Turpiloquio nella lingua italiana e Linea 3 (metropolitana di Città del Messico): differenze tra le pagine

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{{F|metropolitana di Città del Messico|gennaio 2014}}
La '''parolaccia''' (dispregiativo del termine [[parola]]) o '''[[turpiloquio]]''' è un termine o espressione volgare, triviale, offensiva.<ref>[http://dizionari.corriere.it/dizionario_italiano/P/parolaccia.shtml Parolaccia: Definizione e significato di Parolaccia – Dizionario italiano – Corriere.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.grandidizionari.it/Dizionario_Italiano/parola/p/parolaccia.aspx?query=parolaccia PAROLACCIA - Dizionario Italiano online Hoepli - Parola, significato e traduzione<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.treccani.it/vocabolario/parolaccia/ parolàccia in Vocabolario – Treccani<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
{{Infobox linea metropolitana
|città=Città del Messico
|stato=MEX
|colorcode=#AF9C26
|colortext=white
|inaugurazione=1970
|ultima estensione=1983
|gestore= Sistema de Transporte Colectivo
|materiale rotabile=NM-79 e NM-83
|scartamento=1435
|trazione=
|stazioni=21
|lunghezza=21,278
|tempo_percorrenza=
|velocità=
|distanza media=
|pass_anno=
|pass_giorno=
|pianta=Mexico City Metro line 3.svg
}}
La '''linea 3''' della [[Metropolitana di Città del Messico]] è la più estesa del sistema, il suo colore caratteristico è il verde oliva, la linea passeggeri ha una lunghezza di 21.278&nbsp;km mentre la sua lunghezza totale arriva a 23.609&nbsp;km. Attraversa la città da Nord a Sud in quasi tutta la sua estensione, dalla stazione [[Indios Verdes]] alla Stazione [[Universidad]], con un totale di 21 stazioni.
 
I viali sotto cui si estende sono [[Avenida de los Insurgentes]], la via [[Zoltán Kodály]], la Av. Balderas, Av. Cuauhtémoc, Av. Universidad, Av. Copilco e Delfín Madrigal.
La [[lingua italiana]] ingloba parolacce non solo a partire da [[gergo|gerghi]] specifici (es. malavitosi, studenteschi ...) ma anche dai molti [[dialetti]] e [[lingua regionale|lingue regionali]] che si parlano nella penisola<ref name="Tartamella">Tartamella V. (2006, Bur). Parolacce. Perché le diciamo, che cosa significano, quali effetti hanno.</ref>. Si tratta di termini che esprimono di solito, in modo abbassante e offensivo, delle pulsioni fondamentali dell'uomo: il [[sesso (biologia)|sesso]], il [[metabolismo]], l'[[aggressività]], la [[religione]]. Esse sono diventate un linguaggio specializzato nell'esprimere le [[emozioni]] primarie dell'uomo: [[rabbia]], [[sorpresa]], [[disgusto]], [[paura]], [[Intrattenimento|divertimento]] ecc.
Si incrocia con la Linea 6 nella stazione [[Deportivo 18 de Marzo]], con la linea 5 nella stazione [[La Raza (metropolitana di Città del Messico)|La Raza]], con la Linea B nella stazione [[Guerrero (metropolitana di Città del Messico)|Guerrero]], con la linea 2 nella stazione [[Hidalgo (metropolitana di Città del Messico)|Hidalgo]], con la Línea 1 nella stazione [[Balderas]] e con la Línea 9 nella stazione [[Centro Médico (metropolitana di Città del Messico)|Centro Médico]]. La stazione Indios Verdes si allaccia con la linea 1 del [[Metrobus]] verso Dr. Galvez.
 
