009 il Papa ha rimosso la scomunica ai lefebvriani, il capogruppo della Lega al Senato, [[Federico Bricolo]], ha espresso gioia, osservando che «si chiude oggi un doloroso periodo che aveva visto i difensori della tradizione cattolica e del magistero costante e continuo della Chiesa allontanati, esiliati dalla chiesa romana»<ref>[http://www.osservatorioantisemitismo.it/Scheda_del_documento.asp?docid=4028&idmacro=1&n_macro=2&idtipo=229&idfiglio=246&situazione=si Lefebvre, fine di uno scisma]</ref>.
 
Il rapporto col movimento tradizionalista si rompe quando il [[29 gennaio]] 2009 don Floriano Abrahamowicz della ''[[Fraternità Sacerdotale San Pio X]]'', già celebrante ufficiale e di messe dell’associazione ''Padania Cristiana'' di Mario Borghezio,<ref>[http://www.leganord.org/dblog/articolo.asp?articolo=436 Borghezio: bene il si del Papa alla messa in latino]</ref><ref>[http://www.leganord.org/dblog/articolo.asp?articolo=733 Borghezio: il presepe al Parlamento europeo]</ref> dichiara «che le camere a gas sono esistite almeno per disinfettare, ma non so dirle se abbiano fatto morti oppure no».<ref>[http://tribunatreviso.gelocal.it/dettaglio/le-camere-gas-per-disinfettare/1582738?ref=search "Le camere a gas? Per disinfettare"]</ref> Queste parole porteranno all'espulsione del prete dalla ''Fraternità Sacerdotale San Pio X''<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2009/febbraio/07/Ebrei_disinfettati_Espulso_lefebvriano_co_8_090207025.shtml «Ebrei disinfettati» Espulso il lefebvriano]</ref> e all'immediata presa di distanza dei massimi esponenti leghisti da Abrahamowicz e dal movimento lefebvriano.<ref>[http://www.agerecontra.it/lasvolta/tosi_spara_a_zero_su_don_floriano.html Tosi «scarica» il prete dei raduni leghisti]</ref><ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2009/gennaio/30/Zaia_bestialita_molti_amici_ebrei_co_9_090130048.shtml Zaia: bestialità ho molti amici ebrei so cos'è stata la Shoah]</ref><ref>[http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=LF7X5 Il sindaco Tosi scarica gli amici tradizionalisti]</ref>
 
== Associazionismo, media e sport ==
[[File:Cassonetto Umanitaria Padana Onlus, Pontida.jpg|miniatura|destra|Cassonetto per le donazioni di vestiti dell'Umanitaria Padana]]
La Lega Nord conta all'interno della propria organizzazione diverse associazioni di [[volontariato]]. Tra le associazioni figurano i Padani nel Mondo, la Guardia Nazionale Padana, SportPadania, [[Padania Calcio]], Associazione Liberi Padani Escursionisti, Padas, Automobil Club Padano, Autisti Padani, Eurocamp, Professionisti-Imprenditori Uniti, Collezionisti Padani, Arte Nord, Cattolici Padani, Centro Culturale "Roberto Ronchi"<ref>da [http://www.associazionipadane.com associazionipadane.com]</ref>. Alcune come la Onlus Copam, l'Umanitaria Padana e i Medici Padani sono impegnate a portare aiuto alle popolazioni bisognose del terzo mondo; le campagne sono svolte in modo particolare nei paesi in via di sviluppo e in quelli colpiti da eventi bellici e catastrofi naturali<ref>[http://web.archive.org/web/20070928044030/www.lapadania.com/PadaniaOnLine/Articolo.aspx?pDesc=48435,1,1 Umanitaria Padana: in Darfur missione compiuta]</ref>.
 
Altre associazioni si occupano di assistenza alle famiglie in disagio sociale, agli anziani, ai disabili (Padaniassistenza, Insieme nel Futuro), altre della difesa degli interessi morali ed economici delle donne padane e della tutela della famiglia (Donne Padane), altre sono dedicate alle iniziative a favore di bambini e genitori (Orsetti Padani, Scuola Bosina), alcune si occupano di ambiente (Padania Bella, Volontari Verdi, Padania Ambiente, Il Collare verde).
 
