Roberto Benigni e Ernesto Cavallini: differenze tra le pagine

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{{F|musicisti italiani|luglio 2013}}
<noinclude>{{Protetta}}</noinclude>
{{nota disambigua||Benigni (disambigua)|Benigni}}
{{Bio
|Nome = Roberto RemigioErnesto
|Cognome = BenigniCavallini
|ForzaOrdinamento = Benigni ,Roberto
|Sesso = M
|LuogoNascita = Castiglion FiorentinoMilano
|GiornoMeseNascita = 2730 ottobreagosto
|AnnoNascita = 19521807
|LuogoMorte = Milano
|Epoca = 1900
|GiornoMeseMorte = 7 gennaio
|Epoca2 = 2000
|AttivitàAnnoMorte = attore1874
|Epoca = 1800
|Attività2 = comico
|Attività = clarinettista
|Attività3 = regista
|Attività2 = compositore
|AttivitàAltre = e [[sceneggiatore]]
|Nazionalità = italiano
|Immagine = Benigni.jpg
|Didascalia=Roberto Benigni viene premiato a [[Terni]] durante le Manifestazioni valentiniane nel [[2006]]
|Didascalia2 = {{Premio|Oscar|al miglior attore|1999|x}}
}}
[[File:Cavallini-2.png|thumb|Ernesto Cavallini]]
 
==Biografia==
Noto e popolare monologhista teatrale, dalla [[comicità]] ironica e dissacrante, è diventato personaggio pubblico tra i più conosciuti e apprezzati in [[Italia]] e nel [[mondo]]. Le sue interpretazioni cinematografiche e le sue apparizioni televisive mettono in scena un carattere gioioso e irruente, facendo leva, in quest'ultime, sulla sovversione del clima dei programmi di cui è ospite.
All'età di dieci anni iniziò i suoi studi al [[Conservatorio di Milano]], sotto la tutela di [[Benedetto Carulli]]. Dopo aver viaggiato attraverso tutta l'[[Italia]], tornò a Milano per suonare nell'[[Teatro alla Scala|orchestra del Teatro alla Scala]] e per insegnare al Conservatorio. Nel [[1842]] si esibì per la ''Société des Concerts du Conservatoire de Paris'' e venne eletto membro dell'''Accadémie des Beaux-Arts''. Lo stesso anno, così come nel [[1845]], lo si può ascoltare alla [[London Philharmonic Society]].
Fra i numerosi riconoscimenti vale ricordare l'[[Oscar al miglior attore]], conseguito nel [[1999]] per l'interpretazione nel film (da lui stesso diretto) ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''; a cui segue un [[Oscar al miglior film straniero]] per la stessa pellicola. È stato l'unico interprete maschile italiano a ricevere l'Oscar come miglior attore protagonista recitando nel ruolo principale in un film in lingua straniera, dopo quello vinto da [[Anna Magnani]] nel [[1956]] e da [[Sophia Loren]] nel [[1962]].
Nel 1852 fu invitato nell'orchestra italiana dell'''Opera di [[San Pietroburgo]]'' e tre anni più tardi divenne solista al ''Teatro Imperiale russo''. Conservò quel posto per 15 anni, oltre a essere maestro di clarinetto al ''Conservatorio di San Pietroburgo'' a partire dal 1862. Nel 1870 tornò a Milano, dove divenne professore al Conservatorio dal 1870 fino alla sua morte.
 
Egli compose diversi pezzi da concerto. Gli si deve una ''Fantasia'' su alcuni motivi de ''[[La sonnambula]]'' di [[Vincenzo Bellini|Bellini]], per clarinetto e [[orchestra]] o clarinetto e [[pianoforte]]. Inoltre scrisse anche degli studi per clarinetto e il primo metodo per clarinetto edito in [[Russia]].
Benigni si è impegnato come lettore, interprete a memoria e commentatore della ''[[Divina Commedia]]'' di [[Dante Alighieri]], per la cui diffusione è stato candidato al [[Premio Nobel per la letteratura]] [[2007]].<ref>[http://archiviostorico.corriere.it/2007/settembre/22/Benigni_candidato_Nobel_Dagli_svedesi_co_9_070922029.shtml Benigni candidato al Nobel. Dagli svedesi]</ref> Nelle vesti di divulgatore ha, inoltre, recitato il ''[[Il Canto degli Italiani|Canto degli Italiani]]'', i ''principi fondamentali'' della [[Costituzione della Repubblica Italiana]] e i ''[[dieci comandamenti]]'' biblici ricevendo consensi di pubblico e critica.
Malgrado suonasse con un [[clarinetto]] a 6 chiavi, la sua tecnica era così brillante che il celebre clarinettista inglese [[Henry Lazarus]] lo soprannominerà "il Paganini del clarinetto". Anche [[Giuseppe Verdi]] apprezzò molto Ernesto Cavallini. Fu d'altronde per lui che scrisse l'assolo all'inizio del terzo atto de ''[[La forza del destino]]''.
 
== Infanzia, adolescenza e giovinezza ==
Roberto Benigni nasce a [[Manciano La Misericordia]], frazione di [[Castiglion Fiorentino]] (in [[provincia di Arezzo]]), il 27 ottobre [[1952]] da Luigi Benigni ([[1919]]-[[2004]]) e Isolina Papini ([[1919]]-[[2004]]), entrambi contadini.<ref>{{Cita web|url=http://www.filmreference.com/film/3/Roberto-Benigni.html|titolo=Roberto Benigni Biography (1952-)|sito=www.filmreference.com|accesso=2017-06-20}}</ref><ref>[http://www.highbeam.com/doc/1P1-22134181.html When Tragedy, Comedy Meet: Italian actor-director Roberto Benigni - The Jewish Week | HighBeam Research<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref><ref>[http://www.highbeam.com/doc/1P1-22133891.html Is There Humor in the Holocaust? Roberto Benigni's bittersweet answer - Jewish Exponent | HighBeam Research<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref> Roberto è il più giovane dopo le sorelle Bruna ([[1945]]), Albertina ([[1947]]) e Anna ([[1948]]). Di carattere allegro ed espansivo sin da giovanissimo, si trasferisce nel [[1958]] con tutta la famiglia a [[Prato]], prima nella frazione di [[Galciana]] e poi in seguito in quella di [[Vergaio]], dove vive tuttora la sua famiglia di origine.
 
Iscritto dapprima in un seminario [[Firenze|fiorentino]], lo abbandona dopo [[Alluvione di Firenze del 4 novembre 1966|l'alluvione del 4 novembre 1966]], per compiere gli studi secondari nell'istituto tecnico commerciale Datini di Prato conseguendo il diploma di [[ragioniere]]. La sua vera grande passione è però lo spettacolo. Nel [[1983]] durante le riprese di ''[[Tu mi turbi]]'' conosce l'attrice [[cesena]]te [[Nicoletta Braschi]] che diventerà sua moglie il 26 dicembre [[1991]] con una cerimonia privata nel [[convento]] di clausura delle suore [[cappuccine]] di via Pacchioni a [[Cesena]], città natale della donna; da quel momento l'attrice sarà praticamente presente in tutti i film diretti dal marito.
 
== Carriera ==
=== Carriera musicale ===
{{Artista musicale
|nome = Roberto Benigni
|nazione = ITA
|genere = folk
|genere2 = pop
|anno inizio attività = 1971
|anno fine attività = in attività
|note periodo attività =
|tipo artista = cantautore
|url =
|numero totale album pubblicati = 8
|numero album studio = 6
|numero album live =
|numero raccolte = 2
|immagine = Benigni2.jpg
}}
 
=== Prime esperienze ===
Dopo avere cominciato come cantante e musicista debutta sul palcoscenico nel dicembre del [[1971]], non ancora ventenne, al Teatro Metastasio di [[Prato]] con lo spettacolo ''[[Il re nudo]]'' di [[Evgenij L'vovič Švarc]], diretto da [[Paolo Magelli]]. A Firenze fa la conoscenza fondamentale di Luigi Delli, [[Carlo Monni]] e Donato Sannini e successivamente gli viene presentato dai suddetti [[Marco Messeri]], col quale si avvia - i due, durante gli anni settanta, portano in scena in coppia vari spettacoli (''Bertoldo Azzurro'', ''Mi Voglio Rovinare'', ''Pa ra pa pà'', ''Scherzo di Mano'' etc) scritti e diretti dallo stesso Messeri - verso forme di spettacolo comico d'avanguardia, di scherzo popolare da strada. Intanto, nell'autunno del [[1972]], i due si trasferiscono a [[Roma]].
 
Qui collabora anche con [[Lucia Poli]] nella compagnia ''[[Beat '72]]'' nel ''[[Teatro dei Satiri]]'' e nel ''[[Teatro San Genesio]]'', partecipando a diversi spettacoli; di alcuni cura anche la [[Regia teatrale|regia]]. Nel [[1975]] fa un incontro fondamentale per la sua carriera, con [[Giuseppe Bertolucci]], che scrive per lui il monologo ''[[Cioni Mario di Gaspare fu Giulia]]'', che ottiene grandissimo successo dapprima al Teatro Alberico di [[Roma]] e portato poi su tutti i palcoscenici italiani.
[[File:Benigni al caffe.JPG|thumb|left|Roberto Benigni al caffè di [[Firenze]] nel [[1976]]]]
 
Il personaggio di contadino toscano che egli delinea, in gran parte autobiografico, contiene già l'ambivalenza che caratterizza anche in seguito le sue interpretazioni: da un lato, una smisurata esuberanza gestuale e soprattutto verbale, che ricorre volentieri all'eloquio plebeo e all'aperta irriverenza verso qualsiasi forma di autorità; dall'altro lato un candore quasi infantile, che lascia spesso intravedere una vena di surreale e malinconica poesia. Nel [[1976]] viene invitato al [[Premio Tenco]] che contribuirà in modo notevole alla sua affermazione e a cui parteciperà anche nel 1977, 1979, 1981 e 1986.
 
=== Provocazioni con Giuseppe Bertolucci ===
Il personaggio di Cioni suscita anche grande scandalo e molti interventi censori, nel programma satirico di [[Rai 2]] ''[[Onda libera (programma televisivo)|Onda libera]]'' (il cui titolo originale avrebbe dovuto essere ''Televacca''), e ''[[Vita da Cioni]]'', approdando infine al [[cinema]] nel [[1977]] nel film, diretto e sceneggiato dallo stesso [[Giuseppe Bertolucci]], ''[[Berlinguer ti voglio bene]]'', che ne asseconda l'estrema mobilità e la loquacità incontenibile. La pellicola attraversa numerose traversie, prima di affermarsi presso una parte di pubblico e critica come un film ''cult''. I censori dell'epoca avversano la pellicola, impedendone la diffusione in molte sale. Benigni non trova un forte supporto, anche da parte della [[critica cinematografica|critica specializzata]], che non si schiera con l'artista.
 
L'immagine del primo Benigni si forma dunque come personaggio scomodo e ribelle, di nicchia, osteggiato da una parte e amato dall'altra, imprevedibile e sempre capace di provocare sorprese e, a volte, choc. Simpatizzante del [[Partito Comunista Italiano]], il 16 giugno [[1983]] apparve a una manifestazione della [[Federazione Giovanile Comunista Italiana|FGCI]] a [[Roma]], dove prese in braccio e dondolò il leader [[Enrico Berlinguer]], persona molto seria. Fu un fatto senza precedenti; fino ad allora, i politici italiani erano noti per la loro seriosità e formalità, e Berlinguer era forse il più serio di tutti. L'evento segnò una svolta, dopo la quale i politici sperimentarono nuovi modi, frequentando anche manifestazioni meno formali e in generale modificando lo stile della loro vita pubblica verso un'apparenza più familiare.<ref>{{cita web|url=http://www.ilpost.it/2012/05/25/la-storia-della-foto-di-benigni-e-berlinguer/|titolo=La storia della foto di Benigni e Berlinguer|editore=ilpost.it|data=25 maggio 2012}}</ref>
 
Durante il [[Festival di Sanremo 1980]], di cui è presentatore, scandalizza il pubblico inscenando un bacio appassionato, in diretta televisiva, con la conduttrice [[Olimpia Carlisi]], ma soprattutto fa storia il suo epiteto ''Wojtilaccio'' per apostrofare il Papa venuto dall'Est, [[Papa Giovanni Paolo II|Giovanni Paolo II]]. In seguito compare ancora in televisione, come ospite d'onore in spettacoli condotti da [[Pippo Baudo]] (ancora al [[Festival di Sanremo 2002]]) e [[Raffaella Carrà]], nonché nei [[talk-show]] [[statunitensi]], soprattutto quello, popolarissimo, di [[David Letterman]].
[[File:Enrico Berlinguer + Roberto Benigni.jpg|thumb|Roberto Benigni prende in braccio [[Enrico Berlinguer]] nel famoso incontro del 16 giugno [[1983]]]]
 
Con Bertolucci collaborerà ancora nel [[1983]] con un'antologia di spettacoli tenuti dal comico nelle piazze e nei teatri di tutta [[Italia]], ''[[Tuttobenigni]]'', replicata poi in [[videocassetta]] nel [[1996]] con ''[[Tuttobenigni 1995/96]]''. È proprio tramite Bertolucci che Benigni entra in contatto con lo [[Sceneggiatura|sceneggiatore]] [[Vincenzo Cerami]] col quale affronterà la fase più matura della carriera.
 
=== I primi successi e la televisione ===
Dopo una comparsata nello [[sceneggiato televisivo|sceneggiato]] ''[[Sorelle Materassi (miniserie televisiva)|Sorelle Materassi]]'' nel [[1972]] (sua prima esperienza di attore in assoluto), dopo il successo di ''Onda Libera'', prende parte alla miniserie televisiva ''[[Ma che cos'è questo amore?]]'' ([[1979]]) per la regia di [[Ugo Gregoretti]].
 
