Ercole Roncaglia e Ernesto Cavallini: differenze tra le pagine

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{{F|musicisti italiani|luglio 2013}}
{{W|militari|dicembre 2018}}
{{Infobox militare
|Nome =Ercole Roncaglia
|Immagine =
|Didascalia =[[Artur Phleps]], [[Kurt Waldheim]] e Ercole Roncaglia fotografati sull'aeroporto di Podgorica, Montenegro, il 22 maggio 1943
|Soprannome =
|Data_di_nascita =5 marzo [[1886]]
|Nato_a =Modena
|Data_di_morte = [[1965]]
|Morto_a =[[Modena]]
|Cause_della_morte =
|Luogo_di_sepoltura =
|Etnia = <!-- solo se enciclopedica -->
|Religione = <!-- solo se enciclopedica -->
|Nazione_servita =
|Forza_armata ={{ITA 1861-1946}}
|Arma =[[Arma di Artiglieria|Artiglieria]]
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|Grado = [[Generale di corpo d'armata]]
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|Guerre =[[Prima guerra mondiale]]<br/>[[Seconda guerra mondiale]]
|Campagne =[[Campagna di Tunisia]]
|Battaglie =
|Comandante_di =[[22º Reggimento artiglieria "Aosta"]]<br/>[[10ª Divisione fanteria "Piave"]]<br/>[[XIV Corpo d'armata (Regio Esercito)|XIV Corpo d'armata]]
|Decorazioni =vedi [[#Onorificenze|qui]]
|Studi_militari =
|Pubblicazioni =
|Frase_celebre =
|Altro_lavoro =
|Altro_campo =
|Altro =
|Note =
|Ref
}}
{{Bio
|Nome = ErcoleErnesto
|Cognome = RoncagliaCavallini
|Sesso = M
|LuogoNascita = ModenaMilano
|GiornoMeseNascita = 530 marzoagosto
|AnnoNascita = 18861807
|LuogoMorte = ModenaMilano
|GiornoMeseMorte = 7 gennaio
|AnnoMorte = 19651874
|Epoca = 19001800
|Attività = generaleclarinettista
|Attività2 = compositore
|Nazionalità = italiano
|PostNazionalità = , veterano della [[prima guerra mondiale]] dove si distinse come ufficiale di [[artiglieria]] e poi di [[Stato maggiore]], durante la [[seconda guerra mondiale]] fu comandante della [[10ª Divisione fanteria "Piave"]], del Comando Militare della [[Tripolitania]] e poi del [[XIV Corpo d'armata (Regio Esercito)|XIV Corpo d'armata]] di stanza in [[Montenegro]]. Decorato con una [[Valor militare|Medaglia di bronzo]] e una [[Croce di guerra al valor militare]], e con la [[Ordine militare d'Italia|Croce di Cavaliere dell'Ordine militare d'Italia]]
}}
[[File:Cavallini-2.png|thumb|Ernesto Cavallini]]
 
== Biografia ==
All'età di dieci anni iniziò i suoi studi al [[Conservatorio di Milano]], sotto la tutela di [[Benedetto Carulli]]. Dopo aver viaggiato attraverso tutta l'[[Italia]], tornò a Milano per suonare nell'[[Teatro alla Scala|orchestra del Teatro alla Scala]] e per insegnare al Conservatorio. Nel [[1842]] si esibì per la ''Société des Concerts du Conservatoire de Paris'' e venne eletto membro dell'''Accadémie des Beaux-Arts''. Lo stesso anno, così come nel [[1845]], lo si può ascoltare alla [[London Philharmonic Society]].
Appartenente ad un nobile Casato, nacque a Modena il 5 marzo 1886.<ref name= "aw">{{Cita|Generals||aw}}.</ref> Arruolatosi nel [[Regio Esercito]] divenne ufficiale, assegnato all'[[arma di artiglieria]]. Combatte nella [[prima guerra mondiale]], dapprima come capitano di un reggimento di artiglieria da campagna, e poi, promosso maggiore e quindi tenente colonnello, presso il Comando di Stato maggiore del XIX Corpo d'armata. Al termine del conflitto risultava decorato con una [[Valor militare|Medaglia di bronzo]] e una [[Croce di guerra al valor militare]]. Promosso [[colonnello]] fu nominato comandante del 22º Reggimento artiglieria "Aosta", di stanza a Palermo, e poi del 4° Centro automobilistico nel triennio [[1933]]-[[1936]].
Nel 1852 fu invitato nell'orchestra italiana dell'''Opera di [[San Pietroburgo]]'' e tre anni più tardi divenne solista al ''Teatro Imperiale russo''. Conservò quel posto per 15 anni, oltre a essere maestro di clarinetto al ''Conservatorio di San Pietroburgo'' a partire dal 1862. Nel 1870 tornò a Milano, dove divenne professore al Conservatorio dal 1870 fino alla sua morte.
 