Nel mondo dei mass media, sono vicini alla Lega:
* [[TelePadania]], in onda dal [[1998]] su [[TLC Telecampione]];
* [[Radio Padania Libera]], radio acquistata dalla Lega Nord il [[20 ottobre]] [[1990]];
* ''[[la Padania]]'', quotidiano fondato nel [[1996]], il cui direttore politico è [[Umberto Bossi]].
 
Ogni anno la Lega organizza [[Miss Padania]], [[concorso di bellezza]] nato nel [[1998]] patrocinato dal partito.
 
Su impulso della Lega è stata creata la [[Selezione di calcio della Padania]], rappresentativa calcistica nata nel [[1996]] e dal [[2007]] affiliata all'[[NF-Board]].
 
Nel 2011 è stato organizzato il [[Giro di Padania]], [[corsa a tappe]] maschile di [[ciclismo su strada]], ideata dal senatore leghista [[Michelino Davico]].
 
== Congressi federali ==
Di seguito l'elenco dei congressi svoltisi nel corso degli anni, con luogo, data e motto:
* Congresso costituente - [[Segrate]], 7-9 dicembre [[1989]]
* I congresso - [[Pieve Emanuele]], 8-10 febbraio [[1991]] - "Repubblica del Nord. Uno Stato Confederale: Nord, Centro, Sud"
[[File:Discorso Maroni al congresso federale Lega Nord 2012.jpg|thumb|Discorso di Roberto Maroni durante il V congresso.]]
* II congresso - [[Bologna]], 4-6 febbraio [[1994]]
* Congresso straordinario - [[Milano]], 10-12 febbraio [[1995]]
* III congresso - Milano, 14-16 febbraio [[1997]] - "Padania libera"
* Congresso straordinario - Milano, 27-29 marzo [[1998]]
* Congresso straordinario - [[Brescia]], 24-25 ottobre [[1998]] - "Blocco padano"
* Congresso straordinario - [[Varese]], 24-25 luglio [[1999]]
* IV congresso - [[Assago]], 1-3 marzo [[2002]] - "Sovranità dei popoli"
* V congresso - Assago, 30 giugno-1º luglio [[2012]] - "Prima il nord!"
 
== Raduni ==
=== Pontida ===
[[File:Raduno Lega Nord a Pontida 2011.jpg|miniatura|destra|Raduno del 2011]]
{{Vedi anche|Raduno di Pontida}}
Il primo raduno della Lega Nord si tenne a [[Pontida]], in [[provincia di Bergamo]], il [[19 maggio]] [[1990]].<ref>[http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1990/05/22/una-gita-pontida-tifando-lega.html Una gita a Pontida, tifando Lega]</ref> Da allora si svolge costantemente con cadenza annuale (solo tra il 1992 e il 1996 si tenne più di un raduno all'anno) tranne nel 2004<ref>[http://newrassegna.camera.it/chiosco_new/pagweb/immagineFrame.asp?comeFrom=search&currentArticle=5LE7A la Padania, 2/6/2004]</ref> e nel 2012, per un totale di 26 edizioni.
 
=== Venezia ===
[[File:Folla alla festa dei popoli padani, Venezia, 2011.jpg|miniatura|destra|Militanti leghisti alla festa dei popoli padani del 2011]]
{{Vedi anche|Festa dei popoli padani}}
Il [[15 settembre]] [[1996]], a Venezia, si tenne la prima Festa dei popoli padani; in quell'occasione venne dichiarata l'[[Indipendentismo padano|indipendenza della Padania]].<ref>[http://www.webcitation.org/6CSceXRWj Cronistoria della Lega Nord, dalle origini a oggi - III parte]</ref> Si sono tenute 15 edizioni, con cadenza annuale, tranne nel 2004.
 
== Iscritti ==
{{F|politica|settembre 2012}}
{{Da aggiornare/Urgente|arg=politica}}
Lo statuto della Lega Nord prevede due diversi livelli di partecipazione all'attività del partito:
* il ''socio sostenitore'', che sottoscrive la propria adesione con decorrenza annuale, senza obblighi particolari né vincoli (per esempio, in merito al luogo di residenza) ma, per contro, senza la possibilità di candidarsi a ricoprire cariche interne e senza il diritto di voto nei congressi, a qualunque livello;
* il ''socio ordinario militante'' è invece un iscritto che gode del diritto di voto e rappresentanza all'interno del partito, secondo le modalità stabilite dallo statuto e dai regolamenti, e che può candidarsi a ricoprire ruoli interni, se in possesso dei requisiti di anzianità previsti per ciascuno di essi. Il socio militante è tenuto a partecipare all'attività della Lega Nord, in particolare alle iniziative della sezione nella quale è iscritto, ed è sottoposto a ulteriori vincoli che escludono, ad esempio, l'iscrizione a qualsiasi altro partito o movimento politico. La qualifica di socio ordinario militante può essere acquisita, previa apposita richiesta, solo da persone maggiorenni che abbiano alle spalle un certo periodo (attualmente non inferiore a un anno) in cui abbiano sottoscritto l'adesione al partito come sostenitori, e abbiano partecipato all'attività politica o di propaganda. L'innalzamento di un socio sostenitore alla qualifica di socio ordinario militante è di competenza del consiglio direttivo provinciale.
 