Ma è soprattutto a [[teatro]] che appassiona il pubblico, specie con il one-man show ''[[Tutto Benigni]]'' nel quale è protagonista assoluto delle sue varie macchiette; il successo porta Benigni a riproporre lo spettacolo nel [[1983]] e poi nuovamente nel [[1989]]. Nel [[1977]] è di nuovo sul piccolo schermo col programma ''[[Del resto, fu un'estate meravigliosa]]''. Mentre prosegue l'attività cinematografica in ruoli di secondo piano, tranne nel ruolo da protagonista di un bizzarro maestro elementare nel film ''[[Chiedo asilo]]'' di [[Marco Ferreri]], nel [[1978]] partecipa al programma televisivo di [[Renzo Arbore]] ''[[L'altra domenica]]'', nelle vesti di uno stralunato e improbabile critico cinematografico. Questa nuova forma di comicità attirò l'interesse della critica, che negli anni a venire verrà spaccata in due tra cui la giudicherà come una forma d'ironia rivoluzionaria e divertente e chi invece la considera scandalosa e inappropriata.
[[File:Sanremo 1980 - Benigni, Cutugno e Carlisi.jpg|left|thumb|Roberto Benigni al [[Festival di Sanremo 1980]] mentre premia il vincitore [[Toto Cutugno]], affiancato da [[Olimpia Carlisi]]]]
 
La collaborazione con Arbore continua con altri due film: ''[[Il pap'occhio]]'' del [[1980]] e ''[["FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?"]]'' del [[1983]]. Nel primo si racconta l'inaugurazione di un fantomatico, e in grande anticipo sui tempi, ''[[Centro Televisivo Vaticano]]''; il secondo è un viaggio goliardico nei vizi dell'Italia degli anni 1980 compiuto da una donna delle pulizie, raccontato in una fantomatica sceneggiatura volata via dallo studio di [[Federico Fellini]]. Il primo diventa un [[Film di culto|cult]] del cinema italiano e sbaraglia tutti i record al botteghino, mentre il secondo non ottiene il successo sperato ed è destinato a venire presto dimenticato.
 
Entrambe le pellicole si attirano i fulmini censori e le ire del maestro [[Rimini|riminese]], che tenterà un'azione legale contro il regista. Benigni soprattutto nella prima pellicola è letteralmente scatenato: da antologia le scene sul balcone papale, dove il nostro si affaccia al posto del [[Papa|Pontefice]], e soprattutto l'impagabile monologo con l'affresco del [[Giudizio Universale (Michelangelo)|Giudizio Universale]], dapprima tagliato dalla censura e poi riproposto integralmente nel [[1998]], alla pubblicazione in [[videocassetta]]. Nel febbraio [[2005]] Benigni torna ancora insieme ad Arbore in televisione come ospite a sorpresa in un suo programma di grande successo, ''[[Speciale per me - Meno siamo, meglio stiamo!]]'', dove recita un canto della ''[[Divina Commedia]]'' di [[Dante Alighieri]].
 
=== Dietro la macchina da presa e l'incontro con Troisi ===
{{Citazione| Chi siete? [...] Cosa portate? [...] Sì, ma quanti siete? [...] Un fiorino! |''[[Non ci resta che piangere]]''}}
Nel [[1983]] ha inizio la sua carriera di regista cinematografico con ''[[Tu mi turbi]]'', film in quattro episodi dove ha ancora modo di mostrare la sua incontenibile verve nella famosa scena della guardia al [[Milite Ignoto (Italia)|Milite Ignoto]]. Il film viene apprezzato da pubblico e critica, quest'ultima però accoglie tiepidamente la sua prova dietro la macchina da presa.
[[File:Troisi e Benigni.jpg|thumb|Roberto Benigni con [[Massimo Troisi]] sul set di ''[[Non ci resta che piangere]]'' ([[1984]])]]
 
Grandissimo successo al botteghino e di cassetta lo ottiene poi, nel [[1984]], ''[[Non ci resta che piangere]]'', scritto, diretto e interpretato con [[Massimo Troisi]], pieno di gag e tormentoni entrati nel linguaggio comune e divenuti immortali.<ref>{{Cita web|autore = |url = http://chiaia.napolitoday.it/troisi-non-ci-resta-che-piangere-metropolitan.html|titolo = Troisi, grande successo per "Non ci resta che piangere" al Metropolitan“|accesso = |data = }}</ref><ref>{{Cita web|autore = |url = http://digilander.libero.it/webtroisi/pagine/non%20ci%20resta%20trama.htm|titolo = Trama, curiosità, note - Non ci resta che piangere - Libero|accesso = |data = }}</ref> I due comici, grandi amici, simili per l'uso personale della parola e della mimica e per il ricorso al [[dialetto]], ma anche profondamente diversi per l'appartenenza a due universi culturali tra loro assai distanti, appaiono come complementari in questo che restò il loro unico film recitato in coppia.
 
L'idea iniziale era quella di due uomini che si innamorano della stessa donna, ma questa risultò enormemente banale sia ai protagonisti sia a [[Giuseppe Bertolucci]], anch'egli sceneggiatore della pellicola, e decisero quindi di cambiare rotta. Furono impiegate nove settimane di lavorazione, e alla sua uscita il film raccolse ben cinque miliardi di lire solo al primo weekend di programmazione, sorpassando di gran lunga i fenomeni del momento ''[[Indiana Jones e il tempio maledetto]]'' e ''[[Rombo di tuono]]''. I critici lodarono il lavoro svolto dai due protagonisti, definendoli i nuovi [[Totò]] e [[Peppino De Filippo]]. Complessivamente il film incassò 15 miliardi di lire, piazzandosi nella top ten dei migliori incassi della stagione, superando altre commedie di successo come ''[[I due carabinieri]]'' di [[Carlo Verdone]] e ''[[Lui è peggio di me]]''. ''Non ci resta che piangere'' rimarrà la loro unica collaborazione.
 
Sbarcato per la prima volta negli [[Stati Uniti d'America]], recita in tre film diretti dall'amico [[Jim Jarmusch]]: ''[[Daunbailò]]'' (''Down by law'') del [[1986]], nella serie di cortometraggi ''[[Coffee and Cigarettes (film 1986)|Coffee and Cigarettes]]'' del [[1987]] - ampliata e riproposta nel [[2004]] - dove l'attore [[Toscana|toscano]] si cimenta col mondo cupo e soffocante dell'emarginazione nelle metropoli statunitensi e in ''[[Taxisti di notte]]'' del [[1991]], film a episodi nel quale recita, in una Roma spenta e desolata, la parte di un tassista toscano che uccide un prete con la sua scabrosa confessione su amori non proprio ortodossi. Pellicole diventate "cult" per molti cinefili, in tutte e 3 partecipa - ora come attore ora come autore della colonna sonora - [[Tom Waits]], di cui Benigni diventerà molto amico. Ruolo più brillante, invece, quello che affronta con [[Blake Edwards]] nel [[1993]], nel nuovo film della serie della [[Pantera Rosa]] intitolato ''[[Il figlio della Pantera Rosa]]'', dove gli viene affidata la parte di Jacques Gambrelli, il figlio dell'[[ispettore Clouseau]], l'indimenticabile [[Peter Sellers]].
 
=== Le commedie di successo e la prova con Fellini ===
{{Citazione|Come compagni d'avventura ho scelto Benigni e Villaggio. Due geniali buffoni, due aristocratici attori, unici, inimitabili, che qualunque cinematografia può invidiarci tanto sono estrosi. Penso che possano essere gli amici ideali per inoltrarsi in un territorio che non ha mappe, né segnaletica.|[[Federico Fellini]]<ref>{{cita web|url=http://ricerca.repubblica.it/repubblica/archivio/repubblica/1988/11/15/viaggio-comico-sul-po-con-fellini.html|titolo=Viaggio comico sul Po, con Fellini|accesso=21 novembre 2013}}</ref>}}
[[File:Johnny Stecchino (1991) - Roberto Benigni.jpg|thumb|left|Roberto Benigni nel film ''[[Johnny Stecchino]]'' ([[1991]])]]
Nel [[1988]] incomincia una proficua collaborazione con lo scrittore e [[sceneggiatore]] [[Vincenzo Cerami]] in quattro pellicole da lui anche prodotte per la sua [[Melampo Cinematografica]], fondata insieme a [[Nicoletta Braschi]] nel [[1991]], che ottengono uno straordinario successo di pubblico: nella prima, ''[[Il piccolo diavolo]]'', recita al fianco di [[Walter Matthau]] nei panni di un diavoletto inviato sulla terra per scoprire il mondo; nella seconda, ''[[Johnny Stecchino]]'', si sdoppia in due personaggi e nella terza, ''[[Il mostro (film 1994)|Il mostro]]'', allude certamente al famigerato [[mostro di Firenze]] per i delitti del quale in quegli anni si celebrava il processo a [[Firenze]]. In questi film mette a tacere la sua vena più aggressiva e popolana per concentrarsi, sempre con lo strumento comico dell'equivoco, su tematiche scottanti e attuali come appunto il mostro di Firenze e il fenomeno del [[pentitismo]] mafioso.
 
Tutte queste pellicole ottendono un successo inaspettato al botteghino. In particolare ''Il piccolo diavolo'' incassa oltre 40 miliardi di lire all'epoca della sua uscita<ref name="archiviostorico.corriere.it">[http://archiviostorico.corriere.it/1999/dicembre/29/Incassi_cinema_Benigni_record_storico_co_0_99122910522.shtml Incassi al cinema Benigni record storico]</ref>, record bissato poi dal successivo ''Johnny Stecchino'' che arriva invece a quota 42 miliardi; quest'ultimo rimarrà peraltro uno dei suoi film più ricordati, e celebre rimane la frase del pentito Johnny (interpretato appunto da Benigni) rivolta al suo sosia: ''Nun me somigghia pe' niente''. In questo film Benigni affronta il fenomeno del pentitismo mafioso, che però non viene visto totalmente di buon occhio dalla critica, specie per il periodo che l'[[Italia]] all'epoca stava affrontando, anche se verrà poi rivalutato negli anni a venire<ref>{{Cita web|url=http://www.mymovies.it/film/1991/johnnystecchino/|titolo=Johnny Stecchino (1991)|autore=Mo-Net s.r.l. Milano-Firenze|sito=mymovies.it|lingua=it|accesso=2017-06-20}}</ref>. Nel [[1994]] con ''Il mostro'' Benigni batte se stesso: il film si piazza al 1º posto della stagione cinematografica, davanti a capolavori come ''[[Il re leone]]'' e ''[[Forrest Gump]]'', con circa 35 miliardi di lire, e a oggi si trova al 62º posto nella lista dei film di maggiore incasso in [[Italia]]<ref>[http://movieplayer.it/film/boxoffice/italia/di-sempre/ Box office Italia]</ref>.
[[File:Fellini-benigni-villaggio.jpg|miniatura|Roberto Benigni assieme a [[Federico Fellini]] e [[Paolo Villaggio]] ([[1990]])]]
 
Nel [[1990]] ha invece l'occasione di recitare in un film diretto da [[Federico Fellini]], ''[[La voce della luna]]'', tratto dal libro ''[[Il poema dei lunatici]]'' di [[Ermanno Cavazzoni]], accanto a [[Paolo Villaggio]], nel quale l'attore rinuncia per la prima volta alla maschera e al vernacolo per tratteggiare un personaggio lunare e inquieto, tutto teso ad ascoltare voci misteriose provenienti da un pozzo. La scelta di scritturare i due popolari comici viene così sintetizzata dal maestro riminese: «Benigni e Villaggio sono due ricchezze ignorate e trascurate. Ignorarne il potenziale mi sembra una delle tante colpe che si possono imputare ai nostri produttori»<ref name="Treccani ">{{cita web|url=http://www.treccani.it/enciclopedia/federico-fellini_(Enciclopedia_del_Cinema)/#|titolo=Federico Fellini - Enciclopedia del Cinema - Treccani|accesso=8 gennaio 2014}}</ref>. La pellicola «è una sorta di invocazione al silenzio contro il frastuono della vita contemporanea»<ref name="Treccani " />; ambientata in un contesto rurale e notturno, l'opera si pone «come un elogio della [[follia]] e una satira sulla volgarità dell'odierna civiltà berlusconiana».<ref>{{Cita|Paolo Mereghetti|p. 3729}}</ref> Presentato fuori concorso al [[Festival di Cannes]] vede il prodigarsi di registi come [[Woody Allen]] e [[Martin Scorsese]] nel far distribuire il film anche in terra americana<ref>{{cita web|url=http://archiviostorico.corriere.it/1993/novembre/30/Scorsese_cinema_tutti_deve_vivere_co_0_9311309888.shtml|titolo=Scorsese: il cinema è di tutti, deve vivere anche domani|editore=Corriere della Sera|accesso=21 novembre 2013|urlmorto=sì|urlarchivio=https://archive.li/20150910143058/http://archiviostorico.corriere.it/1993/novembre/30/Scorsese_cinema_tutti_deve_vivere_co_0_9311309888.shtml|dataarchivio=10 settembre 2015}}</ref>.L'anno seguente recita nella fiaba musicale di [[Sergej Prokof'ev|Sergej Prokofiev]] ''[[Pierino e il lupo]]'', sotto la direzione del prestigioso direttore d'orchestra [[Claudio Abbado]].
 
In questo periodo, fino alla metà degli anni 1990, rimangono celebri anche le sue numerose ospitate televisive, in programmi di varietà come ''[[Fantastico]]'' dove inscena numerosi sketch totalmente improvvisati col conduttore [[Pippo Baudo]], e anche di attualità come il celebre [[Il Fatto]] condotto da [[Enzo Biagi]]. Tale apparizioni creano però dei contrasti tra i mass media italiani, tra chi le giudica divertenti e chi invece le ritiene grottesche e pressoché esagerate<ref>[http://www.repubblica.it/spettacoli/tv-radio/2014/12/15/news/i_dieci_comandamenti_di_roberto_benigni-102982586/ Benigni torna su Rai 1 con I dieci comandamenti]</ref>.
 
=== ''La vita è bella'' ===
{{Citazione|Buongiorno principessa!|''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''}}
[[File:Roberto Benigni Nicoletta Braschi.jpg|thumb|left|upright|Roberto Benigni con [[Nicoletta Braschi]] al [[Festival di Cannes 1998]]]]
Nel [[1997]] raggiunge la notorietà internazionale con l'acclamato film ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]'', che racconta la tragedia dell'[[olocausto]] in una declinazione differente da quella sino ad allora comunemente utilizzata (per esempio nel lungometraggio di [[Steven Spielberg|Spielberg]] ''[[Schindler's List - La lista di Schindler]]''). La pellicola suscita critiche per i tratti a volte più ironici, in contrasto con l'argomento trattato. Benigni, figlio di un ex-deportato (Luigi Benigni fu deportato durante la guerra in un campo di lavoro nazista, e il film si basa in parte sulle sue esperienze), ha difeso la scelta di trattare tale tema con approccio diverso, la [[sceneggiatura]] con tratti di dramma e di commedia, infatti, mira ad accentuare la drammaticità e la commozione di alcune scene, proprio grazie a questo contrasto. Il film esorcizza la tragedia ponendo l'accento sull'effetto che essa può avere su un bambino. Nella pellicola è proprio il padre, impersonato dall'attore toscano, a salvare il destino e l'animo del figlio.
 