Egli compose diversi pezzi da concerto. Gli si deve una ''Fantasia'' su alcuni motivi de ''[[La sonnambula]]'' di [[Vincenzo Bellini|Bellini]], per clarinetto e [[orchestra]] o clarinetto e [[pianoforte]]. Inoltre scrisse anche degli studi per clarinetto e il primo metodo per clarinetto edito in [[Russia]].
Divenuto [[generale di brigata]] il 1° luglio 1937,<ref name= "aw"/> fu dapprima al comando dell'artiglieria del Corpo d'armata di [[Bologna]] e poi al comando della Guardia alla frontiera del XIV Corpo d'armata a [[Treviso]].
Malgrado suonasse con un [[clarinetto]] a 6 chiavi, la sua tecnica era così brillante che il celebre clarinettista inglese [[Henry Lazarus]] lo soprannominerà "il Paganini del clarinetto". Anche [[Giuseppe Verdi]] apprezzò molto Ernesto Cavallini. Fu d'altronde per lui che scrisse l'assolo all'inizio del terzo atto de ''[[La forza del destino]]''.
 
== Altri progetti ==
Dal 1° novembre [[1939]] assegnato al comando della [[10ª Divisione fanteria "Piave"]]<ref name= "aw"/> di stanza a [[Padova]], venendo promosso generale di divisione il 1 gennaio 1940.<ref name=P0p133>{{Cita|Pettibone 2010|p. 133}}</ref> La [[Seconda guerra mondiale|dichiarazione di guerra]] a [[Francia]] e [[Gran Bretagna]], avvenuta il 10 giugno dello stesso anno, lo colse con la divisione dislocata in Veneto, sparsa tra Padova, [[Vicenza]] e [[Treviso]].
{{interprogetto}}
 
== Collegamenti esterni ==
Rimase al comando della divisione, curandone dapprima il rischieramento in Siciali, e poi anche la trasformazione in Grande Unità motorizzata, fino al 15 ottobre [[1942]], quando fu nominato Comandante Militare della [[Tripolitania]].<ref name= "aw"/> Rimase in [[Africa Settentrionale Italiana]] fino al 23 gennaio 1943, quando con la perdita della Tripolitania fu fatto rientrare in Patria.
* {{Collegamenti esterni}}
 
{{Controllo di autorità}}
Messo a temporanea disposizione del [[Ministero della guerra del Regno d'Italia|Ministero della guerra]] a [[Roma]],<ref name= "aw"/> vi rimase fino al maggio successivo, quando, promosso [[generale di corpo d'armata]] dal 1 luglio dello stesso anno, fu destinato al comando del [[XIV Corpo d'armata (Regio Esercito)|XIV Corpo d'armata]]<ref name= "aw"/> con [[Quartier generale]] a [[Podgorica]] ([[Montenegro]]),<ref group=N>Il XIV Corpo d'armata, forte di 55.800 uomini, disponeva di quattro divisioni italiane e una tedesca. La [[1ª Divisione alpina "Taurinense"]], presidiava Nikšić, comandata dal generale [[Lorenzo Vivalda]]; la [[19ª Divisione fanteria "Venezia"]], presidiava Berane, comandata dal generale [[Giovanni Battista Oxilia]]; la [[23ª Divisione fanteria "Ferrara"]], presidiava la valle del fiume Zeta con Podgorica e Cettigne, comandata dal generale [[Antonio Franceschini]]; la [[155ª Divisione fanteria "Emilia"]], presidiava le Bocche di Cattaro, comandata dal generale Ugo Buttà. La 118ª Infanteriedivision del generale Hoseph Kübler era dislocata in un vasto territorio tra il Montenegro e la Erzegovina, con basi a Prjepolje, Pljevlja, e Zabliak.</ref> alle dirette dipendenze del Gruppo di Armate Est del generale [[Ezio Rosi]].<ref name=G1p126>{{Cita|Gavagna, Themelly, Cordova 2001|p. 126}}</ref>
{{Portale|biografie|musica classica}}
 