Le statistiche sotto riportate si riferiscono al totale delle tessere sottoscritte.
 
{{Div col|cols=4}}
* [[1992]] - 112.400
* [[1993]] - 147.297
* [[1994]] - 167.650
* [[1995]] - 123.031
* [[1996]] - 112.970
* [[1997]] - 136.503
* [[1998]] - 121.777
* [[1999]] - 123.352
* [[2000]] - 120.897
* [[2001]] - 124.310
* [[2002]] - 119.753
* [[2003]] - 131.423
* [[2004]] -
* [[2005]] -
* [[2006]] -
* [[2007]] -
* [[2008]] -
* [[2009]] -
* [[2010]] -
* [[2011]] -
* [[2012]] -
{{Div col end}}
 
== Risultati elettorali ==
{{Vedi anche|Risultati elettorali della Lega Nord per regione italiana}}
{| {{prettytable}}
|- bgcolor="EFEFEF"
|colspan=2; width=50%| <center>[[File:Lega Nord Padania.jpg|30px|Lega Nord]]</center>
!width=20%|Voti
!width=15%|%
!width=15%|Seggi
|- bgcolor=lightblue
!colspan=2; align=left|[[Elezioni europee del 1984 (Italia)|Europee 1984]]<ref>[[Lega Lombarda (partito politico)|Lega Lombarda]]+[[Liga Veneta]]+[[Movimento Piemont]] come Liga Veneta</ref>
|align=center|164.115
|align=center|0,47
|align=center|0
|- bgcolor=lightblue
!colspan=2; align=left|[[Elezioni europee del 1989 (Italia)|Europee 1989]]
|align=center|636.242
|align=center|1,83
|align=center|2
|-
!rowspan=2; align=left|[[Elezioni politiche italiane del 1992|Politiche 1992]]
!align=left|<small>Camera
|align=center|3.395.384
|align=center|8,65
|align=center|55
|-
!align=left|<small>Senato
|align=center|2.732.461
|align=center|8,20
|align=center|25
|-
!rowspan=2; align=left|[[Elezioni politiche italiane del 1994|Politiche 1994]]
!align=left|<small>Camera
|align=center|3.235.248
|align=center|8,36
|align=center|117
|-
!align=left|<small>Senato
|align=center|''nel [[Polo delle Libertà|PdL]]''
|align=center|-
|align=center|60
|- bgcolor=lightblue
!colspan=2; align=left|[[Elezioni europee del 1994 (Italia)|Europee 1994]]
|align=center|2.162.586
|align=center|6,56
|align=center|6
|-
!colspan=2; align=left|[[Elezioni regionali italiane del 1995|Regionali 1995]]
|align=center|1.687.199
|align=center|6,41
|align=center|29
|-
!rowspan=2; align=left|[[Elezioni politiche italiane del 1996|Politiche 1996]]
!align=left|<small>Camera
|align=center|3.776.354
|align=center|10,07
|align=center|59
|-
!align=left|<small>Senato
|align=center|3.394.733
|align=center|10,41
|align=center|27
|- bgcolor=lightblue
!colspan=2; align=left|[[Elezioni europee del 1999 (Italia)|Europee 1999]]
|align=center|1.391.595
|align=center|4,49
|align=center|4
|-
!colspan=2; align=left|[[Elezioni regionali italiane del 2000|Regionali 2000]]
|align=center|1.262.603
|align=center|5,04
|align=center|21
|-
!rowspan=2; align=left|[[Elezioni politiche italiane del 2001|Politiche 2001]]
!align=left|<small>Camera
|align=center|1.464.301
|align=center|3,94
|align=center|30
|-
!align=left|<small>Senato
|align=center|''nella [[Casa delle Libertà|CdL]]''
|align=center|-
|align=center|17
|- bgcolor=lightblue
!colspan=2; align=left|[[elezioni europee del 2004 (Italia)|Europee 2004]]
|align=center|1.615.834
|align=center|4,96
|align=center|4
|-
!colspan=2; align=left|[[Elezioni regionali italiane del 2005|Regionali 2005]]
|align=center|1.381.282
|align=center|5,55
|align=center|26
|-
!rowspan=2; align=left|[[Elezioni politiche italiane del 2006|Politiche 2006]] <small>(lista LN-[[Movimento per l'Autonomia|MPA]])</small>
!align=left|<small>Camera
|align=center|1.747.730
|align=center|4,58
|align=center|26
|-
!align=left|<small>Senato
|align=center|1.530.667
|align=center|4,48
|align=center|14
|-
!rowspan=2; align=left|[[Elezioni politiche italiane del 2008|Politiche 2008]]
!align=left|<small>Camera
|align=center|3.026.844
|align=center|8,3
|align=center|60
|-
!align=left|<small>Senato
|align=center|2.644.248
|align=center|8,1
|align=center|26
|-
|- bgcolor=lightblue
!colspan=2; align=left|[[Elezioni europee del 2009 (Italia)|Europee 2009]]
|align=center|3.126.915
|align=center|10,2
|align=center|9
|-
!colspan=2; align=left|[[Elezioni regionali italiane del 2010|Regionali 2010]]
|align=center|2.749.176
|align=center|12,2
|align=center|58
|-
!rowspan=2; align=left|[[Elezioni politiche italiane del 2013|Politiche 2013]]
!align=left|<small>Camera
|align=center|1.328.555
|align=center|4,33
|align=center|18<ref>17 deputati escludendo [[Giulio Tremonti]] eletto con la sua lista "3L" (Lista Lavoro e Libertà per la Patria) in quota Lega Nord.</ref>
|-
!align=left|<small>Senato
|align=center|1.390.156
|align=center|4,08
|align=center|18
|-
|}
 