Le riprese cominciano nel novembre [[1996]] e si concludono nell'aprile dell'anno successivo, con un costo complessivo di circa 15 miliardi di lire. Il film è girato principalmente ad [[Arezzo]], città natale dello stesso Benigni, che comunque ha rivelato di aver avuto più di un'esitazione durante la lavorazione della pellicola, soprattutto per il fatto di affrontare un argomento così delicato in forma parzialmente ironica come era nel suo stile, ed è proprio quest'ultima caratteristica a lasciare perplessa la critica prima dell'uscita del film.
 
Per promuovere il film Benigni è ospite anche in numerose trasmissioni televisive d'oltreoceano, di cui la più celebre rimane quella al [[David Letterman Show]], intervista in cui il comico inscenò anche diversi sketch col conduttore [[David Letterman]], riguardo alla sua parlata in uno stentato [[Lingua inglese|inglese]]. Al botteghino italiano la pellicola supera ogni aspettativa, ottenendo oltre 31 milioni di euro e risultando così il secondo film di maggior incasso in Italia, subito dietro a ''[[Titanic]]'' di [[James Cameron]], uscito lo stesso anno<ref name="archiviostorico.corriere.it"/>.
 
Alla prima TV del 22 ottobre [[2001]] su [[Rai Uno]] la pellicola ottiene oltre 16 milioni di spettatori con il 53% di [[Audience|share]], risultando ancora oggi il film più visto della televisione italiana al suo primo passaggio in TV<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.repubblica.it/online/spettacoli/ascolti/ascolti/ascolti.html|titolo=Benigni, ascolti record per La vita è bella|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|la Repubblica]]|giorno=23|mese=10|anno=2001|accesso=5 dicembre 2015}}</ref>.
Fino al [[2011]] è stato il film italiano ad avere riscosso maggiori incassi al cinema in Italia.<ref>[http://www.tgcom.mediaset.it/spettacolo/articoli/articolo500748.shtml Checco Zalone supera Benigni, record storico]</ref>
 
=== Gli Oscar e la fama internazionale ===
Il film riceve sette candidature all'edizione degli [[Premi Oscar 1999|Oscar]] del [[1999]], portandone a casa tre nella notte del 21 marzo [[1999]]<ref>[http://www.imdb.com/event/ev0000003/1999 Academy Awards, USA (1999)<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>: quello per la [[Oscar alla migliore colonna sonora|miglior colonna sonora]] a [[Nicola Piovani]], quello come [[Oscar al miglior film straniero|miglior film straniero]] e quello per il [[Oscar al miglior attore|miglior attore protagonista]] a Benigni. Benigni fu il quinto a vincerlo per una commedia e, insieme a [[Laurence Olivier]], l'unico ad aver vinto tale premio in un film diretto da sé stesso. Fu anche il quarto artista nella storia a ricevere nello stesso anno le candidature come attore, regista e sceneggiatore, dopo [[Orson Welles]], [[Woody Allen]] e [[Warren Beatty]].
 
Al momento della consegna del premio al miglior film straniero da parte di [[Sophia Loren]], annunciato dall'attrice con la frase "And the Oscar goes to... Roberto!", l'attore toscano balzò sui braccioli e gli schienali delle poltrone della sala e raggiunse il palco passando ''sopra le teste'' dei divi di [[Hollywood]] presenti, suscitando clamore e divertimento del pubblico americano, abituato alla formalità della notte degli [[Premio Oscar|Oscar]]. Proprio questa gag improvvisata e il discorso di ringraziamento in un [[lingua inglese|inglese]] stentato lo resero particolarmente simpatico e apprezzato negli Stati Uniti.<ref>{{Cita web|url=http://www1.adnkronos.com/Archivio/AdnAgenzia/2000/07/27/Spettacolo/CINEMA-BENIGNI-SPIELBERG-BURATTINAIO-DI-PINOCCHIO_163100.php|titolo=CINEMA: BENIGNI, SPIELBERG 'BURATTINAIO' DI 'PINOCCHIO'?|sito=www1.adnkronos.com|accesso=2017-02-02}}</ref> Dopo aver ricevuto i premi, Benigni incontrò l'allora [[Presidenti della Repubblica Italiana|presidente della Repubblica Italiana]] [[Oscar Luigi Scalfaro]] e, stringendogli la mano, esclamò: "Ora ho l'Oscar nelle mie mani!".<ref>{{Cita web|url=http://movieplayer.it/personaggi/roberto-benigni_317/curiosita/|titolo=Roberto Benigni - Curiosità e citazioni - Movieplayer.it|sito=movieplayer.it|lingua=it|accesso=2017-02-02}}</ref> Oltre a questo, il film fece incetta di premi: 5 [[Nastro d'Argento|Nastri d'Argento]], 9 [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]] e il prestigioso [[Grand Prix Speciale della Giuria]] al [[Festival di Cannes 1998|51º Festival di Cannes]], con uno scatenato Benigni che si distese ai piedi di un estasiato [[Martin Scorsese]], presidente. Questo film è anche un omaggio di Benigni alla sua terra natale, infatti il film è girato per la gran parte nella città di [[Arezzo]].
 
Subito dopo quel successo internazionale, scelse di comparire in un film per famiglie di produzione [[Francia|francese]], ''[[Asterix e Obelix contro Cesare]]'', diretto da [[Claude Zidi]], accanto a [[Gérard Depardieu]], a [[Christian Clavier]] e alla modella [[Laetitia Casta]], interpretando Detritus, il perfido "consigliere" di [[Gaio Giulio Cesare|Giulio Cesare]].
 
=== Un controverso ''Pinocchio'' ===
Nel [[2001]] incomincia la lavorazione di ''[[Pinocchio (film 2002)|Pinocchio]]'', annunciata nell'autunno [[2000]] e uscito nelle sale italiane l'11 ottobre [[2002]], di cui firma la regia, la sceneggiatura (con [[Vincenzo Cerami]]) e la produzione. Si tratta del film più costoso della storia del [[cinema italiano]] (45 milioni di euro).<ref name= mymovies >{{cita web|url=http://kids.mymovies.it/film/?id=34200|editore=kids.mymovies.it|titolo=In film di Roberto Benigni - ''Pinocchio''}}</ref> Benigni sceglie di essere quanto più fedele al romanzo di [[Carlo Collodi]], e infatti sono poche le differenze riscontrabili tra il romanzo e il film.
 
In [[Italia]] il film vinse due [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]] e un [[Nastro d'argento]] per la migliore colonna sonora, ma la critica non fu totalmente concorde nel considerarlo un'opera riuscita, denunciandone in particolare la mancanza di sentimento nell'interpretazione dei personaggi<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/online/spettacoli_e_cultura/benigni/incassiusa/incassiusa.html|pubblicazione=la Repubblica.it|titolo="Pinocchio" bocciato negli Usa Incassi desolanti nei cinema|accesso=4 marzo 2010|data=28 dicembre 2002}}</ref>. Al botteghino il film ottenne risultati ottimi in Italia (circa 26,2 milioni di [[euro]])<ref>{{cita web|url=http://www.imdb.com/title/tt0255477/business|editore=imdb.com|titolo=Box office / business for ''Pinocchio'' (2002)}}</ref>, mentre nel resto del mondo (e in particolare negli [[USA]]) fu un flop, arrivando a malapena a coprire i costi di produzione.<ref>{{cita web|url=http://www.boxofficemojo.com/movies/?page=main&id=pinocchio02.htm|editore=boxofficemojo.com|titolo=''Pinocchio''}}</ref>
In America il film fu duramente stroncato dalla critica: oltre a essere scartato per la candidatura all'[[Premio Oscar|Oscar]] come miglior film straniero, ricevette 6 candidature ai [[Razzie Awards]] vincendone uno per il peggior attore protagonista,<ref>[http://www.razzies.com/asp/content/XcNewsPlus.asp?cmd=view&articleid=110 Razzie Awards 2002] {{webarchive|url=https://web.archive.org/web/20130729084720/http://www.razzies.com/asp/content/XcNewsPlus.asp?cmd=view&articleid=110 |data=29 luglio 2013 }}</ref><ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/online/spettacoli_e_cultura/pinocchiodue/oscar/oscar.html|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=12 novembre 2002|accesso=6 dicembre 2015}}</ref> Il sito [[Rotten Tomatoes]] lo inserirà poi nella lista dei peggiori film degli anni 2000.
 
Benigni venne preso di mira ancora una volta da parte della critica. Una polemica nasce dalla scelta di Benigni di non aver incluso sui manifesti il nome del creatore di ''[[Le avventure di Pinocchio. Storia d'un burattino|Pinocchio]]'' [[Carlo Collodi]]. La risposta del comico sarà: «Collodi è un'assenza che più presenza non si può, è come dire che la ''[[Bibbia]]'' è tratto dall'omonimo romanzo di [[Dio]]. Tutti al mondo sanno che Pinocchio è di Collodi».
 
=== ''La tigre e la neve'' ===
Nel [[2004]] produce, scrive e dirige il suo ottavo film, sempre al fianco della moglie [[Nicoletta Braschi]], intitolato ''[[La tigre e la neve]]'', uscito nelle sale il 14 ottobre [[2005]] distribuito da [[01 Distribution]]. Si tratta della riproposizione di tematiche già presenti nel film ''La vita è bella'' (un uomo qualunque, ilare e giocoso innamorato di una donna), ambientate stavolta in un altro tragico contesto: la [[guerra in Iraq]]. Nel film, con Benigni e la Braschi, appaiono l'attore francese [[Jean Reno]] e l'amico di sempre [[Tom Waits]].
 
Il film si rivela un discreto successo di pubblico in patria, ma viene accolto freddamente dalla critica nazionale e internazionale, oltre a rivelarsi un quasi fallimento al botteghino internazionale (24 milioni di dollari incassati a dicembre 2006, a fronte di un budget di circa 35 milioni).<ref>{{cita web|url=https://www.imdb.com/title/tt0419198/business|titolo=La tigre e la neve - incassi|editore=[[Internet Movie Database]]|accesso=23/11/09}}</ref> Questo sarà il suo ultimo film fino al [[2012]], con l'arrivo nelle sale di ''[[To Rome with Love (film)|To Rome with Love]]''.
 
Il 27 ottobre [[2005]], inoltre, è ospite della trasmissione ''[[Rockpolitik]]'', accanto ad [[Adriano Celentano]] e [[Luisa Ranieri]], dove si esibisce in un monologo di tre quarti d'ora sulla libertà di espressione, riproponendo, in una versione tutta personale e aggiornata all'attualità politica del momento, una celebre scenetta del film ''[[Totò, Peppino e la... malafemmina]]'' (in cui il [[Totò|Principe de Curtis]] dettava una strampalata lettera a [[Peppino De Filippo|Peppino]]). Per finire poi con citazioni su libertà e democrazia tratte da [[Voltaire]] e [[Socrate]]. La sua apparizione fa registrare il picco d'ascolti della puntata, con oltre 15 milioni di spettatori sfiorando il 50% di share.<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2005/j/sezioni/spettacoli_e_cultura/celent1/cheshare/cheshare.html|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|titolo= Celentano con Benigni sfiora il 50% di share}}</ref>
 
=== Ritorno a teatro con ''Tutto Dante'' ===
[[File:Roberto Benigni in TuttoDante a Padova.jpg|thumb|Benigni in ''[[Tutto Dante]]'' a [[Padova]] nel [[2008]]]]
 
Un rapporto particolare lega poi l'attore toscano con la ''[[Divina Commedia]]'' e [[Dante Alighieri|Dante]]: tiene letture sull'argomento in diverse [[Università degli studi|università]] ed è molto apprezzato per le sue recitazioni a memoria di interi canti del poema: resterà memorabile quella dell'ultimo canto del Paradiso avvenuta il 23 dicembre [[2002]] nel teatro di posa degli [[Umbria Studios]] a [[Terni]], alla presenza di un folto pubblico televisivo, ispirate dalla tecnica della [[poesia estemporanea]], una forma d'arte popolare in [[Toscana]].
 
A partire dal 27 luglio [[2006]], in [[piazza Santa Croce]] a [[Firenze]], Benigni ha tenuto un ciclo di letture dantesche. Tredici canti, uno per sera, letti e commentati, come in un unico grande racconto, dall'attore toscano più noto nel mondo. I canti della Divina Commedia che sono stati scelti sono i primi dieci, il XXVI e il XXXIII dell'Inferno e il XXXIII del Paradiso. Dal successivo novembre Benigni ha poi portato in giro per l'Italia le sue letture dantesche, in un tour chiamato ''[[Tutto Dante]]''. Nel corso del 2007 lo spettacolo è stato proposto in alcune carceri italiane.
 
Ispirato al tour ''[[Tutto Dante]]'', la [[RAI]] ha prodotto uno spettacolo, che vede protagonista lo stesso Benigni, diviso in una prima serata evento e altre dodici seconde serate. Il 29 novembre [[2007]] è andata in onda su [[Rai Uno]] la prima puntata della serie in cui Benigni ha letto 14 canti della ''Divina Commedia'', preceduti da una sua personale spiegazione. La prima puntata è stata seguita da 10.076.000 telespettatori.<ref>{{Cita news|url=http://www.repubblica.it/2007/11/sezioni/spettacoli_e_cultura/benigni-raiuno/ascolti-serata/ascolti-serata.html|titolo=Oltre dieci milioni per Benigni. Quasi otto per "Il capo dei capi"|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|data=30 novembre 2007|accesso=7 novembre 2016}}</ref>
Il programma è proseguito per 13 puntate in seconda serata su Rai Uno a partire dal 6 dicembre; dal dicembre [[2008]], lo spettacolo è stato proposto in diverse città d'[[Europa]], negli [[Stati Uniti d'America|Stati Uniti]], in [[Canada]] e in [[America Meridionale|America del Sud]], per poi concludersi definitivamente il 6 settembre [[2009]] all'[[Arena di Verona]].
 