I treni che vi circolano sono degli NM-79 fabbricati in Messico nel [[1979]], e degli NM-83 fabbricati in Messico tra il [[1983]] e il [[1991]]. La sua costruzione è completamente sotterranea a eccezione della stazione di Indios Verdes, Deportivo 18 de Marzo, Potrero e Universidad che sono in superficie.
==Diffusione nella società==
[[File:Bianco empolese.jpg|Una bottiglia di vino bianco con una tipica espressione volgare toscana (in questo caso [[Empoli|empolese]])|thumb]]
Vista la delicatezza dei concetti a cui si riferiscono, le parolacce sono sempre oggetto di [[tabù]] linguistici.
Nel linguaggio adolescenziale esse risultano generalmente più frequenti presentandone un utilizzo più spiccatamente variegato.
La maggior parte dei termini triviali derivano da termini ed espressioni comuni, di [[lingua italiana|italiano]] corretto, che con il tempo sono deformati assumendo connotazioni tabù. Per esempio ''scorreggiare'', emettere gas intestinali, deriva dal gesto di sciogliere la corda o correggia del pantalone (da cui la ''s'' privativa) per distendere i visceri oppure ''[[frocio]]'', per omosessuale, deriverebbe secondo alcune fonti dalla grandezza delle narici, o froge (comunemente degli animali), delle [[Guardie Svizzere]], in un misterioso accostamento omofilo. Viceversa può verificarsi temporalmente una "rettifica" dei termini triviali in un'accezione moderna immemore di quella originale. Ne sono un esempio ''casino'', anticamente ad indicare un rifugio notturno in una tenuta di caccia, poi trivialmente postribolo, "[[casa di tolleranza]]", per ritornare con la [[Legge Merlin]] abrogatoria (1959), termine comune per indicare chiasso, confusione. Altro termine un tempo tabù divenuto di Italiano corretto è ''buggerare'' ovvero raggirare, gabbare, imbrogliare, la cui etimologia è lo Stato della [[Bulgaria]], nel Medioevo nazione [[Scisma d'Oriente|scismatica]], indicata come teatro di dissolutezza e di rapporti "contro natura", dunque l'associazione con la [[sodomia]].
 
La linea 3 venne inaugurata il 20 novembre [[1970]] da Tlatelolco a Hospital General; il 25 agosto [[1978]] da Tlatelolco a La Raza; il 1º dicembre [[1979]] da La Raza a Indios Verdes; il 7 giugno [[1980]] da Hospital General a Centro Medico; il 25 agosto [[1980]] da Centro Medico a Zapata e il 30 agosto [[1983]] da Zapata a Universidad.
==Le parolacce in televisione==
In televisione in Italia le parolacce sono tuttora oggetto di censura. Durante il periodo della cosiddetta ''fascia protetta'' (fascia oraria che parte generalmente dalle prime ore del mattino fino alle prime ore della sera, e quindi caratterizzata da numerosi spettatori di età infantile) i conduttori televisivi vengono invitati esplicitamente a non dire parolacce in diretta. Se lo fanno possono scatenare sia proteste da parte soprattutto dei genitori (che spesso inviano telefonate o e-mail di protesta) sia subire rimproveri da parte dei direttori televisivi.
Nei servizi giornalistici e nei filmati preregistrati, se un personaggio pronuncia una parolaccia, essa viene solitamente coperta da un ''beep'', suono che viene inserito in fase di montaggio, non sempre efficacemente, onde evitare cattivo esempio per i bambini.
 
== Stazioni ==
In una televisione di Stato come la RAI che fino alla fine degli anni settanta deteneva il monopolio erano banditi termini corretti ma di "equivoca" interpretazione come ''amante'', ''membro'' e ''preservativo'' (comunemente accostato con i terribili esiti delle patologie cui era d'uopo tutelare). Non era risparmiato il nome del club calcistico portoghese del Benfica, il cui accento era traslato sulla prima sillaba onde evitare analogie con l'organo femminile.
{| class="wikitable" width=70%
 
! Stazione
Paradossalmente la cinematografia contemporanea si dilettava ad allusioni dall'esito comico, come l'attore [[Totò]] nel ruolo di un antico mercante di alcuni schiavi dal portamento inconfondibile: ''I [[Proci]] a Roma sono molto richiesti!!''. [[Totò]] è considerato l'attore che per primo nel cinema italiano ha introdotto un linguaggio più volgare per fini umoristici. Nel film [[Il ratto delle Sabine (film 1945)|Il ratto delle Sabine]] (1945) compare la prima parolaccia del cinema italiano (''vaffanculo''). Altre parolacce da quel momento in poi diventeranno sempre più frequenti. La più nota è sicuramente quella del film [[I due colonnelli]] (1963), in cui Totò pronunciò "E ci si pulisca il culo!!".
! Apertura
 