== Note ==
{{references|2}}
 
== Bibliografia ==
* {{cita libro|autore=Hans-Georg Betz|titolo=Radical Right-Wing Populism in Western Europe|anno=1994|editore=St. Martin's press|città=New York|id=ISBN 0-312-08390-4|cid=Betz|url=http://books.google.it/books?id=LwTTwbtNyxUC|accesso=11 giugno 2012|lingua=inglese}}
* {{cita libro|autore=Roberto Biorcio|titolo=La Padania promessa|anno=1997|editore=[[il Saggiatore (casa editrice)|il Saggiatore]]|città=Milano|id=ISBN 88-428-0456-8|cid=Biorcio|url=http://books.google.it/books?id=g8qNAAAAMAAJ|accesso=13 novembre 2012}}
* {{cita libro|autore=Elio Bonifazi, Alberto Pellegrino|titolo=Educazione civica e cultura costituzionale|anno=1996|editore=Bulgarini|città=Firenze|id=ISBN 88-234-1269-2|cid=Bonifazi|url=|accesso=}}
* {{cita libro|autore=[[Umberto Bossi]], [[Daniele Vimercati]]|titolo=Vento dal nord|anno=1992|editore=[[Sperling & Kupfer]]|città=Milano|id=ISBN 88-200-1309-6|cid=Vimercati|url=|accesso=}}
* {{cita libro|autore=Luciano Costantini|titolo=Dentro la Lega. Come nasce, come cresce, come comunica|anno=1994|editore=Koinè|città=Roma|id=|cid=Costantini|url=http://books.google.it/books?id=BBgvAAAAYAAJ|accesso=13 novembre 2012}}
* {{cita libro|curatore=Maurizio Cotta, Pierangelo Isernia, Luca Verzichelli|titolo=L'Europa in Italia. Élite, opinione pubblica e decisioni|anno=2005|editore=[[il Mulino]]|città=Bologna|id=ISBN 88-15-10269-8|cid=Cotta|url=|accesso=}}
* {{cita libro|autore=Rune Dahl Fitjar|titolo=The Rise of Regionalism: Causes of regional mobilization in Western Europe|anno=2010|editore=Routledge|città=Londra, New York|id=ISBN 9780415494755|cid=Fitjar|url=http://books.google.co.uk/books?id=hg1hekvnlCIC|accesso=13 novembre 2012|lingua=inglese}}
* {{cita libro|autore=Michel Huysseune|titolo=Modernity and Secession: The Social Sciences and the Political Discourse of the Lega Nord in Italy|anno=2006|editore=Berghahn Books|città=New York|id=ISBN 1845450612|cid=Huysseune|url=http://books.google.co.uk/books?id=pqMA6_QgD1gC|accesso=13 novembre 2012|lingua=inglese}}
* {{cita libro|autore=Vittorio Locatelli|titolo=La Lega contro l'Italia. La storia del Carroccio nelle parole di Umberto Bossi|anno=2004|editore=Nuova Iniziativa Editoriale|città=Roma|id=|cid=Locatelli|url=|accesso=}}
* {{cita libro|autore=[[Bruno Luverà]]|titolo=[[I confini dell'odio. Il nazionalismo etnico e la nuova destra europea]]|anno=1999|editore=[[Editori Riuniti]]|città=Roma|id=ISBN 88-359-4760-X|cid=Luverà}}
* {{cita libro|autore=Giuseppe Scaliati|titolo=Dove va la Lega Nord. Radici ed evoluzione politica di un movimento populista|anno=2006|editore=Zero in condotta|città=Milano|id=|cid=Scaliati|url=http://books.google.it/books?id=JmCJAAAAMAAJ|accesso=13 novembre 2012}}
* {{cita libro|autore=[[Pierre-André Taguieff]]|altri=tradotto da Alberto Bramati|titolo=L'illusione populista|anno=2003|editore=[[Paravia Bruno Mondadori]]|città=Milano|id=ISBN 88-424-9881-5|cid=Taguieff|url=http://books.google.it/books?id=NCEjdVfvCVoC|accesso=11 giugno 2012}}
 