Qui lo colse la proclamazione dell'[[Armistizio di Cassibile|armistizio dell'8 settembre]] e venne catturato dai tedeschi il giorno 15<ref name=G1p130>{{Cita|Gavagna, Themelly, Cordova 2001|p. 130}}</ref> che, successivamente, lo internarono al campo 64/Z di Schokken ([[Skoki]]) in [[Polonia]]. Rimase [[prigioniero di guerra]] fino al gennaio [[1945]], quando venne liberato dalle truppe dell'[[Armata Rossa]] e poi rimpatriato. Decorato con la [[Ordine militare d'Italia|Croce di Cavaliere dell'Ordine militare d'Italia]] il 13 maggio [[1948]], si spense a Modena nel corso del [[1965]].<ref name= "aw"/>
 
== Onorificenze ==
{{Onorificenze
|immagine = Cavaliere BAR.svg
|nome_onorificenza = Cavaliere dell'Ordine militare d'Italia
|collegamento_onorificenza = Ordine militare d'Italia
|motivazione =
|data = 13 maggio [[1948]]<ref>{{Cita web|url=https://www.quirinale.it/onorificenze/insigniti/1586|titolo=Sito web del Quirinale: dettaglio decorato|accesso=22 dicembre 2018}}</ref>
}}
{{Onorificenze
|immagine=Valor militare bronze medal BAR.svg
|nome_onorificenza=Medaglia di bronzo al valor militare
|collegamento_onorificenza=valor militare
|motivazione=''Occupata di sorpresa la posizione di Dosso Alto di Zurez, vi accorse subito, non curando il vivacissimo fuoco di repressione del nemico, pur di fornire al comando di corpo d'armata precisi dati occorrenti per il rafforzamento della posizione. Si distinse per il coraggio e sprezzo del pericolo durante le operazioni che condussero alla liberazione di Trento. Dosso Alto di Zurez, 8 agosto 1918; Val Lagarina, 2-3 novembre 1918''.
|data=
}}
{{Onorificenze
|immagine=MeritoMilitare+.png
|nome_onorificenza=Croce di guerra al valor militare
|collegamento_onorificenza=Croce di guerra al valor militare
|motivazione=
|data=
}}
 
== Note ==
=== Annotazioni ===
<references group=N/>
=== Fonti ===
<references/>
 
==Biografia==
*{{cita libro|autore=Clemente Gavagna|autore2=Mario Themelly|autore3=Ferdinando Cordova|titolo=Le scelte di allora: i militari italiani in Montenegro dopo l'8 settembre|editore=Franco Angeli Editore|città=Milano|anno=2001|isbn=8-84643-327-0|cid=Gavagna, Themelly, Cordova 2001}}
*{{cita libro|autore=Philip S. Jowett|autore2=Stephen Andrew|titolo=The Italian Army Vol.1|editore=Osprey Publishing Company.|città=Botley|anno=2000|lingua=en|isbn=1-78159-181-4|cid=Jowett, Andrew 2000}}
*{{Cita libro|autore=Charles D. Pettibone|titolo=The Organization and Order of Battle of Militaries in World War II Volume VI Italy and France Including the Neutral Countries of San Marino, Vatican City (Holy See), Andorra, and Monaco|editore=Trafford Publishing|anno=2010|lingua=en|ISBN=1-4269-4633-3|cid=Pettibone 2010}}
 
== Collegamenti esterni ==
*{{cita web|autore=|url=http://www.generals.dk/general/Roncaglia/Ercole/Italy.html|titolo=Ercole Roncaglia|accesso=25 marzo 2019|lingua=en|editore=http://www.generals.dk|sito=Generals|cid=aw}}
 
[[Categoria:Sepolti nel Cimitero Monumentale di Milano]]
{{Portale|biografie|grande guerra|guerra|seconda guerra mondiale}}
[[Categoria:Ufficiali del Regio Esercito]]
[[Categoria:Militari italiani della prima guerra mondiale]]
[[Categoria:Croci di guerra al valor militare]]
[[Categoria:Medaglie di bronzo al valor militare]]
[[Categoria:Cavalieri dell'Ordine militare d'Italia]]