! Delegazione
Una legittimazione della ''parolaccia'' (e del nudo) avviene con la [[Riforma della RAI del 1975]]. Si ricorda un'esternazione radiofonica di [[Cesare Zavattini]], seppure elegante, a proposito dell'esuberanza giovanile. Un motto di rabbia blasfemo dell'attore teatrale [[Leopoldo Mastelloni]], in una trasmissione del 1983, fu invece sottoposto a censura, a discapito di alcuni conduttori.
! Interscambio
 
! Tipo di stazione
==Le parolacce nella musica==
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Anche nelle canzoni italiane non è raro che le parolacce facciano comparsa. Esse sono particolarmente diffuse soprattutto nei testi di brani [[rap]] e [[r'n'b]]. Esse compaiono soprattutto nei testi di artisti tipicamente indirizzati ai giovani (poiché la parolaccia costituisce una forma di linguaggio molto utilizzata tra di loro), ad esempio nei testi degli [[883 (gruppo musicale)|883]] ne compaiono di numerose (specie in ''[[Rotta x casa di Dio]]''). Particolare fortuna la trovano anche nei testi di [[rock demenziale]] come succede ad esempio per [[Elio e le Storie Tese]] di cui uno degli esempi più noti potrebbe essere il brano ''"Servi della gleba"'' dove vengono utilizzate per fare esplicito riferimento al sesso e agli organi genitali.
|[[Indios Verdes (metropolitana di Città del Messico)|Indios Verdes]]||1º dicembre [[1979]]||[[Delegazione Gustavo A. Madero|Gustavo A. Madero]]||align="center"|- || Di superficie, terminale
 
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Più difficile è la presenza di parole volgari nella canzone d'autore. Un caso particolare è quello riservato al cantautore [[Marco Masini]]: le parolacce ampiamente presenti in numerose sue canzoni (e talvolta addirittura nei titoli delle canzoni, come il noto brano ''[[Vaffanculo]]'') hanno spesso suscitato polemiche e hanno contribuito a dare al cantante un'immagine piuttosto negativa e ad essere visto come un personaggio diseducativo. Tali accuse lo spingeranno addirittura a ritirarsi, seppur momentaneamente, dalle scene.
|[[Deportivo 18 de Marzo (metropolitana di Città del Messico)|Deportivo 18 de Marzo]]||1º dicembre [[1979]]||[[Delegazione Gustavo A. Madero|Gustavo A. Madero]]||align="center"|[[File:MetroDF Línea 6.svg|15px|link= Linea 6 (metropolitana di Città del Messico)]] || Di superficie, passante
 
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Altri cantanti che hanno usato una o più parolacce sono [[Annalisa (cantante)|Annalisa]], [[Luca Carboni]], [[Samuele Bersani]], [[Giorgio Faletti]], [[Flaminio Maphia]], [[Ermal Meta]], [[Lucio Dalla]].
|[[Potrero (metropolitana di Città del Messico)|Potrero]]||1º dicembre [[1979]]||[[Delegazione Gustavo A. Madero|Gustavo A. Madero]]||align="center"|- || Di superficie, passante
 