=== I vari Sanremo e il tour mondiale di ''Tutto Dante'' ===
{{citazione|Siate felici, e se qualche volta la felicità si scorda di voi, voi non scordatevi della felicità |Roberto Benigni, [[Festival di Sanremo 2011]]}}
Dopo sette anni, Roberto Benigni torna al [[Festival di Sanremo]] alla prima serata nell'edizione [[2009]], anche se questo aveva acceso varie polemiche riguardo agli esorbitanti compensi elargiti all'attore toscano. Tuttavia la partecipazione di Benigni al festival sorprende tutti, per l'ennesima volta: durante il suo [[monologo]] il [[comico]] dà sfogo a tutta la sua [[satira]], prendendo di mira, tra gli altri, ancora una volta [[Silvio Berlusconi]] e la [[cantante]] in gara [[Iva Zanicchi]], la quale si risentirà molto dell'intervento di Benigni, reputandolo la causa della sua eliminazione dal concorso canoro.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.corriere.it/spettacoli/speciali/2009/sanremo/notizie/zanicchi_furiosa_cantare_prima_benigni_fa033d74-fdaa-11dd-aa50-00144f02aabc.shtml|titolo=Zanicchi infuriata per l'esclusione: «Dovevo cantare prima di Benigni»|pubblicazione=Il [[Corriere della Sera]]|giorno=18|mese=febbraio|anno=2009|accesso=1º luglio 2010}}</ref> Alla fine della sua esibizione Benigni in merito alle polemiche sulla canzone di [[Povia]] in gara nello stesso Festival, inerente allo scottante tema dell'[[omosessualità]], il comico toscano recita a memoria una lettera scritta da [[Oscar Wilde]] al suo giovane compagno, durante la prigionia in Inghilterra per i suoi sentimenti omosessuali.
 
Il 7 marzo [[2009]], Benigni ha inaugurato a [[Parigi]] il [[Tournée|tour]] che ha portato la ''[[Divina Commedia]]'' in giro per il mondo. Lo spettacolo è stato un grande debutto: Benigni esordisce annunciando che «è la prima volta che sono in scena all'estero, così dal vivo». Il Grand Rex rende omaggio all'attore toscano con una prolungata ovazione alla fine dello spettacolo che ha entusiasmato i circa 3.000 presenti.<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.unbenignidanobel.it/roberto-benigni/il-dante-di-benigni-incanta-parigi-attenti-silvio-e-come-napoleone/|titolo=Il Dante di Benigni incanta Parigi. «Attenti, Silvio è come Napoleone»|giorno=16|mese=aprile|anno=2009|accesso=16 aprile 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090620161047/http://www.unbenignidanobel.it/roberto-benigni/il-dante-di-benigni-incanta-parigi-attenti-silvio-e-come-napoleone/|dataarchivio=20 giugno 2009}}</ref><ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.unbenignidanobel.it/roberto-benigni/il-dante-di-benigni-incanta-parigi-attenti-silvio-e-come-napoleone/|titolo=Trionfo per la prima francese di TuttoDante|giorno=16|mese=aprile|anno=2009|accesso=16 aprile 2009|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20090620161047/http://www.unbenignidanobel.it/roberto-benigni/il-dante-di-benigni-incanta-parigi-attenti-silvio-e-come-napoleone/|dataarchivio=20 giugno 2009}}</ref>
 
In seguito lo spettacolo è stato rappresentato a [[Bruxelles]], [[Londra]], molte città della [[Germania]] e della [[Svizzera]], per concludersi nel mese di giugno con varie date negli [[Stati Uniti]], [[Canada]], [[Buenos Aires]] e [[Madrid]].
A due anni di distanza dall'ultima apparizione al [[Festival di Sanremo|Festival]], il 17 febbraio [[2011]], in occasione della terza puntata di [[Festival di Sanremo 2011|Sanremo]] dedicata ai 150 anni dall'[[Unità d'Italia]]<ref name=new-notizie>{{cita web|url=http://www.newnotizie.it/2011/02/17/sanremo-2011-anticipazioni-terza-serata/|titolo=Sanremo 2011: anticipazioni terza serata|editore=New Notizie.it|autore=Simona Leo|data=17 febbraio 2011|accesso=19 marzo 2011}}</ref><ref name=blog-tivvu>{{cita web|url=http://www.blogtivvu.com/2011/02/18/sanremo-2011-terza-serata-l%E2%80%99omaggio-dei-big-e-di-benigni-all%E2%80%99italia-ripescati-tatangelo-e-al-bano-passano-il-turno-roberto-amade-e-micaela/|titolo=Sanremo 2011, terza serata: l'omaggio dei Big e di Benigni all'Italia; ripescati Tatangelo e Al Bano. Passano il turno Roberto Amadè e Micaela|editore=Blog Tivvù.com|autore=Valentina Gambino|data=18 febbraio 2011|accesso=19 marzo 2011}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.tvblog.it/post/24014/roberto-benigni-al-festival-di-sanremo-2011|titolo=Roberto Benigni al Festival di Sanremo 2011|editore=TvBlog.it|data=17 febbraio 2011|accesso=19 marzo 2011}}</ref>, Roberto Benigni si presenta all'[[Teatro Ariston|Ariston]] cavalcando un cavallo bianco e viene accolto dal pubblico che si alza in piedi per celebrarlo, intrattenendolo per più di 50 minuti (che gli hanno fatto raggiungere picchi di ascolti vertiginosi, con uno [[audience#Share|share]] del 60%),<ref>{{cita web|url=http://www.gqitalia.it/show/musica/2011/2/festival-sanremo-2011-benigni-berlusconi-video-foto|titolo=In 15 milioni per l'Inno di Benigni|editore=GQ Italia.it|autore=Davide Casati|data=18 febbraio 2011|accesso=19 marzo 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20120129091337/http://www.gqitalia.it/show/musica/2011/2/festival-sanremo-2011-benigni-berlusconi-video-foto|dataarchivio=29 gennaio 2012}}</ref> narrando la storia dell'[[Unità d'Italia]], del [[Il Canto degli Italiani|Canto degli Italiani]] e della [[Bandiera dell'Italia|bandiera italiana]] (durante l'esegesi dell'Inno degli italiani, Benigni afferma che la bandiera italiana nacque da un'ispirazione di [[Giuseppe Mazzini]] da alcuni versi della ''[[Divina Commedia]]'', precisamente i vv. 31-33 del [[Purgatorio - Canto trentesimo|XXX canto del Purgatorio]]). Chiude cantando da solo, senza accompagnamento, l'Inno nazionale italiano, a cui segue una lunga [[standing ovation|ovazione]] del pubblico dell'[[Teatro Ariston|Ariston]].<ref>{{cita web|url=http://www.gazzetta.it/Sport_Vari/Altro/18-02-2011/benigni-show-sanremo-80198136674.shtml|titolo=Benigni show a Sanremo con l'inno e "Viva l'Italia"|editore=La Gazzetta dello Sport.it|autore=Carlo Angioni|data=18 febbraio 2011|accesso=19 marzo 2011}}</ref>
 
Dopo aver assistito al discorso ed essersi emozionato, il [[presidente della Repubblica Italiana]] [[Giorgio Napolitano]] propone di proiettare il video nelle [[scuole]] e,<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.unbenignidanobel.it/roberto-benigni/il-quirinale-vuole-il-video-di-benigni-nelle-scuole/|titolo=Il Quirinale vuole il video di Benigni nelle scuole|giorno=18|mese=febbraio|anno=2011|accesso=18 febbraio 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110823131847/http://www.unbenignidanobel.it/roberto-benigni/il-quirinale-vuole-il-video-di-benigni-nelle-scuole/|dataarchivio=23 agosto 2011}}</ref> commentando il discorso dell'attore toscano, gli scrive una lettera di apprezzamento: «Ha saputo esprimere agli italiani il sentimento dell'identità nazionale usando i simboli della nazione, la bandiera, l'inno e la storia».<ref>{{Cita news|autore=|url=http://www.unbenignidanobel.it/roberto-benigni/sanremo-napolitano-si-complimenta-con-benigni/|titolo=Sanremo, Napolitano si complimenta con Benigni|giorno=18|mese=febbraio|anno=2011|accesso=18 febbraio 2011|urlmorto=sì|urlarchivio=https://web.archive.org/web/20110821153133/http://www.unbenignidanobel.it/roberto-benigni/sanremo-napolitano-si-complimenta-con-benigni/|dataarchivio=21 agosto 2011}}</ref>
 
Dopo alcuni mesi torna per parlare dei referendum sempre con la sua immancabile ironia e fa da testimone riguardo alla cittadinanza onoraria conferita allo scrittore [[Umberto Eco]].
 
=== Ritorno al cinema con ''To Rome with Love'' ===
Torna al cinema con il celebre regista [[Woody Allen]] nel suo nuovo film ''[[To Rome with Love (film)|To Rome with Love]]'',<ref name="http://www.guardian.co.uk/film/2011/may/06/roberto-benigni-woody-allen">{{Cita news | url=http://www.guardian.co.uk/film/2011/may/06/roberto-benigni-woody-allen | titolo=Roberto Benigni signs up for next Woody Allen project | accesso=12 maggio 2011 |città=London | pubblicazione=The Guardian | data=6 maggio 2011}}</ref><ref name="http://www.slashfilm.com/roberto-benigni-confirmed-woody-allens/">{{Cita web | url=http://www.slashfilm.com/roberto-benigni-confirmed-woody-allens/ | titolo=Roberto Benigni Confirmed For Woody Allen's Next | accesso=12 maggio 2011}}</ref> insieme all'attrice [[Penélope Cruz]], girato nei mesi di luglio e agosto [[2011]] a [[Roma]]. Questo è il suo ultimo film sino a oggi.
 
Nel dicembre 2011, a seguito della performance di Roberto Benigni durante lo show televisivo ''[[Il più grande spettacolo dopo il weekend]]'' condotto da [[Rosario Fiorello|Fiorello]], l'assessore comunale di Reggio Calabria, Luigi Tuccio ([[Il Popolo della Libertà|PdL]]), ha definito su [[Facebook]] l'artista toscano con i termini: "ebreo, comunista, miliardario". Vi sono state molte proteste e sono state richieste le dimissioni di Tuccio. Benigni, incontrando Ivan Tripodi ([[Partito dei Comunisti Italiani|PdCI]]), il politico di Reggio Calabria che ha fatto esplodere il caso di antisemitismo di Tuccio, ha affermato che, pur non appartenendo alla comunità ebraica, la definizione di “ebreo” lo “inorgoglisce profondamente”. Tuccio ha immediatamente chiesto scusa allo stesso Benigni e alle comunità ebraiche, riferendo di non aver alcun proposito offensivo né antisemita bensì di avere usato un troppo pericolosamente diffuso luogo comune, che ha avuto l'opportunità di condannare. "È stata una vicenda che mi ha fatto a lungo riflettere ed un'opportunità di crescita", ha riferito Tuccio.
 
=== ''Tutto Dante'' 2012 e ''La più bella del mondo'' ===
[[File:Benigni roberto.JPG|thumb|left|Roberto Benigni recita Dante a [[Firenze]] nel luglio [[2012]]]]
 
Il 15 giugno 2012 ha ricevuto la cittadinanza onoraria dal sindaco di [[Firenze]] [[Matteo Renzi]]<ref name="firon1">{{cita web|url=http://corrierefiorentino.corriere.it/firenze/notizie/cronaca/2012/15-giugno-2012/benigni-riceve-cittadinanza-onoraria-201611686201.shtml|titolo=Benigni cittadino onorario: «I comici vanno di moda, io sindaco se tu premier»|editore=[[Corriere Fiorentino]].it|data=15 giugno 2012|accesso=15 giugno 2012}}</ref><ref name="firon2">{{cita web|url=http://firenze.repubblica.it/cronaca/2012/06/15/foto/benigni_nel_salone_dei_cinquecento-37250479/1/|titolo=Benigni nel Salone dei Cinquecento"Renzi, ti candidi o no?"|editore=firenze.[[La Repubblica (quotidiano)|repubblica]].it|data=15 giugno 2012|accesso=15 giugno 2012}}</ref> ed è stato presente alla camera ardente del regista [[Giuseppe Bertolucci]], suo grande amico e collega. È tornato dopo 6 anni in [[piazza Santa Croce]] con ''[[Tutto Dante]]'' riportando la lettura della ''[[Divina Commedia]]''.
 
Nel luglio [[2012]] viene divulgata la notizia che i nuovi dirigenti [[Rai]] fossero interessati a trasmettere una serata-evento su [[Rai 1]] con protagonista il comico toscano.<ref>[http://www.davidemaggio.it/page/17?s=Roberto+Benigni&button_x=0&button_y=0 Benigni torna su Rai 1? RAI interessata a 12 serate]</ref> L'ipotesi sembra farsi sempre più concreta nel mese di ottobre, fino a quando il 22 ottobre [[2012]] è lo stesso Benigni, in un'intervista concessa al [[TG1]], a rivelare che lo show si intitolerà ''[[La più bella del mondo (programma televisivo)|La più bella del mondo]]'' e sarà dedicato interamente alla [[Costituzione italiana]], mentre qualche giorno dopo la RAI comunica che il costo della serata e il cachet dell'attore non saranno rivelati.<ref>{{cita news|autore=|url=http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/10/22/news/benigni-rai_accordo_raggiunto_il_17_dicembre_spettacolo_dedicato_a_costituzione-45108141/|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|titolo= Benigni-Rai, accordo raggiunto per la Costituzione|data=22 ottobre 2014|accesso=24 dicembre 2014}}</ref> La serata va in onda il 17 dicembre 2012, e rappresenta il ritorno su [[Rai 1]] di Benigni dopo 10 anni da ''[[L'ultimo del Paradiso]]''.
 