== Voci correlate ==
* [[Umberto Bossi]]
* [[Movimento Giovani Padani]]
* [[Indipendentismo padano]]
* [[la Padania]]
* [[Padania]]
* [[Parlamento del Nord]]
* [[Gianfranco Miglio]]
* [[Sole delle Alpi]]
* [[Lega Italiana Federalista]]
* [[Provenienza dei politici appartenenti alla Lega Nord]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Lega Nord|n=Categoria:Lega Nord|q=Lega Nord|q_preposizione=sulla|etichetta=Lega Nord}}
 
== Collegamenti esterni ==
* [http://new.leganord.org/ Sito ufficiale della Lega Nord per l'Indipendenza della Padania].
* [http://www.giovanipadani.org/sito/ Sito ufficiale del Movimento Giovani Padani].
* {{Dmoz|World/Italiano/Societ%c3%a0/Politica/Partiti/Lega_Nord/}}
* [http://www.webcitation.org/6CgH8pKov Statuto della Lega Nord dal 1° luglio 2012]
* [http://web.archive.org/web/20011218034948/http://www.mix.it/eurispes/EURISPES/175/default.htm Studio dell'''Eurispes'' sulla Lega Nord (febbraio 1994)]
* [http://www.caparini.com/storia%20della%20lega/1979-1987_new.htm Storia della Lega Nord dal 1979 al 1987]
===Loghi===
* [http://elezionistorico.interno.it/imgContrassegno.php?tpel=C&dtel=14/06/1987&tpa=I&tpe=A&ne=&tpseg=C&nlg=18&ccp=4212 politiche 1987]
* [http://elezionistorico.interno.it/imgContrassegno.php?tpel=C&dtel=05/04/1992&tpa=I&tpe=A&ne=&tpseg=C&nlg=14&ccp=4212 politiche 1992]
* [http://www.comune.scandicci.fi.it/Comune/Elezioni/Pol1994/lega.png politiche 1994-1996]
*[http://elezioni.comune.belluno.it/elezioni/storicoelezioni/europee_1999/web1.teles.it/elezioni99/Immagini/liste_euro/16_lega.gif europee 1999]
* [http://ale1980italy.files.wordpress.com/2009/05/lega-logo.jpeg politiche/europee 2001-2004, 2012]
* [http://www.meteoweb.it/images/LegaNord-mpa.jpg politiche 2006]
* [http://www.leganord.org/simboli/Simboli%20elettorali/Simboli%20elezioni%202009/Simbolo_elezioni_ln.jpg politiche/europee 2008-2009]
 
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