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==Forme utilizzate==
|[[La Raza (metropolitana di Città del Messico)|La Raza]]||25 agosto [[1978]]||[[Delegazione Gustavo A. Madero|Gustavo A. Madero]]||align="center"|[[File:MetroDF Línea 5.svg|15px|link= Linea 5 (metropolitana di Città del Messico)]] || Sotterranea, passante
Le parolacce possono essere usate per:
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# '''imprecazioni''' (es. "[[cazzo]]!"): sono una forma di interiezione, ovvero di dialogo con sé stessi, e servono a sfogare simbolicamente la propria aggressività contro un oggetto inanimato o contro una situazione; le imprecazioni comprendono anche le profanità (ovvero l'uso dei termini sacri al di fuori dei contesti religiosi) e le [[bestemmie]]; In alcuni dialetti, per esempio il [[Romanesco]], degli insulti possono in certi contesti assumere espressione di meraviglia o di compiacimento.
|[[Tlatelolco (metropolitana di Città del Messico)|Tlatelolco]]||20 novembre [[1970]]||[[Delegazione Cuauhtémoc|Cuauhtémoc]]||align="center"|- || Sotterranea, passante
# '''insulti''' (es. "[[coglione]]!"): sono le parole usate per attaccare e ferire un'altra persona, abbassandone l'[[autostima]];
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# '''maledizioni''' (es. "mortacci!"): sono le espressioni con cui si augura il male al destinatario.
|[[Guerrero (metropolitana di Città del Messico)|Guerrero]]||20 novembre [[1970]]||[[Delegazione Cuauhtémoc|Cuauhtémoc]]||align="center"|[[File:MetroDF Línea B.svg|15px|link= Linea B (metropolitana di Città del Messico)]] || Sotterranea, passante
 
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Le parolacce, il cui serbatoio linguistico principale è costituito dalle oscenità (ovvero dalle espressioni che si riferiscono al sesso), sono presenti già nelle prime opere letterarie dell'umanità, come l'epopea di [[Gilgamesh]] o in alcuni carmi di [[Catullo]].
|[[Hidalgo (metropolitana di Città del Messico)|Hidalgo]]||20 novembre [[1970]]||[[Delegazione Cuauhtémoc|Cuauhtémoc]]||align="center"|[[File:MetroDF Línea 2.svg|15px|link= Linea 2 (metropolitana di Città del Messico)]] || Sotterranea, passante
 
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==[[Eufemismo|Eufemismi]] e [[Disfemismo|disfemismi]]==
|[[Juárez (metropolitana di Città del Messico)|Juárez]]||20 novembre [[1970]]||[[Delegazione Cuauhtémoc|Cuauhtémoc]]||align="center"|- || Sotterranea, passante
Chi evita di dire le parolacce le sostituisce in genere con altre parole simili dando all'espressione un tono di solito non volgare o meno volgare. Ecco alcuni esempi:
|-
*''Cazzo'' diventa ''Cacchio'' o ''Cavolo'', ''Caspio'',
|[[Balderas (metropolitana di Città del Messico)|Balderas]]||20 novembre [[1970]]||[[Delegazione Cuauhtémoc|Cuauhtémoc]]||align="center"|[[File:MetroDF Línea 1.svg|15px|link= Linea 1 (metropolitana di Città del Messico)]] || Sotterranea, passante
Caspita, ''Caccola'', ''Cappero'', ''Caso'', ''Cactus''<ref>''Un'estate fa'', Camilla Baresani, ed. Giunti, [https://books.google.it/books?id=CtqgDQAAQBAJ&pg=PT135&dq=cactus+cazzo&hl=it&sa=X&ved=0ahUKEwjjuoLaz7rRAhUGjiwKHfZIAmoQ6AEIJzAC#v=onepage&q=cactus%20cazzo&f=false Google Books]</ref>.
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*{{cn|''Figa'' diventa ''Fischia'' o ''Fistola o Figaro o Fide''}}
|[[Niños Héroes (metropolitana di Città del Messico)|Niños Héroes]]||20 novembre [[1970]]||[[Delegazione Cuauhtémoc|Cuauhtémoc]]||align="center"|- || Sotterranea, passante
*''Coglioni'' diventa ''Scatole'',palle o balle,corbelli,corbezzoli o Maroni
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|[[Hospital General (metropolitana di Città del Messico)|Hospital General]]||20 novembre [[1970]]||[[Delegazione Cuauhtémoc|Cuauhtémoc]]||align="center"|- || Sotterranea, passante
'
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*''Vaffanculo'' diventa ''Vaffanbagno'' o ''Vaffanbrodo'', ''Vaffancuore'', ''Vaffancolor'', ''Vaffano'', ''Vaffartiungiro'' o ''Vaffa'', ''Vaffancina'' o ''Vaffancouver'', ''Vaffanquesto'', ''Vaffanquello'', ''Vaffanl'ovo'', ''Vaffanbicchiere'', ''Vaffantredici'','' Vaffanpanino'','' Vaffanbene, Vaffanciuccio, Vaffanciullo, Vaffancubo, Vaffancuoco.''
|[[Centro Médico (metropolitana di Città del Messico)|Centro Médico]]||7 giugno [[1980]]||[[Delegazione Cuauhtémoc|Cuauhtémoc]]||align="center"|[[File:MetroDF Línea 9.svg|15px|link= Linea 9 (metropolitana di Città del Messico)]] || Sotterranea, passante
*''Vai a cagare!'' diventa ''Vai a spalare!'' o ''Vai a quel paese!'' o ''Vattene!'' o ''Vai a defecare!'' o ''Vai a minzionare!''
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*''Troia'' diventa ''Trota'', ''Trofia'' o ''Tromba o Trottola.''
|[[Etiopía-Plaza de la Transparencia (metropolitana di Città del Messico)|Etiopía-Plaza de la Transparencia]]||25 agosto [[1980]]||[[Delegazione Benito Juárez|Benito Juárez]]||align="center"|- || Sotterranea, passante
*''Minchia'' diventa ''Minzica'' o ''Mizzica'', ''Milla'' o ''Mingiula''
|-
*''Merda'' diventa ''Melma'', ''Menta'', ''Merenda'', ''Meringa'' o ''Verza',cacca
|[[Eugenia (metropolitana di Città del Messico)|Eugenia]]||25 agosto [[1980]]||[[Delegazione Benito Juárez|Benito Juárez]]||align="center"|- || Sotterranea, passante
*''Pirla'' diventa ''Pizza'', ''Perla'' o ''Pinza''
|-
*''Stronzo'' diventa ''Stolto'' o ''Struzzo'' o ''Str
|[[División del Norte (metropolitana di Città del Messico)|División del Norte]]||25 agosto [[1980]]||[[Delegazione Benito Juárez|Benito Juárez]]||align="center"|- || Sotterranea, passante
ombolo'' o ''Stronzolo'' o stronzio
|-
 