All'inizio dello spettacolo Benigni, come d'abitudine, fa alcune battute su [[Silvio Berlusconi]], in merito alla sua sesta candidatura alle elezioni politiche dal [[1994]] dal comico definita "assurda", e sull'allora presidente del consiglio [[Mario Monti]] prendendone di mira la serietà in [[politica]] riguardo ai numerosi tagli che ha fatto all'[[Italia]] e riguardo all'[[Imposta municipale propria|IMU]].<ref>{{cita news|autore=Alessandra Vitali|url=http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/12/17/news/roberto_benigni_costituzione-48967146/|pubblicazione=[[La Repubblica (quotidiano)|La Repubblica]]|titolo= Benigni riparte da Silvio "È tornato, signore pietà!"|data=17 dicembre 2012|accesso=24 dicembre 2014}}</ref> Dopo aver brevemente narrato la storia d'[[Italia]], l'attore introduce gli articoli della Costituzione Italiana, menzionando anche alcuni politici del passato che hanno contribuito alla realizzazione di tali principi. Servendosi di un leggio sul quale è posta la Costituzione, Benigni legge a uno a uno tutti i primi 12 articoli, esaltandone di ciascuna la bellezza e lodandola; il comico toscano mette quasi completamente da parte la sua satira per cercare di dare quanta più enfasi possibile alla descrizione degli articoli, cercando di attrarre emotivamente il pubblico.
 
Inoltre non tralascia di fare paragoni con la situazione attuale dell'[[Italia]]; Benigni attacca pesantemente il governo corrente che con le sue riforme impedisce alla stragrande maggioranza dei lavoratori di svolgere il proprio lavoro, e che sono perennemente in contrasto con i principi elencati nella costituzione dichiarando: «Se non c'è il lavoro, crolla tutto: la repubblica e la democrazia, che sono il corpo e l'anima delle nostre istituzioni».<ref>{{Cita news|autore=RQuotidiano|url=http://www.ilfattoquotidiano.it/2012/12/17/benigni-celebra-costituzione-e-fa-ridere-canzonando-berlusconi/449081/|pubblicazione=[[Il Fatto Quotidiano]]|titolo=Benigni celebra la costituzione in tv. E fa ridere canzonando Berlusconi|data=17 dicembre 2012}}</ref> In seguito il discorso di Benigni si sposta sull'uguaglianza tra gli uomini, e specie su quella di razza, ma anche di genere e religione, e fa un altro paragone con il governo corrente dicendo: «Mentre la legge vieta, ti trattiene, fa paura, la Costituzione spinge, ti protegge, ti vuole bene, è la nostra mamma, è tutto a favore. I dieci comandamenti sono tutti un no, la Costituzione è tutto un sì, è la legge del desiderio». Successivamente si spinge ancora di più nello specifico, parlando della condizione della donna nel mondo moderno, in riferimento ai numerosi [[femminicidio|femminicidi]] verificatisi in quella stagione in Italia.
 
Il messaggio che il comico cerca di far penetrare nella mente dei telespettatori è quello che i pari costituenti hanno scritto quest'opera guardando già verso il futuro, in parte destinata anche alle future generazioni affinché queste avessero i mezzi necessari per risorgere dalle ceneri e resistere qualora si fosse ripresentata una situazione come quella del [[dopoguerra]]. Benigni cerca di ricordare quella situazione successiva alla [[Seconda guerra mondiale]], ritrasportando lo spettatore nel clima freddo ma pieno di speranza della situazione europea in quegli anni. Alla fine, Benigni chiude lo spettacolo intonando la canzone principale della colonna sonora del suo film ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]'', composta e suonata da [[Nicola Piovani]]. Nei minuti finali segue un lungo applauso al comico che, girando più volte sul palco rotondo dove si è tenuta la serata, rispolvera la sua verve comica ed esce tra un'enorme standing ovation del pubblico.<ref>{{Cita news|lingua=|autore=|url=http://www.grandefratellonews.com/20238/roberto-benigni-la-piu-bella-del-mondo-riassunto-del-super-show/|titolo=Roberto Benigni, La più bella del Mondo: Riassunto del Super Show! - Grandefratellonews.com: Anticipazioni TV e approfondimenti|pubblicazione=Grandefratellonews.com: Anticipazioni TV e approfondimenti|data=|accesso=2017-06-20}}</ref>
 
Lo spettacolo ottiene un boom d'ascolti record, oltre ogni rosea aspettativa: benché le previsioni della [[RAI]] fossero del 40% di share,<ref>{{Cita web|url=http://www.davidemaggio.it/archives/66614/la-rai-spende-5-8-milioni-di-euro-per-roberto-benigni-ma-per-la-piu-bella-del-mondo-si-punta-al-45-di-share|titolo=LA RAI SPENDE 5.8 MILIONI DI EURO PER ROBERTO BENIGNI. MA PER 'LA PIU' BELLA DEL MONDO' SI PUNTA AL 45% DI SHARE|sito=DavideMaggio.it|accesso=2017-06-20}}</ref> il programma ha raccolto in media il 43,94 % di share e 12.620.000 telespettatori,<ref>{{cita news|url=http://www.repubblica.it/spettacoli-e-cultura/2012/12/18/news/benigni_show_ascolti_da_record-49001600/|titolo=Benigni show: ascolti da record|pubblicazione=la Repubblica|data=18 dicembre 2012|accesso=18 dicembre 2012}}</ref> oltre a molte critiche favorevoli dai principali quotidiani italiani e anche da alcuni più importanti intellettuali del Paese. Il programma verrà inoltre replicato da [[Rai 5]] qualche giorno dopo. Il 27 marzo [[2013]] lo spettacolo ha inoltre vinto il [[Premio Regia Televisiva]] come ''Evento straordinario tv dell'anno'', consegnato a Benigni dal giornalista [[Vincenzo Mollica]].
 
=== ''Tutto Dante'' 2013 e ''I dieci comandamenti'' ===
Ritornò in [[piazza Santa Croce]] di nuovo con ''[[Tutto Dante]]'' per 12 serate riportando la lettura della ''[[Divina Commedia]]'' dove ha terminato gli ultimi 12 canti dell'[[Inferno (Divina Commedia)|Inferno]].
 
Il 13 ottobre [[2014]] in una conferenza [[stampa]] è stato annunciato il ritorno di Benigni su [[Rai 1]] con uno spettacolo incentrato sui [[dieci comandamenti]]. In realtà voci di un ritorno di Benigni in RAI si avevano già dall'autunno [[2013]], ma si vanificarono a causa di altri impegni del comico toscano.<ref>[http://www.davidemaggio.it/archives/83919/roberto-benigni-slitta-lo-show-su-rai1 Benigni, slitta lo show su Rai 1]</ref> Il direttore di rete [[Giancarlo Leone]] ha confermato che lo spettacolo si terrà entro dicembre.
 
Il 15 e 16 dicembre 2014 è così di nuovo in diretta sulla prima rete con un'esegesi dei [[dieci comandamenti]] biblici contenuti nel [[libro dell'Esodo]]. Nella prima serata vengono analizzati i primi tre comandamenti, dedicati al rapporto tra uomo e Dio, nella seconda i restanti sette, che regolano il rapporto dell'uomo con il suo prossimo. Lo spettacolo ottiene un successo oltre ogni aspettativa: la prima puntata ha ottenuto 9.104.000 spettatori con il 33% di share, mentre la seconda è arrivata sino a 10.266.000 spettatori con il 38,32% di share. Tale spettacolo è stato citato anche da [[papa Francesco]] durante l'[[omelia]] in occasione del ''[[Te Deum]]'' del 2014.<ref name="huf"/>
 
Successivamente allo spettacolo, incomincia la scrittura del soggetto per il suo nuovo film, del quale rivela solo che non tratterà temi religiosi.<ref>[http://www.ansa.it/sito/photogallery/spettacolo/2014/10/13/il-ciclone-benigni-due-serate-tv-e-nuovo-film-per-il-cinema_8cd7e318-5f2f-4004-8754-e3d2e246879d.html Il ciclone Benigni, due serate tv e nuovo film per il cinema]</ref>
 
Dal 13 maggio al 29 luglio [[2015]] va in onda in seconda serata su [[Rai 1]] di nuovo ''[[Tutto Dante]]'' dove Benigni recita i canti conclusivi dell'inferno. Il 25 maggio [[2015]] gli viene consegnato da [[Daniele Piombi]] nuovamente il [[Premio Regia televisiva]] per l'evento straordinario tv dell'anno con ''I dieci comandamenti''. Lo spettacolo viene poi replicato in un'unica serata, sempre su Rai 1, il 25 dicembre 2015.
 
Raggiunto a [[Camogli]] e incontrato da Dino Giarrusso per ''[[Le Iene (programma televisivo)|Le Iene]]'' in un'intervista poi trasmessa nella puntata del 4 ottobre 2016, Benigni si è pubblicamente pronunciato in favore del "Sì" al [[Referendum costituzionale del 2016 in Italia|referendum costituzionale]] del 4 dicembre sulla [[riforma Renzi-Boschi]], giudicandolo "indispensabile" per il bene degli italiani ma al contempo ammettendo la presenza di punti da rivedere all'interno della riforma, e paragonando sfavorevolmente un'eventuale vittoria del "No" (poi effettivamente verificatasi) all'esito della ''[[Brexit]]'', l'uscita del [[Regno Unito]] dall'[[Unione europea]] (sancita da [[Referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione europea|referendum]] del 23 giugno).<ref>{{Cita news|url=http://www.lastampa.it/2016/10/05/italia/politica/benigni-il-no-vince-al-referendum-peggio-della-brexit-w8T9SvEGKL6w5yMmlMqjrK/pagina.html|titolo=Benigni: “Il no vince al referendum? Peggio della Brexit”|pubblicazione=[[La Stampa]]|data=5 ottobre 2016|accesso=24 marzo 2017}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Luca Romano|url=http://www.ilgiornale.it/news/politica/benigni-si-schiera-s-col-no-peggio-brexit-1314852.html|titolo=Benigni si schiera per il "Sì": "Col no peggio della Brexit"|pubblicazione=[[Il Giornale]]|data=5 ottobre 2016|accesso=23 marzo 2017}}</ref><ref>{{Cita news|autore=Redazione dell'Huffington Post|url=http://www.huffingtonpost.it/2016/10/05/referendum-benigni-brexit_n_12351930.html|titolo=Referendum, Roberto Benigni: "Se vince il No sarà peggio della Brexit"|pubblicazione=[[Huffington Post]]|data=5 ottobre 2016 2016|accesso=23 marzo 2017}}</ref> Nel 2016 prende parte al [[docufilm]] ''La voce di Fantozzi'', diretto da [[Mario Sesti]] e presentato al [[Festival di Venezia]] nel settembre del 2017. Nell'occasione espone un appassionato monologo in omaggio all'attore e collega [[Paolo Villaggio]] con cui, anni prima, aveva lavorato nell'ultimo film di Fellini.<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/cinema/2017/09/02/la-voce-di-fantozzi-il-doc-che-svela-villaggio_da9347ee-1a5a-428a-9d2f-ea7aaa126271.html|titolo=La voce di Fantozzi, il documentario che svela Villaggio|accesso=2 settembre 2017}}</ref>
 
=== Il ritorno al cinema ===
Il 13 maggio [[2018]] Benigni è tornato al [[Festival di Cannes]] dopo vent'anni dall'ultima partecipazione: il comico nell'occasione ha aperto il red carpet di ''[[Lazzaro felice]]'' diretto da [[Alba Rohrwacher]], per poi consegnare il [[Prix d'interprétation masculine]] a [[Marcello Fonte]] per il film ''[[Dogman]]''.<ref>[https://www.corrierequotidiano.it/cinema/20-05-2018/cannes-benigni-incorona-fonte-quel-ruolo-che-era-destinato-lui Cannes, Benigni incorona Fonte]</ref>
 
Il 26 ottobre [[2018]], dopo sei anni di assenza dal grande schermo, viene annunciato il ritorno di Roberto Benigni sul grande schermo:<ref name="Pinocchio">{{cita web|url=https://www.ilpost.it/2018/10/26/roberto-benigni-sara-geppetto-nel-film-su-pinocchio-di-matteo-garrone/|titolo=Roberto Benigni sarà Geppetto nel Pinocchio di Garrone|accesso=26 ottobre 2018}}</ref> ricoprirà il ruolo di [[Geppetto]] nel nuovo adattamento di ''[[Pinocchio]]'' diretto da [[Matteo Garrone]].<ref>{{cita web|url=https://www.tgcom24.mediaset.it/spettacolo/roberto-benigni-sara-geppetto-nel-pinocchio-di-matteo-garrone_3171270-201802a.shtml|titolo=Pinocchio di Garrone, Benigni sarà Pinocchio|accesso=26 ottobre 2018}}</ref> Le riprese del film inizieranno nei primi mesi del 2019 tra [[Lazio]], [[Toscana]] e [[Puglia]]; il film è un co-produzione [[Italia|italo]]-[[Francia|francese]] tra Archimede con [[Rai Cinema]] e Le Pacte.<ref name="Pinocchio"/> Dell'assunzione di Benigni, ha parlato l'amministratore delegato di Rai Cinema [[Paolo Del Brocco]] che ha detto: «"La scelta di Roberto Benigni ci sembra uno dei colpi di genio di Garrone, e il fatto che Benigni abbia accettato di interpretare Geppetto è un regalo che ci riserverà delle meravigliose sorprese. La Rai contribuisce a portare nuovamente al cinema un artista tra i più amati in Italia e all'estero come Roberto Benigni, e questo ci riempie di gioia".»<ref name="Pinocchio"/> Dal canto suo Benigni ha detto: «"Un grande personaggio, una grande favola, un grande regista: fare Geppetto diretto da Matteo Garrone è una delle forme della felicità"».<ref name="Garrone">{{cita web|url=https://www.comingsoon.it/cinema/news/roberto-benigni-sara-geppetto-nel-pinocchio-di-matteo-garrone/n82943/|titolo=Pinocchio di Garrone, Benigni sarà Pinocchio|accesso=26 ottobre 2018}}</ref> A proposito dell'ingresso nel cast di Benigni, [[Matteo Garrone]] ha rivelato:
 