|[[Zapata (metropolitana di Città del Messico)|Zapata]]||25 agosto [[1980]]||[[Delegazione Benito Juárez|Benito Juárez]]||align="center"|[[File:MetroDF Línea 12.svg|15px|link= Linea 12 (metropolitana di Città del Messico)]] || Sotterranea, passante
*
|-
 
|[[Coyoacán (metropolitana di Città del Messico)|Coyoacán]]||30 agosto [[1983]]||[[Delegazione Benito Juárez|Benito Juárez]]||align="center"|- || Sotterranea, passante
==Elenco di parolacce di uso frequente==
|-
Di seguito si riporta un elenco di [[lemma (linguistica)|lemmi]] di uso frequente nella [[lingua italiana]], generalmente considerati '''parolacce'''. Tra parentesi è riportato il significato. Alcuni di essi sono stati nobilitati da [[Letteratura|letterati]] e [[Poesia|poeti]], come ad esempio [[Dante Alighieri]], nella [[Divina Commedia]], [[Giuseppe Gioacchino Belli]], nei celebri [[sonetto|sonetti]] in [[romanesco]], l'[[Aretino]], nei ''Sonetti lussuriosi'', e molti altri ancora.
|[[Viveros-Derechos Humanos (metropolitana di Città del Messico)|Viveros-Derechos Humanos]]||30 agosto [[1983]]||[[Delegazione Álvaro Obregón|Álvaro Obregón]]||align="center"|- || Sotterranea, passante
*''[[Cazzo]]'' ([[pene]])<ref name=cazzo>Selezione di versi estratti dai ''Sonetti lussuriosi'' dell'[[Aretino]]:
|-
{{citazione|... e se tu il cazzo adori, io la potta amo / e saria il mondo un cazzo senza questo. (Sonetto n. 1)}}
|[[Miguel Ángel de Quevedo (metropolitana di Città del Messico)|Miguel Ángel de Quevedo]]||30 agosto [[1983]]||[[Delegazione Álvaro Obregón|Álvaro Obregón]] e [[Delegazione Coyoacán |Coyoacán]] ||align="center"|- || Sotterranea, passante
{{citazione|... e 'n potta e 'n culo il cazzo / me farà lieto, e voi lieta e beata. (Sonetto n. 2)}}
|-
{{citazione|... quest'è un cazzo proprio da imperatrice. (Sonetto n. 3)}}
|[[Copilco (metropolitana di Città del Messico)|Copilco]]||30 agosto [[1983]]||[[Delegazione Coyoacán |Coyoacán]]||align="center"|- || Sotterranea, passante
{{citazione|... questo tuo sì venerabil cazzo, / che guarisce le potte da la tosse. (Sonetto n. 4)}}
|-
{{citazione|... e s'in cul dalla potta il cazzo falla, / di' ch'io sia un forfante e un villano. (Sonetto n. 50}}
|[[Universidad (metropolitana di Città del Messico de Metro de Ciudad de México)|Universidad]]||30 agosto [[1983]]||[[ Delegazione Coyoacán |Coyoacán]]||align="center"|- || Di superficie, terminale
{{citazione|... e di poi sul mio cazzo/ lasciatevi andar tutta con la potta: / e sarò cazzo, e voi sarete potta. (Sonetto n. 6)}}
|}
{{citazione|... Ma poi che 'l cazzo in cul t
utto volete, / come vogliono i grandi .... (Sonetto n. 7)}}
{{citazione|... e quanti cazzi han muli, asini e buoi / non scemariano a la mia foia un poco. (Sonetto n. 8)}}
{{citazione|... e mi direte al fine / che son un valent'uomo in tal mistiero, / ma d'aver poco cazzo io mi dispiero. (Sonetto n. 9)}}
{{citazione|... O cazzo, buon compagno, o cazzo santo! (Sonetto n. 10)}}
{{citazione|... E' non si trova pecchia / ghiotta d'i fior com'io d'un nobil cazzo. (Sonetto n. 11)}}
{{citazione|... su la potta ballar fareste il cazzo, / menando il culo e in su spingendo forte. (Sonetto n. 12)}}
{{citazione|... Ahi, traditor, tu hai che cazzo duro! (Sonetto n. 13)}}
{{citazione|... Non mi starebbe il cazzo dritto a pena. (Sonetto n. 14)}}
{{citazione|... Spinge, compar, ché 'l cazzo sen va via! (Sonetto n. 16)}}
{{citazione|... Questi vostri sonetti fatti a cazzi ... / s'assomigliano a voi, visi de cazzi! (Epilogo)}}</ref>
*''[[Minchia]]'' (pene, ma anche cretino)
*''[[Coglione]]'' ([[testicolo]], ma anche [[ritardo mentale|scemo]])<ref>Tra i sonetti del [[Giuseppe Gioacchino Belli|Belli]], questo termine compare non meno di 250 volte.</ref>
*''Bastardo'' (persona odiosa)
*''Finocchio'' ([[omosessuale]])
*''[[Sborra]]'' ([[sperma]])
*''Scopare'' ([[rapporto sessuale]])
*''Frocio'' ([[omosessuale]])
*''[[Culo]]'' ([[sedere]])
*''Vaffanculo''
*''[[Fica]]'' ([[vagina]])<ref name=fica>Cfr. ad esempio i sonetti di [[Giuseppe Gioachino Belli]], troppi per esser citati tutti. A titolo di esempio, vedi [http://www.liberliber.it/biblioteca/b/belli/index.htm ''"La madre de le Sante"''], datato 6 dicembre 1832,
{{citazione|Chi vvò cchiede la monna a Ccaterina,<br />
Pe ffasse intenne da la ggente dotta<br />
Je toccherebbe a ddí vvurva, vaccina<br />
E ddà ggiú co la cunna e cco la potta.<br />
<br />
Ma nnoantri fijjacci de miggnotta<br />
Dimo scella, patacca, passerina,<br />
Fessa, spacco, fissura, bbuscia, grotta,<br />
Freggna, fica, sciavatta, chitarrina,<br />
<br />
Sorca, vaschetta, fodero, frittella,<br />
Ciscia, sporta, perucca, varpelosa,<br />
Chiavica, gattarola, finestrella,<br />
<br />
Fischiarola, quer-fatto, quela-cosa<br />
Urinale, fracosscio, ciumachella,<br />
La-gabbia-der-pipino, e la-bbrodosa.<br />
<br />
E ssi vvòi la scimosa,<br />
Chi la chiama vergoggna, e cchi nnatura,<br />
Chi cciufèca, tajjola, e ssepportura.|}}
</ref>
*''[[Fregna]]'' ([[vagina]])<ref name=fica/>
*''[[Merda]]'' ([[feci]])<ref name=merda>Cfr. ad esempio [[Dante Alighieri]]: [[La Divina Commedia]], [[Inferno (Divina Commedia)]], [http://www.liberliber.it/biblioteca/a/alighieri/la_divina_commedia/html/testo_01.htm Canto XVII] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080925050514/http://www.liberliber.it/biblioteca/a/alighieri/la_divina_commedia/html/testo_01.htm |data=25 settembre 2008 }}:
{{citazione|E mentre ch'io là giù con l'occhio cerco,<br />
vidi un col capo sì di [[merda]] lordo,<br />
che non parëa s'era [[Laicato|laico]] o [[Clero|cherco]].<br />
<br />
Quei mi sgridò: «Perché se' tu sì gordo<br />
di riguardar più me che li altri brutti?».<br />
E io a lui: «Perché, se ben ricordo,<br />
<br />
già t'ho veduto coi capelli asciutti,<br />
e se' [[Alessio Interminelli|Alessio Interminei]] da [[Lucca]]:<br />
però t'adocchio più che li altri tutti».<br />
<br />
Ed elli allor, battendosi la zucca:<br />
«Qua giù m'hanno sommerso le lusinghe<br />
ond' io non ebbi mai la lingua stucca».<br />
<br />
Appresso ciò lo [[Virgilio|duca]] «Fa che pinghe»,<br />
mi disse, «il viso un poco più avante,<br />
sì che la faccia ben con l'occhio attinghe<br />
<br />
di quella sozza e scapigliata fante<br />
che là si graffia con l'unghie [[Merda|merdose]],<br />
e or s'accoscia e ora è in piedi stante.<br />
<br />
[[Taide (personaggio)|Taïde]] è, la [[puttana]] che rispuose<br />
al drudo suo quando disse "Ho io grazie<br />
grandi apo te?": "Anzi maravigliose!".|}}</ref><ref name=merda2>Cfr. ad esempio [[Dante Alighieri]]: [[La Divina Commedia]], [[Inferno (Divina Commedia)]], [http://www.liberliber.it/biblioteca/a/alighieri/la_divina_commedia/html/testo_01.htm Canto XXVIII] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080925050514/http://www.liberliber.it/biblioteca/a/alighieri/la_divina_commedia/html/testo_01.htm |data=25 settembre 2008 }}, nel quale il [[Dante|Sommo Vate]] descrive la [[pena]] degli [[scisma]]tici:
 