{{quote|Girare finalmente Pinocchio e dirigere Roberto Benigni sono due sogni che si avverano in un solo film. Con il burattino di Collodi ci inseguiamo da quando, bambino, disegnavo i miei primi storyboard. Poi, negli anni, ho sempre sentito in quella storia qualcosa di familiare. Come se il mondo di Pinocchio fosse penetrato nel mio immaginario, tanto che in molti hanno ritrovato nei miei film tracce delle sue Avventure. Anche con Benigni è stato un inseguimento iniziato molto tempo fa: l'ho conosciuto da bambino, grazie a mio padre. Avere finalmente l'opportunità di lavorare insieme è per me un'occasione straordinaria: Pinocchio sarà un film per tutta la famiglia, grandi e piccoli, e nessuno come Roberto - che ha divertito e commosso milioni di spettatori in tutto il mondo - riesce a emozionare il pubblico di ogni età. Lo ringrazio per la fiducia che mi ha dimostrato accettando di condividere con me questa nuova, spericolata avventura|Matteo Garrone<ref name="Garrone"/>}}
 
=== Progetti futuri ===
Nel giugno 2013 Benigni ha annunciato di voler realizzare un film su [[La Divina Commedia]], da lui più volte portata sul piccolo schermo e in teatro in numerosi spettacoli.<ref>{{cita web|url=https://www.vanityfair.it/show/cinema/13/06/28/benigni-nuovo-film-dante|titolo=Roberto Benigni girerà un film su Dante|accesso=26 ottobre 2018}}</ref> [[Dan Brown]] ha rivelato nell'estate 2013 di voler Benigni nel cast dell'adattamento del suo libro ''[[Inferno]]''.<ref>{{cita web|url=http://www.cineblog.it/post/269345/roberto-benigni-torna-al-cinema-con-dante-ma-con-un-suo-film-o-per-inferno-di-dan-brown|titolo= Dan Brown vuole Benigni per il suo Inferno|accesso=26 ottobre 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=http://cinema-tv.corriere.it/cinema/13_giugno_11/franco-benigni_8e4a1254-d28c-11e2-8fb9-9a7def6018a2.shtml|titolo= Roberto Benigni in Inferno di Dan Brown?|accesso=26 ottobre 2018}}</ref> Il comico ha risposto dicendo di voler incontrare Brown e di essere interessato al libro: in seguito tuttavia non si è avuta nessuna notizia del suo coinvolgimento nel progetto.<ref>{{cita web|url=http://www.lastampa.it/2013/06/10/spettacoli/benigni-in-inferno-legger-il-libri-e-vedr-dan-brown-Rq4bMm5tEICSqTB5keHRxH/pagina.html|titolo= Benigni incontrerà Dan Brown per parlargli di Inferno?|accesso=26 ottobre 2018}}</ref>
 
Durante la presentazione de ''[[I dieci comandamenti (spettacolo)|I dieci comandamenti]]'' nell'ottobre 2014, Benigni ha rivelato di stare scrivendo il soggetto di un nuovo film, del quale ha rivelato solo che non avrebbe trattato temi religiosi.<ref>{{cita web|url=http://www.lastampa.it/2014/10/13/spettacoli/benigni-dopo-comandamenti-un-nuovo-film-fh7iprAg4wTaQtz6Pfk2dM/pagina.html|titolo= Benigni, dopo I dieci comandamenti un nuovo film|accesso=26 ottobre 2018}}</ref> Nel 2016 alla [[Festa del Cinema di Roma]] Benigni, ospite della manifestazione, ha rivelato di voler fare un film «di un'allegria sfrenata», e di volere con sè [[Tom Hanks]] nel cast, il quale aveva espresso interesse a recitare in un film con lui.<ref name="Cineblog">{{cita web|url=http://www.cineblog.it/post/721016/roberto-benigni-conferma-il-ritorno-al-cinema-voglio-fare-un-film-di-unallegria-sfrenata|titolo= Roberto Benigni, nuovo film da regista?|accesso=26 ottobre 2018}}</ref><ref>{{cita web|url=http://www.bestmovie.it/news/roberto-benigni-al-lavoro-un-film/567145/|titolo= Roberto Benigni, nuovo film da regista?|accesso=26 ottobre 2018}}</ref> Sempre nello stesso periodo [[Terrence Malick]] ha rivelato di volere Benigni in un suo [[biopic]] su [[San Pietro]] nella parte del diavolo, dopo essersi conosciuti ai [[Premi Oscar 1999|Premi Oscar]] nel 1999.<ref name="Cineblog"/> Nel 2018 [[Matteo Garrone]] ha rivelato di aver proposto a Benigni il ruolo di protagonista nel film ''[[Dogman (film)|Dogman]]'', ruolo andato a [[Marcello Fonte]] dopo il rifiuto del comico.<ref>{{cita web|url=http://www.ansa.it/sito/notizie/cultura/cinema/2018/05/20/garrone-avevo-scelto-benigni-per-dogman_2630e4e7-18e6-4158-96f4-8c7c00eebf12.html|titolo= Garrone voleva Benigni per Dogman|accesso=26 ottobre 2018}}</ref>
 
== Benigni imprenditore ==
Con la moglie possiede la [[Melampo Cinematografica]], casa di produzione cinematografica fondata nel [[1991]] attraverso la quale passano anche i vari contratti con la [[RAI]] e che ha chiuso il bilancio [[2013]] con un utile di 2.741.828 euro (più del doppio del bilancio precedente). Alla voce ricavi troviamo anche i 6 milioni di euro riconducibili al cachet pagato dalla Rai a Benigni. La Tentacoli Edizioni Musicali detiene i diritti delle colonne sonore dei suoi film. Benigni possiede inoltre una società immobiliare, 21 case, 20 terreni, una villa a [[La Maddalena]] e la Sicura srl di [[Cesena]] che vende latte in polvere per neonati e che ha fatturato 1.500.000 euro.<ref>[http://www.liberoquotidiano.it/news/sfoglio/11735674/Benigni--un-patrimonio-tra-societa.html Benigni, un patrimonio tra società, case, terreni e latte in polvere]</ref>
 
L'attività imprenditoriale della coppia è legata anche agli studi cinematografici [[Umbria Studios]] (già ''Spitfire''), un complesso di fabbriche dismesse situato presso [[Papigno]] (frazione di [[Terni]]), dove nel 1997 fu ricreato il ''lager'' de ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''; negli studios sono stati girati altri due film di Benigni, ''Pinocchio'' e ''La tigre e la neve''. Nel 2005, [[Cinecittà Studios]], la società di [[Luigi Abete]], [[Aurelio De Laurentiis]] e [[Andrea Della Valle (imprenditore)|Andrea Della Valle]], ha rilevato gli studi, facendosi carico dei debiti accumulati dalla precedente gestione della Melampo (circa 5.000.000 euro).
 
== Roberto Benigni nella cultura di massa ==
Il 10 gennaio [[1999]], [[papa Giovanni Paolo II]] ha visto il film ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]'' in una proiezione privata assieme a Roberto Benigni. Benigni ha dichiarato come, raccontando alla madre l'avvenimento, lei non gli abbia mai creduto.
 
L'[[asteroide]] [[21662 Benigni]], scoperto nel 1999, è stato così intitolato in suo onore.
 
Il 5 ottobre [[2008]], Benigni ha letto un brano della [[Genesi]] (capitoli 4 e 5), durante la maratona televisiva promossa dalla [[RAI]] ''[[La Bibbia giorno e notte]]''.
 
Nel film con Lino Banfi, ''[[Vieni avanti cretino]]'' (1982) mentre il protagonista lavora al bar, porta il caffè al cliente (sosia di Benigni, l'attore [[Toscana|toscano]] [[Mireno Scali]]) e gli chiede «scusi lei è toscano?» «non è quello che parlava male del Papa?» chiaramente riferito a Benigni (''[[Il pap'occhio]]'', 1980), al che lui risponde «Ci mancherebbe altro».
 
Il 16 dicembre 2014, prima della diretta della seconda parte dell'esegesi dei [[dieci comandamenti]] biblici, [[papa Francesco]] telefona privatamente a Roberto Benigni. È stato definito dal papa un grande artista.<ref name="huf">[http://www.huffingtonpost.it/2015/01/01/papa-francesco-cita-benigni_n_6403634.html www.huffingtonpost.it]</ref>
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine=BenemeritiCultura1.png
|nome_onorificenza=Medaglia d'oro ai benemeriti della cultura e dell'arte
|collegamento_onorificenza=Benemeriti della cultura e dell'arte
|motivazione=
|luogo=2 aprile [[2003]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=277950 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=ITA_OMRI_2001_GC_BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere di gran croce dell'Ordine al merito della Repubblica italiana
|collegamento_onorificenza = Ordine al merito della Repubblica Italiana
|motivazione = Di iniziativa del Presidente della Repubblica
|luogo=[[Roma]], 26 maggio [[2005]]<ref>[http://www.quirinale.it/elementi/DettaglioOnorificenze.aspx?decorato=158134 Sito web del Quirinale: dettaglio decorato.]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza= Laurea Honoris Causa in Filosofia (1999).
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Università Ben Gurion del Negev]] ([[Israele]]).
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza= Laurea Honoris Causa in Lettere (2002).
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Università di Bologna]].
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza= Laurea Honoris Causa in Psicologia (2003).
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Università Vita-Salute San Raffaele]].
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza= Laurea Honoris Causa in Lettere (14 febbraio 2007).
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Katholieke Universiteit Leuven]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza= Laurea Honoris Causa in Filologia Moderna (28 giugno 2007).
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Università degli studi di Firenze]]
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza= Laurea Honoris Causa in Lettere (22 aprile 2008).
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Università di Malta]].
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza= Laurea Honoris Causa in Arti della Comunicazione (12 maggio 2008).<ref>[http://tv.repubblica.it/home_page.php?playmode=player&cont_id=20555 Benigni show per la laurea - Video - Repubblica Tv - la Repubblica.it<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = Touro University (primo ateneo ebraico in Italia).
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza= Laurea Honoris Causa in Filologia Moderna (2012).
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Università della Calabria]].
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza= Laurea Honoris Causa in Lingua e Letteratura Italiana (2012).
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Università Aristotele di Salonicco]]<ref>[http://www.giornalettismo.com/archives/239564/benigni-diventa-prof-in-grecia/ Benigni diventa prof in Grecia<!-- Titolo generato automaticamente -->]</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Olive wreath.svg
|nome_onorificenza= Dottorato (PhD) Honoris Causa in Legge (2015).
|collegamento_onorificenza =
|motivazione =
|luogo = [[Università di Toronto]]<ref>[http://italianstudies.utoronto.ca/wp-content/uploads/2013/10/Corriere-4-3-Feb-2015.pdf][http://www.aise.info/eletti-allestero/la-marca-pd-alluniversit%C3%A0-di-toronto-per-la-laurea-honoris-causa-a-roberto-benigni-e-nicoletta-braschi/39419/0]</ref>
}}
 
== Premi e riconoscimenti ==
 
=== [[Premio Oscar]] ===
 
* [[Premi Oscar 1999|1999]] - Candidato per [[Oscar al miglior regista|miglior regista]] per ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''
* [[Premi Oscar 1999|1999]] - Candidato per [[Oscar alla migliore sceneggiatura originale|miglior sceneggiatura originale]] per ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''
* [[Premi Oscar 1999|1999]] - [[Oscar al miglior attore|Miglior attore protagonista]] per ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''
 
=== [[British Academy of Film and Television Arts|Premio BAFTA]] ===
 
* [[Premi BAFTA 1999|1999]] - Candidato per [[BAFTA alla migliore sceneggiatura originale|miglior sceneggiatura originale]] per ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''
* [[Premi BAFTA 1999|1999]] - [[BAFTA al miglior attore protagonista|Miglior attore protagonista]] per ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''
 
===[[Festival di Cannes]]===
 
* [[Festival di Cannes 1998|1998]] - Candidato per [[Palma d'oro]] per ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''
* [[Festival di Cannes 1998|1998]] - [[Grand Prix Speciale della Giuria]] per ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''
 
=== [[David di Donatello (premio)|David di Donatello]] ===
 
* [[David di Donatello 1983|1983]] - Candidato per [[David di Donatello per il miglior regista esordiente|miglior regista esordiente]] per ''[[Tu mi turbi]]''
* [[David di Donatello 1989|1989]] - [[David di Donatello per il miglior attore protagonista|Miglior attore protagonista]] per ''[[Il piccolo diavolo]]''
* [[David di Donatello 1992|1992]] - [[David speciale|David speciale della giuria]] per [[Johnny Stecchino|''Johnny Stecchino'']]
* [[David di Donatello 1998|1998]] - [[David di Donatello per il miglior film|Miglior film]] per ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''
* [[David di Donatello 1998|1998]] - [[David di Donatello per il miglior regista|Miglior regista]] per ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''
* [[David di Donatello 1998|1998]] - [[David di Donatello per la migliore sceneggiatura originale|Miglior sceneggiatura originale]] per ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''
* [[David di Donatello 1998|1998]] - [[David di Donatello per il miglior attore protagonista|Miglior attore protagonista]] per ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''
* [[David di Donatello 1998|1998]] - [[Premio David Scuola|David Scuola]] per ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''
* [[David di Donatello 2003|2003]] - Candidato per [[David di Donatello per il miglior attore protagonista|miglior attore protagonista]] per [[Pinocchio (film 2002)|''Pinocchio'']]
* [[David di Donatello 2017|2017]] - [[David speciale|David speciale alla carriera]]
=== [[Nastro d'argento]] ===
* [[Nastri d'argento 1983|1983]] - Candidato per [[Nastro d'argento al miglior regista esordiente|miglior regista esordiente]] per ''[[Tu mi turbi]]''
* [[Nastri d'argento 1987|1987]] - [[Nastro d'argento al migliore attore protagonista|Miglior attore protagonista]] per ''[[Daunbailò]]''
* [[Nastri d'argento 1989|1989]] - Candidato per [[Nastro d'argento al regista del miglior film|regista del miglior film]] per ''[[Il piccolo diavolo]]''
* [[Nastri d'argento 1989|1989]] - Candidato per [[Nastro d'argento al migliore attore protagonista|miglior attore protagonista]] per ''[[Il piccolo diavolo]]''
* [[Nastri d'argento 1992|1992]] - Candidato per [[Nastro d'argento alla migliore sceneggiatura|miglior sceneggiatura]] per [[Johnny Stecchino|''Johnny Stecchino'']]
* [[Nastri d'argento 1992|1992]] - [[Nastro d'argento al migliore attore protagonista|Miglior attore protagonista]] per [[Johnny Stecchino|''Johnny Stecchino'']]
* [[Nastri d'argento 1998|1998]] - [[Nastro d'argento al regista del miglior film|Regista del miglior film]] per ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''
* [[Nastri d'argento 1998|1998]] - [[Nastro d'argento al migliore soggetto|Miglior soggetto]] per ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''
* [[Nastri d'argento 1998|1998]] - [[Nastro d'argento alla migliore sceneggiatura|Miglior sceneggiatura]] per ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''
* [[Nastri d'argento 1998|1998]] - [[Nastro d'argento al migliore attore protagonista|Miglior attore protagonista]] per ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''
* [[Nastri d'argento 2006|2006]] - [[Nastro d'argento al migliore soggetto|Miglior soggetto]] per ''[[La tigre e la neve]]''
* [[Nastri d'argento 2006|2006]] - Candidato per [[Nastro d'argento al migliore attore protagonista|miglior attore protagonista]] per ''[[La tigre e la neve]]''
 