{{citazione|Già veggia, per mezzul perdere o lulla,<br />
com' io vidi un, così non si pertugia,<br />
rotto dal mento infin dove si trulla.<br />
<br />
Tra le gambe pendevan le minugia;<br />
la corata pareva e 'l tristo sacco<br />
che [[merda]] fa di quel che si trangugia.<br />
<br />
Mentre che tutto in lui veder m'attacco,<br />
guardommi e con le man s'aperse il petto,<br />
dicendo: «Or vedi com' io mi dilacco!<br />
<br />
vedi come storpiato è [[Maometto|Mäometto]]!<br />
Dinanzi a me sen va piangendo [[Ali ibn Abi Talib|Alì]],<br />
fesso nel volto dal mento al ciuffetto.|}}</ref>
*''[[Pirla]]'' (persona stupida)
*''[[wikt:stronzo|Stronzo]]'' (persona [[Stupidità|stupida]], incosciente o cattiva, oppure pezzo di [[Feci|cacca]])
*''[[Mignotta]]'' ([[prostituta]])<ref name=fica />
*''[[wikt:puttana|Puttana]]'' ([[prostituta]])<ref name=merda /><ref>Cfr. ad esempio [[Dante Alighieri]]: [[La Divina Commedia]], [[Inferno (Divina Commedia)]], [http://www.liberliber.it/biblioteca/a/alighieri/la_divina_commedia/html/testo_01.htm Canto XIX] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20080925050514/http://www.liberliber.it/biblioteca/a/alighieri/la_divina_commedia/html/testo_01.htm |data=25 settembre 2008 }}, nell'invettiva che l'[[Dante|Autore]] scaglia contro [[Papa Niccolò III]] e i [[chierici]] [[simonia]]ci:
 
{{citazione|Di voi [[Papa|pastor]] s'accorse il [[Giovanni apostolo ed evangelista|Vangelista]],<br />
quando colei che siede sopra l'acque<br />
[[Puttana|puttaneggiar]] coi regi a lui fu vista;<br />
<br />
quella che con le sette teste nacque,<br />
e da le diece corna ebbe argomento,<br />
fin che virtute al suo marito piacque.|}}</ref>
*''[[wikt:ricchione|Ricchione]]'' (Omosessuale)
*''[[wikt:topa|Topa]]'' ([[vagina]])
*''[[wikt:troia|Troia]]'' ([[prostituta]])
*''[[wikt:zoccola|Zoccola]]'' ([[prostituta]])
 
Generalmente sono considerate parole volgari anche i derivati delle parolacce.
 
Es. così com'è considerato volgare ''cazzo'' sono considerati volgari anche ''incazzarsi'', ''incazzato'', ''scazzo'', ''[[cazzeggio]]''<ref>{{Cita libro| titolo = Storie e culture della televisione | nome = Aldo | cognome = Grasso | editore = Mondadori | anno = 2013}}</ref>, ecc.
 
Nei vocabolari esse sono riportate aggiungendo accanto l'abbreviazione ''volg.'' (che vuol dire appunto "volgare"), l'abbreviazione ''triv.'' (che vuol dire appunto "triviale") o l'abbreviazione ''pop.'' (che vuol dire appunto popolare)''.
 
== Note ==
{{Note strette}}
 
== Bibliografia ==
* Romolo Giovanni Capuano, 2007, ''Turpia. Sociologia del turpiloquio e della bestemmia'', Costa & Nolan, Milano.
* {{cita libro|Vito | Tartamella | Parolacce. Perché le diciamo, che cosa significano, quali effetti hanno| 2006| BUR | Milano}}
* Nora Galli de' Paratesi, ''Semantica dell'eufemismo'', Torino, Giappichelli, 1964
* Michelangelo Dolcino, ''E parolle do gatto'', Genova, Erga, 1976
* Vittorio Gleijeses ''A Napoli si diceva così. (Detti e Proverbi)'', Napoli 1976
* Ernest Borneman, ''Dizionario dell'erotismo'', Milano, BUR, 1988
* Ercole Scerbo, ''Il nome della cosa. Nomi e nomignoli degli organi sessuali'', Milano, Oscar Mondadori, 1991 - ISBN 88-04-34777-5
* Valter Boggione, Giovanni Casalegno, ''Dizionario storico del lessico erotico italiano'', Milano, Longanesi, 1996
* Helen Frost, Henry Goodwin ''Il nuovo codice incivile. Diritti e doveri degli incazzati'', Milano, 2006
 
== Voci correlate ==
*[[Turpiloquio]]
*[[Coprolalia]]
*[[Disfemismo]]
*[[Cacofemismo]]
*[[Eufemismo]]
*[[Narratofilia]]
 
== Altri progetti ==
{{interprogetto|commons=Category:Line 3 of Mexico City Metro}}
{{Interprogetto|etichetta=parolaccia|wikt=parolaccia}}
 
== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
* {{Treccani|parolacce-ed-eufemismi_(Enciclopedia-dei-ragazzi)|parolacce ed eufemismi|autore=Giulia Lemma, Maurizio Trifone}}
* {{Treccani|parole-oscene_(Enciclopedia-dell'Italiano)|parole oscene|autore=Fabio Rossi}}
 
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