=== [[Globo d'oro]] ===
 
* [[1995]] - [[Globo d'oro al miglior attore|Miglior attore protagonista]] per ''[[Il mostro (film 1994)|Il mostro]]''
* [[1998]] - [[Globo d'oro al miglior film|Miglior film]] per ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''
* [[1998]] - [[Globo d'oro alla miglior sceneggiatura|Miglior sceneggiatura]] per ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''
* [[1998]] - [[Globo d'oro al miglior attore|Miglior attore protagonista]] per ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''
* [[2006]] - Candidato per [[Globo d'oro al miglior film|miglior film]] per ''[[La tigre e la neve]]''
* [[Globi d'oro 2016|2016]] - [[Globo d'oro alla carriera]]
 
=== [[Premio César]] ===
 
* [[Premi César 1999|1999]] - [[Premio César per il miglior film straniero|Miglior film straniero]] per ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''
* [[Premi César 2008|2008]] - [[Premio César onorario]]
 
== Opere pubblicate ==
*''[[Non ci resta che piangere (romanzo)|Non ci resta che piangere]]'', con [[Massimo Troisi]], Milano, A. Mondadori, 1984.
*''[[Johnny Stecchino (romanzo)|Johnny Stecchino]]'', con [[Vincenzo Cerami]], Roma-Napoli, Theoria, 1991. ISBN 88-241-0250-6
*''Tuttobenigni-Berlinguer ti voglio bene-Cioni Mario di Gaspare fu Giulia'', con [[Giuseppe Bertolucci]], Roma-Napoli, Theoria, 1992. ISBN 88-241-0295-6
*''Quando Benigni ruppe il video. I primi testi televisivi di Roberto Benigni'', Torino, Nuova ERI, 1992. ISBN 88-397-0659-3
*''Il mostro'', con Vincenzo Cerami, Milano, Longanesi, 1994. ISBN 88-304-1236-8
*''E l'alluce fu. Monologhi & gag'', Torino, Einaudi, 1996. ISBN 88-06-14184-8
*''[[La vita è bella (romanzo)|La vita è bella]]'', con Vincenzo Cerami, Torino, Einaudi, 1998. ISBN 88-06-14741-2
*''Io un po' Pinocchio. Roberto Benigni racconta il suo film tra le pagine del romanzo di Collodi'', Firenze, Giunti, 2002. ISBN 88-09-02677-2
*''[[La tigre e la neve (romanzo)|La tigre e la neve]]'', con Vincenzo Cerami, Torino, Einaudi, 2006. ISBN 88-06-18419-9
* ''Il mio Dante'', Torino, Einaudi, 2008. ISBN 978-88-06-19503-8
 
== Teatro ==
=== Attore ===
* ''[[Il re nudo]]'' di [[Evgenij L'vovič Švarc]] diretto da [[Paolo Magelli]] (1971)
* ''[[I burosauri]]'' di [[Silvano Ambrogi]] diretto da [[Donato Sannini]] (1972)
* ''[[Le fiabe del Basile]]'' di [[Vilda Ciurlo]] (1972)
* ''[[Il giudice Bacacay]]'' diretto da Donato Sannini (1973)
* ''[[La contessa e il cavolfiore]]'' di Mario Moretti e [[Lucia Poli]], diretto da Donato Sannini (1973)
* ''[[Bertoldo azzurro]]'' scritto e diretto da [[Marco Messeri]] (1973)
* ''[[Metamorfosi (Ovidio)|Le metamorfosi]]'' di [[Publio Ovidio Nasone|Ovidio]] diretto da Lucia Poli (1974)
* ''[[La corte delle stalle]]'' di [[Franz Kroetz]] diretto da Donato Sannini (1974)
* ''[[La festa (Spiro Scimone)|La festa]]'' scritto e diretto da Lucia Poli (1974)
* ''[[Mi voglio rovinare]]'' di Marco Messeri (1974)
* ''[[Il mito della caverna]]'' da [[Platone]] diretto da Donato Sannini (1975)
* ''[[Cioni Mario di Gaspare fu Giulia]]'' di Roberto Benigni e [[Giuseppe Bertolucci]] (1976)
* ''[[Crazy Freud]]'' di [[Donato Sannini]] (1977)
* ''[[Tuttobenigni '80-81]]'' di Roberto Benigni (1980-1981)
* ''[[Tuttobenigni '83]]'' di Roberto Benigni (1983)
* ''[[Tuttobenigni '89]]'' di Roberto Benigni (1989)
* ''[[Pierino e il Lupo]]'' insieme a [[Claudio Abbado]] (1990)
* ''[[Tuttobenigni 95/96]]'' di Roberto Benigni (1995-1996)
* ''[[Tutto Dante]]'' [[piazza Santa Croce]] Firenze (2006, 2012, 2013)
* ''[[Tutto Dante]]'' tour italiano (2006-2007)
* ''[[Pierino e il Lupo]]'' insieme a [[Claudio Abbado]] (2008)
* ''[[Tutto Dante]]'' tour mondiale (2008-2009)
 
== Filmografia ==
[[File:The-voice-of-the-moon.jpg|miniatura|destra|Roberto Benigni con [[Paolo Villaggio]] nel film ''[[La voce della Luna]]'' ([[1990]])|252x252px]]
=== Attore ===
==== Cinema ====
* ''[[Berlinguer ti voglio bene]]'', regia di [[Giuseppe Bertolucci]] (1977)
* ''Una mamma'', episodio di ''[[Letti selvaggi]]'', regia di [[Luigi Zampa]] (1979)
* ''[[I giorni cantati]]'', regia di [[Paolo Pietrangeli]] (1979)
* ''[[La luna (film 1979)|La luna]]'', regia di [[Bernardo Bertolucci]] (1979)
* ''[[Chiaro di donna]]'' (''Clair de femme''), regia di [[Costa-Gavras]] (1979)
* ''[[Chiedo asilo]]'', regia di [[Marco Ferreri]] (1979)
* ''[[Il Pap'occhio]]'', regia di [[Renzo Arbore]] (1980)
* ''[[Il minestrone]]'', regia di [[Sergio Citti]] (1981)
* ''[[Tu mi turbi]]'', regia di Roberto Benigni (1983)
* ''[["FF.SS." - Cioè: "...che mi hai portato a fare sopra a Posillipo se non mi vuoi più bene?"]]'', regia di Renzo Arbore (1983)
* ''[[Non ci resta che piangere]]'', regia di Roberto Benigni e [[Massimo Troisi]] (1984)
* ''[[Tuttobenigni]]'', regia di Giuseppe Bertolucci (1986)
* ''Strano conoscersi'', episodio di ''[[Coffee and Cigarettes (film 1986)|Coffee and Cigarettes]]'', regia di [[Jim Jarmusch]] (1986)
* ''[[Daunbailò]]'' (''Down by Law''), regia di [[Jim Jarmusch]] (1986)
* ''[[Il piccolo diavolo]]'', regia di Roberto Benigni (1988)
* ''[[La voce della Luna]]'', regia di [[Federico Fellini]] (1990)
* ''Roma'', episodio di ''[[Taxisti di notte]]'' (''Night on Earth''), regia di Jim Jarmusch (1991)
* ''[[Johnny Stecchino]]'', regia di Roberto Benigni (1991)
* ''[[Il figlio della pantera rosa]]'' (''Son of the Pink Panther''), regia di [[Blake Edwards]] (1993)
* ''[[Il mostro (film 1994)|Il mostro]]'', regia di Roberto Benigni (1994)
* ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]'', regia di Roberto Benigni (1997)
* ''[[Asterix e Obelix contro Cesare]]'' (''Asterix et Obelix contre Cesar''), regia di [[Claude Zidi]] (1999)
* ''[[Pinocchio (film 2002)|Pinocchio]]'', regia di Roberto Benigni (2002)
* ''Strano conoscersi'', episodio di ''[[Coffee and Cigarettes (film 2003)|Coffee and Cigarettes]]'', regia di Jim Jarmusch (2003)
* ''[[Caterina va in città]]'', regia di [[Paolo Virzì]] (2003) - Cameo
* ''[[La tigre e la neve]]'', regia di Roberto Benigni (2005)
* ''[[To Rome with Love (film)|To Rome with Love]]'', regia di [[Woody Allen]] (2012)
 
==== Televisione ====
* ''[[Sorelle Materassi (miniserie televisiva)|Sorelle Materassi]]'', regia di [[Mario Ferrero (regista)|Mario Ferrero]] (1972) - Miniserie TV
* ''[[Onda libera (programma televisivo)|Onda libera]]'', regia di [[Beppe Recchia]] (1976) - Miniserie TV
* ''[[Ma che cos'è questo amore]]'', regia di [[Ugo Gregoretti]] (1979) - Miniserie TV
 
==== Documentari ====
* ''[[Cinématon]]'' #801, regia di [[Gérard Courant]] (1986)
 
=== Regista ===
* ''[[Tu mi turbi]]'' (1983)
* ''[[L'addio a Enrico Berlinguer]]'' (1984) - documentario (registi vari)
* ''[[Non ci resta che piangere]]'' (1984) - con [[Massimo Troisi]]
* ''[[Il piccolo diavolo]]'' (1988)
* ''[[Johnny Stecchino]]'' (1991)
* ''[[Il mostro (film 1994)|Il mostro]]'' (1994)
* ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]'' (1997)
* ''[[Pinocchio (film 2002)|Pinocchio]]'' (2002)
* ''[[La tigre e la neve]]'' (2005)
 
=== Sceneggiatore ===
* ''[[Berlinguer ti voglio bene]]'', regia di [[Giuseppe Bertolucci]] (1977)
* ''[[Chiedo asilo]]'', regia di [[Marco Ferreri]] (1979)
* ''[[Tuttobenigni]]'', regia di Giuseppe Bertolucci (1983)
* ''[[Tu mi turbi]]'', regia di Roberto Benigni (1983)
* ''[[Non ci resta che piangere]]'', regia di Roberto Benigni e [[Massimo Troisi]] (1984)
* ''[[Coffee and Cigarettes (film 1986)|Coffee and Cigarettes]]'', regia di [[Jim Jarmusch]] (1986)
* ''[[Il piccolo diavolo]]'', regia di Roberto Benigni (1988)
* ''[[Johnny Stecchino]]'', regia di Roberto Benigni (1991)
* ''[[Il mostro (film 1994)|Il mostro]]'', regia di Roberto Benigni (1994)
* ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]'', regia di Roberto Benigni (1997)
* ''[[Pinocchio (film 2002)|Pinocchio]]'', regia di Roberto Benigni (2002)
* ''[[La tigre e la neve]]'', regia di Roberto Benigni (2005)
 
=== Film documentario ===
* ''Fellini, sono un gran bugiardo'' (2002) regia di [[Damian Pettigrew]]
* ''Memorie, ma non solo...'' (2008) regia di [[Paolo Brunatto]]
 
=== Attore televisivo ===
* ''[[Sorelle Materassi (miniserie televisiva)|Sorelle Materassi]]'' (1972)
* ''[[Vita da Cioni]]'' (1976)
* ''[[Onda libera - Televacca]]'' (1976)
* ''[[Del resto, fu un'estate meravigliosa]]'', regia di [[Luciano Michetti Ricci]] (1977)
* ''[[L'altra domenica]]'', con [[Renzo Arbore]] (1978)
* ''[[Il comizio]]'', regia di [[Paolo Brunatto]] (1978)
* ''[[Il Parolaio]]'', regia di [[Marco Melani]] (1978)
* ''[[Ladra di sogni]]'', regia di [[Fiorella Infascelli]] (1978)
* ''[[Ma cos'è questo amore]]'' (1979)
* ''[[Festival di Sanremo]]'' (1980) - conduttore
* ''[[Morto Troisi, viva Troisi!]]'' (1982)
* ''[[L'Uovo Mondo]]'', di [[Paola Pascolini]] (1982)
* ''[[Dante: Inferno e Paradiso - Roberto Benigni recita la Divina Commedia]]'' (2001)
* ''[[L'Ultimo del Paradiso]]'' (2002)
* ''[[Il Quinto dell'Inferno]]'' (2007)
* ''[[La più bella del mondo (programma televisivo)|La più bella del mondo]]'' (2012)
* ''[[I dieci comandamenti (spettacolo)|I dieci comandamenti]]'' (2014)
 
=== Apparizioni televisive ===
{{C|motivo=In buona parte sono apparizioni di grande peso nella storia della tv, tuttavia occorre verificare se alcune apparizioni minori possano essere tolte|argomento=televisione|mese=aprile 2018}}{{Div col}}
*19, 26 dicembre 1976, 2, 9 gennaio 1977 - ''[[Onda libera (programma televisivo)|Onda libera]]'' - [[Rai 2|Rete 2]]
*15 marzo 1977 - ''[[Automobili (programma televisivo)|Automobili]]'' - [[Rai 2|Rete 2]]
*21 dicembre 1977 - ''[[Del resto fu un'estate meravigliosa]]'' - [[Rai 2|Rete 2]]
*9 marzo 1978 - Cantautori a Sanremo - Rete due
*25 giugno 1978 - All'arca! All'arca! - Rete due
*1º ottobre 1978/27 maggio 1979 (ogni domenica) - [[L'altra domenica]] - Rete due
*13, 20, 27 ottobre 1978 - [[Vita da Cioni]] - Rete due
*4 giugno 1979 - [[TG2]] - Rete due
*7-9 febbraio 1980 - [[Festival di Sanremo 1980|Festival di Sanremo]] - Rete uno
*29 giugno 1980 - [[Ieri e oggi (programma televisivo)|Ieri e Oggi]] - Rete due
*25 dicembre 1980 - TG2 - Rete due
*6 dicembre 1981 - Telepatria international ovvero: niente paura... siamo italiani - Rete due
*31 dicembre 1981 - 3-2-1... ed è '82 - Reti Rai unificate
*13 gennaio 1982 - Tencottantuno - Rete due
*18 aprile 1982 - [[Blitz (programma televisivo)|Blitz]] - Rete due
*5 febbraio 1983 - [[Festival di Sanremo 1983|Festival di Sanremo]] - Rete uno
*9 febbraio 1983 - [[Mixer (programma televisivo)|Mixer]] - Rete due
*20 febbraio 1983 - [[Domenica in]] - Rete uno
*27 febbraio 1983 - Blitz - Rete due
*6 maggio 1983 - [[Azzurro 1983|Azzurro '83]] - Rete due
*27 giugno 1983 - TG1 speciale elezioni '83 - Rete uno
*giugno 1984 - [[Serata d'onore (programma televisivo)|Serata d'onore]] - Raiuno
*8 dicembre 1984 - Prisma - Raiuno
*15 dicembre 1984 - [[Fantastico (programma televisivo)|Fantastico 5]] - Raiuno
*9 novembre 1985 - Fantastico 6 - Raiuno
*13 novembre 1985 - Première - Italia 1
*17 novembre 1985 - [[Drive In (programma televisivo)|Drive In]] - Italia 1
*30 gennaio 1986 - [[Buonasera Raffaella]] - Raiuno
*23 febbraio 1986 - Domenica in - Raiuno
*13 dicembre 1986 - Fantastico 7 - Raiuno
*31 dicembre 1986 - [[Premiatissima]] 1987 - Canale 5/Italia 1/Rete 4
*1º maggio 1987 - [[Pronto, chi gioca?]] - Raiuno
*5 maggio 1987 - [[Gran Premio Internazionale della TV]] - Canale 5
*25 giugno 1987 - III Festival Nazionale delle Orchestre - Raiuno
*1º ottobre 1988 - Fantastico 9 - Raiuno
*5 novembre 1988 - [[Magazine 3]] - Raitre
*30 dicembre 1989 - Fantastico 10 - Raiuno
*10 novembre 1990 - Prisma - Raiuno
*19 ottobre 1991 - Fantastico 12 - Raiuno
*14 dicembre 1991 - Prisma - Raiuno
*30 maggio 1993 - Babele - Raitre
*19 dicembre 1993 - Ciak - Canale 5
*22 dicembre 1993 - La tombola di Sanremo - Raiuno
*31 dicembre 1993 - Speciale TG1 - Raiuno
*21 ottobre 1994 - Ciak - Italia 1
*25 ottobre 1994 - Numero uno - Raiuno
*1º novembre 1994 - Target - Raiuno
*19 gennaio 1995 - Ciak - Italia 1
*4 febbraio 1996 - TG1 - Raiuno
*3-4 aprile 1996 - [[Il Fatto]] - Raiuno
*5 aprile 1996 - Storie - Raidue
*9 giugno 1996 - Il mondo di Troisi - Raidue
*10 dicembre 1997 - Il Fatto - Raiuno
*18 dicembre 1997 - [[TG1]] - Raiuno
*15 aprile 1999 - [[Striscia la notizia]] - Canale 5
*10 maggio 2001 - Il Fatto - Raiuno
*9 marzo 2002 - [[Festival di Sanremo 2002|Festival di Sanremo]] - Raiuno
*23 dicembre 2002 - L'ultimo del Paradiso - Raiuno
*12 febbraio 2003 - Striscia la notizia - Canale 5
*14 aprile 2004 - [[David di Donatello 2004|David di Donatello]] - Rai 1
*26 febbraio 2005 - [[Speciale per me]] - Raiuno
*27 ottobre 2005 - [[Rockpolitik]] - Raiuno
*21 febbraio 2006 - [[Il senso della vita]] - Canale 5
*13 novembre 2006 - Domenica in-Ieri, oggi e domani - Raiuno
*23 gennaio 2007 - Striscia la notizia - Canale 5
*29 novembre 2007 - Il Quinto dell'Inferno - Raiuno
*6 dicembre 2007 - Tutto Dante-Il Trentatreesimo del Paradiso - Raiuno
*13 dicembre 2007 - Tutto Dante-Il Primo dell'Inferno - Raiuno
*20 dicembre 2007 - Tutto Dante-Il Secondo dell'Inferno - Raiuno
*25 dicembre 2007 - Tutto Dante-Il Terzo dell'Inferno - Raiuno
*27 dicembre 2007 - Tutto Dante-Il Quarto dell'Inferno - Raiuno
*1º gennaio 2008 - Tutto Dante-Il Quinto dell'Inferno - Raiuno
*3 gennaio 2008 - Tutto Dante-Il Sesto dell'Inferno - Raiuno
*10 gennaio 2008 - Tutto Dante-Il Settimo dell'Inferno - Raiuno
*17 gennaio 2008 - Tutto Dante-L'Ottavo dell'Inferno - Raiuno
*24 gennaio 2008 - Tutto Dante-Il Nono dell'Inferno - Raiuno
*31 gennaio 2008 - Tutto Dante-Il Decimo dell'Inferno - Raiuno
*7 febbraio 2008 - Tutto Dante-Il Ventiseiesimo dell'Inferno - Raiuno
*14 febbraio 2008 - Tutto Dante-Il Trentatreesimo dell'Inferno - Raiuno
*10 dicembre 2008 - [[La storia siamo noi]] - Raidue
*25 dicembre 2008 - Pierino e il Lupo - Raiuno
*17 febbraio 2009 - [[Festival di Sanremo 2009|Festival di Sanremo]] - Raiuno
*25 marzo 2010 - [[Raiperunanotte]]
*8 novembre 2010 - [[Vieni via con me (programma televisivo)|Vieni via con me]] - Rai 3
*24 gennaio 2011 - Striscia la notizia - Canale 5
*17 febbraio 2011 - [[Festival di Sanremo 2011|Festival di Sanremo]] - Rai 1
*18 giugno 2011 - Tutti in piedi - Current
*5 dicembre 2011 - [[Il più grande spettacolo dopo il weekend]] - Rai 1
*13 aprile 2012 - [[TG5]] - Canale 5 (in coppia con [[Woody Allen]])
*15 aprile 2012 - [[Che tempo che fa]] - Rai 3
*26 giugno 2012 - [[Ballarò (programma televisivo)|Ballarò]] - Rai 3
*17 dicembre 2012 - [[La più bella del mondo (programma televisivo)|La più bella del mondo]] - Rai 1
*11 giugno 2013 - [[David di Donatello 2013|David di Donatello]] - Rai 1
*27 giugno 2013 - TG1 videochat Rai 1
*9 giugno 2014 - TG1
*16 settembre 2014 - Ballarò - Rai 3
*13 dicembre 2014 - TG1
*15-16 dicembre 2014 - I dieci comandamenti - Rai 1
*2 giugno 2016 - [[La più bella del mondo (programma televisivo)|La più bella del mondo]] - Rai 1
*27 marzo 2017 - [[David di Donatello 2017|David di Donatello]] - Sky Cinema Uno HD
*28 marzo 2019 - [[David di Donatello 2019|David di Donatello]] - Rai Uno
{{Div col end}}
 
== Musica ==
=== Canzoni ===
* ''[[Vogliamo un mondo più migliore]]'' (1972)
* ''[[Zappa, zappa contadino]]'' (1972)
* ''[[È morto mio padre]]'' (1972)
* ''[[I due bambini]]'' (1972)
* ''[[Sono finito in manicomio]]'' (1972)
* ''[[La processione]]'' (1972)
* ''[[Che cagne le donne]]'' (1972)
* ''[[La puttana]]'' (1972)
* ''[[Il deputato]]'' (1972)
* ''[[Playboy (brano musicale)|Playboy]]'' (1972)
* ''[[Lo statale]]'' (1972)
* ''[[La marcia degli incazzati]]'' (1975)
* ''[[L'inno del corpo sciolto]]'' (1979, ripresa nel 2011 in ''[[Il più grande spettacolo dopo il weekend]]'')
* ''[[Pantheon (brano musicale)|Pantheon]]'' (1980)
* ''[[Mi piace la moglie di Paolo Conte]]'' (1981)
* ''[[Quando penso a Berlusconi]]'' (1995)
* ''[[È tutto mio]]'' (1995)
* ''[[Quanto t'ho amato]]'' (1995)
* ''[[Le proprietà di Berlusconi]]'' (2010 a ''[[Vieni via con me (programma televisivo)|Vieni via con me]]'', edizione aggiornata di ''È tutto mio'' del 1995)
* ''[[La vita è bella (film 1997)#Colonna sonora|La vita è bella]]'' (2012 a ''[[La più bella del mondo (programma televisivo)|La più bella del mondo]]'')<ref>{{YouTube|autore = Rai|titolo = Roberto Benigni: l'orgoglio di essere italiani - La più bella del mondo|id=JHETrKtZcKc|accesso = 18 dicembre 2012|data = 17 dicembre 2012|minuto=2|secondo=09}}</ref>
 
== Discografia ==
=== Album ===
* [[1972]] - ''[[Il cabaret di Roberto Benigni]]''
* [[1976]] - ''[[Antologia (Roberto Benigni)|Antologia]]''
* [[1980]] - ''[[Benigni (album)|Benigni]]''
* [[1984]] - ''[[Musicando]]''
* [[1996]] - ''[[Canzoni del tour 95/96]]''
* [[2002]] - ''[[Quanto t'ho amato]]''
 
=== Raccolte ===
* [[1995]] - ''[[Roberto Benigni (album)|Roberto Benigni]]''
* [[2006]] - ''[[In compagnia di Roberto Benigni]]''
 
=== Singoli ===
* [[1976]] - ''[[La marcia degli incazzati/La storia di Carlo]]'' ([[Cetra (etichetta discografica)|Cetra]], SP 1622)
* [[1979]] - ''[[L'inno del corpo sciolto/Playboy]]'' ([[Philips Records|Philips]], 6025234)
* [[1980]] - ''[[Pantheon/Paese]]'' ([[Philips Records|Philips]], 6025248)
* [[1983]] - ''[[Via con me/Le chic et le charme]]'' ([[RCA Original Cast]], BB 6656) (seconda canzone cantata da [[Paolo Conte]])
* [[2002]] - ''[[Sanremo 2002 (singolo)|Sanremo 2002]]'' ([[Virgin Records]], 724354645723)
 
=== Partecipazioni fuori gara al [[Festival di Sanremo]] ===
* [[1980]]: ''[[Pantheon (brano musicale)|Pantheon]]''
* [[1983]]: ''[[Via con me]]''
* [[2002]]: ''[[Quanto t'ho amato]]''
 
== Note ==
<references/>
 
== Bibliografia ==
*Massimo Martinelli, con Carla Nassini e [[Fulvio Wetzl]], ''Benigni Roberto di Luigi fu Remigio'', Milano, Leonardo, 1997.
*Stefania Parigi, ''Roberto Benigni'', Napoli, Edizioni Scientifiche Italiane, 1988. ISBN 88-7104-053-8
*Andrea Cosentino, ''La scena dell'osceno. Alle radici della drammaturgia di Roberto Benigni'', Roma, Odradek, 1998. ISBN 88-86973-09-8
*Giorgio Simonelli, con Gaetano Tramontana, ''Datemi un Nobel. L'opera comica di Roberto Benigni'', Alessandria, Falsopiano, 1998. ISBN 88-87011-11-7
*Alessandro Cuk, ''Da Berlinguer all'oscar. Il cinema di Roberto Benigni'', S.l., Alcione, 1999.
*Guido Guidi Guerrera, con Piero Ceccatelli, ''Benigni ragazzo di Prato'', Firenze, Loggia de' Lanzi, 1999. ISBN 88-8105-180-X
*Stefano Masi, ''Roberto Benigni'', Roma, Gremese, 1999. ISBN 88-7742-381-1
*Cristina Borsatti, ''Roberto Benigni'', [[Il Castoro Cinema]] n. 205, [[Editrice Il Castoro]], 2002, ISBN 88-8033-211-2
*Marcello Garofalo et al., ''Roberto Benigni'', Milano, Mondadori, 2002.
*René Marx, ''Roberto Benigni, portrait'', Prades, Editions Henri Berger, 2005, ISBN 2909776042 (Primo libro in francese su Benigni)
*Caterina Selvaggi, ''Lo sguardo multiplo. Cinema e letteratura in Bellocchio, Benigni, Bergman, Bertolucci, Dardly e Pasolini'', Milano, FrancoAngeli, 2007. ISBN 978-88-464-8797-1
* Francesco Mininni, Andrea Bellandi, ''Roberto Benigni. Da «Berlinguer ti voglio bene» alla «Divina Commedia»: il percorso di un comico che si interroga su Dio'', Firenze, [[Società Editrice Fiorentina]], 2011. ISBN 978-88-6032-178-7
 
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== Collegamenti esterni ==
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Box successione
|carica=[[Oscar al miglior attore]]
|precedente=[[Jack Nicholson]]<br />per ''[[Qualcosa è cambiato]]''
|successivo= [[Kevin Spacey]]<br />per ''[[American Beauty]]''
|periodo=[[1999]]<br />per ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]''
}}
{{Box successione|carica = [[David di Donatello per il miglior attore protagonista]]|periodo = [[David di Donatello 1989|1989]]<br />per ''[[Il piccolo diavolo]]'' |precedente = [[Marcello Mastroianni]]<br />per ''[[Oci ciornie]]''|successivo = [[Paolo Villaggio]] per ''[[La voce della luna]]''<br />[[Gian Maria Volonté]] per ''[[Porte aperte (film)|Porte aperte]]''|periodo2 = [[David di Donatello 1998|1998]]<br />per ''[[La vita è bella (film 1997)|La vita è bella]]'' |precedente2 = [[Fabrizio Bentivoglio]]<br />per ''[[Testimone a rischio]]''|successivo2 = [[Stefano Accorsi]]<br />per ''[[Radiofreccia (film)|Radiofreccia]]''}}
 
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